Teatromagazine n.3

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presentazione

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iunta alla sua quarta edizione, la stagione di prosa “Tre per Te” si conferma come uno degli elementi portanti dell’offerta artistica della città di Piacenza. Con un programma che sa coniugare il teatro classico con le digressioni sperimentali del teatro di ricerca, il Teatro Gioco Vita ha saputo mettere a punto anche quest’anno una stagione originale e di grande prestigio. Un intreccio sapiente di cultura, spettacolo ed emozioni con cui l’Amministrazione comunale intende valorizzare l’affascinante arte del palcoscenico ed estenderne la fruizione alle giovani generazioni. Grazie all’impegno e all’esperienza del Teatro Gioco Vita il pubblico è cresciuto e si è differenziato nel tempo. Conquistato da cartelloni intensi e momenti formativi per le scuole, un numero sempre più elevato di spettatori di tutte le età ha trovato nel teatro un momento di svago e socializ-

zazione, oltre che luogo in cui liberare creatività e immaginazione. Molti passi si stanno compiendo anche per valorizzare lo spazio fisico rappresentato dal nostro magnifico “Municipale”. Al restauro del monumento, portato a termine in occasione del Bicentenario, seguirà la riqualificazione di piazza Sant’Antonino che già oggi, chiusa al traffico, accoglie in un abbraccio simbolico il suo storico palazzo della musica. All’ombra della piazza e del suo teatro - ne sono certo Piacenza saprà godere ancora più intensamente di quello spazio della vita e della mente in cui la rappresentazione traduce la vita in sogno e la fantasia in coinvolgenti realtà.

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devono colloquiare non solo sugli aspetti tecnico-organizzativi relativi alle storiche strutture centenarie, ma anche su quegli artistici, per meglio rispondere alle esigenze del pubblico e anche allo scopo di rafforzare l’immagine dei nostri Teatri rispetto alla città e al territorio e anche a livello regionale e nazionale. La proposta di un cartellone unico per la Stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale, con la parte più classica e istituzionale curata dalla Fondazione Arturo Toscanini e la parte di teatro/danza curata da Teatro Gioco Vita, rappresenta un positivo traguardo. Un buon auspicio per altre intese, a beneficio della città del nostro teatro e delle cittadine e dei cittadini che lo amano. Non mi resta che augurare a tutte e a tutti quelli che parteciperanno in loggione nelle gallerie, nei palchi, in platea e in palcoscenico alla prossima stagione teatrale tante belle emozioni.

l nostro Teatro Municipale, grazie al programma artistico di Teatro Gioco Vita, propone per la stagione 2006/2007, un cartellone che si muove coerentemente tra tradizione e innovazione, tra prosa e nuovi linguaggi della scena, arricchendosi anche con una serie di attività collaterali. La collaborazione tra Istituzioni private e Istituzioni pubbliche nella gestione del Teatro è feconda di bellissimi frutti. Il Comune, anche grazie alla positiva intesa con Teatro Gioco Vita, ha rafforzato la politica delle alleanze con Enti e Istituzioni di grande prestigio nel panorama teatrale italiano. Questa politica ha fatto entrare il nostro Teatro Municipale in una rete di sinergie che coinvolge realtà di primaria importanza come il Piccolo Teatro e la Fondazione Scuole Civiche di Milano. Il sistema teatrale piacentino in questi ultimi anni si è ulteriormente radicato ed arricchito negli spazi, ad esempio attraverso l’individuazione del Teatro San Matteo come sede dei gruppi locali, e nei contenuti: una materia importante, questa, sia per il pubblico sia per gli artisti. Ormai raggiunto questo obiettivo, abbiamo di fronte un altro passaggio. Le due realtà che gestiscono l’attività del Teatro Municipale

Roberto Reggi Sindaco di Piacenza

Giovanna Calciati Assessora alle politiche scolastiche, per l’infanzia, teatri e turismo


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onostante i dubbi che accompagnano continuamente il nostro lavoro, e che comunque non riteniamo un limite, la Stagione di Prosa “Tre per te” del Teatro Municipale arriva alla sua quarta edizione. Il Teatro Municipale è cresciuto in questi anni: abbiamo potuto verificarlo ogni sera a teatro, osservando ad esempio la presenza massiccia di giovani, l’abbiamo toccato con mano constatando l’incremento del pubblico, un incremento ben rappresentato dai dati relativi agli abbonati della Stagione di Prosa, che sono passati dai 656 del 2002/2003 ai 1.627 del 2005/2006. Nonostante i dati rassicuranti, permane però un senso di incertezza e di precarietà, comune a tutto il settore teatrale, che ci accompagna in questo avvio della stagione 2006/2007, dal punto di vista artistico, economico e organizzativo: i preannunciati tagli al Fus (Fondo unico per lo spettacolo) hanno inevitabilmente influenzato il mercato e le nuove produzioni delle Compagnie e dei Teatri. Nonostante questo ci siamo impegnati per proporre un cartellone articolato, curioso, stimolante, in grado di far pensare, discutere, creare occasioni di confronto critico, di suscitare emozioni. Ancora una volta “Tre per Te”. La Prosa rimane fedele a quella linea del teatro classico e tradizionale di qualità che appartengono per vocazione e ruolo istituzionale al Municipale di Piacenza. Allo stesso tempo un cartellone con felici incursioni in un teatro meno “istituzionale”. I grandi autori del teatro e della letteratura, da Pierre Marivaux a August Strindberg, da Carlo Goldoni a Fëdor Dostoevskij, da Bertolt Brecht a Dacia Maraini. I testi più innovativi, da Stefano Benni a Tommaso Landolfi. Registi apprezzati dal pubblico e dalla critica come Toni Servillo, Massimo Castri, Giancarlo Cobelli, Antonio Calenda. Grandi attori come Anna Bonaiuto, Umberto Orsini, Glauco Mauri, Mascia Musy, Franco Branciaroli. Ma anche il teatro popolare degli Acrobati di Pechino, la comicità di Anna Marchesini, di Fabio De Luigi e di Enrico Bertolino, le atmosfere brechtiane proposte da Milva. Gli Altri Percorsi si confermano luogo dell’innovazione e

della ricerca. In questa stagione con una novità, la nuova sezione Pre/Visioni: una porta aperta sui giovani artisti delle scuole di teatro e sulla sperimentazione di nuovi linguaggi. Lo spaccato su una nuova generazione di artisti, sul lavoro di chi è ancora alla ricerca di una identità e di una propria dimensione artistica, insieme alla ricerca laboratoriale più innovativa e originale: occasione preziosa di confronto e incontro con il pubblico. Grazie ad Altri Percorsi ospiteremo un evento particolare, Elettra del Teatro Mercadante, proposto in spazio non teatrale per un numero limitato di spettatori, con una modalità di fruizione del tutto innovativa; l’apprezzato Trittico Beckettiano della Compagnia Teatrale Krypton, con la regia di Giancarlo Cauteruccio, premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro come migliore regista della stagione 2005/2006; Gli Uccelli di Aristofane della Compagnia Lombardi-Tiezzi; Il sorriso di Daphne, che è valso a Vittorio Franceschi il Premio Enrico Maria Salerno, diretto da Alessandro D’Alatri. Inoltre, nella stagione del tricentenario di Carlo Goldoni, il nuovo spettacolo della Compagnia Infidi Lumi La scuola di ballo e il debutto della coproduzione Piccolo Teatro di Milano e Teatro Gioco Vita La barca dei comici. Una programmazione aperta alla ricerca, alle nuove tendenze della scena, agli spettacoli della nuova drammaturgia, ma che darà anche spazio all’ironia e alla comicità con la Compagnia berlinese Familie Flöz e il suo irresistibile Ristorante immortale. Per quanto riguarda il Teatro Danza, Teatro Gioco Vita proporrà due appuntamenti di grande livello internazionale: Elisa Monte Dance e Pilobolus Dance Theatre. Ma la novità più importante della programmazione 2006/2007 è senz’altro il cartellone unico della Stagione di Danza del Teatro Municipale realizzato insieme alla Fondazione Toscanini. Non ci resta che augurare a tutto il nostro pubblico una buona stagione teatrale. E un atteso arrivederci a teatro.

