B2eyes Magazine 9/2014

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Ottobre 2014 numero 9 www.b2eyes.com In copertina Essilor

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È un dispositivo medico Leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l’uso. Aut. Min. del 31/07/2014. Essilor®, Varilux® S™e Nanoptix™ sono marchi registrati di Essilor International. MC PP CVXS REV.1 10.2014

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Editore Fge Srl Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F 14040 Moasca (AT) Tel. 0141 1768908 - Fax 0141 1768900 info@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Redazione Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Grafica e impaginazione Meloria Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N 16163 Genova (GE)

Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 € 1,80 - Copia omaggio

B2TRADE Editoriale La solitudine dei numeri (veri) 3 Attualità Silmo, un piccolo Mido 4 Bollé Sport Protective, performance visive… da campioni 8 Netcity: il mercato ci impone di cambiare 12 Vision Group assegna il VisionOttica Award 2014 16 Congresso Zaccagnini, i rapporti tra ICT e visione 18 Addetti alle vendite, come valorizzarli 22 Amarcord L’optometria? Migliora la connessione con il mondo 24

B2STYLE Moda Più che dettagli 28 Vedo rosso 29 The black and the white 30 B2EXPERT Consulente F24 telematici, cosa cambia 32 Meditazioni L’aptica dell’occhiale 36 Spilli C’è mood e mood di dire le cose 38 B2TECH Lenti oftalmiche Zeiss, gli strumenti sono sempre più interattivi 42 Sirus Plus, più del 50% di visione sull'intermedio 50

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Editoriale

LA SOLITUDINE DEI NUMERI (VERI) di Angelo Magri

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ilano, 11-13 ottobre: Date, 1.300 visitatori. Catania, 11-13 ottobre: Expo Ottica Sud, 1.080 visitatori. A leggere questi numeri, quasi un quarto del retail ottico italiano si sarebbe concentrato nelle due città agli antipodi della nostra penisola in un solo week end. Addirittura, secondo un successivo post su Facebook di uno degli organizzatori, gli ingressi a Date sarebbero stati 2.700. Cifre assolutamente lusinghiere per un evento, il primo, dedicato esclusivamente all’occhialeria di nicchia e per una mostra, la seconda, che ha coinvolto visitatori da non più di quattro regioni, tra cui Malta. Fanno da contraltare i numeri della prima edizione di Optovillage, dal 13 al 15 settembre a Bari, che ha dichiarato un centinaio di visitatori, e quelli di Design Your, dal 18 al 20 ottobre, sempre nel capoluogo pugliese, ormai al terzo appuntamento, con 600 ingressi, tra ottici e addetti ai lavori. Qualcuno gonfia o (difficile) minimizza i dati? In realtà non è solo questo l’importante, semmai come sono calcolati tali dati, perché non vengano diffuse percentuali di confronto con eventuali edizioni precedenti o perché nei comunicati stampa finali non sia presente lo scorporo in termini di aree di provenienza o di categoria professionale dei visitatori. Le perplessità riguardano anche le fiere con la f maiuscola. Quante volte, visitando Mido o Silmo, avrete sentito dire: quest’anno c’è poca gente; o, magari, l’esatto contrario. Quante volte vi sarete chiesti, passando da un padiglione all’altro o da un ingresso all’altro, se la continua “timbratura” del vostro pass sarebbe poi stata conteggiata ogni volta come un accesso in più? Domande che non hanno mai o quasi mai risposte da parte degli organizzatori, pronti tuttavia nel diramare bollettini di chiusura che, anche in termini numerici, sono pressoché la fotocopia di quelli degli anni precedenti. Eppure una via d’uscita c’è ed è quella segnata da opti, il salone di Monaco, che da cinque anni affida a un istituto terzo specializzato la verifica degli ingressi, che oltretutto sono a pagamento per i buyer. Un discorso simile, purtroppo, vale anche per i congressi tecnico-scientifici dell’ottica: consuntivi che spesso stridono con le percezioni di chi vi ha partecipato, mescolanza tra ottici, studenti o altri addetti ai lavori concentrata nell’asettica definizione di “partecipanti”. Vero è che non sono soltanto i numeri a determinare il successo o l’insuccesso, il futuro o la fine di una fiera, evento o convegno: una più trasparente trasmissione dei dati finali, però, contribuirebbe a fare chiarezza sulle dinamiche del settore ed eviterebbe a chi li legge smorfie di perplessità, quando non d’ilarità.

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Attualità

SILMO, UN PICCOLO MIDO Persa, anche con il passaggio da Porte de Versailles a Paris-Nord Villepinte, la sua aura così francese e la sua carica “eversiva”, si è conformato al salone leader e con il leader ora vuole fare strada, per costruire la nuova asse dell’ottica europea e, in futuro, mondiale. Come rimarcato nell’ultima edizione, a fine settembre

di Nicola Di Lernia Esperto di marketing e comunicazione

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cui appariva il Mido, del quale è difficile non sottolineare la leadership mondiale. Oggi il Silmo ha gli stessi pregi e difetti del Mido; difetti anche di crescita ma ben evidenti. Anche il Silmo è entrato in un grande contenitore come il nuovo palazzo dell’esposizione di Parigi, che la diluisce al punto che il sabato alle 11 sembra di entrare in un centro Mességué, con il canto degli uccelli ad accoglierti, piuttosto che a una fiera dell’occhiale. Si badi bene, a me piace la natura e la tranquillità ma non credo che quello fosse l’effetto di benvenuto che il Silmo voleva dare. Il Village, l’area trendy dell’occhialeria mondiale fiore all’occhiello della grandeur, oggi si confonde nell’offerta della fiera e di fatto non offre nessun messaggio vero al visitatore italiano che è venuto fin

a Francia sta vivendo un momento poco “francese”. La grandeur si defila al cospetto di potenziali alleanze con “nemici” storici in grado di sostenere l’economia e la politica del paese d’oltralpe. Il Presidente Hollande, fotografato recentemente vicino alla tedesca Merkel, dà per l’appunto la sensazione di volerne calcare i passi e di esercitare varianti ove queste fossero consentite, anche sottobanco, dall’alleato. Al Silmo deve essere successa la stessa cosa. Ho conosciuto questa fiera nella sua penultima collocazione parigina, quella a sud ma in città: stretta, confusa, ma particolarmente attraente e assolutamente francese. Di fatto il Silmo rappresentava la frangia “eversiva” dell’occhialeria al cospetto dell’authority con

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Attualità Ma in sostanza il giudizio non cambia. Il Silmo è diventato un piccolo Mido, si è conformato al leader e vuole fare strada con il leader. D’altro canto va letto così il comunicato finale del Silmo stesso che afferma come «le due manifestazioni leader mondiali Silmo e Mido hanno deciso di commissionare all’istituto GfK un barometro semestrale di misura delle performance economiche del settore dell’ottica-occhialeria in Europa». I due leader insomma si mettono insieme, anche economicamente, per setacciare i valori e le opportunità del mercato unico europeo al fine di catturarne le opportunità prima degli altri. Qui Monaco non c’entra. È una fiera privata, non c’è l’associazione e la storia alle spalle oltre che il comparto produttivo. Milano e Parigi è la nuova asse dell’ottica europea e, in futuro, mondiale. Chiedi ai big dell’occhialeria italiana presenti a Parigi e loro stessi affermano che il Mido e l’Anfao hanno bisogno di un Silmo forte al loro fianco. Per vendere e agire in maniera coordinata. Se rileggo i dati europei GfK, presentati al Mido 2014 trovo conferma del fatto che, mentre l’Italia perde l’1,8% a valore nel 2013, la Francia guadagna l’1,7%. Ma questo matrimonio Silmo-Mido sui dati non è solo di convenienza

qua per vedere qualcosa di nuovo che probabilmente al Mido non passerà in rassegna. Gli eventi collaterali legati alla moda e al lusso sono offesi dalla struttura stessa della fiera che è poco accogliente, dispersiva e per la sua natura noiosa. La bella idea di costruire uno spazio dedicato alla cultura del merchandising risulta un soufflé piatto. Poca emozione, tanta pubblicità a chi ha aiutato a farlo questo spazio e nessun strumento di educational a disposizione del visitatore. Se vi dico che la cosa più bella di questo spazio è un tavolo lunghissimo e stretto multicolore dove sono esposti in differenti modi gli occhiali non faccio fare bella figura a chi lo ha ideato. Comunque quel tavolo l’ho fotografato anch’io… Il valore di questo Silmo l’ho ritrovato invece nelle proposte dei 150 nuovi espositori dei quali, mi ripeto, alcuni intervistati da me non verranno al Mido 2015 e che sono le chicche di caffè sulla panna di chi dall’Italia è venuto fino a qua. Lo stesso presidente del Silmo si è detto soddisfatto di come nuovi paesi quali la Corea - che non è la Cina ma è Samsung-Daewoo-Kia, per intenderci - si affaccino al mercato dell’occhiale grazie alla finestra privilegiata che la Francia ha sul Far East.

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Attualità

In queste pagine, alcuni momenti dell'edizione 2014 di Silmo, che si è tenuta a Parigi dal 26 al 29 settembre

del Silmo. Ma vorrei, come è mio solito, richiamare l’Anfao anche a sostegno di una difficile situazione italiana di cui la stessa Anfao omette spesso di parlare. Non tutti i produttori italiani si possono permettere un mercato interno in agonia e uno scenario internazionale da sogno. Se l’ottica è ancora un distretto produttivo si faccia dire dal distretto trevigiano dell’elettrodomestico, la “Inox Valley”, dove si sta andando nell’occupazione a fronte di un semestre di export cresciuto del 10%, proprio come l’ottica: la cassa integrazione è esplosa. Quale pericolo per le aziende di tutti i distretti veneti? Che il loro successo internazionale non basta a garantire la loro sopravvivenza o almeno non della maggioranza. Un insuccesso del genere che non auguro nell’ottica cadrebbe anche sulla testa dell’ottico italiano e del retail in toto. Stiamo uniti quindi anche sul fronte interno, banalmente il più difficile. E chiediamo al Mido 2015 di essere il faro di questa nuova rinascenza.

nell’oggi ma soprattutto nel domani. Anfao, nel presentare il primo semestre 2014 conferma che le esportazioni in Europa, che sono il 50% della produzione totale, sono cresciute in valore del 9,5% e che i paesi cardine come la Francia (+ 4,3%, pochino ma peso complessivo 15%) e la Germania (+14,3%, molto ma peso 7,7%) sono avvicinati dall’Inghilterra che rimpiazza la Spagna con un +18%, ma un peso complessivo ancora basso del 5,2% in potenziale grande crescita. E qui passiamo alle performance di crescita trimestrali degli altri paesi europei, piccoli numeri ma che fanno ben sperare Anfao, quindi Mido e Silmo: Grecia +15%, Paesi Bassi +18%, Polonia +22% e Finlandia +33%. Si fa fatica a mettere insieme i numeri e i fatti ma quando ce la fai hai sempre una soddisfazione impagabile. L’economia dell’occhiale italiano sta andando sempre meglio all’estero e l’alleanza con un vecchio “nemico” è il segnale più forte che potesse giungere da questa ultima edizione

