Fare centro aprile maggio 2014 web

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ANCeSCAO Lazio

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Informazioni - Cultura - Arte - Attività ricreative - Turismo APRILE-MAGGIO 2014

ASSEMBLEA REGIONALE....................

UNIONE EUROPEA........

NUMERO UNICO

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PROPOSTE PER LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE...

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LE PENSIONI DEL 2014........................

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RINNOVAMENTO E CONTINUITA’ di Pasqualino Carconi Sono stato eletto Presidente regionale dell’ANCeSCAO Lazio l’8 maggio 2014. Nello stesso giorno è stato eletto Elio D’Orazio quale Presidente del Consiglio della associazione e Grazia Lippi, Gabriella Rasetti, Raimondo Giuliani e Aldo di Stasio , membri dell’esecutivo regionale.

in particolare la popolazione anziana, occorre un sistema di welfare che tenga conto delle nuove emergenze e criticità: una politica sociale orientata verso gli obiettivi della sostenibilità e della inclusione, allo scopo di garantire agli anziani una vita dignitosa e un ruolo attivo nella società.

Colgo l’occasione per ringraziare i consiglieri che mi hanno eletto: un atto di grande fiducia nei miei confronti che spero di non deludere.

Mi impegno perciò a “guidare” la nostra Associazione unitariamente, valorizzando il ruolo degli attuali Coordinamenti Provinciali i quali presto saranno chiamati ad elaborare una nuova proposta organizzativa del territorio, coerentemente con le nuove normative che riguarderanno le Provincie.

In un periodo di grave crisi economica e di profondi cambiamenti che investono soprattutto le persone più deboli ed

Il mio impegno prioritario è rivolto a favorire la crescita del Centri non solo come luoghi di aggregazione, ma come parte integrante del tessuto sociale, in grado di offrire adeguati servizi. Oggi l’attività dei Centri nella Regione appare frammentata con diversi livelli di operatività. Si pone quindi l’esigenza di promuovere un lavoro condiviso per costruire una rete di relazioni, progetti ed attività con il coinvolgimento delle varie realtà territoriali, per favorire l’integrazione e la cooperazione fra i Centri, supportando anche singole idee

La presente pubblicazione non è in vendita - è stampata in proprio e viene riportata sul sito Internet www.ancescaolazio.it

e iniziative, al fine di rendere più efficiente, moderna ed efficace l’organizzazione del lavoro. Tutte le proposte e le decisioni dovranno preventivamente essere sottoposte ai Coordinamenti provinciali, al Coordinamento regionale e condivise dal Consiglio nazionale. Assicuro perciò il mio impegno a supportare tutti i Presidenti nella gestione delle attività associative anche a livello istituzionale.

zitutto fare riferimento all’art 4 dello statuto regionale in cui si definiscono le finalità e gli scopi del Coordinamento regionale coma la “sede del confronto e delle decisioni riguardanti i Centri anziani ed i Coordinamenti provinciali della Regione. Si rende necessario, in tale direzione, promuovere nuove iniziative in stretto rapporto con i distretti socio sanitari per fare fronte alle nuove emergenza, superando il vecchio modello assistenzialistico e riqualificando le politiche sociali con nuove strategie di intervento.

Dobbiamo essere propositivi con il contributo di tutti. Per tracciare le linee program- Sarà fondamentale matiche delle politiche sociali l’integrazione fra servizi sonel territorio occorre innan- ciali e sanitari costruendo un

modello organizzartivo in grado di garantire agli anziani assistenza e sostegno. A tale scopo è necessario rafforzare la nostra capacità di rappresentanza e di interlocuzione con le Istituzioni con proposte concrete ed obiettivi ben definiti al fine di rilanciare e dare visibilità all’associazione. Solo così potremo portare avanti un discorso serio e costruttivo, fare emergere proposte che possano segnare una “svolta” nella nostra politica associativa.


