Bilancio sociale 2012

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INDICE

INTRODUZIONE LA NOSTRA MISSION DOVE SIAMO – I NOSTRI SERVIZI GLI ORGANISMI SOCIALI L’ORGANIZZAZIONE LE RETI: il Consorzio 45, il Movimento Cooperativo e le Cooperative SOCI E SOCI LAVORATORI E LAVORATORI GESTIONE DEL PERSONALE UNA QUALITA’ CHE CONTINUA LA FORMAZIONE COLLABORAZIONE CON IL VOLONTARIATO UTENTI SERVITI I SERVIZI Odoardina Benzi Laboratori Integrati Zorella La Manta Stradora Campo estivo “Natura in gioco” L’IMPRESA DI ESSERE COOPERATIVA Ufficio commerciale Area progettazione e sviluppo VIVIBILITA’ E RADICAMENTO NEL TERRITORIO 15 anni di attività Podere in festa Dal comun vivere e d’altre fantasticherie Tutta la vita a casa a Treviso Le parole della disabilità L’arte è utile! Sviluppare i talenti disponibili CONCLUSIONI

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INTRODUZIONE e nota metodologica Il Bilancio sociale di Zora Società Cooperativa Sociale vuole essere il rendiconto del nostro quotidiano attuare i principi e valori espressi nella mission, affinché tutte le persone (Soci, Familiari, Utenti, Volontari, Enti Committenti, ecc.) che ruotano attorno alla nostra realtà possano essere informati e valutare il nostro operato. Attraverso queste pagine raccontiamo quanto abbiamo realizzato nell’anno, il bagaglio culturale ed esperienziale che ci supporta nonché le strategie messe in campo. Per fare ciò abbiamo coinvolto responsabili di funzione, consiglieri, coordinatori e operatori, nel tentativo di trasmettere lo spirito e la cultura che ci accompagnano comunemente a tutti i livelli. Iniziamo illustrando i valori che ci ispirano e chi siamo , sia da un punto di vista logistico che organizzativo Cuore dello svolgimento delle nostre attività è dettato dalla compagine sociale e dai lavoratori , cui è dedicata una sezione: andamento e descrizione del lavoro e servizi e opportunità proposti ai soci stessi; la formazione effettuata e offerta. Basilare per “Zora” sono il rapporto con il territorio, il contesto e le reti che si creano tra imprese, associazioni, movimento cooperativo e volontari: tali elementi sono descritti approfondendo in particolare alcuni eventi ed esperienze che hanno caratterizzato l’anno trascorso. Abbiamo ritenuto importante dar voce ad ogni centro menzionando le situazioni consolidate e quelle innovative, a volte anticipando azioni previste per il 2013, senza però tralasciare il lavoro di chi tutti i giorni si adopera per far si che il servizio svolto sia della massima soddisfazione possibile per l’utente e i suoi familiari. Abbiamo riportato valutazioni imprenditoriali e la nostra espressione di responsabilità sociale, proseguendo in questo modo con la politica di trasparenza e condivisione nei confronti dei soci e dei nostri stakeholder. Auspichiamo, attraverso la forma e il linguaggio scelto di aver reso questa edizione il più accessibile possibile: è nostro obiettivo infatti valorizzare al massimo questo strumento perché sia un’occasione di contatto con chi ci vuole conoscere meglio e un’opportunità di soddisfazione per chi a volta è completamente assorbito dal qui ed ora.

Vi saremo dunque grati se, alla fine della lettura, vorrete farci pervenire una vostra opinione all’indirizzo info@coopzora.it. Sperando di aver reso il documento scorrevole e interessante ….. … buona lettura! Claudia Melli Ghisio Igor


LA NOSTRA MISSION

1. rispondere al bisogno di socializzazione, emancipazione, affermazione individuale ed integrazione sociale delle persone svantaggiate, perchè tutti vivano in benessere e con dignità il proprio tempo 2. lavorare in una situazione in continuo divenire, con la partecipazione attiva e plurale degli utenti, delle famiglie, dei lavoratori e degli Enti committenti 3. co-progettare, essere una realtà sempre più radicata nel territorio per arricchirne le reti relazionali, le risorse e le opportunità, anche promuovendo nuovi progetti e iniziative e sostenendo e organizzando azioni di volontariato 4. concorrere a riconoscere e affermare i diritti delle persone svantaggiate e ad abbattere le barriere (materiali e non), che provocano o mantengono situazioni di emarginazione e bisogno 5. in un’ottica di costante ricerca della qualità, impegnarsi ad offrire ai clienti (utenti, famiglie, contesto sociale…) i migliori prodotti e servizi 6. stimolare e valorizzare il contributo dei soci alla vita della cooperativa, incentivandone il senso di appartenenza, e favorire la crescita professionale e migliori condizioni di occupazione e lavoro per i soci lavoratori 7. mirare al miglioramento dell’organizzazione, della produttività e alla solidità del patrimonio (efficacia ed efficienza delle azioni) 8. interagire con le altre cooperative per rafforzare la cooperazione sul mercato, diffonderne i valori, svilupparne la presenza e il ruolo sociale e creare nuove opportunità di lavoro. Approvati dall’Assemblea dei soci il 15/12/05

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DOVE SIAMO – I NOSTRI SERVIZI Centro Residenziale “STRADORA” Centro diurno “BENZI” Appartamento “IL BRUCO” Via Munari, 7 42019 Pratissolo – Scandiano (RE) Tel 0522 531628 e-mail zorella@copzora.it

Centro Diurno “Odoardina” Via Salimbene da Parma, 143 42124 Sesso - Reggio Emilia Tel 0522 531628 e-mail odoardina@copzora.it

Centro Residenziale “ZORELLA” Via Cesare Pavese, 94 42090 Puianello – Quattro Castella (RE) Tel 0522 1717620 e-mail zorella@copzora.it

Centro Residenziale “LA MANTA”

VILLA SESSO

REGGIO EMILIA RONCADELLA

QUATTRO CASTELLA

Via Forlanini, 1 42124 Roncadella – Reggio Emilia (RE) Tel 0522 345061 e-mail lamanta@copzora.it

SCANDIANO

Sede Legale e Amministrativa Via Munari, 5 42019 Pratissolo – Scandiano (RE) Tel 0522 982601 e-mail info@copzora.it

Progetto “LABORATORI INTEGRATI” Campi gioco Estivi per bambini

Via delle Scuole 42019 Pratissolo – Scandiano (RE) Tel 329 3708406 e-mail mercatino@copzora.it

Via delle Scuole, 3 42019 Pratissolo – Scandiano (RE) Tel 0522 982601 e-mail info@copzora.it

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GLI ORGANISMI SOCIALI Il 2012 è stato l’ultimo anno di mandato per il precedente consiglio di amministrazione, pertanto, a fronte del rinnovo, come da regolamento è stata istituita la commissione di verifica requisiti per i candidati, composta da Salsi Franco (presidente collegio sindacale), Iori Lucia, Barbara Bertani e Castagnetti Silvia: sono state visionate le candidature affinché presentassero i requisiti richiesti dal regolamento e sono dunque state proposte all’assemblea. Parallelamente sono stati effettuati da parte della presidenza 3 incontri informativi di preparazione per soci, occasioni in cui è stata ripercorsa la storia della cooperativa e il funzionamento attuale. E’ stato inoltre divulgato un libricino che racchiude la nostra storia e le nostre origini, il funzionamento delle cooperative e le tipologie delle stesse, nonché gli organismi chiamati a vigilare su di esse. A Maggio del 2013 è stata dunque convocata l’Assemblea dei Soci per l’approvazione del bilancio di esercizio e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: alcuni consiglieri sono stati confermati e altri rinnovati. Il Consiglio ha poi eletto in seduta stante il Presidente ed il Vice Presidente conferendo continuità di mandato a Claudia Melli e Luigi Flotta. Nel corso della stessa assemblea, abbiamo integrato il regolamento di ristorno E’ stato inoltre rinnovato il collegio sindacale che è oggi così composto: Salsi Rag. Franco (Presidente) - Menozzi Dott. Mauro e Salami Dott.ssa Romana (Sindaci Effettivi) - Cattini Rag. Celso e Viani Dott.ssa Cinzia (Sindaci Supplenti). Per quanto concerne il revisore legale dei conti si ricorda che Zora ha affidato l’incarico alla Dott.ssa Mattioli Romana. Un ringraziamento particolare ai consiglieri uscenti, che non hanno mai fatto mancare il supporto durante il mandato triennale trascorso: Gradellini Lorena, Messori Monica, Ibatici Davide, Santamaria Adriano e Zavaroni Claudia. Il Consiglio di Amministrazione si è riunito 12 volte nell’arco dell’anno ed ha affrontato tematiche ed argomentazioni diversificate, mantenendo costante ed attiva l’ attenzione alle esigenze dei Lavoratori e degli ospiti delle nostre strutture. Il lavoro del Consiglio si è orientato affinché, d’innanzi ad un contesto territoriale allargato caratterizzato da una graduale diminuzione di risorse, i potenziali qualitativi caratterizzanti l’attività della Cooperativa potessero mantenersi attivi e continuativi. Durante le riunioni si sono aperti spazi di discussione partecipati, a volte accesi, mettendo a confronto punti di vista di Consiglieri con esperienze lavorative e personali differenziate (l’essere famigliare, operatore, imprenditore, rappresentate del territorio) con l’obiettivo di deliberare decisioni ed ipotesi di lavoro capaci di rispondere con uno sguardo allargato alle esigenze contestualmente emerse nell’arco del tempo. A distanza di pochi mesi dalla nomina, il gruppo ha definito in modo semplice e naturale una modalità di lavoro caratterizzata dalla “libertà di espressione” e dal “dovere di ascolto” di ognuno, a garanzia del valore democratico proprio della Cooperativa. Durante l’assemblea del 3 Settembre, abbiamo illustrato lo stato di attuazione degli obiettivi della cooperativa,il sistema di agevolazioni riservata ai soci e a seguire si è tenuta presso il ristorante “da Fiorella” la cena sociale per festeggiare i 10 anni lavorativi di Cesare, Enrica, Massimo e Lara. Durante l’assemblea è stato inoltre regalato un buono vacanza estraendo a sorte tra i partecipanti (la fortunata è stata Barbara). Claudia Melli e Ghisio Igor

Lara Sassi

Piero Giannattasio Cesare Sternieri

Presidente: Claudia Melli

Igor Ghisio

Elisabetta Guidetti

Vice Presidente: Luigi Flotta

Cinzia Gambetti

Elio Annovi

Monica Lasagni

Eleonora Alboni

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L’ORGANIZZAZIONE

Nel corso del 2012, l’entità organizzativa della Cooperativa è stata sottoposta ad alcuni cambiamenti importanti. Presso il Centro diurno Odoardina, inseguito alle dimissioni di Pierluigi Utini, Massimo Arduini è stato incaricato del Coordinamento della struttura. A dicembre, il coordinamento del Centro Diurno Benzi è stato affidato a Cinzia Gambetti (proveniente dai Laboratori integrati). Presso i Laboratori Integrati, in relazione al nuovo assetto organizzativo interno concordato con gli Servizi Invianti, si è revocato l’incarico di Responsabile a Matteo Nasciuti, mantenendo attivo l’incarico di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). Durante il periodo estivo, Angelo Di Carlo (coordinatore di Zorella) è stato incaricato come Responsabile pianificazione e gestione dei “Campi Gioco” estivi per bambini. Le altre funzioni sono rimaste invariate: Presidente - Melli Claudia; Responsabile Personale e Sistema Gestione Qualità - Fabiole Giacomo; Responsabile Tecnico - Ugolotti Daniela; Responsabile Area Progettazione e Sviluppo - Calvari Maria ; Responsabile commerciale, acquisti e manutenzioni – Igor Ghisio; Per il coordinamento dei Servizi: La Manta: Giaroli Gianluca; Stradora/Bruco: Campioli Cristina; Zorella: Di Carlo Angelo; Laboratori Integrati: Fajeti Maurizio Il “funzionamento tecnico” della nostra organizzazione si avvalso del concorso operativo del gruppo di Staff (composto da Presidente, Responsabile Tecnico, Responsabile Personale, Responsabile Area Progettazione e Sviluppo e, periodicamente, partecipano il Responsabile Commerciale) e del gruppo di Direzione (6 Coordinatori di struttura, Responsabile Commerciale/sicurezza, Responsabile Tecnico, Responsabile Personale, Responsabile Area Progettazione e Sviluppo e la Presidente). L’operato di questi due organismi si è tradotto in una serie di incontri programmati a cadenza diversa (indicativamente lo Staff si riunisce una volta a settimana mentre la Direzione una volta al mese) entro il quale, attraverso il confronto, l’analisi e l’espressione creativa, vengono concretizzate le linea di lavoro ed i valori dettati dalla nostra mission e sostenuti dal Consiglio di amministrazione Quest’anno lo Staff si è riunito 18 volte e la direzione 14 Claudia Melli e Ghisio Igor

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LE RETI: il Consorzio 45,

il Movimento Cooperativo e le Cooperative Il nostro essere Cooperativa si manifesta anche all’interno di un movimento più ampio, ricordiamo infatti che aderiamo a “Legacoop” come Centrale Cooperativa e al “Consorzio 45” come consorzio di settore. In particolare, Zora esprime una rappresentanza (nella figura della Presidente) nella Direzione di Legacoop Emilia Romagna, e della direzione di Legacoop Reggio Emilia e naturalmente presenziamo a tutte le riunioni di settore (Legacoopsociali) provinciali e regionali. Anche quest’anno molte direzioni sono state centrate sul tema della crisi e degli scenari economici, con particolare riferimento alla situazione delle Cooperative di costruzioni creatasi nella nostra provincia. Non sono comunque mai mancati né lo sguardo al futuro né lo sguardo all’Europa, nonché ai passi che hanno seguito la costituzione dell’ ACI (l’Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento nazionale tra Legacoop, AGCI e Confcooperative) Infatti il 30 novembre, presso la Cantina Canali di Albinea, ha avuto luogo la prima assemblea dell’ ACI provinciale Per quanto riguarda il nostro settore, “Legacoopsociali”, il lavoro è stato concentrato sul tema dell’accreditamento e sul confronto con la regione, rinnovo del contratto collettivo di lavoro e il confronto con le altre realtà che operano nel territorio regionale; non da ultima la situazione di prospettiva riguardo all’aumento dell’IVA , che ci ha portato ad aderire, con un gruppo di persone e operatori di Stradora alla manifestazione indetta a Roma il 31 ottobre 2012, pur sotto l’acqua, in piazza a Montecitorio a manifestare…. NOI C’ERAVAMO!!! L’11 e 12 Maggio a Riccione si è tenuta l’Assemblea di Legacoop Sociali Emilia Romagna, che quest’anno si è realizzata attraverso una metodologia denominata OST (Open Space Technology), centrata sul tema “cooperative sociali: capaci di risolvere crisi?...tra conservazione ed innovazione……”

Il 9 dicembre abbiamo partecipato al convegno “il lavoro in cooperativa” , che, tra gli altri, ha visto l’intervento di Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop Nazionale Abbiamo inoltre partecipato al l’assemblea del consorzio 45, del CCFS (Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo) della Cooperativa “Lo Stradello” e di “Boorea”

Il 7 dicembre abbiamo presenziato alla presentazione di “OFFICINA EVENTI”, un brand per l’organizzazione di eventi del “Consorzio 45” coordinato dal nostro socio Matteo Nasciuti e che vede la collaborazione delle Cooperative Augeo, Camelot, CIR Food, Lo Stradello, , Giolli, Zora, L'Olmo, ReSearch e ARS/Archeosistemi.

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Parlando di stretta collaborazione tra Cooperative Sociali ma non solo - e soprattutto di iniziative cooperative, oltre al rapporto con la Cooperativa “Lo Stradello” (attraverso la gestione congiunta dei laboratori integrati, la presenza reciproca nei rispettivi consigli di amministrazione , la Manutenzione di mobili e immobili e del verde nonché dei mezzi), abbiamo collaborato attivamente con le Cooperative Sociali “Camelot” e “Re.search” per l’ideazione di progetti trasversali, con la Cooperativa “L’Olmo” alla quale abbiamo prestato consulenza e cui ci affidiamo per le stampe di cui necessitiamo. Per la gestione dei campi estivi, è stata fondamentale la sinergia creatasi con la Cooperativa Sociale “Solidarietà 90”, che ha fornito professionalità esperienza e disponibilità per la buona riuscita degli stessi. Non dimentichiamo inoltre la cooperativa “Raptus” e la cooperativa “San Gaetano” con le quali abbiamo avuto modo di confrontarci. Un ringraziamento speciale a “CCPL” che ci ha fornito una preziosa consulenza in merito agli impianti fotovoltaici e alla Cooperativa Sociale “Coopselios”, che nel trasferirsi da via Gandhi alla nuova sede in via Gramsci, ha messo a disposizione una parte dell'arredamento degli uffici, donandoli ad altre due Cooperative sociali: noi e L'Olmo di Montecchio.