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Attualità

BOLLÉ SPORT PROTECTIVE, PERFORMANCE VISIVE… DA CAMPIONI All’ultimo Silmo il marchio tecnico di Bushnell ha presentato una linea di occhiali protettivi con un testimonial d’eccezione, Tony Parker. Ma saranno soprattutto le società sportive i partner dei centri ottici di Angelo Magri

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ilmo rappresenta per Bollé un palcoscenico fondamentale quando occorre lanciare novità importanti. Tre anni fa alla fiera di Parigi fu presentato B-ThinActive Design RX, il programma del brand di proprietà di Bushnell che consente agli ottici di graduare gli occhiali sportivi in base 8 da +6,00 a -8,00 in modo semplice e rapido, all’insegna del comfort e della leggerezza delle lenti vista-sole utilizzate. Quest’anno è stata la volta di Bollé Sport Protective, linea di occhiali protettivi per lo sport: alla conferenza stampa del lancio, dopo la descrizione delle caratteristiche del progetto, è intervenuto uno dei più grandi giocatori di basket in attività, Tony Parker, playmaker dei San Antonio Spurs, campioni Nba, e della nazionale francese. Con Luca Zangrandi, country manager Italia di Bushnell, entriamo nel vivo di questo nuovo programma firmato Bollé e vediamo come verrà sviluppato sul mercato interno. Quali sono gli elementi di novità assoluta di questa linea rispetto agli altri prodotti sul mercato, alcuni dei quali indossati, ad esempio durante i recenti Campionati Mondiali di volley femminile? Bollé Sport Protective è una linea di occhiali pro-

Luca Zangrandi, responsabile per il mercato italiano dei marchi Bollé, Bushnell, Cébé e Serengeti

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Attualità

Quando e come saranno distribuiti sul canale ottico italiano? Sono in programma iniziative di supporto agli ottici italiani per questa linea? Il lancio a livello mondiale è avvenuto a fine settembre al Silmo di Parigi, dove Bollé Sport Protective ha vinto il Silmo d’Or nella categoria Sport. Per supportare la distribuzione sul mercato italiano è prevista una massiccia campagna informativa presso le società di calcio, basket e volley: l’obiettivo è informare su questo innovativo programma e mettere in contatto gli ottici con le società sportive. Gli ottici avranno a disposizione un kit con materiale espositivo e informativo per il punto vendita per comunicare nel migliore dei modi le potenzialità e le tecnicità di questa linea, disponibile nei negozi da fine ottobre. Quali sono le opportunità che questa linea offre in termini di prescrizione per gli utenti ametropi? Anche da questo punto di vista Bollé Sport Protective è una linea diversa da quanto presente sul mercato. Avvalendoci dello stesso programma RX che utilizziamo con successo sulla linea sole Bollé, la tecnologia B-Thin viene utilizzata anche sulla linea Sport Protective: significa offrire occhiali graduati con prescrizioni che vanno dal +6 al -8 con cilindro opposto 4. Così praticamente il 99% delle ametropie possono venire soddisfatte. Quali sono le attività in programma per favorirne la conoscenza anche presso il pubblico finale? Bollé Sport Protective è supportata da un testimonial d’eccezione nel mondo del basket, Tony Parker, star indiscussa dell’Nba. Sono previsti contest sui social network e operazioni di marketing virale, quali, ad esempio, un concorso fotografico che mette in palio un viaggio negli Stati Uniti per vedere una partita di Nba. Non meno importante è la campagna informativa destinata alle società sportive, al fine d’informare i ragazzi e i genitori sulle possibilità che questo esclusivo e innovativo programma offre.

tettivi per lo sport unica sul mercato mondiale, in quanto è in grado di fornire la garanzia di una Certificazione Internazionale sia secondo gli standard europei per la protezione dell’occhio (EN 166:2001) sia secondo gli standard americani per la protezione degli occhi espressamente durante la pratica sportiva (ASTM F803). La certificazione riguarda le montature, le lenti e anche le lenti graduate. Un altro aspetto che rende assolutamente unici questi occhiali è il trattamento che viene applicato sulle lenti, esclusiva di Bollé: il Platinum Coating, con il quale è praticamente impossibile che si appannino.

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Attualità

Uno degli ultimi meeting multiregionali organizzati dalla società di servizi sul territorio italiano

NETCITY: IL MERCATO CI IMPONE DI CAMBIARE Il 16 novembre ad Artimino, vicino a Firenze, una fra le prime tre realtà italiane della distribuzione organizzata, con circa 660 punti vendita, annuncerà l’ingresso di nuove figure manageriali nella struttura societaria di Angelo Magri

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Campania, Toscana e Lombardia. Il risultato? Essere diventati una fra le prime tre realtà in Italia all’interno della distribuzione organizzata in termini di fatturato realizzato con le aziende partner. Si presenterà così Netcity il 16 novembre alla Villa Medicea “La Ferdinanda” di Ar-

uasi quattordici anni di vita, gli ultimi dieci passati con il segno più, a ogni esercizio, sul numero di punti vendita affiliati, che oggi ammontano a circa 660 sull’intero territorio nazionale, con una forte presenza soprattutto in Puglia,

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Attualità

Roberto Marlazzi, presidente di Netcity

do la dinamica del mercato interno e non solo. «Oggi Netcity vanta una piattaforma strutturata di servizi e una cerchia di aziende partner fidelizzate: nella contattologia Alcon, CooperVision e Soleko, nell'oftalmica esclusivamente Essilor e Zeiss, nell'occhialeria più numerose – spiega ancora Marlazzi – I risultati ottenuti ci lusingano, ma dobbiamo assolutamente guardarci intorno, in Italia e in Europa: i centri ottici indipendenti vedono ridursi soprattutto il numero dei pezzi venduti, ma spesso anche il fatturato, a vantaggio dei punti vendita appartenenti alle catene». Da qui l’obbligo di un cambio di marcia che possa garantire un presente e un futuro sostenibili agli imprenditori affiliati. «L’evento di metà novembre, oltre ad avere un valore strategico fondamentale per la nostra società, sono certo che sarà piacevole e coinvolgente come le precedenti edizioni, dalla Scuola del Circo di Roma ai più recenti meeting multiregionali», conclude il presidente di Netcity.

timino, una trentina di chilometri a nord ovest di Firenze, in occasione dell’evento organizzato con CooperVision e Safilo per un centinaio di centri ottici selezionati. «Lì sveleremo le nuove persone che entreranno a far parte della nostra struttura societaria e manageriale – afferma Roberto Marlazzi, tra i fondatori e presidente storico di Netcity, che ha la sede legale a Milano e quella operativa a Prato – Si tratta di figure con un background di spessore nell’ottica, a livello sia nazionale sia internazionale». Marlazzi, tuttavia, è convinto che per cambiare e crescere siano necessari, oltre che alle persone, anche i progetti. «Con l’aiuto di queste figure professionali proporremo ai nostri affiliati nuovi progetti di vendita, caratterizzati da modi innovativi di affrontare il mercato – sottolinea Marlazzi – L’obiettivo è offrire all’ottico progetti integrati di vendita, così che possa avere tutti i supporti utili per competere con le catene». L’esigenza di questo importante cambiamento, infatti, è sorta ai vertici di Netcity analizzan-

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Attualità

VISION GROUP ASSEGNA IL VISIONOTTICA AWARD 2014 A ottobre, nel corso della seduta di Laurea in Ottica e Optometria presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, è stato consegnato il premio dell’insegna di punta di Vision Group a tre giovani neolaureati in Ottica e Optometria a cura della redazione

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della Vision Group Academy, in occasione dell’ultima riunione della Commissione Giudicante – Il valore dell’Università nella formazione di oggi è fondamentale e il livello qualitativo raggiunto dalle specifiche facoltà italiane è al passo con le migliori realtà europee. Da qui la decisione del Consiglio d’Amministrazione di Vision Group di premiare i laureati sia con un inserimento lavorativo all’interno dei centri ottici VisionOttica di eccellenza sia con il contributo economico per percorrere una formazione superiore attraverso la partecipazione a un master europeo del più alto livello disponibile».

ision Group, in collaborazione con ALOeO (Associazione Laureati Ottica e Optometria), Albo degli Ottici Optometristi (Federottica) e le Università italiane con corsi di laurea o scuole di Ottica e Optometria, ha consegnato il premio VisionOttica Award 2014 prima della seduta di laurea in Ottica e Optometria presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. «VisionOttica Award vuole essere un chiaro messaggio a tutto il settore dell’Ottica e dell’Optometria – ha spiegato Giuseppe Longoni, responsabile

I NEOLAUREATI E LE TESI PREMIATE Primo classificato: Alberto Valsecchi, “Sviluppo di una nuova metodica strumentale per la valutazione del segmento anteriore dell’occhio”. Seconda classificata: Giuditta Ottavian, “Visione e musica: confronto di abilità visuomotorie tra pianisti e non pianisti”. Terzi classificati ex aequo: Federica Cozza, “Valutazione della disparità di fissazione da lontano con monitor a polarizzazione circolare e influenza sulla stereoacuità”; e Umberto Bassi, “Confronto tra lenti a contatto in materiali differenti in relazione alla funzionalità delle ghiandole di Meibomio”.

