Rassegna stampa Agsm - Garda Uno

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Agsm - Garda Uno


Alleanza con Garda Uno

Multiutility, Agsm verso l'integrazione con Brescia

Si parla di noi

A pochi giorni dal via libera al progetto di integrazione tra A2A e le multiutility di Como, Monza, Varese, Sondrio e Lecco, muove Agsm Verona. La municipalizzata presieduta da Michele Croce, 700 milioni di ricavi, annuncia una partnership strategica con Garda Uno, attiva in una quarantina di Comuni bresciani. L'alleanza porterà a

investimenti e progetti congiunti e va verso in un'integrazione societaria. «Vogliamo essere un polo aggregante per tutte quelle realtà che vogliono conservare autonomia e identità» ha detto Croce, che punta a fare Verona il baricentro di una multiutility che arrivi a Mantova e nel Bresciano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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domenica 28.01.2018 (12:09)

Corriere della sera - Economia

«Multiutility» in fermento, anche Agsm Verona lancia il suo «polo» Il mondo delle multiutility resta in pieno fermento, con le ex municipalizzate più grandi che continuano a consolidare le realtà più piccole. A pochi giorni di distanza dal via libera al progetto di integrazione industriale tra A2A e le multiutility di Como, Monza, Varese, Sondrio e Lecco, anche Agsm Verona muove le sue pedine. La municipalizzata presieduta da Michele Croce, circa 700 milioni di ricavi e un ebitda attorno ai 100 milioni, ha annunciato una partnership strategica con Garda Uno, una piccola utility con un fatturato di 50 milioni e una decina di milioni di ebitda,

progetto che faccia innamorare gli investitori». L'alleanza di Agsm, che a breve potrebbe annunciare una nuova operazione, conferma la vivacità del risiko delle multiutility. Dove oltre ad A2A, che sta federando molte società medio-piccole lombarde, si sono mosse in questi anni Iren (che è salita dal 40 al 60% di Atena Vercelli e ha inglobato Acam La Spezia), Hera (autrice di diverse acquisizioni mirate, dopo essersi espansa nel Nord-est con Amga Udine e Acegas Trieste) ma anche la trentina Sel, fusasi nel 2016 con Aew, da cui è nata Alperia.

attiva in una quarantina di comuni bresciani situati sul

Garda

investimenti

occidentale.

L'alleanza

e

congiunti

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porterà nel

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dell'energia, dell'ammodernamento degli impianti, della mobilità, della rete in fibra ottica e dei contatori. E col tempo potrebbe evolvere in un'integrazione societaria. «Vogliamo essere un polo aggregante per tutte

quelle

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che

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autonomia e identità», spiega Croce, che vorrebbe fare di Verona il baricentro di una multiutility che da Vicenza arriva a Mantova, con propaggini anche in territorio bresciano, storico presidio di A2A, di cui dice il presidente - «siamo concorrenti leali e con cui condividiamo una centrale (quella termoelettrica del Mincio, ndr)». I flirt con Vicenza e Mantova Verona sta da tempo trattando un accordo con Aim Vicenza per creare un gruppo da oltre un miliardo di ricavi.

«Vicenza

può

essere

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pedina

fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità - dice Croce - anche se il discorso andrà dopo le elezioni comunali». Ma Agsm tende la mano anche a Tea Mantova, con cui «ci pare naturale iniziare un dialogo conoscitivo visto che abbiamo un bacino comune». Nel futuro di Agsm « potrebbe esserci la Borsa, anche se non è un passo dovuto» chiarisce Croce. Tra «un paio d'anni» forse se ne potrà parlare. A patto che servano capitali e si abbia una «storia di crescita da raccontare». «Stiamo avviando questo percorso ma serviranno altri passaggi, per poi presentarsi in Borsa con un Notizie dal web

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sabato 27.01.2018 (08:00)

ilsole24ore.om

Firmata una partnership tra Agsm e Garda Uno. Croce (Agsm): vogliamo essere soggetti aggregatori Firmata una partnership tra Agsm e Garda Uno. Croce (Agsm): vogliamo essere soggetti aggregatori –di Katy Mandurino 27 gennaio 2018 «Vogliamo essere un soggetto aggregante per tutte le realtà che vogliano conservare autonomia e identità». È ambiziosa ma proattiva la strategia di business che ha in testa Michele Croce, presidente della multiutility veronese Agsm, dopo l'annuncio della partnership con Garda Uno, municipalizzata a controllo pubblico di circa 40 comuni sulla sponda occidentale del Lago di Garda, che ha dato vita alla

di questo accordo significa credere profondamente nel pubblico e permette di creare le basi per realizzare un grande obiettivo: creare la Multiutility del Garda». La collaborazione tra Agsm Verona e Garda Uno riguarderà per ora attività di progettazione, redazione di studi preliminari, individuazione di siti di interesse su cui realizzare progetti, individuazione di fonti di finanziamenti per le infrastrutture territoriali, l'attività di ricerca e consulenza, l'espansione della rete di fibra ottica e la riqualificazione degli impianti esistenti, la videosorveglianza, la mobilità elettrica, l'efficientamento energetico degli impianti e il monitoraggio da remoto delle reti.

"multiutility del Garda", soggetto destinato ad

termine».

Ma sul tavolo di Verona resta aperto anche il dossier con Aim Vicenza: «Lo stiamo ridiscutendo con il management di Vicenza - ancora Croce -. Per noi rimane una priorità, Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità». E Croce tende la mano anche a Tea Mantova: «È l'unica provincia lombarda non aggregata in A2A, ci pare naturale iniziare un dialogo conoscitivo visto che abbiamo un bacino comune». Nel futuro di Agsm «potrebbe esserci la Borsa, anche se non è un passo dovuto - conclude il presidente Agsm -. Stiamo avviando questo percorso ma serviranno altri passaggi, per poi presentarsi in Borsa con un progetto che faccia innamorare gli investitori».

Con l'intesa tra Agsm e Garda Uno, che può contare

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evolvere anche in un legame societario. A Nordest le multiutility fanno sistema La strategia della società - circa 700 milioni di fatturato e 100 milioni di Ebitda - punta alla creazione di un polo che federi i territori di Vicenza, Verona, Mantova e del Garda, con propaggini anche in territorio bresciano, storico presidio di A2A. «La naturale evoluzione di questo scenario - continua Croce - è quella di un'estensione verso Mantova e noi pensiamo che una multiutility di Verona, del Basso Garda bresciano e dell'alto mantovano possa essere uno scenario forte e immaginabile anche nel breve

su 50 milioni di ricavi e 10 milioni di Ebitda, parte lo sviluppo di iniziative nel settore dell'energia, della mobilità sostenibile e del metering (contatori). L'accordo riguarderà i territori su cui operano entrambe le società, con benefici in termini di integrazione delle rispettive attività e vantaggi per le utenze, a cui sarà garantita più concorrenza e servizi di migliore qualità. «Attraverso

la

condivisione

di

progetti

e

professionalità, entrambe le realtà possono crescere, offrendo servizi accessibili a tutta la comunità - dice Mario Bocchio, presidente di Garda Uno -. La firma Notizie dal web

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Agsm Verona lancia il suo polc Agsm Verona, municipalizzata presieduta da Michele Croce, circa 700 milioni di ricavi e un ebitda di 100 milioni, ha annunciato un'alleanza strategica con Garda Uno, (50 milioni di ricavi), utilityattiva in una quarantina di comuni bresciani situati sul Garda. L'alleanza porterĂ a investimenti e progetti nell'energia e nel rinnovo degli impianti.

