B2Eyes Magazine 09-2011

Page 1

N9

Siamo sempre sulla cresta dell’onda. VisionOttica torna on air su stampa periodica dal 1° ottobre al 30 novembre. 8 settimane di comunicazione, 45 uscite stampa e oltre 15.000.000 di copie diffuse. www.visionottica.it · numero verde 800 53 63 03

Vicino ai tuoi occhi.


Essilor®, Crizal® e OptifogTM sono marchi registrati di Essilor International. © Photo: Getty/Istockphoto. © Montatura: Face à Face®. MC PP OF REV.0 09-2011

LENTI OPTIFOG™ LA NUOVA TECNOLOGIA CONTRO L’APPANNAMENTO In ogni situazione:

CAMBIO DI AMBIENTE

ATTIVITÀ IN INTERNI

ATTIVITÀ IN ESTERNI

AL LAVORO

Essilor Italia S.p.A. Via Noto, 10 - 20141 Milano - www.optifog.it

B2EYES 205x275 OF.indd 1

15/09/11 10.36


Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Ottobre 2011 numero 9 www.b2eyes.com

N9

N92011 sommario

Siamo sempre sulla cresta dell’onda. VisionOttica torna on air su stampa periodica dal 1° ottobre al 30 novembre. 8 settimane di comunicazione, 45 uscite stampa e oltre 15.000.000 di copie diffuse. www.visionottica.it · numero verde 800 53 63 03

Vicino ai tuoi occhi.

In copertina VisionOttica Direttore Responsabile Angelo Magri Redazione B2Vision Via Ripamonti 44 - 20141 Milano Tel. 02 36638601 - Fax 02 36638600 Francesca Tirozzi f.tirozzi@b2vision.com Direttore commerciale Luciano Cristiano cel. 334 6970786 l.cristiano@b2vision.com Pubblicità Danae de Stefano d.destefano@b2vision.com Editore B2Vision Via Ripamonti 44 - 20141 Milano Tel. 02 36638601 - Fax 02 36638600 Art Direction Meloria Stampa Mediagraf S.p.a. Viale della Navigazione Interna, 89 35027 Noventa Padovana (PD)

b2trade Editoriale Per favore, lasciate in pace Audrey Hepburn e John Belushi! 3 Il punto Nell’era dell’incertezza si è esaurito il tempo delle ambiguità 5 Futuro in vista Interdisciplinarietà: l'ottico optometrista è ancora penalizzato 7 Strategie e mercato La gestione dà i numeri 8 Mercato Il sole? Va su o giù 14 Attualità Convention Vision Group, un momento di svolta per il commercio ottico associato 18 Vivere e vendere! 22 Distribuzione A Livorno va in scena l’ottica 25 b2style Moda Take a look on winter 28 Design Nuove tendenze: vincono i materiali 35 b2expert Consulente La manovra correttiva 2011: novità fiscali 45 Meditazioni Il futuro non è più quello di una volta 48 Natura e visione Visione ed equilibrio 51 Lab La best practice nella gestione del portatore di lenti a contatto 54 b2tech Lenti oftalmiche Zeiss, eccellenza sempre più vicina all’ottico 56 b2job Vetrina offro/cerco 62

Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 € 1,80 - Copia omaggio

1

N9 2011


Sono un ottico. Porto avanti il mio centro da anni, ma penso al futuro, a come nella mia professione

stiano diventando sempre più importanti gli aspetti imprenditoriali:

marketing, comunicazione, acquisti e offerte commerciali.

Per questo sono entrato in un grande gruppo,

dove poter accedere a servizi di alto livello

senza fare il passo più lungo

e senza correre il rischio

di essere assorbito da una

catena, sapendo di restare

fedele a me stesso

e nello stesso tempo

diventare più

GRANDE. Numero Verde 800 53 63 03 • www.visionottica.it • info@visionottica.it


EDITORIALE

PER fAvORE, LAscIATE In PAcE AuDREy HEPbuRn E JOHn bELusHI!

N

elle pagine culturali di Repubblica, sabato primo ottobre, è uscito un ampio servizio articolato in vari pezzi, interamente dedicato agli occhiali. Il taglio di uno di questi, a firma di Federico Rampini, grande esperto di economia, Cina e Stati Uniti, risultava molto originale: in sintesi, il rapporto tra i politici e gli opinion leader americani e i loro occhiali. Dove, tuttavia, l’eyewear era un mero pretesto per un suggestivo spaccato delle correnti politiche made in Usa. Un altro invece, scritto da Gabriella Pescucci, proponeva un “attacco” inedito e accattivante, riferito agli occhiali protagonisti del film culto Il nome della rosa. Peccato, tuttavia, che nelle righe successive l’autrice scivolasse su aria fritta e banalità, come i modelli che hanno fatto la storia del cinema e del costume, da Lolita a Colazione da Tiffany fino a The Blues Brothers. Per chiudere con un laconico “… potremmo mai pensare a Woody Allen senza occhiali?”. Basta, di grazia! Basta con il dare in pasto al consumatore finale un’immagine sempre più stereotipata di un accessorio unico come la montatura, che sia da sole o da vista. In questo modo quotidiani, magazine, persino la televisione rischiano di rendere sempre più ridondanti messaggi un tempo

evocativi, ma ora retrocessi a luoghi comuni senza più alcun appeal. Un vecchio motto milanese invita il pasticciere a fare il proprio mestiere: in altri termini, ognuno di noi dovrebbe svolgere al meglio esclusivamente il lavoro che è in grado di fare. Capiamo benissimo le ragioni commerciali che solitamente stanno dietro queste paginate dedicate all’eyewear, quasi sempre confinate in primavera e autunno, in occasione delle sfilate di moda o delle fiere, con il principale obiettivo - forse è pleonastico ricordarlo – di incrementare i budget pubblicitari. Sfidiamo, quindi, i nostri lettori, nonché i media generalisti, a sfogliare Glasses & Fashion, il semestrale allegato a Il Sole 24 Ore, in uscita il 31 ottobre, prodotto dalla società che pubblica questa rivista: siamo convinti che la differenza si noti e che, soprattutto, la professionalità e la sensibilità di chi il mestiere dell’occhialeria lo vive dal di dentro – aziende, agenti, ottici e altri addetti ai lavori – emergano in maniera limpida e concreta. Il tutto a vantaggio Angelo Magri del consumatore finale.

3

N9 2011


SI PARLA TANTO DEL BELLO CHE È NELLA CERTEZZA; SEMBRA CHE SI IGNORI LA BELLEZZA PIÙ SOTTILE Oscar Wilde

BE INDEPENDENT. EVERYWHERE.

italiaindependent.com

adv.indd 1

16/09/11 15.21


il punto

nell’era dell’incertezza si è esaurito il tempo delle ambiguità

I

media, stampa quotidiana e televisione, campano di notizie rituali che si ripropongono negli anni. In autunno il tema affrontato è sempre “Cosa ci attende al rientro delle ferie?”, seguito dagli stessi commenti sui rincari degli alimentari e dei libri scolastici, che si ripropongono dopo quelli sul tempo e sui trasferimenti da “bollino rosso” da e per le vacanze. Quest’anno, però un tema davvero caldo c’è ed è quello definito “la stangata”, che in verità dovrebbe essere definito: ingiunzione di pagamento del debito pubblico italiano da parte dell’Europa. Lasciamo ad altri il compito sgradevole di commentare la vicenda della contraddittoria raffica di provvedimenti annunciati e smentiti, che è drammatica, ma non seria, per ribadire una valutazione altre volte fatta su queste pagine. Quanto sta accadendo non è un passaggio negativo in una normale evoluzione di un sistema economico, ma la conferma di un’inversione di tendenza annunciata all’inizio del nuovo secolo, esplosa in tutta la sua evidenza con i crolli del 2008, i cui conti vengono presentati oggi con la stangata. Nei prossimi anni nulla sarà più esattamente uguale a quello che è stato negli ultimi trenta. I paesi più virtuosi stanno cercando di reinventarsi un nuovo modello economico che però non si riesce ancora a scorgere se è vero che il campione dell’occidente, la Germania, è afflitto anche lui da incertezze e passaggi a vuoto. Nessuno, quindi, è in grado di suggerire formule e ricette salvifiche, visto che nessuno le adotta e che i paesi che hanno i risultati migliori li ottengono grazie al costo del lavoro realizzato con metodi – si pensi a Cina e India - impensabili nel nostro mondo. Ciò che si può fare, prima di suggerire agli altri di farlo, è di adottare noi stessi comportamenti più attenti ai valori fondamentali a partire dalla qualità del lavoro e dei rapporti interpersonali. In questo senso le maggiori responsabilità spettano a chi, ormai anziano, ricopre posizioni di qualche responsabilità e che dovrebbe percepire la necessità di ispirare i propri comportamenti a principi di responsabilità verso gli altri e soprattutto verso le generazioni più giovani, o se si preferisce di adottare comportamenti, eticamente e professionalmente, corretti. Quanti di noi, in una scala di valori ampia che va dalla responsabilità verso i propri cari e i propri collaboratori fino a quella di governo, si trovano in questa posizione? E quanto potrebbe fare per contribuire a migliorare, anche se non a Danilo Fatelli risolvere, la situazione pesante in cui ci stiamo sprofondando?

5

N9 2011


B2EYES_205X275_latoB.indd 1

13-09-2011 11:51:20


futuro in vista

interdisciplinarietà: l'ottico optometrista è ancora penalizzato

N

ei giorni scorsi mi sono posta una domanda che potrebbe essere così riassunta: «Ma non è meglio restare così come stiamo? In fondo possiamo fare tutto e quanto più facile sarebbe allentare alcune recenti tensioni!». Ho lasciato che questo interrogativo scivolasse in qualche ambito remoto della mente fino a quando, piuttosto bruscamente, sono stata riportata alla ragione da una frase di un collega che in un forum affermava: «Personalmente lavoro come ottico optometrista per passione e per aiutare le persone a vivere una vita migliore. La vista è un bene prezioso e il contributo sociale di ogni ottico optometrista è notevolmente superiore a qualsiasi stipendio». Condivido pienamente questo concetto che rappresenta il motivo per il quale ho assunto con piacere l’incarico associativo che ricopro. Cerco di spiegarmi meglio: in questo paese esiste una realtà optometrica de facto rappresentata da professionisti che si sono creati con studio, sacrificio e impegno, che nulla ha da invidiare agli altri paesi in cui il lavoro dell’ottico optometrista gode di riconoscimento. Si tratta di persone e di colleghi che ogni giorno risolvono le problematiche visive dei loro pazienti e, contemporaneamente, amministrano e gestiscono con impegno e coraggio le loro aziende, piccole o grandi. Ma non è questo il punto. Ognuno di noi può essere denunciato in qualsiasi momento, se prescrive, ad esempio, un astigmatismo di mezza diottria, così come è accaduto di recente a un collega. Certo, le sentenze e la giurisprudenza serviranno ancora una volta a dimostrare quanto è ingiusta la nostra condizione: non possiamo refertare gli esiti visivi per le patenti, compagnie assicurative, banche, aziende, non riconoscono per i rimborsi le prescrizioni dell’ottico optometrista e, ancora, non possiamo inviare i nostri utenti al medico di base, affinché questi chieda una visita specialistica. Qualcuno, forse poche decine in una stima ottimistica, collabora con gli oftalmologi presso ospedali e ambulatori, nella migliore delle ipotesi in un rapporto di consulenza temporaneo, ma mai ufficialmente in una struttura sanitaria pubblica e con un contratto a tempo indeterminato con la qualifica di optometrista. Come giustifichiamo allora la situazione per la quale promuoviamo e spingiamo all’interdisciplinarietà che poi rimane un tacito accordo tra diversi professionisti, ma non sfocia mai in una vera legittimazione? Ogni tanto mi chiedo se davvero pensiamo che il male peggiore in Italia sia la vendita dei premontati al di fuori dei centri ottici. Davvero realmente nessuno di noi girando per l’Europa e il mondo intero non li ha visti in ogni angolo del pianeta? Attenzione, perché la battaglia di noi professionisti della visione sul premontato non è relegata al fatturato, pur considerevole, come ci è stato fatto notare, ma al pericolo (ed è questo il ruolo di Federottica e dell’Albo degli Ottici Optometristi) rappresentato da una situazione in cui l’utente si autoprescrive il premontato eludendo completamente in questo modo qualsiasi tipo di controllo visivo e di prevenzione. Voglio ringraziare il collega autore di questa riflessione per avere riportato tutta la questione al suo punto essenziale. Per questo abbiamo il dovere di trovare una soluzione, la più giusta possibile, ma anche la più lungimirante perché una classe dirigente ha anche una precisa responsabilità nei confronti del futuro di una professione e dei giovani che la svolgeranno, in uno scenario non sempre facile da interpretare anche a causa di una situazione economica piuttosto Rossella Fonte instabile. È un dovere al quale non possiamo sottrarci e un invito che Presidente dell’Albo vorrei rivolgere in questo inizio d’autunno a tutti. degli Ottici Optometristi

7

N9 2011


Strategie e mercato

La geStioNe DÀ i NUmeri Contrazione delle vendite e pressione sui costi impongono di mettere mano al controllo della gestione. Il punto di partenza è l’informazione

A

nche se il numero di merceologie che rappresentano l’oggetto dell’attività commerciale e professionale del centro ottico sono tre, dal punto di vista dei problemi gestionali l’ottica è spaccata in due segmenti. Il primo è quello dei prodotti ad alta rotazione, per i quali non si pongono problemi di svalutazione diretta (saldi) o indiretta (valore di bilancio delle scorte). In questo segmento sono comprese le lenti oftalmiche – per le quali l’ottica dispone di un

di Danilo Fatelli

formidabile sistema di logistica che consente di ricevere solo i prodotti prevenduti, anche più volte al giorno - e le lenti a contatto, la cui rotazione è calcolata su base settimanale. L’altro segmento è rappresentato dai prodotti dell’occhialeria (montature e occhiali da sole) per i quali, soprattutto per quelli da sole, la pressione dell’industria fornitrice, che agisce secondo le logiche della moda presentando sul mercato almeno due collezioni l’anno, crea un disallineamento fra le vendite, che seguono un andamento stagionalizzato, ma in continua regressione tendenziale, e gli acquisti. La

8

N9 2011

mancanza di riferimenti storici e la distanza fra i tempi di ordine e quelli di consegna, sommata agli ordini inevasi, crea un sistema caotico difficile da disciplinare. L’occhialeria, in termini di gestione commerciale ed economica, è senza dubbio il segmento più complesso e meno redditizio della distribuzione ottica. Peraltro, nel mondo della moda è in corso un grande ripensamento sull’opportunità di presentare più collezioni nel corso dell’anno invece di rinnovare le vecchie, sostituendo i prodotti di minor successo, come fanno le grandi catene di abbigliamento internazionali.