Da sinistra: Alberto Valsecchi, Giuditta Ottavian, Umberto Bassi e Federica Cozza

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Attualità

CONGRESSO ZACCAGNINI, I RAPPORTI TRA ICT E VISIONE Alla diciottesima edizione dell’evento, a Bologna l’8 e 9 febbraio 2015, importanti relatori multidisciplinari ed esponenti dell’optometria inglese affronteranno le dinamiche di questa relazione e proporranno le soluzioni più adatte per professionisti e utenti finali a cura della redazione

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uali conseguenze provoca la rivoluzione della cosiddetta ICT, cioè l’Information and Communication Technology, all’occhio e alle sue funzionalità? Quali solo le soluzioni per contrastare il fenomeno? Come si può adeguare la professionalità dell’ottico e dell’optometrista a questa nuova sfida? Sono i temi sui quali si incentrerà la diciottesima edizione del Congresso

Giorgio Righetti, direttore dell’Istituto Zaccagnini

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Interdisciplinare, organizzato dall’Istituto Zaccagnini, in programma a Bologna l’8 e 9 febbraio 2015. Secondo tradizione, l’evento vedrà la partecipazione di importanti relatori multidisciplinari, nonché di esponenti dell’optometria inglese. «In generale l’attenzione nei confronti dei problemi della visione, fino a quando non emergono problematiche funzionali e patologie importanti, è modesta e inferiore a

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Attualità

L’intervento di James Wolffsohn all’edizione 2014 del Congresso Interdisciplinare Zaccagnini

problemi della salute e della vita quotidiana di rilevanza minore – spiega Giorgio Righetti, direttore dell’Istituto Zaccagnini - Le ragioni di questa circostanza, che fa dell’Italia uno dei paesi, fra quelli occidentali, a più basso consumo di strumenti di correzione evoluti, cioè lenti progressive e lenti a contatto, e con un parco occhiali tra i più vetusti, sono molte, ma certamente a questo concorre in modo determinante la scarsa circolazione delle informazioni sul tema della visione e l’ambito ristretto, in cui, comunque, queste circolano». Così il tema del XVIII Congresso Interdisciplinare sarà focalizzato sulla rivoluzione apportata dalle tecnologie informatiche all’informazione e alla comunicazione e le conseguenze che ciò sta provocando, fra l’altro, sulla visione. «L’ICT, nata con l’avvento del computer, ha rivoluzionato le elaborazioni dei dati e le informazioni e,

in concomitanza con l’evoluzione della tecnologia elettronica e informatica, ha proposto nuovi strumenti d’informazione che hanno conquistato anche l’area della comunicazione: televisione, personal computer, telefono mobile, smartphone, ai quali i media e l’informazione cartacea, dal tabulato al giornale, stanno lasciando rapidamente il campo - ricorda Righetti - La lettura e l’ascolto sono sostituiti progressivamente dalla visione e dalla consultazione di visori e schermi delle macchine operatici, dei lettori di cassa, dei giochi elettronici e dei sistemi di pagamento. Nel contempo, le piazze e le vie commerciali, i mercati all’aperto, gli ambienti di lavoro e quelli dedicati all’edutainment e allo shopping sono sostituiti dai nuovi uffici-grattacielo, dalle gallerie commerciali e dagli outlet, in cui si vive e lavora per tempi lunghi in ambienti chiusi, condizionati, con luce artificiale»

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#WLP, LA NUOVA COLLEZIONE OXO: DESIGN E STILE 100% MADE IN ITALY LA NUOVA LINEA DI MONTATURE DA VISTA DI OXO #WLP WE LOVE PEOPLE SI ISPIRA AL MONDO HIPSTER Nato intorno agli anni ’40 negli Stati Uniti, il termine Hipster descriveva inizialmente gli appassionati di jazz e in particolare di bebop. Si trattava per lo più di ragazzi bianchi della classe media che emulavano lo stile di vita dei jazzisti afroamericani. La collezione #WLP WE LOVE PEOPLE è completamente progettata e realizzata in Italia: 100% Made in Italy. Ma cosa si nasconde dietro una montatura #WLP? Adriano, Beatrice, Enrico, Federica, Maria e Roberto: sono i nomi di alcune persone che, con grande passione e serietà, collaborano a un progetto 100% italiano. Dall’ideazione al design, dalla produzione fino all’ultimo dettaglio. Ogni processo viene curato e lavorato meticolosamente. La scelta del logo minimal racchiude in sé

l’essenza dei caratteri moderni e di tendenza dei giovani metropolitani e il claim WE LOVE PEOPLE rimanda alla comunicazione Young. Comunicare la propria individualità attraverso gli accessori e valorizzare la persona. È proprio attorno a questi valori che la collezione #WLP racchiude in sé l’essenza dei caratteri moderni e di tendenza dei giovani metropolitani. Nulla è lasciato al caso. Il packaging che accompagna l’occhiale si distingue per la sua assoluta originalità: astuccio realizzato interamente in cartone nel pieno rispetto dell’ambiente; la microfibra, in linea con la collezione, completa la presentazione dell’occhiale. Chi sceglie una montatura #WLP avrà un prodotto del quale conoscerà l’origine, la storia e il valore della produzione 100% Made in Italy.

L’astuccio realizzato interamente in cartone nel pieno rispetto dell’ambiente

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La microfibra, in linea con la collezione

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Attualità

ADDETTI ALLE VENDITE, COME VALORIZZARLI Ecco i KPI relativi al personale e alla shopping experience

di Anna Gatti*

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li stipendi degli addetti alle vendite in Italia sono tendenzialmente bassi, ma il costo per l’impresa, che comprende contributi e tasse, è purtroppo sempre molto elevato. Appare, quindi, necessario prestare attenzione a come viene svolto il lavoro all’interno del negozio, dal momento che si tratta di una delle voci di costo più rilevanti per l’imprenditore. Personale: il fatturato totale e il peso del fatturato per transazione L’imprenditore ottico, durante gli anni ’90, si affidava alla capacità di un bravo venditore, dovendo solo provvedere a un buon assortimento di merce. Oggi, per fortuna, e grazie soprattutto alla formazione così diffusa anche nel settore ottico, è possibile far crescere professionalmente i propri collaboratori in maniera importante, aumentando le loro competenze, affinché l’obiettivo aziendale sia sempre più chiaro, condiviso e raggiungibile. Per obiettivo aziendale intendo il budget del periodo, cioè il fatturato totale: da qui nasce l’esigenza di misurare il fatturato per transazione. Il fatturato per transazione significa controllare come si è svolta e si è conclusa la vendita. Significa controllare che i prezzi stabiliti siano stati rispettati e che gli sconti concordati siano stati applicati nei termini e nei modi fissati. Questo KPI è molto utile all’imprenditore, perché evidenzia in modo chiaro e sincero il metodo applicato nella vendita dai suoi collaboratori. Credo profondamente che la critica costruttiva sia utile per crescere.

*Consulente aziendale, titolare di A&G Studio di Bologna, specializzato nel controllo di gestione e analisi dei costi

L’importante è comunicarla nel modo giusto e soprattutto crederci tanto. E l’esperienza mi ha confermato che esaminare con un collaboratore il report che racconta il suo comportamento professionale (performance) dell’ultima settimana, piuttosto che dell’ultimo mese, è molto importante: si è credibili e si può così contribuire alla crescita del singolo, del gruppo e, di conseguenza, dell’azienda. Shopping experience: gli ingressi/flussi e il mistery shopper Bisogna premettere, per chiarezza, che per ingressi / flussi intendo l’importanza del monitoraggio degli incassi nelle diverse fasce d’orario di apertura al pubblico del punto di vendita. Questo KPI indica come gestire la presenza dei collaboratori in negozio. Ad esempio, in negozi con collaboratori con contratti diversi fra loro, alcuni full time e altri part time, è importante conoscere dai numeri, e non più solo dalle sensazioni, i momenti di maggiore o minore affluenza. Ho visto dei filmati realizzati da un'azienda leader nel settore del retail, che si occupa anche di shopper experience. È stata un’esperienza davvero interessante: i filmati raccontavano di imprenditori che hanno scoperto, attraverso questo servizio, doti e capacità dei loro collaboratori assolutamente sconosciute e inaspettate, ad esempio responsabili di negozio che hanno saputo gestire situazioni davvero complesse esprimendo capacità fino ad allora inaspettate. Questi sono i KPI che vi consiglio di applicare subito al vostro negozio, in quanto vi diranno velocemente in che direzione state andando.

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L’OPTOMETRIA? MIGLIORA LA CONNESSIONE CON IL MONDO Esattamente 44 anni fa Armand Bastien giunse a Milano dal Canada e, con il corso sull’esame e il trattamento visiogenico dello strabismo e dell’ambliopia, aprì nuovi orizzonti ai primi optometristi italiani di Gianni Rehak* Optometrista S.O.E.

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ra poco alcuni di voi riceveranno il diplo- Se Jean Thiriart, fondatore e presidente della Società ma di laurea in Ottica e Optometria che d’Optometria d’Europa, è stato il padre politico della rappresenta il coronamento di un impe- nostra professione, il prof. Bastien ne è stato il padre gnativo corso di studi. Alcuni riceveranno scientifico. Oltre a considerarlo il mio Maestro, ho un premio per la miglior tesi di laurea che quest’an- anche avuto l’onore e il piacere di frequentarlo perno è dedicato alla memoria del dott. prof. Armand sonalmente sia in Italia, ospitandolo a casa mia, sia di essere a mia Bastien, decano volta suo ospite della Facoltà a Montreal neld’Optometria dell’Università la Facoltà e nel di Montreal. Io suo studio privasono stato invitato, dove ho poto dal mio amico tuto toccare con Jeff Longoni, con mano come il quale ho conla professione diviso per circa veniva esercitata. Anche in quarant’anni sia quell’occasione l’esercizio della ero in compaprofessione sia la gnia di Jeff Lonlotta per vedergoni, oltre a Ugo la riconosciuta a Frescura di Asti, ricordare il proDa sinistra, Gianni Rehak, Ugo Frescura, Marco Menegazzi e Jeff Longoni: un importante pezzo di storia dell’optometria italiana ed europea Riccardo Perris fessor Bastien.

