Teatromagazine n.8

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teatromaGazine periodico di informazione - stagione di prosa 2009/10 TRE PER TE Prosa - Altri Percorsi - Teatro Danza Stagione Teatrale 2009/2010

Spettacoli Campagna abbonamenti AttivitĂ collaterali

Comune ComunedidiPiacenza Piacenza Teatro Municipale di di Piacenza Teatro Municipale Piacenza Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione

NU ME RO 8


presentazione

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a stagione di prosa “Tre per Te” 2009/2010 nasce in continuità con le scelte artistiche delle stagioni precedenti. I grandi autori, i registi e gli attori di fama, le produzioni internazionali, i testi e i nomi di richiamo si confrontano con l’innovazione, la ricerca, i linguaggi e le esperienze della sperimentazione. Il nostro teatro in questi anni è veramente cresciuto in termini di proposte e titoli in cartellone, di pubblico e di collaborazioni e confronti con altre realtà nazionali e internazionali. Una crescita quantitativa e soprattutto qualitativa il cui passo successivo diventa la Fondazione dei Teatri, che vuole essere un ulteriore contributo e stimolo per una nuova progettualità artistica, gestionale ed economica, un modo per rilanciare ulteriormente il teatro a Piacenza. Sul fronte della programmazione e del cartellone, per citare alcuni dei contenuti principali della stagione 2009/2010, ricordiamo il ritorno di Luca De Filippo, sempre diretto da Francesco Rosi, che, dopo Napoli milionaria! e Le voci di dentro, chiude la trilogia dedicata al grande Eduardo con Filumena Marturano, che vede tra i protagonisti l’attrice Lina Sastri. Glauco Mauri e Roberto Sturno si confrontano con il testo di Eric-Emmanuel Schmitt Il vangelo secondo Pilato, mentre ne La tempesta il regista Andrea De Rosa - già apprezzato anche a Piacenza per Elettra - si confronta per la prima volta con Shakespeare insieme ad un protagonista indiscusso della scena come Umberto Orsini. Se vogliamo parlare di “grandi eventi” per la stagione 2009/2010, dobbiamo sicuramente segnalare Giorni Felici, con cui per la prima volta viene presentato a Piacenza uno spettacolo di Bob Wilson, pietra miliare del teatro sperimentale mondiale. Ma avremo anche il ritorno del grande regista inglese Peter Brook, che questa volta il pubblico piacentino vedrà affrontare con Love is my sin i sonetti di Shakespeare nel contesto raccolto e intimo del Teatro Comunale Filodrammatici.

Accanto ai grandi nomi internazionali, non manca l’attenzione a chi sta emergendo sulla scena nazionale: ne è un esempio l’“omaggio” a due attori piacentini, Marco Cacciola e Mariangela Granelli, che con il loro lavoro stanno avendo un crescente successo nei teatri italiani. Un interessante progetto in cartellone è quello su Beckett e Aspettando Godot, un testo che sarà messo in scena ovviamente con peculiarità e letture molto diverse dal Teatro Out Off con la regia di Lorenzo Loris e dalla Compagnia Diurni e Notturni con Lucia Vasini: un confronto di esperienze che si arricchirà anche di un incontro tra gli artisti delle due Compagnie che parleranno del loro modo di affrontare l’universo beckettiano. Tra i nomi di grande richiamo, non possiamo poi non ricordare Paolo Rossi, che porterà in scena il Mistero Buffo di Dario Fo, e Antonio Albanese, che al Municipale presenterà i suoi Personaggi. Molteplici quindi le proposte tra Prosa, Altri Percorsi e Danza, senza dimenticare lo sguardo che attraverso Pre/Visioni viene aperto ancora una volta sulle esperienze dei laboratori e delle scuole di teatro. Un teatro, quello che anche nella stagione 2009/2010 vogliamo proporre, che avvicina culture, sperimenta linguaggi e contaminazioni, incontra pubblici diversi, si confronta con luoghi e spazi reali e della mente. È in quest’ottica che si pone la nuova proposta di “A teatro con gusto”, grazie alla quale l’esperienza della scena si incontra e si confronta con la cucina e i suoi autori, in un gioco teatrale che diventa gioco di sensazioni ed emozioni.

Diego Maj Direttore artistico Teatro Gioco Vita

Paolo Dosi Assessore alla Cultura Comune di Piacenza


cartellone PROSA giovedì 5 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa A) venerdì 6 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa B) Leo Gullotta IL PIACERE DELL’ONESTÀ di Luigi Pirandello con Martino Duane, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi, Marta Richeldi regia Fabio Grossi produzione Teatro Eliseo

lunedì 23 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa A) martedì 24 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa B) Glauco Mauri Roberto Sturno IL VANGELO SECONDO PILATO di Eric-Emmanuel Schmitt regia Glauco Mauri produzione Compagnia Mauri Sturno

martedì 15 dicembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 16 dicembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatro Stabile di Napoli Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Eliseo LA TEMPESTA di William Shakespeare con Umberto Orsini Flavio Bonacci, Rino Cassano, Francesco Feletti, Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone, Federica Sandrini, Francesco Silvestri, Salvatore Striano regia Andrea De Rosa

giovedì 7 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A) venerdì 8 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B) Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna Emilia Romagna Teatro Fondazione PLATONOV di Anton Cechov regia Nanni Garella con Alessandro Haber, Susanna Marcomeni, Nanni Garella, Franco Sangermano

martedì 19 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 20 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatro Stabile di Catania IL BIRRAIO DI PRESTON dal romanzo di Andrea Camilleri riduzione e adattamento teatrale Andrea Camilleri - Giuseppe Dipasquale regia Giuseppe Dipasquale con Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudice, Gian Paolo Poddighe

martedì 2 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 3 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B) La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo FILUMENA MARTURANO di Eduardo De Filippo con Lina Sastri, Luca De Filippo regia Francesco Rosi

martedì 16 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 17 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B) Samuel Beckett / Robert Wilson Adriana Asti in GIORNI FELICI di Samuel Beckett regia, scene e ideazione luci Robert Wilson costumi e trucco Jacques Reynaud disegno luci A.J. Weissbard con Adriana Asti nel ruolo di Winnie, Yann de Graval nel ruolo di Willie un progetto di Change Performing Arts commissionato da Spoleto52 Festival dei 2 Mondi e Grand Théâtre de Luxembourg prodotto da CRT Artificio, Milano


cartellone PROSA martedì 2 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 3 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatro Stabile del Veneto Teatro Stabile di Catania Fondazione Antonveneta con il sostegno de La Biennale di Venezia L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE di Carlo Goldoni musiche Nino Rota con Eros Pagni Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Max Malatesta, Alvia Reale, Paolo Serra, Enzo Turrin regia Luca De Fusco

mercoledì 17 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa A) giovedì 18 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatro dell’Archivolto in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber UN CERTO SIGNOR G dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Neri Marcorè al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger regia Giorgio Gallione

Teatro Municipale di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00


cartellone ALTRI PERCORSI mercoledì 18 novembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) giovedì 19 novembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord, Paris LOVE IS MY SIN (L’amore è il mio peccato) I sonetti di William Shakespeare adattamento Peter Brook in collaborazione con Marie Hélène Estienne con Bruce Myers, Natasha Parry

martedì 1 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) mercoledì 2 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) CRT Centro di Ricerca per il Teatro LA LICENZA progetto e regia Claudio Autelli drammaturgia collettiva testo Claudio Autelli e Viviana Salvati con Marco Cacciola e Francesco Villano

venerdì 11 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici (Fuori abbonamento) Paola di Meglio in BENJI Adult child/Dead Child di Claire Dowie traduzione Anna Parnanzini, Maggie Rose regia Cesare Lievi produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

martedì 5 gennaio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Fuori abbonamento) Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione SCROOGE Ballata per attori e ombre da Canto di Natale di Charles Dickens progetto drammaturgico Fabrizio Montecchi, Alessandro Nidi, Bruno Stori musiche e canzoni Alessandro Nidi testi Bruno Stori regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni costumi Evelina Barilli con Giuseppe Fraccaro, Candida Nieri, Gino Paccagnella, Michele Radice luci e fonica Cesare Lavezzoli

giovedì 4 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Fuori abbonamento) Charioteer Theatre - Forres (Scozia) ROMEO AND JULIET (ARE DEAD) da William Shakespeare adattamento e riduzione Nick Fearne e Jennifer Mc Gregor regia Laura Pasetti con Alan Alpenfelt, Julia Dixon-Phillip (cast in via di definzione) con il sostegno di Moray Council, Arts in Moray, Piccolo Teatro di Milano

venerdì 12 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) sabato 13 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) Teatro Out Off ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett regia Lorenzo Loris con Gigio Alberti, Mario Sala, Giorgio Minneci, Alessandro Tedeschi, Davide Giacometti


cartellone ALTRI PERCORSI martedì 23 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) mercoledì 24 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi SANDOKAN o la fine dell’avventura da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari scrittura scenica Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi con il sostegno della Regione Toscana

venerdì 5 marzo 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Fuori abbonamento) Giulio Casale LA CANZONE DI NANDA di e con Giulio Casale dai Diari 1917-1973 di Fernanda Pivano (opera pubblicata da Bompiani) regia Gabriele Vacis scenografia e immagini Lucio Diana produzione AGIDÍ

giovedì 8 aprile 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) venerdì 9 aprile 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca da un progetto di Dedica Festival Pordenone L’AGGANCIO dall’omonimo romanzo di Nadine Gordimer drammaturgia e regia Serena Sinigaglia con Mariangela Granelli e Fausto Russo Alesi

domenica 11 aprile 2010 - Teatro Municipale (Fuori abbonamento) Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa DARWIN…TRA LE NUVOLE un’idea di Luca Boschi, Stefano de Luca e Giulio Giorello regia Stefano de Luca impianto scenografico a cura di Marco Rossi luci Claudio De Pace costumi Luisa Spinatelli con Clio Cipolletta, Gabriele Falsetta, Andrea Germani, Andrea Luini, Silvia Pernarella

giovedì 11 marzo 2010 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B) Antonio Albanese PERSONAGGI testi Michele Serra, Antonio Albanese collaborazione ai testi Piero Guerrera, Enzo Santin, Giampiero Solari

martedì 30 marzo 2010 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B) Paolo Rossi MISTERO BUFFO di Dario Fo produzione AGIDI

Teatro Comunale Filodrammatici e Teatro Municipale di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00

La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 11 aprile 2010 (Darwin…tra le nuvole) inizierà alle ore 16.00


cartellone ALTRI PERCORSI venerdì 30 ottobre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici sabato 31 ottobre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici Lucia Vasini e la Compagnia “Diurni e Notturni” DA ASPETTANDO GODOT… QUALCOSA DI DIVERSO liberamente ispirato a Samuel Beckett progetto e regia Lucia Vasini e Paolo Rossi aiuto regia Diego Bragonzi assistente Valentina Zorza con ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Piacenza con la partecipazione di Paola di Meglio produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione, Dipartimento di Salute Mentale - Ausl di Piacenza con il sostegno di Fondazione Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale”

lunedì 8 marzo 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici L’Albero di Giuda presenta Fumatori di Carta LAST BLUES, TO BE READ SOME DAY Un omaggio a Cesare Pavese di Cecilia Gragnani e Sara Urban regia Cecilia Gragnani arrangiamenti musicali Marco Giongrandi con Daniele Gaggianesi, Marco Giongrandi, Cecilia Gragnani, Sara Urban

giovedì 27 maggio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici venerdì 28 maggio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici Società Filodrammatica Piacentina Scuola di perfezionamento teatrale I CIECHI di Maurice Maeterlinck progetto a cura di Carmelo Rifici

Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00

PRE/VISIONI giovani artisti delle scuole di teatro laboratori e azioni teatrali con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale”


cartellone TEATRO DANZA sabato 19 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei LATINO AMERICA Trilogia (creazione per 6 danzatori) ideazione, coreografia e regia Monica Casadei creato con e interpretato da Vittorio Colella, Chiara Guglielmi, Ambrose Laudani, Erika Melli, Sara Muccioli, Emanuele Sciannamea

sabato 16 gennaio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici Compagnia Naturalis Labor ALMA DE TANGO uno spettacolo di musica e tango coreografia e regia Luciano Padovani coreografie di tango di e con Elena Garis Marcelo Ballonzo, Silvina Aguera, Sebastian Roberto Romero Loredana De Brasi, Tobias Bert, Luciano Padovani musica dal vivo con il quartetto Lumière de tango musiche Piazzolla, Di Sarli, De Angelis, Pugliese, Stamponi, Bardi

sabato 6 marzo 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici Compagnie Kaléïdans’Scop (Francia/India) Isabelle Anna I SPEAK KATHAK coreografia Isabelle Anna danzatori Isabelle Anna, Quincy Charles, Aurélie Oudiette

sabato 17 aprile 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici Teatrofficina Zerogrammi ZEROGRAMMI uno spettacolo di e con Emanuele Sciannamea e Stefano Mazzotta regia, coreografia ed interpretazione Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea

domenica 14 febbraio 2010 - Teatro Municipale (promozione riservata agli abbonati di Teatro Danza) Compagnia Junior Balletto di Toscana Nazionale Italiana Danza under 21 diretta da Cristina Bozzolini STILI CON STILE coreografie d'autore coreografie di Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Arianna Benedetti

Teatro Comunale Filodrammatici Inizio spettacoli ore 21.00

con la collaborazione di AterDanza


Indice Prosa Il piacere dell’onestà Il Vangelo secondo Pilato La Tempesta Platonov Il birraio di Preston Filumena Marturano Giorni Felici L’impresario delle Smirne Un certo Signor G

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Altri Percorsi

Edizioni TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Direttore DIEGO MAJ

numero 8

Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Tel. 0523 332613 Fax 0523 338428 www.teatrogiocovita.it info@teatrogiocovita.it Direttore responsabile Simona Rossi Progetto grafico e realizzazione Mcube Comunicazione Stampa Tipolito Farnese, Piacenza - Luglio 2009 Aut. Tribunale di Piacenza n° 604 del 31.12.2004 Hanno collaborato Emma Chiara Perotti, Nadia Quadrelli, Marilisa Fiorani

In copertina, manifesto della stagione di prosa 2009/2010 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza realizzato da Mcube

Pre/Visioni

TEATROMAGAZINE Anno 6 - n. 8

Love is my sin La licenza Benji Scrooge Romeo and Juliet (are dead) Aspettando Godot Sandokan La canzone di Nanda Personaggi Mistero Buffo L’aggancio Darwin... tra le nuvole Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso I ciechi Last Blues, to be read some day

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Teatro Danza Latino America Alma de Tango Stili con Stile I speak Kathak Zerogrammi

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Altri progetti A teatro con gusto Oltre il sipario - Attività collaterali “Tre per Te”