Diego Maj Teatro Gioco Vita


cartellone PROSA martedì 7 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 8 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatri Uniti LE FALSE CONFIDENZE di Pierre Marivaux traduzione Cesare Garboli regia Toni Servillo con Anna Bonaiuto, Andrea Renzi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Salvatore Cantalupo,Toni Servillo, Monica Nappo, Francesco Silvestri, Francesco Paglino

martedì 30 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 31 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Emilia Romagna Teatro Fondazione Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna IL PADRE di August Strindberg traduzione Luciano Codignola regia Massimo Castri scene e costumi Maurizio Balò con Umberto Orsini e Manuela Mandracchia

martedì 28 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 29 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatro Stabile di Catania LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA di Dacia Maraini regia Lamberto Puggelli con Mariella Lo Giudice, Luciano Virgilio

martedì 6 febbraio 2007 - Teatro Municipale (*) Enrico Bertolino NUOVO SPETTACOLO (titolo da definire) regia Gabriele Vacis produzione ITC 2000

giovedì 7 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A) venerdì 8 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B) sabato 9 dicembre 2006 - Teatro Municipale (*) Anna Marchesini LE DUE ZITTELLE liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi adattamento di Anna Marchesini regia Anna Marchesini produzione Marisa srl

sabato 13 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale (* - ore 15.30) domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) THE PEKING ACROBATS® (Cina) produzione IAI Presentation Inc. in collaborazione con Just in Time Art Management

giovedì 25 gennaio 2007 - Teatro Municipale (*) Teatro dell’Archivolto IL BAR SOTTO IL MARE di Stefano Benni con Fabio De Luigi regia Giorgio Gallione

lunedì 19 febbraio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) martedì 20 febbraio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Glauco Mauri Roberto Sturno DELITTO E CASTIGO da Fëdor Dostoevskij versione, riduzione teatrale e regia Glauco Mauri produzione Compagnia Mauri-Sturno in collaborazione con Teatro Comunale Chiabrera di Savona

giovedì 8 marzo 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) venerdì 9 marzo 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Compagnia del Teatro Moderno Europa Duemila Teatro Stabile del Veneto LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni uno spettacolo di Giancarlo Cobelli con Mascia Musy


cartellone PROSA mercoledì 28 marzo 2007 - Teatro Municipale (*) Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa BRECHT/STREHLER MILVA CANTA BRECHT regia Cristina Pezzoli testi Bertolt Brecht musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill con Milva

lunedì 23 aprile 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) martedì 24 aprile 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Franco Branciaroli VITA DI GALILEO di Bertolt Brecht regia di Antonio Calenda coproduzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati

(*) recite fuori abbonamento

Teatro Municipale di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00 La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 14 gennaio 2007 (The Peking Acrobats) inizierà alle ore 15.30


cartellone ALTRI PERCORSI sabato 14 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) SEGNI NEL TEMPO con Tam Teatromusica, East Rodeo e i giovani del laboratorio “Segni nel tempo” ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin a cura di Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “Informazione Teatrale 2006”

PRE/VISIONI giovani artisti delle scuole di teatro laboratori e azioni teatrali

sabato 28 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) domenica 29 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Dipartimento di Salute Mentale - Azienda Usl di Piacenza PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi con la collaborazione di Federica Anna Armillis, Federica Ferrari

venerdì 20 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi TRE SORELLE di Anton Cechov traduzione di Gerardo Guerrieri regia Maurizio Schmidt

sabato 21 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE di Dumitru Solomon regia Massimo Navone

domenica 22 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi CHANGING PARTS Untitled dimostrazione/spettacolo di Lucinda Childs con il corso di Teatrodanza laboratorio coreografico di Lucinda Childs creato per e con gli allievi della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi musiche Philip Glass

Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00


cartellone ALTRI PERCORSI giovedì 2 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi A) venerdì 3 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi B) sabato 4 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi A-B)* Mercadante Teatro Stabile di Napoli in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile di Torino

ELETTRA di Hugo von Hofmannsthal un progetto di Andrea De Rosa e Hubert Westkemper con Frédérique Loliée, Maria Grazia Mandruzzato, Moira Grassi, Gabriele Benedetti regia Andrea De Rosa (spettacolo a pubblico limitato, max 140 spettatori - per esigenze tecniche, posti non numerati) * in caso di esubero del numero di abbonamenti per ciascun turno rispetto alla disponibilità dei posti, verrà assegnata la terza serata sia per il turno A sia per il turno B

Si ringrazia EDITORIALE LIBERTA’

mercoledì 15 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) giovedì 16 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) venerdì 17 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (**) Compagnia Infidi Lumi LA SCUOLA DI BALLO COMMEDIA DI CARLO GOLDONI con Ilenia Caleo,Tiziano Ferrari, Domenico Sannino, Nicola Spotorno, Filippo Tansini ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini progetto di residenza artistica 06-08 presso Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione

venerdì 15 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B) Compagnia Lombardi-Tiezzi Emilia Romagna Teatro Fondazione GLI UCCELLI di Aristofane dramma didattico regia Federico Tiezzi con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni, Leonardo Capuano, Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella, Marta Richeldi, Aleksandar Karlic

giovedì 18 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) venerdì 19 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) Compagnia Teatrale Krypton TRITTICO BECKETTIANO Atto Senza Parole 1 con Fulvio Cauteruccio Non io con Monica Benvenuti L’ultimo nastro di Krapp con Giancarlo Cauteruccio di Samuel Beckett traduzioni di Carlo Fruttero e John Francis Lane regia Giancarlo Cauteruccio

venerdì 16 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) sabato 17 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) domenica 18 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (** - ore 15.30) Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione LA BARCA DEI COMICI Dai Mémoires di Carlo Goldoni Di Giorgio Strehler drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca regia Stefano De Luca scene e ombre Fabrizio Montecchi costumi Luisa Spinatelli

lunedì 5 marzo 2007 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B) Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna IL SORRISO DI DAPHNE due tempi di Vittorio Franceschi Premio “Enrico Maria Salerno” 2004 regia Alessandro D’Alatri con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin in collaborazione con La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno”


cartellone ALTRI PERCORSI martedì 20 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) mercoledì 21 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) Familie Flöz (Germania) RISTORANTE IMMORTALE o: sulla precarietà dell'esistenza opera teatrale creata da Paco Gonzalez, Björn Leese, Ilka Vierkant, Hajo Schüler, Michael Vogel con Marianne Cornil, Stefan Ferencz, Paul Kustermann, Stefan Lochau, Dana Schmidt in collaborazione con Just in Time Art Management