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Amarcord di Rho e Sergio Berti di Roma. Sono certo che il modo La funzione visiva in cinque processi migliore di ricordare Armand Bastien, canadese di Nel 1970, l’Istituto di Fisiologia del Quebec pubbliprofonda cultura francese, non sia il classico “cocco- cò una serie di testi fondamentali per una moderna drillo”, ma cercare di trasmettere quello che lui ci ha concezione della funzione visiva. Ne furono stabilitrasmesso e che credo sia drammaticamente attuale. te le basi in cinque distinti processi. La filogenesi: lo Nell’ottobre 1970, ben 44 anni fa, il professor Armand studio dell’evoluzione delle specie. L’ontogenesi: cioè Bastien venne in Italia su invito della Società d’Opto- lo sviluppo dell’individuo che altro non è che una metria d’Europa e proprio qui a Milano tenne il suo rapida ricapitolazione della filogenesi. È la legge di primo corso “L’esame e il trattamento visiogenico Haechel, enunciata nel 1866: “prima di camminare dello strabismo e dell’ambliopia”. Quando cominciò come un uomo, il bambino si muoverà come un pria parlare, ci parve di sognare: il nostro background mate... prima di muoversi come un primate si muovedi occhi troppo corti e troppo rà come un mammifero... prima lunghi di occhio/macchina fodi muoversi come un mammifero tografica venne sbriciolato da i suoi movimenti saranno quelli affermazioni quali la visione è di un rettile. La terza nozione che una funzione appresa, la visione bisogna considerare è che l’orgaè motricità, una buona messa a nismo umano, quale oggi l’osserfuoco è la risultante di un circuito viamo, procede allo sviluppo di tre sistemi: quello corticale, quello visivo ben equilibrato. Sul piano viscerale e quello scheletrico. In funzionale, i modelli dell’occhio effetti, da molto tempo, biologi ed troppo lungo, troppo corto o deembriologi hanno osservato che formato non hanno che un val’embrione presenta tre strati ben lore molto relativo, poiché non distinti: l’ectoderma, il mesodertengono conto che di un aspetto ma e l’endoderma, il cui sviluppo molto limitato del sistema visicreerà rispettivamente e grossovo. Capita che problemi come la miopia, l’ipermetropia, l’alanamente il sistema nervoso, il stigmatismo siano legati a dei sistema d’azione, le viscere e le problemi di rendimento visivo. ghiandole che assicurano l’equiMolto più di frequente capita librio interno dell’organismo. In Armand Bastien nel 2002, in occasione di trovare dei gravi problemi di quarto luogo, sempre su basi biodel Congresso di Versailles della Società d’Optometria d’Europa, quando il docente rendimento visivo in assenza di logiche, la visione sottintende tre e optometrista canadese fu nominato presidente onorario S.O.E. miopia, d’ipermetropia, d’astigprocessi: l’emmetropizzazione, la matismo e magari con un'acutezza visiva di 10/10. binocularizzazione e l’identificazione. Il futuro uomo, Arnold Gesell nel 1949 pubblicò “Vision and his de- nel corso della sua ontogenesi, compirà diverse tapvelopment in infant and child” (La visione e il suo pe di sviluppo e questo percorso presenta, come sviluppo nel neonato e nel bambino). Basandosi su dimostrarono Burcier e Succhielli nel 1963, dei modecine di migliaia di metri di pellicola girata attra- menti cosiddetti “fragili”. Infine, è quindi ragionevole verso una cupola di vetro, al centro della quale si pensare che degli agenti stressanti che agiscano in trovava un neonato assistito da due persone, que- maniera compulsiva sull’organismo, durante questi sto studio dimostrò quali fossero le tappe che man a momenti di fragilità, possano produrre dei blocchi mano il bambino completava per giungere a “dare o dei problemi nelle strutture e nell'evolversi di uno un significato”.“A dare un significato...”: sottolineo o più processi in via di sviluppo. Quella cui ho breed enfatizzo questa frase, la pronuncerò ancora in vemente accennato è la base teorica della rieducaquesta chiacchierata. zione visiva: attività d’elezione per un optometrista.

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Amarcord ritenevano di Far ripercorrere tutte le tappe delprimaria imporlo sviluppo della tanza la postura visione al fine di e l'illuminaziorinforzare o adne per creare dirittura reimpocondizioni ottistare quelle che, mali all'apprenper cause interdimento. ne e/o esterne, In sintesi: le fornon fossero state ze psicofisiche completamente che un bambicompiute. no può destinaGianni Rehak (al centro) consegna alla neolaureata Giuditta Ottavian, con la tesi su “Visione e musica: confronto di abilità visuo-motorie tra pianisti e non pianisti”, La visione re all'apprenil VisionOttica Award 2014 per la seconda classificata. Alla sua sinistra, Jeff Longoni è motricità dimento sono Faccio un esempio banale: se volete capire di che inversamente proporzionali a quelle richieste per tipo di stoffa si tratti, non vi basta toccarla. È il movi- adattarsi all'ambiente. Più l'ambiente sarà inadatmento dei polpastrelli che invierà al cervello i dati to o poco adatto, più forze saranno utilizzate per necessari per l’identificazione. Allo stesso modo adattarsi e meno ne resteranno da utilizzare per sono i continui movimenti saccadici, dai 600 ai 700 l'apprendimento che, come abbiamo detto, è un dial secondo, che mandano al cervello le informazio- voratore d'energia. Se un bambino dovrà utilizzare ni necessarie a una rapida e precisa identificazio- una grande quantità di energia e, cioè, di sangue e ne. Esercitare l’optometria non è, quindi, “mettere di ossigeno e di stimoli nervosi per rendere possibile immagini sulla retina", ma intervenire sul più im- le e fluido il funzionamento delle masse muscolari portante canale attraverso il quale l'uomo attinge che gli permettono di mantenere l'equilibrio su una informazioni dal mondo che lo circonda. La visione sedia sgangherata o semplicemente perché sta seè, senza alcun dubbio, il più importante trait d'u- duto sul bordo e si dondola, quanta ne resterà da nion tra l'uomo e l'ambiente ed è compito precipuo fornire ai neuroni e alle sinapsi che presiedono alla dell’optometrista rinforzare, ottimizzare, manutene- decodificazione e all'immagazzinamento delle inre questo trait d'union. L’uomo deve imparare a leg- formazioni? gere per poi leggere per imparare. La lettura non è Spero di avere acceso una scintilla o, meglio, di solo lo scopo della scuola primaria, ma un mezzo avere lanciato una “granata”, nel melting pot delle per raggiungere lo scopo finale dell’insegnamento: vostre informazioni. Se così fosse, avrei raggiunto il la trasmissione delle conoscenze. L'apprendimento mio obiettivo. Se cosi fosse, riterrei di avere degnadella lettura è la capacità di "dare un significato " mente ricordato il professor Bastien, che non solo a dei, di per sé insignificanti, segni grafici. Questo ci ha aperto gli occhi sulla moderna Optometria, apprendimento rappresenta una condizione estre- ma che non chiudeva un corso senza aver dedicato mamente drammatica, critica, difficile a causa una mezzora a come la professione avrebbe dovuto dell'enorme quantità di energie che assorbe. Dar- essere esercitata e all’etica cui doveva sottendere. rel Boyd Harmon dimostrò, nel 1946, che esistono delle scuole che sono fabbriche di miopi, di iperme- * L'articolo è tratto dall’intervento di Rehak alla consegna tropi, di astigmatici. La principale associazione de- del primo VisionOttica Award, il 16 ottobre scorso all’Unigli ottici italiani, nel 1983, finanziò e realizzò in Italia versità Bicocca di Milano, in occasione della sessione di due scuole: una a Ispra e una a San Ferdinando di laurea in Ottica e Optometria. L’edizione 2014 del premio è Puglia, progettate secondo i dettami di Harmon, che dedicata a Bastien

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Consulente

F24 TELEMATICI, COSA CAMBIA Tutte le modifiche in corso da ottobre per coloro che si trovano di fronte a questo sistema di versamento delle imposte

di Tobia Chiesurin Consulente aziendale

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al primo ottobre 2014 il pagamento dei tributi, contributi previdenziali e dei premi assicurativi con il modello F24 cartaceo potrà essere effettuato solo in pochi casi. Per i soggetti privati questo rappresenta una complicazione non da poco, in quanto dovranno avvalersi di un intermediario abilitato Entratel oppure abilitarsi essi stessi ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Un esempio? Il pensionato che deve presentare il pagamento dell’Imu a zero

grazie al credito della dichiarazione dei redditi: non potrà più andare allo sportello bancario. Vediamoli nel dettaglio i casi possibili: • F24 pari a zero grazie alle compensazioni: il modello F24 dovrà essere presentato esclusivamente mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, quindi ci si dovrà registrare ai servizi Entratel o Fisconline dell’Agenzia. Ciò significa che non sarà più permesso trasmettere gli F24 a zero presso gli

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sportelli bancari, gli uffici postali o gli agenti della riscossione e nemmeno attraverso l’home banking; • F24 con un importo da versare ma con compensazioni effettuate: il modello F24 dovrà essere presentato mediante i servizi di F24 online, F24 web e F24 cumulativo, cioè attraverso i sistemi di home o remote banking del sistema bancario; • F24 con un importo da versare superiore a 1.000 euro senza compensazioni: anche in questo caso il modello F24

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Consulente

F24 cartaceo

- F24 a debito senza compensazioni; - F24 a debito con compensazione.

Titolari di Partita Iva

Soggetti privati

Home Banking o Remote Banking

F24 a debito di importo pari o inferiori a 1.000 euro senza compensazioni.

dovrà essere presentato mediante i servizi di F24 online, F24 web e F24 cumulativo, nonché tramite l’home banking o remote banking. Il limite di 1.000 euro è riferito al saldo finale del singolo F24, non alla somma di tutti i modelli F24 da versare nell’anno né alla singola imposta. Pertanto, sembra possibile dividere, per la stessa scadenza, il modello F24 da pagare in più modelli con saldo finale pari o inferiore a 1.000 euro. Un’altra possibilità, per evitare complicazioni, potrebbe essere quella

- F24 a debito di importo pari o inferiori a 1.000 euro senza compensazioni.

- F24 a debito senza compensazioni; - F24 a debito con compensazione; - F24 con compensazione di credito Iva con altri tributi per importi superiori a 5.000 euro; - F24 a zero con compensazioni. F24 a debito di importo pari o inferiori a 1.000 euro senza compensazioni; - F24 a debito di importo superiore a 1.000 euro senza compensazioni; - F24 a debito con compensazione parziale, ma con saldo finale a debito; - F24 a zero, con compensazioni.

di utilizzare solo parte del proprio credito al fine di avere un modello F24 a debito (e non a zero). In sostanza, per imprese e privati gli F24 compensati a saldo zero dovranno essere presentati esclusivamente tramite Entratel o Fisconline e non più con l’home banking. Per i privati, invece, la presentazione del modello F24 cartaceo potrà essere effettuata solo per pagare importi inferiori o uguali a 1.000 euro e a condizione che nell’F24 non siano utilizzati crediti in compensazione.

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Servizi telematici Agenzia delle Entrate

Sono state previste, comunque, alcune deroghe alla nuova norma. L’Agenzia delle Entrate, infatti, in una recente circolare ha chiarito che può essere ancora utilizzato il modello cartaceo: • per effettuare i versamenti rateali di imposte e contributi in corso, ma solo fino al 31 dicembre 2014; • per effettuare i pagamenti presso gli agenti di riscossione, per i soggetti che hanno agevolazioni fiscali, nella forma di crediti d’imposta da utilizzare in tali pagamenti.

