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TheApril «retail sales» data released by Istat outline phases of further and not marginal sluggishness in the domestic market. These are negative signals that contradict the recurring triumphalism in the media about the pace of the GDP expected at the end of the year, which should be +1.2%: a rate that is slightly higher than the one expected for France and Germany. The truth is that the Italian system remains sluggish and «must» grow more than the other EU systems. In fact, it should be underligned that Italy is still the only major European country with a GDP lower, in constant currency, than the GDP of 2007, the year before the Lehmann Brothers financial crisis.

Il Sistema Italia Resta Stagnante Nonostante I Recenti Trionfalismi Circa Il Pil Nazionale The Italian System Remains Sluggish Despite Recent Triumphalism About National Gdp

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Idati sulle “vendite al dettaglio” di aprile diffusi dall’Istat delineano profili di ulteriore e non marginale affaticamento del mercato interno. Sono segnali negativi che contraddicono i ricorrenti trionfalismi che si rincorrono sui media circa il passo del Pil nazionale previsto a fine anno, che dovrebbe attestarsi sul +1,2%: un tasso marginalmente superiore a quello atteso per Francia e Germania. In realtà, il sistema Italia rimane ammalato di stagnazione e “deve” crescere più degli altri partner comunitari. Va ribadito, infatti, che il nostro resta ancora l’unico grande Paese europeo con un Pil inferiore, in valuta costante, a quello espresso nel 2007, anno precedente la crisi finanziaria Lehmann Brothers.

Le vendite alimentari

Il gap 2022/2007 del Pil nazionale è ancora di 2,8 punti. E con il passo previsto dello stesso nel 2023/24, pari al citato +1,2% quest’anno e al +1,1% l’anno venturo, è chiaro la forbice verrà colmata non prima del 2025. Ciò premesso, i dati Istat indicano un calo tendenziale in quantità delle “vendite alimentari” di aprile del -5,4% sullo stesso mese 2022, che è il più pesante dal dicembre scorso. I tendenziali in quantità del I trimestre avevano oscillato infatti tra il -4,4% e il -4,7%. In valore, il tendenziale delle vendite alimentari di aprile segna un +6,2%, inferiore anch’esso