Bilancio Sociale 2010

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BILANCIO SOCIALE 2010

Via Munari 5 – 42019 Pratissolo di Scandiano (Re) – C.F. e P. IVA 01718780354 Iscriz. Albo n° A118423 Tel. 0522.982601 Fax. 0522.851078 e-mail: info@coopzora.it Web-site: www. coopzora.it

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La nostra mission Dove siamo, i nostri servizi per disabili adulti Scandiano Laboratori integrati La manta Zorella odoardina L’impresa di essere cooperativa Soci e soci lavoratori Gestione del personale La formazione attuata Tirocini formativi e di orientamento Utenti serviti rapporto con il territorio accreditamento e sistema qualità l’organizzazione Il movimento cooperativo e il consorzio 45 In conclusione

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La nostra mission : 1) rispondere al bisogno di socializzazione, emancipazione, affermazione individuale ed integrazione sociale delle persone svantaggiate, perchè tutti vivano in ben-essere e con dignità il proprio tempo 2) lavorare in una situazione in continuo divenire, con la partecipazione attiva e plurale degli utenti, delle famiglie, dei lavoratori e degli Enti committenti 3) in coerenza con il principio di sussidiarietà e con il metodo della coprogettazione, essere una realtà sempre più radicata nel territorio per arricchirne le reti relazionali, le risorse e le opportunità, anche promuovendo nuovi progetti e iniziative e sostenendo e organizzando azioni di volontariato 4) concorrere a riconoscere e affermare i diritti delle persone svantaggiate e ad abbattere le barriere (materiali e non), che provocano o mantengono situazioni di emarginazione e bisogno 5 ) in un’ottica di costante ricerca della qualità, impegnarsi ad offrire ai clienti (utenti, famiglie, contesto sociale…) i migliori prodotti e servizi 6) stimolare e valorizzare il contributo dei soci alla vita della cooperativa, incentivandone il senso di appartenenza, e favorire la crescita professionale e migliori condizioni di occupazione e lavoro per i soci lavoratori 7) mirare al miglioramento dell’organizzazione, della produttività e alla solidità del patrimonio (efficacia ed efficienza delle azioni) 8) interagire con le altre cooperative per rafforzare la cooperazione sul mercato, diffonderne i valori, svilupparne la presenza e il ruolo sociale e creare nuove opportunità di lavoro.

Approvati dall’Assemblea dei soci il 15/12/05

Con il consueto stile zora ( che non è come credono alcuni la moglie di ZORO  )siamo a presentare quanto è successo in un anno denso di eventi, fatti e iniziative. Non abbiamo la pretesa di presentare tutto, ma almeno dare un’idea di quanto viene fatto,quotidianamente e non solo. Vorremmo far passare la percezione che per quanto le situazioni possano sembrare molto diverse tra loro vanno in reltà tutte in un’unica direzione, cioè dare corpo alla mission. Cerchiamo di farlo con impegno e passione , che è sicuramente la cosa che più di tutte ci accomuna. Cerchiamo di farlo in tanti modi, perché tante sono le persone che compongono la nostra cooperativa e tante quelle che la abitano o la frequentano. Non pensiamo di essere tutte uguali. Abbiamo pero’ la voglia, quanto più possibile, di dare voce a tutti, anche a chi la “voce” non ce l’ha. Anche quest’anno quindi ci presentiamo in modo “corale” lasciando a chi legge il compito di collocare mentalmente il tutto in quella che è una realtà ben più ampia di qualche pagina… mi scuso in anticipo se troverete qualche ripetizione, alcune cose le abbiamo infatti già pubblicate su zora news. Ringrazio di cuore l’impegno di tutti quelli che hanno contribuito alla stesura di questo bilancio attraverso scritti, riflessioni, immagini o numeri e soprattutto tutti quelli che hanno permesso che ci fosse qualcosa di cui valesse la pena scrivere. Insomma , grazie a chi, anche quest’anno, C’è stato e……………. buona lettura! Claudia Melli

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Dove siamo, I nostri servizi per disabili adulti

Servizio Diurno Benzi Via Munari 5 Pratissolo di Scandiano - RE Appartamento il BrucoVia Munari 5 - Pratissolo di Scandiano -RE servizio Residenziale Stradora Via Munari 5 - Pratissolo di Scandiano RE

Servizio Diurno Odoardina via Salimbene da Parma 143- 42100 Villa Sesso – RE

servizio Residenziale La Manta Via Forlanini 1- 42100 Roncadella - RE-

servizio Residenziale Zorella Via C. Pavese 70 - 42020 Puianello - RElaboratorio protetto di terracotta Via C. Pavese 70 - 42020 Puianello - RE

Laboratori integrati Via Munari 5 – Pratissolo di Scandiano – RE -

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SCANDIANO: Centro diurno Benzi: 16 ospiti -8 operatori Centro residenziale Stradora: 14 ospiti Gruppo Appartamento Il Bruco: 5 ospiti – 19 operatori A cura di Campioli Cristina Premessa: A volte, raccontare se stessi, il lavoro svolto, i successi e gli insuccessi può risultare estremamente difficile. Quando i percorsi da compiere sono lunghi e necessariamente frammentati in piccole mete, è difficile riconoscere i passi compiuti e raccontarli. A volte risulta più semplice rammaricarsi di ciò che non si è potuto o saputo fare. Da più parti, e anche da noi stessi, si è sollecitati a divenire sempre più capaci di leggere bisogni, trovare soluzioni nuove, rendere i ragazzi ed essere, noi stessi “Operatori”, protagonisti delle trasformazioni individuali e del contesto sociale in cui viviamo. A volte questa sollecitazione arriva come una vera e propria delega da parte degli Enti che, con noi, dovrebbero investire risorse, economiche e non, in questo che è certo un obiettivo oltre che un metodo condiviso . Si è quindi portati a sottolineare ciò che non è stato fatto e trascurare ciò che invece, in un anno di vita e di lavoro insieme, è sicuramente accaduto. E mai per caso. Commentare e raccontare l’attività dei nostri Centri diventa, quindi, l’occasione per condividere ma anche per renderCi consapevoli di tutte le piccolissime, impercettibili azioni che ognuno di noi ha compiuto e che, unite tutte insieme, costituiscono il Nostro cammino per adempiere agli articoli della nostra Mission. “rispondere al bisogno di socializzazione

emancipazione, affermazione individuale. ed integrazione sociale delle persone svantaggiate, perchè tutti vivano in ben-essere e con dignità il proprio tempo” Durante il 2010 il C.R Stradora, il CD. Benzi e il Gruppo appartamento Il Bruco, hanno mantenuto attivi gruppi di attività lavorative/occupazionali nelle quali gli ospiti hanno potuto a volte sperimentare, altre affinare abilità manuali, apprendere tecniche produttive, confrontarsi con le responsabilità individuali derivanti dall’assunzione un impegno lavorativo. All’interno di ogni attività si è lavorato perché ognuno potesse agire il massimo di autonomia possibile, per favorire quel processo di affermazione individuale che deriva dallo scoprirsi e riconoscersi capaci ed efficaci. Il CD Benzi (che programma 12 attività settimanali) con il Laboratorio GiàCarta ( produzione di manufatti in carta riciclata) ha potuto soddisfare ordinazioni di partecipazioni matrimoniali, agende, album fotografici. Alcuni ragazzi sono ora in grado di compiere, in autonomia, l’intero ciclo di produzione. Il Laboratorio legno, ha riscoperto e valorizzato la realizzazione di giocattoli in legno. E’ stato in grado di realizzare, tra le altre cose, 70 trottole per i bambini di una Scuola Materna. Il gruppo Acace, attività di giardinaggio, si sperimenta nella semina e nella coltivazione forzata, con l’obiettivo di prepararsi a coltivare un orto. AL C.R. Stradora (che programma mediamente 9 attività settimanali) si è mantenuto il Laboratorio Creativo in cui i ragazzi apprendono l’uso degli strumenti base per molte attività manuali. Il Laboratorio Lampadiamo, diversificando la produzione, ha potuto essere occasione lavorativa per un numero maggiore di ospiti. Il ben-essere, come concetto globale, dopo aver contemplato la possibilità di riconoscersi in un “fare”non può trascurare il riconoscimento di sé e della propria realtà nel rapporto con gli altri, oltre all’acquisizione di una maggiore comprensione di ciò che accade all’interno e all’esterno di sé.

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Ecco allora attività come Biodanza, che, attraverso la sollecitazione musicale, invita ad utilizzare il corpo come strumento di espressione e di comunicazione e che stimola atteggiamenti di accettazione e di accoglienza dell’altro. Nell’attività Salone di Bellezza, in un rapporto di intimità con gli Operatori, i ragazzi sperimentano piacevolmente la cura dell’aspetto e del corpo non più come pratica di accudimento, ma come occasione di riconoscimento e di riappropriazione del proprio corpo fisico. Ma il ben-essere non richiede di apprendere sempre, ma chiede anche socializzazione, svago, divertimento ed integrazione sociale. Le attività all’esterno, oltre ad offrire momenti preziosi di comunicazione tra operatore e utente e di accoglimento dei desideri degli ospiti mirano a promuovere incontri con il mondo circostante. I due soggiorni di una settimana (Val di Sole e Tortoreto degli Abruzzi) sono l’occasione di vivere la vacanza come momento in cui si possono rompere le regole e in cui ci si immerge nel mondo esterno per un tempo significativo. Le gite allo Zoosafari, alle Fonti di Poiano; le serate alla Notte Bianca, al torneo di calcetto di Cacciola; la serata Hawaiana in cui abbiamo ospitato Zorella, la serata in cui siamo stati noi Ospiti di Manta e della stessa Zorella, la festa in maschera al circolo Alpini, gli aperitivi in Centro, sono importanti momenti di convivialità e di socializzazione. Con il laboratorio di Arti Visive si sono realizzati importanti momenti di integrazione con il mondo esterno: i ragazzi , fotografi e scultori, sono stati invitati a partecipare a mostre collettive o personali a Belluno, hanno esposto a Reggio Emilia allo SpaceLab, a Scandiano in Rocca. “ lavorare in una situazione in continuo divenire, con la partecipazione attiva e plurale degli utenti, degli ospiti, delle famiglie, dei lavoratori e degli enti committenti” Abbiamo continuato a perseguire l’obiettivo di condividere con i famigliari, con i gli Enti Committenti e con gli utenti stessi i Progetti Individuali. Non sempre è stato possibile mantenere la puntualità della condivisione, ma questo impegno ci ha spronati ad una elaborazione di Progetti Educativi individuali che tengano in maggior conto i diversi contesti di vita in cui gli ospiti vivono. Si è sicuramente accentuato il coordinamento e la collaborazione con Il SSA di Scandiano e si è mantenuto un passaggio di informazioni con i SS degli altri comprensori. Così come ci eravamo ripromessi nel 2009, abbiamo aumentato i momenti di incontro conviviale con e tra i famigliari e mantenuto le due riunioni tematiche annuali. Poiché il passaggio di informazioni, la comunicazione tra i Centri e la famiglia restano un punto fragile e delicato, organizzando incontri individuali di conoscenza, abbiamo lavorato perché ogni famiglia riconosca nell’Operatore Referente il riferimento più immediato a cui rivolgersi per avere e dare informazioni sulla quotidianità del proprio familiare “in coerenza con il principio di sussidiarietà e con il metodo della coprogettazione, essere una realtà sempre più radicata nel territorio per arricchirne le reti relazionali, le risorse e le opportunità, anche promuovendo nuovi progetti e iniziative e sostenendo e organizzando azioni di volontari concorrere a riconoscere e affermare i diritti delle persone svantaggiate e ad abbattere le barriere materiali e non), che provocano o mantengono situazioni di emarginazione e bisogno” Dopo la positiva esperienza del 2009, anche nel 2010 abbiamo collaborato con le parrocchie di Scandiano nell’organizzazione di 4 giornate di incontro tra gruppi di giovani e giovanissimi con gli ospiti dei nostri Centri. Questi incontri, che abbiamo trasformato in momenti di lavoro “insieme” , hanno avuto come scopo principale, non tanto l’avvicinamento dei ragazzi della parrocchia al “mondo dei disabili”, ma il concreto sperimentare una reale occasione di scambio in cui riconoscere l’altro come uguale e diverso da me e per questo opportunità: i nostri ragazzi hanno insegnato ai ragazzi della parrocchia come riciclare pezzetti di legno per farne ciondoli, trasformare un pezzo di carta in una maschera divertente, ecc. Hanno soprattutto potuto viversi come coloro che “danno” e non coloro che, necessariamente,

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“ricevono”. I ragazzi della parrocchia hanno potuto portarsi a casa esperienza e oggetti realizzati!!! Anche quest’anno, nel nostro lavoro, siamo stati supportati da volontari che hanno permesso ad alcuni ospiti di mantenere le uscite serali settimanali e altri che, con la loro partecipazione, hanno permesso un significativo contenimento dei costi dei soggiorni estivo e invernale. “stimolare e valorizzare il contributo dei soci alla vita della cooperativa, incentivandone il senso di appartenenza……” L’ambiente in cui una persona vive è di notevole importanza. Riveste un ruolo fondamentale per la formazione dell’identità ed è capace di influenzare i comportamenti dei singoli e la stessa vita di relazione che in esso si svolge. E’ necessario che lo spazio si offra come propositivo, stimolante e bello e possa essere riconosciuto come “personale”! ! Dopo aver condiviso questa riflessione gli operatori delle equipe Benzi e Stradora le hanno dato concretezza: l’estate scorsa, dopo aver fatto un preciso lavoro di analisi dei bisogni, di individuazione e pianificazione degli interventi e di previsione delle risorse economiche e necessarie, si sono rimboccati le maniche e hanno ritinteggiato tutta la struttura, sistemato l’area verde esterna, arricchito di elementi personalizzati le stanze degli ospiti e gli spazi collettivi, riqualificato il giardino, hanno dato un nuovo carattere a tutti gli ambienti adeguandoli alle esigenze, alle caratteristiche e ai desideri degli “abitanti”. Hanno zappato piantato strappato erbacce segato riparato tinteggiato addobbato. Hanno faticato. Tutto questo in ore “fuori lavoro” presidiando nel contempo le attività quotidiane. In autunno poi hanno fatto torte e organizzata la vendita per raccogliere fondi per le gite dei ragazzi. Trasformandosi ancora una volta in volontari. Non so dire se tutto questo ha incentivato il loro senso di appartenenza alla Cooperativa, ma so per certo che ha manifestato quello che già possiedono! La Cooperativa poi ha già avuto l’occasione di dire loro “grazie”. A me resta di dire : “ all’anno prossimo”!