Strategie e mercato

Le informazioni di mercato Elemento sostanziale di difficoltà per mettere ordine nella gestione dei prodotti di occhialeria è la mancanza di riferimenti che consentano di accumulare e scambiare informazioni sull’andamento complessivo del mercato e di catalogare le proprie vendite in modo di proiettarle come previsione di quelle future, in base alle quali poter pianificare gli acquisti. Si tratta di un discorso complesso, che qui accenniamo di sfuggita, e che cerchiamo di chiarire con un esempio: se un occhiale da sole come il classico pilot o aviator, prodotto in centinaia di versioni, fosse nato e commercializzato in uno dei canali moderni del largo consumo, gli sarebbe stato attribuito una casella in una classificazione di tutti i prodotti analoghi. Partendo da questo si sarebbe potuto ricostruire, in unità temporali che vanno

dal giorno all’anno, quanti prodotti appartenenti a quella tipologia si sono venduti, nel mercato o in un singolo punto di vendita, a quale prezzo e con quale variazione di valore e quantità rispetto a una identica frazione di tempo precedente. Tutto il sistema degli scambi e delle informazioni del largo consumo, infatti, utilizza una classificazione comune - GS1 che garantisce un unico standard per le informazioni che collegano l’universo della produzione, quello della logistica fino al consumatore, passando attraverso la distribuzione. L’insieme delle regole di questa rete di collegamenti è gestito da un’organizzazione presente in 103 paesi la cui emanazione italiana si chiama Indicod Ecr. Gli strumenti universalmente adottati in questo sistema sono la costruzione di “alberi o codifiche dei consumi”, di anagrafiche di pro-

9

N9 2011

dotto standard, l’utilizzo corretto del codice EAN, dalla produzione all’uscita dalla casse, e infine la raccolta dei dati del mercato in un unico database. L’Ottica O. Nell’ottica tutto questo è disperso in un mare di interventi anagrafici sul prodotto in cui tutti i commercializzatori apportano un loro contributo. Molti ottici hanno tentato di dare ordine alla gestione della loro occhialeria utilizzando tutte le informazioni disponibili sulla movimentazione dei singoli modelli e cercando di trarne una sintesi utile a migliorarla e non una semplice statistica. Presentiamo uno di questi casi attraverso le elaborazioni compiute da un’impresa che ha quattro centri ottici dislocati fra centro città e prima periferia, in contesti e con risultati di vendita diversi, ma con una


Strategie e mercato

caratteristica comune, quella di vendere più prodotti oftalmici della media nazionale. Precedentemente l’azienda gestiva il magazzino contabilmente, ma non lo analizzava ai fini di pianificare gli acquisti e di migliorarne le performance. Dopo la predisposizione dei programmi fatta nel 2009, nel 2010 si è avuto il primo anno completo di risultati di cui riportiamo solo quelli riguardanti le montature, rimandando a un altra puntata le analisi dei prodotti “sole”. Il consuntivo delle movimentazioni di magazzino riportati nella tavola A è sufficiente a chiarire quanto fosse necessario intervenire sul magazzino per pianificare gli acquisti e ottimizzare il rapporto acquistato/venduto per beneficiare dei ritorni, a caduta, su liquidità, recupero delle svalutazioni delle rimanenze, riduzione del numero dei fornitori e di conseguenza dei costi amministrativi (meno fatture,

bolle da archiviare, pagamenti da fare, ecc). Nel caso presentato, tra saldi e svalutazioni dello stock per obsolescenza, la riduzione di valore dello stock è stata del 50%. Va ricordato che fra gli invenduti si trovavano prodotti acquistati prima del 2009. Anche senza tener conto degli interessi su capitale impegnato un terzo abbondante del margine lordo sulle montature è andato così in fumo. L’informazione è il punto di partenza per tenere sotto controllo la gestione, soprattutto in questa fase in cui la convenienza dei prezzi diventa un must e gli utili si contraggono. Come si può constatare dalla tavola C, che riporta il dettaglio delle vendite, e da quella B che presenta una prima e rudimentale griglia di analisi delle vendite, applicando il processo logico di seguito illustrato diventa possibile, se non facile, evitare le trappole in cui questa azienda è caduta, ma non è la

10

N9 2011

sola perché molte delle aziende di cui abbiamo esaminato i risultati hanno avuto gli stessi problemi. Le analisi compiute sulle vendite e sui movimenti di magazzino hanno riguardato: • la destinazione • il tipo di montatura • il materiale prevalentemente usato • i fornitori la cui concentrazione vedi primo grafico a pag. 12 - e ha evidenziato come il loro numero fosse eccessivola marca (per la quale valgono le stesse considerazioni fatte per i fornitori e per i modelli) • il prezzo di vendita da cui è scaturita un’analisi per fascia di prezzo che mostra come le vendite si concentrino in poche classi (vedi secondo grafico a pag. 12) • l’utile lordo e netto Iva e sconti. Non è stato possibile compiere un’analisi per quanto riguarda il colore delle montature.


BBPP_205x275.indd 1

12/09/2011 13:38:36


Strategie e mercato

Il filo logico che collega le operazioni che si possono compiere, partendo dalla disponibilità di un completo sistema di classificazione e informatizzazione della gestione, è la compilazione del bugdet da cui si può ricavare: 1. la stesura di un assortimento base 2. la pianificazione degli acquisti. Il seguito nel prossimo numero.

Il totale delle elaborazioni è stato estremamente complesso e laborioso proprio per l’assenza di un sistema di classificazione che consentisse di passare dal generale al particolare fino all’estremo dettaglio, solo nei casi in cui si evidenziasse un problema da approfondire. A titolo informativo ricordiamo che l’insieme delle elaborazioni ha comportato l’analisi di oltre 10.000 righe del database.

12

N9 2011



mercato

Aldo e Fabio Angiolucci, titolari di Angiolucci Occhiali: il centro ottico di via D'Annunzio a Catania

Il sole? Va su o gI gIù g Iù Secondo i dati GfK il sell out delle montature con filtri solari mostra un andamento a clessidra: a soffrire è la fascia media

N di Angelo Magri

ei primi 6 mesi del 2011 le paia di occhiali da sole fino ai 79 euro di listino vendute nei negozi di ottica italiani sono aumentate del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso,

14

N9 2011


mercato

Luca Marziali, responsabile commerciale di Marziali e Farneti: sotto il punto vendita di via Zambonate, nel cuore di Bergamo

Gli fa eco Gianni Folletto, titolare di 16 centri ottici, in massima parte a Roma, con l’insegna Milleocchiali. «In quantità l'occhiale da sole a oggi è rimasto più o meno invariato, ma per ciò che riguarda la marginalità abbiamo aumentato di qualche punto percentuale, poiché è stato fatto un investimento sui nostri prodotti a marchio - afferma Folletto – Riscontriamo, inoltre, un incremento della vendita degli occhiali sopra i 200 euro, pari a un 4% rispetto allo scorso anno, e la previsione è di chiudere in positivo il 2011». Pensano positivo anche più a sud. «Le vendite totali degli occhiali da sole sono aumentate rispetto al 2010 perché la presenza di un grande assortimento di prodotto, soprattutto nei centri commerciali, ci permette una visibilità e un’attrattiva maggiori durante tutto l’anno e non solo nel periodo estivo – sostengono Aldo e Fabio Angiolucci, proprietari di Angiolucci Occhiali, 15 negozi di ottica nella Sicilia orientale - Quest’anno sono però mancati quei fenomeni commerciali che inducevano negli anni scorsi a cambiare occhiale, che spingevano i ragazzi ad acquistare un occhiale per colore di un determinato modello, sempre legati però a fasce di prezzo basse e a elevate rotazioni di prodotto. Indipendentemente dai fenomeni stagionali, noi lavoriamo molto meglio sulla fascia alta.

portando la quota di mercato di questo segmento dal 12,9% al 15,3%. Anche il segmento successivo, quello che va dagli 80 ai 99 euro al pubblico, risulta in crescita. Subito dopo, però, si registra un crollo. Mentre la fascia top, quella che esce dai centri ottici a più di 200 euro, nonostante la congiuntura fortemente negativa ha mantenuto la quota di mercato e addirittura incrementato dell’1% il numero di pezzi venduti. «Ci rispecchiamo nell’analisi di GfK: estendendo la valutazione ai primi 8 mesi di quest’anno, abbiamo, infatti, registrato un netto calo della fascia media di prezzo nel sole – commenta Luca Marziali, responsabile commerciale di Marziali e Farneti, una dozzina di punti vendita in Lombardia – Mediamente da gennaio ad agosto abbiamo venduto meno pezzi ma con un prezzo medio più alto: ciò significa che, nel complesso, si sono ridotti leggermente i volumi a fronte di un lieve incremento della marginalità. Siamo convinti che questo trend proseguirà anche nell’ultima parte del 2011».

15

N9 2011


mercato

Fonte: GfK Retail and Technology Italia

Il negozio Milleocchiali di corso Vittorio Emanuele, nel centro di Roma. A sinistra, il proprietario dell'insegna, Gianni Folletto

Per noi la stagione sole è ancora in corso e, a parità di superficie, manteniamo le vendite in pezzi registrate nel 2010. Se consideriamo le nuove aperture, chiuderemo con il 25% in più. È aumentata la media prezzo, vendite sempre più qualificate e prodotti di qualità ci aiutano a migliorare».

16

N9 2011


VO2677S VO2677S_26Sett.indd 1

29/08/11 13:47


attualità

convention vision Group, un momento di svolta per il commercio ottico associato A Roma, il nuovo rasemblement distributivo costituito da Vision Service Group e Vision Is, ha presentato un progetto di piano di marketing retail integrato con la rete di centri ottici

S

di Ario Terzi Sergio Perris, ha partecipato tutto lo staff della sede e ha assistito con grande attenzione e partecipazione una “folla” di oltre 400 persone.

e avessi dovuto dare il titolo all’incontro con gli affiliati, organizzato da Vision Group il 18 e 19 settembre a Roma nel verde dello Sheraton Golf, avrei scelto, al posto del termine Convention, quello di Costituente. I quasi venti interventi che hanno scandito il ritmo serrato delle due sessioni di lavoro hanno disegnato, coprendo tutte le aree strategiche, organizzative e socio-aggregative delle attività del Gruppo una struttura distributiva associata del tutto nuova e, per il nostro paese, originale, di cui l’incontro di Roma, a mio parere, ha rappresentato un momento fondante, anche se molte componenti del progetto presentato provenivano dalla storia recente di Vision Service Group. Volendo cogliere in grande sintesi i passaggi più significativi dei molti temi proposti, questi si possono riassumere nelle aree tematiche in cui si è articolato il piano presentato, vale a dire quella strategica, connessa con quella della comunicazione, e quella commerciale collegata strettamente con lo sviluppo dei prodotto, i rapporti con l’industria e con la logistica. Alle due sessioni di lavoro, aperte e moderate nella componente strategica da Marco Procacciante, in quelli commerciali da Daniele Anselmo e in quelli marketing da

1

Area strategica Il filo sequenziale della coerenza e della continuità lega gli accadimenti e le evoluzioni strategiche e organizzative del Gruppo, dal lancio dell’insegna VisionOttica – ottobre 2008 – alla consacrazione della joint-venture con Vision Is da cui ha preso origine Vision Group, passando per la fine di Kentral e della conseguente collaborazione con Salmoiraghi & Viganò. Il piano di marketing parte dal posizionamento delle quattro insegne a disposizione degli associati (Eurovista, Vision Service Group, Vision Is, VisionOttica) che consentono la massima flessibilità di adesione agli ottici e da una visione complessiva del mercato in cui agisce, oltre che con le leve commerciali e dell’integrazione dei ruoli fra sede e piattaforma operativa degli affiliati, con strumenti quali la formazione e la certificazione della qualità. La mission da cui originano le strategie prescrive l’affermazione di un’identità forte basata su vantaggi competitivi che garantiscono l’esplicazione economicamente positiva dell’attività sul field e il rafforzamento della presenza di centri ottici VisionOttica sul territorio con l’obiettivo di acquistare, entro

2

3 18

N9 2011

4


attualità

Un momento di incontro con alcuni rappresentanti del Customer Advocacy

La comunicazione. Le campagne per il lancio, l’affermazione dell’insegna e il radicamento della sua conoscenza presso i consumatori sono state avviate nell’ottobre 2010. La head line dei messaggi impiegati nella comunicazione era rappresentata dalla proposta al consumatore di testi visivi, individuati come elemento capace di focalizzarne l’attenzione sulla competenza professionale. Le campagne sono proseguite nel corso del 2011 con un piano di comunicazione che ha coinvolto tutti i media e si prolungherà nei prossimi mesi per poi avviare un’operazione di consolidamento che verrà attuata nel prossimo anno con un potenziamento della strategia di comunicazione. Ricerca della coerenza e della continuità formale della comunicazione e focus sulla famiglia testimonial di “VisionOttica” protagonista della comunicazione saranno i punti fermi dell’attività di comu-

il 2015, la leadership del mercato e quella della notorietà dell’insegna. Componente strategica fondamentale è il Comitato di Customer Advocacy, vero laboratorio di sintesi strategica e incontro con la realtà dei centri ottici, attivato da affiliati coordinati dalla sede, con il compito di indirizzare la comunicazione sia a livello nazionale che locale. I cardini strategici del piano sono basati sull’economia di scala che la dimensione consente e sul ruolo europeo che Vision Group sta assumendo. Il mercato è sempre più una sfida con il consumatore e, come è stato affermato da Enrico Finzi nella presentazione della ricerca sul consumatore con la quale è iniziata la due giorni romana, un puzzle sempre più complesso in cui l’interazione tra l’azione locale (vicini e amici del consumatore) e quella nazionale (la garanzia e la fiducia della brand) sono presupposti per il successo.

