Tabloid Italian Baja 2021

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T U T T O L O S P O RT D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I

05 Settembre 2021

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JUTTA TRA CASCO E SCRIVANIA Intervista alla presidente della commissione Fia Cross

Country Rally che ha corso alla Baja Aragon in Spagna.

JUTTA BETWEEN HELMET AND DESK

Interview to the President of the Fia commission for Cross Country Rally who faced the Baja Aragon in Spain.

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A PORDENONE TANTI INCROCI IRIDATI

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P16⁄17

LOTTE SCUDETTO CCR E SSV Galletti e Borsoi si presentano da leader a Pordenone, ma i coefficienti della gara possono rimettere in gioco i loro avversari prima dell’ultimo appello.

L'attuale leader della Coppa del Mondo, Seaidan, messo nel mirino dai suoi principali rivali, Holowczcyc e Al-Rajhi.

FIGHTS FOR CCR AND SSV CUP

IN PORDENONE MANY RAINBOW CROSSES

Galletti and Borsoi come back in Pordenone as leaders, but the race coefficients can allow their challengers to get back in the game before the last call.

Current World Cup leader, Seaidan, put in the crosshairs by his main rivals, Holowczcyc and Al-Rajhi.

UNA RIPARTENZA CHE HA IL SAPORE DI NUOVA SFIDA

Dove eravamo rimasti? Ah sì, giugno 2019… una vita fa, vittoria del “gaucho” Orlando Terranova. Poi è arrivata la pandemia a stravolgere l’esistenza, le nostre sicurezze e consuetudini. Però adesso bando alle ciance, ai lamenti, lasciamo perdere quello che poteva essere e non è stato. Serve a nulla, guardiamo avanti. Già lo scorso marzo2000 ci siamo rimessi in pace con la sorte mettendo in pista l’Artugna Race 2020, così da non avere altro buco nell’albo d’oro se non l’ormai lontanissimo duemilaequattro, ma quella fu un’altra storia (andate pure a leggervi gli archivi). Adesso l’Italian Baja 2021 torna ad accendere i motori della Coppa del Mondo Fia Bajas in Friuli, una ripartenza che ha il sapore di una nuova sfida. Mai si è corso a settembre e dunque già questo è un cambiamento significativo.

A RESTART WHICH SOUNDS LIKE A NEW CHALLENGE

UN OSSERVATORIO SPECIALE

“Il famoso Head Quarter in mezzo alla steppa non c’è più, distrutto da potenti ruspe pochi mesi fa. Se n’è andato un pezzetto del nostro cuore, ricordando le albe, la concitazione, il rumore e le risate che ha celato dentro di sé prima di cadere in pezzi”. (Elisabetta Caracciolo)

A SPECIAL OBSERVATORY

“The famous Head Quarter in the middle of the steppe does not exist anymore, it was destroyed by bulldozers few months ago. We lost a piece of our heart, remembering sunrises, the excitement, the noise and all laughs saved by the Observatory until it fell to pieces”. (Elisabetta Caracciolo)

P10

Where were we? Ah yes, June 2019 ... a lifetime ago, with the victory of the “gaucho” Orlando Terranova. Then came the pandemic to upset our existence, our certainties and habits. But now no more chatter, no more complaints, let’s forget what could have been and was not. It doesn’t have any sense, let’s look ahead. Last March we already made peace with fate by realizing the Artugna Race 2020, to avoid another hole in the Hall of Fame, considering the one suffered in 2004, but it deals on another history (it can be found in the archive). Now the Italian Baja 2021 can once more start the engine of the Fia Bajas World Cup in Friuli, a restart which sound like a new challenge. The race never took place in September and therefore this is already a significant change. di Carlo Ragogna (segue a pag. 3 / continue to pag. 3)


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Speciale

On. Vannia Gava

Sottosegretario di Stato al ministero per la Transizione ecologica

Undersecretary of State by the Ministry for Ecological Transition

Care amiche e cari amici, consentitemi innanzitutto di ringraziare gli organizzatori della Italian Baja per il loro grande e prezioso lavoro. Questo evento non solo attira migliaia di turisti e curiosi appassionati facendo conoscere e apprezzare il nostro bellissimo territorio, ma dà lustro a tutto il Paese perché è un evento inserito nei calendari internazionali, apprezzato al pari di altre gare più famose come, per esempio, la Dakar. L’edizione 2021 della Italian Baja è particolarmente importante per almeno due ragioni. La prima è che la manifestazione segna, almeno in parte, il ritorno alla normalità, alla nostra vita di sempre, quella che conoscevamo prima del Covid. Dopo un anno e mezzo di stop, di divieti, finalmente possiamo ritornare ad eventi come questo in sicurezza. L’altra ragione per cui sono particolarmente felice di poter dare un mio contributo a questa iniziativa è il forte impegno per la sostenibilità: gli organizzatori hanno saputo trasformare un evento sportivamente così importante in una iniziativa veramente amica dell’ambiente. Non solo Italian Baja è l’unica gara in Italia con una categoria dedicata ad auto elettriche come le biciclette e i monopattini utilizzati per gli spostamenti, ma l’impegno a fare in modo che questa iniziativa lasci traccia soltanto nella memoria di chi vi ha partecipato è arrivata sin nei dettagli. Il braccialetto che verrà distribuito ai partecipanti non è in plastica, ma in carta piantabile: dopo il loro utilizzo potrà essere piantato e dare vita a fiori o piante. È anche così, divertendosi, che si può dare un contributo al grande processo di transizione ecologica, tenere fede all’impegno preso dai principali Paesi del mondo e per il quale siamo fortemente impegnati come governo. Non servono grandi sacrifici, bastano piccoli gesti e un po’ di sensibilità per invertire la tendenza e tenere fede all’impegno che ciascuno di noi dovrebbe prendere come se’ stesso: dobbiamo lasciare il nostro Paese e il nostro pianeta ai nostri figli un po’ meglio di come l’abbiamo trovato. In bocca al lupo ai partecipanti e buon divertimento!

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Dear friends, first of all let me thank the organizers of the Italian Baja for their great and precious work. This event recall thousands of tourist and curious people, allowing our Land to be known and appreciated; moreover, it gives prestige to the whole Nation, because it is included in the International calendars, appreciated the same as other more famous races, like for example the Dakar. The 2021 edition of the Italian Baja is particularly important for at least two reasons. First of all it deals on the event representing partially, as minimum, the return to normality, to our everyday’s life, the one we knew before Covid. After one year and a half made by stop and prohibitions, we finally can safely go back to events like this one. The other reason why I am particularly happy to give my support in this initiative, is the strong commitment for sustainability: organizers have been able to transform such an important sport event into an initiative ecofriendly. The Italian Baja is not just the only Italian race proposing a proper class dedicated to electric cars, as well as electric are bikes and scooters used for transfers; the engagement in making sure that this event leaves a mark only in the memory of whom took part in it went till into details. The bracelet that will be distributed to participants is not in plastic, but in plantable paper: after being used, it will be possible to plant it, bringing flowers or plants to life. It is also in this way, having fun, that we can give our contribution to the great ecologic transition process, fulfilling the undertakings given by the main Nations, which deeply involves us as Government. We don’t need to make great sacrifices, just little actions with a bit of sensitivity to reverse the trend and fulfill the commitment we all should make to ourselves: we should leave a better Country and planet to our kids Good luck to all participants and have fun!

Il saluto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Greeting from the Autonomous Region Friuli Venezia Giulia

Italian Baja è una classica del cross-country rally sulla quale si appunta l’attenzione della platea mondiale del motorismo e a cui l’Amministrazione regionale tiene molto, perché esibisce da quasi trent’anni a questa parte una delle poliedriche attitudini del nostro territorio. Competizione e adrenalina, tecnologia e paesaggio sono gli ingredienti di una tre giorni intensissima che richiama nella Destra Tagliamento straordinari piloti – uomini e donne – provenienti da tutti i Paesi del mondo alla guida di vetture fuoristrada molto assortite in una cornice di grande spettacolo. La forza dell’evento Italian Baja è di ospitare da un lato il circuito di specialisti e appassionati al seguito della Coppa del Mondo Fia Bajas, che diventano preziosi ambasciatori della regione, e di catturare, dall’altro, l’attenzione di tanti, sportivi e semplici curiosi, che sono interessati ad assistere alle gare di una disciplina non abituale, sotto il profilo della fruizione diretta e televisiva, espressa al suo massimo livello nelle nostre aree golenali. Italian Baja – e qui merita un altro plauso – è l’ulteriore dimostrazione di una poderosa capacità organizzativa, secondo un atout che vede il Friuli Venezia Giulia terreno ideale per l’allestimento di manifestazioni sportive di livello apicale. Regione Friuli Venezia Giulia The Italian Baja is a classic race as for the Cross-Country Rally able to attract the motor worldwide attention and therefore highly regarded by the regional Administration, as since almost thirty years ago has been showing one of the versatile aptitudes of our Land. Competition and adrenaline, technology and landscape are the ingredients of this three days race able to recall in the territory extraordinary pilots – men and women – from all over the World to drive the most varied off road vehicles, realizing a great show. The strength of the Italian Baja is determined by hosting experts and fans following the Fia Bajas World Cup, becoming precious ambassadors for the region, and by capturing the attention of sports people and simple curious persons, interested in watching live or on Tv the races of an unusual discipline, performed at its best across our floodplains. The Italian Baja – it deserves then another applause – is the further demonstration of a powerful organizational capacity, as the region Friuli Venezia Giulia offers the ideal area for realizing sport events of apical level. Region Friuli Venezia Giulia


Speciale

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Continua da pag. 1

ALBO D’ORO / ROLL OF HONOR

Calendario deciso dalla Federazione internazionale, che ha messo in riga Spagna, Ungheria, Polonia e Italia prima dell’ultimo tuffo a ottobre in Portogallo. Chissà come sarà il tempo nella nostra settimana fatidica, quanta acqua scorrerà sui greti di Meduna, Cosa e Tagliamento. Stavolta, comunque, abbiamo fatto il possibile per tenerci lontano dai bordi, evitare i guadi, andando più profondamente nelle golene, dove non mancheranno buche, solchi, fango e trabocchetti, ma le insidie saranno soprattutto meccaniche e meno elettriche, dando quindi maggiore rilievo alle abilità di guida piuttosto che ai capricci della sorte. Certo un percorso più asciutto e guidato, tecnico e veloce, aumenta le chance degli Ssv nel confronto con T1 e T2, ma sono tutti ragionamenti sulla carta, poi la corsa avrà il suo film d’autore che potrebbe stupire tutti. Altra novità per l’appuntamento friulano con la Coppa del Mondo Fia Bajas è il quartiere generale collocato per la prima volta all’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone.

L’Artugna Race è stata una prova generale di grande efficacia, con ottimo riscontro di concorrenti e soddisfazione degli addetti ai lavori. Adesso la cittadella dei traffici commerciali e industriali diventa la porta d’ingresso e di uscita dei fuoristrada con vista sul mondo, un’avventura cronometrata che mescola linguaggi e ambizioni da oriente a occidente e viceversa. Siamo orgogliosi di tutto questo, felici di ripartire!

Continue from page 1

The calendar was decided by the International Federation, which lined up Spain, Hungary, Poland and Italy before the last challenge in October in Portugal. Who knows what the weather will be like in our crucial week, how

much water will flow on the shores of Meduna, Cosa and Tagliamento rivers. This time, however, we have done everything possible to keep competitors away from the edges, avoiding fords, going deeper into the floodplains, full of holes, ruts, mud and pitfalls, but traps will be most mechanical rather than electrical, underlining the driving skills rather than the whims of fate. A drier and more guided, technical and faster path certainly increases Ssv chances in comparison with T1 and T2, but these are all arguments on paper, then the race will offer its own auteur film that could surprise everyone. Other news for the Friulian appointment with the Fia Bajas World Cup is the headquarters located for the first time at the Pordenone Wholesale Centre. The Artugna Race was a highly effective dress rehearsal, with excellent feedback expressed by competitors and satisfaction by professionals. Now the town of commercial and industrial traffic becomes the entry and exit gate for off-road vehicles with a view on the World, a timed adventure that mixes languages and ambitions from East to West and vice versa. We are proud of all this, happy to start again! di Carlo Ragogna Press Office Italian Baja

AUTO

MOTO

QUAD

Anno

Vincitore

Vincitore

Vincitore

2019

Terranova - Graue

-

-

2018

Przygonski – Colsoul

-

-

2017

Przygonski – Colsoul

-

-

2016

Al-Attiyah – Baumel

Vanni Cominotto

Amerigo Ventura

2015

Al-Attiyah – Baumel

Alessandro Ruoso

Damian Rajczyk

2014

Alrajhi – Gottschalk

Vanni Cominotto

Stefano Biscontin

2013

Varela – Gugelmin

Alessandro Ruoso

Zbigniew Zych

2012

Vasilyev – Yevtyekhov

Alberto Basso

Montoya Romero

2011

Gadasin – Shchemel

Alberto Basso

Andre Mendes

2010

Holowczyc – Fortin

Alberto Basso

Josef Makacek

2009

Gadasin – Demyanenko

Nicola Dutto

Josef Makacek

2008

Al-Attiyah-Thoerner

Alex Zanotti

Tiziano Sette

2007

Gadasin – Mironenko

-

Dario Segato

2006

Blazquez – Cruz Senra

Nicola Dutto

Michel Bariel

2005

Sousa R. – Silva

Varga Akos

Giorgio Arduini

2003

Masuoka – Picard

Franco Dal Bello

Angelo Montico

2002

Schlesser – Magne

Matteo Graziani

Jurgen Mastrocola

2001

Kleinschimdt – Schulz

Fabio Farioli

Angelo Montico

2000

Germanetti – Rey

Fabio Farioli

-

1999

Shinozuka – Picard

Juan Roma

-

1998

Schlesser – Monnet

Fabio Farioli

-

1997

Lartigue – Perin

-

-

1996

Lartigue – Perin

-

-

1995

Lartigue – Perin

-

-

1994

Lartigue – Perin

-

-

1993

Orioli – Dominella

-

-

Angelo Sticchi Damiani Presidente Automobile Club d’Italia The President of Italian Automobile Club

Aspettavamo la ripartenza dell’Italian Baja non solo come il ritorno di un grande palcoscenico internazionale valido per la Coppa del Mondo Fia, ma anche come stimolo e propulsione per il fuoristrada nazionale, nelle sue declinazioni di Campionato Italiano Cross Country Rally e Campionato Italiano Ssv Baja Sprint, nonché dei trofei collegati. A Pordenone da quasi trent'anni sono straordinari nell'organizzare una gara di così alto livello, che ha valore sportivo ma anche un’importanza indubitabile come vetrina per il territorio. La tenacia e la determinazione di Mauro Tavella e dei suoi collaboratori è diventata tradizione, con l’impegno sempre rinnovato per offrire una competizione spettacolare e avvincente su un percorso ostico, duro e selettivo come pochi. Tantissimi appassionati si preparano a seguire la corsa, con quella libertà che ci stiamo riconquistando con fatica per cui dobbiamo agire con grande senso civico. Italian Baja è dunque un appuntamento fondamentale per l'Automobile Club d'Italia e ACI Sport, al quale dedicare i nostri sforzi, ringraziando quanti, tra Autorità locali, Forze dell'Ordine, Soccorritori e Volontari vari, si prodigano assieme per la piena riuscita dell’evento. We have been waiting for the restart of the Italian Baja, not just as the return of a great International stage valid for the Fia World Cup, but also as an incentive and impulse for the National off road, represented by the Italian Championship for Cross Country Rally and the Italian Championship Ssv Baja Sprint, as well as the related trophies. In Pordenone since almost thirty years organizers are extraordinary in preparing a race of such a high level, with sport value but also offering to the territory the possibility to be deeply emphasized. The perseverance and resolution demonstrated by Mauro Tavella and his co-operators has become tradition, through the dedication improved year by year to offer an extraordinary engaging competition along a hard and selective track like few others. A lot of fans are ready to follow the race, with that freedom hardly regained and therefore great public spirit. The Italian Baja is therefore a fundamental date for the Automobile Club d’Italia and ACI Sport, in which we should invest our efforts, thanks to all local Authorities, law enforcement, emergency medical technicians and volunteers, who are doing their best for the full success of the event.

