Dealer - Dicembre/Gennaio 2019

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CONSUMER ELECTRONICS SELLER ANNO 1 - NUMERO 7 - DICEMBRE - GENNAIO 2019 Tcl Communication: i brand Alcatel e BlackBerry offrono complementari segmentazioni di prodotto

Le mirrorless sono perfette per tutti gli utenti: come proporle facendo leva su qualità, versatilità e accessori

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L’intervista

HAIER

Federico Mangiacotti, Market Director Italia

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el corso del 2018 “abbiamo ridefinito il marketing mix. Ciò si è riflesso in un incremento del prezzo medio nel lavaggio e nel freddo, con una conseguente crescita del fatturato”. Ma gli obiettvi in ottica 2019 mirano a rafforzare il brand, a estendere la copertura territoriale e a profondere ancora più qualità di prodotto. pagina VII

Optime delinea gli obiettivi del 2019 con attività di sensibilizzazione dedicate a retailer e utenti finali

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Ma il Black Friday porta vantaggi? Sell-out, prezzi e atteggiamento dei consumatori sugli sconti del venerdì

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NEL DORSO LA RIVISTA DEDICATA AL BIANCO: SPECIALE SULLE MACCHINE PER IL CAFFÉ; NARDI; SMART HOME; ELECTROLUX FINDOMESTIC

Le abitudini di acquisto degli utenti nel rapporto di Findomestic. Crescono i consumi e il segmento premium pagina 14

ATTIVA

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a tradizione d’oltreceano si è trasformato in un momento di shopping attesissimo dai clienti finali. Le cifre (in crescita) nascondono un andamento sano oppure vanno ricondotte nel quadro dell’acquisto opportunistico? Approfondiamo ciò che è successo in occasione del periodo che va dal Black Friday al Cyber Monday. A pagina 4.

Senza margine

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fine anno si tirano sempre le somme. Proviamo dunque a guardare questo 2018 nel suo complesso, con più conferme che ribaltoni. In ogni segmento, nei 12 mesi ormai passati alla storia si sono concretizzate situazioni sbocciate nel 2017. Questo ragionamento vale tanto nel retail, con le modifiche al tessuto distributivo causate dal raggiungimento dei limiti strutturali di alcune realtà, quanto nell’industria, con sorpassi e quote di mercato che confermano un trend evidente. Come sempre accade, ci sono anni di grande stravolgimenti, e altri di conferme. Il 2019 ha le carte in regola per essere una via di mezzo

di Luca Figini (luca.figini@publiedim.com)

tra i due. Lo spunto sarà dato dall’arrivo delle tanto attese nuove tecnologie: dal 5G, che però avrà un impatto commerciale solo dal 2020, fino a nuovi formati di smartphone e all’affacciarsi del nuovo standard Tv. Le innovazioni in questo senso dovrebbero far ripartire la domanda in un’ottica di sostituzione basata su input funzionali ed estetici nei confronti dei consumatori. I beni durevoli vivranno della sempre maggiore diffusione della connettività e della diffusione dell’Iot. Un consiglio: preparatevi a organizzare l’esposizione in logica tematica e non più basata sulla categoria. Potrebbe essere un modo nuovo e interessante per coinvolgere il cliente finale.

Un business etico improntato alla qualità e alla relazione longeva con i partner: Attiva si descrive nelle parole di Davide Simonato

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Il ruolo del leader è proporre innovazioni significative che siano utili e interessanti per i consumatori. Questo è l’impegno che si è assunto Samsung nello sviluppo di smartphone che risultino sempre al top in fatto di tecnologia, soluzioni avveniristiche e design. Per questo il brand è riconosciuto come il punto di riferimento per esperienza di utilizzo, qualità dei prodotti e servizi davvero utili pensati sui bisogni concreti degli utenti, per esempio in tema di sicurezza e imaging. Attraverso la storia di prodotto improntata all’eccellenza si concretizza una percezione di brand che colloca Samsung all’apice dell’offerta. L’obiettivo ultimo è fare in modo che sempre più persone abbiano la possibilità di affidarsi a funzionalità all’avanguardia nella vita di tutti i giorni. Il commento di Nicolò Bellorini, Head of Mobile Division di Samsung Italia “Abbiamo scelto il motto “Do What you can’t” perché sintetizza al meglio la nostra filosofia di sviluppare prodotti che elevino la qualità della vita delle persone, semplificandola e rendendo più divertente e coinvolgente svolgere le attività personali e professionali, con dispositivi che permettano di liberare possibilità finora impensabili. Samsung è un’azienda di ingegneri e creatori di tecnologia, per questo abbiamo una strategia centrata sull’innovazione. Il nostro obiettivo è introdurre continuamente nuove tecnologie avveniristiche all’interno dell’intera gamma di prodotti, non solo limitandoci alla fascia premium, perché puntiamo a permettere agli utenti di accedere in modo semplice alle innovazioni. Da qui nasce la nuova serie Galaxy A, con la quale abbiamo iniziato a introdurre tecnologie imaging di nuova generazione. Ci tengo a precisare che la scelta forte è stata di permettere al maggior numero di persone di sperimentare queste funzionalità innovative. Non a caso la gamma Galaxy A è pensata appositamente per un ampio pubblico, in particolare quello dei millennial, che hanno idee ben chiare su ciò che chiedono allo smartphone: un equilibrio perfetto di esperienza d’utilizzo, innovazione e funzioni utili per allinearsi a uno stile di vita moderno e impegnato. I millennial sono rappresentanti dal desiderio di esplorare, creare e condividere. Lo smartphone adatto è quindi quello che consente di connettersi facilmente e rapidamente, oltre a fornire soluzioni concrete che migliorino la vita nella quotidianità grazie all’ecosistema di accessori, app e prodotti a marchio Samsung. E poi ci sono tutti gli utenti appassionati di fotografia, che possono trovare nel rivoluzionario Galaxy A9 una soluzione unica al mondo, perché è il primo a essere dotato di quattro fotocamere posteriori per assicurare zoom, grandangolo ed effetto di profondità di qualità professionale. In sintesi, i nuovi Galaxy A7 e A9 interpretano al meglio la filosofia del brand, perché propongono tecnologie di nuova generazione e allo stato dell’arte in un segmento di mercato perfetto per raggiungere qualsiasi consumatore”.

I valori di Samsung L’impegno profuso da Samsung nell’innovazione è sintetizzato in un dato: ogni anno l’azienda investe 14 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Grazie a ciò nel tempo ha dimostrato di saper anticipare le tendenze evolutive del mercato degli smartphone: basti pensare al primo Galaxy Note, con cui nel 2011 è stata creata la famiglia dei phablet, ma anche ai visori per la realtà virtuale (VR). Altro trend che ha subito un forte impulso da Samsung è relativo ai display flessibili. Un progetto su cui da anni si concentrano gli sforzi ingegneristici e che ha dato origine al primo prototipo di touchscreen pieghevole all’interno di un dispositivo mobile mostrato in anteprima alla recente Samsung Developer Conference 2018. Tutto ciò è possibile perché il 90% della produzione dei device avviene all’interno delle fabbriche di Samsung, per cui il controllo è puntuale su ogni parte del processo che origina lo smartphone. L’azienda coreana vanta linee produttive proprietarie in fatto di display (i pannelli SuperAmoled sono oggi riconosciuto come un riferimento per qualità e definizione), chip di memoria, processori e connettività. I benefici si dipanano sia nel mercato della mobility, sia in quello dell’IoT (Internet of Things) in cui lo smartphone si trasforma in una sorta di telecomando “tuttofare”. Così ecco che subentra il quarto grande pilastro su cui si fonda Samsung: l’ecosistema. Ossia una vasta e variegata galassia di dispositivi interconnessi (Tv, lavatrici, frigoriferi e così via) che dialogano attraverso una lingua comune assicurata dalla piattaforma di Samsung. Non solo, a ciò si aggiungono i prodotti dedicati a estendere e integrare le funzioni dello smartphone, come gli accessori che accompagnano tutti i modelli della serie Galaxy.

Smartphone unici I valori di Samsung si trasmettono attraverso gli smartphone, unici sotto molti punti di vista. L’ecosistema, per iniziare, è gestito con l’app Smart Things, pensata per semplificare il controllo dei dispositivi della smart home eliminando qualsiasi complessità di configurazione e accentrando in un unico ambito la gestione dei prodotti. Smart Things permette anche di controllare anche le smart TV di Samsung: sono 5 milioni i modelli attivi in Italia. Le altre funzioni che conferiscono unicità ai Galaxy vertono su una serie di servizi esclusivi concretamente utili per il consumatore. A iniziare da Knox, un vero e proprio scudo che si integra con Android per rendere più sicuro, affidabile e protetto il sistema operativo, anche proteggendo l’accesso con metodi biometrici (riconoscimento del volto e dell’impronta digitale). A questo si aggiungono strumenti quali Smart Switch per semplificare il passaggio dei dati dal vecchio smartphone (anche iOS) al nuovo Galaxy e la funzione di ricerca remota del dispositivo dal sito Findmymobile.samsung.com. Infine, l’app Smart Tutor è pensata per ricevere supporto diretto da parte di un operatore qualificato che, da remoto, provvede a suggerire e guidare l’utente nell’uso più consono dello smartphone e a trovare le soluzini migliori in caso di difficoltà. Senza dimenticare Samsung Pay, che consente di pagare in moblità anche dai Pos tradizionali. Tutte le informazioni aggiornate su circuiti e banche supportate all’indirizzo: Samsung.com/samsung-pay


Galaxy A9: innovativo per definizione È il primo e a conti fatti l’unico smartphone al mondo ad avere uno schema imaging così innovativo: quattro fotocamere posteriori che si integrano nel design elegante della scocca. Lo schema dei sensori è così costituito: obiettivo principale da 24 Mpixel f/1.7; teleobiettivo per supportare lo zoom ottico 2x a 10 Mpixel f/2.4; ultra-grandangolo con apertura a 120° da 8 Mpixel f/2.4; obiettivo di profondità per la funzione “Messa a fuoco live” a 5 Mpixel f/2.2. Il tutto gestito anche attraverso la modalità Ottimizzatore Scene che si affida all’intelligenza artificiale per riconoscere in automatico la scena inquadrata e ottimizzare di conseguenza la regolazione di scatto. Dal canto suo, la funzione Rilevazione Difetti consente di avere immagini sempre all’altezza delle aspettative.

Galaxy A9 Caratteristiche di rilievo • Quattro fotocamere posteriori per supportare grandangolo, teleobiettivo ed effetti di profondità; • Prestazioni ai massimi livelli grazie al processore octa core assistito a 6 GB di Ram; • Storage da primo della classe: 128 GB ingegrati e vano per microSD fino a 512 GB; • Batteria a lunga durata da 3.800 mAh con funzioni di ricarica rapida; • Infinity Display SuperAmoled da 6,3” in formato 18.5:9 e risoluzione di 1.080x2.220 pixel. • Fotocamera anteriore per i selfie da 24 Mpixel f/2.0.