Nelle foto: 1 Marco Procacciante 2 Moreno Sereni 3Daniele Anselmo 4 Sergio Perris 5 Paolo Fonelli 6 Giovanni Palermo 7 Maurizio Bianchi 8 Carlo Redaelli

5

6

7 19

8 N9 2011


attualità

9

10

11

12

selezione è affidati agli ottici affiliati e l’assortimento che è l’utensile principale delle politiche commerciali. Vision Service Group aveva già avviato un’attività di pianificazione degli acquisti da cui è scaturito il sistema presentato in questa occasione che ingloba in un’unica visione la selezione dei fornitori, dei prodotti. Il budgeting e la logistica. Il progetto avviato nel 2010 subisce, con l’evoluzione presentata in questa occasione, una forte accelerazione, sia perché viene inserito in un sistema logistico plurifunzionale, sia per l’adozione di “Oscar”, un sistema di connessione telematica fra centri ottici, fornitori e Sede che consente di programmare gli acquisti in funzione del budget delle vendite e di fluidificare i successivi flussi logistici fino al centro ottico. Il sistema consente molti livelli di flessibilità e di utilizzo e comporta vantaggi nella gestione degli stock (specie per l’occhialeria dove potrà, grazie al reso degli invenduti, annullare le eccedenze) e all’economia delle imprese affiliate attraverso il miglioramento della marginalità. Naturalmente la pianificazione degli acquisti parte dalla selezione dei fornitori partner,

nicazione nel 2012. Va ricordato che il finanziamento delle campagne di comunicazione, che è stato dell’ordine di 1,5 milioni di euro, è partecipato dagli affiliati VisionOttica che, con la mediazione dei membri del Comitato di Customer Advocacy, integrano il programma nazionale con iniziative a livello locale. Qualità e formazione. Una strategia complessa come quella messa in campo da Vision Group richiede partner consapevoli e preparati e ha bisogno, per esplicarsi, di un efficace percorso di qualità per i centri ottici, premessa che necessita di comportamenti omogenei e normalizzati e di pacchetti formativi per imprenditori associati e i loro collaboratori per integrare, dove necessario, in campo imprenditoriale, professionale e commerciale, le loro conoscenze e il loro bagaglio professionale. Area commerciale La pianificazione degli acquisti. Il marketing mix dell’impresa commerciale (o se si preferisce il retail marketing mix) si poggia su due valori fondamentali: la location la cui

E DoPo il MEEtiNG è PARtito il RoADShow SUl tERRitoRio A intervallare le due impegnative giornate dedicate ai lavori del meeting di Roma ci ha pensato un momento conviviale, organizzato domenica 18 settembre all’ora dell’aperitivo negli spazi del Sheraton Golf Parco de’ Medici. Due giovani e affascinanti artiste, una al violino elettrico, l’altra al canto, hanno allietato gli ospiti dell’evento. Poi ci ha pensato Vendramin, geniale pittore che ha disegnato una tela come suo solito, cioè all’incontrario, raffigurante il volto di John Lennon, in qualità di icona del personaggio che indossa gli occhiali, a coinvolgere gli affiliati presenti, invitandoli a firmare l’opera. Ha fatto poi seguito un’elegante cena di gala. Nel pomeriggio di domenica 18 settembre, l’amministratore delegato Marco Procacciante aveva avviato i lavori, dando il

benvenuto agli affiliati presenti, illustrando il programma delle due giornate e invitando sul palco per un saluto il presidente di Vision Group, Gianni Cesana, e il suo vicepresidente, nonché fondatore di Vision Is, Moreno Sereni. Poi il noto sociologo Enrico Finzi ha spiegato l’evoluzione dei comportamenti d’acquisto del consumatore, facendo una fotografia del mercato dell’ottica oggi in Italia; Daniele Anselmo, chief operating director del gruppo, ha sottolineato la coerente ed efficace risposta ai cambiamenti offerta dal nuovo sistema commerciale di Vision Group, mentre l’Ict manager, Luca Gaion, ha illustrato l’innovativo portale Oscar. Ancora Anselmo ha analizzato i servizi di logistica e di pianificazione degli acquisti e degli assortimenti. Un focus particolare è

20

N9 2011


attualità ottici potranno utilizzare le opportunità di acquisto sia per ottimizzare gli acquisti sia per creare pacchetti di offerte mirate a target specifici di clienti. I prodotti a marchio. Nella pianificazione degli assortimenti dell’occhialeria è stato identificato un segmento in cui collocare una nuova brand esclusiva di VisionOttica: Contemporary Heroes, che si inserisce armonicamente, in termini di prezzi al pubblico, nella scala dei valori dei grandi brand coprendo un’area importante, non efficacemente presidiata. Per le lenti oftalmiche si è proceduto con la delimitazione di un pacchetto di fornitori partner, nell’ambito della cui offerta è stato ricavato un catalogo di lenti completo per tipologia di prodotto e prestazioni frutto della collaborazione con BBGR - Galileo: la gamma delle lenti proposte, a cui è stato dato la brand Nakyma si inserisce per livello qualitativo e prezzo all’ottico e al pubblico in modo armonico rispetto alle proposte dei fornitori partner con i quali vengono condivisi gli obiettivo di vendita da cui scaturiscono una serie di vantaggi economici e di servizio per gli ottici associati.

Nelle foto: 9 luca Gaion 10 Angela Muto 11 Cinzia Galbusera 12 Enrico Finzi 13 Alessandro Modestino

13 dalla classificazione delle brand e dei prodotti che, costituendo l’assortimento base, rappresentano il pacchetto su cui si attiva la pianificazione degli assortimenti e di conseguenza degli acquisti. Agli affiliati vengono, così, forniti gli strumenti per migliorare le performance dei loro punti vendita (giro d’affari e margini lordi) integrando le loro politiche commerciali – che sono il frutto anche del contesto competitivo e socio economico in cui operano – con quelle dell’insegna che afferma valori che provengono dalle strategie e dal posizionamento dell’insegna a livello nazionale. Nel difficile contesto attuale e l’attenzione posta dai consumatori alla convenienza, le promozioni con sconti e tagli di prezzo effettuate dalla concorrenza creano confronti che danneggiano i centri ottici. La risposta, da cui si genera fedeltà e quindi traffico, è quella del rafforzamento della leva professionale, ma nel contempo è necessario ampliare i confini della collaborazione con l’industria per ricavare risorse che verranno messe a disposizione degli ottici attraverso l’opportunità di acquisto la cui efficacia sarà rafforzata se trattate dalla logistica di Gruppo. Gli

Marco Procacciante con Gianni Cesana

stato dedicato al passaggio dal prodotto a marchio agli House Brand, con un’approfondita analisi dell’offerta di lenti oftalmiche Nakyma Vision Group da parte del wholesale manager, Giovanni Palermo, mentre la category manager Cinzia Galbusera ha parlato della nuova collezione di montature Contemporary Heroes. I lavori di lunedì 19, invece, si sono aperti con il piano di marketing di Vision Group, descritto da Procacciante, cui ha fatto seguito il programma Amici per la Vista con il responsabile dell’Area Medica, Carlo Redaelli. Il direttore marketing & franchising, Sergio Perris, la brand specialist VisionOttica, Angela Muto, e l’amministratore delegato di Meloria, Alessandro Modestino, hanno dettagliatamente illustrato l’evoluzione

della strategia di comunicazione dell’insegna VisionOttica. Il direttore dell’area qualità e formazione, Maurizio Bianchi, ha evidenziato i supporti che il gruppo mette a disposizione dei propri affiliati per la realizzazione degli ambiziosi progetti, come un consulting center dedicato, la Certificazione del Servizio e un’offerta ricca e articolata di programmi formativi. Infine Umberto Sereni, presidente di Vision Group Special, ha raccontato l’attività di charity, nata con Vision Is Onlus, in favore delle popolazioni del Madagascar. A circa un mese dall’evento romano, lunedì 10 ottobre, è partito da Milano il roadshow sul territorio nazionale, che coprirà tutte le aree, per spiegare nel dettaglio queste novità agli affiliati di Vision Group: si concluderà il 28 novembre a Caserta.

21

N9 2011


attualità

ViVere e Vendere! Dopo le “Pillole di Marketing”, lanciate nel 2010, arrivano le “Pillole di Vendita”, un utile strumento per chi vuole migliorare le proprie performance nel settore dell’ottica

P

di Nicola Di Lernia

il loro talento non li esonera dall’allenarsi. Sono i piccoli cambiamenti a realizzare grandi rivoluzioni. È il primo consiglio utile di questo libro. Cari venditori, pensate a come potrete in poco tempo realizzare risultati insperati che vi ricompenseranno del costo del libro e dello sforzo per leggerlo e applicarlo.

enso che la platea più difficile da coinvolgere a un evento formativo sia quella di un gruppo di venditori. Sia ben chiaro, io amo la vendita e i venditori sia che oggi si chiamino commerciali, informatori, consulenti, ecc. Chi vende per professione ha la curiosa consapevolezza di aver già visto e fatto tutto quello che c’era da fare. In sintesi, il loro percorso esperienziale è talmente forte e aspro da indurli - senza naturalmente fare di tutta l’erba un fascio - a non credere di poter ricevere un’indicazione nuova e soprattutto utile su come vendere meglio. “Vivere e Vendere” è la premessa del nuovo libro “Pillole di vendita per l’Ottica” che ho scritto insieme a Paolo Valentini, anche lui esperto del settore da oltre 10 anni. “Pillole di Vendita” ha la presunzione di confermare e superare il successo di “Pillole di Marketing”, lan«A una persona ciato a Mido 2010. Al titolo della non potete nuova pubblicazione, si potrebbe insegnare aggiungere lo slogan “vivere e qualsiasi cosa, respirare”. Respirare nasce sponpotete solo taneo al neonato fin dal primo aiutarla a pianto post parto, senza che nesscoprirla dentro suno glielo insegni, lo fa e basta. di sé» Eppure alcuni esercizi di respiGalileo Galilei razione permettono performance di canto, dizione e perfino immersione assolutamente sopra la media. Anche per gli ottici la vendita si fa tutti i giorni come, appunto, respirare. Questo libro ha, quindi, l’intenzione di somministrare “pure pillole di benessere” che aiutino a perfezionare la relazione con il cliente, rendendola più giovane, geniale ed efficace. Si parte dal presupposto di non dare nulla per scontato e che per migliorare le proprie performance è necessario aggiornare anche il proprio staff: se guidato e monitorato potrà permettere un risultato superiore al 10% rispetto all’anno precedente. Neppure i fuoriclasse sono in grado di condurre un percorso vincente continuativo e comunque

Nicola Di Lernia

22

N9 2011



Ž Siamo il primo brand di occhiali con negozi monomarca in tutta Italia ed offriamo prodotti di qualita e design a prezzi snelli. Accogliamo i nostri clienti con personale competente, in spazi luminosi e confortevoli, arredati con accattivanti espositori brevettati Nau!, che attraggono irresistibilmente anche i visitatori piu distratti. Siamo moda, tendenza e design. Rinnoviamo le collezioni ogni 30 giorni con prodotti in edizione limitata. E cosi che assicuriamo un assortimento sempre fresco e allineato alle tendenze moda piu attuali incentivando i nostri clienti a tornare tutti i mesi. Offriamo opportunita straordinarie ai nostri Affiliati seguendo la logica del riassortimento solo sull’effettivo venduto. In questo modo abbattiamo sensibilmente i temutissimi costi di magazzino. Tutto e allineato alle reali vendite del negozio! Assicuriamo ai nostri Affiliati un’assistenza completa e continuativa, marketing, gestione, ricerca, selezione e formazione del personale. Nau! e un business concreto, caratterizzato da un’offerta fortemente distintiva, qualitativa e fashion. Aprire un negozio Nau! significa fare un investimento contenuto con un ritorno rapido! Contattaci per fissare un incontro in uno dei nostri negozi o nella nostra sede di Castiglione Olona. franchising@nauottica.com

Nau! S.r.l. - Via S. e P. Mazzucchelli, 7 - 21043 Castiglione Olona, (VA) - Tel. +39 0331 861233 - www.nauottica.com

adv.indd 1

16/09/11 12.57


? o lei i el o. na , nn do el c è u ne l’a on d c o on d e l l m e t à t ti d e o i m l’o ici es rs ra se od i m ve lt E D ogn ttra all 'a e r io a o d a p g i st g un v i a i a v r Un iale cc h ll’o

de

distribuzione

A Livorno vA in scenA L’otticA Il teatro è la grande passione di Barbara Mugnai. Mai, però, quanto la professione ereditata da due genitori che da subito hanno voluto che lavorasse “con” loro e non “per” loro

L

di Angelo Magri

o racconta quando l’intervista è ormai finita, come se non la ritenesse una cosa importante per i lettori o semplicemente per schermirsi. «Finora abbiamo parlato della grande passione della mia vita, che poi coincide con la mia professione. Ma io ho un altro grande interesse, il teatro. Certo, a livello amatoriale, anche perché proprio il lavoro nel mio negozio non mi ha mai consentito di fare di più. Ma tutte le sere provo o recito, anche fino a ore tarde». E a questo magazine, per la prima volta, confida un segreto quasi inconfessabile. «L’ottica è la mia vita e voglio assolutamente continuare a praticare questo mestiere. Ma se si potesse lavorare meglio, allora riuscirei a ritagliarmi più tempo per il palcoscenico e sarei ancora più felice». Semplicità, chiarezza, determinazione: Barbara Mugnai è tutta qua. Ma dietro ci sono quasi 30 anni di attività professionale in un centro, l’Ottica Mugnai Umberto, aperto dal papà a Livorno nel 1970 e ora portato avanti da lei e dal fratello Alessandro, grande esperto a livello nazionale di contattologia, in particolare di ortocheratologia. «Senza dimenticare il contributo di mamma Vera, ancora più presente e vicino a noi dopo la scomparsa di papà, due anni orsono». Come si fa, del resto a dimenticarsi di una coppia di genitori che da subito, dopo il diploma di ottico al Fleming di Perugia, hanno aperto le porte non tanto alla figlia dei proprietari, ma piuttosto a una giovane e promettente collaboratrice, che aveva voglia d’imparare e il dovere di sbagliare. «Sin da quel lontano

Barbara Mugnai

25

N9 2011


distribuzione

La famiglia Mugnai nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede, nel 1993, in Piazza Attias 13, nel cuore di Livorno

1981, appena messo piede in negozio, dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica, Vera e Umberto non mi hanno mai dato la sensazione che stessi lavorando “per” il loro centro ottico, ma “con” loro nell’impresa di famiglia». Così Barbara lavora e studia nei due anni necessari per ottenere il diploma («Avrei voluto frequentare l’Irsoo di Vinci, ma a quel tempo non offriva corsi di ottico per lavoratori»). Dopodiché entra in pianta stabile nel punto vendita livornese, senza trascurare l’aggiornamento professionale: un corso di contattologia proprio a Vinci e il diploma triennale in optometria con il prof. Villani («Una sorta di laurea ante litteram»). Possibile però che il rapporto con il fondatore del negozio sia sempre con cui abbiamo iniziato questa stostato così idilliaco? «Sembrerà strano, ria. «Noi ottici dovremo sempre esprima il mio crescente amore per l’ottica mere un elevato livello professionale, ha permesso a papà di dedicarsi a ma è auspicabile che sul mercato si quella che era l’altra sua passione da riduca la concorrenza sleale. Quelsempre: i numeri, la la che una volta era contabilità aziendale. E «Noi ottici dovremo caratterizzata sopratpoi lui ha letteralmente tutto dal comparaggio, sempre esprimere goduto nel poter pasmentre oggi può essere un elevato livello sare il testimone della riconducibile all’espanprofessionale, ma è guida del centro ottico sione, in certi casi al auspicabile che sul a me e mio fratello». mercato si riduca la limite dell’aggressione, Eppure una cosa i suoi concorrenza sleale» da parte delle catene. gliel’hanno rimproveNoi ne siamo testimoni rata… «Una soltanto: di essere troppo diretti, visto che un anno e mezzo pura, come persona ma anche come fa ad appena un numero civico di professionista. Io tuttavia sono sempre distanza dal nostro negozio ha aperto andata avanti su questa strada, certa un punto vendita dell’insegna Claro». che la massima correttezza, nella vita Le catene sempre più concorrenziali, come nel lavoro, prima o poi paga». i grandi marchi che si dirigono verso E forse è proprio questa “purezza” chi fa dei volumi il punto di forza, a consentirle di intravedere il futuro una città, Livorno, che soffre la crisi ideale per lei e per l’ottica in Italia: della sua principale fonte di reddito, quel “se si potesse lavorare meglio”, il porto: tutto questo sarebbe suffi-

