B2eyes Magazine 01-2010

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Ph. Efrem Raimondi

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Gennaio 2010 numero 1 www.b2eyes.com

n12010 sommario

Fabiano Group srl – Via Cesare Battisti, 19 - 12058 Santo Stefano Belbo (CN) - numero 1/2010 – Anno 6 – pubblicazione mensile

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In copertina Barbie Women’s Collection distribuito da Inottica S.r.l. Direttore Responsabile Angelo Magri Redazione B2Vision Via Ripamonti 44 - 20141 Milano Tel. 02 36638601 - Fax 02 36638600 Danae de Stefano d.destefano@b2vision.com Alessandra Iannello a.iannello@b2vision.com Francesca Tirozzi f.tirozzi@b2vision.com Pubblicità Luciano Cristiano cell. 334 6970786 l.cristiano@b2vision.com Editore B2Vision Via Ripamonti 44 - 20141 Milano Tel. 02 36638601 - Fax 02 36638600 Progetto grafico b-channel Art Director Toni Casula Designer Sandro Moschino Stampa Mediagraf S.p.a. Viale della Navigazione Interna, 89 35027 Noventa Padovana (PD) Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653

b2trade Editoriale: Siete pronti a ripartire? 3 Attualità: Neve, la lente prima di tutto 5 Con Barbie ottico e consumatore protagonisti 10 Italia Independent: il futuro è dagli ottici 12 Distribuzione: Vuoi che il tuo negozio diventi un “temporary fashion shop“? 15 Marketing: Nel 2010 le imprese torneranno a investire 19 b2style Trend: è di moda la leggerezza 23 Moda: Grey Man 28 Dandy Thinking 30 Graphic Eyes 32 Designer: Dimmi da dove vieni e ti dirò che occhiali fai 35 b2expert Lab: I sistemi computerizzati per fare occhiali 42 Consulente: Come raggiungere l'equilibrio 46 Meditazioni: Il mercato cambia? Cambia anche tu 48 b2tech Lenti a contatto: Corneal Reshaping: uno strumento per il controllo della progressione miopica 52 Lenti oftalmiche: Progressive sempre più personalizzate 57 b2job Vetrina: offro/cerco 63

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Come avere in assortimento i prodotti preferiti dai clienti? A: Comprando un po’ di tutto B:

Sperando nella fortuna

C:

Copiando la concorrenza

D:

Seguendo il Ranking Assortimentale VSG

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EDITORIALE

Siete pronti a ripartire?

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d’ora in poi due volte all’anno, in maggio e a ottobre. E di restyling totale si deve parlare anche per b2eyes magazine, a partire dal numero che state leggendo: 11 numeri all’anno, non meno di 64 pagine l’uno, nuove rubriche accanto a quelle consolidate, nuovi modi di approcciare la professione di ottico optometrista, un’impostazione grafica più diretta e coinvolgente. E non va dimenticata l’ampia gamma di servizi agli ottici e alle imprese che B2Vision detiene nel proprio carnet, da quelli di marketing all’innovativa formula del geomarketing, dalla formazione on line al nuovissimo B2Fashion, che mette in stretto contatto punti vendita di alto profilo con fornitori leader, per dare vita a even-

gli imprenditori calzaturieri, particolarmente preoccupati della crisi di mercato, l’associazione nazionale di categoria ha recentemente messo a disposizione una ricerca che ha fornito un paio di spunti particolarmente utili: la stagnazione della domanda continuerà almeno fino a marzo 2010; da lì in poi inizierà una ripresa che avrà il suo picco, tuttavia, soltanto nel 2013. E un consiglio: siate in qualche modo strabici, gestite la finanza oggi, pensando però al futuro. In altre parole: non trascurate di fare cassa, ma apritevi a nuove opportunità sul medio termine. Al di là della facile ironia sullo strabismo, l’analisi e il suggerimento possono tornare utili anche alle imprese del settore e agli stessi centri ottici. Di certo sono stati già adottati dalla società che pubblica questa rivista. B2Vision, infatti, con il 2010 semplifica e, al tempo stesso, arricchisce la propria offerta editoriale: due testate trade, b2eyes magazine e b2eyes.com, e altrettante consumer, glasses & fashion e l’omonimo sito web. Queste ultime rappresentano le novità più recenti: il primo portale dedicato al consumatore finale che voglia trovare tutte le informazioni utili sull’occhiale è partito nel settembre scorso, in occasione dell’ultimo Silmo. Glasses & fashion cartaceo, testata storica nel settore, ha avuto un restyling non soltanto formale e di contenuti: il 14 dicembre scorso è stato acquistato in edicola dai lettori de Il Sole 24 Ore, cui sarà allegato

B2Vision con il 2010 semplifica e, al tempo stesso, arricchisce la propria offerta editoriale: due testate trade, b2eyes magazine e b2eyes.com, e altrettante consumer, glasses & fashion e l’omonimo sito web ti in grado di coinvolgere il consumatore finale. Tutto questo mentre sta crescendo la community di B2Vision: una community di ottici indipendenti che hanno deciso di accettare la sfida del mercato, di guardare in faccia le grandi difficoltà congiunturali e di essere pronti a competere da numeri uno non appena la domanda ritornerà su livelli soddisfacenti. Insieme e come noi.

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attualità

Neve, la lente prima di tutto di Angelo Magri

Maui Jim

Intercambiabile, polarizzata, antiriflesso o antiabbagliamento: è il valore aggiunto delle montature dedicate a chi ama la montagna in inverno

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obert Jasper, alpinista tedesco di fama mondiale, che ha contribuito a sviluppare il nuovo modello Terrex Pro di adidas eyewear, non ha dubbi: «L’abbagliamento da neve potrebbe essere la peggior cosa che può accadere quando sei in montagna». Una delle sue principali innovazioni tecniche è la doppia lente removibile: se necessario, la doppia lente si aggancia internamente, dopo aver rimosso il ponte. Il sistema ClimaCool, imbottito da soffice spugnatura, è incluso nella montatura della doppia lente e garantisce che l’occhiale calzi perfettamente sul viso, proteggendo gli occhi da qualsiasi evento climatico. La doppia lente mantiene,

infatti, l’umidità e l’aria fredda lontano dall’occhio, anche con estreme temperature o forti precipitazioni. La combinazione della tecnologia del sistema di ventilazione forzata ClimaCool, poi, con il rivestimento antifog della lente frontale assicura una chiara visione senza appannamenti o geli. Inoltre, le aste possono essere regolate in tre diverse posizioni così da potersi adattare perfettamente alla conformazione individuale del viso. Il sistema di sgancio rapido Quick Release Hinge, infine, assicura che le aste possano sganciarsi automaticamente, se sollecitate eccessivamente come in caso di caduta. L’intercambiabilità delle lenti è la caratteristica principale anche del modello Jawbone di Oakley. Il tutto grazie all’innovativo sistema switch-lock per il cambio delle lenti, un sistema di sgancio rapido, dove la parte inferiore della montatura è staccabile e lo smontaggio e la sostituzione sono questione di un attimo. Jawbone è particolarmente

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adatto allo sci e agli sport su neve e, a seconda delle lenti inserite, si adatta a diverse condizioni climatiche: la lente Persimmon è perfetta in condizioni di cielo coperto perché aumenta il contrasto visivo, mentre la lente Black Iridium si adatta meglio alle condizioni di piena luce e sole in quanto protegge e mantiene il top della purezza visiva. Sciare è per molte coppie un’occasione di relax e di stare bene insieme. Così Bollé propone un modello per lei e un altro apposta per lui. Perfetto per le passeggiate sulla neve o per il relax sulla terrazza dello chalet dopo lo sci, il modello Valencia sfoggia una montatura di forma squadrata, oversize, molto femminile, oltre a lenti di qualità superiore, altamente protettive in ogni condizione di tempo. Per il suo compagno, invece, l’occhiale Barracuda è ultraleggero e ultraperformante, ideale per la ciaspolata in montagna o per il dopo-sci. I naselli e i terminali delle astine sono perfettamente aderenti al viso,


attualità A destra l'alpinista Tomas Huber indossa il modello Terrex Pro di adidas eyewear Nella pagina a fianco l'olimpionico Giorgio Di Centa con l'occhiale Zyon di Rudy Project

così l’occhiale non scivola nemmeno durante l’attività fisica. Entrambi sono disponibili anche con lenti polarizzate anti-abbagliamento. Ideale sia sulle piste da sci sia fuori, il modello Ignite di Nike ha un appellativo che prevale sugli altri: dinamico. Sufficientemente versatile per la quotidianità, Ignite assicura, infatti, una comoda adattabilità al volto grazie al design della montatura a base 8. La

Nike Max Lens Tecnology trasmette precise informazioni visive da qualsiasi angolazione e assicura una buona protezione, mentre il nasello antiscivolo ventilato migliora la circolazione dell’aria riducendo appannamento e instabilità. Questo occhiale ispirato allo sport è personalizzato dal distintivo Swoosh, il logo Nike, su entrambe le aste e dai terminali lavorati nel tradizionale motivo retinato delle sneaker.

Uvex

Carrera

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Dalle condizioni climatiche estreme dei ghiacciai al relax più totale nel tempo libero, ma sempre all’insegna della protezione in ogni situazione: è la parola d’ordine di C-Ice, il nuovo occhiale da sole di Carrera. Si tratta di un modello pieghevole, che una volta ripiegato può essere inserito in uno speciale astuccio di minimo ingombro. Tra vocazione urbana, con il suo look vintage, e l’anima sportiva, grazie agli innovativi requisiti tecnici, si segnala per la massima versatilità: il modello è dotato di coprinaso e paraocchi removibili in pelle, da inserire quando le condizioni ambientali risultano particolarmente estreme, per una difesa totale da vento, gelo e sole, come il modello in


attualità

colore nero matt con lente Grey Mirror Glacier, da indossare sui ghiacciai e nelle situazioni più estreme. Montatura ultraleggera, terminali regolabili a 360° e nasello ergonomico che garantiscono comfort e calzata al top: sono le caratteristiche principali di Zyon, occhiale tecnico multisport di Rudy Project, dotato di scudi laterali utili per la protezione da luce, vento e schizzi d’acqua. In montagna Zyon è perfetto con la nuova lente Hi-Altitude, progettata per proteggere dalla forte illuminazione, tanto che trasmette soltanto il 5,5% di luce. Perfezionata per l’attività di alta montagna, per i ghiacciai e per le condizioni luminose presenti ad altitudi-

ni elevate, questa lente è costruita con tripli strati di rivestimento anti-riflettente sul lato posteriore e il rivestimento a specchio

sul lato anteriore. Palms e Maka, i due modelli di Maui Jim per lo sci, sono entrambi caratterizzati dall’avanzata tecnologia polarizzata della soluzione Polarized Plus 2, che assorbe la quasi totalità della luce riflessa, massimizzando la quantità di luce utilizzabile che arriva all’occhio.

Oakley

Nike

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attualità Riflette, quindi, tutta la luce diretta ed elimina le radiazioni dall’alto e quelle riflesse. Inoltre cattura e assorbe i riflessi di rimbalzo. In buona sostanza elimina i riflessi, quindi migliora il contrasto nello spettro visivo, intensificando la quantità di ogni colore. Uvex, marchio storico sulle piste, lancia per la stagione invernale una collezione di occhiali sportivi e fashion insieme, dotati di lenti realizzate in materiale altamente tecnologico, il Makrolon, che si adattano alle più diverse discipline sportive. Spiccano i modelli Acid e LS

Square, caratterizzati da linee avvolgenti e lenti polarizzate per garantire massima sicurezza e un look alla moda. Lux è l’occhiale vista-sole di Zerorh+ con linee accattivanti e aggressive, nonché lenti flessibili e leggere, le Energy Nxt, ma soprattutto avvolgenti, che garantiscono così protezione dagli agenti atmosferici, oltre che da urti, tagli, graffi e agenti chimici. Leggerezza ed elevate performance caratterizzano anche le aste in alluminio, che grazie alla cerniera flessibile assicurano stabilità sul volto durante l’attività

Salomon

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sportiva. Lux può montare anche lenti fotocromatiche Energy Nxt Rx Sun Varia, che cambiano automaticamente il colore al variare delle condizioni di luminosità, assicurando la migliore efficienza visiva in condizioni ambientali mutevoli, come il passaggio dal sole all’ombra. Infine c’è il modello Bubble di Salomon, con astine antiscivolo e con lenti avvolgenti per una visibilità fasciante e non ingombrante: è stato, infatti, progettato per potersi ripiegare e richiudere e quindi essere riposto in una normale tasca.