(**) recite fuori abbonamento

Teatro Comunale Filodrammatici,Teatro Municipale di Piacenza e Spazio Rotative Inizio spettacoli ore 21.00

La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 18 febbraio 2007 (La barca dei comici) inizierà alle ore 15.30

cartellone TEATRO DANZA sabato 24 febbraio 2007 - Teatro Municipale ELISA MONTE DANCE (Stati Uniti) direttore artistico Elisa Monte co-fondatore e coreografo David Brown promozione e distribuzione in Italia International Music

mercoledì 14 marzo 2007 - Teatro Municipale PILOBOLUS DANCE THEATRE (Stati Uniti) tournée italiana organizzata da Ater

Teatro Municipale di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00

Gli spettacoli di Teatro Danza sono inseriti nel cartellone della Stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza organizzata da Fondazione Arturo Toscanini, Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e Comune di Piacenza con la collaborazione di AterDanza


Indice Prosa

Le false confidenze La lunga vita di Marianna Ucrìa Le due zittelle The Peking Acrobats Il Bar sotto il mare Il padre Enrico Bertolino - Nuovo spettacolo Delitto e castigo La locandiera Milva canta Brecht Vita di Galileo

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Altri Percorsi TEATROMAGAZINE Anno 3 - n. 3 Edizioni TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Direttore DIEGO MAJ Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Tel. 0523 332613 Fax 0523 338428 www.teatrogiocovita.it info@teatrogiocovita.it

numero 3

Direttore responsabile Simona Rossi Progetto grafico e realizzazione Matteo Maria Maj - Mcube Stampa Tipolito Farnese, Piacenza - Luglio 2006

Segni nel tempo Tre Sorelle L’arma segreta di Archimede Changing Parts - Untitled Passo e resto, come l’universo Elettra La scuola di ballo Gli Uccelli Trittico Beckettiano La barca dei comici Il sorriso di Daphne Ristorante immortale

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Teatro Danza Elisa Monte Dance Pilobolus Dance Theatre

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Info

Aut.Tribunale di Piacenza n° 604 del 31.12.2004 Hanno collaborato Emma Chiara Perotti, Lina Ronda

In copertina, manifesto della stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza realizzato da Mcube

Biglietteria e abbonamenti Carnet 6 spettacoli e biglietti Biglietti “last minute”, informazioni utili e servizi per il pubblico

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Altri progetti Oltre il sipario - Attività collaterali Tre per Te Stagione di Danza 2006/2007 - Cartellone Stagione di Danza 2006/2007 - Informazioni Teatro per ragazzi 2006/2007 Produzioni Teatro Gioco Vita 2006/2007

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foto Fabio Esposito

Prosa

Le false confidenze Un capolavoro di Marivaux scritto nel Settecento che può tranquillamente essere trasportato nel presente. Una storia d’amore e di denaro fra attrazione e sfiducia, sfida alle convenzioni, inganni del cuore così come li vede Toni Servillo.

martedì 7 novembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) mercoledì 8 novembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Schermaglie amorose di un innamorato che cerca di conquistare l’amata, nonostante entrambi siano promessi sposi ad altri. Apparentemente tutto qui, nel solito irresistibile gioco teatrale di Marivaux. Ma c’è dell’altro: l’innamorato è povero e l’amata è molto ricca. Si tratterà di vero amore? Fino a che punto il sentimento è libero dall’interesse economico?

Teatri Uniti LE FALSE CONFIDENZE

di Pierre Marivaux traduzione Cesare Garboli regia Toni Servillo con Anna Bonaiuto, Andrea Renzi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Salvatore Cantalupo,Toni Servillo, Monica Nappo, Francesco Silvestri, Francesco Paglino scene Toni Servillo, Daniele Spisa costumi Ortensia De Francesco luci Pasquale Mari suono Daghi Rondanini

“L’amore ostacolato dall’interesse - spiega Servillo - e dagli intrighi, soffocato dal denaro: è questo l’argomento oggi più che mai attuale di questa bellissima commedia. Ma l’attualità evidentemente non è il solo motivo che mi ha spinto ad affrontarla, è la modernità del suo linguaggio ad avermi affascinato in modo irresistibile.

Durata spettacolo: 1h 10’ circa senza intervallo

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Tutto è detto in maniera semplice, chiara, diretta, ma a questa limpidità corrispondono spesso zone oscure, torbide, ambigue, che creano intorno alla vicenda un’atmosfera fatta di attese e di trepidazione. Proprio quando i personaggi sembrano affidarsi con più disinvoltura alle parole, emerge ciò che non dicono o tentano di nascondere: alludono continuamente, e questo fa sì che i silenzi, le interruzioni, le pause diventino più espressive di qualsiasi discorso. Così alla commedia di parole se ne affianca una fatta di comportamenti, reazioni, volti, sguardi…”.


Prosa

La lunga vita di Marianna Ucrìa

martedì 28 novembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) mercoledì 29 novembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Teatro Stabile di Catania LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA

di Dacia Maraini regia Lamberto Puggelli scene e costumi di Roberto Laganà Manoli musiche Giovanna Busatta luci Franco Buzzanca con Mariella Lo Giudice, Luciano Virgilio e con Marcello Perracchio, Pietro Montandon, Ester Anzalone, Antonietta Carbonetti, Egle Doria, Raffaella Esposito, Evelyn Famà, Silvio Laviano, Adelaide Messina, Margherita Mignemi, Salvo Piro, Elena Sbardella, Davide Sbrogiò, Manuela Ventura, Giuseppe Bisicchia, Salvo Puglisi, Marco Sanna, Giorgia Torrisi

Durata spettacolo: 2h 15’ circa compreso un intervallo

Un atteso ritorno sulle scene, quello di Marianna Ucrìa, l’eroina di Dacia Maraini trasmigrata con pari successo dal romanzo pubblicato nel 1990 (e vincitore del Campiello) al pluripremiato dramma subito commissionatole dallo Stabile di Catania. Torna così uno spettacolo che ha lasciato un segno nella memoria degli spettatori accorsi tredici anni fa ad assistere alla produzione realizzata dal teatro etneo (premio AGIS Taormina Arte e premio IDI per la migliore regia a Lamberto Puggelli). L’appuntamento con La lunga vita di Marianna Ucrìa si rinnova oggi con la fedele ripresa dell’allestimento realizzato nel novembre 1991 e riproposto con successo nella scorsa stagione: a firmare la messinscena sono ancora Lamberto Puggelli per la regia, Roberto Laganà Manoli per le scene e i costumi, Giovanna Busatta per le musiche, Franco Buzzanca per le luci. Un cast di qualità annovera più di venti attori. “Tra i tratti distintivi della programmazione del Teatro Stabile di Catania risalta da sempre - sottolinea il direttore Orazio Torrisi - la promozione della letteratura isolana: non solo il teatro, ma anche la narrativa, con riduzioni o, come in questo caso, vere e proprie riscritture, premiate da larghi consensi di pubblico e critica. Un compito doveroso, istituzionale che ha nella ripresa di Marianna Ucrìa una tappa importante”. Una considerazione

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particolare merita la versione teatrale del romanzo della Maraini, dato che mancavano i presupposti per ricavarne un testo drammaturgico. Un’autentica scommessa tradurre per la scena un racconto che non solo ha per protagonista una “mutola”, ma è un doppio inno alla parola scritta: giacché è attraverso la scrittura che Marianna acquista un modo di comunicare e riesce di conseguenza a percorrere il suo cammino di conoscenza. Il teatro, tuttavia, per sua natura, privilegia il gesto e la parola parlata. Avvezza alla narrazione come alla drammaturgia, la Maraini ha compiuto il passaggio dal romanzo al dramma introducendo l’efficace espediente dell’io narrante che ripercorre una saga familiare ambientata nella Palermo del Settecento, nelle sue case nobiliari che celano sotto l’estenuata ridondanza figurativa il profondo declino. La pièce segue peraltro fedelmente il romanzo incentrato sul personaggio della duchessa Marianna Ucrìa, resa muta dalla violenza sessuale subita a sei anni e tuttavia capace di contrastare la propria menomazione fino a diventare la donna più colta della società palermitana. Una vicenda provocatoriamente al femminile che inneggia all’intelligenza di una personalità vincente, in un secolo in cui essere sordomuta equivaleva ad un’interdizione a tutti gli effetti.


