CasaTrend Magazine n.52

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FOCUS ILLUMINAZIONE SPECIALE CERSAIE martinelli luce

* ENGLISH TEXT

TRIMESTRALE - ANNO 6 - OTT-NOV-DIC 2012 - N. 52

1 CASATREND

Q U A RT E R LY - Y E A R 6 - O C T- N O V- D E C 2 0 1 2 - N . 5 2

The italian magazine of interior design delivered worldwide

Ph. Andrea Barbiroli Photographer

RIFUGI E BIVACCHI HIGH-TECH


2 CASATREND

arighe, design riccardo fattori_panta rei, design carlo colombo_ala, design mario ferrarini_ayati, design massimo broglio_retta, 0X, on_off, tao, design nevio tellatin_abol, design gabriele e oscar buratti_www.antoniolupi.it_a.d. riccardo fattori_ph. zerotremedia

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3 CASATREND


EDITORIALE 4 CASATREND

Esistono scelte che sono come domande, alle quali non sempre siamo pronti a rispondere. Eppure, alle volte, certe decisioni s’impongono, vagano scalpitando all’interno dei nostri pensieri, a prescindere dalla nostra volontà di anticiparle o, semplicemente, gestirle. E quando ciò accade, non rimane che fare un passo, per vedere dove ci porta quell’avanzare che appartiene a un futuro mai prevedibile, come lo è la vita. Però, se scegliamo di camminare con attenzione, se nel muovere quel primo passo ci rendiamo coscienti che il potere di fare fronte a ogni situazione risiede esclusivamente in noi, allora possiamo scoprire che quel singolo passo rappresenta l’unica risposta possibile; l’agire.


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AMICA design

emiliana martinelli

Lampada da tavolo a LED con braccio e testa orientabile in due colori Interruttore a doppia intensitĂ di luce L115 Ă˜12 9W LED 5 CASATREND

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FOCUS ILLUMINAZIONE

20 CASATREND

20

UN VIAGGIO NELLA STORIA DI MARTINELLI LUCE, COLONNA PORTANTE NEL SETTORE DEL LIGHT DESIGN A LIVELLO GLOBALE, PER RISCOPRIRE IL VALORE DELL’ARTE IN UN MONDO TUTTO RIGOROSAMENTE MADE IN ITALY.

DI IVAN GRANOLLA

28 PLACE

COLORATE, AFFASCINANTI, FUNZIONALI, ESTROSE CAMALEONTICHE E TECNOLOGICHE. QUELLO DEL LIGHT DESIGN È UN MONDO IPNOTICO IN CONTINUA EVOLUZIONE. ECCO LE NOSTRE PROPOSTE.

L E M I G L I O R I P R O P O S T E N E L L’ A M B I T O D E L L’ A R R E D O B A G N O P R E S E N TAT E I N O C C A S I O N E D E L L A K E R M E S S E B O L O G N E S E .

RIFUGI E BIVACCHI HIGH-TECH

BRAND

DI IVAN GRANOLLA

BOFFI+ SPECIALEBOFFI+FANTINI CERSAIE BOFFI+FANTINI BOFFI+ BOFFI+FAN BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI BOFFI+ BOFFI+FAN BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI BOFFI+

1962

1967-CALOTTA

DUE TRA LE PRIME CREAZIONI DI ELIO MARTINELLI

DI IVAN GRANOLLA

Boffi e Fantini sono due aziende che, nel corso

Modernità e raffinatezza sono le chiavi di lettura

degli anni, hanno maturato in separate sedi le pro-

delle collezioni Aboutwater, frutto della collabora-

prie influenze sul mercato globale nel settore del-

zione tra Boffi e Fantini e la cui qualità è garan-

la rubinetteria d’alta qualità. L’elemento portante

tita e firmata dai nomi dei progettisti Piero Lissoni

della loro produzione è l’amore verso l’artigianato,

e Naoto Fukasawa. La realtà introdotta dalle due

con la magnificenza che solo questo genere di

aziende comprende soluzioni semplici per l’arre-

lavorazione è in grado di fornire. La loro collabo-

dobagno, che spaziano da vasche a soffioni per

razione, consolidatasi ormai da tempo, ha preso

doccia e rubinetterie d’ogni genere. Nelle imma-

piede per la prima volta in occasione della Milano

gini, alcuni esemplari della collezione AL / 23 di-

Design Week con la presentazione di due linee di-

segnata da Piero Lissoni e disponibili nelle finiture

segnate rispettivamente da Piero Lissoni e Naoto

nero, bianco e cromo. Entrambe soluzioni a pa-

Fukasawa. Mentre Boffi si occupa anche del setto-

rete, i prodotti hanno un disegno sobrio e diretto,

re dell’arredo cucina, per il quale è stata insignita

ma non per questo mancano di cura per i dettagli

del Compasso d’Oro alla Carriera, Fantini concen-

e gradevolezza estetica. Un look moderno per mi-

tra le sue produzioni in ciò che riguarda le tecno-

scelatori in grado di impreziosire l’ambiente bagno

logie del mondo della rubinetteria d’alta gamma.

ed elevarne notevolmente la qualità visiva.

L’iniziativa di collaborazione tra i due marchi, che tuttora riveste un ruolo di riconoscimento nel settore, prende il nome di Aboutwater. Boffi, www.boffi.com

Fantini, www.fantini.it 52 CASATREND

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DI TOMMASO ROSSI, ARCHITETTO

LA STORIA DEI RIFUGI E BIVACCHI COSTRUITI SULL’INTERO ARCO ALPINO HA ORIGINI RECENTI. COMINCIA INTORNO ALLA METÀ DELL’OTTOCENTO QUANDO LE ALPI DIVENTANO UNO DEI TERRITORI DI CONQUISTA DI ROMANTICI AVVENTURIERI, MEMBRI DELL’ARISTOCRAZIA EUROPEA, PRINCIPALMENTE INGLESE. LE VICENDE TROVANO IL LORO INIZIO NELLA FONDAZIONE DELLA PRIMA SOCIETÀ DELLE GUIDE (CHAMONIX 1821) E IL PRIMO RICOVERO (HOTELLERIE DE TRELATETE AI GRAND MULETS DEL MONTE BIANCO), INAUGURATO IL 21 SETTEMBRE DEL 1853. IL ‘900 VEDE IL MOLTIPLICARSI DEGLI APPASSIONATI DELLA MONTAGNA, TANTO CHE NELLE ZONE MENO IMPERVIE SI VEDONO SORGERE I PRIMI RIFUGI, MENTRE ALLA BASE DELLE VIE DI SALITA PIÙ DIFFICILI E REMOTE, IL CAI (CLUB ALPINO ITALIANO) COSTRUISCE I PRIMI BIVACCHI FISSI. UNA SOLUZIONE ITALIANA CHE SI DIFFONDERÀ SU TUTTO L’ARCO ALPINO, IN PARTICOLARE NEGLI ANNI ‘60 QUANDO, ANCHE PER L’INFLUENZA DELL’IMMAGINARIO E DELLE CONQUISTE AEREO SPAZIALI, COMPAIONO NAVICELLE IN MATERIALI METALLICI O DI SINTESI. L’ESEMPIO PIÙ STREPITOSO È IL BIVACCO FERRARIO, POSTO IN VETTA ALLA GRIGNA MERIDIONALE A 2177 METRI, SIMILE AL MODULO LUNARE “LEM” DELLA MISSIONE APOLLO. NEGLI ANNI ‘90, LA FIRMA DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI E LA MUTATA COSCIENZA AMBIENTALISTA, IMPLICANO UN RIPENSAMENTO DEI PARADIGMI DI SVILUPPO, NON PRIVI DI CONSEGUENZE ANCHE PER LA COSTRUZIONE DI RIFUGI. SI RIDUCONO DRASTICAMENTE LE COSTRUZIONI EX NOVO, MENTRE SI PUNTA SU RISTRUTTURAZIONI E RIQUALIFICAZIONI IN TERMINI DI AUMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA, RIDUZIONE DEI CONSUMI E RAZIONALIZZAZIONE NELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. IN QUEST’OTTICA ACQUISTANO RILIEVO ANCHE GLI ASPETTI ARCHITETTONICI E QUESTA NUOVA TENDENZA È BEN RAPPRESENTATA DALLE RECENTI REALIZZAZIONI: MONTE ROSA HUTTE, RIFUGIO MOLINO, RIFUGIO GONELLA, RIFUGIO GOUTIER, BIVACCO BIONAZ, BIVACCO GERVASUTTI E L’ALPINE CAPSULE, ALL’AVANGUARDIA SIA PER LE SOLUZIONI FORMALI E TECNOLOGICHE, SIA PER UN RAPPORTO DIALETTICO CON LA MORFOLOGIA DEL SITO, CHE DIMOSTRANO LA VOLONTÀ DI FARE DEL RIFUGIO O DEL BIVACCO UN LANDMARK, OVVERO UN SEGNO FORTE DEL PAESAGGIO.

34

Tommaso Rossi, tommaso.rs@gmail.com

34 CASATREND

6

NEWS TRE PEZZI WOOL NERAdi Gabriele Gandolfi

28

BRAND MARTINELLI LUCE di Ivan Granolla

8

NEWS WELDED di Gabriele Gandolfi

34

PLACE RIFUGI E BIVACCHI HIGH TECH di Tommaso Rossi

10

10+ SERIE 50 di Gabriele Gandolfi

42

INTERIORS LA LUCIA di Paolo Ruggiero

12

SPOT PEEK COLOR di Rachele Morris

52

SPECIALE CERSAIE di Ivan Granolla

14

CHECK THIS OUT ORTO IN MENSA di Elisa Locatelli

62

CHIACCHIERE DI ARCHITETTURA di Rachele Morris

16

DESIGN ADDICTED di Arianna Malagoli

65

ENGLISH TEXT di Silvia Rignanese

20

FOCUS ILLUMINAZIONE di Ivan Granolla

68

INDIRIZZI

26

NO PRODUCER LIGHTWORKS-DISC di Rachele Morris

6 CASATREND

52

n.52 - OTT-NOV-DIC 2012

CONTENUTI

sommario


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TRE PEZZI WOOL Nera.