Galaxy A7 Caratteristiche di rilievo • Infinity Display SuperAmoled da 6” con colori vivi e contrasti eccellenti; • Design elegante e compatto, materiali resistenti e scocca con colori eleganti di moda: Black, Blue e Gold; • Lettore di impronte digitali laterale in corrispondenza del tasto di accensione per assicurare semplicità e immediatizza di utilizzo; • Apertura focale della fotocamera principale f/1.7 per ottenere foto precise e di qualità in tutte le condizioni di luce; • Messa a fuoco live grazie alla fotocamera di profondità da 5 Mpixel con regolazione della sfocatura anche dopo lo scatto; • Storage integrato da 64 GB espandibile con microSD fino a 512 GB;

Galaxy A7: un vero top di gamma Tre fotocamere posteriori, tecnologie ereditate dagli smartphone di fascia premium e una forte connotazione per il multimedia e la fotografia. Il Galaxy A7 si fa riconoscere per il modulo posteriore che integra tre sensori fotografici: all’obiettivo principale da 24 Mpixel f/1.7 si sommano quelli per l’effetto di profondità a 5 Mpixel e il grandangolare (120°) a 8 Mpixel. Il tutto pilotato dal software semplice e intutivo, con anche la funzione di fotocamera intelligente che provvede a riconoscere in automatico la scena inquadrata e regolare di conseguenza colore, contrasto e luminosità per ottenere lo scatto perfetto. Caratteristiche di rilievo di Galaxy A7 - Infinity Display SuperAmoled da 6” con colori vivi e contrasti eccellenti; - Design elegante e compatto, materiali resistenti e scocca con colori eleganti di moda: Black, Blue e Gold; - Lettore di impronte digitali laterale in corrispondenza del tasto di accensione per assicurare semplicità e immediatizza di utilizzo; - Apertura focale della fotocamera principale f/1.7 per ottenere foto precise e di qualità in tutte le condizioni di luce; - Messa a fuoco live grazie alla fotocamera di profondità da 5 Mpixel con regolazione della sfocatura anche dopo lo scatto; - Storage integrato da 64 GB espandibile con microSD fino a 512 GB.


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Black Friday e Cyber Monday: analisi e tendenze di sell-out Descriviamo il fenomeno dei week-end lunghi con sconti “pazzi” per capire quali sono i reali benefici per il commercio e se queste operazioni siano sostenibili nel lungo periodo

di SARA GIANNACCINI

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arà anche una tradizione che affonda le sue radici oltreoceano, ma non c’è alcun dubbio che ormai il Black Friday abbia preso piede anche in Europa entrando di diritto nella pianificazione e nelle strategie del retail, tanto per i negozi fisici quanto per gli e-commerce. Sull’origine dell’attributo “nero” di questo venerdì ormai storico esistono un paio di teorie. Alcuni sostengono che all’epoca i negozianti compilassero i registri contabili usando inchiostro rosso per i conti in perdita e nero per i conti in attivo. E i conti del venerdì che seguiva il Ringraziamento, grazie alle promozioni, erano sempre in nero. Altri sostengono che l’origine del nome sia legata al traffico che affollava le strade e alla congestione dei negozi, causati da migliaia di americani attratti dagli sconti - anche dell’80% e validi solo per quella giornata. Qualunque sia la teoria più accurata, il Black Friday sta ormai spopolando anche oltre i confini degli Stati Uniti, con sconti e promozioni che iniziano il lunedì che precede il “Venerdì nero” e si protraggono fino al lunedì seguente, il cosiddetto Cyber Monday, più inerente agli sconti tecnologici. In merito alle promozioni del 2018: il trend è quanto mai in crescita. Lo ha fotografato molto bene una ricerca di Salesforce, che ha analizzato le abitudini di centinaia di milioni di consumatori in oltre 30 nazioni. Già a inizio settimana, l’attenzione dei consumatori sulle promozioni - in corso e imminen-

«Black Friday e Cyber Monday si confermano due ottime iniziative dal punto di vista commerciale. È interessante notare che il Cyber Monday segna una crescita lenta ma costante, mentre il Black Friday raggiunge picchi più alti ma con qualche flessione»

ti - è stata richiamata grazie al massiccio impiego di notifiche via Sms ed email, raggiungendo rispetto al 2017 picchi del 159% per i messaggi sul cellulare e del 26% per le email durante la vigilia del Black Friday e rispettivamente del 69% e del 23% durante il Cyber Monday. Intercettati tramite smartphone, gli utenti hanno scelto questo mezzo per cercare i prodotti e finalizzare l’acquisto: gli ordini da telefono sono stati il 54% del totale durante la vigilia del Black Friday, il 49% nel corso del Black Friday e il 45% durante il Cyber Monday.

IL RUOLO DEI SOCIAL NETWORK

A fare da cassa di risonanza alla settimana degli sconti c’hanno pensato gli onnipresenti social. Facebook e Instagram hanno infatti veicolato il 94% del traffico social ai siti retail, superando il 92% raggiunto nel 2017.Del resto il flusso e-commerce e sui siti web ha subito un buon aumento, come testimonia l’analisi di Webtrekk, una delle principali piattaforme di Customer Analytics in Europa. Durante il Black Friday, gli ordini sono aumentati dell’8,04% rispetto all’anno precedente, con un incremento del 156,15% se comparato a un tipico venerdì. Mentre le visite ai “punti vendita web” sono salite del 3%. Dunque, il Black Friday continua a farla da padrone ma il Cyber Monday sta senz’altro recuperando terreno. Lo conferma Kaleyra, che ha presentato i dati raccolti dal monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica in occasione di transazioni online, mobile o via Pos da

LO SHOPPING NATALIZIO INIZIA DALL’ACQUISTO DI PRODOTTI IN OFFERTA parte dell’utenza. Secondo l’Osservatorio, il Cyber Monday ha fatto registrare un boom di transazioni bancarie registrate da 3,5 milioni di Sms che lunedì 26 novembre hanno viaggiato sulle reti mobili italiane. Un dato in linea con quanto avvenuto lo scorso anno, ma in recupero nei confronti del Black Friday, giornata in cui le transazioni comunicate via Sms hanno segnato un lieve calo rispetto all’anno precedente con 3,9 milioni di notifiche, rispetto ai 4,4 milioni del 2017. Questo perché le promozioni del Black Friday, a dispetto del nome, si articolano lungo tutta la settimana e trovano sempre maggior spazio nei negozi fisici. Le offerte del Cyber Monday invece restano legate all’e-commerce e concentrate solo nella giornata di lunedì. Lo ha spiegato Alex Milani, Managing Director di Kaleyra: «Black Friday e Cyber Monday si confermano due ottime iniziative dal punto di vista commerciale. È interessante vedere che il Cyber Monday segna una crescita lenta ma costante, mentre il Black Friday raggiunge picchi più alti ma con qualche flessione. I dati ci mostrano che prosegue un fenomeno osservato an-


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6 che gli scorsi anni, dove si attenua il picco del venerdì specialmente per via di iniziative legate all’intera settimana del Black Friday messe in campo dalle piattaforme di e-commerce». Se consideriamo tutta la settimana delle offerte 2018, che si è svolta dal 19 al 26 novembre, le vendite hanno visto un sostanzioso aumento, passando dai 26,3 milioni del 2017 ai 36,7 milioni del 2018.

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il riassunto dei black friday secondo i dati di gfk (in alto) che dimostrano come la tecnologia sia un protagonista assoluto, con la novità rappresentata dal gaming

I PRODOTTI PIÙ ACQUISTATI

Pagomeno, il comparatore di prezzi online, oltre a confermare il trend in crescita, registrando rispetto al 2017 un aumento del 42% delle visite sulla piattaforma e del 62% della propensione all’acquisto, ha stilato la classifica dei prodotti che l’hanno fatta da padrone. Parlando di preferenze, le cinque categorie più ricercate dagli italiani quest’anno sono state: smartphone, Tv, scarpe casual, console e auricolari. Smartphone e Tv sono ben saldi sul podio, a conferma della passione degli italiani per le più recenti novità in ambito tech. Interessante analizzare la scontistica media applicata: 13% per gli smartphone, 12% per le Tv e 17% per le scarpe casual. Seguono poi le console con il 10% di sconto medio e gli auricolari con il 17%. La medaglia d’oro dei prodotti più acquistati va alla Nintendo Switch, seguita dagli Apple AirPods e dalla PlayStation 4 Pro con capacità da 1 TB.

CRESCITA SANA?

Come riporta GfK, nella settimana del Black Friday sono state vendute 93mila console. Il gaming registra un’impennata del 7% rispetto al 2017, per un valore complessivo di 26,3 milioni di euro. Vendite quadruplicate rispetto alla settimana precedente, sostenute da uno sconto medio dell’8,4%. Il sell-out è positivo sia nei punti vendita tradizionali, con una crescita a volume del 331% rispetto alla settimana precedente, sia sull’online (+404% a volume rispetto alla settimana precedente). Un gradino sotto a podio dei prodotti più acquistati troviamo il Google Home Mini - che entra in classifica proprio quest’anno - e le Adidas Superstar 80s Leather. E Google Home Mini testimonia il trend positivo degli assistenti vocali, con Unieuro che rende noto di averne venduti oltre 30mila, a riprova di quanto siano un gadget tecnologico sempre più richiesto dal mercato. Va sottolineato che Unieuro ha segnato il 2018 con ben 15 giorni di promozioni legate al Black Friday, registrando ricavi in crescita del 50% rispetto al corrispondente periodo 2017, raggiungendo livelli record su tutti i canali di vendita, sia fisici sia digitali. Nei punti vendita diretti lo shopping è stato intenso, con un’affluenza da oltre 4 milioni di ingressi cumulati e ricavi in crescita del 45% anno su anno. Passando all’online, la piattaforma unieuro.it ha registrato nuovi picchi in termini di ordini, incrementati del 75% rispetto al medesimo periodo del 2017. Se si concentra l’attenzione unicamente sulla giornata del Black Friday, i ricavi giornalieri di Unieuro hanno toccato le vette più alte di sempre, in ulteriore crescita rispetto alla precedente edizione (+21% le vendite Retail rispetto al 24 novembre 2017) ed equivalenti a 6 giornate “normali”. La piattaforma unieuro.it ha segnato il record assoluto in termini di ordini giornalieri, cresciuti dell’80% anche grazie alla crescente diffusione della App mobile. Cartina al tornasole dell’andamento delle vendite online è ovviamente il quadro dipinto dai dati di Amazon. I clienti del colosso di Jeff Bezos nel mondo hanno ordinato più di 18 milioni di giocattoli e più di 13 milioni di prodotti nell’ambito della moda. Come ha detto Jeff Wilke, Ceo di

qui sotto un esempio dei risultati in ambito fashion come comparazione di quanto è successo nella tecnologia Worldwide Consumer: «I clienti amano dare il via allo shopping natalizio acquistando prodotti in offerta». E questo suona particolarmente vero se si pensa che, nella sola giornata del Black Friday, gli utenti hanno ordinato più di 4 milioni di giocattoli e prodotti di elettronica dall’app mobile di Amazon. I prodotti tecnologici volano sempre più alto, come conferma ancora GfK: incremento complessivo delle vendite del 42% a valore per 18 delle categorie più importanti del mercato Technical Consumer Goods (tra cui Tv, Pc, smartphone, tablet, frigoriferi, lavatrici, aspirapolveri e fotocamere), rispetto allo stesso periodo del 2017, generando un controvalore pari a oltre 375 milioni di euro.

