Il Foglietto n. 1/2012

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Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno... ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realtà. H.Camara

E DIT ORIALE

ATTUALITA’

martedì 10 gennaio 2012

DAL 5 AL 7 MARZO 2012 SI VOTERA’ IN TUTTI GLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA USI-RICERCA E FOGLIETTO

Un patrimonio di tutti da non disperdere di Adriana Spera Attualmente la democrazia in Italia non gode di buona salute. Lo dimostrano, in particolare, la cancellazione del contributo dello Stato ai mezzi di informazione fuori dal coro, mentre persiste il finanziamento ai grandi giornali e l'avvio, con gli accordi del 28 giugno scorso, di un processo che porterà a rivedere le regole sulla rappresentanza nel mondo del lavoro partendo, per ora, dal settore privato. Il cittadino avrà sempre meno opportunità di avere a disposizione un'informazione libera, trasparente e completa, scevra da interessi economici e il lavoratore avrà sempre meno opportunità per vedere rappresentate le proprie istanze da un sindacato dei lavoratori e non da un sindacato-azienda, che molto dipende dal finanziamento pubblico. L'Usi-Ricerca è nato come strumento a disposizione dei lavoratori e chi vi è iscritto decide in prima persona quali siano e come combattere le battaglie da condurre. Ma v'è di più. Con una certa lungimiranza, quando alla fine anni '80 parole come spread o default erano ignote ai più, UsiRicerca aveva compreso che mala gestio e corruzione ci avrebbero portati al fallimento e che il conto l'avrebbero pagato i più deboli, i lavoratori. In questi 22 anni, inizialmente attraverso la stampa libera dell'epoca, poi in prima persona con Il Foglietto, Usi-Ricerca ha svolto un'azione di denuncia dei tanti sprechi e di quelle anomalie italiche che sono alla base dell'attuale disavanzo pubblico. Al contempo, Usi-Ricerca ha rafforzato la propria struttura legale, riuscendo a garantire patrocinio gratuito a centinaia e centinaia di lavoratori. L'auspicio adesso è che,in occasione delle elezioni Rsu, siano in tanti a sentire il bisogno di garantire la sopravvivenza di una voce libera e indipendente. Un patrimonio di tutti, che rischia di andare disperso.

Il caso

L’Ingv senza presidente almeno sino a fine mese L’inopinato, ma non per Il Foglietto, forfait di Domenico Giardini da presidente dell’Ingv, sta facendo riflettere Francesco Profumo, titolare del Miur, al quale spetta la nomina del successore. Profumo, che continua a non formalizzare le sue dimissioni da presidente del Cnr, nonostante la palese incompatibilità, avrebbe invitato Giardini a restare al suo posto sino alla fine di gennaio.

L’Usi e Il Foglietto verso la chiusura? A deciderlo saranno le elezioni Rsu comparti. Operazione senza la quale di Rocco Tritto E’ cominciato il conto alla rovescia per i non si potranno avviare i rinnovi contratsindacati del pubblico impiego. Dal 5 al 7 tuali che, per ora, sono stati differiti al marzo prossimo, i lavoratori saranno 2014. Dal 5 al 7 marzo, dunque, si votechiamati al voto per il rinnovo delle Rsu. rà anche nel comparto della Ricerca. L’ultima volta è stato a novembre del Come molti ricorderanno, la percentuale 2007. Nel 2010 non si votò perché si era dei voti che i singoli sindacati conseguiin attesa della composizione dei nuovi ranno verrà sommata a quella delle comparti di contrattazione, Solo la mobilitazione deleghe rilasciate agli stessi sindacati dai che il d. lgs. n. 150/2009, loro iscritti e divisa per voluto dall’allora ministro dei lavoratori due. Il sindacato che Renato Brunetta, aveva potrà scongiurare otterrà una percentuaridotto da 12 a 4, demandando a Aran e confedera- la fine dell’esperienza le pari o superiore a 5, manterrà la rapprezioni sindacali il compito di sentatività, sia a livello effettuare i necessari di una voce libera accorpamenti. In tre anni, però, tra Aran nazionale che locale. Se l’asticella si fere potenti confederazioni sindacali c’è merà al di sotto del 5 per cento, dovrà stato un nulla di fatto, sicché, a seguito di chiudere i battenti. Per un’organizzazioun parere del Consiglio di Stato, sono ne come Usi-Ricerca,nata nel 1989 e state comunque indette le elezioni all’in- rappresentativa dal 1990, l’appuntamenterno dei “vecchi” comparti, con l’esplicita to elettorale è di vitale importanza. Se la previsione che - salvo modifiche al fatidica asticella non verrà superata, Usidecreto Brunetta - si dovrà rivotare nel Ricerca, che in 23 anni ha difeso i diritti momento in cui verranno varati i nuovi violati di migliaia di lavoratori della