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Laboratori Integrati

33 ospiti –9 operatori(4 di Zora e 5 di Stradello) A cura di Maurizio Fajeti La struttura organizzativa dei Laboratori si sta ormai definendo in maniera sempre più chiara. Le realtà ormai consolidate sono il mercatino del Magò, il Bazar del lavoro, la campionatura ceramica e il gruppo graniti fiandre. La falegnameria ha iniziato a individuare un suo percorso con la produzione di manufatti e il restauro di mobili. Il settore del decoupage si è andato via via sempre più specializzando in una stretta collaborazione con Magò e i risultati sono incoraggianti. Nel 2010 i Laboratori hanno individuato finalmente il responsabile di settore, Matteo Nasciuti, che si occuperà della ricerca sul territorio di nuove commesse di lavoro e della gestione delle preesistenti. Altra novità dell’anno appena trascorso è l’appalto delle pulizie del circolo L’aquilone che sono state date in gestione ai Laboratori. Sono due i gruppi che partecipano a questa attività, ogni gruppo è composto da due operatori e sei ragazzi. Il lavoro consiste nel pulire gli spazi destinati dal circolo alle due tombole settimanali, è un lavoro impegnativo ma viene svolto con impegno dai due gruppi e i risultati sono più che buoni. Sempre nel 2010 si è concluso il lavoro iniziato già l’anno precedente di verifica degli inserimenti dei Laboratori, a cui hanno partecipato i Servizi Sociali di Scandiano e i responsabili di Zora e Lo stradello. La definizione dei nuovi parametri di ingresso e la classificazione delle diverse tipologie di utenti dovrebbe permettere in futuro un miglior monitoraggio della situazione esistente . Nell’anno appena trascorso Elisa, l’operatrice che era in maternità è rientrata in servizio, ma siamo riusciti a mantenere in organico anche Emanuele, l’operatore che la sostituiva grazie al coincidente riavvio dopo una breve sospensione del progetto di monitoraggio dei progetti esterni lavorativi (PEL). Solo nel corso del 2011 vedremo come si svilupperà questo nuovo ambito. E finiamo con la parte più ludica, nel 2010 siamo andati in gita a Comacchio. Per la prima volta abbiamo utilizzato una corriera ed è tutto risultato molto più semplice e sicuro, un’esperienza che ripeteremo. Numerosi sono stati anche i momenti di socializzazione, grazie alle pizzate, alle grigliate e ai pranzi fatti insieme. Alcuni numeri per concludere; operatori dei Laboratori 9, ospiti attualmente inseriti 33, attività lavorative; mercatino usato, decoupage, falegnameria, campionatura ceramica, pulizie, fattorie, confezionamento aglio, assemblaggi vari, gestione pacchi di natale.

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Centro residenziale LA MANTA 16 ospiti –17operatori

A cura di Gianluca Giaroli Descrivere il lavoro svolto nell’arco di un anno è sempre un compito arduo. Le difficoltà sono dovute alla molteplicita’di attivita’, progetti che si costruiscono e si realizzano in un annoe il rischio è di risultare poco esaustivi o di tralasciare qualcosa di importante. Il servizio ha confermato, valorizzato e approfondito il lavoro sui percorsi degli ospiti ponendosi come obiettivo un intervento sempre piu’ individualizzato e personalizzato focalizzando le risorse e le capacita di ogni persona ospite cercando di renderli, maggiormente partecipi e costruttori dei vari momenti della comunità e non solo fruitori di un servizio. L’idea che fa da sfondo a questo tipo di intervento è che gli utenti si possano sentire responsabili e protagonisti di quello che sta loro attorno. Parte integrante del progetto è il lavoro con i familiari che sono chiamati a coinvolgersi nella condivisione e costruzione dei progetti o a partecipare alle iniziative quotidiane o straordinarie della comunità come ad esempio pranzi e cene; infatti alcuni familiari si sono resi disponibili a collaborare all’organizzazione della festa di luglio e alla vendita dei biglietti della lotteria,disponibilità molto apprezzata! Durante l’anno si è cercato di andare incontro al bisogno di socializzazione ed integrazione sociale delle persone ospitate offrendo loro soggiorni al mare o in Umbria, uscite ai centri commerciali, sagre paesane, piscina e possibilità di fare acquisti per esigenze personali o per la comunità in modo condiviso e partecipato. All’inizio dell’anno 2010 ci eravamo dati come obiettivo quello di aumentare la nostra visibilita’ sul territorio: ci chiedevamo come poter essere protagonisti positivi della vita del nostro quartiere, e con quali realtà potevamo avere relazioni.L’idea nasceva dal bisogno di far conoscere la nostra struttura, di fare interagire le persone che vivono in struttura con le persone che hanno scelto quella zona, quel territorio o che vi abitano da tanto tempo. Alle domande e alle aspettative che ci ponevamo abbiamo dato risposta creando “Comunità in Festa” presso lo spazio della parrocchia messo a disposizione dal parrocco di Roncadella e dai volontari della Pastorale. La festa ha ospitato il concerto dei “Ma NOI NO”, giochi per bambini, una pesca e un punto ristoro e ci ha regalato una partecipazione di gente al di la di ogni nostra aspettativa! Inoltre abbiamo partecipato con la nostra bancarella alle iniziative in piazza a Reggio del primo maggio e della festa in via Bismantova Durante queste occasioni abbiamo esposto i lavori fatti in atelier con i ragazzi e venduto le torte fatte dagli operatori e da alcuni volontari che si sono resi disponibili per le due manifestazioni Abbiamo confermato al nostro interno la S.Messa del sabato sera della frazione di Roncadella, come ulteriore momento di scambio con il territorio. Durante l’anno alcuni operatori hanno partecipato ai gruppi intercentri della cooperativa , organizzando eventi come le Zoriadi, la Festa al Corallo di Natale o la Festa sul Podere. Inoltre un operatore ha partecipato contribuendo attivamente al lavoro del consiglio d’amministrazione . Infine,vogliamo ricordare la scomparsa di una delle nostre piu’ care utenti, Celeste, che durante la festa di Natale è stata colta da malore grave. La sua Improvvisa mancanza lascia nel centro un notevole vuoto provocato dal venir meno di una persona vivace e fortemente protagonista dei vari momenti delle giornate

ciao Celeste…….

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Centro residenziale ZORELLA 10 ospiti –23 operatori Laboratorio protetto di terracotta A cura di Di Carlo Angelo La dimensione comunitaria, seppur costituita da un gruppo non eccessivamente numeroso, rappresenta uno stimolo e un modo di organizzare tempi, spazi e significati connaturato nell’esperienza della convivenza. Le persone che abitano nella struttura di Zorella sperimentano già da alcuni anni questa opportunità, che presenta nella sua natura importanti vantaggi rispetto la socializzazione, il rispetto delle regole, la possibilità di instaurare relazioni amicali di scambio e interazione con gli altri. In considerazione delle caratteristiche prevalenti degli ospiti sia sul dato comportamentale sia sulle abilità integranti residue, è necessario seguire una progettualità centrata al mantenimento di equilibri tra contenimento e sviluppo, affinché le azioni propositive verso un emancipazione del soggetto si incontrino con le rigidità presenti. Segnaliamo quindi un 2010 ricco di cambiamenti e cose da raccontare: Quotidiano Si sono svolte regolarmente le attività ordinarie che riguardano il quotidiano in modo differenziato e nel rispetto delle abitudini e bisogni individuali caratterizzanti le diverse personalità e storie personali presenti. Attivita’ esterne Si è svolta regolarmente l’attività di piscina ogni martedì pomeriggio che prevede la partecipazione di tutti gli ospiti. Attività di terracotta Anche quest’anno il laboratorio di terracotta è stato attivo, secondo programmazione tre volte alla settimana, coinvolgendo utenti derivanti dall’esterno. Il laboratorio di terracotta essendo attrezzato completamente (dalla manipolazione alla cottura) per produrre oggetti anche di compiuto significato estetico rappresenta una preziosa risorsa con un alto potenziale di sviluppo; quest’anno ci sono state nuove partecipazioni e siamo prossimi all’aumento di una giornata settimanale di laboratorio. Eventi Anche Zorella ha partecipato ai momenti di incontro e di festa della cooperativa: “Le Zoriadi” , “Il Podere”, “Il Corallo” , “Le bancarelle” che da molti anni sono attesi appuntamenti da parte di tutti. Gite e soggiorni e feste Quest’anno abbiamo realizzato il soggiorno estivo al mare nella riviera adriatica suddividendo due blocchi di partenze senza però creare sovrapposizioni di gruppi come gli anni passati. Il nuovo modulo ha portato sicuramente vantaggi dal punto di vista della personalizzazione delle esperienze dei tempi e modalità relazionali. L’esperienza di vacanza così fondamentale nella vita di una comunità, in considerazione dei positivi riscontri verrà effettuata anche in marzo 2011 nelle montagne della Val Di Renon, in Trentino, dove abbiamo già prenotato per un periodo di tre giorni. Non sono mancati gite,nel luogo e fuori porta, dove abbiamo partecipato a sagre, feste, eventi vari o semplicemente come occasione di svago e di riposo. In diverse occasioni abbiamo avuto modo di condividere momenti conviviali e di incontro con famiglie e amici degli altri centri nei quali abbiamo colto l’opportunità di pranzare e/o festeggiare insieme. In particolare ricordiamo la festa di Natale che è stata piacevolmente vissuta da tutti come un prezioso momento dove abbiamo cantato, suonato e apprezzato il cibo preaprato nel nostro laboratorio di cucina, nonché assistito alla proiezione di un bellissimo audiovisivo delle foto storiche e attuali dei nostri “ragazzi”. Le attività strutturate Abbiamo sperimentato e consolidato un’organizzazione della settimana che si articola in spazi di attività e laboratorio strutturati, che si affidano ad una programmazione mensile. Tali proposte vengono offerte settimanalmente con una giorno fisso di riferimento. Questa innovazione si pone l’obiettivo di sviluppare sottogruppi di lavoro e progettualità mirate, nonché specifici approfondimenti e percorsi formativi differenziati, contrassegnati dalle singole competenze tecniche messe in gioco sia dagli operatori che dagli ospiti.