Das Palace Hotel Moderno, im Herzen der Stadt gelegen, zielt darauf ab, die Freundlichkeit und Gastfreundschaft der Provinz an die Professionalität eines bewährten Realität zu kombinieren. Alles dies wissend, dass die Liebe zum Detail wichtig für beide die Geschäfts- und Urlaubreisende ist. Die schallisolierten 96 Zimmer (darunter 5 Suiten) sind mit modernem Komfort ausgestattet. Konferenzräume in verschiedenen Größen, mit einer technologisch fortgeschrittenen Konferenzeinrichtungen, ermöglichen jede Art von Meeting auszurichten. Das Hotel bietet auch an: ein Restaurant, eine Bar, ein Ruheraum und Parkplatz / Garage. Das ganze Jahr geöffnet.

Viale Martelli, 1 – 33170 Pordenone +39.0434.28215 - +39.0434.520315 info@palacehotelmoderno.it www.palacehotelmoderno.it

Situato nel cuore della città, il Palace Hotel Moderno ha come obiettivo quello di coniugare la cortesia e l’accoglienza della Provincia alla professionalità di una collaudata realtà, nella consapevolezza che la cura di ogni dettaglio è indispensabile sia a chi viaggia per lavoro che per vacanza. Le 96 camere (di cui 5 suite) insonorizzate sono dotate dei più moderni comfort. Sale di varie dimensioni, attrezzate con recenti tecnologie, permettono la realizzazione di svariate tipologie di meeting. Completano l’offerta alberghiera il ristorante, il bar, la zona relax e il parcheggio/garage. Aperto tutto l’anno.

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Located in the hearth of town, the Palace Hotel Moderno aims to combine the kindness and hospitality of the Province with the professionalism of a proven reality, knowing that the attention to detail is essential to those traveling for work or vacation. The 96 rooms (including 5 suites) are soundproofed and equipped with modern comforts. Conference rooms of various sizes, outfitted with modern technologies, allow the organization of many types of meetings. The hotel offers also a restaurant, a bar, relaxation area and parking / garage. Open all year.


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Speciale

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FIA World Cup for Cross Country Bajas Events Calendar 1 4 - 7 feb

BAJA RUSSIA - NORTHERN FOREST

RUS

2 18 - 20 feb

DUBAI INTERNATIONAL BAJA

ARE

3 4 - 6 mar

AL SHARQIYA BAJA

SAU

4 18 - 20 mar

JORDAN BAJA

JOR

5 23 - 24 jul

BAJA ESPANA ARAGON

ESP

6 5 - 8 aug

HUNGARIAN BAJA

HUN

7 26 - 29 aug

BAJA POLAND

POL

8 9 - 11 sep

28° ITALIAN BAJA

ITA

9 28 - 30 oct

BAJA PORTALEGRE 500

PRT

ITALIA, PROSSIMO ROUND NELLA BATTAGLIA DEI GIGANTI di Rita Kónya

Yazeed Alrajhi

FIA WORLD CUP GENERAL CLASSIFICATION RUS ARE SAU JOR ESP HUN POL ITA PRT PTS 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Yasir Seaidan 0 16,5 26,5 SAU 3 1 Yazeed Al Rajhi 0 28 0 SAU 1 Krzysztof Holowczyc 0 0 0 POL 3 4 Miroslav Zapletal 0 0 19 CZE 2 Erik Van Loon 0 0 6 NLD 7 Saleh Abdullah Alsaif 0 0 15,5 SAU 3 Mshari Althefiri 0 8 12 KWT 6 4 Vladimir Vasilyev 29 0 0 RUS 1 Nasser Al Attiyah 0 0 0 QAT 1 Claude Fournier 4 6 8 FRA 8 7 6

27,5 1 0 0 0 20 2 12 4 10 5 0 0 6 7

0 15 3 0 0 8 6 0 0 0 27,5 1 0 -

16 3 20,5 2 27,5 1 12 4 0 0 1 10 0 0 0 -

12,5 4 19 2 26,5 1 10 5 0 4 8 0 0 0 0 -

99 82,5 54 41 34 31,5 31 29 27,5 24

FIA EUROPEAN CUP FOR CROSS COUNTRY BAJAS T4 DRIVERS CLASSIFICATION 1 2 3 4 5 6 7

Alexandre Re PRT Mshari Althefiri KWT Pavel Silnov RUS Marek Goczal POL Miguel Valero ESP Saleh Abdullah Alsaif SAU Amerigo Ventura ITA

ESP

HUN

POL

ITA

PRT

PTS

27,5 1 18,5 2 0 0 6 7 0 1 10

28 1 13 4 18,5 2 0 15,5 3 7 7 10 5

19 2 12 4 10 5 26,5 1 4 8 15,5 3 6 7

74,5 43,5 28,5 26,5 25,5 22,5 17

L’Italian Baja è l’ottava prova della Coppa del mondo FIA per le Bajas e la quarta della neonata Coppa Europa per le Bajas. Mentre la fine della stagione si avvicina, la lotta per i punti del campionato si intensifica, promettendo interessanti battaglie a Pordenone. Vediamo cosa è successo nei turni precedenti della Coppa del Mondo! All’apertura della stagione Baja Russia - Northern Forest, il vincitore in carica della Coppa del Mondo Vladimir Vasilyev ha ottenuto la vittoria, davanti a Andrey Novikov e Boris Gadasin. Dopo la Russia, la Coppa del Mondo è passata a un terreno completamente diverso con tre eventi consecutivi in Medio Oriente. Il primo di questi, il Dubai International Baja ha portato una vittoria dominante per Yazeed Al-Rajhi davanti a Khalid Al-Qassimi e Yasir Seaidan. Tuttavia, il turno successivo, Sharqiyah International Baja, in Arabia Saudita, si è trasformato in un incubo per Al-Rajhi, che ha subito un incidente, aprendo la strada al suo connazionale Seaidan per ottenere la sua prima vittoria. Dietro il saudita, Miroslav Zapletal e Saleh Al-Saif hanno occupato il podio. Due settimane dopo, alla Jordan Baja, Seaidan ha ottenuto un’altra vittoria, questa volta davanti a Erik van Loon e Ronan Chabot. Dopo una lunga pausa, la Coppa del Mondo è continuata in luglio con la Baja Aragon, che ha anche segnato l’inizio della nuova Coppa Europea, composta da cinque round. I primi posti del podio sono stati occupati da Nasser Al-Attiyah e Mattias Ekstrom, mentre Al-Rajhi è arrivato terzo e ha iniziato a colmare il divario con Seaidan nella Coppa del Mondo. Il turno successivo, la Baja ungherese ha portato la battaglia più serrata non solo della stagione ma anche della storia della Coppa del Mondo. Dopo più di 450 km di sezioni cronometrate, Al-Rajhi e Krzysztof Holowczyc hanno segnato esattamente lo stesso tempo, ma a causa delle regole, il polacco ha ottenuto la vittoria e i punti. Tre settimane dopo, la Baja Poland ha portato un’altra feroce battaglia tra Holowczcyc e Al-Rajhi, ma il polacco è stato imbattibile nel suo evento di casa, segnando un’altra vittoria davanti ad AlRajhi e Benediktas Vanagas. Nella classifica generale della Coppa del Mondo dopo sette dei nove round, Yasir Seaidan è ancora in testa. Tuttavia, Yazeed Al-Rajhi si sta avvicinando a lui gara dopo gara, il divario tra i due sauditi è di 16,5 punti. Con le sue due vittorie negli ultimi due round, Holowczyc è salito sul podio virtuale, davanti al quarto classificato Miroslav Zapletal, un concorrente abituale anche all’Italian Baja.

Yasir Seaidan

Con il suo podio in Polonia, matematicamente nessuno può prendere Dania Akeel nella corsa per il titolo T3, la saudita ha aggiunto un altro capitolo ai libri di storia con l’essere la prima pilota donna a

ITALY, NEXT ROUND IN BATTLE OF GIANTS di Rita Kónya

Italian Baja is the eighth round of the FIA World Cup for Bajas and the fourth of the newly created European Cup for Bajas. As the end of the season is approaching, the fight for the championship points intensifies, promising interesting battles in Pordenone. Let’s see what happened in the previous rounds of the World Cup! At the season opener Baja Russia – Northern Forest, reigning World Cup winner Vladimir Vasilyev took the victory, in front of Andrey Novikov and Boris Gadasin. After Russia, the World Cup switched to a completely different terrain with three consecutive events in the Middle East. First of those, the Dubai International Baja brought a dominant victory for Yazeed Al-Rajhi in front of Khalid Al-Qassimi and Yasir Seaidan. However, the next round, Sharqiyah International Baja, in Saudi Arabia, turned into a nightmare for Al-Rajhi, who suffered an accident, opening the way for his compatriot Seaidan to claim his first victory. Behind the Saudi, Miroslav Zapletal and Saleh Al-Saif occupied the podium places. Two weeks later, at the Jordan Baja, Seaidan scored

vincere un titolo di Coppa del Mondo di cross-country. Santi Navarro e Jesus Fuster possono seguirla solo dalla distanza, ma il divario tra i due spagnoli è di soli cinque punti.

another victory, this time in front of Erik van Loon and Ronan Chabot. Following a long break, the World Cup continued in July with Baja Aragon, which also marked the start of the newly created European Cup, consisting of five rounds. The top spots on the podium were occupied by Nasser Al-Attiyah and Mattias Ekstrom, while Al-Rajhi finished third and started to close the gap with Seaidan in the World Cup. The next round, Hungarian Baja brought the tightest battle of not only the season but also the World Cup history. After more than 450 km of timed sections, Al-Rajhi and Krzysztof Holowczyc clocked exactly the same time, but due to the rules, the Pole claimed the victory and the points. Three weeks later, Baja Poland brought another fierce battle between Holowczcyc and Al-Rajhi, but the Pole was unbeatable in his home event, scoring another victory in front of Al-Rajhi and Benediktas Vanagas. In the overall standings of the World Cup after seven of the nine rounds, Yasir Seaidan is still leading. However, Yazeed Al-Rajhi is approaching him race by race, the gap between the two Saudis is 16.5 points. With his two victories in the last two rounds, Holowczyc climbed up to the virtual podium, in front of fourth-placed Miroslav Zapletal, a usual contender also in Italian Baja. With her podium finish in Poland, mathematically no one can catch Dania Akeel in the race for the T3 title, the Saudi driver has added another chapter to the history books with being the first female driver to win a World Cup title in crosscountry. Santi Navarro and Jesus Fuster can only follow her from the distance, but the gap between the two Spaniards is just five points.


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Marco Dreosto

Eurodeputato al Parlamento Europeo Member of the European Parliament

UN AFFARE DI FAMIGLIA Mshari Al-thefiri

di Rita Kónya

Il duo portoghese Alexandre e Pedro Re è tutto fuorché un novellino. Iniziando la loro carriera agonistica a metà degli anni novanta, i due fratelli si sono fatti strada dalle Nissan “fatte in casa” fino a vincere il Nissan Navara Challenge, guadagnandosi così l’opportunità di guidare il Nissan Pathfinder del team Nissan Iberia, con cui sono arrivati terzi all’Italian Baja nel 2007. Dopo il 2008, hanno dovuto abbandonare la scena del rally per quasi un decennio, e al ritorno, hanno optato per la categoria T4 e una Can-Am di

South Racing. Quest’anno, si concentrano sulla neonata FIA European Cup per le Baja. Vincendo i primi due round della serie in Spagna e Ungheria e finendo secondi in Polonia, hanno già costruito un solido vantaggio, ma il penultimo round in Italia sarà di cruciale importanza per loro, in quanto possono fare un altro enorme passo verso il titolo europeo - o anche un gigantesco balzo in avanti nella classifica della Coppa del Mondo, in cui sono già saliti sul podio virtuale, nonostante abbiano perso i primi quattro round. E, a differenza dei due precedenti rally in Ungheria e Polonia, le piste intorno a Pordenone sono in

Alexandre & Pedro Re

A FAMILY AFFAIR

di Rita Kónya

Dania Akeel

Portuguese duo Alexandre and Pedro Re are everything but rookies. Starting their racing career in the midnineties, the two brothers worked their way up from “home made” Nissans to winning the Nissan

qualche modo familiari ai fratelli Re. Come spiega il pilota, Alexandre, “Sono stato all’Italian Baja tre o quattro volte. Quando ci sono stato mi è piaciuto molto. C’era un grande fiume, con molta acqua e molte rocce, ma erano tutte rotonde, quindi era bello da guidare. Per quanto riguarda le mie aspettative per il rally di quest’anno, devo mantenere la mia posizione nella Coppa Europa, e cercherò di fare del mio meglio. In Polonia, ero un po’ spaventato in alcuni punti, e penso di non aver spinto quanto avrei dovuto per cercare di vincere la categoria, ma lo farò sicuramente in Italia!”