NEWS

DI GABRIELE GANDOLFI

Tre Pezzi Wool, la poltrona icona disegnata nel 1959 da Franco Albini e la sua collaboratrice Franca Helg, si tinge del nuovo colore nero in occasione dell’inverno 2012. Il materiale scelto – pelo di capra della Mongolia – e le tecniche manifatturiere restano invariate rispetto alla sua versione precedente bianca, e così la qualità del gioiello di pelletteria con il quale è rivestita la sua scocca in acciaio tubolare nero opaco. Il tutto è reso magnifico dal preciso lavoro di bottalatura al quale viene sottoposto il rivestimento prima del fissaggio. Tre Pezzi Wool è parte integrante della Collezione Cassina I Maestri in edizione limitata di cento pezzi.

CASSINA, WWW.CASSINA.COM 8 CASATREND


9 CASATREND


NEWS

WEL DED

di Gabriele Gandolfi Welded significa “saldato”, ma è anche il nome del nuovo tavolo che Alain Gilles ha disegnato per Bonaldo, sulla scia del successo della loro prima collaborazione, che aveva portato alla creazione di Big Table. Welded si veste in tutto e per tutto delle peculiarità del ‘design tutto al maschile’, privo di qualsivoglia vezzo estetico ed anzi naturalmente portato al minimalismo, inteso, come spiegato dallo stesso designer, “come utilizzo ridotto dei materiali e semplificazione massima dei processi di trasformazione”. Welded è concretamente l’unione di due elementi ben distinti: le gambe, realizzate in acciaio tagliato e saldato al laser, nonché disponibili in bianco, grigio antracite, rosso, arancio, verde e marrone, e il top di forma rettangolare, disponibile in varianti di misura fino a tre metri di lunghezza, e nelle versioni in legno, cristallo e marmo di Carrara bianco. Gli scontri/incontri materici risultano quindi il vero fulcro del concept del prodotto, e lo elevano esteticamente rendendolo affascinante pur non essendo supportati da forme ricercate. Un classico esempio di design semplice ed efficace.

BONALDO, www.bonaldo.it

10 CASATREND


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10+ 12 CASATREND

SERIE 50

La Cividina, www.lacividina.com

Di Gabriele Gandolfi La Cividina nasce in Friuli Venezia Giulia nel 1976 ed è attualmente una delle aziende più importanti sul territorio italiano per ciò che concerne la produzione di sedute e imbottiti per il settore privato e contract. Esperienza, conoscenza e passione costituiscono lo scheletro dell’azienda, che si fregia delle qualità del lavoro artigianale del vero made in Italy per contraddistinguersi dalla massa. Serie 50 è il nome della collezione disegnata da Antonio Rodriguez e che trae ispirazione, così come da titolo, dai gusti retrò degli anni cinquanta. I suoi elementi, con telai in legno rivestiti di poliuretano espanso indeformabile, sono ricopribili sia in tessuto che in pelle, con combinazioni di espressività e colore in grado di generare mix dall’indiscussa raffinatezza. L’aspetto compatto, raccolto e formale delle sedute le rende perfette per trovare la propria ragione d’essere negli spazi pubblici e negli uffici, ma non è escluso che queste possano essere inserite anche in ambienti privati che necessitano di design puliti e decisi. Pur mantenendo la stessa forma accogliente a U, le poltroncine della collezione variano per spessore delle cuscinature, ora più sottili ed ora più importanti, per offrire una maggiore versatilità e l’opportunità di creare abbinamenti ogni volta originali.


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PEEK COLOR

DI RACHELE MORRIS

dnd® è un’azienda nata nel 1998 dalla solida tradizione di FMN Martinelli, e inserita già con successo

nel panorama dell’ideazione e produzione dell’oggetto maniglia. Con un occhio al passato ed uno

al futuro, dnd® si pone come obiettivo primario

quello di trovare il difficile punto di incontro

tra qualità artigianale e funzionalità robotica, supportato da un’ampia e dettagliata conoscenza

delle tecniche di lavorazione dei metalli, che garantiscono l’ottima fattura dei suoi prodotti.

Peek color è una maniglia realizzata in ottone stampato a caldo e la cui caratteristica è quella di essere personalizzabile grazie all’aggiunta di uno sticker

colorato che dona un tocco di personalità al suo

SPOT

profilo. Ma il vantaggio fornito da Peek è un altro: a

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quanti di noi è capitato di vagare di notte per i corri-

doi e di sbattere contro una porta chiusa? Peek permette di implementare alla sua figura uno sticker luminescente in grado di agevolare i nottambuli an-

che nel buio più assoluto. Peek è presente nei colori

arancio, blu, nero e verde. Design di Karim Rashid.


dnd, www.dndmaniglie .com

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CHECK THIS OUT


Ci si interroga spesso su quali siano i confini e i ruoli del design, “Orto in mensa” è un progetto di mensa biologica nel quale non si parla soltanto di interior design ma di come interior e food design possano collaborare per influenzare le relazioni sociali e l’educazione alimentare. Si parla quindi di nutrizione sotto ogni aspetto, che coinvolge corpo e mente, e dove sapori, colori e ambiente fanno parte di un unico gioco innovativo. Il progetto appartiene a Lucy Salamanca per Sanakids e vede coinvolta l’azienda Marangoni che si occupa di ristorazione collettiva da zero a cent’anni. La Marangoni opera nel settore da oltre 15 anni e, a partire dal 2006, ha deciso di impegnarsi affinchè la maggior parte dei menù che essa offre derivino da coltivazioni biologiche e/o a km 0. “Orto in mensa” fa uso delle migliori strategie al fine di stimolare i piccoli utenti con l’uso di colori e associazioni divertenti, al fine di insegnare loro sapori nuovi, di cibi sani e vari. L’iniziativa propone il pasto come un momento di convivialità senza ostacoli e confini, presentando spazi dalle atmosfere curate in cui la natura fa da protagonista: i bambini riscoprono così il piacere di stare a tavola e di interagire con il proprio pasto, trasformandolo da obbligo meramente fisiologico ad occasione di istruzione divertente. Didatticamente parlando, infatti, i partecipanti avranno l’occasione di comprendere la natura dei cibi abbattendo barriere legate ad allergie ed intolleranze; anche il pane non sarà più consumato per abitudine ma per esigenza, e il tutto prenderà vita in uno spazio connotato da un design modulare, ironico ed elegante: in poche parole, ricco di potenzialità.

Info su: www.marangoniristorazione.it

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“ORTOINMENSA


PRESENTANO LA NUOVA EDIZIONE DI

+ I PARTECIPANTI AL CONCORSO:

BUSETTI-GARUTI-REDAELLI PAOLO CAPPELLO LEONARDO TALARICO GIUNTO ALLA SUA QUARTA MARIO FERRARINI EDIZIONE ED IN VISTA DI EUROLUCE, VICTOR VASILEV CHE S I T E R RROSA à AL SALONE GABRIELE STUDIO CHARLIE INTERNAZIONALE DEL MOBILE DI MANUEL BARBIERI

DESIGN ADDICTED

DI ARIANNA MALAGOLI

MILANO 2013, DESIGNADDICTED ABBRACCIA IL LIGH DESIGN, E L A N U O V A E D I Z I O N E D E L C O N C O R S O A I N V I T I , DA TRA R I V O L T O FARà A DESIGN E R E LINK MERGENTI , A V R AI’ MIGLIORI COME TEMA LA LUCE. IL PROGETTO VINCITORE SARA’ PRESENTATO IN OCCASIONE D E L L A P R OSSIMA EDIZIONE DI EUROLUCE 20 1 3 . DESIGNERS EMERGENTI E MARTINELLI LUCE, COLOSSO DELL’ILLUMINAZIONE MADE IN ITALY.

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19 CASATREND

DESIGNADDICTED è un progetto promosso da Casa Trend Magazine che si pone come obiettivo primario quello di fare da ponte tra gli artisti emergenti e le grandi aziende che, di volta in volta, decidono di allargare i propri orizzonti, col fine di dare voce a tutti coloro i quali possiedono i requisiti per il successo ma non sempre trovano i mezzi giusti per farlo. All’insegna dell’idea che la qualità non risieda solo e necessariamente all’ombra della fama delle firme celebri, si è sviluppata l’idea quindi di indire un concorso a inviti selezionando una ristretta rosa di designer meritevoli, per creare un link solido e in grado di favorire ambo le parti coinvolte. Da un lato c’è la visibilità concessa ai designer, e la possibilità di varcare i confini aziendali di un grande marchio tramite bando con numero di concorrenti nettamente inferiore a quelli proposti generalmente; dall’altro lato, invece, c’è l’occasione data alle aziende di visionare e produrre almeno un elemento dal progetto inedito ed esclusivo sul tema proposto da loro stesse, e realizzato da talenti a trecentosessanta gradi. Il concept del concorso a inviti è dunque piuttosto semplice, e Casa Trend (con direttore responsabile Arianna Malagoli) si configura al suo interno inizialmente come selettore dei talenti stessi, e in seguito come referente e supervisore di tutte le singole fasi dell’iniziativa, che viene accompagnata con costanza fin dalle prima fasi della progettazione. L’anno 2012 ha visto vincitore di DESIGNADDICTED Brian Sironi, il cui progetto Poli è stato selezionato e poi prodotto da Albed. Quest’anno il testimone passa a Martinelli Luce, un delle ruote motrici nel settore del light design made in Italy, con una potenza sul mercato che si spinge ben al di là dei confini nazionali. Il progetto vincitore del concorso a inviti sarà presentato da Martinelli Luce in occasione di Euroluce 2013, all’interno del Salone Internazionale del Mobile di Milano.


I DESIGNERS. Partendo dall’alto e in senso orario: Leonardo Talarico, Gabriele Rosa, Victor Vasilev, Busetti Garuti Radaelli, Paolo Cappello, Studio Charlie, Manuel Barbieri, Mario Ferrarini.