Prosa

Le due zittelle giovedì 7 dicembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) venerdì 8 dicembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B) sabato 9 dicembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Fuori Abbonamento)

Anna Marchesini LE DUE ZITTELLE

liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi adattamento di Anna Marchesini costumi Santuzza Calì scene Carmelo Giammello musiche Luciano Francisci luci Angelo Ugazzi regia Anna Marchesini

produzione Marisa Srl

“Benvenuto Tommaso Landolfi! Ma prego prego accomodatevi, che piacere che ci siete venuto a trovare, che cosa vi posso offrire, un caffè, un ristoro, un ovetto, nessun incomodo per carità, non fate complimenti il piacere è tutto mio! Oohh!!”. Ma dove era nascosto questo scrittore così intelligente, illuminato di “gotica” sensibilità, epperò di tale bonaria ironia, inzuppata del gusto “antico” per le storie, le atmosfere e le vite al sapore di vinsanto, sorseggiato nel salotto buono di un angusto appartamento sprofondato nella più tetra e muffosa provincia italiana, dove le smanie le dicerie gli scandali del quartiere aggiungono cucchiaini di zucchero ai caffè, girati all’infinito; infinito passato di esistenze su cui sembra essersi depositata un’impalpabile polverina grigia, come le case disabitate cui non si sia provveduto all’ uopo, a proteggerne gli arredi. Eppureeee!!!! Da questo originale “incubo” implacabile, emergono sbandando come chiocche dopo la cova: la Lilla, la Nena due sorelle due zittelle, la Bellonia irresistibile fantesca nata nel paese laggiù, Donna Marietta dispotica madre naturalmente coi baffi, naturalmente malata ma poi come!!?!… Eppoi Tombo, una scimia “blasfema” che fastidia le moniche, che chiamano le due zittelle, che chiamano i preti, che chiamano la follia dove i tappi del vinsanto crepano, la folgore del peccato sconquassa le coscienze devote, spampanate e sciattate, trascinate penzoloni su e giù, nell’avanti e indietro per le stanze, colle fettucce delle mutande pendenti, che di far toletta non è più il caso!... e infine, il castigo; che chiama per fortuna un finale perché… “signori vedete dunque a che siamo giunti e avanti così chissà dove andremo a finire.” E Arìvia! Zittella, ho sposato un altro monologo, sempre più difficile e senza rete, sempre più imbottito, ciarliero, chiassoso sfrenato polifonico e zoologico, con cui oltre che ridere, io una trina e multipla spero di raccontare un luogo un tempo che alcuni di noi possono ricordare, altri non hanno mai conosciuto. A presto e grazie. Anna Marchesini

Durata spettacolo: 1h 15’ circa senza intervallo

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Prosa

The Peking Acrobats® sabato 13 gennaio 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) domenica 14 gennaio 2007 Teatro Municipale - ore 15.30 (Fuori Abbonamento) domenica 14 gennaio 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

THE PEKING ACROBATS®

produzione IAI Presentation Inc. in collaborazione con Just in Time Art Management

Durata spettacolo: 2h circa compreso un intervallo

“Benvenuti nel magnifico mondo de The Peking Acrobats®! Dove l’impossibile diventa realtà e l’azzardo è solo l’inizio.” The Peking Acrobats® sono un ensemble composto dai migliori gruppi acrobatici cinesi. Hanno ricevuto ovazioni in tutti i paesi del mondo. Un’evoluzione del Grande Circo Cinese, popolare durante gli anni ‘20, questo gruppo è diventato una compagnia acrobatica professionale nel 1958. Molti degli incredibili numeri acrobatici che fanno parte dello spettacolo, nonostante la loro sofisticatezza, erano già svolti in tempi antichi. La storia degli acrobati cinesi è ricchissima e la sua tradizione risale a 2000 anni fa. Cominciò come arte del comune folklore semplicemente roteando e dondolando oggetti tipici che si trovavano comunemente nelle case. Giochi tipici del popolo come “Rang Hitting”, il tiro di una piccola striscia di legno della grandezza di una suola verso un bersaglio, si svilupparono accuratamente. Il “Whip Feats” è la versione moderna di questo gioco. Anche il mito e la religione influenzarono le arti acrobatiche cinesi. Un esempio è la “Danza Del Leone”, ancora parte degli spettacoli odierni, che ha origini buddiste. Il leone era visto come la reincarnazione di una donna, che si prendeva gioco dei presenti senza rivelare la sua vera identità. Un simbolico rinnovo dello spirito che negli anni è diventato scacciatore di cattiva sorte. Attraverso la storia le arti acrobatiche

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cinesi sono cresciute in diversi modi e livelli. Originariamente i divertimenti di corte erano formali e monotoni, al contrario delle vitali arti popolari. In seguito comunque l’entusiasmo delle stupefacenti performance degli acrobati colpirono l’attenzione delle classi alte. Gli atleti acrobati venivano invitati a corte per intrattenere e impressionare gli Imperatori in visita. Questi numeri di roteazioni, canti, balli e incredibili equilibri diventarono conosciuti come “I cento Divertimenti” nella dinastia Han (206 a. C. - 220 d. C.). Le arti acrobatiche hanno sempre mantenuto la loro popolarità nei secoli. Oggi un acrobata in Cina è considerato un artista e generazioni di famiglie portano avanti questa tradizione amatissima. Entrati nel nuovo millennio la tradizione cinese è più forte che mai grazie all’innovazione degli artisti e all’infinito entusiasmo del loro pubblico adorante. The Peking Acrobats® sono un ensemble composto dai migliori acrobati, giocolieri, funamboli contorsionisti e ginnasti della grande tradizione circense cinese, accompagnati sul palco da musicisti che suonano tradizionali strumenti cinesi. Si esibiscono regolarmente a Broadway, teatro degli spettacoli di maggiore successo a livello mondiale, e recentemente hanno fatto parte del cast stellare della finale del prestigioso Hollywood Bowl.