Navara Challenge and thus earning an opportunity to drive Nissan Iberia team’s Nissan Pathfinder, with which they finished third in the Italian Baja in 2007. After 2008, they had to quit the rally scene for almost a decade, and on returning, they opted for the T4 category and a Can-Am from South Racing. This year, they keep the newly created FIA European Cup for Bajas in their focus. Winning the first two rounds of the series in Spain and Hungary and finishing second in Poland,

In questo momento di ripresa e di recupero dopo un periodo difficile per tutti, trovo che una manifestazione come Italian Baja esprima innanzitutto un momento di ottimismo e di ritrovata serenità. La nostra regione vanta un settore turistico unico che include il turismo sportivo, come quello costiero e marittimo, montano, enogastronomico e culturale. Rilanciare il comparto con una competizione così importante, che richiama concorrenti e appassionati da ogni luogo, considerata la validità della prova per poter partecipare alla Coppa del Mondo Fia Bajas, sarà una delle nostre prossime sfide che deve comprendere anche lo sviluppo e l’innovazione per competere ad armi pari con le aree turistiche limitrofe al nostro territorio. Sarò quindi felice di poter partecipare a supporto di una gara così rilevante e poter vedere questi sportivi sfidarsi per il primato. In this moment of recovery and recuperation after a hard period for everybody, I think that an event like the Italian Baja can first of all express a moment of positivity and a reborn serenity. Our region boasts a unique tourism sector, including sport tourism, that affects both the seaside and the mountains, the cultural aspect and the food&wine offer. One of our next challenges will be to relaunch the sector with such an important competition, able to recall participants and fans from all over the World, considering the validity of the race, belonging to the Fia Bajas World Cup; an event which allows us to compete on equal terms with the surrounding tourist areas through development and innovation. I will therefore be glad to support such a high-profile race and see these sportmen compete for victory.

they have already built up a solid lead, but the penultimate round in Italy will be of crucial importance for them, as they can take another huge step towards the European title – or even a giant leap forward in the World Cup standings, in which they have already climbed up to the virtual podium, despite missing the first four rounds. And, unlike the two previous rallies in Hungary and Poland, the tracks around Pordenone are somewhat familiar to the Re brothers. As the driver, Alexandre explains,

“I’ve been to the Italian Baja three or four times. When I was there I pretty much liked it. There was a big river, with a lot of water and a lot of rocks, but all were round, so it was nice to drive. As for my expectations for this year’s rally, I have to maintain my position in the European Cup, and I will try to do my best. In Poland, I was a bit scared in some places, and I think I didn’t push as much as I should to try to win the category, but I’ll do that for sure in Italy!”



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JUTTA KLEINSCHMIDT ALWAYS EXTREME

di Elisabetta Caracciolo

Interview to the President of the Fia Cross Country Rally Commission who took part in the Baja Aragon in Spain

E così, eccoti di nuovo in azione. “Sì, penso fosse la prova più difficile nella quale tornare a correre, perché è super tecnica, ma mi sono divertita molto. È stato importante partecipare a una gara stando di nuovo dall’altra parte, all’interno dell’abitacolo, per vedere come funzionano i regolamenti che ho contribuito a scrivere. Penso sia stato molto gratificante correre in Spagna anche se inizialmente il programma era semplicemente quello di allenarmi per la Extreme E”. È stato difficile gestire il tuo doppio ruolo? Perché sei impegnata con la FIA, ma hai rivestito i panni di una normale pilota, come gli altri. “Certo un po’ difficile, perché inizialmente ci sono state alcune lamentele ma ho chiarito tutto subito, dall’inizio, con la FIA. Qualcuno avrebbe potuto dire che sono stata avvantaggiata, ma non è vero, la mia gara è stata completamente pagata e tutto si è svolto in maniera estremamente chiara. Ho guidato una vettura abbastanza vecchiotta, ma va bene perché lo scopo finale della mia partecipazione era solo quello di allenarmi per la Groenlandia e le prossime gare di Extreme E”. E se non sbaglio hai preso anche una penalità, quindi non direi che sei stata favorita. “(Ride) È vero sono partita in anticipo allo start della speciale perché non era chiaro il sistema che hanno adottato. Mi consolo sapendo che non sono stata l’unica, anche altri piloti hanno avuto lo stesso problema. Ma sono molto contenta perché ho notato i miglioramenti fra il primo e il secondo giorno, ho preso più confidenza con la vettura. È dura

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(by Elisabetta Caracciolo) So, you are back in action. “Yes, I think it was the hardest race to come back, because it is super-technical, but I also had a lot of fun. It’s been important to take part in a race observing it from the other point of view, inside the cockpit, to see how regulations work, the ones I helped to write. I believe it was really gratifying to drive in Spain even if the initial aim was to simply train for Extreme E”.

JUTTA KLEINSCHMIDT E SEMPRE EXTREME Intervista alla presidente della Commissione Fia Cross Country Rally che ha corso alla Baja Aragon in Spagna tornare dopo così tanti anni, non vuoi distruggere la macchina e strafare, perché sembri molto stupida quando ti capoti o altro. Credo di aver trovato

una buona velocità per guidare in sicurezza e ho aumentato il ritmo man mano. Nonostante due forature, sono piuttosto soddisfatta”. Visto la tua presenza in Spagna con X Raid posso chiederti se sei coinvolta nel progetto Audi ? “No, assolutamente no. Io sarò in team con Mattias Ekstrom nella squadra Cupra di Extreme E. Niente a che vedere con Audi se non una comunione di interessi visto che da Presidente della Commissione FIA ho seguito il nuovo regolamento tecnico studiato per queste nuove tecnologie, e trovo tutto quello che stiamo facendo molto stimolante. Ci sono almeno altre tre Case interessate a entrare nei rally raid grazie a queste nuove tecnologie: Audi è il primo Costruttore, ma nel 2023 ce ne saranno altri. Abbiamo un grande futuro davanti a noi perché non stiamo creando un Campionato per un solo tipo di macchina, ma possiamo mescolare le diverse classi incentivando in questo modo quelle tecnologie amiche dell’ambiente

e facendo sì che ogni Casa automobilistica possa sviluppare la propria vettura. Nella Extreme E per esempio, la vettura è solo una, uguale per tutti, quindi non c’è molto spazio per sviluppare una propria auto”. L’Italian Baja sta per tornare dopo un anno di stop causa Covid. A Pordenone hai iniziato a correre con il buggy. Quali sono i tuoi ricordi? “Beh, cibo squisito innanzitutto. Ma al di là di questo, l’Italian Baja ha sempre rappresentato divertimento, buon trattamento e naturalmente una bella gara. Ho gareggiato diverse volte e ho un bellissimo ricordo di quando vinsi nel 2001. Sono felice che siano ancora in grado di organizzarla, non è affatto semplice ed è così grazie agli sforzi di tutti, so che comporta un sacco di lavoro per Mauro Tavella e i suoi collaboratori. La gente sta cercando eventi in Europa, perciò spero che l’Italian Baja abbia lo stesso successo della tappa in Spagna”.

Was it hard to manage your double role? Because you are involved with FIA, but you assumed the role of a normal pilot, as all the other. “For sure a bit difficult, because initially there were some complaints, but I cleared it all up with FIA from the beginning. Someone could have said I was advantage, but it was not true, my race was fully paid and everything was done very clearly. I drove with a quite old vehicle, but it’s ok, because the final aim of my participation was just to train for Greenland and next Extreme E races”. If I am not wrong, you also got a penalty, so I wouldn’t say you have been favored. “(She is laughing) It’s true, at the Special I had a false start, because the system adopted was not so clear. The fact also other pilots had the same problem comforts me, as I was not the only one. But I am very happy because I saw some improvements from the first to the second day, I became familiar with the vehicle. It’s hard to come back after so many years, you don’t want to crash your car and overdo something, because you look very stupid when you roll over. I think I found a good speed to drive safely and I then increased the pace little by little. Despite two punctures, I am quite satisfied”. Considering you participation in Spain with X Raid may I ask you if you are involved in the Audi project? “No, absolutely not. I will be together with Mattias Ekstrom in the same Cupra team, of Extreme E. Nothing to do with Audi except a community of interests, as President of the FIA Commission I followed the new technical regulation studied for these new technologies and I find very stimulating all what we are doing . There are almost other three manufacturers interested in participating in rally raid thanks to these new technologies: Audi is the first manufacturer, but in 2023 there will be others. We have a great future because we are not creating a Championship for just one kind of car, on the contrary we are able to mix different classes, encouraging in this way those eco-friendly technologies and making sure that each manufacturer could develop its own vehicle. In the Extreme-E, for example, the vehicle is one, the same for everybody, there is therefore no much room to develop one’s own car”. The Italian Baja is ready to come back after one year’s stop due to the Covid. In Pordenone you started driving a buggy. What are your memories? “Well, delicious food, first of all. Beyond this, the Italian Baja always represented fun, good treatment and a nice race, of course. I competed several times and I keep a beautiful memory of my victory in 2001. I am happy to see that organizers are still able to realize it, it is not easy and it is possible thanks to the efforts of everybody, I know it means a lot of work for Mauro Tavella and his co-operators. People are looking for events in Europe, I therefore hope the Italian Baja could have the same success of the Spanish race”.



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Michelangelo Agrusti

Vice Presidente Camera di Commercio di Udine-Pordenone Vice President of the Udine-Pordenone Chamber of Commerce

“Promozione e valorizzazione del territorio sono compiti precipui della Camera di Commercio di Pordenone – Udine. L’Italian Baja, evento sportivo di richiamo internazionale capace di attirare in Friuli Venezia Giulia, anche dall’estero, migliaia tra appassionati e addetti ai lavori, risponde perfettamente allo spirito della nostra mission. Lo sosteniamo da tempo, concretamente, perché l’abbiamo sempre ritenuto un buon investimento a sostegno dei comparti che coinvolge, mi riferisco in particolare a ristorazione e ospitalità, segmenti che oggi più che mai hanno bisogno di tutto il nostro sostegno poiché particolarmente colpiti dalla pandemia. Come lo sport, del resto. E la ripartenza deve poter coinvolgere tutti. Da parte mia e di tutto l’Ente camerale i migliori auguri agli organizzatori e un sincero in bocca al lupo ai concorrenti!”. “The promotion and the enhancement of the territory are the essential tasks of the PordenoneUdine Chamber of Commerce. The Italian Baja, an International sport event able to recall in Friuli Venezia Giulia thousands of fans and experts also from abroad, is perfect for carrying out our mission. We have been concretely supporting it since a long time ago, because we always considered it a good investment in favour of all involved sectors, I am specifically referring to restaurants and accommodation facilities, which need our support now more than ever, as they have been deeply struck by the pandemic. As well as sport, after all. And the restart must involve everyone. On behalf of the Chamber of Commerce I want to sincerely wish good luck to all competitors and organizers!”.

MARCHIORI & SANTIN: IL TRAINO DEGLI EVENTI

“La provincia di Pordenone è una delle realtà più dinamiche all’interno della nostra realtà regionale – afferma Alberto Marchiori, presidente di Ascom Confcommercio Pordenone – che ha saputo distinguersi non solo sotto il profilo produttivo, ma anche turistico, culturale e sociale a tutto campo. È cresciuta tanto come offerta di eventi di grande richiamo che portano gente nelle nostre città, riempiendo alberghi, ristoranti, negozi, alla ricerca di un’accoglienza adeguata. Il mondo che noi rappresentiamo, quello dei servizi e del commercio, vuole dare a coloro che vengono nel nostro territorio un assaggio, un aperitivo di quello che poi possono ritrovare venendo a fare una vacanza, visitando i luoghi, turistici, culturali, architettonici, di pregio. CRESCITA E CORAGGIO L’Italian Baja è un evento che dà lustro a Pordenone con uno straordinario rimando internazionale proprio perché i concorrenti sono arrivati e continuano ad arrivare da ogni parte del mondo. La sua organizzazione è cresciuta nel tempo con grande capacità manageriale, coraggio negli investimenti e capacità di adeguarsi ai cambiamenti. Fin dall’inizio ha sviluppato un forte impatto per le attività ricettive, con un indotto economico importante e certificato da agenzie indipendenti. Ecco perché rappresenta un patrimonio per il territorio che va aiutato e sostenuto”.

“Dal nostro punto di vista – dichiara Giovanna Santin, presidentessa del Consorzio Federalberghi di Pordenone – Italian Baja rappresenta un appuntamento sportivo di eccellenza che si è fortemente radicato mantenendo continuità organizzativa. Nelle nostre strutture sono passati piloti e accompagnatori da ogni parte del mondo che hanno portato via con sé certamente dei bei ricordi, visto che questo andirivieni si ripete ormai da tanti anni con indubitabile successo. SEGNALE POSITIVO Ma stavolta l’importanza di Italian Baja va oltre il contesto sportivo e la ricaduta economica, perché rappresenta un segnale positivo di ripartenza, di coraggio e determinazione nel ritorno alla

GROWTH AND COURAGE. The Italian Baja is an event that gives

Alessandro Ciriani Sindaco di Pordenone Mayor of Pordenone

PORDENONE

CAPUT MUNDI...

“L’Italian Baja 2021 proietta ancora una volta Pordenone e la sua terra sotto i riflettori internazionali, coinvolgendo sport, economia e turismo. Inserita nella coppa del mondo Fia Bajas, la gara affianca il nome della nostra città ai numerosi paesi coinvolti, dalla Russia all’Arabia Saudita, dalla Spagna alla Polonia. L’Italian Baja contribuisce così a rimettere in moto quel necessario processo di rinascita, interrotto dall’emergenza sanitaria, per rilanciare e riaffermare il valore e la centralità dei grandi eventi e delle relazioni tra associazionismo sportivo, enti e istituzioni. Un plauso quindi agli organizzatori che, pur tra le complessità organizzative e nel rispetto delle norme anti contagio, offrono anche quest’anno una competizione di assoluto livello. PORDENONE

CAPUT MUNDI...

