Spazio Italia Magazine no.166

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N° APRILE-GIUGNO 2024 | APRIL-JUNE 2024
166 SpazioItalia
Torino capitale del Liberty Art nouveau in Turin

Cari Passeggeri

vi porgo il mio personale benvenuto a bordo dei nostri aerei!

I mesi invernali sono ormai terminati e ci stiamo dirigendo verso giornate più calde e più lunghe: dai vostri oblò ora potete ammirare fantastici tramonti e albe colorate.

Approfitto di questo numero della nostra rivista per dare qualche aggiornamento sulla fase di sviluppo positiva che ha vissuto e sta ancora vivendo la compagnia. Innanzitutto la nostra flotta è cresciuta passando a 21 macchine all’inizio dell’anno, la previsione è di arrivare a 25 aeromobili entro la fine del 2024.

Questo sviluppo ha generato un importante incremento delle assunzioni che ci ha fatto raggiungere i 1.000 dipendenti, ma non basta: le campagne di recruiting per il personale su Verona, Venezia e Firenze sono ancora in corso e continueranno ad accompagnare il percorso di sviluppo di Air Dolomiti. Anche l’offerta delle nostre destinazioni si è diversificata: oltre a gestire il traffico sugli hub di Monaco e Francoforte, negli ultimi anni la compagnia ha ricevuto fiducia dal Gruppo Lufthansa anche su diverse tratte europee, come testimoniano anche i nuovi voli su London City e Ginevra dall’aeroporto di Francoforte, inaugurati lo scorso febbraio.

Ci sentiamo pronti ad accogliere con entusiasmo il nostro nuovo ruolo e le sfide che seguiranno proseguendo lo sviluppo sulle destinazioni europee, senza dimenticare i nostri valori, ma cogliendo tutte le innovazioni che la crescita presenta. Questo è stato sempre il punto di forza di Air Dolomiti: coerenza di percorso e progettualità, con l’obiettivo di essere sempre più affidabili e attrattivi per i nostri passeggeri e per tutti i nostri collaboratori presenti e futuri. Vi saluto e vi ringrazio di aver contribuito al nostro sviluppo!

Dear Passengers

I would like to extend you my personal welcome aboard our aircraft!

The winter is now over, and we are headed for warmer, longer days: outside your window you will be treated to beautiful, colourful sunsets and sunrises.

I would like to take advantage of this magazine of ours to provide you with some updates regarding the period of positive development that the airline has experienced recently and continues

to experience. First of all, our fleet expanded to 21 aircraft at the beginning of the year and is expected to reach 25 planes by the end of 2024.

This development gave rise to a significant increase in hiring, which brought us to 1,000 employees, but we are not done yet: recruiting campaigns for personnel in Verona, Venice and Florence are still under way and will continue to support Air Dolomiti in its development journey.

The range of destinations

we serve has also grown: in addition to managing traffic at the Munich and Frankfurt hubs, in recent years the airline has also been selected by the Lufthansa Group to operate various European routes, as also witnessed by our new flights to London City and Geneva from Frankfurt airport, inaugurated last February.

We feel that we are ready to embrace our new role and the challenges that will follow with enthusiasm, continuing to develop European

destinations, without forgetting our values, but taking advantage of all the innovations that growth has to offer. This has always been a strength of Air Dolomiti: a consistent approach and planning, with the goal of being increasingly reliable and attractive to our passengers and all our present and future personnel.

Thank you for having contributed to our development!

Best regards

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 3
Editoriale Editorial
Il CEO di Air Dolomiti, Steffen Harbarth Steffen Harbarth, CEO Air Dolomiti

Spazio Italia magazine Anno XXXIII - n. 166

Aprile - Giugno 2024

Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011

In viaggio Travel

London City? Tutti a scuola di atterraggio

London City? Landing school is in session 06

Prato, la patria del turismo industriale

Prato, land of industrial tourism 12

Cultura Culture

Da Brescello con furore

From Brescello with passion 18

A Venezia per i 700 anni

di Marco Polo

In Venice for Marco Polo’s 700th anniversary 22

A Torino il Liberty diventa città

In Turin Art Nouveau becomes the city 28

Fascino Glamour

E iPhone sia

Let there be iPhone 34

Liberi di sognare Free to Dream 38

La nuova Lancia Ypsilon non passerà inosservata

The new Lancia Ypsilon will not go unnoticed 44

A tavola Food and wine

Vita, opere e sogni di Federico Pettenuzzo

Daniele Canzian’s ethnic cuisine 50

Carpineto, la passione ci guida

Carpineto, the passion project 56

Tempo libero Free time

Cinque secondi per la gloria

Five seconds for glory 62

Terqua Terque srl Largo Molina 4 - 40138 Bologna

In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)

Progetto grafico

Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)

Marina Baldisserri Grafica Garden di Lorena Lombroso

Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 4
46 56 06 12 Le rubriche Cantina a bordo / Business Class cellar 61 Air News / Air News 67 Informazioni passeggeri / Passenger information 69 Uffici di conciliazione / Arbitration boards 71 Sommario Contents 18 22
Editore

London City? Tutti a scuola di atterraggio

Con i piloti di Air Dolomiti in un simulatore di volo per imparare le tecniche dello “steep approach” e acquisire l’abilitazione per volare sullo scalo londinese London City? Landing school is in session With Air Dolomiti pilots in a flight simulator to learn steep approach techniques and qualify to fly out of the London airport

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 6
GIOVANNI DE LUCA In viaggio Travel Londra vi aspetta In lontananza la City, cuore pulsante dell’economia britannica London awaits In the distance in the City, the beating heart of the UK’s economy
by

In un pomeriggio di addestramento con i piloti di Air Dolomiti presso il training center Lufthansa di Francoforte abbiamo vissuto quattro ore ricche di emozioni, chiusi in un simulatore di volo che riproduce nei minimi dettagli la cabina di pilotaggio di un Embraer 190, l’aeromobile sul quale è molto probabile stiate volando in questo momento.

Scopo della formazione: acquisire le competenze necessarie per atterrare all’aeroporto di London City, una delle più recenti tratte servite da Air Dolomiti, visto che lo scalo londinese è situato in mezzo ai grattacieli, in un’area urbana dove occorre seguire particolari specifiche anche per ridurre al minimo il rumore generato dall’aeromobile.

Detta in altre parole, la procedura di atterraggio a London City prevede lo “steep approach”, cioè un avvicinamento alla pista con un angolo di discesa molto più ripido rispetto al normale, che richiede una specifica abilitazione dei piloti, che si consegue addestrandosi

Addestramento

Il simulatore dell’Embraer 190 in servizio a Francoforte Training

The Embraer 190 simulator in use in Frankfurt

During an afternoon of training with Air Dolomiti pilots at the Lufthansa training centre in Frankfurt, we spent four exciting hours enclosed in a flight simulator that reproduces, down to the smallest detail, the pilot’s cabin of an Embraer 190 – the plane that you are most likely flying in right now. The goal of the training session was to gain the necessary skills to land at London City airport, one of the most

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recent routes served by Air Dolomiti, considering that the London airport is located amidst skyscrapers in an urban area where specific procedures need to be followed to keep aircraft engine noise to a minimum.

In other words, the London City landing procedure involves a steep approach in which the aircraft’s angle of descent onto the runway is much steeper than normal, requiring specific qualification for

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La strumentazione del simulatore è identica in tutto e per tutto a quella di un aereo vero e perfettamente funzionante The simulator’s instrumentation is entirely identical to that of a real airplane and is perfectly functional

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prima nel simulatore e poi testando le conoscenze acquisite nei cieli di Londra.

A guidare la formazione il Comandante Valerio Zuppicchiatti, pilota istruttore, che inizia a formare i suoi due esperti colleghi, i Comandanti Valerio Lambertini e Marco Vannicola, dettagliando con la massima precisione il protocollo da usare per volare su London City, nonché enfatizzando l’importanza di rispettare le severe norme imposte alle compagnie aeree per ridurre il rumore, evitando che i fonometri installati attorno all’aeroporto

pilots, obtained by first training in the simulator and then putting the knowledge gained to the test in London’s skies. The training session was run by flight instructor Captain Valerio Zuppicchiatti, who began by briefing Captain Valerio Lambertini and Marco Vannicola on the finer points of the protocol for operating at London City, while also underscoring the importance of following the strict rules set by airlines to reduce

noise and thus avoiding severe fines triggered by the sound level meters installed around the airport in cases of noncompliance with the rules.

After the briefing, a hatch opened, letting us into the simulator – a sort of large metallic box mounted on hydraulic pistons, which make flight a physical experience, as in a real plane.

The cockpit was steeped in shadow, and the scene

Addio carta

No more paper

Today’s pilots find all the information and procedures that used to be kept in a bulky paper manual in this tablet

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in questo tablet tutte le
cartaceo
Oggi i piloti trovano
informazioni e le procedure che un tempo erano contenute nell’ingombrante manuale
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facciano scattare pesanti multe in caso di inosservanza delle regole.

Finito il briefing, una passerella si abbassa e ci permette di entrare nel simulatore, una sorta di grande cubo metallico montato su pistoni idraulici, che trasformano il volo in un’esperienza fisica, come accadrebbe con un aereo vero. Il cockpit è avvolto dalla penombra e dai finestrini si vede quello che un pilota vedrebbe durante l’avvicinamento all’aeroporto, compreso il London Bridge, il London Eye, la Torre di Londra e i grattaceli della City. Comandante e Primo ufficiale iniziano le procedure di volo come accade nella realtà, imputano nel computer di bordo tutti i parametri relativi al peso dell’aeromobile, al carburante presente nei serbatoi, caricano le rotte e finalmente siamo tutti pronti per una serie di atterraggi in “steep approach” e altrettanti decolli dalle due piste di cui è dotato London City, un aeroporto dove occorre grande esperienza anche per parcheggiare l’aereo, visti i ridotti spazi a disposizione.

Poi, esauriti gli atterraggi in condizioni normali, l’istruttore inserisce alcune variabili per testare i suoi piloti in condizioni estreme. Abbiamo così passato un paio d’ore ad atterrare con venti laterali da paura (il temuto wind

Posto di comando

Da questi computer l’istruttore può inserire tutte le variabili meteorologiche, tecniche e le emergenze che andranno a modificare le condizioni di volo Control panel

Using these computers, the instructor can enter all the meteorological, technical and emergency variables that will modify flight conditions

visible through the windows was what a pilot would see during approach to the airport, including London Bridge, the London Eye, London Tower and the skyscrapers of the City. The captain and first officer began flight procedures just like in the real word, entering all the parameters for the aircraft’s weight and fuel in the tanks into the flight computer and loading the routes. Finally, we were all ready for a series of steep-approach landings, followed by an equal number of take-offs from the two runways at London City – an airport where a great deal of experience is also needed to park aircraft, given the limited space available. Then, after the landings in normal conditions, the instructor entered several variables to put his pilots to the test in extreme conditions. We thus spent a few hours landing with terrible sidewinds (the dreaded wind shear), sudden tailwinds, driving rain, a fire in the

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shear), con improvvisi venti in coda, con pioggia battente, con un incendio ai motori nella fase di massima spinta al decollo (tanto per saperlo, l’estintore è la manopola rossa in alto al centro).

Il tutto mentre il simulatore fa perfettamente il suo mestiere facendoci sobbalzare, inclinare, saltellare, con spie rosse che si accendono e voci elettroniche che recitano incessantemente il loro “warning”. Poi, tanto per non farci mancare nulla, ecco la simulazione del “bird strike”, l’impatto con uno stormo di uccelli, il relativo blocco di un motore e l’attuazione della procedura studiata per riportare l’aereo e i passeggeri sani e salvi a terra.

Per l’istruttore e i suoi due alunni una tranquilla giornata di “studio”, per chi scrive 4 ore ricche di palpitazioni, perché quando sei dentro alla cabina con il mondo che ti gira intorno in tempo reale, ti dimentichi di essere in un simulatore e all’impatto con lo stormo di pennuti hai un attimo di panico, ammettiamolo.

Poi si apre il portello, cala la passerella e torni “sulla terra ferma”. Felice di sapere che per i piloti di Air Dolomiti l’addestramento nel simulatore è una parte fondamentale della loro formazione permanente, per essere sempre pronti ad affrontare ogni situazione in sicurezza.

Se vi fosse poi venuta voglia di acquistarvi un simulatore per vivere le stesse nostre emozioni, sappiate che vi occorreranno circa 12milioni di euro, 6 per l’hardware e altrettanti per il software, perché questo gigantesco videogame per essere così realistico deve avere a disposizione una base dati impressionante. Soldi ben spesi, credeteci.

engines during the phase of maximum take-off thrust (incidentally, the extinguisher is the red knob in the middle).

il bottone

Per avviare un atterraggio in “steep approach” occorre prima spingere il pulsante apposito

Hit the button

To start a steep approach, first press the special button

All while the simulator did its job to perfection, jolting, inclining and shaking us, flashing red lights and incessantly droning warnings in synthesised tones. Then, to get the full experience, we simulated a bird strike, an impact with a flock of birds that obstructed an engine, triggering the procedure designed to bring the plane and its passengers back to the earth safe and sound.

An unremarkable day of ‘study’ for the instructor and his two pupils, but for the author four hours of thrills, because when you are in the cabin with the world turning around you in real time, you forget that you are in a simulator and

the impact with the flock of birds sends you into a momentary panic, there is no shame in admitting it. Then the hatch opens, the walkway lowers and you go back to ‘solid ground’. It is reassuring to know that time in the simulator is a fundamental part of the recurring training of Air Dolomiti pilots, ensuring that they are always ready to face every situation with confidence.

If you happen to have a hankering to buy your own simulator to enjoy the same exciting experience, you will need around 12 million euro – six million for the hardware and six million for the software –because this gigantic video game needs access to an impressive database to be so realistic. Money well spent, believe us.