FATT O

Ricerca, chiuderà i battenti. Ma a spegnere la propria voce sarà anche Il Foglietto, che da aprile del 2004, gratuitamente e senza alcuna forma di pubblicità, assicura settimanalmente a tutti i lavoratori degli enti pubblici di ricerca una informazione puntuale, corretta, ricca di inchieste e approfondimenti, che sempre più spesso attira l’attenzione della grande stampa. Una voce democratica, aperta a tutti gli interventi, che non sono mai stati oggetto di censura. Un servizio unico nel suo genere. Se Usi-Ricerca non sarà presente con proprie liste in ogni ente e istituto, l’obiettivo “rappresentatività” rischia di non essere raggiunto. Per scongiurare questo pericolo, è auspicabile che molte donne e uomini, che considerano utile il lavoro svolto da Usi-Ricerca e dal Foglietto, non solo sostengano con il voto le liste del sindacato, ma diano anche la loro disponibilità a candidarsi. Siano essi iscritti o non iscritti a Usi-Ricerca.

Sapete che...

CENTRALE

Le acrobazie di Profumo per non mollare il Cnr di Biancamaria Gentili Vabbé che le leggi per gli amici si interpretano, ma quando è troppo, è troppo. Anche per il ministro Francesco Profumo, che da quasi due mesi di fatto non molla la poltrona di presidente del Cnr, carica dalla quale, legge alla mano, è cessato dal momento del giuramento di fedeltà alla Repubblica fatto nella mani del Capo dello Stato. Viceversa, Profumo le sta tentando tutte, ma proprio tutte, per mantenere il piede in due staffe. Anziché, subito dopo la nomina a ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, comunicare a se stesso, quale vigilante del Cnr, le dimissioni da presidente dell’ente, ha optato per il tempo lungo, inviando innazitutto una lettera (di cui Il Foglietto è a conoscenza) con la quale “essendo impossibilitato a svolgere le funzioni di presidente, ha comunicato di autosospendersi dall’incarico”. Al contempo, come anticipato sempre dal Foglietto, ha sottoposto la sua situaF OGLIETTINO

zione all’Antitrust. Ansioso per le sorti del Cnr, Profumo ha inoltre “invitato il vice presidente ad assicurare la funzionalità dell’ente”. Si è di fronte a una applicazione distorta di una norma, atteso che lo statuto del Cnr parla di impossibilità a esercitare la funzione e non di incompatibilità, come nel caso di Profumo. Ma vi è di più. Da dove sia stato possibile mutuare e applicare al caso di specie l’istituto della “autosospensione” è un vero mistero, inspiegabile anche per i più aperti, ferrati e fantasiosi giurisperiti. Comunque, dato che su casi analoghi c’è già stato disco rosso da parte dell’Antitrust, a tutto voler concedere, non è possibile, secondo una pacifica e condivisa concezione della gerarchia delle fonti, che lo statuto del Cnr, malamente interpretato, possa essere considerato prevalente sulla legge, per la quale Profumo è cessato dalla carica di presidente del Cnr stesso dal 16 novembre scorso.