Come già descritto nel Bilancio Sociale dell’anno passato, la nostra Cooperativa ha aderito al progetto Bellacoopia: un iniziativa promossa da Legacoop di Reggio Emilia che nasce nel 2000 con l’obiettivo di trasmettere ai giovani i valori intrinseci della Cooperazione: la socialità, l’imprenditorialità, l’impegno civile e mutualistico. Infatti il progetto è indirizzato alle classi delle scuole medie inferiori e degli istituiti superiori secondari e prevede che ogni soggetto coinvolto progetti un idea imprenditoriale volta alla simulazione della costituzione di una Cooperativa. Durante il percorso le classi usufruiscono della consulenza gratuita di esperti del mondo cooperativo del territorio: i così detti “tutor cooperativi” Nel 2011, e proseguendo nel 2012, Zora ha aderito all’iniziativa mettendo a disposizione della classe III A Igea dell’Istituto Tecnico Commerciale Scaruffi Levi Tricolore di Reggio Emilia l’esperienza di alcuni ruoli “quadro” della nostra impresa (la Presidente Claudia Melli e Igor Ghisio Responsabile e Consigliere). Con un docente della classe si sono organizzati più incontri entro la quale abbiamo tentato di trasmette informazioni, esperienze e competenze per supportare il lavoro di ideazione e progettazione. A conclusione del percorso, le classi in gara si sono riunite il 22 maggio presso il “Circolo Fuori Orario” di Taneto di Gattatico (RE) ed hanno presentato i loro progetti servendosi di video, musica, slide e sketch. Con la cooperativa "Fattoria Ecologica" la nostra 3ª A Igea ha voluto ideare una cooperativa con lo scopo di fornire informazioni sui temi della salubrità del cibo, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, quali applicazioni per Ipad, Iphone, Pc, oltre alle più “tradizionali” guide turistiche. Alla premiazione, condotta da i comici di Zelig “I Pali e i Dispari”, sono intervenuti l'Assessore provinciale all'Istruzione Malavasi, la Vicesindaco di Reggio Emilia De Sciscio, il Presidente di Legacoop Emilia-Romagna Cattabiani. Claudia Melli e Ghisio Igor

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SOCI, SOCI LAVORATORI e LAVORATORI

2009

2010

2011

2012

Totale soci

150

145

149

158

ordinari

102 11

96 11

99 13

111

1 48

1 49

1 50

1

sovventori di cui persone giuridiche

1

1

1

1

<25 anni

1

1

1

0

25-35 anni

48

35

33

38

36-50 anni

50 49

56 51

61 52

66

<2 anni

15

7

13

22

2-5 anni 6-10 anni

51 68

46 71

32 73

30 48

di cui volontari di cui persone giuridiche

17 47

Età soci

>50 anni

52

Anzianità sociale

Il numero soci è aumentato complessivamente di 9 unità, per la maggior parte soci volontari e soci lavoratori, infatti sono calati leggermente i soci sovventori.

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La maggior parte dei soci continua a collocarsi come anzianità sociale nella fascia tra i 6 e i 10 anni ma sono in crescita anche i soci da meno tempo; continua il trend di crescita di chi è socio da più di 10 anni.

Inoltre, dei 156 soci persone fisiche, 93 sono donne, quindi una predominanza del 59.61% (in leggera flessione rispetto all’anno precedente). Prestiti ai soci lavoratori al 31 Dicembre 2012

2009

2010

2011

2012

Numero lavoratori

16

11

9

14

Importo totale

€ 18.597

€ 12.462

€ 9.447

€ 22.469

Come previsto a fine 2011 i prestiti a soci al 31/12/12 sono aumentati in quanto abbiamo avvallato la possibilità di considerare a garanzia anche la quota di TFR conservata all’inps .Il tasso di interesse applicato è del 3.56%. Relativamente all’esercizio 2012 abbiamo erogato circa €30.000 di ristorno; abbiamo anticipato parte del TFR, secondo regolamento apposito , a 7 soci lavoratori. Per quanto riguarda il Prestito sociale, al 31 dicembre 2012 sono attivi n°23 prestiti sociali per un totale di €249.656; l’interesse corrisposto è del 2.56% lordo. Anche nel 2012 ai soci, lavoratori e non, ai volontari e ad altri interlocutori è stato dato il pacco di Natale, gli auguri e un piccolo presente per il compleanno, alle donne in cooperativa un piccolo presente in occasione dell’8 marzo. Infine, da quando è stata istituita la possibilità ad oggi, 65 soci hanno fruito dell’utilizzo del pulmino a livello personale. Claudia Melli

.

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GESTIONE DEL PERSONALE Alcuni dati, il processo di selezione e una rinnovata attenzione rispetto al clima e al benessere organizzativo LAVORATORI (SOCI E NON SOCI) Movimenti personale Ore lavorate Di cui x flessibilità Di cui x formazione Di cui x riunione Ferie Maternità Congedi matrimoniali Permessi studio 150 ore diritto allo studio

2009

2010

2011

127.964 3.703 5.581 2.288 16.094 7.917 232 188 100

140.156 7.263 3.73,5 2.305 16.372 10.396 76 121 150

143.360 11.044 1.106 2.097 17.666 5.441 69 88 95

2012 144.200 12.501 2.820 1.999 16.413 11.155 76 88 239

Aspettativa post parto, allattamento e congedi parentali Infortuni Malattia Malattia bambino Aspettativa/permessi non retribuiti

1.385

3.670

2.383

1.234

3.538 6.947 230 248 7 14 375 48

1.923 11.059 351 706 104 21 326 61 26 24

393 8.716 249 1.214

18

1.105 8.522 229 391 0 24 320 80 42 19

104 5 4 90 65 62,5%

104 6 1 82 63 60,58%

101 1 1 84 63 62,38%

106 0 1 89 68

Sciopero Assunti nell’anno Domande pervenute Colloqui svolti Osservazioni pre-assuntive Dimessi o termine incarico Occupati al 31/12 - Di cui apprendisti - Di cui co.co.pro - Di cui Soci - di cui Donne % donne sul totale occupati

144 18 362 49 20 13

64.15%

Quest’anno è aumentato notevolmente il dato delle maternità, (ricordiamo che è un tema soggetto a notevoli variazioni negli anni essendo il 68% dei lavoratori di sesso femminile sia in ruoli dirigenziali che non). In diminuzione invece le ore di malattia mentre il numero degli occupati è in leggero aumento, in virtù principalmente delle sostituzioni delle maternità. Nel 2012 sono stati stipulati 18 nuovi contratti di lavoro a tempo determinato e si è proceduto alla conversione in contratti a tempo indeterminato di 14 rapporti di lavoro relativi a dipendenti impiegati con precedenti contratti a termine. Sostanzialmente l’occupazione è stabile il che è in linea con la tenuta a livello occupazionale del settore; la maggioranza dei lavoratori (87.7%) è infatti assunta a tempo indeterminato Dei 13 rapporti di lavoro cessati ,7 sono stati chiusi al loro termine per volontà della Cooperativa.

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La maggior parte dei lavoratori ha un’età compresa tra i 36 e i 50 anni (54 persone), significativo anche il numero dei lavoratori nella fascia 25-35 (42).

Continua l’aumento dell’anzianità aziendale, infatti ormai quasi il 25% dei lavoratori ha un’anzianità di servizio di oltre 10 anni e una percentuale maggiore si colloca tra i 6 e i 10

In riferimento alla gestione del Personale si può affermare come l’anno si sia contraddistinto per alcuni elementi tra i quali: - TURN OVER complessivo molto meno elevato rispetto al 2011 (44,70%) e cioè pari al 28,71% : il dato fornisce informazioni sulla dimensione del volume di entrate ed uscite che la Cooperativa ha gestito nel periodo considerato (infatti il dato è la risultante della formula assunti + dimessi nel periodo/organico nel periodo x 100) Per quanto riguarda il dato del Tasso di Turn-over negativo (dimessi nel periodo / organico ad inizio periodo x 100) il dato nel 2012 è stato di 12,62 che è il dato più basso dell’ultimo triennio (23,76 nel 2011 e 19,19 nel 2010 - Formazione che rispetto agli adempimenti Normativi è gestita a regime. I livelli di Formazione anche in merito a Sicurezza e Igiene degli Alimenti hanno mantenuto un notevole livello di tutela per i Servizi gestiti - Tasso di infortuni (rapporto tra numero di infortuni ed organico al 31.12 che era pari a 106 unità lavorative) : 5,66 come dato nettamente più basso rispetto alla media dell’ultimo quadriennio (12,55) ed equivalente a 6 infortuni . Sono stati principalmente inerenti piccola traumatologia dovuta ad

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aggressioni o traumi subiti durante il contenimento degli ospiti ed hanno generato complessivamente 50 giorni di assenza dal lavoro - Mantenimento del Processo di Valutazione degli Operatori in carico : soprattutto in riferimento al Modulo M.10.04c che viene consegnato all’atto dell’assunzione e che individua 1) il Profilo dell’Operatore adibito ai Servizi Residenziali e Diurni per disabili adulti 2) gli aspetti ritenuti prioritari per l’espletamento degli interventi richiesti (con la definizione oggettiva dei limiti di accettabilità e con l’individuazione dei diversi percorsi che si possono verificare vedi proroga, chiusura del rapporto, trasformazione del rapporto) - Rilevazione dei Punti di Forza dell’Organizzazione: altro aspetto su cui la Cooperativa ha continuato a porre attenzione è quello legato alla rilevazione dei Punti di Forza dell’Organizzazione (Elementi di Eccellenza – Competenza) che ha visto un ulteriore consolidamento della Prassi con la relativa gestione formalizzata dei riconoscimenti. - 2010: 13 segnalazioni - 2011: 12 segnalazioni - 2012: 17 segnalazioni Gli aspetti rilevabili maggiormente significativi sono così riassumibili : Capacità Impegno, Autonomia e Professionalità Spirito di collaborazione Particolare efficacia e qualità nella gestione di singoli adempimenti Di certo gli aspetti positivi non mancano ed oggi più che mai vogliamo ringraziare in particolar modo tutti quei Lavoratori che si sono particolarmente contraddistinti e che hanno dimostrato di riuscire a fondere insieme professionalità/passione/sensibilità/motivazione. In merito, durante il 2012, in Sede di Direzione, è stato deciso : di non segnalare le ore di volontariato tra le eccellenze ma di raccogliere il dato che poi sarà gestito con le modalità individuate dal Consiglio di Amministrazione che il Presidente ad inizio anno presenzierà nelle équipe per dare un ritorno sull’anno trascorso (man mano che vengono fatte le segnalazioni vengono consegnate direttamente agli interessati) che, al fine di tenere presenti le peculiarità individuali,condividendo le segnalazioni in Direzione possono in quella stessa sede uscire sollecitazioni sulle possibilità di eventuale “messa a frutto” delle competenze rilevate.. Si desidera ulteriormente evidenziare:  Il Processo di Selezione del Personale continuo per tutto l’Anno – (per i dati si faccia riferimento alla tabella iniziale) Si ricorda che il nostro Sistema prevede che dopo un primo colloquio di Selezione con il Responsabile del Personale tutti i Candidati eventualmente interessati e valutati come sufficientemente idonei effettuino un momento di Osservazione (mediamente tre giornate per i Servizi Diurni/tre turni per i Servizi Residenziali) presso un Servizio per poter direttamente avere informazioni e sensazioni/conoscenze della proposta professionale che la nostra Cooperativa è in grado di offrire. Dopo tale momento, quasi sempre, il Candidato effettua un secondo colloquio con il Responsabile del Personale e solo in quella sede, o più avanti nel tempo, si definisce eventualmente l’apertura di un rapporto lavorativo. Rispetto al 2010-2011 si denota un leggero ulteriore aumento dell’efficienza nella gestione del Processo di Selezione (rapporto tra colloqui fatti ed assunzioni definite) che rimane pur sempre, visto il livello di turnover presente, uno dei Processi cardine all’interno dell’Organizzazione. Il dato complessivo dei rapporti cessati è il più basso dell’ultimo triennio (nell’ultimo semestre c’è stata solo una dimissione volontaria): da un lato l’elemento è molto positivo perché ha fornito “stabilità negli Organici” e dall’altro potrebbe essere

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ricollegabile anche ad un certo livello di “timore” nei confronti della “mobilità” in relazione alla più ampia situazione di crisi nel mercato del lavoro e nella Società nel suo insieme.  Benessere organizzativo (Job Satisfaction) Il 2011 si era contraddistinto per l’effettuazione della prima esperienza in assoluto per ZORA di Rilevazione del grado di soddisfazione dei Lavoratori (Indagine sul benessere Organizzativo) attraverso la somministrazione (Marzo/Aprile 2011) di Questionari che avevano sondato le seguenti tematiche: - motivazioni legate alla scelta della Cooperativa - in quale entità ci si riconosce maggiormente - interesse rispetto ad aumentare il livello di partecipazione alla vita e alle scelte della Cooperativa - giudizio sulla possibilità di avere delle gratificazioni - giudizio sulla valorizzazione delle proprie competenze - giudizio sulla conoscenza e condivisione degli Obiettivi della Cooperativa - giudizio generale sulla piacevolezza dell’ambiente di lavoro - giudizio sulla tempestività e completezza delle informazioni ricevute Il monitorare il livello di soddisfazione del Personale ha la duplice finalità di comprendere il “polso della situazione” rispetto al clima interno all’organizzazione e di consentire azioni di miglioramento sulla base delle risultanze che emergono. Pertanto, alla luce di quanto emerso la Cooperativa per rispondere alle aree di criticità manifestate ha iniziato a considerare: a) l’identificazione di attività o azioni che consentano di recuperare senso di appartenenza alla cooperativa e non solo alla professione o struttura. b) proseguire nel processo avviato di valutazione delle performance del personale quale momento di confronto sulle aspettative e sui risultati ottenuti annualmente ma anche come momento per valorizzare le competenze delle persone, magari prevedendo specifici momenti di approfondimento formativo sulle tematiche dove si rilevano maggiori carenze. c) lavorare sul miglioramento dei processi di comunicazione interni (vedi per es. revisione/aggiornamento Sito Internet, Revisione e integrazione Sistema Benefit, comunicazioni alle équipe di alcuni aspetti dibattuti dal Consiglio di Amministrazione ecc.) L’Ipotesi per il 2013, anche in relazione ad un Master sulla Conciliazione cui partecipa il Responsabile del Personale, potrebbe essere quella di effettuare entro l’anno (mantenendo la frequenza biennale prevista per la rilevazione della Soddisfazione dei Lavoratori) una seconda rilevazione sul Clima Organizzativo attraverso la somministrazione di un questionario che preveda due ambiti: - rilevazione del Benessere Organizzativo - rilevazione di alcuni dati sullo Stress in ottemperanza a quanto richiesto dal Testo Unico sulla Sicurezza D.Lgs 81/08 Riassumendo, in considerazione di: - Dato del Turn-over più basso dell’ultimo triennio - Formazione gestita in linea con le richieste e le necessità individuate dal Piano Formativo annuale - Incidenza degli Infortuni dimezzata rispetto alla media del precedente quadriennio - Mantenimento del Processo di Valutazione degli Operatori - Ulteriore consolidamento della Rilevazione degli Elementi di Eccellenza/Competenza all’interno dell’Organizzazione - Efficacia del Processo di Selezione del Personale - Azioni di miglioramento della Comunicazione all’interno della Cooperativa (ed anche all’esterno) con l’attuazione di alcune azioni mirate - Ipotesi di Sviluppo rispetto alla Rilevazione del Clima e del livello di Benessere Organizzativo anche in raccordo con l’argomento Stress la valutazione generale del 2012 rispetto al Personale si può definire più che soddisfacente. Claudia Melli e Giacomo Fabiole

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UNA QUALITA’ CHE CONTINUA… …VERSO L’ACCREDITAMENTO

La data 12 dicembre 2012 è formalmente, e sottolineo formalmente, terminato un Percorso ……. un’Esperienza che iniziò il 22 dicembre 2003 e che per nove anni ha visto presente in Cooperativa un Sistema Qualità (per dirlo in altri termini un modo di lavorare in concreto per la gestione dei Servizi) anche certificato formalmente in riferimento al rispetto di una Norma internazionale che aiuta le Organizzazioni a strutturarsi, per quanto possibile, in modo efficace, efficiente e anche rispettoso delle norme cogenti principali (vedi Leggi, Decreti, Normative comunitarie ecc.). Nel 2012 il Consiglio di Amministrazione ha deciso, sulla base anche di elementi riportati dalla Presidente a sua volta confrontatasi con lo Staff, di chiudere formalmente il Percorso di Certificazione con la consapevolezza di dover sempre di più ottimizzare l’utilizzo delle risorse (a livello di tempo, economiche e di “energie personali”) incanalandole verso altre priorità (tra cui l’Accreditamento regionale). La “Qualità” rimane ( perché vissuta da sempre in modo concreto e non come etichetta formale utile ad altri scopi) e si fonde nel percorso di Accreditamento regionale ; è dunque per noi una modalità di lavoro che mantiene l’attenzione su: - il costante rispetto degli elementi che hanno determinato la costituzione della Cooperativa (Missione) - il rilevante livello di raggiungimento degli Obiettivi che l’Organizzazione ha individuato (Obiettivi) - una visione del futuro in cui i Lavoratori siano sempre più protagonisti (Visione verso il futuro) - una Cultura e un modo per gestire la Cooperativa nelle sue tre componenti:i Servizi, i Processi e le Persone (Cultura) E’ necessario ricordare sinteticamente che l’Accreditamento istituito dalla Regione Emilia Romagna prevede che i Servizi socio sanitari dimostrino di rispettare determinate caratteristiche assicurando, all’Utenza e ai vari Enti Committenti, Servizi sempre più in linea con le problematiche da affrontare, percorso avviato al nostro interno già da tempo, da quando cioè nel 2003 scegliemmo di richiedere la certificazione. L’Accreditamento è uno strumento che la Regione Emilia Romagna ha istituito per : 1. l’accertamento della qualità 2. la selezione degli erogatori dei Servizi Socio Sanitari 3. garantire, a livello di interlocutori, stabilità e qualità a chi fruisce dei servizi Quello che scrivevo l’anno scorso sempre nel Bilancio Sociale e cioè creare un Sistema unico che sia gestibile per le esigenze e per le attuali caratteristiche della Cooperativa ZORA è di fatto un’azione pienamente in atto. Il lavoro da fare è e sarà molto costante nel tempo: il Sistema Qualità certificato ci ha agevolati nel poter dire di rispettare molti dei requisiti richiesti dall’Accreditamento (che comunque devono essere, ovviamente, mantenuti nel tempo) ma altri requisiti devono essere impiantati nel nostro Sistema Organizzativo per poter arrivare all’Accreditamento definitivo e questo comporterà uno sforzo rinnovato in molte figure tra cui la Presidenza, i vari Responsabili di Funzione, i Coordinatori e, perché no !?, anche gli Operatori dei Servizi. Di fatto ZORA ha già accreditato i suoi singoli Servizi in via transitoria,poi arriverà all’Accreditamento definitivo (piena corrispondenza a tutti i requisiti richiesti). Sono stati stilati dei Piani di adeguamento che vengono monitorati dallo Staff e dalla Direzione della Cooperativa e che cercano di pianificare temporalmente il raggiungimento di requisiti non ancora posseduti assegnando diversi incarichi a diverse figure singole o a Gruppi di Lavoro. Le tematiche affrontate disegnano uno scenario particolarmente articolato e coprono 10 Aree a loro volta strettamente collegate individualmente ai risultati attesi dagli Utenti

