Glasses and Fashion

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movie’s eyewear CON SCI, RACCHETTE E OCCHIALI… glasses & young UNO SGUARDO NELLA NOTTE


MADE IN ITALY 2.0

italiaindependent.com


03 Editoriale

Rubriche 04 Cinema / L’occhiale proiettato… sul grande schermo

14 Glasses & young / Italia Independent corre in Alfa Romeo

23 Boutique / Se mi vuoi, mi trovi solo in boutique…

29 Sport / Quando la lente raggiunge la vetta

34 Sport / Un occhiale a tutto gas!

49 Lenti Oftalmiche / Presbiopia, la soluzione “chiavi in mano”

52 Lenti a contatto / Restiamo in “contatto”

54 Benessere visivo / “Guidare a fari spenti nella notte…”

Moda

07 Moda donna

16 Moda uomo

37 Shopping / Autunno inverno 2009 - 2010

1 / s ommar i o /


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di Alessandra Iannello

Quando si parla di “benessere visivo” la mente corre subito agli occhiali da vista. Infatti nel pensare comune le lenti correttive sono equiparabili a un presidio medico e come tali vanno acquistate nei luoghi preposti, ovvero dagli ottici. Sarà che per avere un paio di occhiali da vista bisogna seguire una trafila ben precisa che prevede una visita specialistica, la stesura di una prescrizione tecnica ben dettagliata e la successiva applicazione dell’ottico; tutte cose che danno all’oggetto in questione una valenza medicale. Il che non si può certo dire per gli occhiali da sole. Questi ultimi, infatti, vengono considerati degli accessori. Niente di meno e niente di più di una borsa, di un foulard, di una penna stilografica. Li si sceglie in base alla griffe che appare sulla montatura, seguendo la moda del momento, prendendo in considerazione solo l’aspetto estetico. Tutto ciò senza tenere conto che l’occhiale da sole è l’unico baluardo fra uno degli organi più importanti e delicati del corpo umano e gli agenti esterni. Le lenti da sole riparano gli occhi dai raggi ultravioletti ma pochissimi, quando le scelgono, guardano il fattore protettivo, cosa che invece si fa con un comune prodotto solare. Infatti per scegliere un solare si analizza il grado di protezione, la compatibilità con la pelle, la destinazione d’uso (il mare, la montagna, una crociera, l’escursione su un ghiacciaio) mentre per l’occhiale da sole questi fattori non vengono nemmeno presi in considerazione. Tornando ai cosmetici protettivi dai raggi Uv notiamo una sostanziale differenza anche riguardo i luoghi di acquisto. Solitamente per comprare una crema si va in profumeria, si parla con una commessa, ci si fa consigliare… addirittura i consumatori più esigenti li acquistano in farmacia. Raramente tutto ciò accade per un occhiale da sole. Molte persone li acquistano da ambulanti, sulle bancarelle, nei mercati paralleli del falso per non parlare dei gadget abbinati a periodici patinati, se non addirittura di quelli omaggiati con prodotti impensabili quali un condimento per insalate di riso o un preparato per il gelato casalingo. La superficialità nell’indossare un occhiale da sole che è poco più che un pezzo di plastica può causare danni irreversibili. Quindi scegliere di rivolgersi ai canali ufficiali e, soprattutto, preparati non è una questione di snobismo e nemmeno un “pagare troppo un oggetto che altrove troverei sicuramente a meno”, bensì è una forma di tutela della salute della vista. Pensiamoci!

3 / E di t or i a le /

Consigli per gli acquisti intelligenti


/ L’occhiale proiettato… sul grande schermo / di Luisa Espanet

/ Quanti di noi ricordano il modello a cuore in Lolita o quello aviator in Top Gun? L’unione di questo oggetto di design dal valore universale e il cinema ha fatto storia, identificando personaggi e film e dettando mode e stili /

/ c i n e ma /

4 Chissà se Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” con lungo bocchino e occhiali neri, ora farebbe lo stesso effetto. Probabilmente no. E non perché si fuma meno. Gli occhiali da sole non sono più distintivo dei famosi. Creano meno alone di mistero, ma sono a uso e consumo dei più. Dalla casalinga che se ne serve per coprire l’orzaiolo alla teenager che vuole nascondere il trucco ai genitori, passando per la fashion victim e chi ha velleità seduttive alla Mata Hari, tutte li portano. Con la pioggia, d’inverno, di notte, in discoteca, in aereo. Ed è proprio l’universalità d’uso che ha reso gli occhiali del cinema ispiratori di tendenze. Non più solo appeal da locandina. Quante negli anni Sessanta hanno osato il modello a cuore voluto da Stanley Kubrick per Lolita-Sue Lyon? Nessuna o quasi. Ri-

mangono pezzi da museo (infatti erano esposti in “Cinema e occhiali – 100 anni di storia di un mito” durante l’ultimo Festival del cinema a Roma). Dalla fine dei Settanta gli occhiali dello schermo cominciano a circolare per le strade. Quelli da aviatore di Maverick-Tom Cruise in “Top Gun” si diffondono sui nasi maschili a macchia d’olio. Non occorre pilotare un elicottero e neanche un motorino, basta andare a far la spesa. E pensare che 33 anni prima gli occhiali di Marlon Brando in “Il Selvaggio” non erano stati considerati neanche da chi andava in moto. In “Top Gun” i Ray-Ban che lasciano vedere gli occhi di Tom Cruise e dei compagni, buoni, si contrappongono ai truci occhiali neri che nascondono lo sguardo dei sovietici, cattivi. Gli stessi occhiali hanno già avuto un ruolo di primo piano in “The Blues Brothers” di John Landis del 1980. Li portano John Belushi e Dan Aykroyd, dai concerti in chiesa alle scene di azione. E con loro co-protagonisti, comparse, cammei. Ma gli occhiali neri fanno parte di un travestimento, come i cappelli, e pochi li recepiscono. Ricompaiono nel


1997 su Tommy Lee Jones agente Kay e Will Smith agente Jay in “Men in Black” di Barry Sonnenfeld, e diventano un must degli “uomini-che-non-devono-chiedere-mai”. Con il secondo episodio del film nel 2000 si ha un’ulteriore conferma della tendenza. Ora soprattutto per l’uomo si parla di un ritorno all’occhiale da aviatore e non a caso l’attento Diego Della Valle ha ripreso il leggendario marchio Web. E i nuovi modelli si vedono già sulle star del calibro di Benicio Del Toro e Reese Witherspoon. Li indossa anche Giancarlo Giannini nel film che sta girando, top secret. Non avranno seguito, almeno si spera, gli occhiali bicolore a mascherina di Sacha Baron Cohen in “Bruno”. Perfino lui, che veste improbabili tutine rosa confetto e mini kilt, li definisce eccessivi. Bill Night che si scatena nelle danze sulla nave in “I love radio rock” con RayBan, invece, lascerà il segno, dato che il revival Sessanta è sempre in auge. Pure gli occhiali da vista guardano al cinema. Tra le icone quelli tondi in tartaruga di Isaac Davis-Woody Allen in “Manhattan”, identificati poi come gli occhiali da intellettuale. Chissà se verranno sostituiti da quelli metallici del clone di Allen in “Basta che funzioni”? Anche

per le donne gli occhiali da vista sono stati sdoganati. Finiti i tempi della miope Marilyn di “Come sposare un milionario” che finge di leggere con il libro al contrario. Meryl Streep alla prima di “Julie & Julia” di Nora Ephron ha sfoggiato occhialini con montatura azzurra. Mentre la bella Laura-Jasmine Trinca in “Il grande sogno” indossa occhiali importanti. Quasi in controtendenza, invece, nel musical di Rob Marshall “Nine” remake del felliniano “8 e ½”, in uscita, Daniel Day-Lewis, nella parte che fu di Mastroianni, indossa occhiali tondi da sole invece di quelli da vista con montatura nera che portava Guido-Marcello.