IL POST BLACK FRIDAY

Il trend a unità non registra significative oscillazioni tra online e offline, dimostrando come oggi il consumatore 4.0 ragioni sempre di più in ottica omnichannel, ma guardando i dati a valore è possibile osservare che il canale ecommerce cresca in maniera più convinta, registrando un +53% rispetto al 2017, contro un aumento del 40% a valore registrato nei punti vendita tradizionali. L’incremento a valore è ascrivibile sia al diverso mix di prodotti offerti online e offline, sia al trend positivo dei modelli di fascia alta e premium. Terminate le offerte del Black Friday non si arresta la caccia al miglior prezzo online. Secondo i dati di idealo, portale di comparazione dei prezzi, tra il 1° agosto e il 4 novembre 2018, il 33,2% dei prodotti con il prezzo più conveniente sono afferenti alla compagini di Amazon e di Amazon Marketplace. Poi, nel 17,3% dei casi, si trovano le offerte di eBay. Tutti gli altri shop italiani raggiungono complessivamente una quota pari al 49,5%. n


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Il successo etico e sostenibile del business firmato Attiva Il distributore nazionale chiude un altro anno con una crescita a doppia cifra, continuando a mantenere inalterato quel valore aggiunto che da sempre lo caratterizza nel mercato di ROBERTO BONIN

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na storia imprenditoriale di successo improntata sui prodotti di qualità, sulla forza del team e sulla volontà di stabilire partnership basate sulla fiducia e sulla longevità. Attiva Spa, distributore nazionale di prodotti per l’elettronica di consumo, l’informatica e le applicazioni professionali (sede a Brendola, vicino a Vicenza), è presente sul mercato italiano da più di 20 anni e ha da sempre legato la sua storia a doppio filo con quella di Apple. Negli ultimi anni ha iniziato un percorso di progressivo ampliamento del business, cogliendo anche in anticipo importanti trend della consumer electronics. Una strategia che ha dato notevoli frutti: la società ha quasi triplicato il fatturato negli ultimi 10 anni, mantenendo un tasso di crescita sempre elvato. Come sottolinea Davide Simonato, Sales & Marketing Director di Attiva, tutto ciò è avvenuto soprattutto in modo “sostenibile”: «Abbiamo chiuso il 2018 con un fatturato di circa 360 milioni di euro, equivalenti a una crescita superiore al 10% rispetto allo scorso anno. È un dato che imprime soddisfazione e fiducia per il 2019, soprattutto perché l’incremento del giro d’affari è avvenuto in un perimetro di clienti e con un panel di prodotti sostanzialmente simili a quelli dell’anno precedente».

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Varcando le porte della prestigiosa e curata sede dell’azienda, si respira un’aria tranquilla, familiare, eppure si avverte quasi a pelle un approccio laborioso e fervente all’attività aziendale. «Non abbiamo l’ansia di aumentare in modo incontrollato il fatturato ma, piuttosto, di perseguire in un contesto di crescita sostenibile, con incrementi allineati sia a livello finanziario sia a livello strutturale alla nostra idea di espansione del business». In sintesi, la vocazione aziendale è riassunta nell’etica che contraddistingue la conduzione di Attiva e che Simonato tiene a marcare: «Abbiamo un turnover di personale quasi tendente allo zero, perché i nostri dipendenti e collaboratori sviluppano un elevato senso di appartenenza all’azienda». E poi l’etica, a ragion veduta, si esplicita anche nel modo di fare business, che può

Attiva è lo storico distributore dei prodotti Apple nel nostro Paese

vantare numerosi punti di forza, quale per esempio la continua ricerca di prodotti «coerenti con la nostra offerta». Sottolinea ancora Simonato: «Non ci manca di certo la volontà di inserire sempre nuovi brand e prodotti per aggiornare la nostra offerta, anche per questo monitoriamo soprattutto le novità e i mercati emergenti, tuttavia cerchiamo di filtrare in modo accurato tutto ciò che ci viene proposto in un’ottica di qualità e di affinità con la nostra proposizione, al fine di evitare errori sia per la nostra azienda sia soprattutto derivanti dall’impatto sul mercato dei nostri clienti.

UN’OFFERTA COSTRUITA CON ATTENZIONE L’offerta prodotti distribuita da Attiva è frutto di un’attenta selezione operata dall’azienda che, nel corso degli anni, è riuscita a dare vita a un panel di brand davvero d’eccezione. Sul fronte del mercato consumer, la società distribuisce difatti marchi leader di settore, tra cui Apple, Beats, Wacom, Parrot, Fitbit, LaCie, DJI, Kensington, Belkin, Linksys, JBL, Zens, Otterbox, Lifeproof, Uag, Artwizz, Leef, Leitz,

Satechi, Eizo. Molti sono anche gli accordi già raggiunti da Attiva Evolution per la parte professionale e che, comprende vendo come DJI Enterprise, Kemp, Leviton, Rittal, Innovaphone, Datwyler, Syneto, Endian, Alcatel Lucent Enterprise, Riello Ups, Lifesize, Qsan, SGbox, Bitdefender, Sonicwall, Positive Tecnologies, Zte.

Il nostro impegno è compiere scelte distributive molto precise e molto oculate, che ben si sposino con i principi di longevità e di reciproca soddisfazione che contraddistinguono le partnership da noi stipulate. La nostra offerta si declina unicamente su prodotti di fascia medio/alta e premium, perché è lo specifico settore di mercato dove vogliamo essere presenti per fare la differenza. Altra nostra caratteristica da sempre è la tendenza a costruire con i nostri clienti rapporti di fiducia assai duraturi nel tempo: di norma siamo poco interessati ai deal occasionali, sporadici e tattici. Tant’è che possiamo vantare brand che collaborano con noi ormai da tanti anni, alcuni dei quali fin dal loro primo debutto sul mercato italiano». Il manager non ha dubbi: «Amiamo definirci un distributore a valore aggiunto, poiché oltre ai due aspetti fondamentali della logistica e della finanza, proponiamo anche la ricerca, la selezione, la valutazione e il test dei prodotti, cercando poi di accompagnare i nostri clienti verso le scelte più opportune che si declinano anche nelle migliori strategie pensate in modo sartoriale sulle specifiche esigenze». n


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La specializzazione supera le caratteristiche tecniche Tcl Communication è sempre più una realtà con strategia multi-brand che si fonda sulla simbiosi di Alcatel (entry level) e BlackBerry, per fare posto alle novità primaverili di LUCA FIGINI

ancora una solida base di utenti BlackBerry fidelizzati. Sono i consumatori da cui iniziare perché. hanno caratteristiche ben definite: altospendenti, attenti all’ergonomia e alla ricerca di un’esperienza d’utilizzo diversa dagli altri possessori di smartphone”.

L’ “Quando si parla di portafoglio di prodotto, si creano varie occasioni di business”

evoluzione è evidente da come si pone Flavio Ferraro: Country Manager Italia di Tcl Communication. La divisione di Tcl che si occupa di mobile technology si presenta con una strategia multi-brand: “ora c’è un unico riferimento che crea complementarietà e segmentazione tra le gamme”, spiega Ferraro. Le linee di business sono presto dette: “Alcatel, BlackBerry e Odm per i gestori telefonici, con modelli diversi per posizionamento al fine di creare sinergie senza sovrapposizioni. Dietro l’angolo già si vede Palm, che è un progetto a cui Tcl partecipa a livello industriale e commerciale; per l’Italia rimandiamo i ragionamenti alla prossima primavera”.

CHIAVI DI VENDITA

MULTI-BRAND

“Quando si parla di portafoglio di prodotto, si creano varie occasioni di business perché si possono attivare dinamiche differenti. Incrociando le strategie dei vari brand, si aprono nuove strade per essere sempre più precisi nell’intercettare le nicchie di mercato e cogliere i trend”, spiega Ferraro. L’aspetto fondamentale, quindi, è come si posizionano i brand. Spiega il Country Manager: “L’alveo ideale di Alcatel è nella fascia entro i 200 euro; BlackBerry porta con sé logiche di qualità, sicurezza e funzioni dedicate ai professionisti e si rivolge a utenti che conoscono il mondo legato a questo tipo di prodotti. Dunque, si posiziona verso l’alto in

virtù dell’indubbia brand value”. Di conseguenza si tratta di attivare una logica distributiva attenta e puntuale, che si rivolga a punti vendita selezionati capaci di valorizzare e spiegare il prodotto perché “in Italia c’è

Come si propongono gli attuali modelli di BlackBerry? Giuseppe Tropeano, Channel Marketing Manager, non ha dubbi: “La qualità costruttiva e i materiali pregiati sono i due elementi chiave. A cui si somma una piattaforma, basata su Android, profondamente personalizzata per assicurare elevati standard di sicurezza e protezione dei dati personali. I Key 2 e Key 2 Le sono studiati per garantire la massima produttività in condizioni di mobilità, quindi sono perfetti per i professionisti che però non vogliono rinunciare a smartphone capaci di soddisfare le necessità di utilizzo private. I due modelli hanno posizionamenti diversi proprio per segmentare il tipo di utente”. La tastiera è un aspettto molto importante: “Oltre a essere un elemento (anche di design) distintivo rispetto a un’offerta di mercato ormai omologata in termini di estetica, rappresenta la sintesi della focalizzazione sull’ergonomia e la semplicità di utilizzo dei BlackBerry”. Alla resa dei conti il percorso intrapreso da Tcl Communication è legato alla specializzazione: dagli smartphone ai router, passando per i tablet e la mobility nel suo senso più ampio. n

Esprinet apre alla distribuzione dei giocattoli La nuova categoria merceologica, varata nel corso dell’anno con Lego, acquista più peso all’interno delle attività del distributore. Aumenta il numero di brand con l’arrivo, tra gli altri, di Mattel, Crayola, Clementoni e Hasbro di VIRGINIA GALLI

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sprinet ha annunciato di aver integrato il proprio catalogo con una nuova categoria merceologica, distribuendo al momento i prodotti dei più noti brand che operano nel segmento dei giocattoli. Lego è stato il marchio con cui, nella seconda metà dell’anno, il distributore ha dato il via al nuovo corso di business. In pochi mesi Esprinet ha guadagnato la fiducia dei brand più conosciuti del giocattolo, che hanno compreso le potenzialità e le opportunità che derivano dal fare business con una struttura unica sul mercato come quella di Esprinet. Oltre a Lego, i clienti rivenditori possono acquistare tramite Esprinet anche Barbie, Carrera, Crayola, Clementoni, Fisher Price, Hasbro, Hot Wheels, Marvel, Mattel, Nerf, Play Doh, Ty e Tranformers, scegliendo tra prodotti che

spaziano dalla prima infanzia al collezionismo. L’acquisto tramite Esprinet rappresenta un vantaggio per i rivenditori, perché si possono personalizzare le opzioni di acquisto, scegliendo di ordinare anche un singolo pezzo, e le modalità di consegna, che può avvenire anche il giorno successivo su gran parte del territorio italiano. “Siamo lieti che tanti marchi importanti, nel giro di poco tempo dall’apertura del merceologico, abbiano scelto di affidarsi ad Esprinet per rafforzare la propria posizione distributiva in Italia. Questa partnership rappresenta un’importante opportunità per diventare il distributore di riferimento anche in un mercato estremamente diversificato come quello del Giocattolo”, ha commentato Giovanni Testa, Business Operations Manager del Gruppo Esprinet in Italia. n