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(ricordando che il riferimento normativo principale é la Delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna n° 514/2009) : - Politica e Pianificazione strategica : esplicita la Missione e gli Obiettivi strategici del gestore e del Servizio. - Pianificazione operativa di Servizio : definisce un progetto gestionale complessivo e declina le risorse disponibili e le scelte organizzative e assistenziali del Servizio con particolare riferimento al Personale e alle relazioni con i Servizi Sociali e Sanitari territoriali. - Comunicazione,trasparenza,partecipazione: si assicura comunicazione, trasparenza e partecipazione nelle relazioni interne ed esterne al Servizio e al soggetto che lo gestisce per garantire l’integrazione nella Comunità locale, la libertà di scelta e la tutela dei diritti degli Utenti, dei loro Familiari e degli Operatori. - Struttura: si assicura l’accessibilità, la sicurezza e l’adeguatezza della struttura, degli spazi e degli arredi in relazione ai Servizi offerti e alla tipologia di Utenza. - Attrezzature (arredi, ausili e apparecchiature): si garantisce la presenza, la sicurezza e l’adeguatezza delle attrezzature in relazione ai Servizi offerti, ai processi produttivi e alla tipologia di Utenza. - Formazione e sviluppo risorse umane: si assicura una politica complessiva di qualificazione del Personale e del lavoro – selezione, accompagnamento, formazione permanente, sviluppo, integrazione interprofessionale - per garantire la qualità del Servizio e la tutela dei diritti delle Persone. - Sistema Informativo: si adotta un sistema informativo e di documentazione sui principali processi assistenziali e gestionali in relazione agli obblighi informativi interni ed esterni e per la verifica e il miglioramento. - Processi e procedure generali : sono definiti i principali processi assistenziali ed organizzativi e le procedure che garantiscono equità nell’accesso, personalizzazione, appropriatezza e continuità del percorso assistenziale, partecipazione di Utenti e Familiari. - Verifica dei risultati: vengono adottati metodi e strumenti per la valutazione continua del raggiungimento degli obiettivi assistenziali e organizzativi per garantire e documentare l'appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza del Servizio. - Miglioramento: sono garantiti metodi e strumenti per il miglioramento continuo della qualità e lo sviluppo del sistema anche tramite la partecipazione di Utenti, Familiari ed Operatori. Insomma ……………… una nuova sfida tutta da affrontare con un unico principale obiettivo, quello di sempre, e cioè assicurare la migliore qualità di Vita possibile alle Persone che sono affidate ai nostri Servizi! Giacomo Fabiole

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LA FORMAZIONE

In un sistema in evoluzione non sopravvive la specie più forte, ma quella più capace di adattarsi ai cambiamenti” (Charles Darwin).

La formazione nella Cooperativa Sociale Zora rappresenta uno dei veri valori distintivi dell’ organizzazione. La Cooperativa ogni anno programma un piano di formazione con il quale mira a ottenere l’acquisizione di abilità cognitive, emotive, creative e intellettuali per quanto riguarda sia lo sviluppo personale e professionale dei singoli( miglioramento delle prestazioni) sia per la creazione di un clima sereno e di relazioni interpersonali armoniose all’interno dei gruppi di lavoro (le equipe, lo staff, la direzione), sia per quello che concerne l’ Innovazione dei processi, il cambiamento nelle strategie, la qualità del servizio e la fidelizzazione del cliente (interno ed esterno). Il contesto d’apprendimento si configura come uno spazio di condivisione di significati, di scambio di esperienze e di valori,il luogo dove poter esprimere anche preoccupazioni, ambizioni, desideri, criticità. La formazione diventa, per tutti i lavoratori, facilitatore nel recupero del significato di ciò che si sta facendo e nell’acquisizione di maggiore consapevolezza del proprio ruolo. La cooperativa Zora anche nel 2012, nonostante il momento di crisi, sociale ed economica, ha investito sull’aggiornamento delle proprie risorse umane. La formazione si è indirizzata , oltre che ai temi della sicurezza (che sono d’obbligo), soprattutto a due aspetti principali:  la formazione in quanto membro del gruppo (conoscere i valori del gruppo, aver fatte proprie le mete del gruppo, capacità di sviluppare relazioni e alleanze interne con i propri colleghi e superiori, sviluppo di un approccio collaborativo e di un atteggiamento positivo ed efficace)  la formazione specialistica per il ruolo che viene svolto (corsi tecnici di perfezionamento e aggiornamento). Di seguito il Piano formativo che esplicita l'articolazione delle azioni formative che la Cooperativa ha svolto per soddisfare i fabbisogni di adeguamento o sviluppo delle competenze e delle professionalità dei propri lavoratori, in tutte le principali aree di attività e funzioni. Maria Calvari

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CORSO

N. partecipanti

N. ORE (a testa)

ENTE FORMATORE

FORMAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE Formazione per gli apprendisti secondo programma

Zora, con il supporto di

1

120

Percorsi di riqualifica Operatore Socio Sanitario (OSS)

3

300

Regione E-R

Primo soccorso (completo)

13

12

Studio Alfa / Studio RIVI

Primo Soccorso (re-training)

2

4

Studio Alfa / Studio RIVI

Corso per addetti alla lotta antincendio

13

8

Studio Alfa / Studio RIVI

Corso per alimentaristi

2

4

Ausl RE

Aggiornamento RLS

1

8

CSPMI

Aggiornamento RSPP

1

12

CSPMI

Riflessioni sul comportamento problema (a richiesta)

1 équipe

9

Zora

Abc per neo assunti e/o volontari

A richiesta

40

Zora

della regione Emilia Romagna

Ecipar e CNA

CORSI FORMATIVI PIANIFICATI PER IL PERSONALE Sviluppo professionale del manager

10

70

CSPMI

Sviluppo professionale del personale dedicato

39

40

CENTRO STUDI CREMERIA

20

12

Ausl RE

20

12

Ausl RE

1

208 (per due

CSPMI

all’educazione e all’assistenza Gruppo supervisione sul metodo: applied behavior analisisys (ABA) Gruppo supervisione comunicazione alternativa aumentativa (CAA) Organizzare percorsi condivisi di conciliazione tempo lavoro

ani)

Marketing Sociale

2

56

Quadir

Corso Operatore Socio Sanitario

3

100

Cesvip

Formazione Coordinatori dei Servizi handicap adulto

5

16

Ausl RE

Stigmi istruzioni per il non uso

1

8

Ausl RE

Comunicazione alternativa aumentativa

21

12

Ausl RE

CORSI FORMATIVI PIANIFICATI PER I VOLONTARI Sapere volare

Minimo 12

8

In Rete

Servizio civile formazione generale

3

42

Copresc

Servizio civile Formazione specifica

3

50

Zora

CORSI FORMATIVI PIANIFICATI PER GLI UTENTI Corso per uso computer

8

30

La Cremeria

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COLLABORAZIONE CON IL VOLONTARIATO  

LOCALE, NAZIONALE E INTERNAZIONALE STAGE E TIROCINI FORMATIVI

SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO “DAL BEN-ESSERE AL BEN-VIVERE: INCONTRARE IL TERRITORIO PER VIVERE BENE INSIEME” Il 2 luglio del 2012 dopo diversi avvicendamenti, ritardi, problemi nella selezione, rinunce, il Servizio civile volontario nazionale è partito. Alice inserita presso il centro residenziale Stradora a Scandiano(RE), Filippo presso il centro residenziale Zorella a Puianello (RE)e Cristina, presso il centro residenziale La Manta a Roncadella (RE). L’occasione è per tutti importante. I numeri sono da capogiro: 1 anno di servizio, 30 ore a settimana, 1400 ore nell’anno, 90 ore di formazione. Un impegno che forse non sempre cambia la vita, ma sicuramente la arricchisce. Cristina ha lasciato il servizio dopo 3 mesi. Un’offerta di lavoro ha interrotto il suo percorso. Come biasimarla in un momento storico come questo …. Filippo, il più giovane si è adattato subito al ruolo e alle funzioni richieste dal progetto, e anzi sin da subito “ci ha messo del suo”. Ecco cosa dice Alice:”Un’esperienza davvero speciale, unica. Devo ammettere che all’inizio di questo progetto ero un po’ intimorita, non avendo mai lavorato in un centro residenziale per disabili psichici e fisici. Ero intimorita perché non sapevo cosa aspettarmi entrando, non sapevo come mi sarei dovuta comportare con i ragazzi, non sapevo che atteggiamento avrei dovuto tenere nei loro confronti, cosa avrei dovuto dire o fare. Invece devo essere semplicemente me stessa, ecco cosa mi hanno insegnato i ragazzi di Stradora. Non ci sono comportamenti o atteggiamenti corretti o scorretti, ma semplicemente essere se stessi. Perché loro sono così, autentici e sinceri, e ti accolgono per come sei. Ti danno affetto, ti danno calore, ti donano il cuore. Entrare la mattina e trovare persone che ti vogliono abbracciare, raccontare le loro vite, le loro emozioni, la loro giornata ti riempie di belle sensazioni. Certo non è sempre facile, ci sono giornate in cui la testa avrebbe bisogno di un attimo di riposo, perché non sono sempre facili da gestire, hanno i loro dubbi, le loro ansie, i loro comportamenti problematici. Se devo essere onesta pensavo però che sarebbe stato più complicato, invece spesso basta ascoltarli, capirli e dargli un po’ di affetto e tranquillità, sempre ricordando che il lavoro degli operatori è fondamentale e importante. Insegnare loro a scrivere al computer, a colorare o creare oggetti creativi è per me di grande soddisfazione. Con Paola in particolare si è creato poi un rapporto davvero bello, abbiamo iniziato un progetto di scrittura di articoli prima a penna poi a computer, che parlano della sua vita e delle sue emozioni ed è lei stessa che li scrive. Questo progetto ha dato tanto a lei, che si sente seguita e sente di poter sviluppare le sue potenzialità, ma ha dato tanto anche a me, che ho conosciuto la sua storia e mi ha arricchita tanto. Anche insegnare e aiutare una persona con le sue capacità è davvero soddisfacente per me. Lei mi ringrazia sempre, ma sento di dovere essere io a ringraziare lei, per l’insegnamento che tutti i giorni mi da. Vederla piangere di gioia grazie a un’attività che svolgiamo insieme mi riempie davvero di gratitudine. Ho conosciuto una realtà per me completamente nuova grazie al S.C.V. , che ogni giorno mi insegna qualcosa, ogni giorno mi dona qualcosa, ogni giorno mi migliora e sono davvero contenta di avere iniziato questa avventura”.

YAP (YOUTH ACTION FOR PEACE – “GIOVANI PER LA PACE”) 09 -27 LUGLIO CAMPO LAVORO ALL’ODOARDINA Anche quest’anno le porte di Odoardina si sono aperte ai volontari dello Yap, cinque ammirabili ragazzi che hanno deciso di significare la loro estate e le loro vacanze con un’esperienza di “lavoro” solidale: Cigdam (Turchia), Ebrum (Turchia), Song Ou (Korea del Sud), Thian (Korea del Sud) e Aiste (Lituania) , mentre la loro coordinatrice era una ragazza russa venuta l’anno prima. Hanno trascorso tre settimane a tempo pieno a Odoardina, condividendo ogni istante della giornata con i suoi “abitanti”. In questa occasione i ragazzi hanno saputo sperimentarsi positivamente in un sistema di relazioni complesse, apparentemente

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ostacolate dalla barriera della lingua ed in realtà veicolate da una comunicazione non verbale immediata ed efficace. Nelle tre settimane di permanenza all’odoardina, i volontari hanno partecipato senza riserve alle attività e ai momenti conviviali quotidiani; la loro presenza allegra, sensibile, attenta e premurosa ha generato e liberato tanta vitalità nei nostri ospiti che non hanno perso occasione per poter giocare, raccontarsi e farsi coccolare. 9-22 LUGLIO PER IL PRIMO ANNO … A ZORELLA Nel periodo sopra menzionato a zorella sono arrivate 2 giovani volontarie dalla Turchia. All’inizio dell’esperienza non mancava tra gli operatori e gli ospiti “la paura” per la distanza culturale e linguistica; difficoltà chiaramente visibile negli stessi volontari e dettata non solo dalle difficoltà comunicative ma anche dalle difficoltà dei nostri utenti. Eppure, anche in questa occasione, gli operatori hanno saputo stimolare e rassicurare i ragazzi rendendoli indiscussi protagonisti e mattatori di tutta l’esperienza, dimostrando una naturalezza ed un desiderio di condivisione e di connessione che ha immediatamente messo le volontarie a loro agio. E così per 2 settimane le volontarie hanno “lavorato”, visitato le nostre belle città e partecipato attivamente a tutte le attività loro proposte. E’ stato bello stupirsi, sorridere e commuoversi e godere di un incontro che attraverso la semplicità dei piccoli gesti ha reso eccezionale la quotidianità andando oltre i confini linguistici.

STAGE E TIROCINI FORMATIVI La cooperativa Zora, in collaborazione con diversi enti formativi e con i dirigenti scolastici degli Istituti Professionali della città e della provincia, accoglie da anni diversi studenti che debbono svolgere periodi di stage /tirocini formativi previsti dai loro curricoli di studi. Nel 2012 abbiamo accolto 10 studenti dell’Istituto Galvani di Reggio Emilia per un monte ore pari a 638 ore di tirocinio e 5 stage delle scuole professionali Irecoop e Cremeria per un totale di 500 ore. Abbiamo collaborato con Giulia e Stephanie, 2 studentesse dell’Istituto Galvani che hanno svolto presso i servizi, Odoardina e Stradora, 6 settimane di tirocinio in alternanza scuola lavoro. Ancora, abbiamo attivato un tirocinio permanente (per la durata dell’anno scolastico)per una studentessa “Angela” che frequenta l’Istituto Motti a Castelnuovo nei Monti, un progetto formativo in alternanza con la scuola, con obiettivi a lungo termine. Il tirocinio si è svolto al mercoledì in cucina presso il centro residenziale Stradora e ha visto Angela impegnata nella mansione di aiuto cuoca, sotto la supervisione della nostra cuoca Nunzia, che ha efficacemente collaborato al progetto. Nel mese di dicembre per tre settimane il centro residenziale Stradora ha ospitato lo stage di un giovane studente, Gabriele, dell’Istituto Motti di Reggio Emilia , del corso sala e vendite. Gabriele si è occupato della gestione della sala da pranzo. Dalle 11 alle 14 aveva il compito di apparecchiare i tavoli per il pranzo degli ospiti, di servire il pasto e di riordinare la sala dopo il pranzo. Maria Calvari

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UTENTI SERVITI

2 1

93

NOVELLARA 1 7 CADELBOSCO DI SOPRA, BAGNOLO, CASTELNUOVO SOTTO BIBBIANO 3

CORREGGIO 3

REGGIO EMILIA 42

3 QUATTRO CASTELLA

ALBINEA 2 24 3 SCANDIANO

1 CASTELNUOVO NEI MONTI

La cooperativa Zora si conferma come

cooperativa

operante

principalmente all’interno della realtà di Reggio Emilia e provincia, a seguire le province emiliano- romagnole e, infine, in modo circoscritto a due

3

79

11

regioni limitrofe (Veneto e Liguria).