26

N9 2011

ciente per far alzare bandiera bianca a molti. A molti forse, ma non a una donna di questa terra. «La continuità con la tradizione familiare la esprimiamo nei valori, nei principi, nel modo di trattare il cliente. A livello commerciale, però, abbiamo avviato una diversificazione che ci ha portato a puntare su prodotti di nicchia di alto livello da una parte e, dall’altra, cioè nella fascia più economica, sulle private label del gruppo d’acquisto cui siamo associati, Oxo. Escludendo progressivamente dalle nostre vetrine le griffe». Proprio tutte, persino Ray-Ban? «Quella non potrei mai e non solo per un motivo commerciale: appartengo alla generazione cresciuta con il mito degli Stati Uniti, da lì mi facevo portare i Levi’s 501 originali e quando potei acquistare i miei primi Ray-Ban mi sentii la ragazza più felice della terra», conclude con un sorriso Barbara Mugnai.


adv.indd 1

16/09/11 12.58


moda

TakE a look oN wINTER Gli occhiali si ispirano alle tendenze dell’autunno inverno: si lasciano guidare dai colori, dalle forme in perfetta simbiosi con il mood per la stagione fredda di Francesca Tirozzi

REFINEd TaSTE

1. Ayala Bar Come in un ricamo i materiali - vetri, perline, frammenti di tessuto, fili, pietre - s’intrecciano e si fondono guidati dalla sapiente manualità e da un intuito straordinario 2. Bally La collezione Urban Soul impersonifica lo stile “city chic” ed evidenzia l’evoluzione al femminile delle righe Bally in un range di accessori disegnati per una donna cosmopolita 3. Gucci Occhiali da sole 1921 in edizione speciale, come parte della collezione esclusiva ideata per celebrare il 90esimo anniversario del marchio. Completamente rivestito in pelle naturale, questo occhiale femminile in edizione speciale presenta una forma elegante, ampia e allungata, con lenti in vetro. Sull’asta sinistra è applicata una placca in oro 18 kt con inciso il nuovo logo G. Gucci Firenze 1921

28

N9 2011


moda

GREEN avIaToR 1. Ermanno Scervino Look da sfilata autunno inverno 2011-2012 2. Moreschi Army Boot è la reinterpretazione dei classici anfibi militari: fondo gomma, robusta suola in carrarmato, pelle invecchiata e fibbie alla caviglia

3. Emporio Armani Doppio ponte ultra flat a contrasto con la forma perfettamente rotonda delle lenti e dettagli curatissimi per questo occhiale dalla forte personalità 4. Giotto Flessuosa, elegante, con quel sapore un po’ rétro in stile anni ’50, è la bicicletta che sposa efficienza tecnica e gusto estetico. La impreziosiscono i dettagli in pelle: la sella Brooks, la borsa e i rivestimenti dei manubri di fattura artigianale

29

N9 2011


moda

NIGhT Shadow

1. Isabella Tonchi Da look book autunno inverno 2011-2012 2. Sea Star Milano Linee morbide per la borsa maxi sempre pi첫 esigente e multiforme 3. Misis Anello maschera in argento satinato, zirconi bianchi e smalto nero 4. Elizabeth Arden Ombretto a lunga tenuta dalla formulazione innovativa che combina vera seta dalla consistenza impalpabile, vitamine A, C ed E con siliconi e principi emollienti ad alta tecnologia 5. J.F. Rey Materiali hitech, design deciso e colore unico per questo modello vista

30

N9 2011


moda

uRbaN maN

1. Lindberg Modello sole che si estende dall'eleganza esclusiva al lusso discreto, passando attraverso robustezza e una ottima funzionalità 2. Rider Da look book autunno inverno 2011-2012 3. Fiat Sneakers alte dall’effetto invecchiato 4. Nava Borsa in pelle portadocumenti con due tasche anteriori

31

N9 2011


moda

SEE ThRouGhT

1. Esprit Questo modello dona un tocco di raffinatezza leggiadra, disponibile con frontale bi-color realizzato con tecnica di color-blocking delicatamente trasparente 2. Louis Vuitton Look da sfilata autunno inverno 2011-2012 3. Ottavia Failla Borsa in visone colore grigio perla con tasca centrale a zip chiusa da boules di Swarovski e interno fodera di seta 4. Heko+Life Orologio colorato e leggero, con cassa e bracciale in monoblocco di resina hi-tech ultraleggera e semitrasparente, caratterizzato dalla presenza del dispositivo Aura Activator, un "riequilibratore energetico" studiato, brevettato e prodotto in Italia

32

N9 2011


ray-ban.com

RX5184_26Sett.indd 1

MOD. 5184 COL. 2012

29/08/11 13:47


Essilor®, Crizal® e OptifogTM sono marchi registrati di Essilor International. © Photo: Getty/Istockphoto. MC PP OF REV.0 09-2011

LENTI OPTIFOG™ VISIONE LIBERA IN OGNI SITUAZIONE

CAMBIO DI AMBIENTE

ATTIVITÀ IN INTERNI

ATTIVITÀ IN ESTERNI

AL LAVORO

Essilor Italia S.p.A. Via Noto, 10 - 20141 Milano - www.optifog.it

B2EYES 205x275 OF.indd 2

15/09/11 10.36


designer

nuove tendenze: vincono i materiali Dalla ricerca estrema per il lusso alla carta riciclata, dal corno al legno. Nelle collezioni eyewear presentate a Silmo 2011 in primo piano, oltre al design, anche l’utilizzo di materie prime molto particolari di Francesca Tirozzi

è

un concetto originale quello di coprire le montature con carta riciclata, ideato dal designer cinese Simon Chim. «In Cina c’è una sensibilità particolare per tutto ciò che può essere recuperato e riutilizzato – ha spiegato il designer all'ultimo Silmo, tenutosi a Parigi dal 29 settembre al 2 ottobre – I modelli di occhiali da me realizzati si basano su questo concetto: il cliente può inviarmi un occhiale, oppure scegliere tra quelli da me proposti, e mandarmi anche la carta con cui “avvolgerli”». Da questa idea, Chim realizza modelli con carta per i cioccolatini oppure con le pagine dei fumetti. La vera tendenza è però

verso i materiali di lusso, soprattutto per il corno. Sono, infatti, numerose le aziende che hanno creato il proprio core business intorno a questo materiale prezioso, come Horn-i o Zuerihorn, per citarne alcune. Anche Lindberg, il marchio di lusso che ha fatto del titanio il proprio core business, presenta una linea in corno, dalle forme tonde. Il legno è, invece, protagonista con W-Eye, unico italiano ad aver ricevuto una nomination al Silmo d’Oro, e con Feb31st che ha presentato per la prima volta al salone francese le proprie montature “artigianali”. Il materiale prediletto rimane comunque l’acetato per modelli più colorati, come gli I-Thin di Italia IndepenNelle foto due modelli sole di Feb31st

35

N9 2011


designer

Lunettes Kollektion

Lindberg

dent o i modelli di ispirazione vintage di Lunettes Kollektion. Kirk Originals

sceglie, invece, l’acrilico per le sue due nuove colcol lezioni. Questo innova innovativo materiale regala la stessa luminosità del vetro, se rifinito con una straordinaria palette di colori formata da smeraldo, acquamarina, corallo, ametista e ambra. In generale il metallo

Kirk Originals

36

N9 2011

“sopravvive” in aste e dettagli e nella nuova collezione di Alain Mikli, ispirata a una favola armena “The Prince Sausse”, in cui il viene lavorato per dar vita a una linea eyewear maschile minimal e a montature femminili molto particolari, in cui il frontale è sormontato da una coroncina.


HOYALUX iD SOLUZIONI PERSONALIZZATE PER OGNI ESIGENZA

Individuale per eccellenza - fino a 10 parametri

Evoluta - fino a 5 parametri

Le progressive TOP per tecnologia e comfort ai massimi livelli. La lavorazione iD FreeForm a doppia superficie integrata, brevettata da Hoya, garantisce che superficie anteriore e posteriore assicurino in modo sinergico ineguagliabili prestazioni visive: • eccezionale interazione vicino-lontano • ampi campi visivi privi di distorsioni • immediato adattamento • totale stabilità anche in movimento

PROGRESSIVE HOYALUX iD: BENEFICI EVIDENTI PER I CONSUMATORI, VANTAGGI UNICI PER GLI OTTICI-OPTOMETRISTI PROFESSIONISTI.

Accessibile - 3 parametri

La tecnologia d’avanguardia firmata Hoya


Bambini e adolescenti – le lenti a contatto possono essere parte del loro mondo? Sarah Morgan

Optometrista e Visiting Scientist all’Università di Manchester. È autrice del libro The Complete Optometric Assistant ed esperta in comunicazione efficace e nota speaker internazionale Storicamente, ai bambini di età inferiore a 16 anni viene sconsigliato l’utilizzo di lenti a contatto. Oggi, invece, i giovani ametropi possono essere incoraggiati maggiormente a provare lenti a contatto grazie a migliori geometrie e materiali e grazie alla convenienza delle lenti disposable. Questo articolo prende in esame le opportunità esistenti sia per l’applicatore che per il giovane ametrope, in aggiunta ai risultati dell’evidenza clinica, che indicano come l’uso di lenti a contatto può avere un enorme impatto sui pazienti più giovani.

Tendenze prescrittive Una recente ricerca sulla prescrizione delle lenti a contatto in tutto il mondo1, in cui sono state esaminate oltre 100.000 applicazioni, ha evidenziato che solo lo 0,1% erano bambini di età compresa fra 0 e 5 anni, l’1,6% tra 6 e 12 anni e l’11% erano adolescenti. Questi valori non sono uguali in tutte le aree, ad esempio le applicazioni di pazienti di età inferiore a 18 anni negli Stati Uniti sono circa il 17% rispetto all’11% nel Regno Unito.

Diverse categorie definite in base all’età Il comportamento prescrittivo della maggior parte dei contattologi nei confronti dei bambini dovrebbe essere coerente con i risultati molto bassi trovati dalla ricerca, non solo per la bassa prevalenza della miopia in questa fascia di età, ma anche per effetto delle esigenze eccezionali associate all’applicazione di lenti a contatto nei neonati e nei bambini piccoli. Ad esempio, con le afachie monolaterali dove le lenti a contatto devono essere

applicate il più presto possibile al fine di garantire il maggior impatto sullo sviluppo dell’acuità visiva di Snellen2, queste applicazioni sono generalmente gestite nei reparti di contattologia negli ospedali. La percentuale quindici volte superiore di bambini che utilizzano lenti a contatto nella fascia di età successiva (6-12 anni) si correla bene con la bassa prevalenza della miopia in questa fascia di età, anche se questo varia notevolmente con la razza3. Studi epidemiologici hanno evidenziato una prevalenza della miopia negli adolescenti (età 13-17) di circa il 34%4, come dimostrato dal maggior numero di portatori di lenti a contatto in questa fascia di età più avanzata e che si evidenza nel sondaggio sulle tendenze prescrittive.

L’impatto delle lenti a contatto su minori Nella compensazione della visione le lenti a contatto offrono a bambini e adolescenti gli stessi vantaggi garantiti agli adulti. La fase dell’adolescenza può essere considerata come la fase del “bisogno” di affermare la propria immagine e del desiderio di allinearsi con i coetanei. Questo può voler dire che i pazienti più giovani, tra 6 e 12 anni, potrebbero ricevere un trattamento più “tradizionale” ed essere potenzialmente anche trascurati. Un recente e importante studio ha esaminato l’impatto che l’uso delle lenti a contatto può avere su bambini e adolescenti, con un manifesto miglioramento nella qualità della vita, aspetto personale e partecipazione ad attività5. L’età di insorgenza della miopia può essere quella degli ultimi anni della scuola primaria, e in questi bambini è

stato evidenziato come l’applicazione di lenti a contatto può influenzare la loro auto-percezione dell’aspetto fisico, competenza atletica e accettazione sociale6.

Qual’ è l’età migliore per iniziare ad utilizzare lenti a contatto? Ci sono diversi fattori da tenere presente quando si decide di applicare lenti a contatto a un bambino o a un adolescente. Mentre l’età gioca un ruolo importante, altri elementi possono avere un’influenza maggiore da paziente a paziente. Ad esempio, un bambino di dieci anni miope che inizia la battuta nella squadra di cricket della scuola (e il cui padre è un miope elevato ed esperto portatore di lenti a contatto) è un chiaro caso in cui consigliare le lenti a contatto come un’opzione. Il livello di maturità dei bambini in età precedente all’inizio delle scuole superiori è vario, per questo motivo il professionista deve condividere le raccomandazioni relative all’utilizzo di lenti a contatto con i genitori. Chiaramente il bambino coinvolto deve anche voler provare le lenti a contatto. Anche per i bambini con ipermetropia da moderata ed elevata in età prescuola superiore può essere fastidioso l’utilizzo di occhiali, soprattutto per chi è coinvolto in attività come la danza, la ginnastica e lo sport, dove gli occhiali con lenti positive possono tendere a scendere lungo il naso. È importante iniziare a parlare con i genitori di una eventuale futura applicazione di lenti a contatto al momento della prescrizione dell’occhiale. Infatti, la prima prescrizione di occhiale per un


adv

bambino può essere vissuta dai genitori con un certo grado di tristezza, al pensiero che il bimbo avrà bisogno di una correzione visiva per il resto della sua vita. I genitori spesso riflettono sulle proprie esperienze di utilizzatori occhiali, o forse ricordano come i bambini che a scuola utilizzavano occhiali venivano presi in giro dai compagni. Una ricerca ha dimostrato che i bambini che portano gli occhiali a scuola hanno un rischio del 35% maggiore di essere vittime di bullismo verbale o fisico rispetto ai bambini che non li portano 7. I professionisti della visione devono tenere presente questi risultati quando effettuano una prescrizione per i bambini in età scolare, e dovrebbero considerare l’idoneità del bambino all’utilizzo di lenti a contatto. In genere si dice che l’età media per applicare lenti a contatto a un giovane paziente è di circa 13 anni. A

quest’età è, inoltre, diffuso lo sviluppo e la progressione della miopia 3, e questo può essere considerato un ulteriore fattore chiave nel desiderio di utilizzare lenti a contatto. L’inizio della pubertà che avviene in questo periodo sia per le ragazze che per i ragazzi, con i relativi cambiamenti fisici, rende questo un momento imbarazzante per chi deve utilizzare occhiali. Passare dagli occhiali alle lenti a contatto può essere considerato in modo molto positivo perché questo consente all’adolescente di apparire più come i suoi amici emmetropi senza occhiali. Mentre i genitori possono non essere interessati alle ultime tendenze della moda, per i loro figli è una tendenza molto naturale e umana stare al passo con certi marchi e stili 8. Quindi, essere visto a scuola con gli occhiali non si conforma con il resto del gruppo dei loro pari, e può rappresentare un ulteriore indicazione all’utilizzo di lenti a contatto.