Prosa

foto Bepi Caroli

Il Bar sotto il mare

giovedì 25 gennaio 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Fuori Abbonamento)

Teatro dell’Archivolto IL BAR SOTTO IL MARE di Stefano Benni con Fabio De Luigi regia Giorgio Gallione scene e costumi Guido Fiorato musiche Paolo Silvestri la canzone “Anche donna per metà” è interpretata da Barbara Casini i cori delle canzoni sono eseguiti da Elsa Bossi, Barbara Casini, Rosanna Naddeo, Paolo Silvestri luci Aldo Mantovani

Durata spettacolo: 1h 20’ circa senza intervallo

Tra concerto rock e canti di sirene, fiaba e malia, nel ‘bar sotto il mare’ sono stipate assurde, comiche, improbabili storie di naufraghi del mondo. I personaggi evocati cantano, raccontano, giocano con le loro avventure fidando sulla complicità degli abissi. Sono stati trascinati lì da una affascinante sirena, che li ha imprigionati sul fondo del mare trasformandoli nella più strana ciurma del più assurdo bastimento sottomarino, prigionieri di un sogno. Le loro storie, in forma di ballata, di canzone rockeggiante, di poesia comica e graffiante, di catastrofica pantomima da cinema delle comiche diventano i numeri di un varietà ghignante, di uno show paradossale dove tutti, dall’emulo di John Belushi al Folle Lupo Solitario in cerca di Cappuccetto Nero, rivivono le loro deliranti vicende. A evocare queste storie surreali c’è un marionettista di anime, un narratore, showman, un performer bizzarro che reinventa fiabe arcaiche o travolgenti racconti di vicende metropolitane (la storia di Pronto Soccorso e Beauty Case: “Pronto Soccorso aveva il pallino dei motori. Già a sei anni si costruì da solo un triciclo azionato da un frullatore. Faceva venti chilometri con un litro di frappè”), carnevalesche gare di parolacce

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rabelaisiane (“Gran figlio della tua mamma che munge i cavalli e la dà in giro nei campi come il verderame e di tuo babbo che lo mette nel didietro alle anatre crude e cotte e di tua nonna che se la gratta nelle pannocchie...”) in un luogo immaginario, ai confini della realtà, parente del sogno e della visione (Sonno! ...Spazzino di rancore). Il Bar sotto il mare nasce dall’elaborazione teatrale dei racconti e delle poesie (molte trasformate in canzoni) di Stefano Benni, scrittore, giornalista, umorista e poeta di eccezionale talento comico che ha “prestato” i suoi materiali alle folli contaminazioni di Fabio De Luigi - famoso per aver condotto Mai dire Gol e Mai Dire Maik e per i suoi personaggi, tra i quali spicca Olmo, il cantante confidenziale new melodico per eccellenza - e Giorgio Gallione. È nato così un “one man show” sorprendente, a cavallo tra musica e teatro. Uno show disinibito ed estroverso perché tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell’uomo con la gardenia, della sirena, del mezzo marinaio, dell’uomo invisibile, della vamp e degli altri misteriosi avventori.


Prosa

Il padre martedì 30 gennaio 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) mercoledì 31 gennaio 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Emilia Romagna Teatro Fondazione Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna IL PADRE

di August Strindberg traduzione Luciano Codignola regia Massimo Castri scene e costumi Maurizio Balò con Umberto Orsini, Manuela Mandracchia, Gianna Giachetti, Alarico Salaroli, Roberto Valerio, Roberto Salemi, Corinne Castelli luci Gigi Saccomandi suono Franco Visioli aiuto regia Marco Plini

Durata spettacolo: 2h 35’ circa compresi due intervalli

Umberto Orsini e Massimo Castri si incontrano per la prima volta sulla scena, sotto gli auspici di Emilia Romagna Teatro Fondazione in coproduzione con Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna, nel nome del grande drammaturgo svedese August Strindberg. Dopo diversi allestimenti dell’altro grande autore scandinavo Ibsen (tra cui i recenti Spettri e John Gabriel Borkmann), Castri si accosta al suo alter ego oscuro svedese con un testo, Il padre, scritto nel 1887, che può essere letto come la risposta polemica al celebre Casa di bambola. Se Ibsen infatti, nel suo dramma più noto, guarda al femminismo con gli occhi della donna oppressa, Nora, che alla fine decide di abbandonare il tetto coniugale per trovare la libertà, Strindberg, con un atteggiamento che, allora come oggi, può apparire “non politicamente corretto”, descrive ne Il padre lo sconvolgimento che la liberazione femminile deve necessariamente portare nel maschio eterosessuale ed analizza le futili mitologie su cui si basa il secolare dominio del maschio sull’altro sesso. Un capitano di cavalleria, colto, ateo e dedito a studi scientifici, è in disaccordo con la moglie Laura sull’educazione da impartire alla figlia. Egli vorrebbe farne un’insegnante, lavoro che si addice ad una donna, mentre la moglie vorrebbe asse-

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condarne le ambizioni artistiche, ridicolizzate dal padre. Basta che la volitiva Laura instilli nel marito il semplice dubbio che egli potrebbe anche non essere il padre naturale della propria figlia, per far crollare il suo mondo razionale, che si basa sull’idea stessa di paternità quale fondamento del potere sulla famiglia e nella società ed assicurazione di eternità. Il padre, coerentemente, non potrà fare altro che impazzire, convertirsi alla religione (o così pare) e compiere una specie di “suicidio psichico”. “Diciamolo pure subito: di allestimenti impegnativi e curati insieme come questo Padre di Strindberg con la direzione di un regista d’assoluta autorità (Massimo Castri) e l’interpretazione di un attore come Umberto Orsini che svetta nel manipolo ormai sparuto degli ultimi grandi interpreti della scena italiana, il nostro teatro tagliato e svilito potrebbe non vederne più”. Sergio Colomba, Il Resto del Carlino, 23 ottobre 2005 “È un Padre come raramente si era potuto pensare, despota e imbelle, e anche per questo, dopo più di cento anni, spaventosamente vicino ai valori fasulli e ai falsi rapporti in vigore ancora oggi”. Gianfranco Capitta, il Manifesto, 23 ottobre 2005


Prosa

Nuovo spettacolo martedì 6 febbraio Teatro Municipale - ore 21 (Fuori Abbonamento)

Enrico Bertolino NUOVO SPETTACOLO (titolo da definire)

regia Gabriele Vacis

produzione ITC 2000

Enrico Bertolino propone al pubblico una satira critica, pungente, spesso autoironica, e sempre legata all’attualità. Il panorama politico del Paese, una Milano stressata, le persone e i loro atteggiamenti, i luoghi comuni più diffusi, nonché la caratterizzazione del BergamascoMuratore, sono comunque il bersaglio preferito della sua comicità. La matrice dialettale, utilizzata spesso come intercalare nei suoi pezzi, lega un cabaret impegnato satirico a uno più popolare e accessibile, corredato di uno spirito dissacrante e goliardico. L’uso puramente onomatopeico degli inserti dialettali, unito alla mimica e alle situazioni create, plasmano maschere allegoriche facilmente esportabili al di là dei confini della regione cui si riferisce.