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attualità

Con Barbie ottico e consumatore protagonisti Inottica, l’azienda licenziataria del brand, che ha compiuto 50 anni di vita, presenta in anteprima assoluta le 8 giovanissime vincitrici del concorso “Barbie Tattoo”, lanciato nel 2009

di Angelo Magri

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on il concorso “Barbie Tattoo”, partito nel 2009, Inottica consolida la propria immagine, nel segmento occhiali vista e sole, per un target che va dalla prima infanzia fino a quello delle giovani ragazze. L’annuncio delle vincitrici del concorso si aggiunge alle numerose iniziative che Inottica ha abbracciato in occasione del cinquantesimo anno di vita della bambola più famosa al mondo: una tra tutte la Barbie Women’s Collection by Inottica, la prima collezione di occhiali sole e vista per adulti firmata Barbie, creata esclusivamente per far rivivere il fascino e i fasti di un’epoca straordinaria, che tutte le donne almeno una volta hanno sognato di poter ripercorrere in prima persona. A 50 anni esatti dalla sua nascita, infatti, Barbie conferma di essere diventata un

mito, un vero e proprio status symbol, non solo per le giovani ragazze, ma per moltissime generazioni di donne, cresciute con questo oggetto divenuto cult. «Proprio grazie a Inottica questa icona di stile rivive attraverso la creazione di una linea di occhiali esclusivamente rivolta a un target adulto, per donne super-esclusive – spiegano all’azienda di eyewear - Barbie Women’s Collection by Inottica è il simbolo di un’eleganza classica, ma contemporanea, da vivere con la nonchalance e la classe innata che contraddistinguono da sempre Barbie. L’occhiale diventa così la diretta espressione di una forza creativa in continua evoluzione». Il concorso “Barbie Tattoo” è stato semplice e affascinate, capace di coinvolgere sia gli ottici partner sia le giovani consumatrici finali. «È bastato consegnare al proprio ottico di fiducia, aderente alla promozione, il coupon, scaricabile direttamente dal nostro sito oppure ritagliandolo dalle pagine pubblicitarie di alcuni dei periodici dedicati al target della nostra clientela – dicono alla Inottica - Consegnando il coupon all’ottico, le partecipanti hanno

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avuto diritto a un omaggio; acquistando poi un paio di occhiali della collezione Barbie Tattoo, hanno ricevuto la cartolina per partecipare al concorso vero e proprio. Così 8 tra le bambine più simpatiche sono state selezionate per ricevere un Mp3 e uno zaino Barbie e per vedere pubblicata in esclusiva su B2Eyes la propria foto, proprio come una vera modella, in puro stile Barbie». Alla Inottica ricordano di essere sempre riusciti a rappresentare attraverso gli occhiali Barbie, sia vista sia sole, le tendenze del momento, diventando per le bambine una fonte quasi di ispirazione e consentendo loro di esprimersi liberamente, senza uniformarsi alle masse, attraverso la scelta dell’occhiale più adatto ai loro gusti e alla loro personalità. «Questo è lo spirito vincente che ispira da sempre il sodalizio tra la nostra impresa e il glorioso marchio Barbie, che ha ispirato tantissime generazioni di bambine, le ha portate a scoprire ed esplorare un mondo pieno di incredibili realtà e, grazie al concorso Barbie, è riuscita a realizzare un piccolo grande sogno», affermano alla Inottica.


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Chi sarà il prossimo personaggio firmato Inottica? 5

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La tendenza dell’azienda con sedi a Brescia e Molfetta ad acquisire marchi legati a un particolare personaggio amato dai più piccoli è una strategia che le ha portato molta fortuna negli anni, fino all’identificazione di Inottica come impresa leader nel settore bambino e teenager; ed è una strategia in continua evoluzione. «L’estate scorsa abbiamo firmato una nuova partnership e stiamo già predisponendo una nuova collezione legata a uno storico e famosissimo personaggio che è tornato in voga negli ultimi anni e sul quale ci sono grandissime aspettative per il prossimo futuro», spiegano alla Inottica. Il nome del marchio è ancora top secret, perché verrà svelato al prossimo Mido. Si sa, comunque, che la collezione sarà dedicata alle ragazze dai 14 anni in su e avrà delle caratteristiche distintive uniche rispetto alle attuali collezioni Inottica. «Ma le sorprese che riserviamo per il 2010 non finiscono qui», affermano alla Inottica, titolare anche delle licenze eyewear di Hello Kitty, Transformers, Winx, Pucca, Action Man, Hot Wheels e Fisher-Price.

Ecco i nomi e, soprattutto, i volti delle 8 giovanissime vincitrici di “Barbie Tattoo”: Chiara Azzali (1), Alessandra Romanò (2), Chiara Rescigno (3), Lara Scuttari (4), Denise Dragone (5), Giulia Finamore (6), Nicole Ciaghi (7), Giada Ugolini (8).

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attualità

Italia Independent: il futuro è dagli ottici Dopo aver iniziato con le boutique il brand di occhiali fondato da Lapo Elkann si è definitivamente spostato sul canale ottico. Il 2010 sarà un anno chiave, grazie anche alla partnership con Alfa Romeo di Angelo Magri

Se il 2009 ha scandito la crescita di Italia Independent, con eventi significativi come l’apertura del primo monomarca a Saint Tropez, che ha dato il via a un forte sviluppo sul mercato francese, la collaborazione con Giambattista Valli, designer molto noto sulla scena internazionale, e soprattutto la scelta definitiva di puntare esclusivamente al canale degli ottici, il 2010 sarà per il brand di Lapo Elkann un anno altrettanto importante. Sul fronte prodotto, ai 35 modelli sole e vista se ne aggiungono a partire da gennaio altri 15 che vanno a completare le tre linee della collezione: I-light in acetato e acciaio, I-eye in acetato e la linea top I-I. Per i modelli continuativi, invece, sono stati introdotti nuovi colori. «Oggi il vista rappresenta il 35% delle vendite e il sole il restante 65% - ha detto a b2eyes magazine Giovanni Accongiagioco, responsabile della divisione occhialeria del brand – Lo scorso anno il sell out è stato molto positivo soprattutto nel vista: questo, unitamente all’elevata marginalità, ha soddisfatto i 240 negozi di ottica

che abbiano già come clienti in Italia e ci spinge a incrementarne la quota, con un obiettivo sul breve termine di almeno 400 punti vendita». Al consolidamento della collezione di punta si aggiunge la grande novità della licenza Alfa Romeo. «In occasione del centenario della casa automobilistica proponiamo una collezione di occhiali limitata nel tempo –- ha ricordato Accongiagioco - Si tratta di una linea sole, prodotta completamente in Italia, che riprende i particolari dell’auto come la calandra sul frontale dell’occhiale, lo scudo e il quadrifoglio, simboli dell’Alfa Romeo». La collezione «fa la differenza in termini di prezzo», ha specificato Accongiagioco. Infatti i modelli, sportivi e unisex, coprono una fascia che va dai 127 euro al pubblico dell’acetato ai 147 del metallo, fino ai 197 euro della versione Squadra corsa con lenti Nxt e ai 227 del modello con paraocchi in pelle “Poltrona Frau”. «E con un mark up importante per i nostri clienti, pari al 2.6», ha sottolineato il giovane manager. Il lancio della nuova licenza coinvolgerà un numero limitato di ottici italiani, proprio nel periodo pre-Mido. «Consegneremo a fine febbraio un modellino esclusivo dell’auto Giulietta, la nuova vettura che la casa del Biscione presenterà per la prima volta a inizio marzo al Salone di Ginevra: gli ottici potranno esporlo all’interno del proprio punto vendita e lo avranno addirittura

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prima dei concessionari d’auto - ha spiegato Accongiagioco – Sarà sufficiente che gli ottici acquistino 12 pezzi a scelta della collezione Alfa Romeo by Italia Independent». Uno dei centri ottici clienti del brand torinese è l’Ottica Fulcheri, torinese pure esso. «Vendiamo gli occhiali Italia Independent da meno di un anno e siamo molto soddisfatti – ha detto Fabrizio Fulcheri, seconda generazione del negozio di ottica nel cuore di Torino, 14 mila montature in tutto tra vetrina, scaffali e magazzino, che nel 2010 amplierà il punto vendita con uno spazio totalmente dedicato all’esposizione dei modelli da sole – I clienti, anche quelli che giungono dalla Francia, apprezzano la bontà del prodotto e conoscono il marchio. Ora poi il rapporto qualitàprezzo è ulteriormente migliorato, per cui gli occhiali risultano accessibili a più persone e in maniera trasversale: li acquistano non soltanto i giovani e la collezione vista, con i modelli a farfalla, lanciata nel settembre scorso, ha ottenuto grande successo presso il pubblico femminile». L’Ottica Fulcheri ha così fatto da apripista a molte novità di Italia Independent negli ultimi mesi: dall’evento di presentazione in anteprima assoluta degli occhiali Alfa Romeo, alla presenza della vettura Alfa Brera realizzata in co-branding con il marchio di Lapo, fino al lancio della collezione eyewear in velluto.


Giovanni Accongiagioco, responsabile divisione occhialeria del marchio torinese

Dalla Fiat agli occhiali, sempre con Lapo

Sopra: l'Alfa Brera realizzaata in co-branding con il marchio di Lapo Elkann, esposta davanti all'Ottica Fulcheri di Torino a metà dicembre. Sotto: tre modelli Italia Independent

Vi ricordate l’occhiale da 1.007 euro di Lapo? Il 9 gennaio 2007 Elkann approdava nel fashion system con un modello unico, totalmente realizzato in carbonio, per poi successivamente lanciare la linea completa di abbigliamento e accessori del “marchio di stile e di design”, come è stato definito dagli stessi fondatori, tra i quali spicca il braccio destro del nipote dell’Avvocato, Giovanni Accongiagioco, che, appena trentenne, è il responsabile della divisione occhialeria del brand. Dopo la laurea in scienze della comunicazione Accongiagioco ha iniziato a lavorare in Fiat, dove ha conosciuto appunto Lapo Elkann, con cui, giorno dopo giorno, ha creato Italia Independent. Il marchio conobbe nel 2007 un lancio “a effetto”, di cui fu protagonista proprio il modello completamente realizzato in carbonio, in vendita a 1.007 euro. «Abbiamo iniziato la nostra attività da questo accessorio perché è quello che in termini di comunicazione è più visibile, essendo indossato sul volto – ha spiegato Accongiagioco – Inoltre, abbiamo creduto sempre nell’occhiale per le sue sfumature e per la molteplicità di interpretazioni. Ora voglio contribuire a far diventare Italia Independent un marchio di riferimento del way of life, affermandoci, anche in termini di fatturato, nel mondo dell’occhialeria».

