Il Foglietto n. 36/2011

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Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno... ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realtà. H.Camara

E DIT ORIALE

ATTUALITA’

mercoledì 2 novembre 2011

DA DUE ANNI E’ IN VIGORE L’INTERVENTO PREVENTIVO DEI GIUDICI CONTABILI IMPREPARATI SU TUTTO

Politici inadeguati rovina del Paese di Rocco Tritto I politici italiani sono tra i più pagati d’Europa. Ma i lauti emolumenti che mensilmente percepiscono sembrano essere inversamente proporzionali alle loro capacità di risolvere i problemi della nazione. L’incoscienza con la quale si fanno promotori di iniziative, che secondo loro dovrebbero rappresentare la panacea di tutti i mali, è a dir poco sconcertante. Per settimane schiere di deputati-soloni, tutti approdati in Parlamento per designazione “divina”, che si alternano in talk show televisivi, da tempo ridotti al rango di insulsi quanto inutili tornei di oratoria di paesana, hanno pensato bene di indicare nei costi delle pensioni e in quelli dei dipendenti della pubblica amministrazione le cause del dissesto. Tra la schiera di conduttori televisivi, anch’essi strapagati, non ce n’è stato uno che abbia avuto uno scatto di dignità, per mettere alla porta simili mistificatori della realtà. Tra i responsabili della critica situazione finanziaria in cui versa l’Italia, se vanno inseriti a pieno titolo gli ingenti costi della politica, l’evasione fiscale, gli sperperi della pubblica amministrazione in tema di appalti, consulenze e pessima organizzazione, non può esserci posto né per il costo delle pensioni, il cui sistema è tra i più solidi (dopo una serie di dolorosi tagli iniziati nel 1994), né per quello dei lavoratori pubblici, che sono tra i peggio pagati del continente europeo. La causa della rovina del nostro Paese deve essere ricercata soprattutto nella inadeguatezza di una classe politica, che conquista l’ambito scranno parlamentare per semplice designazione da parte del socio di maggioranza del partito di appartenenza e non a seguito di democratica elezione da parte del popolo. Che, da tempo, non è più sovrano.

Il caso

A corto di liquidità Inea differisce stipendi Fine mese col brivido per i dipendenti dell’Istituito nazionale di economia agraria (Inea), da alcuni mesi presieduto da Tiziano Zigiotto. Per mancanza di fondi, l’Inea ha differito il pagamento degli stipendi. La criticità delle casse era già emersa a febbraio, quando l’ente aveva deciso di cedere pro soluto, i propri crediti a una società finanziaria, con una gara pubblica, i cui esiti non sembra abbiano prodotto gli effetti sperati.

Consulenze e incarichi a soggetti esterni frenati dal controllo della Corte dei conti franchigia che non dovrebbe superadi Biancamaria Gentili L'articolo 17, comma 30, del decreto re i 10 mila euro. A distanza di due legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito anni dall'entrata in vigore della norma nella legge 3 agosto 2009, n. 102, ha citata, non è dato conoscere né il introdotto il controllo preventivo della numero dei provvedimenti per i quali i Corte dei conti sia sui provvedimenti magistrati contabili ha rifiutato il visto di conferimento da parte degli enti e la conseguente registrazione, né pubblici di incarichi individuali, con l'importo complessivo della spesa che l'erario ha evitato. contratti di lavoro auto- Negato il visto Sappiamo, con cernomo, di natura occasionale o coordinata e conti- a due provvedimenti tezza, che la scure Corte dei conti nuativa, ad esperti di del Cnr e dell’Infn. della si è abbattuta su particolare e comprovata specializzazione anche Contestati durata e almeno due provvedimenti emessi da universitaria, sia su quelli riguardanti studi e inca- costi degli incarichi altrettanti importanti richi di consulenza conferiti sempre a enti di ricerca: il Cnr e l'Istituto naziosoggetti estranei all'amministrazione. nale di fisica nucleare. Nel primo Si tratta di una norma che, al fine di caso, si è trattato dell'affidamento di contenere e controllare a monte il un incarico di lavoro autonomo a probuon andamento della pubblica fessionista esterno all'ente di piazzale amministrazione e il corretto utilizzo di Aldo Moro, esperto in materia di diritrisorse collettive, andrebbe - come più to societario, con particolare riferivolte abbiamo sostenuto - estesa a mento alla redazione di Statuti e di tutti i provvedimenti di spesa, con una Patti parasociali, con specifiche espe-