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2009

2010

2011

2012

totale

96

97

101

96

Di cui in residenza Di cui in diurno Di cui sollievi

42

45

50

43

45

44

43

44

8

5

Ingressi dimissioni

3

6

9 di cui 3 frequentanti altro centro Zora 5

9 di cui 3 frequentanti altro centro Zora 3

1

Utenti esterni che frequentano il laboratorio di terracotta Richieste inserimento pervenute Richieste di inserimento non accettate Richieste di inserimento accettate ma non effettuate per motivi diversi

3

4 di cui 1 decesso 4

5 di cui 2 decessi 4

5 di cui 2 decessi 3

17

22

25

20

10

5

4

2

6

9

10 di cui 3 rifiutate dai Servizi, 4 rifiutate dalle famiglie 4

Inserimenti privati

3

L’anno passato ha visto una diminuzione delle richieste di inserimento rispetto all’anno precedente ed anche una diversa conformazione; infatti, delle 20 richieste (di cui 4 hanno trovato realizzazione, due come progetti in residenziale e due in progetti di sollievo) 12 sono state per progetti di residenzialità, 2 per progetti diurni e 6 per progetti di sollievo a differenza del 2011 che aveva visto 13 richieste di progetti di sollievo e 7 di residenzialità. Inoltre, si è potuto osservare che nel 2012 alcune richieste di inserimento sono pervenute direttamente dalle famiglie (4 sul territorio di RE e provincia e 1 fuori Regione). Questo è un elemento di novità che evidenzia a nostro avviso quanto le famiglie siano sempre più un interlocutore attivo e competente nelle scelte di progetti di vita dei propri congiunti. E’ possibile che questa maggiore partecipazione da parte delle famiglie sia influenzata anche dagli esiti della legge regionale 514/2009 (entrata in vigore nel 2011, che ha portato all’accreditamento dei servizi socio riabilitativi diurni e residenziali per disabili) che ha portato i Comuni della regione Emilia Romagna ad una razionalizzazione delle risorse economiche destinate ai diversi servizi per disabili, con la conseguenza che ad un crescere della domanda (da parte delle famiglie) si è verificato un arresto dell’offerta (mantenimento dei progetti attivati nell’anno 2011 e, talvolta, cessazione di alcuni di essi) da parte degli Enti Committenti. Da qui, forse, il provenire di alcune richieste di inserimento direttamente dalle famiglie. Tra le richieste di inserimento pervenute dagli Enti Committenti, poi, 5 sono arrivate da RE e provincia e 6 da altre province della Regione (Modena e Parma). Tra le motivazioni che hanno portato famiglie od Enti Committenti a ritirare la richiesta di inserimento possiamo evidenziare le seguenti: - Necessità di rimanere geograficamente più vicino alla famiglia (2 situazioni); - Necessità di inserire l’utente in una struttura con caratteristiche maggiormente sanitarie(1 situazione); - Necessità di inserire l’utente in un servizio da lui già sperimentato in passato e, quindi, conosciuto (1 situazione);

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-

Necessità di rimandare il progetto di residenzialità in quanto la famiglia “non ancora pronta” ad affrontare il passaggio (1 situazione); Difficoltà a sostenere la retta da un punto di vista economico (nei casi in cui la richiesta di inserimento sia pervenuta a titolo esclusivamente privato), (2 situazioni).

Le dimissioni avvenute nel 2012, tre dai centri diurni ed una dai residenziali, sono legate a motivazioni molto diverse tra loro; infatti, l’utente dimesso dal centro residenziale presentava l’emergere di bisogni principalmente sanitari, a seguito dell’aggravarsi del suo stato di salute, mentre due utenti frequentanti i centri diurni sono stati dimessi per problematiche sollevate dalle famiglie e uno purtroppo è mancato. Nel primo caso, la famiglia ha richiesto ai Servizi di poter “semplificare” la settimana del figlio, ossia di concentrare la frequenza in un numero inferiore di centri diurni, mentre nel secondo caso la famiglia ha riportato importanti difficoltà economiche nel sostenere il progetto. Ricordiamo le diverse tipologie di progetto di sollievo realizzatesi nel corso dell’anno all’interno dei diversi centri di Zora: - Sollievi temporanei a termine (2 utenti per un totale di 278 giornate, a differenza dell’anno 2011 che registrava due utenti per un totale di 131 giornate); - Sollievi programmati di utenti che già ne avevano usufruito nell’anno 2011 (6 utenti per un totale di 284 giornate, a differenza dell’anno 2011 che registrava 6 utenti per un totale di 263 giornate); - Sollievi programmati di utenti inseriti nell’anno 2011 (1 utente, per un totale di 30 giornate, a differenza dell’anno 2011 che registrava un utente per un totale di 9 giornate). Per quanto riguarda i contratti di inserimento privati formalizzati direttamente con le famiglie, nel 2012 sono stati rinnovati i 3 contratti già in essere nell’anno precedente oltre alla formalizzazione di un ulteriore contratto (per un totale, quindi, di 4 contratti di inserimento privati). Daniela Ugolotti

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INDICE I SERVIZI CENTRO DIURNO “ODOARDINA” PROGETTO “IL CARRO” Via Salimbene da Parma, 143 42124 Villa Sesso - Reggio Emilia (RE) Tel e fax: 0522 531628 e-mail: odoardina@coopzora.it

Utenti inserti: 28 Operatori: 10

a cura di Massimo Arduini

“Odoardina” è un Centro diurno per persone disabili adulte, parte integrante della rete di servizi socioassistenziali del Comune di Reggio Emilia. Il Centro si propone di offrire un’opportunità di vita relazionale, sociale, occupazionale adeguata alle capacità e potenzialità specifiche, nel rispetto dei bisogni ed esigenze individuali; si propone anche di assolvere ad un ruolo di sostegno ed aiuto alle famiglie, attraverso la valorizzazione delle risorse interne e la promozione della cultura positiva di accoglienza da parte della comunità. La struttura è situata in una zona di campagna ed è ricavata dalla ristrutturazione di un vecchio casolare contadino a suo tempo donato al comune da una signora di nome Odoarda. Dal mese di Luglio 2011 operiamo in regime di accreditamento transitorio. Il Centro diurno Odoardina e il progetto il Carro accolgono 11 persone a tempo pieno e 17 a tempo parziale, con età compresa tra i 20 e i 54 anni, 11 uomini e 17 donne. Quotidianamente vengono svolte attività di vario genere, sia a Odoardina (15 persone) sia al progetto il Carro (6 persone). Di seguito tentiamo di riferire le riflessioni ai punti predominanti della “mission” interna della cooperativa, in modo da esaminare e connettere tra loro eventi, filosofie e modalità di lavoro messe in campo nell’anno, con l’obbiettivo di rendere visibile una panoramica a 360 gradi delle dinamiche lavorative implicite ed esplicite del nostro Centro. ”Rispondere al bisogno di socializzazione, emancipazione, affermazione individuale ed integrazione sociale delle persone svantaggiate, perché tutti vivano in benessere e con dignità il proprio tempo”. Nel l’anno l’equipe di lavoro del Centro diurno Odoardina e il Carro ha progettato e proposto un calendario di attività (strutturate e non) volte alla valorizzazione della persona inserita e delle sue abilità relazionali, sociali e lavorative. Attraverso la relazione quotidiana, primo strumento di intervento dell’operatore, si è tentato di favorire l’espressione della dignità di ognuno, sollecitando non solo l’autonomia individuale, ma anche un processo di auto consapevolezza delle proprie capacità in quanto persone adulte in grado di operare scelte e fornire risposte responsabili ad esse correlate. In tal senso si è tentato di elaborare una ”proposta di vita” al Centro perseguendo un’ottica di piena collaborazione e coinvolgimento degli ospiti: consultando laddove possibile le opinioni e le riflessioni di ognuno prima di procedere alle decisioni di natura ordinaria e quotidiane. Questo ha fatto si che in alcune situazioni si siano registrate evoluzioni positive riconoscendo, anche in ambito famigliare, un ruolo connotato da adultità e ragionevolezza. Per tutti i ragazzi del Centro sono stati elaborati e verificati i Progetti Educativi Individualizzati volti al raggiungimento di obiettivi personali attraverso la predisposizione di attività e strumenti specifici mirati allo stimolo di mantenimento e potenziamento di abilità di vario genere. Affiancate all’intervento strutturato degli operatori, le relazioni “naturali” offerte dai volontari hanno rivestito un ruolo di particolare interesse, fornendone occasione di esercizio ed esperienza nel percorso di emancipazione individuale.

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”Lavorare in una situazione in continuo divenire, con la partecipazione attiva e plurale degli utenti, delle famiglie, dei lavoratori e degli Enti Committenti”. In riferimento ai progetti individuali si è cercato di aggiornare le famiglie in sede di UVH (unità valutazione handicap); agli incontri sopracitati è stata garantita la presenza del Coordinatore e/o dell’operatore responsabile del progetto per favorire la massima completezza di informazioni con famigliari ed Enti Committenti. Quando possibile i progetti sono stati condivisi anche con l’ospite stesso, tentando di definire il percorso da perseguire attraverso la modalità della collaborazione affinché ognuno sia “artefice del proprio destino” Con i famigliari abbiamo mantenuto le riunioni collegiali (due nell’anno) all’interno delle quali sono stati affrontati argomenti di interesse comune e di vario genere. A Settembre abbiamo proposto la “cena di fine estate” come opportunità di partecipazione e coinvolgimento diretto. Quest’anno la festa si è svolta all’interno della sala parrocchiale di Villa Sesso a causa del maltempo. I genitori hanno contribuito portando il cibo che abbiamo condiviso. E’ stata anche occasione per proiettare numerose immagini rappresentative di varie occasioni di festa e lavoro L’abituale soggiorno è stato svolto a Bologna Castel San Pietro Terme nel mese di Maggio tre giorni e a Settembre per cinque giorni. Si è fruito della piscina con acqua termale a 38 gradi all’interno del Centro Benessere e numerose sono state le passeggiate con i colli Bolognesi a far da panorama; siamo andati in giornata a Cervia per vivere un po’ di mare. Nel mese di Giugno sono venuti i cuochi della mensa CIR e ci hanno insegnato come fare i biscotti con varie forme e possibilità, è stata una giornata ricca di emozioni e di scambi, in cui il “cuoco” insegnava un mestiere e ha catturato l’attenzione di tutti. La partecipazione attiva è stata inoltre rilanciata e favorita attraverso la proposta, presso il distaccamento del Carro, di un dettagliato mansionario di tutte le principali operazioni di gestione domestica previste. La premessa educativa è che la promozione di una maggiore responsabilizzazione e di un più significativo coinvolgimento degli Utenti nella gestione della quotidianità rinnovi e rilanci il loro senso di appartenenza e di identificazione non solo con l’appartamento (inteso come luogo e contesto di vita), ma anche con le finalità progettuali che ne sono alla base: favorire l’acquisizione, il potenziamento o il mantenimento di autonomie e abilità di gestione domestica. Le persone coinvolte hanno risposto positivamente fin dai passi preliminari di ideazione e messa a fuoco del senso e delle metodologie dell’esperienza del mansionario. Ognuno si è espresso comunicando il proprio punto di vista sulla desiderabilità del lavoro ipotizzato; in secondo luogo, sono state individuate tutte le mansioni da svolgere. In ultima istanza la suddivisione dei diversi compiti è stata operata sia tenendo in considerazione i “desideri” che le potenzialità oltre che le reali possibilità. L’impostazione ha trovato conferma nell’immediata qualità e intensità della partecipazione e dell’interesse messo in campo dagli Utenti; tale successo ha per tanto motivato la proposta di un ulteriore step rappresentato dall’introduzione a fine mese di una “giornata di autogestione” in cui per tutta la giornata la gestione domestica del Carro è stata affidata completamente agli Utenti. Va precisato che la giornata di autogestione è stata concepita come la fase finale di un processo in cui i ragazzi sono stati accompagnati gradualmente a riconoscere, imparare ed eseguire tutte le mansioni e i singoli passaggi da svolgere nella quotidianità. Anche in questo caso la risposta degli Utenti è stata sorprendente e la presenza discreta e osservatrice degli operatori è stata positivamente irrilevante poiché gli Utenti, superando l’iniziale momento di disorientamento, hanno saldamente preso in mano le redini della situazione mostrando buone capacità fattive e di collaborazione. Accanto alle singole iniziative è importante sottolineare come il rapporto con i famigliari abbia percorso un processo di avvicinamento all’equipe di Odoardina anche grazie ad una filosofia di lavoro quotidiana basata sulla massima trasparenza da parte del gruppo di lavoro. Il rapporto di fiducia reciproca definitosi nel corso

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degli anni potrà rappresentare un’ottima opportunità entro il quale accrescere la collaborazione ed il coinvolgimento reciproco dedicando attenzione ed energie specifiche. E’ evidente la necessità di ampliare la concezione di Utente del nostro servizio: l’esperienza ci ha insegnato che maggiore è la compartecipazione all’intervento da parte dei famigliari, maggiore è la probabilità di esito positivo nel raggiungimento di nobili e semplici obbietti ”In coerenza con il principio di sussidiarietà e con il metodo della co-progettazione, essere una realtà sempre più radicata nel territorio per arricchirne le reti relazionali, le risorse e le opportunità, anche promuovendo nuovi progetti e iniziative sostenendo e organizzando azioni di volontari – concorrere a riconoscere e affermare i diritti delle persone svantaggiate e ad abbattere le barriere materiali e non), che provocano o mantengono situazioni di emarginazione e bisogno”. Chiunque arrivi per la prima volta al Centro Odoardina esprime apprezzamento per il contesto in cui è inserita, per l’ambiente naturale circostante e per il clima di estrema tranquillità a cui è fortemente inserita. L’ubicazione del Centro fa si che sia un luogo riparato dalle frenetiche vivacità della città, ove natura e relax sembrano connotare una fisicità estremamente favorevole all’espressione positiva ed incondizionata di sé. Ma proprio per la collocazione territoriale del Centro, altri importanti bisogni trovano maggiori ostacoli non solo nella ricerca di risposte ma anche nella loro manifestazione. Quelli di cui parliamo sono i bisogni di socializzazione e di integrazione con il territorio. Negli anni si è investito sul ruolo del volontariato, tentando di promuovere e consolidare una presenza che, al di la del contributo operativo, è fonte importante di relazione e socializzazione anche e soprattutto in un luogo “isolato” come Odoardina. Diversi i volontari che frequentano il Centro: Nadia, Dario, Gabriella, Mauro , Luca senza dimenticare un genitore venuto a potare le piante. Nel mese di Marzo abbiamo provato piantare nella nostra terra qualche piante aromatica: Salvia e Menta. Gli Utenti hanno principalmente curato ed innaffiato le coltivazioni, si è lavorato sull’ olfatto e il tatto per poi inserire le piante una volta seccate nelle bomboniere fatte da noi. Con l’attività di carta riciclata sono state create 250 bomboniere per un matrimonio, siamo in contatto con due fioristi del territorio cui portiamo ogni mese qualche bigliettino fatto da noi. Ad essi vanno aggiunte le presenza dei volontari internazionali dell’associazione Y.A.P. (vedi pag. 19 ). Le relazioni con il territorio si sono incrementate, non solo attraverso la proposta delle consuete attività esterne (spesa, raccolta carta, uscite…) ma anche attraverso le collaborazioni con altri Enti: ricordiamo la collaborazione con la scuola superiore Iodi di Reggio Emilia e Novellara, CESVIP e Casa Circondariale di Reggio Emilia che hanno consentito l’avvio di alcuni tirocini e la sperimentazione di un periodo di stage scuola/lavoro che ci ha accompagnati in un discreto periodo di tempo, dando alla nostra quotidianità un valore aggiunto riconosciuto sia dagli ospiti che dagli operatori. ”In un’ottica di costante ricerca della qualità, impegnarsi ad offrire ai clienti (utenti, famiglie, contesto sociale…) i migliori prodotti e servizi”. Le occasioni formative precedentemente citate rappresentano l’intento di voler garantire un servizio sempre più rispondente alle esigenze di ospiti e famiglie e l’apprendimento o approfondimento di nuove competenze. In questo ci supporta il sistema Qualità, l’applicazione del sistema pur rappresentando un carico gestionale impegnativo, si traduce in modo trasversale sull’operato giornaliero di ogni educatore.. ”Stimolare e valorizzare il contributo dei soci alla vita della cooperativa, incentivandone il senso di appartenenza, e favorire la crescita professionale e migliori condizioni di occupazione e lavoro per i soci lavoratori” Come in passato gli operatori hanno partecipato attivamente ai Gruppi Intercentri pianificando quegli eventi straordinari rappresentativi della nostra realtà: Podere in Festa, Festa al Corallo, Bancarelle di promozione

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CENTRO DIURNO “BENZI” Via Munari, 5 42019 Scandiano (RE) Tel: 0522 985154 – fax 0522 851079 e-mail: odoardina@coopzora.it

Utenti inserti: 15 Operatori: 5 a cura di Cinzia Gambetti

E’ con molto entusiasmo che mi sperimento per la prima volta a scrivere per il “Bilancio Sociale” del Centro Diurno Benzi. Utilizzo questa opportunità per presentarmi: sono Gambetti Cinzia lavoro in Cooperativa da ormai 12 anni e da dicembre 2012 mi è stato offerta la possibilità di iniziare una nuova esperienza lavorativa come Coordinatrice del nostro Centro Diurno. In questo anno pieno di cambiamenti si è pensato di offrire al Centro un unico Coordinatore, al fine di migliorare sempre di più la qualità del nostro Servizio . “Lavorare in una situazione in continuo divenire ,con la partecipazione attiva e plurale degli utenti, degli ospiti, delle famiglie, dei lavoratori e degli enti committenti” La frase introduttiva che ho scelto dalla nostra mission è a mio avviso quella che più rispecchia l’anno appena trascorso, pieno di cambiamenti importanti che ho recepito dai dati raccolti dagli operatori, dalla Coordinatrice precedente Campioli Cristina e anche dai nostri ragazzi. I vari cambiamenti avvenuti hanno portato ad una nuova riorganizzazione interna e anche a decisioni importanti come lo spostamento di un educatore esperto come Davide: al verificarsi di un esubero di personale, è stato necessario scegliere l’educatore più adeguato per il servizio di Zorella. A fine anno infatti abbiamo dovuto ridurre l’organico a 5 operatori: Adriano, Federica, Daniele, Lucia e Younes i quali hanno affrontato il cambiamento senza perdere la motivazione. Riguardo gli utenti, abbiamo avuto un nuovo ingresso, una dimissione e purtroppo un decesso che ricordiamo sempre con affetto: Luigi. Dei 15 utenti inseriti 4 sono del centro residenziale stradora, in continuità con i progetti di vita individuali che prevedono che sperimentino le attività offerte dal centro diurno. Ricordiamo tra gli accadimenti più significativi del 2012 :  l’abituale pranzo di primavera dei familiari dei (pranzo organizzato grazie al contributo attivo degli stessi familiari);  una tortellata alla Vigilia di Natale  la pizzata di Capodanno con l’abituale giro in centro tra vetrine ,bancarelle e visita ad un presepe.  La partecipazione a “Podere in festa” con l’attività più rappresentativa del centro: carta riciclata  La partecipazione alle bancarelle che ci ha visto impegnati a 5 manifestazioni locali In conformità agli obiettivi del servizio e le peculiarità delle persone inserite, le attività svolte durante l’anno (che permettono lo sviluppo di capacità socio-relazionali, il potenziamento delle abilità residue e consentono piccole esperienze lavorative) sono : Laboratorio Carta, laboratorio Legno, Creativo, Cucina, Riciclaggio ed infine la cura di sé attraverso Biodanza, Salone di bellezza, piscina. Per il 2013 l’intenzione è di consolidare tali esperienze e in particolare concentrare l’attenzione sull’attività di Carta riciclata per renderla sempre di più il segno distintivo del Centro. Questa attività permette la partecipazione degli ospiti secondo le varie abilità manuali e consente a tutti di contribuire a tutte le fasi di lavorazione, passando dal prodotto grezzo a quello finito. Cercheremo di aprirci verso l’esterno potenziando i canali di distribuzione esterna. Ci aspetta un anno altrettanto impegnativo pieno di sfide che dovremo affrontare sia esterne che interne, ma i cambiamenti seppur faticosi sono grandi opportunità. A me resta dire ”all’anno prossimo!!”