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/ op i n i on s /

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/ Mega Screen / di Alessandra Iannello e Francesca Tirozzi

/ Gli occhiali diventano sempre più ampi. Come grandi schermi dietro i quali nascondere non solo gli occhi ma parte del viso. È la tendenza del mistero, del visto-non visto, della seduzione. Come per una diva del cinema muto l’allure dell’occhiale serve a non farsi riconoscere e passare inosservata agli sguardi altrui. Punti di luce i loghi e le astine che brillano di riflessi metallici /

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03 01 01. Dsquared2 / Adatto alle “gossip girl”, che vogliono sfuggire agli sguardi indiscreti di paparazzi e ammiratori, nascondendosi dietro occhiali dai volumi importanti/ 02. Fendi / Le splendide lenti sfaccettate danno vita, insieme al sottile logo che corre lungo le aste, a un occhiale accattivante e all’avanguardia / 03. Tom Ford / Presenta un motivo a nodo intrecciato in corrispondenza del ponte e un andamento soavemente femminile, accentuato dai materiali e dalle lenti color miele /


/ moda don n a /

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04. John Richmond / Forme vintage, mood anni Settanta e anima luxury / 05. Dior / Mood vintage, appeal affascinante dalla forma ampia e arrotondata, in acetato, mentre i profili sono decorati dal logo / 06. Emporio Armani / Ispirazione pop nell’originale texture quadrettata nei toni del marrone, abbinata ad aste nere personalizzate con il logo dell’aquila in metallo /


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/ moda don n a /

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/ Lampi di luce scaturiscono dalle mille sfaccettature di un diamante e vanno a illuminare il viso. Infatti una pioggia di brillanti si è posata sulle montature andando ad arricchire astine e frontali. Ormai le incrostazioni vitree non sono più solo la caratteristica di occhiali dall’allure più ricco, ma rendono più glamour anche le forme più semplici e sporty /

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01. Caroline Herrera / L’elemento caratterizzante della montatura dal frontale metallico è il grande Swarovski che fa da trait d’union fra due oblò a forma squadrata contornati di piccoli cristalli che alleggeriscono le aste nere / 02. Moschino / È un gioiello per riparare gli occhi dal sole, questo occhiale dalle lenti sfumate e dal frontale in metallo con astine a onda impreziosite da Swarovski / 03. Chopard / L’asta della mascherina ha un decoro ispirato a una delle nuove linee di alta gioielleria, reso ancora più particolare da due cuori concentrici incisi su un ovale bifacciale girevole /


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04. Nina Ricci / Elegante e tondeggiante in oro, si arricchisce nelle astine a torchon con un pavÊ di cristalli che nascondono la cerniera / 05. Gucci / Da sole in acetato, dalla forma squadrata, con le aste ornate da un’originale combinazione tra la catena marina e il morsetto, resi particolarmente scintillanti da cristalli Swarovski / 06. Judith Lieber / Brillanti bianchi illuminano le aste in metallo di questo modello, dall’elegante forma a goccia /

/ moda don n a /

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/ Full & Empty /

/ Sono dei masterpiece questi occhiali che giocano con tagli e costruzioni per alleggerire materiali importanti quali il titanio o il metallo. Sono montature che riportano ad architetture ardite che sfidano la gravità e le leggi delle statica per svettare contro il cielo /

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01. Charmant Line Art / Le astine composte da delicati insiemi di archi con particolari dettagli sulla cerniera trasformano questo occhiale in un’autentica opera d’arte / 02. Gaudì Concept / Questo modello half-rim si distingue per il doppio ponte e per le aste sinuose che con i loro pieni-vuoti creano movimenti ondeggianti / 03. Henry Julienne / Uno stile ricco e di alta moda per questo modello dalla silhouette armoniosa con forme ovoidali per una eleganza raffinata e discreta /


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/Italia Independent corre in Alfa Romeo / / Vi ricordate l’occhiale da 1.007 euro di Lapo? Il 9 gennaio 2007 Elkann approdava nel fashion system con un modello unico, totalmente realizzato in carbonio, per poi successivamente lanciare la linea completa di abbigliamento e accessori del “marchio di stile e di design”, come è stato definito dagli stessi fondatori, tra i quali spicca il suo braccio destro, Giovanni Accongiagioco che, appena trentenne, è il responsabile divisione occhialeria del brand /

/ g l a s s e s & y oun g /

14 Giovanni Accongiagioco

Si sono conosciuti a casa di Lapo nel 2003, proprio in Fiat. È lì che Giovanni Accongiagioco, dopo la laurea in Scienze della comunicazione, ha iniziato a lavorare ed è lì che, giorno dopo giorno, è nata Italia Independent. Il marchio conobbe due anni fa un lancio “a effetto” di cui fu protagonista proprio un occhiale, un modello completamente realizzato in carbonio, in vendita a 1.007 euro. «Abbiamo iniziato la nostra attività da questo accessorio per-

ché è quello che in termini di comunicazione risulta più visibile, essendo indossato sul volto – spiega Giovanni – Inoltre, abbiamo creduto sempre nell’occhiale per le sue sfumature e per la molteplicità di interpretazioni: il lancio della montatura da 1.007 euro è stata un’operazione “metaforica” e soprattutto di marketing che ci ha permesso di posizionare il prodotto fin da subito nei fashion store». A marzo 2008, poi, il grande salto: il lancio della collezione sole e vista durante Mido, la fiera mondiale dell’ottica, che ha rotto definitivamente il cordone ombelicale con l’approccio iniziale. Italia Independent ha fatto così conoscere agli ottici l’intera gamma dei suoi prodotti, sfatando il mito degli occhiali esclusivamente lussuosi. La collezione si divide, infatti, in tre linee: I-light in acetato e acciaio; in acetato è I-eye che rappresenta il core di gamma, mentre la I-I va a completare l’offerta con la linea top, appunto. Le collaborazioni importanti hanno scandito il percorso di crescita di Italia Independent. Dopo quella con Giambattista Valli, designer affermato sulla scena internazionale, ecco una vera e propria licenza con Alfa Romeo, che nel 2010 festeggerà 100 anni. Un avvenimento che riporta Accongiagioco alle origini. «In occasione del centenario della casa automobilistica abbiamo realizzato una limited edition di occhiali – annuncia il manager – Si tratta di una linea sole, prodotta completamente in Italia, che riprende i particolari dell’auto come la calandra sul frontale


dell’occhiale, lo scudo e il quadrifoglio, simboli dell’Alfa Romeo». La collezione «fa la differenza in termini di prezzo», specifica Accongiagioco. Infatti i modelli, sportivi e unisex, coprono una fascia di prezzo che va dai 150 ai 200 euro al pubblico. «Ampliando la collezione eyewear e categorizzando il prodotto secondo fasce di prezzo, intendiamo sfatare definitivamente il mito del “modello da 1000 euro di Lapo” – dice il giovane manager – Italia Independent non è solo quello: ecco il messaggio che vogliamo dare al mercato». Il brand ha aperto lo scorso maggio la sua prima boutique monomar-

ca, a Saint Tropez, che ha dato il via al mercato in Francia, mentre sono previste nuove aperture in piccole location, soprattutto turistiche. E per il futuro Accongiagioco punta in alto: «Voglio contribuire a far diventare Italia Independent un marchio di riferimento del way of life, affermandosi, anche in termini di fatturato, nel mondo dell’occhialeria».