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CONSUMER ELECTRONICS SELLER ANNO 1 - NUMERO 7 - DICEMBRE - GENNAIO 2019

Dopo l’acquisizione di Candy, Haier punta su qualità dei prodotti e su una maggiore penetrazione nel mercato

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NUOVE ABITUDINI E NUOVI TREND SPINGONO IL MERCATO DELLE MACCHINE PER CAFFÈ, SEMPRE PIÙ VELOCI E COMODE DA UTILIZZARE E IN GRADO DI ASSICURARE UN ESPRESSO COME QUELLO DEL BAR pag III

I nuovi prodotti per il lavaggio di Electrolux assicurano massima pulizia e cura dei capi, a prova di tintoria

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Il caffè ridà forza al mercato del piccolo elettrodomestico Le macchine per caffè non temono alcuna crisi e continuano a far registrare buoni risultati di vendita e di gradimento tra i consumatori, sempre più orientati verso le superautomatiche

di ROBERTO BONIN

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e si vuole evidenziare un segmento del piccolo elettrodomestico particolarmente in salute, quello delle macchine per caffè è sicuramente uno dei più candidabili A rivelarlo sono le più recenti stime di vendita rilasciate da GfK Temax, che, per l’Italia, confermano una continua crescita che dura ormai da diverso tempo e che, con molta probabilità, è destinata a continuare anche nei mesi futuri. Che il caffè sia una cosa che stia davvero a cuore agli italiani non è un segreto per nessuno, e non solo per le tradizioni a cui esso è legato, soprattutto nel Sud della Penisola, ma anche per le nuove abitudini che si stanno pian piano radicando tra la popolazione, come quella di gustare l’espresso tra le mura di casa. Ne sono difatti testimonianza, non solo i dati di mercato relativi alle

I PUNTI DI FORZA DEL SEGMENTO MACCHINE PER CAFFÈ • Non solo è un mercato attualmente in crescita, ma è anche un settore che non conoscerà mai crisi: gli italiani sono da sempre tra i più accaniti consumatori di caffè al mondo;

• Ottima tipologia di prodotto per dar vita a particolari promozioni, iniziative di co-marketing o eventi in-store, magari in collaborazione con torrefattori o case produttrici;

• Offre numerosi target di riferimento, sia come tipologia di consumatori che come situazioni ambientali favorevoli, che possono andare dall’abitazione privata fino al piccolo ufficio o studio professionale, fino ad arrivare anche a grandi aziende, ospedali, circoli creativi, ecc.;

• Il settore del caffè rappresenta da sempre un’ottima categoria merceologica per dar vita a particolari allestimenti all’interno del punto vendita, come isole esperienziali e shop-in-shop, capaci di attrarre l’attenzione del consumatore;

• Ottimo prodotto per creare pedonabilità e fidelizzazione, in particolar modo se all’interno dello stesso store vengono vendute anche capsule, cialde e accessori, come decalcificanti, ecc.;

• Prodotto del tutto avulso da qualsiasi tipo di stagionalità: il caffè piace e viene gustato in tutte le stagioni dell’anno, sia calde che fredde.


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SONO SEMPRE DI PIU’ LE PERSONE CHE AMANO GUSTARE IL CAFFÈ ESPRESSO TRA LE MURA DI CASA, PREFERENDOLO A QUELLO TRADIZIONALE DEL BAR macchine per caffè, ma anche e soprattutto le proiezioni di vendita del caffè porzionato, nonché il numero di nuove aziende e torrefattori che si affacciano in questo particolare settore: un mercato che nel nostro Paese è stato quantificato in ben 857 milioni di euro nel 2017 e che mostra una considerevole crescita del peso del canale di vendita all’interno della Gdo (+7,7% anno su anno), soprattutto a carico dei negozi di elettrodomestici. Proprio il recente fenomeno delle compatibili è quello che più rende merito a un settore in grande espansione: basti pensare che la quota di mercato dei principali sistemi proprietari dal 52,9% del 2016 è

COSA CERCA IL CONSUMATORE Le caratteristiche più ricercate dal consumatore, sono essenzialmente: • VELOCITÀ DI ESECUZIONE: la macchina deve essere in grado di preparare un buon caffè in pochi secondi. Veloci devono per cui essere sia la fase di riscaldamento che quella di preparazione della bevanda; • GARANZIA DEI RISULTATI: il caffè deve essere non solo buono al palato, ma ricco di aroma e il più simile possibile a quello del bar; • SEMPLICITA’ DI UTILIZZO: la macchina deve essere semplice da utilizzare e garantire la preparazione del caffè in pochi semplici passaggi. Deve inoltre richiedere poca manutenzione e le sue parti essere facilmente lavabili; • ROBUSTEZZA E LONGEVITÀ: la macchina deve essere robusta e di lunga durata nel

tempo, sostenendo anche pesanti carichi di lavoro. Anche di fronte all’utilizzo di un acqua particolarmente “dura” deve essere in grado di non presentare calcificazioni; • SILENZIOSITÀ: la macchina deve essere silenziosa e non presentare vibrazioni durante l’erogazione del caffè; • ESTETICA: la macchina deve essere stilisticamente bella e presentare un design che ben si sposa a qualsiasi genere di ambiente e arredamento. Meglio se disponibile in diverse colorazioni. Le dimensioni devono essere le più compatte possibili al fine di poterla inserire con facilità all’interno della propria cucina; • CAPSULE O CIALDE: capsule e cialde devono essere facilmente recuperabili nei normali esercizi commerciali e devono poter offrire un’ampia gamma di gusti e aromi. Meglio se in vendita dallo stesso retailer.

DE’LONGHI: CAFFÈ PER TUTTI I GUSTI La Superautomatiche PrimaDonna Elite di De’Longhi permette di realizzare un vero “Espresso come vuoi tu”, dal chicco alla tazzina, con la sola pressione di un tasto. Un prodotto top di gamma che consente la macinatura dei chicchi al momento del consumo, così da ottenere un caffè che conserva tutta la sua freschezza e trasferisce nella tazzina, intatti, tutti i suoi aromi. Con la Superautomatica PrimaDonna Elite, è possibile creare anche tutti i tipi di bevande a base di caffè e, grazie alla semplice tecnologia touch screen e al display a colori da 3,5 pollici, personalizzarle - per intensità, lunghezza, livello di schiuma o di macinatura, temperatura, ecc - non solo tramite il menù intuitivo ma anche con gli 8 pulsanti touch che consentono una selezione veloce delle ricette principali. PrimaDonna Elite è anche la prima Superautomatica De’Longhi ad essere connessa alla Smart Coffee App, una speciale App dedicata con la quale gestire e comandare la macchina direttamente da smartphone o tablet tramite connessione bluetooth. La App permette di selezionare tra un ampio numero di bevande, impostare la ricetta della propria bevanda preferita, creare profili utenti e memorizzare ricette personali, scoprire contenuti sul mondo del caffè, ricette, ecc., e accedere al manuale d’uso avanzato o all’assistenza tecnica. Non solo. PrimaDonna Elite offre anche l’innovativo sistema “LatteCrema” che garantisce automaticamente una schiuma di latte densa, cremosa e sempre alla giusta temperatura. Il Latte, inoltre, è posizionato nella nuova caraffa termica con doppia protezione, adatta per mantenere il latte alla temperatura ideale per lungo tempo e che, una volta terminato l’utilizzo, può essere rimossa e riposta in frigorifero. Dotata di un display che guida passo-passo, la manutenzione della macchina è sempre estremamente facile anche grazie agli appositi avvisi che ricordano quando è il momento di rabboccare la tanica dell’acqua o quando è necessario eseguire il ciclo di decalcificazione.

passata al 50% del 2017, registrando quasi tre punti percentuali di calo a volume, fetta di mercato conquistata proprio dai player che propongono capsule compatibili. I primi tre gruppi Lavazza, Nestlé e Kimbo assorbono circa il 60% del retail moderno, canale in cui assumono un peso interessante anche le private label delle catene della Gdo, con l’8,8% circa del totale vendite. Tendenze, queste, a cui va anche aggiunta la continua crescita dei due canali discount e online. Discorso analogo vale anche per il comparto del caffè porzionato dove la concorrenza di prezzo di tanti operatori piccoli e medi inizia a far sentire i suoi effetti sulla quota di mercato aggregata a volume delle prime cinque aziende con sistemi proprietari, che passa dal 55,5% del 2015 al 53,7% del 2016, a vantaggio di molti diretti concorrenti che ne propongono le capsule compatibili a prezzi decisamente competitivi. Sul fronte delle macchine per caffè, invece, se da un lato ci si confronta con l’ampia frammentazione del mercato, suddiviso in macchine manuali e automatiche da una parte, e in macchine a cialde e a capsule dall’altra, vanno anche ormai a delinearsi le preferenze del consumatore finale e, quindi, i probabili trend per i mesi a venire. Le macchine a capsula automatiche sembrano difatti essere la scelta preferita dai clienti, soprattutto per millennials, single e anziani, vuoi per la loro comodità e semplicità d’uso, vuoi per la capacità della capsula di saper mantenere meglio e più a lungo l’aroma. Sull’onda di queste nuove tendenze, inoltre, sono sempre più i retailer che scelgono di abbracciare questo settore dedicando qualche metro lineare a cialde e capsule o che allestiscono all’interno dei propri store delle aree esperienziali dedicate, se non dei veri e propri shop-in-shop. Iniziative, che oltre a riscuotere successo tra i clienti, possono essere sfruttate per nuove occasioni di eventi, promozioni e co-marketing tra aziende. n

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KITCHENAID: L’AROMA SI SPOSA CON IL DESIGN Due caldaie indipendenti con funzione di spegnimento automatico dopo 30 minuti, caldaia espresso che assicura una temperatura costante per la preparazione di ottimi caffè espresso e una caldaia vapore in grado di fornire abbondante vapore secco a temperatura costante per cappuccini ricchi e cremosi, sono solo alcune della caratteristiche più interessanti della macchina per caffè Artisan di KitchenAid. Il portafiltro professionale, predisposto per due filtri in acciaio inox intercambiabili, consente la preparazione di caffè sia con la polvere macinata che con le cialde; inoltre grandi indicatori per espresso e vapore restituiscono una chiara indicazione dello stato delle caldaie per il caffè e per il vapore. La macchina, realizzata in metallo pressofuso garantisce robustezza e una lunga durata nel tempo, mentre il riscaldatore per tazzine consente di mantenere in caldo fino a 6 tazzine per caffè espresso.

LAVAZZA PUNTA SULLA COMODITÀ Lavazza Idola propone una soluzione rapida e intuitiva che risponde a esigenze e desideri di una nuova generazione di amanti del caffè. La nuova arrivata in casa Lavazza A Modo Mio, iknfatti, è in grado di soddisfare le esigenze di ognuno grazie all’interfaccia touch che permette di selezionare fra 4 differenti preparazioni - Espresso, Espresso lungo, Caffè lungo e Dose libera fino a 250cc - per creare in qualsiasi momento un caffè su misura da gustare nella lunghezza che si desidera. Il tasto Boost per la temperatura permette inoltre di avere rapidamente un caffè caldo e dall’inconfondibile aroma Lavazza. Idola è racchiusa in un oggetto dal design sofisticato dove l’eleganza si esprime nelle linee così come nei colori - Red Fire, Black Ink e Greige Coffee - dando vita a un prodotto che ben si adatta a tutti gli ambienti. Fra le macchine più silenziose della sua categoria, con soli 43 decibel durante la fase di erogazione, inoltre, Idola è basata una nuova e innovativa tecnologia che ne assicura una più semplice gestione e manutenzione grazie a pratici alert che comunicano in modo diretto con il consumatore.