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distribuzione

Uno dei pochi esempi di eventi dedicati all'ottica realizzati in temporary store: Safilo con Oxydo nell'aprile 2008

Vuoi che il tuo negozio diventi un “temporary fashion shop”? B2Vision, la società che pubblica questa rivista, propone un servizio innovativo per la community dei suoi centri ottici che, insieme a fornitori top, intendano abbinare il business all’immagine di Angelo Magri

L’

obiettivo di ogni centro ottico è generare traffico all’interno del proprio punto vendita. Ovvio, ma non così semplice da realizzare. Uno degli strumenti per farlo è organizzare un evento che coinvolga fornitori partner e stimoli la curiosità del grande pubblico, in base all’area di ubicazione e al target

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di riferimento. Anche in questo caso, tutto ovvio, ma non così semplice da realizzare… Perché un ottico non può trasformarsi da un giorno all’altro anche in un organizzatore di eventi, con la certezza del successo desiderato, tale da giustificare l’investimento. B2Vision, la società che controlla


distribuzione

– Analisi geomarketing e cluster polis – Estrazioni nominativi in target – Creazione invito

– Scelta della linea in base al target potenziale – Discussione delle condizioni commerciali

DEFINIZIONE TARGET

DEFINIZIONE PARTNER

DEFINIZIONE COPERTURA REDAZIONALE

DEFINIZIONE MATERIALE DI COMUNICAZIONE

– Nel punto vendita: roll up, locandine con concept evento – Vetrina dedicata – Materiale POP partner

– Presenza su b2eyes.com e b2eyes magazine – Su richiesta ufficio stampa e media buying

Le varie fasi della creazione e dello sviluppo del format ideato da B2Vision per i suoi eventi

questo magazine, ha aggiunto alla già ricca gamma di servizi un prodotto nuovo e unico per il comparto dell’ottica, chiamato B2Fashion: in base alle esigenze del singolo centro ottico e dell’azienda produttrice di occhiali studierà come, quando e dove mettere in piedi una serata, una giornata o anche più giorni dedicati. Parallelamente sta studiando iniziative di co-marketing insieme a brand di lusso della cosmesi con l’obiettivo di abbinare le potenzialità del look visivo a quelle estetiche. «Il punto vendita dell’ottico aderente si trasforma in un “temporary fashion shop” in cui viene presentata un’esposizione di montature caratterizzate dal design innovativo ed esclusivo – spiegano i responsabili marketing di B2Vision - L’idea si basa sulla leva della curiosità, legata a un’iniziativa “a tempo”, dove è possibile accedere a prodotti elitari e di tendenza. Il format dell’evento prevede la georeferenzia-

zione del punto vendita, l’estrazione dei nominativi in target nel bacino di utenza, la selezione a cura dell’ottico dei nominativi dei clienti top “freddi”, cioè che non tornano in negozio a fare acquisti da molto tempo. E ancora: la creazione dell’invito e la sua spedizione (via posta, via mail o via sms), la consulenza per la promozione durante l’evento, la realizzazione del materiale per la personalizzazione del punto vendita e del materiale promozionale, infine la copertura redazionale sulle testate del nostro gruppo. Su richiesta, inoltre, possiamo garantire anche l’ufficio stampa e il media buying. Naturalmente sarà valutata insieme al cliente ogni altra richiesta specifica per la realizzazione dell’evento, in modo da poter fornire un servizio completo che ne consenta la buona riuscita». B2Vision si occuperà anche di coinvolgere le imprese fornitrici di montature. «Sono i “preferred design partner”

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e garantiscono la buona riuscita dell’evento, poiché vengono selezionati in base alla dotazione di linee esclusive e di tendenza per proporre sul mercato un prodotto realmente innovativo che sia in grado di far “parlare” di sé, attirando così l’attenzione del consumatore finale», spiegano all’ufficio marketing di B2Vision. In sostanza, che cosa si prefigge la società milanese con questo nuovo servizio? «L’iniziativa è dedicata agli ottici della sua community, con l’obiettivo di mettere a loro disposizione un altro strumento di marketing e promozione che consenta di generare traffico nel punto vendita – dicono i suoi esperti - B2Fashion è la nuova soluzione che renderà semplice ed efficace anche un’attività complessa come quella dell’organizzazione di un evento in-store, grazie a uno staff competente e qualificato, al fine di creare un evento modellato sulla base delle reali esigenze degli ottici».


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marketing

Nel 2010 le imprese torneranno a investire Secondo una recente ricerca dell’Eurisko il nuovo anno porterà ottimismo. Ma anche un consumatore più evoluto da soddisfare

Il

mercato dell’ottica riveste delle particolarità che lo distanziano a volte dalla realtà cruda di mercato di maggior consumo. Ma è indispensabile per l’ottica sapere cosa succede e cosa ne pensano gli altri operatori del mercato soprattutto in congiunture particolarmente spinose come quelle attuali. Così ho pensato che le nostre risposte spesso vengono dagli altri e questa prima parte l’ho dedicata alla mappa della crisi vista dalle imprese.

di Nicola Di Lernia esperto marketing Da una rilevazione effettuata, a settembre 2009 su un campione significativo di aziende di medio-grandi dimensioni, dall’Istituto di ricerche Eurisko le imprese italiane in generale sono più ottimiste di quanto sembra circa il 2010. I key point di questa rilevazione sono: Il sentiment (la positività) delle aziende dall’inizio dell’anno è cresciuto in maniera consistente ed è in costante crescita. Dopo aver toccato il fondo a dicembre 2008 oggi è in linea con quello di settembre 2007. Anche per le aziende, come poi vedremo per i consumatori, nel terzo trimestre 2009 si registra una crescita di fiducia assolutamente consistente e generalizzata. Alla domanda “fra un anno ritiene che l’attività della sua azienda andrà

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meglio o peggio di oggi?” gli intervistati sono parecchio ottimisti sul futuro della propria azienda anche rispetto al trend italiano generale ovvero come dire “io andrò certamente meglio degli altri”. Riguardo alle condizioni di consumo delle famiglie gli imprenditori manifestano un parere favorevole, anche superiore, seppure di poco, a quello indicato dai consumatori stessi e questo ottimismo viene rilanciato dalla dichiarazione che molti di loro ritengono che “questo sia il momento favorevole per fare investimenti”. La situazione della propria azienda tra oggi e domani è vista in profondo rialzo già da un anno. La


marketing

proiezione futura tocca i tetti ottimistici dei migliori anni del nuovo decennio. Come dire rispetto ad un anno fa va un po’ meglio ma tra un anno andrà molto meglio. (tra meglio e peggio -20, ora tra meglio e peggio +49) Riguardo alla situazione economica delle imprese le risposte sono più caute ovvero solo nei prossimi 12 mesi le cose andranno un po’ meglio ma la proiezione a 5 anni appena appena riequilibra il giudizio tra bene e male. Ovvero il problema futuro sta nella finanza e nel cashflow. Infatti, nel panorama degli attori che hanno contribuito a migliorare in questi mesi la situazione economica del Paese, secondo la ricerca Eurisko, le banche fanno una pessima figura, il Governo così così, come le grandi

aziende, mentre escono vincenti le PMI e la GDO, ovvero il “piccolo” e la distribuzione organizzata attraverso le promozioni commerciali. La valutazione sull’operato per farci uscire dalla crisi. Chi ora ha le maggiori possibilità, e responsabilità, di farci uscire dalla crisi? . In ordine di apparizione il Governo, le PMI, la gente, le banche, le grandi aziende, in piccolissima parte le GDO, come se quest’ultime fossero state nel 2009 semplicemente un cerotto alla perdita di potere di acquisto del consumatore finale. La previsione sui tempi di uscita dalla crisi. La metà del campione afferma dopo il 2010, ma già un terzo sostiene che si ripartirà dalla

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seconda metà del 2010. Cosa può imparare l’ottica da tutto ciò? Che l’ottimismo che traspare da queste dichiarazioni è un ottimo segnale e viatico per il futuro prossimo. Che l’idea di tornare a investire è il primo segnale di ripartenza. Ma che, attenzione, dovremo fare i conti con un consumatore riesumato da un terremoto razionale ed emozionale. Dovremo costruire fiducia intorno a lui che, d’altro canto, ha interrotto, per il momento, la schizofrenia d’acquisto del passato e tende ad un piacere conservativo del bene e a un suo consumo piacevole e lento, nonché a una attenta valutazione del suo valore. Tutto positivo ma l’asticella della prestazione si alza. Chi lavora male o con poca passione, da oggi, ha i giorni contati.


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È di moda la leggerezza Colore e pesi piuma sono i dettami per la primavera-estate 2010 declinata al maschile. L’uomo, per darsi una spinta di ottimismo, punta su accenti vitaminici. La tradizione è assicurata dalla cura sartoriale, mentre l’innovazione si esprime nella ricerca dei materiali di Alessandra Iannello

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Ralph Vaessen

cellulari di ultima generazione a schermo touchscreen. Da Cantarelli le giacche si accorciano e scelgono i volumi asciutti declinati nelle tonalità soft di grigio, rosso, lilla, beige, verde, indaco e blu. Ipercolorata la collezione di Custo Barcelona che sceglie i toni del blu elettrico, del rosso acceso e le nuance del verde e del turchese per giacche in seta leggerissime. Colori a profusione anche per Corneliani dove la Leader Soft è la giacca iperlight che sfoggia tonalità pastello e nel sottocollo e nella pattina della tasca interna recupera il motivo della foglia di magrittiana. Focus sui tessuti per le linee uomo di Luciano Barbera che cura il proprio guardaroba in maniera maniacale nei dettagli e sceglie linee décontracté e insoliti abbinamenti per l’outerwear. Cotoni mano seta, trattati con speciali enzimi che purificano la fibra regalando una patina opaca e vissuta caratterizzano le giacche destrutturate di Paoloni mentre il nylon diventa ingrediente unico della b-side di blazer reversibili, da un lato elegante

er l’estate 2010 l’uomo vuole indossare abiti sempre più leggeri. Quindi si rivede il concetto stesso di capospalla che sposa leggerezza, comfort d’uso e dettagli artigianali. L’abito sfoggia revers piccoli con la giacca dalle proporzioni giovani, slim e compatte. L’accento si posa sulla vestibilità che svuota la costruzione di giacche e abiti fino a trasformare le fodere in elementi decorativi, rendendo protagonisti i tessuti reversibili, gli stretch e il lavato o tinto capo. Vera hit di stagione, la giacca sfoderata e iperlight, che accanto al classico blazer aderisce alla silhouette con un fit asciugato e una perfetta tenuta della piega. Esempio la Dandy Jacket di L.B.M. 1911, una giacca sfoderata in jersey di taglio classico che aderisce alla silhouette con una vestibilità asciutta. Per Caesar1935 la novità di collezione è la giacca sfoderata Positano il cui taschino interno è stato studiato per contenere

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A destra: Manuel Ritz. Sotto: Luciano Barbera

giacca da ufficio, dall’altro giubbotto sportivo antipioggia. Anche per Manuel Ritz la parola d’ordine è reversibilità con giacche che cambiano faccia e codici stilistici intercambiali fra casual ed elegante. il knitwear è supersottile e sceglie finezze inedite e pesi leggerissimi per i filati stretch, il merinos, il cachemire e gli immancabili lino e cotone. Da Brunello Cucinelli la leggerezza trasforma una giacca in camicia,

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Gioielli e cappello per un uomo indimenticabile

A destra: Orobianco. Sotto, da sinistra: Paoloni, Custo Barcelona, Nava, Manuel Bozzi

ovvero 150 grammi di lussuoso tessuto lana-seta. Ospiti speciali a Pitti del giugno scorso le creazioni avanguardistiche di Jun Takahashi e la creatività dei Poenza Shouler. Il designer giapponese ha presentato per la prima volta in Italia, la sua menswear collection per la primavera-estate 2010. Prima volta anche i Proenza Shouler il brand

newyorkese creato dal duo Jack McCollough e Lazaro Hernandez unendo i cognomi delle rispettive madri, protagonisti di un evento in una location fiorentina d’eccezione, Villa La Petraia, durante il quale è stata presentata in anteprima internazionale la collezione donna primavera-estate 2010.

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Anche per l’uomo l’accessorio sta diventando sempre più un particolare che viene scelto con cura per sottolineare un look o per dare una nuova vita al rigore di un abbigliamento più formale. Un esempio la collezione della maison Borsalino che è impostata sul tema Garden. Ovvero fantasiosi e vivaci cappelli creati in collaborazione con i Leit Motiv, una coppia di designer eccentrici e originali che uniscono couture e ricerca artistica. I cappelli trovano la loro ispirazione in “Alice nel paese delle Meraviglie” con il Bianconiglio che trasporta Alice in un’altra dimensione, raffigurato in stampe fluo, mentre fa capolino da un cappello, e ancora cappelli, fiori, farfalle proiettati sul tessuto. Nella gioielleria da uomo Manuel Bozzi lancia il Mambamondo è un piccolo amuleto che auspica conquiste, infonde fiducia e senso di appartenenza. Lo stilista che ama giocare con i significati e i simboli rappresenta con ironia la terra di tutti, le radici di ognuno. Cesare De Vecchi, argentiere


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A lato: Borsalino. Sotto: un gioiello De Vecchi

e gusto vintage caratterizzano Briefcase la borsa da lavoro di Nava. Il porta pc imbottito estraibile contraddistingue la funzionalità di questa borsa, ma lo stile deciso e raffinato la trasformano in un sofisticato accessorio perfetto anche per il tempo libero. Orobianco presenta le borse a struttura differenziata, denominate TreDi, realizzate grazie all’utilizzo di materiali complementari e in grado di garantire robustezza e praticità d’uso. L’estate è la stagione degli occhiali, anche nelle boutique. Mykita ha creato due versioni dell’occhiale a tinta unita (ovvero con la montatura dello stesso colore delle lenti): Herbie dalla forma “oversize” e il look anni ’60 e Ingrid, dedicato a Ingrid Bergman. Ralph Vaessen propone invece una collezione lusso dove tutti gli occhiali sono pezzi unici, leggerissimi e dall’allure rétro, realizzati artigianalmente in corno naturale, in colori caldi e sfumature inedite con un prezzo che oscilla tra i 1100 e i 1800 euro. Bob Sdrunk lancia una linea di occhiali da sole coloratissimi, in acetato, con dettagli a contrasto rigorosamente hand made in Italia.

milanese, reinterpreta teschi, serpi, ossa, animali feroci e mitologici in gioielli che arricchiscono e rendono unico anche lo stile più classico. La borsa è diventato indispensabile anche per l’uomo. Così Pineider presenta Small, la nuova collezione di borse e accessori dalle dimensioni ridotte, realizzata in morbido vitello nappato, raccolto da briglie in cuoio italiano conciato al vegetale con tannino di quercia, che richiamano nella forma i finimenti equestri. Steve Mono si ispira a Paul Newman e Marcello Mastroianni, alle atmosfere londinesi e all’eleganza del businessman anni ‘50 e ’60 per la linea di borse da lavoro, cartelle e postine. Un appeal tipicamente maschile applicato a pezzi custom made, di fattura artigianale, che si avvalgono esclusivamente di tinture a base vegetale. Approfittando del gioco di parole “working Bags”, Ghisò (distribuito da Progetto) presenta una collezione di borse ispirate a modelli usati per specifiche professioni (la borsa dei piloti di aviazione militare, la shopping tradizionale di carta), e li trasforma in borse che “funzionano”. Forme destrutturate

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Il grigio è per eccellenza il colore dell’inverno. Sono molti i designer che hanno scelto di utilizzarlo nella stagione 2009-2010 per la realizzazione di scarpe e borse, mentre molti stilisti hanno ideato total look proprio in grigio. Dall’abito al cappotto, fino agli accessori spicca il colore della cenere. Per completare il proprio stile ecco i modelli eyewear che hanno optato per questa tonalità misteriosa e opalescente: da Italia Independent fino a Carrera fa da padrone l’acetato grigio.