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Meditazioni

L’APTICA DELL’OCCHIALE Aptica: toccare, contatto, tattile, sentire con le mani. Una parola dal suono strano che mi permette di nuotare su due argomenti, uno attinente la comunicazione, l’altro a proposito della conoscenza degli occhiali, poiché il gesto di “toccare e sentire” avviene fra le persone e lo facciamo con gli oggetti

di Luisa Redaelli Architetto della comunicazione

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a comunicazione fra le persone si manifesta con un ricco complesso di segnali articolati, da considerare con attenzione e sensibilità. È importante ciò che dico (contenuti e argomenti), è importante come lo dico (linguaggio e forma), ma da considerare maggiormente è cosa capirà la persona cui parlo; ovvero, il messaggio che voglio esprimere arriva a destinazione così come desidero? Le parole hanno importanza: se pronuncio parole non vere, non sincere, tutto il resto dell’espressione sarà dissonante e svelerà la bugia. Il ricco sistema non verbale determina la comprensione, il dialo-

go, lo scambio, il valore dell’incontro con le altre persone. “Come mi pongo nello spazio?” È la domanda che riguarda la postura, la posizione che assumo nel mio spazio, l’atteggiamento del mio corpo. Il mio aspetto, portamento e andatura, le movenze, i gesti, l’espressione sono segni che determinano lo stato d’animo di chi mi ascolta. “Come stiamo io e te nello spazio, insieme?” Ci concentriamo sulla prossemica, la modalità di occupare lo spazio nella relazione con l’altra persona. Per ognuno esiste una distanza di sicurezza, modulare la distanza dall’altra persona è una forma di rispetto, una manifestazione non solo

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d’educazione e di cultura, ma anche di sensibilità. “Ti posso toccare?” È aptica, la capacità di entrare in contatto tattile. Fra le persone, significa attraversare un confine, vincere le diffidenze, creare un contatto corporeo che può aprire infinite sensazioni. Il semplice appoggiare la mano sul braccio dell’altra persona, una lieve carezza sulla guancia, toccare il viso per sistemare meglio l’occhiale, toccare la persona per le lenti “a contatto”: tutti gesti da fare con immensa concentrazione, con un intento d’affetto, con attenzione e rispetto, perché violano spazi intimi e scatenano emozioni potenti, incontrollabili, profonde.

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Meditazioni L’informazione del contatto con la mano apre mondi di conoscenza. La percezione è una raccolta conscia e inconscia di dati che riguardano la realtà, che arricchiscono la relazione e la rendono vera, sincera, diretta. La percezione comprende tutti i sensi, che sono molto più estesi e ricchi di quelli strettamente legati agli organi sensoriali normalmente indicati. La parola aptica1 significa toccare e capire. Passiamo all’aptica degli occhiali, dove toccare una montatura è importante per capirla, esattamente come toccare il nostro interlocutore è utile per sentire il suo stato d’animo e costruire un mondo di significati espressivi, calmarlo, rassicurarlo, dargli affetto e attenzione. Per scegliere una montatura occorre non solo guardarla e trovarla ben fatta con gli occhi. Occorre averla fra le mani e ascoltare il tatto, la sensazione sulla pelle. Occorre manipolare l’occhiale e sentire il suono che fa la materia, l’odore che emana: sono qualità che caratterizzano, che consentono di riconoscere le doti di un prodotto. Troppo spesso la comunicazione delle aziende trascura le informazioni che riguardano la progettazione, la costruzione dell’oggetto, la materia. La solita, vecchia e retorica maniera di descrivere la montatura, la collezione, non serve più a nulla. Torniamo a sollecitare l’informazione specifica, con domande valide per la comprensione realistica, utile al quotidiano rapporto con i nostri clienti. Non vogliamo più essere indotti al consumo, essere spinti all’acquisto banale e sprecone. Vogliamo acquistare con 1

consapevolezza, vogliamo la libertà di scegliere ciò che è davvero sincero e dichiarato, interessante e ben focalizzato. Quando guardiamo un campionario dobbiamo svegliare la parte critica, analitica e curiosa che è in noi, insieme a quella viscerale ed emozionale. Diceva Einstein che la conoscenza è un’esperienza, tutto il resto è solo informazione. L’occhiale deve avere una linea coerente di progetto, essere concepito per un’utenza ametrope individuata e specificata, indicare i materiali e le tecnologie con cui è stato costruito. È il concetto del design: un progetto volto a migliorare le qualità d’uso di un oggetto, con qualità estetiche, per un’utenza specifica, con una linea di gusto. Il mondo di oggi non permette più alcuna dispersione di risorse o energie, siamo responsabili e chiamati a favorire ciò che ci convince, che corrisponde alla nostra filosofia di rispetto, onestà e fantasia. Vogliamo offrire ai nostri clienti prodotti “made con etica”, scelti da noi con passione e consapevolezza. Il contatto diretto stimola la conoscenza e dichiara senza veli la qualità. Non si tratta di “nicchia”, non si tratta di prezzi elevati, non si tratta di snobismo, anzi. Si tratta di coscienza sociale e democratica. Il prodotto parla da solo quando lo prendiamo fra le mani, per gli equilibri di proporzioni e bilanciamento; lo sentiamo, per l’accuratezza della materia di cui è fatto; lo indossiamo, per la comodità e la piacevolezza che ci dona. Siamo fatti di sensazioni, non di parole, ecco perché l’esperienza aptica è la più affascinante, meravigliosa e coinvolgente forma

di comunicazione, fra persone e con gli oggetti. È l’esperienza che abbiamo proposto anche quest’anno a Design Your, nell’intento di favorire il contatto diretto, non solo con il prodotto e con le aziende, ma anche fra tutte le componenti del nostro gioco. Con l’evento Design Your continueremo a cercare il contatto che genera dialogo, i professionisti, le istituzioni, i gruppi e le associazioni, tutti noi che siamo parte attiva dobbiamo parlarci, sentirci, scambiare, dialogare: suoniamo tutti una musica, dobbiamo trovare la nostra nota, la nostra voce corale. Stringiamoci le mani, facciamoci una carezza, cerchiamo il contatto con gli occhi, armonizziamo le nostre voci. Aptica e armonia.

AMORE Il mio modo di amarti è semplice: ti stringo a me come se ci fosse un po’ di giustizia nel mio cuore e io te la potessi dare con il corpo. Quando ti scompiglio i capelli qualcosa di bello si forma nelle mie mani. E quasi non so di più. Io desidero solo stare con te in pace e stare in pace con un dovere sconosciuto che talvolta pesa anche nel mio cuore. Antonio Gamoneda (1931), poeta spagnolo, esprime l’amore attraverso sensazioni: come stringere la donna amata in un abbraccio, rimanere così con lei come se il tempo non esistesse più non è una banale iconografia d’amore, è l’amore stesso.

La parola aptico deriva dal greco haptos e dal verbo haptetai

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C’È MOOD E MOOD DI DIRE LE COSE Un occhiale non è un film fantasy che mi fa sognare per un’ora e mezza e mi porta lontano dalla realtà. Non è un gioco che fa sprigionare adrenalina nel momento dell’acquisto e che viene consumato in fretta. Un occhiale è un oggetto importante che portiamo sulla faccia tutti i giorni: ecco perché ci vuole un linguaggio vero, onesto e semplice

di Laura Rattaro*

C

le vogliamo fare anche asimmetriche?). E poi basta con questo “naturalmente, interamente realizzato a mano”! Primo: non è ovvio. Secondo: non è “intero”. Gli occhiali si fanno con le macchine. Se no costerebbero 1.000 euro cadauno all’origine. La manualità c’è, eccome, ed è un’artigianalità di elevatissima qualità, ma in forma mentale. È innegabile che un occhiale subisca moltissime manipolazioni (pensiamo alla lucidatura a ruota), ma la manualità è a monte, nel progetto, nella soluzione dei problemi. Poi partono le macchine. Questo è un argomento talmente centrale che merita di essere trattato in un articolo (o più) a parte. Oggi voglio parlare di parole e vi dico che non ne posso più, mi sembrano tutti… schizzati. O l’ufficio stampa è lo stesso per tutte le aziende oppure si preferisce usare un linguaggio comune, tutto uguale,

omunicati stampa della serie “occhiali dal mood vintage in chiave moderna per la donna che vuole uscire dagli schemi” oppure “occhiali frizzanti dalle forme accattivanti e dal carattere senza tempo”, mi fanno dire: basta! Basta con “le donne (ma anche gli uomini) che vogliono essere riconoscibili per la loro consapevolezza” e basta anche con l’urban attitude, le personalità grintose, i colori in strategici strati, il design unico e distintivo, le alette simmetriche e seducenti (e che

* Nasce a Genova, si diploma in ottica e trascorre i primi anni nel centro ottico del padre Armando. A Parigi impara a progettare montature per occhiali e a realizzarne i prototipi, avvia l’attività di progettista di occhiali prima per piccole aziende italiane, poi per medie e grandi imprese tedesche. Oggi collabora dall’Italia come freelance con medio-piccole aziende di nicchia

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“Occhiali frizzanti”, immagine di Laura Rattaro

contrario, semmai: la massa vuole assomigliarsi, appartenere al gruppo, essere “riconoscibile” per l’abito che indossa, la macchina che guida, l’orologio o gli occhiali, appunto, che ostenta. E le aziende da numeri mirano, come è naturale che sia, a vendere in quantità proprio a quella fascia di pubblico ricettiva per quel tipo di prodotto. Io non conosco un ottico che usa il linguaggio che sto criticando, ma non può usare nemmeno quello che suggerisco, perché le aziende non si raccontano, non si aprono (e perché gli ottici non chiedono…). Un occhiale non è un film fantasy che mi fa sognare per un’ora e mezza e mi porta lontano dalla realtà. Non è un gioco che fa sprigionare adrenalina nel momento dell’acquisto e che viene consumato in fretta. Non è un cibo ghiotto e colorato che trastulla le papille. Un occhiale è un oggetto importante che portiamo sulla faccia tutti i giorni. Sulla faccia! Dico, sarà un diritto di tutti sapere cosa ci mettiamo sulla faccia? Se quella cosa che costa un botto durerà almeno quanto dureranno le lenti, se non mi farà male dietro le orecchie o mi lascerà i segni sul naso e non mi finirà nella minestra perché le aste cedono in continuazione? Se piacerò e mi piacerò? Io sono convinta che un linguaggio vero, onesto e semplice, che spieghi anche le cose più basilari di questo oggetto, che incuriosisca o, meglio, informi i fruitori, sia la chiave per alzare davvero l’asticella della consapevolezza di chi compra. O è proprio questa che si teme?

scontato, ridondante, vuoto di contenuti e ricco di iperboliche fantasie. Falso e noioso. Dal tono della prima frase si capisce se un comunicato aziendale ha da dire qualcosa oppure no. Ed è qui che “crolla il palco”. Spesso non c’è niente di nuovo da dire e si è costretti a vendere un’atmosfera, una sensazione… Siamo onesti: diciamo che facciamo occhiali nel modo migliore in cui siamo capaci, che utilizziamo degli ottimi materiali e che dedichiamo tempo alla ricerca dei colori per far contenti donne e uomini ai quali piace indossare un occhiale che li fa sentire belli e in armonia con se stessi. Diciamo che il nostro è uno sforzo di fantasia teso a farsi scegliere tra le tantissime offerte. Raccontiamo che cosa facciamo, come trattiamo la materia prima, come progettiamo le forme, perché scegliamo un colore piuttosto che un altro. Diciamo anche a quale pubblico ci rivolgiamo e quali funzioni vorremmo suggerire con una montatura per occhiali. Quale comfort offriamo, se il nostro è un prodotto che calza meglio di altri e perché, se i suoi pesi sono equilibrati, se la forma delle alette è ergonomica o se il loro materiale non disturba chi soffre di qualche allergia. Raccontiamo le differenze fra un materiale e un altro (già per i metalli e i nuovi materiali sintetici ci sarebbe da raccontare moltissimo). Sveliamo i segreti, che segreti poi non sono… Io non voglio rassegnarmi a credere che esistano solo clienti che cercano l’apparenza e nemmeno che esistano solo clienti che vogliono distinguersi. È vero il

