GRAND TOUR RANDO Brochure

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Grand Tour fra le acque delle verdi valli RandonnĂŠe e brevetto cicloturistico permanente




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l Grand Tour era un lungo viaggio nell’Europa continentale effettuato dai ricchi giovani dell’aristocrazia europea a partire dal XVII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere. Questo viaggio poteva durare da pochi mesi fino a svariati anni. La destinazione finale era comunemente l’Italia. Durante il XIX secolo, la maggior parte dei giovani europei istruiti fecero il Grand Tour. Più tardi, divenne alla moda anche per le giovani donne. Un viaggio in Italia con la zia nubile in qualità di chaperon faceva parte della formazione della signora d’alto ceto. L’espressione Grand Tour, sembra aver fatto la sua comparsa sulla guida The Voyage of Italy di Richard Lassels, edita nel 1670. Il successo del libro di Thomas Coryat Coryat’s Crudities è spesso considerato come l’inizio della mania per il Grand Tour. Verso la fine del Settecento ogni uomo di cultura europeo che si rispettasse doveva aver compiuto almeno un viaggio in Italia, paese ricco di testimonianze del passato classico, di paesaggi bucolici e sempre vivacizzato da feste, spettacoli teatrali e musicali. L’Umbria, terra di transito quasi obbligata lungo la strada che conduce a Roma, riveste un ruolo centrale in tutti gli itinerari. Ciò giova indiscutibilmente anche alla sua fama nel corso del Grand Tour. Il pittoresco ed il sublime, alla cui ricerca si mettono i viaggiatori, sono due aspetti di una certa estetica del paesaggio sicuramente presenti in Umbria. Il passaggio nell’Umbria meridionale, lungo la via Flaminia, tocca dapprima Foligno e quindi Spoleto, però l’incontro con il sublime avviene indubbiamente all’arrivo in Valnerina.

Viaggio in Italia Il Grand Tour era un lungo viaggio che, a partire dal XVII secolo, i giovani dell’aristocrazia europea dovevano intraprendere per perfezionare le loro conoscenze. Ogni uomo di cultura europeo che si rispettasse doveva aver compiuto almeno un viaggio in Italia con meta principale Roma

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Il Grand Tour Rando è una proposta turistica rivolta a tutti coloro che hanno la consapevolezza che il viaggio è più importante della meta e che per conoscere e apprezzare un territorio bisogna viverlo La Cascata delle Marmore è uno degli spettacoli più affascinanti e grandiosi della natura: una massa enorme di acqua spumeggiante precipita in basso nella stretta valle del Nera con tre salti successivi, per 165 metri, un vero spettacolo di luce e di suoni. Da Hans Christian Andersen a Wilhelm Heinse, da Chateaubriand a De Sade, da Goethe fino a Lord Byron, praticamente tutti gli scrittori che visitano la Valnerina rimangono annichiliti dallo spettacolo e non possono fare a meno di descriverne l’effetto. Nota in tutto il mondo è l’ode di George Byron, inclusa nell’opera Childe Harold’s Pilgrimage. Il tragitto che da Terni porta a Narni passa irrimediabilmente per il Ponte d’Augusto, l’opera dell’epoca classica maggiormente apprezzata dai nuovi pellegrini: più volte dipinto (Corot, tra gli altri), e quindi riprodotto in stampe da appendere all’interno delle proprie case. Alcuni turisti sono inoltre a conoscenza dell’antico percorso della Flaminia, e sanno che proprio quel ponte aveva lo scopo di collegare Narni ad un altro sito romano importantisimo per l’epoca, in via di scavo proprio a metà del Settecento: Carsulae. Alcuni turisti (soprattutto inglesi) che preferiscono giungere a Roma percorrendo la antica via Francigena, sono fatalmente attratti da Orvieto e le zone circostanti, il lago di Corbara in primo luogo, mentre altri si addentreranno lungo la strada che congiunge la città del Duomo ad Amelia, alla ricerca di ulteriori testimonianze romane. Per quanto riguarda Orvieto il passato da scoprire è preferibilmente quello etrusco, ma il grandioso Medioevo della città non passa qui inosservato: dal tufo emerge possente il Duomo del Maitani e di Simone Martini.