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Info Biglietteria e abbonamenti Carnet 6 spettacoli e biglietti Biglietti “last minute”, informazioni utili e servizi per il pubblico

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Il piacere dell’onestà

giovedì 5 novembre 2009 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) venerdì 6 novembre 2009 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Leo Gullotta

IL PIACERE DELL’ONESTA’ di Luigi Pirandello con Martino Duane, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi, Marta Richeldi e con Antonio Fermi, Federico Mancini, Vincenzo Versari

scene e costumi Luigi Perego musiche Germano Mazzocchetti luci Valerio Tiberi regia Fabio Grossi

produzione Teatro Eliseo Durata spettacolo: 2h (compreso un intervallo)

Leo Gullotta porta in scena Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello. Un altro testo pirandelliano scelto da Gullotta, che già con L’uomo, la bestia e la virtù aveva ottenuto uno straordinario successo di critica e di pubblico, 95.000 presenze in tutta Italia nei tre anni di tournée, e la candidatura come miglior attore protagonista ai Premi Olimpici del Teatro 2008. La commedia affronta uno dei temi cari a Pirandello: l’onestà, una scelta ponderata e voluta da Leo Gullotta che porta in scena Il piacere dell’onestà con lo stesso gruppo artistico del precedente spettacolo, diretto dal regista Fabio Grossi. Note di regia (…) Portata per la prima volta in scena il 27 novembre 1917 da Ruggero Ruggeri con la sua compagnia nel Teatro Carignano di Torino, Il piacere dell’onestà, il cui disegno drammaturgico è tratto dalla novella Tirocinio del 1905, racconta di Angelo Baldovino, uomo fallito e di dubbia moralità, che accetta solo per il piacere dell’onestà di sposare Agata, ragazza di buona famiglia che aspetta un bambino da un uomo maritato, il rispettabile marchese Fabio Colli. Onestà, parola di grande effetto per il periodo in cui Pirandello concepì la sua opera, parola di lacerante contesto in questa nostra travagliata epoca, dove prodotti e

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Prosa

momenti di vita vissuta vengono modificati in maniera cangiante e definente, sull’orlo di un dramma che si pone di fronte all’eterno aut aut di una società alla ricerca di un’equa liceità. (…) Nella visione pirandelliana il nostro protagonista, nell’indossare il costume dell’Onesto, adotta il colore del diverso, in una fauna di anime mostruose, e la condotta morale del Baldovino diventa da questo momento inattaccabile e questi si chiude dentro la propria onestà sfidando convenzioni sociali ed egoismi personali. (…) Messo alle strette nella manovra estrema di farlo contravvenire alle proprie responsabilità, Angelo Baldovino continua a mantenere intatta la propria ‘maschera’ di uomo onesto, finendo così per mettere spietatamente a nudo la disonestà di tutti gli altri. (…) Come nel precedente lavoro del maestro agrigentino, affrontato con Gullotta, L’uomo, la bestia e la virtù, l’uso ideale della maschera per far fronte alle perbenistiche convenzioni di una società si ripropone con forza. (…) Tutta la vicenda, letta oggi con occhi rapportati alla realtà in cui mi muovo, fa sì d’indurmi a rappresentarla come una gran bella favola, dove il “cattivo” prende su di sé l’immagine del buono e le anime dei così detti “perbene” assumono l’espressione della bestialità. Fabio Grossi


Il vangelo secondo Pilato

lunedì 23 novembre 2009 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) martedì 24 novembre 2009 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Glauco Mauri - Roberto Sturno

Il VANGELO SECONDO PILATO di Eric-Emmanuel Schmitt adattamento Glauco Mauri traduzione Stefania Micheli con Marco Blanchi scene Mauro Carosi costumi Odette Nicoletti musiche Germano Mazzocchetti regia Glauco Mauri

produzione Compagnia Mauri Sturno Durata spettacolo: 1h e 50’ (con un intervallo)

Glauco Mauri e Roberto Sturno riportano per il secondo anno sulle scene italiane Il vangelo secondo Pilato, di Schmitt, uno spettacolo da vedere, per emozionarsi e ripensare. Nato come romanzo, dopo un eccellente successo editoriale, l’autore ne ha fatto una versione teatrale in due parti: la prima La notte degli ulivi - ovvero Confessione di un condannato a morte la sera del suo arresto è prologo e antefatto della seconda, Il vangelo secondo Pilato. Eric-Emmanuel Schmitt in una decina d’anni è diventato uno degli autori francesi più letti e più rappresentati al mondo. Per il teatro, tra le numerose opere: Il visitatore, Il libertino e Variazioni enigmatiche, quest’ultimo testo rappresentato dalla Compagnia Mauri Sturno nel 2000 e portato in tournée per due intere stagioni teatrali. La pièce, accolta al debutto con grande successo dalla critica e da un pubblico particolarmente coinvolto ed emozionato, vede nella prima parte Glauco Mauri, nel ruolo dell’Uomo che racconta Gesù, e rivive la vita del figlio di Maria attraverso il racconto di un uomo che sa di dover morire il giorno dopo. Nella seconda parte Roberto Sturno è Ponzio Pilato, il

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Prosa

prefetto della Giudea che alla notizia della scoperta della tomba vuota si mette sulle tracce di Gesù. Accanto a Sturno, Marco Blanchi è lo scrivano Sesto, al quale Pilato detta le lettere indirizzate al fratello con il resoconto delle sue indagini.

Questi due testi (…) non contengono nessuna verità, né storica né teologica, solamente la mia visione molto soggettiva delle cose… In fondo tutti noi, nei quadri, nella musica, negli spettacoli o nei film, riorganizziamo gli eventi, sottolineando una cosa e omettendone un’altra. Abbiamo tutti, credenti e non, costruito un nostro quinto vangelo. Eric-Emmanuel Schmitt

Il vangelo secondo Pilato è una meditazione, un interrogativo, una commossa poesia sull’uomo Gesù. E mai come in questo spettacolo l’impegno di noi attori non è tanto rendere più o meno felicemente l’interpretazione di un personaggio, ma far fiorire poeticamente una storia che per chi crede come per chi non crede, ha comunque sconvolto e illuminato la storia dell’umanità. Glauco Mauri


foto Bepi Caroli

Prosa

La tempesta La tempesta, uno dei testi più affascinanti del grande drammaturgo inglese William Shakespeare, rivivrà in un nuovo allestimento di cui Umberto Orsini sarà protagonista nel ruolo di Prospero.

martedì 15 dicembre 2009 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)

Il regista Andrea De Rosa, direttore artistico del Teatro Stabile di Napoli Mercadante, si confronta per la prima volta con l’universo shakespeariano, e sceglie di farlo insieme ad Orsini, protagonista indiscusso della scena teatrale e cinematografica italiana. Già compagni di lavoro del fortunato Molly Sweeney di Brian Freil, prodotto da Emilia Romagna Teatro, Orsini e De Rosa rinnovano in questa preziosa occasione il loro sodalizio artistico.

mercoledì 16 dicembre 2009 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B) Teatro Stabile di Napoli Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Eliseo

LA TEMPESTA di William Shakespeare

La tempesta somiglia a un labirinto. Come in una casa di specchi, ogni volta che intravedi una via d’uscita, questa uscita si rivela essere dalla parte opposta a quella che avevi immaginato. Come in un miraggio o in un sogno, quando provi ad afferrare qualcosa, l’oggetto su cui credi di aver messo le mani si dilegua. Finché capisci che ciò che conta non è l’uscita e che non c’è nulla da afferrare. Stare ad ascoltare le domande che il testo ti pone e restarci dentro (restare dentro alle domande, al labirinto) è l’unica via.

con Umberto Orsini Flavio Bonacci, Rino Cassano, Francesco Feletti, Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone, Federica Sandrini, Francesco Silvestri, Salvatore Striano regia Andrea De Rosa spazio scenico Alessandro Ciammarughi, Andrea De Rosa, Pasquale Mari scene e costumi Alessandro Ciammarughi luci Pasquale Mari suono Hubert Westkemper

Andrea De Rosa

Nuova produzione Debutto: Napoli, Teatro San Ferdinando, ottobre 2009

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Prosa foto Raffaella Cavalieri

Platonov

giovedì 7 gennaio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) venerdì 8 gennaio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B) Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Stabile Pubblico Regionale

PLATONOV di Anton Cechov versione italiana Nanni Garella e Nina Tchechovskaja regia Nanni Garella con Alessandro Haber, Susanna Marcomeni, Nanni Garella, Franco Sangermano scene Antonio Fiorentino luci Gigi Saccomandi costumi Claudia Pernigotti regista assistente Gabriele Tesauri Durata spettacolo: 2h 20’ (compreso un intervallo)

Con Platonov si rinnova il sodalizio artistico tra il regista Nanni Garella e l’attore Alessandro Haber, che dà prova della sua grande sensibilità per i personaggi cechoviani, dopo aver già interpretato nel 2004 uno Zio Vanja sanguigno e passionale, prima tappa di un percorso di rivisitazione scenica e drammaturgica condotto da Nanni Garella sull’opera di Cechov. In quest’opera giovanile senza titolo del 1880-1881 - etichettata successivamente dai critici come Platonov Cechov fa emergere quella contrapposizione tra due mondi, la nobiltà e la borghesia mercantile, che riapparirà nelle opere maggiori. Ritrovata un paio di decenni dopo la morte dell’autore, che aveva lasciato accenni a un lavoro forse perduto o che aveva intenzione di distruggere, è stata pubblicata postuma nel 1923. Un testo incompiuto, sebbene «incompiuto per eccesso di materia», come ha sottolineato il regista Nanni Garella, che insieme alla studiosa Nina Tchechovskaja ha realizzato la versione italiana del dramma con un’ampia riduzione e un adattamento drammaturgico. Nei panni di Platonov, Haber incarna i tratti negativi di un personaggio abulico e privo di volontà, un Don Giovanni riletto e calato nel profondo della provincia russa, modellato sull’opera di Molière, con echi dalla grande letteratura russa di Puskin e Turgenev. «Una persona intelligente e beffarda, un anticonformista - rac-

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conta Haber - e, come Don Giovanni, una persona arida, assolutamente incapace di amare e di essere amato». Figurine di un mondo in decadenza, in cui i sentimenti non hanno più fondamento morale e i rapporti tra gli uomini sono dettati unicamente da interessi che non riguardano la sfera emotiva, i personaggi di Platonov si muovono nell’atmosfera intorpidita della provincia russa che assiste inerme al ribaltamento delle relazioni sociali, in seguito al dissolvimento dell’aristocrazia militare russa e di tutta la struttura sociale legata a un’organizzazione di tipo feudale. «Il quadro sociale descritto da Platonov - continua Haber - non è molto lontano dal nostro mondo, un mondo di decadenza, con gravi problemi economici, dove i rapporti sociali si disgregano». Per questo Garella ha ambientato il dramma alla fine del Novecento, nella Russia della Perestrojka, vestendo gli attori con abiti moderni. «L’aridità morale afferma Garella - è una piaga dei sentimenti che noi viviamo oggi in maniera violenta. Nella nostra società sono in atto dei rivolgimenti economici e politici non molto diversi per ampiezza da quelli che Cechov si trovò a vivere nella provincia russa della fine dell’Ottocento, e neppure diversi da quei cambiamenti che si sono verificati in Russia alla fine del Novecento, in seguito al crollo del regime sovietico».


Prosa

foto Filippo Sinopoli

Il birraio di Preston

martedì 19 gennaio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) mercoledì 20 gennaio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B) Teatro Stabile di Catania IL BIRRAIO DI PRESTON dal romanzo di Andrea Camilleri riduzione e adattamento teatrale Andrea Camilleri - Giuseppe Dipasquale scene Antonio Fiorentino costumi Gemma Spina musiche Massimiliano Pace luci Franco Buzzanca regia Giuseppe Dipasquale con Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudice, Gian Paolo Poddighe Ester Anzalone, Cosimo Coltraro, Fulvio D’Angelo, Massimo Leggio, Leonardo Marino, Margherita Mignemi, Rosario Minardi, Stefania Nicolosi, Giampaolo Romania, Sergio Seminara

Durata spettacolo: 2h 30’ (compreso un intervallo)

Con Il birraio di Preston il Teatro Stabile di Catania riprende e rinnova, dieci anni dopo, un allestimento di grande successo, che al fascino del racconto di Andrea Camilleri affianca l’avvincente regia di Giuseppe Dipasquale, coautore della riduzione e qui alla testa di un cast eccellente. Siamo nella seconda metà dell’Ottocento in un piccolo paese siciliano, che nella topografia camilleriana è il solito Vigàta, ma quasi un secolo e mezzo prima dell’avvento di Montalbano. Nel comune sorge la necessità di inaugurare il nuovo teatro civico “Re d’Italia”. Il prefetto di Montelusa, paese distante qualche chilometro, ma odiato dagli abitanti di Vigata perché più importante e sede della Prefettura, s’intestardisce di aprire la stagione lirica con Il birraio di Preston, melodramma di Ricci di scarso valore. In realtà nessuno vuole la rappresentazione di quell’opera. Ma il Prefetto obbliga addirittura a dimettersi ben due consigli di amministrazione del teatro pur di far passare quella che lui considera una doverosa educazione dei vigatesi all’Arte, al Sublime. I circoli culturali locali si disputano allora la decisione circa la scelta del titolo da rappresentare, ma il Prefetto Bortuzzi, fiorentino,

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facendosi forte della sua autorità impone la propria volontà. Si arriva quasi a una guerra civile tra le due fazioni… Osserva il regista Giuseppe Dipasquale, direttore del Teatro Stabile di Catania: «Come ormai sembra essere chiaro nello stile di Camilleri, il racconto parte da un fatto che vuole essere di per sé stupefacente, affabulatorio, misterioso e incantatore. Proprio come il “c’era una volta” dei bambini. E di un bambino si tratta: l’occhio innocente di un bimbo, per purezza nei confronti del mondo, per incontaminazione, per il suo essere “fanciullino”, è il motore dell’azione. Ad esso è destinata, in apertura del romanzo, la scoperta dell’unica grande tragedia che incombe su Vigàta; le altre saranno come delle ipotragedie in questa contenute e da questa conseguenti. Ossia lo spaventoso incendio che nell’originale struttura narrativa costituisce l’inizio e al tempo stesso la conclusione del racconto». Come ne La concessione del telefono, Camilleri parte da una vicenda storicamente documentata, che reinventa e rinvigorisce con la sua fantasia affabulatoria e la sua sperimentazione linguistica.