Alberto Marchiori

MARCHIORI & SANTIN THE TOWING OF EVENTS "The province of Pordenone is one of the most dynamic realities within our regional reality - says Alberto Marchiori, president of Ascom Confcommercio Pordenone - that has been able to distinguish itself not only from a productive point of view, but also from a touristic, cultural and social point of view. It has grown so much as an offer of events of great appeal that bring people to our city, filling hotels, restaurants, stores, looking for an adequate welcome. The world that we represent, that of services and commerce, wants to give to those who come to our territory a taste, an aperitif of what they can then find coming to take a holiday, visiting places, tourist, cultural, architectural, valuable.

normalità. Stiamo cercando di uscire da un periodo estremamente difficile e complicato, la pandemia e il lockdown hanno minato certezze, messo in crisi tante attività imprenditoriali, con aziende pubbliche e private che hanno adottato lo smart working, prezioso per certi versi, assolutamente deleterio per altri aspetti. Pordenone ha bisogno dell’Italian Baja, come ha necessità anche degli altri eventi sportivi, culturali, fieristici, che fanno da traino alle strutture alberghiere, della ristorazione, dei pubblici esercizi e del commercio in genere. Far conoscere ed apprezzare la nostra città e il nostro territorio è un vanto di questa manifestazione e di tutto il gruppo che lavora con Mauro Tavella, cui va il merito di fare sistema con gli operatori del turismo”.

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Giovanna Santin

Thanks to the Italian Baja 2021, Pordenone and its surrounding area are once more in the International spotlight, involving sport, economy and tourism. The race, included in the Fia Bajas World Cup, allows us to see the name of our city among the ones of the several Countries involved, from Russia to Saudi Arabia, from Spain to Poland. The Italian Baja contributes to the re-start of that process of rebirth, interrupted by the medical emergency, to relaunch and reaffirm the value and the central role of all great events and the relations among sport associations, organizations and institutions. An applause therefore to all organizers, able to offer again this year, despite the organizational complexity and in accordance with the pandemic protecting rules, a highest level competition.

Pordenone - Italian Baja represents a sporting event of excellence that has become strongly rooted while maintaining organizational continuity. Drivers and companions from all over the world have passed through our facilities, and they have certainly taken away with them some good memories, since this coming and going has been repeated for many years with undoubted success.

prestige to Pordenone with an extraordinary international appeal because the competitors arrived and continue to arrive from all over the world. Its organization has grown over time with great managerial ability, courage in investments and ability to adapt to changes. Since the beginning it has developed a strong impact for the receptive activities, with an important economic induced and certified by independent agencies. That's why it represents an asset for the territory that must be helped and supported". "From our point of view - declares Giovanna Santin, president of the Federalberghi Consortium of

POSITIVE SIGNAL But this time the importance of the Italian Baja goes beyond the sporting context and the economic impact, because it represents a positive signal of restart, of courage and determination to return to normality. We are trying to get out of an extremely difficult and complicated period, the pandemic and the lockdown have undermined certainties, put in crisis many business activities, with public and private companies that have adopted smart working, valuable in some ways, absolutely harmful in other respects. Pordenone needs the Italian Baja, just as it needs other sporting, cultural and trade fair events that are a driving force for hotels, restaurants, businesses and commerce in general. Making our city and our territory known and appreciated is the pride of this event and of the entire group working with Mauro Tavella, who has the merit of creating a system with tourism operators".


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QUELL’OSSERVATORIO SPECIALE

Nel cuore degli appassionati di 4x4, l’Italian Baja ha un posticino tutto speciale. Fu grazie a questa competizione, infatti, che il resto del mondo si accorse dell’esistenza del fuoristrada,

di una disciplina chiamata tout terrain, o cross country in inglese, e si cominciò ad avvicinare a una specialità che fino ad allora si era limitata ai cultori della Dakar. Poter vedere da vicino i mezzi che

solcavano i deserti, conoscere e magari parlottare con i piloti che la televisione aveva reso celebri, negli anni diventò per molti la realizzazione di un sogno. Ho lavorato per questa gara dal ’93 al 2004 e posso orgogliosamente dire di averne fatto parte. Era ancora una sfida di orientamento notturno quando la scoprii e diventò il Raid del Friuli, a cui partecipai con Moritz Craffonara e la sua Nissan, e poi ancora divenne Italian Baja, assurgendo ai fasti della validità mondiale. Le moto arrivarono molto dopo e credo si possa dire, a seconda dei punti di vista, per colpa o per merito della sottoscritta. Chiedere per conferma al gran capo, Mauro Tavella. Negli anni a fare da sfondo ci sono stati i terreni militari, i greti dei fiumi Cellina, Meduna e Tagliamento. Per un periodo aureo, l’Osservatorio Ariete ci ha tenuto compagnia, ospitando tutti gli uffici organizzativi nei giorni della gara. Il famoso Head Quarter in mezzo alla steppa oggi non c’è più, è stato distrutto da potenti ruspe pochi mesi fa. Se n’è andato così un pezzetto del nostro cuore, ricordando le albe, la concitazione, il rumore e le risate che l’Osservatorio ha celato dentro di sé prima di cadere in pezzi. La pioggia, il caldo asfissiante, il freddo, la polvere, hanno

caratterizzato di volta in volta la sfida che ognuno ricorda per un particolare diverso, ma che è stata in grado di affrontare il peso degli anni con la leggerezza di un giovincello. Perché l’Italian Baja è ancora qui, temuta dai piloti per il suo terreno, ma ammirata per la sua forza, per la sua caparbia volontà di andare avanti, anche quando le cose si fanno difficili. Sfogliare il palmares della gara che in molti chiamano di Pordenone, ma che negli anni è passata attraverso tante e diverse altre città, fa venire i brividi. Si leggono nomi come Edi Orioli che la vinse nel 1993 affiancato da Maurizio Dominella quando correvano nelle fila del team Tecnosport di Como, e si legge e rilegge il nome di Pierre Lartigue che vinse per ben quattro volte consecutive, a differenza del suo compagno di squadra Ari Vatanen che la Citroen la fece rotolare in un clamoroso tonneau proprio a ridosso dell’Osservatorio. Impossibile dimenticare le imprese di Jean Louis Schlesser e Kenjiro Shinozuka, di Franco Germanetti e Hiroshi Masuoka, di Jutta Kleinschmidt, unica donna capace di vincere “anche” la Dakar. E naturalmente, in tempi più recenti, i sigilli di Boris Gadasin, Nasser Al Attiyah, Jakub “Kuba” Przygonski.

THAT SPECIAL OBSERVATORY The Italian Baja conquered the heart of all those who are passionate about 4x4. It was just thanks to this competition that the rest of the World noticed the off-road, a discipline called tout terrain, or cross country in English, and start to approach a specialty until then appreciated only by Dakar fans. The possibility to admire vehicles usually crossing the desert, to know and maybe even talk with famous pilots seen on TV, represented a dream

Elisabetta Caracciolo e Moritz Craffonara

come true. I have been working for this race from 1993 to 2004 and I am proud to affirm that I was part of it. It was just a night orienteering challenge when I learned about the competition which later on became the Raid of Friuli, I took part in it together with Moritz Craffonara and his Nissan; then it became Italian Baja and obtained the World validity. Bikes were included long after and I think thanks to me, or because of me, that’s a matter of opinion. The big Boss Mauro Tavella can confirm it. Year by year, the race background was represented by the military fields, the Cellina, Meduna and Tagliamento riverbeds. In a glorious past, the Ariete Observatory hosted all organizing offices during the race. The famous Head Quarter in the middle of the steppe does not exist anymore, it was destroyed by bulldozers few months ago. We lost a piece of our heart, remembering sunrises, the excitement, the noise and all laughs saved by the Observatory until it fell to pieces. Rain, hot weather, the cold, the

Edi Orioli

dust, characterized from time to time the challenge as part of each single memory, each different detail, with a surprising youthful lightness despite the passing years. Because the Italian Baja is still here, feared by pilots because of its ground, but also admired for its strength, its selfwill in going on even when things get hard. The Palmares of the race, which many people call the Pordenone race although over the years it was disputed in several different cities, gives us goosebumps. It includes names like Edi Orioli, who won it in 1993 accompanied by Maurizio

Dominella when they belonged to the Tecnosport Team from Como, as well as Pierre Lartigue, who won for four consecutive times, as opposed to his team companion Ari Vatanen who let his Citroen rolling in a sensational tonneau very close to the Observatory. Unforgettable the exploit of Jean Louis Schlesser and Kenjiro Shinozuka, Franco Germanetti and Hiroshi Masuoka, as well as Jutta Kleinschmidt, the only woman able to win “also” the Dakar. Of course, in more recent times, also the victories of Boris Gadasin, Nasser Al Attiyah, Jakub “Kuba” Przygonski. As for

Nell’albo d’oro delle moto fu Fabio Farioli a iscrivere il suo nome nel 1998, primo anno di condivisione auto e moto, ed è sempre bello vincere una prima edizione sapendo che si resterà nella storia. Poi lo hanno seguito Nani Roma, Matteo ​ Graziani, Nicola Dutto, Alex Zanotti, Alberto Basso, Vanni Cominotto e Alessandro Ruoso. Dal 2001 arrivarono anche i quad e regalarono ai tanti appassionati un surplus di spettacolo, come poi hanno fatto in questi ultimi anni i Sidebyside, piccoli mezzi divertenti e ormai in grado d’insidiare i muscolosi prototipi T1. Insomma di “fuori” strada se n’è fatta tanta passando anche dai greti del fiume agli sterrati e poi alle spiagge, bellissime e indimenticabili, di Bibione e di Lignano, con special stage di cui ancora si parla nelle serate in mezzo agli amici, piloti e copiloti con l’usura del tempo ma sempre agguerriti, e meccanici che ancora ricordano la fatica di ripulire motori e parti meccaniche da sale e sabbia. Alti e bassi ce ne sono stati e ce ne saranno, perché questo fa parte della vita, della storia e delle gare, ma ciò non toglie che una competizione come l’Italian Baja sia qualcosa di cui tutti noi dobbiamo sentirci orgogliosi. Elisabetta Caracciolo

bikes, in the Roll of honor it was Fabio Farioli to write his name in 1998, the first year when bikes shared the race with cars, and it is always quite nice to win a first edition, realizing to become part of the history. It was the turn of Nani Roma then, followed by Matteo Graziani, Nicola Dutto, Alex Zanotti, Alberto Basso, Vanni Cominotto and Alessandro Ruoso. Since 2001 quads also begun to take part in the competition, offering an extra show, like the Sidebyside during last years, small funny vehicles able to undermine the beefy T1 prototypes. Well, it was a long “off” road, also passing from the riverbeds to gravel roads and then to the beautiful, unforgettable beaches in Bibione and Lignano, with a special stage that even today is a subject of conversations in the evening among old friends, still combative pilots and co-pilots, mechanics already remembering how it was hard to remove salt and sand from engines and mechanical parts. There were ups and downs, as always, because they are part of life, of history and of races; nevertheless, a competition like the Italian Baja is something we all should be proud of. Elisabetta Caracciolo


9>11.09.2021

PERCORSO / RACE TRACK GIOVEDÌ 9 SETTEMBRE

VENERDÌ 10 SETTEMBRE

SABATO 11 SETTEMBRE

THURSDAY 9 SEPTEMBER

FRIDAY 10 SEPTEMBER

SATURDAY 11ND SEPTEMBER

INTERPORTO CENTRO INGROSSO

INTERPORTO CENTRO INGROSSO

INTERPORTO CENTRO INGROSSO

08.30 - 20.00 > ICIP VERIFICHE SPORTIVE

13.00 > “PARTERRE” CENTRO DIREZIONALE PARTENZA ITALIAN BAJA 2021

CORDENONS 08.00 > START SS4 - PASCH

10.00 - 22.00 > ICIP - Motorizzazione Civile VERIFICHE SPORTIVE

CORDENONS 13.30 > START SS1- QS - MEDUNA

CORDENONS 12.00 > START SS5 - PASCH

22.00 > ICIP - “PARTERRE” CENTRO DIREZIONALE BREAFING PILOTI CONSEGNA ROAD BOOK

DIGNANO 17.00 > START SS2 - DIGNANO

CORDENONS 16.00 > START SS6 - PASCH

22.00 > “PARTERRE” CENTRO DIREZIONALE BREAFING PILOTI CONSEGNA ROAD BOOK

INTERPORTO CENTRO INGROSSO 20.00 > “PARTERRE” CENTRO DIREZIONALE PREMIAZIONI ITALIAN BAJA 2021

ST

ST

italianbaja.com

PATROCINIO DI Comune di Cordenons

Comune di Zoppola

Comune di Dignano

Comune di Codroipo

Comune di Spilimbergo

Comune di Flaibano

Comune di San Martino al Tagliamento

Comune di Sedegliano

Comune di Valvasone Arzene

Comune di San Giorgio della Richinvelda



FIA CROSS COUNTRY BAJA WORLD CUP - Round 8 FIA CROSS COUNTRY BAJA EUROPEAN CUP - Round 4 DRAFT ENTRY LIST

3

GIORNI DAYS A

22

CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY RALLY - Round 5 CAMPIONATO ITALIANO SSV BAJA SPRINT - Round 7

ORE DI SHOW HOUR-LONG SHOW

COLLABORA CON I COMMISSARI DI PERCORSO, CON LE FORZE DELL’ORDINE E CON GLI ADDETTI DELLA PROTEZIONE CIVILE, COSÌ COME CON TUTTI GLI ADDETTI DELL’ORGANIZZAZIONE. COOPERATE WITH THE MARSHALS AND WITH THE POLICE OFFICERS AS WELL AS WITH ANY MEMBER OF THE ORGANIZATION TEAM.

NORME PER LA SICUREZZA SAFETY DISPOSITION

Aree sicure Safety Areas Aree Pericolose Dangerous Areas


FIA CROSS COUNTRY BAJA WORLD CUP - Round 8 FIA CROSS COUNTRY BAJA EUROPEAN CUP - Round 4 DRAFT ENTRY LIST

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GIORNI DAYS A

22

CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY RALLY - Round 5 CAMPIONATO ITALIANO SSV BAJA SPRINT - Round 7

ORE DI SHOW HOUR-LONG SHOW

COLLABORA CON I COMMISSARI DI PERCORSO, CON LE FORZE DELL’ORDINE E CON GLI ADDETTI DELLA PROTEZIONE CIVILE, COSÌ COME CON TUTTI GLI ADDETTI DELL’ORGANIZZAZIONE. COOPERATE WITH THE MARSHALS AND WITH THE POLICE OFFICERS AS WELL AS WITH ANY MEMBER OF THE ORGANIZATION TEAM.