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ASSEMBLEA REGIONALE ANCeSCAO LAZIO DOCUMENTO FINALE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE DEL 30 MARZO 2014

L’Assemblea dei soci ANCESCAO Lazio, riunita in data 20 marzo 2014 a Roma, fa propria la relazione del Presidente Elio D’Orazio, i contributi emersi dal dibattito che ne è seguito e l’intervento conclusivo del Vice presidente vicario nazionale Gianfranco Lamperini. L’Assemblea evidenzia preoccupazione per il peggioramento delle condizioni di vita della popolazione anziana a causa della crisi che colpisce i redditi, le pensioni, i servizi assistenziali e sanitari e chiede al Governo nazionale e Regionale interventi a salvaguardia e tutela, in particolare, delle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale, con particolare riferimento ai giovani ed alle persone anziane. L’Assemblea ribadisce l’importanza di Centri Sociali degli anziani come luogo di inclusione sociale, di partecipazione, di valorizzazione delle persone anziane, di “bene comune”, le cui funzioni vanno ulteriormente quali-

ficate e adeguatamente sostenute.

con le ASL e le associazioni di volontariato sanitario), le attività culturali e di educazione A tal scopo, l’Assemblea fa permanente, l’informazione, propria la proposta, (conte- la formazione e la prestazionuta nella relazione ed in ne di servizi necessari al funnumerosi interventi), di sot- zionamento dei Centri stessi, toporre alla Regione Lazio le attraverso un fondo annuale seguenti richieste: permanente in sinergia con gli assessorati competenti (cultu1. approvare rapidamen- ra, salute, turismo e vacanza, te la riforma del piano socio solidarietà sociale, ecc.); assistenziale regionale per contrastare gli effetti negati- • istituisca una Commisvi della crisi e realizzare una sione mista (amministrazione efficace integrazione con i ser- / associazione) per la gestione vizi sociali e quelli sanitari delle risorse da erogare direttamente ai Centri in regola 2. una politica che valo- con la normativa vigente; rizzi il ruolo dei Centri anziani attraverso una legge regio- • preveda l’emanazione nale per i Centri sociali degli di un regolamento tipo che anziani che: definisca i rapporti di convenzione tra i centri e la Regione, • ne riconosca il valo- le Province ed i Comuni; re, ne definisca le caratteristiche di autonoma gestione • snellisca e faciliti le nell’ambito dei servizi sociali procedure di gestione e cone culturali di sussidiarietà; trollo; • ne sostenga direttamente la ordinaria gestione, le attività e i progetti, tra i quali quelli attinenti salute e prevenzione (in convenzione

• promuova progetti di studio e ricerca (con Università e Commissione europea) per migliorare la qualità degli interventi pubblici

• riconosca le associazioni dei centri anziani attraverso l’accreditamento e ne sostenga le funzioni attraverso progetti finalizzati alla formazione, informazione, sperimentazione, ecc. L’Assemblea, dopo aver esaminato la situazione organizzativa dell’Associazione, è giunta alla seguenti decisioni:

ciali, assegnando ai coordinamenti provinciali il compito di articolarsi in zone, predisponendo il lavoro di articolazione in comprensori, anche conseguentemente alle future riforme istituzionali (superamento delle Province, istituzione dell’area metropolitana di Roma) sulla base della definizione dei Distretti sanitari e sociali;

3. rafforzare la Presidenza regionale con deleghe 1. rafforzare il ruolo del specifiche ai singoli compocoordinamento regionale, nenti; anche in vista del superamento di quelli provinciali, 4. costituire Commissioni come sede di confronto ed di lavoro tematiche (organizelaborazione di politiche con- zazione, turismo e vacanze divise e partecipate, al fine sociali, formazione dei gruppi di far crescere e rinnovare un dirigenti dei Centri, cultura gruppo dirigente coeso e rap- ed educazione permanente), presentativo di tutte le realtà al fine di predisporre e attuare della Regione; i relativi programmi;

cilitandone l’accesso attraverso l’informatizzazione della rete; 6. rafforzare e ammodernare i servizi informativi attraverso il mensile “Fare Centro” e del sito web, rendendo interattivo il sistema e implementandolo con un servizio news connesso con la posta elettronica, attivando l’ufficio stampa.