Prosa

foto Matteo De Filippo

Filumena Marturano

martedì 2 febbraio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) mercoledì 3 febbraio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Teatro di Roma - Elledieffe La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

FILUMENA MARTURANO di Eduardo De Filippo con Lina Sastri, Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Antonella Morea, Silvia Maino, Gioia Miale, Carmine Borrino, Antonio D’Avino, Giuseppe Rispoli, Chiara De Crescenzo regia Francesco Rosi scene Enrico Job costumi Cristiana Lafayette luci Stefano Stacchini

Durata spettacolo: 2h 30’ (compresi due intervalli)

Dare l’impressione allo spettatore che in scena o davanti ad una macchina da presa i personaggi stiano inventando le battute nella maniera più spontanea e vera possibile, è l’obiettivo di registi e attori che desiderano riprodurre la realtà al di là di ogni mestiere e finzione. Per riuscire in questo risultato occorre la complessità e la verità umana dei personaggi rappresentati. Tra le commedie di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano è quella più rappresentata nel mondo in tante lingue diverse. In ognuna lo spettatore ha riconosciuto la verità delle ragioni umane dei personaggi. Filumena Marturano, ex-prostituta, tolta dal postribolo da un napoletano borghese e benestante, Domenico Soriano, tenuta per venticinque anni nella casa di lui come amante, pur se in condizioni d'inferiorità, è autrice di uno stratagemma per farsi sposare “in extremis” da Soriano, il quale vuole porre invece fine al legame perché si è innamorato di una giovane che vuole sposare. “Filumena Marturano è una commedia sociale - ha dichiarato Eduardo - vuole essere la riabilitazione di una categoria di donne, vuole essere un grido di ribellione in questo mondo sconvolto e turbinoso che ci ha lasciato la guerra”. Filumena, figlia del popolo, condu-

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ce il filo del dramma con l’aggressività di un personaggio tragico, segnato dalla sofferenza della vita di miseria dei vicoli di Napoli. Nel basso dove viveva tutta in un solo letto la famiglia “una folla... sempre in urto l’uno con l’altro ci coricavamo senza dirci buonanotte, ci svegliavamo senza dirci buongiorno una parola buona me la disse mio padre: Ti stai facendo grande e qua non c’è da mangiare, lo sai?... la famiglia mia non so che fine ha fatto. Non lo voglio sapere. Non me lo ricordo!”. Lo stratagemma pensato per farsi sposare e riconoscere i figli è una rivendicazione del suo sentimento di maternità. Filumena ha tre figli, avuti da tre uomini diversi, di cui due rimasti ignoti. Li ha voluti, li ha cresciuti, li ha assistiti, rimanendo nell’ombra senza mai rivelarsi come madre. Solo di uno è sicura la paternità, il figlio di Domenico Soriano, ma Domenico non lo sa e Filumena non glielo dirà mai, in nome della triplice maternità che difende con violenza perché “i figli sono i figli e devono essere tutti uguali”. Filumena si batte perché Soriano dia il nome al suo figlio naturale, ma anche agli altri due. (...) Francesco Rosi


foto Luciano Romano

Prosa

Giorni Felici martedì 16 febbraio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) mercoledì 17 febbraio 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B) Samuel Beckett / Robert Wilson Adriana Asti in

GIORNI FELICI di Samuel Beckett regia, scene e ideazione luci Robert Wilson costumi e trucco Jacques Reynaud drammaturgia Ellen Hammer disegno luci A.J. Weissbard suono Emre Sevindik con Adriana Asti nel ruolo di Winnie Yann de Graval nel ruolo di Willie un progetto di Change Performing Arts commissionato da Spoleto52 Festival dei 2 Mondi e Grand Théâtre de Luxembourg prodotto da CRT Artificio, Milano

Durata spettacolo: 1h 45’ (con un intervallo)

Note di regia Ho avuto l’onore di ricevere una visita di Samuel Beckett in camerino in occasione di uno dei miei primi spettacoli, A letter for Queen Victoria. Si complimentò con me per il testo frammentato e non sequenziale. Quando Eugene Ionesco recensì il mio primo spettacolo, Deafman Glance, scrisse: “Wilson è andato più lontano di Beckett.”, quindi quando finalmente lo incontrai ne fui molto intimidito. Ho sempre sentito una certa affinità con il mondo di Beckett. Per alcuni versi l’ho sempre sentito vicino al mio lavoro, ma solo adesso, dopo trentacinque anni, ho deciso di accettare la sfida e confrontarmi con lui. Mi piace Giorni Felici perché è allo stesso tempo molto semplice ed estremamente complesso. Si comprende immediatamente la situazione. Se compri il biglietto di uno spettacolo intitolato Giorni Felici, entri in teatro e vedi una donna sepolta fino al collo, puoi dimenticare la situazione e sentirti liberamente coinvolto. Agli inizi della mia carriera, ho visto più volte Madeleine Renaud interpretare Giorni Felici a Parigi. Ne ammiravo la recitazione ed ero preoccupato che non avrei mai trovato un’attrice come lei e mai avrei potuto dirigere uno spettacolo altrettanto bello. Nella mia messinscena vedo lo spazio come una giungla di asfalto e Winnie vi è intrappolata. Le linee sono molto severe, nette. Blu e nere. Ma c’è

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anche un paesaggio magico… una sorpresa. È la prima volta che lavoro con Adriana. La comicità è tutta questione di ritmo e Adriana ha uno straordinario senso del ritmo, il che significa che è anche una grandissima attrice comica. Adoro i suoi enormi occhi, che sono sempre in ascolto. Robert Wilson

Il New York Times ha definito Robert Wilson “una pietra miliare del teatro sperimentale mondiale”. Il suo lavoro si serve di diverse tecniche artistiche integrando magistralmente movimento, danza, pittura, luce, design, scultura, musica e drammaturgia. I suoi spettacoli sono di un’altissima intensità estetica e di grande potenza emotiva e gli hanno procurato il consenso generale del pubblico e della critica in tutto il mondo. Ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui due premi Guggenheim Fellowship (1971, 1980), il premio Rockefeller Foundation Fellowship (1975), la nomination per il Premio Pulitzer (1986), il Leone d’Oro per la scultura alla Biennale di Venezia (1993), il premio Dorothy and Lillian Gish alla carriera (1996), il Premio Europa di Taormina Arte (1997), l’elezione al American Academy of Arts and Lettera (2000) e il premio del National Design alla carriera (2001). È stato nominato Commandeur des arts et des lettres (2002).


Prosa

L’impresario delle Smirne martedì 2 marzo 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) mercoledì 3 marzo 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B) Teatro Stabile del Veneto Teatro Stabile di Catania Fondazione Antonveneta con il sostegno de La Biennale di Venezia

L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE di Carlo Goldoni musiche Nino Rota con Eros Pagni e Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Alberto Fasoli, Piergiorgio Fasolo, Max Malatesta, Giovanna Mangiù, Alvia Reale, Paolo Serra, Enzo Turrin regia Luca De Fusco scene Antonio Fiorentino costumi Maurizio Millenotti elaborazione musicale Antonio Di Pofi coreografie Alessandra Panzavolta luci Emidio Benezzi

Durata spettacolo: 2h 30’ (compreso un intervallo)

Durante la recente tournée de La famiglia dell’antiquario al Festival di Bogotà, Eros Pagni si ritrovò un pianoforte in camerino. Gli prese una gran voglia di cantare e iniziò ad intonare un’aria che mi sembrò uno dei famosi temi musicali della colonna sonora de Il padrino. Eros mi raccontò che quella musica Rota l’aveva composta per una messa in scena de L’impresario delle Smirne firmata da Luchino Visconti e poi successivamente riutilizzata per il film di Coppola. Da quella conversazione nacque l’idea di recuperare la partitura di Rota e allestire questo spettacolo che inizia proprio così, con Eros in un camerino immaginario che canticchia un’altra musica di Rota e accendendosi la sua vera pipa dà inizio allo spettacolo. Ho la fortuna di lavorare da anni con Antonio Di Pofi, premio EtiOlimpici 2008 per le migliori musiche e ultimo assistente di Rota in teatro. Con Antonio, e con Alessandra Panzavolta, mio inseparabile alter-ego registico e coreografico, abbiamo subito pensato che un omaggio a Rota non poteva basarsi solo sulle musiche scritte dal maestro pugliese per l’Impresario ma doveva inevitabilmente includere anche una parte del suo repertorio cinematografico: le colonne sonore de La strada, La dolce vita, Otto e mezzo. Ho allora immaginato di raccontare la storia di un grup-

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po di guitti del 1950, i quali ricevono l’invito di una tournée a Smirne. Abbandonando ogni ambientazione realistica ho immaginato, insieme allo scenografo Antonio Fiorentino, di raccontare la vicenda scopertamente in palcoscenico, di trasformare le camere d’albergo in camerini, la conclusione in uno smontaggio, di mostrare ludicamente varie tecniche scenografiche e di adottare un unico colore, quello teatrale per eccellenza: il rosso. Le musiche neosettecentesche composte da Rota per Visconti sono quindi state tutte concentrate nel terzo atto, in cui il turco Alì riceve i cantanti che aspirano a far parte della sua compagnia e che è diventato un atto di provini. In quella parte dello spettacolo i cantanti si presenteranno in costumi settecenteschi, scelti con Maurizio Millenotti ispirandosi al gusto kitch dell’epoca in cui ogni artista era obbligato ad avere in repertorio abiti di varie epoche. Condensate nel centro dello spettacolo le citazioni settecentesche, abbiamo poi raccontato l’esile vicenda (in cui il testo goldoniano viene sostanzialmente rispettato, adottando solo gerghi dialettali come inizialmente previsto dallo stesso autore) come una sorta di gioco teatrale in cui, come accennavo, la nostra compagnia si racconta. Luca De Fusco


Prosa

foto Bepi Caroli

Un certo signor G

Un certo signor G è l’occasione per rileggere, rivisitare, reinterpretare l’opera di Giorgio Gaber. A più di 35 anni di distanza (Il signor G nasce nel 1970), con mano libera e pudica, ci siamo accostati ad un personaggio, ad uno stile, ai contenuti e ai linguaggi di un artista geniale ed innovatore, sempre autonomo e fedele a se stesso. Il ‘nostro Signor G’ è un’esplorazione nel beffardo, paradossale, buffonesco mondo di questa maschera di uomo comune che si interroga, comicamente impotente, sul senso della propria vita, sempre sfiorata dal pericolo dell’imbecillità e del qualunquismo. Per questo ci siamo ispirati, riproponendole e rimontandole, alle prime esperienze teatrali di Gaber, quelle di Dialogo tra un impegnato e un non so, Far finta di essere sani, Anche per oggi non si vola (siamo tra il 1970 e il 1974), fino all’ultimo disco del 2003, rifacendoci sempre, anche stilisticamente, alle forme del ‘teatro canzone’, invenzione gaberiana continuamente perfezionata nel corso di vari spettacoli, geniale intreccio

mercoledì 17 marzo 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) giovedì 18 marzo 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Teatro dell’Archivolto in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber

UN CERTO SIGNOR G dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Neri Marcorè al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger elaborazione musicale Paolo Silvestri scene e costumi Guido Fiorato luci Aldo Mantovani regia Giorgio Gallione assistente alla regia Giovanni Badino assistente scene e costumi Lorenza Gioberti

Durata spettacolo: 1h 40’ circa (senza intervallo)

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di monologhi e melologhi, musica e canzoni. Neri Marcorè è il signor G più di trent’anni dopo; solo sul palcoscenico, accompagnato da due pianiste, Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger, nella magistrale elaborazione musicale, quasi concertistica, di Paolo Silvestri, a riscoprire un’opera, quella di Gaber e Luporini, da considerare un’invenzione senza tempo di scadenza, un classico moderno che tra ironia, malinconia, istanze civili e comico paradosso si interroga sui destini dell’uomo moderno, in bilico tra utopia, impotenza, razzismo, amore, consumismo, paura e sogno. Un individuo che rischia di perdere i pezzi e che soffre, ci dice Gaber, dei mali più comuni e alla moda: nevrosi acuta, condizionamento totale, visione delle cose vicino allo zero: una persona normale insomma. Giorgio Gallione

Lo spettacolo ha vinto il biglietto d’oro 2007/08 nella categoria produzioni teatri stabili privati.


foto Pascal Victor / ArtComArt

Altri Percorsi

Love is my sin mercoledì 18 novembre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) giovedì 19 novembre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B)

C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord, Paris

LOVE IS MY SIN (L’amore è il mio peccato)

I sonetti di William Shakespeare adattamento Peter Brook con Bruce Myers, Natasha Parry musiche Louis Couperin (1626-1661) interpretate da Franck Krawczyk luci Philippe Vialatte collaborazione artistica Marie Hélène Estienne

Con questa stupefacente raccolta penetriamo nella vita segreta di Shakespeare. Scopriamo il suo diario intimo, le sue confidenze, la sua passione, la sua gelosia, la sua colpevolezza, la sua disperazione e soprattutto il suo interrogarsi sul senso profondo della sua attrazione per un uomo, per una donna - per l’atto stesso dello scrivere. Non è stato facile scegliere tra 154 sonetti. Dovevo far emergere un ritmo drammatico. Come guida, ho seguito le domande latenti nel rapporto tra due persone. Dapprima in una relazione c’è una tranquillità condivisa, poi, poco a poco, compaiono le pene d’amore: separazione, infedeltà, tradimento, fino al disgusto della carne. Nell’ultima fase Shakespeare rappresenta un amore che supera tutto, che si rivela più forte della vecchiaia e della morte. L’amore che vince sul tempo. Con alle spalle una grande esperienza su Shakespeare, Natasha Parry e Bruce Myers ci riveleranno le ricchezze di questi testi: i sopratitoli in italiano ne faciliteranno la comprensione. In un oscuro catalogo di librai si trova un’allusione al fatto che Shakespeare avesse progettato la pubblicazione di certi sonetti nell’anno 1600. Tuttavia, nessun volume apparve allora e Shakespeare conservò i sonetti in forma di manoscritti. Durante l’epidemia di peste che paralizzò Londra tra il 1606 e il 1610, tutti i teatri furono chiusi e la necessità di avere qualche entrata economica spinse Shakespeare a dare alle stampe la raccolta dei sonetti. Lo studio della sintassi, la scelta delle parole, le allusioni ad avvenimenti contemporanei suggeriscono che gli ultimi poemi furono scritti attorno al 1604, periodo di Misura per misura, Re Lear e Othello. Peter Brook

spettacolo con sopratitoli in italiano

Durata spettacolo: 50’ (senza intervallo)

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Altri Percorsi

foto Simone Durante

La licenza

martedì 1 dicembre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) mercoledì 2 dicembre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B) CRT Centro di Ricerca per il Teatro

LA LICENZA progetto e regia Claudio Autelli drammaturgia collettiva testo Claudio Autelli e Viviana Salvati con Marco Cacciola e Francesco Villano luci Simone De Angelis assistente alla regia Ivana Franceschini amministratore di compagnia Andrea Perini tecnico Andrea Kubanski

Durata spettacolo: 1h circa (senza intervallo)

Una classe, un tema da comporre. Enzo e Mino sono due studenti che devono prendere la licenza e realizzare così i loro sogni. Si sono allenati, sono pronti su ogni argomento, non chiedono molto, un lavoro, l’amore, la famiglia, e se ci scappa anche l’amaro. Enzo e Mino si buttano sui loro fogli, riversando un numero infinito di parole su quei fogli che sembrano non riempirsi mai, e tra un argomento e l’altro emergono piano piano le loro pulsioni e le loro paure. Ogni argomento diventa così la scusa per confessarsi, per dirsi qualcosa di sé e vedere l’effetto che fa. Scritto dallo stesso Autelli a quattro mani con la drammaturga Viviana Salvati, lo spettacolo grazie anche al confronto con il pubblico si è sviluppato ulteriormente arrivando ad una seconda tappa che sarebbe riduttivo considerare come ripresa. Il tempo di lavoro del gruppo ha infatti permesso che il linguaggio teatrale della classe si sia fatto più denso e la provocazione, determinata dal permanere sempre nello stesso spazio della classe, ancora più tagliente. Il tempo della storia è il tempo di un tema, il tempo del tema è il tempo di una vita. Una

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vita sublimata nel suo stesso raccontarsi. Nel tempo dell’attesa scorrono i propri sogni, le proprie illusioni e vengono svelate le proprie debolezze. Enzo e Mino rappresentano l’incertezza di fronte ad una scelta. Sono lì sulla soglia, pronti per uscire, stanno solo aspettando che quello accanto si senta pronto a partire mentre il tempo nella classe si dilata e si contrae assecondando le divagazioni, i dubbi e le confessioni di questi due studenti “fuoricorso” tenacemente chini sui loro banchetti, costretti, legati ad essi come ad una zattera che prima o poi lì porterà a riva. Tutta la loro vita, mossa dall’irrinunciabile necessità di partire, è congelata nell’attesa di un momento che non arriva mai... e allora ognuno, con i propri mezzi, cerca di adeguarsi, per costruirsi la propria tana, per raccontarsi le proprie piccole bugie. La classe è un luogo metaforico, un posto della mente in cui si è rimasti imbrigliati, è una condizione di eterna preparazione alla vita. Lo spazio ha le coordinate di una classe, ma allo stesso tempo mantiene tutti i germi di una casa, le sue abitudini e i suoi tempi.


