Tecnalimentaria Beverage Industry - Febbraio 2011

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M A R K E T I NG & S T R A T E G Y

L’impeccabile gusto dei tesori custoditi nelle cantine Maison Pommery é un universo fatto di raffinatezza, eleganza e tradizione, ma anche di quel singolare tocco che ha fatto del suo Champagne un’opera d’arte

prodotti Pommery abbinati ai tartufi d’Alba Pommery product marche with white truffles

Un’abbinata di gran classe e prestigio quella tra l’oro delle Langhe, il tartufo, e una selezione di prodotti esclusivi della Maison di Champagne Pommery, che ha riscosso un grande successo. Posti tutti esauriti infatti nell’elegante Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (CN) per la una serata speciale di abbinamento tra piatti a base di tartufo e gli Champagne Pommery. Rosé Apanage, Gran Cru Millésimé, Diamant Blanc, Cuvée Louise e Porto Vintage sono le etichette selezionate che si sono sposate al tartufo d’Alba. Ad ogni Champagne è dedicato un piatto sapientemente pensato da Luca Zecchin, chef del ristorante “Guido da Costigliole” condotto da Andrea Alciati e Monica Magnini, raffinati interpreti della cucina piemontese nella stagione del tartufo. Armonia ed equilibrio hanno esaltato questo connubio. La Maison Pommery é un universo prestigioso fatto di raffinatezza, eleganza e tradizione, ma anche di quel singolare tocco che ha fatto del suo Champagne e dei suoi prodotti un’opera d’arte, o più propriamente, un’opera dell’Arte di Vivere. Anche questa è stata una delle numerose iniziative organzizate da Vranken Pommery Italia in esclusiva per il mercato italiano, un 26

Febbraio 2011

nuovo gesto di Pommery per “coccolare” la clientela affezionata della celebre e storica Maison di Champagne con iniziative sempre nuove per portare in Italia l’atmosfera e le suggestioni del Domaine Pommery di Reims e l’impeccabile gusto dei tesori custoditi nelle sue cantine. Ottimi risultati di mercato Nonostante le ricerche di mercato abbiano registrato una sensibile frenata dello Champagne sul mercato italiano, Champagne Pommery, in controtendenza, ha registrato in Italia una crescita importante, risultato ottenuto grazie alla presenza nella penisola di una filiale diretta, Vranken Pommery Italia, che ha il suo quartier generale a Rivergaro, in provincia di Piacenza. Una scelta, quella della Maison francese - il secondo gruppo più grande al mondo con ca. 270 milioni di Euro di fatturato - di aprire una sede diretta in Italia, che potrebbe anche sembrare anacronistica, in tempi difficili come quelli che da ormai più di un anno attraversano tutti i mercati. Pommery ha creduto nel mercato italiano e ha accettato la sfida, affidando la sede italiana all’imprenditore dr. Ilario Iannone, Amministratore Delegato di Vranken Pommery Italia. L’Italia è un mercato fondamentale per lo Champagne, tra i primi consumatori a livello mondiale per le importazioni, con consumatori affezionati, informati e quindi molto attenti alla qualità. La filiale Pommery Italia, diventata pienamente operativa nel 2009, è stata aperta con lo scopo di rilanciare l’immagine di Pommery nel nostro Paese. Il primo anno di attività si è concluso con circa 300 mila bottiglie vendute per un giro d’affari di circa 5,7 milioni di euro. Nell’ultimo anno, grazie all’attività della filiale italiana, il marchio è stato inserito in oltre 1.500 nuovi punti vendita in tutta Italia, con particolare attenzione ai locali più prestigiosi e di immagine, ristoranti, alberghi, enoteche, risultato di una precisa strategia commerciale finalizzata alla conquista del canale tradizionale. Ottimo è stato il riscontro per l’etichetta Pommery Noir, il brut che la filiale italiana ha voluto appositamente creare in esclusiva per l’Italia e per il canale horeca in particolare, che in breve tempo è diventato il bestseller ed è stato il principale protagonista di numerosi eventi organizzati nei migliori locali delle principali città italiane. Per avvicinare clienti e consumatori finali, Pommery Italia ha ideato una particolare iniziativa: “Le Club Pommery”, un progetto esclusivo per l’Italia che intende creare una rete di intenditori e diffondere la cultura dello Champagne. La Maison Pommery ha scritto infatti una parte fondamentale della storia dello Champagne: a Mme Louise, la fondatrice, si deve infatti l’invenzione, nel 1874, del metodo brut. Fu lei, imprenditrice illuminata di metà Ottocento, ad accorgersi che il gusto dei consumatori stava orientandosi verso un prodotto meno dolce, com’era allora lo Champagne, preferendo un gusto più secco ma non troppo aggressivo. Così, Mme Louise Pommery chiese al suo allora Chef de Cave Victor Lambert di realizzare uno champagne secco, leggero ed elegante: nacque Pommery Nature il primo “brut” millesimato della storia, che diventerà un successo senza precedenti e trasformerà lo champagne nel prodotto che ancora oggi tutti consumiamo e preferiamo.

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