L’Assemblea fa appello agli organismi nazionali dell’ associazione affinché l’insieme dell’associazione assuma un ruolo di primo piano nella definizione delle politiche del terzo settore associativo e di volontariato, in considerazione della evidente rilevanza della popolazione anziana nella società, sia in termini quantitativi che di incidenza nelle politiche sociali, economiche 2. c o n f e r m a r e 5. costituire una rete re- e culturali, soprattutto avvil’articolazione del territo- gionale di servizi per i Centri ando un percorso di innovazirio nelle cinque province e per gli iscritti ( turismo so- one e riforma dell’insieme del (Roma, Viterbo, Latina, Rieti, ciale, assistenza fiscale ai Cen- quadro normativo e legislaFrosinone) attraverso altret- tri ed agli iscritti, assistenza tivo nazionale. tanti coordinamenti provin- legale, previdenziale, ecc.) fa-


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ORGANISMI REGIONALI ANCESCAO LAZIO

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LIBRO DEL MESE

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Consiglio Roma

Elio D’Orazio, Vittorio Smiroldo, Annunziata Bianchi, Grazia Lippi, Riccardo Pasquarelli

Viterbo

Rasetti Gabriella, Pierra Emanuela, Riccardi Franco, Latini Giancarlo

Latina

Raimondo Giuliani, Franca Ciotti, Enrico Monti, Giuliano Mugnai

Rieti

Direttore

Poeta Alida, Liberati Giuliano, Carconi Pasqualino, Tichetti Nando

Pasqualino Carconi

Frosinone

Luigi Cretaro, Aldo Di Stasio, Raffaele Margagnoni, Riccardo Tufi

Capo redattore

Sindaci Roma Gemma Fiorelli Rieti Sandro Vincenzoni Frosinone Enzo Fiorini Viterbo suppl. Fausto Petroni Latina suppl. Luigi Ferraioli

Elio D’Orazio

Redazioni Provinciali

Probiviri Roma Fiorella Roccafiorita Latina Giacoma Modugno Viterbo Franca Frischi Frosinone suppl. Ottavio Cicchinelli Reti suppl . Enzo Santi Nella riunione del Consiglio regionale del 8 maggio 2014, sono state assegnate alla unanimità le seguenti cariche: ELIO D’ORAZIO, Presidente del Consiglio Regionale PASQUALINO CARCONI, Presidente regionale. Rappresentante legale RAIMONDO GIULIANI, Vice Presidente GABRIELLA RASETTI, Vice Presidente GRAZIA LIPPI, segretario esecutivo regionale ALDO DI STASIO, Tesoriere, GEMMA FIORELLI, Presidente del Collegio dei revisori dei conti FIORELLA ROCCAFIORITA, Presidente del Collegio dei Probiviri

Viterbo: Arnaldo Picchetto, Gabriella Rasetti

Papa Francesco ha mostrato to radicale, volto a limitare quale sarà la sua rivoluzio- il potere e le ingerenze ne, ma riuscirà ad arrivare fino in fondo? politiche della Santa Sede soprattutto in Italia. Corrado Augias ricostruisce “Ratzinger è stato un dotto in queste pagine la progres- teologo figlio del seminario. siva realizzazione dell’identità politica della Francesco si muove velocemente ma con la dovuta Chiesa cattolica e la sua cautela sia per garantire il complicata relazione con il risultato sia per evitare nostro Paese. Oggi, un pontefice coraggioso rischi” scrive Augias. E la politica italiana non potrà come papa Francesco sta restare immobile di fronte compiendo un cambiamen- alla sua rivoluzione.