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Le multiutility ancora in fermento Agsm Verona lancia un suo "polo" IL RISIKO ROMA Il mondo delle multiutility resta in pieno fermento, con le ex municipalizzate più grandi che continuano a consolidare le realtà più piccole. A pochi giorni di distanza dal via libera al progetto di integrazione industriale tra A2A e le multiutility di Como, Monza, Varese, Sondrio e Lecco, anche Agsm Verona muove le sue pedine. La municipalizzata presieduta da Michele Croce, circa 700 milioni di ricavi e un ebitda attorno ai 100 milioni, ha annunciato una partnership strategica con Garda Uno, una piccola utility con un fatturato di 50 milioni e una decina di milioni di ebitda, attiva in una quaranti-

L-

na di comuni bresciani situati sul Garda occidentale. L'alleanza porterà a investimenti e progetti congiunti nel settore dell'energia, dell'ammodernamento degli impianti, della mobilità, della rete in fibra ottica e dei contatori. E col tempo potrebbe evolvere in un'integrazione societaria. «Vogliamo essere un polo aggregante per tutte quelle realtà che vogliono

conservare autonomia e identità», spiega Croce, che vorrebbe fare di Verona il baricentro di una multiutility che da Vicenza arriva a Mantova, con propaggini anche in territorio bresciano, storico presidio di A2A, di cui - dice il presidente - «siamo concorrenti leali e con cui condividiamo una centrale (quella termoelettrica del Mincio, ndr)».

A POCHI GIORNI DALL'ACCORDO DI A2A CON COMO, MONZA E VARESE, UN ASSE CON GARDA UNO ECCO LE PROSSIME MOSSE

Verona sta da tempo trattando un accordo con Aim Vicenza per creare un gruppo da oltre un miliardo di ricavi. «Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità - dice Croce - anche se il discorso andrà dopo le elezio-

LA TRATTATIVA

Un operaio al lavoro in una centrale termoelettrica

ni comunali». Ma Agsm tende la mano anche a Tea Mantova, con cui «ci pare naturale iniziare un dialogo conoscitivo visto che abbiamo un bacino comune». Nel futuro di Agsm «potrebbe esserci la Borsa, anche se non è un passo dovuto» chiarisce Croce. L'alleanza di Agsm, che a breve potrebbe annunciare una nuova operazione, conferma la vivacità del risiko delle multiutility. Dove oltre ad A2A, che sta federando molte società medio-piccole lombarde, si sono mosse in questi anni Iren (che è salita dal 40 al 60% di Atena Vercelli e ha inglobato Acam La Spezia), Hera (autrice di diverse acquisizioni mirate, dopo essersi espansa nel Nord-est con Amga Udine e Acegas Trieste) ma anche la trentina Sel, fusasi nel 2016 con Aew, da cui è nata Alperia. O RIPRODUZIONE RISERVATA

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MULTIUTILITY La veronese Agsm

fa asse con Garda Uno La multiutility di Verona Agsm, che ieri ha annunciato una partnership strategica con Garda Uno (che serve vari comuni sulla sponda ovest del lago), si candida a essere un soggetto « aggregante per tutte le realtà che vogliono conservare autonomia e identità» e punta alla creazione di un polo che federi i territori di Vicenza, Verona, Mantova e del Garda, con propaggini anche in territorio bresciano , storico presidio di A2A. Così ha dichiarato il presidente di Agsm, Michele Croce, commentando l'avvio della collaborazione per lo sviluppo di iniziative nel settore dell'energia, della mobilità sostenibile e del metering (contatori).

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Sulla carta si tratta di avvviare una «collaborazione per lo sviluppo di progetti nel settore delle energie, tradizionali e alternative, della LucaPagni mobilità so steni bile e dei contatori intelligenti». In realtà, nell'accordo firmato sabato scorso daAgsm, utility controllata al 100 per cento dal comune di Verona e da Garda Uno, società che fa capo a 32 comuni dell'area occidentale del lago c'è molto di più. Intanto, perché nell'accordo è scritto che si tratta di «un primo passo verso una più articolata alleanza strategica». In altre parole, potrebbe portare a una alleanza anche societaria e non solo industriale. E' la risposta al ri siko del settore ri aperto da A2a, la quale sta dando vita a una super utility lombarda che va da Pavia a Cremona, da Varese a Brescia. Di fatto, Agsm va a prendersi una delle aree della regione ancora "libere" e manda un segnale all'emiliana Hera che l'ha corteggiata per anni: vuol Michele essere predatrice e non preda. O Croce almeno ci prova. (Agsm)

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Partnership in riva al Lago

Tra Agsm e Garda Uno un'alleanza energetica ■■■ È stata firmata una partnership strategica, con importanti ricadute commerciali, tra il gruppo veronese Agsm e la società Garda Uno, municipalizzata a controllo pubblico che serve diversi Comuni sulla sponda occidentale del Lago di Garda. Partendo dunque da una futura "multiutility del Garda", la strategia della società veronese - circa 700 milioni di fatturato e 100 milioni di Ebitda - punta in prospettiva alla creazione di un polo che, per quanto riguarda la distribuzione e produzione di elettricità e gas, federi i territori di Vicenza, Verona, Mantova e del Garda, con propaggini anche in territorio bresciano. «Una svolta storica»: così l'ha definita Michele Croce, presidente di Agsm.

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AGSM VERONA

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IL SUO POLO

11 MILANO

Il mondo delle multiutility resta in pieno fermento, con le ex municipalizzate più grandi che continuano a consolidare le realtà più piccole. A pochi giorni di distanza dal via libera al progetto di integrazione industriale traA2A e le multiutility di Como, Monza, Varese, Sondrio e Lecco, anche Agsm Verona muove le sue pedine. La municipalizzata presieduta da Michele Croce, circa 700 milioni di ricavi e un ebitda at-

torno ai 100 milioni, ha annunciato una partnership strategica con Garda Uno, una piccola utility con un fatturato di 50 milioni e una decina di milioni di ebitda, attiva in una quarantina di comuni bresciani situati sul Garda occidentale. L'alleanza porterà a investimenti e progetti congiunti nel settore dell'energia, dell'ammodernamento degli impian ti, della mobilità, della rete in fibra ottica e dei contatori. L'alleanza di Agsm, che a breve potrebbe annunciare una

nuova operazione, conferma la vivacità del ri siko delle multiutility. Dove oltre ad A2A, che sta federando molte società medio-piccole lombarde, si sono mosse in questi anni Iren (che è salita dal 40 al 60% di Atena Vercelli e ha inglobato Acam La Spezia), Hera (autrice di diverse acquisizioni mirate, dopo essersi espansa nel Nordest con Amga Udine e la triestinao-padovana AcegasAps) ma anche la trentina Sel, fusasi nel 2016 con Aew, da cui è nata Alperia.

Multiutility

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Agsm gela Vicenza: «Fusione? Se ne per l a dopo l e elezioni» Il presidente Croce annuncia il rinvio. E pensa al super polo scaligero VERONA Il protocollo per la fusione tra Agsm e Aim? «Lo stiamo ridiscutendo con il management di Vicenza che è sotto elezioni. Per noi rimane una priorità, Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità anche se il discorso andrà dopo le elezioni». Con queste parole rilanciate dall'Ansa, il presidente della multiservizi veronese Michele Croce chiude almeno per adesso la partita dell'aggregazione con l'azienda vicentina. Il sindaco di Vicenza Achille Variati era venuto a Verona, il io gennaio scorso, per parlare a quattr'occhi con Federico Sboarina. Gli aveva spiegato che, se l'intesa non fosse maturata entro la fine del mese di gennaio, non se ne sarebbe potuto far nulla e della questione si sarebbe occupato il futuro sindaco della città berica, che voterà a primavera. E Sboarina non aveva avuto obiezioni assicurando Variati che «non vi metteremo nelle stesse condizioni in cui ci siamo trovati noi», ovvero appena insediati con un accordo a scatola chiusa già sul tavolo. Il tempo ormai è scaduto e Croce ieri di fatto ne ha preso atto. Ovviamente, non c'è alcuna garanzia che la futura amministrazione vicentina vorrà proseguire sulla strada tracciata, inizialmente, dallo stesso Variati e dall'allora sindaco veronese Flavio Tosi. Erano stati loro a concordare le condizioni della fusione, per nuo-