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La bicicletta siamo noi, che vinciamo lo spazio e il tempo: soli, senza nemmeno il contatto con la terra che le nostre ruote sfiorano appena. Alfredo Oriani, La bicicletta, 1902

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Umbria Grand Tour L’

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ggi riscoprire e riprovare l’esperienza dei viaggiatori del Grand Tour è possibile grazie ad una proposta che coniuga il movimento lento ma efficace dei cicloturisti, in grado di raggiungere qualsiasi luogo con le proprie forze, con la curiosità e la nuova consapevolezza dei viaggiatori del nuovo millennio. In Umbria li attende un territorio ricco di sorprese per far vivere loro una vacanza fantastica all’insegna degli sport, della natura, dell’enogastronomia, dell’arte e del relax in contesti naturalistici ed ambientali di straordinaria bellezza ed unicità. La bellezza mozzafiato della Cascata delle Marmore, e, tutt’intorno, fiumi, ruscelli torrenti del Parco del Nera, tra montagne verdissime percorse da sentieri antichi che conducono in piccoli borghi medievali arroccati su colline coltivate a oliveti e vigneti. E, a pochi chilometri, i siti archeologici umbri, romani

Rimbombo di acque! Dalla scoscesa altura il Velino fende il baratro consunto dai flutti. Caduta di acque! Veloce come la luce, la lampeggiante massa spumeggia, scuotendo l’abisso. Inferno di acque!” Lord Byron

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Un territorio da scoprire

ed etruschi, da Carsulae a Ocriculum, fino alle necropoli di Orvieto e ai ricchi musei di Amelia e di Terni; le rocche e i castelli del narnese, del ternano e dell’orvietano, le mirabili chiese romaniche e gotiche, gli eremi francescani, le atmosfere suggestive dei tanti borghi medievali come Stroncone, Narni e San Gemini. Tutto racchiuso in un territorio unico, lontano dai luoghi comuni. La campagna e il paesaggio agricolo, gli specchi d’acqua come quelli del lago di Piediluco e di Corbara, la natura splendida come quella delle aree protette dell’oasi di Alviano o quella suggestiva della Valnerina; infine i mille colori ed i profumi, i valori semplici di una volta, le testimonianze storiche, artistiche e culturali: uno scenario rigenerante, ideale per una vacanza relax da vivere in modalità slow. In questa terra generosa di sapori, in un’atmosfera cordiale e familiare, i nuovi viaggiatori troveranno la cucina semplice e genuina, con i prodotti tipici della zona, l’olio, il pane, il vino, il tartufo, i salumi, i formaggi: un piacere unico per completare le loro giornate. Puotranno scegliere di soggiornare in hotel, agriturismo, country house, case-vacanza e campeggio; ovunque troveranno servizi qualificati e un’accoglienza e un’ospitalità all’altezza della migliore tradizione umbra.

il percorso Il Grand Tour Rando è un percorso su asfalto che, partendo dalla Cascata delle Marmore, collega i punti di maggior interesse turistico di una vasta area che comprende il territorio della bassa valle del Nera e quello della media valle del Tevere. Cascata delle Marmore, lago di Piediluco, Ponte di Augusto, Gole del Nera, oasi di Alviano, lago di Corbara, Monte Peglia, Dunarobba, Carsulae; e i centri storici di Terni, Arrone, Piediluco, Stroncone, Narni, Amelia, Lugnano in Teverina, Baschi, Orvieto, Castel Viscardo, Ficulle, Fabro, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Civitella del Lago, Melezzole, Avigliano Umbro, Montecastrilli, Acquasparta, San Gemini, Cesi.

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Umbria

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scopri l’arte di vivere

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Un ciclismo diverso La randonnée Il cicloturismo nasce in Italia alla fine del XIX secolo. Nel 1897 un gruppo di ciclisti partì da Roma per tentare di percorrere in giornata i 230 km che li separavano da Napoli, compiendo quella che storicamente viene considerata la prima escursione ciclistica a lungo raggio di un gruppo di persone: l’impresa, ritenuta davvero audace, dette origine all’uso di battezzare con il termine latino “Audax” la formula delle escursioni ciclistiche di gruppi capaci di percorrere 200 km tra l’alba e il tramonto.