Nel 1997 Enrico Bertolino debutta su Italia 1 con il programma Facciamo Cabaret e Ciro, il figlio di Target. Conduce Il programma lo fate voi di Enrico Vaime e Quelli che la radio per Radio Rai. Pubblica il libro Milanesi (Guida Xenofoba) edito da Mondadori. Nel 1998 è in televisione con Target e Ciro, il figlio di Target su Canale 5, Facciamo Cabaret su Italia 1. Conduce su Radio Rai Due la trasmissione Quelli che la radio, in onda tutte le domeniche. Nel 1998 partecipa al film Allora Mambo diretto da Lucio Pellegrini. Nello stesso anno è impegnato a teatro con D’altra parte è così come attore e autore, con la regia di Gian

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Piero Solari, e The day after di Giancarlo Bozzo e Carlo Turati. Nel 1999 è a Italia 1 con Comici, Facciamo Cabaret e la terza serie della trasmissione Ciro di cui è conduttore e autore. Sempre nel 1999 è in Rai con Festa di classe e Convention; inoltre pubblica il suo secondo libro: Op, Op, Op, Din, Din, Din edito da Mondadori e si esibisce a teatro con La grande prugna, regia di Claudio Malaponti. Nel 2000 è nuovamente su Rai Due con Convention e Ciao 2000, è interprete dello spot Euro 2001 con la regia di Ricky Tognazzi. Nel 2001 è su Rai Due con Superconvention e a teatro con lo spettacolo Il diluvio fa bene ai gerani di cui è anche autore, per la regia di Gian Piero Solari. Nel 2002 Enrico Bertolino torna su Rai Due con il programma Convention a colori ed è a Le Iene, il programma cult di Italia 1 che lo vede impegnato, in veste di comico, anche nella stagione 2002/2003. Dal 27 gennaio 2003 torna su Italia 1 con Ciro presenta Visitors, il nuovo programma di Gregorio Paolini. Per due anni ha lavorato in RAI con Federica Panicucci nella trasmissione Bulldozer. Nel 2005 torna alle reti mediaset con la sit-com Supermercato. Più recentemente conduce su Rai Tre Glob - L’osceno del villaggio, programma che analizza i meccanismi della comunicazione.


Prosa

Delitto e castigo lunedì 19 febbraio 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) martedì 20 febbraio 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Glauco Mauri Roberto Sturno DELITTO E CASTIGO

da Fëdor Dostoevskij versione, riduzione teatrale e regia Glauco Mauri con Glauco Mauri, Roberto Sturno scene Alessandro Camera costumi Simona Morresi musiche Arturo Annecchino

produzione Compagnia Mauri-Sturno in collaborazione con Teatro Comunale Chiabrera di Savona Durata spettacolo: 2h 10’ circa compreso un intervallo

“L’uomo è un mistero difficile da risolvere. Io voglio cercare di comprendere questo mistero perché voglio essere un uomo”. Così scriveva nel 1839 al fratello Michail il giovane Fëdor Dostoevskij. Aveva soltanto 18 anni ma già sapeva che avrebbe dedicato la sua vita e la sua arte a comprendere quella tenera e crudele creatura che è l’essere umano. Come tutti i Grandi, Dostoevskij non giudica mai ma cerca sempre di capire. Le sue storie sono piene di inaspettate verità: lampi che accecano per l’orrore a cui può arrivare l’uomo o illuminano le possibilità di amare che l’uomo ha dentro di sé. I personaggi nati dalla sua fantasia sono sempre immersi nella realtà della vita: ladri, prostitute, timidi “idioti” pieni di tenerezza, assassini, angeli di bontà. Questo è il mondo dove ogni giorno l’uomo vive la sua lotta tra il bene e il male. Così è per Delitto e castigo. “Resoconto psicologico di un delitto” lo definì il suo autore. Ma quale ricchezza umana in questo resoconto! Il dramma di Raskolnikov e l’inquietudine miste-

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riosa di Porfiri ci fanno scoprire quelle verità che tutti abbiamo sepolte dentro di noi. E tutto questo in un emozionante susseguirsi di drammatici colpi di scena che illuminano il romanzo di una sconvolgente attualità: l’insensatezza del delitto di Raskolnikov è la stessa dell’uomo di oggi - basta guardarsi intorno! Ho cercato con umiltà di raccontare la discesa negli sconosciuti abissi dell’uomo concentrandomi sull’idea originale di Dostoevskij dalla quale si è poi sviluppato tutto il romanzo: il “Resoconto psicologico di un delitto”. Trasportare i grandi capolavori dalla pagina scritta alla scena è sempre una terribile impresa. Ci siamo immersi in essa con libertà di interpreti ma anche con profondo rispetto e amore per il nostro lavoro. Il Teatro ha bisogno di favole da raccontare agli uomini e l’appassionante cammino, dal delitto al castigo, di Raskolnikov è una di quelle grandi favole che ci chiedono di essere raccontate perché possano aiutare l’uomo a meglio comprendere se stesso. Glauco Mauri


foto Elena Bono

Prosa

La locandiera giovedì 8 marzo 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) venerdì 9 marzo 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Compagnia del Teatro Moderno Europa Duemila Teatro del Stabile del Veneto LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni uno spettacolo di Giancarlo Cobelli con Mascia Musy e Francesco Biscione, Paolo Musio, Massimo Cimaglia, Alessandra Celi, Federica De Cola, Andrea Benedet, Antonio Fermi,Vincenzo Rollo, Peppe Sottile, Antonio Burgio spazio scenico Alessandro Ciammarughi disegno luci Robert John Resteghini elaborazione drammaturgica Giancarlo Cobelli

Durata spettacolo: 2h 50’ circa compresi due intervalli

Nel 2007 ricorre il tricentenario della nascita di Carlo Goldoni, forse il più importante autore italiano teatrale di tutti i tempi. Tra gli innumerevoli testi che ha scritto, uno dei suoi capolavori è senz’altro La locandiera. Il 22 aprile 1979 Giancarlo Cobelli in occasione dell'inaugurazione del Teatro Goldoni di Venezia appena restaurato, allestì una celebre edizione de La locandiera, con Carla Gravina protagonista. Lo spettacolo conobbe un tale successo da essere rappresentato per ben tre stagioni di seguito. Quello spettacolo “passò alla storia”: fu infatti salutato dall’ambiente teatrale come una svolta nelle regie goldoniane. Non ne veniva fuori una Mirandolina raffinata, come per esempio quella Morelli-Visconti che pure rivoluzionò tanti luoghi comuni goldoniani, ma un personaggio - e uno spettacolo - duro e elegante, un po’ ‘noir’, con una forte componente erotica e di conflitto sociale. Molti anni dopo lo stesso regista sceglie Mascia Musy per rinnovare questo suo capolavoro. Il ruolo che fu di Pino Micol è ora interpretato da Francesco Biscione, la parte del Marchese è affidata a Paolo Musio, il Conte è Massimo Cimaglia e Fabrizio

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Andrea Benedet. Il genio di Cobelli si è particolarmente incentrato sulla recitazione cercando ritmi “umani” con un respiro diverso da quei ritmi vertiginosi che la televisione ci impone e che spesso ritroviamo nel nostro quotidiano. Ogni battuta è soppesata e calibrata in ogni suo piccolo particolare. Sono soprattutto i giovani a subire maggiormente il fascino di uno spettacolo che oltre a creare una dimensione diversa e lontanissima da quella televisiva, rende ai personaggi goldoniani uno spessore ben più marcato dagli ‘a parte’ ai quali erano relegati. Insomma uno spettacolo da non perdere non solo perché in esso traspare fortemente tutto il meglio del grande maestro Cobelli, ma perché è forse una delle poche, ultime occasioni di vedere uno spettacolo teatrale tanto moderno nella regia, quanto classico in un rigore di cui il nostro ambiente si sta sempre più depauperando. In un quotidiano dove si parla tanto e si ascolta poco: uno spettacolo che spinge all’ascolto. Fermate per una sera la frenesia e la televisione, e godetevi un diverso ritmo, una diversa serata, una diversa Locandiera.