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LABORATORI INTEGRATI Via delle Scuole, 3/4 42019 Scandiano (RE) Tel: 0522 982601 – fax 0522 851079 e-mail: mercatino@coopzora.it

Utenti inserti: 29 Operatori: 8 a cura di Maurizio Fajeti

I laboratori nascono per dare risposta a quelle situazioni di transizione tra l’espressione di un bisogno assistenziale e la vera e propria esigenza di integrazione lavorativa. Le persone che “lavorano” quotidianamente ai nostri Laboratori necessitano di sperimentare un “contesto occupazionale accompagnato” in attesa di entrare definitivamente nel mondo del lavoro, con l'obiettivo di sviluppare autonomie relazionali e sociali attraverso le attività organizzate e i momenti di pausa. Il nostro progetto ha preso avvio nel 2008, grazie alla collaborazione ed alle sinergie messe in campo con “Lo Stradello” Cooperativa Sociale. Durante il 2012 abbiamo tentato di mantenere viva l’attenzione anche su quelli che sono i bisogni socio relazionali dei nostri ospiti e di comune accordo con i servizi sociali abbiamo avviato una presa in carico condivisa di questo aspetto. Le realtà lavorative ormai consolidate sono il mercatino del Magò, il Bazar del lavoro, la campionatura ceramica, il gruppo Graniti Fiandre, le pulizie al circolo L’aquilone, la Fattoria e il settore agroalimentare l’AgroDolce. Ai primi di settembre è stato anche completato- per conto della cooperativa “lo Stradello”- il nuovo spazio nei pressi della serra adibito ad orti sociali “Ortobello” in cui sono state realizzate 34 postazioni recintate e dotate di impianto irriguo affittabili da privati. Questa nuova iniziativa dovrebbe facilitare un canale di scambio con la comunità di Scandiano e una maggior visibilità per le Cooperative Zora e Lo Stradello Nel corso dell’anno abbiamo ricevuto varie visite di scolaresche, associazioni e gruppi internazionali; tra questi ultimi una delegazione di una cooperativa sociale marchigiana “Labirinto” di Cagli (PU). In marzo, a Bologna, abbiamo ricevuto il premio Marco Biagi: un riconoscimento assegnato dal Resto del Carlino per il progetto di un inserimento lavorativo all’interno dei Laboratori. Luciana, la nostra importante volontaria, continua a prestare il suo indispensabile apporto nella gestione dello spazio dedicato all’oggettistica di Magò. Ad aprile il Corso di teatro gestito dall’operatrice Elisa si è concluso con uno spettacolo teatrale messo in scena in un teatro di Scandiano, accolto molto favorevolmente dal numeroso pubblico presente in sala. Per la fiera di S. Giuseppe (19 marzo) i Laboratori hanno organizzato e realizzato l’allestimento dello stand dello Stradello alla fiera di Scandiano. In giugno, la “Cooperativa Azzurra” ci ha gentilmente offerto la pizza (a noi e ai nostri volontari) ed è stato un piacevole momento da condividere insieme. A metà anno Federica è entrata a far parte del nostro gruppo e si sta facendo strada mostrando buone capacità e gradimento per il settore dell’Agrodolce… a lei un benvenuto da noi tutti. In collaborazione con “Dar voce” (centro servizi per il volontariato di Reggio Emilia) alcuni dei nostri ragazzi hanno partecipato al progetto “Up & Go” e per due settimane hanno vissuto a stretto contatto con coetanei lituani, spagnoli e portoghesi che li hanno ospitati nel loro paese, è inutile dire che sono tornati entusiasti per l’esperienza fatta. In novembre, dopo aver ricevuto diverse sollecitazioni più o meno esplicite, abbiamo deciso di istituire una biblioteca interna a disposizione di ospiti e operatori, gestita da Ambra: dai prestiti effettuati sembra che l’iniziativa abbia avuto un certo successo. Devo a questo punto fare anche una piccola autocitazione, a cui non posso sottrarmi essendone coinvolto personalmente. Il 23 settembre è stato presentato nel corso della Festa sul Podere “Come polvere in un raggio di luce”, il libro a cui stavo lavorando da diversi anni. Il libro in

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questione descrive chiaramente (per lo meno questo era nei miei intenti) che c osa sono, o forse è meglio dire, cosa erano i Laboratori Integrati ed il Magò. Dentro ci sono storie, racconti, idee, sogni e delusioni, cose che fanno parte della vita di tutti i giorni della nostra Cooperativa e quindi in fondo il libro parla di tutti noi. E’ stato un piacere poterlo fare, ancora più è stato condividerlo (vedi pag 41). Nel mese di dicembre i Laboratori si sono dovuti confrontare con le difficoltà economiche e i tagli conseguenti la diminuzione delle risorse disponibile ai comuni. Questo si è tradotto in una riduzione delle rette per l’inserimento dei nostri utenti e una conseguente riduzione del personale: l’incarico di coordinamento per Cinzia presso il servizio Benzi e la cessazione di rapporto di lavoro per Emanuele. I cambiamenti, specie se forzati, possono essere duri da assimilare soprattutto se si tratta di rinunciare alla collaborazione di validi colleghi. Voglio concludere con la lettera di saluto che ci ha lasciato Emanuele, ritenendola un ottimo strumento per trasmettere i significati che caratterizzano la quotidianità ai Laboratori Integrati: Perchè Perchè per me venire ai Laboratori non è solo la busta paga il 12 del mese: è la Meris... Babaaaa Daiiiii è Norman che cerca di non sbagliare mai ma si ritrova sempre il maroncino d'oro in mano è Luca che non ho ancora capito bene cosa dice ma va bene così è Ida che ogni due minuti si fa un taglietto sul dito e le devo mettere un cerotto è la Marina che mi da del lei e mi sento quasi una persona seria! è Andrea che è l'unico al mondo che credo muoia dalla voglia di pelare le cipolle è Gaudenzio che ha un culo a carte invidiabile è Aldo che non ha mai appetito e ha una morosa che si chiama Alda è Luca Aldo che spero rallenti un pò perchè è un po' agitato ultimamente è Daniela che tifa una squadra o l'altra a seconda dell'operatore che incontra è Ercole intriso di energia cinetica che conosce le migliori barzellette del mondo è Elena che non so come farà senza qualcuno che la frusti ogni tanto è Mauro che nasconde un cocomero sotto la maglia, secondo me è Gianluca che è un sindacalista mancato e un gran corteggiatore è Carlo che ha un cappello con la ventola quando fa caldo è Martina che è un pò chiacchierona ma noi la sopportiamo volentieri è Alle che ti fa le domande trabocchetto per scrivere un libro sulla tua vita è Ambra che mi ha regalato il disegno di Pikachu perchè ha le scosse come lei è Vanessa che se non la fermi lavora fino a mezzanotte è Giordana che mi chiama Tomiotto e si cercherà un nuovo amante è Giuliano che gioca ai videogiochi tutte le mattine che arrivo a lavorare è Gabriele che ha il poster dei Rolling Stone nell'armadietto è Federica... ma che beeeel nasiiiino! - è VAleria che si veste solo da SSSara e va a San Siro più di me è anche la Sarocchi che le fregavo mezza brioches a merenda è Roberto che non ho fatto in tempo a salutare - è Luca F. che la prima domanda che fa è sempre "C'è Elisa?" è Massimo che lo vedo pochi secondi al giorno ma so che è milanista e tantobasta! è Max B. che canta Gigi D'Alessio a squarciagola - è Manuela che si chiama come me e al mercoledì porta le torte è Alessio che ci...ci...ci...vediamo cccciovedì! - è Serenella che non so proprio come farò senza è Rosy che non si sa come incanta tutti - è Matteo...che siamo sulla stessa barca è Ully che a pranzo mangia cose strane che mi fanno un pò paura anche è Luigi che come bluffa lui a briscola nessuno mai - è Beppe il mio compagno di carte nella squadra giovani è Rivi che un giorno ha guardato l'orizzonte con me... è stato un bel momento è Mauri che ha mosso mari e monti per me e non lo ringrazierò mai abbastanza di tutto è Elisa mia compagna di pizzino della tristezza del mercoledì e l'amica di tutti i giorni è Cinzia, mio amore mancato solo perchè sono nato troppo tardi e che per me non è mai andata via è la Barbara... la mia mentore che adesso dovrà fare senza di me... è il caffè del mattino, i trasporti alla sera, il marone d'oro, le pizzate, la briscola fino alle due, il cd dei cartoni animati sul pulmino, il murales sul muro, Rivi che fa delle ricerche su internet, i traslochi, i ragazzi, l'equipe... e mille cose tutte belle...siete voi...e un poco sono anche io! Vostro Emanuele

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CENTRO RESIDENZIALE “ZORELLA” Via Cesare Pavese, 94 42020 Puianello – Quattro Castella (RE) Tel: 0522 1717620 – fax 0522 1717641 e-mail: zorella@coopzora.it

Utenti inserti: 10 Operatori: 22 a cura di Angelo Di Carlo

Il Centro Residenziale Zorella ospita attualmente 10 utenti, sono previsti inserimenti (temporanei o stabili) in considerazione della disponibilità recettiva massima della struttura (12/13) Zorella offre nella sua dimensione comunitaria un continuo stimolo alla collaborazione, ponendosi al contempo l’obiettivo di essere Casa, quindi contesto familiare, dove i tempi, le azioni, e le aspettative individuali possano armonizzarsi in modo naturale seppur nel rispetto delle regole e attraverso il giusto supporto/sostegno seguendo necessità e bisogni insiti, in modo differenziato, in ogni individuo. In considerazione delle complessità presenti si intende seguire una progettualità centrata al mantenimento di equilibri tra contenimento e sviluppo, affinché le azioni propositive verso l’ emancipazione del soggetto rispettino le fragilità e gli aspetti più problematici presenti in essi. In risposta alle finalità condivise nella mission della Cooperativa, l’anno 2012 racconta azioni significative per il consolidamento e sviluppo di alcune aree: rispondere al bisogno di socializzazione in un ottica di benessere e dignità della persona o attività di piscina: da gennaio a giugno presso la piscina coperta di Rubiera; da giugno a settembre presso la piscina scoperta di Montecavolo; da ottobre a dicembre presso la piscina coperta di Rubiera; o Luca partecipa ad un viaggio in Spagna (Granada) all’interno del progetto “up and go” senza accompagnatori interni alla struttura, della durata di 15 giorni; esperienza gratificante e ben riuscita come valida opportunità di integrazione e conoscenza; o Partecipazione ad una festa del pesce a Novellara per Marco, genitori e operatori; o In agosto, festa a Zorella con consueta grigliata di carne; o Tutti alla festa di Natale al Corallo; o La festa di Natale, sempre prezioso momento di incontro tra famiglie, operatori, utenti ed amici, anche nell’intento di informare i presenti dei progetti in essere e condividere le idee per quelli futuri, con al partecipazioni dei ragazzi della Manta e Stradora; o Si sono svolte regolarmente le attività ordinarie che riguardano il quotidiano in modo differenziato e nel rispetto delle abitudini e bisogni individuali caratterizzanti le diverse personalità e storie personali presenti.

lavorare in una situazione di continuo divenire… Attività strutturate Segnaliamo il consolidamento di alcune attività presentate l’anno 2011) ora convalidate tra cui il progetto socio-occupazionale denominato “Dejavù” Attività di terracotta (a cura di M. Luisa, Chiara, Cristina) Anche quest’anno il laboratorio di terracotta è stato attivo, secondo programmazione tre volte alla settimana, coinvolgendo utenti provenienti dall’esterno. Il laboratorio di terracotta essendo attrezzato per produrre oggetti anche di compiuto significato

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estetico (dalla manipolazione alla cottura), ha stimolato nel corso dell’anno sperimentazioni produttive nell’ottica di una continuità e specializzazione, sempre salvaguardando la peculiarità creativa che lo caratterizza. - Attività di ginnastica olistica (a cura di Giulia) Giulia (operatore del centro) ha portato avanti in continuità l’esperienza, garantendo uno spazio importante di rilassamento ed espressione corporea molto gradito agli ospiti e di comprovata efficacia. L’attività ha trovato incontro anche con gli utenti di La Manta all’interno di uno spazio palestra ad uso comune, diventando quindi anch’essa attività strutturata bi-settimanale. Si prevede per l’anno 2013 di connotare uno spazio di espressione corporea ad hoc all’interno di Zorella dove approfondire meglio tecniche di rilassamento individuale nonché di ginnastica passiva per quei soggetti con limitate funzioni motorie e con caratteristiche di iper-tonicità - Attività di musica (a cura di Samanta) Continua l’attività di musica con Samanta che anche quest’anno ha strutturato l’esperienza del canto, con l’ausilio di video e karaoke consolidando le prassi sperimentate gli anni passati. Si prevede per l’anno 2013 di connotare la “stanza della musica” all’interno di Zorella, dove grazie a nuovi strumenti e attrezzature sarà possibile ampliare l’offerta anche con accompagnamenti strumentali live, e consentire a ad alcuni utenti l’espressione ritmico-melodica con strumenti a percussione e/o sintetizzatori. Collaborerà a tale obiettivo il coo. - Attività di multimedialità (a cura di Vittorio) Il laboratorio multimediale si conferma uno spazio in cui approfondire momenti di rielaborazione e informazione attraverso l’utilizzo del computer e Internet. Tale attività consente anche di curare aspetti documentativi ed interesse alla vita del centro attraverso montaggi video musicali e fotografici. Si prevede per l’anno 2013 di spostare la postazione del laboratorio andando a caratterizzare in modo più mirato le possibilità tecniche anche grazie all’arrivo di nuovi mezzi informatici e periferiche multimediali specifiche, nonché software didattici. - Attività Culturali (a cura di Giulia, Federica) Ogni settimana vengono proposte agli utenti attività che possano incrementare i loro interessi e arricchire attraverso esperienze mirate il loro bagaglio di conoscenze e stimolare una vita emozionale più piena. Questi momenti sono caratterizzati da: biblioteca, turismo, cineforum. Attività di giardinaggio e manutenzioni varie (a cura di Andrea) Sono state svolte le attività previste, andando a consolidare la fruizione dello spazio verde che abbiamo a disposizione attraverso una cura e una costatante miglioria delle attrezzature necessarie. Le attività svolte sono state: coltivazione, piantumazione, cura del prato e dei fiori, manutenzioni di arredi esterni. -

- Progetto dejavù (a cura di Enrica, Fabio, Marco) Il progetto (con la collaborazione dell’associazione Onlus “Credere per Vedere”) consiste nel recuperare computer dismessi, dis-assemblarli, testarli, ri-assemblarli con pezzi funzionanti, e consegnarli a destinatari che operano nel circuito della solidarietà sociale Tale attività è stata svolta quasi quotidianamente dai nostri ragazzi che si recano nel laboratorio di Scandiano. Si registra un primo anno davvero superiore alle aspettative sia in termini di richieste

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sia di consegne effettuate; la mole di contatti registrati è davvero poderosa e abbiamo fatto in alcuni casi fatica a soddisfarli tutti. Grazie alle caratteristiche di modularità e suddivisione per fasi-lavoro,l’attività ha permesso di coinvolgere le diverse competenze armonizzandole nel prodotto finale come momento di gratificazione e autostima, registrando la partecipazione di 7 utenti su 10. In considerazione del rapido sviluppo e del potenziale emerso si intende valutare il coinvolgimento degli altri centri di Zora, i quali potranno anch’essi collaborare al progetto. Per le ragioni di cui prima si valuterà altresì la possibilità di commercializzare ad un prezzo solidale i PC rigenerati all’interno degli spazi dei laboratori integrati.

 concorrere e riconoscere e affermare i diritti delle persone svantaggiate… Eventi Anche Zorella ha partecipato ai momenti di incontro e di festa della cooperativa: “Le Zoriadi”, “Il Podere”, “Il Corallo” , “Le Bancarelle” che da molti anni sono attesi appuntamenti da parte di tutti, importanti occasioni di inclusione e gratificazione sociale. Gite e soggiorni e feste Abbiamo realizzato il soggiorno estivo al mare nella riviera adriatica suddividendo due blocchi di partenze senza però creare sovrapposizioni di gruppi come gli anni passati. Il nuovo modulo ha rinnovato sicuramente vantaggi dal punto di vista della personalizzazione delle esperienze dei tempi e modalità relazionali. Abbiamo realizzato anche la vacanza primaverile in una casa-vacanza sul lago di Garda, esperienza che intendiamo ripetere per le felici caratteristiche del luogo e della struttura. Contiamo di poter mantenere due momenti di soggiorno annuali anche il prossimo anno, oltre alle sempre numerose gite Grazie all’attività di turismo guidato gli utenti (a rotazione) hanno avuto modo di visitare località quali, Bologna, Ferrara, Parma, Milano e molti altri paesi in occasione di feste e sagre locali. Tali occasioni sono preziosi momenti per i nostri utenti per diversificare il loro tempo arricchendolo di stimolazioni a vari livelli, nonché esperienze di socializzazione e famigliarizzazione molto efficaci. In tal senso abbiamo portato a termine il progetto “Bacheca” che consiste nella progettazione e calendarizzazione degli appuntamenti, messi a punto dal laboratorio multimediale e affissi affinché possano essere consultati direttamente dagli ospiti, corredati di foto e commenti delle precedenti esperienze.