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Tutti a scuola L’ingresso del centro simulatori di Lufthansa a Francoforte School’s in session The entrance to the Lufthansa simulator centre in Frankfurt Schiaccia
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È la seconda città della Toscana, ricca di testimonianze storiche e preziose opere d’arte. Ma è soprattutto terra di opifici, di ingegno ed economia circolare. Altro che stracci! Prato, land of industrial tourism Tuscany’s second-largest city offers a wealth of historical artefacts and precious works of art. Yet it is above all a land of factories, ingenuity and the circular economy. Much more than just rags!

Prato, la patria del turismo industriale

La sala Nervi, una delle massime espressioni del genio dell’ingegnere Pierluigi Nervi

The Nervi room, one of the greatest manifestations of the genius of engineer Pierluigi Nervi

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Lanificio Balli

Prato è chiaramente affetta dalla “sindrome del Molise”, territorio con millenni di storia e testimonianze artistiche di gran pregio, che però molta parte della popolazione italiana ignora e non ha mai visitato. La cittadina toscana soffre indubbiamente della stessa patologia, pur avendo le carte in regola per essere una meta turistica di primo piano a livello nazionale e sconta pesantemente l’ingombrante vicinanza con Firenze e i suoi milioni di turisti. Fra l’altro Prato è la seconda città della Toscana per abitanti, precedendo Livorno, Arezzo, Pistoia, Lucca, Pisa, Grosseto, Massa e Siena, ma in pochi lo sanno.

E che dire delle sue bellezze artistiche, iniziando dalla Cattedrale di Santo Stefano, che al suo interno contiene opere di Donatello, Filippo Lippi e Paolo Uccello, non certo personaggi di secondo piano nella storia dell’arte italiana? Vogliamo parlare dei pratesi doc? Iniziamo da Curzio Malaparte, giornalista, scrittore, saggista e militare pluridecorato. Ma l’aria di Prato l’hanno respirata a lungo anche Roberto Benigni e Francesco Nuti, tanto per citare due attori noti al grande pubblico.

È ora che Prato torni protagonista e che i turisti scoprano una vivacissima città dove la cultura del tessuto e dell’economia circolare hanno profondamente scandito gli ultimi secoli, trasformando l’antica Pratum in uno dei centri più importanti a livello mondiale nel recupero degli abiti usati e nella loro rigenerazione in filati e tessuti, spesso destinati all’alta moda.

Una storia industriale affascinante che si può scoprire visitando il Museo del Tessuto, ospitato in quella che un tempo era la cimatoria Campolmi, oggi diventata luogo

Prato clearly suffers from “Molise syndrome”: it has thousands of years of history and world-class works of art, yet most of the Italian population has never heard of or visited it. The Tuscan city undoubtedly has this same disease: though it has everything that a top-tier national tourist destination needs, its proximity to Florence and its millions of tourists puts it at a severe disadvantage. Prato is, among other things, Tuscany’s second-largest city by inhabitants, beating out Livorno, Arezzo, Pistoia, Lucca, Pisa, Grosseto, Massa and Siena – a little-known fact.

And what more needs to be said of its artistic beauty, starting with the Cathedral of Santo Stefano, whose interior contains works by Donatello, Filippo Lippi and Paolo Uccello –certainly not secondrate figures in Italian art history? And what about famous Prato natives? We might start with Curzio Malaparte, journalist, author, essayist and decorated soldier. Yet Prato was also home to Roberto Benigni and Francesco Nuti, to name two famous actors.

The time is right for Prato to take a leading role again and for tourists to discover an extremely lively city, where the culture of fabric and the circular economic have had a profound impact in recent decades, turning the ancient Pratum into one of the most important global centres for the recovery of used clothing and regeneration into yarns and fabrics, often for use in haute couture.

A captivating industrial history that can be discovered during a visit to the Museo del Tessuto, located in what was once the Campolmi shearing facility, now a place of memory, technology, art and thematic exhibits, such as the splendid show dedicated to the

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Giappone La recente mostra dedicata alla cultura del Kimono Japan
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The recent show dedicate to kimono culture

La ciminiera in mattoni dell’antica cimatoria Campolmi

The brick smokestack of the old Campolmi shearing facility

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Vapore La grande caldaia che accoglie il visitatore del Museo del Tessuto di Prato Steam The great boiler that greets visitors to the museum
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di memoria, tecnologia, arte e mostre tematiche, come la splendida rassegna dedicata al kimono giapponese che si è conclusa di recente.

Il percorso inizia nella sala delle caldaie, dove veniva generato il vapore necessario per dare forza alle macchine che consentivano di nobilitare i tessuti attraverso il processo di follatura, tintura, cimatura e calandratura, procedimenti spiegati nei dettagli nelle sale del museo. Poi, usciti nel cortile ecco la bellissima vecchia ciminiera in mattoni, alta una quarantina di metri e che di recente è stata colonizzata nella parte sommitale da una famiglia di falchi pellegrini. Altro splendido esempio di archeologia industriale è la vecchia tintoria della Campolmi, dalle volte ogivali e simile ad una cattedrale, oggi trasformata nella biblioteca Lazzerini, uno spazio aperto alla cittadinanza e attivissimo nel proporre un ricco programma di iniziative tutto l’anno, che ingloba l’antico fondo storico donato alla città di Prato dall’alto prelato romano Alessandro Lazzerini. Le sale della biblioteca sono anche museo, punteggiate da opere d’arte moderna e contemporanea. Uno schema che ritroviamo anche in giro per Prato, le cui piazze accolgono opere di artisti celebri del XX secolo come Henry Moore che dal 1974 è presente in centro con la sua “Forma Squadrata con Taglio”, gigantesca scultura di oltre 170 tonnellate in marmo bianco delle Apuane.

Economia circolare

Dal 1948 il Lanificio Balli è uno dei massimi interpreti del tessile pratese

Circular economy

Since 1948 Lanificio Balli has been among the leaders of Prato’s textile industry

Japanese kimono, recently ended.

The visit begins in the boiler room, which generated the steam needed to power the machines that were used to ennoble fabrics through the process of fulling, dyeing, shearing and calendering – procedures explained in detail in the museum’s rooms. Then, in the courtyard, visitors enjoy a stunning view of the old brick shearing facility, around 40 metres tall, on the summit of

which a family of peregrine falcons have recently made their home.

Another splendid example of industrial archaeology is the old Campolmi dyeing facility, with its ogival vaults, similar to a cathedral, now Lazzerini Library, a space open to citizens that takes a very active role in offering a wealth of initiatives throughout the year, and has been merged with the former historical fund donated to the city of Prato by senior Roman

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Il Mazzocchio

L’opera degli artisti Ben Jacober e Jannick Vu che riprende le forme dell’omonimo copricapo rinascimentale (ph. Adriana Pagliai)

The work by artists Ben Jacober and Jannick Vu inspired by the shapes of the Renaissance headdress (ph. Adriana Pagliai)

Uomo d’affari

La statua in memoria di Francesco Datini, il Mercante di Prato (ph. Adriana Pagliai)

Businessman

The statue in memory of Francesco Datini, the Merchant of Prato (ph. Adriana Pagliai)

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Imperdibile, sia per la sua collezione permanente che per le mostre temporanee è anche il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, fondato nel 1988, ma che nel 2016 è diventato una delle strutture iconiche del panorama pratese grazie al progetto dell’architetto Maurice Nio. Un luogo dove le arti visive, il cinema, la musica, l’architettura, il design, la moda e la letteratura trovano il necessario spazio per essere studiate, mostrate e condivise. Vorremmo parlarvi anche dei percorsi lungo la valle del Bisenzio alla scoperta del distretto tessile pratese, con le sue fabbriche, le filande, i mulini e gli antichi sistemi idraulici per regimentare le acque e trasformarle in energia. Un viaggio nella storia, che per alcuni aspetti è pura archeologia industriale, ma che spesso è ancora opificio, con la produzione di tessuti unici. C’è una app, disponibile per IOS e Android che vi sarà utile per scoprire questo mondo magico e i suoi protagonisti: si chiama TIPO – Turismo industriale Prato. La trovate in tutti gli store on line, scaricatela e godete dei suoi suggerimenti. Prato non è mai stata viva come oggi e merita di essere conosciuta con curiosità e spirito di avventura, apprezzando un turismo a misura d’uomo, che vi farà dimenticare le folle oceaniche di Firenze, donandovi emozioni infinite.

Eccellenze

Il laboratorio di restauro del Museo del Tessuto

Excellence

The Fabric Museum’s restoration workshop

Capodanno

A Prato vive una delle maggiori comunità cinesi d’Italia, le cui tradizioni scandiscono la vita cittadina (ph. Luca Martinelli) New Year’s Eve

Prato is home to one of Italy’s largest Chinese communities, whose traditions shape city life (ph. Luca Martinelli)

prelate Alessandro Lazzerini. The library’s rooms are also a museum, dotted with works of modern and contemporary art. A scheme also seen elsewhere in Prato, whose squares include the works of famous 20th-century artists such as Henry Moore, present in the citycentre since 1974 with his “Square Form with Cut”, a gigantic sculpture of over 170-tonnes made from white Apuan marble. Also not to be missed –for both its permanent collection and temporary exhibits – is the Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, founded in 1988, which in 2016 became a Prato landmark as a result of the project by architect Maurice Nio. A place where the visual arts, cinema, music, architecture, design, fashion and literature find

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the space they need to be studied, exhibited and shared.

Mention should also be made of the itinerary along the Bisenzio river in discovery of the Prato textile district, with its factories, spinning mills, water mills and hydraulic systems for channelling water and turning it into energy. A journey through the history of what in some respects is pure industrial archaeology, but that is also often still operational, producing unique fabrics. There is an app, available for iOS and Android, that will be useful to you in discovering this magical world and its key figures: it is called TIPO - Turismo Industriale Prato (Prato Industrial Tourism). You can find it in all the online stores; download it and enjoy its suggestions. Prato has never been so full of life as it is today and it deserves to be explored with curiosity and a spirit of adventure, appreciating its tourism on a human scale, which will help you forget the surging crowds of Florence and regale you with countless thrills.

www.pratoturismo.it offers complete information to help you discover the Tuscan city’s thousand faces

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Prato vi aspetta / Prato awaits! Nel sito www.pratoturismo.it è possibile trovare ogni informazione per scoprire le mille anime della città toscana The site

Pellegrinaggio nel cuore dell’Emilia per ripercorrere la saga di Don Camillo e Peppone e visitare il museo cittadino dedicato ai personaggi creati dalla penna di Giovannino Guareschi. From Brescello with passion A journey to the heart of Emilia in the footsteps of the saga of Don Camillo and Peppone and a visit to the local museum dedicated to the characters created by the pen of Giovannino Guareschi

Da Brescello con furore

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 18
Grandi attori Gino Cervi e Fernandel, due icone del cinema del ‘900 Great actors Gino Cervi and Fernandel, two legends of 20th-century cinema
Cutura Culture

Ci sono pellicole cinematografiche che hanno fatto epoca e che troneggiano ancora oggi nelle classifiche dei film più visti della storia, nonostante siano state girate all’inizio degli anni ’50. “Don Camillo” ne è forse l’esempio migliore, visto che la pellicola ha incassato in totale un miliardo e mezzo delle vecchie Lire (750 milioni di euro) ed è stato visto da 13,2 milioni di spettatori (per l’epoca un risultato incredibile), dati che la collocano al 7° posto dei film italiani più visiti di sempre.

Una storia tutta emiliana che racconta la bonaria contrapposizione fra Don Camillo interpretato dall’attore francese Fernandel, nel film il parroco di un paesino emiliano e il sindaco, Giuseppe Bottazzi (Peppone), espressione del Partito Comunista Italiano, reso celebre dalla maestria di Gino Cervi.

Personaggi nati dalla penna del giornalista ed umorista Giovannino Guareschi, che creò questa saga padana nel 1948 e ne alimentò l’epopea in oltre 300 racconti, sino al 1968, anno in cui l’autore morì d’infarto. Ma furono i film a rendere celeberrimi i personaggi di Don Camillo e Peppone, trasformando di fatto Brescello nella patria delle loro avventure, nonostante molte riprese si siano svolte anche la vicina Boretto. Oggi a raccontare la storia di questo successo internazionale c’è un piccolo museo che propone ai visitatori alcuni oggetti di scena, nonché memorabilia d’epoca. Ma i due protagonisti vivono anche nella piazza del paese sotto forma di statue, vero oggetto di culto da parte dei turisti che a migliaia passano da Brescello ogni anno per respirare l’aria del set e scattare qualche

Penna pungente

Giovannino Guareschi, un giornalista con la passione per l’umorismo e la satira

An acerbic wit

Giovannino Guareschi, a journalist with a passion for humour and satire

There are films that make history and even today remain at the top of the rankings of the mostwatched productions in history, even though they were shot in the early Fifties. Don Camillo might be the best example. It took in over one and a half billion old Italian lire (€750 million) and was viewed by an audience of 13.2 million (an incredible result for the time) –numbers that make it the seventh most-watched Italian film of all time.

A story with a strong local character that depicts the good-hearted contrast between Don Camillo, played by French actor Fernandel, who in the film is the parish priest of a small town in Emilia, and the mayor, Giuseppe Bottazzi (Peppone), a member of the Italian Communist Party, made famous by the masterful acting of Gino Cervi.

The characters flowed from the pen of journalist and humorist Giovannino Guareschi, who created this Po Valley saga in 1948 and went on to populate it with over 300 short stories, until 1968, the year when the author died of a heart attack. Yet it was the films that made the characters of Don Camillo and Peppone famous, effectively turning Brescello into the backdrop to their

Eroi popolari

Il Sindaco Bottazzi insieme a Don Camillo in una scena che li ha

resi celebri

Heroes of the people

Mayor Bottazzi and Don Peppone in the scene that made them famous

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Cutura Culture

Sindaco e Parroco – La statua collocata davanti al Municipio di Brescello che ricorda Giuseppe Bottazzi, il Peppone dei film.