Ci sono solo benefici visivi? Anche se ci sono vantaggi pratici molto evidenti nell’utilizzo di lenti a contatto per l’intervallo di età compreso fra 8 e 17 anni, ci sono effetti meno evidenti che possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita - anche per soggetti di età inferiore. Il lavoro di ricerca pionieristico di Jeff Walline ha rivelato che bambini e adolescenti che portano lenti a contatto evidenziano un miglioramento complessivo dello stile di vita simile a quello degli adulti rispetto a chi utilizza occhiali di pari età 5. Intuitivamente sembra ovvio che gli adolescenti che passano alle lenti a contatto presentano un aumento della fiducia in loro stessi, ma questa condizione è stata sperimentata anche dai bambini della scuola primaria. Da questi risultati si intuisce come risulta importante informare i genitori sull’efficacia delle lenti a contatto nel garantire una maggior autostima dei


propri figli ed una predisposizione a prender parte ad attività.

I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di più tempo per l’applicazione? I bambini certamente hanno bisogno di un trattamento diverso rispetto ai soggetti adulti non solo per le spiegazioni riguardo le procedure durante l’esame, ma anche per l’applicazione delle lenti a contatto. Se gli adolescenti possono essere trattati in modo simile ai pazienti adulti, i bambini richiedono più tempo per imparare ad applicarsi e togliersi le lenti 6. Questo può arrivare a solo 15 minuti di extratempo normalmente gestito da una persona dello staff del centro. Come con gli adulti, la maggior parte del tempo supplementare può essere richiesto da condizioni particolari come una apertura palpebrale piccola o il controllo delle palpebre per l’applicazione delle lenti.

La rottura o la perdita degli occhiali è un segno di irresponsabilità? Quando si considera l’applicazione di lenti a contatto in un bambino o in un adolescente, uno dei primi elementi che l’applicatore e i genitori devono verificare è se il bambino/adolescente ha un livello di responsabilità adeguato a gestire le lenti a contatto. Generalmente la condizione degli occhiali è uno degli aspetti che possono influenzare la proposta di usare lenti a contatto. Una frequente rottura o perdita degli occhiali può indicare una scarsa cura, ma anche una sorta di rifiuto per l’occhiale, e la volontà di non utilizzarlo. In questo scenario un bambino o un adolescente apparentemente incurante si può

trasformare in un utilizzatore di lenti a contatto molto responsabile pur di non dover portare occhiali come i propri coetanei.

Crescenti esigenze di apparire mediante l’utilizzo delle tecnologie emergenti I bambini e gli adolescenti che oggi utilizzano lenti a contatto sono cresciuti con Internet e ampia disponibilità di connettività a banda larga e wi-fi. Loro non conoscono il mondo che esisteva prima della disponibilità di questi metodi di comunicazione. Gli adolescenti in particolare interagiscono con i loro coetanei utilizzando Internet, e con programmi per videoconferenza facili da usare come Skype e applicazioni per iPhone 4 come FaceTime: l’importanza dell’aspetto è alta anche quando si socializza sia nel mondo reale che nel mondo virtuale quando si “chatta” con i propri amici dopo l’orario scolastico. Negli adolescenti di età superiore imparare a guidare è un’altra fase importante della vita, e richiede

requisiti visivi molto specifici. Questo può essere anche un elemento di maggior interesse per le lenti a contatto se non sono ancora state scoperte. La guida notturna è forse il momento più preoccupante per i genitori che per gli adolescenti stessi, e a causa del maggior diametro pupillare in queste condizioni è ancora più importante perseguire la migliore qualità della visione sia con lenti sferiche che toriche. La ricerca ha dimostrato che gli adolescenti utilizzano le lenti a contatto per un periodo più lungo rispetto ai bambini, con una media di 80 ore la settimana, con i portatori più giovani che tendono a utilizzare le loro lenti in funzione delle attività svolte 9.

Scegliere il tipo di lente La maggior parte degli studenti che attualmente stanno studiando per diventare professionisti della visione sono nati nel 1990. Essi non potranno ricordare un momento in cui le lenti usa e getta non esistevano. Le prime lenti in silicone hydrogel sono state lanciate


adv

quando erano ancora alle elementari. Gli applicatori di lenti a contatto di lunga data sono in grado di riconoscere i progressi significativi che le lenti a contatto hanno avuto, progressi che le nuove generazioni di professionisti danno per scontato. Nonostante queste differenze tra i professionisti di settore, c’è un’ampia scelta di lenti a contatto monouso giornaliere e lenti in silicone hydrogel da offrire ai giovani pazienti, davvero una gamma vasta per i loro specialisti della visione e i loro genitori. Per quanto riguarda le lenti a contatto morbide queste sono associate ad un più probabile successo a lungo termine rispetto a quelle rigide10. I genitori generalmente si preoccupano della capacità dei bambini di prendersi cura delle proprie lenti, e possono ritenere che la gestione delle lenti a contatto sia complicata. Per questo motivo le lenti monouso giornaliere rappresentano una scelta molto diffusa, e quando è preferibile utilizzare lenti disposable riutilizzabili per la maggior disponibilità di parametri, geometrie e materiali, i genitori possono essere rassicurati sul fatto che è stato dimostrato che i bambini sono in grado di seguire attentamente le informazioni ricevute dall’applicatore 11-12. Spesso l’applicatore è visto dal bambino come il loro insegnante, e questa aria di autorità e conoscenza aiuta a stabilire le importanti ‘regole’ da seguire durante l’utilizzo delle lenti a contatto.

Che dire della sicurezza? La sicurezza della lente è un aspetto importante che deve essere affrontato con i genitori che chiedono informazioni all’applicatore prima di prendere la decisione in nome del loro bambino. È importante che sia il genitore che il bambino abbiano ricevuto una buona

istruzione in materia di igiene e sulla cura e sull’utilizzo delle lenti a contatto. L’evento raro, ma che si può verificare, di cheratite microbica (MK) può essere devastante su chiunque, e soprattutto su un paziente giovane. Occorre dare istruzioni chiare su segni e sintomi che si possono manifestare, in modo che in caso di emergenza possano essere messi in atto interventi tempestivi. Si può utilizzare l’analogia con le istruzioni sull’utilizzo del giubbotto salvagente fornite di routine prima di decollare con un volo per spiegare segni e sintomi della MK - queste sono le istruzioni che devono essere conosciute, anche se è improbabile che ce ne sia bisogno di metterle in atto.

Ragazze vs ragazzi Come nel caso degli adulti anche nei bambini e negli adolescenti 1 sono le femmine ad utilizzare maggiormente le lenti a contatto rispetto ai maschi 13-14. Le ragazze sono in genere più mature rispetto ai ragazzi della stessa età, e questo può essere un fattore che influenza sia i professionisti che i genitori.

Coinvolgimento dei genitori Quando vengono applicate le lenti a contatto nei minorenni, è importante che i genitori vengano coinvolti nel processo e comprendano pienamente il loro ruolo di supervisore. A volte bambini e adolescenti hanno migliori prestazioni quando il genitore non è apprensivo con loro durante la fase dell’applicazione: in questo caso è bene avere a disposizione dei genitori in una zona di attesa, magari con connessione wi-fi gratuita, per tenergli opportunamente occupati. Una volta che il bambino ha acquisito un’adeguata confidenza nelle tecniche di inserimento e rimozione delle lenti,

il genitore può tornare nella sala applicazione. Nel caso di un bambino molto piccolo è bene insegnare a un genitore ad applicare e togliere le lenti se il bambino trova questo complicato. È importante tuttavia, se si sceglie questa opzione, che il bambino sia in grado di rimuovere le lenti da solo nel caso in cui si dovesse rendere necessaria quest’operazione durante l’arco della giornata. Un altro fattore che influenza i genitori nel far utilizzare lenti a contatto ai loro bambini è il ricordo delle esperienze personali con una correzione visiva. Se essi stessi hanno un vizio refrattivo significativo ed utilizzano con successo lenti a contatto, probabilmente saranno più propensi a voler garantire lo stesso risultato ai loro bambini. Al contrario, se il genitore non presenta un vizio refrattivo significativo, può essere utile, nel caso di un bambino miope, dimostrare ai genitori con lenti positive della cassetta di prova come si presenta la visione del loro bimbo senza correzione. Da questa esperienza possono capire meglio come l’utilizzo dell’occhiale durante la pratica sportiva non può essere considerata un’opzione ottimale. A volte i genitori hanno difetti di rifrazione significativi, ma non hanno mai avuto l’opportunità di utilizzare le lenti a contatto per loro stessi. L’offerta di provare lenti a contatto rappresenta, come per la maggior parte dei nonportatori, una grande opportunità di cambiamento. Offrendo la possibilità di provare una lente per poter scegliere meglio una nuova montatura, secondo l’approccio dello studio EASE 14, consente di sperimentare personalmente l’utilizzo momentaneo delle lenti a contatto, può abbattere le


barriere nei loro confronti e aiutare a parlare in maniera più semplice delle indicazioni delle lenti a contatto anche per i bambini. Con il consenso dei genitori, l’approccio EASE può anche essere adottato come un metodo più “soft” per far provare le lenti a contatto a pazienti giovani meno sicuri e mettendo tutta l’enfasi “sull’essere in grado di vedere meglio le montature che devono scegliere” piuttosto che “vedere se gli piace indossare le lenti a contatto”. Queste ultime strategie diventeranno più facili da utilizzare con l’esperienza – lo scopo comunque è quello di offrire l’opportunità di far provare una soluzione confortevole.

Conclusioni L’impatto sociale di una maggiore fiducia per il bambino che diventa un portatore di lenti a contatto non è da sottovalutare, oltre al significativo livello di apprezzamento che il bambino sviluppa per il contattologo che gli fornisce questo “cambiamento di immagine”. Nel corso degli anni formativi della scuola primaria e di quella superiore ci sono molte esigenze di sviluppo per un bambino. Dovendo confrontarsi anche con l’errore refrattivo che è un “peso” in più, il suo impatto può essere ridotto proprio grazie alla “normalizzazione” dell’aspetto fisico conseguente all’uso di lenti a contatto. Il bullo della scuola vede gli occhiali, non il bambino dietro di loro, e tale conoscenza è un altro fattore da considerare quando si parla ai genitori ricordando a chi di loro portava occhiali come li utilizzavano mal volentieri durante gli anni della scuola. Chiaramente il coinvolgimento dei genitori è fondamentale una volta evidenziate le indicazioni cliniche che suggeriscono l’utilizzo di lenti a contatto per una positiva compensazione della visione. L’aiuto e il consiglio dato dal professionista ha un impatto duraturo non solo

sul bambino che può diventare un utilizzatore di lenti a contatto per lungo tempo, ma anche sui genitori che apprezzano la professionalità e l’attenzione nei confronti dei loro figli.

7.

8.

Bibliografia 1.

2.

3.

4.

5.

6.

Efron et al. Survey of Contact Lens Prescribing to Infants, Children, and Teenagers. Optom Vis Sci (2011) pp. Chen et al. Long-term results of early contact lens use in pediatric unilateral aphakia. Eye Contact Lens (2010) vol. 36 (1) pp. 19-25 Logan and Gilmartin. School vision screening, ages 5-16 years: the evidence-base for content, provision and efficacy. Ophthalmic Physiol Opt (2004) vol. 24 (6) pp. 481-92 Vitale et al. Increased prevalence of myopia in the United States between 1971-1972 and 1999-2004. Arch Ophthalmol (2009) vol. 127 (12) pp. 1632-9 Walline et al. Benefits of contact lens wear for children and teens. Eye Contact Lens (2007) vol. 33 (6 Pt 1) pp. 317-21 Walline et al. Randomized trial of the

9.

10.

11.

12.

13.

14.

effect of contact lens wear on selfperception in children. Optom Vis Sci (2009) vol. 86 (3) pp. 222-32 Horwood et al. Common visual defects and peer victimization in children. Invest Ophthalmol Vis Sci (2005) vol. 46 (4) pp. 1177-81 Cialdini, R. Influence: science and practice. Publisher Pearson Education, Giu.\2000. ISBN-13: 978-0321011473 Jones-Jordan et al. A comparison of spectacle and contact lens wearing times in the ACHIEVE study. Clin Exp Optom (2010) vol. 93 (3) pp. 157-63 Jones-Jordan et al. Gas permeable and soft contact lens wear in children. Optom Vis Sci (2010) vol. 87 (6) pp. 414-20 Walline et al. Daily disposable contact lens wear in myopic children. Optom Vis Sci (2004) vol. 81 (4) pp. 255-9 Soni et al. Will young children comply and follow instructions to successfully wear soft contact lenses?. CLAO J (1995) vol. 21 (2) pp. 86-92 Bowden and Harknett. Contact lens wearer profile 2004. Cont Lens Anterior Eye (2005) vol. 28 (1) pp. 37-45 Wu et al. Contact lens user profile, attitudes and level of compliance to lens care. Cont Lens Anterior Eye (2010) vol. 33 (4) pp. 183-8


205x275.pdf

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

1

12/09/11

11:45



CONSuLENTE

MANOVRA CORRETTIVA 2011: LE NOVITÀ FISCALI Oltre alle modifiche in tema di pensioni, sanità ed enti locali, vi sono importanti cambiamenti anche in ambito fiscale

È

di Tobia Chiesurin consulente aziendale

stato convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111, il decreto legge del 6 luglio 2011, n. 98 (“Manovra Correttiva”), confermando quanto sostanzialmente disposto dal testo originario del decreto recante ‘‘Disposizioni Urgenti per la stabilizzazione finanziaria’’. Di seguito vengono dettagliate le misure fiscali più rilevanti previste dalla manovra.

vigore del decreto. Nel caso di omesso versamento sarà applicata la sanzione (art. 13 del D.Lgs. 18/12/1997, n. 471) del 30% dell’importo non versato. Imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai depositi di titoli Il decreto prevede un aumento dell’imposta di bollo sulle comunicazioni relative a depositi di titoli il cui complessivo valore nominale o di rimborso presso ciascun intermediario sia pari o superiore all’importo di 50.000 euro. Rimane invece invariata la misura dell’imposta di bollo nei casi di comunicazioni relative a depositi il cui complessivo valore nominale o di rimborso risulti inferiore a 50.000 euro. Tale incremento sarà graduale nel tempo. In particolare a partire dal 17 luglio 2011, l’imposta prevista sarà:

Aumento del bollo per le auto di grossa cilindrata A partire dall’anno 2011 aumenta la tassa automobilistica per le auto di grossa cilindrata con una potenza pari o superiore a 225 KW. Per ogni KW oltre il limite dovranno essere corrisposti 10 euro da versare con modalità e termini che saranno stabiliti da un Provvedimento del Ministero dell’Economia e Finanze entro 90 giorni dalla data di entrata in periodicità

valore inferiore a 50.000 euro

valore superiore a 50.000 e inferiore a 150.000 euro

valore superiore a 150.000 e inferiore a 500.000 euro

valore superiore a 500.000 euro

annuale

34,20 euro

70,00 euro

240,00 euro

680,00 euro

semestrale

17,10 euro

35,00 euro

120,00 euro

340,00 euro

trimestrale

8,55 euro

17,50 euro

60,00 euro

170,00 euro

mensile

2,85 euro

5,83 euro

20,00 euro

56,67 euro

A partire dal 2013, gli importi dell’imposta saranno invece così stabiliti: periodicità

valore inferiore a 50.000 euro

valore superiore a 50.000 e inferiore a 150.000 euro

valore superiore a 150.000 e inferiore a 500.000 euro

valore superiore a 500.000 euro

annuale

34,20 euro

230,00 euro

780,00 euro

1.100,00 euro

semestrale

17,10 euro

115,00 euro

390,00 euro

550,00 euro

trimestrale

8,55 euro

57,50 euro

195,00 euro

275,00 euro

mensile

2,85 euro

19,17 euro

65,00 euro

91,67 euro

45

N9 2011


CONSuLENTE

Riduzione dell’aliquota della ritenuta d’acconto sui bonifici A decorrere dal primo luglio 2010 le banche e le Poste Italiane Spa devono operare una ritenuta a titolo di acconto del 10% all’atto dell’accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta. Si tratta dei pagamenti riguardanti le ristrutturazioni edilizie e gli interventi di risparmio energetico. Il decreto, con la finalità di minimizzare gli adempimenti in occasione di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta, ha ridotto al 4% l’aliquota della ritenuta d’acconto che gli istituti di credito e le Poste dovranno effettuare. La nuova aliquota si applica agli accrediti effettuati dal 6 luglio 2011, data di entrata in vigore della manovra. L’Amministrazione Finanziaria chiarisce che, nel caso in cui banche o Poste Italiane, nei primi giorni in cui la misura è diventata operativa, abbiano continuato a operare la vecchia ritenuta nei confronti dei beneficiario del bonifico, per problemi legati alla necessità di aggiornare i propri sistemi operativi, potranno accreditargli direttamente la differenza del 6% trattenuta in più.

ovvero rilasciata dai consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi) iscritti nell’albo previsto dall’art. 106 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, nei casi di versamento rateale delle somme dovute a seguito di accertamento con adesione e conciliazione giudiziale per importi delle rate successive alla prima superiori a 50.000 euro. Tale provvedimento consente ai contribuenti che rispettino pienamente il piano di rateazione la possibilità di versare le somme dovute senza dover sostenere ulteriori costi per il rilascio di garanzie. Riduzione delle sanzioni in presenza di lievi ritardi Il decreto introduce il cosiddetto “mini-ravvedimento”: nel qualcaso il versamento della somma dovuta venga perfezionato entro 15 giorni dalla ordinaria scadenza, si prevede una riduzione della sanzione relativa, ordinariamente pari al 30%, che diventa pari ad un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo. Ovvero, se un versamento di 1.000 euro viene effettuato con 3 giorni di ritardo, la sanzione relativa sarà pari a 30 x 3/15, e quindi del 6%. La riduzione della sanzione diminuisce all’aumentare dei giorni di ritardo, fino ad annullarsi al quindicesimo giorno, tornando pari al 30%. Le previsioni del decreto sopracitato non sono state modificate dalla successiva “manovra di Ferragosto” (D.L. 13.08.2011 n. 138), che stabilisce ulteriori e diverse misure per lo sviluppo.

Soppressione dell’obbligo della garanzia per versamenti rateali delle somme dovute a seguito di accertamento La manovra ha eliminato l’obbligo di prestare la garanzia mediante polizza fideiussoria o fideiussione bancaria,

NEWS DAL MERCATO - Dal 17 settembre 2011 è in vigore l’aliquota Iva ordinaria al 21%; rimangono invariate le aliquote del 10% e del 4%. Si ricorda che è rilevante la data di consegna del bene, pertanto per beni consegnati fino al 16 settembre 2011, si fatturerà con Iva al 20% anche se la fattura è stata emessa dopo il 16 settembre 2011. - La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 16099 del 22 luglio scorso, ha stabilito che si applica il termine quinquennale di prescrizione, anziché il termine decennale di cui all’art. 2946 c.c., alla fattispecie avente ad oggetto il credito per sanzioni pecuniarie ed interessi in caso di violazioni in materia di Iva, relativo a provvedimenti irrogativi divenuti definitivi per mancata opposizione da parte del contribuente. - Viene stabilita la nuova misura degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo. Con decorrenza dal prossimo 1° ottobre, gli interessi saranno dovuti nella misura annua del 5,0243%. Come noto, ai sensi dell’art. 30 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, gli interessi di mora sono dovuti a partire dalla notifica della cartella e fino alla data di pagamento. Si ricorda che il precedente tasso era fissato, con effetto dal 1° ottobre 2010, nella misura del 5,7567%.

46

N9 2011


fedelIssImI 2011. un’offerta che non puoi rifiutare. rIserVato V Vato aglI ottICI

I programmI fedeltà non sono tuttI ugualI. Fedelissimi 2011 di Galileo è diverso. Ti lascia libero di fare ogni giorno il tuo lavoro senza preoccuparti di nulla. Accumuli punti automaticamente e puoi scegliere quando vuoi i premi che preferisci da un catalogo ricco e completo tutto da consultare online o sul tuo telefonino. Non fidarti di chi ti chiede qualcosa in cambio. La vera fedeltà non ha prezzo. Cosa aspetti? collegati ora a galileoitalia.it e scopri la nuova dimensione della fedeltà. La tradizione italiana guarda al futuro

campagna_fedelissimi_205x275.indd 1

25/07/11 10.32


medItazIonI

Il futuro non è pIù quello dI una volta Il rispetto della natura e delle risorse è diventato un progetto di vita: il consumatore à sempre più attento a cosa compra. Ecco perché è ora importante creare valore per il nostro cliente e conoscere le sue esigenze

di Luisa Redaelli direzione comunicazione Vega

M

amma mia che estate è stata! Una notizia positiva nei quotidiani si doveva cercare con il lanternino, un clima apocalittico diffuso per ogni tema trattato: economia, politica, società, alimentazione, cultura, salute, gioventù... Eh diamine, come mai i cambiamenti fanno così paura? Occhi bene aperti e saldo cuore in poppa: quando cambiano gli scenari, cambiamo anche noi, lapalissiano, utile e inevitabile. Tutti noi stiamo diventando e siamo diventati diversi, diamo più valore al nostro tempo, ai nostri talenti, al nostro impegno, al denaro che ci guadagniamo. Spendiamo tempo, talenti e denaro con una consapevolezza più accorta. In questo mondo, l'intelligenza richiede di non sprecare più nulla. Siamo attenti attori in questa società, il dottor Dulcamara1 non ci “ingabola” più. Siamo sensibili a come e cosa mangiamo, molti di noi sono vegetariani o vegani non solo per evitare violenze ad altri esseri viventi, ma anche per limitare gli enormi sprechi di energia necessaria per gli allevamenti. Cerchiamo le vie di un benessere psico-fisico naturale e in armonia, limitiamo ogni "usa e getta"

Glenn Gould, il più geniale interprete di Bach, cantava sulle note del pianoforte per amplificare l'espressione creativa dello strumento. Conosceva perfettamente tanto lo strumento quanto la musica e le intenzioni dell'autore

solo allo stretto necessario. Scegliamo di avere oggetti che appaghino un bisogno interiore, che diano soddisfazione a una storia intima, personale, che parlino di applicazioni artigianali, di ricerca, d’intelligenza creativa, senza bisogno di ostentare marchi o griffe universalmente (quindi anonimamente) diffusi. Alla caldissima e leggerissima stola di cachemire mongolo possiamo abbinare la divertente

48

N9 2011

giacca low cost, insieme al sofisticato orologio che resiste alla pressione di 1.000 gauss d'atmosfera, ci piace accompagnare la borsa da pochi euro realizzata con un progetto di riciclo della plastica, e così via. Cerchiamo di fare la nostra economia con più creative e libere strade di etica consapevole. Non ci identifichiamo in un marchio, ma piuttosto in un progetto di vita che pone attenzione al rispetto


medItazIonI

L'amore non è cieco

Edna Saint Vincent Millay

della natura, del mondo, delle risorse. Consapevolezza e intelligenza sono le caratteristiche per giocare la nostra parte nel teatro del mondo d'oggi. Ecco perché è sempre più importante creare valore per il nostro cliente, conoscendo le sue esigenze e rispondendo velocemente. Non vendiamo prodotti, riconosciamo stili di vita, identità di riferimento. Parliamo all'anima, generiamo fluidi, vibrazioni: la materia è densa, passa e va, viene dopo ed è del tutto secondaria. Lavoriamo di e per le sensazioni. Il prodotto è la congiunzione di due componenti: quella materiale e quella immateriale, che include la componente del servizio e del sogno. Immaginazione e servizio affidabile determinano il più delle volte la scelta del nostro interlocutore. Non vogliamo nemmeno più chiamarlo "consumatore", nei testi attuali di mark&com si parla di "prosumer" ovvero un "consumer" protagonista capace di essere egli stesso propositivo. Le scelte progettuali per la nostra attività devono essere rivolte al presidio della clientela, con un concetto di qualità totale, con i tanti mezzi attivi oggi disponibili e praticabili, come il web e i social network, perché no? Ci occupiamo di occhiali, una sfera che riguarda "riguarda" il benessere delle persone, nella quale non esiste il low cost fine a sé stesso. La qualità è sempre un valore determi-

nante, la competenza afferma la differenza, il servizio e l’affidabilità sono fondamentali! Differenziare l'offerta è la chiave di s-volta, il valore oggi è volto al concetto di personalizzazione, di "su misura" (taylor customize). In un'area ben identificabile di offerta meditata, consapevole e attenta si potrà allora presidiare il mercato. Quando si ha qualcosa di ben preciso e di diverso da offrire ecco che si potranno moltiplicare i contatti con i clienti, con strumenti tempestivi e personalizzati di relazione. La conoscenza della clientela con cui interagiamo quotidianamente può offrire un vantaggio molto rilevante. La schedatura, la registrazione dei dati del cliente è il maggior patrimonio: professione, abitudini, hobby, interessi. Conoscere più dati possibile ci darà modo di offrire soluzioni mirate. La conoscenza ben approfondita del prodotto che offriremo aumenterà il valore del bene stesso alla percezione di chi acquisterà. Si arriva a definire il prodotto come “un servizio che presenta anche una parte fisica”. L'approccio col cliente è consulenziale, non è più la semplice vendita. Indispensabile è conoscere bene la situazione del cliente, interiorizzarla, comprendere le sue esigenze e abitudini, analizzare le possibili soluzioni e convenienze e arrivare a proporre esattamente ciò che può desiderare. Il

49

N9 2011

Io non ti do il mio amore Io non ti do il mio amore come fanno Le altre ragazze,in uno scrigno freddo D'argento e di perle, né ricco di gemme Rosse e turchesi, chiuso, senza chiave, Né in un nodo e nemmeno in un anello Lavorato alla moda con la scritta "semper fidelis", dove si nasconde un'insidia che ottenebra il cervello. L'amore a mano aperta, questo solo Senza diademi, chiaro, inoffensivo Come se ti portassi in un capello Primule smosse, o mele nella gonna E ti chiamassi al modo dei bambini "guarda cos'ho qui! Tutto per te". grandissimo pianista Glenn Gould aveva interiorizzato profondamente l'espressione musicale delle fughe di Bach e sapeva perfettamente le potenzialità dei diversi pianoforte suonati. Quando si ascoltano le registrazioni dei concerti di questo immenso talento si sente la sua voce che canta mentre suona il piano. Egli aveva talmente interiorizzato la conoscenza delle musiche di Bach che trovava insufficiente il suono del pianoforte solo e considerava indispensabile sostenere e riempire le note con il supporto della sua voce. Mi fa molto riflettere l'espressione di questo genio musicale, al di là del meraviglioso piacere d'ascoltarlo suonare (e cantare) Bach. Ecco l'esperienza che dovremmo portare nel nostro lavoro: la conoscenza approfondita e la creatività individuale, per toccare l'anima di chi sceglierà come partner, per la scelta di un occhiale, come fornitori, come tecnici della visione, come consulenti. Creiamo così il nostro futuro, con la consapevolezza di essere ben presenti nei nostri panni, sinceramente, apertamente, gioiosamente. 1. Personaggio di venditore imbonitore dell’opera di Gaetano Donizetti “L’elisir d’amore”


natura e visione

visione ed equilibrio Il sistema visivo ci permette di relazionarci con la realtà e di interagire con essa in modo complesso e sofisticato, per raggiungere una performance motoria e posturale non presente in altre specie

E

di Paolo Patuzzi ottico-optometrista e naturopata

splorando le diverse funzioni della visione, dobbiamo rinunciare alla suddivisione del nostro organismo in apparati e sistemi impropriamente autonomi e indipendenti. La tentazione nasce dalla comodità di identificare le funzioni e abbinarle alle strutture anatomiche corrispondenti. Alla luce delle numerose esperienze interdisciplinari tra i vari specialisti, questa consuetudine è ormai evidentemente ingannevole. L’esperienza ha generato, infatti, la consapevolezza di un’unità indivisibile del corpo e delle sue funzioni, costringendo tutti noi a evolvere in una nuova prospettiva di valutazione delle funzioni di ogni specifico sistema sensoriale o motorio.

una coscienza più ampia della realtà e di interagire con essa in modo più vantaggioso e gratificante. Per esempio, nel sistema visivo possiamo riscontrare come, attraverso la retina periferica, le informazioni sull’ambiente interagiscano, con modalità estremamente complesse e sofisticate, al raggiungimento di una performance motoria e posturale non presenti in altre specie, in particolar modo, la deambulazione eretta, l’interazione e utilizzo appropriato e virtuoso di oggetti, utensili, strumenti musicali, attrezzi sportivi, ecc. Infatti, dalla retina periferica le connessioni neuronali raggiungono numerosi centri di controllo motorio: i collicoli superiori, i nuclei vestibolari, il fascicolo longitudinale mediale a cui si connettono i centri di controllo tonico della muscolatura del collo e il sistema del controllo motorio raffinato e organizzato, gestito dal cervelletto. Comprendiamo da ciò quanto il sistema visivo influenzi tutto il meccanismo organizzativo ed esecutivo del movimento e della postura eretta. Chi collabora con l’osteopata e il chinesiologo sa quanto la nostra valutazione optometrica sia loro necessaria per “leggere” al meglio l’insieme delle caratteristiche posturali e motorie del soggetto esaminato. Un esempio concreto e verificabile da tutti: se nel campo visivo periferico appare improvvisamente un oggetto in movimento, accade automaticamente che la testa si giri dalla parte dell’oggetto per rilevarne l’identità e il potenziale pericolo o l’eventuale opportunità. Questo meccanismo prescinde dai sistemi di valutazione cognitiva della corteccia, la quale al massimo può intervenire come stimolo inibitorio al meccanismo automatico del movimento, cioè la coscienza può decidere di bloccare il movimento della

Retina periferica Le strutture del sistema nervoso umano si possono identificare e caratterizzare in base alla cronologia della loro comparsa in specie viventi più “antiche”. Infatti, in tutti gli esseri viventi si ritrovano le caratteristiche degli antenati, fino al primordiale inizio che accomuna tutti ai primi organismi unicellulari da cui ha avuto origine l’evoluzione della specie. È interessante osservare come la vita da sempre abbia intrapreso infinite strade per sperimentare modalità più efficienti in relazione con l’ambiente. Questa dinamica evoluzionistica ha portato l’uomo a esprimere una versatile capacità di relazione con la realtà che lo circonda e nel contempo lo permea. Infatti, disponiamo di sistemi sensoriali e di regolazione biologica, come nessun altro essere vivente. Questi privilegi funzionali ci consentono di sperimentare