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ZEISS, GLI STRUMENTI SONO SEMPRE PIÙ INTERATTIVI Dall’anamnesi alla consulenza per la scelta della lente: i nuovi prodotti si inseriscono nel percorso di analisi studiato dall’azienda in cui il cliente finale e le sue esigenze specifiche sono il punto di partenza per individuare la migliore soluzione visiva a cura della redazione

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na nuova proposta di strumentazione possibilità di gestione wifi con controllo tramite iPad. ottica all’avanguardia, capace di forni- Con questo ulteriore sviluppo riusciamo a soddisfare re risultati precisi, puntuali per un con- l’esigenza di tutti i professionisti della visione modertrollo dell’efficienza visiva altamente ni che vogliono liberarsi dei vecchi sistemi di misuprofessionale: è l’obiettivo degli strumenti Zeiss. La razione e gestione e desiderano adottare le migliori proposta è stata ulteriormente arricchita per com- innovazioni tecnologiche per la loro pratica quotipletare al meglio le analisi in sede di refrazione e diana. Zeiss offre due livelli di strumentazione per per aumentare l’interconnettività di tutti gli impianti andare quanto più possibile incontro alle esigenze di per una gestione più efficace del centro ottico, come ogni professionista: la linea “Premium”, composta da spiega Giovanni Guiraud, project manager di Zeiss. strumentazione al top della gamma con il massimo delle performance, e la Qual è l’elemento linea “Essential”, che ofdi innovazione più fre comunque strumenti rilevante della di precisione a un preznuova linea di zo interessante. Dall'astrumenti per il namnesi alle lenti Zeiss, centro ottico? tutti i passaggi attraverOgni strumento Zeiss è so i nostri strumenti di frutto di anni di ricerca e misurazione e consuperfezionamento per galenza sono pensati per rantire sempre la migliore permettere di dedicaperformance da un punto re più tempo a ciò che di vista tecnico e questo indavvero conta, il cliente cide naturalmente su tutti i finale, e per aiutare nel prodotti che proponiamo. fornire la migliore soluCiò che oggi si aggiunge a Il percorso di analisi di Zeiss per individuare la migliore soluzione visiva zione visiva possibile. ogni nostro strumento è la

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Tonometro senza contatto che consente, semplicemente attraverso un lieve soffio, un professionale screening del glaucoma. Il processo di misurazione automatico è facilmente gestito tramite il display touch screen. Lo stabile posizionamento della testa e il LED di fissazione consentono una rapida e affidabile misurazione della pressione intraoculare.

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Quattro strumenti in uno con autorefrattometro, aberrometro a fronte d’onda , keratometro e topografo corneale. Con una procedura di misurazione completamente automatica, gestita tramite pratico touch screen, effettua tutte le misurazioni di entrambi gli occhi in circa 60 secondi, fornendo un dettagliato profilo visivo che potrà essere tenuto in considerazione per la costruzione di lenti Zeiss con tecnologia i.Scription. Controllabile in remoto tramite i.Com mobile.

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Forottero digitale anch’esso controllabile tramite iPad garantisce un rapido e preciso cambio delle lenti di prova. Il software ergonomico è ottimizzato per l’efficienza operativa grazie a una semplice interfaccia grafica.

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Evoluzione del noto i.Polatest di Zeiss, ne mantiene tutte le caratteristiche intrinseche, migliorandone alcune funzionalità e integrandosi perfettamente con i.Com mobile. Viene fornito con un’ampia gamma di test per eseguire la refrazione soggettiva monoculare e binoculare in diverse modalità di sequenza e con test specifici per bambini.

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Centratore elettronico, rileva e calcola i parametri individuali con pochi click e con una precisione al decimo di millimetro, anche per ametropi grazie alla tecnologia di fissazione sempre all’infinito e controllo della convergenza. Possono essere effettuate misurazioni di qualsiasi tipo di montatura, comprese quelle da sole ampie e avvolgenti. Integrabile con i.Com mobile.

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Sistemi per una gestione efficiente dei dati di misurazione e del processo di ordinazione delle lenti. Grazie alla tecnologia wifi, con un semplice click tutti i dati sono immediatamente disponibili, archiviabili e utilizzabili secondo uso, riducendo il livello di errore e il tempo. i.Com mobile è un’applicazione per i.Pad versatile e di facile impiego collegata al server Zeiss i.Com 2. Supporta l’intero processo di misurazione e consulenza.

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Frontifocometro automatico, dotato di un led di misurazione a luce verde che consente di determinare in modo preciso il potere di tutte le lenti, qualsiasi siano il numero di Abbe e il design, senza necessità di modificare le impostazioni. Inoltre, lo strumento consente la misurazione della trasmissione UV impiegando quattro differenti lunghezze d’onda (365, 375, 395, 405 nm).

Come si inserisce nel percorso per l’utente finale all’interno del centro ottico? Quando si tratta di una migliore visione per l’utente finale, la chiave di tutto sta nel risultato. Zeiss conosce bene le esigenze sia degli ottici optometristi sia dei loro clienti e cerca di offrire per ognuno la soluzione ideale, ovvero facilità di utilizzo e completezza di informazioni per quanto riguarda l’ottico e coinvolgimento e comprensione di quanto accade per il cliente finale. Con l’arricchimento di gamma che oggi proponiamo, possiamo essere presenti dallo screening con il tonometro a soffio Visuplan 500 all'esame refrattivo oggettivo e soggettivo con i.Profiler plus, Visuscreen 500 e Visuphor 500, che consentono anche la fornitura di lenti con la tecnologia i.Scription, nonché con strumenti per la centratura delle lenti e la consulenza come i.Terminal 2, che garantisce centrature precise, semplici e veloci. Strumenti di gestione e ordinazione come Lo-

gon, sistema di ordinazione online per lenti Zeiss, e i.Com 2, sistema di gestione e archiviazione dei dati, chiudono il cerchio permettendo un flusso di lavoro regolare e una consultazione standardizzata di tutti i dati delle misurazioni. Quali sono le modalità di distribuzione? Sono previsti workshop per far conoscere i nuovi strumenti? I nuovi strumenti sono stati presentati alla nostra forza vendita nei primi giorni di ottobre e oggi siamo sul mercato con i nuovi materiali informativi con l’obiettivo di raggiungere tutti i potenziali professionisti interessati. A breve sarà allestita una showroom interna alla sede di Castiglione Olona, in provincia di Varese, dove avremo modo di organizzare workshop dedicati per tutti coloro che saranno interessati a comprendere meglio i vantaggi dei singoli strumenti e la praticità degli stessi in sede di analisi.

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commissionata da Hoya a un istituto specializzato, il numero di persone che soffrono di questi disturbi è altissimo. Chiunque abbia cura della propria protezione e ricerchi massimo comfort visivo troverà in BlueControl un valido alleato per il proprio benessere visivo. I risultati del test sono davvero interessanti: l’80% degli intervistati dichiara di aver notato importanti miglioramenti nell’utilizzo del computer o di dispositivi digitali con le lenti BlueControl.

Nello specifico, i disturbi dichiarati prima di conoscere BlueControl sono notevolmente diminuiti durante l’utilizzo, confermando che BlueControl di Hoya: • dona un maggior comfort visivo e fornisce una più naturale percezione dei colori; • attenua l’affaticamento visivo poiché riduce l’abbagliamento e migliora il contrasto, permettendo così agli occhi di lavorare in condizioni migliori. L’arte di progettare trattamenti dalle prestazioni superiori è da sempre nel DNA di Hoya.

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Grazie ai continui investimenti in attività di ricerca e alla massima precisione dei processi produttivi, Hoya realizza lenti di alta qualità che garantiscono la massima protezione, anche da luce blu e raggi UV, due argomenti che negli ultimi tempi destano sempre più interesse e attenzione alla prevenzione e difesa anche degli occhi. Professionisti, studenti, casalinghe, mamme, pensionati: i benefici di BlueControl sono davvero per tutti, perché tutte le persone, chi più chi meno, trascorrono tempo davanti

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a dispositivi digitali e sono, quindi, soggette agli effetti dannosi della luce blu. Trasferire ai clienti l’importanza di utilizzare le lenti BlueControl per permettere agli occhi di lavorare in condizioni migliori è semplice, perché i benefici sono immediati e facilmente argomentabili e comprensibili. BlueControl è fornito in combinazione con il trattamento antiriflesso più resistente ai graffi al mondo: Hi-Vision LongLife è fino

a 7 volte più resistente rispetto agli antiriflesso standard. Tutte le sue proprietà di lunga durata assicurano una visione nitida e rilassata. I risultati della ricerca BlueControl sono disponibili come strumento per argomentare la proposta nel suo centro ottico. Per richiederli è sufficiente scrivere a hoyatiinforma@hoya.it * La ricerca statistica, condotta da Acs Marketing Solutions, nel luglio 2014 è stata effettuata su un campione rappresentativo di persone tra i 18 e i 40 anni, senza difetti visivi e utilizzatori di pc e/o dispositivi digitali per più di 6 ore al giorno.

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RODENSTOCK CONSULTING E RODENSTOCK VIRTUAL CONSULTING, DUE SOFTWARE RACCONTANO AL CONSUMATORE LA NUOVA LENTE PROGRESSIVA IMPRESSION FREE SIGN 3 Innovativi supporti software messi a disposizione dell’ottico optometrista per una consulenza ancora più efficace e convincente. design predefinito, per identificare il migliore tra i tre design disponibili (Allround, Expert, Active), sia l’opzione design individualizzato. La consulenza attraverso questo software interattivo ha inizio con la presentazione al consumatore delle tre videate lifestyle che mostrano le più svariate situazioni di utilizzo della lente nella vita quotidiana e tra le quali l’utente dovrà semplicemente selezionare quelle che meglio ne descrivono la giornata tipo. Per meglio identificare il profilo visivo personale, l’utente dovrà attribuire Impression FreeSign 3: design individualizzato e triangolo del design un livello di importanza alle tre aree di visione e alla sua predisposizione Disponibile in due versioni di prodotto, ad uno stile di vita attivo e dinamico. con design individualizzato, Selezionando l’opzione “design caratterizzato da un infinito numero predefinito” il software elaborerà il di personalizzazioni, e con design più indicato tra i tre design (Allround, predefinito, disponibile in tre diverse Expert, Active), mentre scegliendo tipologie (Allround, Expert e Active), l’opzione “design individualizzato” il questa lente rivoluzionaria offre i software elaborerà il miglior design, migliori risultati funzionali adattandosi tenendo conto di tutte le informazioni alla perfezione allo stile di vita e alle raccolte (parametri diottrici, esigenze di ognuno. individuali, lifestyle, profilo visivo personale). Per offrire un supporto concreto ed efficace ai propri partner Il modulo Impression FreeSign 3 ottici optometristi in fase di all’interno dell’applicazione per iPad consulenza e vendita di questo Rodenstock Virtual Consulting rivoluzionario prodotto, Rodenstock offre una consulenza intuitiva, mette a disposizione due importanti software: la piattaforma Rodenstock Consulting e l’applicazione per iPad Rodenstock Virtual Consulting. Impression FreeSign 3 è la nuova lente progressiva Rodenstock che assicura a chi la indossa il miglior benessere visivo e una sensazione di libertà mai provata prima.