Rieti: Giuliano Liberati Frosinone:Ferdinando Matarese Latina: Aldo Pastore, Benina Mira

Direzione , Grafica e Stampa Luca D’Orazio

Sede Via di Casal Bruciato, 15 00159 Roma Tel e Fax 0643599220


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Il Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti deve avere un’identità che rispecchi la necessità di sostenere le persone più vulnerabili delle nostre società e coloro che sono più lontani dal mercato del lavoro, garantendo che i loro diritti fondamentali siano rispettati”.

UNIONE EUROPEA

Rapporto sulla sussidiarietà in Italia

Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti Il Consiglio dell’Unione Europea lo scorso 10 marzo ha approvato il Fondo Europeo per gli Aiuti agli Indigenti (FEAD): circa 3.5 miliardi di euro da utilizzare per il periodo 2014-2020. Il Fondo nasce per offrire ai Paesi Membri un sostegno nel loro sforzo per contrastare gli effetti della crisi socioeconomica che ha colpito particolarmente le categorie più deboli e vulnerabili. Si tratta di un fondo che contempla una quota di cofinanziamento da parte dell’UE pari all’85% delle spese ammissibili (95% per i paesi maggiormente colpiti dalla crisi), mentre il restante 15%

sarà a carico dei singoli stati. Nel 2011 quasi un quarto degli europei (circa 120 milioni) erano a rischio di povertà o di esclusione sociale, circa quattro milioni in più rispetto all’anno precedente . Il Fondo concede una considerevole flessibilità agli Stati, che saranno liberi di scegliere il tipo di assistenza che ritengono più consono alle difficoltà da affrontare, che potrà essere sia di natura materiale (alimenti e altri beni di prima necessità) o focalizzata su azioni che fomentino l’inclusione sociale.

di uno degli obiettivi UE2020, quale appunto la riduzione della povertà nei paesi dell’Unione. Le associazioni del settore, quali Caritas Europa e l’Ufficio Ue della Croce Rossa, hanno, però, espresso la propria insoddisfazione, sostenendo che la crisi sociale che sta affrontando l’Europa “richiede risposte immediate e iniziative a lungo termine. È necessario un supporto materiale, come gli aiuti di emergenza, ma devono proseguire anche gli sforzi a lungo termine per aumentare l’inclusione sociale [...].

È prevedibile che la forma di assistenza più diffusa sarà Sebbene questa approvazione proprio quella alimentare. dimostri l’impegno dell’Ue per la coesione sociale e la L’obiettivo principale del lotta alla povertà, c’è ancora Fondo è quello di promuo- molto da fare prima che l’aiuvere la coesione sociale, con- to promesso raggiunga i più tribuendo al raggiungimento bisognosi.

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Pagina 8 dei servizi sociali, concentrando la propria analisi sui costi di alcuni servizi: housing universitario, asili nido, cura degli anziani, riabilitazione, housing sociale. I risultati della ricerca, hanno confermato che, a parità di qualità percepita dagli utenti, dal confronto tra le strutture pubbliche e quelle no profit esaminate, queste ultime sono risultate più efficienti.

sistenziali. L’attività di raccolta sarà svolta in fasi successive con la collaborazione degli intermediari abilitati e con l’utilizzo dei servizi online. Sono state già fornite ai CAF – entro la prima decade dello scorso mese di marzo – le “stringhe” relative ai soggetti che hanno chiesto la loro assistenza.