PHILIPS NON DIMENTICA IL CAPPUCCINO La Serie 5000 LatteGo di Philips è una macchina automatica per l’espresso facile da utilizzare, in grado di offrire sei varianti diversi di caffè: da un espresso aromatico a un cremoso latte macchiato. Inoltre, le impostazioni personalizzate consentono di impostarne la lunghezza, l’intensità e la temperatura preferite. La facilità d’uso è una delle caratteristiche più distintive di Philips 5000 LatteGo: basta avviare la macchina, accertarsi che il serbatoio latte e chicchi siano pieni e selezionare la bevanda preferita. Inoltre, grazie all’innovativa caraffa latte è possibile arricchire il caffè con una deliziosa crema di latte. Pratica e funzionale, miscela ad alta velocità latte, vapore e aria generando una morbida schiuma, direttamente nella tazza. Il serbatoio si compone di due sole parti, senza tubi, per essere facilmente smontato e risciacquato sotto il rubinetto in appena 15 secondi. Le macine in ceramica sono poi in grado di garantire una performance di macinatura ottimale per 20.000 tazze; il contenitore dei chicchi è invece dotato di sigillo salva aroma e la caldaia a riscaldamento rapido offrono un caffè sempre alla perfetta temperatura. La pulizia e la manutenzione di Philips 5000 LatteGo sono semplificate al massimo grazie alla caraffa latte che si pulisce in 15 secondi, al gruppo di infusione removibile che può essere risciacquato sotto l’acqua corrente e al filtro Philips AquaClean brevettato. Sostituendo il filtro quando lo richiede la macchina, non sarà necessario eseguire il processo di decalcificazione fino a 5.000 tazze, ottenendo al contempo i benefici di un’acqua pura.


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Haier affila le armi per il 2019 all’insegna di qualità e brand Dall’affaire Candy ai risultati eccellenti delle cantine per il vino: il brand cinese si prepara a estendere la sua presenza territoriale per continuare il percorso di crescita iniziato nel 2018 di LUCA FIGINI

espansiva. Un esempio è rappresentato dai frigoriferi multidoor, di grande formato e free standing: abbiamo la gamma più completa con formati a 3, 4 e 5 porte e con dimensioni e feature così variegate da adattarsi alle esigenze di qualsiasi canale di vendita e di consumatore».

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iocoforza si parte dalla notizia dell’acquisizione di Candy da parte di Haier. Annunciata a fine settembre, tiene banco tra gli addetti ai lavori. E così chiediamo a Federico Mangiacotti, Market Director di Haier Italia, la sua opinione sull’operazione, ben consci, peraltro, che i tempi non sono ancora maturi. Schietto, puntuale e pacato, Mangiacotti coglie lo spunto e lo trasforma in un’analisi: «Gurdandola nel suo contesto più ampio e macro, l’acquisizione è azzeccata e avviene tra due realtà diverse ma complementari, sia dal punto di vista delle fabbriche, sia da quello della proposizione di prodotti (si veda, per esempio, l’incasso)». Ma questo è un discorso troppo futuribile per essere al centro dell’incontro con il manager; l’interesse è rivolto all’Italia. A distanza di circa un anno e mezzo dal suo ingresso in azienda, Mangiacotti conferma che è stato «raggiunto il 90% degli obiettivi posti a fine 2017. Sono molto soddisfatto, in modo particolare del fatto che siamo riusciti ad anticipare i tempi con una ridefinizione del mix di prodotto, che ci ha permesso di intercettare i principali trend del 2018. Ciò si è riflesso in un incremento del prezzo medio nel lavaggio e nel freddo, con conseguente crescita del fatturato. La conferma del nostro operato arriva anche da partner e retailer che ci hanno supportati in questa fase

CAMBIANO LE LOGICHE

«Dopo aver messo a punto il giusto marketing mix, ora si tratta di ottimizzare la nostra presenza sul canale distributivo e di stimolare la domanda dei consumatori»

«Uno degli impegni assunti in questo percorso di crescita è il miglioramento della qualità della formazione e dell’informazione al canale sui nostri prodotti. In questo ambito rientra il progetto che ci ha portato a formare oltre mille addetti vendita in tutta Italia con un team interno e dedicato. Abbiamo inoltre partecipato per la prima volta allo staff training di Unieuro, un’insegna con cui stiamo collaborando su più fronti e anche nella comunicazione. A tutto ciò si sommano i promoter nei negozi», spiega Mangiacotti. Si può quindi definire un anno davvero a stretto contatto con la realtà distributiva italiana: quali sono i feedback che si porta a casa Haier da questa iniziativa? «Partecipando a queste sessioni formative si ha la conferma empirica del desiderio degli addetti vendita di comprendere meglio i prodotti e avere un contatto diretto con il brand. Alla fine di questo progetto annuale rimane la convinzione di aver trasmesso un’idea di Haier più precisa, profonda e veritiera rispetto alla percezione iniziale». Non è solo cambiata la brand awareness dell’azienda tra i partner e i consumatori. La vera evoluzione che sta determinando il cambio di passo attiene alla decisione, ai massimi livelli del management, di focalizzarsi in modo più vigoroso sulle specificità dei singoli Paesi europei (tra cui l’Italia), dopo alcuni anni in cui altre zone del globo, dagli Stati Uniti alla Russia fino all’Oriente, erano prioritarie nelle strategie a livello di Gruppo. «In Europa si è così sviluppato un mercato che non ha finora mostrato il reale valore di Haier. Ciò ha imbrigliato l’operatività con politiche commerciali legate al primo prezzo. Se questa è la fase inziale del debutto di un brand, poi però bisogna fare evolvere il brand verso una dinamica di miglioramento del posizionamento e della marca. La prima

CANDY E HAIER SONO DIVERSE MA COMPLEMENTARI fase si è forse protratta più del dovuto, dunque ora bisogna agire con velocità nel rafforzamento di Haier incardinando strategie di crescita, di brand awareness e positioning e di fatturato basate su obiettivi di medio/ lungo termine». Questo ha significato varare nuove iniziative di costruzione del marchio Haier e di attuare scelte di prodotto coraggiose, per esempio dismettendo la divsione Tv. Ma la revisione dell’offerta di prodotto è solo il primo passo: «Dopo aver messo a punto il giusto marketing mix, ora si tratta di ottimizzare la nostra presenza sul canale distributivo e di stimolare la domanda dei consumatori con una comunicazione mirata. Dal 2019 c’è poi l’intenzione di ampliare il numero di partner al fine di raggiungere almeno il 60% di copertura del territorio nazionale, così da dare vita a forme dirette di marketing». Questo significa pianificazione delle attività ma anche attenzione, dialogo e contatto con le insegne e i clienti finali.

SASSICAIA IN CANTINA

Gli investimenti nel canale del 2018 si sono tradotti in risultati di tutto prestigio. Le cantine per il vino erano uno dei focus: «Abbiamo raddoppiato le vendite e siamo riusciti a costruire un percorso più esteso afferente ai migliori vini italiani attraverso il sito Ilmeglioincantina.it, supportato da Federico Quaranta, nuovo brand ambassador di Haier. In questo contesto abbiamo stretto una partnership con la Tenuta San Guido produttore del Bolgheri Sassicaia, premiato come migliore vino al mondo. In ultima analisi vogliamo far capire alle persone che la conservazione del vino è un elemento fondamentale per preservarne la qualità. E su questo proposito stiamo costruendo iniziative di informazione sulle tecnologie e sulle funzioni specifiche della nostra gamma di cantine», conclude Mangiacotti.n

L’ACQUISIZIONE DI CANDY DA PARTE DI HAIER Con l’acquisizione di Candy da parte di Haier saranno investiti 475 milioni di euro per accelerare la crescita nel mercato europeo. Dopo il perfezionamento dell’operazione, Haier stabilirà a Brugherio, nei pressi di Milano, il proprio quartiere generale europeo. L’incoroporazione avverrà unendo le forze tra Haier e il management team di Candy, al fine di espandere la leadership nel settore degli elettrodomestici intelligenti. Le due aziende sono complementari in termini di portafoglio di prodotti, marchi e di catena di approvvigionamento. Al completamento dell’accordo, i marchi principali di Haier, inclusi Candy/Hoover/ Rosières, continueranno a produrre sinergie a livello globale. Il perfezionamento della transazione è previsto all’inizio del 2019, dopo il via libera dalle Authority.


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Su cosa focalizzarsi nel 2019 per la categoria smart home Abbiamo tracciato il percorso di evoluzione della casa connessa con i dati di crescita e le tecnologie chiave da proporre ai consumatori finali per portarli all’acquisto dei prodotti di LUCA FIGINI

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a casa automatica gestita in modo monolitico ha lasciato il posto a un concetto più moderno, che affonda le sue radici nei presupposti di essere “smart”, quindi fa rima con tecnologie diffusamente disponibili, e “aperto”, ossia privo delle rigidità imposte da protocolli proprietari. La smart home è flessibe e si affida a Wi-Fi, Bluetooth e sistemi di comunicazione gestiti da consorzi apertissimi. Dunque che su questo terreno si è innestata l’evoluzione degli attuali prodotti dedicati a questo segmento di mercato in ascesa: dalle videocamere di sorveglianza, agli allarmi che si comandano con lo smartphone, fino agli elettrodomestici (grandi e piccoli), le luci, il comfort domestico. Delineiamo i trend del prossimo futuro.

CONTROLLO VOCALE E AI

Sembra di tirare un rigore a porta vuota parlare di assistenti vocali (Google Home, Amazon Echo e così via) ma è il punto di svolta della smart home. Non tanto perché consentono di interagire in modo più naturale, quanto piuttosto perché operano da centralino intelligente e tuttofare per aggregare tutti i dispositivi connessi in casa utilizzando solo la Wi-Fi. In abbinata alle piattaforme di intelligenza artificiale, che animano gli smart speaker, consentono di organizzare il funzionamento della connettività in modo sempre più coerente con le abitudini e i gusti degli utenti.

ROUTINE E PROGRAMMAZIONI

La diffusione degli assistenti vocali, uno dei prodotti più acquistati nel 2018, porta con sé l’abitudine all’utilizzo e la sperimentazione di nuove funzioni. Tra queste spicca la possibilità di creare sequenze predefinite di azioni che si attivano al verificarsi di precisi eventi oppure in corrispondenza di comandi. Questo apre la strada ad azini ricorrenti e concatenate eseguite su esigenza specifica dell’utente: questa è la vera rivoluzione.