NORME PER LA SICUREZZA SAFETY DISPOSITION

Aree sicure Safety Areas Aree Pericolose Dangerous Areas


Speciale

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”È UN FORTE SEGNALE DI RIPARTENZA”

“Il 2021 è l’anno della ripartenza, dopo una pandemia che sta ancora producendo i suoi effetti. Occorre, però, uno sforzo collettivo, un grande lavoro di squadra, l’intesa tra pubblico e privato che vada oltre gli steccati e pensi al bene generale. La collaborazione tra Fuoristrada Club 4x4 e l’Interporto Centro Ingrosso è logica conseguenza di quella unità d’intenti, lavoro di sviluppo e di promozione del territorio che ci accomuna. La gara di Coppa del Mondo Bajas può giovarsi di una vasta struttura insediata a ridosso della città, ottimamente collegata con l’arteria autostradale, porta ufficiale di Pordenone nelle direttrici del traffico commerciale. L’Italian Baja è un validissimo partner per il nostro viaggio nel mondo”. Silvano Pascolo (Presidente Interporto Centro ingrosso di Pordenone)

”IT’S A STRONG SIGNAL OF RESTART”

“2021 seems to represent a restart after the pandemic, which finally retreats although it didn’t stop. It is necessary a common effort, a great team work, the agreement between public and private to overcome obstacles, aiming to the collective benefit. The co-operation between the Fuoristrada Club 4x4 and the Freight Village is the logic consequence of the same unity of purpose, working together to develop and promote our territory. The Bajas World Cup race can benefit from a wide structure located close to the city, optimally connected to the motorway, which can be considered the official gateway for Pordenone as for the commercial traffic routes. The Italian Baja is a very valuable partner for our journey into the World”. Silvano Pascolo (President of the Pordenone Freight Village)

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”UN VALORE AGGIUNTO DI RILANCIO”

INTERPORTO PORDENONE, UNA FINESTRA SUL MONDO Interporto - Centro Ingrosso di Pordenone S.p.A. è una società per azioni fondata alla fine degli anni ’80 allo scopo di progettare, costruire e gestire l’area interportuale e dare un impulso economico alla città capoluogo, alla provincia e alla regione. La piattaforma intermodale è composta da un complesso integrato di infrastrutture e servizi che soddisfano le necessità degli operatori nel campo della logistica e del trasporto intermodale, per la presenza di una vasta gamma di magazzini e uffici realizzati con i più alti standard di qualità e innovazione. Interporto – Centro Ingrosso di

Pordenone S.p.A., da oltre un paio d’anni, può contare su un terminal ferroviario intermodale, l’Odorico da Pordenone, gestito dalla società svizzera Hupac, uno tra i principali operatori intermodali europei. Si tratta di una struttura logistica strategica per il Nordest, che attualmente prevede 70 treni alla settimana, con la previsione di arrivare a un centinaio entro la fine del 2021. Interporto - Centro Ingrosso di Pordenone S.p.A. è inoltre società fortemente green oriented, prestando grande attenzione alla sostenibilità ambientale. La presenza di pannelli fotovoltaici disposti sui capannoni, nonché le recenti edificazioni realizzate seguendo

PORDENONE FREIGHT VILLAGE, A WINDOW ON THE WORLD Freight Village – Whole-sale Centre of Pordenone S.p.A. it’s a limited company founded at the end of ‘80s with the aim to project, build and manage the Freight Village area, boosting the economic growth of the city, its province and the whole region. The intermodal platform is composed by an integrated complex of infrastructure and services able to satisfy the need of users in the field of logistic and intermodal transport, thanks to the presence of a wide range of warehouses and offices realized with the highest quality and innovation standards.

Freight Village – Whole-sale Centre of Pordenone S.p.A. since a couple of years ago can count on the intermodal rail terminal “Odorico da Pordenone”, run by the Swisse society Hupac, one of the main European intermodal operators. It deals on a strategic logistic structure for the Northeast, nowadays provided by 70 trains per week, with the aim of getting to have a hundred of them before the end of 2021. Freight Village – Whole-sale Centre of Pordenone S.p.A. is also a society deeply green oriented, as it pays attention to the

i criteri del risparmio energetico ed eco-sostenibilità, ne sono una dimostrazione tangibile. Interporto - Centro Ingrosso di Pordenone S.p.A. si trova in una posizione strategica della regione Friuli Venezia Giulia, poiché collocato nei pressi dell’Autostrada A28 (con un’uscita dedicata proprio ad Interporto) e affiancata alla linea ferroviaria Udine-Venezia. L’area complessiva si sviluppa su una superficie totale di 840.000 mq, di cui 137.000 coperti e 47.000 ancora disponibili. Le aziende attualmente insediate sono 70 con 1.300 persone insediate. La superficie totale dei pannelli fotovoltaici è di 14.000 mq, con una potenza totale di 2016 kWp.

environmental sustainability. The presence of photovoltaic panels on the hangars, as well as the recent buildings realized respecting the criteria of energy saving and ecosustainability, can easily confirm it. Freight Village – Whole-sale Centre of Pordenone S.p.A. is located in a strategic position inside the region Friuli Venezia Giulia, as it is situated near the A28 Highway (with an exit dedicated to the Freight Village) and next to the UdineVenice Railway line. The whole area develops on a total surface of 840.000 sqm, with a built-up area of 137.000 sqm and 47.000 still available. Companies nowadays hosted are 70, with 1.300 persons involved. The whole area concerned by photovoltaic panels is of 14.000 sqm, with a total power of 2016 kWp.

“Valore aggiunto. È quello che può dare l’Italian Baja come evento in grado di veicolare a Pordenone e dintorni una moltitudine di soggetti in occasione della gara di Coppa del Mondo Cross Country Bajas, tanto più in questa delicata fase di rilancio complessivo. L’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone ha colto un’opportunità di collaborazione che fa diventare la sfida sportiva come un proprio biglietto da visita. Essa non solo genera indotto economico per le attività ricettive con l’arrivo dei competitors e il loro seguito, ma è una potente occasione di visibilità offerta a tutto il territorio da una competizione che varca i confini, intreccia rapporti, mostra efficienza e affidabilità organizzativa”. Giuseppe Bortolussi (Amministratore Delegato Interporto Centro Ingrosso Pordenone)

”AN ADDED VALUE FOR THE RELAUNCH”

“The added value is what the Italian Baja can offer realizing an event able to convey in Pordenone and its surrounding area a multitude of people in the occasion of the Cross Country Bajas World Cup race, particularly as we are at a delicate stage of overall relaunch. The Freight Village – Wholesale Centre of Pordenone took the opportunity of cooperation, considering the sport challenge as its own business card. The race, in fact, creates an economic income for local facilities thanks to the arrival of competitors and all people in tow, but it also represents for the whole territory a big occasion of great visibility offered by a competition which crosses the borders and weaves relationships, demonstrating organizational efficiency and reliability”. Giuseppe Bortolussi (Chief Executive Officer of the Pordenone Freight Village – Wholesale Centre)


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Speciale

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CICCR 2021, IN TESTA L’EMILIANO GALLETTI Il podio dell’Artugna Race 2021

Sergio Galletti

Le ruote del Campionato Italiano Assoluto Cross Country Rally Piloti 2021 – Gruppo T1 prototipi, T2 veicoli di serie, T3 veicoli leggeri – incrociano quelle della Coppa del Mondo Fia Cross Country Bajas e l’Italian Baja mette in palio ben 125 punti nel totale, grazie al coefficiente 3 della prima tappa, 2 della seconda, moltiplicando i seguenti punteggi per i primi dieci arrivati: 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6 4, 2, 1.

CLASSIFICA. In testa l’emiliano Sergio Galletti (Toyota Hilux Overdrive, punti 175), secondo il lombardo Lorenzo Codecà (Suzuki New Grand Vitara, 102) campione in carica, terzo il piemontese Andrea Alfano (Nissan Pathfinder Proto, 80), quarto il siciliano Alfio Bordonaro (Suzuki Grand Vitara, 66), quinto il toscano Andrea Luchini (Suzuki Grand Vitara, 64).

CICCR 2021, GALLETTI TAKES THE LEAD

leads the classification (Toyota Hilux Overdrive, 175 scores), second place for the defending champion, the Lombard Lorenzo Codecà (Suzuki New Grand Vitara, 102 scores), third position for the Piedmontese Andrea Alfano (Nissan Pathfinder Proto, 80), fourth place seized by the Sicilian Alfio Bordonaro (Suzuki Grand Vitara, 66), fifth position for the driver from Tuscany Andrea Luchini (Suzuki Grand Vitara, 64).

The Italian Championship for Cross Country Rally Pilots 2021 –T1 prototypes, T2 production vehicles, T3 light vehicles – intersects the FIA World Cup for Cross Country Bajas and the Italian Baja awards totally 125 scores, thanks to the 3 coefficient in the first Leg, 2 in the second, by multiplying the following scores for the first ten arrivals: 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6 4, 2, 1. CLASSIFICATION. The driver from Emilia Romagna Sergio Galletti

Artugna Race: novità di tracciato e di logistica premiate da una grande partecipazione di concorrenti. Quartiere generale all’Interporto di Pordenone, percorso in pedemontana tra Fontanafredda, Polcenigo, Budoia e Aviano. Cavalcata vincente di Galletti (portacolori R-Team rientrato nella disfida tricolore dopo anni di assenza) davanti al ceko Miroslav Zapletal (trasparente ai fini della classifica di campionato), Codecà e Alfano, autori di una gara in rimonta. In evidenza Gabriele Seno, quarto con una Fiat Panda in versione rally raid. Successo di Luchini nel T2 e Suzuki Challenge, di Giovanni Farina in Gruppo TH

(Suzuki Vitara), veicoli di scaduta omologazione. Ad aprile si è corsa la Baja Vermentino - Terre di Gallura, in Sardegna, con sorprese generali. Primi due posti appannaggio delle New Grand Vitara condotte da Andrea Alfano, passato così al comando della classifica tricolore, e Mauro Cantarello, rispettivamente primi e secondi anche del Gruppo T2 e del Suzuki Challenge. Ko Galletti per un’uscita di strada, ritiro anche per Bordonaro nel finale. Terzo sul podio e primo di TH il giovane Ricky Rickler su Mitsubishi Pajero Wrc. Solo quarto Codecà scontando penalità subita nelle fasi iniziali. In giugno la novità più

RISULTATI. Stagione iniziata a marzo con l’Italian Baja 2020

RESULTS. Season started in March with the Italian Baja 2020 Artugna Race: the new track and the different location have been awarded by a great participation of challengers. Headquarters by the Pordenone Freight Village, a piedmont route among Fontanafredda, Polcenigo, Budoia and Aviano. Successfully ride of Galletti (bearer of R-Team back to the Italian race after years of absence) ahead on the Czech Miroslav Zapletal (who cannot be considered as for the Championship ranking), then Codecà and Alfano, performing

Andrea Alfano

a determined recovery. Gabriele Seno showed off with his Fiat Panda in a rally raid version. Success of Luchini as for T2 and Suzuki Challenge, and Giovanni Farina in the TH Group (Suzuki Vitara), expired homologation’s vehicles. In April there was the Baja Vermentino - Terre di Gallura, in Sardinian, with general surprises. First two positions gained by the New

Grand Vitara driven by Andrea Alfano, who therefore leads now the Italian classification, and Mauro Cantarello respectively first and second also in the T2 Group and Suzuki Challenge. K.O. for Galletti who ran off the route, withdrawal for Bordonaro on the final track. Third place in the overall rank and first in the TH class the young Ricky Rickler with Mitsubishi Pajero

ghiotta della stagione, il Rally Greece Offroad, trasferta in terra ellenica che ha ridato le ali della vittoria a Galletti e rinfrancato Bordonaro secondo, ma primo di T2 e Suzuki Challenge. Gara molto impegnativa, assente Codecà, terzo posto assoluto per il siciliano Marino Gambazza Chinti (Suzuki Grand Vitara). Tra i veicoli TH successo di Augusto Giovanni Grandi (Suzuki SJ500). Sempre a giugno si è corso il San Marino Cross Country, con tracciato marchigiano nella Repubblica del Titano. Galletti ha fatto di nuovo il pieno di punti, il rientrante Codecà si è piazzato secondo davanti a Riccardo Colombo su Mitsubishi L200. Sigillo di Luchini nel T2 e Suzuki Challenge, di Samuele Lelli (Vitara) nel TH. Ultimo in calendario il Cross Country Rally Roma – Douz (Marocco) ad ottobre.

Wrc. Codecà reached just the fourth position suffering a penalty in the initial track. In June the more tempting news of the season, the Rally Greece Offroad, a transfer which offered to Galletti the possibility to win again, heartening Bordonaro who seized the second position, although he came first as for the T2 and Suzuki Challenge. A very hard race, without Codecà, third place in the overall ranking for the Sicilian Marino Gambazza Chinti (Suzuki Grand Vitara). Among TH vehicles, success for Augusto Giovanni Grandi (Suzuki SJ500). Still in June the San Marino Cross Country, whose track developed through the area of the region Marche belonging to the San Marino Republic. Galletti collected once more the maximum score, while Codecà gained the second position ahead on Riccardo Colombo with Mitsubishi L200. Victory scored by Luchini as T2 and Suzuki Challenge, by Samuele Lelli (Vitara) as for TH. The last date scheduled will be the Cross Country Rally Roma – Douz (Morocco) in October.