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A fianco dall’alto, un modello vista della nuova collezione di Italia Independent e l’occhiale da sole, che insieme all’auto, è stato realizzato in collaborazione con Alfa Romeo


/ È tempo di vacanze / di Alessandra Iannello

/ Sempre più il tempo libero viene impiegato per attività sportive amatoriali. Quindi, insieme alla meta ludico-sport per le prossime vacanze natalizie, scegliamo anche l’occhiale più adatto alla disciplina che si vuole praticare /

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01. Ferrari / Sono dedicati alla nuova 8 cilindri di Maranello gli occhiali modello 458 Italia e richiamano, nello stile della barra dalle linee sottili e avvolgente, lo spirito sportivo e accattivante della supercar / 02. Carrera / La montatura pieghevole può essere inserita in uno speciale astuccio di minimo ingombro, mentre il coprinaso e il paraocchi in pelle, da usare in condizioni estreme, sono rimovibili / 03. Giro / Ideali per il tempo libero, questi occhiali montano lenti Carl Zeiss Vision Sunlens per una sicurezza e una visione ottime/


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04. Sbk / Materiali in iniettato come la gomma, inserimento dell’acetato laminato, personalizzazione delle anime interne alla plastica sono le caratteristiche di questo occhiale superleggero /05. Lozza / Modello vintage in acetato, ideale per lo sport invernale con la particolarità di piccoli perni che permettono l’applicazione laterale di un dettaglio in pelle facilmente rimovibile / 06. Spy / Questi occhiali da sole, che abbinano la forma tondeggiante e la dimensione medio-grande a un fit medio, sono realizzati a mano in acetato di lusso e arricchiti da dettagli in metallo /


/ Ghostness / / Sono leggeri come il sospiro gli occhiali che hanno abbandonato la montature per soluzioni ardite. Come dei fantasmi gioiosi svolgono la loro funzione senza interferire con i tratti del viso /

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01. Try / Le viti scompaiono e sono sostituite da fascette, in materiale sintetico mentre il peculiare metodo di montaggio non stressa e non frattura le lenti / 02. Hoet / Si appoggia sul naso come una leggera farfalla questo premontato che si distingue per l’elasticità e la solidità /


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03. Starck Eyes / Biolink è una micro articolazione esclusiva, ispirata dalla clavicola umana e dalla sua libertà di movimento multi direzionale, che unisce le aste Bioox al resto della montatura / 04. Baldinini / Particolare la lavorazione dell’asta con effetto “a rete”, per questa montatura dalla linea sottile e dalla forma rettangolare / 05. Jil Sander / Le lenti semirim sembrano quasi sospese e creano forme sofisticate ed eleganti /


/ Naturals / / Legno, corno, tartaruga, pelle: i materiali naturali sono i protagonisti delle montature. Quando non sono autentici, cellulosa, plastica e quant’altro giocano al trompe l’oil con imitazioni perfette /

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01. Persol / Esprime una personalità decisa questo modello dal caratteristico ponte “a chiave”, mentre l’acetato spessorato mood tartaruga ne fa risaltare il taglio sagomato esclusivo / 02. Polo Ralph Lauren / Quando l’acetato gioca al naturale imita la tartaruga, come in questa montatura dalla linea tondeggiante /03. Rye & Lye / Torpedo è realizzato con un frontale in acetato dalla forma piuttosto squadrata, mentre le aste in alluminio all’interno sono rivestite di pelle /


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04. Hogan / In stile aviator questo modello con logo “H” in metallo all’inizio dell’astina e dalla tonalità naturale dell’avana / 05. Ralph Vaessen / È in corno, completamente fatta a mano in Germania, peculiarità di questa montatura è la leggerezza unita all’estrema piacevolezza del contatto con la pelle / 06. Smith / Vocazione urban per questo occhiale dalla forma ampia e ultra-flat in acetato che esprime il perfetto mix tra look contemporaneo e stile Anni ‘80 /


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/ Se mi vuoi, mi trovi solo in boutique… / di Francesca Tirozzi

/ «L’ho acquistato in un negozio in centro città». A questa affermazione ricorre nella nostra mente un abito pregiato o un cappello dalla particolare manifattura. Non stupitevi però se l’interlocutore mostra tutto soddisfatto un paio di occhiali… /

Sì perché nella “boutique”, termine francese e sinonimo di lusso ed esclusività, che ricorda il sarto che prende le misure della vita sottile di una benestante signora, si può trovare anche questo accessorio. Sono molte le aziende di eyewear che l’hanno scelta come unico canale di distribuzione. Per altre, invece, è stato un vero trampolino di lancio.

È proprio da Luisa Via Roma a Firenze, Massimo degli Effetti a Roma, Paoli e Dantone a Milano e Colette a Parigi che è partita l’avventura di L.G.R.. I modelli nascono dall’idea di Luca Gnecchi Ruscone, giovane imprenditore romano, che ha fatto di un “amore a prima vista” il suo lavoro, ossia ricreare vecchi occhiali, trovati nel magazzino del nonno in Eritrea nel 2005 e importati dall’Italia cinquant’anni prima, con lo stesso procedimento artigianale. Una sfida quella di Gnecchi Ruscone che sì è trasformata in ricerca. «Ho spiegato a mio nonno che volevo fare gli stessi occhiali – ha raccontato l’imprenditore romano – Purtroppo i modelli erano stati realizzati da artigiani fiorentini molti anni prima». Non si perde d’animo e con l’aiuto del nonno va alla ricerca degli artigiani. Li ritrova: 82 anni lui, 76 anni lei, con la voglia di ricominciare.

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Gianfranco Ferrè

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Bob Sdrunk

Con l’aiuto del figlio riaprono il laboratorio, chiuso negli anni Sessanta, schiacciato dalla nascente industria italiana. «Con un piccolo investimento ho rimesso a nuovo i macchinari originari, che non sono stati mai venduti dai proprietari per un fattore affettivo, e rimesso in piedi il vecchio laboratorio – continua Luca – Nascono così i miei occhiali L.G.R.». Un’esclusività supportata sia dal prodotto artigianale sia dalla qualità delle lenti Barberini in cristallo. Storia alquanto alternativa è quella di due ottici, Fabio Guerra e Goffredo Cerolini, che hanno creato una linea di occhiali, Bob Sdrunk. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, i due hanno scelto come canale di distribuzione, naturalmente oltre ai centri ottici di loro proprietà, proprio le boutique e alcuni store, come High-Tech a Milano.

I modelli sono sia di ispirazione vintage, realizzati con materiali che riproducono lo stile retrò, sia più fashion, dai colori e dalle forme più attuali. «Con Bob Sdrunk vogliamo proporre un prodotto completamente made in Italy e avvicinarci sempre più al fashion system – hanno spiegato Guerra e Cerolini - Ideiamo e facciamo produrre presso alcune aziende del Cadore le nostre linee, una estiva e una invernale». Proprio come accade nel settore della moda. E c’è chi non si ispira solo al fashion system, ma fa della “macchinetta” della pausa caffè un distributore di occhiali, posizionati nei negozi e nelle discoteche più alla moda di Ibiza. Per Glassing, linea coloratissima e dai prezzi contenuti, nata per gioco dall’idea di tre giovani italiani, è subito successo nell’isola spagnola. La collezione approda così in


un negozio di Madrid, registrando il tutto esaurito. I canali distributivi fino alla scorsa stagione sono stati, oltre ai distributori automatici, i concept store piĂš modaioli. E ciliegina sulla torta per il brand, un accordo con Polaroid Eyewear. Da settembre, infatti, sono usciti i primi modelli disegnati da Glassing e prodotti dal colosso americano delle lenti polarizzate. In base a questo accordo sono stati selezionati alcuni ottici fra quelli giĂ clienti di Polaroid, cui verrĂ affidata la vendita dei nuovi occhiali. Tra i fan dei Glassing ci sono Mischa Barton, Caterina Balivo, Steve O, Stefano Mauri, Morgan, Elisabetta Canalis, Manuela Arcuri e tanti altri. Must have delle star anche gli occhiali Super di

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Dirk Bikkembergs


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Retrosuperfuture, che annoverano come “indossatori” celebrità quali Jessica Alba, Paris Hilton, Sienna Miller e Valentino Rossi che hanno consacrato il brand come fenomeno della scorsa estate. La linea eyewear, nata nel 2007, è venduta esclusivamente nelle boutique. Le collezioni si possono, infatti, trovare in alcuni dei più importanti negozi di tendenza come Colette a Parigi, Barneys a New York, 10 Corso Como a Milano, Bodega a Boston, Fred Segal a Los Angeles, Steven Alan e Paris Texas in Danimarca, Caliroots in Svezia e molti altri. I creatori del progetto sono Daniel e Simon Beckerman (sono anche editori di PIG Magazine, la più prestigiosa rivista italiana indipendente di musica di moda) e l’idea è nata quando Daniel ha capito che non c’era una collezione di occhiali che rappresentasse un certo tipo di cultura alternativa della moda.