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Riportiamo in seguito uno schema di riferimento delle attività previste e intraprese, evidenziando in corsivo quelle non ancora iniziate: PROGETTO DI PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA‟ INTERNE A ZORELLA PER FACILITARE - RINFORZARE – SVILUPPARE - GENERARE: ESPRESSIONE DI SE‟

BENESSERE

PERCEZIONE DI SE‟

AUTODETERM INAZIONE

GRATIFICAZIONE

AUTOSTIMA

COLLABORAZIONE

INTERAZIONE

CREATIVITA‟

CONDIVISIONE

LUNEDI‟ ATTIVITA’ SENSORIALI

GIOVEDI‟ ATTIVITA’ ARTISTICHE

MERCOLEDI‟ ATTIVITA’ MANUALI

VENERDI‟ ATTIVITA’ COGNITIVE

SABATO ATTIVITA’ CULTURALI

Lab. di "Globalita’ deiLinguaggi”

Lab. di “Spettacolo”

Lab. di “Oggettistica” e lavorazione del verde

Lab. di “Multimedialità”

Lab. di “apprendimento attivo”

Modi (attivo/passivo–collettivoindividuale)

Modi (attivo collettivo/individuali)

modi (attivo –collettivo)

Modi (attive -collettivo/individuale)

modi (attive -collettivo/individuale)

strumenti

strumenti

strumenti

Strumenti

strumenti

( gesto-voce-suono-corpo)

(simbolo-linguaggio art. prodotto)

(materiali-attrezziprodotti)

(materiali-computer-prodotti)

(informazioni-interessiesperienze)

Processo

processo

processo

Processo

processo

-animazione -terapia -riabilitazione

-codificazione -produzione -rappresentazione

-ideazione -progettazione -realizzazione

-acquisizione -rielaborazione - produzione

-scelta -approfondimento -conoscenza

Attività presenti musicoterapia espressione corporea pet-terapy

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Operatore referente del contenitore Angelo Gruppo di lavoro Samanta (musica) federica-giulia-enrica (espressione corporea) eventuali conduttori esterni (musico-terapia) Chiara/valentina (pet-terapy)

Attività presenti teatro cinema/fotografi a disegno/pittura danza animazione musicale

Attività presenti -manipolazione (terracotta-pasta di sale,...) Laboratorio di cucina -piccolo artigianato (creazioni con materiali quali: legno, carta, midollino, materiale naturali e di recupero...) -orto e giardinaggio

Attività presenti ricerca (interviste, web, giornali, foto, video) redazione documentazione (cd-dvd-cartaceo) Informazione e comunicazione interna (bacheca) -

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Attività presenti turismo mirato narrazione biblioteca cineforum

Operatore referente del contenitore Enrica

Operatore referente del contenitore M.Luisa/Andrea

Operatore referente del contenitore Vittorio

Operatore referente del contenitore Giulia

Gruppo di lavoro

Gruppo di lavoro

Gruppo di lavoro

Gruppo di lavoro

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Vittorio (fotografia) Chiara (teatro) Nadia (disegno/pittura) Samanta (anim musicale)

- M. Luisa (terracotta) - Nadia/Giulia (piccolo art) -cesare (piccolo art) -marco (piccolo art) -Andrea/giuseppe (orto e giardinaggio) -Enrica (lab cucina)

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Vittorio/Stefano G. (laboratorio multimediale)

Giulia (tutte) Valentina (biblioteca) Stefano B (narrazione) Marco (turismo mirato)

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Migliorie Abbiamo inoltre cercato di coinvolgere tutti gli ospiti in azioni volte ad un miglioramento dello stato e della fruibilità degli spazi interni ed esterni alla struttura; Tale impegno si è verificato importante anche a fronte del livello di soddisfazione delle persone interessate che traggono evidenti benefici da una maggiore personalizzazione e cura delle loro camere e degli spazi comuni :abbiamo riorganizzato la maggioranza delle camere nonché ristrutturato gli arredi e ravvivato i tinteggi degli spazi comuni e delle camere. Sicuri di godere di bellissimi e ampi spazi di verde che circondano la nostra struttura ,abbiamo già iniziato importanti lavori di manutenzione: - rifacimento dei gazebo esterni - messa a punto dell’impianto d irrigazione - nuove piantumazioni - progettazione dello spazio barbecue Abbiamo realizzato nel soppalco presente e sinora inutilizzato uno spazio “relax” comprensivo di una biblioteca interna, un tavolo di scrittura/disegno, dei divani e poltrone, una cyclette, un impianto di diffusione audio dove potersi rilassare e compiere attività di tipo individuali che si differenzino dalla TV o da altre monotone occupazioni. Tale spazio risulta essere molto gradito e funzionale soprattutto per alcuni ospiti e i bisogni da loro espressi. PROSPETTIVE FUTURE Nella primavere del 2011 è previsto, coerentemente agli obiettivi in corso, una visita presso alcune realtà esterne dove poter attivare uno scambio conoscitivo per le attività di terracotta, piccolo artigianato, laboratorio multimediale. Tale intento nasce dalla volontà di incrementare qualitativamente e quantitativamente l’offerta legata alla manualità e ai laboratori in genere, sicuri che possano rappresentare un punto di svolta importante come occupazione positiva e produttiva del tempo. Tale obiettivo mira altresì a creare delle occasioni di visibilità e di integrazione con il territorio circostante attraverso momenti di comunicazione formale e non. Nel 2011 s’intende lavorare in tal senso anche verificare la sussistenza di condizioni e opportunità concrete per facilitare momenti di scambio e collaborazione con il mondo della scuola. Attendiamo anche con ansia nell’estate 2011 l’arrivo di un gruppo di volontari del servizio civile internazionale (di nazionalità estera) che saranno da noi ospiti per alcune settimane, augurandoci che possano aprirsi presto spazi anche per il servizio civile nazionale. Quest’anno abbiamo inserito un utente (Paolo) che purtroppo per alcune incompatibilità verificatesi non ha prolungato l’inserimento (ne approfittiamo per salutarlo…) .Contiamo comunque di riportare presto con nuovi inserimenti (trai quali alcuni sono già in ipotesi avanzata) la situazione numerica alla portata d’accoglienza del servizio. Cogliamo tutti l’occasione per salutare il nostro caro Fabio Ferretti che ci ha lasciati pochi mesi fa…

ciao Fabio…

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premessa

Centro diurno ODOARDINA Progetto Il carro 29 ospiti iscritti – 21 in compresenza- 9 operatori A cura di Ghisio Igor

“Odoardina” è un Centro Diurno per persone diversamente abili adulte , parte integrante della rete di servizi socio assistenziali del comune di Reggio Emilia. Il centro si propone di offrire una opportunità di vita relazionale, sociale, occupazionale adeguata alle capacità e potenzialità specifiche, nel rispetto dei bisogni ed esigenze individuali;si propone anche di assolvere ad un ruolo di sostegno e aiuto alle famiglie, attraverso la valorizzazione delle risorse interne e la promozione della cultura positiva di accoglienza da parte della comunità. La struttura è situata in una zona di campagna ed è ricavata dalla ristrutturazione di un vecchio casolare contadino a suo tempo donato al Comune da una signora di nome Odoarda . Il Centro è gestito dalla Cooperativa in base a contratto di scrittura privata stipulato con il Comune di Reggio Emilia (in specifico con Azienda Speciale “Farmacie Comunali Riunite”). Rifacendoci ai dati formali del 31 dicembre 2010, il Centro Diurno Odoardina e Progetto il Carro accolgono 12 persone a tempo pieno e 17 a tempo parziale ,con età compresa tra i 18 e i 52 anni. Rispetto l’identità di genere sono così suddivise: 18 femmine e 11 maschi..Quotidianamente vengono svolte attività sia ad Odoardina (15 persone) sia al Progetto Il Carro (6 persone) . Tentiamo di seguito di Riferire le riflessioni ai punti predominanti della “Mission” interna della Cooperativa, in modo da esaminare e connettere tra loro eventi, filosofie e modalità di lavoro messe in campo nell’anno, con l’obiettivo di rendere visibile una panoramica a 360 gradi delle dinamiche lavorative implicite ed esplicite del nostro Centro.

rispondere al bisogno di socializzazione, emancipazione, affermazione individuale ed integrazione sociale delle persone svantaggiate, perchè tutti vivano in benessere e con dignità il proprio tempo Anche durante l’anno 2010 l’équipe di lavoro del Centro diurno Odoardina e il Il Carro hanno progettato e proposto un calendario di attività strutturate e non strutturate volte alla valorizzazione delle persone inserite e delle loro abilità relazionali, sociali e lavorative. Attraverso la relazione quotidiana, primo strumento di intervento dell’operatore, si è tentato di favorire l’espressione della dignità di ognuno, sollecitando non solo l’autonomia individuale, ma anche un processo di autoconsapevolezza delle proprie capacità in quanto persone adulte in grado di operare scelte e fornire risposte responsabili ad esse correlate. In tal senso si è tentato di elaborare una “proposta di vita” al Centro perseguendo un ottica di piena collaborazione e coinvolgimento degli ospiti; consultando laddove possibile le opinioni e le riflessioni di ognuno prima di procedere alle decisioni di natura ordinaria e quotidiana. In alcune situazioni si sono registrate evoluzioni positive riconoscendo, anche in abito famigliare, un ruolo connotato da adultità e ragionevolezza. Per tutti i ragazzi del Centro sono stati elaborati e verificati, nel rispetto delle scadenze, Progetti Educativi Individualizzati volti al raggiungimento di obiettivi personali attraverso la predisposizione di attività e strumenti specifici mirati allo stimolo di mantenimento e potenziamento di abilità di vario genere. Affiancate all’intervento strutturato degli operatori, le relazioni “naturali” offerte dai volontari hanno rivestito un ruolo di particolare interesse, fornendo occasione di esercizio ed esperienza nel percorso di emancipazione individuale.

lavorare in una situazione in continuo divenire, con la partecipazione attiva e plurale degli utenti, delle famiglie, dei lavoratori e degli Enti Committenti Rispetto all’anno 2009 non si è riusciti a garantire la stessa continuità e costanza al confronto programmato ed individuale con i famigliari degli Utenti.

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Rispetto alla progettazione solo alcuni Progetti sono stati condivisi con i famigliari in sede di incontro individuale; altri sono stati presentati all’interno degli incontri di UVH (Unità di valutazione Handicap) coinvolgendo le varie figure professionali e parentali appartenenti alla rete del ragazzo. Agli incontri sopracitati è stata garantita le presenza del Coordinatore e dell’Operatore responsabile di progettazione per favorire la massima completezza di informazioni con famigliari e Enti Committenti. In alcune situazioni i Progetti sono stati condivisi anche con gli ospiti, tentando di definire il percorso da perseguire attraverso la modalità della collaborazione. Con i famigliari si sono mantenute attive le riunioni collegiali all’interno delle quali sono stati affrontati argomenti di interesse comune e di vario genere. Ad un incontro è stata invitata la Psichiatra dott.ssa Mauri di AUsl di Reggio Emilia per affrontare un tema emerso dall’incontro con alcuni genitori: “Malattia e Disabilità”. A giugno si è riproposta la consueta “Cena di inizio estate” come opportunità di partecipazione e coinvolgimento diretto. Attraverso un intervento di animazione mirata si è tentato di “avvicinare” i vari partecipanti attraverso momenti ludici e ricreativi. Nel mese di Novembre si è proposto il primo “open day” ai genitori, offrendo la possibilità di “testare” direttamente alcune attività svolte durante la settimana dai ragazzi. In altre occasioni i famigliari si sono resi disponibili ad organizzare e gestire circostanze ricreative con operatori e ragazzi (a Carnevale e Natale due famigliari hanno “animato” le feste, mascherandosi e allestendo il Centro con addobbi; per due giornate una famiglia ha offerto il pranzo cucinandolo in sede; in occasione di alcuni compleanni sono stati coinvolti i genitori nel momento del pranzo). Per la prima volta una famiglia ha “aperto le porte” ad Odoardina ospitando in modo programmato un piccolo gruppo durante il momento del pranzo. Il valore dell’iniziativa è definito dall’atteggiamento di profonda collaborazione disposto dalla famiglia, favorendo una più completa opportunità di lettura della situazione al fine condiviso di migliorare ed integrare l’efficacia del Progetto. Accanto alle singole iniziative è importante sottolineare come il rapporto con i famigliari abbia percorso un processo di avvicinamento all’equipe di Odoardina anche grazie ad una “filosofia” di lavoro quotidiana basata sulla massima trasparenza da parte degli operatori. Il rapporto di fiducia reciproca definitosi nel corso degli anni potrà rappresentare un ottima opportunità entro il quale accrescere la collaborazione ed il coinvolgimento reciproco dedicando attenzione ed energie specifiche. Si rende sempre più evidente la necessità di ampliare la concezione di Utente del nostro servizio: l’esperienza ci ha insegnato che quanto maggiore è la compartecipazione all’intervento da parte dei famigliari, maggiore è la probabilità di esito positivo nel raggiungimento di nobili o semplici obiettivi.