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va società da 1,1 miliardi di euro al 58 per cento veronese e al 42 per cento vicentino. Veronese sarebbe stato il presidente, di nomina vicentina il vice. Le varie aree di business sarebbero state spartite tra le due sedi, ma le due direzioni generali sarebbero state mantenute, con potere di veto reciproco. Una volta eletto, Sboarina ha subito voluto valutare a fondo i termini di quell'accordo, dando mandato ad Agsm di operare una approfondita due diligence. Il documento, prodotto da Price Water House Coopers, è stato fatto proprio dal presidente Croce come base per imbastire nuove trattative. Prevede novità su concambio, modello organizzativo e governante. Ma, evidentemente, non c'è stato

modo e tempo di far digerire a Vicenza i nuovi termini per un accordo che sarebbe stato inevitabilmente peggiorativo per la città berica. Sarà, eventualmente, il successore di Variati a riprendere in mano le trattative. Il matrimonio sull'asse Verona-Vicenza, però, è ora più lontano. Nel frattempo, Agsm guarda ad ovest. Ieri, Croce ha firmato un accordo di programma con Mario Bocchio, presidente di Garda i, azienda da circa 5o milioni di euro di fatturato (contro i 70o di Agsm) che si occupa di igiene urbana, energia e mobilità per i comuni gardesani della sponda bresciana.

Alessio Corazza © RIPRODUZIONE RISERVATA

La vicenda Gli accordi di Variati e Tosi sulla fusione di Aim e Agsm stanno sfumando: il nuovo presidente dell'azienda veronese ha rimandato le trattative al dopo-elezioni amministrative che daranno a Vicenza un nuovo sindaco

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Aggregazioni di multiutility: Agsm Verona lancia il suo polo V E R 0 N A Agsm Verona, la municipalizzata presieduta da Michele Croce, circa 700 milioni di ricavi e un ebitda attorno ai 100 milioni, ha annunciato una partnership strategica con Garda Uno, una piccola utility con un fatturato di 50 milioni e una decina di milioni di ebitda, attiva in una quarantina di comuni bresciani situati sul Garda occidentale. «Vogliamo essere un polo aggregante per tutte quelle

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realtà che vogliono conservare autonomia e identità», spiega Croce, che vorrebbe fare di Verona il baricentro di una multiutility che da Vicenza arriva a Mantova, con propaggini anche in territorio bresciano. Verona sta da tempo trattando un accordo con Aim Vicenza per creare un gruppo da oltre un miliardo di ricavi. «Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità - dice Croce - anche se il discorso andrà dopo le elezioni comunali».

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L'utility Agsm fa shopping sul lago di Garda II mondo delle multiutility resta in pieno fermento, con le ex municipalizzate più grandi che continuano a consolidare le realtà più piccole. A pochi giorni di distanza dal via libera al progetto di integrazione industriale tra Ala e le multiutility di Como, Monza, Varese, Sondrio e Lecco, anche Agsm Verona muove le sue pedine. La municipalizzata presieduta da Michele Croce , circa 700 milioni di ricavi, ha annunciato una partnership strategica con Garda uno, una piccola utility con un fatturato di 50 milioni e una decina di milioni di ebitda, attiva in una quarantina di comuni bresciani. L'alleanza porterà a investimenti e progetti congiunti nel settore dell'energia, dell'ammodernamento degli impianti, della mobilità, della rete in fibra ottica e dei contatori. «Vogliamo essere un polo aggregante», spiega Croce, che punta a espandersi al di fuori dei confini della regione.

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LTi TiLiTY. 5lglata l'intesa dl collaborazione. Il presidente: «La tiorsar Ne parliamo traZ anni»

Agsm si allea con Garda Uno «Saremo un polo aggregante» Limone a Sirmione, fino ad E Croce rilancia: «Da qui al via una strategia di sinergie alcuni comuni dell'entroterra, il quale promette importra territori, da Vicenza tanti ricadute commerciali a Brescia e Mantova» per entrambe le società partSponda bresciana e sponda veronese insieme verso la prima Multiutility del Garda, in cui Agsm però si propone come polo aggregante da Vicenza a Mantova passando da Verona fino al Garda con incursioni nel Bresciano, storico presidio di A2A. Ma non solo: in un paio d'anni potrebbe essere avviato il percorso verso la Borsa. L'ambizioso progetto è stato formalizzato ieri, la sede Agsm di lungadige Galtarossa, con la sigla di un primo accordo quadro tra il gruppo scaligero e la Garda Uno Spa, guidata da Mario Bocchio, società a totale partecipazione pubblica che gestisce servizi locali (igiene urbana, energia, mobilità) da

ner. Ma anche vantaggi per le utenze dei rispettivi bacini di competenza, cui sarà garantita maggior concorrenzialità e qualità di servizi. «Con questo accordo posiamo la prima pietra di una alleanza strategica tra territori affini e omogenei, basata su uno scambio di relazioni e professionalità, che ci consentiranno di portare sulla sponda bresciana del Garda nuovi servizi, infrastrutture, tecnologie», ha affermato Michele Croce, presidente del Gruppo Agsm, «per poi procedere a un'azione strategica sempre più articolata. Da domani avvieremo dunque forme di collaborazione per lo sviluppo di iniziative e progetti nei settori delle energie, tradi-

zionali e alternative, mobilità sostenibile, metering (sistema di telelettura dei contatori a distanza)». La naturale evoluzione di questo scenario «è quello di un'estensione verso Mantova e noi pensiamo che questo scenario di una multiutility di Verona, del Basso Garda bresciano e dell'Alto mantovano possa essere uno scenario forte e immaginabile anche nel breve termine», ha detto Croce, commentando l'operazione con Garda Uno. Ma sul tavolo di Verona resta aperto anche il dossier con Aim Vicenza: «lo stiamo ridiscutendo con il management di Vicenza che è sotto elezioni. Per noi rimane una priorità, Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità anche se il discorso andrà dopo le elezioni». Nel futuro di Agsm «potrebbe esserci la Borsa, anche se non è un passo dovuto» chiarisce Croce. Ancora «un paio d'anni», dice Croce, «e forse se ne potrà parlare». • F.S. O RIPR-I WE RISERVATA

I presidente di Agsm Michele Croce, e di Garda Uno Mario Bocchio

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CROCE: VICENZA? SE NE PARLERÀ D OPO LE ELEZIONI

«Saremo polo aggregatore» E Agsm tira il freno su Aim VERONA Il protocollo per la fusione tra Agsm e Aim? «Lo stiamo ridiscutendo con il management di Vicenza che è sotto elezioni. Per noi rimane una priorità, Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità anche se il discorso andrà dopo le elezioni». Il presidente di Agsm Michele Croce tira il freno sulla fusione con la vicentina Aim (l'ultimatum di Variati era il 31 gennaio) proprio nel giorno che, firmando un accordo con la bresciana Garda i, rilancia la multiutility veronese come «polo aggregatore» che guarda anche a ovest, in direzione di Brescia e Mantova. a pagina 2

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II fronte Verona

Agsm e l'idea di creare un suo polo «Aim? Se ne parla dopo le elezioni» La fusione con Vicenza si allontana, il presidenIe Croce: «Noi soggello aggregatore, anche a ovest» VERONA Il protocollo per la fusione tra Agsm e Aim? «Lo stiamo ridiscutendo con il management di Vicenza che è sotto elezioni. Per noi rimane una priorità, Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che anche per Vicenza Agsm resti una priorità anche se il discorso andrà dopo le elezionv». Con queste parole rilanciate dall'Ansa, il presidente della multiservizi veronese Michele Croce chiude almeno per adesso la partita dell'aggregazione con l'azienda vicentina.