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1 Mykita: Il modello Nico è volutamente un po’ da “nerd“ e gioca con le forme abbondanti che piacevano negli anni 60, e che stanno piacendo nuovamente oggi 2 Monclear: Sinuosa eleganza e morbido design per questa scarpa dalle linee ergonomiche, realizzata secondo il lusso Moncler

5 Super: Monta lenti CR39 Zeiss questo modello Retrosuperfuture in acetato

3 Gaetano Navarra: Autunno inverno 2009-2010 4 Italia Independent: Modello da vista unisex con frontale in acetato di cellulosa sabbiato e finito a mano, dal materiale tecnico e performante che dona una leggerezza e fitting unici

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6 Carrera: Ecco il modello Champion/T, l’occhiale da sole in optyl dalla linea a goccia in stile anni Ottanta, diventato ormai autentica icona di stile


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Dandy thinking

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Comfort ed eleganza in ogni situazione. È il motto dell’uomo dandy che punta a ricerca artigianale e materiali pregiati. Cappelli, scarpe e accessori seguono la regola del lusso, anche quando si tratta di benessere visivo. Il dandy sceglie la Gold Edition di Dolce & Gabbana, gli occhiali in metallo placcato oro 18 carati, oppure quelli di Lindberg, nota per l’alta qualità e l’avanguardia delle montature, o ancora, indossa il modello da lettura realizzato in titanio fresato con preziosi inserti in fibra di carbonio di Mercedes–Benz.

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1 Lindberg: Montatura leggerissima e incredibilmente flessibile e resistente, dal design minimalista e raffinato 2 Dsquared2: Autunno inverno 2009 - 2010 3 Mercedes-Benz: Occhiale da lettura realizzato in titanio e nylon con inserti in fibra di carbonio su entrambi i musi

4 Altea: Per completare il look ecco un papillon in lurex dorato

di materiali diversi crea un effetto unico, impreziosito dall’incisione del logo Dolce&Gabbana tono su tono

5 Borsalino: Cappello in feltro dall’aspetto setoso e brillante, veste chi lo indossa con nonchalance

7 Aldo BruĂŠ: Francesina in stampa cocco bordata in canguro, colore testa di moro

6 Dolce & Gabbana: Montatura in metallo placcato oro 18 carati, in cui nelle aste la combinazione

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Graphic eyes

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Effetti grafici contemporanei e di forte impatto per accessori sportivi che si arricchiscono di disegni coloratissimi. Anche l’eyewear segue lo stesso mood, ma con inserti discreti all’interno delle aste per i modelli sportivi di Oakley, Oxydo e Ray-Ban, oppure texture quadrettata nei toni del nero e del bianco per Emporio Armani. Un gioco divertente di colori e di stampe psichedeliche in cui la fantasia acquista un ruolo di primo piano.

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1 Emporio Armani: Mood contemporaneo e dettagli distintivi per questa montatura maschile in acetato, dalla linea rettangolare e moderna 2 Custo Barcelona: Autunno inverno 2009 - 2010 3 Ray-Ban: Il Wayfarer si veste della fantasia flowers, originale e decisamente artistica, proposta in più varianti di colore

4 Reebok: Realizzata in pelle verniciata lucida verde intenso con stampa effetto rettile, accenti di rosso fuoco sulla tomaia e collarino in pelliccia bianca intorno alla caviglia

6 Eastpack: Trolley a doppio vano, piccolo nelle dimensioni, ma ampio come capacità, realizzato in cordura con doppia maniglia, strap laterali con clip, ampia tasca zippata esterna

5 Oakley: Jupiter LX é un modello sole che trae la sua vena di fresca genuinità richiamandosi ai modelli vintage che per primi hanno portato l'originalità sulle strade

7 Oxydo: Look anni Cinquanta per la proposta in lamierino di metallo, dalla forma decisamente vintage e dagli spessori ultra-sottili

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Dimmi da dove vieni e ti dirò che occhiale fai Scopriamo da quale fonti o mondi traggono ispirazione alcuni dei principali creativi europei dell’eyewear di Angelo Magri

Le

Alain Mikli

cose, l’arte, le persone… in una parola, la vita. Per Alain Mikli questa, anzi tutto questo, è la principale fonte da cui trarre idee. E se negli occhiali di Mikli si può leggere «un mix tra il design e il know how francesi e una

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buona parte di Italia, grazie al partner Mazzucchelli, che mi rifornisce del mio materiale preferito, l’acetato di cellulosa», restando in Francia, terra fondatrice dell’occhialeria di design, per Pascal Jaulent, mente


designer creativa di Face à Face, «risulta fondamentale l’attenzione ai dettagli, alla loro armonia, per arrivare a un prodotto easy ma dietro il quale c’è un lavoro importante fatto di skill, molti dei quali legati all’amato mondo dell’architettura, di cura e di rifinizione, che a sua volta poggiano sul concetto di bellezza, di eccellenza: tutto ciò è sinonimo di Francia nei nostri occhiali». «Sono francese e designer di Henry Jullien, azienda produttrice di occhiali nella più pura tradizione transalpina: il nostro obiettivo è abbinare una collezione di montature eleganti, confortevoli e raffinate con linee essenziali, che siano adatte a tutti i tipi di volti, maschili e femminili – spiega Olivier M. – Le scelte in fatto di design, materiali e innovazioni sono, quindi, legate a questi propositi: del resto, possiamo con sicurezza affermare che eleganza e raffinatezza fanno parte della cultura francese». Le fonti d’ispirazione di Olivier M.? «Le tendenze moda, per quanto riguarda i colori e le forme, ma anche cinema, arte contemporanea o architettura – sostiene il designer di Henry Jullien – Nondimeno dobbiamo rimanere consapevoli che la nostra missione è essere un “lunetier”, per cui i nuovi prodotti devono incontrare le esigenze dei nostri clienti e il loro costante bisogno di novità». A pochi chilometri di distanza la correlazione terra d’origine-ispirazione-prodotto è altrettanto forte. «Sono molte le influenze che vengono dalla mia patria, come, del resto, per quasi tutti i designer belgi – spiega Wim Somers di Theo – Personalmente sono molto attento e vicino alla moda d’avanguardia, per abbinare al meglio l’occhiale all’abbigliamento». Nell’Europa centrale c’è chi, come Sven Gotti, designer dell’omonimo brand svizzero, ricorda che «la pulizia e la praticità tipiche della nazione in cui sono nato e vivo influenzano gli occhiali che concepisco». Dalla Svizzera alla Germania. Secondo Markus Temming, designer e fondatore di Markus-T, «un occhiale da vista è un accessorio molto personale, indossato ogni giorno, visibile da tutti. Disegna-

Henry Jullien

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Markus-T

Mykita

re un occhiale richiede intuito, per questo colgo ispirazione proprio dalle persone e dai loro volti, con lo scopo di enfatizzare la personalità di ognuno. Ma dato che sono anche un ottico, nutro pure un vivo interesse per la funzione degli occhiali. È un’incomparabile opportunità disegnare un prodotto che abbina canoni estetici a effetti

funzionali». «Proprio perché la nostra azienda disegna, sviluppa e produce, con una lavorazione hand-made, gli occhiali in Germania, essi presentano tutte le caratteristiche del made in Germany – spiega ancora Temming - Con lavorazioni di alta tecnologia e caratteristiche ingegnose, tutte le

Ic! Berlin

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nostre collezioni si distinguono per avere dei brevetti. Consideriamo concluso un progetto quando l’estetica, la funzionalità e la resistenza si fondono in perfetta armonia». Philipp Haffmans, uno dei soci di Mykita e alla guida dell’ufficio stile, ricorda che «siamo un’azienda tedesca, per cui amiamo essere precisi ed efficienti. Lo dimostra il concept


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che sta dietro la nostra collezione in metallo: il numero di step produttivi è stato ridotto radicalmente se confrontato con il sistema tradizionale di produzione delle montature di metallo. Tuttavia anche una costante ricerca di nuovi materiali e di nuovi metodi di produzione può essere considerata come un nostro aspetto tipico. Insomma, rispettiamo i termini dell’immagine un po’ stereotipata dello “scienziato pazzo” tedesco». Della cultura locale, quindi, è imbevuto un po’ tutto l’eyewear di nicchia creato in Germania. «Il design tedesco, la funzionalità tedesca, la tecnica tedesca – afferma Ralph Anderl, anima creativa di Ic! Berlin – Sono fortunato e felice di vivere in Germania». A volte, invece, sono mondi apparentemente lontani dagli occhiali a ispirare i creativi europei

Sopra: Klaus Bellinger (primo da destra) e il suo team. A lato: Alain Mikli

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Tre dei più importanti designer di occhiali di nicchia. Dall'alto in senso antiorario: Olivier M., creativo di Henry Jullien; Philipp Haffmans, uno dei soci di Mykita; Markus Temming, designer e fondatore di Markus-T

dell’eyewear. È il caso, ad esempio, di Klaus Bellinger, leader dell’omonimo brand made in Denmark, che ha fatto riferimento alla Formula1 per i materiali che caratterizzano la linea Blac. «Il design nell’arredamento, ma anche elementi diversi, come l’osservazione della natura, sono invece le fonti d’ispirazione delle altre due nostre collezioni, Bellinger e Camaleont”, ricorda il talentuoso danese. Bellinger sostiene che «solitamente i designer danesi, in qualsiasi settore merceologico lavorino, guardano con attenzione ai dettagli e sono prevalentemente minimalisti, mentre le nostre collezioni oscillano tra la sensibilità della nostra terra d’origine e il gusto francese».

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I sistemi computerizzati per fare occhiali Gli strumenti di misura, calcolo e sagomatura delle lenti rappresentano davvero una nuova frontiera nel lavoro dell’ottico del duemila?

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una famosa canzone degli anni passati, Fabrizio de Andrè cantava: “non più

di Gianmario Reverdy esperto in prodotti oftalmici, formatore S.Opti e docente in corsi Ecm

ottico, ma spacciatore di lenti, per improvvisare occhi contenti…”, ma noi non vogliamo e non dobbiamo “spacciare” lenti né “improvvisare” occhi contenti, ma risolvere i problemi visivi dei nostri clienti con i prodotti che la moderna tecnologia ci mette a disposizione. Fare occhiali nel 2000 ritengo sia un’operazione molto complessa, degna di grande attenzione e che deve essere legata a una sempre più elevata professionali-

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tà. L’aiuto di tutti i sistemi che oggi sono a nostra disposizione non deve servire a “fare scena” o illudere il cliente, ma a lavorare meglio alla realizzazione di un occhiale che risponda alle richieste e alle esigenze del cliente. Senz’altro oggi ha sempre meno senso essere bravi ottici od optometristi e fare molto bene l’esame visivo per poi “snobbare” tutti gli aspetti realizzativi che fanno della nostra prescrizione un occhiale finale


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che risponda pienamente alla prescrizione e sia di assoluta soddisfazione per l’utente. Le due esigenze, a volte contrapposte fra le caratteristiche dei prodotti e le richieste dei clienti possono trovare un giusto equilibrio nell’uso da parte degli ottici di sistemi computerizzati che permettono di studiare, scegliere e poi realizzare l’occhiale nel miglior modo possibile. Oggi infatti le montature sono sempre più complesse (è poi noto che è scarso il dialogo fra i costruttori di montature e di lenti oftalmiche e quindi sovente la realizzazione delle prime non risponde completamente alle esigenze delle seconde), le lenti sono sempre più evolute, i montaggi sempre più articolati e dall’altra parte crescono le richieste degli utilizzatori che hanno attenzione alla qualità, al comfort, alla protezione e alla durata dell’occhiale.

montatura e curvatura dei singoli occhi sono i dati rilevati dal lettore. Lo strumento può anche lavorare con la forma del filtro per un montaggio nylor o glasant e in quest’ultimo caso, per le forme note in archivio è in grado di fornirci la lente sagomata e già forata (fig. 1).