FATT O

rienze istituzionali e professionali nel settore dell'intermediazione bancaria e finanziaria, con particolare riferimento alla gestione collettiva del risparmio. Importo complessivo 75 mila euro, per la durata di 12 mesi. La sezione controllo enti della Corte dei conti, nel ricusare il visto, ha eccepito che a tale attività il Cnr ben poteva provvedere con risorse interne; che la congruità del compenso risultava indeterminata, indeterminabile e incontrollabile e, infine, che la durata dell'incarico si appalesava eccessiva. Né miglior sorte è toccata all'Infn, quando ha trasmesso alla Corte il provvedimento per l'incarico di "Addetto Stampa e Coordinamento dell'Outreach dell'Ente sul piano internazionale", per la durata di 12 mesi e con un compenso di 70 mila euro. Anche in questo caso, i magistrati hanno eccepito la incongruità del compenso e la eccessiva durata dell'incarico.

Sapete che...

CENTRALE

Istat, il riordino costa 500 mila euro in più di Alex Malaspina Il nuovo assetto dirigenziale dell’Istat è in vigore. A disegnarlo è stato il cda dell’ente. L’obiettivo dichiarato era quello di realizzare risparmi di spesa. Ma così non sembra. Il numero complessivo dei dirigenti, già ridotti da 76 a 71 per effetto della legge 133/2008, è stato di nuovo aumentato a 73, dopo il riordino dell’ente effettuato con Dpr 166/2010. La mappa degli uffici dirigenziali varata dal board dell’Istat, però, non solo ha visto lievitare le posizioni apicali, da 17 a 20, ma ha introdotto anche la dirigenza amministrativa. La conseguente riduzione dei dirigenti di servizi tecnici e di sedi territoriali non sembra essere stata sufficiente a determinare risparmi complessivi di spesa. Confrontando sulla base delle retribuzioni attuali la situazione pregressa con quella odierna, la spesa complessiva per la dirigenza è aumentata di oltre 500 mila euro, quasi l’8% in più. In disparte il costo dei dirigenti in F OGLIETTINO

esonero. Esattamente l’opposto di quanto previsto dal Ragioniere dello Stato in sede di “bollinatura” del Regolamento di riordino dell’ente statistico. Se l’alta dirigenza può ritenersi gratificata, visto che gli emolumenti oscillano tra i 189 mila euro per il dg, i 175 per i capi dipartimento e i 145 per i direttori centrali, non altrettanto può dirsi per il restante personale, che non solo deve fare i conti con il blocco dei contratti fino a tutto il 2014 e salvo proroghe, ma deve scontare anche i ritardi dell’ente di via Balbo che da quasi un anno non rimborsa i contributi assistenziali. Una politica contraddittoria, visto che il direttore generale a causa “della particolare e contingente situazione finanziaria”, nei giorni scorsi ha invitato il personale “a tenere ogni comportamento utile a evitare sprechi e diseconomie, spegnendo luci e computer a fine giornata e riducendo il consumo di carta per fotocopiatrici e stampanti”.