Il sindaco di Vicenza Achille Variati era venuto a Verona, il io gennaio scorso, per parlare a quattr'occhi con Federico Sboarina. Gli aveva spiegato che, se l'intesa non fosse maturata entro la fine del mese di gennaio, non se ne sarebbe potuto far nulla e della questione si sarebbe occupato il futuro sindaco della città berica, che voterà a primavera. E Sboarina non aveva avuto obiezioni assicurando Variati che «non vi metteremo nelle stesse condizioni in cui ci siamo trovati noi», ovvero appena insediati con un accordo a scatola chiusa già sul tavolo. Il tempo, adesso, ormai è scaduto e Croce ieri di fatto ne ha preso atto. Ovviamente, non c'è alcuna garanzia che la futura amministrazione vicentinavorrà proseguire sulla strada tracciata, inizialmente, dallo stesso Variati e dall'allora sindaco veronese Flavio Tosi. Erano stati loro a concordare le condizioni della fusione, che avrebbe dovuto dar vita ad una nuova società da 1,1 miliardi di euro al 58 per cento veronese e al 42 per cento vicentino. Veronese sarebbe stato il presidente, di nomina vicentina il vice. Le varie aree di business sarebbero state spartite tra le due sedi, ma le due direzioni generali sarebbero state

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mantenute, con potere di veto reciproco. Una volta eletto, Sboarina ha subito voluto valutare a fondo i termini di quell'accordo, dando mandato ad Agsm di operare una approfondita due diligence. Il documento, prodotto da Price Water House Coopers, è stato fatto proprio dal presidente Croce come base per imbastire nuove trattative. Prevede novità su concambio, modello organizzativo e governale. Ma, evidentemente, non c'è stato modo e tempo di far digerire a Vicenza i nuovi termini per un accordo che sarebbe stato inevitabilmente peggiorativo per la città berica. Sarà, eventualmente, il successore di Variati a riprendere in mano il filo delle trattative. Ma, di certo, il matrimonio sull'asse Verona-Vicenza è ora più lontano. Nel frattempo, Agsm guarda ad ovest. Ieri, Croce ha firmato un accordo di programma con Mario Bocchio,

L'intesa II protocollo perla fusione tra Agsm e Aim era stato siglato da Tosi e Variati l'anno scorso L'intesa prevedeva una nuova società, al 58% veronese e al 42% vicentina, con presidente veronese e vice vicentina e due direttori, con diritto di veto reciproco

• Il sindaco Sboarina e il nuovo presidente di Agsm Croce hanno chiesto di rivedere alcuni termini dell'intesa, imbastendo una nuova trattativa con Vicenza

presidente di Garda 1, azienda da circa 5o milioni di euro di fatturato (contro i 70o di Agsm) che si occupa di igiene urbana, energia e mobilità per i comuni gardesani della sponda bresciana. La collaborazione riguarderà attività di progettazione, redazione di studi preliminari, la definizione di nuovi progetti comuni, ricerca, consulenza, l'espansione della fibra ottica. Bocchio dice che l'accordo per la sua azienda «rappresenta un trampolino verso il futuro, verso una realtà che in grado di proteggere e allo stesso tempo valorizzare il nostro territorio, il nostro lago». Quanto a Croce, parla di «un accordo storico perché per la prima volta Agsm si affaccia ad ovest». Ma, soprattutto, Croce afferma che «vogliamo essere un polo aggregante per tutte quelle realtà che vogliono conservare autonomia e identità», spiega Croce, che vorrebbe fare di Verona il baricentro di una multiutility che da Vicenza

arriva a Mantova, con propaggini anche in territorio bresciano, storico presidio di A2A, di cui - dice il presidente - «siamo concorrenti leali e con cui condividiamo una centrale (quella termoelettrica del Mincio, ndr)». Croce guarda anche a possibili accordi con Tea Mantova, con cui «ci pare naturale iniziare un dialogo conoscitivo visto che abbiamo un bacino comune». Nel futuro di Agsm «potrebbe esserci la Borsa, anche se non è un passo dovuto» chiarisce il presidente, uno sbocco che per altro era previsto anche dal protocollo di fusione con Aim. Tra «un paio d'anni» forse se ne potrà parlare. A patto che servano capitali e si abbia una «storia di crescita da raccontare», chiarisce lui. «Stiamo avviando questo percorso ma serviranno altri passaggi, per poi presentarsi in Borsa con un progetto che faccia innamorare gli investitori».

Alessio Corazza 1 RIPRODUZIONE RISERVATA

La firma Da destra, Mario Bocchio di Garda 1 e Michele Croce di Agsm firmano l'accordo. Poi, Francesca Vanzo e Mirco Caliari, consigliere e vicepresidente di Agsm

Variati aveva dato tempo per chiudere fino al 31 gennaio, perché a Vicenza si stanno avvicinando le elezioni e presto ci sarà un nuovo sindaco

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MULTIUTILITY. Verona futuro polo aggregante

Agsm si allarga verso Garda e Bresciano echiama ""Vïcenza .............................................................................. VERONA

Sponda bresciana e sponda veronese insieme verso la prima Multiutility del Garda, in cui la veronese Agsm però si propone come polo aggregante da Vicenza a Mantova passando da Verona fino al Garda con incursioni nel Bresciano, storico presidio di Ala. Non solo: in un paio d'anni potrebbe essere avviato il percorso verso la Borsa. L'ambizioso progetto è stato formalizzato ieri, in sede Agsm, con la sigla di un primo accordo quadro tra il gruppo scaligero e Garda Uno Spa, società a totale partecipazione pubblica che gestisce servizi pubblici locali (igiene urbana, energia, mobilità) da limone a Sirmione, fino ad alcuni comuni dell'entroterra. «Con questo accordo posiamo la prima pietra di una alleanza strategica tra territori affini e omogenei, basata su uno scambio di relazioni e professionalità, che ci consentiranno di portare sulla sponda bresciana del Garda nuovi servizi, infrastrutture, tecnologie - ha detto Michele Croce presidente di Agsm - per poi procedere a un'azione

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I presidenti Croce e Bocchio strategica sempre più articolate. Avvieremo forme di collaborazione per lo sviluppo di progetti nei settori delle energie, tradizionali e alternative, mobilità sostenibile, metering (telelettura dei contatori a distanza)». «La naturale evoluzione di questo scenario è un'estensione verso Mantova: pensiamo a uno scenario di una multiutility di Verona, del Basso Garda bresciano e dell'alto mantovano». Ma resta aperto anche il dossier con Aim Vicenza: «Lo stiamo ridiscutendo con il management di Vicenza che è sotto elezioni. Per noi rimane una priorità, Vicenza può essere una pedina fondamentale, speriamo che Agsm resti una priorità anche per Aim». •

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Risiko multiutility La veronese Agsm corteggia Tea II mondo delle multiutility resta in pieno fermento, con le ex municipalizzate più grandi che continuano a consolidare le realtà più piccole. Ora anche Agsm Verona muove le sue pedine. La municipalizzata presieduta da Michele Croce, circa700 milioni di ricavi e un ebitda attorno ai 100 milioni, ha annunciato una partnership strategica con Garda Uno. Croce vorrebbe fare di Verona il baricentro di una multiutility che da Vicenza arriva a Mantova, con propaggini anche in territorio bresciano, storico presidio di A2A. Agsm tende quindi la mano anche a Tea: «Sappiamo che è l'unica provincia lombarda non aggregata in A2A, ci pare naturale iniziare un dialogo conoscitivo visto che abbiamo un bacino comune». Nel futuro di Agsm «potrebbe esserci la Borsa, anche se non è un passo dovuto » chiarisce Croce. Nel risiko delle multiutility "aggreganti " ci sono poi A2A, che sta federando molte società medio-piccole lombarde, Iren, Hera e anche latrentinaSel.