Ma anche i big dell’occhialeria riservano dei modelli esclusivi, realizzati appositamente per le boutique. Le grandi griffe naturalmente replicano la vendita sia nel canale ottico sia nei loro monomarca, ma a volte la collaborazione con le aziende licenzianti diventa unica ed esclusiva, da riservare ai monomarca. Prolifica, da questo punto di vista, è Allison. Con Dirk Bikkembergs, ha creato un occhiale interamente in titanio con lenti in policarbonato, disponibili in due calibri, ognuno in sei diverse combinazioni di colore. Se vi siete innamorati di questo modello, lo trovare in vendita solo presso il flagship store, in via Manzoni 47 a Milano. Se desiderate, invece, il modello da sole oversize di Gianfranco Ferré con preziose applicazioni in pelle stampa cocco, non cercatelo dal vostro ottico di fiducia, ma entrate direttamente nella boutique dello stilista italiano. Infine, se il “prezzo su richiesta” non è per le vostre tasche, Benetton Colors propone modelli in acetato in vendita solo nei monomarca della catena.


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ADV NEMO RH 569 l’occhiale galleggiante ideale per tutti gli sport acquatici. Nemo è leggerissimo ed avvolgente. Le lenti, See Sea, assicurano una visione nitida dell’orizzonte e grazie al trattamento idrofobico proteggono gli occhi dagli agenti atmosferici.

Giovanni Soldini

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/ Quando la lente raggiunge la vetta / di Angelo Magri

/Intercambiabili, polarizzate, costruite con materiali evoluti, antiriflesso o antiabbagliamento: sono loro a fare la differenza negli occhiali per chi scia, fa alpinismo o si prende semplicemente una vacanza sulla neve /

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«Quando metto alla prova i miei limiti durante le spedizioni e le scalate estreme, nulla è più importante che un equipaggiamento di prima classe. Ogni singolo movimento deve essere esatto, è richiesta la concentrazione assoluta e non si deve mai perdere la visione d’insieme. Questo fa della protezione dell’occhio una questione di vita o di morte. L’abbagliamento da neve potrebbe essere la peggior cosa che può accadere quando sei in montagna». Chi parla è Robert Jasper, alpinista tedesco di fama mondiale. Insieme con i connazionali Thomas e Alexander Huber, lo sloveno Tomaz Humar e gli austriaci Gerlinde Kaltenbrunner e Albert Leichtfried, Jasper ha contribuito a sviluppare il nuovo modello Terrex pro di adidas eyewear. Una delle sue principali innovazioni tecniche è la doppia lente removibile: se necessario, la doppia lente si aggancia internamente, dopo aver rimosso il ponte. Il sistema Cli-

maCool, imbottito da soffice spugnatura, è incluso nella montatura della doppia lente e garantisce che l’occhiale calzi perfettamente sul viso, proteggendo gli occhi da qualsiasi evento climatico. La doppia lente mantiene, infatti, l’umidità e l’aria fredda lontano dall’occhio, anche con estreme temperature o forti precipitazioni. La combinazione della tecnologia del sistema di ventilazione forzata ClimaCool, poi, con il rivestimento antifog della lente frontale assicura una chiara visione senza appannamenti o geli. Inoltre, le aste possono essere regolate in tre diverse posizioni così da potersi adattare perfettamente alla conformazione individuale del viso. Il sistema di sgancio rapido Quick Release Hinge, infine, assicura che le aste possano sganciarsi automaticamente, se sollecitate eccessivamente come in caso di caduta. L’intercambiabilità delle lenti è la caratteristica principale anche del modello Jawbone di Oakley. Il tutto grazie all’innovativo sistema switch-lock per il cambio delle lenti, un sistema di sgancio rapido,

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Maui Jim

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30 dove la parte inferiore della montatura è staccabile e lo smontaggio e la sostituzione sono questione di un attimo. Jawbone è particolarmente adatto allo sci e agli sport su neve e, a seconda delle lenti inserite, si adatta a diverse condizioni climatiche: la lente Persimmon è perfetta in condizioni di cielo coperto perché aumenta il contrasto visivo, mentre la lente Black Iridium si adatta meglio alle condizioni di piena luce e sole, in quanto protegge e mantiene il top della purezza visiva. Sciare è per molte coppie un’occasione di relax e di stare bene insieme. Così Bollé propone un modello per lei e un altro apposta per lui. Perfetto per le passeggiate sulla neve o per il relax sulla terrazza dello chalet dopo lo sci, il modello Valencia sfoggia una montatura di forma squadrata, oversize, molto femminile, oltre a lenti di qualità superiore, altamente protettive in ogni condizione di tempo. Per il suo compagno, invece, l’occhiale Barracuda è ultraleggero e ultraperformante, ideale per la ciaspolata in montagna o per il dopo-sci. I naselli e i terminali delle astine sono perfettamente aderenti al viso, così l’occhiale non scivola nemmeno durante l’attività fisica. En-

Nike

trambi sono disponibili anche con lenti polarizzate anti-abbagliamento. Ideale sia sulle piste da sci sia fuori, il modello Ignite di Nike ha un appellativo che prevale sugli altri: dinamico. Sufficientemente versatile per la quotidianità, Ignite assicura, infatti, una comoda adattabilità al volto grazie al design della montatura a base 8. La Nike Max Lens Tecnology trasmette

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precise informazioni visive da qualsiasi angolazione e assicura una buona protezione, mentre il nasello antiscivolo ventilato migliora la circolazione dell’aria riducendo appannamento e instabilità. Questo occhiale ispirato allo sport è personalizzato dal distintivo Swoosh, il logo Nike, su entrambe le aste e dai terminali lavorati nel tradizionale motivo retinato delle sneaker. Dalle condizione climatiche estreme dei ghiacciai al relax più totale nel tempo libero, ma sempre all’insegna della protezione in ogni situazione: è la parola d’ordine di C-Ice, il nuovo occhiale da sole di Carrera. Si tratta di un modello pieghevole che, una volta ripiegato, può essere inserito in uno speciale astuccio di minimo ingombro. Tra vo-


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32 cazione urbana, con il suo look vintage, e l’anima sportiva, grazie agli innovativi requisiti tecnici, si segnala per la massima versatilità: il modello è dotato di coprinaso e paraocchi removibili in pelle, da inserire quando le condizioni ambientali risultano

lato anteriore. Palms e Maka, i due modelli di Maui Jim per lo sci, sono entrambi caratterizzati dall’avanzata tecnologia polarizzata della soluzione Polarized Plus 2, che assorbe la quasi totalità della luce riflessa, massimizzando la quantità di luce utilizzabile che arriva all’occhio. Riflette, quindi, tutta la luce diretta ed elimina le radiazioni dall’alto e quelle riflesse. Inoltre, cattura e assorbe i riflessi di rimbalzo. In buona sostanza elimina i riflessi, quindi migliora il contrasto nello spettro visivo, intensificando la quantità di ogni colore. Uvex, marchio storico sui campi da sci, lancia per la stagione invernale una collezione di occhiali Uvex sportivi e fashion insieme, dotati di lenti realizzate in materiale altamente tecnologico, il Makrolon, particolarmente estreme, per una difesa totale da che si adattano alle più diverse discipline sportive. vento, gelo e sole, come il modello in colore nero Spiccano i modelli Acid e LS Square, caratterizzati matt con lente Grey Mirror Glacier, da indossare sui da linee avvolgenti e lenti polarizzate per garantire ghiacciai e nelle situazioni più estreme. massima sicurezza e un look alla moda. Montatura ultraleggera, terminali regolabili a 360° e nasello ergonomico che garantiscono il massimo comfort e la migliore calzata: sono le caratteristiche principali di Zyon, occhiale tecnico multisport di Rudy Project, dotato di scudi laterali utili per la protezione da luce, vento e schizzi d’acqua. In montagna Zyon è perfetto con la nuova lente HiAltitude, progettata per proteggere dalla forte illuminazione, tanto che trasmette soltanto il 5,5% di luce. Perfezionata per l’attività di alta montagna, per i ghiacciai e per le condizioni luminose presenti ad altitudini elevate, questa lente è costruita con tripli strati di rivestimento anti-riflettente sul lato posteriore e il rivestimento a specchio sul Rudy Project