Inoltre, all’interno del servizio online denominato “fascicolo previdenziale” è stata creata una funzione, sia per il La Fondazione per la sussidiacittadino sia per le sedi dell’Irietà e il Politecnico di Milano stituto, che consente di verifidi recente hanno presentato a care se lo stesso è coinvolto in Roma l’ottavo rapporto sulla una o più campagne. sussidiarietà. Ai cittadini che nel 2013 hanGli Stati moderni sono ormai no reso la dichiarazione onliindirizzati, con una opinione condivisa da tutti anche dal La ricerca evidenzia, ancora ne, sarà inviata invece una punto di vista politico, verso una volta, un elemento essen- mail all’indirizzo di posta un nuovo concetto di stru- ziale: il valore centrale della elettronica conosciuto per avmenti di sussidiarietà. L’idea sussidiarietà senza dimenti- visarli dell’obbligo. di pubblico non necessaria- care la solidarietà, ponendo mente coincide con ciò che è l’accento sulla responsabilità Infine, alla fine del mese di gestito dallo Stato: “pubblico” comune dello Stato e della so- giugno sarà inviata una comunicazione cartacea a colodeve essere, invece, inteso in cietà. ro per i quali non risulteranrelazione al bacino di utenza no trasmesse le informazioni del servizio sociale offerto. richieste. Campagna Red 2014 E’ pubblico ciò che è capace di Per quanto riguarda i penrispondere a bisogni diversi, sionati residenti all’estero, il che comporta anche un riquest’anno la campagna REpensamento delle modalità di erogazione dei fondi pubblici Con messaggio n. 3870 del 4 DEST è stata avviata contee coinvolge quindi gli orga- aprile u. s. l’Inps comunica stualmente alla campagna di nismi privati quali le imprese l’avvio della campagna Red accertamento dell’esistenza in vita per l’anno 2014 che sociali e le gli enti “no profit” 2014. la banca incaricata del pagache in Italia registrano la seguente consistenza: 12.577 im- Da quest’anno l’Inps utiliz- mento effettua ogni anno per prese sociali e 22.468 enti no zerà una nuova modalità di le pensioni pagate all’estero. raccolta delle informazioni profit. reddituali (REDITA) e delle Maggiori informazioni e La ricerca si sofferma sui i temi dichiarazioni di responsabili- dettagli sono disponibili nel dell’efficienza e della qualità tà relative alle prestazioni as- messaggio di cui sopra. Le organizzazioni no profit sono competitive senza rinunciare alla qualità, in alcuni casi anche superiore a quella offerta dalle strutture pubbliche, in particolare nell’ambito degli asili nido, della riabilitazione e dell’housing universitario.


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LA MISURA DELLE DISEGUAGLIANZE L’ITALIA SECONDO LE DICHIARAZIONI DEI REDDITI PRESENTATE NEL 2012

Le statistiche sulle dichiarazioni dei redditi 2013 delle persone fisiche (Irpef) del Dipartimento delle Finanze relative all’anno d’imposta 2012 ci rivelano un’Italia piena di squilibri, alle prese con una profonda crisi economica e con una forte evasione fiscale. I dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze rivelano che: • l’abisso esistente fra ricchi e poveri emerge dal seguente dato: il 5% dei contribuenti detiene il 22,7% del reddito complessivo, vale a dire che il 5% degli italiani detiene quasi il 25% della ricchezza prodotta; • la somma di tale 22,7% delle dichiarazioni è superiore alla somma delle dichiarazioni della metà più povera degli italiani; • a livello nazionale il reddito complessivo totale dichiarato è pari a 800 miliardi di euro mentre il reddito medio è pari a 19.750 euro (+0,5% rispetto all’anno precedente); • dieci milioni di dichiaranti non pagano un euro