51

N9 2011


.com

tutta l’ottica a portata di click

occhialeria

contattologia

linea lettura

accessori per occhiali attrezzature e macchinari

pulizia occhiali laboratorio

-3%

regis risparm trati e ia subit o

lenti oftalmiche

su tutti gli acq on-line uisti

Prodotti > Accessori> Cordoncini

CORDONCINI COTONE colori assortiti 500 cordoncini (10 conf. da 50 pz)

€ 0,25

€ 0,20 + IVA cadauno

la tradizione incontra l’innovazione call center 0823.446147

fax 08234.456376

www

web: www.clamarshop.it

mail: orders@clamar.it


natura e visione

testa dopo un iniziale partenza involontaria. In effetti, questo continuo dialogo tra elementi funzionali automatici o involontari e la coscienza, caratterizza tutta la vita di ogni persona con le relative implicazioni psicologiche dell’eccesso di istintività o di controllo.

zione il sistema vestibolare e propriocettivo dei piedi ci dice che tutto si muove, ma la vista dice il contrario. Così, se il sistema di organizzazione posturale non ha sviluppato un'efficiente adattabilità, il nervo vago subisce delle sollecitazioni neurologiche tali da indurre un'ipersecrezione gastrica che porta alla nausea e al vomito. Insomma, la vista non può non confrontarsi con tutti gli altri elementi in gioco nell’organizzazione motoria e d’equilibrio posturale. La presenza di interferenze neuronali che portano a un assetto motorio disfunzionale, rivelano un sistema che fatica a organizzarsi per probabili carenze esperienziali di tipo motorio aspecifico o specifico nelle prime fasi dello sviluppo della sequenza evolutivo motoria, propria della specie umana. Strisciare, rotolare, gattonare, camminare sono esperienze motorie che devono creare una memoria di esperienza sensoriale strettamente legata al movimento, per poter strutturare efficacemente circuiti neurologici efficienti e funzionalmente vantaggiosi per l’equilibrio globale della persona. Equilibrio globale perché non può la psiche sviluppare un equilibrio psicologico prescindendo dall’equilibrio motorio e posturale. L’essere umano raccoglie, infatti, informazioni sulla realtà attraverso esperienze che coinvolgono al pari il corpo e la mente. Quindi, così come un desiderio rimane astratto e frustrato se non è seguito da un agire che tende alla sua realizzazione, così il nostro essere non trova consistenza se non nell’espressione di ciò che è attraverso l’azione e quindi attraverso il movimento che oltre a consentirne l’esecuzione, ne rappresenta la sua ricchezza di armonia. Mi verrebbe da dire che nel nostro lavoro, l’intento di migliorare le performance funzionali visive può essere ulteriormente motivato da questa consapevolezza, cioè di favorire l’espressione del sé in modo più autentico e appagante. La funzione percettiva dell’uomo va considerata elemento fondamentale per trovare un punto di incontro tra la proiezione della realtà che si vorrebbe e la possibilità di accoglierla per quella che è, senza perdere… l’equilibrio!

Propriocezione muscolare Altro elemento importante è il meccanismo neuromuscolare della propriocezione che, attraverso la rilevazione della tensione e posizione muscolare, informa il sistema nervoso centrale sulle posizioni di tutti i muscoli del corpo. Nel sistema oculomotorio i muscoli estrinseci hanno la singolare caratteristica di possedere un fuso neuromuscolare a ogni fibra nervosa, mentre in tutti gli altri muscoli dell’organismo ogni fuso neuromuscolare raccoglie più fibre. Questa caratteristica comporta che la posizione e tensione muscolare di ogni muscolo estrinseco incida sul segnale propriocettivo globale, in maniera più significativa rispetto alle altre afferenze muscolari. Ad esempio in presenza di una foria, durante la visione binoculare, la tensione muscolare dovuta ai meccanismi fusionali di vergenza compensatoria, genererà un’informazione al sistema posturale tale da incidere sulla percezione di equilibrio anteroposteriore del soggetto. Infatti, la foria sia eso che exo, determinerà una tendenza a spostare avanti o indietro il baricentro posturale in conseguenza dell’interferenza tra il sistema propriocettivo muscolare estrinseco e il sistema di rilevazione della profondità e tridimensionalità dello spazio in cui si trova il soggetto, elaborato dall’area visiva binoculare. Così un sistema visivo non in equilibrio da un punto di vista binoculare, genererà inevitabilmente delle ripercussioni su tutti gli equilibri posturali e motori. Mal di mare… L’orizzonte che ondeggia e la barca no… Proprio così, il contraddittorio sensoriale è proprio questo, si vede l’orizzonte in continuo movimento, ma la superficie su cui ci si trova è apparentemente ferma. Su un’imbarca-

52

N9 2011


E950 MOLATRICE COMPUTERIZZATA 3D

adv.indd 1

16/09/11 13.03


Lab

La best practice neLLa gestione deL portatore di Lenti a contatto Nella seconda parte del servizio dedicato ai fattori da cui dipende la maggior parte degli insuccessi nell’applicazione delle lac vengono analizzati i comportamenti dei portatori a rischio drop out e i difetti di produzione dei prodotti

I

di Francesco Vargellini optometrista docente Istituto B. Zaccagnini

l contattologo Chi desidera essere definito contattologo deve avere, oltre alla capacità tecnica, anche la capacità di saperla utilizzare. Normalmente, dopo anni di esperienza sul campo, si dovrebbe riuscire a gestire un sempre maggiore numero di casi. Il nostro bagaglio tecnico sarà così integrato dall’esperienza fatta e dagli eventuali errori che ci aiuteranno a risolvere casi simili, soprattutto quelli per cui sono stati spesi molti sforzi. Il sintomo dovrebbe essere sempre correlabile ai segni clinici e, quando questo non è possibile, le motivazioni potrebbero essere: • la causa del problema non è stata individuata o ci sono più cause • il problema non è di nostra competenza. Occorre procedere con la massima attenzione quando non riusciamo a valutare e spiegare anche un solo aspetto o se il nostro nuovo utilizzatore di lac ha un problema apparentemente semplice che nessuno è stato in grado di risolvere.

necessarie per non sviluppare nel tempo problemi di comfort oculare o di portabilità delle lenti. In breve sono, perciò, aumentati i portatori a rischio drop-out in quanto si è diffusa l’idea che se una lente non crea fastidi, si possa utilizzare tutte le ore che si vuole, senza avere nessuna complicanza. Questo non è comunque il pensiero della maggior parte dei portatori che temendo che prima o poi possano nascere dei problemi irreversibili di tolleranza alle lenti continuano a rispettare le regole ricevute dal professionista sul loro buon utilizzo. Il miglior risultato possibile Solitamente un soggetto che decide di portare lenti a contatto, ne diventa poi effettivamente un utilizzatore fedele. La contattologia a ricambio giornaliero, propriamente usa e getta, colpisce l’interesse di tutte quelle persone che ne vedono una correzione facile e igienica. Questo mercato è in grande espansione e le aziende produttrici di lenti puntano sempre più a migliorare le qualità e l’appeal di questi prodotti. È ormai familiare che molti soggetti chiedano per primi di essere indirizzati verso questo tipo di lenti, considerandole a priori le più comode e moderne, in poche parole le preferibili tra le soluzioni possibili.

Cattiva pratica professionale Con l’avvento dei nuovi materiali e di liquidi di manutenzione per lenti a contatto, si sono create nuove soluzioni, ma anche nuove difficoltà. Grande è, infatti, la differenza tra un problema indotto da una negligenza, nostra o del portatore, e quello determinato da comportamenti scorretti provocati dall’abitudine o dalla cattiva informazione operata dai mass media. La pubblicità e le indicazioni commerciali hanno il secondo lato della medaglia. Da una parte aumentano l’interesse verso una modalità di correzione delle ametropie visive; dall’altra attraggono un gran numero di persone curiose di provare lenti a contatto, ma con una scarsa propensione a sottostare alle più elementari regole di gestione,

Difetti di produzione e interazioni tra i prodotti Un aspetto che difficilmente si può controllare riguarda i difetti del prodotto. Per lenti a contatto disposable, la verifica avviene in fase di produzione, che non sempre è allineata agli standard. Nel caso di lenti rigide di ricetta i difetti di fabbricazione, come i residui di polimerizzazione, di lavorazione del bordo o di lucidatura, possono essere presenti e non sempre sono facili da individuare. Per le lenti morbide, più diffuse, l’approvazione all’uso per il porto diurno o notturno è, invece, sottoposta a rigide

54

N9 2011


Lab Un esempio di griglia di Andrasko. La griglia mostra il risultato della punteggiatura epiteliale ottenuta con la colorazione fluoresceinica dopo il porto di diverse lenti disposable e numerosi soluzioni uniche (MPS) comunemente presenti sul mercato internazionale. Si può notare come la percentuale di superficie corneale soggetta a staining epiteliale cambi enormemente nelle diverse combinazioni liquido/lente, creando combinazioni decisamente differenti tra loro

norme di autorizzazione. Anche quando un prodotto viene approvato e commercializzato, dobbiamo tener conto che interagirà con altri, contenitori portalenti e liquidi di manutenzione in primis. Il rapporto tra questi materiali e la lente non è sempre ideale. Basta pensare alle informazioni disponibili sui tanti siti internet specializzati, per capire che l’espressione, “per tutti i tipi di lenti a contatto morbide” riportata sulle confezioni di molti liquidi per la manutenzione, non corrisponde esattamente a una garanzia di comfort e di pieno rispetto dei tessuti oculari in tutti i casi clinici. Condivisione dei dati clinici con il portatore Un altro motivo di possibile incomprensione o fonte di problemi con il portatore di lenti può essere la difficoltà a far comprendere l’entità di un problema indotto dalle sue lenti o di una situazione precedente al loro utilizzo. Le scale di gradazione possono aiutare il contattologo a far capire al portatore quale sia l’entità e la tipologia del problema in atto, facendogli prendere coscienza che una cattiva abitudine di porto o una modifica della gestione tecnica della sua applicazione è indispensabile. Molte volte le scale di gradazione possono semplificare il nostro lavoro di refertazione degli aspetti fisiologici del segmento anteriore durante le visite di controllo. Un’alternativa decisamente più valida ed efficace rimane la documentazione video-fotografica. La moderna strumentazione diagnostica è interfacciabile con fotocamere per produrre sia foto sia video. Mostrare su un monitor quello che si è visto con lo strumento, vale spesso molto di più di tante parole. La qualità del nostro lavoro migliora indubbiamente e ci consente di registrare in modo difficilmente opinabile le condizioni di alterazione precedenti o indotte dall’utilizzo di lenti a contatto, attribuendo un sicuro valore aggiuntivo alle nostre valutazioni cliniche.

Le tabelle di gradazione si basano su rappresentazioni artistiche o fotografie, cui vengono assegnate un valore di normalità o di alterazione, dalla più leggera a quella più grave. In questo modo è possibile registrare e confrontare velocemente e con facilità le più comuni alterazioni del segmento anteriore, come iperemie, staining e alterazioni endoteliali. Le tabelle possono essere utilizzate dal professionista, anche come strumento d’informazione del portatore, che vedrà rappresentata e spiegata la sua situazione, in modo da poterne meglio capire le implicazioni e le soluzioni da adottare. Nelle due figure sono rappresentate due delle più utilizzate scale di gradazione. Sono facilmente rintracciabili presso molte aziende produttrici di lenti in forma cartacea, oppure nei siti di riferimento in formato elettronico. Bibliografia Efron N. Grading Scales for contact lens complications. Appendix A. In: Contact lens Complications, Second Edition. Butterworth-Heinemann, Oxford 2004 pp. 239-243. Terry RL et al. CCLRU standards for success of daily and extended wear contact lenses. Optometry and Vision Science. March 1993 Nichols K et al. Corneal Staining in Hydrogel Lens Wearers. Optometry and Vision Science, 2002; 79,1; 20-30 Snyder C. Solution Interaction with the Ocular Surface: The Significance in Making the Grade. Clinical & Refractive Optometry, 2005; 16:5, 134-140. Copyright Mediconcept 2005. Malpractice and contact lenes, Harvey M. Rosenwasser , ed. ButterworthHeinemann

55

N9 2011


lenti oftalmiche

Zeiss, eccellenZa sempre più vicina all’ottico Con una maggiore razionalizzazione dell’offerta, in termini di prodotti e di servizi, l’azienda vuole ulteriormente confermare il proprio ruolo guida nell’ottica di Francesca Tirozzi

P

aolo Azzini, general manager della filiale italiana del colosso di lenti oftamiche, descrive nel dettaglio i progetti futuri. Quali sono i progetti a mediolungo termine di Zeiss? Qualche mese fa è stata presentata la nuova linea strategica che ci accompagnerà per i prossimi anni e che prevede un’evoluzione nel posizionamento dei marchi. Più precisamente, ogni brand

Paolo Azzini, general manager della filiale italiana di Zeiss

56

N9 2011

– Zeiss, Sola e American Optical – ricoprirà un preciso ruolo coerente con posizionamento e contenuti tecnologici, oltre che perfettamente sinergico. L’obiettivo è razionalizzare e chiarire l’offerta Carl Zeiss Vision e rafforzare la partnership con i nostri clienti: Zeiss è e sarà il marchio di riferimento per noi e per i nostri clienti grazie alla completezza e unicità della sua offerta prodotto, servizi, comunicazione e strumenti; Sola e Ao, complementari a esso, avranno il compito di presidiare tutte le restanti aree di business. Ci saranno quindi novità di prodotto? Già in queste settimane stiamo proponendo importanti novità in termini di strumentazione. Gli strumenti rappresentano un elemento chiave della strategia di Zeiss e sono funzionali a una proposta più professionale e mirata all’utente finale. Sono il cuore della cosiddetta Zeiss Analysis. Tra febbraio e giugno del


lenti oftalmiche

"Continueremo con il progetto Zeiss store, arricchendo la proposta con corner su misura, accessibili a qualsiasi centro ottico ed elementi di visibilità e marketing per supportare i nostri clienti nella missione più difficile: creare traffico nel punto vendita e acquisire o fidelizzare il bacino di utenza di riferimento"

Il primo uomo sulla Luna fu fotografato con obbiettivo Zeiss

Google Earth utilizza obbiettivi Zeiss per fotografare il nostro pianeta

2012 continueremo poi con importanti novità prodotto, che andranno a completare e aggiornare la nostra gamma già ricca. Il 2012 sarà un anno ricco di sorprese e novità. Sono previste nuove aperture sul fronte Zeiss Store? Al momento sono stati inaugurati cinque Zeiss Store dal Friuli alla Sicilia. Questa prima fase di distribuzione in località molto diverse tra di loro ci ha consentito di verificare l’efficacia del modello, basato sul concetto di marketing esperienziale: abbiamo avuto la conferma che può essere applicato e sviluppato con successo a qualsiasi centro ottico che desideri sposare la filosofia Zeiss, ovviamente assecondando forma e modalità in funzione degli spazi disponibili. Continueremo con il progetto, arricchendo la proposta con corner su misura, accessibili a qualsiasi centro ottico ed elementi di visibilità e marketing per supportare i nostri clienti nella missione più difficile: creare traffico nel punto vendita

e acquisire o fidelizzare il bacino di utenza di riferimento. Perché un ottico dovrebbe scegliere Zeiss? Innanzitutto per l’innegabile eccellenza del prodotto, caratteristica che trova origine nell’impegno e nella passione con cui Zeiss da sempre investe in innovazione. Oltre a questo Zeiss intende proporsi come partner vero e proprio per ogni ottico, faI microscopi Zeiss hanno consentito cendo leva sull’articolata proposta importanti scoperte prodotto/servizi e più ancora grazie ad un marchio che non ha eguali sul mercato e che da solo incarna tutti i valori che hanno contraddistinto l’azienda nei suoi 160 anni di storia. Siamo stati, inoltre, i primi ad introdurre sul mercato strumenti di misurazione ad alte prestazioni, come Video Infral, predecessore dell’attuale i.terminal e i.profiler, oggi disponibile nella nuova versione Plus. Insomma un’eccellenza a 360° gradi a dispoHollywood utilizza cineprese sizione dei nostri clienti e a supporto Zeiss per catturare della loro professionalità. indimenticabili scatti

57

N9 2011


adv.indd 1

16/09/11 13.07


adv

Post diPloma, la formazione continua Giorgio Righetti, direttore dell'Istituto Benigno Zaccagnini, illustra le opportunità di ulteriore qualificazione per l'ottico e l'offerta di corsi di perfezionamento post scolastico

Q

uali sono le opportunità formative oggi in Italia per un ottico che voglia ulteriormente qualificarsi dal punto di vista professionale post-diploma?