/ s p or t /

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Salomon

E poi c’è il modello Bubble di Salomon, con astine antiscivolo e con lenti avvolgenti per una visibilità fasciante e non ingombrante: è stato, infatti, progettato per potersi ripiegare e richiudere e quindi essere riposto in una normale tasca.


/ Un occhiale a tutto gas! / di Mario De Paola

/ Dopo vela, ciclismo, sci e atletica Zerorh+ fa il suo esordio nella MotoGp con una partnership d’eccezione /

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34 Si è appena concluso il Campionato del mondo di MotoGp 2009 e scuderie e piloti sono già in fermento per preparare il prossimo Mondiale. Ma non soltanto loro: anche le aziende fornitrici si mettono in pole per dare la migliore visibilità ai propri prodotti. Come Zerorh+, che debutterà nel circuito delle moto con la più alta cilindrata insieme al team di Franco Gresini, noto ex-pilota, due volte iridato nella classe 250cc. Il marchio di occhiali e abbigliamento sportivi, infatti, realizzerà una special edition di occhiali del modello Plasma, studiati per le esigenze di performance della squadra e dei suoi giovani, ma già affermati piloti: Marco Melandri e Marco Simoncelli, entrambi in passato campioni mondiali della clas-

se 250cc. «La collaborazione con il Team San Carlo Honda Gresini non è casuale – spiega il direttore generale di Zerorh+, Stefano Fabris - Ci accomuna, infatti, l’approccio agli alti livelli di performance, loro nella costituzione del team, noi nella ideazione e creazione del prodotto. Zerorh+ combina materiali di alta qualità a tecnologie di alto knowhow per una costante spinta a elevare il livello di performance». Il San Carlo Honda Gresini, miglior team privato nel Motomondiale 2009, è l’unico esempio nella MotoGp di scuderia totalmente italiana e anche questo è un aspetto che lo accomuna all’azienda Zerorh+, che vanta una produzione di occhiali totalmente pensata, sviluppata e realizzata in Italia. La collaborazione con il Team San Carlo Honda Gresini rappresenta, inoltre, l’ideale continuazione di importanti partnership portate avanti nel recente passato fino a oggi dal marchio di eyewear distribuito da Allison, in un’ottica di strategia di comunicazione e collaborazione coerente alla filosofia del marchio. «Occhiali ad alta performance che conferiscono agli atleti il massimo dell’eccellenza in ambito di competizione», ricorda Fabris. Zerorh+, infatti, può vantare due vittorie consecu-

Franco Gresini in mezzo a Marco Simoncelli e (a destra) Marco Melandri


Sport, un amore a prima vista Avete problemi visivi ma volete comunque praticare uno sport, magari in presenza di condizioni ambientali difficili, in alta montagna o in mare aperto? Zerorh+ ha trovato la risposta giusta con Lux, un occhiale vista sole con linee accattivanti e aggressive, nonché lenti flessibili e leggere, ma soprattutto avvolgenti, che garantiscono così la massima protezione dagli agenti atmosferici, oltre che da urti, tagli, graffi e agenti chimici. Leggerezza ed elevate performance caratterizzano anche le aste in alluminio, che grazie alla cerniera flessibile assicurano stabilità sul volto durante l’attività sportiva. Lux può montare anche lenti fotocromatiche, che cambiano automaticamente il colore al variare delle condizioni di luminosità, assicurando la migliore efficienza visiva in condizioni ambientali mutevoli, come il passaggio dal sole all’ombra.

tive in Coppa America a bordo di Alinghi e una lunga lista di partner: Fabio Capello, commissario tecnico della nazionale di calcio inglese, Giovanni Soldini, velista esperto di lunghe navigazioni solitarie, Giancarlo Cangiano, campione mondiale offshore 2007 e 2009, Nelson Evora, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel salto triplo, Alvaro de Marichalar, nobile spagnolo recordman mondiale di distanza in mare aperto con moto d’acqua, Hrisopigi Devetzi, medaglia olimpica nel salto triplo, e Alex Ascenzi, campione Italiano di triathlon. «Gli atleti che abbiamo scelto come testimonial-amici del nostro marchio rappresentano un mix eccezionale di forza, passione e performance – spiega il direttore generale di Zerorh+ – Esempi perfetti di credibilità sportiva, perché ricerchiamo una profonda comprensione e compenetrazione degli elementi di richiamo tra lo sport e i nostri occhiali».

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Sciare in 3D È stata la prima maschera da sci tridimensionale, grazie alla lente che ne è parte strutturale. L’ha lanciata due stagioni fa Zerorh+ ed è subito diventata l’esempio perfetto di combinazione tra ergonomia ed estetica ricercata, che confluiscono nell’avveniristica forma aerodinamica avvolgente delle lenti. Così leggerezza, tecnicità e resistenza sono il valore aggiunto di Morphologic 3D, che offre anche l’opportunità di montare lenti da vista.


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/Shopping Autunno Inverno 2009 - 2010 di Francesca Tirozzi

/ Dettagli di stile. Per lei: borchie se ama gli anni Ottanta, seducenti fiocchi se vuole apparire bon ton e scintillanti particolari per l’ultima notte dell’anno. Per lui: cura artigianale oppure ricerca tecnologica. L’accessorio diventa un elemento fondamentale del look, con uno sguardo anche all’eyewear. Perché anche l’occhiale vuole la sua parte! /

/ Oro bianco, lacca nera e asta pavé in diamanti per questa montatura “principesca” da 31.000 euro, firmata Cartier /


/ Shining new year / / Particolari scintillanti per l’ultimo giorno dell’anno. Quello che serve è sicuramente un orologio che indicherà lo scoccare della mezzanotte e accessori luminosi per accogliere nel migliore dei modi il nuovo anno /

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o2 o1 01. Ike / Quadrante in vera madreperla con logo centrale tempestato di strass per questo orologio con movimento al quarzo, cassa in acciaio e resina colorata / 02. Baldinini / Micro clutch-scrigno effetto pizzo con tracollina a catena, ideale per custodire il minimo indispensabile / 03. Fendi / Occhiale dalla forma ovale caratterizzato dal motivo delle volte stellate e ispirato agli accessori da sera /


o5 o6 o4

04. Marc Jacobs / Special edition dalla personalitĂ decisa, sottolineata da dettagli di impatto, come le iconiche borchie in metallo che circondano il sulle aste / 05. Les Tropeziennes / DecolletĂŠ tempestato di paillette e dai materiali pregiatissimi, appoggiato su un tacco straordinario / 06. VanCleef & Arpels / Orecchini Fleurette in oro bianco e diamante /

/ s h op p i n g /

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/ Ribbon Style / / Un nastro leggero si annoda e va a ornare gli accessori dell’autunno inverno: scarpe, borse, gioielli e occhiali acquistano un sapore bon ton e un’aria chic /