Casa Trend Magazine, www.casatrendmagazine.it Martinelli Luce, www.martinelliluce.it 20 CASATREND


IN COLLABORAZIONE CON

PRESENTANO LA NUOVA EDIZIONE DI

I PARTECIPANTI AL CONCORSO:

BUSETTI-GARUTI-REDAELLI PAOLO CAPPELLO LEONARDO TALARICO MARIO FERRARINI VICTOR VASILEV GABRIELE ROSA STUDIO CHARLIE MANUEL BARBIERI

L A N U O V A E D I Z I O N E D E L C O N C O R S O A I N V I T I , RIVOLTO A DESIGNER EMERGENTI, AVRA’ COME TEMA LA LUCE. IL PROGETTO VINCITORE SARA’ PRESENTATO IN OCCASIONE D E LLA P R O S S I M A E D I Z I O N E D I E U R O L U C E 2 013. 21 CASATREND


FOCUS ILLUMINAZIONE DI IVAN GRANOLLA

ENGLISH TEXT AT PAGE 67

COLORATE, AFFASCINANTI, FUNZIONALI, ESTROSE CAMALEONTICHE E TECNOLOGICHE. QUELLO DEL LIGHT DESIGN è UN MONDO IPNOTICO IN CONTINUA EVOLUZIONE. ECCO LE NOSTRE PROPOSTE. 22 CASATREND


AXO LIGHT Sandro Santantonio per disegnare Muse ha fatto della sua – appunto - musa ispiratrice la natura stessa, creando un light design voluttuoso e soffice, che fa del metallo lo scheletro di una struttura più ampia e candida realizzata in tessuto, e che ricorda nelle forme le corolle dei petali dei fiori. Muse di Axo Light nasce per l’home design, ma si rivela un’ottima scelta anche per i contesti contract grazie alla sua spiccata capacità d’adattamento e personalizzazione. Il fuoco attorno al quale ruota il concept del prodotto è il tessuto di rivestimento: elasticizzato, sfoderabile, lavabile e intercambiabile, in una parola, poliedrico. La collezione di lampade Muse, che vantava già di due versioni, in applique rotonde e a sospensione, nonchè di un ventaglio di undici colori differenti, si è da poco ampliata con i due nuovi tessuti decorati Fiore e Sticks (per plafoniere tonde), di due nuove applique quadrate (disponibili solo in bianco), due nuove sospensioni e due voluttuose lampade da tavolo.

www.axolight.it

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FOCUS

MODO LUCE

Koala è il nome di un’ingegnosa famiglia di lampade firmate Modo Luce e disegnate da Paolo Grasselli. Il concept del prodotto è molto semplice: la struttura, composta da un elemento di sostegno (a parete o con aste di metallo) e da un solido corpo illuminante dotato di magnete, permette la modulazione del fascio di luce in più direzioni e con un’inclinazione massima di 40°. Questo concede il libero arbitrio per quanto riguarda la calibrazione dell’impianto luci dell’ambiente nel quale viene inserito. Con un semplice gesto, infatti, Koala permette di modificare l’illuminazione da diretta a indiretta, per una maggiore o minore intensità a seconda delle occasioni, che siano queste relative alla lettura di un libro, al relax o al proprio lavoro. L’aspetto camaleontico in più colori, sia neutri che pop, e il design minimale di Koala permettono l’inserimento dello stesso sia in ambienti indoor che outdoor, sia nell’ambito residenziale che in quello del contract.

www.modoluce.com 24 CASATREND


PRANDINA

Nel panorama attuale Prandina si configura come un’azienda fedele all’idea che il bello sia costituito innanzitutto dalla semplicità e dalla purezza. A tal proposito si fa portavoce del messaggio che sia il vetro soffiato, ed in particolar modo quello pregiato di Murano, a meritare la leadership sul piano dei materiali utilizzati per la creazione di impianti di illuminazione di qualità. Gong, la lampada a sospensione dall’aspetto compatto, conserva appunto la brillantezza ed il fascino del vetro, presentandosi come elemento dal forte impatto emotivo e dall’imprescindibile eleganza. Mentre la parte inferiore della struttura di diffusione conserva in ogni variante la sua trasparenza, quella superiore è declinabile in più versioni cromatiche date dalla verniciatura all’interno nelle combinazioni di bianco, avorio, nero e aubergine. Così come viene definito da Prandina, Gong è un ‘bozzolo di cristallo soffiato’, un elemento di facile comprensione visiva e proprio per questo indiscutibilmente bello.

www.prandina.it 25 CASATREND


FOCUS

LUCIFERO’S

www.luciferos.it

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Per Lucifero’s l’illuminazione si veste delle ultime trovate tecnologiche, presentando una proposta dall’aspetto minimale e lineare ma dalle svariate capacità tecniche. Segment è il nome del sistema d’illuminazione modulare che presenta elementi di dimensioni variabili, da 608mm a 3558mm, declinabili in più opportunità in maniera tale da soddisfare ogni richiesta da parte dei fruitori. Segment offre luce diretta, indiretta e a proiezione, e i suoi cablaggi variano dalla semplice illuminazione fluorescente a quella a luci miste, possibili grazie alla tecnologia seamless che combina alla luce diffusa anche quella più intensa dei led. Segment può essere accessoriato con proiettori opzionali, con elemento vitrum di accensione e spegnimento, con modulo audio per la diffusione della musica e con tutte le funzioni di comando dell’impianto domotico, che costituiscono il futuro della scienza per le nostre abitazioni.


VOLTOLINA Dal genio riconosciuto di Alessandro Lenarda nasce Golf, l’impianto d’illuminazione che fa della semplicità la sua carta vincente. Le opere di Lenarda sono attualmente conservate nei più prestigiosi musei di design del mondo, e con quest’ennesimo progetto l’artista ha voluto sottolineare l’importanza ed il fascino della razionalità nella sua forma più pura ed incontestabile. Golf è una sfera di vetro soffiato lavorato a mano di color bianco latte, con montatura in metallo cromato e declinabile nelle varianti da tavolo, da parete e da terra. Dato che, come spesso accade, ‘minimalismo’ è sinonimo di ‘versatilità’, il globo di luce risulta facilmente adattabile a qualsivoglia genere di arredamento, riuscendo sempre e comunque a focalizzare sulle sue forme l’interesse di chi lo vede. Lo stesso Lenarda dice di Golf: “È una sfera forata, ma degna di attenzione, preziosa proprio per la sua semplicità”. Golf è prodotta e distribuita da Voltolina Classic Light.

www.voltolina.com

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NO PRODUCER

- D I S C

DI RACHELE MORRIS

LIGHTWORKS

JONAS WAGELL

CLASSE 1973 STOCKHOLM, SWEDEN

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Lightworks è il nome della famiglia di prototipi di lampade da tavolo piccole, compatte e dall’aspetto allegro disegnate da Jonas Wagell con l’assistenza di Swanny Serrand. Fedeli all’idea che Wagell ha del design, ovvero di insieme di oggetti innanzitutto funzionali e solo dopo d’impatto estetico, le lampade Lightworks sono costituite da linee semplici e forme geometriche sovrapposte

tra loro, come costruzioni infantili di blocchi colorati, dal design poco ricercato ma che riesce a risultare ugualmente molto decorativo. Disc nella fattispecie è costituito da due cilindri uniti tra loro da un singolo cardine, uno dei quali costituisce il sostegno e l’altro il diffusore. La funzionalità di Disc sta nel fatto di rendere possibile il direzionamento del fascio di luce tramite la manipolazione e l’inclinazione della parte superiore, senza il rischio che l’intera struttura si ribalti. Disc permette inoltre di rendere più intensa o debole l’illuminazione secondo le proprie necessità, che si voglia illuminare un banco da lavoro o che si debba piuttosto dar vita agli scaffali di una libreria. L’acciaio e l’acrilico costituiscono lo scheletro di questa piccola lampada, adatta a spazi con personalità e in grado di offrire un ottimo rapporto qualità-prezzo. Jonas Wagell, www.jonaswagell.se

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DI IVAN GRANOLLA

BRAND

MARTINELLI LUCE

UN VIAGGIO NELLA STORIA DI UN’AZIENDA CHE E’ COLONNA PORTANTE NEL SETTORE DEL LIGHT DESIGN A LIVELLO GLOBALE, PER RISCOPRIRE IL VALORE DELL’ARTE IN UN MONDO TUTTO RIGOROSAMENTE MADE IN ITALY.

1962

1967-CALOTTA

DUE TRA LE PRIME CREAZIONI DI ELIO MARTINELLI 30 CASATREND


WWW.MARTINELLILUCE.IT

1968-COBRA

DI ELIO MARTINELLI

1967-GOMITO

DI ELIO MARTINELLI

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1969-FLEX

DI ELIO MARTINELLI


BRAND

I dati del commercio internazionale confermano che l’arredamento italiano è ad oggi sinonimo nel mondo di gusto, stile e impeccabile eccellenza. In crescita esponenziale negli ultimi anni, tuttavia, assieme alla fama del made in Italy vi è anche il numero di Light Designers, o ‘artisti della luce’: ciò testimonia l’importanza che ha assunto nel tempo la strutturazione di un ottimo impianto d’illuminazione all’interno degli ambienti pubblici e privati, e con essa la consapevolezza di come questo sia in grado di fornire un valore aggiunto agli spazi; in poche parole, ‘di fare la differenza’. Il light design si fa portavoce dell’idea che vi debba essere ovunque un’illuminazione che non fa solo luce, ma che piuttosto sia in grado di rendersi interprete di un mondo più ampio ed altamente comunicativo, di vestire perfettamente le scene e le persone. In questo contesto si inserisce il profilo di Martinelli Luce, una delle aziende italiane più rinomate a livello internazionale nel quadro dell’illuminazione d’alto target.