SICUREZZA DOMESTICA

Anche nel 2019 una delle principali leve, se non la principale, di diffusione della smart home rimmarrà quella legata alla sicurezza domestica. Restituire un senso di controllo e prevenzione ai clienti finali attraverso l’installazione di videocamere smart può essere un mezzo per interessarli e fargli compiere il primo passo verso la casa connessa. Le persone cercano soprattutto tranquillità e la video sorveglianza con prodotti consumer semplici e intuitivi da installare è un’occasione di business da non farsi scappare. n

abbiamo estrapolato da una infografica articolata in vari punti alcune delle informazioni più utili per comprendere come si sta sviluppando la smart home. siamo partiti dall’insieme di categorie che possono essere rese “smart” per poi analizzare il trend di fatturato dal 2014 al 2020 con crescite tali da quadruplicare i ricavi in sette anni. si noti come l’automazione domestica passi sostanzialmente da piattaforme integrate, non da moduli a se stanti. questo a dire che l’apertura a standard che coinvolgono più brand è la soluzione ideale per assicurare la massima flessibilità di personalizzazione e di configurazione della smart home. in basso nella colonna di sinistra un indicatore di quali sono i prodotti più graditi ai consumatori: il mix non cambia, segno che le esigenze di “smartizzazione” degli elettrodomestici sono ben collaudate e si affidano a esigenze effettive delle persone, non solo all’evoluzione tecnologica. infine, abbiamo illustrato i benefici che l’utente può ottenere dall’abbracciare questi prodotti. in particolare, sicurezza, comfort, versatilità ed efficienza energetica sono determinanti.



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Nardi: tecnologia, funzioni e design dal gusto Made in Italy Lo storico marchio italiano di elettrodomestici si ripresenta sul mercato con un’ampia gamma di prodotti completamente rivista e rinnovata sia nelle prestazioni che nell’aspetto di ROBERTO BONIN

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l gusto inconfondibile del “Made In Italy” entra in cucina. E lo fa con stile, eleganza ed efficienza. A portare questo mix vincente di design e tecnologia, semplicità e funzionalità, sicurezza e affidabilità, ci pensa Nardi, lo storico brand italiano ancora più rinvigorito e rafforzato dalla capacità innovatrice e produttiva dei partner di Condor Group. Un nuovo corso, una nuova strategia e, ovviamente, una nuovissima produzione, tutta interamente concepita e realizzata sui principali trend di mercato e sulle reali esigenze dei consumatori, siano esse estetiche, funzionali o di semplice spazio. Forte della sua esperienza nel mondo dell’elettrodomestico di qualità, lunga ormai 60 anni, Nardi si ripresenta infatti sui mercati italiano e internazionale con un’offerta molto articolata di prodotti in cui la ricercatezza delle forme si sposa perfettamente con i contenuti altamente tecnologici, in grado di fare veramente la differenza tra le mura domestiche, sia abbellendo gli ambienti sia donando all’utilizzatore una mano concreta nelle incombenze di tutti i giorni.

LA DIFFERENZA IN CUCINA

Tra le tante proposte firmate Nardi, spicca la nuova serie di piani cottura a induzione, caratterizzati da linee pulite ed essenziali, con una superficie completamente piana, in grado di esaltarne l’estetica e garantire prestazioni di livello professionale. In questo genere di dispositivi il calore viene prodotto, tramite un campo magnetico, direttamente sul fondo della pentola: pochissima energia viene per cui sprecata.

DESIGN E TECNOLOGIA, SEMPLICITÀ E FUNZIONALITÀ, SICUREZZA E AFFIDABILITÀ PERMETTONO DI NON DOVER RINUNCIARE ALLE NOSTRE ABITUDINI Il modello top di gamma HI 7 CT 48 da 70 cm è realizzato in vetroceramica e può vantare moderni comandi digitali a sfioramento di tipo slider. Dotato di quattro zone di cottura a induzione con funzione Booster, eroga una potenza regolabile su 9 livelli e presenta funzionalità di spegnimento automatico temporizzato, segnalazione di calore residuo, blocco e termostato di sicurezza, e il riconoscimento automatico della pentola. La potenza massima assorbita è pari a 7.200 W, con la possibilità di adeguamento a impianti domestici limitati a 3 kW. Anche il modello HI 6 CT 48 da 60 cm è realizzato in vetroceramica con comandi digitali a sfioramento. Analogamente al modello precedente, anche lui possiede 4 diverse zone di cottura a induzione con funzione Booster e una potenza regolabile su 9 livelli. Anche qui sono presenti funzionalità all’avanguardia, come lo spegnimento automatico

temporizzato, la segnalazione del calore residuo, il blocco e il termostato di sicurezza, nonché il riconoscimento automatico della pentola. Stesse caratteristiche anche per il modello HI 4 CT 38 da 45 cm, con però tre zone di cottura a induzione con funzione Booster, e una potenza massima assorbita di 5.200 W. Chiude poi la gamma dei piani a induzione, il modello basic HI 3 CT 28 da 30 cm, con sole due zone di cottura a induzione e una potenza massima assorbita di 3.600 W. Ideali complementi dei piani cottura, sono le cappe a camino, soluzioni di grande impatto estetico in grado di rispondere alle diverse esigenze di aspirazione e di integrarsi perfettamente con il design esistente. La nuova gamma Nardi prevede due diversi modelli, di cui il primo da 90 cm (NCA 49 01 X), caratterizzato da un’aspirazione massima da 350 mc/h e dotato di una lampada Led 12 W e tre velocità regolabili tramite pulsanti. A questo si aggiunge un ulteriore modello da 60 cm (NCA 46 01 X) con un’aspirazione massima di 350 mc/h, una lampada Led da 12 W e tre diverse velocità regolabili tramite pulsanti. n


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Una tintoria personalizzata sempre a nostra disposizione Con le innovative soluzioni di pulitura, smacchiatura e asciugatura presentate recentemente da Electrolux, la cura dei nostri capi, anche quelli più delicati, non è più un problema di ROBERTO BONIN

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na mano concreta nella cura dei nostri indumenti, anche quelli più delicati. Ma non solo. Tecnologie innovative studiate per venire incontro alle reali esigenze degli utenti, allo scopo non solo di facilitare al meglio le faccende domestiche, ma, soprattutto, per ottenere risultati perfetti e a prova di tintoria professionale. La nuova asciugatrice PerfectCare 800 EW8HL92ST di Electrolux dotata di tecnologia SteamCare System, infatti, non può essere paragonata a un semplice elettrodomestico che asciuga i capi ma, grazie alla tecnologia a vapore, a una soluzione adatta per dire addio al tempo sprecato. Il programma Vapore Refresh consente d esempio di rinfrescare in soli 10 minuti i tessuti di un vestito di seta o di un abito da uomo, eliminando eventuali tracce di odori e rendendo i capi morbidi e soffici. PerfectCare 800 è poi dotata di altri due Programmi speciali Vapore: selezionando la funzione Cotoni, il vapore distende le fibre dei capi, in modo da diventare più morbidi e non perdere le forme. Impostando il programma speciale Sintetici, il vapore rimuove le pieghe dai tessuti sintetici e gli indumenti saranno pronti per essere appesi o piegati. Il vapore, inoltre, agisce anche da disinfettante, eliminando eventuali germi e batteri residui e, in più, riduce notevolmente le pieghe persino dagli indumenti più grandi o lunghi, grazie all’Opzione Reverse Plus, che incrementa anche l’uniformità di asciugatura. PerfectCare 800 EW8HL92ST è dotata di programmi su misura per l’asciugatura di qualsiasi capo. La tecnologia DelicateCare System, ad esempio, regola la temperatura e i movimenti del cesto

ADDIO AL TEMPO SPRECATO CON IL FERRO DA STIRO E IN LAVANDERIA a seconda dei tessuti; mentre la tecnologia SmartSense System permette di asciugare in maniera ottimale qualsiasi carico, mantenendo forme e caratteri-

stiche sempre intatte grazie a speciali sensori di umidità. L’asciugatrice si prende inoltre cura dei capi in lana, con il programma specifico Lana brevettato e certificato da Woolmark Blue, che quindi garantisce un’asciugatura perfetta senza restringimento delle fibre, ma anche dei tessuti più preziosi con il programma Seta. In più, il programma Outdoor preserva l’impermeabilità e le performance dell’abbigliamento sportivo. n

ADDIO ALLE MACCHIE Electrolux ha pensato anche alle macchie più difficili da eliminare. Grazie a una speciale tecnologia a ultrasuoni ogni traccia di sporco causato da make-up, caffè, cioccolato, vino rosso, terra ed erba, inchiostro, carbone, fango, succhi e tè, ketchup, salsa di soia e sangue verrà eliminata in modo semplice e rapido. La nuova penna smacchiante a punta sferica di Electrolux, è difatti la soluzione adatta per rimediare alle macchie in sicurezza e in modo veloce, evitando pericolosi trattamenti su capi delicati. Basta bagnare la macchia con un po’ d’acqua e detersivo liquido incolore e poggiare la penna smacchiante sul tessuto per far sì che gli ultrasuoni sciolgano efficacemente la macchia. La combinazione di acqua, detergente e tecnologia a ultrasuoni trasmette migliaia di micro-vibrazioni al secondo alle fibre dei tessuti, sciogliendo le singole particelle delle macchie, fino a farle scomparire del tutto, senza lasciare aloni.


Multicooker Crock-Pot: un cuoco al servizio della tua creatività Più comodo di così, non si può. Avere a disposizione un professionista dei fornelli che cucina al posto nostro, dandoci la possibilità di gustare centinaia di diverse ricette senza il minimo sforzo è finalmente realtà. Con le pentole multicooker Crock-Pot non solo tutto questo è possibile e con una rapidità che ha davvero dell’incredibile, ma anche con dei risultati da far invidia ai migliori chef stellati. E dalla qualità e genuinità a prova di test di laboratorio. La cottura lenta a temperatura bassa e costante che adottano i prodotti Crock-Pot è infatti un metodo antichissimo per mantenere inalterate le proprietà nutritive degli alimenti. Una volta selezionati gli ingredienti e avviata la cottura i risultati sono difatti sempre perfetti. Non solo. Le pentole Crock-Pot sono sicure ed economiche, e possono essere lasciate tranquillamente accese anche quando non si è in casa e consumano quanto una lampadina. Molte sono le proposte del brand americano, adatte a tutte le esigenze e le necessità della casa o della cucina, dal modello Traditional da 3,5 litri al modello Sautè, adatto a tutti i tipi di piani cottura, inclusi gas e induzione, fino ad arrivare alla nuova e velocissima Express Cooker, in grado di cucinare pasti fino al 70% più velocemente rispetto alla cucina tradizionale.

www.nital.it/crock-pot


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Il programma 2019 di Optime tra sensibilizzazione e tutele Si è svolta l’Assemblea che traccia la strada per il nuovo anno, che vedrà l’Associazione più attenta a creare consapevolezza della legalità e dell’etica tra retailer e consumatori di LUCA FIGINI

N

el 2018 Optime, l’Osservatorio per la Tutela del Mercato dell’Elettronica in Italia, ha iniziato davvero a intervenire in modo significativo sul mercato. L’Associazione “di scopo”, fondata da Euronics, Expert, Trony, Aires, Unieuro e Confcommercio, e a cui aderiscono Ancra, Andec, Ascofoto, Aifoto, Ecodom, Fapav e Netcomm, ha chiuso l’anno in occasione della pubblica assemblea pochi giorni prima di Natale. Da una parte è stata accettata all’unanimità la richiesta di adesione pervenuta da parte di Nital. Dall’altra è stato presentato l’ambizioso Action Plan 2019, che vedrà la Federazione impegnata in azioni a vasto raggio mirate alla tutela dei retailer, dei consumatori e della concorrenza legittima tra operatori.