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Alessandro Tinaburri

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SSV 2021, COMANDA IL VENETO BORSOI

SSV 2021, THE VENETIAN BORSOI TO THE LEAD Show and fun are assured with the side by side, coming to the most important Season’s date with an unprecedent situation. The classification of the Italian Championship Ssv Baja Sprint 2021 is led by the 2017 Ccr champion, Elvis Borsoi with Can Am Maverick (218 scores), ahead on Alessandro Tinaburri (152), Valentino Rocco (132), Amerigo Ventura (98), Federico Butto (75), all of them driving a Yamaha Quaddy Yzx. Borsoi confirms his supremacy, but the Italian Baja with a coefficient 3 in the first Leg and 2 in the second one could shuffle the cards, then the Baja Liburna in November will give his challengers the last chance of recovering. Not a perfect start in the Italian race for the current leader, as at the Artugna Race in March he gained just the eight position, after Ventura, Tinaburri, Rocco and the roaring company, but later on he definitely changed his pace. Success in Gallura at the Vermentino, defeated in the order Rocco and the immortal Roberto Bozano, good performances for Nicolò Algarotti and Edoardo Delucchi, also the veteran Franco Picco ahead on Ventura. At the Adriatico victory of Tinaburri, Borsoi on the second position and Sebastian Gjezi on the third place. A limited number of participants in Greece, Butto took the lead, Borsoi gained the second position. On the San Marino route another success gained by Borsoi with Ventura on the second place and Tinaburri on the third position. Lastly at the Città di Arezzo crete Senesi e Valtiberina Rocco signed his victory ahead on Tinaburri and Borsoi, passing over the absent Ventura. At the Italian Baja it will be interesting to discover the absolute values in a FIA race without distinction in the World Cup ranking between Ccr vehicles and Ssv. After the exciting results obtained at the Artugna Race and Vermentino, a lot of people hope to see once more in action the Spanish Carlos Checa, ex superbike World Champion.

Elvis Borsoi

Valentino Rocco (a dx) e Mirco Brun

Garanzia di spettacolo e divertimento, anche i side by side arrivano all’appuntamento più importante della stagione con una situazione inedita. In testa alla classifica del Campionato Italiano Ssv Baja Sprint 2021 c’è l’ex

Carlos Checa

campione Ccr del 2017, Elvis Borsoi su Can Am Maverick (218 punti), davanti ad Alessandro Tinaburri (152), Valentino Rocco (132), Amerigo Ventura (98), Federico Butto (75), tutti su Yamaha Quaddy Yzx. Primato di Borsoi

consistente, ma l’Italian Baja con il coefficiente 3 della prima tappa e il 2 della seconda potrebbe rimescolare le carte, poi la Baja Liburna a novembre darà un’ultima chance di recupero ai suoi avversari. L’attuale leader non ha iniziato al

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meglio la serie tricolore, visto che in marzo all’Artugna Race è arrivato solo ottavo, dietro a Ventura, Tinaburri, Rocco e compagnia rombante, ma poi ha decisamente cambiato passo. Successo in Gallura al Vermentino, battuti nell’ordine Rocco e l’intramontabile Roberto Bozano, buone prestazioni di Nicolò Algarotti e Edoardo Delucchi, anche il veterano Franco Picco davanti a Ventura. All’Adriatico ha vinto Tinaburri, Borsoi secondo e Sebastian Gjezi terzo. Presenze ridotte in Grecia, Butto primo e Borsoi secondo. Sugli sterrati di San Marino altro successo di Borsoi con Ventura secondo e Tinaburri terzo. Infine al Città di Arezzo crete Senesi e Valtiberina la firma di Rocco davanti a Tinaburri e Borsoi, scavalcando l’assente Ventura. All’Italian Baja sarà interessante scoprire i valori assoluti in una gara Fia che nella classifica di Coppa del Mondo non fa distinzione tra veicoli Ccr e Ssv. Dopo le prove entusiasmanti fornite all’Artugna Race e al Vermentino, in tanti sperano di rivedere in azione Carlos Checa, lo spagnolo ex iridato superbike.



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Alla vigilia dell’Italian Baja, prova di coppa del mondo e massimo appuntamento nazionale del cross country, vogliamo soddisfare la curiosità di quanti s’interrogano sul perché il marchio Suzuki sia così pregnante a livello tricolore, mentre l’impatto sulla scena iridata si può considerare quasi trascurabile. E chi meglio di Massimo Nicoletti, team manager di Emmetre Racing che è il braccio sportivo di Suzuki Italia, può darci un chiarimento illuminante. “Farei un passo indietro, perché credo si debba risalire al varo del Samurai negli anni ‘90, il cosiddetto Suzikino, che ha dato soddisfazione a una moltitudine di appassionati e ha segnato davvero un’epoca. Io ricordo che l’aveva acquistata mia moglie, ma poi mi accorsi delle sue qualità eccezionali, di maneggevolezza e agilità, potevi arrivare dappertutto”. Suzuki è entrata nel mercato italiano aprendo una nuova frontiera. “Proprio così, i fuoristrada hanno rappresentato l’ingresso di Suzuki nel mercato mondiale e italiano, in particolare, con i successivi sviluppi tramite le varie declinazioni di Vitara. Cioè i modelli stradali sono arrivati dopo, ma il marchio resta legato indissolubilmente all’idea del fuoristrada. E’ per questo motivo che proseguiamo con un trofeo dedicato alle nostre vetture e con la partecipazione ufficiale al campionato italiano cross country. Seguiamo la nostra vocazione”. I numeri sono sempre importanti per capire: da 15 stagioni il Grand Vitara combatte per lo scudetto e il Challenge è arrivato alla 23a edizione “Abbiamo un’automobile che, al pari del Samurai, ha fatto la storia del cross country, ha vinto tanti anni ed è praticamente sempre la stessa, sia nella versione a passo lungo che nella versione a passo corto. Piccoli aggiornamenti non hanno mutato le caratteristiche fondamentali del mezzo, potente e affidabile, ancora competitivo. Il trofeo monomarca continua a ispirare una platea di clienti sportivi che apprezzano la versatilità dei mezzi e la loro garanzia di tenuta in ogni contesto agonistico. Ne siamo giustamente orgogliosi”. La vostra stabilità dei modelli è legata paradossalmente all’evoluzione del mercato.
 “Il mondo del fuoristrada è scomparso dai listini commerciali mentre la

nuovi modelli autenticamente fuoristrada non appare come un investimento sicuro. Quasi tutte le nazioni europee stanno per decidere la data di blocco dei diesel, poi arriverà quello dei veicoli a benzina. Viviamo la cosiddetta transizione ecologica, ma con un’accelerazione in Europa che non ha riscontro in tante altre parti del mondo. Succede così che, mancando dei prodotti nuovi, i vecchi abbiano un’impennata di valore. La Jimny è diventata un fenomeno da analizzare, quando è uscita si sono scatenati tutti ad acquistarla. Poi con le norme stringenti anti inquinamento è stata interrotta l’importazione e sul mercato dell’usato sono saliti incredibilmente i prezzi. Adesso viene importata in versione autocarro per in qualche modo aggirare la legislazione estremamente penalizzante legata ai limiti di emissione di CO2. Insomma, scherzando ma fino a un certo punto, credo che dobbiamo goderci il presente e non pensare al futuro”.

Sukuzi New Grand Vitara - Emmetre Racing

“NOI SIAMO ANCORA DEI SAMURAI FEDELI AL MITO FUORISTRADA” Intervista a Massimo Nicoletti, team manager Emmetre Racing per Suzuki Italia Suzuki Jimny è ancora un fuoristrada vero, che prosegue la sua storia da quattro generazioni. Oggi i Suv che invadono il mercato sono grosse automobili, in genere lussuose, comode, con capacità notevoli ma lontane dal concetto originale di fuoristrada, di avventura. Pochissimi sono i modelli rimasti di veicoli con le marce ridotte, il bloccaggio dei differenziali. È un mondo che è scomparso, talché la nostra idea sarebbe di riutilizzare la Jimny per un trofeo o qualcosa del genere”.

At the Italian Baja Eve, the World Cup race representing the highest National cross country event, we want to satisfy all curious people who wonder about the importance of the Suzuki brand at Italian level, while its presence inside the World Cup can be considered almost insignificant. No one better than Massimo Nicoletti, Emmetre Racing team manager and sport right-hand man of Suzuki Italia, can clearly explain it.

say, the road models have come later on, but the brand remains indissolubly linked to the off-road idea. This is why we go on with a trophy dedicated to our vehicles and with the official participation in the Italian cross country championship. We pursue our vocation”.

Numbers are always important to understand: since 15 seasons the Grand Vitara has been fighting for the Cup and the Challenge has reached its 23rd edition “We have a car that, as the Samurai, made the history of cross country, winning for many years and it is basically always the same, both in

Lorenzo Codecà e Mauro Toffoli

A scrutare il futuro, nel settore cross country, cosa si può intravedere? “Lo sviluppo della specialità non è certo, non c’è una prospettiva chiara soprattutto da noi. Investire e produrre

the long- and in the short-wheelbase version. Little updates did not change the fundamental characteristics of the vehicle, powerful, reliable and still competitive. The single-brand trophy still inspires an audience of sport customers, who appreciate the versatility and the guaranteed road holding of the vehicles in all competitive context. We are therefore very proud of it”.

Your stability of models is paradoxically linked to the market evolution. “The off-road World disappeared from commercial price lists, while the Suzuki Jimny is still considered a real off-road

“I would take a step back, because I think we should go back to the Samurai debut in the ‘90s, the so-called Suzikino, that gave satisfaction to a lot of fans and really influenced an era. I remember my wife bought it, but later on I realized it got extraordinary qualities, handling and agility, it could lead you everywhere”. Suzuki entered the Italian market opening a new frontier. “Just like that, off-road vehicles have represented the entry of Suzuki into the World and Italian market, in particular thanks to the following developments through the Vitara versions. That’s to

Diamo infine uno sguardo al campionato 2021. “Il Challenge mostra di avere ancora grande salute. Per quanto riguarda il tricolore assoluto, siamo ancora in corsa nonostante una stagione ad handicap, con il nostro campione in carica Lorenzo Codecà che ha dovuto rinunciare alla trasferta in Grecia per guai fisici, perdendo un’occasione importante e ora la classifica è abbastanza compromessa. La concorrenza ha fatto passi avanti, il leader della classifica Sergio Galletti utilizza un’automobile estremamente competitiva e specializzata, noi ci presentiamo ancora con una vettura che ha 15 stagioni alle spalle, ma dimostra una dimostra una validità tecnica indubitabile. L’Italian Baja sarà sfida durissima per tutti, potrebbe rimescolare le carte prima del finale di Roma-Douz”.

I suv non vanno bene per le competizioni. “La nostra amata specialità è in chiara difficoltà, da una parte manca il prodotto, dall’altra manca la possibilità di sfruttarlo. Ci sono ostacoli, divieti, è cambiato un modo di vedere le cose, di guardare alla mobilità”.

“WE STILL ARE SAMURAIS FAITHFUL TO THE OFF ROAD MYTH” Interview to Massimo Nicoletti, Emmetre Racing team manager for Suzuki Italia

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Il team manager Massimo Nicoletti al centro tra Lorenzo Codecà (a dx) e Mauro Toffoli. Mauro Toffoli (navigator), Massimo Nicoletti (team manager), Lorenzo Codecà (pilot).

vehicle, which continues its history since four generations. The Suv which nowadays flood the market are big cars, usually luxurious, comfortable, with remarkable capacities but far from the original off-road concept, from the adventure. There are only few models of low-range vehicles left, the differential locking. It is a World already disappeared, so our idea would be to reuse the Jimny for a trophy or something like that”. Suv are not good for competitions. “Our beloved specialty is clearly in trouble, on the one hand the lack of product, on the other hand we miss the chance to use it. There are obstacles, prohibitions, the way you look at things changed”. If you look into the future, as for cross country, what could you see? “The development of the specialty is not sure, there is no clear perspective, especially by us. Investing and manufacturing new authentic offroad models does not seem to be a safe investment. Almost all European Nations are going to decide the date of the diesel vehicles’ block, then it will be the turn of petrol vehicles. We are living the so-called ecologic transition, but with an acceleration in Europe not to be found in the rest of the World. So it happens that, without new

products, the old ones take great value. The Jimny has become a phenomenon to be analyzed, when it was realized everybody ran to buy it. Then with the anti-pollution norms its importation has been interrupted and prices in the second-hand market have gone up. Now it is imported in the truck version, to circumvent legislation, as it is extremely punitive for the CO2 emission limits. Well, we can joke but not so much, I believe we should enjoy the present and don’t think to the future”. At the end, let’s have a look on the 2021 Championship. “The Challenge demonstrates to be still healthy. As for the Italian overall rank, we are still in the running despite a season with some handicap, our champion in charge Lorenzo Codecà had to give up on his transfer to Greece because of physical problems, losing an important occasion and now the classification is quite compromised. Competitors made progress, the leader Sergio Galletti drives a car extremely competitive and specialized, we present ourselves once more with a vehicle with 15 seasons over it, although it demonstrates an undeniable technical validity. The Italian Baja will represent a hard challenge for everyone, able to reshuffle the cards before the final Roma-Douz race”.


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Mara Piccin

Consigliera regionale, presidente IV commissione permanente Regional councillor, president of the 4th Permanent Committee

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DANIA AKEEL DANZA ROSA SU MAMBA 3

È con grande piacere che saluto l’edizione 2021 di Italian Baja. Quest’anno, nella speranza di lasciarci il periodo buio della pandemia alle spalle, la griglia di partenza rappresenta un nuovo start per la nostra società, che vuole tornare a vivere il suo territorio. Ho sempre supportato e difeso, con convinzione e con i fatti, le gare motoristiche che, come questa, sanno coniugare sport, divertimento, rispetto dell’ambiente e delle regole, favorendo eccezionali ricadute turistiche. Italia Baja è la regina delle manifestazioni del Pordenonese, di cui è volano per attrazione di presenze, oltre che di partecipanti. Un fiore all’occhiello per il Friuli Venezia Giulia che sa aprirsi al mondo. It is my great pleasure to welcome the 2021 edition of the Italian Baja. This year, in hope of leaving behind the dark time caused by the pandemic, the race represents a restart for our society, looking forward to enjoying this Land again. I always supported and defended with conviction and with the facts all motor races like this one, able to combine sport, fun, respect for the environment and rules and to promote a great tourist return. The Italian Baja dominates all other events of the Pordenone area, representing a sort of flywheel in recalling so many people, beyond participants. A highlight for the region Friuli Venezia Giulia, able to open the territory to the World.