di Irpef, in quanto a causa di ora ci sono: imponibili ridotti con abbat- • circa 350 mila lavoratimenti per deduzioni e de- tori dipendenti in meno; trazioni nulla devono al fisco; • 190 mila pensionati in • ci sono però 31,2 milio- meno (anche per effetto delle ni di soggetti (il 75% dei con- misure normative sui pentribuenti) che paga in media sionamenti introdotte negli un’Irpef “netta” di 4.880 euro: ultimi anni); Relativamente alle categorie dei dichiaranti si rileva che: • 32 mila imprenditori in meno • i lavoratori autonomi • al contrario si assiste (liberi professionisti, artigiani ad un aumento dei lavoratori e commercianti) hanno il red- autonomi (+128 mila). dito medio più elevato, pari a 36.070 euro; Quanto alla distribuzione territoriale del reddito si osserva • i lavoratori dipendenti che la Lombardia è la prima dichiarano invece 20.280 euro per reddito ma versa meno del Lazio: infatti la Lombardia • il reddito medio di- ha un reddito medio di 23.320 chiarato dagli imprenditori è euro, seguita dal Lazio con pari a 17.470 euro, ma bisogna 22.100 euro. ricordare che la definizione di “imprenditori” non riguarda i Ma i contribuenti di titolari di società, quanto piut- quest’ultima regione versano tosto quelli di ditte individu- 5.970 euro di Irpef contro i ali e che non hanno necessari- 5.830 dei lombardi. amente dipendenti. In coda la Calabria, con un • i pensionati invece di- reddito medio di 14.170 euro e chiarano un reddito medio di un’Irpef versata di 3.510 euro. 15.780 euro. Confrontando invece le dichiarazioni del 2012 rispetto a quelle del 2008, si evidenziano le profonde ferite lasciate dalla crisi economica in quanto

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A proposito della discussione aperta dal Governo:

PROPOSTE PER LA RIFORMA DEL “TERZO SETTORE” di Elio D’Orazio

Premessa

Innanzitutto facciamo sparire questa denominazione “terzo settore” per cancellare l’idea che ci sia un primo (Stato) ed un secondo (Mercato) e poi finalmente un “terzo” settore. Io opterei per una definizione di base che consiste nel definire l’ambito come “Organizzazioni Senza Scopo di lucro” “OSSL”. Quella di “No Profit” è sbagliata perché dalle attività delle OSSL può anche derivare un profitto-guadagnoutile (profit) che tuttavia non va distribuito tra i soci, ma va reinvestito per le attività istituzionali. Introdurre come riferimento le parole “economia della solidarietà”.

I soggetti Sono tali (OSSL) tutte gli “enti privati” costituiti da persone fisiche (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale),o capitali (cooperative sociali a e b, impresa sociale, fondazioni) che non ripartiscono gli eventuali utili, ma li reinvestono nella attività istituzionali. Non vanno compresi in que-

sto ambito i “circoli aziendali o di categoria, o professionali o militari-magistratura-polizia, ecc.” e le loro attività che hanno carattere commerciale (ristoranti, mense, viaggi e vacanze, ecc.) che traggono beneficio dalla loro emanazione aziendale in quanto organizzatori di “offerta” a soggetti predeterminati dalla appartenenza aziendale.

dini dietro pagamento, mentre le Fondazioni investono gli utili da capitale nelle attività istituzionali che sono comunque vendita di prodotti o servizi. Questo significa conseguentemente, nel caso di cooperative o impresa sociale, la eliminazione delle gare d’appalto al massimo ribasso per servizi pubblici da esternalizzare.

Queste potranno ricevere contributi pubblici sulla base delle prestazioni e servizi certificati, volti a cittadini in Le attività delle OSSL/perso- disagio sociale, nell’ambito ne fisiche associate si autofi- del piano territoriale sociale e nanziano attraverso l’apporto assistenziale. prevalente di lavoro volontario, non retribuito, di contributi e liberalità, di progetti finalizzati da privati o dal Trattamento fiscale pubblico, finalizzati agli scopi istituzionali, ma non alla vendita di servizi/prodotti (se non in via straordinaria), Gli enti OSSL godono di esoe comunque rivolte a gruppi nero fiscale sugli utili e agesvantaggiati (nel caso del vo- volazioni sugli oneri fiscali lontariato), persone associa- degli eventuali dipendenti, te a scopo di reciproco aiuto tasse di registro, ecc. (associazioni di promozione sociale), promozione cultu- Riconoscere il Recupero Iva rale, civile, ecc. (fondazioni), (parziale o totale) sugli acvendita di servizi a gruppi quisti di beni e servizi finasvantaggiati e prezzi agevo- lizzati alla organizzazione e lati (grazie alla non riparti- prestazione di servizi, almezione di utili e conseguenti no a pari condizioni delle imbenefici fiscali). prese commerciali che possono scaricarne la parte relativa Cooperative ed impresa so- alle spese di gestione ciale prestano servizi ai citta-