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La disciplina del randonneur è nata in Francia nel 1904 ad opera di Henry Desgranges che l’anno precedente aveva creato il Tour de France“

L

a disciplina del randonneur è nata in Francia nel 1904, nell’ambiente delle gran fondo, ad opera di Henry Desgranges (che l’anno precedente aveva creato il Tour de France). La randonnée venne definita nelle sue regole dall’Audax Club Parisien, società fondata anch’essa nel 1904. Il Club, istituì nel 1921 i “Brevets Randonneurs Français”, consistenti in attestati rilasciati agli atleti che riuscivano a coprire le distanze previste dalle varie manifestazioni secondo le relative tabelle di marcia; nel 1983 i brevetti divennero brm “Brevets Randonneurs Mondiaux”.

Anno dopo anno aumentarono le nazioni che aderivano a questa formula. L’Italia, pur avendo dato i natali alla disciplina aderì solo nel 1998 dando vita all’ARI “Audax Randonnée Italia”. La manifestazione principe di questo movimento è la parigi-brest-parigi che si svolge ogni quattro anni e raccoglie partecipanti provenienti da tutto il mondo. La scorsa edizione tenutasi nel 2011, ha visto partire quasi 6000 ciclisti dei quali oltre due terzi hanno completato l’intero percorso di 1250 km entro il tempo massimo di 90 ore, il più veloce ha impiegato meno di 50 ore! In Europa vengono disputate altre Super Randonnée e fra queste ricordiamo la 1001Miglia (1600 km) che si svolge in Italia, ed è considerata la più estrema del continente sia per la distanza che per l’altimetria.

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Lo spirito Rando Randonnée: né forte né piano, ma lontano

La scoperta di un ciclismo diverso non esasperato dalla competizione, dalle classifiche, dalle griglie di partenza, ma non per questo meno impegnativo e severo

Dove chi ti sta a fianco non è l’avversario da battere ma il compagno di viaggio

Dove non conta in che posizione arrivi, ma l’arrivare Dove i ristori te li inventi se non li trovi

Dove nessuno si arrabbia se non tiri, e magari ti offre la sua ruota per farti fare meno fatica

I brevetti randonnée in Italia

Dove ogni tanto o spesso alzi gli occhi dall’asfalto e guardi, e vedi, e capisci i luoghi e ne fai conoscenza Chi vuole viaggiare e assaporare strade poco conosciute, prenda una bicicletta, si alleni e partecipi a una Randonnée È un’alternativa al turismo veloce che ti porta ovunque per scattare qualche foto e condividere le bellezze dei luoghi con i compagni di viaggio che pedalano alla tua stessa velocità È pedalare da solo o in gruppo percorrendo strade secondarie a basso traffico veicolare, dove la bicicletta è la vera Regina della strada ed il ciclista il suo custode che vive i luoghi, i paesaggi, le culture ed il senso del viaggio Dove la competizione è contro se stessi, un tentativo di trovare e superare i propri limiti

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Va però ricordato che una simile avventura non può essere improvvisata: la distanza e il dislivello impongono una preparazione fisica con ottimo allenamento alla resistenza.

L’ari (Audax Randonnée Italia) è l’organo di riferimento italiano riconosciuto a livello internazionale per la regolamentazione e l’omologazione dei brevetti randonnèe. Ha forma giuridica di associazione riconosciuta e ha organi che la rappresentano sul territorio italiano. Il consiglio direttivo è composto da rappresentanti delle società organizzatrici dei brevetti.