Domande sulle pensioni, Il Foglietto risponde Il decreto legge, emanato dal governo il 6 dicembre, subito battezzato "Salva Italia", è stato convertito il 22 dicembre in legge n. 211/2011. Il testo, cinquanta articoli in tutto, introduce, tra l'altro, "Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici". E’ una vera rivoluzione, che penalizza fortemente i lavoratori pubblici e privati. Si va dall'innalzamento dell’età per accedere alla pensione, alla introduzione del sistema contributivo pro-rata. Novità anche in materia di esonero dal servizio. Il tutto è raccolto nell'articolo 24, che si compone di ben 32 commi. Per fare cosa gradita ai lettori, gli esperti del Foglietto della Ricerca risponderanno alle domande che verranno poste sulla particolare materia e indirizzate a info@usiricerca.it.

grandi rischi, La borsa censuaria Istat ha chiuso l’anno in ribasso Commissione la presidenza va a Maiani Per Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, la fine del 2011 e l’inizio del 2012 sono risultati alquanto agitati. Come se non bastassero le critiche seguite alla diffusione dei risultati della Commissione per il livellamento retributivo Italia-Europa, presieduta dallo stesso Giovannini, a far strabuzzare gli occhi anche ai meno attenti sono stati due comunicati stampa diffusi dall’ente di via Balbo per fare il punto sull’andamento del censimento. Il 29 dicembre, scriveva l’Istat che “sono 21 milioni 790 mila i questionari riconsegnati dalle famiglie, pari all’85,3% di quelli previsti”. Il giorno dopo, un successivo bollettino comunicava che alla data del 30 dicembre i questionari riconsegnati erano 22 milioni 198 mila, pari all’87,8% di quelli previsti. Con un semplice calcolo aritmetico ci si accorge che i conti non tornano sul numero dei questionari complessivi di cui l’Istat prevede la riconsegna. Il 29 dicembre era pari a 25.545.134; a distanza di 24 ore, si riduceva a 25.282.460. Forse la borsa Istat ha chiuso l’anno in leggero ribasso.

Con un decreto varato da Monti a fine anno è stata rinnovata la composizione della Commissione grandi rischi, la cui precedente compagine è finita sotto processo nel dopo terremoto a L’Aquila. Ora a presiederla sarà Luciano Maiani, 70 anni, Ordinario di Istituzioni di Fisica a La Sapienza, presidente Cnr da marzo 2008 ad agosto 2011.


Mentre altri danno la notizia, Il Foglietto entra nella notizia. L’unico settimanale dal mondo della ricerca pubblica che non riverisce i potenti di turno.

www.usiricerca.info Il sito internet del sindacato di base del comparto ricerca. Notizie, informazioni, consulenza e assistenza on line per tutti. In tempo reale. martedì 10 gennaio 2012

Altri due dipendenti Cra fanno bingo Dopo i lavoratori dell’Agrumicoltura di Acireale è ora la volta dell’Olivicoltura di Rende di Alex Malaspina La storia si è ripetuta. E a stretto giro di posta. Dopo il successo ottenuto da due dipendenti dell’Istituto sperimentale per I’Agrumicoltura del Cra di Acireale (Catania), Ignazio Balsamo e Angelo Pirillo, di cui Il Foglietto ha dato notizia lo scorso 22 novembre, è ora la volta di altri due dipendenti in forza all’Istituto per l’Olivicoltura di Rende (Cosenza). Si tratta del funzionario di amministrazione, Franca Scarpelli, e dell’operatore tecnico Domenico Longo. Anch’essi, come era accaduto per Balsamo e Pirillo, quali dipendenti del ministero delle Politiche agricole e forestali, erano stati distaccati per anni presso l’Istituto sperimentale per l’olivicoltura di Rende, in provincia di Cosenza, ente posto alle dirette dipendenze del dicastero di via XX Settembre, fino a quando è confluito nel Cra, nei cui ruoli sono approdati con il profilo di funzionario di amministrazione, la Scarpelli, e di operatore tecnico, il Longo. Per tutta la durata della loro permanenza presso l’Istituto per