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01. Guess by Marciano / Guanti in camoscio con fiocchi applicati che aggiungono un tocco di romanticismo / 02. Misis / Anello in argento rodiato e zirconi dalla collezione Circus / 03. Valentino / Il motivo iconico della maison caratterizza questa montatura dalla silhouette rettangolare /


o5 o6 o4

04. Chanel / Un filo, puro ed etereo, corre come una linea continua sugli occhiali Ruban e si annoda sulla cerniera delle astine / 05. RenĂŠ Caovilla / New entry la snake bag, la pochette in raso verde con fascia e polsino a spirale ricoperto di cristalli Swarovski / 06. Alberto Guardiani / Un fiocco decora questo sandalo in raso nero con cinturino alla caviglia e cristalli Swarovski applicati sul tacco /

/ s h op p i n g /

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/ Rock Soul / / Accessori dal carattere aggressivo rendono omaggio alle atmosfere Anni Ottanta. E anche gli occhiali non sono da meno‌ /

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01. Neri / Borsa in nappa di pelle nera con pietre dure e borchie / 02. Miss Sixty / Lastre in acetato creano piacevoli contrasti di colore che si riflettono sulle sfaccettature del cristallo posto sull’asta, mentre raffinate applicazioni in metallo riconducono la montatura a uno stile Eighties / 03. Tosca Blu / E decisamente rock questa cintura in pelle con borchie di diverse dimensioni, color oro e argento /04. Sergio Rossi / Dalla collezione punk rock un tronchetto in brillante pellame karung con applicazioni di micro perle in metallo /


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Rodenstock crea Progressiv Life Free® Nascono le lenti progressive che mancavano.

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/ Dandy Details / / Cura artigianale e materiali pregiati per il dandy del nuovo millennio, che non vuole assolutamente rinunciare al comfort e all’eleganza in nessuna situazione /

/ s h op p i n g /

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01. Toywatch / Dalla collezione Heavy giocata sul contrasto acciaio-plasteramic, il cronografo black-gold / 02. Borsalino / Cappello in feltro dall’aspetto setoso e brillante, veste chi lo indossa con nonchalance / 03. Dolce & Gabbana / Occhiale in metallo placcato oro 18 carati, in cui nelle aste la combinazione di materiali diversi crea un effetto unico, impreziosito dall’incisione del logo tono su tono /


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o6 o5 o4 04. Lindberg / Montatura leggerissima, flessibile e resistente dal design minimalista e raffinato / 05. Church’s / Ampia e capiente questa borsa in pelle marrone estremamente elegante, da utilizzare in ufficio / 06. Ghisò / Umidor per sigari in Ebano di Macassar, laccato e lucidato a mano, con dettagli preziosi come la cerniera completamente invisibile e la placca in oro rosa /


/ Techno mind / / Per chi desidera l’ultimo modello di cellulare o di macchina fotografica ecco gli oggetti che privilegiano non solo ricerca di design e di materiali, ma anche funzioni particolari, da vero “Blade Runner” /

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01. Momodesign / La MD-@ Mini è dotata di un utile sistema di rotazione del connettore Usb che ne assicura la protezione quando la chiavetta non viene utilizzata / 02. Ricoh / GXR è una fotocamera digitale compatta in cui gli obiettivi possono essere cambiati grazie a un sistema innovativo di montaggio a slittamento verso l’interno / 03. Myvu / Dagli Usa una montatura con sistema di audio-video che permette di guardare film con un’ ottima qualità di visione e che può essere collegata con l’iPod /


o4 04. Police / Occhiale con frontale in Nxt, tecnologia già leader nella filtrazione solare e con aste leggerissime / 05. Pirelli PZero / L’intelligenza del sistema antivibrazioni Head Intelligence Technology e l’incredibile contributo elastico fornito dal metallo liquido, Liquidmetal, si fondono e danno vita a questi sci / 06. Nokia / Nokia N97 mini è un mobile computer di dimensioni ridotte con raffinati dettagli in acciaio inossidabile dotato di touch screen, tastiera qwerty e homescreen interamente personalizzabile /

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/ Presbiopia, la soluzione “chiavi in mano” / di Mario De Paola

/ Le principali aziende di lenti progressive puntano non soltanto su prodotti di elevato livello qualitativo e tecnologico, ma anche su un’offerta adatta a ogni singolo portatore, in base ai suoi stili di vita e a come trascorre le giornate /

Oltre il 50% della popolazione italiana sopra i 50 anni di età convive con la presbiopia, associata o meno ad altri difetti di vista. Di fatto la presbiopia non è una patologia, ma un’involuzione fisiologica delle capacità visive. Ciò non toglie, tuttavia, che nell’immaginario collettivo venga vissuta come segno tangibile dell’età che avanza. Ma oggi, soprattutto in Italia, si conosce ancora poco sulla presbiopia e spesso la cattiva informazione porta alla soluzione sbagliata. Così quasi la metà dei presbiti utilizza occhiali su misura con lenti solo per lettura, non considerando i vantaggi economici e tecnologici delle lenti progressive. In Italia solo il 10% ne fa uso: una bella differenza rispetto agli altri Paesi europei, che viaggiano oltre il 25% della popolazione presbite. Per incentivare l’acquisto di un occhiale dotato di multifocali i produttori cercano di proporre lenti sempre più vicine alle singole esigenze di chi le deve utilizzare. «Varilux Ipseo New Edition è la prima progressiva progettata e testata con un simulatore virtuale – spiegano alla Essilor Italia - Incorpora 10 criteri di personalizzazione che prendono in considerazione il comportamento visivo del portatore così da offrire il miglior comfort visivo anche in movimento. Con l’ausilio di strumenti esclusivi progettati da Essilor, si effettua una rilevazione individuale del movimento degli occhi e della testa necessaria per realizzare lenti personalizzate che si adattano alla strategia visiva individuale del presbite». I parametri adottati sono sia fisiologici, come l’esatta proporzione fra i movimenti della

testa e dell’occhio quando lo sguardo si sposta oppure l’omogeneità del comportamento testa occhio del portatore, sia ergonomici individuali, come la forma della montatura e la posizione della stessa sul viso, oltre alla distanza naturale di lettura. «Varilux Ipseo New Edition è la prima progressiva che, grazie alla nostra tecnologia Dual Digital Vision, beneficia dello stabilizzatore d’immagine e offre una visione dinamica esclusiva ed estremamente chiara che prende in considerazione tutti gli aspetti del comportamento visivo del portatore», ricordano alla Essilor Italia. Stile di vita, caratteristiche della montatura, bisogni del portatore e il suo livello di soddisfazione con eventuali lenti precedenti sono stati presi da Hoya come punto di partenza per permettere all’ottico di selezionare la variante che corrisponde perfettamente ai bisogni del proprio cliente tra un numero praticamente infinito di combinazioni. «La correzione e la rilevazione dei parametri di montaggio non sono più, quindi, l’unico punto di riferimento per la personalizzazione delle lenti progressive, che vengono posizionate sempre più come lenti adatte ai presbiti di ogni età e dagli stili di vita più disparati – spiegano alla Hoya Italia – Abbiamo sviluppato, inoltre, il software MyStyle iDentifier, quale supporto indispensabile per l’ottico nella fase di consulenza e vendita delle lenti Hoyalux iD MyStyle. Si tratta di un software che, installato sul computer degli ottici, li conduce insieme ai loro clienti attraverso il processo di selezione

/ l en t i oft a l m i ch e /

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/ l en t i oft a l m i ch e /