1998-NUVOLE VAGABONDE

DI ELIO MARTINELLI

1979-ELMETTO

DI ELIO MARTINELLI

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Giunta alla sua terza generazione, Martinelli Luce è stata fondata nel 1950 per volontà di Elio Martinelli, progettista intenzionato a costruire in proprio gli apparecchi illuminanti richiesti per gli esercizi commerciali sui quali lavorava. Come sito del suo laboratorio Elio Martinelli scelse un piccolo negozio di proprietà di suo padre, al centro di Lucca, e già specializzato nella vendita di materiale elettrico per professionisti del campo. Ci volle relativamente poco in termini di tempo, prima che la creatività progettuale di Martinelli riuscisse a prendere il sopravvento, e che con spirito imprenditoriale innovativo Elio creasse una serie di lampade da interno, focalizzandosi sull’uso domestico e non più industriale. Le fonti d’ispirazione furono plurime, e in maggior numero quelle d’ambiti naturali e geometrici. Nacquero così le icone di Martinelli Luce che tuttora il mondo apprezza: Cobra, Foglia, Serpente, Bolla, Rondini ecc., elementi illuminanti per la maggior parte presenti all’appello nei più rinomati istituti e musei del design.

2011-ELICA

DI BRIAN SIRONI

2009-COLIBRì

DI EMILIANA MARTINELLI

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BRAND 34 CASATREND

2007-CLEO(SOSPENSIONE) DI ANDREA ZANINI


2009-PISTILLO

DI EMILIANA MARTINELLI

Trovata la formula del successo, da quel momento la crescita dell’azienda fu esponenziale, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui è glorificata da una fama a livello mondiale. Martinelli Luce possiede punti vendita a trama capillare in ogni continente e vanta collaborazioni con alcuni progettisti tra i migliori a livello internazionale. I prodotti del brand si fregiano di un’inestimabile valenza tecnica e di design sempre ad effetto, curati nei più piccoli dettagli. Ad oggi, oltre alle lampade per ambienti privati, è disponibile un’ampia gamma di prodotti progettati per spazi contract, dagli uffici ai grandi centri di distribuzione, dagli hotel ai cinema. Attualmente l’azienda è diretta da Emiliana Martinelli, figlia del fondatore, che nonostante abbia adattato le produzioni ai nuovi standard tecnologici imposti dal mercato, resta fedele ai principi del padre, sull’arte del progettare, realizzare, produrre e vendere, che hanno introdotto Martinelli Luce nel settore e ne hanno conservato la posizione fino ad oggi.

2011-WING

35 CASATREND

DI EMILIANA MARTINELLI


PLACE

RIFUGI E BIVACCHI HIGH-TECH DI TOMMASO ROSSI, ARCHITETTO

La storia dei rifugi e bivacchi costruiti sull’intero Arco Alpino ha origini recenti. Comincia intorno alla metà dell’Ottocento quando le Alpi diventano uno dei territori di conquista di romantici avventurieri, membri dell’aristocrazia europea, principalmente inglese. Le vicende trovano il loro inizio nella fondazione della prima società delle Guide (Chamonix 1821) e il primo ricovero (Hotellerie de Trelatete ai Grand Mulets del Monte Bianco), inaugurato il 21 settembre del 1853. Il ‘900 vede il moltiplicarsi degli appassionati della montagna, tanto che nelle zone meno impervie si vedono sorgere i primi rifugi, mentre alla base delle vie di salita più difficili e remote, il CAI (Club Alpino Italiano) costruisce i primi bivacchi fissi. Una soluzione italiana che si diffonderà su tutto l’arco alpino, in particolare negli anni ‘60 quando, anche per l’influenza dell’immaginario e delle conquiste aereo spaziali, compaiono navicelle in materiali metallici o di sintesi. L’esempio più strepitoso è il bivacco Ferrario, posto in vetta alla Grigna Meridionale a 2177 metri, simile al modulo lunare “LEM” della missione Apollo. Negli anni ‘90, la firma della Convenzione delle Alpi e la mutata coscienza ambientalista, implicano un ripensamento dei paradigmi di sviluppo, non privi di conseguenze anche per la costruzione di rifugi. Si riducono drasticamente le costruzioni ex novo, mentre si punta su ristrutturazioni e riqualificazioni in termini di aumento dell’efficienza energetica, riduzione dei consumi e razionalizzazione nello smaltimento dei rifiuti. In quest’ottica acquistano rilievo anche gli aspetti architettonici e questa nuova tendenza è ben rappresentata dalle recenti realizzazioni: Monte Rosa Hutte, Rifugio Molino, Rifugio Gonella, Rifugio Goutier, Bivacco Bionaz, Bivacco Gervasutti e l’Alpine Capsule, all’avanguardia sia per le soluzioni formali e tecnologiche, sia per un rapporto dialettico con la morfologia del sito, che dimostrano la volontà di fare del rifugio o del bivacco un Landmark, ovvero un segno forte del paesaggio.

Tommaso Rossi, tommaso.rs@gmail.com

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MONTE ROSA HUTTE

Il nuovo Monte Rosa Hutte, inaugurato nel settembre 2009, si trova in Svizzera, nel Vallese. Situato sul ghiacciaio di Garnergrot a 2883 metri di altitudine, è una moderna struttura ecocompatibile, con una vista mozzafiato che spazia dal Monte Rosa al Cervino e sulle pareti nord dei Lyskamm. C’è voluto un solo anno per costruire la struttura (prefabbricata in legno), su progetto del Politecnico di Zurigo. La struttura, costata poco più di quattro miliardi di euro, è composta da cinque piani ed è un mix di design e alta tecnologia. Il rifugio è stato realizzato in base a elevati criteri di sostenibilità, ed è autosufficiente al 90%, grazie anche ad un impianto fotovoltaico che garantisce l’energia necessaria. Ottantacinque metri quadrati di pannelli solari, inseriti nella facciata sud, permettono l’autosufficienza energetica per l’acqua calda, la luce e il funzionamento degli elettrodomestici. La struttura dispone anche di un sistema di riutilizzo dell’energia in eccesso, che viene racchiusa in appositi accumulatori per consentire l’erogazione in assenza di luce. Nei periodi di maggior consumo, entra in funzione una centrale termica integrativa alimentata da olio di colza. Speciali finestre permettono al sole di riscaldare l’aria all’interno dell’edificio e ridistribuire l’energia termica, compresa quella prodotta dai visitatori. Un fattore molto importante per ottenere un alto grado di autosufficienza è la capacità di “gestione” dell’energia. Non sono solo i singoli componenti a garantire il risparmio energetico, ma è soprattutto la loro interazione che rende questo edificio così efficiente. Assieme all’analisi dei dati sul clima attuali (temperatura e irraggiamento) e dei diversi parametri dell’edificio (energia e acqua accumulate), vengono introdotti nel sistema anche dati quali le previsioni atmosferiche e l’afflusso di visitatori futuri. Questo permette una precisa regolazione di tutto il sistema-edificio e così una effettiva crescita della sua efficienza. L’acqua è prodotta dallo scioglimento dei ghiacciai e viene raccolta e conservata in un grande serbatoio situato a 40 metri sopra il rifugio. Tutti gli apparati sono stati comunque progettati per il risparmio dell’acqua. Per esempio, l’acqua di scarico delle cucine viene usate come scarico nei bagni. Gli interni presentano una notevole libertà distributiva. Gli arredamenti in legno naturale grezzo, trattato con raffinatezza tale da evidenziare e accentuare le venature delle travi. La grande sala da pranzo al piano terra, grazie ad una finestratura continua, permette di ammirare pienamente lo spettacolare panorama alpino dal quale svetta il Cervino. Il rifugio offre centoventi posti letto, docce, una mensa e non sarà utilizzato solo come struttura turistica ma servirà anche alla ricerca universitaria per esperimenti energetici e di domotica. A testimoniare la sua importanza in termini di ecosostenibilità vi è l’assegnazione di uno dei premi più importanti al mondo per quanto riguarda l’edilizia sostenibile, l’Holcim Award Bronze Europe. Il rifugio è stato costruito in occasione del 150° anniversario del Politecnico di Zurigo, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Lucerna e lo stesso Club Alpino Svizzero. Monte Rosa Hutte, www.neuemonterosahuette.ch

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RIFUGIO MOLLINO

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Casa Capriata è l’innovativo progetto che Carlo Mollino (1905-1973) ideò reinterpretando le architetture Walser dell’alta valle di Gressoney e nel 1954 venne scelta per il suo carattere sperimentale come manifesto della X° Triennale di Milano. L’architetto aveva immaginato una costruzione in legno, sollevata dal suolo, con il tetto sostenuto da tre capriate e falde che si allungano a sostituire le pareti laterali, ed energeticamente efficiente. Oggi, a più di cinquant’anni di distanza, a 2.100 metri di quota lungo il Walserweg, nel comprensorio sciistico di Gressoney Saint Jean, sorge il rifugio. Scenografia ideale rispetto alle intenzioni progettuali dichiarate dall’architetto torinese: “Questa è la casa per gli sciatori “estremisti”,(...) è la casa portata addirittura sul “luogo di lavoro”, sul campo di sci”. (“Domus” 1948). Il progetto, coordinato dall’arch. Guido Callegari, è stato sviluppato dal Dipartimento di Progettazione architettonica e di Disegno Industriale del Politecnico di Torino in collaborazione con il Comune di Gressoney Saint Jean. Riproporre un progetto consegnato alla storia da uno dei protagonisti della cultura architettonica ha comportato per i ricercatori del Politecnico di Torino l’analisi di diverse varianti della medesima idea progettuale, ma anche la necessità di registrare la disponibilità di nuove soluzioni tecniche alle quali la ricerca progettuale dell’architetto torinese è sempre stata fortemente orientata. L’architettura si concretizza quindi in un edificio sperimentale nel quale gli aspetti architettonici, strutturali, tecnologici e impiantistici sono stati ripensati in coerenza con i criteri progettuali indicati in origine. Il rifugio, un’architettura aerea sollevata dal suolo, è un edificio energeticamente efficiente, realizzato secondo gli standard previsti dal protocollo Casa Clima classe A gold (<15 kWh/m²) che prevede l’introduzione di componenti e sistemi edilizi innovativi. Il rifugio, è raggiungibile a piedi, con gli sci o con la seggiovia. Questa architettura, immersa nella quiete del paesaggio alpino potrà essere ammirata secondo la visione ideale di Carlo Mollino che a proposito della sua produzione progettuale affermava: “tengo per fermo che la migliore spiegazione della propria opera sia la silenziosa estensione dell’opera medesima”. Nella prestigiosa cornice di Villa Miani a Roma, si è svolta la terza edizione del Real Estate Awards. Il Rifugio “Carlo Mollino”, inizialmente selezionato insieme a altre opere da una commissione di esperti dell’Università SDA Bocconi, del Politecnico di Milano e dell’Università La Sapienza di Roma, ha ricevuto il premio come “Migliore progetto di edilizia sostenibile” del 2008.