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I1 A sïko delle multiutHity Garda Uno stringe un'allea nza c on Ags Verona L accordo portera allo sviluppo di progetti congiunti per le energie tradizionali e alternative '

Alice scalfi

che da Vicenza arriva a Mantova, con propaggini anche in territorio bresciano. Cosa cambia. L'accordo sotto-

■ Dopo il «corteggiamento», scritto ieri porterà allo svilupcon un primo avvicinamento po di iniziative e progetti congiunti, in particolare nei settoperla questione «collettore», è arrivato il «fidanzamento»: ri delle energie tradizionali e alternative, della mobilità soGarda Uno e l'omologa verostenibile e del metering, ossia nese Agsm ieri hanno sottodella lettura dei contatori a discritto un accordo di collabostanza. E porterà reciproci berazione che porterài due grupnefici per l'integrazione delle pi a condividere know-how, rispettive attività. esperienze e impegni. UnafirAttraverso l'attivazione di mache i vertici delle due socieun tavolo tecnico tà non esitano a composto da rapdefinire fonda- La soddisfazione presentanti delle mentale : il primo di Bocchio: due società (tavolo passo verso il «ma- «Attraverso che analizzerà tetrimonio» è com- la condivisione mi e iniziative, per piuto. le nostre realtà sviluppare i progetSullo sfondo c'è ti), per il momento il risiko delle multi- possono la collaborazione si utility: a pochi gior- crescere» concretizzerà nella ni di distanza dal progettazione e nella redaziovia libera al progetto di integrane di studi preliminari, nella rizione industriale tra A2A e le cerca di fonti di finanziamenmultiutility di Como, Monza, to e nello sviluppo di infraVarese, Sondrio e Lecco, anche strutture territoriali che conAgsm Verona muove le sue pesentano di migliorare i servizi dine. La municipalizzata prepubblici, l'attività di ricerca e sieduta da Michele Croce, circonsulenza, l'espansione delca 700 milioni di ricavi, stringe la rete di fibra ottica (si parte dunque un'alleanza con Garcon Pozzolengo) e la riqualifida Uno e punta a diventare il cazione degli impianti esistenbaricentro di una multiutility

ti, la videosorveglianza, la mobilità elettrica, l'efficientamento emergetico degli impianti e il monitoraggio da remoto delle reti. Portata storica . Ma solo per il momento, si diceva. Perché «con questa firma - spiega Michele Croce - si avvia la prima fase di un più organico rapporto di azione congiunta nell'area del bacino gardesano. Si tratta per noi di un passo di portata storica, perché per la prima volta Agsm si affaccia a ovest». Un'alleanza che per Mario Bocchio, presidente di Garda Uno, «perni et-

tedi porre le basi per realizzare un grande obiettivo: creare la Multiutility del Garda. Attraverso la condivisione di progetti e professionalità, entrambe le nostre realtà possono crescere, offrendo servizi accessibili a tutta la comunità. Anche osservando il nostro presente, la quotidianità si nutre di innovazione e tecnologia e, al contempo, chiede scelte sostenibili in accordo con le esigenze ambientali e sociali: lo strumento più adatto per soddisfare questi bisogni è la realtà pubblica. E la firma di questo accordo rappresenta un trampolino verso il futuro». il

Fibra ottica per Pozzolengo videosorveglianza per Salò La diffusione della fibra ottica a Pozzolengo, poi l'intervento per la rete di videosorveglianza a Salò e infine quello perla mobilità elettrica sul Veronese: sono queste le prime tre azioni concrete che la «nuova coppia» Garda Uno-Agsm si accinge a porre in atto nei prossimi mesi. Le ha annunciate il direttore del settore Energia e mobilità di Garda Uno, Massimiliano

Faini: «Si tratta di uno scambio di competenze - rimarca - che ognuna delle due realtà ha maturato in decenni di esperienza. Idee per il futuro ce ne sono tante, tantissime: ora cominciamo con queste prime tre azioni territoriali, ma a brevissimo ci saranno ulteriori novità che ancora si stanno imbastendo . Il fine ultimo è quello espresso dal presidente Bocchio: realizzare la Multiutility del Garda».

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Si parla di noi

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SERVIZI&TERRITORIO. Svolta storica: la società di Padenghe guarda oltre gli stretti confini bresciani per pianificare nuove strategie per le sfide del futuro

Addiofrontiere,nasce la multiutility del lago Agsm di Verona e Garda Uno firmano un'intesa per gestire in sinergia il pacchetto energia fibra ottica e mobilità elettrica Il lago gonfia le vele della prima multiutility del Garda, costituita da Garda Uno e dalla veronese Agsm di lungadige Galtarossa. L'ambizioso progetto che dà vita ad un'alleanza tra le due sponde del bacino benacense, pronta ad investire nel settore energetico, ma non solo, e nei servizi alle comunità, è stato delineato nell'accordo quadro firmato ieri a Verona tra il il gruppo scaligero e l'azienda guidata da Mario Bocchio, la società a totale partecipazione pubblica che gestisce servizi pubblici (igiene urbana, energia, mobilità) da Limone a Sirmione, fino ad alcuni comuni dell'entroterra. Importanti ricadute commerciali e vantaggi per le utenze dei rispettivi bacini è la promessa fatta dai rappresentanti delle due società partner. «Con questo accordo posiamo la prima pietra di una alleanza strategica tra territori affini e omogenei, basata su uno scambio di relazioni e professionalità, che ci consentiranno di portare sulla sponda bresciana del Garda nuovi servizi, infrastrutture, tecnologie - ha affermato il padro-

ne di casa Michele Croce, presidente del Gruppo Agsm per poi procedere a un'azione strategica sempre più articolate. Da domani awieremo - ha continuato Croce - forme di collaborazione per lo sviluppo di iniziative e progetti nei settori delle energie, tradizionali e alternative, mobilità sostenibile, metering (sistema di telelettura dei contatori a distanza). In particolare: progettazione e redazione di studi preliminari, individuazione di siti di interesse su cui realizzare progetti, di fonti di finanziamento per lo sviluppo di infrastrutture territoriali che consentano di migliorare i servizi pubblici, attività di ricerca e consulenza». Provvedendo quindi all'espansione della rete di fibre ottica, alla riqualificazione degli impianti esistenti, videosorveglianza, mobilità elettrica, effìcientamento energetico degli impianti e monitoraggio da remoto delle reti. Verso un unico grande obiettivo: «creare una Multiutility del Garda», ha detto Croce, ricordando che con tale operazione Agsm si affaccia per la prima volta ad ove-

MULTIUTILITY

st. «L'accordo di oggi - ha annuito Mario Bocchio, presidente di Garda Uno - rappresenta un trampolino di lancio verso il futuro, verso una realtà in grado di proteggere e valorizzare il nostro territorio, il nostro lago. Attraverso la condivisione di progetti e professionalità, i due partner potranno crescere, integrando le rispettive attività, e offrire servizi accessibili a tutta la comunità. Rispondendo a una quotidianità che si nutre di innovazione e tecnologia, al contempo chiedendo scelte sostenibili, in linea con le esigenze ambientali e sociali. La firma di questo accordo significa credere profondamente - ha confermato Bocchio - nel pubblico e permettere di creare le basi per realizzare un grande obbiettivo: la multiutility del Garda». Dall'accordo alla fase operativa: i protagonisti annunciano un tavolo tecnico costituito dai membri delle due società che avrà il compito di analizzare le varie tematiche e le specifiche iniziative per arrivare alla definizione di progetti esecutivi. •