Benji

venerdì 11 dicembre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi - Fuori abbonamento) Paola Di Meglio in

BENJI Adult child/Dead child di Claire Dowie traduzione Anna Parnanzini, Maggie Rose regia Cesare Lievi produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

Durata spettacolo: 1h 5’ circa (senza intervallo)

Altri Percorsi

Scrittrice, attrice, poetessa e pioniera dello stand-up theatre, Claire Dowie ha iniziato operando nel circuito dei teatri alternativi di Londra. La stand-up comedy è un genere tipicamente anglosassone di performance comica ed è rappresentato da una nutrita serie di autori-attori che scrivono e interpretano monologhi (in genere legati al costume) e li provano a loro rischio e pericolo sugli spettatori in luoghi diversi come pub, piccoli teatri, sale alternative. In questo ambito Claire Dowie ha una voce assolutamente riconoscibile e unica perché indaga, a volte in maniera autobiografica, uno dei temi chiave di questi tempi, il tema dell’identità, mettendo in luce tutte le ipocrisie e i condizionamenti che il mondo dei consumi esercita sull’esplosione dei nostri desideri. La scrittura a volte è poesia, a volte è ritmata come un rap, ma in ogni modo esplosiva, penetrante, leggera ed ironica. In Benji la Dowie racconta la storia di un grave disagio psichico mettendo in scena una personalità scissa che per esistere in una collettività oppressiva deve crearsi un amico immaginario. È la storia di una ragazza, una ragazza comune, che ripercorre episodi della sua infanzia, della sua famiglia, della scuola, mettendo in luce la sua inadeguatezza, il suo essere diversa rispetto ai modelli imposti dalla società, il suo chiudersi in se stessa e il suo esplodere nella schizofrenia per manifestare quello che ha dentro che ha tenuto per troppo tempo compresso.

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Quando il dolore non ha parole per dirsi… Quando tutti sembrano lontani e il mondo ce l’ha con noi… Benji è la storia di una sofferenza molto profonda. Benji è un po’ la storia di ognuno di noi alla ricerca di un ascolto vero. I ragazzi lo sanno e lo sanno quelli che si ricordano di essere stati ragazzi. Vilde Mailli psicologa psicoterapeuta

Anni fa, per caso, ho comprato questo testo, l’ho letto e poi ogni volta che sono passata davanti a una libreria ho chiesto se avevano copie di questo libro e le ho comprate. Non volevo che altri scoprissero questa storia, volevo essere io a raccontarla. Ora ci sono riuscita e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutata. La protagonista è una ragazza comune che ha subito una serie di violenze e nessuno si è accorto del suo dolore. Vorrei, nel raccontare la sua storia, sensibilizzare tutti noi ad essere più attenti nel leggere il dolore negli occhi di chi ci è vicino, e vorrei che tutti noi imparassimo da questa ragazza ad essere più ironici verso noi stessi e ad accontentarci con gioia dei piccoli passi avanti della vita. Paola di Meglio


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foto Luca Piva

Scrooge

martedì 5 gennaio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi - Fuori abbonamento)

Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione

SCROOGE Ballata per attori e ombre da Canto di Natale di Charles Dickens

progetto drammaturgico Fabrizio Montecchi, Alessandro Nidi, Bruno Stori musiche e canzoni Alessandro Nidi testi Bruno Stori regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni costumi Evelina Barilli con Giuseppe Fraccaro, Candida Nieri, Gino Paccagnella, Michele Radice luci e fonica Cesare Lavezzoli

Durata spettacolo: 1h 10’ circa (senza intervallo)

La storia di Scrooge, avaro e misantropo riccone nato dalla fantasia di Dickens, è universalmente conosciuta. Scrooge è un perfetto prototipo di uomo avido ed egoista, cieco e insensibile di fronte ai mali del mondo; ma anche un esempio edificante di uomo in lotta con una lacerante presa di coscienza. I viaggi nel passato, nel presente e nel futuro nei quali gli spettri lo conducono nel suo notturno incubo natalizio sono le dolorose e necessarie tappe verso una matura consapevolezza del suo essere nel mondo. Anche se libero dagli eccessi moralistici del racconto dickensiano il nostro Scrooge non rinuncia a parlarci di tutto questo: della grande responsabilità che il nostro essere nel mondo comporta. Abbiamo scelto un tono ironico e canzonatorio perchè esso ci permette quella distanza critica a cui oggi non possiamo rinunciare nel raccontare una storia come questa ma, nello stesso tempo, ci permette di accentuare il suo carattere di “parabola morale”. Abbiamo scelto di farne una ballata con musica e canzoni per dare ancora più forza ai tremendi interrogativi che questa storia ci pone e per evidenziarne la sua assoluta universalità. Abbiamo scelto di raccontarla con

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attori e ombre. Gli attori perché ci testimonino del qui e ora della storia, della sua profonda umanità e attualità; le ombre perché ci conducano, come lo stesso Dickens immaginava, nei tortuosi e misteriosi viaggi di Scrooge nel tempo e nello spazio: veri e propri viaggi in mondi d’ombre. Scrooge è una coproduzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione. Da anni Teatro delle Briciole e Teatro Gioco Vita, pur nella diversità delle poetiche e delle linee artistiche, hanno avviato percorsi di collaborazione instaurando sinergie comuni su alcuni progetti. La coproduzione dello spettacolo Alice nel paese delle meraviglie nel 1997, ad esempio, ma anche collegamenti sull’ospitalità e l’attività sul territorio, collaborazioni e scambi culturali. Scrooge costituisce una nuova tappa di questo percorso, che mette insieme le sensibilità e le esperienze artistiche dei nostri due teatri, per un progetto rivolto ai ragazzi e ai giovani nel quale musica, teatro d’ombre e teatro d’attore si confrontano sulla scena per dare vita ad una rilettura originale del Canto di Natale di Dickens.


Romeo and Juliet (are dead)

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Romeo, Giulietta e Mercuzio non sono per niente contenti del finale che Shakespeare ha riservato loro. Soprattutto Romeo e Giulietta non riescono a darsi pace. Non accettano la loro fine prematura e ritengono che Shakespeare sia stato particolarmente ingiusto e crudele. Per cercare di dare un senso al loro destino, ripetono all’infinito la scena finale. Gli spettatori entrano e assistono a questa scena: Giulietta addormentata nella tomba, Romeo arriva, la crede morta, e si uccide. Giulietta si sveglia, vede il suo amore morto, e si uccide a sua volta. A questo punto Mercuzio interrompe la loro rappresentazione: non ne può più di assistere al finale, propone ai due innamorati di ripercorrere le tappe fondamentali della loro settimana insieme e forse, in questo modo, troveranno le risposte che cercano, forse scopriranno dove Shakespeare ha sbagliato e vedranno se veramente avevano un’altra scelta.

giovedì 4 febbraio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi - Fuori abbonamento)

Charioteer Theatre - Forres (Scozia)

ROMEO AND JULIET (ARE DEAD) da William Shakespeare adattamento e riduzione Nick Fearne e Jennifer Mc Gregor regia Laura Pasetti con Alan Alpenfelt, Julia Dixon-Phillip (cast in via di definizione) produzione Charioteer Theatre con il sostegno di Moray Council, Arts in Moray, Piccolo Teatro di Milano spettacolo in lingua inglese e italiana

Lo spettacolo si pone il doppio scopo di avvicinare il

Durata spettacolo: 1h 10’ circa (senza intervallo)

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pubblico alla lingua e al teatro di Shakespeare. I tre personaggi principali Romeo, Giulietta e Mercuzio rappresentano le scene più importanti della tragedia rigorosamente nell’inglese di Shakespeare e allo stesso tempo commentano in inglese moderno le scene svolte. Mercuzio funge da narratore collegando le scene in italiano e traduce dall’inglese alcuni commenti per facilitare gli spettatori nella comprensione. Romeo and Juliet (are dead) è ambientato ai giorni nostri per sottolineare l’attualità del testo e della storia. Lo spettacolo è molto dinamico, la scenografia inesistente, proprio per dare l’opportunità al pubblico di apprezzare la poesia del testo, stimolare la fantasia e appassionare al teatro, in grado di creare solo con la recitazione le situazioni più drammatiche.


Aspettando Godot

foto Dorkin

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venerdì 12 febbraio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) sabato 13 febbraio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B)

Teatro Out Off

Dopo l’apprezzata messa in scena di Finale di partita nel 2003, Lorenzo Loris si misura con il capolavoro beckettiano attrezzandosi come sempre, ma forse in questo caso con maggior consapevolezza e attenzione, a restituire il testo nella sua potente e devastante forza teatrale, cercando, come il regista stesso afferma, “dentro le regole che Beckett impone”, la libertà della propria interpretazione.

ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett traduzione Carlo Fruttero regia Lorenzo Loris con Gigio Alberti, Mario Sala, Giorgio Minneci, Alessandro Tedeschi, Davide Giacometti scene Daniela Gardinazzi costumi Nicoletta Ceccolini consulenza musicale Andrea Mormina disegno video Dimitris Statiris e Fabio Cinicola luci Luca Siola

Durata spettacolo: 2h circa (compreso un intervallo)

Note di regia È indubbio che attenendosi in modo ferreo alle regole che Beckett ci segnala si pensi di avere poca libertà di interpretazione, ma se si segue la sua gabbia di indicazioni si finisce per immagazzinare un tale bagaglio di informazioni che diventa quasi naturale costruire una regia senza dover rinunciare alla propria libertà creativa. Quando abbiamo messo in scena Finale di partita nel 2003, abbiamo cercato di tenere conto delle indicazioni introduttive al testo ma anche dell’interesse che Beckett aveva nei confronti dei ritratti dipinti da Giorgione. Lo studio di questi quadri ci ha permesso

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di illuminare la scena in modo singolare, restituendo la sensazione di trovarci di fronte a uomini immersi nell’antro nero e buio della loro coscienza. Questo era in linea con quello che Beckett raccontava nel testo, ma nello stesso tempo ci offriva anche un ampio margine di intervento dal punto di vista creativo. Nel rapporto tra Pozzo e Lucky la critica del primo dopoguerra aveva individuato il kapò aguzzino che infieriva contro l’ebreo indifeso, mentre Estragone e Vladimiro sembravano i testimoni attoniti di un orrore incommensurabile. E in quello spazio desertificato i due “clochard” erano diventati il simbolo di un’umanità sterminata dove all’uomo non restava che attendere un domani migliore. Dopo mezzo secolo da allora, nelle nostre metropoli multietniche Aspettando Godot può rappresentare l’emblema di una società in cui l’uomo vive una dimensione spersonalizzante e raggiunge il paradosso di sentirsi solo in mezzo alla moltitudine. Lorenzo Loris


Altri Percorsi

Sandokan o la fine dell’avventura martedì 23 febbraio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) mercoledì 24 febbraio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B)

I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi

SANDOKAN o la fine dell’avventura da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari

scrittura scenica Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano tecnica Federico Polacci costumi Luisa Pucci in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi con il sostegno della Regione Toscana

Durata spettacolo: 1h circa (senza intervallo)

Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate gesta del pirata malese. Perno dell'azione è l'ortaggio, in tutte le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo ornamentale. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d'acqua per il mare del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti di carta, coltellini, tritatutto... Il racconto si affaccia alla mente degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle che contagia. La cucina è casa di Sandokan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem. Fedele all’ideale di un ironico esotismo quotidiano (Salgari non si avventurò mai oltre l’Adriatico) lo spettacolo - attraverso la rifunzionalizzazione di semplici oggetti d’uso - è un elogio all’immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale dei nostri tempi, e al tempo stesso una satira di costume. Piccoli uomini (noi) e i loro grandi sogni si scontrano in un gioco scenico buffo ed elementare. Chi avrà la meglio?