Casa Capriata, www.casacapriata.polito.it 38 CASATREND


RIFUGIO GONELLA Inaugurato il 24 luglio 2011 il nuovo rifugio Gonella è situato sulla via normale italiana di salita al Monte Bianco, sul Ghiacciaio del Dôme a 3071 metri di altitudine. Si fregia delle più recenti tecnologie applicate, come anche dell’utilizzo di materiali innovativi, elementi che posizionano la struttura tra i rifugi più tecnologici al mondo. Gli standard di Casa Clima lo considerano il secondo rifugio al mondo. E’ stata mantenuta integra anche la primissima costruzione, una piccola ma solida baita in legno ricoperta di lamiera di acciaio, che porta la data del 1891. I moduli per la costruzione della struttura hanno ricevuto un primo assemblaggio a valle, per venire poi trasportati con l’elicottero e essere montati da un team di “carpentieri d’alta quota”. L’intera struttura è in legno lamellare, compresi i tamponamenti esterni e interni. I solai sono in legno, così come i serramenti esterni con vetrocamera termoacustica e antisfondamento. Le acque meteoriche sono convogliate in appositi serbatoi coibentati posti all’esterno e da qui convogliate al fabbricato dove gli ospiti possono usufruire di lavabi con comando a fotocellula per limitare i consumi. Particolare attenzione è data all’autonomia energetica assicurata da trenta moduli fotovoltaici inseriti nel rivestimento isolante di lamiera, in grado di produrre circa 4 kWh. Il nuovo volume, più ampio del precedente, prevede un livello basso con zona soggiorno-pranzo, cucina e dispensa, un piano superiore con la camera del gestore, venti posti letto per gli ospiti, i servizi e un soppalco con funzione di magazzino. Il costo di queste operazioni ammonta a circa un 1 milione di euro ed è stato coperto dalla Regione autonoma Valle d’Aosta per il 95% e da CAI Uget e CAI Torino per il restante 5%. Il Rifugio è intitolato a Francesco Gonella, alpinista torinese.

Rifugio Gonella, www.rifugiogonella.com 39 CASATREND


RIFUGIO GOÛTER

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Il nuovo rifugio Goûter è situato a 3834 metri, sulla frequentatissima via francese di salita al Monte Bianco, poco sotto la sommità dell’Aiguille Du Goûter e rappresenta il rifugio più alto di Francia. La nuova struttura con pianta ovale accoglie fino a cento persone, mentre il locale invernale dispone di 15 posti letto. Il rifugio, unico nel suo genere, è stato inaugurato il 30 Agosto 2012. La sfida umana e tecnica che ha investito il progetto di ristrutturazione, guidato dalla FFCAM (Federazione francese dei club alpini di montagna), proprietaria della struttura, è iniziata nell’estate del 2010 con l’obiettivo di creare un edificio tecnologicamente innovativo ed ecosostenibile. La storia del Rifugio è strettamente legata alla storia dell’alpinismo, in quanto ultimo rifugio prima della vetta del Monte Bianco, sul percorso più frequentato dagli scalatori, la via normale. Il primo rifugio fu costruito nel 1906 ed era dotato di sette posti. L’architettura del nuovo rifugio è ovoidale ed è stata progettata per sostenere vincoli tecnici ed estetici in un ambiente difficile. La sfida è stata quella di costruire un edificio con una struttura in legno, su 4 piani, con un esterno in acciaio inossidabile. La realizzazione del nuovo progetto ha rappresentato oltremodo una sfida umana per tutti gli operatori che hanno lavorato a 3834 metri di altitudine. “Dall’esterno può intimorire per la sua superficie fredda in acciaio, ma all’interno l’arredamento è in legno e ricorda molto i vecchi chalet”, spiega Hervé Dessimoz, l’archietto ideatore, che è stato in grado di progettare un edificio che resiste ai meno 50 gradi invernali e ai venti che soffiano fino a 300 chilometri orari. Le finestre si mescolano con i pannelli solari. Tutti i pezzi sono stati costruiti in laboratorio e poi trasportati in alto con elicotteri. Un guscio di acciaio con un cuore di legno. Costo della realizzazione 6 milioni e mezzo di euro.

Rifugio Gouter, www.refugedugouter.fr 40 CASATREND


BIVACCO BIONAZ Il bivacco Chentre Bionaz è nato grazie al sogno di un artista, Arjen Bakermans, che negli anni ‘70 scoprì le Alpi valdostane. Nel 2003 si propose di costruire un piccolo bivacco tra le montagne e il 28 luglio 2010 il suo sogno è stato ufficialmente inaugurato. La “Fondazione olandese bivacco Valpelline” e i suoi volontari lo hanno progettato in collaborazione con il Comune di Bionaz. La facciata sud del bivacco è arricchita da un’elaborata finestra di 85 cm di diametro che riproduce una rosa stilizzata. Per la sua costruzione, oltre a vetro e colori, Arjen Bakermans ha impiegato la sabbia della costa olandese, a simboleggiare l’unione tra l’Olanda e la Valle d’Aosta. All’interno, sono state fissate ceramiche dello stesso artista, riproduzioni di facce assonnate o sbadiglianti. Il bivacco ha sedici posti letto, è dotato di coperte, materiale da cucina e di un impianto di illuminazione fotovoltaico, mentre l’acqua è garantita dal torrente a monte del bivacco. La sua realizzazione è dedicata a Ettore Bionaz (1939 - 1985), personaggio noto in Valle d’Aosta sia come alpinista e guida alpina, sia come artista. Le sue opere, sculture e dipinti, rivelano un profondo radicamento nell’ambiente, il territorio alpino.

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BIVACCOGERVASUTTI

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Il bivacco Giusto Gervasutti sorge su uno sperone roccioso a 2835 metri sotto le spettacolari pareti delle Grandes e Petites Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco. Aperto al pubblico da giugno 2012, si contraddistingue per la particolare struttura a forma di tubo in appoggio sulla roccia per metà della sua lunghezza e l’altra metà a sbalzo nel vuoto sopra il ghiacciaio del Frebouze. La sua forma molto semplice, offre un’inaspettata comodità ed è organizzata in tre ambienti: ingresso, locale per il pranzo e camerata con dodici posti letto. Dotato di illuminazione a led, di coperte termiche in Gore-tex®, di un vano cucina in cui si trovano stoviglie, piatti, tazze, una piastra ad induzione per cucinare ed è provvisto di un computer per consultare le previsioni meteo. Il nuovo bivacco è realizzato con una scocca modulare in sandwich composito, per un totale di 30mq ed è stato concepito per essere costruito interamente a valle, elitrasportato a moduli e installato con minime operazioni in loco. Tale impostazione costruttiva derivata dalle esperienze nautiche ed aeronautiche, che consentono al nuovo bivacco di resistere maggiormente nel tempo alle condizioni dell’alta quota. L’energia elettrica viene prodotta da unità fotovoltaiche posizionate sul tetto, con accumulatori di ultima generazione. E’ inoltre attivo un sistema dedicato di autodiagnosi e di rilevamento di dati ambientali interni ed esterni e un punto di chiamata di soccorso. Ideato dagli architetti Luca Gentilcore e Stefano Testa, si colloca nell’ambito del progetto Leap (Living Ecological Alpine Pod) il cui scopo è quello di realizzare bivacchi modulari ed ecosostenibili.

Bivacco Gervasutti, www.bivaccogervasutti.com 42 CASATREND


ALPINE CAPSULE Uno sguardo al futuro. Si chiama Alpine Capsule il nuovo concept di rifugio hi-tech ideato dal designer inglese Ross Lovegrove. Il design biomimetico è la sua arma vincente, l’innovazione e il design organico sono da sempre i suoi tratti distintivi con i quali firma tutti i suoi progetti. Alpine Capsule è un vero e proprio rifugio hi-tech totalmente ecologico che dovrebbe essere posizionato sul Piz La Ila a Corvara (Alta Badia, Dolomiti) a oltre 2100 metri. Una capsula monolitica caratterizzata da un design che ricorda una goccia di mercurio (Ross ha un debole per questo materiale, ricordo il suo lampadario Mercury!), un esclusivo rifugio autoalimentato e totalmente isolato termicamente dall’ambiente circostante. 8 metri di diametro per questa struttura a doppio vetro, dove l’involucro esterno ha una doppia pelle acrilica trattata a specchio nella parte esterna per garantire la privacy, ma completamente trasparente dall’interno. Il fatto che sia a specchio la caratterizza anche dal punto di vista mimetico, tanto che l’involucro esterno diffonde e riflette l’ambiente circostante quasi dematerializzandolo, mentre internamente è possibile contemplare il paesaggio esterno in ogni condizione ambientale e atmosferica. Grazie alle piante artificiali “power plants” (delle unità artificiali remote a forma di pianta), tutta la capsula sarà alimentata con energia “pulita” proveniente dalle celle solari e dalle mini turbine eoliche inglobate in tali unità, mentre un sistema pneumatico è in grado di lasciarla sospesa a qualche centimetro dal suolo. Degni di nota anche gli interni, dove trovano spazio una camera soggiorno/notte molto spaziosa e un bagno, realizzati sempre con forme organiche e continue per assicurare il massimo relax ed un’integrazione perfetta esterno-interno. Un prototipo è stato esposto alla Biennale di Venezia, prima opera di tipo turistico ad essere ospitata dalla manifestazione della città lagunare.