Che cosa fa un sistema computerizzato Innanzitutto un sistema computerizzato consente: — la lettura della montatura — la scelta del tipo di lente — la visualizzazione del diametro e degli spessori della lente sagomata — la scelta del tipo di montaggio — le modifiche alla forma e dimensione della lente — l’eventuale sagomatura e l’ordine della lente — la registrazione dell’ordine inviato, archiviando ogni dato dell’occhiale per un eventuale utilizzo futuro Molte altre sono le operazioni possibili in sede di ordine della lente come ad esempio: — inserire eventuali valori prismatici — chiedere decentramenti particolari rispetto alla centratura — chiedere un diametro ridotto rispetto alla lente standard — modificare la base di una lente nell’ambito di quelle consentite dalla costruzione Per quanto riguarda le lenti progressive: — ordinare lenti personalizzate, inserendo tutti i parametri richiesti — togliere l’eventuale prisma di bilanciamento dello spessore — visualizzare la posizione dell’area del vicino nel montaggio finito

fig. 1 I parametri di lettura di una montatura

La scelta del tipo di lente Uno degli usi fondamentali dei sistemi di lettura e calcolo computerizzato è quello che ci consente di avere sempre chiara l’idea di come sarà la lente finita per la forma e la centratura della montatura scelta. Pur avendo una discreta dimestichezza con questi calcoli ottici, confesso che sovente è molto difficile, se non impossibile conoscere in anteprima lo spessore che la lente sagomata avrà in un certo punto, soprattutto per lenti asferiche o biasferiche o nelle lenti progressive. E come ben si sa oggi questo aspetto è molto spesso fondamentale sia per la sicurezza dell’occhiale finito che per il comfort e l’estetica dello stesso. Il sistema consente di scegliere la lente sfogliando il listino “on line” dell’azienda in modo tale da poter avere le caratteristiche di ogni ipotetica soluzione (fig. 2).

La lettura della montatura Tutti i sistemi leggono forma e caratteristiche della montatura secondo lo schema del sistema “boxing”. Calibro, ponte e quindi scartamento, avvolgimento della

fig. 2 Lo schema di scelta della lente

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Il programma è poi in generale dotato di una serie di blocchi che ci orientano verso la reale scelta della lente, evitandoci diametri, materiali o poteri che non sono in produzione o la dimenticanza di parametri fondamentali. Ad esempio occorre ricordare che nell’ordine di una lente progressiva personalizzata bisogna sempre fornire i dati relativi a: — avvolgimento del frontale — angolo pantoscopico della montatura — distanza lente apice corneale e spesso distanza di utilizzo per vicino: in caso contrario infatti si vanificano i risultati positivi di una tale costruzione (fig. 3).

fig. 3 I parametri richiesti per una lente personalizzata

fig. 4 La visualizzazione del diametro necessario

Occorre poi aver presente che solo un sistema di calcolo della lente, legato alla lettura della montatura ed al listino di una certa azienda, è in grado di fornirci i parametri reali della lente finita in quanto verificati sulla effettiva forma, centratura e geometria di quel particolare tipo di lente. Diametro e spessori della lente Rilevata la forma della montatura è immediato, con i dati del montaggio (distanza interpupillare destra e sinistra e relative altezze dei centri ottici, quando richiesti), avere la visuale del diametro necessario e quindi scegliere dal listino la lente idonea (fig. 4). Avendo definito nel passo precedente la geometria della lente e il materiale, il sistema fornisce gli spessori della lente al centro e ai bordi, evidenziando i punti di spessore massimo e minimo. In tal modo si può immediatamente decidere l’opportunità di utilizzare una lavorazione precalibrata (fig. 5). È inoltre possibile fare confronti fra lenti di tipologie o materiali diversi per decidere la migliore soluzione da ordinare (fig. 6). Nel caso di un montaggio nylor o glasant si può facilmente verificare l’esistenza dello spessore minimo richiesto in funzione del materiale scelto, proprio nel punto esatto dei fori. Qualora lo stesso non fosse idoneo si può intervenire o sulla scelta del materiale o della geometria o richiedere una maggiorazione di spessore per consentire un montaggio si-

fig. 5 Gli spessori della lente sagomata e la loro distribuzione

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curo. Ogni azienda fornisce tabelle per ricordare gli spessori minimi opportuni per i vari montaggi.

di archiviarlo con la forma della montatura ed il tipo di lente scelto con i parametri del montaggio. In un futuro l’eventuale richiesta di sostituzione delle lenti potrà essere fatta richiamando l’ordine del passato. Problemi aperti Pur riaffermando il principio che un ottico moderno dovrebbe lavorare oggi solo con sistemi computerizzati che soli gli consentono di realizzare occhiali precisi ed esattamente in linea con quanto richiesto, possiamo ancora individuare alcune remore all’uso generalizzato di questi strumenti: — il legame con una sola azienda che solitamente è quella che fornisce il lettore, il software e il collegamento è visto come un limite. Certo il futuro dovrà avere sempre maggiori libertà: oggi siamo molto restii ad avere troppi vincoli. L’ideale sarebbe avere lo strumento di proprietà e poi attraverso i vari software ordinare la lente che preferiamo nelle varie aziende. — il limite di non essere a tutt’oggi in grado di effettuare tutti i tipi di sagomatura e montaggio necessari ai vari modelli di montature, soprattutto nel campo dei glasant. — i costi dell’affitto del sistema e delle sagomature e, a volte, i tempi di attesa possono essere visti come elementi negativi. Forse le aziende potrebbero orientare meglio alcune operazioni di marketing che non portano a risultati apprezzabili per favorire un maggiore sviluppo e diffusione di questi sistemi moderni di lavoro.

fig. 6 Il confronto degli spessori fra soluzioni diverse

La scelta del montaggio In funzione della lente scelta e della montatura possiamo definire il tipo di montaggio scegliendo il posizionamento del bisello in modo da poter realizzare l’occhiale finito con la migliore estetica possibile. Analogamente è possibile posizionale il canale nylor in funzione degli spessori della lente. Con una vista tridimensionale è sempre possibile avere la visuale dello sviluppo del bisello e decidere le eventuali modifiche. Le modifiche di forma e dimensione della lente Rilevata con il tracciatore la forma e la dimensione della montatura è possibile effettuare una serie di modifiche per costruire l’occhiale secondo le nostre esigenze. Si può aumentare o diminuire il calibro, mantenendo la congruità con la forma originale oppure apportare alla forma di partenza le modifiche attraverso un sistema che ridisegna forma e dimensione della lente finale. Nella prescrizione di lenti progressive è molto utile avere l’immediata visualizzazione della sua centratura e del posizionamento dell’area per la corretta visione per vicino. A tal proposito potrebbe essere utile in alcuni casi una modifica della forma nella parte bassa per non tagliare l’area per la lettura. L’ordine della lente Scelta la lente è possibile effettuare direttamente l’ordine della stessa o già sagomata con il tipo di bisello o canale nylor richiesto oppure nel diametro che ci necessita per la sagomatura e il montaggio da parte dell’ottico. L’ordine ottiene un’immediata registrazione che ci consente

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Come raggiungere l’equilibrio

di Tobia Chiesurin consulente aziendale

Nell’attuale contesto di riferimento, caratterizzato da scarsa liquidità e incertezza decisionale degli operatori, le imprese, per mantenere i margini e il proprio vantaggio competitivo, sono costrette a interfacciarsi con il mercato attraverso prospettive diverse rispetto al passato

L’

azienda non è un sistema statico, bensì interagisce con l’esterno e tende a un equilibrio soggetto a cambiamenti e adattamenti. Ma cosa significa oggi essere in equilibrio? E come si può raggiungere questa condizione? La risposta è legata alla ricerca di un nuovo approccio imprenditoriale, che sia complessivo, ossia che riguardi la globalità dell’azienda, e integrato, cioè che prenda in considerazione le problematiche delle diverse aree che caratterizzano l’impresa e le potenziali sinergie. L’azienda, infatti, può essere analizzata in 5 macro-aree: gestionale, fiscale, finanza, lavoro e contabileamministrativa.

Finanza Gestionale Contabile-amm.va

Fiscale

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consulente

PIANIFICARE I PROPRI COSTI: il primo passo verso l’efficienza Pianificare i propri costi consente di avere un feedback operativo sull’andamento dell’azienda e di riflettere su tutte le aree aziendali. Ciò comporta innumerevoli vantaggi, sia economici sia gestionali, nonché ottimizzazioni anche dal punto di vista fiscale. IL BUDGET: lo strumento di programmazione La definizione preventiva degli obiettivi aziendali e delle azioni per conseguirli, che si realizza attraverso la stesura di un budget, permette, da una parte, di avere una maggiore consapevolezza degli sforzi necessari per raggiungere l’efficienza operativa e, dall’altra, di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili all’interno dell’impresa. Lo strumento consente infatti di monitorare periodicamente e infra-annualmente l’andamento della gestione. Se i risultati effettivamente ottenuti si discostano dagli obiettivi pre-stabiliti, le eventuali azioni correttive, o l’aggiustamento degli obiettivi e delle conseguenti strategie aziendali, potrebbero essere realizzati con maggiore tempestività e in tempi relativamente brevi, comportando minori perdite di efficienze e quindi di costi. Attraverso il budget, quindi, si attiva un controllo di gestione completo con la conseguente verifica dell’attività relativamente agli aspetti economici (budget economico), finanziari (budget di cassa) e patrimoniali (budget degli investimenti). Lo strumento permette, inoltre, di effettuare delle simulazioni sulla propria struttura di costo così da individuare anticipatamente gli oneri tributari che graveranno in capo all’azienda nell’esercizio successivo e l’eventuale rispetto dei parametri stabiliti dagli studi di settore. In relazione a ciò sarà possibile definire con precisione, e senza il problema di incorrere in sanzioni, l’imposta dovuta come seconda rata d’acconto Irpef, Ires e Irap.

IL CALCOLO DEGLI ACCONTI: ottimizzare gli effetti del budget Il 30 novembre scorso, gli ottici titolari di partita iva o organizzati sotto la forma di società di persone/capitali sono stati chiamati a versare la seconda rata dell’acconto relativo alle imposte del 2009. L’importo di tale rata può essere determinato con due differenti modalità: sulla base della dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (metodo storico) o in base all’imposta stimata che il contribuente ipotizza di dover versare in relazione al reddito previsto per l’anno 2009 (metodo previsionale). Il metodo previsionale permette a tutti i soggetti passivi Irpef, Ires ed Irap un risparmio di imposta nel momento in cui il reddito 2009 sia inferiore a quello conseguito nell’esercizio precedente. Tale previsione può essere fatta correttamente solo attraverso l’utilizzo di un efficiente sistema di budgeting: la quantificazione del versamento previsionale, infatti, deve fare i conti, non solo con una corretta stima del risultato di bilancio, ma anche con le numerose variazioni in aumento e in diminuzione previste dalla normativa fiscale. Solo determinando preventivamente ed in modo preciso i propri costi l’approccio previsionale puo’ risultare conveniente. In caso contrario si incorrerà nel pagamento di sanzioni. IL CALCOLO DEGLI ACCONTI: le sanzioni Nel caso in cui la stima delle imposte fosse errata si incorre in una sanzione del 30% dell’importo non versato o versato in ritardo, maggiorato degli interessi di mora. Tali sanzioni possono comunque essere ridotte, applicando la disciplina del ravvedimento operoso, a condizione che non siano iniziate nei confronti della società attività di accertamento e verifica da parte del Fisco. Il contribuente potrà integrare il minor acconto con il ravvedimento “lungo” en-

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tro il termine per presentare le dichiarazioni relative all’anno 2009 nel 2010, se non ha già versato l’importo dovuto attraverso il ravvedimento “breve” entro il 30 dicembre 2009. Si dovrà eseguire il versamento del dovuto e degli interessi legali (3% su base annua), calcolati alla data in cui doveva essere eseguito il versamento (30 novembre 2009), fino alla data in cui lo stesso sarà effettivamente realizzato, nonché versare una sanzione pari al 3% dell’acconto non versato.