Dall’altra parte di Piazza Matteotti a Brescello la statua di Don Camillo.

Sotto: Fernandel, al secolo Fernand Joseph Désiré Contandin, è stato un attore particolarmente amato dal pubblico italiano

Mayor and Parish priest – The statue that stands in front of Brescello Town Hall commemorating Giuseppe Bottazzi, who played Peppone in the film. The statue of Don Camillo can be found on the other size of Piazza Matteotti in Brescello

Below: Fernandel, born Fernand Joseph Désiré Contandin, was especially popular with the Italian public

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Cutura Culture

Veri cimeli

Al museo di Brescello è possibile vedere alcuni arredi originali dei set cinematografici, come la scrivania del Sindaco Bottazzi

Genuine relics

The Brescello museum showcases several original props from the film sets, such as Mayor Bottazzi’s desk

fotografia davanti al carrarmato M26, che compare nel film

Don Camillo e l’Onorevole Peppone. Imperdibile tappa del tour in paese.

Indispensabile accompagnare la visita ad un bicchiere di Lambrusco, che in molti locali del paese viene servito ancora in una ciotola dai bordi alti, così come la tradizione richiede. Se poi ci scappa anche una fetta di culatello, ancor meglio.

adventures, although many scenes were also filmed in nearby Boretto.

This international success story is now told by a small museum that presents visitors with various props and period memorabilia. Yet the two protagonists also live on in the town square in the form of statues, reverently visited by the thousands of tourists who pass through Brescello each year to experience the set and take a few pictures in front of the M26 tank, which appears in the film Don Camillo’s Last Round. A must-see during any tour of the town.

During their stay, visitors would be remiss not to enjoy a glass of Lambrusco, which in many establishments in town is still served in a highbrimmed bowl, as tradition dictates. If they throw in a few slices of culatello, all the better.

Come in un film

Il carrarmato M26, che compare nella pellicola Don Camillo e l’Onorevole Peppone

Like being in a film

The M26 tank, which appears in the film

Don Camillo’s Last Round

Moto d’epoca

Info

Il mondo di Don Camillo e Peppone in un museo: www.visitbrescello.it/museo-peppone-e-don-camillo

The world of Don Camillo and Peppone in a museum: www.visitbrescello.it/museo-peppone-e-don-camillo/

La Guzzi GTV 500 sidecar del 1938 che compare in molti film della serie

Period motorcycles

The 1938 Guzzi GTV 500 sidecar that appears in many films in the series

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A Venezia per i 700 anni di Marco Polo

A sette secoli dalla sua scomparsa, la città lagunare celebra il suo più illustre cittadino con una ricca serie di iniziative culturali, tra cui mostre, conferenze, letture pubbliche, itinerari in città…

In Venice for Marco Polo’s 700th anniversary Seven centuries from his death, the city on the lagoon is celebrating its most famous citizen with a packed calendar of cultural initiatives, including exhibitions, conventions, public readings and itineraries through the city

Mostra di punta

Dal 6 aprile al 29 settembre Palazzo Ducale ospiterà la mostra: “I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano”

A sinistra: Federico Zuliani da Teodoro Matteini: Ritratto di Marco Polo (XIX secolo)

Flagship exhibition

From April 6th to September 29th, the Palazzo Ducale will host the exhibition: “The Worlds of Marco Polo: A Venetian Merchant’s Journey”

On the left: Federico Zuliani by Teodoro Matteini: Portrait of Marco Polo (19th century)

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È il giorno 9 del mese di gennaio del 1324: su una pergamena in pelle di pecora viene trascritto il testamento di Marco Polo. Di lì a breve si conclude la straordinaria parabola umana del più illustre cittadino di Venezia, una parabola che ha inizio 70 anni prima, nel 1254, e che ha il suo culmine tra il 1271 e il 1295: è nell’arco di questo ventennio, infatti, che Marco Polo si trova in Asia, alla corte dell’imperatore mongolo Kublai Khan, e vive le straordinarie vicissitudini narrate nel “Devisement dou monde” (o “Il Milione”, secondo la tradizione italiana).

Ed è per celebrare Marco Polo a 700 anni dalla sua morte che la città di Venezia ospita una ricca serie di iniziative culturali, volte alla riscoperta di questo autentico protagonista della storia medioevale. “Marco Polo – spiega infatti Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia nonchè presidente del “Comitato nazionale per le Celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo” – è conosciuto per aver scoperto l’Oriente lontano. La sua storia di grande viaggiatore evoca temi di grande attualità: come dialogare con altre culture senza rinunciare alla propria identità? Come regolare i rapporti tra i popoli e le città? Come trasmettere il saper fare e l’operosità? Le terre e i mari che ha visitato nel suo viaggio lungo più di vent’anni, oggi sono spesso aree critiche dal punto di vista diplomatico. Grazie anche al ricordo di Marco Polo, Venezia vuole dare ancora una volta un messaggio di speranza, di pace e di fratellanza”.

Tra i pezzi forti delle celebrazioni poliane va senza dubbio citata la “collana” di mostre organizzate dalla

Ne “il Milione” Marco Polo descrive Sugiu (Suzhou) come “nobilissima e grande città”, i cui abitanti “hanno seta in grandissima quantità, facendo molti tessuti” (photo courtesy: Fondazione Musei Civici di Venezia)

In The Travels of Marco Polo, the author describes Suzhou as a “very noble and great city” whose inhabitants “have silk in great quantity and make very many fabrics” (photo courtesy: Venice Civic Museums Foundation)

The date is January 9th, 1324: Marco Polo’s last will is recorded on a sheepskin parchment. Shortly thereafter ends the extraordinary human journey of Venice’s most illustrious son – a journey that began 70 years earlier, in 1254, and that culminated from 1271 to 1295: it was during this 20-year period that Marco Polo was in Asia, at the court of Mongolian Emperor Kublai Khan, and experienced the extraordinary events recounted in his Devisement dou monde (or The Travels of Marco Polo, as it is better known in English).

And it is in honour of Marco Polo, 700 years from his passing, that the city of Venice is hosting a packed calendar of cultural initiatives in rediscovery of this key figure in Medieval history. “Marco Polo,” explained Luigi Brugnaro, mayor of Venice and chairman of the National Committee for the Celebration of the 700th Anniversary of Marco Polo’s Death, “is known for having discovered the Far East. His great travelogue examines highly current themes: how to engage in dialogue with other cultures without giving up one’s own identity? How to govern relations between peoples and cities? How to

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Cutura Culture

Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet, sono ancor oggi esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina

Creations such as the brocade of the Song dynasty, lampas, kesi or the typical Suzhou embroidery known as pattern velvet remain part of China’s cultural heritage even today

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photo courtesy: Fondazione Musei Civici di Venezia photo courtesy: Fondazione Musei Civici di Venezia photo courtesy: Fondazione Musei Civici di Venezia

Cofanetto a forma di mausoleo (XIV secolo).

Musée du Louvre (foto RMN-Grand Palais/Hervè

Lewandowski/RMN-GP/Dist. Foto Scala, Firenze)

Box in the shape of a mausoleum (14th century).

Louvre (photograph by RMN-Grand Palais/Hervé

Lewandowski/RMN-GP/Dist. Foto Scala, Florence)

Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve): dopo l’“Asse del Tempo” tenuta negli scorsi mesi a Palazzo Mocenigo, adesso è la volta de “I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento”, in programma a Palazzo Ducale dal 6 aprile al 29 settembre. In mostra oltre 300 reperti tra oggetti preziosi, manufatti, opere d’arte e letterarie, esposti per ripercorrere la geografia

transmit knowledge and industriousness? The lands and seas he visited in his journey of more than 20 years are now often critical areas from the standpoint of diplomacy. In memory of Marco Polo, Venice would like to continue to send a message of hope, peace and brotherhood.”

The high points of the celebrations of Polo’s life undoubtedly include the series of exhibitions organised by the Venice Civic Museums Foundation (MUVE): the “Axis of Time,” held in recent months at the Palazzo Mocenigo, will be followed by “The Worlds of Marco Polo: The Journey

Coppa lobata su piede (fine XIII-XIV secolo). Argento battuto, inciso e dorato (foto The David Collection, Copenhagen, foto Pernille Klemp 2010)

Lobed bowl on stand (late 13th-14th century). Wrought, engraved and gilded silver (photograph by The David Collection, Copenhagen, photograph by Pernille Klemp

of a 13th-Century Venetian Merchant,” to be held at the Palazzo Ducale from April 6th to September 29th. The exhibition will feature over 300 pieces, including valuables,

Sacri testi

Jakob, Gospel (1304) (foto

Matenadaran, Mesrop Mashtots Institute of Ancient Manuscripts, Yerevan)

Sacred texts

Jakob, Gospel (1304) (photograph by Matenadaran, Mesrop

Mashtots Institute of Ancient Manuscripts, Yerevan)

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Cutura Culture

Storia illustrata

Zoran Mušič (1909-2005).

Storia di Marco Polo (1951).

Pannello ricamato

Illustrated history

Zoran Mušič (1909-2005).

History of Marco Polo (1951). Embroidered panel

Guanyin, Bodhisattva della Misericordia. Tarda dinastia Yuan, XIII secolo, porcellana (foto Ethnologisches Museum, Staatliche Museen zu Berlin, Ethnologisches Museum, Staatliche Museen zu Berlin, Germania, foto Claudia Obrocki)

Religious cults

Guanyin, Bodhisattva of Compassion. Late Yuan dynasty, 13th century, porcelain (photograph by Ethnologisches Museum, Staatliche Museen zu Berlin, Germany, photograph by Claudia Obrocki)

fisica, politica e umana degli incontri che sono al centro de “Il Milione”. Una mostra articolata in diverse sezioni, che parte dall’illustrazione della realtà cittadina e mercantile veneziana e dal ruolo del viaggio nella cultura commerciale veneta prima e dopo l’esperienza della famiglia Polo. Ampio spazio viene dato alla cartografia e ai culti religiosi di cui rende conto Marco Polo, raccontando degli incontri avuti con alcune popolazioni cristiane, compresa quella nestoriana, ma anche dei contatti con i misticismi dell’Islam, con i cinesi Confuciani, Buddhisti e Taoisti, nonché con l’Induismo in India. Parte del percorso è infine dedicato alla straordinaria diffusione multilingue de “Il Milione” e anche al mito di Marco Polo fra

artefacts, works of art and literature, chosen to present a geographical, physical, political and human perspective on the encounters at the centre of The Travels of Marco Polo. The exhibition is divided into sections, starting with a presentation of Venice as a city and mercantile centre and the role of travel in its commercial culture before and after the Polo family’s experience. Considerable room is given to maps and the religious cults cited by Marco Polo in his tales of encounters with various Christian peoples,

including the Nestorians, as well as his contacts with Islamic mystics, Chinese Confucians, Buddhists and Taoists and India’s Hindus. Finally, a part of the exhibition focuses on the extraordinary multilingual circulation of The Travels of Marco Polo and the

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Culti religiosi
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Ottocento e Novecento, fino alla sua presenza nell’arte contemporanea.

Tra le altre iniziative in programma a Venezia, da non perdere, a Palazzo Mocenigo, “I costumi di Enrico Sabbatini”, il costumista che curò i meravigliosi abiti di scena utilizzati per il famoso sceneggiato della Rai del 1982 dedicato a Marco Polo, e “Le vie della scrittura”, in programma al Museo Correr nei mesi autunnali. “Anche se oggi ogni parte del mondo è facilmente raggiungibile – commenta Mariacristina Gribaudi, presidente del Muve – l’incontro con ciò che è altro da noi può e deve destare ancora stupore e meraviglia, come fu per Marco Polo. Ricordare il suo viaggio nelle mostre e con le iniziative proposte dalla nostra Fondazione è un invito alla scoperta, alla conoscenza, alla comprensione”. Buon viaggio!

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, in occasione della presentazione delle iniziative legate a “Marco Polo 700” Venice’s mayor, Luigi Brugnaro, at the presentation of the initiatives related to Marco Polo’s 700th anniversary

Al suo ritorno a Venezia, Marco Polo fu fatto prigioniero dai Genovesi. In carcere dettò le sue memorie di viaggio a Rustichello da Pisa: nacque così “Il Milione”

Upon his return to Venice, Marco Polo was imprisoned by the Genoans. In prison, he dictated his travel memoirs to Rustichello da Pisa, creating The Travels of Marco Polo

myth of Marco Polo in the 19th and 20th centuries, up to his presence in contemporary art. Other not-to-be-missed initiatives planned in Venice include the exhibition to be held at Palazzo Mocenigo “The Costumes of Enrico Sabbatini”, the costume designer whose marvellous stage costumes were used for the famous 1982 RAI screenplay dedicated to Marco Polo, and “The Ways of Writing”, to be held at the Correr Museum in the autumn.

“Although today the

entire world is within easy reach,” commented Mariacristina Gribaudi, chairwoman of MUVE, “encountering the other among us can and must continue to evoke awe and wonder, as it did for Marco Polo. Remembering his journey with the exhibitions and initiatives proposed by our foundation is a call to discovery, knowledge and understanding.” Have a good trip!

Info

Sul sito leviedimarcopolo.it (in lingua italiana, inglese e cinese) sono riportate tutte le iniziative in programma a Venezia per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Marco Polo The site leviedimarcopolo.it (in English, Italian and Chinese) presents all the initiatives planned in Venice for the celebrations of the 700-year anniversary of Marco Polo’s death

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Sino al 10 giugno Palazzo Madama ospita un’interessante mostra grazie alla quale meglio comprendere l’impatto culturale ed architettonico del movimento artistico e filosofico In Turin Art Nouveau becomes the city

Until 10 June Palazzo Madama will be hosting an interesting exhibit that sheds light on the artistic and philosophical movement’s impact on culture and architecture

A Torino il Liberty diventa città

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Leonardo Bistolfi Il manifesto per la Prima esposizione internazionale di arte decorativa moderna The manifesto for the First International Exposition of Modern Decorative Art

Spilla a forma di libellula, inizio sec. XX

Dragonfly-shaped pin, early 20th c.