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CENTRO RESIDENZIALE “LA MANTA” Via Forlanini, 1 42122 Roncadella - Reggio Emilia (RE) Tel e fax: 0522 345061 e-mail: la manta @coopzora.it

Utenti inserti: 16 Operatori: 18 a cura di Gianluca Giaroli

Il bilancio sociale è l’occasione privilegiata oltre che per rendicontare, per verificare l’andamento dell’organizzazione e riflettere sulle novità ed i cambiamenti intercorsi nel tempo. Infatti descrivendo chi siamo, cosa facciamo delineiamo l’identità della Cooperativa, di come realizziamo la nostra mission, di come le modalità per perseguirla si siano modificate nel tempo in relazione ai cambiamenti interni ed esterni alla comunità. Il 2012 è stato un anno importante per noi perché ha visto il saluto si un ospite storico: Euro. Parallelamente l’ingresso di due ospiti Riccardo e Rosaria. Il Centro Residenziale la Manta ospita 16 persone con ritardo mentale, autismo, disturbi della personalità e disagio sociale con provenienza dalle province di Reggio Emilia, Modena, Parma. Nella comunità operano 18 operatori divisi sull’arco delle ventiquattro ore con le qualifiche OSS o di educatore. La struttura residenziale è operativa nelle 24 ore per tutto l’arco dell’anno. Alcuni ospiti in residenza fruiscono di servizi lavorativi o di diurni sul territorio in base al progetto individualizzato concordato con i servizi di appartenenza. Dal punto di vista educativo ed assistenziale il centro residenziale ha come finalità quelle di prendersi cura della persona e del suo benessere psico-fisico sotto l’aspetto cognitivo, socio-relazionale, motorio, affettivo, espressivo, allo scopo di sviluppare e/o mantenere le potenzialità e le autonomie di ogni ospite ponendosi come obiettivo un intervento individualizzato e personalizzato focalizzando le risorse e le capacita di ogni persona ospite cercando di renderli sempre più partecipi e costruttori dei vari momenti della comunità e non solo usufruenti di un servizio. Per far questo è necessaria la massima collaborazione con il nucleo familiare di appartenenza, quale parte interessata ed attiva dei processi di sostegno e cura del proprio congiunto. Parte integrante del progetto diventa pertanto il lavoro con i familiari che sono chiamati a costruire e condividere i progetti o a partecipare alle iniziative della comunità siano esse quotidiane o straordinarie come ad esempio: pranzi e cene, la festa di luglio e di natale. Alcuni familiari si sono infatti resi disponibili a collaborare all’organizzazione, il che ha contribuito alla buona riuscita degli eventi. Durante l’anno si è curato il bisogno di socializzazione ed integrazione sociale delle persone ospitate attraverso soggiorni al mare o in Umbria, uscite ai centri commerciali, sagre paesane, la piscina e gli acquisti negli esercizi commerciali. Come l’anno scorso abbiamo interagito con il territorio con la manifestazione “Comunità in festa” realizzata grazie alla collaborazione dei volontari della pastorale. L’evento ha avuto ospite in concerto Anna Bezzi e la sua Orchestra, ci sono stati giochi per bambini, una pesca e un punto ristoro e ha regalato la possibilità agli ospiti di conoscere persone al di fuori della comunità condividendo momenti di festa. Inoltre abbiamo partecipato con la nostra bancarella alla iniziativa del primo maggio “Pollicino in fiera”a Reggio Emilia. Durante queste occasioni abbiamo esposto i lavori fatti in atelier con i ragazzi e venduto le torte fatte dagli operatori e da alcuni volontari che si sono resi disponibili. Abbiamo confermato la S. Messa della frazione di Roncadella il sabato sera al nostro interno come ulteriore momento di scambio con il territorio. Durante l’anno alcuni operatori hanno partecipato ai gruppi intercentri della Cooperativa per l’organizzazione di eventi come le Zoriadi, la Festa al Corallo di Natale o la Festa sul Podere. Colgo l’occasione per ringraziare sinceramente i lavoratori e i soci del gruppo interno della Manta che si sono spesi per il buon funzionamento del Centro.

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CENTRO RESIDENZIALE “STRADORA” APPARTAMENTO “IL BRUCO” Via Munari, 5 42019 Scandiano (RE) Tel 0522 985154 – fax. 0522 851078 e-mail: stradora@coopzora.it

Utenti inserti: 15 + 5 Operatori: 19

a cura di Cristina Campioli

Il 2012 si apriva con un panorama di diminuite risorse economiche con cui, tutti i servizi del territorio, dovevano necessariamente confrontarsi; di necessità di ribadire e difendere i cardini importanti che sono scopo del nostro lavoro e contenuto dei nostri “prodotti” (diritti opportunità emancipazione partecipazione qualità individualità collettività); di timori. Il timore di veder diminuire la qualità del vivere dei nostri ragazzi, di dovere operare rinunce che direttamente avrebbero ridotto le opportunità di ben-essere. A fine 2012 possiamo dire che così non è stato. Quanto meno così non è ancora. E’ costato lavoro, fatica; si è rosicchiato qualche entusiasmo, fatta qualche dolorosa amputazione, irrigidito qualche angolo di flessibilità, ma credo si possa dire che si è continuato ad operare coerentemente con la nostra Mission. Certo, non abbiamo potuto creare nuovi contenitori ma abbiamo sicuramente conservato i contenuti. Continua e si arricchisce la collaborazione con il SAP (Servizio Alla Persona),gruppo di volontari organizzato e gestito da Cooperativa Sociale “Piccolo Principe” che organizza il tempo libero dei ragazzi. Con loro si sono realizzate circa 300 uscite serali. Le due settimane di vacanza, che quest’anno si sono arricchite di una gita a Torino di 3 giorni, sono momenti fondamentali nella vita dei ragazzi: si rompono le regole, ci si immerge totalmente nel mondo esterno. Le attività:  laboratorio legno  laboratorio creativo  attività del verde  laboratorio di fotografia  laboratorio creta  laboratorio informatico  laboratorio di cucina  biodanza  piscina  palestra  l’aula”andiamo a scuola” hanno continuato la loro vita e hanno consentito ai ragazzi di “travasare” nella quotidianità le competenze apprese, le passioni sviluppate nei diversi laboratori. Qualcuno ha potuto trovare nel PC lo strumento per scrivere la propria storia; qualcuno prepara ogni settimana una torta per la mamma e qualcun altro i dolci per la colazione di tutti; qualcun altro,ancora, sa ora consapevolmente gestire i propri risparmi; altri producono foto artistiche che li mettono in connessione con circuiti esterni. Insomma, i luoghi di apprendimento hanno davvero consentito ai ragazzi di modificare la loro realtà quotidiana, divenendone sempre più protagonisti attivi. Questo è l’obiettivo principale dell’ operare degli educatori del Centro, la chiave di lettura dei Progetti educativi, la spinta ideativa che ispira le loro azioni. La volontà di tutti si coagula attorno alla frase “ognuno ha il diritto di esprimere se stesso e ha diritto a che la realtà circostante gli si adegui”.

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CAMPO ESTIVO “NATURA IN GIOCO” Via delle Scuole, 3 42019 Scandiano (RE) Tel 0522 982601 – fax. 0522 851078 e-mail:info@coopzora.it

a cura di Angelo Di Carlo

Nel mese di giugno 2012 hanno preso vita campi estivi della cooperativa Zora. Dopo un lungo e accurato lavoro di preparazione/progettazione, nello spazio del podere, si sono svolte le attività ricreative rivolte ai bambini delle scuole elementari. La proposta è nata dall’intento di valorizzare la ricchezza dell’ambiente naturale di cui godono le cooperative Zora/Stradello andando a rispondere ad un bisogno presente nel territorio , avvalendosi della consulenza e dell’esperienza della cooperativa sociale Solidarietà 90, attiva su questo tipo di servizi da numerosi anni. Basilare infatti è stata la supervisione al coordinamento e la professionalità agita da parte degli operatori coinvolti. A loro dunque e alla direzione di Solidarietà 90 un sentitissimo GRAZIE. Il campo estivo si è posto quindi la finalità di aggregare i bambini nel periodo extrascolastico attraverso giochi ed esperienze che diano loro la possibilità di sentirsi a proprio agio nella natura e con gli animali sfruttando anche l’opportunità dell’attività con il cavallo. Il tema educativo si connota su aspetti quali ambiente e ecologia, riuso, rispetto e conoscenza della natura. Si sono effettuate attività quali: orto-cultura, manipolazione con la carta e terracotta, lavorazione del pane, fattorie didattiche, piscina, gite e svariati giochi all’aperto. Il campo estivo si è articolato in 7 settimane e ha registrato una presenza media di 15 bambini. L’esito finale è stato soddisfacente sotto vari profili; in particolar modo le restituzioni delle famiglie le quali hanno apprezzato l’entusiasmo dei bimbi e le caratteristiche di un progetto che offre un diverso spazio di benessere discostandosi da un più diffuso standard di campo estivo incentrato maggiormente su sollecitazioni di tipo sportivo e ritmi più pressanti. Si lavorerà pertanto per riproporre l’esperienza anche nell’anno 2013 prolungando l’offerta anche nel pomeriggio e allungando il periodo che vedrà 11 settimane di attività dal 10 giugno al 6 settembre 2013

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L’IMPRESA DI ESSERE COOPERATIVA .

Conto economico RICAVI Ricavi per servizi Altri ricavi Proventi straordinari Proventi finanziari Rimanenze totale COSTI Materie prime , merci e rimanenze Servizi e costi generali Personale Ammortamenti, oneri finanziari e accantonamenti totale Imposte Risultato d’esercizio Ristorno ai lavoratori

2009

2010

2011

2012

€ 3.399.683 € 40.235 € 108.606 € 15.602 € 1.277 € 3.565.403

€ 3.496.659 € 34.156 € 121.450 € 5.292 € 1.378 € 3.658.935

€ 3.427.899 € 81.274 € 90.015 € 13.755 € 1.508 € 3.614.451

€ 3.562.997 € 97.188 € 59.554 € 28.570 € 1.977 € 3.750.286

€ 233.742

€ 236.095

€ 225.952

€ 223.589

€ 652.269 € 2.191.244 € 264.265

€ 621.089 € 2.383.158 € 208.032

€ 578.597 € 2.290.535 € 182.472

€ 586.004 € 2.390.213 € 140.603

€ 3.341.520 € 56.669 € 167.214

€ 3.448.374 € 54.680 € 154.503

€ 3.277.556 € 57.727 € 279.790

€ 3.390.321 € 53.822 € 356.055

€ 50.000

€ 22.000

€ 30.000

Proposto € 40.000

I ricavi della gestione caratteristica sono principalmente determinati dalle seguenti attività:  Attività di assistenza socio-riabilitativa non residenziale euro 686.711  Attività di assistenza in centri residenziali euro 2.881.131  Altri ricavi (attività laboratoriali e alcuni rimborsi) euro 54.941 Tali ricavi, rispetto all’anno precedente, sono complessivamente incrementati di oltre il 4%; in specifico si rileva che mentre i servizi di assistenza non residenziale consolidano il fatturato, i servizi di assistenza in centri residenziali crescono del 6% sia a seguito dei numerosi ricoveri di sollievo effettuati che di un maggior rendimento determinato dall’adeguamento delle tariffe (richiesto a livello provinciale in virtù dell’aumento del costo del lavoro) dei centri residenziali in accreditamento. Ricordiamo che,essendo parte della struttura La Manta affittata all’AUSL di Reggio Emilia già dal 2006, i proventi dell’affitto sono contemplati nella voce “altri ricavi”. La gestione finanziaria ha dato un risultato positivo di oltre 28.000 euro, ben superiore a quello del precedente anno, confermando il buon equilibrio finanziario L’esser riusciti a mantenere il ridimensionamento (avviato nel 2011)dei costi gestionali ha consentito una maggiore marginalità in quanto diversamente l’aumento dei ricavi sarebbe stato quasi interamente assorbito dall’aumento del costo del personale. A fronte delle criticità dell’attuale situazione economica e dei conseguenti maggiori rischi si è cautelativamente previsto un incremento del fondo svalutazione crediti civilistici. Tra gli investimenti attuati nell’anno segnaliamo principalmente:  € 34.615 per un autoveicolo fiat ducato attrezzato (in ottemperanza al piano di rivisitazione parco mezzi)  € 1.500 per un modulo di sollevamento  € 3.880 per il gazebo presso La Manta (interamente spesato con contributo Fondazione Manodori)  € 2.900 per l’installazione ventilconvettori presso La Manta  € 914 per l’acquisto di attrezzature varie (centri residenziali e diurni)  € 630 per arredi (centri residenziali) Claudia Melli

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UFFICIO COMMERCIALE, ACQUISTI E MANUTENZIONE

a cura di Igor Ghisio

Ormai sono trascorsi quasi due anni e mezzo ed ancora oggi, se metaforicamente dovessi effettuare una fotografia del mio fare quotidiano, riuscirei difficilmente a “focalizzare” precisamente il soggetto del ritratto. Sono consapevole che giorno dopo giorno, anche grazie all’ imprevedibilità e varietà delle incombenze lavorative, l’osservatorio dal quale “apprendo” la conformazione della Cooperativa assume gradualmente altezze più elevate e mi consente di comprendere in modo articolato e complessivo il “chi siamo e come funzioniamo”. Indubbiamente durante il 2012 il lavoro svolto è stato impegnativo e variegato; alcuni compiti sono stati ultimati in modo efficace, altri hanno seguito un percorso più lento e ostico ed altri ancora, sommersi da situazioni di maggiore emergenza, sono rimasti depositati nel cassettino delle “cose da fare” in attesa di trovare il loro spazio di espressione (tanto per usare un “linguaggio sociale”). Tenterò di ripercorre il 2012 filtrando gli impegni assolti o in assolvimento attraverso alcuni punti estrapolati dalla nostra “Mission”. Rispondere al bisogno di socializzazione, emancipazione, affermazione individuale ed integrazione sociale delle persone svan-taggiate, perchè tutti vivano in ben-essere e con dignità il proprio tempo concorrere a riconoscere e affermare i diritti delle persone svantaggiate e ad abbattere le barriere (materiali e non), che provocano o mantengono situazioni di emarginazione e bisogno Amo sottolineare la convinzione che il principio di dignità personale è strettamente connesso alla qualità dell’ambiente di vita che accoglie la persona, in termini di spazio e funzionalità, ma anche in relazione alle opportunità di sperimentazione relazionale che l’ambiente circostante offre. Da questo presupposto mi è facile affermare che nell’assolvimento della mia funzione, anche se apparentemente disgiunta a confronto con un “mandato” educativo specificatamente mirato, gli interventi di miglioramento e/o mantenimento della buona funzionalità di apparecchiature e delle infrastrutture presenti nei vari Servizi hanno concorso all’abbattimento di situazioni di ostacolo all’affermazione di questa importante sfera personale. Tra i numerosi interventi svolti voglio ricordare ad esempio:  l’acquisto dei nuovi divani del soggiorno del Centro residenziale Zorella;  l’acquisto di un nuovo pulmino attrezzato per il trasporto di carrozzine per Stradora;  l’ordine di un gazebo in legno e di un tosaerba per il giardino e l’acquisto di un televisore a “La Manta”;  la sostituzione di alcuni computer presso gli uffici della Sede;  il rinnovo/sostituzione ed integrazione di alcuni arredi in tutti i Centri e presso la Sede della Cooperativa grazie alla loro concessione da parte di CoopSelios;  L’acquisto a Odoardina di nuova ed adeguata attrezzatura per le pulizie;  la redazione dei “piani organizzativi del servizio di pulizia” di ogni Centro per la gestione strutturata delle pulizie nei vari locali Lavorare in una situazione in continuo divenire, con la partecipazione attiva e plurale degli utenti, delle famiglie, dei lavoratori e degli Enti committenti Anche in questo caso mi è utile condividere il pensiero che, grazie al percorso formativo ed all’esperienza pregressa di educatore e coordinatore, la filosofia che generalmente regola le azioni messe in campo dal mio ufficio è caratterizzata dall’attenzione alla promozione della crescita individuale ed all’espressione di sé… anche mediante strumenti tecnicamente ed apparentemente distanti per la loro funzione originale.