50 della lente personalizzata in modo semplice e intuitivo». Versatilità è la parola chiave anche per Sola Elan, la lente progressiva che si adatta al singolo stile di vita, sia che uno si trovi in ufficio, stia leggendo un libro o facendo shopping. Le lenti progressive Sola Elan possono essere anche dotate di trattamento antiriflesso Teflon easycare, sviluppato da Sola e DuPont e studiato per una migliore trasparenza, resistenza e facilità di pulizia. Una lente sartoriale: si può definire così Gradal Individual FrameFit, «una progressiva totalmente rivoluzionaria, calcolata e prodotta individualmente per ciascun portatore, tenendo conto della sua prescrizione ottica, di alcuni suoi dati individuali e posturali e dei parametri di adattamento della montatura indossata – spiegano alla Carl Zeiss Vision Italia ( nella foto un’immagine di campagna) – Gradal Individual FrameFit è la lente progressiva “su misura” per tutte le distanze, di eccezionale comfort d’uso e facilita di adattamento». Capita, infatti, che il presbite scelga la montatura che più gli piace, ma poi scopre che non è adatta per il montaggio delle progressive a causa dell’insufficiente ampiezza della zona destinata alla visione da vicino, per cui diventa necessario optare per un altro tipo di montatura o di lente. «Gradal Individual FrameFit è ottimizzata per le singole necessità individuali del portatore e adeguata alle

dimensioni della montatura selezionata – ricordano alla Carl Zeiss Vision Italia – Così per la prima volta è possibile adattare la lunghezza della zona di progressione alle necessità individuali di ciascun cliente: questo significa che la zona da vicino risulta pienamente utilizzabile anche quando il portatore sceglie una montatura particolarmente snella». Un elevato contenuto qualitativo nella prima fascia di prezzo: è il plus delle nuove lenti Progressiv Life Free (nella pagina precedente) di Rodenstock. «Ogni lente, per poter correggere il difetto visivo, viene lavorata sulla superficie interna anziché su quella esterna, come invece avviene nelle lenti standard, avvicinando così le correzioni della lente all’occhio, con il conseguente ampliamento del campo visivo – spiegano alla Rodenstock Italia – Basta pensare ai benefici della progressione interna, come alla differenza di campo visivo che si ha guardando attraverso un foro da vicino o da più lontano: avvicinando l’occhio al foro il campo visivo è maggiore, man mano che ci si allontana si riduce. Le Progressiv Life Free hanno una performance complessiva fino al 40% maggiore rispetto alle progressive convenzionali nella fascia entry level: aumentano in maniera veramente sensibile la qualità e la nitidezza della visione, hanno un campo visivo più ampio, minori deformazioni e stancano meno».


Visione con lenti tradizionali

Visione con lenti ZEISS i.Scription速

Sperimenta con ZEISS una nuova dimensione di Visione

Aut. Min. Ministero della Salute 0011506-P-24/03/2009

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/ Restiamo in “contatto” / di Angelo Magri

/ l en t i a con t a t t o /

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/ Quanti oggi si avvicinano al mondo delle lenti a contatto usa e getta hanno tanta e tale possibilità di scelta che difficilmente rischiano di rimanere delusi. A patto che rispettino pochi, ma fondamentali “precetti” per un utilizzo corretto e una manutenzione adeguata, come ci consigliano due grandi esperti del settore /

«Chi può permetterselo, punti sulle lenti giornaliere: l’investimento annuo è tra i 450 e i 500 euro, ma la ricerca ha permesso di avere oggi un’offerta di prodotti e materiali molto ampia, sempre più alla portata dell’utilizzatore in fatto di prezzi e sempre più in sicurezza, tanto da aver progressivamente ridotto il ciclo di vita della lente a contatto, migliorando di pari passo il benessere visivo – spiega Fernando Garbellotto, uno dei soci dell’azienda friulana Safilens – Così in pochi anni siamo riusciti a passare dalla lente annuale a quella semestrale, quindi alla mensile, alla settimanale, fino alla giornaliera». Se il costo per un ricambio quotidiano, tuttavia, è considerato superiore alle disponibilità economiche dell’utente, «ci si può orientare su

Il training center di Ciba Vision

una lente settimanale, che dà comunque buone garanzie di performance con una spesa dimezzata rispetto alla giornaliera», ricorda Garbellotto. Fino a qualche anno fa chi era astigmatico non poteva nemmeno sognarsi di indossare una lente morbida e aveva soltanto le rigide gas permeabili come opportunità. Ora, invece, si trovano sul mercato ottimi prodotti anche per l’astigmatismo, come pure per una situazione visiva che non è corretto definire patologica, poiché coinvolge praticamente tutta la popolazione, dai 40 in poi: la presbiopia. «Oggi sono in circolazione prodotti molto validi, soprattutto per il cosiddetto primo presbite, cioè persone ancora giovani, intorno alla quarantina, che cominciano ad avvertire difficoltà di lettu-


ra da vicino - ricorda Sergio Momini, responsabile del servizio tecnico di Bausch & Lomb – Le mensili sono lenti a contatto in grado di soddisfare un maggior numero di presbiti grazie alla loro gamma, ma presto si dovrebbero ottenere gli stessi riscontri anche sulle giornaliere». Quali sono i vantaggi nello scegliere una lente a contatto anziché un paio di occhiali con lenti progressive per correggere la presbiopia? «Le lac sono più pratiche da utilizzare, offrono maggiore profondità e ampiezza di campo rispetto agli occhiali e l’investimento

risulta più contenuto, visto che siamo intorno ai 20 euro al mese contro una spesa anche 30 volte superiore, benché ovviamente una tantum – spiega ancora Momini – Però, dato che la presbiopia risulta in costante evoluzione, non è detto che il costo di un occhiale possa essere ammortizzato in più anni». Le lenti a contatto per presbiti, tuttavia, potrebbero interagire negativamente con il film lacrimale, che a un’età non più giovanissima tende a perdere in qualità; inoltre la resa visiva è inferiore a quella di una montatura dotata di lenti multifocali. «Per intenderci, nel proprio lavoro un chirurgo è meglio che scelga un paio di occhiali se è presbite, chi invece svolge attività meno impegnative può tranquillamente adottare le lenti a contatto, che tra l’altro sono particolarmente indicate se si praticano sport dove è necessario vedere bene sia da lontano sia da vicino, come il tennis o il golf», dice Momini.

Il decalogo del nuovo portatore • • • • • • • • • •

Sottoporsi a una visita medica dall’oculista La visita stabilirà se si è in grado di portare le lenti a contatto Andare da un ottico specializzato in contattologia Valutare insieme a lui gli stili di vita e la disponibilità economica Scegliere quali utilizzare, quando e come farlo Evitare il nomadismo nell’acquisto Instaurare un rapporto di fiducia con l’applicatore Insieme a lui scegliere i prodotti più adatti alla manutenzione Evitare la secchezza oculare aumentando l’idratazione del film oculare Privilegiarle quando si devono praticare degli sport

/ l en t i a con t a t t o /

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/ “Guidare a fari spenti nella notte…” / di Mario De Paola

/ Viaggiare con il buio per molti è una necessità, dettata da esigenze professionali o da eventi improvvisi. Per altri addirittura una scelta, soprattutto in estate, per evitare lunghe code in autostrada. In ogni caso richiede un’attenzione maggiore /

/ ben e s s e r e v i s i vo /

54 Da tempo le aziende produttrici di lenti oftalmiche si stanno confrontando con la ricerca di prodotti in grado di venire incontro alle esigenze dei piloti notturni. Carl Zeiss Vision, ad esempio, ha approntato “i.Scription”, una nuova tecnologia di costruzione delle lenti oftalmiche che garantisce la visione di colori più brillanti e immagini più nitide anche di notte e in condizioni di scarsa luminosità. «Il processo della visione comprende differenti aspetti e la percezione visiva è una realtà individuale, proprio perché diversi sono gli occhi di ciascuno di noi – spiegano alla Carl Zeiss Vision – La tecnologia i.Scription è una nuova metodologia di calcolo del potere della lente, che si basa sulle misurazioni effettuate con una nuova


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strumentazione Zeiss, oggi in grado di simulare la qualità della performance visiva nelle diverse condizioni di luminosità. I valori delle misurazioni strumentali unitamente ai poteri diottrici determinati nell’esame visivo concorrono alla definizione dei parametri per la costruzione delle nuove lenti Zeiss i.Scription». In definitiva queste garantiscono una visione più nitida in tutte le condizioni di bassa luminosità, un incremento della sensibilità al contrasto e i colori vengono percepiti con maggiore chiarezza e saturazione. «Con i.Scription l’immagine di ciò che ci circonda apparirà nitida e senza fastidiosi disturbi – ricordano ancora alla Carl Zeiss Vision – Questo a vantaggio di una maggiore sicurezza anche di notte e in condizione di scarsa luminosità». Visione con lenti tradizionali

Visione con lenti i.Scription® per ottimizzare la percezione del contrasto

55 / ben e s s e r e v i s i vo /

sicurezza anche di notte e in condizione di scarsa luminosità.