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Stretta di mano tra i presidenti

MULTIUTILITY

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sabato 27.01.2018 (17:25)

Il NordEst quotidiano - HOME Siglata alleanza strategica tra Agsm e Garda Uno rispettive attività e vantaggi per le utenze, a cui sarà garantita più Siglata alleanza strategica

concorrenza e servizi di migliore qualità.

tra Agsm e Garda Uno «"Con questa firma - commenta Michele Croce, presidente di Agsm - si avvia la prima fase di un più organico rapporto di azione congiunta nell'area del bacino del Lago di Garda. Per Agsm si tratta di un passo di portata storica perché per la prima volta si affaccia ad ovest, in un contesto territoriale affine ed omogeneo. Si tratta del primo Obiettivo

passo verso una più

collaborazione su energia e mobilità. Croce: «

articolata alleanza strategica».

l’alleanza si rafforzerà». Bocchio: «crescere per offrire alla comunità servizi migliori e più

«Attraverso la

efficienti»

condivisione di progetti e professionalità, entrambe le realtà possono crescere, offrendo servizi accessibili a tutta la

E'

comunità - ha

stata firmata nella sede di Agsm Verona un’alleanza

affermato Mario Bocchio, presidente di Garda Uno -.

strategica, con

La quotidianità si

importanti ricadute commerciali, tra il gruppo

nutre di innovazione e tecnologia, e, al contempo,

veronese Agsm e la

chiede scelte

società Garda Uno, municipalizzata a controllo

sostenibili, in accordo con le esigenze ambientali e

pubblico che serve

sociali. Lo

diversi comuni sulla sponda occidentale del Lago di

strumento più adatto per soddisfare questi bisogni è

Garda.

la realtà pubblica. La firma di questo accordo significa credere profondamente nel pubblico e permette di creare le basi per realizzare un grande

Con questa

obiettivo: creare

intesa, le due società avviano la collaborazione per

la “Multiutility del Garda”».

lo sviluppo di iniziative nel settore dell'energia, della mobilità sostenibile e del

La

“metering” (contatori). L'accordo riguarderà i territori

collaborazione tra Agsm Verona e Garda Uno

su cui operano

riguarderà per ora attività

entrambe le società, con benefici in termini

di progettazione, redazione di studi preliminari,

d’integrazione delle

individuazione di siti

Notizie dal web

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sabato 27.01.2018 (17:25)

Il NordEst quotidiano - HOME

di interesse su cui realizzare progetti, individuazione di fonti di finanziamenti per le infrastrutture territoriali, l'attività di ricerca e consulenza, l'espansione della rete di fibra ottica e la riqualificazione degli impianti esistenti, la videosorveglianza, la mobilità elettrica, l'efficientamento energetico degli impianti e il monitoraggio da remoto delle reti. Per l'attuazione dell'accordo sarà creato un tavolo tecnico composto dai componenti delle due società, che avrà la funzione di analizzare le varie tematiche e le specifiche iniziative così da dare corso alle successive fasi esecutive di singoli progetti.

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sabato 27.01.2018 (20:26)

Gazzetta di Mantova - Cronaca Risiko multiutility. La veronese Agsm corteggia Tea

MANTOVA. Il mondo delle multiutility resta in pieno fermento, con le ex municipalizzate più grandi che continuano a consolidare le realtà più piccole. Ora anche Agsm Verona muove le sue pedine. La municipalizzata presieduta da Michele Croce, circa 700 milioni di ricavi e un ebitda attorno ai 100 milioni, ha annunciato una partnership strategica con Garda Uno. Croce vorrebbe fare di Verona il baricentro di una multiutility che da Vicenza arriva a Mantova, con propaggini anche in territorio bresciano, storico presidio di A2A. Agsm tende quindi la mano anche a Tea: «Sappiamo che è l'unica provincia lombarda non aggregata in A2A, ci pare naturale iniziare un dialogo conoscitivo visto che abbiamo un bacino comune». Nel futuro di Agsm «potrebbe esserci la Borsa, anche se non è un passo dovuto» chiarisce Croce. Nel risiko delle multiutility "aggreganti" ci sono poi A2A, che sta federando molte società medio-piccole lombarde, Iren, Hera e anche la trentina Sel.

Notizie dal web

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sabato 27.01.2018 (16:05)

TG Verona Accordo tra Agsm e Garda Uno

Accordo tra Agsm e Garda Uno IL PATTO 27/01/2018 12:37 "Attraverso la condivisione di progetti e professionalità, entrambe le realtà possono crescere, offrendo servizi accessibili a tutta la comunità" ha affermato Mario Bocchio, presidente di Garda Uno. "La quotidianità si nutre di innovazione e tecnologia, e, al contempo, chiede scelte sostenibili, in accordo con le esigenze ambientali e sociali. Lo strumento più adatto per soddisfare questi bisogni è la realtà pubblica. La firma di questo accordo significa credere profondamente nel pubblico e permette di creare le basi per realizzare un grande obiettivo: creare la Multiutility del Garda". La collaborazione tra Agsm Verona e Garda Uno riguarderà per ora attività di progettazione, redazione di studi preliminari, individuazione di siti di interesse su cui realizzare progetti, individuazione di fonti di finanziamenti per le infrastrutture territoriali, l'attività di ricerca e consulenza, l'espansione della rete di fibra ottica e la riqualificazione degli impianti esistenti, la videosorveglianza, la mobilità elettrica, l'efficientamento energetico degli impianti e il monitoraggio da remoto delle reti. Per l'attuazione dell'accordo sarà creato un tavolo tecnico composto dai componenti delle due società, che avrà la funzione di analizzare le varie tematiche e le specifiche iniziative così da dare corso alle successive fasi esecutive di singoli progetti.

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sabato 27.01.2018 (14:34)

RSS di Veneto - ANSA.it Partnership strategica Agsm-Garda Uno

(ANSA) - MILANO, 27 GEN - E' stata firmata questa mattinanella sede di Agsm una partnership strategica, con importantiricadute commerciali, tra il gruppo veronese Agsm e la societàGarda Uno, municipalizzata a controllo pubblico che servediversi Comuni sulla sponda occidentale del Lago di Garda. Con questa intesa, si legge in una nota, le due societàavviano la collaborazione per lo sviluppo di iniziative nelsettore dell'energia, della mobilità sostenibile e del metering (contatori). L'accordo riguarderà i territori su cui operanoentrambe le società, con benefici in termini di integrazionedelle rispettive attività e vantaggi per le utenze, a cui saràgarantita più concorrenza e servizi di migliore qualità. (ANSA).