è l’unica associazione italiana riconosciuta da acp (Audax Club Parisienne) e brm (Brevet Randonneur Mondiaux), ha registrato e depositato la dizione “brevetto randonnée” per cui tale dizione può essere utilizzata solo dalle asd organizzatrici che inseriscono le loro manifestazioni nel calendario italiano ari e rispettano le sue regole. L’asd bikemotion è associata all’ari. ari

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> L’ASD Bikemotion ha la responsabilità organizzativa dell’evento (www.bikemotion.it)

Brevetto Randonnée 8 settembre 2013 Negli anni successivi si svolgerà la prima domenica di settembre

L’

otto settembre 2013 si svolgerà sul percorso del Grand Tour un Brevetto Randonnée di 212 km con 3500 m di dislivello. Il Brevetto è certificato ARI (Audax Randonnée Italia) e, dal 2014, entrerà nel circuito del Campionato Italiano con il percorso da 200 km e nell’Extreme Challenge Italia con quello da 300 km e 5700 m di dislivello. Per ottenere i due brevetti è necessario seguire il regolamento ARI in tutti i suoi punti. Dal 9 settembre 2013 sarà istituito il Brevetto Permanente ARIP su entrambi i percorsi.

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VADEME- del ciclista randonnée CUM Chi può partecipare ai brevetti randonnée?

Tutti i ciclisti di età compresa tra 18 anni compiuti e 75 anni che si compiono nell’anno solare. Devono essere in possesso di tessera di appartenenza a una ASD affiliata a un Ente EPS. Essere in possesso di un certificato medico rilasciato da un medico sportivo o di base.

Cosa vuol dire essere in escursione personale libera? Il ciclista è considerato un normale utente stradale, che ha l’obbligo del rispetto delle norme previste dal codice della strada, senza alcuna agevolazione sulle strade del brevetto randonnèe da lui percorse.

Quali sono le medie e relativi tempi da rispettare? La media oraria minima è di 15 km/h la media oraria massima è di 33km/h.

Come funzionano gli orari partenza, passaggio controlli, arrivo? L’orario di partenza avviene in uno spazio massimo di 1 (una) ora tra inizio e fine. Gli orari di passaggio ed arrivo sono indicati con due valori: minimo e massimo, il ciclista non deve mai presentarsi con valori di tempo inferiori al minimo e con valori di tempo superiori al massimo. I valori di tempo minimo e massimo sia ai controlli che all’arrivo partono sempre dal valore tempo di inizio partenza e mai dalla fine.

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Brevetto Randonnée Standard

200 km LE SALITE partenza arrivo

rando point

3500 m di dislivello

Grand Tour Rando

dislivello

lunghezza

pendenza

pend. max.

Forca d’Arrone

260 m

6 km

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Stroncone

270 m

7,7 km

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S. Urbano

260 m

8 km

4,1 %

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Montoro

170 m

3,4 km

6,0 %

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Civitella del Lago

732 m

11 km

6,0 %

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Carsulae

188 m

6 km

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Cesi

255 m

4,2 km

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Castel Viscardo

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km

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Brevetto Randonnée Extreme

LE SALITE

300 km partenza arrivo

rando point

317 Km

5700 m di dislivello

Grand Tour Rando

dislivello

lunghezza

pendenza

pend. max.

Forca d’Arrone

260 m

6 km

5,0 %

7%

Stroncone

270 m

7,7 km

4,3 %

6%

S. Urbano

260 m

8 km

4,1 %

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Montoro

170 m

3,4 km

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Castel Viscardo

320 m

8 km

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Ficulle

340 m

7,2 km

5,5 %

11 %

Monteleone di Orvieto

240 m

6,4 km

4,5 %

12 %

Monte Peglia

436 m

15 km

4,5 %

9%

Civitella del Lago

732 m

11 km

6,0 %

11 %

Carsulae

188 m

6 km

4,5 %

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Cesi

255 m

4,2 km

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km 19


Nessuna delle nostre piccole sofferenze quotidiane resiste a un buon colpo di pedale. Tristezza, attacchi di malinconia‌ inforchiamo la bicicletta e fin dalle prime pedalate abbiamo l’impressione che un velo si squarci. Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, 2000