In coerenza con il principio di sussidiarietà e con il metodo della co-progettazione, essere una realtà sempre più radicata nel territorio per arricchirne le reti relazionali, le risorse e le opportunità, anche promuovendo nuovi progetti e iniziative e sostenendo e organizzando azioni di volontari - concorrere a riconoscere e affermare i diritti delle persone svantaggiate e ad abbattere le barriere materiali e non), che provocano o mantengono situazioni di emarginazione e bisogno

Chiunque arrivi per la prima volta al Centro Odoardina esprime apprezzamento per il contesto in cui è inserita, per l’ambiente naturale circostante e per il clima di estrema tranquillità a cui è fortunatamente sottoposta. Non è possibile affermare il contrario! Effettivamente il Centro è collocato in un luogo riparato dalle frenetiche vivacità della città; un luogo ove natura e relax sembrano connotare una fisicità estremamente favorevole all’espressione positiva ed incondizionata di sé. Ma proprio per la collocazione territoriale del Centro, altri importanti bisogni trovano maggiori ostacoli non solo nella ricerca di risposte ma anche nella loro manifestazione. Quelli di cui parliamo sono i bisogni di socializzazione e di integrazione con il territorio. Negli anni passati si è investito sul ruolo del volontariato, tentando di promuovere e consolidare una presenza che, al di là del contributo operativo, è fonte importante di

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relazione e socializzazione... anche e soprattutto in un luogo “isolato” come Odoardina. Nell’anno 2010 si è registrata una presenza di 10 volontari (due dei quali genitori di ragazzi inseriti al Centro) che in misura diversa hanno dedicato parte del loro tempo libero ad accompagnare, affiancare operatori e ragazzi nella gestione delle attività o iniziative particolari (compresi i soggiorni primaverili ed estivi). Ad essi vanno aggiunte le presenze dei volontari internazionali dell’associazione Y.A.P (Youth Action for Peace – Azione “Giovani per la Pace”) che hanno trascorso tre settimane a tempo pieno ad Odoardina, condividendo ogni istante della giornata con i suoi “abitanti”. In questa occasione i ragazzi hanno saputo sperimentarsi positivamente in un sistema di relazioni complesse, apparentemente ostacolate dalla barriera della lingua ed in realtà veicolate da una comunicazione non verbale immediata ed efficace. Durante l’anno 2010 Odoardina ha potuto contare sulla presenza di volontari per un totale di 335 giornate, che hanno supportato gli operatori nel lavoro quotidiano. Si è mantenuto vivo il rapporto con la Parrocchia di Villa Sesso che ha contribuito alla gestione della festa di inizio estate con la partecipazione attiva del gruppo giovani. Le relazioni con il territorio si sono incrementate, non solo attraverso la proposta delle consuete attività esterne (spesa, raccolta carta, uscite…) ma anche attraverso le possibili collaborazioni con altri Enti. Ricordiamo la collaborazione con la Scuola Superiore Iodi di Reggio Emilia e Novellara, CESVIP e Casa Circondariale di Reggio Emilia che hanno consentito a 8 tirocinanti la sperimentazione di un periodo si stage scuola/lavoro per un totale di circa 500 ore. Parallelamente gli operatori hanno partecipato ad una formazione condivisa con il Centro diurno Casa Ferrari sulla Comunicazione facilitata e all’iniziativa “Parole della disabilità” promossa dal Servizio Handicap Adulto di Ausl Reggio Emilia. Il Coordinatore ha mantenuta la presenza all’interno del Tavolo Coordinatori entro il quale tutti i Responsabili dei Servizi per disabili appartenenti al distretto di Reggio Emilia condividendo e confrontando modalità di intervento su tematiche specifiche hanno informalmente intrecciato relazioni importanti per favorire significativi rapporti di collaborazione. A tal proposito sono stati calendarizzati una serie di appuntamenti prevedendo la partecipazione di alcuni operatori di Odoardina ad attività gestite in altri Centri (Carta Riciclata al Centro Diurno Benzi, Musicoterapia al Centro diurno Damiel, Psicomotricità al Centro Diurno Busetti, “Andiamo a scuola”al Centro residenziale Stradora) Tra le altre occasioni di incontro ricordiamo: la partecipazione alla settimana della fotografia europea con visite al Centro Diurno Busetti; gemellaggio con il Centro Diurno ANFASS di Arco di Trento durante il soggiorno primaverile; la condivisione settimanali di alcuni spazi della Struttura con ragazzi e operatori del Centro Diurno “La Volpe e La Rosa” di Cooperativa Piccolo Principe; la disponibilità all’utilizzo del terzo piano ai Centri Stradora e La Cava per un progetto specifico; la frequenza del venerdì della piscina di via Gattalupa in concomitanza con Utenti di altri Centri ed i consueti soggiorni fuori sede.

in un’ottica di costante ricerca della qualità, impegnarsi ad offrire ai clienti (utenti, famiglie, contesto sociale…) i migliori prodotti e servizi Le occasioni “formative” precedentemente citate rappresentano l’intento di voler garantire un Servizio sempre più rispondente alle esigenze di ospiti e famiglie attraverso l’apprendimento o approfondimento di nuove competenze. Ad esse va aggiunta la partecipazione del Coordinatore a due corsi di formazione specifici. L’azione di mantenere la struttura in continuo stato di aggiornamento, tentando di modificare ed innovare quegli ambiti di lavoro che richiedono innovazione e semplificazione, è senz’altro sollecitata dalle linee guida dettate dal Sistema generale di Qualità. A Odoardina l’applicazione del Sistema pur rappresentando un carico gestionale burocratico non irrilevante ed impegnativo, si traduce in modo trasversale sull’operato giornaliero di ogni educatore. L’equipe di lavoro, intesa come organo operante nella quotidianità, ha interiorizzato le modalità previste dalle procedure e ha “imparato” che qualità non significa solo “pregevolezza” ma soprattutto consapevolezza del proprio stato di servizio e capacità di intervenire sullo stesso per risolverne e potenziarne i risultati in risposta alle varie esigenze.

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A sostegno delle nostre capacità di lettura, a inizio anno, sono stati utilizzati i risultati elaborati dalla raccolta dei questionari di soddisfacimento distribuiti a famigliari ed enti committenti a fine 2009. Tra gli interventi tecnici e strutturali ricordiamo che ad Aprile è terminata l’istallazione dei portoni in vetro nel portico per agevolare il passaggio, soprattutto in inverno, dalla struttura ai laboratori; in estate le Farmacie Comunali Riunite ci donano tre condizionatori portatili per rinfrescare gli ambienti.

stimolare e valorizzare il contributo dei soci alla vita della cooperativa, incentivandone il senso di appartenenza, e favorire la crescita professionale e migliori condizioni di occupazione e lavoro per i soci lavoratori Anche quest’anno un operatore di Odoardina è stato membro del Consiglio di Amministrazione apportando il punto di vista personale e collettivo del nostro Centro. Come in passato gli operatori hanno partecipato attivamente ai Gruppi Intercentri pianificando quegli eventi straordinari rappresentativi della nostra realtà: Podere in Festa, Zoriadi, Festa al Corallo, Bancarelle di promozione. Gli operatori hanno concorso alla definizione degli obiettivi del 2010 proponendo la realizzazione di alcuni progetti: Valentinetti e Sassi hanno “rilanciato” il laboratorio di carta riciclata ricercando contatti “esterni” e promuovendo i manufatti effettuati; è stato istallata la rete “internet” nell’ufficio Operatori per utilizzo professionale e personale (al di fuori dall’orario di lavoro). Il Responsabile Tecnico e Coordinatore hanno effettuato le “valutazioni delle competenze” di tutti gli operatori evidenziando i punti di forza e supportando le aree definite da criticità; quattro operatori hanno partecipato al corso di formazione sulle tecniche cinematografiche gestito da Associazione “In Gioco” di Reggio Emilia; sono state effettuate cinque giornate di chiusura del Centro per riprogettazione interna sui singoli utenti e sono state utilizzate due riunioni di equipe per introdurre i temi della psicomotricità e della musicoterapica da operatori specializzati.

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L’IMPRESA DI ESSERE COOPERATIVA Conto economico RICAVI Ricavi per servizi altri ricavi proventi straordinari proventi finanziari rimanenze totale COSTI Materie prime e merci e rimanenze servizi e costi generali personale Ammoratamenti, oneri finanziari e accanton. totale imposte Risultato d’esercizio Ristorno ai lavoratori

2007

2008

2009

2010

3.062.542 63.877 113.766 5.682 1.226 3.247.093

3.236.806 36.997 124.448 24.989 1.288 3.424.528

3.399.683 40.235 108.606 15.602 1.277 3.565.403

3.496.659 34.156 121.450 5.292 1.378 3.658.935

181.732 578.755 2.003.196 330.318

213.161 690.661 2.009.978 280.762

233.742 652.269 2.191.244 264.265

236.095 621.089 2.383.158 208.032

3.094.001 61.068 92.024 20.000

3.194.562 51.028 178.938 50.000

3.341.520 56.669 167.214 50.000

3.448.374 54680 154.503 20.000

I ricavi della gestione caratteristica sono principalmente determinati dalle seguenti attività:  Attività di assistenza socio-riabilitativa non residenziale euro 781.835  Attività di assistenza in centri residenziali euro 2.677.681  Altri ricavi (attività laboratoriali e alcuni rimborsi) euro 37.143 Tali ricavi, rispetto all’anno precedente, sono aumentati del 2,85% confermando l’attività in essere, nel corso dell’anno infatti i nuovi ingressi hanno sostanzialmente compensati dimissioni di altri utenti Essendo parte della struttura La Manta affittata all’AUSL di Reggio Emilia già dal 2006, i ricavi di competenza del 2010 sono stati di euro 33.504. Per quanto riguarda i costi, sottolineiamo solo il costo per il personale, che è notevolmente incrementato a seguito del definitivo superamento del salario convenzionale e del rinnovo contrattuale, mentre gli altri costi della produzione sono in linea con il precedente esercizio investimenti attuati nell’anno Nettamente inferiori a quelli effettuati nel 2009, segnaliamo principalmente:  € 1261 per un automezzo (fiat panda)in supporto ai Laboratori e al centro Stradora  € 1000 per impianto di sistema telefonico con centrale a sei interni per il centro residenziale La Manta  € 483 per un televisore a stradora Segnaliamo inoltre che 21 soci utilizzano il prestito sociale, quindi l’apertura di libretti di risparmio presso la cooperativa , per un totale di € 305.555,69 !!! Il tasso di interesse corrisposto è del 2.56% lordo. FINANZIAMENTI dalla FONDAZIONE MANODORI e 5 per mille Ogni anno facciamo richieste di finanziamenti alla fondazione Manodori per l’acquisto di materiali d’uso per i laboratori di attività, per piccoli restauri delle strutture, per l’acquisto di mezzi di trasporto. Ecco di seguito gli ultimi finanziamenti ricevuti e spesi o da spendere a breve…. E con questo cogliamo l’occasione per Ringraziare la Fondazione! 2008

2009

CUCINA STRADORA € 6000,00

PULMINO MANTA €5000

BARBECUE E TETTOIA MANTA € 4000

PULMINO STRADORA €5000

2010 PAVIMENTO MANTA €3000

SEDIE EVACUAZIONE €2250

Per quanto riguarda invece il 5 per mille, di seguito i dati a disposizione sul sito dell’agenzia delle entrate: anno 2007, 62 scelte, per un totale di €1753; anno 2008 73 scelte per un totale di €2356; anno 2009 65 scelte per un totale di €1637.


SOCI E SOCI LAVORATORI Totale soci ordinari

2007 158 108

2008 160 112

2009 150 102

2010 145 96

Di cui volontari Di cui pers. giuridiche

12 1

12 1

11 1

11 1

sovventori

50

48

48

49

Di cui pers. giuridiche

1

1

1

1

7 56 49 44

4 58 50 46

1 48 50 49

1 35 56 51

34 62 60 0

32 52 65 10

15 51 68 16

7 46 71 21

Età soci <25 anni 25-35 anni 36-50 anni >50 anni Anzianità sociale <2 anni 2-5 anni 6-10 anni >10 anni

numero soci

anzianità sociale 160 140 120

0 60

10

68

60

62

20 0

2007

71

2008

6-10 anni 2-5 anni

51 32

155

>10 anni

52

40 34

160 21

65

100 80

16

15 2009

46

<2 anni

150 145

7 140

2010

2007

2008

2009

2010

il numero soci è in quest’anno diminuito,a fronte di 10 recessi e un’esclusione di soci lavoratori, mentre le domande di ammissione approvate sono state 6. Per contro è aumentata ulteriormente l’anzianità sociale che si concentra ad oggi nella fascia tra i 6 e i 10 anni, con un notevole aumento, negli ultimi due anni , dei soci da più di 10 anni. Prestiti ai soci lavoratori al 31/12 N° lavoratori Importo totale

2007

2008

2009

2010

23 33.680,92

20 29.475,36

16 18.597.97

11 12.462.60

Purtroppo questa opportunità e calata ulteriormente, in quanto l’unica garanzia possibile per ottenere il prestito è il tfr maturato al 31/12/2006 e lasciato presso il datore di lavoro. Il tasso di interesse applicato è del 3.56%

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Movimenti personale Ore lavorate Di cui x flessibilità Di cui x formazione Di cui x riunione Ferie Maternità Congedi matrimoniali Permessi studio 150 ore diritto allo studio Aspett post parto , allattamento e congedi parentali Infortuni Malattia Malattia bambino Aspettativa/permessi non retribuiti sciopero

2007 125.114 3.753 659,25 2421 13886 8005 3315 31 -------

2008 124.236 3.803 1173 1842 16.093 5717 76 196 289 3776

2009 127964 3703 5581 2.288 16.094 7.917 232 188 100 1385

2010 140156 3650 3573,5 2305 16.372 10396 76 121 150 3670

1802 6521 270 177

1033 7298 169 880

3538 6947 230 248

1105 8522 229 391

0

241

7

0

Assunti nell’anno Dimessi o termine incarico

13 12

10 14

14 18

24 19

Occupati al 31/12 -Di cui apprendisti -Di cui co.co.pro -Di cui Soci -di cui Donne % donne sul totale occupati

105 6 6 99 64 60.95

105 6 8 94 64 60.95

104 5 4 90 65 62.5

104 6 1 82 63 60.58

139 85 12

249 53 10

375 48 14

320 80 24

Ufficio personale: Domande pervenute Colloqui svolti Di cui assunti

Il diritto allo studio continua ad essere normato regolarmente e riconosciuto Per quanto riguarda la Malattia , il rapporto sulle ore complessive all’organico medio dell’anno ha fornito un dato che è superiore alla media degli ultimi tre anni . In linea generale si può continuare ad affermare come i dati sulle forme contrattuali e sulla Formazione (uniti al riconoscimento di determinati Inquadramenti previa Valutazione) vedano la Cooperativa estremamente impegnata in livelli di investimento economico degni di assoluto rilievo. Inoltre l’Ufficio Personale è impegnato a rilevare altri Indicatori che solo in una loro analisi sul medio/lungo periodo potranno eventualmente fornire delle chiavi di lettura di determinati fenomeni. Dal 2009, inoltre, abbiamo iniziato a rilevare alcuni dati in riferimento ai singoli Servizi per evidenziare nel tempo eventuali trend.