Rodenstock Consulting rappresenta la piattaforma software che offre i moduli più completi di consultazione e consulenza. Accedendo al modulo FreeSign 3 della piattaforma è possibile elaborare sia l’opzione

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realistica e convincente ed è stato pensato per offrire al consumatore una consulenza ancor più immediata e coinvolgente. L’applicazione segue il medesimo percorso di Rodenstock Consulting, con le videate lifestyle e definizione del profilo visivo personale, e permette, in modalità di realtà virtuale, la definizione del miglior design all’interno dei tre predefiniti con la possibilità di inserire il potere sferico (in equivalente sferico a step

Rodenstock Consulting: design predefinito Impression FreeSign 3 Expert

di 1.00 diottria) e l’addizione (a step di 0.50 diottrie). Naturalmente gli altri due design potranno essere mostrati a confronto. Attraverso questi supporti l’ottico optometrista ha dunque la possibilità di illustrare al consumatore gli innumerevoli e concreti vantaggi di Impression FreeSign 3, personalizzando la sua esperienza all’interno del centro ottico e valorizzando in modo convincente e interattivo le performance garantite dalla tecnologia Rodenstock.

Rodenstock Virtual Consulting (videata lifestyle)

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Il Corso Annuale di Optometria costituisce il naturale e oramai necessario completamento della formazione ottica di base, promuove l’Ottico in Optometrista e, consentendo di acquisire conoscenze e competenze professionali optometriche, fa diventare la sua professionalità fattore competitivo. La frequenza è settimanale.

CORSO CLINICO DI CONTATTOLOGIA

Il Corso clinico di Contattologia, che si svolgerà dal 15 al 21 settembre 2014, affronta l’insieme dei temi della contattologia clinica sia teoricamente sia praticamente e presenta le filosofie, le soluzioni applicative più attuali oltre alle evidenze della ricerca nell’ambito delle geometrie, dei materiali e delle tecnologie strumentali.

CORSO DI LAUREA IN OPTOMETRIA BSc in Optometry e Clinical Practice (with Honours)

La laurea inglese in Optometria e Pratica Clinica è conferita dalla Aston University di Birmingham ed è proposta in Italia, in collaborazione con IBZaccagnini Vision Sciences Department di Bologna. Aston è un’Università di vertice del Regno Unito con un primato universalmente riconosciuto nell’insegnamento e nella ricerca in Optometria. Il piano di studi conferisce le conoscenze e le competenze optometriche al più alto livello europeo. La Laurea rilasciata dall’Aston – cod. UCAS B510 - vale 360 crediti universitari equivalenti a 180 crediti ECTS.

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Il Corso Biennale di optometria si rivolge a tutti gli Ottici abilitati attivi nella distribuzione ottica che vogliono evolvere da Ottico in Optometrista ed avere nuovi spazi professionali e una qualificazione superiore. Le modalità di frequenza e le metodologie didattiche sono state concepite tenendo conto delle esigenze di chi lavora. Il corso sarà attivato in autunno a Bologna, Torino e Venezia.

CORSO SUPERIORE DI VISIONE E POSTURA

Il Corso Superiore di Visione e Postura intende offrire ai corsisti sia le conoscenze generali riferite ad ogni ambito recettoriale sia le competenze di clinica optometrica specifiche per l’esperienza visuo-ambientale per individuare la compensazione e il relativo dispositivo ottico che permetta di mantenere la persona in un buon equilibrio e per cooperare con i vari professionisti che si occupano di problematiche posturali. La frequenza è articolata in cinque incontri a cadenza mensile per complessive 10 giornate da novembre 2014 ad Aprile 2015.

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Lenti oftalmiche

SIRUS PLUS, PIÙ DEL 50% DI VISIONE SULL'INTERMEDIO È il principale risultato della nuova progressiva di Galileo, grazie alla tecnologia brevettata Vision Booster Intermediate a cura della redazione

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ndrea Ravizza, product manager di Of- pleta gamma di materiali offerta spazia dal sottilissimo talmica Galileo, entra nel dettaglio delle 1.74, una novità, all’indice 1.5, permettendo la correziocaratteristiche tecniche della nuova lente ne di tutte le ametropie, anche elevate; la precalibraSirus Plus. «Sirus Plus beneficia di una re- tura, compresa nel prezzo, permette un ulteriore assotcente innovazione tecnologica in fatto di asferizzazione tigliamento della lente nelle ipermetropie anche non di superfici: Vision Booster Intermediate è, infatti, una elevate. L’offerta fotocromatica Transitions è totale: sia tecnologia brevettata, che consente di rimodulare in le versioni Signature VII sia le XTRActive sono disponimaniera estremamente morbida, il corridoio interme- bili in vari indici», conclude Ravizza. Tutte caratteristidio delle lenti progressive digitali ad addizione interna che che hanno permesso a Sirus Plus di vincere il Sil– spiega Ravizza - Questa zona, forse la più difficolto- mo d’Or 2014, il prestigioso premio del salone parigino, sa rispetto alle aree per lontano o per vicino, è sempre nella categoria “Visione”. stata la più sacrificata in termini di spazio orizzontale in «Oggi Oftalmica Galileo è un tassello fondamentafunzione della crescita del potere addizionale. Sfruttan- le del Gruppo Essilor International dal quale riceve do Vision Booster Intermediate, Sirus Plus ha allargato tutte le più avanzate innovazioni tecnologiche che, la visione alle distanze intermedie del 50% senza anda- a sua volta, mette a disposizione dei propri partner re a penalizzare o compromettere le aree per lontano e personalizzandole con l’inimitabile tocco italiano – ricorda Marco Cason, per vicino». direttore generale di Il design della lente Oftalmica Galileo - Propermette, quindi, un prio da questa combiimmediato adattanazione unica sul mermento alla lente sia ai cato nasce la nuova soggetti estremamenlente progressiva Sirus te dinamici che praPlus, naturale evoluticano anche attività zione della multifocale sportive estreme sia a Sirus che dal 2008 rapcoloro che utilizzano presenta un punto di le progressive di altre riferimento in termini di aziende, ma che non adattabilità, dinamicità ne sono pienamente Un’immagine di campagna della nuova lente Sirus Plus di Galileo e performance». soddisfatti. «La com-

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EASYTEAR view+ una nuova metodica per l’indagine lacrimale e per valutare l’occhio secco mediante osservazione delle ghiandole di Meibomio di Luca Benzoni FIACLE, FBCLA, docente a contratto Università Milano Bicocca e Umberto Bassi laurea presso Università Milano Bicocca con la tesi “Confronto tra lenti a contatto in materiali differenti in relazione alla funzionalità delle ghiandole di Meibomio”, vincitore italiano ed europeo per il progetto “CooperVision FORCE student of the year 2014” EASYTEAR® view+ (view plus) è un dispositivo portatile adattabile su tutti i tipi di lampada a fessura che consente all’ottico optometrista applicatore di lenti a contatto l’esecuzione dei test lacrimali, l’ispezione della lente a contatto applicata e la diagnosi di potenziali condizioni di secchezza oculare mediante l’osservazione dei dotti delle ghiandole del Meibomio. EASYTEAR® view+ possiede tre sorgenti di luce a led per garantire una resa cromatica calibrata e costante. Da molti studi recenti pubblicati a firma del dott. Heiko Pult, 12-3-4 la diagnosi di alterazioni della struttura delle ghiandole di Meibomio diventa fondamentale per la prevenzione, sia in contattologia sia in optometria, di condizioni di ipolacrimia dovuta

a un aumento dell’evaporazione lacrimale causata da una ridotta secrezione del sebo meibomiale. Inoltre, da quanto emerso dalla conferenza di esperti che hanno preso parte al DEWS (International Dry Eye WorkShop) del 2010, si ritiene che l’alterazione della fisiologia delle ghiandole di Meibomio sia la principale causa di occhio secco e di tutte quelle condizioni sintomatologiche a esso riconducibili.

Frange interferenza lipidica

EASYTEAR® view+ consente l’osservazione delle ghiandole di Meibomio grazie all’illuminazione infrarossa necessaria per questo tipo di osservazione. Grazie a un anello di led a luce infrarossa è, infatti, possibile illuminare l’anatomia delle palpebre e osservare comodamente condizioni invisibili con la normale luce presente nelle lampade a fessura. L’immagine può essere ottenuta mediante un opportuno dispositivo di acquisizione digitale e consente al professionista di effettuare una precisa valutazione della condizione clinica. EASYTEAR® view+ è dotato di un secondo anello di led a luce blu che in associazione al filtro giallo consente di osservare l’applicazione di lenti a contatto rigide gas permeabili

Pult H.; Riede-Pult B. Relation Between Upper and Lower Lids’ Meibomian Gland Morphology, Tear Film, and Dry Eye; Optom & Vis Sci 2012 – Vol 89 (3) – 310-315 2 Pult H.; Riede-Pult B Non-contact meibography: Keep it simple but effective; Cont. Lens Ant. Eye 2012 vol.35 (2) 77-80 3 Pult H; Nichols J A Review of Meibography; Optometry & Vision Science 2012 vol.89 (5) 760-767 4 Pult H.; Riede-Pult B. Non-contact meibography in diagnosis and treatment of non-obvious meibomian gland dysfunction; J. of Optom. 2012 vo.5 (1) 2-5 1

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e morbide. La luce blu diffusa e l’addizionale anello di luci periferiche consentono, inoltre, l’osservazione comoda e semplice anche di lenti di grande diametro come lenti sclerali e minisclerali. Con la normale illuminazione delle lampade a fessura a volte l’intensità luminosa in luce blu è ridotta o lo spot luminoso troppo piccolo per questo tipo di osservazione, limitandoci nell’osservazione o della parte periferica o di quella centrale della lente a contatto. Con EASYTEAR® view+ è possibile avere un campo illuminato e quindi un campo visivo più ampio, che consente una valutazione d’insieme più immediata e precisa. Con la luce blu è possibile osservare anche il film lacrimale per evidenziare ammiccamento incompleto, menisco lacrimale marginale inferiore alterato, presenza di staining corneale e congiuntivale e BUT, che saranno facilmente documentabili con qualsiasi dispositivo di acquisizione di immagine digitale grazie all’ampia gamma di livelli di illuminazione disponibili con EASYTEAR® view+.