Le ultime dal Fisco ADEMPIMENTI PUBBLICITARI: la legge Comunitaria 2008, recepita nel nostro paese con legge 88/2009, obbliga le società (sia di persone che di capitali) ad indicare negli atti e nella corrispondenza, informazioni come: sede della società, ufficio del Registro delle Imprese dove è iscritta ed il relativo numero di iscrizione, capitale effettivamente versato ed esistente dall’ultimo bilancio, stato di liquidazione e presenza di un unico socio. Per le società di capitali tali obblighi si estendono anche al sito web. ADEMPIMENTI IVA: dal 1° gennaio 2010 la compensazione del credito Iva annuale nel modello di versamento F24, per importi oltre 10mila euro, può essere eseguita dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale. Zaccariotto & Furlan Consulting Srl www.zfconsulting.it tobia.chiesurin@zfconsulting.it


meditazioni

Il mercato cambia? Cambia anche tu Si parla molto di cambiamenti in atto, anche nel settore dell’ottica, per qualcuno sconvolgenti, per qualcuno salutari, per qualcuno sorprendenti. Diamo il via con questa rubrica a liberi e vagheggianti pensieri, cercando anche di aprire momenti di scambio e discussione, dentro e fuori il nostro mondo di commercianti e comunicatori, venditori e sognatori

P

arlando di cambiamento, si scopre che siamo in buona ed antica compagnia: la necessità di accogliere le dinamiche di cambiamento è un’esigenza antica, da quando Eva fece fare il primo trasloco ad Adamo, potremmo dire. Ho voluto proporre qui una rapidissima ed incompleta rassegna, alcune “autorevoli” meditazioni che parlano del cambiamento, perché la filosofia, l’arte, il pensiero storico, ci aiutano sempre nel sostenere il nostro piccolo, finito, solitario e imperfetto mondo quotidiano. Per dirla come Eraclito: «panta rei», tutto scorre e tutto va, incessantemente, ed è questo continuo mutare che costituisce il

di Luisa Redaelli direzione comunicazione Vega

senso stesso del cosmo, il suo principio fondamentale, il suo significato ultimo. Non ci si bagna mai nello stesso fiume. Possiamo pensare tranquillamente che «la strada in salita e in discesa è una sola, è sempre la medesima», con questa metafora Eraclito testimonia che il molteplice mutare delle cose divenienti (rappresentate dalla discesa e dalla salita) è pur sempre soggetto allo stesso principio, dipende dal punto di vista, forse dal punto di partenza, ma il percorso sempre quello è e sarà. Vivere è continuo mutare, accettare il cambiamento, di forma, di stato, d'idee. Il filosofo dice che «il riposo di ogni cosa sta nel suo continuo mutamento» e divide gli uomini in dormienti e svegli. Svegli sono coloro che sanno muoversi col mutamento, buttare il cuore oltre, vedere più in là e cambiare. Sapiente non è colui che accumula dati, ma piuttosto colui che sa cogliere la relazione dinamica fra le cose. In seguito, i Sofisti sosterranno che ciò che importa non è capire se

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sia vero e reale l'essere o il divenire, ma piuttosto conoscere come l'uomo si debba comportare nei confronti della realtà qualunque essa sia nella sua natura. «L'uomo è misura di tutte le cose di quelle che esistono in quanto esistono, di quelle che non esistono in quanto non esistono» per Aristotele non si può divenire altro da sé, quindi, nell'accogliere il cambiamento l'uomo conferma la sua vera natura, mentre nella stasi c'è la fine di ogni vita. Marco Aurelio diceva: «Temere il mutamento? Ma che cosa potrebbe mai prodursi senza mutamento? Che cosa v’è di più caro e familiare alla natura universale? ». Tomasi di Lampedusa, nel suo capolavoro “Il Gattopardo” fa dire a Tancredi la famosa frase: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!». Struggenti le parole di una splendida poetessa contemporanea, cui voglio rendere omaggio in queste pagi-ne, la milanese Alda Merini, e citiamo una sua poesia intitolata “Il mio passato”.


meditazioni

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Spesso ripeto sottovoce che si deve vivere di ricordi solo quando mi sono rimasti pochi giorni. Quello che è passato è come se non ci fosse mai stato. Il passato è un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato è solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho già visto non conta più niente. Il passato ed il futuro non sono realtà ma solo effimere illusioni. Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.

Poche citazioni, spero utili, per dimostrare che la dinamica del mutamento accompagna da sempre l'espe-rienza esistenziale e quindi è parte integrante della vita, nonostante si cerchi sempre quel nostro famoso “centro di gravità permanente”. Ho sentito sviluppare questi accenni di cultura da alcuni fra i più validi imprenditori e capi d’aziende mondiali, a un convegno tenutosi poco tempo fa a Milano. Se la bellezza sta nell'occhio di chi guarda, il movimento sta nelle idee di chi si muove. Questi uomini attivi nel mondo e nel mercato della moda, del lusso, dell’imprenditoria di qualità, hanno raccontato la loro sensazione dei tempi attuali (dalla gioielleria all'abbigliamento, dalle tecnologie al cachemire, dagli occhiali ai profumi, passando per la pelletteria, i ser-vizi, l'haute couture, il web, ecc.) senza citare ricette d’alta economia. I riferimenti più validi sono stati al mondo della cultura: «la cultura salverà il mondo». Tutti coloro che stanno reagendo positivamente al mutamento hanno attuato cambiamenti, hanno modificato modi di essere e di pensare, hanno aiutato i

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loro collaboratori a definire nuove energie. Qualcuno ha richiamato fortemente la tradizione artigianale, per una ripresa dei valori 2 del “savoir faire”; qualcuno ha evocato lo spirito di gruppo come forza propulsiva; qualcuno ha esortato un ritorno ad essere “noiosi”, ovvero limitandosi a far bene ciò che si può far bene, senza volare oltre (pensare all'esperienza di Icaro!); qualcuno ha voluto ricordare quanto sia importante la concretezza quotidiana del lavoro; altri hanno evidenziato l'importanza del rispetto delle persone che lavorano insieme; altri hanno rilevato che occorre più “cultura”. Ciascuno ha portato una sua riflessione, per fronteggiare la straordinaria rapidità dei cambiamenti in atto: opinione comune è che la cultura, la conoscenza, la consapevolezza lucida e serena potrà portare avanti. Serenità, lucidità, positività: rispetto delle persone, del lavoro, del luogo dove si lavora, degli oggetti con cui si lavora. Ritorno a valori che siano riconoscibili, tangibili. Si diceva che solo pochi anni fa le tendenze del gusto erano determinate da alcuni testimonial famosi nel mondo, strapagati, con esempi di vita spesso discutibili, lontani dai nostri parametri; oggi la tendenza e le mode si fanno tramite la comunicazione informale “word-of-mouth”. Oggi vale di più il “passa-parola” all'interno delle comunità che comunicano e il Wom è potenziato dal Web (infatti è anche word-of-mouse). Tutti parliamo, chattiamo, navighiamo, twitteriamo: scambiamo

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immagini, opinioni, pensieri, gusti, scelte con una tale facilità, con una tale velocità e con un raggio d'azione illimitato. Tanto che, l’intensità di questa comunicazione genera l’effetto “buzz”, una forma intensa e interattiva di comunicazione. Oggi, il solo limite può essere l'ignoranza! La curiosità di conoscere e sapere è alimentata in misura esponenziale geometrica e abbiamo a portata di mano strumenti che consento accesso ai campi del sapere e della comunicazione: utilizziamoli! Sono per la nostra libertà, per l'affermazione del valore, dell'impegno, della creatività. Il mondo è aperto all'esplorazione, alla diffusione, all'evoluzione: non teniamo i negozi impolverati, i camici ingrigiti, i cassetti stracolmi d'occhiali vecchi, le immagini di calciatori e veline in vetrina, gli sguardi tristi e arrabbiati. Un po' d'aria fresca, apriamo le porte, un po' di luce solare, torniamo a parlare, a fare professione, a scegliere, a consigliare, ad essere protagonisti. Ottici, imprenditori dell'ottica unitevi: imparate nuovamente il piacere di scegliere e di dare un'impronta leale al vostro quotidiano professionale. La società delle donne e degli uomini veri di oggi cerca conoscenza e competenza, stile e qualità, racconti e contenuti, argomenti e idee: orientiamo le nostre attività per confermare questi valori! Non dico che sia l'unica ricetta vincente, certamente credo che sia una delle più con-vincenti. 1 Alda Merini 2 Marcus Aurelius - Metropolitan Museum 3 Hendrik Ter Brugghen - Heraclitus


La Geometria delle lenti toriche è la chiave della soddisfazione dei pazienti

Recenti ricerche indicano che più dell’80% dei portatori di lenti toriche ha problemi di stabilità rotazionale, con conseguente offuscamento della visione1. Con le lenti toriche l’orientamento costante ed un rapido ripristino di questo orientamento sono essenziali per una visione chiara e stabile. Una lente che riprende rapidamente la sua posizione ottimale garantisce la soddisfazione dei pazienti astigmatici.

Introduzione

Metodi2

La geometria ‘Lo Torque’ delle lenti toriche Bausch & Lomb garantisce un eccezionale ripristino dell’orientamento, come dimostrato da due nuovi studi presentati alla American Academy of Optometry negli USA: in questi lavori scientifici il disegno ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb viene messo a confronto con l’Accelerated Stabilisation Design (ASD)2 di ACUVUE.

• In ognuno di questi 2 studi, a 32 pazienti in buono stato è stata applicata a ciascuno una coppia di lenti toriche, di cui una test ed una di controllo • Le lenti test erano ACUVUE Advance for Astigmatism (AAA), oppure ACUVUE Oasys for Astigmatism (AOA); le lenti di controllo erano PureVision® Toric for Astigmatism (PVT) Bausch & Lomb • Il potere sferico delle lenti utilizzate era compreso fra -1.00D e -5.00D, con un cilindro compreso tra –0.75D e -2.25D e con assi di 90° e 180° • L’orientamento delle lenti in posizione primaria di sguardo (PGO) era valutato 3 minuti dopo l’applicazione • Le lenti venivano poi meccanicamente ruotate tempialmente di 45° dalla posizione in sguardo primario, e dopo 1 minuto ne veniva valutata la capacità di riorientarsi nella posizione iniziale

Le lenti toriche contribuiscono a mantenere una buona qualità visiva in due modi: 1. Ritornando nella posizione di sguardo primario 2. Garantendo il ripristino dell’orientamento nel modo più rapido possibile

Risultati – Orientamento in sguardo primario (PGO)2 Il valore medio di PGO delle lenti toriche Bausch & Lomb con geometria ‘Lo Torque’ era di 11,6° (+/- 9,4°) e di 10,6° (+/- 10,0°) negli studi rispettivamente vs. AAA e AOA. Il valore medio di PGO per quanto riguarda l’Accelerated Stabilisation Design era di 7,2° (+/- 8,9°) e 9,0° (+/- 9,3°) rispettivamente per lenti AAA e AOA. Tutte le lenti testate avevano una differenza statisticamente significativa nei valori di PGO dalla posizione 0° (p<0,05).