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Alcuni esempi:  la promozione del volantino di donazione del “5 per mille” è avvenuta coinvolgendo gli operatori e le famiglie degli utenti per aumentarne la diffusione nel territorio;  durante il mese di settembre si è pubblicato la nostra prima pagina Facebook nel tentativo di aprire uno spazio di interazione ed espressione sia agli operatori ma anche a chi volesse approcciare un primo dialogo con la cooperativa;  su invito, ho partecipato a più riunioni dei gruppi intercentri, composti da operatori delle Strutture, per supportare le singole attività di predisposizione e gestione di eventi ed iniziative particolari,  ho preso parte, in fase iniziale, ad un gruppo di studio interno volto alla gestione ed incentivazione del volontariato In coerenza con il principio di sussidiarietà e con il metodo della coprogettazione, essere una realtà sempre più radicata nel territorio per arricchirne le reti relazionali, le risorse e le opportunità, anche promuovendo nuovi progetti e iniziative e sostenendo e organizzando azioni di volontariato interagire con le altre cooperative per rafforzare la cooperazione sul mercato, diffonderne i valori, svilupparne la presenza e il ruolo sociale e creare nuove opportunità di lavoro Se volessi analizzare il “significato commerciale” che contraddistingue la mia funzione, non potrei appellarmi al tradizionale concetto legato alla vendita o distribuzione di prodotti o servizi, ma piuttosto all’importante dovere promozionale dell’esistenza e del valore della Cooperativa all’interno del territorio circostante e non solo.  Come anticipato precedentemente, anche quest’anno mi sono occupato della promozione e divulgazione del volantino “5 per mille” tentando di coinvolgere alcune aziende affinché inserissero lo stesso nella busta paga dei propri dipendenti;  Sono stato incaricato dell’impaginazione grafica del “bilancio sociale 2011”, importante strumento di promozione della nostra realtà;  Ho provveduto al re-styling del sito web tentando di creare una veste grafica più interattiva, movimentata ed accattivante;  Si sono curati i rapporti con i referenti della nuova “Centrale Acquisti” promossa dal Consorzio 45 affinché si potesse aprire il portale a fine anno. Questo nuovo strumento “cooperativo” permette di indirizzare le necessità di acquisto delle Cooperative sociali associate al Consorzio ad un sistema organizzato di individuazione / monitoraggio dei fornitori che, esprimendo un potere d’acquisto allargato, riesce ad ottenere prezzi vantaggiosi mantenendo un adeguato livello di qualità.  Ho partecipato ad un incontro promosso dall’Associazione ”Jaima Sahrawi” con l’obiettivo di sviluppare un progetto di supporto specifico alle popolazioni del Sahrawi mettendo in connessione le risorse e le competenze delle realtà sociali locali  Durante i primi mesi dell’anno si è data conclusione alla partecipazione al progetto “Bellacoopia” promosso da Legacoop Reggio Emilia. Il progetto mi ha coinvolto, con la collaborazione della Presidente, nella veste di tutor esperienziale all’interno di un percorso formativo di una classe dell’Istituto Tecnico Commerciale Scaruffi Levi di Reggio Emilia. Durante il mese di maggio vi è stata la premiazione pubblica dei progetti. La

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partecipazione a questa iniziativa ha rappresentato un ulteriore tentativo di entrare in connessione con il mondo della scuola e diffondere i principi ed i valori che governano “il fare e l’essere Cooperativa” tra i giovani (vedi pag. 8). Nel mese di settembre, in stretta collaborazione con il responsabile area ricerca e sviluppo e l’ufficio “segreteria affari generali” di Lo Stradello si è organizzata la manifestazione “Podere in festa” ed il convegno di presentazione del libro di Maurizio “Come polvere in un raggio di luce”. Anche in questo caso l’ufficio commerciale si è reso disponibile alle fasi di progettazione, gestione e promozione dell’evento.

In un’ottica di costante ricerca della qualità, impegnarsi ad offrire ai clienti (utenti, famiglie, contesto sociale…) i migliori prodotti e servizi - mirare al miglioramento dell’organizzazione, della produttività e alla solidità del patrimonio (efficacia ed efficienza delle azioni) Ogni percorso di progettazione ed attuazione di iniziative o prassi, a mio avviso deve essere accompagnato da un azione di costante analisi e monitoraggio degli aspetti critici e dei punti di forza ad esso associati. E’ per questo motivo che nel corso dell’anno si è tentato di rivedere e semplificare le procedure relative agli approvvigionamenti ed alle manutenzioni, individuando gli item effettivamente utile ed efficaci come strumenti di monitoraggio di applicazione. Successivamente a questo lavoro di revisione si sono organizzati degli incontri illustrativi all’interno delle riunioni di equipe dei singoli Centri per condividere le modifiche effettuate e tentare di attribuirne un significato. Con lo stesso principio si è effettuata una valutazione di alcuni fornitori per cui si è optato per l’interruzione del rapporto contrattuale con l’individuazione di nuovi interlocutori, soprattutto in riferimento a prestazioni / consulenze direttamente connessi o influenti sulla qualità dei nostri servizi. Si sono rinnovati invece i contratti di manutenzione ordinaria di alcune attrezzature e degli impianti di servizio delle strutture nel tentativo di mantenere positive le condizioni degli ambienti di vita dei nostri ospiti. In seguito ad alcune visite ispettive di Ausl sono stati rilevate alcune incoerenze inerenti gli aspetti quotidiani di lavoro la cui risoluzione, a carico del mio ufficio, ha prodotto un evoluzione delle procedure di controllo mensile effettuate dai coordinatori. Stimolare e valorizzare il contributo dei soci alla vita della cooperativa, incentivandone il senso di appartenenza, e favorire la crescita professionale e migliori condizioni di occupazione e lavoro per i soci lavoratori Già lo scorso anno ho sottolineato il principio, al quale faccio quotidianamente riferimento, che ogni Socio, in quanto tale, detiene il potere di contribuire in modo attivo alla vita della Cooperativa, anche attraverso piccoli gesti quotidiani. Sono altresì convinto che la partecipazione attiva del Socio è tanto più probabile quanto più estese sono le opportunità di espressione e quanto maggiore è la trasparenza adottata dalla Cooperativa nelle comunicazioni/informazioni. In tal senso il mio ufficio ha collaborato con la Presidenza in diverse occasioni “comunicative”:  la redazione “grafica” del Bilancio Sociale dello scorso anno con il tentativo di accompagnare i contenuti descrittivi con immagini e grafiche che potessero agevolarne la lettura e partecipazione agli incontri di valutazione budget sui singoli Centri ed alle riunioni di equipe, con la Presidenza, per la comunicazione delle previsioni economiche e dei dati di chiusura del 2012;  con la collaborazione del gruppo di Consiglieri appositamente costituito, si sono presi accordi e convenzionate tariffe agevolate per i Soci con alcuni fornitori di servizi e prodotti a noi collegati – si sono definite e comunicate le agevolazioni ed i benefit usufruibili dai Soci in quanto tali – si è iniziato un impegno di raccolta dati dei Soci per la stampa delle nuove “Tessere Socio Zora”  l’organizzazione logistica delle Assemblee dei Soci e della cena sociale annuale.

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Rispetto alle occasioni di crescita personale anche la mia funzione, essendo parte dell’organismo di direzione, è stata coinvolta nel percorso di formazione “Strategie di gestione del cambiamento per una migliore affidabilità organizzativa: le soft skills”. In ottobre del 2012 ho iniziato un ulteriore formazione promossa da ”Consorzio Quarantacinque” e “Quadir” sul tema del “Marketing Sociale”. Accanto a questi due importanti opportunità formative voglio anche dare evidenza ad una piccola riflessione: nel tentativo di approntare risposte a più livelli e di vario genere, il lavoro quotidiano di questo incarico costringe ad una costante opera di aggiornamento personale. Una forma di aggiornamento che prevede non solo l’iscrizione ad alcuni corsi specifici, ma anche una ricerca autonoma ed ininterrotta. In conclusione vorrei rammentare che il contenuto di questo “autoritratto” descrittivo raffigura una semplificazione per macro aree di quanto svolto quotidianamente. Spesso, come indicato in premessa, mi ritrovo ad operare sull’urgenza, tentando di porre ordine e collocazione ad una sorta di magazzino di “nodi da sciogliere” difficili da citare perché frastagliate nel tempo e diversificate tra di loro. Sicuramente l’impegno richiesto esige competenza e capacità di lettura a largo raggio di ogni singola situazione…. soprattutto in un contesto storico come quello che stiamo attraversando che induce alla formulazione di mille ipotesi e congetture prima di azzardare interventi risolutivi od innovativi. Guardando al futuro, guardando semplicemente al 2013, spero si possano finalmente realizzare progetti importanti e che da troppo tempo sono in fase di lavorazione. Ovviamente con la collaborazione di TUTTI…

AREA PROGETTAZIONE RICERCA E SVILUPPO

a cura di Maria Calvari

L’attività di ricerca e sviluppo, in Zora, ha come obiettivo quello di analizzare, valutare e progettare interventi in base ai bisogni rilevati sul territorio, ricercando opportune fonti di finanziamento tra fondi pubblici e fondi privati. La progettazione e la realizzazione degli interventi avviene in rete con le agenzie presenti sul territorio e in stretta collaborazione con i beneficiari e gli utenti. L’attenta programmazione dei tempi e contenuti delle attività si coniuga con la ricerca di flessibilità nella realizzazione concreta del progetto. Il 2012 è stato attraversato da una lunga riflessione rispetto a questa area. Riflessione che ha coinvolto il Consiglio di Amministrazione, insieme al Responsabile preposto a questa funzione, in più di un consiglio. Ci siamo chiesti cosa in un momento socio politico ed economico così critico potesse essere la leva prioritaria per lo sviluppo della Cooperativa. La risposta è stata univoca: Innovare. L’impegno sul 2012 pertanto è stato quello di definire l’orientamento strategico per il futuro, fare una analisi del territorio, puntuale e precisa, dal punto di vista dei bisogni, ma anche delle risorse. Quindi, operare una valutazione delle forze e delle debolezze e delle competenze distintive della nostra organizzazione per definire una sfida ambiziosa condivisa verso cui convergere le risorse e l’impegno dell’organizzazione. Sono state avviate diverse attività di studio di fattibilità finalizzate verso due filoni principali , ricerca e progettazione: individuazione dei miglioramenti possibili e significativi nelle modalità di fornitura dei nostri servizi (in termini di efficienza, efficacia, qualità e velocità) e nuovi progetti che ,rispondendo ad un bisogno sociale, creino nuove forme di relazione e di collaborazione.

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VISIBILITA’ E RADICAMENTO NEL TERRITORIO 15 ANNI DI ATTIVITA’

a cura di Maria Calvari

Il 2012 è stato l’anno del nostro 15 esimo compleanno, un appuntamento importante che abbiamo deciso di festeggiare con la pubblicazione di “Come polvere in un raggio di luce”a cura di Maurizio Fajeti. Il libro è stato presentato domenica 23 settembre nell’ambito del convegno “ La cooperazione sociale per le persone e il territorio: l’esperienza di Zora”, svoltosi durante Podere in festa 2012. Intorno alla storia della cooperativa Zora , Maurizio Fajeti ha raccolto storie professionali e storie di vita, traendole dalla propria memoria e da quella dei propri colleghi di lavoro. Tante piccole storie, ciascuna grande a modo suo, come granelli di polvere in un raggio di luce che danzano vorticosamente inseguendosi l’uno con l’altro, dialogando tra loro a distanza, formando un coro involontario eppure armonioso, in cui si ascolta un solo canto, ma si riconoscono molte voci. <<Quella di Maurizio Fajeti>>, scrive Duccio Demetrio nell’introduzione,<<è una memoria a più facce, ora salvate in queste pagine. Il suo è un lavoro educativo rivolto sempre anche a se stesso e per questo può permettersi, oltre ogni difficoltà qui narrata, di amare i suoi giorni. I più difficili, incerti, spaesanti, imprevedibili. Ci offre una testimonianza preziosa, tanto più perché questi ambiti umani sono disertati velocemente dai ricordi. Occorre obliare in fretta. Seppellire la bellezza che si insinua nella quotidianità. Maurizio ha saputo entrare in questi anfratti trasformandoli in parole. E ora egli si trova in compagnia di tutti coloro che non si arrendono, che non accettano di farsi trascinare dal presente. Alla presentazione del libro è seguita la tavola rotonda che ha dato il titolo al convegno. La discussione , coordinata da Carlo Possa, responsabile delle cooperative sociali di Legacoop Reggio Emilia, ha visto la partecipazione di Luca Benecchi, Responsabile dei Servizi Sociali Associati dell'Unione Comuni Tresinaro Secchia, Giovanni Fosti, direttore del Master in Management pubblico dell'Università Bocconi di Milano, Carmine Lazzarini, docente all’Università dell’Autobiografia di Anghiari e collaboratore di Duccio Demetrio, Laura Mauri, Responsabile Area handicap adulti del Distretto Ausl di Reggio Emilia e Matteo Sassi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Reggio Emilia. Diversi i temi affrontati nella tavola rotonda: da quello più generale della crisi del welfare e delle possibili azioni da mettere in campo per superare la situazione attuale, al ruolo delle cooperative sociali e della loro utilità, alla professionalità degli operatori e il loro risibile riconoscimento economico, fino ai problemi del servizio pubblico. Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, ha concluso il convegno ribadendo la centralità della cooperazione sociale nella ricerca di un nuovo welfare. Ha poi ricordato il grande impegno in questa difficile fase delle cooperative sociali, che sono riuscite sia a mantenere alta la qualità dei servizi, sia a garantire i livelli di occupazione. Un sentito ringraziamento ai relatori che hanno rinunciato al compenso destinandolo, assieme al ricavato della giornata e della vendita del libro, alle popolazioni terremotate.

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PODERE IN FESTA

a cura di Igor Ghisio

Durante il mese di Settembre è stata proposta la consueta manifestazione “PODERE IN FESTA”, come sempre organizzata e gestita in totale collaborazione con la cooperativa Lo Stradello. Il programma ha proposto iniziative di vario genere ed interesse tentando di offrire opportunità ricreative e di svago a piccoli e grandi. A partire dalla prima mattina, in rispetto del valore del “ri-uso”, sono state allestite le prime bancarelle da parte dei cittadini privati per proporre il recupero di oggetti usati. Grande successo ha avuto l’angolo del forno: sin dall’alba il profumo di pane fresco ha pervaso gli spazi circostanti sollecitando l’appetito di visitatori ed “espositori”. Zora ha colto l’occasione per promuovere le attività laboratoriali con l’allestimento della bancarella che ha esposto i prodotti realizzati con i ragazzi durante gli atelier creativi ed occupazionali. Tra le bancarelle dei “privati”, alcuni ragazzi di Stradora hanno allestito un “punto vendita” personale per il “commercio” dei loro oggetti … un’occasione a cui sono particolarmente affezionati. Al mattino si è svolto il convegno di cui alle pagine precedenti, mentre durante il pomeriggio si sono allestiti i giochi tradizionali, si sono aperti i vari stand di ristoro (gnocco fritto e bar) ed ha avuto inizio l’animazione itinerante per grandi e bambini. Alle sedici si è aperta la possibilità di un piccolo viaggio in mongolfiera che ha permesso di osservare il nostro podere da un “innalzato” punto di vista . Subito dopo è stato organizzato uno spettacolo di clowneira per bambini che ha colto l’attenzione di un gruppo sostenuto e divertito. La giornata di festa si è conclusa con un momento di aperitivo a suon di musica e ballo. Quest’anno, in un ottica di solidarietà e sostegno al territorio, Zora e lo Stradello hanno devoluto tutto il ricavato della festa a favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto, nello specifico all’Associazione CinquepuntoNovi. Tra le varie iniziative di raccolta fondi approntate sul podere è opportuno sottolineare la presenza della “Pesca di beneficienza” realizzatasi grazie agli sponsor locali e nazionali che ci hanno donato alcuni premi. Un dovuto ed “importante” ringraziamento va riconosciuto a tutti gli operatori e volontari che si sono resi disponibili dedicando del tempo personale alla preparazione e gestione della giornata e senza i quali non sarebbe stato possibile proporre la manifestazione.