l’Olivicoltura nella qualità di “comandati”, ai due dipendenti è stato corrisposto il salario accessorio spettante al personale in forza al ministero di provenienza e non quello (considerevolmente maggiore) erogato al personale degli enti di ricerca, tra i quali rientrava l’Istituto presso il quale prestavano la loro attività quotidiana. L’incongruenza, già sollevata nel 2003 dall’Usi, e non da altri sin-

dacati, quando i propri legali assistettero, con successo, presso il Tribunale di Trento un altro dipendente del Cra, è stata riproposta a favore di altri dipendenti, che diligentemente si erano rivolti al sindacato. Dopo il Tribunale di Catania, che aveva riconosciuto il diritto dei dipendenti Balsamo e Pirillo, ai quali il ministero ha già liquidato oltre 19 mila euro pro-capite, anche quello di Cosenza ha accolto in pieno la tesi dei ricorrenti, ai quali lo stesso ministero dovrà ora versare le differenze tra le indennità accessorie previste dal ccnl della ricerca e quanto percepito per lo stesso titolo e per lo stesso periodo in forza del ccnl del comparto ministeri. Se anche per Scarpelli e Longo il contenzioso si è concluso positivamente, non altrettanto può dirsi per numerosi altri dipendenti a suo tempo “comandati” dal ministero presso gli Istituti sperimentali di ricerca, poi confluiti nel Cra, che non hanno avviato alcuna azione per ottenere il riconoscimento del loro diritto e che ora non possono più farlo per intervenuta prescrizione.

giurisprudenza Il requisito dell’età nei concorsi pubblici

Le clausole dei bandi di concorso che richiedono requisiti di età per l'ammissione alle procedure selettive vanno interpretate nel senso che il compimento dell'anno di vita si realizza allorquando il suddetto anno è stato interamente vissuto. Invito alla lettura Pertanto, il limite di età indicato quale requisito di ammissione deve Il Foglietto della Ricerca è un supplemento settimanale de Il intendersi superato alla mezzanotte Foglietto, quotidiano on line che del giorno del compleanno. A nulla ti può raggiungere sul tuo persorileva, infatti, che il bando, anziché nal computer, gratis e senza pubcontenere il riferimento al "compiblicità, sia alle ore 13 che alle ore mento", richiami il concetto dell'età 18, con le ultimissime notizie "non superiore a", atteso che si dall’Italia e dal mondo. compie un anno di vita al passaggio Ricco di numerosi supplementi (Finanza, Tecnologia, Libri, Sport di 365 giorni dalla nascita, sicché si & Business, Fatti incredibili, "supera" il limite di età indicato Scienze, Musica, Cinema, quale requisito di ammissione nello Energia, Cibo), puoi riceverlo stesso giorno in cui si compiono, e nella tua mailbox. quindi si esauriscono, gli anni indiBasta chiederlo a cati nella clausola della lex speciawww.ilfoglietto.it lis. A stabilirlo è stato il Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria, con GRAZIE ALLA CRISI, PROFITTI DA RECORD I L CASO sentenza n. 21 del 2 dicembre 2011 PER L’INDUSTRIA ITALIANA ITALIANA DELL’USURA COL DECRETO SALVA ITALIA VERSO UNA P.A. OVER 70 (Pres. de Lise, Est. Garofoli). “Nel 2012 dilagherà l'usura in tutta Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno. Il grido d’allarme è stato lanciato sabato scorso a San Remo, in occasione del convegno "Usura, fisco ed esattorie", i cui atti saranno pubblicati a breve dall'Associazione Contribuenti Italiani. Secondo Vittorio Carlomagno, presidente nazionale dell’Associazione Contribuenti.it “A seguito della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese in Italia, il loro sovraindebitamento, a dicembre 2011, è cresciuto di oltre il 200%, rispetto allo stesso mese del 2010 e l'usura è aumentata del 150%". Per Carlomagno, nel 2012 il fenomeno è destinato a crescere, tant’è che, secondo i calcoli dell’Associazione, sarebbero a rischio d'usura 2.960.000 famiglie e 2.420.000 piccoli imprenditori.