Alpine Capsule, www.moritzino.it 43 CASATREND


INTERIORS 44 CASATREND


la lucia DI PAOLO RUGGIERO - PHOTO CREDIT KARL BEATH

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INTERIORS 46 CASATREND

Mentre progettava questa spettacolare villa, il team SAOTA ha coniato la formula “lusso a piedi nudi”, sintetizzando in modo scanzonato la richiesta del cliente: una grande, voluttuosa casa per le vacanze dove rientrare scalzi, stendersi e toccare il cielo con un dito. SAOTA è una firma d’architettura tra le più note in Sud Africa: metrature impressionanti, accesso a paesaggi da sogno, materiali locali pregiati. I tratti di una cifra stilistica riconoscibile, accessibile solo a una ristretta élite di fortunati. Il luogo offriva un’occasione unica, da cogliere al volo: l’ultimo lotto di terreno disponibile lungo la coastline La Lucia, a Durban in Sudafrica. Un terreno toccato dall’Oceano Indiano e ingentilito da un bosco protetto di antichi alberi di Milkwood. Sfida e ispirazione per gli architetti Philip Olmesdahl, Patrick Ferguson


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INTERIORS 48 CASATREND

e Stefan Antoni: c’è voluto un anno per ottenere il nulla osta ambientale, e una barriera di protezione è stata posizionata sulla spiaggia per proteggere la villa dalle onde che rombano di schiuma nelle notti di burrasca. La casa doveva essere aperta, ma schermabile facilmente per proteggere gli interni dalle raffiche. Il soffitto a listelli orienta lo sguardo verso l’orizzonte, le quattro camere da letto al primo piano sono socchiuse sul mare. Il décor, rifinitissimo nei dettagli, è giocato sui colori che si scoprirebbero filtrando una manciata di sabbia locale tra le dita, bianco e antracite, tocchi di carbone e vetro-menta. Ora “La Lucia” di notte si illumina ipnotica, da fuori, oltre i confini della proprietà, eccola enorme e leggera come un transatlantico al largo, lascia intravedere gli interni dietro schermi di alluminio sui quali è


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INTERIORS 50 CASATREND


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INTERIORS 52 CASATREND

riprodotto il fogliame lanceolato dei suoi alberi Milkwood. Interni di lusso in filigrana, tracciati da una teoria ben calibrata di faretti. Sarà vero?, si domanda forse chi esce dal vicino porto mercantile in chiatta. Quell’astronave che fino a ieri non c’era, sarà certo all’alba ridecollata. Ma La Lucia col giorno c’è ancora, soltanto muta pelle, gli schermi scorrono su binari e si aprono come palpebre allo stupore della baia, un cielo immacolato riverbera nella infinity pool, le camere da letto ora sono esposte alla brezza. Sorge sotto il Tropico del Cancro, La Lucia: quella linea immaginaria ma caricata di leggenda, a Sud di tutto, soprattutto a Sud di certe giornate di foschia urbana strette tra i palazzi, che sognano spesso un risveglio al mare.


SAOTA Stefan Antoni Olmesdahl Truen Architects 109 Hatfield Street - Gardens Cape Town South Africa www.saota.com

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SPECIALEBOFFI+FAN CERSAIE BOFFI+FANTIN ENGLISH TEXT AT PAGE 68

L E M I G L I O R I P R O P O S T E N E L L’ A M B I T O D E L L’ A R R E D O B A G N O P R E S E N TAT E I N O C C A S I O N E D E L L A K E R M E S S E B O L O G N E S E . DI IVAN GRANOLLA

BOFFI+FANT BOFFI+FANTIN

Boffi e Fantini sono due aziende che, nel corso

Modernità e raffinatezza sono le chiavi di lettura

degli anni, hanno maturato in separate sedi le pro-

delle collezioni Aboutwater, frutto della collabora-

prie influenze sul mercato globale nel settore del-

zione tra Boffi e Fantini e la cui qualità è garan-

la rubinetteria d’alta qualità. L’elemento portante

tita e firmata dai nomi dei progettisti Piero Lissoni

della loro produzione è l’amore verso l’artigianato,

e Naoto Fukasawa. La realtà introdotta dalle due

con la magnificenza che solo questo genere di

aziende comprende soluzioni semplici per l’arre-

lavorazione è in grado di fornire. La loro collabo-

dobagno, che spaziano da vasche a soffioni per

razione, consolidatasi ormai da tempo, ha preso

doccia e rubinetterie d’ogni genere. Nelle imma-

piede per la prima volta in occasione della Milano

gini, alcuni esemplari della collezione AL / 23 di-

Design Week con la presentazione di due linee di-

segnata da Piero Lissoni e disponibili nelle finiture

segnate rispettivamente da Piero Lissoni e Naoto

nero, bianco e cromo. Entrambe soluzioni a pa-

Fukasawa. Mentre Boffi si occupa anche del setto-

rete, i prodotti hanno un disegno sobrio e diretto,

re dell’arredo cucina, per il quale è stata insignita

ma non per questo mancano di cura per i dettagli

del Compasso d’Oro alla Carriera, Fantini concen-

e gradevolezza estetica. Un look moderno per mi-

tra le sue produzioni in ciò che riguarda le tecno-

scelatori in grado di impreziosire l’ambiente bagno

logie del mondo della rubinetteria d’alta gamma.

ed elevarne notevolmente la qualità visiva.

BOFFI+FANT BOFFI+FANTIN

L’iniziativa di collaborazione tra i due marchi, che tuttora riveste un ruolo di riconoscimento nel settore, prende il nome di Aboutwater. Boffi, www.boffi.com Fantini, www.fantini.it 54 CASATREND


BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTIN FFI+FANTINI BOFFI+FAN BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTIN FFI+FANTINI BOFFI+FAN BOFFI+FANTINI BOFFI+FANTINI 55 CASATREND


SPECIALE

+FANTINI BOFFI+FANTINI FFI+FANTINI MILLDU Milldue viene fondata da Mario Brescadin nel

Touch è il nome che Milldue ha deciso di asse-

1976 e da allora continua la tradizione produttiva

gnare alla sua collezione dedicata agli amanti del

restando all’interno dell’ambito familiare. I prodotti

design emotivo e sensoriale. L’impronta tattile

Milldue sono noti per la loro esclusiva personali-

dichiarata dal suo titolo viene rievocata in egual

tà e per il loro fascino sempre innovativo e alla

misura dai materiali scelti per la fabbricazione,

MILLDU

BOFFI+FANTINI FFI+FANTINI MILLDU moda, in grado di combinare alla perfezione ma-

tutti autentici e trattati con le migliori tecnologie,

teriali emotivi quale il legno a quelli più classici dei

comprensivi di legni naturali dall’aspetto rustico e

sanitari ceramici. Attualmente Milldue vanta la pro-

sentimentale. Touch è una linea di monoblocchi

duzione di nove collezioni, tre delle quali definite

compatti e funzionali in grado di donare persona-

“Luxury” per l’intramontabile eleganza dalle quali

lità all’ambiente nei quali li si inserisce, nonchè in

sono caratterizzate. Rispettosi delle normative

grado di raccontare una storia. La raffinatezza del-

europee per la sicurezza, i prodotti Milldue sono

le finiture ne fa degli elementi preziosi, curati. I la-

sinonimo indiscusso di salvaguardia e resistenza.

vabi, dall’aspetto semplice e moderno, sono inve-

Milldue, www.milldue.com

ce incastonati nella struttura che, essendo in netto

contrasto, ne fa risaltare l’aspetto e la lucentezza, sottolineandone la bellezza che altrimenti rischierebbe di essere eclissata. Una combinazione ru-

MILLDU

stico/raffinato perfetta e dal look intramontabile. Design di Michele Marcon e Stefano Brescacin.

BOFFI+FANTINI FFI+FANTINI MILLDU 56 CASATREND


MILLDUE MILLDUE LDUE MILLDUE MILLDU MILLDUE MILLDUE LLDUE MILLDUE MILLDUE MILLDUE LDUE MILLDUE MILLDU MILLDUE MILLDUE LLDUE MILLDUE MILLDUE MILLDUE LDUE MILLDUE MILLDU MILLDUE MILLDUE 57 CASATREND


SPECIALE

MILLDUE

LDUE

GLOBO GLOB

Ceramica Globo è un’azienda relativamente gio-

Globo in occasione del Cersaie 2012 propone un

vane, fondata nel 1980 ma già in grado di fornire

gradito aggiornamento della collezione Affetto,

un curriculum di tutto rispetto, caratterizzato da

che compie il suo primo anno di vita da quando

una moltitudine di successi sul mercato, anche a

Luca Nichetto le ha dato vita con il suo tratto di-

livello internazionale. Sul tema dell’eco Globo si è

stinguibile. I sanitari ed i complementi d’arredo

adeguata riducendo il consumo di elettricità e di

della linea sono ideati per l’ambiente office, e

sfruttamento delle risorse naturali, minimizzando

per questo motivo presentano un look sì pulito e

l’impatto ambientale in un completo rispetto del-

semplice ma allo stesso tempo camaleontico ed

la natura che ci circonda. Particolare attenzione

essenziale. I mobili stessi, realizzati in MDF, ri-

è inoltre concessa al mondo del riciclaggio, tanto

chiamano l’ambiente contract e si vestono di ver-

che parte dei materiali di produzione di Globo deri-

satilità, declinandosi nelle due versioni sospesi e

vano, ad esempio, dalla manipolazione di comuni

a terra, nonché combinabili con lavabi ad incasso,

bottiglie di vetro per uso domestico, riutilizzate al

sospesi o da appoggio. La famiglia Affetto è com-

100%. I frammenti che non rispondono agli eleva-

posta di più di trenta elementi: qui presentiamo il

ti standard qualitativi imposti sono in questo caso

Lavabo monolito con scarico a pavimento forma

macinati e riutilizzati negli impasti.

sinuosa e slanciata, un Portasciugamani alto da

Ceramica Globo, www.ceramicaglobo.com

terra in finitura bianco lucido, ed un tavolino dall’a-

LDUE

GLOBO GLOB

spetto minimale ma in grado di sorprendere grazie al gioco di forme realizzato dalle sue gambe.