Torino è da sempre città dinamica, aperta alle contaminazioni e alle mode. Terreno fertile per intercettare un movimento come il Liberty, che influenzerà l’arte, l’architettura e la grafica nel delicato momento di passaggio fra ‘800 e ‘900.

A questo periodo così ricco di suggestioni, la città dedica oggi una mostra, ospitata a Palazzo Madama e visitabile sino al 10 giugno 2024, che si articola in cinque sezioni, partendo dalla consacrazione dell’eterno femminino e raccontando il mutare dell’immagine della donna che emerge per potenza visiva e nuovo ruolo sociale, come testimoniano le grandi opere di Boldini e Bistolfi, Corcos e Canonica, che da sole valgono la visita della mostra. Non meno suggestiva la sezione dedicata alla casa moderna, con la ricostruzione di un “bow window” di Palazzina Turbiglio, grazie al quale apprezzare e comprendere

Turin has always been a dynamic city open to outside influences and fashions. The perfect setting for a movement such as Art Nouveau to flourish, influencing art, architecture and graphic design during the delicate

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transition from the end of the 19th century to the beginning of the 20th.

It is to this inspiring and exciting time that the city is dedicating an exhibit at Palazzo Madama open to visitors until 10 June 2024. The show is divided into five sections, starting with the consecration of eternal womanhood, which presents the changing image of women in terms of their visual power and new role in society, as showcased by the great works of Boldini, Bistolfi, Corcos and Canonica, which alone are worth a visit.

No less compelling is the section dedicated to the modern house, which offers a reconstruction of a bow window in Palazzina Turbiglio, designed to help visitors appreciate and understand the exuberant début of this new architectural feature, which in Italian was known as a “bovindo” and went on to become a distinctive trait of

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Vittorio Matteo Corcos Lettura sul mare Reading by the sea

Durante il periodo

Liberty il ruolo delle donne cambia profondamente, lasciando loro nuovi spazi

During the Liberty period, the role of women changed profoundly, leaving them new spaces

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Marcello Dudovich
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Il Bacio Kiss Giovanni Boldini Fuoco d’artificio

la novità prorompente di questo elemento architettonico, italianizzato in “bovindo”, che divenne un tratto distintivo del panorama liberty torinese.

Da questo evocativo interno si è poi proiettati nelle strade e quartieri della città, dove il Liberty è stato applicato a ogni tipologia edilizia.

Ed è proprio “La Gran Via” il cuore dell’esposizione che narra Torino, la sua architettura, il suo ruolo nell’Europa e nel mondo, a principiare dalla rivoluzionaria Esposizione Internazionale del 1902, rievocata con le opere originali allora esposte e gli apparati iconografici concepiti, che presentano non solo i fermenti culturali del tempo, ma soprattutto, ne indagano la materialità e portano all’essenza della rivoluzione liberty torinese.

Solo Torino ha la capacità di declinare questa storia in ogni ambito dell’edificare, poiché il Liberty connota scuole

Turin’s Art Nouveau style. From this evocative interior, visitors are then led in discovery of the city’s streets and neighbourhoods, where Art Nouveau was applied to all types of constructions. As a result, the core of the exhibit is La Gran Via. This section tells the story of Turin, its architecture, its role in Europe and the world, starting with the revolutionary 1902 International Exposition, brought to life with original works shown during the period and contemporary iconography. Not only do these pieces offer a sense of the frenetic cultural activity of the day, but also, and above all, they allow a peek into the material culture and essence of Turin’s Art Nouveau revolution.

Turin is the only city that manifests this period of history in all of its built environment: Art Nouveau is on display in its schools and factories, housing projects and mansions, public restrooms and buildings, with over 500 masterpieces spread throughout its urban area. In the fourth section, New Languages for a New Society, the interior decorating and furnishing industry explodes on the scene, ranging from schoolbooks to advertising graphic design and magazines, in an Art Nouveau style that becomes the unifying

language of a country and a society, finding its greatest exponent in Leonardo Bistolfi, who features prominently in the final room, From the Sphinx to Mexico City. This exciting section focuses on the mechanisms of artistic creation, presenting the

La Domenica dei Fanciulli

Una copia originale del giornale settimanale illustrato

An original copy of the illustrated weekly magazine

Enrico Monti

Scrittorio con sedia (1902 circa) Writing desk with chair (circa 1902)

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Cutura Culture

e fabbriche, case popolari e ville signorili, bagni pubblici e palazzi in oltre 500 capolavori distribuiti su tutto il territorio cittadino.

Nella quarta sezione “Nuovi linguaggi per una nuova società” l’industria dell’arredamento e degli interni deflagra dall’editoria scolastica alla grafica pubblicitaria e alle riviste, in un Liberty che diviene linguaggio unificante di un Paese e di una società, trovando il proprio massimo interprete in Leonardo Bistolfi, che è il protagonista assoluto dell’ultima sala “Dalla Sfinge a Città del Messico”, emozionante percorso nel meccanismo della creazione artistica, che permette di seguire il farsi dell’idea dal primo schizzo al disegno, dal bozzetto al modello e al gesso preparatorio, dal marmo al bronzo dell’opera compiuta seguendo lo scultore nella genesi di alcuni grandi capolavori. Un allestimento emozionante e coinvolgente che affronta ogni aspetto delle manifestazioni artistiche del Liberty in modo del tutto originale e inedito, consentendo al visitatore di comprendere i meccanismi della creazione architettonica ed estetica, potendo per la prima volta percepire il farsi delle opere, siano esse di architettura, di design d’interni, pitture, sculture, lavori grafici o di decorazione, oggetti d’uso, testi letterari , poesia o musica, tutti lavori caratterizzati dalla particolarissima linea strutturale della natura, generatrice eterna di forme.

Quanto concepito e mostrato nella capitale sabauda contribuisce, tra l’ultimo ventennio dell’Ottocento e il primo del Novecento, non solo a trasformare e rinnovare l’aspetto della città, ma a definire un approccio al contesto urbano che inciderà su tutta l’architettura occidentale prima e mondiale poi. Torino, in estrema sintesi, innesta sul suo tessuto settecentesco una straordinaria avventura urbana e sociale, con l’arte del Liberty che ridefinisce la quotidianità della città.

Adolf Hohenstein

Personificazione femminile della modernità che illumina con un faro la città di Torino

Female personification of modernity illuminating Turin with a spotlight

birth of an idea, from first sketch to design, draft, model and preparatory plaster cast and then marble or bronze of the finished work, for a look at how the sculptors created some of their greatest masterpieces. An exciting, engaging show that examines all aspects of expression of the Art Nouveau style in an entirely fresh and original way, enabling visitors to understand the process of architectural and aesthetic creation, as they get their first ever

Info

Il Liberty in un clik: www.palazzomadamatorino.it/it/evento/ liberty-torino-capitale/

Art Nouveau at a click: www.palazzomadamatorino.it/it/evento/ liberty-torino-capitale/

look at how the works were made, whether in the field of architecture, interior design, painting, sculpture, graphic design, interior design, everyday objects, literary texts, poetry or music – all works characterised by the unique structural line of nature, eternal generator of forms.

Alessandro Mazzucotelli Lampadario a libellula, inizio sec. XX Dragonfly lamp, early 20th c.

In the final two decades of the 19th century and the first decade of the 20th, the creations conceived and displayed in Turin helped not only to transform and renew the city’s appearance, but also to define an approach to the urban context that would go on to influence all architecture, first in the West and then worldwide. In short, Turin integrated an extraordinary urban and social experiment into its 17th-century framework, redefining the city’s daily life with the Art Nouveau style.

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Cutura Culture

E iPhone sia

Lo smartphone di casa Apple può diventare un prezioso mezzo per produrre immagini ad alta definizione. Lo sanno bene i partecipanti di Ippawards, il contest fotografico che quest’anno punta alla sua diciasettesima edizione Let there be iPhone Apple’s smartphone can become a valuable tool for creating high-definition images. This comes as no surprise to participants in Ippawards – the photography contest set to enter its 17th edition this year

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LABBROZZI Zhang Xiaojun Duet Thea Mihu Soy Sauce Village Tim Wheeler The Long Wait

Se quello della fotografia può definirsi un linguaggio universale, forse quello dell’iPhone lo è ancora di più. Mezzo potentissimo per abbattere qualsiasi distanza, formidabile motore di ricerca, ma anche fotocamera che, con qualche accortezza, apre a moltissimi l’accesso al mondo degli scatti in alta risoluzione. Perché non serve essere esperti in materia, basta solo un pizzico di creatività e lo spunto giusto per creare immagini da incorniciare, o da custodire nella galleria del proprio smartphone.

If photography can be considered a universal language, then perhaps photography using the iPhone is even more universal. An extremely powerful tool to overcome all distances, a formidable search engine, but also a camera that, with some tricks, makes the world of highdefinition photography broadly accessible.

Expertise in the field is not required; all you need is a pinch of creativity and the right inspiration to create images worthy of being framed or kept in your smartphone’s gallery.

Or you can submit them to the iPhone Photography Awards

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Derek Hager Tucson Morning Scott Galloway Wonder Wheel Skye Snyder Once en Rosa Edwin Cabigan The Great Synagogue Di Lu Castles in Nature
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Daniel Heilig Sunset Years Alberto F. Reiriz Pink Ladies Aaron Hao Tan Oculus Leland Smith Emma’s Pail

L’alternativa è quella di inviarle all’iPhone Photography Awards (o Ippawards), il contest che ogni anno raccoglie migliaia di fotografie provenienti da qualsiasi angolo del mondo e che vengono scattate rigorosamente tramite iPhone o iPad. Dai momenti di vita quotidiana alle composizioni astratte, dagli elementi naturali alle strutture architettoniche, o ancora dai viaggi alla natura morta: per un totale di 14 categorie che racchiudono foto dai soggetti simili tra loro. Sono quattro poi i fotografi premiati per ciascuna edizione e nel 2023, al compimento del sedicesimo anno di Ippawards, è stato il messicano Ivan Silva, con il suo scatto intitolato “Heroe”, ad aggiudicarsi il cosiddetto Gran Premio della competizione. Il soggetto della foto? Un bambino a bordo di un camioncino che indossa fiero la maglia con il numero del calciatore Messi e sembra accogliere l’avvenire con una spensierata ed energica felicità. Gli altri scatti non sono da meno, anzi rappresentano una possibilità di aprire una finestra colorata su attimi di realtà, quelli osservati e catturati sullo schermo da qualche creativo detentore di iPhone.

Le gallerie fotografiche di questo concorso internazionale sono consultabili al sito ippawards.com

The photo galleries of this international competition can be consulted on ippawards.com

(the “Ippawards”), a contest that each year draws thousands of snapshots from all corners of the globe – all taken using an iPhone or iPad. From episodes of daily life to abstract compositions, from natural elements to architectural structures, from travel to still lifes, for a total of 14 categories of photographs with similar subject-matter. Four photographers are named the winners in each edition. In 2023, the year of the 16th edition of the Ippawards, the Mexican Ivan Silva won the competition’s Grand Prize with a photograph entitled Heroe. The photograph’s subjectmatter? A boy stands in the back of a truck, proudly wearing a Messi jersey, his arms thrown wide in a gesture that seems to greet the future with carefree, energetic joy. The other submissions are no less inspiring, opening brightly coloured windows onto moments in time, seen and immortalised on the screens of creative iPhone users.

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Ivan Silva Heroe Sasa Borozan Taming waves Neil Nesheim Herbert Glacier, Alaska Info

Liberi di sognare

Questo il titolo della mostra sulla cultura Pop e Beat del sessantotto italiano, in corso a Vicenza fino al 30 giugno Free to Dream This is the title of the show focusing on Italian 1968 Pop and Beat culture being held in Vicenza until 30 June

Gino Marotta:

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“Giraffa artificiale” (1972) (courtesy Galleria Erica Ravenna)

Una grande festa collettiva all’insegna della spensieratezza, quella che fino al 30 giugno animerà le vie e le piazze di Vicenza. Cuore pulsante dell’originale iniziativa, dichiaratamente mirata a far luce sulla stagione del Pop e del Beat “made in Italy”, è la mostra “Liberi di sognare” in corso dallo scorso 2 marzo presso la Basilica Palladiana. “Una mostra viva, comprensibile, popolare – spiega il suo ideatore, Roberto Floreani – che riporti nella collettività la leggerezza e la propositività sociale di quegli anni, attualizzando quella ‘Libertà di sognare’ che oggi può rivelarsi salvifica dopo le costrizioni del lockdown. Un progetto sul ‘sentire comune’ di artisti, letterati, musicisti di un ventennio cruciale del nostro Paese, superando le barriere strettamente storiografiche, le rispettive rivendicazioni tematiche individuali, le stesse classificazioni Pop e Beat in gran parte nemmeno condivise dagli stessi artisti che han finito col farne parte”.

The event enlivening Vicenza’s streets and squares is a great collective party with a carefree spirit.