foto Alessandro Albert

Prosa

Milva canta Brecht mercoledì 28 marzo 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Fuori Abbonamento)

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa BRECHT/STREHLER MILVA CANTA BRECHT

regia Cristina Pezzoli testi Bertolt Brecht musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill con Milva pianoforte Vicky Schaetzinger fisarmonica Bruno Poletto chitarra, banjo Federico Ulivi sax soprano, contralto, baritono Marco Albonetti

Ecco l’artista che tutti ci invidiano di nuovo faccia a faccia con Brecht. Così Milva ritorna all’antico maestro per ripercorrere con noi i suoi grandi successi, i suoi mitici incontri. Da un’idea di Giorgio Strehler, un viaggio attraverso il mondo poetico di uno dei più grandi autori del Novecento raccontato dalla voce di un’interprete straordinaria. Artista amatissima da Giorgio Strehler, grande interprete e “ambasciatrice” dell’opera brechtiana in Italia e nel mondo, Milva torna a “cantare Brecht” in una impaginazione registica che, come afferma Cristina Pezzoli, si pone il problema di un “aggiornamento a Brecht rispetto al presente”. «Non sarei quella che sono oggi, dopo più di quarant’anni di carriera internazionale, se non avessi avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino Giorgio Strehler». Così Milva parla di un incontro che le ha cambiato la vita e che ha avuto in Brecht uno dei momenti più alti del suo percorso artistico. In Milva canta Brecht, attraverso un ventaglio melodico che spazia da songs tratte da L’Opera da tre soldi a brani di canzoni e ballate,

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la straordinaria voce di Milva accompagna il pubblico in un recital che, spiega la cantante, «ha avuto molte edizioni, ma di cui oggi presentiamo una versione che, a mio avviso, rappresenta un ‘florilegio’, un’antologia di tutte le altre versioni». Si rinnova così, a cinquant’anni dalla scomparsa di Brecht, il viaggio attraverso l’opera poetica di uno dei più grandi autori del Novecento, un viaggio iniziato tanti anni fa e che Strehler amava definire “un salto in cielo”. Diviso in tre sezioni, le ballate, la guerra, le figure femminili, lo spettacolo intesse parole e musica, e, in un gioco di rimandi iconografici all’oggi, fa “reagire” il pensiero brechtiano con la complessità del mondo contemporaneo, in un processo di ricontestualizzazione capace di metterne in luce attualità e anacronismi. L’uso delle immagini - chiari riferimenti all’oggi, icone di guerre presenti e la voce, anche recitante, di Milva arricchiscono di sfumature inedite le parole dei songs, le poesie, gli epigrammi, da cui emerge con forza la capacità brechtiana di analisi e comprensione della realtà.


Prosa

Vita di Galileo lunedì 23 aprile 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A) martedì 24 aprile 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)

Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia Teatro de Gli Incamminati Franco Branciaroli VITA DI GALILEO

di Bertolt Brecht regia Antonio Calenda scene Pier Paolo Bisleri costumi Elena Mannini luci Gigi Saccomandi

L’uomo e il senso di responsabilità, la ricerca e l’etica, lo scienziato e il potere: si sviluppa fra questi cardini - di assoluta attualità - Vita di Galileo, una delle opere più importanti e profonde di Bertolt Brecht, ma anche una fra le più ambigue e avvincenti. Composto fra il 1938 e il 1943, il dramma fu rielaborato in almeno tre distinte riprese, e costituì sempre un culmine nella produzione brechtiana: una sorta di “testamento spirituale” sia sul piano del lavoro teatrale, che su quello del contenuto morale, per il grande autore di Augusta; un capolavoro nei cui inquietanti chiaroscuri e nelle cui evoluzioni ci sembra di poter intuire le vie per comprendere veramente il XX secolo ed i suoi conflitti, ove sono radicate le ombre del nostro presente… Sarebbero sufficienti queste prime scarne riflessioni a motivare un nuovo allestimento di Vita di Galileo, ma il testo è ricchissimo di ulteriori induzioni che si rivolgono con forza ancor più dirompente all’uomo contemporaneo, dibattuto più che mai nella scelta fra reificazione e intimi valori, fra anelito al potere e responsabilità, fra conformismo e isolamento. Temi di profondo coinvolgimento su cui il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia assieme al Teatro de Gli Incamminati intende puntare, nella realizzazione della nuova messinscena dell’opera, affidata al suggestivo ed essenziale linguaggio registico di Antonio Calenda e - per il ruolo del titolo - al vigoroso talento e all’intensa espressività di uno dei maggiori protagonisti della scena nazionale, Franco

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Branciaroli. «Per comprendere a fondo il senso e le peculiarità di questo testo - sostiene il regista - è necessario risalire alle grandi motivazioni per cui fu creato, alle riflessioni e agli eventi che spinsero Brecht ad elaborarlo in certe direzioni… Impossibile non correlare l’ultima definitiva versione di Vita di Galileo (in cui l’autore condanna l’abiura del protagonista) con l’atteggiamento di certi scienziati a lui coevi, che proprio in quegli anni si erano resi indirettamente colpevoli del disastro di Hiroshima, mettendo a disposizione di uomini comuni e della politica di potenza i loro studi sulla scissione dell’atomo. Impossibile non ricordare le osservazioni di Brecht sulla scelta di Robert Oppenheimer e di quei fisici che pur di non cedere alle richieste di un governo dedito alla guerra rinunciarono a incarichi di prestigio certi che “Scoprire qualcosa fosse diventato un’ignominia”». Con la guida esperta e sensibile di Antonio Calenda, Franco Branciaroli ha già affrontato con successo il mistero di un grande eroe negativo: lo shakespeariano Riccardo III. Si prospetta ricco di complessità e sortilegi anche il percorso che sul piano psicologico e interpretativo Calenda suggerirà all’attore per questo Galileo: un eroe moderno, negativo, ma a cui - questa l’ultima speranza che Brecht offre al suo e al nostro futuro - rimane sempre la chance di agire positivamente.


Altri Percorsi

foto Prospero Cravedi

pre/visioni

Segni nel tempo Segni nel tempo è un progetto, non un semplice spettacolo. È un luogo di sperimentazione sul linguaggio, una forma aperta, un’idea in movimento.

sabato 14 ottobre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni)

Segni nel tempo si compone di una serie di piccoli pezzi collegati uno all’altro per assonanza, musicalità, rottura ritmica, proprio come in una serata a programma di un concerto musicale.