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I Sacchi di Sabbia nascono a Pisa nel 1995. Negli anni la Compagnia si è distinta sul piano nazionale, ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata alla reinvenzione di una scena popolare contemporanea. Già vincitori di due Premi ETI “Il Debutto di Amleto”, I Sacchi di Sabbia ricevono una nomination al Premio Ubu 2003 per lo spettacolo Orfeo. Il respiro (“...per il loro intreccio di ironia, storia e metafisica”) e vincono il Premio Speciale Ubu 2008 con la seguente motivazione: “Per il complesso di un’attività caratteristica dalla vivacità di una scrittura condotta con freschezza creativa e irridente, giunta con Sandokan o la fine dell’avventura a un nuovo capitolo di una ricerca sincera, lunga e appassionata”. In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il lavoro della Compagnia I Sacchi di Sabbia ha finito per concretizzarsi in un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica), nella ricerca di luoghi performativi inconsueti, e sempre con uno sguardo vivo e attento al territorio in cui l’evento spettacolare è posto.


foto Alessandro Basile

Altri Percorsi

La canzone di Nanda venerdì 5 marzo 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi - Fuori abbonamento)

Giulio Casale in

LA CANZONE DI NANDA di e con Giulio Casale dai Diari 1917-1973 di Fernanda Pivano (opera pubblicata da Bompiani) regia Gabriele Vacis scenografia e immagini Lucio Diana

produzione AGIDI

Nuova produzione Debutto: Piccolo Teatro di Milano, novembre 2009

Giulio Casale è scrittore, autore e cantattore di grande talento che negli ultimi anni ha saputo farsi apprezzare dal pubblico portando in teatro due spettacoli che si collocano a pieno merito nel genere del “teatro canzone”: Polli d’allevamento di Giorgio Gaber (produzione Teatro Filodrammatici con Fondazione Giorgio Gaber) e Formidabili quegli anni (produzione Tieffe Teatro Stabile di Innovazione) liberamente ispirato al libro di Mario Capanna. Il nuovo spettacolo, che debutterà in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, sarà dedicato a una delle figure principali del panorama culturale italiano: la scrittrice e traduttrice Fernanda Pivano, amica dello stesso Giulio Casale e grande estimatrice del suo lavoro. Lo spettacolo ripercorrerà le tappe di un’avventura lunga quasi un secolo attraverso i Diari 1917-1973 (opera pubblicata da Bompiani) e i racconti originali che la Pivano ha fatto a Casale negli anni della loro frequentazione, dando vita ad un affresco poetico ricco di immagini e melodie.

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La narrazione sarà accompagnata da immagini inedite e sottolineata da momenti musicali che attraverseranno le tappe più importanti degli artisti legati alla Beat Generation e dei loro più significativi eredi evocati attraverso le parole di Fernanda Pivano, detta Nanda La regia dello spettacolo è affidata all’elegante arte di Gabriele Vacis, considerato uno dei più importanti registi italiani, capace di amplificare la vivida forza di una testimonianza reale e fondere la suggestiva evocazione di un passato, non troppo remoto, con il nostro presente pieno di contraddizioni. La scenografia e l’elaborazione delle immagini sono affidate a Lucio Diana, apprezzato ed eclettico artista multimediale della scena italiana.


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Personaggi giovedì 11 marzo 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Altri Percorsi A-B)

Antonio Albanese in

PERSONAGGI testi Michele Serra, Antonio Albanese collaborazione ai testi Piero Guerrera, Enzo Santin, Giampiero Solari

Durata spettacolo: 1h 30’ circa (senza intervallo)

Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità. La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto LaQualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi. Lo spettacolo Personaggi riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord all’imprenditore che lavora sedici ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino al candidato politico poco onesto, dal visionario ottimista “abitante di un mondo perfetto” al tenero Epifanio con i suoi sogni internazionali. Personaggi, appunto, che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese. In scena uomini del Sud e del

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Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto. Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.

Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre. Antonio Albanese


foto Alessandro Basile

Altri Percorsi

Mistero Buffo martedì 30 marzo 2010 Teatro Municipale - ore 21 (Altri Percorsi A-B)

Paolo Rossi in

MISTERO BUFFO di Dario Fo

produzione AGIDI Nuova produzione

Sarà Paolo Rossi, perfetto giullare dei giorni nostri, l’interprete di questo Mistero Buffo, testo che è valso al suo autore, Dario Fo, la massima delle onorificenze possibili: il Premio Nobel per la Letteratura. Paolo Rossi ha scelto questo testo, considerato un vero e proprio modello per il teatro di narrazione, non solo in omaggio al grande artista che ne è l’autore e a cui lo lega una personale amicizia, ma anche motivato dalle sue potenzialità, che gli permetteranno di valorizzare al meglio le qualità istrioniche da lui possedute. Mistero Buffo è un monologo la cui peculiarità si svela soprattutto nel linguaggio, reso in un mix linguistico che arriva a creare una neo lingua fortemente onomatopeica, il grammelot che richiama i dialetti del nord Italia; una sorta di artificio linguistico utilizzato fin dal Medioevo dai giullari, attori itineranti e compagnie di comici dell'arte che recitavano nelle strade e nelle piazze usando intrecci di lingue e dialetti diversi miste a parole inventate, rafforzandola con una forte mimica e gestualità per arrivare a farsi capire da tutti. Dario Fo, che fin dagli anni Settanta si

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era dedicato allo studio ed all’approfondimento della storia del Teatro Medievale, ricrea a modo suo quel mondo perduto e ne riattualizza la figura del giullare, interprete dei malumori del popolo verso i detentori del potere. Fo rilegge in chiave buffonesca i misteri religiosi e rovescia il punto di vista di chi ascolta sottolineando le mistificazioni di avvenimenti storici e letterari che si sono succeduti nel corso dei secoli. Mistero Buffo ha conosciuto un successo immenso realizzando cinquemila allestimenti in tutto il mondo.


L’aggancio

foto Serena Serrani

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giovedì 8 aprile 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) venerdì 9 aprile 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B)

A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca da un progetto di Dedica Festival Pordenone

L’AGGANCIO dall’omonimo romanzo di Nadine Gordimer

drammaturgia e regia Serena Sinigaglia con Mariangela Granelli e Fausto Russo Alesi scene Maria Spazzi costumi Federica Ponissi disegno luci e direzione tecnica Alessandro Verazzi scelte musicali Alessandro Verazzi assistente alla regia Valentina Escobar tecnico luci Maurizio Marchetti macchinista e fonico Francesco Gravante realizzazione scene Pietro Paroletti

Durata spettacolo: 1h 30’ circa (senza intervallo)

L’aggancio è un romanzo che racconta la storia d’amore tra Abdu, immigrato senza permesso di soggiorno, e Julie, giovane rampolla di una famiglia “bene” di Johannesburg. Una storia d’amore, dunque, e di immigrazione; una storia attuale che affronta due temi centrali dell’uomo contemporaneo e dell’umanità in genere: l’amore e la diversità. Due mondi, due culture che si incontrano e si confrontano. Un confronto-scontro profondo, tra un mondo che affonda le radici nella storia passata, storia millenaria di conquiste e sconfitte, di tradizioni solide come la roccia, e un presente invece che sovverte l’ordine naturale delle cose. Un confronto con un presente paradossale che porta alcuni di “loro” a desiderare noi, e noi, forse inconsapevolmente, a desiderare loro. Forse solo l’amore, forza ancestrale e cieca, forza rivoluzionaria, può per un istante rompere le barriere che ci separano; ma non può durare. Ed è proprio sulla durata, sulla possibilità di costruire un futuro, che si gioca la partita più importante, quella dell’integrazione, del dialogo che per Abdu significa ottenere a tutti i costi un permesso di soggiorno per un paese straniero, miraggio di una

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vita nuova, e per Julie, con un colpo di scena nel finale, significa scoprire se stessa, una nuova Julie e anche un nuovo modo di vivere.

Ho voluto che l’allestimento fosse di una semplicità disarmante. Ho voluto affidarmi alla forza del testo (e della storia che racconta) e a due bravi attori, capaci di fare il resto, capaci, intendo, di dare corpo, voce, umori ai due protagonisti, a lui e a lei, al loro imprevisto e imprevedibile folle amore. La riduzione drammaturgica è stata fatta all’insegna dell’assoluto rispetto della fonte; ho dunque sostanzialmente tagliato e riadattato (con la maggiore delicatezza e sobrietà possibile) il romanzo, riunendo sui soli due protagonisti le fila di un racconto che ovviamente la Gordimer affida a più voci. Ancora una volta ho scelto lui e lei, per raccontare il tutto, e l’ho fatto perché penso che lì è il cuore stesso della vicenda, l’anima più profonda di questo bel romanzo di Nadine Gordimer. Romanzo necessario, un vero “pop d’autore”, come il teatro in cui credo. Serena Sinigaglia


Darwin... tra le nuvole

foto Attilio Marasco

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domenica 11 aprile 2010 Teatro Municipale - ore 16 (Altri Percorsi - Fuori abbonamento)

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

DARWIN… TRA LE NUVOLE un’idea di Luca Boschi, Stefano de Luca e Giulio Giorello regia Stefano de Luca impianto scenografico a cura di Marco Rossi luci Claudio De Pace costumi Luisa Spinatelli con Clio Cipolletta, Gabriele Falsetta, Andrea Germani, Andrea Luini, Silvia Pernarella

Durata spettacolo: 1h 20’ circa (senza intervallo)

Dall’incontro “improbabile” tra un epistemologo, Giulio Giorello, un professore di Fumetto e Cinema d’animazione, Luca Boschi, e un regista di teatro, Stefano de Luca, nasce Darwin... tra le nuvole, originale omaggio a Charles Darwin. Nella cornice di una scenografia “animata” da immagini in parte originali in parte rielaborazioni delle illustrazioni di Darwin, tutte firmate da Luca Boschi, si dipana il viaggio del Beagle, il vascello che in cinque anni avrebbe portato lo scienziato alla scoperta dei luoghi più remoti del mondo: un percorso a tappe in cui ogni nuovo approdo, ogni nuova meta diventa occasione per illustrare alcuni aspetti del sistema evoluzionistico. Il racconto prende le mosse dal desiderio di due ragazze dei giorni nostri di “intervistare” quel tranquillo gentiluomo del Kent che avrebbe promosso in biologia una rivoluzione intellettuale paragonabile a quella iniziata da Copernico in astronomia. Comincia così un viaggio nel tempo attraverso il teatro. Lo scienziato che le ragazze incontrano è un Darwin giovane, praticamente ventenne, l’età nella quale si unì alla spedizione del Beagle, un

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Darwin narratore, entusiasta, fantasioso, tra le nuvole appunto, che ama perdersi nei racconti della sua infanzia e che diventa emblema dell’immaginazione come territorio comune nel quale si muovono allo stesso modo infanzia, teatro e scienza, dell’immaginazione come primordiale strumento di interpretazione della realtà e come possibile scorciatoia per la conoscenza.

Attraverso la “scatola magica” del teatro vogliamo raccontare la storia di un uomo che con sensibilità, serietà e una testardaggine fuori dal comune si avventurò in un’impresa incredibile: andare contro i pregiudizi e rifondare il pensiero scientifico occidentale. Ci siamo innamorati di un’avventura vissuta a vent’anni e di una straordinaria capacità di osservare le cose serbando, sempre, una non comune indipendenza di giudizio. Stefano de Luca


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Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso venerdì 30 ottobre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni) sabato 31 ottobre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni) Lucia Vasini e la Compagnia “Diurni e Notturni”

DA ASPETTANDO GODOT... QUALCOSA DI DIVERSO liberamente ispirato a Samuel Beckett progetto e regia Lucia Vasini e Paolo Rossi aiuto regia Diego Bragonzi assistente Valentina Zorza con ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Piacenza con la partecipazione di Paola Di Meglio produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Dipartimento di Salute Mentale - Ausl di Piacenza con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale” Nuova produzione

Prosegue l’ormai consolidata esperienza del laboratorio teatrale di Lucia Vasini con gli ospiti e gli operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azien- da Usl di Piacenza, avviato grazie a Teatro Gioco Vita nei primi mesi del 2004 e poi proseguito e cresciuto con la costituzione della Compagnia teatrale “Diurni e Notturni”. Dopo il successo della performance Dalla Tempesta (stagione 2007/ 2008), che ha fatto seguito all’esperienza di Bonjour, Madame. Bonne nuit, Monsieur. Il cielo visto dalla terra (stagione 2005/2006), ancora una volta alle prese con la scena il “gioco teatrale” di Lucia Vasini e della Compagnia “Diurni e Notturni”, che questa volta si confronteranno con Aspettando Godot e altre opere di Samuel Beckett. In questi anni di lavoro in mezzo a tante difficoltà, si è comunque materializzato un metodo tutto nostro, simile all’atteggiamento dell’agricoltore nel coltivare la terra. Questo è uno spettacolo che viene creato giorno dopo giorno dall’intelligenza degli attori, da Ivo, Rino, Luana, Lucia, Marco, Giorgio, Domenico. L’idea registica nasce in maniera collettiva, anche il testo è collettivo, ci aiuta l’intuizione, che quando arriva è come una saetta ed è la benvenuta. Tra noi rispettiamo

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la visione e, quando arriva, partiamo da questa e costruiamo un percorso di puro artigianato, mattone su mattone. Ho sempre seguito nelle mie scelte artistiche una visione, delle immagini, in un primo momento intuitivamente e poi, dopo averle concretizzate, ho spesso cercato di capire il perché. Il titolo, ad esempio, nasce da uno sbaglio, ma quello sbaglio mi ha convinto a seguire con fiducia il percorso che forse era già segnato. Il nostro metodo si basa molto su questo, l’errore diventa un indirizzo di un qualcosa da scoprire. Temi del nostro testo: il linguaggio, lo spazio, il tempo, l’attesa, e Quelli che cadono, un radiodramma scritto da Beckett; una perdita di equilibrio, un equilibro precario, un nostro equilibrio. Anche la scenografia vivrà di un equilibrio obliquo, stabile nell’instabilità, che rischia di cadere ma non cade. Personaggi universali senza tempo ossessionati dal tempo. Due clowns, Estragone e Vladimiro che aspettano Godot vicino all’albero; Pozzo, Lucky e il ragazzo, e poi altri personaggi già esistenti di altre commedie di Beckett che entreranno in scena, citando attraverso l’uso del corpo Quelli che cadono. Ringraziamo chi ci dà la possibilità di “commettere” atti creativi. Grazie a tutti quelli che credono in noi. Lucia Vasini


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Last blues, to be read some day lunedì 8 marzo 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni)

L’Albero di Giuda presenta Fumatori di Carta

LAST BLUES, TO BE READ SOME DAY Un omaggio a Cesare Pavese

di Cecilia Gragnani e Sara Urban regia Cecilia Gragnani arrangiamenti musicali Marco Giongrandi con Daniele Gaggianesi, Marco Giongrandi, Cecilia Gragnani, Sara Urban

Durata spettacolo: 1h circa (senza intervallo)

Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla. Cesare Pavese Un recital ispirato alla storia d’amore di Cesare Pavese con l’attrice Constance Dowling, musa in cui si riassumono tutte le donne amate e perdute dal poeta. A fare da filo conduttore, da specchio della storia di questi amori, è il blues. Un microfono anni ’40, due bicchieri di whisky e una chitarra. Una macchina da scrivere, un paravento e una valigia. La scena è divisa in due spazi: un night americano, in cui si sta svolgendo un concerto, e la stanza di Pavese (la sua stanza o la stanza in cui si è suicidato?), il luogo della rievocazione, del gioco teatrale e dell’elaborazione del lutto. Lo spettacolo si apre con la fine del concerto, appunto con il Last blues, to be read some day. Pavese si congeda dal pubblico, per lasciare spazio al ritorno di Connie, l’ultima donna amata, l’attrice alla ricerca di fortuna nell’Italia del Neorealismo, nella quale egli scorge quella cultura americana tanto studiata e vagheggiata. Connie ritorna “con il peso della tua morte sulle spalle”. L’arrivo di Connie dà inizio alla rievocazione di una serie di figure femminili, amate o soltanto cantate da Pavese,

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che ironicamente riflette, in un gioco vagamente brechtiano, sulla propria concezione dell’amore e sul rapporto tra l’irrazionale femminino e la poesia. Il concerto, intanto, è ricominciato e i piani spazio temporali si intrecciano in un dialogo continuo tra la musica e la scena. Una prostituta, una ragazzina, una soubrette del varietà, una “lavoratrice stanca” incontrata su un treno - donne “sempre soltanto vedute/sempre soltanto sognate” - e ancora Connie, impegnata nel tentativo di raccontare al pubblico l’uomo Pavese e di comprendere la natura di quell’amore che li aveva legati, nell’inestricabile dissidio fra amore e morte. Il percorso della donna si conclude con il “testamento” della loro storia: la lettera che accompagna l’ultima poesia scritta per lei, appunto Last blues, to be read some day. Nella circolarità della struttura teatrale si chiude lo spettacolo con la fine del concerto, in un’ideale comunanza di sentire fra Connie e la cantante, fra la letteratura pavesiana e il blues: “I met a woman once, who told me a striking story about a love. Tonight we want to tell you her story. So here we go with our Last Blues”. Un progetto che nasce dall’incontro fra attori e musicisti e dall’interesse di indagare il rapporto fra la poesia di Cesare Pavese e il blues, musica che amò e a cui si ispirò nella composizione di numerose raccolte poetiche.