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GLOBO


GLOBO GLOBO GLOB LOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLO GLOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLOBO LOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLO GLOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLOBO LOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLOBO GLO 59 CASATREND


SPECIALE

LOBO

SIMAS

Simas viene fondata nel 1955 e da allora si occu-

La collezione Degradè di Simas, disegnata da

pa con successo della produzione di sanitari e ce-

Terri Pecora, riporta alla ribalta le “taglie extra-

ramiche per l’arredobagno. Con il rigore imposto

small”, in favore di tutti coloro i quali necessitino

dai canoni del made in Italy e con una produzione

di fare economia in termini di misure per quanto

totalmente interna lungo tutte le sue fasi, Simas è

riguarda l’ambiente bagno. Le proposte stilistiche

caratterizzata da uno spirito improntato sul rispet-

prendono il nome di Degradè XS e Degradè Reno-

to delle norme eco e sulla sostenibilità delle sue

vation, e constano in un totale di quattordici pezzi,

realizzazioni. Simas è attualmente sponsor ac-

tutti dalle linee pulite e semplici. Per la forma dei

cademico delle più disparate attività ed iniziative,

suoi elementi, Degradè fa riferimento alla geome-

dalle produzioni musicali a quelle cinematografi-

tria euclidea, proponendo lavabi e sanitari trape-

che, dagli hotel ai concorsi innovativi promossi dal

zoidali curati nei minimi dettagli ed in grado di dare

Politecnico di Milano, in favore del lavoro di archi-

un tono di personalità all’ambiente nel quale li si

tetti e progettisti, affermati e non.

inserisce. La possibilità di far ricorso ad uno sca-

Simas, www.simas.com

rico adattabile rende la collezione estremamente

LOBO

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SIMA

SIMAS

versatile, come nel caso del vaso intelligente Degradè Renovation 550.

SIMA

SIMAS


SIMAS SIMAS SIMAS MAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS MAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMA MAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS MAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMA MAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS SIMAS 61 CASATREND


SPECIALE

MAS

VICTORIA+ MASVICTORIA+ALBERT Victoria+Albert è un marchio che nonostante si

Victoria+Albert rivisita in chiave moderna gli ele-

sia formato nel 1996 gode già di fama mondiale,

menti affascinanti tipici dell’autentico stile vittoria-

grazie alle sue caratteristiche produzioni di vasche

no. La vasca Shropshire ha un aspetto romanti-

e lavabi freestanding. La nascita così recente si

co ed elegante, ideata per trovare la sua ragione

configura in termini pratici come una garanzia del

d’essere in spazi dall’impronta chich e d’alta clas-

MAS

fatto che l’azienda si rapporti alla tecnologia con

se. Lo schienale alto rende le linee più morbide e

un atteggiamento fresco e spigliato. A testimo-

l’utilizzo più pratico ed accogliente, pensato per un

nianza di questo c’è il fatto che la maggior parte

comfort ed un benessere ai livelli massimi. Realiz-

delle produzioni siano realizzate in Quarrycast®,

zata in Quarrycast®, un materiale esclusivo estre-

una particolare miscela di roccia calcare vul-

mamente robusto ricavato dall’incontro tra rocce

canica e resine ad alte prestazioni. Modernità,

calcaree vulcaniche e resina, la vasca è facilissi-

inoltre, in questo caso non è sinonimo di scarsa

ma da mantenere e garantita per venticinque anni

VICTORIA+ MAS VICTORIA+ALBERT MAS qualità, anzi: conscia dell’assoluto pregio dell’ar-

di durata. Shropshire è ecologica, dal momento

tigianato, Victoria+Alber si impegna a far rifinire

che necessita di soli 160 litri d’acqua per essere

individualmente ogni vasca da esperti artigiani,

riempita: meno in confronto a quelli necessitati

in grado di garantirne la qualità e la resistenza.

dalle vasche di dimensioni standard promosse sul

Victoria+Albert, www.vandabaths.com/it/

mercato attuale.

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VICTORIA+ALBERT ORIA+ALBERT VICTORIA+AL VICTORIA+ALBERT TORIA+ALBERT ICTORIA+ALBERT ORIA+ALBERT VICTORIA+AL VICTORIA+ALBERT TORIA+ALBERT ICTORIA+ALBERT 63 CASATREND


CTORIA+ALBERT RIA+ALBERT CHIACCHIERE DI ARCHITETTURA

DI RACHELE MORRIS

VICTORIA+ALBERT ORIA+ALBERT TORIA+ALBERT GEZA FOR PRATIC RIA+ALBERT Pratic è un’azienda leader nazionale per la progettazione di tende da sole e pergole di design. La sua nuova sede, situata in provincia di Udine e progettata da Piero Zucchi e Stefano Gri dello studio d’architettura Geza, è da poco entrata a pieno titolo nell’elenco di insediamenti produttivi d’alta gamma presentato al Padiglione Italia della tredicesima Mostra Internazionale di Architettura, che ha luogo nella Biennale di Venezia dal 29 agosto al 25 novembre 2012. L’evento si pone l’intento di presentare sì la storia delle aziende più importanti del Made in Italy, ma di focalizzarsi anche di volta in volta sul loro continuo interesse nel fabbricare ‘oggetti di stile in luoghi di stile’. Il nome di Pratic è stato così affiancato a quello di noti marchi di fama mondiale come Ferrari, Diesel, Vodafone, Lavazza e molti altri.

con il quale anzi il blocco sembra integrarsi e fondersi, confondendosi con l’orizzonte in un suggestivo gioco di linee. L’autosufficienza energetica è garantita dall’implementazione di 2300 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, che garantiscono l’efficienza totale a tutti gli uffici inseriti nel perimetro, valutati come classe A e A+. Si parla di un design a trecentosessanta gradi che tiene conto non solo del mero aspetto estetico della struttura, ma che concentra gran parte delle sue energie per sviluppare anche tutto ciò che concerne l’omogeneità della stessa con l’ambiente che la circonda, nonché lo sfruttamento equilibrato delle risorse, il benessere dei lavoratori all’interno dello spazio e la vera e propria funzionalità a livello pratico, che non va chiaramente tralasciata in quanto luogo di produzione. “Sin dal primo incontro con lo studio Geza,” hanno dichiarato i fratelli Dino ed Edi Orioli, proprietari dell’azienda “volevamo costruire qualcosa di importante per il nostro territorio e per la nostra regione, il Friuli Venezia Giulia, qualcosa che durasse nel tempo e che rispettasse l’ambiente e i lavoratori.”, e noi non possiamo che esserne orgogliosi.

VICTORIA+ALBERT ORIA+ALBERT TORIA+ALBERT Il design della struttura è tanto pulito quanto affascinante, e conta diecimila metri quadrati di spazio delimitato da pannelli che risultano cangianti in base alle condizioni della luce esterna. Essendo l’intera struttura sviluppata su di un unico piano, vengono meno l’impatto e la deturpazione dell’ambiente circostante,

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PRATIC


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PRATIC

Pratic, www.pratic.it


ENGLISH TEXT TRADUZIONI A CURA DI S I LV I A R I G N A N E S E rignanese89@gmail.com

FOCUS - LIGHT DESIGN PAGE 20 BY IVAN GRANOLLA AXO LIGHT Sandro Santantonio to design Muse has been inspired by nature. He created a voluptuous and soft light design that makes of metal the skeleton of a bigger and pure frame realized of tissue, that reminds flower’s corolla petals. Muse of Axo light was created for Home Design but it reveals to be a good choice for the contract context too, thanks to its standing out capacity of adaptation and personalization. The fulcrum of the product’s concept is the cover tissue: strech, removable, washable, interchangeable, in one word: versatile. The collection of Muse lamps, that vaunted about two collections yet, in applique rotonde and free standing lamp, as well of a range of eleven colours, it now has been expanded with two new decorated materials Fiore and Sticks (for round cealing lights) of new squared appliques ( available only in white) two new free standings and and two new voluptuous desk lamps. Axo Light, www.axolight.it MODO LUCE Koala is the name of an ingenious family of lamps signed Mondo Luce and designed by Paolo Graselli. The product’s concept is very simple: the structure, composed of an element of support (on the wall or with metallic poles) and a solid illuminating body provided with a magnet, allows the modulation of the bundle of light in many directions with a maximum inclination of 40°. This grants the free will about the calibration of the environment’s system of light where it will be inserted. With a simple gesture, Koala allows to modify the illumination from direct to indirect for a greater or smaller intensity depending on the occasion: could it be the reading of a book, relax or a work session. The chamele67 CASATREND

ontic appearence in many colours, whether neutral or pop, and the minimalist design of Koala allow to insert it both outdoor and indoor environments and residential, as well as in contract fields. Modo Luce, www.modoluce.com PRANDINA In the current panorama Prandina configures itself like a company faithful to the idea that beauty is first of all constituted by simplicity and purity. For this reason it is the mouth piece of the message that blown glasses, in particular Murano’s one, should have the leadership of the materials used to create high-quality illumination systems. Gong, the swing lamp of compact appearence, keeps the brightness and the charm of the glass, presenting itself as an element of strong emotional impact and of essential elegance. While the lower part of the diffusion structure keeps the transparence in every variation, the upper part can be changed in many cromathic versions given by the painting in the inner part: it can be white, ivory, black and aubergine. Like Prandina says, Gong is a “cocoon of blown crystal”, an element of simple visual comprehension and that’s why it is indisputably beautiful. Prandina, www.prandina.it LUCIFERO’S For Lucifero’s the illumination impiant is dressed with the latest technological ideas, presenting a proposal of minimal and linear appearance but with several technical skills. Segment is the name of the illumination modular system that presents elements of various dimension from 608 mm to 3558 mm, able to decline in various opportunities to satisfy the requests of the consumer. Segment offers a indirect, direct and projection light and its wirings vary from fluorescent to mixed light. Those are possible thanks to the seamless technology that combines to the diffuse light the more intense light