Nella sua ormai lunga storia, con un albo d’oro prestigioso e tanti personaggi che hanno dato lustro alla competizione, all’Italian Baja non sono mancate presenze femminili di grande importanza, a

cominciare ovviamente da Jutta Kleinschmidt che riuscì a vincere l’edizione del 2001 alla guida di un Wolkswagen Buggy. Ma si ricordano con grande affetto le partecipazioni di Andrea Mayer, prima nel 2014 al

volante di un Ssv Danisi Dust Devil, poi nel 2016 su Yamaha Quaddy al fianco del marito Stephane Peterhansel, mito assoluto della specialità fuoristrada, e nel 2017 quando è tornata a correre sui greti di Meduna, Costa e Tagliamento, portando al debutto assoluto in Europa il veicolo Acciona 100% EcoPowered. Sempre nel 2016 lo show dell’equipaggio composto dalla neozelandese Emma Gilmour e dalla sudafricana Sandra Labuscagne con un Mitsubishi Pajero RalliArt. Ma guardando in casa nostra, è doveroso dare risalto alla passione e alla tenacia delle pordenonesi Chiara Zoppellaro e Sandra Castellani, sempre pronte a mettersi in gioco in un’Italian Baja che le ha viste protagoniste in diverse occasioni. E ora nel 2021 un’altra graditissima sorpresa, Dania Akeel, prima donna assieme alla connazionale Mashael Alobaidan a ricevere una licenza Fia per correre in Arabia Saudita. Le due pilotesse stanno facendo strade separate per accumulare esperienza di cross country in vista di una possibile partecipazione assieme alla Dakar 2022. Akeel ha guidato per la prima volta un quad all’età di otto anni per poi salire sulla moto da cross a 14. Passata alla pista, si è recentemente laureata Rookie dell’Anno nella Ducati Cup degli Emirati Arabi e nel suo curriculum vanta anche gare in Superbike. Driver polivalente, pronta ad affrontare nuove avventure, quest’anno ha corso in marzo le baja di Arabia Saudita e Giordania, all’inizio di agosto la Baja dell’Ungheria ottenendo il secondo posto di categoria T3 Fia navigata da Charles Cuypers, braccio destro alla Dakar del direttore David Castera. “È stato bello essere di nuovo al volante – ha dichiarato Dania in un’intervista – correndo una gara completamente diversa dalle precedenti in Medio Oriente”. Chissà quali saranno le sue impressioni all’Italian Baja, con un Mamba T3 RM Sport su base Can Am elaborato dal team francese, accanto al suo navigatore Stephane Duplé.

DANIA AKEEL DANCE IS PINK WITH MAMBA 3 During its long history, a prestigious hall of fame and many celebrities who gave prestige to the competition, the Italian Baja could also count on the presence of great female pilots, starting of course with Jutta Kleinschmidt, who gained the victory in the 2001 edition driving a Wolkswagen Buggy. We also remember with love the participations of Andrea Mayer, winner in 2014 driving a Ssv Danisi Dust Devil, then in 2016 with a Yamaha Quaddy beside his husband Stephane Peterhansel, true off-road legend, and in 2017 when she came back to the Meduna, Cosa and Tagliamento riverbeds, giving the Acciona 100% EcoPowered its first outing in Europe. In 2016 the show performed by the crew composed by the New Zealander

Emma Gilmour and the South African Sandra Labuscagne with a Mitsubishi Pajero RalliArt. As for homegrown pilots, we have to emphasize the passion and the perseverance demonstrated by the drivers from Pordenone Chiara Zoppellaro and Sandra Castellani, always ready to get involved in the Italian Baja race in which they already took part in several occasions, always as protagonists. Now, in 2021, another pleasant surprise, Dania Akeel, first woman together with her compatriot Mashael Alobaidan to get the Fia licence to drive in Saudi Arabia. The two female racing drivers have chosen to follow separated ways to gain experience in the Cross Country specialty, aiming to their participation together in the

Dakar 2022. Akeel rode a quad for her very first time when she was eight years old, then a cross motorbike at the age of 14. After choosing the track races, recently she has been considered Rookie of the year in the Ducati Cup of the Arab Emirates, besides she also

took part in Superbike races. She is therefore a polyvalent pilot, ready to face new adventures. This year she already took part in March in the Bajas disputed in Saudi Arabia and Giordania, while at the beginning of August she was one of the protagonists of the Hungarian race, gaining the second position in the Fia T3 class, navigated by Charles Cuypers, the right-hand man of the director David Castera. “It was beautiful to be at the wheel again - affirmed Dania in an interview - driving in a race also absolutely different from the ones faced in the Middle East”. Who knows what her impressions will be at the Italian Baja, with her Mamba T3 RM Sport, a Can Am modified by the French team, beside her navigator Stephane Duplé.

È LA PASSIONE CHE CI GUIDA

Nemmeno quelli che mi conoscono bene riescono a immaginare quanto mi è costato rinunciare all’Italian Baja 2020. Fino all’ultimo il Fuoristrada Club 4x4 Pordenone ha lavorato con fiducia per organizzare la gara, ma poi, in accordo con la Fia e con Acisport, si è deciso che era meglio lasciar perdere. La pandemia ha colpito duro, in tutto il mondo, e anche lo sport ha sofferto in maniera pesante. Restando al nostro ambito, in quasi trent’anni di gare ci sono stati tanti momenti di difficoltà, ma siamo stati capaci di superare ogni ostacolo e ricominciare più forti di prima. Lo scorso marzo con il successo dell’Artugna Race abbiamo dimostrato che noi siamo sempre qui, forti, determinati, carichi di entusiasmo e pronti ora ad accogliere nuovamente concorrenti da ogni parte del globo che ci rendono orgogliosi di una sfida ancora straordinaria in grado di esaltare la meraviglia del nostro territorio, i greti lussureggianti dei nostri fiumi. Un sapore di avventura a pochi chilometri dalla città, è questo il segreto dell’Italian Baja che continua a creare emozioni. Mauro Tavella (Direttore Generale Italian Baja)

IT IS THE PASSION THAT GUIDES US Not even those who know me well can imagine how much it cost me to give up the Italian Baja 2020. Until the very end the Fuoristrada Club 4x4 Pordenone worked with confidence to organize the race, but then, in agreement with Fia and Acisport, it was decided that it was better to give up. The pandemic has hit hard, all over the world, and even sport has suffered heavily. Remaining within our sphere, in almost thirty years of racing there have been many difficult moments, but we have been able to overcome every obstacle and start again stronger than before. Last March, with the success of the Artugna Race, we proved that we are still here, strong, determined, full of enthusiasm and ready to welcome back competitors from all over the world who make us proud of a challenge that is still extraordinary and able to enhance the wonder of our territory, the lush shores of our rivers. A taste of adventure a few kilometers from the city, this is the secret of the Italian Baja that continues to create emotions. Mauro Tavella (General Manager Italian Baja)

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ELIFRIULIA CELEBRATES 50 YEARS AND FOCUSES ON THE FLIGHT SCHOOL

Elifriulia, il più longevo operatore elicotteristico italiano, festeggia nel 2021 il suo cinquantesimo anno di attività e guarda sempre più in alto. Dal lontano 1971 a oggi, l’azienda si è trasformata ed è cresciuta, fino a raggiungere i numeri attuali: 60 dipendenti, 16 elicotteri di proprietà, oltre 300 piloti formati all’interno della propria scuola volo e 13 milioni di fatturato. Il punto di forza della realtà, che ha sede a Ronchi dei Legionari con un avamposto nella vicina Croazia è, come sostiene l’Amministratore Delegato Federica Dal Cin, nipote del fondatore Luigi Coloatto, “la diversificazione”. Elifriulia, infatti, fornisce una gamma estremamente completa di servizi elicotteristici: elisoccorso, antincendio, noleggio elicotteri, trasporto privato, lavoro aereo (trasporto materiali, telerilevamenti, riprese aereo-cinematografiche),

manutenzione di elicotteri di terzi (oltre che dei propri), lavorando in tutta Italia e anche all’estero, specialmente dal 2018 quando nella compagine aziendale è entrato con una quota di minoranza un operatore spagnolo. A questi servizi si aggiungono l’offshore a supporto della manutenzione dei parchi eolici nel Mare del Nord, la commercializzazione esclusiva per l’Italia degli elicotteri californiani Robinson (utilizzati per la scuola

ELIFRIULIA FESTEGGIA 50 ANNI E PUNTA SULLA SCUOLA VOLO

volo e per i servizi ai privati) e soprattutto la Scuola Volo, con la quale Elifriulia forma sia i suoi piloti e istruttori di volo, sia i piloti privati o di altre compagnie e che,

da una quindicina d’anni, si è allargata anche alla formazione di piloti per aerei. Ed è proprio sulla Scuola Volo che l’azienda di Ronchi dei Legionari ha deciso di puntare

nel prossimo futuro, con un rilancio che parte dal nome: ‘Alta’. Così Federica Dal Cin: “Avere la nostra Scuola Volo ci permette di formare i piloti a ogni livello con uno standard assai elevato che noi riteniamo assolutamente necessario, inoltre ci permette di collaborare con altre scuole e operatori stranieri per i quali formiamo spesso i piloti, come è successo recentemente con un operatore francese che ci ha scelto come riferimento per l’utilizzo degli Airbus H145, mezzi bimotore che sono lo standard ottimale nel settore dell’elisoccorso e che noi siamo stati tra i primi in Italia ad adottare”. E spegnendo le candeline in questa importante ricorrenza, l’AD di Elifriulia dichiara l’obiettivo da raggiungere nei prossimi cinque anni: “Raddoppiare il fatturato”. Un augurio che, visti i risultati raggiunti da quando è lei a guidare l’azienda, ha il sapore di una promessa.

Elifriulia, the oldest-running Italian helicopter operator, celebrates its fiftieth year of activity in 2021 and it is looking higher and higher. From 1971 and over the years, the company has transformed and grown, reaching its current numbers: 60 employees, 16 owned helicopters, over 300 pilots trained in Elifriulia flight school and a 13-million turnover. The strength of the company, which is based in Ronchi dei Legionari with an outpost in the nearby Croatia is - as stated by the CEO Federica Dal Cin, granddaughter of the founder Luigi Coloatto, “diversification”. Elifriulia, in fact, provides an extremely complete range of helicopter services: helicopter rescue, firefighting, helicopter rental, private transport, aerial work (material transport, remote sensing, aerial filming), maintenance of third party helicopters (as well as its own), working all over Italy and also abroad, especially since 2018 when a Spanish operator joined the company with a minority share. Furthermore, to these services Elifriulia adds: the offshore transport to support the maintenance of wind farms in the North Sea, the exclusive marketing for Italy of the Californian Robinson helicopters (used for the flight school and for private services) and above all the Flight School, with which Elifriulia trains both its pilots and flight instructors, as well as private pilots or pilots of other companies and which, for about fifteen years, has also expanded to the training of airplane pilots. And it is precisely on the Flight School that Elifriulia has decided to focus in the near future, with a relaunch that starts with its name: ‘Alta’. Federica Dal Cin explains: “Having our own Flight School allows us to train pilots at all levels with a very high standard that we consider absolutely necessary, it also allows us to collaborate with other schools and foreign operators for which we often train pilots, as happened recently with a French operator who chose us as a reference for the use of the Airbus H145, twin-engine aircrafts which are the reference standard in the helicopter rescue sector and which we were one of the first in Italy to adopt”. And by blowing out the candles on this important anniversary, of Elifriulia’s CEO declares that the goal to be achieved in the next five years is to double the turnover. A wish that, given the results achieved since she is the leader of the company, has the flavour of a promise.

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C’È CHI LA CHIAMA ANCORA

PARIGI-DAKAR

di Nicola Villani

Eppure in questi anni sono cambiate tante cose, ma è così che è entrata nell’immaginario collettivo e per molti ancora oggi è quella gara di pazzi che dalla capitale francese raggiungono l’Africa, per poi darsi battaglia nei deserti più pericolosi del mondo. La Dakar la ricordo bene: la guardavo in TV quando ero giovane e mi faceva sempre sognare. Fin da allora subivo il fascino di questi mezzi che si sfidavano su ampi spazi aperti con prestazioni incredibili in condizioni a dir poco estreme. Vedevo piloti che si prendevano enormi rischi per vincere, sempre in paesaggi incredibili, a volte quasi irreali. IL TOCCO MAGICO DI SABINE Credo che la sua storia ormai la conosciate: cominciò tutto il 26 dicembre 1978, quando Thierry Sabine fece partire dalla Place de Trocadero la Parigi-Dakar, con l’intento di creare un rally che prendesse il via in Europa e che attraversasse i mitici deserti africani, dando vita ad una competizione che fosse “una sfida per i concorrenti in

gara ed un sogno per tutti gli altri”. Col tempo la gara crescerà di popolarità e partecipanti, arriveranno le squadre ufficiali di moto e auto, ma la vera anima della corsa rimarranno sempre i piloti privati che, ancora oggi, con molti sacrifici partecipano alla corsa. A tutti ha sempre saputo regalare grandi emozioni, per l’ambiente in cui si è corsa, il deserto con i suoi ampi spazi, i cieli notturni stellati… Ha creato figure straordinarie come Cyril Neveu, vincitore della prima edizione, Hubert Auriol, il nostro Edi Orioli, l’indimenticato Fabrizio Meoni e altri ancora. Vi hanno partecipato personaggi leggendari come Jacky Ickx, ex pilota di F1 e 6 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, Gaston Rahier, grande campione di motocross, Ari Vatanen, iridato nei rally e poi vincitore di 4 edizioni della Dakar, Juha Kankkunen, quattro volte vincitore del mondiale rally e anche di una Dakar, e tanti altri.