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120 105

105

104

104 occupati

100 80

assunti

60

dimessi/temine incarico

40 1312

20

18 14

14 10

24 19

0 2007

2008

2009

2010

Il numero degli occupati è praticamente identico a quello del precedente triennio (frutto della stabilità in riferimento ai Servizi gestiti). A conferma del fatto che i lavori che riguardano l’assistenza e l’educazione sono tendenzialmente in capo al genere femminile,le donne rappresentano il 60.58% degli occupati (sia in ruoli dirigenziali che non). Il nostro è infatti un settore in cui è importante mantenere l’equilibrio di genere, pertanto la tendenza è quella di avere quanto più possibile un numero paritario di uomini e di donne, a tutti i livelli.

età Lavoratori

2008

2009

2010

<25 anni 25-35 anni 36-50 anni >50 anni

9 57 33 6

7 51 39 7

5 45 47 7

2008

<25 anni

2009

2010

25-35 anni 36-50 anni >50 anni

L’età dei lavoratori a Zora non continua più a concentrarsi nella fascia dei 25-35 anni (come nel triennio precedente) ma si presenta una distribuzione quasi identica (con leggera predominanza) all’entità di lavoratori che sono nella fascia di età 36-50 . L’anzianità aziendale è in aumento nelle fasce oltre i 5 anni,percio’ conferma la stabilità della situazione lavorativa in generale.

anzianità aziendale 34

37

36 28

40

32

29

26

22

17

10

6

30 20 10

<2 anni 2-5 anni 6-10 anni >10 anni

0 2008

2009

2010

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GESTIONE DEL PERSONALE NEL 2010 : UN ANNO “INTENSO” In cui SI SONO INTENSIFICATE LE OCCASIONI DI CONFRONTO a cura di Giacomo Fabiole (Responsabile Personale)

Volendo iniziare a raccontare l’Anno 2010 in riferimento alla gestione del Personale si può affermare come questo si sia contraddistinto per alcuni elementi tra i quali: - TURN OVER complessivo particolarmente elevato pari al 42,57%: il dato fornisce informazioni sulla dimensione del volume di entrate ed uscite che la Cooperativa ha gestito nel periodo considerato. Anche i dati del turn over positivo e negativo sono i più alti dell’ultimo triennio. TASSO DI TURN OVER POSITIVO: assunti nel periodo/organico inizio periodo * 100 =24,24 TASSO DI TURN OVER NEGATIVO: dimessi nel periodo/organico inizio periodo *100=19,19 - Formazione :rispetto agli adempimenti Normativi è entrata assolutamente a regime (per la prima volta negli ultimi anni) con degli impegni che sono andati anche oltre al semplice “dovuto”. Si può affermare che la Formazione anche in merito a Sicurezza e Igiene degli Alimenti ha raggiunto un notevole livello di tutela per i Servizi gestiti. Inoltre la formazione a livello generale ha mantenuto i livelli di erogazione del 2009 (34 ore in media per lavoratore) ribadendo un aspetto di grande rilievo in cui la cooperativa continua ad investire - Tasso di infortuni (rapporto tra numero di infortuni ed organico al 31.12) : dato più basso dell’ultimo triennio - Rafforzamento del Processo di Valutazione degli Operatori in carico - Rilevazione dei Punti di Forza dell’Organizzazione : consolidamento di una Prassi e gestione più formalizzata dei riconoscimenti Rispetto ad un’analisi di alcuni dati specifici si vuole evidenziare e sviluppare quanto segue : Il Processo di Selezione del Personale è stato pressoché continuo per tutto l’Anno : il 2010 ha visto il verificarsi di dati che si riportano di seguito e si commentano,volendo, anche da soli (soprattutto in relazione ad un Organico medio complessivo di Lavoratori che è stato pari a 101 unità) - 19 rapporti cessati - 24 assunzioni - 80 colloqui di Selezione - 120 persone (c.a.) contattate - 42 Osservazioni (di cui 18 Osservazioni a Manta) / rispetto alle Osservazioni quasi sempre viene effettuato un secondo colloquio di restituzione dove eventualmente si definisce l’assunzione. 

Ricordo che il nostro Sistema Qualità prevede che dopo un primo colloquio di Selezione con il Responsabile del Personale tutti i Candidati eventualmente interessati e valutati come sufficientemente idonei effettuino un momento di Osservazione (mediamente tre giornate per i Servizi Diurni/tre turni per i Servizi Residenziali) presso un Servizio per poter direttamente avere informazioni e sensazioni/conoscenze della proposta professionale che la nostra Cooperativa è in grado di offrire. Dopo tale momento, quasi sempre, il Candidato effettua un secondo colloquio con il Responsabile del Personale e solo in quella sede, o più avanti nel tempo, si definisce eventualmente l’apertura di un rapporto lavorativo. Dei 19 rapporti cessati 3 hanno visto una volontà della Cooperativa mentre i restanti 16 sono ricollegabili a scelte volontarie dei Lavoratori. Il dato di “ricambio” del Personale è stato il più alto dell’ultimo triennio ed in parte (il 30% delle dimissioni volontarie) sono state ricondotte all’acceso dei Lavoratori a posizioni in Enti Pubblici a fronte di Concorso.  Il Processo di Valutazione del Personale è entrato a pieno regime Il Processo di Valutazione del Personale in carico ha visto una Procedura di riferimento (P10 Selezione, Inserimento e Formazione del Personale) che si è ulteriormente affinata e che sinteticamente prevede i seguenti passaggi: - a) Banca dati Curriculum informatizzata - b) Analisi Curriculum - c) Colloqui di Selezione - d) Osservazioni dei Candidati presso i Servizi - e) Colloqui di approfondimento dopo Osservazioni e definizioni delle eventuali assunzioni valutate positivamente in collegamento alle necessità - f) Valutazione formalizzata durante il Periodo di Prova - g) Valutazione formalizzata al Terzo Mese dall’Assunzione - h)Valutazione formalizzata al Quinto Mese - i) Valutazioni formalizzate varie per eventuali passaggi di inquadramento, per situazioni ed esigenze straordinarie e/o in relazione a determinate scadenze e comunque Valutazioni formalizzate di tutti i Lavoratori almeno ogni tre anni

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La parte che si è molto rafforzata nel 2010 è stata l’ultima delle voci sopra elencate : questo ha permesso un maggior confronto tra i Lavoratori ed alcuni membri della Direzione : ogni Lavoratore ha potuto esprimere il proprio livello di condivisione degli aspetti rilevati (sia positivi che negativi). I livelli minimi di scostamento tra le Valutazioni fatte dal Coordinamento in stretta collaborazione con il Responsabile Tecnico e le considerazioni fatte dai diversi Operatori coinvolti sono state minime e questo ha permesso di considerare molto positivamente il lavoro fatto dai Valutatori che hanno dimostrato grande impegno ed equilibrio. A seguito della Valutazione, in alcuni casi, i Lavoratori sono stati coinvolti in specifici percorsi che la Cooperativa ha messo in atto per cercare di colmare carenze e/o aspetti critici. Rispetto ai punti h) e i) le Valutazioni fatte nel 2010 sono state 35 (in pratica 1/3 dei lavoratori complessivamente in carico).  Rilevare i Punti di Forza dell’Organizzazione : un altro aspetto diventato Prassi Altro aspetto su cui la Cooperativa ha continuato a porre attenzione è quello legato alla rilevazione dei Punti di Forza dell’Organizzazione (Elementi di Eccellenza – Competenza): attraverso un Modulo specifico si segnalano situazioni che si valutano degne di rilievo (traendone spunto, riflessioni, incentivazioni e quant’altro ritenuto valutabile). I componenti della Direzione effettuano le segnalazioni durante le riunioni al RGQ (Responsabile Gestione Qualità) che le registra o inviano direttamente la Modulistica compilata al RGQ nel momento che valutano l’esistenza di situazioni positive da trasmettere (ricordiamo che le segnalazioni possono essere fatte anche da ogni singolo Lavoratore in carico a Zora o dalle singole équipe). Dal 29.07.10 è stato deciso di formalizzare un riconoscimento scritto a fronte di ogni segnalazione : aspetto che ha ulteriormente rafforzato il riconoscimento dei livelli di impegno e di professionalità rilevati. La Rilevazione formalizzata degli aspetti in oggetto era partita ad Aprile 2009, è proseguita regolarmente per tutto il 2010 ed è rimasta Prassi anche nel 2011. I dati numerici sono i seguenti anche se risulta molto più interessante capire su quali aspetti gli Operatori coinvolti hanno dimostrato aspetti valutati come “straordinari” - 2009 : 29 segnalazioni - 2010 : 13 segnalazioni Gli aspetti rilevabili maggiormente significativi sono così riassumibili : - Capacità organizzative - Celerità, Impegno e Collaborazione - Propositività e Partecipazione - Prestazioni di attività a livello volontaristico o non strettamente legate al proprio ruolo ma in supporto ad altre figure - Disponibilità in relazione a situazioni di emergenza - Autonomia gestionale - Innovazione - Cura degli ambienti Di certo gli aspetti positivi non mancano ed oggi più che mai vogliamo ringraziare in particolar modo tutti quei Lavoratori che si sono contraddistinti e che hanno dimostrato di riuscire a fondere insieme professionalità/passione/sensibilità/motivazione

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LA FORMAZIONE ATTUATA a cura di Calvari Maria L’efficienza di una organizzazione oggi si misura sulla capacità di produrre innovazione da una parte e dall’altra sul saper gestire il cambiamento. Pertanto, le cooperative sociali, al pari di una qualsiasi impresa, oggi più che mai devono pensare a piani di formazione professionale da costruire sulla base delle proprie specificità, della collocazione di mercato e in riferimento alle scelte strategiche perseguite. Da questo punto di vista la formazione non può essere standardizzata, ma va progettata volta per volta: deve essere allo stesso tempo formazione mirata e formazione articolata per funzioni ed obiettivi. Formare significa aiutare persone, gruppi e organizzazioni ad apprendere per cambiare. Cambiare qualcosa che non risponde più alle esigenze attuali, qualcosa che risulta errato o dannoso, cambiare per valorizzare l'esperienza e integrarla con l'informazione. La formazione aiuta a evolvere in termini di conoscenze, capacità e atteggiamenti, a volte trasmettendo precisi contenuti, a volte aiutando a riflettere sull'esperienza. Imparare non vuol dire solo acquisire nuove cognizioni, ma anche mettere sul piatto ruoli e identità professionali, relazioni organizzative, percezioni, atteggiamenti e sistemi culturali. Premesso che l’intento alla base di un piano formativo è quello di facilitare nuovi apprendimenti utili nell’esercizio quotidiano delle proprie competenze, vediamo di seguito le fasi attraverso le quali lo stesso viene realizzato: 1. 2. 3. 4.

analisi dei bisogni formativi; progettazione dell'attività formativa; attuazione della formazione; valutazione dei risultati