Maestra al bimbo: “Scioccarellino”. Condannata Se sulle “stronzate” la Cassazione penale ha esitato, rinviando il fascicolo alla Corte d’Appello, a distanza di pochi giorni nessun dubbio ha avuto nel confermare la condanna a 600 euro di multa, risarcimento danno e spese processuali, per una maestra elementare, accusata di ingiuria contro un suo alunno, apostrofato come “scioccarellino” durante la lezione. Per la Suprema Corte, anche se l’epiteto appare in astratto di debole portata offensiva, nel contesto dei fatti risulta idoneo a manifestare un disprezzo lesivo del decoro della persona, tanto più in quanto diretto verso un minore di età e in presenza dei suoi coetanei. Certo, con tutti gli insulti che si sentono in giro, per non parlare dei media, “scioccarellino” appare davvero un’espressione da educanda. Se proprio una condanna si voleva infliggere all’educatrice, questa doveva essere per ignoranza manifesta, atteso che del termine incriminato non v’è traccia nei migliori e più affidabili vocabolari della lingua italiana.

Chiarimenti dell’Inpdap in merito a Tfs e Tfr L'Inpdap, con nota n. 34 del 26 ottobre, fornisce chiarimenti in merito alla decorrenza dell'iscrizione ai fini dell'indennità premio di servizio o dell'indennità di buonuscita (Tfs) del personale assunto in posizione non di ruolo. La disposizione attiene esclusivamente al personale in regime di Tfs e, pertanto, non riguarda il personale c.d. contrattualizzato assunto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000 ovvero in servizio con contratto a tempo determinato in corso o successivo al 30 maggio 2000, che rientra nel regime di trattamento di fine rapporto. In questi casi occorre fare riferimento alla circolare n. 11 del 12 marzo 2001 ed alle sue modifiche ed integrazioni successive.

Trasparenza in affanno all’Inaf di Monte Mario Da due mesi, l’Inaf ha cambiato presidente. Giovanni Bignami è subentrato a Tommaso Maccacaro. La notizia è nota a tutti meno che al sito web dell’ente, che nella pagina “Operazione trasparenza” continua a indicare il nome del vecchio presidente, come pure quello di Laura Proietti, dimessasi qualche mese fa da direttore amministrativo e tornata all’Inea. Forse la trasparenza andrebbe curata un po’ di più.


Mentre altri danno la notizia, Il Foglietto entra nella notizia. L’unico settimanale dal mondo della ricerca pubblica che non riverisce i potenti di turno.

www.usirdbricerca.info Il sito internet del sindacato di base del comparto ricerca. Notizie, informazioni, consulenza e assistenza on line per tutti. In tempo reale. mercoledì 2 novembre 2011

Tragico declino dei dipendenti pubblici Manovre a raffica stanno portando sul lastrico 3 milioni e mezzo di lavoratori di Adriana Spera Al già tragico problema della disoccupazione e del precariato che attanaglia il nostro Paese, se ne sta aggiungendo, a grandi passi, un altro non meno grave: l’attacco alla busta paga e ai diritti di 3 milioni e mezzo di lavoratori pubblici. Il preludio c’è stato con l’avvento del governo Berlusconi, che ha assegnato al ministro Renato Brunetta l’incarico di organizzare una vera crociata contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Si è partiti, nel 2009, con l’introduzione della odiosa e iniqua “tassa” sulla malattia (ora al vaglio di legittimità della Corte Costituzionale), col pretesto di ridurre il fenomeno dell’assenteismo. Il risultato è stato che a ridursi è stata la busta paga dei lavoratori. Ma era solo l’inizio, se è vero, come è, che di lì a poco è giunto il decreto legislativo n. 150 del 2009, che ha introdotto i cosiddetti criteri, tutti da inventare, di premialità, con onere a carico di una parte consistente dei dipendenti (il 25%), che si vedrà cancellare dalla busta paga la componente (il 30% degli emolumenti mensili) di salario

accessorio. Sono passati pochi mesi, ed è stata la volta del blocco dei contratti pubblici a tutto il 2014, con una seria opzione anche per il triennio successivo. Con la manovra del 2010, è scattato il blocco delle progressioni economiche e di fascia stipendiale, di livello e delle retribuzioni. Fino a tutto il 2013, il dipendente dovrà consolarsi dei soli benefici giuridici, che diventeranno economici salvo