Risultati – Ripristino dell’Orientamento2 Studio 1: Geometria ‘Lo-Torque’ Bausch & Lomb per lenti PureVision® Toric for Astigmatism (PVT) e Accelerated Stabilisation Design (ASD) per lenti ACUVUE Advance for Astigmatism (AAA)

Valore medio di ripristino dell’orientamento

Range di ripristino delI’orientamento

Ripristino dell’orientamento entro 10° di posizionamento con sguardo in posizione primaria

• Il valore medio di ripristino dell’orientamento per lenti PVT era di 5,8° (+/- 7,3°) rispetto a 10,7° (+/- 13,5°) per lenti AAA • La differenza di 4,9° tra i valori di ripristino dell’orientamento è statisticamente significativa in favore della geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb (p<0,05)

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Contribuisce a mantenere una visione più stabile Le lenti ritornano in posizione iniziale meno regolarmente

Geometria ‘Lo Torque’ per Posizione originaria lenti toriche Bausch & Lomb 5.8°

10.7°

Posizione originaria ACUVUE Accelerated Stabilisation design

• Il range di ripristino dell’orientamento di PVT era di 30°, mentre per AAA era di 70° rispetto alla posizione iniziale con sguardo in posizione primaria • La geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb mostra un ripristino dell’ orientamento significativamente più costante in tutti i pazienti (p<0,05)

CRIteRIO:

• l’88% di lenti con geometria PVT vs. il 70% di AAA ha mostrato un ripristino dell’ orientamento entro 10° di posizionamento con sguardo in posizione primaria - una proporzione significativamente maggiore a favore della geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb (p<0,05)

Studio vs. ACUVUE Advance for Astigmatism

Range Orientamento in Posizione Primaria di Sguardo (Posizione originaria)

Geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb N 0°

t 30°

N

ACUVUE Accelerated Stabilisation design 70° t

88%

70%

Geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb

ACUVUE Accelerated Stabilisation design

Studio 2: Geometria ‘Lo Torque’ per lenti PureVision® Toric for Astigmatism (PVT) Bausch & Lomb, e Accelerated Stabilisation Design (ASD) per lenti ACUVUE Oasys for Astigmatism (AOA)

Valore medio di ripristino dell’orientamento

Range di ripristino delI’orientamento

Ripristino dell’orientamento entro 10° di posizionamento con sguardo in posizione primaria

• Il valore medio di ripristino dell’orientamento per lenti PVT era di 4,3° (+/- 4,3°) rispetto a 7,7° (+/- 7,8°) per le AOA • La differenza di 3,4° tra i valori medi di ripristino dell’orientamento è statisticamente significativa in favore della geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb (p<0,05) • Il range di ripristino dell’orientamento di PVT era di 20°, mentre per AOA era di 35° • La geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb mostra un ripristino dell’ orientamento significativamente più costante in tutti i soggetti/occhi (p<0,05) • ll 97% di lenti PVT vs. il 77% di AOA ha mostrato un ripristino dell’ orientamento entro 10° di posizionamento con sguardo in posizione primaria - una proporzione significativamente maggiore a favore della geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb (p<0,05)

Contribuisce a mantenere una visione più stabile Posizione originaria

Geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb

ACUVUE Accelerated Posizione originaria Stabilisation design

CRIteRIO: Range Orientamento in Posizione Primaria di Sguardo (Posizione originaria)

Studio vs. ACUVUE Oasys for Astigmatism

Le lenti ritornano in posizione iniziale meno regolarmente

4.3°

7.7° ACUVUE Accelerated Stabilisation design

Geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb N

t 0° 20°

97% Geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb

N 0°

t 35°

77% ACUVUE Accelerated Stabilisation design

Conclusione2 Per quanto riguarda l’orientamento in sguardo primario, i risultati ottenuti con la geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb e con gli Accelerated Stabilisation Design sono simili in entrambi gli studi. Invece, sono state riscontrate delle differenze nel ripristino dell’orientamento. • Valore medio di ripristino dell’orientamento: in entrambi gli studi è stata rilevata una differenza statisticamente significativa a favore della geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb (p<0,05) • Costanza del ripristino dell’orientamento: in entrambi gli studi la geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb ha dimostrato una variabilità significativamente inferiore (p<0,05) • Ripristino dell’orientamento entro 10° rispetto alla posizione originaria: in entrambi gli studi, una proporzione significativamente maggiore di lenti con geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb è tornata nella posizione originaria dopo uno spostamento di 45° in 1 minuto (p<0,05). I dati mostrano che la geometria ‘Lo Torque’ per lenti toriche Bausch & Lomb offre un ripristino dell’orientamento superiore rispetto all’ ACUVUE Accelerated Stabilisation design. L’interazione tra la dinamica palpebrale e la geometria della lente possono giustificare queste differenze Bibliografia:

1. Consumer Research, Toric Rotational Recovery Survey, Decision Analyst, July 2009. 2. Cairns, G et al. Differences in toric lens performance: Lens Orientation and Orientation Recovery. Presented at American Academy of Optometry, Orlando. November 2009 © 2009 Bausch & Lomb Incorporated. ®/™ identificano I marchi registrati di Bausch & Lomb Incorporated. Gli altri nomi/prodotti sono marchi registrati dai rispettivi proprietari.


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lenti a contatto

Corneal Reshaping: uno strumento per il controllo della progressione miopica Molti studi stanno dimostrando l'efficacia dell'ortocheratologia come azione di contrasto all'evoluzione di questa anomalia refrattiva, soprattutto nella pubertà

di Marco Tovaglia contattologo

U di Marco Tovaglia

no degli aspetti che ha da sempre entusiasmato l'ottico-optometrista è non solo fornire la migliore soluzione che possa garantire comfort visivo per un ametrope, quanto la possibilità di effettuare un'azione qualsiasi per arginare la progressione del vizio di refrazione più penalizzante: la miopia. Su questo tema si è dibattuto per anni, sfruttando

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la trattazione di molteplici teorie; una di queste è l'applicazione di lenti rigide gas permeabili nella filosofia di approccio ortocheratologico. Pur ancora lontani da poter trarre conclusioni certe, la tecnica applicativa, che negli ultimi anni ha riscosso un ampio consenso tra gli operatori del settore contattologico grazie a una provata sicurezza per la


lenti a contatto salute degli occhi del portatore, si sta dimostrando efficace come azione di contrasto sull'evoluzione delle miopia, soprattutto nella fase più delicata dello sviluppo: la pubertà. Basandosi sul principio su cui si fonda l'ortocheratologia, cioè alla possibilità di compensare temporaneamente la miopia, mediante il porto di lenti a contatto rigide gas permeabili dalla geometria molto sofisticata atta a generare una “plasmatura” dell'epitelio corneale nella direzione di un suo appiattimento, si attua una correzione dell’ametropia partendo dal controllo di forma della cornea, innescando però anche un'azione di contrasto all'incremento della lunghezza assiale del bulbo. Per cercare l'efficacia del principio ortocheratologico sul controllo della progressione miopica sono proliferati, in questi ultimi anni, molti studi come il Loric, il Crayon, lo Smart ed il Romio. Il Loric (Longitudinal Research in Children) pubblicato da Pauline Cho riporta che l'incremento della lunghezza assiale del bulbo, nei ragazzi che indossano lenti a contatto in modalità ortocheratologica, è circa il 50% in meno rispetto ai coetanei che portano solo occhiali per compensare una miopia. Il Crayon study, condotto da Walline et Al., era già giunto alla stessa considerazione qualche anno prima, ponendo così le basi di un concreto interessamento in questa direzione di ricerca. Lo studio Loric ha esaminato, in un periodo di 24 mesi, ragazzi di età compresa tra i 7 ed i 12 anni divisi in due nuclei: un primo gruppo che ha portato lenti a contatto a porto notturno in modalità ortocheratologica, comparato con un altro in cui la compensazione diottrica è stato attuata soltanto con occhiali monofocali. L'incremento della lunghezza assiale del bulbo è stato di 0.29 mm di media sul gruppo ortocheratologico, rispetto a 0,54 mm di quello che ha indossato soltanto occhiali. Due anni di monitoraggio, anche se su due differenti studi hanno portato risultati analoghi ed incoraggianti, sono pochi e quindi, per beneficiare di un report più significativo, è stato avviato nel 2007 lo

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lenti a contatto

Smart study (Stabilizing Myopia by Accelerating Reshaping Technique). 228 giovani di età compresa tra gli 8 ed i 14 anni, divisi in portatori di lenti a porto diurno in Si-Hy (90) contro soggetti avviati al porto notturno Ortho-K (138), si stanno sottoponendo ad uno screening che durerà ben 5 anni. I risultati del primo anno sono già stati resi noti durante lo scorso Gsls (Global Specialty Lens Symposium) tenutosi a Las Vegas a fine gennaio 2009, dove Barry Eiden ha segnalato un entusiastico dato che vede un incremento della componente miopica soltanto nel gruppo di controllo caratterizzato dai giovani che hanno adottato lenti morbide in SiliconeHydrogel. Inoltre vi è stata una minor evidenza di staining corneale nei ragazzi che stanno portando le lenti per ortocheratologia. Nel numero di ottobre 2009 di Contact Lens Spectrum, autorevole rivista americana di contattologia, viene dedicato ampio risalto a questa nuova impresa investigativa, aggiungendo tasselli che confermano ancor più i già entusiasmanti dati del primo anno. La sensazione è che si possa assistere ad una risposta definitiva circa l'efficacia dell'ortocheratologia nel controllo della progressione miopica. Contemporaneamente allo Smart study, il Romio study (Retardation of Myopia in Orthokeratology), iniziato nel 2008 ad Hong Kong, vede coinvolti giovani ,di età compresa tra i 6 ed i 10 anni, divisi in portatori di lenti per ortocheratologia rispetto al semplice impiego di occhiali. Dopo soli 6 mesi, nei 35 soggetti sottoposti allo screening, l'analisi dei dati rilevati sembra essere promettente; la crescita della lunghezza assiale del bulbo è stata di 0.24 mm nel gruppo che utilizza una correzione oftalmica, mentre i ragazzi che hanno adottato lenti per Ortho-K è stata solo di 0.15 mm. Lo studio ha una durata prevista di 24 mesi. Come abbiamo già accennato, è sicuramente prematuro trarre delle conclusioni assolutistiche anzi, per il momento, dobbiamo soltanto considerare di aver aggiunto elementi importanti nella direzione della ricerca

di un sostanziale metodo per arginare la crescita miopica. Se non volessimo basarci su queste valutazioni legate alle comparazioni tra portatori di lenti a contatto per ortocheratologia contro occhiali o lenti in Silicone-Hydrogel nel giudicare efficace il metodo del controllo della progressione miopica, potremmo invece ricondurci alle statistiche dei produttori di lenti a contatto ortocheratologiche. Negli ultimi 5-7 anni, le aziende non hanno visto effettuare alcuna modifica da parte dei contattologi alle caratteristiche delle lenti da Orto-K

disposizione per fare concretamente qualcosa non soltanto per correggere la miopia, bensì per contrastarne la progressione. Nel desiderio di una sempre più necessaria evoluzione professionale della figura di tale specialista, l'opportunità di potersi impiegare in questa direzione non va assolutamente tralasciata. In un momento di sterile domanda nel comparto contattologico, ritengo che questa potrebbe essere un'opportunità da sfruttare per il rilancio di una contattologia seria, sicura, professionale e dagli entusiasmanti risvolti nella prevenzione

in uso ai propri portatori; ciò indica che, restando invariata la forma della curvatura corneale, non è sicuramente incrementata la lunghezza assiale del bulbo. Con molta probabilità, anche le lenti con geometria simile alle lenti Ortho-K notturne, ma adottate in un porto diurno, con minor effetto compressivo, giocano un ruolo altrettanto significativo nell'azione di contrasto dell'incremento miopico, allargandone il bacino di utenza anche verso miopie importanti.Tutto ciò è elettrizzante, quindi, se vogliamo pensare ai mezzi e alle grandi potenzialità che l'otticooptometrista contattologo ha oggi a sua

Riferimenti:

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Cho P, Cheung SW, Edwards M. The Longitudinal Orthokeratology Research In Children (Loric) in Hong Kong. A pilot study on refractive changes and myopic control. Curr Eye Res. 2005;30:71-80 Walline JJ, Chitkara M, Long S, Jones L. Corneal reshaping and yearly observation of nearsightness. Optom. Vis. Sci. 2007; 84 Walline JJ, Jones LA, Sinnott LT Corneal reshaping and myopia progression. Br J Ophthalmol. 2009;93:1181-1185 http://cy-gb.facebook.com/pages/DeerfieldIL/SMART-Clinical-Trial/72558518387?v=a pp_2347471856 http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT00962208 http://www.clspectrum.com/article. aspx?article=&loc=archive\2009\october\ cls_october_a09.html - The SMART Study: Background, Rationale, and Baseline Results


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Essilor - Varilux Ipseo New Edition è la prima progressiva progettata e testata con un simulatore virtuale. Incorpora 10 criteri di personalizzazione che prendono in considerazione il comportamento visivo del portatore così da offrire il miglior comfort visivo anche in movimento. Con l’ausilio di strumenti esclusivi progettati da Essilor, si effettua una rilevazione individuale del movimento degli occhi e della testa necessaria per realizzare lenti personalizzate che si adattano alla strategia visiva individuale del presbite. I parametri adottati sono sia fisiologici, come l’esatta proporzione fra i movi-

menti della testa e dell’occhio quando lo sguardo si sposta oppure l’omogeneità del comportamento testa/occhio del portatore, sia ergonomici individuali, come la forma della montatura e la posizione della stessa sul viso, oltre alla distanza naturale di lettura. Varilux Ipseo New Edition è la prima progressiva che, grazie alla nostra tecnologia Dual Digital Vision, beneficia dello stabilizzatore d’immagine e offre una visione dinamica esclusiva ed estremamente chiara che prende in considerazione tutti gli aspetti del comportamento visivo del portatore.