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of the led too. Segment can be fully equipped with optional spotlights with a vitrum element of switching on/ off, with audio module for the diffusion of music and with all domocontrol’s command functions that constitute the future for our houses. Lucifero’s, www.luciferos.it VOLTOLINA From the recognised genius of Alessandro Lenarda rises Golf, the lightning fixture that makes of simplicity its trump card. Lenarda’s works of art are actually in the most important design museums of the world, and with this umptheent project the artist wants to underline the importance and the charm of rationality in its most pure and incontestable form. Golf is a handmade blown crystal sphere of white milk colour, with a frame of chome metal and available in the version desk lamp, wall lamp or floor lamp. Given that, like it often happens, “minimalism” is a synonym of “versatility”, the globe of light results simple to adapt to every kind of furniture, always succeding in focusing on its shapes the interest of who is looking. Lenarda himself says about Golf: “It’s a pierced sphere , but whorty of attention, precious just for its simplicity”. Golf is produced and given out by Voltolina Classic Light. Voltolina, www.voltolina.com

INTERIORS - LA LUCIA PAGE 42 BY PAOLO RUGGIERO

While planning this spectacular villa, the team SAOTA has coined the form “luxury with bare feet” synthesizing the request of the customer in a breezy way: a big, voluptuous holiday home, where you can return barefoot, lay and touch the sky with a finger. SAOTA is one of the most famous label of architecture in South Africa: impressing measurements, access to dream landscapes, rare local materials. The features of a recognizable stylistic code, accesible only by a small elite of lucky people. The place gave a single opportunity to take right a way: the last plot along the coastline La Lucia in Durban, South Africa. A land touched by the Indian Ocean and refined by a protected forest of ancient Milkwood trees. Challenge and inspiration for the architects Philip Olmesdahl, Patrick Ferguson and Stefan Antoni: it has taken one year to get the environmental permit and a crash barrier has been put on the beach to protect the villa from the waves, which roar of sea foam in the stormy nights. The house has to be open but easily to screen to protect the inside from the gusts. The ceiling in fillets does direct the look to the horizon, the four bedroom son the firs floor are half opened on the sea. The dècor, which is very well finished, is inspired by the color that you could see filtering a handful of local sand trough the fingers, white and anthracite, with touches of coal and mint-glass. Now “La Lucia” does illuminate in the night in an hypnotic way, from the outside, beyond the borders of the property. There it is, enormous and light, like a transatlantic in the open sea, that makes 68 CASATREND

glimpse the interiors behind the screens of aluminium on which are reproducted the lance like foliage of the Milkwood trees. Luxurious interiors of filigree, drawn by a good calibrated theory of spotlights. “Could it be real?” may asks himself who comes out of the near merchant harbor by barge. That spaceship that wasn’t there yesterday surely is taken off at the break of the day. But La Lucia is still there with the day, only dumb skin, the screens roll over the tracks and they open like eyelides to the wonder of the bay, an immaculate sky reverberates in the infinity pool, now the bedroom are exposed to the breeze. Under the Tropic of Cancer rises La Lucia: that imaginary but load with legend line, on the South of everything, above all on the South of some urban hazy day cramped between the buildings that often dream about an awakening at the sea. SAOTA, www.saota.com

SPECIALE - CERSAIE PAGE 52 BY IVAN GRANOLLA BOFFI+FANTINI Boffi and Fantini are two firms that have matured in private, during the years, their influence in the global market in the sector of tups and fittings of high quality. The supporting element of their production is love for the handcraft with the magnificence that only this kind of work is able to provide. Their collaboration consolidated far-back, has gained ground for the first time in occasion of the Milan Design Week with the presentation of two lines designed respectively by Piero Lissoni and Naoto Fukasawa. While Boffi works in the sector of kitchen furniture too, and for this it was confered with the Golden Compass for the Career, Fantini does concentrate its production on what concernes the technology of high range tups and fittings. The initiative of collaboration between the two brands, that still holds a role of recognition in the sector, is called Aboutwater. Boffi, www.boffi.com Fantini, www.fantini.it Modernity and refinement are the key-words of Aboutwater’s collections, a result of the collaboration between Boffi and Fantini; its quality is guaranteed and signed by the names of the designers Piero Lissoni and Naoto Fukasawa. The reality introducted by the two companies comprehend simple solutions for bathrooms furniture, that include bath shower heads for showers and every type of tups and fittings. In the pictures, some models from the collection AL / 23 designed by Piero Lissoni and available with black, white and chrome finishing touches. Both solutions on wall, the products have a sober and direct design, but because of this they don’t miss care of details and agreeable aesthetics. A modern look for mixer taps that are able to enrich the bathroom and raise notably the visual quality.


MILLDUE Milldue was estabilished by Mario Brescadin in 1976 and since then the productive tradition continues in the family. The Milldue’s products are famous for their exclusive personality and for the always innovative and fashionable charm, able to combine to perfection emotional materials like wood and more classical materials like that of the pottery sanitary. At the present time Milldue boasts the production of nine collections, three of them are called “Luxury” for the everlasting elegance which are marked out. Respectful of the eurepean regulations on security Milldue’s products are indisputed synonym of protection and resistance. Milldue, www.milldue.com Touch is the name that Milldue decided to give to its collection dedicated to the lovers of the emotional and sensory design. The tactile mark declared from its title is in equal measure reacalled by the chosen materials for the manifacture, all authentic and treated with the best technologies, inclusing natural wood with emotional and country look. Touch is a line of compact and functinal sinks and cookers able to give personality to the enviroment where they’re inserted, able as well as to tell an history. The refinement of the finishing touches makes them precious and pointstakings elements. The washbasins of simple and modern aspect, are instead mounted in the structure and because they are in clean contrast, this let standing out the aspect and the shine, underlining the beauty that would risk to be eclipsed. A perfect country/ elegant combination and of everlasting look. Design of Michele Marcon and Stefano Brescacin. GLOBO Ceramica Globo ia a pretty young company, estabilished in 1980 but it is able to present a formidable curriculum, characterized by a moltitude of successes in the Market and on international level too. About eco Globo adapted itself reducing the cosumption of electricity and the exploitation of the natural resources, minimizing the enviromental impact in complete respect of the nature that is around us. Particular attention is dedicated to the world of the recycling insomuch as part of the production’s materials of Globo derive for example from the manipulation of common glass bottles that are 100% reused. The fragments that not correspond to the imposed high quality standarts are in this case milled and reused in the mixtures. Ceramica Globo, www.ceramicaglobo.com SIMAS Simas was started up in 1955 and since then it works with success in the production of sanitary ficture and baked clay for bath’s furniture. With the severity imposed by “made in Italy” and with the totally inner production, along all the phases, Simas is characterized by a spirit marked on the respect of eco rules and on the sustainability of its carrying out. Simas is at the moment academic sponsor of all sorts of initiatives 69 CASATREND

and activities, from the musical to the cinematographic pruductions, from hotels to the innovative competitions promoted by the Polytecnic of Milan in favour of the work of architects and designers that are successful or not. Simas, www.simas.it The collection Degradè by Simas, designed by Terri Pecora brings back the “extrasmall sizes” in favour of all who needs to do economy in terms of measurements as for the environment bathroom. The stylistic proposals are called Degradè XS and Degradè Renovation and are composed in whole by fourteen pieces, all with simple and clear lines. For what concerns the shape of its elements, Degradè refers to the Euclidian geometry proposing trapezoid washbasins and sanitary, perfect in all finishings and able to give a personal touch to the environment you insert them.The possibility to choose an adaptable drainpipe makes the collection extremely versatile, like the smart vase Degradè Revovation 550. VICTORIA+ALBERT Victoria+Albert is a brand that ispite it was started up in 1996 in enjoys about worldwide fame thanks to its characteristic productions of baths and freestanding washbasins. The so recent birth takes shape in practical terms as the guarantee of the fact that the firm related to technology with a fresh and confident approach.Testimony to this is the fact that the most part of the production are realized in Quarricast, a particular mixture of volcanic and limestone rock and a resin of high performance . Modernity, besides, in this case is not synonym of scarce quality, infact: conscious of the absolute value of handcraft, Victoria+Albert pledges itself to give finishing individually to each bath from experienced artisans able to guarantee quality and resistance. Victoria+Albert, www.vandabaths.com Victoria+Albert revisits in a modern way the charming elements typical of the authentic victorian style. The bath Shropshire has a romantic and elegant look planned to search its reason to be in spaces with a chic and high class mark. The high back makes the lines softer and more comfortable and practical to use, tought for a comfort and wellbeing on maximum level. Realized in Quarricast, an exclusive material extremely resistant obtained blending volcanic and limestone rock and resin, the bath is simple to keep and has a warranty of twenty-five years. Shropshire is ecological, from the moment that it needs only 160 litres to be filled: less compared to the baths of standard dimensions actually promoted on the Market.


AXO LIGHT

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Tel. 041 5845193

Tel. 0423 756611

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Tel. 0362 5341

Tel. 0438 488076

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Tel. 049 9299011

Tel. 0424 566338

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Tel. 0362 3721

Tel. 0761 518161

www.cassina.it

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CERAMICA GLOBO

VICTORIA+ALBERT

Tel. 0761516568

Tel. 93 55 65 482

www.ceramicaglobo.com

www.vandabaths.com/it/

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TRIMESTRALE - ANNO 6 - OTT-NOV-DIC 2012 - N. 52

Q U A RT E R LY - Y E A R 6 - O C T- N O V- D E C 2 0 1 2 - N . 5 2

The italian magazine of interior design delivered worldwide

INDIRIZZI

N. 52 - OTT-NOV-DIC 2012

Direttore responsabile ARIANNA Malagoli Grafica YURI GUERRA Redazione IVAN GRANOLLA, RACHELE MORRIS Collaboratori PAOLO RUGGIERO, ANDREA PARACUCCHI, TOMMASO ROSSI, GABRIELE GANDOLFI Fotografi ANDREA BARBIROLI Redazione Via Olmetto 8/A, 20123 Milano ‭Tel. 02 87242024 info@casatrendmagazine.it www.casatrendmagazine.it

www.fantini.it LA CIVIDINA Tel. 0432 677433 www.lacividina.com

Marketing e pubblicità ANDREA PARACUCCHI marketing@casatrendmagazine.it Stampa Errestampa

LUCIFERO’S Tel. 051 6014276 www.luciferos.it

Tribunale di Bologna n. 7713 del 28/11/2006. Iscrizione ROC n. 14780 E’ vietata la riproduzione anche parziale.

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Testi, disegni e materiale fotografico non saranno restituiti.

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