The soul of the original initiative – whose stated aim is to shed light on the Italian Pop and Beat experience – is the show “Free to Dream” that began on 2 March at the Basilica Palladiana. “An exciting, clear, popular show,” explains its creator, Roberto Floreani, “that brings back to the community the carefree spirit and active social stance of those years, updating that ‘freedom to dream’ that, today more than ever, may prove a blessing after the lockdown’s restrictions. A project that focuses on the ‘shared sentiments’

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Enrico Baj: “Coppia” (1963) (courtesy Gió Marconi, Milano) Renato Mambor: “Natura morta e materia” (1966) (courtesy Tornabuoni Arte)

La mostra vicentina mette infatti in evidenza l’unicità propositiva e la statura assoluta della Pop italiana in Europa, nonché le differenze sostanziali e l’autonomia dei suoi artisti rispetto a quelli americani. In Italia si è infatti assistito a una frequentazione “dal basso” sensibile alla tradizione artistica nazionale, al paesaggio, all’avanguardia futurista, che è diventata protagonista dei mutamenti sociali, politici e culturali nelle piazze, nelle strade, nelle fabbriche e nelle università: istanze diventate oggetto di gran parte delle opere e dei documenti esposti in mostra. Un percorso, quindi, del tutto distante da quello intrapreso dagli artisti e dai letterati americani, vezzeggiati in ambito commerciale e universitario, spesso ricevuti come autentiche star e orientati all’evidenza dei prodotti di consumo della società di massa, amplificata dalla pubblicità. La narrazione del Beat italiano viene invece affidata alla musica di quegli anni, diffusa in loop nei locali della mostra, nonché alla vicenda artistica dell’Antigruppo siciliano, guidato da Nat Scammacca, di cui vengono

of artists, authors and musicians active in a crucial 20-year period for Italy, looking beyond the strict barriers of history, their individual thematic claims and their very Pop and Beat classifications – in large part not even shared by the artists themselves who ended up being labelled with them.” In fact, the show in Vicenza underscores the unique creations and absolute stature of Italian Pop in Europe, as

well as the substantial differences and autonomy of its artists from their American counterparts.

In Italy, the approach was “bottom-up”, sensitive to the national artistic heritage, landscape and futurist avant garde, which played a major role in social, political and cultural changes on the streets, in squares and factories and at universities: needs incorporated into many of the works and documents on display in the show. A journey that is thus far removed from that of American artists and authors, pampered by business and academe, often heralded as outright stars and projected towards the consumer products of mass society, amplified by advertising.

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Piero Gilardi: “Mais” (1966) (courtesy Biasutti & Biasutti, Torino)
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Lucio Del Pezzo: “Mensola in rosso” (1964) (courtesy BKV Fine Art)
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Bruno Di Bello: “Ritratto di Paul Klee” (1968) (courtesy Gió Marconi, Milano, foto di Fabio Mantegna) Tino Stefanoni: “Camicia” (1971)

The story of the Italian Beat experience is told by the music of those years, played in a loop in the exhibit’s rooms, as well as by the artistic affair of the Sicilian Antigroup, led by Nat Scammacca, whose founding publications concerning his “Populst Philosophical Aesthetic” are included in the show. The “Antigroup” was a clear attack on the dominant bourgeois Beat movement of the Group of ‘63, which was instead tied to the influence of large publishers based in Northern Italy and literary competitions, and was much less attentive to popular sentiments. The Vicenza show thus provides a new context for the very nature of the Italian Pop and Beat movements, giving priority to what the artists themselves said about their work – often they did not at all identify with the “Pop” label due to their

originality, from their perspective, compared to the Americans – and venturing on a journey that, from the “Freedom to Dream”, foundered in the end of the dream in the “Years of Lead” and the spread of heavy drugs.

Yet, as mentioned above, the show hosted by the Basilica Palladiana is just the heart of this Pop and Beat festival: ad hoc side events will be held at some of the city’s main gathering spots. Vicenza awaits you so that we can all dream together.

esposte le pubblicazioni fondative, relative alla sua “Estetica Filosofica Populista”. “Antigruppo” in chiara polemica con la Beat salottiera ed egemonica del Gruppo ’63, che era invece legato all’influenza dei grandi editori del nord e dei concorsi letterari, ed era molto meno attento alle pulsioni popolari.

La mostra vicentina, dunque, ricontestualizza la stessa natura della Pop e della Beat italiane, dando priorità a ciò che gli artisti stessi dichiaravano circa la loro ricerca - spesso non sentendosi affatto etichettabili come “Pop” per l’originalità del loro punto di vista rispetto agli americani - nonché percorrendo un tragitto che dalla “Libertà di sognare” è fatalmente approdata alla “fine del sogno” degli anni di piombo e della diffusione delle droghe pesanti.

Ma come sopra accennato la mostra della Basilica Palladiana è soltanto il cuore di questo festival del Pop e del Beat: eventi collaterali ad hoc vengono infatti proposti in alcuni dei principali luoghi di incontro della città. Vicenza vi aspetta per sognare tutti insieme.

Info

www.comune.vicenza.it

www.silvanaeditoriale.i

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 42
Umberto Mariani: “La contestazione mondana” (1968) (courtesy BKV Fine Art)
Fascino Glamour
Roberto Malquori: “Viva l’Italia Viva” (1965)

Teresa

è una brava mamma, può diventare un’ottima allevatrice. Con il tuo aiuto.

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La nuova Lancia Ypsilon non passerà inosservata

Edizione limitata, una tiratura di soli 1906 pezzi, scandita da uno stile puro e radicale al tempo stesso. Un vero salotto di casa su ruote, anche 100% elettrico The new Lancia Ypsilon will not go unnoticed Limited edition of just 1,906 units, featuring a pure, yet radical style. A 100% electric, complete home living room on four wheels

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 44 Fascino Glamour
FEDERICO FERRERO
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Il momento tanto atteso dagli appassionati di Lancia è arrivato. Con la presentazione della Nuova Lancia Ypsilon Edizione Limitata Cassina, disponibile in Italia in 1906 unità certificate e numerate, in omaggio all’anno di nascita di Lancia, il Marchio italiano del Gruppo Stellantis sancisce la sua rinascita dopo anni di presenza sul solo mercato italiano.

Coerentemente con il nuovo linguaggio di design, la Lancia Ypsilon Edizione Limitata Cassina è la prima auto ispirata al mondo dell’arredamento italiano, riflettendo l’estrema cura dedicata a ogni dettaglio stilistico, dalla selezione dei materiali alla scelta dei colori. Spicca, infatti, l’utilizzo della tonalità blu, colore iconico nella tradizione di Lancia, presente sia all’esterno che all’interno della vettura, con un morbido velluto blu riciclato che avvolge i sedili, caratterizzati dal motivo a “Cannelloni” e da una doppia cucitura, con la stessa tonalità che viene ripresa negli inserti dei pannelli delle porte e della plancia.

Il blu Lancia contraddistingue anche l’esterno del modello, che si presenta come unico, elegante e contemporaneo: la tonalità si fonde qui con il nero dei cerchi in lega con diamantatura scura, il cui risultato è un impatto visivo raffinato e omogeneo, privo di cromature. Un altro dei più importanti elementi distintivi all’interno dell’abitacolo è proprio il tavolino multifunzionale Cassina, inedito elemento di design che mette in evidenza l’esperienza manifatturiera del marchio di arredamento, nonché primo tavolino utilizzato all’interno di una vettura. Così, l’abitacolo della vettura diventa un autentico “salotto di casa”, capace di garantire quella sensazione di comfort tipica delle abitazioni italiane, uno spazio armonioso ed elegante.

L’italianità, l’iconicità, l’innovazione, la ricerca, il rispetto per la tradizione, oltre all’attenzione alle tematiche ambientali, sono i valori che hanno guidato i due

Sostenibilità

Nel produrre l’auto è stato previsto l’impiego di materiali innovativi, riciclati e riciclabili Sustainability

The vehicle is made using innovative recycled and recyclable materials

The moment so eagerly awaited by Lancia fans has arrived. With the new Lancia Ypsilon, Cassina Limited Edition, available in Italy in 1,906 certified, numbered units, in homage to the year of Lancia’s foundation, the Italian brand owned by the Stellantis Group is celebrating its rebirth after years of presence on the Italian market only. In keeping with its new design language, the Lancia Ypsilon Cassina Limited Edition is the first car inspired by the Italian interior design community, reflecting the painstaking care devoted to all stylistic details, from the selection of materials to the choice of colours. In fact, there is a noteworthy use of blue, an iconic colour

in the Lancia tradition, in both the vehicle’s exterior and interior, with a soft recycled blue velvet covering the seats, characterised by a “cannelloni” motif with double-stitching, in the same tone that is also reflected in the door panel inserts and dashboard.

The Lancia blue also features on the model’s exterior, a unique, elegant and contemporary design: the colour blends into the black of the dark, diamond-cut alloy rims, for a refined, uniform visual impact, without chrome plating.

Another of the key distinctive elements in the cabin is the Cassina multifunctional table, an unprecedented design feature that showcases the interior decoration brand’s design experience and represents the first table used in a vehicle

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Fascino Glamour

Gli iconici fanali Led rotondi, con un richiamo alla Lancia Stratos

The iconic round LED tail-lights, a reference to the Lancia Stratos

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 46
Fascino Glamour

marchi in questo percorso. Rispetto della tradizione significa riprogettare la tradizione Lancia utilizzando materiali innovativi, riciclati e riciclabili, come avviene per le principali componenti del “salotto” ricreato, e prodotti con processi indirizzati verso una maggiore sostenibilità.

La reinterpretazione passa anche dalla tecnologia. I due schermi, quadro strumenti e radio digitale, da 10.25” permettono di visualizzare in maniera chiara le informazioni rilevanti per la guida e sono personalizzabili sia come layout sia come colori. Presente anche il sistema di accesso e di avvio senza chiave e, per chi non riesce a rinunciare al proprio device personale, wireless phone charger e Android Auto/ Apple CarPlay senza fili.

Altro pilastro della tecnologia presente a bordo della nuova Ypsilon è S.A.L.A., un’interfaccia virtuale e intelligente che racchiude i parametri essenziali per creare un’esperienza di guida confortevole, in perfetto stile Lancia. In italiano, “SALA” significa salotto di casa, ma in questo caso è l’acronimo di Sound Air Light Augmentation, un infotainment che accentra le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, consentendo a guidatore e passeggero di adattare l’ambiente interno, con il semplice tocco di un pulsante.

Il sistema audio della vettura è stato appositamente realizzato da un sound designer di Lancia. L’impianto di climatizzazione è dotato di un filtro ad alta efficienza in grado di rimuovere fino al 99% delle particelle nocive per un abitacolo più salubre e confortevole. L’illuminazione all’interno della vettura è completamente personalizzabile tramite un semplice tocco sul display, è infatti possibile creare un’atmosfera esclusiva in abbinamento alla funzione ambient lighting. Lo stile degli esterni è frutto del Pu+Ra Design, il nuovo linguaggio di Design Lancia, un nome nato dalla crasi tra le parole “Puro” e “Radicale”. Enfatizzando il connubio fra tradizione e innovazione, il modello traghetta il marchio nella nuova era, attraverso un linguaggio non tipicamente automotive: i volumi nascono per stratificazioni successive, aggiungendo e intersecando forme elementari e iconiche, come il cerchio, il rettangolo e il triangolo. Negli esterni, si ritrovano infatti le forme morbide, pure e sensuali dell’Aurelia e della Flaminia, unite con le più

Sala

Sound Air Light Augmentation, un infotainment che accentra le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, consentendo a guidatore e passeggero di adattare l’ambiente interno “Sala”

Sound Air Light Augmentation, an infotainment system that combines audio, climate control and lighting functions, allowing the driver and passenger to adapt the interior environment

Another pillar of the technology aboard the new Ypsilon is S.A.L.A., a smart virtual interface that encapsulates the essential parameters of a comfortable driving experience in full Lancia style. In Italian, “sala” means home living room, but in this case the acronym stands for ‘Sound Air Light Augmentation’, an infotainment system that combines audio, climate control and lighting functions, allowing the driver and passenger to adapt the interior environment at the simple touch of a button.

The vehicle’s audio system has been specially designed by a Lancia sound designer. The climate control system has a high-efficiency filter capable of removing up to 99% of harmful particles

interior. The vehicle’s cabin thus becomes a full home ‘living room’, capable of providing that feeling of comfort typical of Italian homes, within a harmonious, elegant space. Italian style, iconic design, innovation, research, respect for tradition and a focus on environmental issues – these are the values that guided the two brands on this journey. Respect for tradition means redesigning the Lancia tradition to use innovative recycled and recyclable materials, as in the case of the main components of the ‘living room’, produced using processes aimed at ensuring greater sustainability. This process of reinterpretation also involves technology. The two 10.25” screens – one for instruments and the other for the digital radio – provide a clear view of driving information and can be personalised in both layout and colours. There is also a keyless entry and start-up system and, for those unable to do without their personal devices, a wireless phone changer and Android Auto/Apple CarPlay.

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Fascino Glamour

Il cambio automatico: linee pure, minimaliste e dettagli di impatto

The automatic transmissio:, pure lines and impactful details

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Blu Lancia Un colore iconico per l’interno e l’esterno dell’auto Lancia blue An iconic colour for the car’s interior and exterior Fascino Glamour

moderne espressioni di radicalità e semplicità, ispirate alla storia sportiva del marchio incarnata dalle famose Stratos e Delta, nonché al linguaggio dell’architettura, dell’arredamento e della moda. Il riferimento all’anima più brutale del Brand emerge chiaramente nel posteriore della vettura: la Lancia Ypsilon presenta gli iconici fanali LED rotondi, con un richiamo all’indimenticabile Lancia Stratos, modello leggendario per il mondo del rally. I due fanali contengono il nuovo elemento di design, la lettera Y, estrema sintesi simbolica che viene disposta orizzontalmente all’interno delle circonferenze, e incorniciano la nuova scritta Lancia, realizzata in finitura inox satinata e contraddistinta dal font originale. Lo stesso dialogo tra purezza e radicalità è enfatizzato anche dalla scritta Ypsilon che compare nel posteriore e, attraverso i suoi caratteri in “handwriting”, si ispira a iconiche vetture storiche Lancia simboli di purezza come Fulvia, Flavia e Flaminia. Lo stesso lettering è protagonista anche del frontale, nero lucido, ispirato alla Lancia Beta Montecarlo. Qui la scritta Lancia campeggia sopra ad una reinterpretazione in chiave moderna della storica calandra, il calice, proiettandolo nel futuro attraverso un’illuminazione futuristica: tre raggi di luce LED rendono questo elemento riconoscibile da lontano. Questa doppia firma, calice-scritta, siglerà il frontale di tutti e tre i nuovi modelli del marchio: un “calice di luce” che abbraccia virtualmente il nome del marchio e identifica chiaramente la nuova identità di Lancia che entra nell’era elettrica. La nuova Lancia Ypsilon nella sua versione full electric è la prima vettura 100% elettrica del marchio. Con una power unit da 156 cavalli/115 kW e una batteria da 51kWh, la Ypsilon vanta un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, con una ricarica rapida di 24 minuti (per passare dal 20% all’80%) o di 100 km in 10 minuti.