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sabato 27.01.2018 (14:33)

Tiscali - Veneto Partnership strategica Agsm-Garda Uno

(ANSA) - MILANO, 27 GEN - E' stata firmata questa mattina nella sede di Agsm una partnership strategica, con importanti ricadute commerciali, tra il gruppo veronese Agsm e la società Garda Uno, municipalizzata a controllo pubblico che serve diversi Comuni sulla sponda occidentale del Lago di Garda. Con questa intesa, si legge in una nota, le due società avviano la collaborazione per lo sviluppo di iniziative nel settore dell'energia, della mobilità sostenibile e del metering (contatori). L'accordo riguarderà i territori su cui operano entrambe le società, con benefici in termini di integrazione delle rispettive attività e vantaggi per le utenze, a cui sarà garantita più concorrenza e servizi di migliore qualità. (ANSA). 27 gennaio 2018 Diventa fan di Tiscali su Facebook

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sabato 27.01.2018 (14:33)

Il Giornale di Vicenza - Veneto Partnership strategica Agsm-Garda Uno

(ANSA) - MILANO, 27 GEN - E' stata firmata questa mattina nella sede di Agsm una partnership strategica, con importanti ricadute commerciali, tra il gruppo veronese Agsm e la società Garda Uno, municipalizzata a controllo pubblico che serve diversi Comuni sulla sponda occidentale del Lago di Garda. Con questa intesa, si legge in una nota, le due società avviano la collaborazione per lo sviluppo di iniziative nel settore dell'energia, della mobilità sostenibile e del metering (contatori). L'accordo riguarderà i territori su cui operano entrambe le società, con benefici in termini di integrazione delle rispettive attività e vantaggi per le utenze, a cui sarà garantita più concorrenza e servizi di migliore qualità. (ANSA). ALG-BUO

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sabato 27.01.2018 (12:30)

vvox » Cultura Variati 2008-2018, chiacchiere e distintivo - Vvox

Fra quattro mesi Vicenza, come Treviso, andrà a votare per eleggere un nuovo sindaco e rinnovare il

assolutamente insufficienti), un Parco della Pace

consiglio comunale. Dal magma delle candidature

gestione e costi) e l'estensione della ciclabilità, la

più o meno incerte gli schieramenti stanno prendendo

decennale amministrazione di Achille Variati si

forma, se non ne hanno già assunta una: il

appresta ad un unhappy end di proporzioni

centrosinistra, dopo le primarie fratricide del 3 dicembre scorso, ha trovato il suo uomo in Otello

clamorose. Con quattro, pesanti, grosse perdite per

avviato sulla carta (ma ancora tutto da pensare, come

la città.

Dalla Rosa, che però dovrà scendere a patti con l'ex sfidante Giacomo Possamai dietro cui c'è il Pd; il

BPVI E LE TRE SCIMMIETTE

centrodestra, dopo una giostra di nomi e pseudo-

La prima, catastrofica, è stata la cancellazione della Banca Popolare di Vicenza. Non è responsabilità

nomi (da zero a cui si era, si era arrivati a contarne cinque), pare essersi assestato a due, alquanto debolucci: il consigliere comunale Francesco Rucco,

diretta di questo sindaco sindaco, d'accordo. Come non lo

che raccoglie una serie di sigle civiche, e l'outsider Fabio Mantovani, il presidente locale dell'Ordine degli

suo posto, dato che l'istituto presieduto padronalmente

sarebbe stato, presumibilmente, di nessun altro al

avvocati scelto da Forza Italia e Lega (e appoggiato,

da Gianni Zonin era una banca privata. Ma con quell'assetto sociale da cooperativa diffusa, la politica

a quanto pare, dal "destro" Giorgio Conte), il quale

un ruolo lo ha avuto anche se non volente: a meno

ha cominciato col piede decisamente sbagliato,

di non credere alla favoletta di amministratori che

cercando di eufemizzare la sua adesione formale al

vivevano sulla luna, che non leggevano i giornali, che

programma

sanno di economia e finanza meno del più

politico

del

sindaco

uscente

del

centrosinistra, Variati, che anni fa lo nominò nel cda dell'ente per anziani Ipab. Per il Movimento 5 Stelle, piuttosto etereo nel capoluogo berico, si candida invece Francesco Di Bartolo Bartolo, ex coordinatore

sprovveduto

dei

risparmiatori, che non si accorgevano dello strapotere di una compagnia di giro che sbavava attorno al dominus dominus,, a meno di non bersi insomma la storiella delle tre scimmiette, un

dell'Italia dei Valori, mentre a sinistra del Pd si muove

primo cittadino, coi suoi assessori e i suoi illustri

Coalizione Civica, che fin dal nome si ispira al modello

supporter (anche nelle associazioni di categoria, a

dell'omonima lista padovana. "No Privilegi Politici",

loro volta presenti nei cda: non è un mistero che l'ex consigliere, oggi a processo, Giuseppe Zigliotto era

lo storico marchio di Silvano Giometto, schiera Leonardo Bano.

in ottimi rapporti con Variati), che si fa cogliere di sorpresa, che non sa, che non si capacita, e

POCA ROBA ALL'ATTIVO Con nel mezzo le politiche, di campagna elettorale

soprattutto che poi non fa mezza autocritica, come minimo va considerato un furbacchione che cerca di

per le comunali se ne parlerà a marzo inoltrato. Quel che si può, e si deve stilare già oggi, è invece un

passare rasente ai muri per sfangarla. Perchè di

bilancio di cosa il futuro sindaco e la futura

fallito vice, Jacopo Bulgarini, cercando inutilmente

maggioranza

qualche consenso diede il calcio dell'asino a Zonin, dopo averci fatto i suoi bravi accordi nella Fondazione

dovranno

affrontare,

correggere,

invertire, sistemare e tentare di risolvere. Chi

sicuro Variati un ingenuo non è. Il suo politicamente

nasconde la testa sotto la sabbia e fa finta di non vedere quanto Vicenza abbia fatto rima con decadenza negli ultimi anni, fa torto all'intelligenza

Roi – oggi imbalsamata, a parte tre convegni –

dei vicentini: a parte le mostre di Goldin ormai logore

baciate" in BpVi). Uno spettacolo letteralmente in-

(anche se sempre di successo, potenza del

credibile. E infatti s'è visto, com'è finita per il delfino:

marketing), gli indicatori all'insù nel turismo e

affondato.

quando a guidarla era l'ex onnipotente (che secondo la GdF la usava a uso e consumo delle "operazioni

nell'accesso a musei e cultura (e tuttavia ancora Notizie dal web

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sabato 27.01.2018 (12:30)

vvox » Cultura

CALCIO, CHE PASSIONE (VIA CRUCIS)

ha rimarcato di essere «un fautore dell'alleanza con

La seconda voragine, dall'eco simbolica molto grave,

Bologna», che al netto del futuro sbarco in Borsa

è l'inabissamento del Vicenza Calcio. Come

diluirebbe ancora la presenza berica). Il direttore

spiegano i tifosi che, essendo autenticamente tali,

generale Corrado Facco ha rivendicato l'operazione

restano nonostante tutto fedeli al biancorosso del

sotto tutti i punti di vista. Ma gli stracci volati in

"Lane", e come sanno tutti, tranne forse certi media

pubblico, con Cagnoni che ha apertamente parlato

che hanno fatto tutto il possibile per occultare per

di «contrasti» con lui e con il vicepresidente Matteo

coprire le varie proprietà, l'essere finiti in mano a un

Marzotto (che avevano disertato la presentazione del

curatore fallimentare è l'esito di una deriva iniziata

bilancio, un vero e proprio schiaffo), significano che

molti anni fa (leggi: era Cassingena), che le ultime

la convivenza è travagliata, e che Rimini, logicamente

vicende societarie (Vifin di Franchetto e Pastorelli)

e legittimamente dato il suo 81%, vorrebbe, guarda

hanno solo accelerato e fatto deflagrare. Variati, che

un po', comandare. Si tratterebbe però di capire

a stento sa com'è fatto un pallone, si sta muovendo

meglio l'investimento da 35 milioni annunciato da

solo ora. Il suo assessore allo sport, Nicolai, si è

Cagnoni per il rifacimento del padiglione 6, quello a

praticamente solo concentrato sulla questione dello

chiocciola. Domanda: i 32 spesi con appalto vinto,

stadio, sulla sua manutenzione. Qualche assessore

anche dopo un ricorso, dalla cordata Maltauro-

e

del

Gemmo-Altieri-Albanese (i quattro dell'ave maria

centrodestra) è un appassionato della squadra, ma

all'epoca in cui in Veneto furoreggiava Galan) per il

è l'istituzione Comune che è mancata, che non c'è

nuovo,

stata, che ha marcato visita. E questo sempre in

congressuale, quello che ha generato poi i famosi 40

ossequio all'andazzo quietista secondo cui "cane non

di debito, come dobbiamo considerarli? Soldi male

mangia cane": i soggetti del sistema di potere non si

investiti? Interessante notare che sommando i 35

criticano fra loro, dio guardi, e sempre viva

della nuova struttura di oggi ai 32 di allora, si supera

l'amministratore generale. Un atteggiamento alla

di due milioni i 65 che erano il valore iniziale, nel

lunga fantozziano. Cioè, secondo Carlo Maria

2007-2008, del bando allora sotto le insegne della

Cipolla, stupido, perchè danneggia gli altri e anche

Immobiliare Fiera (incorporata poi dalla azienda-

sè stessi.