L'analisi dei bisogni formativi viene fatta in concertazione tra il responsabile tecnico e i coordinatori di struttura. Ci sono 3 tipologie di bisogni che vengono rilevati: il bisogno del singolo (per potenziare alcune abilità o correggerne delle altre), il bisogno del gruppo di lavoro (per costruire buone prassi di lavoro condivise) e il bisogno di approfondire alcuni temi inerenti attività, patologie, metodologie. Rilevato il bisogno questo viene comunicato in sede di direzione al responsabile della formazione che provvede a progettare le attività formative: compone quello che sarà il piano formativo dell’anno. Una buona progettazione di un intervento formativo comporta la definizione degli obiettivi didattici, la progettazione delle metodologie e la progettazione dei contenuti. Il responsabile della formazione, da diversi anni, si avvale di alcuni enti di formazione sia del territorio che fuori, per progettare al meglio i contenuti di una formazione. Ad oggi zora collabora con “centro studi la cremeria”, “in gioco”, “studio susio”, “CSPMI”, “Ifoa”,”Cesvip”. Con questi interlocutori il responsabile compone ad hoc i contenuti di una formazione oppure sceglie nel catalogo una proposta formativa già confezionata, rispondente a bisogni rilevati in cooperativa. Infine, la valutazione dei risultati consisterà nello stabilire a posteriori se cambiamento vi è stato, se il cambiamento è avvenuto nella direzione voluta e se il cambiamento è univocamente riferibile all'azione formativa. L’articolazione del piano Il Piano Formativo annuale della coop.va Zora si compone di sette sezioni : 1. La sezione Formazione permanente: annualmente zora garantisce l’erogazione delle tematiche formative riguardanti apprendimenti di base o richiesti dalla normativa vigente, per un numero di operatori variabile di anno in anno. Formazione per gli apprendisti, approfondimenti per i neoassunti, corsi di primo soccorso e retraining, corsi antincendio, corsi per alimentarista, aggiornamenti per le figure del RLS e RSPP., accesso alle riqualifichi oss. 2. La sezione corsi formativi pianificati per il personale: entro il primo trimestre dell’anno solare, sulla base di bisogni formativi espressi dalle varie équipes di lavoro sono articolate le proposte formative. Queste possono riguardare singoli operatori, interi gruppi di lavoro, responsabili, coordinatori, personale di uffici specifici (es. amministrazione). 3. La sezione corsi formativi pianificati per gli utenti: vengono articolate le proposte formative che interessano gruppi di utenti. Da anni nelle nostre strutture sono state individuate diverse attività che

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sono diventate nel corso degli anni rappresentative di quel centro. Ogni anno si cerca di approfondire le tecniche e le metodologie di lavoro proprie dei vari laboratori, aggiornando il personale che le conduce e, individuando azioni formative di accompagnamento per aumentare le competenze degli utenti che le praticano (es. teatro. Bio danza, fotografia, computer). Inoltre, si cerca di individuare nuove attività innovative per rispondere sempre più ai bisogni dei singoli (urtoterapia, animazione musicale). 4. La sezione Aggiornamenti, corsi formativi, partecipazione a seminari, convegni aggiuntivi al piano compilato, che si strutturano lungo l’anno. 5. La sezione “in corso” riguarda corsi di formazione iniziati l’anno precedente quello in corso che continuano e terminano nell’anno solare successivo. 6. La sezione co-progettazioni: riguarda percorsi formativi in rete con il territorio, a cui la coop.va partecipa designando di volta in volta un proprio rappresentante. Particolare attenzione quest’anno è attribuita alla acquisizione di tutte quelle competenze che rispondono alla richiesta del servizio pubblico del territorio, di una maggiore integrazione organizzativa tra istituzioni: passaggio dalla Neuropsichiatria Infantile all’Handicap adulto. Ciò comporta l’individuazione di obiettivi finalizzati a sviluppare e diffondere un linguaggio tecnico univoco e un sapere condiviso. Piano di formazione previsto nel 2010: SEZIONE Formazione permanente

CORSO

N. ORE (a testa )

ENTE FORMATORE

5 34 32 15 17 1 1 1 equipe 1 10

Secondo piano individualizzato 289 12 4 8 3 8 12 7 8 40

Sviluppo professionale del manager della coop zora - 2

10

24

Corsi formativi pianificati per gli utenti Coprogettazioni

Laboratorio di arti visive

9

50

Le parole della disabilità

2

20

Servizio Handicap adulto di RE

Aggiornamento piano

La qualità della presa in carico delle persone disabili nei servizi della cooperazione sociale. Europa e disabilità: il sistema italiano di inclusione scolastica. Programma comunitario culturale 2007/2013 Ortoterapia: un percorso di socializzazione e riabilitazione Successioni, Trust e Fondazioni La facilitazione alla comunicazione con persone disabili adulte. Intervento del formatore sul campo. Consulenza all’equipe di Zorella: essere persone, educatori di persone (la centralità della persona). Fund Raising: una sfida per le cooperative sociali. MIC Coccole e affettività. Corso sulle strategie di comunicazione aumentativa alternativa con persone autistiche piano formativo per la direzione: la gestione del tempo e la delega/la fidelizzazione del personale/la standardizzazione delle procedure di lavoro

1

18

Legacoop sociali

1

8

Dar voce

1

8

1

8

Parco boschi di carrega

1 10

3 8.5

Unione tresinaro secchia Ausl re

10

12

Ausl re

1

24

Scuola di fund raising-Roma

2 1 10

27 2 14

Ausl Re Ausl Re

10

24

Corso formativo pianificato

Formazione per gli apprendisti secondo programma della regione Emilia Romagna Percorsi di riqualifica OSS Primo soccorso (completo) Primo soccorso (retraining) Corso per addetti alla lotta antincendio Corso per alimentaristi Aggiornamento RLS Aggiornamento RSPP Riflessioni sul comportamento problema Aggiornamento alla norma iso 9001:2008 Sviluppo professionale del manager della coop zora - 1

N. partecipan ti 5

Zora, con il supporto di Ecipar e CNA Regione E-R Studio 626 Studio 626 Studio 626 CSPMI CSPMI zora TUV La cremeria e studio susio: Progetto finanziato dalla Provincia La cremeria e studio susio: Progetto finanziato dalla Provincia Centro studi la cremeria. Finanziato dalla Provincia.

Centro studi La cremeria e studio susio: Progetto finanziato dalla Provincia

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TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO A cura di Maria Calvari Il tirocinio formativo è uno strumento previsto dalla legge che consente al giovane studente di entrare in un ambiente di lavoro, mettendosi alla prova, o di orientare e verificare le sue scelte professionali; inoltre, gli permette di acquisire un'esperienza pratica certificata che potrà arricchire il suo curriculum. Anche per l’azienda, il tirocinio formativo è una buona pratica attraverso la quale conoscere potenziali collaboratori da inserire in futuro nel proprio organico; Ma è anche un servizio reso alle scuole del territorio con le quali la coop.va collabora, impegnandosi ad accogliere annualmente un preciso numero di tirocinanti che con tale esperienza completano il proprio percorso scolastico. Il rapporto che si costituisce tra azienda e tirocinante non è un rapporto di lavoro e non comporta pertanto il sorgere di obblighi retributivi e previdenziali e non obbliga l'azienda ad assumere il tirocinante al termine dell'esperienza. Durante il tirocinio è garantita la copertura assicurativa INAIL e RCT. La partecipazione non comporta spese per il tirocinante. Ogni tirocinio è supportato da un progetto individuale inserito nella convenzione che l'azienda sottoscrive con la scuola. Durante il progetto il tirocinante è costantemente seguito da un tutor aziendale e da un tutor del soggetto promotore. Nel 2010 la coop.va ha accolto diversi tirocinanti sia degli istituti superiori quali l’istituto Iodi di Reggio Emilia, il Russell di Guastalla, che dei corsi di riqualifica Oss promossi da diversi enti quali GFP, Cesvip, Cremeria, e corsi di qualifica per figure di responsabili di aree commerciali e/o amministrative. Ecco di seguito una tabella riassuntiva: di seguito il riferimento PROVENIENZA Iodi Iodi Alternanza scuola lavoro: Iodi Alternanza scuola lavoro: Russell Russell Cesvip RE: corso per tecnico esperto nella gestione di servizi La cremeria: corso di qualifica OSS di 1000 ore Cesvip Modena: corso di qualifica OSS di 1000 ore GFP Bassa Reggiana: corso di qualifica OSS di 1000 ore CSPMI : operatore amministrativo aziendale CSPMI : tecnico degli acquisti e degli approvvigionamenti nelle PMI

PARTECIPANTI 3 7 2 1

LUOGO DEL TIROCINIO Benzi Odoardina 1 al benzi e 1 ai laboratori odoardina

DURATA 50 ore ciascuno 50 ore ciascuno 6 settimane con borsa lavoro 6 settimane con borsa lavoro 50 ore 100 ore ciascuno

1 4

odoardina Odoardina, Zorella, la Manta, Stradora

2

1 a Zorella e 1 alla Manta

100 ore ciascuno

1

Stradora

100 ore

2

1 a Zorella e 1 alla Manta

100 ore ciascuno

1

amministrazione

120 ore

1

Area acquisti

200 ore

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UTENTI SERVITI a cura di Daniela Ugolotti totale

2007 87

2008 93

Di cui in residenza Di cui in diurno Di cui sollievi Ingressi dimissioni

42 43 3 5 2

Utenti esterni che frequentano il lab. Di terracotta Richieste inserimento pervenute Richieste di inserimento non accettate Richieste di inserimento accettate ma non effettuate per motivi diversi

2009

2010

96

97

42 43 6 3 2

42 45 8 3 1

3

3

45 44 5 6 4 di cui 1 decesso 4

17 10

22 5 6

100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0

totale residenza diurno sollievi

2007

2008

2009

2010

L’anno 2010 si è caratterizzato per una notevole flessibilità nel rispondere ai bisogni degli utenti, già inseriti o da inserire. Accanto ai numeri, che hanno portato nel 2010 le strutture di Odoardina, Stradora e Il Bruco ad occupare tutti i posti disponibili, c’è stata una notevole diversificazione nelle risposte alle richieste provenienti da Enti e/o famiglie, attraverso una sempre maggiore sinergia tra le strutture di Zora. Infatti, tra le esperienze fatte nell’anno, possiamo ricordare: - sollievi diurni organizzati in strutture residenziali: - sollievi che si svolgono in residenziale con frequenza diurna presso centro semiresidenziale; - inserimento presso un residenziale che mantiene la frequenza presso l’asta dei laboratori; - frequenza di un centro diurno alternato all’ asta laboratori; - sollievo che diventa un inserimento in centro residenziale; - inserimento in gruppo appartamento che viene convertito in inserimento in residenziale Dai dati risulta anche un aumento delle richieste di inserimento (22 contro le 17 dell’anno precedente) che risultano così suddivise: - 8 per la residenzialità; - 7 per sollievi; - 3 per modifica della tipologia della richiesta (da sollievo a residenzialità, da gruppo appartamento a centro residenziale)

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- 3 per il centro diurno - 1 per aumento frequenza laboratorio di terracotta Infine, dai dati, risulta una casistica di richieste di inserimento che sono state valutate in modo positivo, ma che non si sono verificate. I motivi di tali rinunce sono state difficoltà interne alla famiglia (non sempre abbastanza pronta ad accettare un inserimento in centro diurno o residenziale da parte di un congiunto), da loro trasferimento in altra regione o da scelte diverse da parte dell’utente (es, scelta di svolgere un sollievo al mare in alternativa ad un nostro centro residenziale) o da parte dell’Ente (es scelta di una realtà già conosciuta dall’utente perché già frequentata in precedenza). La maggiore flessibilità nel rispondere ai bisogni degli utenti si è tradotta anche in importanti riprogettazioni di Servizi o parti di essi. Ogni Servizio è, comunque, sempre sensibile a tale necessità ed ognuno, con il proprio stile, ne risponde apportando delle modifiche. Nell’anno 2010, in particolare, ricordiamo la supervisione effettuata dalla Dott.ssa Mauri (Responsabile del Settore Handicap Adulto di RE) a Zorella che ha visto un importante lavoro da parte degli operatori insieme al coordinatore di ridefinizione dei bisogni degli utenti, visti soprattutto come persone, e di rielaborazione del mansionario, all’interno del quale, oltre a definire cosa fa l’operatore, si è ritenuto necessario indicare anche perché e con quali modalità tali azioni devono essere svolte. Quindi, accanto ad un saper fare, un indispensabile saper essere. Queste importanti riflessioni hanno portato il gruppo di lavoro a riflettere anche sulle attività ed il risultato è stato quello di un aumento nel numero e nella qualità di attività da proporre agli utenti. Un’altra importante riprogettazione, che terminerà nel 2011, riguarda il gruppo appartamento Il Bruco. Anche qui la necessità di rispondere con maggiore qualità ai bisogni degli utenti, partendo da sollecitazioni da parte del gruppo operatori, ha portato a una profonda analisi del significato di “percorso rivolto all’autonomia personale” all’interno di un gruppo appartamento, allo studio di strumenti necessari (concreti e metodologici) per intraprendere e monitorare tale percorso e alla definizione di obiettivi a breve e lungo termine sia per il servizio che per ogni utente. Flessibilità indica anche la capacità di condividere competenze ed esperienza all’esterno della cooperativa. A questo proposito, anche il 2010 vede il Responsabile Tecnico partecipare al gruppo Comportamento Problema (che da alcuni anni si occupa di consulenza nei vari Servizi per Disabili sul territorio di Reggio) collaborando con l’equipe del CTO (coop.va Anemos) rispetto ad una situazione specifica. Queste collaborazioni sono importanti opportunità di crescita professionale (in primis per me) e di condivisione di metodologie comuni, che portano maggiore competenza all’intera rete dei Servizi. Nel 2010 è proseguito anche l’importante percorso di studio e collaborazione tra i Coordinatori dei Servizi Disabili (diurni e residenziali) di RE: il Gruppo Coordinatori. Il gruppo, condotto dal Responsabile Tecnico di Zora, dal Vice Presidente di Anemos e dalla Responsabile Contratti dell’AUSL di Re, ha svolto un importante lavoro di analisi e aggiornamento della Scheda Utente, un lavoro di elaborazione di un progetto sperimentale di Banca delle Risorse (ogni servizio possiede competenze, attrezzature e spazi che potrebbe scambiare con altri servizi al fine di soddisfare i bisogni di entrambi i Servizi) ed un’ interessante analisi di possibili percorsi formativi/informativi pensati per/con le famiglie al fine di contribuire ad una costante costruzione di legami tra servizi e famiglie.