Comfort

Spazio ben bilanciato e infotainment di livello alto per la Lancia Ypsilon Edizione Limitata CassinaA wellbalanced space and high-level infotainment system for the Lancia Ypsilon Cassina Limited Edition

for a healthy, comfortable cabin. Lighting in the vehicle’s interior is fully customisable. In fact, a mere touch of the display is enough to create an exclusive atmosphere in combination with the ‘ambient lighting’ function. The exterior style is the result of Pu+Ra Design, the new Lancia Design language, a name created by combining the words ‘pure’ and ‘radical’. Emphasising the blending of tradition and innovation, the model brings the brand into a new era, through a language not typical of the automotive sector: the volumes are created through a series of layers, by adding and intersecting elementary, iconic shapes such as the circle, rectangle and triangle. The exterior features the soft, pure and sensual shapes of the Aurelia and Flaminia, combined with the most modern expressions of radicality

and simplicity, inspired by the brand’s racing history, represented by the famous Stratos and Delta models, as well as the languages of architecture, interior decoration and fashion. The reference to the brand’s more brutal side is clear from the vehicle’s rear end: the Lancia Ypsilon features iconic round LED tail-lights that evoke the unforgettable Lancia Stratos, a model legendary in rally circles. The two tail-lights contain the new design element, the letter ‘Y’, an extreme symbolic synthesis that is presented horizontally within the circumferences, and frame the new Lancia lettering in satin-finish stainless steel and featuring the original font. The same dialogue between purity and radicality is also emphasised by the Ypsilon lettering on the vehicle’s rear, through its ‘handwritten’ font, inspired by iconic historical Lancia vehicles symbolic of purity such as the Fulvia, Flavia and Flaminia. The same lettering also features on the front, in glossy black, inspired by the Lancia Beta Montecarlo. Here the Lancia lettering stands above a modern reinterpretation of the traditional grille, the ‘calice’, projecting it into the future through futuristic lighting: three rays of LED light ensure that this element can be recognised from afar. This double signature written in ‘calice lettering’ will mark the front of all three of the brand’s new models: a ‘calice of light’ that virtually embraces the brand’s name and clearly points to Lancia’s new identity as it enters the electric era.

The new Lancia Ypsilon, in full-electric version, is the brand’s first 100%-electric vehicle. With a 156-HP/115kW power unit and a 51-kWh battery, the Ypsilon has a range of 403 km in the WLTP combined cycle, with rapid recharging in 24 minutes (from 20% to 80%) or of 100 km in 10 minutes.

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Fascino Glamour

Il menù di bordo che sta volando con voi in questo momento è opera dello chef vicentino. Lo siamo andati a conoscere a “La Favellina” il ristorante stellato di famiglia The life, work and dreams of Federico Pettenuzzo Today’s in-flight menu is the Vicenza-native chef’s work. We went to meet him at La Favellina, his family’s Michelin-starred restaurant

Vita, opere e sogni di Federico Pettenuzzo

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Semplicità Il rispetto degli ingredienti è una delle chiavi di lettura dei piatti de La Favellina Simplicity Respect for the ingredients is key to interpreting La Favellina’s dishes A tavola Food & wine

Erbe e dintorni

Il mondo vegetale, con i suoi profumi e sapori è un ambito in cui Pettenuzzo si trova particolarmente a proprio agio

Herbs and more

The world of plants, with their aromas and flavours, is one in which Pettenuzzo feels particularly at home

Federico Pettenuzzo è una di quelle persone capaci di metterti a tuo agio dopo poche parole. E di trasmetterti quanto importante sia nella sua vita “La Favellina”, il ristorante gourmet di famiglia incastonato sulle colline di Malo, ad una ventina di chilometri da Vicenza.

Pochi coperti, una sala distribuita su più livelli all’insegna di un arredamento semplice, ma curatissimo e fuori un panorama che abbraccia buona parte della provincia veneta e che ti verrebbe voglia di respirare a pieni polmoni, se solo fosse possibile. Luogo isolato, perfetto per regalarsi un momento di relax e approfittarne per conoscere la cucina del giovane chef vicentino, un professionista del gusto arrivato alla ristorazione in età adulta, dopo la laurea in economia e commercio.

Federico Pettenuzzo is one of those people who can put you at ease with a few words. And paint a picture of the importance in his life of La Favellina, the family gourmet restaurant nestled among the hills of Malo, around 20 kilometres outside Vicenza.

Just a few tables, a dining room spread over several levels, simply decorated, but with great attention to detail, and outside the window a view that embraces a broad swathe of the Veneto

countryside, wholesome as a breath of fresh air. A quiet place, perfect for relaxing and getting to know the young Vicenzanative chef, a culinary professional who came to the restaurant business as an adult, after obtaining an undergraduate degree in Economics and Business. “I’m not from a family of restaurant-owners,” explained Federico, “although my mother was always very good in the kitchen. My parents managed supermarkets – a sector that they left after various years of

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A tavola Food & wine

“Non provengo da una famiglia di ristoratori – spiega Federico – anche se mia madre ai fornelli ci ha sempre saputo fare. I miei genitori erano gestori di supermercati, settore che hanno abbandonato dopo diversi anni di attività, per acquistare questo casale di campagna, trasformato in ristorante nel 1999. La proposta era ben diversa da quella odierna visto che all’epoca si puntava ai numeri, proponendo una cucina “espressa”, molto veneta, dove la chiave di lettura era una solida semplicità”.

È qui che Federico inizia a vivere quella che sarebbe poi diventata la sua vita professionale, frequentando parallelamente l’Università di Venezia, motivatissimo a finire il suo corso di studi, anche se il lavoro alla Favellina ha un po’ allungato i tempi. Dopo la laurea e dopo aver scandagliato le possibili strade da seguire, acquisendo nel frattempo la piena consapevolezza che la vita del commercialista non sarebbe stata la prima scelta, Pettenuzzo si iscrive ad un corso di formazione per futuri chef che aveva fra i suoi docenti anche il già celebre Max Alajmo delle Calandre. “Per me è stata una folgorazione, anche perché le materie del master non si focalizzavano solo sulla cucina, ma spaziavano in ambiti apparentemente lontani e questo mi ha permesso di allargare la mente”.

Il libro a cui Federico non potrebbe rinunciare? Il Profumo di Patrick Süskind, il romanzo che celebra l’olfatto in ogni sua declinazione, trasformando gli odori del mondo nei veri protagonisti dell’opera.

“Nella mia cucina gli odori giocano un ruolo centrale e ci piace giocare proprio con gli odori per caratterizzare meglio un piatto o per rendere la sala ancora più viva e in sintonia con il menù”.

Creatività

Alcuni dei piatti ideati dallo chef vicentino

Creativity

Some of the dishes created by the Vicenza-native chef

A tavola Food & wine

business, to purchase this farmhouse, which they turned into a restaurant in 1999. The menu was quite different from today, seeing as back then the focus was on numbers, with ‘made-to-order’ cuisine, faithful to Veneto traditions, all inspired by solidity and simplicity.” It was here that Federico first became involved in what would go on to become his professional life, as he attended the

University of Venice, driven to complete his course of study, even though working at La Favellina meant it took him a bit longer. After graduating and considering the various paths available to him, and after concluding that an accountant’s life would not be his first choice, Pettenuzzo enrolled in a training course for the chefs of tomorrow whose

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Federico Pettenuzzo nel suo locale di Malo. “Sono tornato alle mie radici, valorizzando il modo di cucinare di mia madre e di mio padre, ma in chiave moderna e gourmet”

Federico Pettenuzzo at his restaurant in Malo. “I went back to my roots, celebrating my father and mother’s approach to cooking, but in a modern, gourmet key”

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 53 A tavola Food & wine

Ma la cucina de “La Favellina”, ancorata a schemi non certo moderni stava stretta allo chef, che parte per il suo viaggio iniziatico nel mondo dell’alta ristorazione. Fra le tappe iniziali, la brigata di Pier Giorgio Parini, chef del Povero Diavolo di Torriana in provincia di Rimini, un ristorante che nella libertà di espressione e nelle erbe ha costruito la propria fama. Ma il vero tuffo nell’alta ristorazione Pettenuzzo lo fa ad Alba, nella brigata di Piazza Duomo, il 3 stelle Michelin di Enrico Crippa: “un’esperienza forte, fortissima. Piazza Duomo è un tempio dell’alta cucina, dove tutto è perfetto, dove l’ordine è assoluto e dove ogni piatto va eseguito esattamente come è stato pensato, con grande tecnica, ma senza metterci nulla di personale. Si viveva lì, dalle 8 di mattina sino a notte. In quei mesi ho imparato moltissimo, anche a livello mentale, una grande scuola, totalizzante e preziosissima al tempo stesso”.

Quando Federico torna a Malo si cambia registro: meno coperti, meno servizi, un menù che profuma di Veneto e che punta in alto, senza compromessi. “Niente buste sigillate, tanta cucina espressa e massima attenzione al vero chilometro zero, seguendo le stagioni e andando a raccogliere nei campi le erbe spontanee di cui sono ricche queste colline. In un certo senso sono tornato alle radici, valorizzando il modo di cucinare di mia madre e di mio padre, ma in chiave moderna e gourmet”.

Una formula che evidentemente è piaciuta, visto che la Guida Michelin ha assegnato al ristorante vicentino la prima stella: “Grande emozione, un impegno a crescere di continuo e la soddisfazione di sapere che le nostre scelte hanno fatto centro”.

Benvenuto a bordo Chef Pettenuzzo.

La Favellina vi aspetta

L’indirizzo per conoscere il regno di Federico Pettenuzzo è semplice: www.lafavellina.it

La Favellina awaits you

The address for more information about Federico Pettenuzzo’s kingdom is simple: www.lafavellina.it

teachers included the already famous Max Alajmo of Le Calandre. “It was a shock for me, because the master’s degree did not focus solely on cuisine, instead exploring a range of apparently disparate subjects, and this allowed me to expand my thinking.”

A book Federico could not do without? Perfume by Patrick Süskind, the novel that celebrates all aspects of the sense of smell, making the world’s aromas into the work’s true protagonists. “In my cooking, aromas play a central role, and we like to play around with them to better characterise a dish or further enliven the dining room, ensuring it is in harmony with the menu.”

Yet La Favellina’s cuisine, rooted in an approach that certainly could not be called modern, was too restrictive for the chef, who began his journey in exploration of the world of haute cuisine. His first stops included the team of Pier Giorgio Parini, chef at Il Povero Diavolo in

Torriana, in the province of Rimini, a restaurant that stakes its claim to fame on freedom of expression and aromatic herbs. Yet Pettenuzzo’s true deep dive into haute cuisine was in Alba, as a member of the team at Piazza Duomo, Enrico Crippa’s three-starred restaurant: “A great experience, an amazing experience. Piazza Duomo is a temple of haute cuisine, where everything is perfect, where order is absolute and each dish must be executed exactly as conceived, with great technique, but without any personal touches. We lived there, from eight in the morning until night. During those months, I learned a great deal, including at a mental level – a great school, all-absorbing and yet extremely valuable.”

When Federico got back to Malo, he changed his approach: fewer tables, fewer services, a menu that evokes Veneto and aims high, without compromises.

“No sealed envelopes, a lot of made-to-order cuisine and a strong focus on true local products, according to the seasons, picking the herbs that grow wild on these hills in such profusion. In a certain sense I went back to my roots, celebrating my father and mother’s approach to cooking, but in a modern, gourmet key.”

A formula that was a clear success, seeing as the Michelin Guide awarded the Vicenza restaurant its first star: “An exciting achievement, a constantly growing commitment and the satisfaction of know that our choices were spoton.” Welcome aboard, Chef Pettenuzzo.

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A tavola Food & wine

PROGRAM:

3-5 SEPTEMBER 2024

WINE SOUTH AMERICA

BENTO GONÇALAVES

2025

VINITALY CHINA

CHENGDU

9-11 MAY 2024

WINE TO ASIA

SHENZHEN

20-21 OCTOBER 2024

VINITALY USA

CHICAGO 2025

VINITALY USA ROADSHOW

HOUSTON AND NEW YORK

2-6 SEPTEMBER 2024

VINITALY CHINA ROADSHOW

SHANGAI, XIAN, GANGZHOU

22-24 NOVEMBER 2024

VINITALY @ WINE VISION

BELGRADE

VINITALY.COM

Nel cuore della Toscana per scoprire un’azienda vitivinicola che troviamo spesso nella “Top 100” di Wine Spectator. Una storia che Antonio Mario Zaccheo e Giovanni Carlo Sacchet hanno iniziato a scrivere nel 1967 Carpineto, the passion project Spazio Italia visits a Tuscan winery first founded in 1967 by Antonio Mario Zaccheo and Giovanni Carlo Sacchet and now frequently featured in Wine Spectator’s Top 100

Carpineto, la passione ci guida

Che la passione sia il motore trainante dell’azienda vinicola Carpineto, è chiaro. Ce ne si accorge non appena si scorgono dalla strada le prime vigne. È una passione pluridecennale, che affonda le sue radici nella vasta magnificenza delle colline toscane, dove lo sguardo non è mai sazio di dolci declivi, campi ben curati,

You realise that the Carpineto winery is all about passion as soon as its first vineyards come into sight. A passion that has endured for decades, firmly rooted in the vast magnificence of the Tuscan countryside and the timeless beauty of its rolling hills, carefully curated fields and vines and the soft palette of its warm colours. This is a

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In famiglia L’export manager Antonio Michael Zaccheo nella Tenuta di Montalcino Family affair Export manager Antonio Michael Zaccheo on the Montalcino estate
A tavola Food & wine

filari e colori caldi. È passione sanguigna, totalizzante e generosa, come si addice a noi italiani, ma al tempo stesso tenace, metodica e al passo coi tempi, caratteristiche chiave di qualsiasi impresa di successo.