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DEL COMUN VIVERE E D’ALTRE FANTASTICHERIE Il collettivo “CavaZora” per la quarta volta partecipa alla manifestazione “Fotografie Europea” a cura di Maria Calvari Nessuno può bastare a sé stesso. Non esiste un “tutto” senza singole identità che collaborano alla sua realizzazione. Il singolo che si fa parte del tutto. Non c’è perdita d’identità, ma la conquista di una nuova potenza. Operose individualità che si spogliano di una sterile parzialità per tendere a una nuova dimensione ed al dono che da essa deriva. Vite in comune, dunque. Vita comune. Sono queste in sintesi le riflessioni che il gruppo di fotografi del Collettivo CavaZora, guidati da Livio Baj e Massimo Rossi, ha fatto sul tema proposto dall’organizzazione della manifestazione internazionale che vede la Fotografia protagonista a Reggio Emilia : Fotografia europea che nel 2012 alla sua settima edizione. Vita comune, immagini per la cittadinanza:riflessioni sui fondamenti della vita civile. I nostri Artisti hanno interpretato questo concept attraverso 16 foto… Hanno dato immagine alla loro idea di “comunità”presentando 4 situazioni in cui si fa o si è comunità. La vita delle operose api, il canile, il centro sociale per anziani, la fabbrica. Eccezionalmente la mostra è stata allestita durante il periodo della manifestazione presso la Galleria d’arte Bonioni in corso Garibaldi 43 a Reggio Emilia.

TUTTA LA VITA A CASA A TREVISO a cura di Vittorio Vizzini All’interno dell’evento “Settimana della Salute Mentale, tenutosi a Reggio Emilia dal 22 al 29 settembre, Vittorio Vizzini, Operatore Socio Sanitario presso il centro residenziale Zorella ha presentato una installazione fotografica presso la Biblioteca delle Arti , rappresentante la camera di Rosanna, ospite del centro. Condividere uno spazio è il primo passo verso la comprensione di chi l'abita. Attraverso una conoscenza esperienziale ci si avvicina alla condizione dell'altro per individuarne criticità e bisogni. Muoversi all'interno della camera di un ospite presso una struttura per disabili ci fa rendere conto di quanto in realtà sia "persona" al pari di noi: allora le sue manie, le sue abitudini, i suoi interessi ci richiamano alla mente le nostre manie, le nostre abitudini, i nostri interessi. Questo riavvicinamento a chi spesso è stato relegato ai margini della società è alla base di un'interazione interpersonale migliore; un rapporto scevro dai pregiudizi e dal timore della "follia". Molti passi avanti sono stati fatti dalla psichiatria nel corso degli anni. Le condizioni sanitarie, fisiche e sociali dei "pazienti" sono molto migliorate. Le mura dei manicomi sono state abbattute, le porte delle celle sono state aperte, ma rimane ancora in piedi il muro del pregiudizio. Per abbattere quest'ultimo è importante che tutti quanti ci rendiamo conto del fatto che spesso questa barriera si trova dentro di noi, nella nostra coscienza. Per quanto il nostro impegno possa accorciare sempre di più la distanza fra noi e il "diverso", una cosa non riusciremo forse mai ad eliminare del tutto: il senso di inadeguatezza, di disagio interiore che quasi ogni persona con problemi psichiatrici prova.

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Nonostante al giorno d'oggi le strutture che li ospitano siano spesso accoglienti, c'è un elemento comune a tutti coloro che le abitano: il forte desiderio di tornare a casa loro per sempre. "Tutta la vita a casa a Treviso" è il desiderio di Rosanna, la donna a cui è dedicato questo lavoro.

LE PAROLE DELLA DISABILITA’ a cura di Maria Calvari Venerdì 20 aprile 2012 numerosi sono stati i familiari e gli operatori dei servizi che hanno partecipato al convegno “Le parole della disabilità: presentazione dei quaderni Abbeccedario degli operatori e Ricominciamo da noi. L’argomento è una ricerca lunga 7 anni. Una ricerca nell’ambito della disabilità adulta che ha sollecitato gli operatori e i familiari a incontrarsi e a dialogare su temi diversi dalla gestione della quotidianità. “La ricerca, racconta la dr.ssa Mauri (Responsabile Area handicap adulti del Distretto Ausl di Reggio Emilia), è nata da alcuni interrogativi che mi sono posta dopo la lettura dell’Abbeccedario delle Famiglie. Un quaderno esito a sua volta di un lavoro delle famiglie aderenti all’associazione Fa.Ce. E’ dalla lettura di questo quaderno nel quale le famiglie si descrivevano nel loro avanzare dalla nascita difficile, alla diagnosi comunicata più o meno come avrebbero voluto, al loro rapporto con i servizi, al loro senso di solitudine e così via che mi sono chiesta: ma gli operatori si riconoscerebbero nelle esperienze di rapporto che qui vengono descritte dai famigliari? Il significato delle parole di questo quaderno, negli operatori che senso acquisiscono? Non succede molto spesso che quanto qui i famigliari rimproverano ai servizi, i servizi rimproverino ai famigliari? Ma se è così come si può dare per scontata la comunicazione che avviene tutti i giorni? Non si rischiano forse continui fraintendimenti? E se la cultura del Servizio poggia uno dei propri capisaldi sulla condivisione progettuale con i famigliari, queste domande possono restare sospese? si può ignorare la voce di famigliari che dall’Abbecedario esce forte e chiara, interrogandoci tutti? Ho condiviso questi pensieri, continua la dr.ssa Mauri, con i responsabili delle cooperative che gestiscono la maggior parte dei servizi per i disabili adulti e insieme abbiamo dato vita all’idea di una ricerca che dando analoga voce agli operatori, permettesse di individuare punti di contatto e punti di diversità, ed esitasse in incontri,operatori/famigliari che, non sollecitati dall’emergenza del quotidiano, potessero aprire un dialogo più consapevole”. Un metodo e un approccio teorico curato con attenzione e garbo dallo storico Carmelo Mario Lanzafame. “E’ stato molto apprezzato lo stile di conduzione delle interviste, continua Mara Rossi (Educatrice di UVH Ausl Reggio Emilia): l’osservatore esterno, il clima di tranquillità e non di “urgenza”, la possibilità di riflettere e confrontarsi con colleghi che lavorano in contesti diversi (le interviste si sono svolte a coppie e gli operatori, 1 uomo e 1 donna, erano di servizi diversi). Poter esprimere in estrema libertà le convinzioni che derivano dall’esperienza, le gioie, le stanchezze e la consapevolezza del proprio limite, il desiderio di allargare gli orizzonti. Il più delle volte non serve la risposta – serve l’ascolto…anche per l’operatore. Parlare del proprio lavoro identificato spesso erroneamente dai più come una sorta di missione… La lettura dell’Abbeccedario degli operatori dalla A di Accettazione alla V di Volta ne esce uno strumento nuovo per chi non vuole trincerarsi nel solo “fare” quotidiano e desidera, anzi, costruire ponti, aprire nuove strade, uscire dalle seppur belle strutture per abitare la relazione autentica che fa crescere tutti. Successivamente il quaderno è stato presentato ad un gruppo ristretto di familiari e operatori che lo hanno letto e hanno discusso.

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Lo spazio di incontro nel quale i genitori con le loro competenze e, gli operatori con la loro professionalità, si sono confrontati si è sin da subito connotato di sinceri rapporti interpersonali, diretti a comprendere l’altro in un clima coinvolgente e in grado di accogliere il rinnovamento che quell’incontro avrebbe portato”. “L’esperienza maturata dal gruppo misto operatori-familiari, dice Pina Lombardini (genitore di una persona disabile)), ha reso possibile interrogarsi in modo nuovo sulla diversità dei ruoli professionali e genitoriali, sulle motivazioni che ispirano le loro pratiche e le modalità d’applicazione nelle specifiche contestualità ambientali. I momenti salienti che hanno impresso una vera e propria svolta all’esperienza stessa sono in particolare: componenti il gruppo iniziale: i progetti dei Servizi e agli operatori in essi attivi. La lettura dei report ha dato avvio ad un dibattito vivace e critico, ma mai polemico, sulle opinioni ed idee in essi esposte spesso divergenti e in disaccordo con quelle sostenute dai familiari. Il salto di qualità si è verificato nel momento in cui entrambe le componenti si sono rese conto che procedere nell’analisi e nel commento dei soli contenuti rischiava di mantenere quelle caratteristiche di dialogo tradizionale che invece ci si proponeva di superare. L’attenzione e l’interesse di tutti si sono allora concentrate sulla dinamica dialogica tra famiglie-operatori-soggetti utenti a partire dalla concretezza delle situazioni sperimentate e dai sentimenti ed emozioni più comuni in esse vissute”. Annalisa Esposito (sorella di una persona disabile) aggiunge “Le persone che ho incontrato mi hanno regalato le loro storie e nelle storie la loro vita e storia dopo storia ho visto una parte di me, ho visto nei volti e nelle esperienze di ognuno il volto e l’esperienza dei miei genitori ed improvvisamente non eravamo più soli. Probabilmente non lo eravamo neanche prima Gli argomenti discussi ed i nostri diversi ruoli mano a mano che il nostro confronto andava avanti, non erano la cosa più importante. Le parole si, le parole erano importanti! Il loro significato lo era, il diverso significato che ognuno di noi dava alle medesime parole. Quello che porto via da questo viaggio è sicuramente la sensazione di benessere che ho provato per aver condiviso il nostro sentire ed il valore che ha il parlarsi per comprendersi. Questa esperienza ha cambiato il mio approccio al mondo. Il mio contesto non è diverso da prima però è diverso il mio modo di starci. Alla fine per me il viaggio è diventato la meta”. E’ proprio il caso di dirlo: in questo caso la realtà ha superato le aspettative dettate: il confronto auspicato è avvenuto. E anche di più…. Un confronto che fosse un’esperienza di incontro, un’esperienza che fosse per entrambi gli attori, coinvolgente, gratificante e significativa. Un’esperienza che portasse a scoprire linguaggi, emozioni, sentimenti in un dialogo vero, vivo e autentico. L’orgoglio dei Familiari, la forza con la quale questi vogliono affermare e far conoscere le proprie storie, mai banali, mai scontate, mai luttuose o tristi. L’orgoglio degli Operatori che finalmente, senza mai tradire la propria professionalità, si concedono l’opportunità di dubitare dei propri “saperi” , di sentire la fatica del proprio lavoro e l’ambivalenza delle proprie emozioni.” “Siamo usciti da questo percorso narrativo trasformati, conclude Maria Calvari (responsabile area ricerca e sviluppo Zora), perché siamo in possesso di una parte del tesoro dell’esperienza di tutti…. E siamo qui a raccontarla a voi…. Ognuno è arrivato con una propria storia di vita, diversa da tutte le altre. La diversità delle esperienze individuali è stata la ricchezza del gruppo. In quel luogo di confronto delle diversità, è stato possibile narrare ed ascoltare sorprendenti storie… grandi o piccole che siano, crediamo che questa esperienza di incontro e di dialogo oltre i temi della quotidianità, oltre che narrata possa e debba essere rivissuta ancora e ……ancora.”

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L’ARTE E’ UTILE! SVILUPPARE I TALENTI DISPONIBILI a cura di Maria Calvari Il 3 dicembre 2012 alle ore 9.30 presso la Sala Zavattini del Comune di Reggio Emilia in via F.lli Cervi 70, in occasione della giornata internazionale della disabilità “3 Dicembre 2012”, la Cooperativa Sociale Zora ha promosso insieme al Centro servizi per l’Integrazione e l’ Associazione ZeroFavole una Tavola Rotonda: L’arte è utile! Sviluppare i talenti disponibili. La Tavola Rotonda ha accolto diversi referenti operanti nei settori dell’ arte, della didattica e della cultura che si occupano di formazione, utilizzando i linguaggi del Teatro, Pittura, Fotografia, Danza, Cinema. Gli interlocutori sono stati: Simone Ferrarini artista, operatore progetti fotografici con il collettivo CavaZora, Stefano Masotti regista di esperienze teatrali, formatore, artista, Anna Albertarelli coreografa e danzatrice, Maurizio Galimberti formatore, attore e per l’occasione moderatore della discussione. Tutti hanno presentato le proprie esperienze artistiche con e per le persone con disabilità in un ottica di superamento delle diversità e come strumento di innovazione nei servizi alla persona. L’obiettivo è stato quello di divulgare un pensiero attorno al quale la nostra Cooperativa riflette da tempo: la diversità non è qualcosa da compensare o da facilitare. La diversità non è qualcosa da includere o da integrare. Zora crede che sia utile e sensato rilevare e valorizzare il Talento presente in ognuno:tutti abbiamo un Talento che ci accompagna tutta la vita, qualche volta ci mette in luce, qualche volta ci ostacola…. Il talento è dote. Se ne è naturalmente provvisti, tutti, non si può imparare è una inclinazione più profonda di una capacità, più radicata di una passione, più caratterizzante di un volto o di una maniera, per poter essere riprodotta o finta. È un taglio del sé. E l'investimento che si fa nello svolgimento della vita ne sprigiona il valore. La Tavola Rotonda ha visto anche la partecipazione di Alessia Planeta formatrice del CRIBA (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale) che ha presentato il progetto “Il cervello accessibile” ovvero il ruolo cruciale che la comunicazione assume oggi nella costruzione e, dunque, nella percezione della realtà circostante. Ancora troppo spesso la disabilità nei vari prodotti comunicativi è caratterizzata da una narrazione che utilizza il tema del pietismo o all’estremo opposto quello dell’eroismo della persona con disabilità che supera i limiti umani . Così come ancora troppo semplificata è la rappresentazione del complesso tema della disabilità. Questa, infatti, è spesso raffigurata come disabilità fisica (sedia a ruote e/o non vedente). Bisogna abbandonare questa prospettiva ristretta – questo il messaggio di alessia Planeta - e ridare universalità al concetto di disabilità, considerandolo come evento proprio dell’essere umano, al di là del tempo, dello spazio e delle differenze (economiche,culturali, sociali, di genere etc…) ;è necessario porre l’accento su ciò che noi abbiamo in comune in quanto esseri umani, persone e cittadini: il TALENTO. La scenografia della Sala Zavattini ha visto l’esposizione dei lavori fotografici del Collettivo CavaZora. La discussione alla Tavola Rotonda è stata sapientemente e piacevolmente intervallata da 4 Cortometraggi prodotti, diretti, sceneggiati e interpretati dagli utenti che frequentano i Servizi della Cooperativa Zora all’interno del corso di formazione sul “Raccontare con il Cinema”. La mattinata ha visto anche l’intervento dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Emilia , Matteo Sassi, che è intervenuto ai lavori portando un suo personale messaggio e incoraggiamento alle persone con disabilità che attraverso l’Arte cercano di “fare la differenza” e a tutti coloro che a fianco a loro credono e cercano costantemente il Talento.

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CONCLUSIONI L’anno passato è stato caratterizzato dalla grande difficoltà economica del Paese. La disoccupazione è cresciuta, sono calati i consumi, gli investimenti sono stati estremamente ridotti e la pressione fiscale è stata importante. Questa inoltre, dalle previsioni del governo, salirà ulteriormente raggiungendo livelli record. Anche la cooperazione è stata coinvolta da questa situazione generale , seppur in modo non uniforme: infatti alcuni settori (costruzioni e settori collegati) hanno sofferto maggiormente, mentre altri hanno tenuto (es. i consumi) ma con forti ridimensionamenti dei profitti e degli investimenti. Si osserva invece stabilità nei settori che hanno forte proiezione sui mercati internazionali, come ad esempio il settore agroalimentare e industriale. Per quanto ci riguarda nel 2012 abbiamo non solo mantenuto i livelli occupazionali (in linea con il trend delle cooperative nella loro totalità) ma li abbiamo leggermente incrementati. E’ però da tenere presente che la cooperazione sociale, finora meno sofferente di altri settori, nel 2013 si troverà cumulati tutti gli effetti dei tagli della spending review e si troverà a fare i conti con una situazione di difficoltà che facilmente appesantirà i bilanci e rischierà di colpire anche l’occupazione. In particolar modo ci allarma la prospettiva dell’aumento dell’IVA per la tipologia di servizi da noi forniti: in un sistema in cui le tariffe che determinano i nostri ricavi sono predefinite e omnicomprensive, l’aumento della fiscalità non troverà compensazione e rischia dunque di colpire esclusivamente il margine d’esercizio quando non addirittura le riserve. Abbiamo consapevolezza della grande risorsa presente nella nostra Regione e che permette il sostentamento dei servizi di welfare, ovvero il “Fondo Regionale per la Non Autosufficienza”; questo però non ha garanzie in una prospettiva di lungo periodo. I nostri obiettivi prioritari sono dunque il mantenimento dell’occupazione e del livello salariale oltre alla stabilità d’impresa nel suo complesso, attraverso un continuo lavoro di riposizionamento e di ricerca di nuovi mercati. Continuiamo ad essere convinti che, come già avvertito nello scorso anno, la cooperazione sociale inizi in questo periodo a risentire della crisi e probabilmente continuerà ad esserne coinvolta anche quando gli altri settori cominceranno la ripresa. Ciò non tanto per mancanza di domanda da parte dei cittadini che anzi, in virtù della stessa crisi presentano nuovi bisogni cui fare fronte, quanto piuttosto per la diffusa carenza di risorse da parte dell’ente pubblico. Le linee di intervento menzionate lo scorso anno sono state attuate, ovvero incontri specifici con i Soci volti a diffondere conoscenza e responsabilità; coinvolgimento della compagine sociale nelle scelte strategiche; attivazione di servizi mirati al territorio; coinvolgimento e collaborazione attiva con altre realtà. Il 2013 si apre dunque all’insegna del FARE RETE e dello sviluppare strategie, prospettive, sinergie e sfide che prevedano la partecipazione attiva e plurale di diversi attori, ragionando il più possibile senza confini. Vogliamo costruire buone prassi e realizzare progetti che in un certo senso siano in “controtendenza” rispetto allo scenario generale assumendoci responsabilmente la nostra parte per iniettare positività nel sistema

Melli Claudia Presidente

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