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un incrocio dove si gira a destra. Si percorre un tratto pianeggiante e poi, al primo bivio si gira a sinistra verso S. Urbano. Dopo un tratto pianeggiante inizia una salita che si conclude a Ville di Vasciano, e a seguire, dopo il bivio per lo Speco Francescano, si percorre un lungo tratto ondulato con molte curve fino a Narni. Attraversato il paese si scende fino al fiume Nera e si passa sotto il Ponte di Augusto per poi proseguire verso Stifone su una strada pianeggiante. Superato il paese che si affaccia su un laghetto artificiale di colore turchese, si prosegue per poi girare a destra verso Montoro. Per raggiungere il paese la salita è ripida ma poi il percorso diventa più morbido ed ondulato immettendosi a sinistra sulla strada amerina che raggiunge Amelia passando per Fornole. Ad Amelia si entra da una porta laterale per fare un giro panoramico che ci porta in discesa sulla porta principale. Si gira a destra e si percorre un lungo tratto della strada ss 205 che porta ad Orvieto. Superato Lugnano in Teverina si gira a sinistra per Alviano che poco dopo si attraversa in discesa fino ad Alviano Scalo dove si gira a destra e si percorre un tratto pianeggiante che costeggia l’oasi di Alviano. Mantenendo la direzione si arriva a Baschi e superato l’abitato, dopo poco, ad un incrocio, si prende a destra verso il lago di Corbara (direzione Todi). Si attraversa la diga e, subito dopo l’abitato di Corbara si prosegue verso Orvieto per una strada asfaltata di campagna con qualche saliscendi fino a Ciconia. Si gira a sinistra e si attraversa il Tevere e, alla rotonda, si prende la ss 71 che porta a Viterbo e, giunti ad un bivio, si gira a

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inizia dal piazzale del belvedere inferiore della Cascata delle Marmore. Ci si immette sulla SS Valnerina e si percorre un tratto pianeggiante fino ad una rotonda. Si gira a destra verso Arrone e, superato il ponte sul fiume Nera, si attraversa il centro abitato. Proseguendo si supera un incrocio sempre dritti in direzione Piediluco. Qui inizia la prima salita. Si tratta della Forca d'Arrone, famosa per essere stata percorsa diverse volte dal Giro d'Italia. Arrivati in cima, godendo di una magnifica vista, si scende verso il lago di Piediluco. In fondo alla discesa all’incrocio si prende a destra e poco dopo si gira a sinistra verso l'abitato di Piediluco che si attraversa tutto per immettersi nuovamente, dopo aver superato un canale, sulla strada provinciale a sinistra verso Terni. Il percorso è pianeggiante fino oltre l'abitato di Marmore (da dove si accede al belvedere superiore della Cascata) e dopo alcune curve inizia la discesa verso Terni. Arrivati ad una grande rotonda si prosegue dritti lungo un largo viale e, attraversato un incrocio con semaforo, si prosegue dritti costeggiando un parco pubblico fino ad una rotonda. Si gira a destra e, poco dopo, al semaforo a sinistra e ancora a sinistra prendendo la strada che costeggia la basilica di San Valentino e prosegue verso Stroncone. Questo tratto è in leggera salita che poi, superato un ponte sulla destra si fa più ripida fino ad arrivare al centro del paese. Da qui si scende ripercorrendo due tornanti per girare a sinistra verso Coppe e, dopo poco, a destra verso Vascigliano. Questro tratto è in discesa, a tratti ripida, si attraversa l'abitato di Colmartino fino ad arrivare ad

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Grand Tour Rando i comuni interessati

destra per salire verso Orvieto. Superata la porta Romana si entra ad Orvieto e si attraversa il centro storico fino al Duomo. Passando per corso Cavour si esce dalle mura e si prende a destra e poco dopo a sinistra verso Sferracavallo e ancora a sinistra verso Castel Viscardo. Dopo un tratto in pianura inizia la salita che porta al paese. Dalla rotonda si prende poi in direzione Monterubiaglio e si prosegue fino al bivio (curva ad u sulla sinistra) per la stazione di Allerona. Giunti qui si gira a destra e, passando sotto la ferrovia si prende per Ficulle. Inizia una lunga salita che si conclude all’incrocio con la SS 71. Si prende a sinistra e dopo aver superato Ficulle si scende verso Fabro Scalo. Alla rotonda si prosegue dritti verso Monteleone di Orvieto che si raggiunge dopo un tratto pianeggiante e una lunga salita. Raggiunto il paese, alla rotonda, si prende a destra verso Perugia e subito dopo ancora a destra verso Montegabbione. Si attraversa il paese e si prosegue su un percorso molto ondulato con brevi ma ripide salite fino all’incrocio con la SP 57. Si prende a destra e inizia la salita che porta a Monte Peglia. Superati i ripetitori si scende verso Orvieto e a Colonnetta di Prodo si gira a sinistra e subito a destra verso Fossatello e poi Corbara. Entrati a Corbara si prende a sinistra verso la diga che si supera e si gira a sinistra verso Todi. Si prosegue lungo il lago per un tratto fino ad incontrare la deviazione a destra per Civitella del Lago. Qui inizia una lunga salita che termina qualche chilometro dopo aver superato il paese quando ci si immette sulla SP 34. Si gira a sinistra e dopo un tratto in discesa si gira a destra (curva a