I L FATT O

DI

di Flavia Scotti La fretta e la furia non hanno mai prodotto buoni risultati. Nè poteva fare eccezione la recente manovra approvata dal Governo Monti, in particolare per quanto riguarda la previdenza. La decisione di differire tout court di 3-5 anni il collocamento in quiescenza di migliaia di lavoratori ormai prossimi a raggiungere i 60 anni di età e i 40 di contributi se alleggerisce temporaneamente il conto economico degli enti previdenziali, che gode comunque di buona salute, certamente non agevola il processo di ammodernamento della P.A., con l’ingresso nei ruoli della stessa di nuova forza lavoro. Tra tagli agli organici e mancati pensionamenti, i margini per nuove assunzioni sono ormai ridotti al lumicino. Anche la soppressione dell’istituto dell’esonero dal servizio con 36 anni di contributi è destinato a aggravare la situazione. Al riguardo, sembra avere avere ragione Francesco Verbaro, che in un recente articolo apparso su Il Sole 24 Ore ha scritto che “viene da pensare che chi conosce di pensioni non sappia cosa accada nelle pubbliche amministrazioni italiane e viceversa, ma soprattutto che vi sono oltre 300 mila eccedenze di personale nelle amministrazioni pubbliche e 150 mila nelle società partecipate. Abbastanza per pensare a norme speciali di fuoruscita e non di trattenimento”. Ma la Fornero la pensa diversamente.

Candidato febbricitante durante la prova d’esame E' legittimo il provvedimento con il quale è stata dichiarata la non idoneità di un candidato a un concorso pubblico, a seguito di una "claudicante" prova orale, non potendo avere rilevanza, ai fini della invalidità della medesima prova, il fatto che il candidato stesso fosse in possesso, da quattro giorni, di un certificato medico, attestante uno stato febbrile. In tal caso, il candidato avrebbe dovuto consegnare tempestivamente alla commissione, prima della prova d’esame, la detta certificazione, allo scopo di fare spostare l'esame (Cons. St., Sez. IV - sent. 6 dicembre 2011 n. 6419 - Pres. ed Est. Numerico).

C ODA

Sempre Centro Fermi e IISG i lillipuziani della ricerca di Antonio Del Gatto Il 19 dicembre scorso, la Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti ha presentato le Relazioni sulla gestione finanziaria del Centro “Enrico Fermi” e dell’Istituto italiano di studi germanici. Come più volte scritto dal Foglietto, si tratta di due enti pubblici di ricerca, che da anni si contendono il singolare primato del minor numero di lavoratori alle rispettive

dipendenze. Alla fine del 2009, Il Foglietto (n. 31) scrisse che il Centro Fermi, da sempre presieduto da Antonino Zichichi, che a settembre scorso, però, ha dovuto passare la mano a Luisa Cifarelli, con 9 dipendenti, era stato surclassato nella poco invidiabile classifica dall’Istituto di studi germanici, che poteva contare su soli 7 dipendenti. Con una lettera inviata al Foglietto (n. 34), il direttore generale del Centro Fermi ci tenne a precisare che, in realtà, l’ente da lui diretto di dipendenti ne aveva soltanto

IF

3. Dalle Relazioni pubblicate nei giorni L OGLIETTO scorsi dalla Corte dei conti emerge che DELLA RICERCA ora entrambi si avvalgono delle prestazioni di cinque dipendenti. Un salomoni- Supplemento a IlFoglietto co ex aequo, dunque, che purtroppo Agenzia di informazione on line continua a lasciare insensibili quanti Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004 dovrebbero avere a cuore le sorti della Editrice: Nameless Line Inc Anno IX numero 1 ricerca italiana. Che senso ha un ente • Direttore responsabile: Maurizio Sgroi con un numero di dipendenti che non Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 supera le dita di una mano, ma che ha un 00184 - Roma - tel 064819930-fax 0662204550 presidente, due consiglieri di amministra- e-mail: redazione.ilfoglietto@usiricerca.it zione, tre revisori dei conti effettivi, tre • Progetto grafico : Bios supplenti e un direttore generale?


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