La sussidiarietà


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5x1000 destinato alla costituzione del fondo delle OSSL Una impostazione radicalmente nuova rispetto a quella attuale. La destinazione delle raccolte deve poter andare in modo indifferenziato ad un Fondo OSSL e non alle singole organizzazioni con ripartizione tra livello nazionale e regionale. Scopo: finanziare attività e progetti presentati ai vari livelli da organizzazioni iscritte ai registri (vol e assoc. Ecc.)

Riforma legge volontariato (legge 266/91)

Pagina11 minato e ragionevole, oltre il quale si entra nella fascia commerciale. Gli utili vanno destinati alla qualificazione delle attività ed alla facilitazione di accesso per fasce economicamente Osservatorio nazionale/re- svantaggiate. gionale non elettivo, ma organo di consultazione del Ministro /assessori, e non di L’Europa rappresentanza delle associazioni. Occorre lavorare nella prospettiva europea dell’insieme Esprime parere su direttive del cosiddetto No Profit. Tra per progetti, ma non sulla i diversi paesi ci sono origiloro approvazione (conflitto ni, modalità e finalità anche d’interesse a causa della premolto diverse tra loro. senza in esso dei rappresentanti delle associazioni). Riconoscimento ai volontari dell’associazioni di promozione sociale degli stessi vantaggi previsti nella legge del volontariato)

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Riforma legge Associazioni promozione sociale (legge 381/2000)

Istituire registro nazionale. Osservatorio nazionale/regionale come organo di consultazione del Ministro/ assessore e non di rappresentanza delle organizzazioni. Esprime parere su direttive per progetti, ma non sulla loro approvazione (conflitto d’interesse a causa della presenza in esso dei rappresentanti delle associazioni). I membri sono scelti dal Ministro.

Impresa sociale/cooperative sociali

Istituire commissione tecnica per l’assegnazione dei finanziamenti a progetti innovativi e di promozione e sperimentazione.

Il trattamento fiscale agevolato per le attività commerciali (servizi, mense, alberghi, ecc.) decresce fino all’azzeramento oltre un livello deter-

Elio D’Orazio Membro dell’osservatorio del volontariato dal 1991 al 1999. Membro dell’osservatorio dell’associazionismo dal 2001 a tutt’oggi. Cofondatore del Forum del terzo settore 1994 Vice Presidente- presidente dell’AUSER dal 1989 al 1999 Vice presidente di AGE PLATFORM EUROPE dal 2007 al 2009 e membro attuale del Consiglio Coordinatore di AGE PLATFORM ITALIA Vice presidente di Federanziani 2008-2013 Presidente SIA (Senior International Association) Presidente di ANCESCAO Lazio e Roma e membro del Consiglio nazionale

ROMA SPAZIO EUROPA , SALA CONFERENZE Via IV Novembre, 149 LUNEDI’ 28 APRILE 2014 ore 14-18

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I cittadini anziani attivi per l’Europa Presentazione della guida per l’UE:

Il contributo dell’UE agli anziani e come questi possono influenzare le politiche dell’UE e

Del “MANIFESTO” DI AGE PLATFORM EUROPE PER LE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO 25 maggio 2014

Partecipano: rappresentanze dei partiti politici e dei loro candidati al Parlamento Europeo, i membri di Age Platform Italia, le organizzazioni e i sindacati dei pensionati invitati, il Presidente di Age Platform Europe, il responsabile del progetto europeo ASCE


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