U) verso Melezzole. Questo tratto è ondulato e superato Toscolano inizia a scendere fino a Castel dell’Aquila. Si prosegue per Avigliano Umbro e, dopo aver lambito l’abitato di Dunarobba, al bivio, si prende a destra per Montecastrilli. Si attraversa il paese e si va in direzione Casteltodino. Qui si gira a sinistra ed inizia una discesa verso Acquasparta che si attraversa e, raggiunto il bivio con la via Tiberina, si gira a destra verso San Gemini. Dopo un breve tratto pianeggiante si gira a sinistra passando sotto la E 45 e si va in direzione Cesi. Dopo un breve tratto di falsopiano inizia la salita che porta al Parco Archeologico di Carsulae superato il quale, dopo qualche chilometro si incontra il bivio per San Gemini. Si gira a destra e si scende alle fonti delle acque minerali. Qui si incontra di nuovo la via Tiberina che si percorre in discesa per un tratto fino a San Gemini per poi, superato il paese, dopo una grande curva, girare a sinistra verso Terni. La discesa continua fino alla zona industriale di San Gemini. “Sulla sinistra prendere la strada di Collestacio in salita fino al bivio e prendere a destra per strada di Vagoti. Sulla sinistra si percorre il sottopasso e ci si immette sulla destra su strada di Mazzamorello proseguendo fino alla stazione di Cesi, superata la quale si prende sulla sinistra strada della Pittura. Si tratta dell’ultima salita impegnativa. Giunti in cima costeggiando le mura ciclopiche, ci si immette sulla SP 22 e si gira a destra verso Terni. Dopo una discesa non ripida si gira sulla sinistra per proseguire verso Terni percorrendo una strada secondaria che costeggia la ferrovia. Si attraversa Terni e si prende la SS Valnerina per arrivare dopo 7 km. alla Cascata delle Marmore. Si sono percorsi 317 km. 23


Brevetto Randonnée Permanente Per consentire una fruizione lenta del territorio con uno spirito “rando” è istituito il Brevetto Permanente del Grand Tour che ricalca il percorso della Randonnée che si disputa la prima domenica di settembre. Sono previsti due percorsi rispettivamente di 212 km (Grand Tour Standard) e di 317 km (Grand Tour Extreme) con dislivelli di 3500 e 5700 m., ma che possono essere percorsi tutto l’anno con modalità diverse:

24 ORE 7

GIORNI

CON ALTRI MEZZI

5 Castel Viscardo

6

4 In bici da randonneur nell’arco di 24 ore (per conseguire il brevetto randonnée)

2

In bici da cicloturista randagio in più giorni fino ad un massimo di 7 (per conseguire il diploma cicloturistico)

3

1

Calvi

Con altri mezzi (bici elettriche o anche motorizzati) ma con le stesse modalità dei cicloturisti (per conseguire il diploma di randagio)

Quadrante 1

Cascata delle Marmore

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Otricoli

Quadrante 2 Ponte d’Augusto

Quadrante 3 Germanico di Amelia

Quadrante 4 Duomo di Orvieto

Quadrante 5 Scarzuola

Quadrante 6 Carsulae

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Il territorio del Grand Tour è suddiviso in sei quadranti all’interno dei quali è stato tracciato il percorso del Brevetto Permanente. Lungo questo percorso sono presenti:

point

Sono i punti di certificazione permanente collocati lungo il percorso. Si tratta di esercizi commerciali, prevalentemente bar, attrezzati per apporre il timbro e validare il passaggio secondo il regolamento. In ogni quadrante ce ne sono diversi per consentire al randagio di scegliere quello dove effettuare la sosta.