Premesso che per svolgere la professione in Italia è necessario conseguire l’abilitazione che si ottiene al termine dei corsi scolastici, l’ottico che desidera qualificarsi ulteriormente ha più di una possibilità. Il nostro Istituto Benigno Zaccagnini di Bologna è presente da oltre 35 anni nel mondo della formazione ottica, sia come scuola da cui ogni anno escono molti ottici abilitati (tanto che possiamo affermare che un ottico attivo nella distribuzione su tre è passato dalle nostre aule) sia nel campo della formazione post scolastica con la quale mettiamo a disposizione corsi di perfezionamento professionale in ottica e in optometria di vario livello. Le realtà scolastiche più autorevoli e consolidate offrono un’ampia gamma di opportunità formative che prevedono sia corsi brevi monotematici di ottica, contattologia, optometria e ipovisione, sia corsi pluriennali di Optometria. Conseguita la specializzazione in Optometria è possibile specializzarsi in alcuni ambiti quali la riabilitazione, nuovi metodi di diagnostica optometrica e contattologia specialistica. Da alcuni anni sono attivi anche corsi universitari non abilitanti alla professione che trattano soprattutto le discipline fisico-matematiche. Chi desidera acquisire le competenze e le abilità dell’optometria può frequentare i corsi organizzati dalle scuole più autorevoli e

optometrica al pari di quelli che si svolgono negli stati in cui

cioè che prevedono un monte ore e attività didattiche idonee a

l’optometrista è una figura riconosciuta.

trasferire i contenuti e le abilità clinico-professionali dell’attività E quali quelle offerte nello specifico dall’Istituto Zaccagnini?

I NUMERI DELLO ZACCAgNINI

L’offerta educativa dello Zaccagnini soddisfa le esigenze di

Anno di costituzione: 1977 Corsi scolastici: corsi di Ottica e corsi di Optometria Formazione continua: il catalogo formativo è costituito da oltre 400 corsi Studenti: annualmente 300 studenti frequentano i corsi scolastici Docenti: 50 sono i docenti coinvolti nelle diverse attività formative Sede principale: Bologna Sedi distaccate: sono attive ad Ancona, Milano, Mantova, Torino, e Mogliano Veneto

I corsi di ottica e i corsi di optometria formano i due livelli

formazione di base e di aggiornamento sia dell’Ottico, sia dei professionisti che svolgono anche la professione optometrica. professionali. I programmi di formazione continua sviluppano temi riferiti all’ottica, all’optometria, alla contattologia, all’ipovisione e alla riabilitazione visiva tarati sulle necessità dei due livelli professionali. Due esempi: 1.

il corso di contattologia, il cui programma prevede la correzione e compensazione dei difetti visivi con lac disposable e l’utilizzo a fini applicativi delle ultime tecnologie strumentali, si rivolge principalmente agli Ottici.

2.

Il corso superiore di posturologia si pone l’obiettivo di consentire all’Optometrista di inquadrare il paziente con


deficit posturali e fare una prescrizione optometrica che

solamente se sono disponibili tutti i fattori già elencati e cioè,

consenta di migliorare il suo equilibrio posturale. Tra i

sedi, strumentazione e docenti idonei. L’organizzazione e la

prerequisiti ci sono argomenti che non vengono trattati

gestione è curata al 100% dall’Istituto. Agli studenti delle

adeguatamente nel corso di ottica.

sedi distaccate garantiamo di poter frequentare un corso di Optometria di medesima qualità di quelli che svolgiamo da

L’offerta formativa ottica post-diploma copre

35 anni nella sede di Bologna. In alcuni casi ciò consente

attualmente l’intero territorio nazionale o ci sono regioni

di cogliere le opportunità che i diversi territori offrono. Ad

penalizzate?

esempio, il corso attivato a Mantova offre l’opportunità di

L’offerta formativa non è omogenea e penalizza i

svolgere tirocini interdisciplinari presso l’Azienda Ospedaliera

professionisti di alcune regioni specialmente del centro e

Carlo Poma.

del sud. Probabilmente dipende dal fatto che per realizzare programmi di formazione continua occorre disporre di sedi formative, docenti, strutture cliniche adeguati e di capacità organizzative e gestionali specifiche, elementi che si costruiscono in anni di lavoro e con significativi investimenti. Quali vantaggi garantisce l’Istituto Zaccagnini con le sue sedi distaccate per il corso biennale di optometria? L’Istituto Zaccagnini è stato il primo a realizzare corsi di optometria in sedi distaccate proprio per superare il problema costituito da un’offerta formativa che penalizza i professionisti di alcune regioni. Nelle sedi distaccate i corsi vengono attivati


adv.indd 1

ProfOpt_190x270.indd 4

16/09/11 13.09

22-02-2010 12:54:22


vetrina

offro

cerco

INOTTICA SRL ricerca agenti mono/plurimandatari per il potenziamento della rete vendita esistente e per la distribuzione di nuove linee su licenza. La ricerca riguarda le zone di Lombardia, Triveneto e Sicilia ma siamo aperti a valutare proposte anche per altre zone. Per informazioni: a.monticelli@inotticasrl.it

OTTICO con provata esperienza nel settore da piÚ di vent’anni, valuta proposte lavorative,per Liguria di Ponente. Per informazioni: surferdavide@libero.it

FABBRICA DELL'OTTICA ricerca ottico, esperto nelle vendite, per Napoli. Per informazioni: info@fabbricadellottica.it

COMMESSO con esperienza nel settore ottico, disponibilitĂ immediata, in possesso di legge 407, automunita, disposta a trasferimenti, valuta proposte lavorative per tutta Italia. Per informazioni: Cel. 328 4678433

KAPPATRE SRL ricerca agente mono/plurimandatario, con esperienza nel settore. Si offrono provvigioni interessanti e premi a raggiungimento obiettivi. Per informazioni: info@kappatre.com

OTTICO contattologo e tecnico di laboratorio valuta proposte lavorative per Milano. Per informazioni: gorgianto@libero.it

MILANOPTICS ricerca ottico con abilitazione alla professione per nuova apertura a Sedriano (MI). Per informazioni: cornaredo@milanoptics.it

OTTICO OPTOMETRISTA con esperienza nel campo della vendita e di contattologia, ortocheratologia, contattologia avanzata post chirurgica e cheratocono, si rende disponibile per consulenze o collaborazioni anche saltuarie con ottici o centri di contattologia. Per informazioni: Cel. 347 3640135

MONFORT SRL ricerca un ottico diplomato anche prima esperienza e uno con precedente esperienza nel settore per Chieri. Per informazioni: monfortsrl@gmail.com

COMMESSA con esperienza lavorativa presso negozio di ottica, valuta proposte lavorative per Liguria di Ponente. Per informazioni: Cel. 392 4570000

NAU! ricerca responsabili regionali per Nord/Centro Italia. Per informazioni: lavoro@nauottica.com

62

N9 2011


B2Eyes Magazine.indd 1

28/04/11 11.30


i nostri partner

N9

Siamo sempre sulla cresta dell’onda. VisionOttica torna on air su stampa periodica dal 1° ottobre al 30 novembre. 8 settimane di comunicazione, 45 uscite stampa e oltre 15.000.000 di copie diffuse. www.visionottica.it · numero verde 800 53 63 03

Vicino ai tuoi occhi.

I Copertina -02 VISION GROUP 20141 Milano Via Ripamonti, 44 Tel. 02 92885300 Fax 02 92885348 info@visionottica.it www.visionottica.it Numero verde 800536303 II Copertina - 34 ESSILOR ITALIA 20141 Milano Via Noto, 10 Tel. 02 535791 Fax 02 53579270 marketing@essilor.it www.essilor.it III Copertina CARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Numero Verde 800258327 www.vision.zeiss.it IV Copertina JOHNSON&JOHNSON 00040 Pomezia (RM) Via del Mare, 56 Tel. 06 9105505 www.acuvue.it 04 ITALIA INDEPENDENT 10153 Torino Via Lessolo, 3 Tel. 011 0541200 Fax 011 0541201 www.italiaindependent.com 06 20NUOVI 21021 Angera (VA) Via Soldani, 10 Tel. 0332 799112 Fax 0332 799154 www.20nuovi.com 11 LOGO ITALIA 40033 Casalecchio di Reno (BO) Via Cerioli, 23 Tel. 051 590911 Fax 051591224

13 RODENSTOCK ITALIA 20089 Rozzano (MI) Centro direzionale Milanofiori Strada 7 palazzo T3 Tel. 02 31041 Fax 02 3104200 www.rodenstock.com 17-33 LUXOTTICA 20123 Milano Via Cantù, 2 Tel. 02 863341 Fax 02 86334636 www.luxottica.com 23 SILHOUETTE ITALIA 22100 Como Via del Lavoro, 8 Tel. 031 525656 Fax 031 525608 www.silhouette.com 24 NAU! 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 7 Tel. 0331 86.12.33 Fax 0331 82.44.35 www.nauottica.com

43 SCHALCON 00125 Roma Via di Saponara, 614 Tel. 06 526181-15 linee Fax 06 52311329 mail@schalcon.com 47 OFTALMICA GALILEO 20099 Sesto San Giovanni (MI) Via Concordia, 5/c7 Tel 02 243441 Fax 02 24344834 www.galileoitalia.net info@galileoitalia.it 50 CLAMAR ITALIA 81100 Caserta Via Pozzillo Z.I. Ponteselice Tel. 0823 446147 www.clamar.it 53 OPTEK 43100 Parma Via Monte Maggiorasca, 26 Tel. 0521 632154 Fax 0521 406986 ok@optek.it www.optek.it

27 VEGA 28921 Verbania Intra (VB) Via Riemann, 3 Tel. 0323 405500 Fax. 0323 405544 www.vegaoptic.it

58 MECCANOTTICA MAZZA 20048 Carate Brianza (MI) Via Tiziano, 9 Tel. 0362 902185 r.a. Fax 0362 903306 info@meccanotticamazza.it www.meccanotticamazza.it

37 HOYA LENS ITALIA 20024 Garbagnate Milanese (MI) Via Zenale, 27 Tel. 02 990711 Fax 02 9952981 www.hoya.it

61 BLUDATA INFORMATICA 31030 Carbonera (TV) Via Quintavalle, 24/26 Tel. 0422 445442 Fax 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com

38-39-40-41-42-44 BAUSCH + LOMB 20050 Macherio (MI) Via Pasubio, 34 Tel. 039 20731 Fax 039 2010081 infovc@bausch.com www.bausch.com

63 ISTITUTO BENIGNO ZACCAGNINI 40141 Bologna Via Ghirardini, 17 Tel. 051 480994 Fax 051 481526 info@istitutozaccagnini.it www.istitutozaccagnini.it

64

N9 2011


Esperienza e professionalità al Suo servizio. Una scelta di valore. ZEISS è Suo partner a 360°. Scelga anche Lei di diventare Centro Ottico ZEISS. • Tecnologie

di ultima generazione per dare supporto alla Sua professionalità. • Qualità di prodotto per garantire la migliore esperienza visiva al Suo cliente. • Servizi integrati per il punto vendita per trasformare ogni acquisto in un’esperienza unica . • Riconoscibilità e affidabilità di un marchio che ha segnato la storia dell’Ottica. Per maggiori informazioni contattare il Responsabile Commerciale Carl Zeiss Vision.

See more. Live more. Lenti di precisione ZEISS.

Leader nell’ottica di precisione dal 1846.


In un battito di palpebre possono accadere cose meravigliose... Oggi con 1•DAY ACUVUE® MOIST® for ASTIGMATISM i tuoi portatori astigmatici potranno vivere ogni momento, ogni giorno 1. Il Sistema di Stabilizzazione Accelerata (ASD) è stato sviluppato per riallineare le lenti ad ogni battito di palpebre del portatore2. Le 4 zone di stabilizzazione dell’ASD sfruttano il naturale movimento delle palpebre per consentire alle lenti a contatto di essere meno soggette alla forza di gravità3. Il suo design assicura una variazione minima dello spessore della lente sotto le palpebre, il che aiuta a mantenere una visione chiara e stabile a prescindere dal movimento degli occhi4,5.

Cose meravigliose possono accadere quando la tecnologia ASD incontra

1•DAY ACUVUE® MOIST®

VIVI OGNI MOMENTO, OGNI GIORNO 1. JJVC data on file 2008&2010. - 2. JJVC data on file 2008. - 3. Mc Ilraith R, Young G, Hunt C. Toric lens orientation and visual acuity in non-standard conditions. CLAE 2009 Epub ahead of print. - 4. Chamberlain P. Morgan P. Maldonado-Codina & Moody K. A vision chart to quantify disturbances in acuity during wear of toric contact lenses. Optom Vis Sci 2008; E-abstract 85079 5.Zikos G.Kang S. Ciuffeda K et al Rotational stability of toric Soft Contact Lenses During Natural Viewing Conditions. Optom Vis 2007; 84(11); 1039-1045 ACUVUE®, 1•DAY ACUVUE® MOIST® sono marchi registrati della Johnson&Johnson Vision Care ©JJVC 2010 . Johnson&Johnson Vision Care è una divisione della Johnson&Johnson Medical S.p.a.

Mojito20,5x27,5.indd 1

21/05/10 14:43


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.