madre). Curioso poi che la società di revisione a cui

consigliere

di

centrosinistra

(come

anzi

ormai

semi-nuovo,

padiglione

si è rivolta la Fiera vicentina sia in quel momento, sia FIERA, PIADINA AMARA

per la fusione con Rimini, sia stata la Kpmg. La stessa

Il terzo "buco" della groviera è rappresentato dalla

della BpVi, a cui la spa di viale dell'Oreficeria al 31

Fiera. La fusione con quella di Rimini nella società

gennaio 2014 doveva i 40 milioni di euro.

Ieg, non essendo andata in porto l'aggregazione con

Probabilmente ha ragione Vladimiro Riva: Variati

Verona, è stata la scialuppa di salvataggio per una

avrebbe fatto meglio a vendere tutto il suo pacchetto.

Spa a maggioranza pubblica (60% di Comune e

Il problema sarebbe stato vedere se qualcuno

Provincia di Vicenza, entrambe con a capo a Variati)

avrebbe comprato. Ma far finta di niente, sul

che ha rinunciato ad una delle tre esposizioni orafe,

padiglione come sulla vita difficile con Rimini, questo

quella di maggio, e che portava in pancia un peso

non è in nessun caso ammissibile, per un azionista

debitorio di 40 milioni per il nuovo, poco utilizzato

di maggioranza.

padiglione. Il prezzo è stato alto: Vicenza detiene una quota molto minoritaria, il 19%, anche se dovrebbe

AIM, ANNI BUTTATI

mantenere le fiere dell'oro (diciamo dovrebbe perchè

Il quarto e ultimo campo in cui si arato come minimo

in realtà, come avevano fatto notare a suo tempo

poco, sicuramente non a sufficienza, è Aim, la

alcuni esponenti di centrodestra, gli «incontrovertibili

multiutility al 100% del Comune di Vicenza. Dopo

motivi di mercato» per i quali potrebbero saltare ci

dieci anni è ancora ferma lìlì: a parte un consorzio tutto

sono, e di recente il presidente di Ieg, il riminese

sommato banale sul gas stipulato in passato con

Cagnoni, ne ha indirettamente ricordato uno quando

Verona, è sempre e ancora vaso di coccio fra i vasi

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sabato 27.01.2018 (12:30)

vvox » Cultura

di ferro. E' piccola, "efficientata" sì (come si dice nel gergo horror del managerialmente corretto), ma ferma sul mercato delle utilities dove i volumi medi sono molto più grandi, e senza alleanze o ancor meglio aggregazioni, alla lunga non si sopravvive. Un po' come per la Fiera, con la differenza che oltre alla trattativa in corso, molto lenta e a questo punto dall'esito non più scontato, con la veronese Agsm, sotto i Colli Berici, e nella fattispecie dentro il Pd, c'è una scuola di pensiero che vedrebbe bene Aim fagocitata dal colosso emiliano Hera, vicino al centrosinistra (mentre Agsm, dopo la vittoria a Verona di Sboarina dell'anno scorso, è politicamente targata centrodestra). Variati, come del resto ha fatto un po' in tutti i settori, l'ha lottizzata alla grande, anche se almeno nell'estate 2017 ad amministrarla ha messo uno che di numeri ci capisce, il suo ex assessore Umberto Lago. Il quale oramai può al massimo sperare di concludere qualcosa coi veronesi prima delle elezioni comunali di primavera (cosa improbabile), ma di tempo per avviare l'operazione vera e propria, in ogni caso, non ce n'è più. Ma prima o poi, volens aut nolens, Vicenza perderà il controllo anche della sua multiservizi (la controparte scaligera batte in dimensioni Aim). Il che in sè è inevitabile. Ma procedere troppo tardi, potrà solo peggiorare le condizioni finali. In una battuta: Variati 2008-2008? Più chiacchiere e distintivo, che fatti e successi.

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sabato 27.01.2018 (08:00)

VeronaSera

Firmato accordo tra Agsm e Garda Uno: "Data storica, poste basi per la Multiutility del Garda" È stata firmata questa mattina, sabato 27 gennaio, nella sede di Agsm una partnership strategica, con importanti ricadute commerciali, tra il Gruppo Agsm

«L'accordo di programma siglato da noi e Agsm, -

Spa. Con questa intesa, le e la società Garda Uno Spa

rappresenta un trampolino verso il futuro, verso una

due società avviano la collaborazione per lo sviluppo energie, di iniziative e progetti nel settore delle energie

realtà che è in grado di proteggere e, allo stesso

tradizionali e alternative, della mobilità sostenibile e del metering (lettura dei contatori a distanza).

Attraverso la condivisione di progetti e professionalità,

Bocchio, presidente di Garda Uno spiega Mario Bocchio

tempo, valorizzare il nostro territorio, il nostro lago. entrambe le realtà possono crescere, offrendo servizi accessibili a tutta la comunità. Anche osservando il nostro

presente,

la

quotidianità

si

nutre

di

innovazione e tecnologia, e, al contempo, chiede L'accordo quadro di collaborazione riguarderà i

scelte sostenibili, in accordo con le esigenze

territori di competenza di entrambe le società, con

ambientali e sociali. Lo strumento più adatto per

reciproci benefici in termini di integrazione delle

soddisfare questi bisogni è la realtà pubblica. La firma

rispettive attività e soprattutto a vantaggio delle utenze,

a

cui

sarà

garantita

una

maggiore

concorrenzialità e servizi di migliore qualità.

di questo accordo significa credere profondamente nel pubblico e permette di creare le basi per realizzare un grande obiettivo: creare la Multiutility del Garda Garda».

A breve un tavolo tecnico

Il commento del presidente di Agsm

La collaborazione tra Agsm Verona e Garda Uno riguarderà, al momento, attività di progettazione, redazione di studi preliminari, individuazione di siti di

«Con questa firma, - commenta Michele Croce Croce, presidente del Gruppo Agsm - si avvia la prima fase

interesse su cui realizzare progetti, individuazione di fonti di finanziamenti per lo sviluppo di infrastrutture

di un più organico rapporto di azione congiunta

territoriali che consentano di migliorare i servizi

nell'area del bacino del Lago di Garda, che ci vedrà

pubblici,

partner di mercato nelle nostre rispettive iniziative e

l'espansione

attività». «Per Agsm si tratta di un passo di portata

riqualificazione degli impianti esistenti, la videosorveglianza,

storica - aggiunge Croce - perché per la prima volta

la mobilità elettrica, l'efficientamento energetico degli

si affaccia ad ovest, in un contesto territoriale affine

impianti e il monitoraggio da remoto delle reti.

l'attività della

di rete

ricerca di

e

fibra

consulenza, ottica

e

la

ed omogeneo. Si tratta del primo passo verso una più articolata alleanza strategica». Per l'attuazione dell‘accordo sarà creato un vero e proprio tavolo tecnico composto dai componenti delle Soddisfatto Mario Bocchio, presidente di Garda Uno

due società, che avrà la funzione di analizzare le varie tematiche e le specifiche iniziative così da dare corso alle successive fasi esecutive di singoli progetti.

Notizie dal web

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