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I ciechi giovedì 27 maggio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni) venerdì 28 maggio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni)

Società Filodrammatica Piacentina Scuola di perfezionamento teatrale

I CIECHI di Maurice Maeterlinck

progetto a cura di Carmelo Rifici

Nuova produzione

Con la messinscena de I ciechi continuano le collaborazioni eccellenti della Filo con personaggi di spicco della scena italiana. Carmelo Rifici, diplomatosi nel 2000 alla scuola dello Stabile di Torino, assistente alla regia di Luca Ronconi, enfant prodige della regia italiana per le sue messinscene di Giro di vite di Henry James e La tardi ravveduta di Giuseppe Giacosa, ha vinto nel 2005 il Premio della critica teatrale come miglior regista emergente. Del 2006 è la regia de La signorina Julie di Strindberg e de I giusti di Camus; nel 2007 firma Lunga giornata verso la notte di O’Neill con il Teatro dei Filodrammatici di Milano. Nel 2007 cura la regia de Il nemico di Julien Green al Festival di San Miniato e nel 2008 Una notte di maggio di Abraham Yehoshua, entrambi con protagonista Elisabetta Pozzi. Sempre del 2008 è Chie-chan ed io tratto dal romanzo di Banana Yoshimoto, messo in scena per il Napoli Teatro Festival. Nel 2009 Rifici ha curato la regia de I pretendenti di Jean-Luc Lagarce e Il gatto con gli stivali di Passatore/Tieck, produzioni del Piccolo Teatro di Milano. Il regista tornerà allo Stabile milanese anche nel 2010 per il progetto dedicato al drammaturgo Lars Norén, mettendo in scena Dettagli. Carmelo Rifici è direttore della scuola di teatro del Litta di Milano. Alla richiesta di curare un laboratoriospettacolo per gli attori della Scuola di

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perfezionamento della Società Filodrammatica Piacentina, ho risposto con piacere stante la quinquennale collaborazione che mi lega alla Filo nell’ambito delle iniziative didattiche della stessa. Ho dunque proposto di continuare il lavoro, iniziato l’anno prima a livello di stage, su I ciechi di Maurice Maeterlinck, uno dei testi più importanti del simbolismo fiammingo e forse tra i più alti per il suo linguaggio lirico e antinaturalista. Il testo di Maeterlinck si pone come un caposaldo del dramma moderno, distrugge il concetto di azione teatrale, per sostituirlo con un concetto di costruzione contemporanea: la situazione. Concetto che nel ‘900 porterà al teatro i grandi capolavori di Samuel Beckett. I ciechi non sono altro che un gruppo di persone perse in un bosco e in attesa di essere riportate all’ospizio da un prete in realtà morto. L’inquietudine che questa situazione di continua attesa porterà, condurrà gli stessi personaggi ad una fine inconsapevole e alquanto macabra. Il laboratorio si svilupperà lungo l’arco della stagione 2009/2010 in tre blocchi di lavoro per terminare con l’allestimento a maggio al Teatro dei Filodrammatici. Partirà dall’approccio e dalla comprensione del testo fino alla messinscena passando per le tappe principali della ricerca: l’analisi drammaturgica delle scene, l’analisi fisica attraverso il movimento nello spazio e l’improvvisazione corale e la creazione dei personaggi. Carmelo Rifici


foto Fabian

Teatro Danza

Latino America sabato 19 dicembre 2009 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro Danza) Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei

LATINO AMERICA Trilogia (creazione per 6 danzatori) ideazione, coreografia e regia Monica Casadei creato con e interpretato da Vittorio Colella, Chiara Guglielmi, Ambrose Laudani, Erika Melli, Sara Muccioli, Emanuele Sciannamea musiche originali Luca Vianini elaborazione musicale Mauro Casappa ideazione luci Monica Casadei video Emanuele Sciannamea produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei in collaborazione con CID-Centro Internazionale Danza di Parma con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna-Assessorato alla Cultura e Cultura d’Europa, Provincia e Comune di Parma con il sostegno di Autocentro Baistrocchi-Concessionario Skoda

Durata spettacolo: 1h e 25’

A partire dal 2005 la Compagnia Artemis Danza si è dedicata intensamente alla realizzazione del progetto di residenze artistiche all’estero “Artemis incontra culture altre”, scegliendo come meta il continente latino americano in tre distinti viaggi in Messico (2007), Cuba (2006) e Brasile (2005). Latino America.Trilogia nasce dall’esigenza di consegnare ad una nuova sintesi le esperienze umane e creative vissute in un caleidoscopio di situazioni, ritmi, colori e sonorità che riflette l’immagine dei tre paesi. Coreografie ora ieratiche e rituali, ora crude e sanguigne. Quadri di vivida e colorata quotidianità carioca. Archetipi e simboli delle antiche civiltà mesoamericane che parlano al nostro presente di un collasso imminente. Dignità e forza di sopravvivenza sospesa tra passato e futuro del popolo cubano. Monica Casadei e Artemis Danza Premio della critica “Danza &Danza” 2000 (Miglior coreografa della nuova generazione) Premio “Anita Bucchi” 2007 (Miglior coreografia dell’anno: Cuba 2006. La rivoluzione energetica). Laureata in Filosofia all’Università di Bologna con una tesi su Platone e la danza, Monica

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Casadei ha acquisito una solida preparazione nelle tecniche di danza contemporanea occidentale apprese in Italia, Francia e Inghilterra. Decisive nel suo percorso formativo, inoltre, le contaminazioni orientali derivate dai soggiorni in India e Cina e dallo studio delle arti marziali. Nel 1994 inizia in Francia la sua avventura di coreografa fondando la Compagnia Artemis Danza, di cui diviene la direttrice artistica e principale coreografa. Nel 1997 si trasferisce in Italia, maturando ad oggi 24 creazioni per un’équipe stabile di dieci elementi, che sono state presentate oltre che nei principali teatri e festival italiani, in prestigiose manifestazioni internazionali in Francia, Belgio, Svizzera, Albania e Colombia. Monica Casadei ha inoltre curato le coreografie di numerosi spettacoli teatrali e d’opera e la direzione artistica di rassegne e festival di danza. La Compagnia Artemis Danza è sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia e dal Comune di Parma. Dal 1998 al 2007 è in residenza al Teatro Due-Teatro Stabile di Parma e Reggio Emilia. Nel 2007 è inoltre membro del WDA-World Dance Alliance Europe sotto l’egida del IDC-ITI/UNESCO.


Teatro Danza

Alma de tango sabato 16 gennaio 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro Danza) Compagnia Naturalis Labor

ALMA DE TANGO uno spettacolo di musica e tango coreografia e regia Luciano Padovani coreografie di tango di e con Elena Garis Marcelo Ballonzo Silvina Aguera Sebastian Roberto Romero Loredana De Brasi Tobias Bert Luciano Padovani musica dal vivo con il quartetto Lumière de tango bandoneon Marco Fabbri pianoforte Massimo Tagliata contrabbasso Samuele Pasini flauto Cristina Bertoli musiche Piazzolla, Di Sarli, De Angelis, Pugliese, Stamponi, Bardi

Durata spettacolo: 1h 10’ (senza intervallo)

Il tango ha la tristezza dei crepuscoli di Buenos Aires. Chi lo canta non ha mai fretta di finire, come se temesse una conclusione drammatica. Chi lo balla ne interpreta una languida malinconia. Chi lo suona trasforma in musica un repertorio caotico di sentimenti, solitudine, odio, burla, rancore, vendetta, desiderio, intrigo, felicità, vicissitudini di quartieri porteni, barrios, talvolta miserabili e malfamati. Ascoltando il tango si avvertono guizzi di lame, fruscii di sottovesti, porte che si chiudono per sempre e fischi di bastimenti che partono per chissà dove. Un braccio, un passo, la mano, una voce, il bandoneon, una canzone. Ed ecco il tango. Il tango è così. Così. E mille storie ancora.

La danza è, in fondo, un naturalis labor: un “lavoro” del corpo, paziente e necessario, quotidiano e faticoso, caratterizzante e costruttivo; “naturale” come un gesto, come il corpo che lo produce, come l’occhio che lo vede, come il tempo che lo consuma... insieme condizione dell’artista e

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funzione sociale, ricerca di semplicità e di immediatezza. Il resto è forma. Luciano Padovani

Creata nel 1988 da Luciano Padovani con sede organizzativa e operativa a Vicenza, la Compagnia Naturalis Labor è riconosciuta e sostenuta da Ministero dei Beni e Attività Culturali, Regione Veneto, Comune di Vicenza, Comune di Comacchio. Attualmente compagnia residente a Comacchio (FE), svolge un continuativo lavoro di ricerca e pedagogia sulla danza contemporanea, progetta e realizza spettacoli ed eventi unici, coproduzioni con Teatro Olimpico di Vicenza, Oriente Occidente, Bassano Operaestate Festival, AbanoDanza, Pergine Spettacolo Aperto, Festival d’Autunno, Segni Barocchi, Concerti in Villa, ed è impegnata in tournée in Italia e in Europa.


Teatro Danza

Stili con Stile a cura di domenica 14 febbraio 2010 Teatro Municipale - ore 15.30 (promozione riservata agli abbonati di Teatro Danza) Compagnia Junior Balletto di Toscana Nazionale Italiana Danza under 21 diretta da Cristina Bozzolini

STILI CON STILE coreografie d'autore Jeux coreografia Eugenio Scigliano musica Claude Debussy 3D coreografia Mauro Bigonzetti musica David Byrne Suite da “Sonata in La minore” coreografia Fabrizio Monteverde musica Franz Schubert Dust coreografia Eugenio Scigliano musica Fryderyk Chopin Le Spectre de la Rose coreografia Fabrizio Monteverde musica Carl Maria Von Weber Modernismo coreografia Arianna Benedetti musica Mikael Stavostrand programma soggetto a variazioni Durata spettacolo: 1h 10’ circa

La Compagnia giovanile Junior Balletto di Toscana, diretta da Cristina Bozzolini, con la collaborazione di Silvia Chirico, in qualità di maître de ballet ed assistente alle coreografie, costituisce la struttura produttiva di tirocinio professionale della Scuola del Balletto di Toscana. Rappresenta una qualificata occasione di debutto sulle scene, con modalità rigorosamente professionali, sia artistiche che tecniche ed organizzative, per un organico selezionato, mediamente di 16/18 elementi, giovani danzatori, tra i 16 ed i 20 anni, di promettente talento, espressione dei livelli qualitativi dei Corsi superiori di formazione professionale del Dipartimento Danza classica e del Dipartimento Danza modern-jazz e contemporanea della Scuola del Balletto di Toscana, a conferma delle eccellenti capacità formative di quella che è una delle migliori e più innovative Scuole italiane di danza, con un “palmarés” di oltre 80 propri ex allievi, professionisti in carriera, in importanti corpi di ballo, compagnie e gruppi di danza in Italia ed in Europa. Con chiarezza propositiva il programma artistico richiama la

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linea culturale, impressa nella cronaca e nella storia della danza italiana degli ultimi decenni, dalla mitica formazione del Balletto di Toscana, sempre guidata da Cristina Bozzolini, con l’affermazione del primato della coreografia e della danza pura, articolata per linee trasversali in una pluralità di linguaggi espressivi, dal neoclassico al contemporaneo, al modern-jazz ed all’hip-hop, sempre valorizzata dalla creatività sia di Autori di grande prestigio, nazionale ed internazionale, che emergenti di sicuro talento. Il repertorio della Compagnia, oltre alla ripresa di coreografie di Roberto Sartori Fabrizio Monteverde ed Arianna Benedetti, si è arricchito, nelle ulteriori e qualificate presenze in scena in importanti teatri e festival, grazie alle collaborazioni con coreografi quali Mauro Bigonzetti, Eugenio Scigliano, Antonio Colandrea, Walter Mattini, Cristina Rizzo.