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Hoya - Stile di vita, caratteristiche della montatura, bisogni del portatore e il suo livello di soddisfazione con eventuali lenti precedenti sono state prese come punto di partenza per permettere all’ottico di selezionare la variante che corrisponde perfettamente ai bisogni del proprio cliente tra un numero praticamente infinito di combinazioni. La correzione e la rilevazione dei parametri di montaggio non sono più, quindi, l’unico punto di riferimento per la personalizzazione delle lenti progressive, che vengono posizionate sempre più come lenti adatte ai presbiti di ogni età e dagli stili di vita più disparati. Abbiamo


lenti oftalmiche

Da sinistra: un’immagine di campagna Essilor, lenti Progressiv Life Free di Rodenstock e, nella pagina accanto, la campagna HoyaluxiD MyStyle di Hoya

sviluppato, inoltre, il software MyStyle iDentifier, quale supporto indispensabile per l’ottico nella fase di consulenza e vendita delle lenti Hoyalux iD MyStyle. Si tratta di un software che, installato sul computer degli ottici, li conduce insieme ai loro clienti attraverso il processo di selezione della lente personalizzata in modo semplice e intuitivo. Carl Zeiss Vision - Gradal Individual FrameFit di Zeiss è una lente progressiva totalmente rivoluzionaria, calcolata e prodotta individualmente per ciascun portatore, tenendo conto della sua prescrizione ottica, di alcuni suoi dati individuali e posturali e

dei parametri di adattamento della montatura indossata. Gradal Individual FrameFit è la lente progressiva “su misura” per tutte le distanze, di eccezionale comfort d’uso e facilita di adattamento. Capita, infatti, che il presbite scelga la montatura che più gli piace, ma poi scopre che non è adatta per il montaggio delle progressive a causa dell’insufficiente ampiezza della zona destinata alla visione da vicino, per cui diventa necessario optare per un altro tipo di montatura o di lente. Gradal Individual FrameFit è ottimizzata per le singole necessità individuali del portatore e adeguata alle dimensioni della montatura selezionata. Così per la

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prima volta è possibile adattare la lunghezza della zona di progressione alle necessità individuali di ciascun cliente: questo significa che la zona da vicino risulta pienamente utilizzabile anche quando il portatore sceglie una montatura particolarmente “snella”. Versatilità è la parola chiave anche per Sola Elan, la lente progressiva che si adatta al singolo stile di vita, sia che uno si trovi in ufficio, stia leggendo un libro o facendo shopping. Le lenti progressive Sola Elan possono essere anche dotate di trattamento antiriflesso Teflon easycare, sviluppato da Sola e DuPont e studiato per una migliore trasparenza, resistenza e facilità di pulizia.


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Rodenstock - Un elevato contenuto qualitativo nella prima fascia di prezzo è il plus delle nuove lenti Progressiv Life Free. Ogni lente, per poter correggere il difetto visivo, viene lavorata sulla superficie interna anziché su quella esterna, come invece avviene nelle lenti standard, avvicinando così le correzioni della lente all’occhio, con il conseguente ampliamento del campo visivo. Basta pensare ai benefici della progressione interna, come alla differenza di campo visivo che si ha guardando attraverso un foro da vicino o da più lontano: avvicinando l’occhio al foro il campo visivo è maggiore, man mano che ci si allontana si riduce. Le Progressiv Life

Free hanno una performance complessiva fino al 40% maggiore rispetto alle progressive convenzionali nella fascia entry level: aumentano in maniera veramente sensibile la qualità e la nitidezza della visione, hanno un campo visivo più ampio, minori deformazioni e stancano meno. Optovista - Egoist Exacta è la nuova lente progressiva a canale variabile, i cui poteri vengono ricalcolati in base alle misure dell’occhiale, per il massimo della personalizzazione, con un risultato visivo perfetto anche con altezze minime di montaggio di soli 11 mm. Le lenti Egoist Exacta rappresenta-

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no l’ultima evoluzione del sistema di produzione Ist: le informazioni vengono elaborate sulla base dei dati individuali di correzione del difetto visivo, dell’angolo di avvolgimento, del materiale e indice delle lenti, della distanza apice corneale-lente e della tipologia e design della montatura. Il risultato è un comfort visivo assoluto, su ogni tipo di occhiale. Per eliminare il rischio di zone di lettura troppo ridotte, la lunghezza del canale di progressione viene calcolata anch’essa dal software Ist in funzione dell’altezza di montaggio. Con Egoist Exacta il cliente può, quindi, scegliere liberamente la montatura preferita, anche la più stretta, senza


lenti oftalmiche

Il primo uomo sulla luna fotografato con obiettivo Zeiss

compromettere minimamente le prestazioni visive. Ital-lenti - Canale di progressione interno e inset variabile per il massimo comfort visivo: sono le caratteristiche che rendono le lenti Skyvario un decisivo passo in avanti nella completa personalizzazione delle progressive e il prodotto di punta 2010 di Ital-lenti. Finora, nelle lenti progressive free-form, allo spostamento che determina l’inclinazione del canale di progressione veniva assegnato il valore predefinito di 2,5 mm. Con Skyvario è, invece, possibile calcolare l’inset con variazioni da 0 a 4 mm attraverso il software sviluppato da Ital-lenti, che utilizza come variabile fondamentale la distanza interpupillare

nella visione per lontano combinata con la distanza apice corneale-lente e la distanza di lettura. Una migliore personalizzazione dell’inset favorisce l’adattamento alla lente progressiva alle caratteristiche del portatore; inoltre, il corridoio ampio e confortevole di Skyvario assicura un immediato benessere visivo. Avant Italiana – Seiko Synergy X garantisce un miglioramento della qualità grazie all’innovativo design delle lenti progressive ad addizione interna originali. L’obiettivo è la soddisfazione delle diverse esigenze dei portatori, un elevato benessere visivo grazie al design confortevole di Seiko Synergy realizzato negli stessi quattro materiali.

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E ancora, campi visivi ampliati: fino al 18% nell’area per il lontano e fino al 16% nell’area per il vicino; oltre a un notevole adeguamento delle richieste e delle abitudini visive dei portatori ipermetropi nell’area del vicino. È disponibile nella stessa gamma di prodotti, poteri e opzioni di Seiko Synergy.


lenti oftalmiche

E se invece il presbite rinunciasse all'occhiale?

Sergio Momini, responsabile servizio tecnico Bausch&Lomb

Secondo Sergio Momini, responsabile del servizio tecnico di Bausch & Lomb, «oggi sono in circolazione prodotti molto validi, soprattutto per il cosiddetto primo presbite, cioè persone ancora giovani, intorno alla quarantina, che cominciano ad avvertire difficoltà di lettura da vicino». L'esperto tecnico spiega le potenzialità di una lente a contatto nei confronti della presbiopia, in alternativa a un paio di occhiali con lenti progressive. «Le lenti mensili sono lenti a contatto in grado di soddisfare un maggior numero di presbiti grazie alla loro gamma, ma presto si dovrebbero ottenere gli stessi riscontri anche sulle giornaliere – ricorda Momini - Le lac sono più pratiche da utilizzare, of-

frono maggiore profondità e ampiezza di campo rispetto agli occhiali e l’investimento risulta più contenuto, visto che siamo intorno ai 20 euro al mese contro una spesa anche 30 volte superiore, benché ovviamente una tantum. Però, dato che la presbiopia risulta in costante evoluzione, non è detto che il costo di un occhiale possa essere ammortizzato in più anni». Le lenti a contatto per presbiti, tuttavia, potrebbero interagire negativamente con il film lacrimale, che a un’età non più giovanissima tende a perdere in qualità; inoltre la resa visiva è inferiore a quella di una montatura dotata di lenti multifocali. «Per intenderci, nel proprio lavoro un chirurgo è meglio che scelga un paio

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di occhiali se è presbite, chi invece svolge attività meno impegnative può tranquillamente adottare le lenti a contatto, che tra l’altro sono particolarmente indicate se si praticano sport dove è necessario vedere bene sia da lontano sia da vicino, come il tennis o il golf», dice Momini.


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17 G E N N A I O 24 G E N N A I O 31 G E N N A I O 7 FEBBRAIO 14 F E B B R A I O 21 F E B B R A I O 28 F E B B R A I O 7 MARZO 14 M A R Z O 21 M A R Z O 28 M A R Z O 11 A P R I L E 18 A P R I L E 9 MAGGIO 16 M A G G I O

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I copertina Inottica 25030 Castel Mella (BS) Via Michelangelo, 4 Tel. 030 2424155 Fax 030 2424175 info@inotticasrl.it www.inottica.com

14 moa ottica 25077 Roè Volciano (BS) Via Bellini, 15 Tel. 0365 597459 Fax 0365 597474 moa@moaottica.com www.moaottica.com

II copertina IMMAGINE EYEWEAR 32042 Calalzo di Cadore (BL) Via G. De Stefani, 48 Tel. 0435 501137 Fax 0435 507098 welcome@immagine-eyewear.it www.immagine-eyewear.it

17 NAU! V 21043 Castiglione Olona (VA) Via S. e P. Mazzucchelli 7 Tel. 0331 86.12.33 Fax 0331 82.44.35 www.nauottica.com 18 LUCAS MAYER 01027 Montefiascone (VT) s.s. Cassia km. 93,750 Tel. 0761 831084 - 4001 Fax 0761 0331187 info@lucasmayer.it www.lucasmayer.it

III copertina MECCANOTTICA MAZZA 20048 Carate Brianza (MI) Via Tiziano, 9 Tel. 0362 902185 r.a. Fax 0362 903306 info@meccanotticamazza.it www.meccanotticamazza.it

21 LOOK OCCHIALI 32013 Longarone (BL) Zona Industriale Villanova, 19 Tel. 0437 573060 Fax 0437 573070 info@lookocchiali.it www.lookocchiali.it

IV copertina VISION SERVICE GROUP 20141 Milano Via Ripamonti, 44 Tel. 02 92885300 Fax 02 92885348 info@visionottica.it www.visionottica.it Numero verde 800536303

22 MIDO 20149 Milano Via Petitti, 16 Tel. 02 32673673 Fax 02 324233 www.mido.it

2 VISION SERVICE GROUP 20141 Milano Via Ripamonti, 44 Tel. 02 92885300 Fax 02 92885348 www.vsgspa.it www.visionottica.it Numero verde 800536303

27 Intercast Europe 43100 Parma (PR) Via G. Natta, 10/A Tel. 0521 607555 Fax 0521 607924 info@nxt-vision.com www.intercast.it

4 LOGO Italia 40033 Casalecchio di Reno (Bo) Via Cerioli, 23 Tel. 051 590911 Fax 051 591224 info@formellidistribuzione.it

Yuka 31040 SEGUSINO (TV) Viale Europa, 2/A Tel. 0423 984900 Fax 0423 984899 info@yuka-eyewear.it www.yuka-eyewear.it

9 Italia Independent 10153 Torino Via Lessolo 3 Tel. 011 0541200 Fax 011 0541201 www.italiaindependent.com

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34 Hoya Lens Italia 20024 Garbagnate Milanese (MI) Via Bernardino Zenale, 27 Tel 02 99071.1 Fax 02 9952981 www.hoya.it 37 CARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA) Via Santino e Pompeo Mazzucchelli, 17 Numero verde 800 258327 www.vision.zeiss.it 38 SCHALCON 00125 Roma Via di Saponara, 614 Tel. 06 526181-15 linee Fax 06 52311329 mail@schalcon.com www.schalcon.com 50 BAUSCH&LOMB - IOM 20050 Macherio (MI ) Via Pasubio, 34 Tel. 039 20731 Fax 039 2010081 infovc@bausch.com www.bausch.com 55 SAFILENS 34079 Staranzano (GO) Via Grazia Deledda, 5 Tel. 0481 712399 - 712407 Fax verde: 800 439433 safilens@safilens.com www.safilens.it 56 Nikon Instruments 50041 Calenzano (FI) Via A. Meucci 59, Tel. 055 300945 Fax 055 300991 www.nikon.it 62 FABIANO GROUP 14053 Canelli (AT) Reg. San Giovanni, 40 Tel. 0141 827801 Fax 0141 827830 www.fabianoeditore.it


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