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ALL’AREA DELLA RICERCA DI PISA

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LA

sorprese solo dal 2014 e senza alcun effetto retroattivo. Ma anche il 2011, che volge alla fine, è stato fatale per i lavoratori pubblici, bersagliati da più manovre, da ultimo la lettera inviata all’Unione europea, che ha rivitalizzato l’istituto della mobilità, anche a carattere ultraregionale, all’interno della P.A., preannunciando “meccanismi cogenti e sanzionatori”. Non bisogna dimenticare che quache mese prima, in piena estate, con la manovra di luglio, era stato approvato il blocco delle assunzioni e ad agosto è stata la volta della buonuscita, per percepire la quale bisogna attendere, dopo il collocamento in pensione di anzianità, ventiquattro mesi; sei, invece, per le pensioni di vecchiaia e per quelle maturate con quarant’anni di contributi. E, per restare in tema di pensioni, l’intervento col bisturi su quelle di anzianità, per ora scongiurato, sembra solo rinviato di poco e il rischio, per chi ha la “colpa” di aver iniziato a lavorare a diciotto anni, di dover andare in quiescenza dopo 49 anni di contributi, in attesa di superare i 67 anni di età, è sempre dietro l’angolo.

LETTERA

LA SCIENZA SI CONIUGA AL MASCHILE

DIPENDENTE CNR: “DA CHI ANDARE PER AVERE GIUSTIZIA?”

E’ mai possibile che all’Area della Ricerca del Cnr di Pisa ma anche in altri Istituti non vi sia una scienziata in grado di disquisire di scienza e fantascienza? A chiederselo sono in tanti, dopo aver letto il cartellone di “Areaperta 2011”. Si tratta di una edizione, titolata proprio “Scienza e fantascienza” che, in programma fino al 7 dicembre, vede alternarsi in cattedra complessivamente nove tra ricercatori e esperti, tutti rigorosamente di sesso maschile. In discussione “temi scientifici dai quali la letteratura e il cinema di fantascienza attingono a piene mani: per esempio l'impatto di meteoriti con la Terra, l'intelligenza artificiale, il corpo bionico, l'esaurimento delle risorse energetiche tradizionali e la ricerca di nuove fonti”. L’iniziativa è patrocinata oltre che dal Cnr, anche dalla Regione Toscana, dalla Provincia e dal Comune di Pisa, che forse avrebbero potuto notare quella che appare una discriminazione di genere.

Caro Foglietto, il Cnr, dove lavoro come cter di IV livello a tempo indeterminato dal 16 febbraio 2009 e a tempo determinato dal dicembre 2000, con bando n° 364.102 del 30 aprile 2010 ha indetto una selezione per 346 posizioni economiche, alla quale ho presentato domanda di partecipazione entro i termini stabiliti. L'Ufficio Concorsi, il 30 luglio 2010, mi ha comunicato l'esclusione dalla procedura in quanto al 1° gennaio 2009 non ero ancora di ruolo. Una motivazione che ho provveduto tempestivamente a contestare, in quanto la procedura selettiva era riservata al personale interno a tempo indeterminato in servizio alla data di presentazione della domanda. Requisito da me posseduto. Il 26 ottobre 2010, l'Ufficio Concorsi ha ribadito la mia esclusione, per cui mi sono rivolto al Direttore Generale, mio diretto superiore, e al Direttore della DCSGR, per competenza, dai quali attendo tuttora risposta. Nel frattempo, ho appreso casualmente che il Direttore della DCSGR ha richiesto un parere all'Ufficio contenzioso del lavoro dell'Ente, la cui risposta sembrerebbe essere favorevole sia a me che ad altri colleghi nella mia stessa situazione. Ma di ufficiale nulla! Silenzio (ma la trasparenza tanto decantata nella giornata del 24 ottobre u. s.?). Mi chiedo se tutto questo sia normale e, soprattutto, a chi occorre rivolgersi per ottenere giustizia, senza intasare le aule dei Tribunali che invece dovrebbero occuparsi di vicende ben più importanti della mia? Roberto Albiero - Cnr/Roma