TRA MITO E LEGGENDA Tutto questo l’ha resa una leggenda, una gara inimitabile, che per 29 anni ha avuto come scenario l’Africa, meravigliosa ma ricca di insidie, dando vita a storie e personaggi unici, in posti altrettanto tali come, ad esempio, il mitico deserto del Ténéré, un luogo mistico per gli amanti della corsa e sinonimo di condizioni estreme. La Dakar è da sempre circondata da quell’aura di incredibilità, poi diventata parte integrante del suo mito. Purtroppo l’edizione 2008 viene annullata in seguito alle minacce di attentati ricevute da Al Qaeda. Da qualche tempo i servizi segreti francesi avevano ricevuto segnalazioni di possibili attentati lungo il percorso di gara che avrebbe dovuto attraversare paesi islamici. Dall’anno successivo la Dakar cambia continente e si

trasferisce in Sud America, lontano da possibili minacce. Anche se c’è chi sostiene che non sarà più la stessa cosa come correre nel deserto africano, il percorso non è meno impegnativo, dal deserto dell’Atacama alla catena montuosa delle Ande, e riesce a convincere anche i più scettici. Da quel momento non è però più un’avventura verso l’ignoto, non è più la gara della solitudine. Negli anni sudamericani è in un contesto geografico, sociale ed umano, totalmente differente: diventa la Dakar dal travolgente entusiasmo popolare, un fenomeno di passione di massa. TECNOLOGIA E SICUREZZA Certo, da tanto tempo la Dakar è tutta un’altra cosa, come lo è stata

quando hanno inventato il GPS o i telefoni satellitari; oggi c’è ancora più tecnologia, per fortuna, nel segno della sicurezza. Nel 2019 l’ultima edizione in Sud America: la Dakar sta per vivere un nuovo cambiamento a dir poco radicale perché dall’anno successivo si svolgerà in Arabia Saudita. Come tutti i cambiamenti, anche questo inevitabilmente porta con sé polemiche, critiche e un po’ di scetticismo. Ma alla fine della sua prima edizione in una terra per molti sconosciuta, viene promossa a pieni voti anche dai migliori professionisti, rivelandosi all’altezza della aspettative e convincendo anche i veterani, che avevano corso in Africa e che lì hanno trovato molte difficoltà, quelle che la rendono da sempre la sfida più estrema,

un’avventura unica, da vivere fino in fondo. Il merito è indubbiamente anche di David Castera, che è il nuovo Direttore Sportivo: ha passato una vita in moto tra Enduro e Rally Raid, ha partecipato per ben cinque volte alla Parigi-Dakar, conquistando un terzo posto assoluto nel 1997. Da ex pilota sa bene cosa serve per una gara del genere e conosce perfettamente i desideri e le esigenze di chi corre. Nel 2021 si svolge ancora una volta esclusivamente in Arabia Saudita: il percorso attraversa un terreno simile a quello dell’edizione precedente, ma gli organizzatori aggiungono nuove sezioni per rendere la gara ancora più competitiva. Ma soprattutto viene introdotto un nuovo roadbook digitale, con il percorso reso disponibile solo poco prima dell’inizio di ogni tappa per i piloti Elite nelle categorie auto, SSV, T3 e camion: una novità che aggiunge un ulteriore elemento d’imprevedibilità alla competizione. Questo approccio, sperimentato per alcune tappe selezionate del 2020, è destinato a diventare lo standard.

LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2021 La scorsa primavera Castera ha già presentato l’edizione 2022, la n°44 della storia e la terza che si svolgerà interamente in Arabia Saudita, dal 2 al 14 Gennaio, ma con un percorso inedito per oltre l’80% rispetto a quello della scorsa stagione. Ci sono ancora dettagli da definire, ma hanno preannunciato che ci saranno almeno 4.000 chilometri cronometrati, con 2 tappe ad anello e l’immancabile Marathon, senza assistenza. Il road book elettronico viene esteso a tutti i concorrenti di auto, camion e SSV e, inoltre, ai piloti Elite di moto e quad; dal 2023 dovrebbe essere per tutti. Continua il successo degli SSV


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SOMEONE STILL CALLS IT PARIS-DAKAR Many things have changed during last years, but it is in this way that it entered into the collective imagination and for many people nowadays it still represents that crazy race starting from the French capital city to reach Africa, where to do battle across the most dangerous deserts in the World. I followed the Dakar on TV when I was young and it always let me dream. I saw pilots to risk a lot to win, always incredible landscapes, sometimes even unreal ones.

e continua a crescere molto in fretta il numero dei partecipanti, ben oltre le aspettative degli organizzatori di ASO. Per il secondo anno consecutivo ci sarà anche la Dakar Classic: una gran bella idea per poter rivedere in azione auto e camion che hanno fatto la storia di questa disciplina, dedicata ai mezzi che hanno corso prima del 2000. Al debutto abbiamo potuto ammirare splendidi esemplari di Peugeot 504, Porsche 911, Nissan Patrol e altre meraviglie del passato. Aumenta, quasi triplica, il numero degli iscritti e verranno effettuati alcuni cambiamenti al regolamento, per rendere ancora più interessante la sfida di regolarità tra le classiche. Di sicuro la novità più interessante della prossima edizione è l’arrivo di Audi: il DNA del brand tedesco è quello di chi ha sempre usato le corse come uno straordinario banco di prova per testare tecnologie innovative che vincono e poi finiscono nelle nostre auto di tutti i giorni. Dalla mitica Audi Quattro alle tante vittorie nei Rally, i successi alla 24 Ore di Le Mans (prima con l’iniezione diretta, poi con il turbodiesel e infine con l’ibrido) e in questi ultimi anni grande protagonista della Formula E, dove ha vinto il titolo piloti e anche quello riservato ai team. Alla fine di questa stagione abbandonerà il campionato 100% elettrico per affrontare questa nuova sfida: portare alla Dakar un prototipo elettrico per conquistarla con tecnologie già usate in Formula E e DTM. La RS Q E-Tron sarà spinta da un powertrain elettrico con una potenza di sistema di 680 CV, batteria ad alto voltaggio da 50 kWh e trazione integrale quattro elettrica. Tre motori derivati dalla Formula E gestiranno trazione e ricarica. La funzione range extender è invece affidata a un quattro cilindri TFSI turbo già impiegato nel DTM: verrà utilizzato durante le prove speciali esclusivamente per generare energia destinata alla batteria. Ciò significa che prevedono di percorrere in modalità full electric anche le lunghe e a volte interminabili sezioni di trasferimento caratteristiche della Dakar. DREAM TEAM NEL DESERTO Ma ciò che ha fatto ancora più clamore è stato l’annuncio del “dream team” a cui affideranno quella “belva” ipertecnologica: Stéphane Peterhansel, Carlos Sainz e Mattias Ekström. Per tutti Peterhansel è “Mister Dakar” e non potrebbe

che nel 2030 vedrà al via tutte le categorie in gara con veicoli a basse emissioni.

essere altrimenti quando la vinci per ben 14 volte, sei in moto e otto in auto. Il fuoriclasse francese è una leggenda vivente nel mondo dei rally raid. Il suo navigatore sarà Edouard Boulanger. Sainz, conosciuto anche come “El Matador”, vanta due titoli di campione del mondo rally (1990 e 1992) e ha già conquistato tre vittorie assolute alla Dakar: nel 2010, 2018 e nel 2020. Al suo fianco ci sarà Lucas Cruz. La carriera di Ekström è quasi tutta legata a doppio filo ad Audi, con cui ha vinto il titolo nel DTM per ben due volte (nel 2004 e 2007). Ha conquistato anche il Campionato del Mondo Rallycross nel 2016. Vanta anche esperienze nel WRC, nella NASCAR e la Supercars australiana. A conferma della sua grande versatilità quest’anno ha debuttato alla Dakar e gareggia per Cupra nella nuova serie per fuoristrada elettrici Extreme E. Con lui alle note Emil Bergkvist. Che squadra incredibile… INNOVAZIONE E REGOLAMENTI E con l’arrivo di Audi arrivano anche nuove regole, stabilite da ASO e FIA, per far fronte alle inevitabili lamentele della concorrenza, a cominciare da Toyota: hanno apportato una serie di modifiche al regolamento T1. Si aggiunge infatti la classe T1+, introdotta per bilanciare le performance delle auto a due e quattro ruote motrici della T1: è contraddistinta da auto con un telaio più largo, maggiore escursione delle sospensioni e pneumatici più grandi. A fianco della nuova classe al top c’è la T1-E, destinata invece ai mezzi a energie alternative (veicoli ibridi o elettrici). Questi ultimi e i buggy (4x2) avranno il sistema di gonfiaggiosgonfiaggio per ottimizzarne il consumo energetico; inoltre stanno studiando diverse restrizioni sul restrittore d’aria per stabilire il maggior equilibrio possibile tra le prestazioni dei diversi propulsori. Nel 2023 debutterà il primo veicolo a idrogeno, in una evoluzione continua verso soluzioni energetiche sostenibili

LOEB ANCORA A CACCIA DEL SIGILLO Ma non c’è solo la Casa degli Anelli: c’è molta attesa anche per il ritorno del team Bahrain Raid Xtreme, che ha debuttato nel gennaio scorso con un’auto sviluppata dal rinomato team britannico Prodrive e guidata da due grandi campioni come Sébastien Loeb e Nani Roma (che appartiene al ristretto club di chi l’ha vinta in moto e auto): il francese è stato molto sfortunato e dopo parecchie forature è stato costretto al ritiro per la rottura di un braccio di una sospensione, mentre il fuoriclasse spagnolo ha conquistato un buon quinto posto assoluto. L’Hunter T1+ è stato aggiornato proprio secondo i nuovi parametri FIA. Teneteli d’occhio… La storia di questa gara è ricca di episodi in cui piloti e navigatori hanno saputo fare la differenza anche se, in realtà, anche nei rally raid si vince grazie a un grande lavoro di squadra. Per poter puntare al successo servono un team molto unito, un’auto capace di resistere a ogni genere di sollecitazione ed equipaggi tanto veloci quanto in grado di ragionare. Perché non si può guidare sempre al limite: è invece fondamentale seguire una precisa strategia e attaccare quando le condizioni lo consentono. I piloti vincenti hanno tutte le doti che servono: sono razionali, veloci, motivati e hanno la visione globale della gara, capaci di “leggere” la competizione come ben pochi. DALLA REGINA ALL’ITALIAN BAJA Nel proprio Albo d’Oro l’Italian Baja annovera con orgoglio alcuni dei grandi campioni che hanno segnato la storia della Dakar, riuscendo a conquistarla: da Pierre Lartigue a Jean-Louis Schlesser, dalla mitica Jutta Kleinschmidt a Nasser AlAttiyah, senza dimenticare il “nostro” Edi Orioli e i “samurai” Kenjiro Shinozuka e Hiroshi Masuoka. Finalmente a Pordenone e dintorni torna, con orgoglio, la prova tricolore della FIA World Cup Baja dal 9 all’11 settembre. Ci vediamo qui. Nicola Villani Motorsport Commentator@Eurosport Formula E Commentator@ SportMediaset

THE MAGIC TOUCH OF SABINE It all started on 26th December 1978, when Thierry Sabine let start the Paris-Dakar from Place de Trocadero, with the aim of creating a rally starting in Europe and then crossing the legendary African deserts, giving life to a competition sounding like “a challenge for all competitors and a dream for all other people”. The race gave origin to extraordinary figures, like Cyril Neveu, who won the first edition, Hubert Auriol, our Edi Orioli, the unforgettable Fabrizio Meoni and many others. It saw the participation of protagonists like Jacky Ickx, ex F1 driver and 6-time winner of the 24h of Le Mans, Gaston Rahier, great motocross champion, Ari Vatanen, World Cup winner as for rallies, then winner at the Dakar for 4 editions, Juha Kankkunen, four-time winner of the Rally World Cup and one of the Dakar, and many others. BEWEEN MYTH AND LEGEND All of that made it a legend, an incomparable race, for over 29 years offering the African scenery, a wonderful Land, but also very dangerous. The 2008 edition was unfortunately cancelled because of threats of attacks received by Al Qaeda. Since the following year the Dakar was moved in South America, far away from the possibility of threatening. The track is hard as well, from the Atacama desert until the Andes mountain range, but it is no more an adventure towards the unknown, not the race of loneliness. During the South American years it became the Dakar with the overwhelming popular enthusiasm. In 2019 the last edition in South America; in the years after it will take place in Saudi Arabia, and also this change will cause controversy and criticism and even a bit of skepticism. But in the end the change was approved with flying colors. The credit goes also to David Castera, new Sport Director who took part in five editions of the Paris-Dakar, gaining the third place in the overall rank in 1997. In 2021 a digital roadbook was introduced, with a track available only shortly before the start of each Leg for the Elite pilots in the car, SSV, T3 and truck classes, a further element of unpredictability for the competition. NEWS ABOUT THE 2021 EDITION Last Spring Castera already presented the 2022 edition, fully developing in Saudi Arabia, from 2nd to 14th January, with an unprecedented track as for over the 80%: there will be almost 4.000 timed km, with 2 circular Legs and the unmissable Marathon, without assistance. The electronic road book will be at disposal of all car, truck and SSV pilots, and of bike and quad Elite riders; from 2023 it will be addressed to everyone. For the second consecutive year there will be the Dakar Classic, dedicated to vehicles that have raced before 2000. For sure the most interesting news regarding next edition are the arrival of Audi: at the end of this season the German Brand will quit the 100% electric championship to face this new challenge with the electric prototype RS Q E-Tron, powered by a 680 CV powertrain, a 50 kWh high-voltage battery and four-wheel drive. Three

engines derived from the E Formula will guarantee traction and recharge. DREAM TEAM IN THE DESERT But what mostly caused a sensation was the announcement of the “dream team” which will drive that hypertechnological “monster”: Stéphane Peterhansel, Carlos Sainz and Mattias Ekström. Peterhansel is considered by everybody “Mister Dakar” (14 victories, six by motorbike and eight by car). Sainz, “El Matador”, boasts two World Cup title as rally champion (1990 and 1992) and already got three victories at the Dakar. The career of Ekström is almost always related to Audi, as with it he won twice the DTM title (in 2004 and 2007). He gained also the World Rallycross Championship in 2016. INNOVATION AND REGULATIONS The arrival of Audi means also new rules, defined by ASO and FIA, to face the inevitable complaints of competitors, starting with Toyota. The T1+ class is added to balance the performance of T1 two- and fourwheel cars, and beside the new class on the top there is the T1-E, meant for vehicles powered by alternative energy (hybrid or electric vehicles). In 2023 the first hydrogen vehicle will make its debut.

LOEB ONCE MORE LOOKING FOR VICTORY There is much expectation also for the return of Bahrain Raid Xtreme Team, which debuted last January with a car developed by the Prodrive Team and driven by two great champions as Sébastien Loeb and Nani Roma (who belongs to the exclusive club of bike and car winners): the French was really unlucky and after several punctures has been obliged to withdraw because of a broken suspension arm. The T1+ Hunter has been updated just according to new FIA parameters. FROM THE QUEEN TO THE ITALIAN BAJA In its own Hall of fame the Italian Baja proudly boasts some of the great champions who have marked the Dakar history, succeeding in conquering it: from Pierre Lartigue to Jean-Louis Schlesser, from the legendary Jutta Kleinschmidt to Nasser Al-Attiyah, without forgetting “our” Edi Orioli and the “samurais” Kenjiro Shinozuka and Hiroshi Masuoka. Finally and with pride the Italian race of the FIA World Cup Baja comes back in Pordenone and surrounding area, from 9th to 11th September. See you here. Supplemento di

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