EASYTEAR® view+ è dotato anche di led a luce bianca fredda diffusa che consentono di mettere in evidenza con facilità la struttura del film lacrimale per poterlo graduare secondo la scala proposta da Guillon 5. Con questo tipo di illuminazione è possibile valutare spessore, regolarità e riflesso del menisco lacrimale marginale inferiore, che è un indicatore indiretto di condizioni di secchezza oculare. Con la luce a led bianchi si possono rilevare anche zone di non bagnabilità sulla superficie della lente a contatto e osservare come il film pre-lente possa disidratare in funzione del diverso materiale morbido applicato (silicone-Hydrogel o Hydrogel tradizionale) 6. Questa è una condizione difficilmente osservabile mediante la normale illuminazione diffusa della lampada a fessura. EASYTEAR® view+ è caratterizzato da un cono illuminante dotato di led a luce diffusa e di led a luce diretta che permette un’ottima illuminazione sia delle strutture oculari sia delle lenti a contatto. I livelli di illuminazione sono regolabili separatamente per

ogni tipo di illuminazione bianca, blu e infrarossa, in modo da minimizzare qualsiasi alterazione ed essiccazione del film lacrimale durante l’esame e consentire un’acquisizione digitale di alta qualità. Il cono luminoso consente di ottenere campi di visione molto ampi ed è opportunamente sagomato e inclinato per conformarsi a tutti i visi. Anche in quei soggetti che presentano un’anatomia del viso problematica, come occhio infossato o osso frontale/nasale sporgente, è possibile ottenere un campo visivo ampio e operare con facilità con le mani per abbassare o alzare le palpebre o eseguire il test del push-up con lente a contatto in situ.

Disidratazione con lenti a contatto morbide NIDUT

Guillon M.; Styles Preocular Tear Film Characteristics of Nonwearers and Soft Contact Lens Wearers; Optom & Vis Sci 1997 Vol. 74 (5) 6 Papagni A.; Fonte R; Benzoni L; Pre-lens tear film evaluation scale: a tool for analyzing the tear film-lens interaction with respect to the material used; Optometry Reports 2012 Vol.2 (1) 5

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EASYTEAR® view+ è corredato di alcune griglie che consentono di proiettare sulla cornea o sulla lente a contatto i classici anelli di Placido oppure griglie luminose utili per classificare alterazioni corneali, ridotta bagnabilità della lente a contatto e tempo di rottura lacrimale non invasivo (NIBUT). Questo test viene effettuato anche sulla superficie della lente a contatto e in questo caso prende il nome di NIDUT (non-invasive drying-up time). Il NIDUT consente di misurare la stabilità del film prelente, che può essere influenzata dal volume lacrimale ma soprattutto dall’efficacia dello strato lipidico nel ritardare l’evaporazione. Tale dato è di fondamentale importanza per un’applicazione di successo in quanto esprime l’interazione tra lacrima e superficie della lente a contatto. Tutte queste operazioni sono rese più semplici da un timer con segnale acustico che consente di calcolare i tempi e le medie. L’EASYTEAR® view+ viene posizionato davanti all’occhio del paziente fino a raggiungere quasi il contatto con le palpebre per ottenere una più ampia riflessione corneale. Può essere utilizzato in combinazione con la lampada a fessura, tramite l’apposito supporto universale, in modo tale da poter beneficiare dei diversi ingrandimenti a disposizione. Può essere utilizzato anche a mano per la valutazione di lenti a contatto in età pediatrica o per attività di screening.

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Estratto della presentazione di Umberto Bassi, in occasione del 40° Congresso dell’AdOO a Bari Uno studio clinico eseguito con EASYTEAR® view+ da Umberto Bassi presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca è riuscito a mettere in evidenza come le lenti a contatto realizzate in polimeri differenti siano tollerate dai portatori in relazione alla funzionalità delle ghiandole di Meibomio. Inoltre è emerso che i pazienti con drop-out ghiandolare hanno una stabilità del film lacrimale significativamente inferiore rispetto ai soggetti senza drop-out e di conseguenza sperimentano anche una maggior sintomatologia legata alla secchezza oculare (valutata attraverso il Questionario OSDI). Oggigiorno la gamma di opzioni nei materiali, design e frequenza di sostituzione delle lenti a disposizione continua ad ampliarsi: per questo motivo il ruolo del contattologo assume più che mai una grande importanza nel cercare di garantire la combinazione ottimale per un comfort prolungato nel tempo e un minimo impatto fisiologico per il portatore. L’EASYTEAR® view+ permette di visualizzare il film lacrimale in vivo e in modo non invasivo, consentendo un’accurata valutazione della stabilità dello strato lipidico sia sulla superficie corneale sia sulla lente a contatto. Inoltre rende possibile l’analisi della funzionalità delle ghiandole di Meibomio. L’utilizzo di lenti a contatto è uno dei principali fattori che può disturbare la dinamica del film preoculare, fino a poter creare discomfort, secchezza o complicazioni.7-8-9-10 In accordo con lo schema di classificazione diagnostico per l’occhio secco del National Eye Institute and Industry Workshop, la secchezza oculare è definita come il disturbo del film lacrimale dovuto a scarsità di volume o eccessiva Doughty MJ, Fonn D, Richter D, Simpson T, Caffery B, Gordon K. A patient questionnaire approach to estimating the prevalence of dry eye symptoms in patients presenting to optometric practices across Canada. Optom Vis Sci. 1997; 74(8): 624–631. 8 Fonn D. Targeting contact lens induced dryness and discomfort: what properties will make lenses more comfortable. Optom Vis Sci. 2007; 84(4): 279 –285. 9 Begley CG, Chalmers RL, Mitchell GL, et al. Characterization of ocular surface symptoms from optometric practices in North America. Cornea. 2001; 20(6): 610–618. 10 Maruyama K, Yokoi N, Takamata A, Kinoshita S. Effect of environmental conditions on tear dynamics in soft contact lens wearers. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2004; 45(8): 2563–2568. 11 Pflugfelder SC, Solomon A, Stern ME. The diagnosis and management of dry eye: a twenty-five-year review. Cornea. 2000; 19(5): 644–649. 12 Lemp MA. Report of the National Eye Institute/Industry Workshop on Clinical Trials in Dry Eyes. CLAO J. 1995; 21(4): 221–232. 13 Pritchard N, Fonn D, Brazeau D. Discontinuation of contact lens wear: a survey. Int. Contact Lens Clin. 1999;26(6):157–162. 14 Knop E, Korb DR, Blackie C, Knop N. The lid margin is an underestimated structure for preservation of ocular surface health and development of dry eye disease. Brewitt H (ed): Research projects in dry eye syndrome. Dev Ophthalmol. Basel, Kerger. 2010; 45: 108-122. 15 Efron N. Contact lens-associated meibomian gland dysfunction. Optician 1998; 215: 36-41. 7

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evaporazione, che causa un danno alla superficie oculare ed è associata a sintomi di discomfort come irritazione, prurito e bruciore.11-12 Più della metà dei portatori di lenti a contatto accusa sintomatologia da occhio secco marginale. Parte di questi riduce il tempo di utilizzo, mentre altri abbandonano il porto in maniera definitiva. Il 15% di chi ha rinunciato a indossare le lenti sostiene di averlo deciso a causa della secchezza e circa il 30% per il discomfort oculare.13 L’optometrista deve essere in grado di prevenire il manifestarsi di queste condizioni attraverso un’attenta analisi del film lacrimale, servendosi di test specifici e corredandoli con un’attenta anamnesi. La struttura palpebrale è troppo spesso trascurata negli esami di routine nonostante svolga un ruolo fondamentale per la diffusione e la stabilità del film lacrimale e, di conseguenza, nel mantenimento dell’integrità della superficie oculare14. È altresì necessario eseguire un’attenta osservazione delle ghiandole di Meibomio e dei dotti escretori in quanto possono fornire utili informazioni sulle possibili cause di occhio secco15. Drop-out delle ghiandole di Meibomio Il termine drop-out si riferisce alla perdita parziale o totale del tessuto acinare delle ghiandole di Meibomio,16 osservabile nel piatto tarsale della palpebra con la tecnica della meibomiografia. Le aree di perdita sono facilmente identificabili e corrispondono alle zone più scure dove non è possibile vedere la disposizione lineare del tessuto acinare che si presenta di colore bianco-grigio. In condizioni normali, la luce viene riflessa e diffusa dal piatto tarsale e per questo motivo risulta difficile l’osservazione delle ghiandole di Meibomio attraverso tale struttura. Tuttavia, solamente utilizzando una sorgente di luce infrarossa, è possibile penetrare più in profondità nel tarso palpebrale fino a raggiungere le ghiandole ed evidenziare alterazioni funzionali che in luce normale sarebbe impossibile identificare (durante l’osservazione a monitor, le immagini appaiono in bianco e nero dal momento che si sta osservando in luce infrarossa).

I lipidi in esse contenuti interagiscono con la luce infrarossa ed è così possibile osservare dettagliatamente l’architettura delle ghiandole, solitamente ben definita nei soggetti giovani ma che diviene meno demarcata con l’avanzare dell’età a causa di un processo atrofico, come suggerito da Obata.17 Questa tecnica ha il vantaggio di essere molta rapida e non invasiva nei confronti del paziente, inoltre consente una catalogazione delle immagini e una valutazione più oggettiva del quadro clinico. Per quanto riguarda l’eziologia del drop-out ghiandolare, il fattore primario è l’ostruzione. La secrezione verso il margine palpebrale viene bloccata da un aumento della viscosità del meibo o da una ipercheratinizzazione dell’epitelio che circonda l’orifizio, quindi il secreto si accumula nei dotti delle ghiandole in quanto gli acini continuano a secernere. Il continuo accumulo del meibo nella ghiandola occlusa porta a un aumento della pressione all’interno dei dotti. Dopo un periodo di tempo prolungato questo incremento interno di pressione si estende anche agli acini che vanno incontro a un cambiamento atrofico, perdendo così le capacità secretorie. Con l’atrofia acinare si ha una conseguente iposecrezione della componente lipidica lacrimale che risulterà quindi meno stabile ed efficiente. Per questo motivo aumenta il tasso di evaporazione e l’osmolarità del film lacrimale, favorendo l’insorgenza della sintomatologia da occhio secco evaporativo. 16 Robin JB, Jester JV, Nobe J, Nicolaides N, Smith RE. In vivo transillumination biomicroscopy and photography of meibomian gland dysfunction; a clinical study. Ophthalmology. 1985; 92: 1423-1426. 17 Obata H. Anatomy and histopathology of human meibomian gland. Cornea. 2002; 21(7 Suppl): S70-S74.

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