È una passione nata più di cinquant’anni fa, che intreccia da allora le storie di due famiglie – Sacchet e Zaccheo –rendendole tutt’uno con la loro terra.

Fondata nel 1967 da Antonio Mario Zaccheo e Giovanni Carlo Sacchet, due giovani appena ventenni, con l’amore per il vino e la voglia di mettersi in gioco, l’azienda ad oggi conta oltre 500 ettari di terreno, suddivisi in cinque tenute, i cosiddetti “appodiati”, nelle altrettante zone storiche della viticoltura toscana (Val di Chiana, Montepulciano, Montalcino, Alto Valdarno e Maremma).

I loro prodotti trovano posto su base annuale nella Top 100 di Wine Spectator – soprattutto grazie al Farnito e al Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg (unica azienda toscana a produrlo nella qualità Riserva, grazie ad un

tempestuous, total passion of unstinting generosity, a passion well-suited to the fiery Italian temperament, yet moulded by tenacity, method and modernity, the key characteristics of this successful enterprise.

A passion born more than half a century ago that has seen the story of the Sacchet and Zaccheo families intertwine in their shared love for their land and its fruits.

Carpineto was founded in 1967 by Antonio Mario Zaccheo and Giovanni Carlo Sacchet, two youngsters then only in

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Corpo unico I vigneti di Montepulciano Unique unit The Montepulciano vineyards I fondatori Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo Founders Giovanni Carlo Sacchet and Antonio Mario Zaccheo
A tavola Food & wine

Sostenibilità: oggi l’azienda assorbe il 26% di anidride carbonica in più rispetto a quella emessa nelle varie linee produttive

Sustainability: the winery currently has a negative carbon footprint, absorbing 26% more carbon dioxide than it produces

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A tavola Food & wine Mercato mondiale L’azienda oggi esporta in più di 70 Paesi World markets The winery currently exports to over 70 countries

Unique

The

Enologa

Caterina Sacchet nel suo ambiente naturale Oenologist

Caterina Sacchet in her element

particolare terreno che conferisce al vino caratteristiche inimitabili). La loro “scuderia” ad oggi vanta oltre trenta etichette ed una produzione annua di più di 3,5 milioni di bottiglie, che vengono esportate in oltre 70 paesi (Canada e Stati Uniti in testa). Grazie alla giovane ma sapiente mano di Caterina Sacchet, enologa, e di Antonio Michael Zaccheo, export manager, l’azienda si è fatta conoscere nel panorama nazionale ed internazionale per la maestria con cui declina il vitigno Sangiovese nelle sue molteplici sfumature di gusto, sapore ed intensità.

Impegnata da sempre nella ricerca della qualità, negli ultimi anni la Carpineto ha anche investito attivamente nella sostenibilità ecologica. Ad oggi, infatti, l’azienda può

Toscana in purezza

La finestra sui vigneti nella

Tenuta di Montalcino

Pure Tuscany

The view over the Montalcino estate vineyards

their early twenties, with a shared love of wine and boundless energy. Today the winery boasts over 500 hectares of land, divided into five estates or “appodiati” (holdings) as they are known locally, in the five main areas of Tuscan wine production (Val di Chiana, Montepulciano, Montalcino, Alto Valdarno and the Maremma). Their wines regularly make the Wine Spectator’s annual Top 100 list - especially

their Farnito and Vino Nobile di Montepulciano

Riserva DOCG (theirs is the only Tuscan estate to produce the latter in its Riserva version, thanks to its very special terroir with inimitable characteristics).

The winery currently produces 3.5 million bottles of wine a year divided into thirty different labels and exports to more than 70 countries worldwide, with Canada and the USA as their leading customers. Thanks to the youthful yet expert guidance of oenologist Caterina Sacchet and export manager Antonio Michael Zaccheo, the winery has gained a national and international reputation for the way it conjures an alluring array of flavours, tastes and intensity from its Sangiovese grapes. Quality has always been a watchword chez Carpineto and the winery has invested heavily in ecological sustainability over the past few years, to the extent that it can

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Atmosfere uniche La grande bellezza atmosphere
A tavola Food & wine
great beauty

virtuosamente definirsi “ad impronta di carbonio negativa”, in quanto assorbe il 26% di anidride carbonica in più rispetto a quella emessa nelle varie linee produttive. Tutte le tenute, inoltre, sono energeticamente autosufficienti, grazie all’impiego di pannelli fotovoltaici.

Tra filari ordinati, uliveti antichi e fresche cantine, il turista può qui trovare molteplici attività con cui esplorare tutto ciò che l’azienda Carpineto ha da offrire.

Ci si può lasciar coccolare dal Blind tasting (degustazione “ad occhi chiusi” in cui tutti gli altri sensi si acuiscono, alla ricerca di sentori nascosti), o scoprire la meraviglia dell’appodiato di Montepulciano – cuore moderno dell’azienda – grazie a trekking o giri in e-bike, al termine dei quali indulgere all’assaggio dei prodotti gastronomici del territorio. Del resto, siamo in Toscana. In una regione che dell’enologia ha fatto la sua bandiera a livello mondiale, questa azienda ha sicuramente da dire la sua, oggi e negli anni a venire. Del resto, come amava ricordare Giovanni Carlo Sacchet “la tradizione ci spinge in avanti, l’innovazione ci tiene al passo coi tempi”.

Info

Il mondo di Carpineto è tutto qui: www.carpineto.com

The world of Carpineto is all here: www.carpineto.com

now boast a wholly negative carbon footprint, absorbing 26% more carbon dioxide than it emits during its various production processes. And all the estates are also selfsufficient in energy thanks to their widescale use of photovoltaic solar panels. Amidst the ordered rows of vine trellises, ancient

olive groves and cool cellars visitors can access a number of activities to help them explore all that Carpineto has to offer. You might like to try the thrill of an unusual blind tasting, where a blindfold ensures all your other senses are heightened to detect even the subtlest of nuances. Or you might prefer to discover all the beauty of the Montepulciano estate – the modern heart of the winery – either by trekking on foot or via some gentle peddling on an e-bike.

Having worked up a good appetite you can then indulge in a tasting of typical local products. This is Tuscany, after all.

In a region which has made wine-making part of its identity worldwide, this is a winery which has made its mark and looks set to continue to do so in the foreseeable future.

As Giovanni Carlo Sacchet liked to say: “tradition drives us forward and innovation keeps us up to date”.

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 60
Come in un quadro Quando le colline parlano Picture perfect The silence of the hills Brunelli diversi Vini di classe Brunello & Co. Superb wines
A tavola Food & wine

Business Class Exclusive

Un’esclusiva selezione di vini dedicata al servizio di business class

Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, dal loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione

VINO BIANCO

WHITE WINE

LIGURIA

ETICHETTA GRIGIA COLLI DI LUNI DOC VERMENTINO ◆ Cantina: LUNAE BOSONI

Vermentino 100%; 12,5% vol.; 10°C

Selected for you. An exclusive wines’ selection dedicated to business class service From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, taste and traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about wines in rotation

Di colore giallo-paglierino con giovani riflessi verdolini; profumo intenso, persistente, fine e di grande eleganza, con note di biancospino, pompelmo, mela renetta, pesca bianca e piacevole sottofondo di miele d’acacia. In bocca si presenta fresco ed equilibrato, regalandoci evoluzioni gustative interessanti. Straw-yellow colour with youthful greenish highlights. Intense, persistent, sophisticated aroma of great elegance, with hints of hawthorn, grapefruit, rennet apple, white peach and a pleasing undertone of acacia honey. Fresh and properly balanced on the palate, it rewards us with interesting developments of taste.

VINO ROSSO

RED WINE

VENETO

FRESCO DI MASI ROSSO VERONA IGT ◆ Cantina: MASI

Corvina e Merlot; 11,36% vol.; 12-14°C

Vino biologico dal color rosso cerasuolo chiaro. Piacevolmente giovane e vivace, al naso lascia distinguere l’origine veronese dall’immancabile nota di ciliegia. Al palato si presenta intenso e al tempo stesso semplice; la piacevole frutta nella sua purezza, la fresca acidità e il basso tenore alcolico lo rendono estremamente bevibile.

A lively, vibrant and young organic wine, pale cherry red in color with a distinctive and recognizable cherry note, typical to the wines of Veronese origin. Intense and simple at the same time on the palate, it shows a genuine fruitiness, fresh acidity and moderate alcohol content, which make this red particularly drinkable..

SPUMANTE

SPARKLING WINE

TOSCANA

SANTA CRISTINA SPUMANTE BRUT METODO CLASSICO ◆ Cantina: SANTA CRISTINA

Selezionate uve a bacca bianca; 12,5% vol.; 6-8°C

Si presenta di colore giallo con riflessi dorati e perlage fine e persistente. Al naso è intenso, con note di mela, pesca bianca, sentori di crosta di pane e lieviti. Al palato è armonico, con la tipica vivacità del Brut. Perfetto con pesce, risotti e carni bianche.

Yellow in color with golden hues and fine, lingering perlage. On the nose aromas are intense with notes of apples, white peaches, crusty bread and yeast. Harmonious on the palate, with the typical liveliness of Brut. Perfect paired with fish, risotto and white meats.

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 61 Cantina di bordo business class Business Class cellar

Cinque secondi per la gloria

Giacarta, 2023: finali

della Coppa del Mondo, specialità Speed (ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

Jakarta, 2023: World Cup finals, Speed discipline (ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

Talento, disciplina e cura dei dettagli è la via con cui Matteo Zurloni è salito in vetta al mondo nell’arrampicata sportiva, categoria speed. Una vittoria dal sapore speciale Five seconds for glory Talent, discipline and attention to detail are how Matteo Zurloni scaled to the top of the sport climbing world in the Speed category. A victory with a special flavour

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Tempo libero Free time

Bruciare le tappe per arrivare in cima prima di tutti. A Matteo Zurloni riesce bene, come dimostra il campionato mondiale vinto la scorsa estate, a soli 21 anni. Merito delle lunghe settimane di fatica nella palestra Big Walls (a Brugherio), dove alterna sessioni in parete alle lezioni impartite ai giovani, ispirati a seguire le orme del diamante della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, nonché una delle punte azzurre in previsione di Parigi 2024.

La medaglia olimpica nella Speed, una delle specialità dell’arrampicata sportiva insieme a Lead e Boulder, è la meta più vicina da raggiungere. Nei pensieri del ragazzo, da poco entrato in pianta stabile nelle Fiamme Oro, c’è posto anche per l’Università (scienze motorie) e per i romanzi di Stephen King, che divora. Queste, però, sono le settimane decisive per raccogliere i frutti sperati ad inizio agosto, quando in Francia si scriverà un’altra pagina di storia dell’arrampicata sportiva.

Matteo, come stai e come va l’avvicinamento a Parigi?

“Mi sento molto bene a livello fisico, sto lavorando sulla rapidità dell’azione, con esercizi presi dall’atletica leggera. L’arrampicata è uno sport nuovo e si arricchisce di nuove tecniche guardando gli altri sport. La preparazione è stata buona e le sensazioni in previsione delle Olimpiadi sono positive”.

Powering ahead to reach the top before everyone else. Matteo Zurloni is good at it – as can be seen from his world championship title, won last summer at just 21 years of age. It was the product of long weeks of hard work in the Big Walls gym (in Brugherio), where he alternates sessions on the wall with lessons taught to young students, inspired to follow in the footsteps of the star of the Italian Sport Climbing Federation, as well as one of the Italian athletes expected to shine at the 2024 Paris Olympics. An Olympic medal in the Speed category – one of three sport climbing disciplines, along with Lead and Boulder – is the closest objective to be reached. The young man, who recently became a permanent member of the Fiamme Oro team, still finds room in his thoughts for university (Physical Education) and Stephen King’s novels, which he

devours. However, these are the decisive weeks for achieving his goals in early August, when another page of sport climbing history will be written in France.

Matteo, how are you doing and how are things going as you get ready for Paris?

“I feel great physically. I’m working on speed of action, with exercises from track and field. Sport climbing is a new discipline and it draws on the techniques of other sports. My preparation has been strong and I have a good feeling about the Olympics.”

How much do you train, and what do you focus on?

“I train every day except Sunday. With my team – fitness coach Michael Todaro and technical trainer

Stanislao Zama – we’ve set up a process of double sessions, alternating strength work and simulated competitions, with a lot of

(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana

Oltre ogni limite

“La Speed è una disciplina molto dura e il suo fascino è nella ricerca della perfezione, perché superare il proprio limite è una grande sfida”

(ph. Federazione Arrampicata

Sportiva Italiana)

Beyond all limits

“Speed climbing is a very difficult discipline, and its appeal lies in the search for perfection, because overcoming one’s limits is a great challenge”

(ph. Federazione Arrampicata

Sportiva Italiana)

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 63
Tempo libero Free time

“Per me le gambe sono cruciali perché danno la linea, mentre il braccio aiuta a stabilizzarti”

“To me, the legs are crucial because they set the line, whereas the arms help stabilise them”

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 64 Tempo libero Free time
(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana

Quanto e su cosa ti alleni principalmente?

“Mi alleno tutti i giorni tranne la domenica. Insieme al mio team, composto dal preparatore fisico Michael Todaro e dal tecnico Stanislao Zama, abbiamo strutturato un percorso che prevede doppie sedute, alternando forza e simulazione di gara, con tanto lavoro in parete per affinare la tecnica e sessioni di rapidità e volume, con continue salite per essere costante nel tempo. Poi, quando il fisico lo permette, ci sono i giorni in cui tiro al massimo”.