come programmare il viaggio Il viaggio può avere inizio da qualsiasi Rando Point lungo il percorso o dalla Rando Station dove si è scelto di dormire la prima notte. Per ottenere il Diploma di Randagio bisognerà però concludere il percorso in uno dei Rando Point o Rando Station presenti all’interno del quadrante da dove si è partiti.

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La Carta di Viaggio

station

Alberghi, agriturismi, ristoranti ecc... dove è possibile sostare per il pranzo o per la notte e certificare il passaggio. Queste strutture sono collocate in ciascuno dei sei quadranti, non necessariamente nei pressi del percorso.

service

Strutture di supporto tecnico (ciclofficine, noleggio bici ed ebike, servizio accompagnamento e guida) anche queste non necessariamente collocate lungo il percorso ma facilmente raggiungibili.

Una volta giunti nel territorio del Brevetto e sistemati nella Rando Station scelta e prenotata tra quelle convenzionate, si ritira il kit Grand Tour Rando e si consulta la Carta di Viaggio decidendo le tappe da fare e l’obiettivo che si vuole raggiungere. Il Brevetto Permanente ARI che sarà ottenuto dal randonneur che percorrerà il percorso del Grand Tour nei tempi e con le modalità previste dal regolamento ARI. Il Diploma del Randagio del Grand Tour che sarà conseguito dal cicloturista in bici o dal viaggiatore con la bici a pedalata assistita o veicolo a motore, che percorrerà il Grand Tour stabilendo a piacimento tempi, soste e numero di tappe.

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Il Rando Book

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Tutte le informazioni di cui hai bisogno DELLE MA

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Il passaggio lungo il percorso, per chi intenda ottenere il Brevetto o il Diploma, è registrato tramite un timbro che l’esercente del Rando Point apporrà nella Carta Viaggio. I Rando Point si trovano lungo il percorso e sono riconoscibili dalle apposite vetrofanie. Anche le Rando Station possono certificare il passaggio.

la traccia del percorso su base cartografica con tutte le simbologie delle Rando Station e Rando Point nonché suggerimenti per visite a luoghi di interesse o proposte di trasgressioni fuori percorso in itinerari quasi sempre scaricabili in internet.

Al termine del viaggio si dovrà riconsegnare copia del Diario di Viaggio con i sette timbri in uno dei Rando Point abilitati alla certificazione definitiva o inviare una copia via email all’ASD Bikemotion. Il Brevetto ARI o il diploma di Randagio del Grand Tour sarà rilasciato online o recapitato al finisseur in regola.

il Road Book con tutte le indicazioni tecniche necessarie: località, direzione di marcia, km parziali e totali, caratteristiche dei vari tratti, salite, grado di difficoltà ed indice del traffico veicolare come parametro di sicurezza.

Road Sweet Road Il Brevetto Permanente Grand Tour fa parte del progetto “Road Sweet Road” dell’ARI finalizzato alla realizzazione della grande rete nazionale di percorsi tematici perlopiù regionali con l’eccezione del tracciato principe della 1001Miglia Italia. Il segreto e la garanzia della bontà di tali percorsi sono dati dall’esperienza maturata nell’organizzazione di brevetti randonnée e dalla tracciatura fatta attraverso numerosi sopralluoghi in bici capaci di individuare strade a basso indice di traffico e luoghi di particolare fascino e bellezza. Le strade riacquistano così un ruolo di utilità e presidio di civiltà e vengono messe a disposizione di tutti coloro che amano il viaggio lento, colto e curioso da farsi principalmente in bicicletta ma non solo. Il Grand Tour può essere percorso in vari modi: attraverso un brevetto randonnée, in solitaria o con un gruppo di amici, di giorno o di notte, con o senza il supporto del tour operator, ma sempre avendo viva l’attenzione a leggere e comprendere bene il carattere, il genius loci dei luoghi attraversati. Il percorso del Grand Tour risponde a tali caratteristiche.