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25.06.2008 13:09:28 Uhr


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Visione con lenti tradizionali

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Come difendersi dal buio

In condizioni di bassa illuminazione le nostre pupille si dilatano. Le ricerche dimostrano che sono presenti più aberrazioni o imperfezioni ottiche nelle zone periferiche della pupilla. Queste producono una distorsione della luce che entra nell’occhio. Di conseguenza, è possibile poter guardare una fonte luminosa rotonda a distanza, ma invece di vedere una forma perfettamente rotonda, si vede un’immagine irregolare. Questa distorsione luminosa riduce la qualità della vista e spiega uno dei motivi per cui molti pazienti hanno dei problemi di visione quando guidano di notte. Le correzioni vanno studiate, quindi, per rimuovere queste imperfezioni ottiche migliorando non solo quello che vediamo, ma anche la qualità di come vediamo gli oggetti. Per la maggioranza del-

Visione con lenti tradizionali

Visione con lenti i.Scription® per incrementare la visione notturna

le persone la guida durante la notte rappresenta una situazione critica e di rilevante affaticamento dovuta a fattori strettamente fisiologici: perdita di acutezza visiva (anche 2/10) per il fenomeno denominato “miopizzazione notturna”, diminuzione della percezione dei contrasti e dei colori, percezione critica delle distanze, aumento sensibile di fattori quali l’abbagliamento e i riflessi derivanti. Per i soggetti che presentano difetti visivi è opportuno compensare l’effetto “miopizzazione” con un’adeguata correzione, simulando in studio la visione notturna. Nel caso si usino lenti multifocali sarà importante anche compensare conseguentemente la visione da vicino, ad esempio del cruscotto. L’impiego di occhiali con specifiche colorazioni, come il giallo chiaro, consente inoltre

25.06.2008


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la presenza delle aberrazioni oculari, è applicabile

la costruzione di qualsiasi tipologia di lente ZEISS,

monofocale, sia progressiva.

dd 5-8

di migliorare concretamente il contrasto luminoso. Anche in questo caso è consigliabile il trattamento antiriflesso sulla superficie delle lenti. Gli occhi miopi, in particolare quelli elevati, hanno delle difficoltà maggiori nella visione notturna a causa dell’assottigliamento o, nei casi estremi, dell’assenza di uno strato retinico: l’epitelio pigmentato. Ciò avviene anche alle persone operate di chirurgia refrattiva che, anche avendo un visus ottimale, hanno sempre problemi legati al vizio di refrazione, in quanto la chirurgia laser modella la cornea solamente senza influire sulla retina. Inoltre se ci si è sottoposti a chirurgia refrattiva si possono accusare difficoltà nella guida notturna: i fari delle macchine potrebbero apparire con un alone intorno e la visione, in generale, risulta

ridotta. Questo può avvenire quando la zona di cornea trattata dal laser è più piccola rispetto al diametro pupillare (la pupilla si allarga al buio e si restringe con la luce). Altre complicazioni dovute alla chirurgia refrattiva, come l’haze, cioè l’opacità corneale, possono dare maggiori disturbi durante la guida notturna. Se si è affetti da glaucoma ad angolo stretto (acuto) a volte si possono assumere farmaci detti miotici che impediscono l’allargamento della pupilla in condizioni di scarsa luminosità: questo comporta un’ulteriore difficoltà nella guida notturna o, ancor più, il pericolo di attraversare le gallerie e altre zone in cui il buio si presenta improvvisamente. Ciò avviene perché i farmaci miotici impediscono il naturale adattamento dell’occhio alle varie condizioni di luci.

Visione con lent


Sole in vista

Tecnologia giapponese per una vista migliore

Moda e protezione nella proposta di lenti da vista colorate e fotocromatiche Anche la stagione invernale richiede necessarie cautele per il corretto benessere della vista. Gli occhiali da sole graduati sono oggi, grazie agli importanti progressi tecnologici, una realtà che soddisfa appieno ogni richiesta correttiva e di moda. Ecco alcuni consigli per la scelta del colore delle lenti, disponibili in varie tonalità, alle quali corrispondono diversi gradi di protezione o di miglioramento della visione: • lenti grigie: attenuano la luce senza alterare la percezione dei colori; • lenti marroni e verdi: migliorano leggermente il contrasto e causano una minima alterazione dei colori; • lenti rosse: migliorano notevolmente il contrasto e riducono l’abbagliamento ma, poichè causano un’elevata alterazione dei colori, non sono idonee alla guida; • lenti arancioni e gialle: sono tra le migliori in termini di contrasto dei colori e percezione della profondità ma, poiché alterano i colori, potrebbero non essere adatte alla guida.

Gli ultravioletti sono un pericolo “invisibile”, perché non sono percepiti dall’occhio umano. I valori massimi d’irradiazione vengono raggiunti quanto più il sole è alto nel cielo e la nebbia e le nuvole non devono trarci in inganno. Non si deve quindi affatto sottovalutare la protezione quando la luce, si riflette sull’acqua, sulla neve o su una strada bagnata, creando un riverbero fastidioso. Siccome la protezione dall’UV non è data soltanto dal colore o grado di scurimento della lente ma anche da appropriati trattamenti, è importante che sia consigliata e fornita da professionisti del settore. Le lenti polarizzate sono lenti studiate per assorbire i raggi luminosi responsabili dell’abbagliamento, lasciando passare esclusivamente i raggi utili. Anche le lenti fotocromatiche aiutano i portatori in caso di improvviso cambiamento di intensità della luce. Normalmente trasparenti in ambiente chiuso, scuriscono in presenza di raggi ultravioletti. Sono pratiche e confortevoli perché permettono di proteggersi nelle diverse condizioni di luce con un unico paio di occhiali.

Da sapere Protezione sole e moda Da Hoya una gamma completa di lenti per ogni condizione di luce. Hoya dedica una notevole attenzione alle proprietà filtranti dei materiali e dei trattamenti, proprio per ridurre il passaggio dei dannosi raggi UV e per aumentare comfort e prestazioni delle sue lenti, senza dimenticare le esigenze estetiche di ogni portatore.

La gamma completa di lenti protettive Hoya comprende: • Lenti colorate: un assortimento di colori completo di tonalità classiche (grigio,marrone, verde, blu, rosa) e trendy, disponibili in numerose gradazioni, in linea con le nuove tendenze. - Visione più nitida - Maggior comfort in presenza di luce solare intensa

con

senza

• Lenti Polarizzate: lenti colorate con filtro polarizzante per neutralizzare l’abbagliamento da luce riflessa. Disponibili in marrone e verde, sono adatte a chi ha occhi particolarmente fotosensibili o che richiedono un occhiale da sole di qualità per attività all’aria aperta e alla guida. con senza

- Neutralizza il riverbero da luce riflessa • Lenti fotocromatiche: in grigio e marrone, per fornire una visione confortevole in ogni condizione di luce.

Con Hoya, moda e protezione non sono più un compromesso.


Tecnologia giapponese per una vista migliore


Glasses and Fashion allegato a “Il Sole 24 Ore” del 14 dicembre 2009 Angelo Magri direttore responsabile a.magri@b2vision.com

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