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UTENTI SERVITI PER PROVENIENZA

1 5

3 3

42

4

1

22

provenienza utenti provincia di Reggio Emilia

2

2

81

9

Emilia Romagna

1

1

90

Italia

La cooperativa zora si conferma come cooperativa operante principalmente all’interno della realtà di Reggio Emilia e provincia, a seguire le province emiliano romagnole infine in modo circoscritto due regioni esterne

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RAPPORTO CON IL TERRITORIO

UN ANNO IN “MOSTRA” PER IL COLLETTIVO CAVAZORA:  “Un mondo possibile” Dal 18 marzo al 15 aprile lo Spacelab ha riproposto negli spazi di AmoReggio Point, nella zona stazione di Reggio Emilia, la mostra “Un Mondo Possibile”. Le foto esposte nascono all’interno di un laboratorio sperimentale di Arti Visive del 2007 . Un laboratorio come tanti nato per rispondere all’esigenza di fornire ai “ragazzi” di un centro residenziale, nuove possibilità di sperimentazione della propria personale creatività nel comunicare. Ecco che con uno scatto, “dire” diventa relazione con altro da sé che è attorno a sé…diventa comunicazione e apertura da/tra realtà sociali al limite.

 “Il mondo delle piccole cose” Il 13/02/2010 si è tenuta, presso la Galleria De Faveri a Feltre (Belluno), la mostra spontanea Save Our Skiers. Il Collettivo Cavazora invitato a partecipare all’evento con un lavoro originale, creato appositamente per l’occasione, ha lavorato con entusiasmo e grande partecipazione rappresentando ….. Un mondo, abitato dall’arte rappresentata dalla quotidianità degli artisti. Cose comuni. Un telefonino, un anello, un cd, piuttosto che un cane o una persona. Piccole cose, quindi. “Il Mondo delle Piccole cose”.

 “scrivere con la luce” Dal 7 maggio al 13 giugno presso i locali del Bar della Rocca a Scandiano il Collettivo, stavolta sceglie di Utilizzare la fonte luminosa come pennello, come matita per tratteggiare una realtà nuova o regalare nuova forma a ciò che già esiste. Gli artisti del Collettivo si Sperimentano nel Light Painting. La mostra “Scrivere con la Luce” che è stata inaugurata il 7 Maggio dal Sindaco di Scandiano, ancora una volta il Collettivo è riuscito a produrre un lavoro di assoluta qualità e, soprattutto, a trasmettere emozioni al proprio pubblico.

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 “caleidoscopici frammenti” sempre all’interno di FOTOGRAFIA EUROPEA 2010, abbiamo festeggiato i dieci anni di attività del Centro diurno Busetti dell’Ausl di Reggio Emilia, partecipando insieme ai centri gestiti da Piccolo Principe, Coress, SS.Pietro e Matteo, presentando questa mostra, riproposta poi nei locali di stradora in occasione della festa sul podere

3 DICEMBRE 2010: Presso l’Aula Magna “P.Manodori”, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, si è svolta la seconda edizione della manifestazione promossa dal Centro Servizi per l’Integrazione, l’ASP SSPietro e Matteo, il Comitato Italiano Paraolimpico, Let’s Dance, la Cooperativa Sociale Il Piccolo Principe, la Cooperativa sociale Zora, la Cooperativa sociale l’Eco, l’associazione Dar Voce, il Coordinamento associazioni disabili e famiglie, la Federazione Associazioni Nazionali Disabili. L’evento si è svolto attraverso un programma ricco e articolato. E’ stato presentato il concorso che ha coinvolto alcune classi degli istituti superiori della città e della provincia. Il tema sul quale gli studenti si sono confrontati richiedeva una loro riflessione critica sule tematiche della disabilità e dell’inclusione a scuola. Il concorso ha decretato ben 6 vincitori (invece dei 3 previsti) a testimonianza di quanto i lavori sono stati interessanti e originali. Dopo le premiazioni hanno avuto spazio il racconto di alcune esperienze sul tema della disabilità: e tra questi racconti c’eravamo noi, con i ragazzi del Collettivo CavaZora. Ecco cosa dice ciascuno di loro sulla disabilità…

“ Il disabile è una persona in carrozzina che si affida agli operatori. Io sono disabile perché ho bisogno delle persone che mi aiutano e mi stanno vicino e mi capiscono. Io ho delle difficoltà sia fisiche che a capire alcuni concetti”. Patrik “ Il disabile è una persona in carrozzina ma che ha la testa che funziona e fa con quello che può. Noi disabili siamo uguali agli altri e tutti ci devono accettare, come noi accettiamo loro. Bisogna essere contenti di essere grandi nel nostro piccolo. Io ho bisogno di aiuto perché non ho la mamma e il papà che mi possono aiutare”. Paola “Quando ero piccola, andavo alla „Bora‟ e mangiavo e dormivo là. C‟erano anche altri bambini come me. Non ero a casa con la mamma”.Deanna “ Dalle suore a Sassuolo aiutavo Fabio che era in carrozzina e non ci vedeva. Mi faceva „schifo/impressione‟. Io sono qua perché non posso vivere da sola, perché faccio fatica a fare le lavatrici e a cucinare. La parte di me che fa fatica è la testa”. Maria “ Uno è disabile quando non sta bene e ha le crisi, piange, scappa. E‟ una cosa brutta. Uno è disabile in quel momento lì”. Gina “ Se uno picchia è disabile”. Guido “Le persone disabili vanno aiutate come la Giuliana. Anche Cristian è disabile perché ha dei problemi di testa e va aiutato. Un disabile è uno che ha problemi di testa e anche fisici”. “Uno è disabile quando è in carrozzina oppure non parla. Può anche essere un problema mentale”. Marco “ La Paola è disabile perché non cammina, ma anche la Deanna perché la testa a volte le funziona e a volte no”. Riki “Sabba è disabile perché è cieco. La disabilità è una cosa fisica, ma anche di testa se uno non capisce cosa gli dici”. Manu

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COMUNITA’ IN FESTA: il 21 luglio a Roncadella si è svolta l’iniziativa organizzata dal centro “la manta”, presso la Chiesa di Roncadella. Gnocco fritto e salumi , come tradizione vuole, lotteria servizio bar e intrattenimenti per bambini. La festa si è conclusa con il concerto dei “ma noi no”-tributo ai Nomadi!

LE PAROLE DELLA DISABILITA’: ZORA – AUSL RE – FA.CE. – CO.RE.S.S. – SS. PIETRO E MATTEO - ANEMOS, INSIEME NELLA “RICERCA” DELLE PAROLE PIU’ FREQUENTEMENTE USATE NELLA DISABILITA’, DAGLI OPERATORI CHE SI PRENDONO CURA DI PERSONE DISABILI E, DALLE LORO FAMIGLIE. Nel 2004 l’associazione Fa.Ce. l’associazione di famiglie con figli colpiti da lesioni cerebrali, nata da un gruppo di genitori con l’intento, tra i tanti, di capire e riflettere sulle conseguenze della nascita di un figlio con questo tipo di disabilità, o altre, all’interno di un nucleo familiare -. decide di pubblicare un Quaderno , l’Abbecedario, nel quale alcuni genitori, intervistati, raccontano la loro storia. Dalle loro narrazioni sono state estrapolate alcune parole chiave comuni a tutti: Futuro, progetto, servizio, amore, speranza, famiglia. La Dott.ssa Mauri, Psichiatra, Responsabile dell’Area Handicap Adulto di Reggio Emilia, leggendo il quaderno si chiese “se e quali parole di quelle raccolte nel Quaderno sono condivisibili dagli operatori dei servizi diurni e/o, quali altre parole usano gli operatori”. “E quando gli operatori parlano con i familiari si capiscono? Concordano sulle parole utilizzate per parlare dell’utente/figlio-fratello”? Questo interrogativo ha portato la dott.ssa a proporre una ricerca al Privato Sociale, che gestisce con l’Ausl e il Comune i servizi diurni,che affiancano quotidianamente la gestione delle persone disabili che vivono in famiglia. Il Privato sociale attivamente inizia un percorso di ricerca sulle “parole” utilizzate dagli operatori dei servizi diurni, con lo scopo poi di comprendere quali parole sono più comuni nel linguaggio degli operatori e dei familiari, quali creano vicinanza quali distanza, quali si incontrano, quali si scontrano, quali convergono, quali divergono. La ricerca, sotto la competente guida del dott. Lanzafame (già curatore dei primi 2 quaderni di Fa.ce.), inizia nel 2007. Gli operatori dei servizi diurni, Casa Ferrari, Il Villaggio, Damiel, Il Busetti, CTO, Betania, La Volpe e la Rosa, La Cava, Odoardina, e il Sil , sono stati intervistati. Dalle interviste sono state estrapolate diverse parole. I report della ricerca sono stati rendicontati pubblicamente in due incontri alla presenza degli operatori e dei familiari. Da questi incontri è nato un gruppo di approfondimento costituito da familiari e operatori che, si sono incontrati per confrontarsi sulle parole/tematiche emerse. E ancora gli esiti di tali riflessioni sono state portate e condivise e, ampliate, in incontri in piccoli gruppi (2 centri diurni alla volta) con familiari e operatori. A dicembre del 2010 il gruppo è costituito da circa trenta persona tra operatori, tecnici e familiari, che si incontrano per lavorare sull’ultimo atto della ricerca: sintetizzare i risultati in 2 quaderni, uno che racconta le parole/temi/riflessioni degli operatori e uno sul confronto su queste stesse parole/temi/riflessioni tra operatori e genitori.

ZORIADI 2010: IL 28 maggio si è tenuta la terza edizione delle zoriadi, evento ormai atteso dai partecipanti, sono gare sportive che vedono coinvolte una squadra per ogni servizio, che si sfidano poi nel campo da gioco messo a disposizione dalla Parrocchia di Villa Sesso, che ringraziamo calorosamente!!l’evento è stato un successo, grazie soprattutto a chi durante l’anno ha avuto la costanza di incontrarsi per decidere i giochi, prepararli nelle varie équipe, trovare le

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magliette, organizzare il rinfresco, acquistare le medaglie e…cercare di fare tutto sempre divertendosi!!!!

PODERE IN FESTA 2010: anche quest’anno un’edizione di successo, giochi a premio, spettacoli musicali itineranti, mercatino dell’uso e riuso, laboratori di carta riciclata , creta e decoupage, esposizione di macchine e strumenti agricoli e d’epoca, giri in mongolfiera stand gastronomici. Il tutto, naturalmente , grazie alla stretta collaborazione con lo stradello.

Presenze fondamentali sono stati i volontari e tutti gli operatori che si sono resi disponibili, prima, durante e dopo!

PUBBLICAZIONE: Nel 2010 nella pagina dell’editoriale del numero 1 titolavamo:” il restyling di Zora News”. Orgogliosi annunciavamo ai nostri lettori che il periodico Zora News, il piccolo giornalino della coop si era rinnovato. Una nuova formula grafica per riorganizzare i contenuti di sempre: informazioni dai centri, racconti e storie di tutti i giorni, resoconto di eventi della vita in cooperativa. L’obiettivo era quello di dare maggiore visibilità alle persone (utenti, operatori, familiari) nei centri, valorizzando le cose che si fanno che si vivono che si sperimentano, attraverso la narrazione scritta e visiva (photo gallery). I lettori ai quali si vuole arrivare sono gli utenti, i loro familiari, i loro amici e conoscenti, i vicini di”casa”, i nostri soci (lavoratori, volontari), tutti coloro con i quali lavoriamo a diverso titolo (committenti ausl, amministratori comunali,insegnanti e alunni che svolgono da noi tirocini formativi). Il formato si compone di una copertina “urlante” la notizia del momento, commentata ampiamente nella famosa pagina 3, un editoriale, e tanti articoli/rubriche su chi fa che cosa, come quando e perché. La distribuzione segue la via dell’abbonamento postale e quello telematico attraverso la lettura sul sito del formato in pdf. Alcuni dei propositi sono stati mantenuti altri come quello della periodicità è stato disatteso( speravamo fosse quadrimestrale!). Dei 3 numeri previsti siamo riusciti a pubblicarne 2 . Occorre lavorare ancora molto sull’impaginazione, il formato e i contenuti per trovare quello che faciliti la pubblicazione in un tempo adeguato e che consenta una comunicazione fluida, gradevole e divertente della vita in cooperativa. Ad oggi due soci di fatto se ne occupano con grande entusiasmo e non poche difficoltà (Maria Calvari e Igor Ghisio), naturalmente molti collaborano inviando notizie, articoli, foto, da tutti i servizi. Per migliorare ancora con il primo numero del 2011 si chiederà a tutti i nostri lettori un voto e tanti suggerimenti a fronte di un ulteriore restyling con l’obiettivo di cogliere anche il reale interesse verso questa pubblicazione e il suo obiettivo di essere comunicazione tra i soci, i simpatizzanti della coop , gli amici e chi lavora con noi. Quindi al prossimo anno la conclusione speriamo lieta di tale indagine.