I L FATT O

DI

giurisprudenza Il lavoratore deve provare le ore di straordinario fatte Il lavoratore che agisca per ottenere il compenso per il lavoro straordinario ha l’onere di provare di aver lavorato oltre il normale orario di lavoro e, ove egli riconosca di aver ricevuto una retribuzione insufficiente, è altresì tenuto a dimostrare il numero di ore effettivamente svolto. Eventuali, ma non decisive, ammissioni da parte del datore di lavoro non sono idonee a determinare una inversione dell’onere della prova. Nel caso di specie, il Tribunale di Milano, con sentenza del 29 luglio 2011, ha rigettato il ricorso di un lavoratore, rilevando che non fosse sufficientemente dimostrata la durata dell’attività svolta oltre il normale orario di lavoro, in relazione alle ore di pausa usufruibili dal lavoratore secondo contratto.

Ricorso accesso agli atti in appello serve avvocato E' inammissibile l'appello innanzi al Consiglio di Stato avverso una sentenza pronunciata dal Tar in materia di diritto di accesso agli atti della P.A., che sia stato proposto dalla parte personalmente, senza il ministero e/o l'assistenza di un difensore. Infatti, l'art. 22, comma 2 del c.p.a. stabilisce che "per i giudizi davanti al Consiglio di Stato è obbligatorio il ministero di un avvocato ammesso al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori". Tale disposizione trova applicazione anche nei giudizi in materia di accesso, atteso che l'art. 95, comma 6, c.p.a. stabilisce che " ai giudizi di impugnazione non si applica l'articolo 23, comma 1", che prevede la possibilità di difesa personale delle parti (Cons. St., Sez. V sent. 19 ottobre 2011 n. 5623 - Pres. Baccarini, Est. Durante).

C ODA

Commissari Cnr a processo, ascoltati Mostacci e Tritto di Antonio Del Gatto Il 27 ottobre scorso si è tenuta presso il Tribunale Penale di Roma la terza udienza del processo che vede imputati, per abuso d’ufficio e falso ideologico, tutti i membri della commissione esaminatrice del concorso ex articolo 64 per dirigente di ricerca - Area Scienze della Terra - svoltosi presso il Consiglio nazionale delle ricerche nel

2006, a seguito del bando n. 364.7 del 9 giugno 2004. Dopo il rinvio dell’udienza del 24 febbraio 2011, per la precaria composizione del Collegio giudicante, giovedì della scorsa settimana sono stati ascoltati alcuni dei testi citati dalla pubblica accusa, tra i quali Franco Mostacci e Rocco Tritto, firmatari dell’esposto dal quale è scaturito il procedimento nonché autori del “Libro bianco” sui concorsi ex articolo 64 al Cnr. Dopo aver illustrato i motivi che nel 2007 portarono alla

IF

pubblicazione del “Libro bianco”, sot- L OGLIETTO toposto tempestivamente all’attenzioDELLA RICERCA ne dei vertici del Cnr nonché a quella di Fabio Mussi, ministro della Ricerca Supplemento a IlFoglietto scientifica dell’epoca, e di Janez Agenzia di informazione on line Potocnik, commissario europeo con Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004 delega alla ricerca, Tritto e Mostacci Editrice: Nameless Line Inc Anno VIII numero 36 hanno risposto alle numerose doman- • Direttore responsabile: Maurizio Sgroi de rivolte sia dal pubblico ministero Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 che dagli avvocati difensori degli 00184 - Roma - tel 064819930-fax 0662204550 imputati. La Corte si è aggiornata al e-mail: redazione.ilfoglietto@usirdbricerca.it 24 aprile 2012, per la escussione dei • Progetto grafico : Bios testi indicati dalla difesa.


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