Teatro Danza

I speak Kathak sabato 6 marzo 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro Danza)

Compagnie Kaléïdans’Scop (Francia/India) Isabelle Anna

I SPEAK KATHAK coreografia Isabelle Anna danzatori Isabelle Anna, Quincy Charles, Aurélie Oudiette I speak Kathak improvvisazioni musicali Jaikishan Maharaj Spanish ketchup musica Isaac Albéniz Mon Boléro musica Maurice Ravel Trilogie musica Luigi Nono

Durata spettacolo: 1h 10’ circa

Isabelle Anna viene dalla Francia, ma il suo percorso è legato a doppio filo con l’India. Isabelle ha cominciato a studiare danza piccolissima, a cinque anni, iniziando la sua formazione dal Bharata Natyam, la danza classica del Sud dell’India. L’avvicinamento al Kathak risale al 1998, quando Isabelle conosce Sharmila Sharma al centro Mandapa di Parigi, luogo di riferimento per gli amanti delle arti e della cultura indiane. Tre anni dopo la ballerina decide di proseguire i suoi studi in India, ottenendo in seguito il diploma di Studi Superiori all’Università Kathak Kendra di Nuova Dehli e il riconoscimento ufficiale da parte del governo indiano come rappresentante all’estero del Kathak. Studiosa delle origini etniche del Kathak e allieva di Pandit Jaikishan Maharaj, appartenente a una famosa dinastia di artisti di Kathak, Isabelle Anna ha fondato nel 2007 la sua compagnia Kaléïdans’Scop. I speak Kathak è una delle ultime creazioni di Isabelle Anne interpretata dall’artista insieme a Quincy Charles. Originario di Trinidad, Quincy Charles è un virtuoso della danza indiana che ha studiato

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a Londra e a Nuova Dehli. Lo spettacolo invita a un’immersione completa nel Khatak sotto il profilo coreografico, testuale e musicale. È un’esplorazione coreografica dell’universo sonoro e visuale della percussione, sia essa di strumenti, di voci o di corpi, e del suo potere di creazione del movimento. Il lavoro coreografico realizzato sul Bolero di Ravel si inserisce in una ricerca sulla traduzione visiva del ritmo. Questa ricerca utilizza danze etniche come danze basche, flamenco, danze gitane, persiane, yiddish… La stessa ricerca, con la quale Isabelle Anna innesta la tecnica della danza kathak su sue coreografie accompagnate da musiche occidentali, si ritrova anche in Spanish Ketchup. Trilogie, basata sulle musiche del celebre compositore contemporaneo Luigi Nono, parte da una ricerca di astrazione che si apre ad un più vasto campo di esplorazione a partire da altre musiche occidentali, come la musica elettro-acustica e tutti gli altri tipi di musica che non utilizzano strumenti classici.


foto Marco Davolio

Teatro Danza

Zerogrammi sabato 17 aprile 2010 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro Danza)

Teatrofficina Zerogrammi

ZEROGRAMMI uno spettacolo di e con Emanuele Sciannamea e Stefano Mazzotta regia, coreografia ed interpretazione Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea collaborazione all'allestimento e luci Chiara Guglielmi costumi e video Zip

Durata spettacolo: 55’ (senza intervallo)

Due orsacchiotti di pezza e una Barbie con la testa attaccata con lo scotch per trastullarsi in un surreale Dejeuner Sur l'Herbe che pare dipinto da Jacques Tati. Giochi di due Candide tra Cochi e Renato e Stanlio e Ollio al teatro di Marcel Marceau e Merce Cunningham vestiti come teneri matti del paese coi berretti, quelli col paraorecchie da pilota della grande guerra in tempo di pace. Due clown di uno spettacolo leggero come un amore all'inizio, lieve come il vento più dolce di una serata di primavera di quando c'erano ancora le mezze stagioni: bello e delicato come quel qualcuno che ognuno di noi ha, o aspetta, per i momenti belli e senza pensieri. Quei momenti senza il cui ricordo non potremmo vivere. Sergio Gilles Lacavalla Premio Miglior Spettacolo Festival Giocateatro 2009 “Per l’originalità del percorso di ricerca e le eccellenti qualità performative dei due danzatori, che generano uno spettacolo poetico, giocoso e ironico, godibile a più livelli di lettura”. Primo premio di coreografia Città di Rovereto/Festival OrienteOccidente “Bisogna fare le cose serie con leggerezza e le cose leggere con serietà, dice il poeta. Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea mettono in pratica questa massima con un senso

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dell’ironia, una precisione di movimento e uno strano lirismo che fanno di Zerogrammi un bel momento di danza, quasi surreale”. Zerogrammi è quel particolare stato di grazia che ci permette di vedere le cose, dalle più semplici alle più complesse per quello che sono, finalmente intelligibili, palesarsi tutte nella loro forma più elementare, con un peso pari a zero, come il verso di una poesia, come la musica. Così semplici da lasciarsi svelare senza commenti, come amori incondizionati e gratuiti. Così leggere da dissolversi nell'aria ed indelebili al contempo. Quando questo stato si realizza, le cose del mondo diventano chiare, ed il sentimento che deriva dal contatto con esse, che vorremmo spiegare con parole, non ha più bisogno di parafrasi ridondanti, esemplificazioni, per essere comunicato. Perchè, già ridotto ai minimi termini, tocca senza passare per la ragione. Così vorremmo il rapporto con lo spettatore! Ma poiché il linguaggio coreografico contemporaneo sembra voler puntualmente trascendere la narrazione, abbiamo spesso il presentimento di mancare delle conoscenze necessarie alla sua comprensione. Una comprensione che pare riservata a quei pochi intenditori capaci di coglierne meccanismi ritmici, retorici, metrici.


A teatro con gusto Non è un caso che questa idea tra il ludico ed il culturale sia nata conversando a tavola con Diego, quando la mente si alleggerisce delle ansie quotidiane per ritrovare più serenità e piacere. Il teatro in fondo è esso stesso un luogo ove ritemprarsi, lasciando che gli artisti ci prendano per mano e ci conducano per sentieri nuovi e misteriosi, allontanandoci per qualche attimo dal consueto. Questa analogia ci ha fatto pensare che cucina, cultura e teatro sono tra loro complementari rifugi dell’essere e sarebbe stato bello tentare di farli convivere. La cucina ed i suoi prodotti danno piacere, ma soprattutto lo fanno se (come gli attori a teatro) ci sanno anche raccontare storie, vecchie e nuove, che ci arricchiscono e ci fanno guardare i piatti con occhi diversi. In questa luce abbiamo pensato l’iniziativa A teatro con gusto, che mescola l’ap-

prendimento della preparazione pratica di un piatto con la sua collocazione nella storia, sino al piacere finale del suo consumo; cercando così di seguire la strada maestra tracciata dal grande storico della alimentazione Giovanni Rebora, mio maestro spirituale e autore del celebrato volume La civiltà della forchetta, a cui è dedicata la serata di apertura. A teatro con gusto perché essere insieme sul palcoscenico a gustare i piatti significa, nelle nostre intenzioni, che ognuno diviene nello stesso istante spettatore ed attore di questa peculiare rappresentazione, nuova ed antica nello stesso tempo. Giancarlo Spezia Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza

venerdì 29 gennaio 2010 - ore 20.30 Teatro Comunale Filodrammatici

venerdì 26 febbraio 2010 - ore 20.30 Teatro Comunale Filodrammatici

L’Appennino genovese a tavola: tre piatti invernali tra tradizione e attualità

Il maiale e la cucina della bassa: Peppone e Don Camillo a tavola

presentazione della serata Giancarlo Spezia e Sergio Rossi

presentazione della serata Giancarlo Spezia

dimostrazione della preparazione della Torta Pasqualina Enrichetta Trucco, cuoca genovese

dimostrazione della preparazione dei ciccioli primo piatto anolini in brodo con due varianti di ripieno

primo piatto gnocchi di farina di castagne fatti a mano, con crema di latte e formaggetta

presentazione e lettura di brani da La dispensa di Don Camillo di Andrea Grignaffini - con l’autore

presentazione e lettura di brani da Tagli scelti di Giovanni Rebora - Federico Rebora

secondo piatto gambone lesso o cappello del prete

secondo piatto Torta Pasqualina di bietole e prescinseua

“L’allevamento del maiale di alta qualità: una opportunità per la nostra provincia” - prof. Ermes Frazzi, docente di costruzioni rurali e territorio della Università Cattolica del Sacro Cuore

lettura di brani da Tagli scelti di Giovanni Rebora dessert dolce di patate al cacao, ideato e realizzato da Sergio Rossi e Enrichetta Trucco per il Consorzio della Quarantina in occasione dell’Anno Mondiale della Patata (FAO-IYP 2008)

dessert torta sbrisolona

in collaborazione con l’Istituto statale di istruzione superiore agraria e alberghiera “Raineri-Marcora”

in collaborazione con l’Istituto statale di istruzione superiore agraria e alberghiera “Raineri-Marcora”

serate a pubblico limitato - prenotazione obbligatoria 38


Oltre il sipario

Lo spettacolo e la sua sintassi incontri nelle scuole propedeutici alla visione di Darwin …tra le nuvole a cura del Settore Proposte Culturali del Piccolo Teatro di Milano per le scuole Charles Darwin: un personaggio tra scienza e teatro incontro di approfondimento con esperti di teatro, letteratura e scienza a cura del Settore Proposte Culturali del Piccolo Teatro di Milano per gli insegnanti, gli studenti e tutto il pubblico

Ditelo all’attore Incontri con i protagonisti della stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale un modo informale e spontaneo per conoscere attori e interpreti al di fuori del loro ruolo in scena durante lo spettacolo

Effetto Zoom Incontri intorno alla visione di spettacoli della stagione di prosa per mettere a fuoco i segni del linguaggio teatrale per gli insegnanti, gli studenti e tutto il pubblico a cura di Roberta Zanoli

Filumena Marturano. Teatro - Cinema Incontri, conferenze e proiezioni attività collegate all’ospitalità a Piacenza dello spettacolo Filumena Marturano de La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, regia di Francesco Rosi a cura di Roberta Zanoli per tutto il pubblico

Progetto Beckett Aspettando Beckett. Viaggio nella drammaturgia di Samuel Beckett incontri nelle scuole per approfondire la conoscenza dell’opera del grande scrittore, propedeutici alla visione di Giorni Felici, Aspettando Godot, e Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso a cura di Chiara Merli per le scuole secondarie superiori La sostanza dell'attesa conversazione attorno alle messinscene beckettiane Aspettando Godot e Da aspettando Godot... qualcosa di diverso con la compagnia Teatro Out Off, Lucia Vasini e la Compagnia Diurni e Notturni a cura di Chiara Merli per gli insegnanti, gli studenti e tutto il pubblico

Il disagio a teatro Incontri collegati all’ospitalità dello spettacolo Benji a cura del Dipartimento di Salute Mentale - Ausl di Piacenza per le scuole secondarie superiori e tutto il pubblico

In cerca d’autore Shakespeare nella lingua di Shakespeare

Il teatro di Pirandello e il grande schermo Il cinema come lente di ingrandimento per indagare i risvolti dell’opera pirandelliana: un percorso tra palcoscenico e schermo alla ricerca della “grande magia” a cura di Chiara Merli per le scuole secondarie

Laboratorio di interpretazione fisico-linguistica collegato alla visione dello spettacolo Romeo & Juliet (are dead) a cura di Laura Pasetti e Charioteer Theatre per insegnanti e studenti delle scuole secondarie

Protocollo d’Intesa Piccolo Teatro di Milano

Lucia Vasini e Compagnia “Diurni e Notturni”

Progetti realizzati con il Piccolo Teatro di Milano nell’ambito del Procollo d’Intesa sottoscritto con Teatro Gioco Vita attività collegate all’ospitalità a Piacenza dello spettacolo Darwin...tra le nuvole

Laboratorio teatrale per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza a cura di Lucia Vasini

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A teatro con gusto

Dentro il teatro

L’Appennino genovese a tavola: tre piatti invernali tra tradizione e attualità

Incontri di introduzione ai linguaggi della scena a cura di Chiara Merli

Il maiale e la cucina della bassa: Peppone e Don Camillo a tavola

La magia del teatro per le scuole primarie

a cura di Giancarlo Spezia per tutto il pubblico

Capire lo spettacolo teatrale per le scuole secondarie di primo grado Leggere lo spettacolo teatrale per le scuole superiori

Progetti Teatro Gioco Vita L’origine della figura - Verso il teatro d’ombre/parte seconda laboratorio triennale di formazione per insegnanti, educatori, animatori a cura di Nicoletta Garioni

Gli elementi del teatro Percorso di formazione e aggiornamento per insegnanti a cura di Chiara Merli

Dietro il sipario E ancora…

Incontri di presentazione della stagione di prosa Tre per Te 2009/2010 Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della stagione 2009/2010 Incontri di approfondimento sugli spettacoli della stagione 2009/2010 a cura di Chiara Merli per le scuole, le biblioteche e i gruppi organizzati

Incontri nelle scuole, formazione degli insegnanti, progetti per giovani e studenti, incontri nelle biblioteche, workshops e conferenze

La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore

Un progetto di Teatro Gioco Vita, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, per coinvolgere il pubblico non più solo come spettatore, ma come protagonista, primo attore di quell’esperienza unica e coinvolgente che è il teatro. Attraverso laboratori, incontri, lezioni, performance, conferenze.

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Tre per Te > INFO

L’abbonamento Teatro Danza comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Comunale Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak, Zerogrammi.

Abbonamento TEATRO DANZA PLUS (5 spettacoli) Platea e 60 (intero) e 55 (ridotto) Galleria e 45 (intero) e 40 (ridotto) L’abbonamento Teatro Danza Plus comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Comunale Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak, Zerogrammi; al Teatro Municipale Stili con Stile.

BIGLIETTERIA TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Teatro Comunale Filodrammatici Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Tel. 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici) Fax 0523.338428 E-mail biglietteria@teatrogiocovita.it Orari di apertura della biglietteria di Teatro Gioco Vita • dal 1° settembre al 31 ottobre 2009: dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18, sabato ore 10-13 • dal 3 novembre al 23 dicembre 2009: dal martedì al venerdì ore 15-18, sabato ore 10-13 • dal 4 gennaio 2010: dal martedì al venerdì ore 15-18 Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 19 (quindi, per gli spettacoli al Teatro Municipale, in via Verdi 41; per gli spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici, in via Santa Franca 33).

Per le recite pomeridiane, l’apertura della biglietteria nella sede della rappresentazione è prevista dalle ore 14. I biglietti sono in vendita anche on-line al sito internet www.teatrogiocovita.it

Abbonamento 2 PER TE (abbonamento Prosa + Altri Percorsi) - 16 spettacoli Platea e 240 (intero) e 205 (ridotto) Galleria e 188 (intero) e 165 (ridotto) L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi, Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La licenza,Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.

Abbonamento 3 PER TE (abbonamento Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza) - 20 spettacoli Platea e 272 (intero) e 233 (ridotto) Galleria e 216 (intero) e 194 (ridotto) L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi, Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La licenza, Latino America, Alma de tango, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, I speak Kathak, L’aggancio, Zerogrammi.

Pass PRE/VISIONI (3 spettacoli) e 12 posto unico non numerato Il Pass Pre/Visioni comprende i seguenti spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso, Last blues to be read some day, I ciechi.

Offerte SPECIALE/STUDENTI Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli) e 62 con posto in galleria

ABBONAMENTI Abbonamento PROSA (9 spettacoli) Platea e185 (intero) Ingresso palco e108 (intero) Posto palco* e170 (intero) Galleria numerata e141 (intero) Galleria non numerata e108 (intero) Loggione e 84 (intero) Loggione non numerato e 49

Abbonamento TEATRO DANZA (4 spettacoli) Platea e 55 (intero) e 50 (ridotto) Galleria e 40 (intero) e 35 (ridotto)

L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Personaggi, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La licenza, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.

e160 (ridotto) e 98 (ridotto) e138 (ridotto) e125 (ridotto) e 98 (ridotto) e 68 (ridotto)

L’abbonamento Prosa comprende i seguenti spettacoli al Teatro Municipale: Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Un certo signor G. *L’abbonamento Posto palco potrà essere messo in vendita previa disponibilità di palchi per l’intera stagione e a discrezione della Direzione

Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli) Platea e 94 (intero) e 78 (ridotto) Galleria e 70 (intero) e 62 (ridotto) L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Personaggi, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La licenza, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.