EDUCAZIONE

Una su tutte (peraltro urgente) è dare vita a un percorso di sensibilizzazione ed educazione del consumatore. Optime, quindi, non interverrà attivamente solo sugli operatori del settore ma darà vita a un percorso di acculturamento del cliente finale. In questo contesto si innesta il progetto di un video provocatorio ed educativo sull’acquisto non etico che, affrontando il tema in modo ironico, porrà l’accento su determinate dinamiche del web e sulle ricadute economico-sociali di comportamenti distorsivi da parte di operatori senza scrupoli e di consumatori disattenti. La storia si inserirà idealmente nel filone della fortunata serie “Il titolare”, realizzata per Confcommercio, che racconta in tono graffiante e sarcastico un mondo

ideale, dove tutti i problemi quotidiani legati al mondo dell’Impresa sono risolti con una facilità disarmante.

I FATTI ALLA BASE

Il percorso mirato a incrementare la consapevolezza ha ricadute positive sull’interno comparto dell’elettronica di consumo, ma non può più essere slegato da azioni fattive dalle istituzioni governative. Un intervento non è più rimandabile e deve procedere nella direzione di craere un corpus normativo europeo che consenta di normare i marketplace affinché possano continuare a offrire le opportunità di business ma in un contesto etico e di rispetto delle regole. Non in questo perdurante ecosistema di retail asimmetrico tra online e offli-

ne. Andec ha sottolineato l’importanza dell’azione di Optime per andare a intercettare ed eventualmente bloccare alcune “semplici” violazioni di diritto civile che però ingenerano sostanziali conseguenze comerciali. Per esempio, le reti di distribuzione selettiva sono legali, tuttativa possono dare luogo a comportamenti infedeli che violano le regole e sono originati dall’intenzione di attuare scompensi competitivi. Questa azione di scudo di Optime, ci tiene a precisare Ancra, non si declina solo sulle grandi realtà ma anche e soprattutto sui piccoli negozianti che rappresentano “una realtà forte e radicata sul territorio”. La somma tra il peso economico delle grandi insegne e la territorialità dei piccoli negozi danno vita a un patrimonio distributivo della consumer electronics

I RISCHI DEL MARKETPLACE Alla Assemblea ha partecipato anche il Professore Marco Gambaro, docente di Economia alla Università Statale di Milano, che ha fotografato i rischi dei marketplace all’interno delle piattaforme di vendita online, per esempio Amazon, eBay e simili. Gambaro ha proposto dati sintetici estrapolati da uno studio più ampio e completo sul tema dell’e-commerce, i cui dati saranno presentati in primavera. La stima fa rizzare i capelli. Secondo lo studio in corso, i marketplace generano un giro d’affari di 100 miliardi di euro; il ricavo legato ai servizi (in altre parole, il margine) è pari al 29%: a conti fatti sono 32 miliardi di euro di profitti. Questa immensa ricchezza si intreccia ad altre dinamiche che soffiano vento nelle vele del marketplace. Per prima cosa, i consumatori non riescono a comprendere in modo chiaro la distinzione tra il marketplace, la piattaforma di commercio, il merchant e l’insegna: a tutto svantaggio della

valorizzazione dei servizi post-vendita. I marketplace, che vanno regolarizzati non demonizzati, sono spesso oggetto di usi opportunistici da parte di operatori non corretti, che adottano comportamenti “usa e getta” per traguardare vendite a prezzi bassi. Ciò determina una concorrenza illegittima e una anomala riduzione dei margini complessivi per effetto degli algoritmi che adeguano in automatico i prezzi. Per difendersi, conclude Gambaro, servirebbero leggi europee che si distolgano dall’attuale Telecoms Package e dalla legge 31/2000 art. 14, entrambe studiate per gli operatori telefonici che non possono essere corresponsabili delle informazioni che viaggiano sulle linee di connessione. Il coinvolgimento della piattaforma principale c’è ed è evidente con i marketplace: urge quindi una normativa ad hoc che blocchi i comportamenti illegali e anticompetitivi e renda uniforme il trattamento tra onlie e offline.

che deve essere tutelato e valorizzato, soprattutto tenuto nella dovuta considerazoine dal Governo italiano.

AREE DI INTERVENTO

L’azione di Optime si concentra su quattro aree: accreditamento istituzionale, per instaurare processi di collaborazione con le autorità comptenenti; sensibilizzazione, come descritto in questa sede; interventi sulla normativa, per suggerire e proporre modifiche atte a evitare squilibri e asimmetrie; azioni investigative e giudiziarie nell’ottica di bloccare comportamenti che generano fenomeni anticompetitivi. Sì, perché l’obiettivo di avere un ecosistema commerciale “pulito” e sostenibile dovrebbe essere di interesse collettivo e non solo fare capo all’impegno delle singole aziende o associazioni. Optime vive non solo di moto proprio, andando a scandagliare e individuare siti e società non aderenti alla normativa vigente o la cui attività sistematica è evadere obblighi e tasse, ma necessita anche di un supporto costante da parte dell’interno tessuto distributivo. Non a caso nasce nell’alveo delle associazioni di categoria che ospitano le insegne ed è supportata dai retailer. Questo restituisce la dimensione del tipo di impegno, che si concretizza in un montioraggio esteso del commercio italiano. E se l’acquisto etico è una responsabilità di tutti, chi lo attua e chi lo propone, perché ciò diventi un obbligo è necessario che si parta da una normativa europea e da un dialogo extra nazionale. Nel 2019 Optime si propone di instaurare un tavolo allargato di concertazione e confronto con tutte le associazioni di categorie europee. Un impegno ambizioso ma necessario. n


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Gli ampi margini di manovra delle fotocamere mirrorless L’arrivo delle Full Frame di Canon e Nikon restituisce equilibrio a un mercato che oggi può contare, per crescere, sia sul pubblico giovane, votato agli smartphone, sia sui professionisti di DINO DEL VESCOVO

L’

attuale offerta di fotocamere mirrorless comprende modelli e standard per diverse categorie di utenza: dai giovani millennial ai fotografi di lungo corso. Le dieci aziende circa, che detengono oggi il mercato delle “senza specchio”, hanno infatti a listino macchine fotografiche il cui prezzo parte da qualche centinaio di euro, per i kit base “corpo + obiettivo”, fino a cifre che oscillano fra i 2.500 e i 10.000 euro per il solo corpo camera. Questo è un bene, sia perché i fotografi professionisti hanno adesso a disposizione mirrorless in grado di competere con le reflex di fascia pro, sia perché le nuove generazioni possono essere più facilmente convogliate verso la fotografia “vera”. Le mirrorless entry-level puntano infatti a catturare l’attenzione di chi fino a oggi ha scattato o ripreso filmati soltanto con lo smartphone e che, pur continuando a farlo, vuole sperimentare un nuovo modo di produrre fotografie e video da condividere online.

EFFETTI SPECIALI E CONNETTIVITÀ: IL SEGRETO PER INTERCETTARE I MILLENNIAL

È al target di chi usa lo smartphone anche (e soprattutto) per fotografare che il lavoro di comunicazione deve ambire, per colmare il pesante gap che negli ultimi anni si è formato fra i consumatori di massa, poco interessati alle macchine fotografiche, e i professionisti, che di queste ultime invece non posso fare a meno. Le gran parte delle case produttrici vanta modelli adatti al pubblico giovane: Canon, Olympus, Sony, Fujifilm, Xiaomi e Panasonic. Con differenze di forma, le mirrorless di ingresso offrono infatti funzioni creative in grado di rendere ogni scatto consono all’uso che i più giovani fanno, ossia alla condivisione sui social network delle proprie esperienze. Un esempio è dato da Olympus che con le Pen e le Pen-F intercetta il pubblico giovane, soprattutto femminile, attento non solo all’aspetto creativo ed espressivo della fotografia, ma anche al design. La collezione del marchio giapponese annovera infatti insoliti accessori moda come borse, cinghie e custodie in pelle che si abbinano alle mirrorless Pen non solo nella funzionalità, ma anche nel look. A fare scuola da questo punto di vista è Fujfilm che nei modelli base e intermedi delle ormai famose mirrorless serie X, come le X-A3 e la X-A5, oltre a condensare un piacevole look rétro, integra funzioni avanzate per i selfie e per la creazione di time-lapse direttamente in camera, cui si aggiunge una serie di filtri

ed effetti speciali che fanno la gioia dei più giovani. A Fujifilm va inoltre il merito di aver creato una community di fotografi professionisti i quali hanno sposato in toto la sua filosofia: i modelli top di gamma della serie X nonché le nuove mirrorless medio-formato della serie GFX vanno acquistando sempre più consensi. Altri modelli da proporre al pubblico giovane arrivano da Sony, Canon e Panasonic. Tutte mettono a disposizione soluzioni avanzate di connettività che le avvicinano al mondo degli smartphone. Connettendosi a questi ultimi via Bluetooth e/o Wi-Fi è sempre possibile, quasi in real time, trasferire le immagini e i video al telefono per una immediata condivisione su Instagram e Facebook.

UN SETTORE CHE PUÒ E DEVE FINALMENTE COINVOLGERE ANCHE I PROFESSIONISTI

Il segmento professionale, su cui si realizzano i margini più interessanti, è quello sul quale i produttori investono maggiormente le loro energie. Con l’in-

troduzione dei nuovi sistemi mirrorless Full Frame Nikon Z e Canon Eos R, il mercato della fotografia professionale ha cambiato definitivamente volto. Se fino a poco tempo fa, era esclusivo appannaggio delle reflex, con l’eccezione di Sony che, con la sua offerta di mirrorless Full Frame di alto livello negli ultimi anni è riuscita a imporsi su professionisti di ogni genere ed età, il presente vede l’ago della bilancia in posizione intermedia fra le reflex e le mirrorless più avanzate. Un chiaro segnale anche per gli addetti alle vendite che da questo momento in avanti potranno proporre alla loro clientela un range di articoli decisamente più vasto. L’affermazione delle mirrorless sulle reflex porta con sé un altro grande vantaggio: il corredo di ottiche dedicate, già ampio se si guarda a Sony, tenderà con il tempo ad avvicinarsi a quello degli obiettivi reflex. Un professionista che acquista oggi una mirrorless top di gamma dovrà infatti dotarsi in breve tempo di un adeguato parco ottiche. Al momento gli obiettivi Nikkor Z sono tre, i Canon RF quattro,

LA TECNOLOGIA BEN SI PRESTA A CATTURARE L’ATTENZIONE DEI CLIENTI CHE VOGLIONO BEN PIÙ DEL TELEFONINO

la collezione Sony, se si guarda al solo innesto E, ne prevede più di 40. Non di meno fa Fujifilm che alla sua eccellente collezione di mirrorless APS-C della serie X abbina circa 25 ottiche Fujinon X, mentre è in crescita il parco obiettivi GF delle medio-formato GFX.