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ACCREDITAMENTO E SISTEMA QUALITÀ : INTEGRAZIONE PER UN PERCORSO COMUNE A cura di Giacomo Fabiole Molti sanno che ZORA ha un Sistema Organizzativo la cui Qualità è certificata in conformità alla IS0 9001:2008 che è una norma volontaria che ha validità internazionale e definisce i parametri che garantiscono all'acquirente qualità, affidabilità, compatibilità di beni e servizi (in altre parole essa regola la struttura organizzativa). La Norma dice cosa deve essere fatto per garantire il Cliente e come deve essere definito dalla Organizzazione. Non molti invece conoscono o sanno che ormai da diverso tempo (attraverso la stesura di una serie di Norme) e recentemente (da un punto di vista più operativo e applicativo) la Regione Emilia Romagna (come altre Regioni italiane) prevede che i Servizi socio sanitari dimostrino di rispettare determinate caratteristiche assicurando all’Utenza e ai vari Enti Committenti Servizi sempre più in linea con le problematiche da affrontare. Ma che cos’è l’Accreditamento dei servizi socio sanitari in Emilia Romagna ? Non volendo essere troppo tecnici in relazione ad una tematica di per sé nuova, complessa ed impegnativa si potrebbe affermare come l’Accreditamento è uno strumento che la Regione Emilia Romagna ha istituito per : 1. l’accertamento della qualità 2. la selezione degli erogatori dei Servizi Socio Sanitari 3. Garantire stabilità a chi fruisce dei servizi L’ Accreditamento é una procedura finalizzata alla selezione dei fornitori del servizio socio-sanitario, che si realizza con la verifica, da parte di un soggetto abilitato, del possesso, da parte del richiedente,di specifici requisiti in riferimento alle seguenti Aree : - Politica e Pianificazione Strategica - Pianificazione operativa del Servizio - Comunicazione, Trasparenza, Partecipazione - Aspetti strutturali Aspetto riguardante i Servizi Residenziali o Diurni - Attrezzature (Arredi, Ausili e Apparecchiature) Aspetto riguardante i Servizi Residenziali o Diurni - Formazione e Sviluppo Risorse Umane - Sistema Informativo - Processi e Procedure Generali - Verifica dei risultati - Miglioramento La Procedura di Accreditamento non è obbligatoria per le Organizzazioni ma di fatto è, nella maggioranza dei casi, l’unica possibilità di ottenere, da parte della Committenza Pubblica, il maggior livello di compartecipazione possibile rispetto alle rette per la gestione dell’Utenza. Insomma, essere Accreditati presso la Regione è come avere una sorta di seconda Certificazione oltre a quella ISO . Il Percorso previsto dalla Regione non accredita la singola organizzazione (nel nostro caso la Cooperativa) ma si addentra, per alcuni aspetti, più nello specifico prevedendo che siano i singoli Servizi ad essere accreditati e quindi a rispettare una serie di caratteristiche e di requisiti. ZORA ha ottenuto per tutti e 5 i Servizi gestiti l’Accreditamento transitorio che anticipa quello definitivo che verrà ottenuto entro il 31.12.2013 a fronte del completo rispetto di quanto previsto dalla Normativa di riferimento (Delibera Giunta Regionale 514/2009). Il lavoro effettuato per poter arrivare a definire le pratiche ed ottenere l’Accreditamento dei Servizi è stato abbastanza complesso e ci ha portato a riverificare le caratteristiche dei nostri Servizi e della loro gestione : in questo percorso abbiamo ritrovato come principale interlocutore il Sistema Qualità che grazie ad un lavoro comune e condiviso effettuato negli anni ha prodotto regole di riferimento e strumenti che sono previsti nella maggior parte dei requisiti legati all’Accreditamento. In un momento in cui ci si chiedeva quale senso avesse oggi la nostra Certificazione ci siamo risposti, almeno per ora, : il senso è un modo di pensare e di organizzare il nostro Sistema Cooperativa che, oltretutto, vede molte cose fatte e richieste dal nuovo Percorso dell’Accreditamento. L’Accreditamento transitorio è un primo risultato ed un primo passo verso un percorso lungo, complesso ed anche stimolante che si spera non venga troppo “condizionato” da elementi di carattere economico. Le analisi effettuate, a fronte di molti requisiti già presenti, hanno permesso di individuare alcune Aree di Miglioramento che porteranno la nostra Cooperativa a lavorare maggiormente in futuro su alcuni degli aspetti che sinteticamente si riportano (inseriti formalmente anche in Piani definiti di Adeguamento alle indicazioni regionali) : - integrazione della pianificazione dei vari Servizi di supporto (alberghieri, di trasporti, amministrativi) - gestione sempre più formalizzata di Volontari e Tirocinanti

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rafforzamento della condivisione dei Piani Individuali con i Familiari, l’Utenza, i Servizi ed altri interlocutori - maggior integrazione, anche progettuale, tra operatori socio-educativi e sanitari - integrare le attuali prassi metodologiche con vere e proprie Istruzioni Operative (soprattutto assistenziali) - rafforzare le forme di incentivazione del Personale / Monitoraggio Clima organizzativo - redazione di Piani annuali del Servizio per ottenere una Programmazione pluriennale - supervisione sulla formazione / supervisione socio-psico-pedagogica sulle équipe - verifiche rispetto al benessere microclimatico delle Strutture - verifiche sulle destinazioni d’uso di alcuni spazi e sulle attrezzature/apparecchiature a disposizione - adozione e utilizzo dinamico della Carta dei Servizi Noi ci crediamo …………. e siamo orgogliosi del lavoro che stiamo cercando di fare …………. ci crediamo e siamo orgogliosi soprattutto perché consapevoli che l’Obiettivo ultimo è sempre lo stesso, oggi più che mai, ………. contribuire a fornire la migliore qualità di vita possibile delle persone che seguiamo attraverso i nostri Servizi. -

L’ORGANIZZAZIONE e gli organismi sociali

Assemblea

L’assetto organizzativo nel 2010 non ha visto Consiglio cambiamenti, con l’obiettivo di consolidare i RSPP Presidente RGQ livelli creati negli anni precedenti Di seguito lo specifico delle varie funzioni STAFF presidente-Melli Claudia;resp. Personale e CONTROLLO DI GESTIONE sistema gestione qualità-Fabiole Giacomo;resp. tecnico-Ugolotti Daniela;resp. Area prog e sviluppo-Calvari Maria;resp. commerciale/RSPP-Ghisio igor/Nasicuti Matteo coordinatori dei servizi: la manta: Giaroli Gianluca;stradora/benzi/bruco: Campioli Cristina;zorella:Di Carlo Angelo;laboratori BENZI ZORELLA ODOARDINA LA MANTA LABORATORI STRADORA/ BRUCO INTEGRATI integrati: Fajeti maurizio;Odoardina:Ghisio Igor/Portioli Cristina;resp. Laboratori integrati: Nasciuti Matteo Lo staff è composto da presidente, resp. Tecnio,resp. Personale, resp. Area prog. e sviluppo e,periodicamente, partecipa il resp. Commerciale/sicurezza La direzione vede coinvolti i 5 coordinatori di struttura, resp. Commerciale/sicurezza, resp. Tecnio,resp. Personale, resp. Area prog. e sviluppo e la presidente. L’anno 2010 ha visto, in corso , una dimissione di un Melli Claudia-presidente membro del consiglio di amministrazione, Mariangela, che Flotta Luigi-vicepresidente ringraziamo per il contributo dato comunque finchè è Annovi Elio-consigiere rimasta in carico; in seguito al reintegro per cooptazione, Giacomucci Stefano-consigiere alla fine dell’anno il cda era cosi composto Giannattasio Piero-consigliere STAFF DI DIREZIONE

CONTABILITA’ E

GESTONE RISORSE

ACQUISTI E

SERGRETERIA

UMANE

MANUTENZIONI

FUNZIONE TECNICA

FUNZIONE PROGETTAZONE E SVILUPPO

Gradellini Lorena-consigliere Ghisio Igor-consigiere Zavaroni Claudia-consigliere Ibatici Davide-consigliere Guidetti Elisabetta-consigliere Messori Monica-consigliere

Naturalmente sarà compito della prima assemblea del 2011 nominare il consigliere mancante. Il consiglio di amministrazione si è riunito 8 volte, lo staff 33 e la direzione 13. Nell’Assemblea di bilancio del 24/05 abbiamo approvato il bilancio 2009 e obiettivi da perseguire nell’anno

il bilancio sociale nonché gli

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IL MOVIMENTO COOPERATIVO E IL CONSORZIO 45 In quanto cooperativa aderente a legacoop Reggio Emilia e facente parte del consorzio 45, abbiamo presenziato a: -incontri in legacoop per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle cooperative sociali -numerosi incontri con legacoopsociali ER con tematica “accreditamento” -convegno a Riccione di legacoopsociali ER -assemblea regionale di legacoop ER Anche per il 2010 confermiamo inoltre la nostra presenza nella direzione di Legacoop Emilia Romagna

Abbiamo partecipato all’assemblea del CCFS,del Consorzio 45, della cooperativa lo Stradello e di Borea

Sempre forte e sinergico è il rapporto con la cooperativa lo stradello, continua la presenza reciproca nei rispettivi consigli di amministrazione e dal 2010 abbiamo affidato allo stradello la Manutenzione di mobili e immobili. Sempre nell’ottica di creare sinergie e favorire la cooperazione sociale di tipo B del nostro territorio, abbiamo affidato alla cooperativa CAMELOT la pulizia delle strutture Manta,Zorella e Odoardina,mentre la cooperativa L’OLMO ci garantisce la stampa del giornalino Zora news.

Nel corso dell’anno c’è stato l’avvio del Mic per il sociale (scuola di alta formazione per i dirigenti cooperativi)grazie all’ottenimento da parte del consorzio 45 del finanziamento da Foncoop. Il progetto è stato condotto da Quadir, ha visto la partecipazione di diverse cooperative tra cui anche noi, nelle persone di Flotta Luigi (vicepresidente) e Ghisio Igor. Anche lo stradello ha partecipato attivamente con Marzia Barani(vicepresidente)e Monica Messori

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IN CONCLUSIONE … e ….. IN AVVIO PER IL 2011 Come annunciato alla fine dello scorso bilancio sociale, nel 2010 siamo stati molto assorbiti dall’applicazione del tema dell’accreditamento , tema discusso , sempre in bilico tra gioia e tormento. Il 2011 vedrà invece la firma dei contratti di servizio, che sanciranno il cambio di sistema e la gestione unica dei nostri servizi. Saremo chiamati a pensare cose diverse, perché da una parte abbiamo uno scenario economico estremamente modificato e dall’altra dei bisogni altrettanto modificati e che necessitano di risposte nuove. Amo ricordare una frase di Emma Bonino, detta durante il congresso nazionale di Legacoop a Roma: “ la diversità è un valore, non motivo di paura”. Lei si riferiva in quel momento ai flussi migratori, ma parlando di diversità non credo che la cosa non possa riguardare le persone con disabilità. Noi crediamo che la diversità sia un valore da difendere e da “urlare” a volte, perché altrimenti non si è ascoltati. È in quest’ottica che pensiamo a cose diverse. E’ in quest’ottica che diversi anni fa un gruppo di operatori ha portato in pizzeria delle persone che avevano sempre vissuto in quello che era un padiglione del manicomio, creando non poco stupore tra gli avventori dell’esercizio. E’ in quest’ottica che cerchiamo di promuovere un collettivo di fotografi piuttosto che “i ragazzi del centro per disabili…..” E’ in quest’ottica che vogliamo favorire occasioni d’incontro in cui siano gli altri che vengono da noi piuttosto che solo noi da loro. Quest’anno cercheremo di realizzare il festival per mostrare i cortometraggi che sono stati prodotti lo scorso anno durante una formazione con “IN GIOCO”, anche quella sarà occasione per fare cose diverse. Stiamo gettando le basi per continuare a lavorare in sinergia con altri, per continuare muoverci sempre più in rete, perché siamo in tanti a perseguire gli stessi obiettivi: insieme si ha più forza.

Melli Claudia Presidente

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