Abbonamento TEATRO DANZA (4 spettacoli) e 30 con posto in galleria L’abbonamento Teatro Danza comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Comunale Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak, Zerogrammi.

Abbonamento TEATRO DANZA PLUS (5 spettacoli) e 35 con posto in galleria L’abbonamento Teatro Danza Plus comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Comunale Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak, Zerogrammi; al Teatro Municipale Stili con Stile.

Abbonamento 2 PER TE (Prosa + Altri Percorsi - 16 spettacoli) e 100 con posto in galleria L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi, Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La licenza, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.

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Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita; l’acquisto potrà poi essere formalizzato rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Comunale Filodrammatici nei giorni ed orari di apertura oppure concordando un appuntamento con gli uffici di Teatro Gioco Vita.

Abbonamento 3 PER TE (Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza - 20 spettacoli) e 110 con posto in galleria L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi, Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La licenza, Latino America, Alma de tango, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, I speak Kathak, L’aggancio, Zerogrammi.

CAMPAGNA ABBONAMENTI Pass PRE/VISIONI (3 spettacoli) e 10 posto unico non numerato

Prelazione riservata agli abbonati della stagione precedente:

Il Pass Pre/Visioni comprende i seguenti spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso, Last blues to be read some day, I ciechi.

• Conferma abbonamenti Per gli abbonati della stagione 2008/2009 che intendono sottoscrivere l’abbonamento anche per il 2009/2010 è previsto il mantenimento del posto occupato nella stagione precedente. La conferma può essere effettuata da martedì 8 fino a sabato 19 settembre 2009.

Per gli spettacoli programmati al Teatro Municipale, in caso di esaurimento di posti in galleria, a chi sottoscrive un abbonamento Speciale/Studenti potranno essere assegnati posti numerati di loggione.

La conferma può essere effettuata di persona oppure comunicata telefonicamente, via fax oppure e-mail dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 1518, sabato ore 10-13, rivolgendosi alla biglietteria di Teatro Gioco Vita, via San Siro 9, Piacenza - telefono 0523.315578 - fax 0523.338428, e-mail biglietteria@teatrogiocovita.it Il pagamento degli abbonamenti confermati telefonicamente, via fax o email dovrà essere comunque effettuato entro il 19 settembre 2009. Al termine del periodo riservato alla conferma degli abbonamenti la situazione dei posti non confermati verrà completamente azzerata (non è quindi possibile per i vecchi abbonati che intendono cambiare posto e/o turno mantenere riservati i posti dell’anno precedente fino all’eventuale nuova scelta).

Per gli spettacoli programmati al Teatro Comunale Filodrammatici, in caso di esaurimento di posti in galleria, a chi sottoscrive un abbonamento Speciale/Studenti potranno essere assegnati posti numerati di platea. In caso di esaurimento di posti numerati, ai gruppi scolastici che lo vorranno potranno essere assegnati abbonamenti non numerati con eventuale definizione del posto a sedere nei giorni immediatamente precedenti lo spettacolo e/o la sera stessa della rappresentazione.

TIPOLOGIA DI ABBONAMENTO PROSA Il piacere dell’onestà Il Vangelo secondo Pilato La tempesta

Tre per Te 2009/2010

Prosa

Platonov Il birraio di Preston Filumena Marturano Giorni Felici L’impresario delle Smirne Un certo signor G Love is my sin La licenza Benji Scrooge Romeo and Juliet (are dead) Aspettando Godot

Altri Percorsi

Sandokan La canzone di Nanda Personaggi Mistero Buffo L’aggancio Darwin... tra le nuvole

Teatro Danza

Latino America Alma de tango I speak Kathak Zerogrammi Stili con Stile

Pre/Visioni

Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso I ciechi Last blues. To be read some day

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ALTRI PERCORSI

2 PER TE 3 PER TE

TEATRO DANZA

TEATRO DANZA PLUS

PASS PRE/ VISIONI


• Cambio turno, posto e/o tipo di abbonamento Per gli abbonati della stagione 2008/2009 che intendono sottoscrivere l’abbonamento anche per il 2009/2010 ma desiderano cambiare turno e/o posto è possibile effettuare il rinnovo dell’abbonamento da martedì 22 a sabato 26 settembre 2009. Abbonamenti per tutto il pubblico: Gli abbonamenti e i pass sono in vendita da martedì 29 settembre a sabato 10 ottobre 2009.

ALTRE OFFERTE Palchettisti I palchettisti che prima della campagna abbonamenti comunicheranno alla direzione di Teatro Gioco Vita la concessione del palco per uno dei due turni di abbonamento Prosa e per eventuali spettacoli fuori abbonamento e di Altri Percorsi e Teatro/Danza, potranno acquistare l’abbonamento ingresso palco per il turno Prosa prescelto scontato a e98 (e92 ridotto) oppure singoli ingressi palco scontati a e12. Abbonati A tutti coloro che hanno sottoscritto un abbonamento Prosa, Altri Percorsi, Teatro Danza, 3 Per Te, 2 Per Te e a tutti i giovani che hanno sottoscritto uno degli abbonamenti Speciale/Studenti viene offerta la visione gratuita di uno spettacolo a scelta del cartellone Pre/Visioni. La prenotazione dei posti omaggio dovrà essere richiesta alla biglietteria di Teatro Gioco Vita almeno 3 giorni prima della recita prescelta. La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili. Promozioni speciali La direzione di Teatro Gioco Vita si riserva di comunicare nel corso della Stagione eventuali ulteriori promozioni rivolte agli abbonati e/o al pubblico (ad esempio, riduzioni speciali introdotte successivamente sul costo di biglietti per determinati spettacoli, possibilità di portare a teatro un ospite per la visione di alcune rappresentazioni, eventuali gratuità, promozioni speciali sui biglietti per determinati ordini di posti e/o particolari categorie di pubblico, ecc.).

BIGLIETTI Spettacoli Prosa al Teatro Municipale: Platea e 27 (intero) e 23 (ridotto) Posto/palco e 25 (intero) e 21 (ridotto) Ingresso palchi/galleria e 15 (intero) e 13 (ridotto) Galleria numerata e 20 (intero) e 18 (ridotto) Loggione numerato e 12 (intero) e 10 (ridotto) Ingresso loggione e 7 Studenti e 12 (posto unico in galleria) Spettacoli di Antonio Albanese e Paolo Rossi al Teatro Municipale: Platea e 30 (intero) e 25 (ridotto) Posto/palco e 25 (intero) e 22 (ridotto) Ingresso palchi/galleria e 15 (intero) e 13 (ridotto) Galleria numerata e 22 (intero) e 19 (ridotto) Loggione numerato e 13 (intero) e 10 (ridotto) Ingresso loggione e 8 Studenti e 13 (posto unico in galleria) Spettacolo Darwin... tra le nuvole al Teatro Municipale: Platea e 22 (intero) e 20 (ridotto) Posto/palco e 20 (intero) e 18 (ridotto) Ingresso palchi/galleria e 15 (intero) e 13 (ridotto) Galleria numerata e 17 (intero) e 15 (ridotto) Loggione numerato e 10 (intero) e 8 (ridotto) Ingresso loggione e 6 Studenti e 11 (posto unico in galleria) Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: Platea e 18 (intero) e 16,50 (ridotto) Galleria e 15 (intero) e 13,50 (ridotto) Studenti e 10 (posto unico in galleria) Spettacoli Pre/Visioni al Teatro Comunale Filodrammatici: Posto unico e 5 (platea/galleria, non numerato) Per le recite del 5 gennaio 2010 (Scrooge) al Teatro Comunale Filodrammatici e dell’11 aprile 2010 (Darwin... tra le nuvole) al Teatro Municipale (Altri Percorsi) è previsto un biglietto scontato a e 7 per i minori di 14 anni e la riduzione sui prezzi dei biglietti per i loro genitori/accompagnatori. I biglietti per tutti gli spettacoli sono in vendita da martedì 20 ottobre 2009.

CARNET 6 SPETTACOLI È possibile acquistare a prezzo scontato un carnet di 6 biglietti con posto numerato per due spettacoli Prosa, due spettacoli di Altri Percorsi (eccetto Personaggi e Mistero Buffo) e due spettacoli di Teatro Danza. Platea Galleria

e 105 (intero) e 90 (ridotto) e 80 (intero) e 75 (ridotto)

I carnet 6 spettacoli sono in vendita da martedì 13 a sabato 17 ottobre 2009. I carnet saranno assegnati previa verifica della disponibilità di posti per gli spettacoli scelti.

BIGLIETTI “LAST MINUTE” Spettacoli al Teatro Municipale: Platea e posto/palco e 15 Galleria e 11 Loggione e 4 Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: Platea e 10 Galleria e 7 I biglietti “Last Minute” sono disponibili, a discrezione della Direzione, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per cui l’offerta è valida. Per alcune rappresentazioni non è detto che vengano messi in vendita biglietti “Last Minute”.

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INFORMAZIONI UTILI Chi volesse acquistare biglietti e non potesse farlo durante gli orari e i giorni stabiliti, può concordare un appuntamento o modalità alternative di acquisto telefonando alla biglietteria di Teatro Gioco Vita al numero 0523.315578, nei giorni ed orari di apertura. In caso di prenotazioni telefoniche di biglietti (che potranno essere accettate dalla biglietteria a partire da martedì 27 ottobre 2009), è richiesto il pagamento del costo del biglietto tramite bonifico bancario o vaglia postale. Fino a 24 ore prima di ogni spettacolo viene messo a disposizione del pubblico un quantitativo di biglietti per l’acquisto tramite rete internet. Il pagamento potrà essere effettuato con carta di credito. Il servizio comporta un aggravio dovuto alla commissione in favore del gestore del servizio. Possono usufruire della riduzione sull’acquisto di abbonamenti, biglietti e carnet i militari, gli spettatori di età superiore ai 60 anni e inferiore ai 25 anni. Per informazioni sulle riduzioni e i posti riservati agli invalidi è possibile rivolgersi agli uffici di Teatro Gioco Vita. Possono essere acquistati max. 4 abbonamenti e/o biglietti a persona. Possono usufruire dell’abbonamento “Speciale Studenti” tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli interessati dovranno presentare, al momento dell’acquisto dell’abbonamento o del biglietto, un certificato di iscrizione (o in alternativa tessera, libretto universitario, libretto giustificazioni…) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale dovrà essere sottoscritta un’apposita autocertificazione. Il diritto ad eventuali riduzioni e/o promozioni deve essere comunicato dallo spettatore agli addetti della biglietteria al momento dell’acquisto del biglietto e/o dell’abbonamento, esibendo su richiesta la documentazione che attesti tale diritto. Dopo l’emissione del biglietto e/o abbonamento non sarà più possibile applicare eventuali riduzioni. È possibile cambiare turno di abbonamento, comunicando per iscritto tale intenzione almeno un giorno prima dell’inizio della programmazione dello spettacolo (tale comunicazione sottintende comunque la rinuncia al posto nel proprio turno). Questo servizio garantisce unicamente l’ingresso in teatro e l’eventuale collocazione (solo se disponibile) in un posto numerato assegnato dalla Direzione. Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi essere utilizzati da persone diverse dall’intestatario, purché abbiano le medesime caratteristiche (ad esempio, un abbonamento speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri studenti, e così via). Non è possibile, da parte di persone che non abbiano gli stessi diritti, utilizzare la tessera. In questi casi è però possibile usufruire del posto, entrando in teatro con un ingresso (ad esempio, un genitore può entrare in teatro con un ingresso e usufruire del posto a sedere del proprio figlio studente, mostrando alla maschera la tessera di abbonamento). In caso non venissero rappresentati, per cause impreviste, uno o più spettacoli compresi nell’abbonamento, il teatro opererà una sostituzione oppure, in alternativa, rimborserà agli abbonati le quote relative allo/agli spettacolo/i annullato/i. Gli eventuali rimborsi potranno essere erogati solamente dietro presentazione della tessera di abbonamento ed entro i termini comunicati dalla direzione del teatro. Qualora ragioni impreviste lo richiedessero, la direzione si riserva la facoltà di spostare la data dei turni di abbonamen-

to dandone notizia sulla stampa, sui veicoli pubblicitari del teatro e/o contattando telefonicamente o per lettera gli abbonati. All’atto della sottoscrizione dell’abbonamento è opportuno rilasciare generalità, indirizzo e recapito (anche telefonico ed e-mail) per eventuali comunicazioni urgenti. Nel caso di variazione di data di uno spettacolo, ai possessori di biglietto si ricorda che potranno utilizzare il biglietto nella nuova data, secondo le indicazioni fornite dal teatro, oppure optare per il rimborso. In caso di annullamento di uno spettacolo, i possessori di biglietti saranno rimborsati. Gli eventuali rimborsi potranno essere erogati dietro riconsegna dei biglietti originali ed entro i termini comunicati dalla direzione del teatro. I biglietti e gli abbonamenti non utilizzati, relativi a spettacoli che sono stati regolarmente effettuati, non verranno rimborsati. La biglietteria di Teatro Gioco Vita chiuderà nel periodo natalizio dal 24 dicembre 2009 al 3 gennaio 2010. A spettacolo iniziato non è consentito l’accesso alla platea. È vietato scattare fotografie, effettuare registrazioni audio e video e fare uso di telefoni cellulari. La direzione si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su posti venduti per esigenze tecniche e di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.

SERVIZI PER IL PUBBLICO Distribuzione gratuita della rivista TeatroMagazine e di schede/ programmi di sala editi da Teatro Gioco Vita. Servizio di guardaroba gratuito (custodito al Teatro Municipale, libero al Teatro Comunale Filodrammatici). Nessuna applicazione da parte di Teatro Gioco Vita di diritti di prevendita sul prezzo dei biglietti e/o abbonamenti. Servizio di baby parking con animatori, gratuito e attivo per tutti gli spettacoli che si tengono al Teatro Municipale, che sarà organizzato con i seguenti criteri: prenotazione obbligatoria da parte dei genitori al momento dell’acquisto del biglietto e comunque almeno 3 giorni prima della rappresentazione; attivazione solo in caso di raggiungimento di un numero minimo di 5 bambini prenotati; orario di apertura da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione alla fine dello spettacolo.

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici) Fax 0523.338428 E-mail ufficiostampa@teatrogiocovita.it Teatro Municipale - Biglietteria (attiva nei giorni di spettacolo dalle ore 19, dalle ore 14 per le recite pomeridiane)

Via Verdi 41 - 29100 Piacenza - Telefono 0523.492251 Teatro Comunale Filodrammatici Via Santa Franca 33 - 29100 Piacenza Biglietteria - Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.315578 E-mail biglietteria@teatrogiocovita.it

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COMUNE DI PIACENZA

TEATRO MUNICIPALE

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo

TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione


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