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Il Rando Book, consegnato nei Rando Point o Rando Station di partenza fornisce tutte le informazioni per poter affrontare il viaggio e contiene:

la traccia progressiva del viaggio con tutte le notizie utili per sostare in luoghi di interesse storico, artistico ed ambientale o ristorarsi e riposarsi in esercizi convenzionati. AVVERTENZE tutti i percorsi sono tracciati con navigatore satellitare e nel tempo possono subire delle modifiche dovute a scelte delle varie amministrazioni proprietarie delle strade. Ogni modifica e cambiamento sarà segnalata nel web.

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pacchetti turistici È possibile prenotare pacchetti così articolati

da

1 a

2

notti Una o due notti con sistemazione in una delle strutture alberghiere associate con partenza da uno qualsiasi dei Rando Point che si incontrano lungo il percorso da a

da

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ebike

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notti Da due fino a sette notti con sistemazione presso strutture (sempre diverse) con trasporto bagagli da struttura a struttura e con partenza da qualsiasi dei Rando Point o Rando Station lungo il percorso

La prima proposta è riservata a tutti i *randonneur che vogliono partecipare al Brevetto Randonnée ACP nella data fissata ogni anno, o che vogliono conseguire il Brevetto Permanente ARIP nel corso dell’anno.

** La seconda proposta è riservata a tutti coloro che vogliono trascorrere una vacanza diversa seguendo le regole del Brevetto Permanente per conseguire il Diploma di Randagio del Grand Tour. In questo caso è possibile programmare le varie tappe scegliendo autonomamente le Rando Station (nell’elenco presente nel sito internet) dove effettuare le soste e i pernottamenti, oppure scegliere tra i vari pacchetti chiusi che verranno proposti secondo un programma e un calendario prefissato, con servizio di trasporto bagagli e affitto di biciclette.

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Il Grand Tour Rando, è un’esperienza che può essere vissuta non solo dai randonneurs e dai cicloamatori allenati ma anche da coloro che sono più semplicemente interessati al viaggio e, non disdegnando il movimento per tenersi in forma, intendono utilizzare bici elettriche a pedalata assistita. A differenza degli altri veicoli a motore, le ebike per funzionare devono essere pedalate. Il motore elettrico non

sostituisce completamente la forza muscolare ma interviene solo come aiuto per diminuire o eliminare la fatica. Le moderne ebike hanno un’autonomia di 100 km e possono essere utilizzate tranquillamente per conseguire il diploma del randagio organizzando un viaggio a tappe di più giorni o acquistando pacchetti specifici che includono anche il noleggio di ebike.

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Ideazione e progetto esecutivo Monteanalogo Srl (Valter Ballarini)

Informazioni e prenotazioni

Ditt Distretto Integrato Turistico della Provincia di Terni 0744.431949 - info@ditt.it Informazioni tecniche

ASD Bikemotion 393.8194100 - bikemotion@bikemotion.it Iscrizione RandonnĂŠe - 8 settembre 2013

Richiesta Rando Card www.audaxitalia.it In collaborazione con Comuni della Provincia di Terni Provincia di Terni

www.grandtourrando.com

Progetto editoriale Vanni Editore Srl (Emanuele Serra, grafica Elena Chiocchia, coordinamento editoriale)



Unione Europea

Repubblica Italiana

Regione Umbria

«L’utilizzo della bici personalizza il mondo, ce lo rende più vicino, più comprensibile, più indispensabile, aumenta la nostra attenzione agli infimi dettagli e accende il nostro senso dell’allerta. Pedalare è provare visceralmente la nozione di energia, la nostra appartenenza al mondo. Un mondo non frammentato da muri, da motori o da media, ma vissuto come il proprio spazio ludico di conoscenza. Ci si sente abitati da un sentimento d’innovazione, cavalcando il mezzo di scoperta empirica. Si può percorrere l’ambiente ciclicamente, come un pendolare, o ciclisticamente, come un esploratore!» (Lo zen e l’arte di andare in bicicletta, Claude Marthaler, Ediciclo 2010)


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