LA SECONDA VITA DELLE OTTICHE PER MACCHINE REFLEX

Con le nuove mirrorless Full Frame firmate Canon e Nikon, sono stati presentati gli anelli adattatori con i quali i fotografi più attrezzati possono continuare a usare rispettivamente gli obiettivi Canon EF/EF-S e Nikkor F-Mount. A quelli che iniziano è invece data la possibilità di acquistare anche ottiche “tradizionali” con la certezza di usarle insieme ai nuovi corpi senza specchio. Ciò rappresenta un incentivo per l’acquirente e, al tempo stesso, un motivo in più per incrementare le vendite di mirrorless per i fotonegozianti. Le prestazioni e le focali degli obiettivi per reflex restano infatti invariate quando questi sono abbinati, tramite adattatore, alle rispettive mirrorless. Canon e Nikon propongono kit composti dal corpo macchina e dall’adattatore, consentendo a chi acquista di mettere insieme la nuova strumentazione con quella già in proprio possesso. n


LA MIRRORLESS CHE SUPERA I CONFINI

» Nuovo Sensore CMOS retroilluminato da 26,1 MP » Processore d’immagine di 4a generazione » Filmati 4K @ 60p a 10 bit su scheda SD con HDMI out 4:2:2 simultaneo » Filmati High Speed Full HD 120p per slow motion » Scatto a raffica a 30fps senza blackout con otturatore elettronico Foto ©Tristan Shu | FUJIFILM X-T3 e ottica XF10-24mm F4 R OIS - 1/2500 sec. F4, ISO 640.

FUJIFILM-X.COM/IT


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Tornano a crescere i consumi in Italia: +2% rispetto al 2017 Buone notizie dal consueto Osservatorio Findomestic di fine d’anno, anche se il segno positivo non riguarda ancora tutte le categorie di mercato. Buoni propositi per il 2019 DECOLLANO E-COMMERCE E CREDITO AL CONSUMO

di ROBERTO BONIN

B

uone notizie dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic 2018. I consumi degli italiani sono in crescita di 21,14 miliardi di euro (+2%) rispetto al 2017: la spesa totale raggiunge 1.000 miliardi e 80 milioni di euro, consolidando un trend positivo che dura da cinque anni. I dati dell’Osservatorio, realizzato in collaborazione con Prometeia, dimostrano difatti che il mercato dei beni durevoli è cresciuto dell’1,5% a valore, con un incremento doppio nel comparto casa. L’Osservatorio registra anche il boom dell’e-commerce: si stima un aumento in valore del 16% a fine anno. Quello che sta per concludersi, inoltre, rappresenta per il credito al consumo, che cresce

LA SPESA TOTALE RAGGIUNGE I 1.000 MLD E 80 MLN DI EURO, CONSOLIDANDO UN TREND POSITIVO CHE DURA DA 5 ANNI del 3,9% negli ultimi 12 mesi. Nel 2018 il mercato dei beni durevoli vale in tutto 83 miliardi e 203 milioni di euro, distribuiti fra il settore dei veicoli e quello della casa: se i consumi totali sono cresciuti in valore mediamente dell’1,8% nell’ultimo quinquennio, il mercato dei durevoli è migliorato in media del 4,7%. Dai dati diffusi dall’Osservatorio si percepisce, inoltre, come si sia ormai entrati nell’era del consumatore connesso, abituato ad acquistare sempre più beni

collegati alla rete, multifunzionali e di fascia premium. Non a caso nell’ultimo anno il segmento della tecnologia consumer è calato in volume del 2,7% ma ha visto una crescita media dei prezzi del 5,6%: il risultato è un incremento in valore del 2,7% per un totale di 14 miliardi e 800 milioni di euro.

BENE TLC E PED, MALE IT, GED E CONSUMER ELECTRONICS

L’Osservatorio Findomestic rileva per il 2018 un +10,6% di fatturato per il seg-

Negli ultimi 5 anni il mercato dell’e-commerce, in base ai dati diffusi dal Politecnico di Milano, è passato dai 14,3 miliardi di euro del 2014 ai 27,4 miliardi di euro del 2018, crescendo di anno in anno a due cifre e apprestandosi a chiudere l’anno con un incremento in valore del 16%. L’e-commerce è composto per il 44% da servizi, con il turismo che ricopre la quota più ampia (35,8%), e per il 56% da prodotti tra cui spiccano quelli dei comparti informatica e elettronica (16,8%), abbigliamento (10,6 %), arredamento (5,1%), food & grocery (4%) e editoria (3,6%). Tra i beni durevoli, secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2018 risultano in forte crescita i mobili (+50%), l’elettronica di consumo (+30%), l’home comfort (+24%) e la telefonia (+23%). Online si comprano meno soltanto i prodotti della fotografia (-7%), che però continua a rappresentare il segmento in cui l’incidenza dell’e-commerce è più elevata (con un peso del 26%.) In un contesto di crescita dei consumi, il mercato del credito al consumo prolunga l’andamento positivo che dura da sette anni e si prepara a salutare il 2018 con erogazioni per 67 miliardi di euro e un saldo positivo del 3,9%. Nel settore dei beni durevoli il ricorso al credito al consumo aumenta quando l’esborso si fa più elevato per il consumatore. Un finanziamento medio per elettrodomestici ed elettronica ammonta a 840 euro e 2.500 euro per mobili e arredo.

un andamento col segno positivo caratterizza soprattutto le catagorie degli smartphone, dei wereables, del gaming, dell’audio e dei droni


M I R R O R L E S S R E I N V E N T E D I L

N U O V O

N E L L E

P U N T O

D I

P R E S T A Z I O N I

R I F E R I M E N T O O T T I C H E

Che si tratti di foto o video, la nuova serie Z full-frame supera i limiti conosciuti in termini di qualità delle immagini e capacità ottiche, grazie al nuovissimo innesto a baionetta Z. Libera la tua creatività con la nuova generazione di obiettivi NIKKOR Z o scegli tra i circa 360 obiettivi NIKKOR F compatibili*. Goditi l’esperienza rivoluzionaria delle prestazioni ottiche offerte dal nuovo straordinario e compatto sistema Nikon Z. V E L O C I TÀ D I S C AT TO F I N O A 9 F P S | 4 9 3 P U N T I A F | V I D E O 4 K U H D S I S T E M A D I S TA B I L I Z Z A Z I O N E V R A 5 A S S I | M I R I N O E L E T T R O N I C O | Q U A D V G A *In abbinamento con l’adattatore a baionetta dedicato. Qualche obiettivo potrebbe operare con alcune limitazioni.


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andamenti assai differenti per le diverse categorie merceologiche del mercato eldom: alla continua crescita degli smartphone si contrappone la decrescita dei grandi elettrodomestici mento telefonia con ricavi che sfiorano i 6 miliardi di euro. I dati evidenziano la preferenza degli italiani soprattutto per gli smartphone di alta gamma: infatti le unità vendute sono in flessione del 2%, ma i prezzi sono in ascesa del 12,9%. Il mercato riceve un sostegno anche dalla crescita dei prodotti di nicchia, come le cuffie (+41% in valore) e i dispositivi indossabili (+9%). Il decremento dell’1,1% in valore per l’IT è ancora più pesante se si guarda all’andamento dei volumi, in flessione del 3,4%. A contribuire negativamente sono tablet (-12%) e PC portatili (-3,5%) che, insieme valgono quasi la metà del mercato. Un contributo positivo arriva dalle cartucce per stampanti, (+3%), da monitor (+20%) e videogiochi con accessori (+11,5%). Prometeia valuta poi una decrescita del 3,5% in valore per l’elettronica di consumo, fortemente condizionata dai risultati negativi dei Tv (-1,6%) che rappresentano l’80% del fatturato. Gli importanti progressi delle vendite di smart Tv e di televisori con schermi di grandi dimensioni non bastano a riportare il segmento su un terreno di ripresa. Resta stabile sui livelli 2017, invece, il segmento audio statico, grazie agli home sound system e soprattutto a quelli con assistenti vocali incorporati che crescono dell’1,2%. L’unico contributo positivo alla dinamica del mercato continua a provenire dai droni, che con tassi di crescita a doppia cifra (+14,6%) ha conquistato nel giro di 3 anni l’1,3% del fatturato del settore. La dinamica positiva dei prezzi contiene

DEALER

SI E’ ORMAI ENTRATI NELL’ERA DEL CONSUMATORE “CONNESSO”, ABITUATO AD ACQUISTARE BENI COLLEGATI ALLA RETE il calo del fatturato del settore fotografico: per le macchine digitali la contrazione è dell’1,7%, mentre per reflex e obiettivi intercambiabili il decremento è dell’1,5%. Il mercato dei grandi elettrodomestici chiuderà l’anno in declino: -2,3% di fatturato con -1,5% nei volumi e -0,8% nei prezzi. La riduzione – più netta nel comparto del freddo con un -3,2% – arriva al termine di quattro anni di crescita ininterrotta. In controtendenza il dato relativo alle asciugatrici, che fanno

registrare un’impennata del 10,8% in valore grazie al traino dei prodotti ad alto contenuto tecnologico quali le asciugatrici con pompa di calore. I risultati attenuano solo parzialmente il calo delle vendite di lavatrici (-2,3%) e di lavastoviglie (-4,9%). Segno positivo, invece, per i piccoli elettrodomestici, con un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro per una crescita dello 0,3% (-2,3% volumi e +2,8% prezzi). Il trend positivo del fatturato è attribuibile esclusivamente al segmento “cura della

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La Publiedim S.r.l. Direzione, amministrazione e pubblicità: via Matteo Civitali, 51 - 20148 Milano Telefono: 02.48703201 r.a. leader@publiedim.com redazione@publiedim.com grafica@publiedim.com Testata periodica iscritta nel Registro della Stampa presso il Tribunale di Milano il 09/04/2018 con il numero 109. Iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il n. 6107.

casa” (+7,4%), all’interno del quale gli aspirapolvere segnano un’importante crescita (+23,4%). Un’evoluzione, questa, sostenuta soprattutto dalla domanda di soluzioni smart. In calo, invece, il segmento della “preparazione del cibo” (-5,1%) e quello della “cura della persona” (-2,3%). La brusca frenata nelle vendite dei condizionatori (-11,5%), soprattutto di quelli portatili, nonché il netto tracollo delle stufe elettriche (-30,9%), trascina infine in territorio negativo il segmento dell’home comfort, per cui l’Osservatorio calcola un calo del 14,1% in volume e del 10,2% in valore. Si mantengono invece in crescita (+3,3%) i prodotti per il trattamento dell’aria, che rappresentano ormai il 14% dell’intero settore. n

dicembre - gennaio 2019 Testate del Gruppo Leader - Dealer Mono by Ei dal 1960 EiMag.it - www.eimag.it - www.eimagpro.it iGizmo.it - www.igizmo.it Direttore Responsabile Luca Figini luca.figini@publiedim.com Direttore Editoriale Fiorenza Moradei fiorenza.moradei@publiedim.com Coordinamento Redazionale Roberto Bonin roberto.bonin@publiedim.com

Redazione Dino del Vescovo, Virginia Galli, Sergio Corbella, Romeo Gatto Art Director Lucia Moradei Grafica e impaginazione Daniela Bascià danielabascia@gmail.com www.edi32.com Marketing & Adv adv@publiedim.com Stampa Ingraph S.r.l. Via Bologna 104/106,20038 Seregno (MB)

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