Il 10 agosto 2023 ti sei laureato campione mondiale di Speed. Qual è il primo pensiero ripensando a quel momento?

“La mente vola all’attimo in cui ho schiacciato il pulsante per la vittoria in semifinale contro l’indonesiano Rahmad Adi Mulyono. In quel momento ho conquistato il pass per Parigi 2024, che era il mio obiettivo, e centrare la qualificazione alla prima occasione è stato grandioso. Anche perché arrivavo dal record europeo di 5,02 secondi nei quarti di finale. Memorabile!”.

Tra i tuoi obiettivi c’è il record mondiale?

“Lo voglio più di tutti e so che posso farcela. Sono già sceso diverse volte sotto i 5 secondi e sto continuando a prendere fiducia nei miei mezzi. Credo sia solo questione di tempo, anche se sono convinto che posso arrivare a 4,70 secondi”.

Il momento dell’incoronazione di Matteo Zurloni a campione del mondo

(photo courtesy: International Federation of Sport Climbing)

The moment Matteo Zurloni was crowned world champion (photo courtesy: International Federation of Sport Climbing)

Visibilità

“Una delle mie priorità è vincere titoli per portare fondi alla Federazione

Arrampicata Sportiva Italiana e dare visibilità alla nostra disciplina”

(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

Visibility

“One of my priorities is to win championships to bring funds to the Italian Sport Climbing Federation and increase the visibility of our sport”

(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

time on the wall to refine my technique, along with speed and volume sessions, with constant climbing to stay consistent over time. Then, when my physique permits, there are days when I go all out.”

On 10 August 2023 you won the world championship in the Speed category. What is the first thing you think of looking back on that time?

“In my mind’s eye, I see the instant I hit the victory button in the semifinals

against the Indonesian Rahmad Adi Mulyono. That was when I won my ticket to Paris 2024, which was my goal, and qualifying at the first opportunity was wonderful. Especially considering that I had just set a European record of 5.02 seconds in the quarterfinals. Great!”

Do your goals include the world record?

“I want it more than anything else, and I know that I can do it. I’ve already gone below five seconds several times, and I keep

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Tempo libero Free time

”Ragiono tanto su ogni singolo movimento, ciò mi aiuta ad analizzare i passaggi prima di portarli a termine”

(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

“I think a lot about each movement; it helps me analyse the steps to take before I take them”

(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

Braccia o gambe: una parte è più importante dell’altra?

“È un concetto in evoluzione. In passato tutti guardavano alle braccia, per me invece le gambe sono cruciali perché danno la linea, mentre il braccio aiuta a stabilizzarti. Forse è una visione viziata dal mio fisico, che punta molto su forza e velocità degli arti inferiori”.

Come e quando hai capito di voler essere uno scalatore?

“Da piccolo ho provato tanti sport, facendone anche quattro in contemporanea: nuoto, pattinaggio, arrampicata e tennis. Ho sempre amato la velocità, infatti mi divertivo a pattinare, poi però salire su una parete mi ha conquistato con il problem solving, perché mi piace analizzare la variabilità dei percorsi e come salire, seguendo magari nuove strade”.

Se potessi partire per una meta qualsiasi, dove andresti?

“Un progetto futuro è visitare i posti dove ho gareggiato, senza però vedere quasi nulla. Il sogno è l’Africa, perché amo gli animali che ho conosciuto da piccolo sfogliando tante enciclopedie. Girare il Continente Nero è un obiettivo che vorrei godermi a lungo”.

Come vorresti essere ricordato tra 100 anni?

“Per il lato sportivo, con il record del mondo e per essere stato riferimento per gli altri. Ampliando l’orizzonte, una priorità è vincere titoli per portare fondi alla FASI e dare visibilità alla nostra disciplina. Nell’ultimo anno i numeri degli iscritti si sono impennati, quindi devo continuare a vincere”.

Uniti alla meta

“Il nostro è un mondo che mi piace, perché c’è rispetto e unità con gli altri atleti”

United in pursuit of a goal

“I like our community, because there’s respect and unity among athletes”

Concentrazione

“Nei testa a testa non guardo gli altri, è un modo efficace per ridurre la tensione e gestire la pressione”

(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

Concentration

“In head-to-head competitions I don’t look at the others; it’s an effective way to reduce tension and manage pressure”

(ph. Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)

gaining confidence in my abilities. I think it’s just a matter of time, even if I’m convinced I can get down to 4.70 seconds.”

Arms or legs: is one more important than the other?

“It’s an evolving concept. In the past, everyone looked to the arms. For me, the legs are crucial because they set the line, whereas the arms help stabilise them. Perhaps it’s a view motivated by my physique, which focuses closely on leg strength and speed.”

How and when did you know you wanted to be a climber?

“As a child I tried a lot of sports, sometimes as many as four at a time: swimming, skating, climbing and tennis. I’ve always loved speed: I loved skating, but climbing up a wall won me over with its problem-solving, because I like analysing route variability and deciding how to climb, perhaps following new paths.”

If you could pick one destination, where would you go?

“My plans for the future include visiting the places I’ve gone to compete without having time to see much of anything. My dream is Africa, because I love the animals I learned about as a child leafing through so many encyclopaedias. Touring Africa is a goal that I’d like to take my time enjoying.”

How would you like to be remembered one hundred years from now?

“For my athletic achievements, with a world record, and for having been a model for others. More broadly, another priority of mine is to win championships to bring in funds to the Italian Sport Climbing Federation (FASI) and increase the visibility of our sport.

Over the last year, the number of members has surged, so I have to keep winning.”

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Tempo libero Free time

eJournals

Inflight entertainment: www.boardconnect.aero

Un’ampia scelta di quotidiani e riviste digitali per il tuo viaggio, gratuitamente a disposizione. Scopri il nuovo servizio eJournals per i passeggeri Air Dolomiti.

A wide choice of newspapers and magazines is now available and free for Air Dolomiti passengers. Enjoy the new eJournals service

Grazie al nuovo e sofisticato sistema di Inflight Entertainment tutti i passeggeri possono ora accedere gratuitamente ad una serie di contenuti: giornali, magazines, video, musica e giochi. Come fare? L’accesso è rapido e semplice e non è necessario scaricare alcuna applicazione. È sufficiente impostare il proprio dispositivo (smartphone, tablet, laptop) in modalità aereo prima del decollo e attivare la connessione Wi-Fi dalle proprie impostazioni: selezionare la rete ENWIFI e accedere a www.boardonnect.aero. E-journals: per i giornali e magazines il sistema permette il download in formato pdf della testata desiderata, che sarà quindi leggibile in qualsiasi momento. I video, giochi, musica sono distribuiti in modalità streaming e quindi disponibili solo a bordo.

Photos & video on board

Digitale Zeitungen und Zeitschriften sind nun kostenlos für unsere Air Dolomiti Passagiere auf all unseren Flügen verfügbar. Entdecke die große Auswahl unseres eJournals.

Passengers can now access a range of free newspapers, magazines, videos, music and games through our new and sophisticated In-flight Entertainment system.

http://service.airdolomiti.it/mediatrack

Access is fast and easy, no app is required. Simply set your device (phone, tablet, laptop) to airplane mode and activate the appropriate Wi-Fi: select ENWIFI and access to www. boardonnect.aero. E-journals: newspapers and magazines can be downloaded in pdf and read at your leisure. Videos, games and music are in streaming and only available on board.

Fare fotografie e riprese video a bordo è permesso solamente nel caso in cui non leda in alcun modo la privacy degli altri passeggeri e del personale di volo. Il cabin crew è autorizzato in qualsiasi momento a negare il permesso di effettuare fotografie o video

Taking photos or making videos is only permitted on board if it does not infringe on another person’s personal rights. The crew is authorized to forbid taking pictures or making videos on board at any time.

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 67 Air Dolomiti
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Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 68 Air Dolomiti

Informazioni passeggeri

Passenger information

Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures

Bagaglio a mano

È consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso massimo di 8 kg per le tre tariffe economy (Light, Classic e Flex); le tariffe business (Saver e Flex) consentono invece 2 pezzi del peso massimo di 8 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

Oggetti pericolosi

Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

Dispositivi elettronici

Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dalla chiusura delle porte dopo l’imbarco fino al momento dell’atterraggio. Dopo l’atterraggio e fino all’arrivo all’area di parcheggio non è consentito effettuare/ricevere chiamate telefoniche. Dispositivi quali cellulari, eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé. I laptop devono essere spenti e riposti nel bagaglio a mano nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio e possono essere usati alla quota di crociera. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.

Alcolici e superalcolici

Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.

Divieto di fumare

Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

Cabin baggage

One piece of hand baggage per passenger (max 55 x 40 x 20 cm) weighing not more than 8 kg is allowed for Economy fares (Light, Classic and Flex). With a Business fares (Saver and Flex) the maximum weight allowed on board is 8 kg for 2 pieces of hand baggage.

The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.

Dangerous articles

International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.*

Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area).

* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.

Electronic devices

All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON) from door closing after boarding, until landing. After landing it is not possible to make/receive phone calls until the arrival at the parking position.

Devices such as mobile phones, eBook readers, e-Games and tablets may be held securely in your hands. Laptops must be switched off and stowed in the hand baggage during taxi, take off and landing but may be used at cruising altitude.

Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off while on board.

Please pay attention to crew announcements

Alcohol

Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.

Smoking

All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 69 Air Dolomiti

Regole di sicurezza negli aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano

I passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti dell’Unione Europea dovranno osservare alcune regole di sicurezza durante la preparazione del proprio bagaglio a mano.

In particolare, per quanto riguarda il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) dovranno essere trattati come segue:

◆ dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi);

◆ i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore  ad 1 litro (ovvero  con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18  x 20);

◆ dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso);

◆ per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;

◆ possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

◆ gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno. La busta viene sigillata nel punto vendita.

Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:

◆ presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati;

◆ estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili  e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

Security measures for hand luggage at European Union Airports

All passengers departing from all EU airports must follow specific safety regulations regarding hand luggage preparation. Detailed guidelines regarding transportation of liquids and gel based products (healthcare and cosmetics) must be followed:

• liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent;

• all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);

• only one bag per passengers (included infant) is permitted; medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point;

• duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the dutyfree shop staff.

To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to:

• present all liquids at the checkpoint for examination;

• remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.

Vi auguriamo un piacevole volo!

Air Dolomiti wishes you a pleasant flight!

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 70 Air Dolomiti

Uffici di conciliazione

Arbitration boards

Se viaggia privatamente, in caso di controversie relative al volo e nello specifico:

◆ negato imbarco, ritardi prolungati o cancellazione di voli

◆ distruzione, danneggiamento, smarrimento o trasporto ritardato del bagaglio

◆ violazioni di obblighi relativi al trasporto di passeggeri disabili o passeggeri con ridotta mobilità

ha il diritto di rivolgersi agli uffici di conciliazione sotto indicati.

SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V)

È l’ufficio indipendente di conciliazione della Germania per il trasporto pubblico di passeggeri. Air Dolomiti è membro di SÖP e pertanto desideriamo informarla che può inoltrare una richiesta di conciliazione gratuita per qualsiasi controversia, a condizione che:

◆ abbia già esposto questi problemi ad Air Dolomiti e non abbia ricevuto risposta entro due mesi;

◆ non sia soddisfatto del modo in cui il suo problema è stato affrontato o non concordi con la gestione del suo risarcimento da parte di Air Dolomiti;

◆ la sua pretesa economica vada da un minimo di 10 Euro a un massimo di 5.000 Euro;

◆ la sua controversia non sia già, o non sia stata, pendente dinanzi a un giudice o sia già stata risolta;

◆ si tratti di un viaggio privato.

Per informazioni:

https://soep-online.de/welcome.html;

https://soep-online.de/request-form-flight.html

Sistema ODR (On-line Dispute Resolution)

È la piattaforma messa gratuitamente a disposizione dall’Unione Europea per consentire a consumatori nell’UE o in Norvegia, Islanda e Liechtenstein di risolvere le controversie senza dover andare in tribunale. Un organismo di risoluzione delle controversie è un’organizzazione imparziale che aiuta i consumatori a trovare una soluzione extragiudiziale, facendo risparmiare tempo e denaro rispetto a una causa in tribunale. La piattaforma ODR è di facile utilizzo e guida gli utenti attraverso l’intera procedura. È disponibile in tutte le lingue dell’UE e ha scadenze integrate per la risoluzione dei reclami.

Per informazioni:

www.airdolomiti.it/customer-relations

If your journey is a private one, then in the case of flight disputes such as

• denied boarding, long delays or cancellation of flights

• the destruction, damage, loss or delayed transportation of baggage, or

• breaches of duty in the transportation of disabled passengers or passengers with reduced mobility

you have the right to contact an Arbitration Body.

SÖP

(Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr

e.V.)

SÖP is Germany’s independent arbitration board for public passenger transport that oversees all carriers. Air Dolomiti is a member of SÖP and we would like to inform you that there is the possibility to ask for a conciliation process free of charge if you have concerns relating to: provided that: you have already contacted Air Dolomiti about your concerns and have not received a reply within two months, or

• you are dissatisfied with the way your concern has been handled or disagree with how your claim was processed by Air Dolomiti

• your financial claim amounts to at least 10 euros and no more than 5,000 euros

• your concern is not already, or has not been, pending before a court or has been settled

• your trip is a private trip https://soep-online. de/welcome.html; https://soep-online. de/request-form-flight. html

ODR (Online Dispute Resolution)

The ODR platform is an alternative dispute resolution made available by the European Union for all European Citizens and consumers of Norway, Liechtenstein and Island. The platform is user friendly and free of charge, the out of court procedure is timesaving as the request hast o be handled within given timelimits.

For further information:

www.airdolomiti.eu/ customer-relations

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine issue 166 - Aprile/Giugno 2024 Air Dolomiti In-flight Magazine 71
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