SEGNI NEL TEMPO

con Tam teatromusica, East Rodeo e i giovani del laboratorio “Segni nel tempo” in scena Lara Boselli, Roberta Bozzi, Giovita Caniggia, Cristina Chiappini, Tania Chiodaroli, Sabrina De Canio, Elisa Fantinati, Manuela Fontana, Michel Franzoso, Simona Fornari, Matteo Ghisalberti, Serena Groppelli, Francesca Lateana,Teresa Moschin, Graziella Rimondi, Sergio Tonini ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin suoni organizzati Kole Laca, Michele Sambin, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz fonica Enrico Maso

È un raccontare altro da quello che il teatro ci ha abituato a considerare racconto. È un raccontare sospeso tra immagine e suono, visionario ironico e sconnesso come spesso accade ai sogni notturni e ai desideri. Ma è raccontare. A modo nostro il nostro tempo. Due generazioni condividono la scena di Segni nel tempo e si alternano nei diversi ruoli di musicista, performer, datore luci, fonico…una micro comunità unita dalla tenace fiducia in un teatro astratto, un teatro che non descrive stati d’animo, ma li provoca; un teatro che indica come tutto sia già lì sotto i nostri occhi. Basta solo volerlo ascoltare.

a cura di Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale 2006”

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Altri Percorsi

foto Dorkin

pre/visioni

Tre Sorelle I drammi maggiori di Cechov sono un dono per così dire doppio: di essi ci rimane oltre al testo anche la partitura scenica nata dal rapporto dell’autore con Stanislavskij, NemirovicDancenko ed il Teatro d’Arte di Mosca. Nel caso di Tre Sorelle: 1160 gesti scenici con indicazioni molto particolareggiate di spazio, rumori, oggetti e gesti con planimetrie dinamiche rappresentanti il movimento dei personaggi nello spazio. L’idea della pubblicazione delle note di regia fu dello stesso Cechov, ma fu realizzata da Stanislavskij, solo alla fine della sua vita (1938), perché rappresentavano un metodo di lavoro che successivamente aveva ritenuto superato. Si tratta di un documento unico e sensazionale: di uno dei più grandi autori di tutti i tempi abbiamo a disposizione sia la parte che la partitura originali; di uno dei più grandi teorici di tutti i tempi abbiamo a disposizione delle indicazioni che sono indice concreto degli stadi di avanzamento della sua ricerca. A cento anni esatti dalla morte di Cechov, per un gruppo di attori in formazione è un gioco rischioso e stimolante tornare a percorrere esattamente quelle sequenze di azione andate in

venerdì 20 ottobre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi TRE SORELLE

di Anton Cechov traduzione Gerardo Guerrieri regia Maurizio Schmidt con Stefano Annoni,Valeria Barreca, Paola Campaner, Giorgia Coco, Andrea Corsi, Angelo Di Genio, Michele Di Giacomo, Sara Fenoglio, Biagio Fontana, Paolo Fronticelli, Marco Maccieri, Alessandro Mercurio, Francesca Radaelli scene a cura del laboratorio di scenotecnica diretto da Fabrizio Palla luci Paolo Latini costumi Enza Bianchini macchinisti Claudio Cerra, Roberto Manzotti

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scena nel 1901, cercando di integrare con la propria fantasia quello che le note non possono tramandarci: il loro ritmo, il senso intimo, le intenzioni che le muovono dall’interno. Provare a tornare - a distanza di ogni tempo - in quelle scarpe che sono state di attori come Mejerchold, Olga Knipper, Stanislavskij e provare a rifare i loro gesti non è indice di presunzione, né nasce dall’idea di poter copiare risultati scenici inconoscibili prima che irraggiungibili: permette un contatto diretto, non mediato dai pregiudizi, con alcuni principi cardine della nostra tradizione teatrale. Quella che diventerà la teoria delle azioni psicofisiche è infatti agli albori in queste note di regia, nelle quali la partitura delle azioni sceniche nasce ancora dall’immaginazione del regista demiurgo e non nel corpo dell’attore. È proprio su un materiale di confine di questa portata, così carico di gesti scenici ancora antichi mescolati ad altri di novità sensazionale, che ha senso confrontarsi perché un attore di oggi trovi una sua bussola di riferimento in quel tragitto di ricerca per tentativi ed errori che è il teatro.


L’arma segreta di Archimede

Altri Percorsi pre/visioni

Note di regia

sabato 21 ottobre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni)

Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE

di Dumitru Solomon regia Massimo Navone scene Fabrizio Palla luci Paolo Latini costumi Enza Bianchini assistente alla regia Sofia Pelczer collaborazione Ambra D’Amico con Giulia Cailotto, Paola Campaner, Giorgia Coco, Angelo Di Genio, Michele Di Giacomo, Sara Fenoglio, Biagio Fontana, Paolo Fronticelli, Leonardo Lapomarda, Alessandro Mercurio, Alberto Onofrietti, Roberto Testa

Dumitru Solomon, uno dei protagonisti della storia della drammaturgia rumena di questi ultimi quarant’anni, vincitore di diversi premi prestigiosi e rappresentato in importanti teatri d’Europa, per il pubblico italiano è una novità assoluta. L’arma segreta di Archimede è ambientato nell’antichità, ma la vicenda che vede il protagonista impegnato nella difesa di Siracusa contro la conquista da parte dei Romani, è rivisitata da un punto di vista che ne evidenzia l’attualità. In un’atmosfera tra fiaba e sogno, il testo fa riflettere su alcuni dei grandi temi che percorrono la storia dell’umanità: la crisi di un popolo che sta per essere oppresso e cerca strategie di resistenza, il mondo degli oppressori con le sue spietate dinamiche di potere, la contrapposizione tra i diversi ceti sociali. In questo scenario di guerra, Archimede diventa l’uomo chiave intorno al quale si gioca la partita tra le due fazioni: protagonista e arbitro del conflitto, deve decidere la destinazione delle proprie invenzioni e calcolarne le conseguenze. Riconsiderando le questioni fondamentali del rapporto tra scienza e filosofia, tra morale ed etica, tra società e politica, la sua riflessione attraversa le più importanti scuole filosofiche dell’Antica Grecia con un chiaro riferimento alle problematiche attuali. Nel testo di Salomon il concetto di vita che Archimede sposa è quello di un continuo esperimento ludico, anche se il gioco comporta dei rischi, a volte mortali. La sua leggerezza d’animo e la sua purezza lo portano infatti a mettersi in pericolo, senza rendersene conto. L’autore tocca questi temi importanti con una penna leggera, ironica, costruendo una drammaturgia in cui i rapporti tra i personaggi richiamano le coppie classiche della commedia dell’arte: servo-padrone, innamorati nobili e poveri, servi che bisticciano. Le battute si alternano abilmente tra i meccanismi di comicità e le riflessioni erudite, disponendo un interessante campo di gioco per gli attori neodiplomati della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Massimo Navone

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Altri Percorsi pre/visioni

Changing Parts domenica 22 ottobre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi CHANGING PARTS Untitled

dimostrazione - spettacolo di Lucinda Childs con il corso di Teatrodanza laboratorio coreografico di Lucinda Childs creato per e con gli allievi della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi musiche Philip Glass con Alessio Attanasio, Paola Bedoni, Eleonora Bonvini, Mattia Furlan, Matteo Graziano, Lara Guidetti, Marzia Liberatore, Scarlett Mattka, Caterina Poletti, Annalisa Rainoldi, Ilaria Tanini, Stela Vathi special guest Luca Zangheri luci Paolo Latini costumi Enza Bianchini sartoria Nunzia Lazzaro

Lucinda Childs ha accettato di tenere, nell’anno accademico 2005-2006, un laboratorio coreografico di lunga durata: il primo in una scuola professionale italiana che giunga ad una messinscena coreografica. Il lavoro nasce dalle improvvisazioni guidate degli allievi del secondo e terzo anno e si articola in composizioni per lo più per piccoli gruppi che si succedono dando vita a micro-strutture coreografiche rigorosissime e complesse pur nella sobria semplicità dei movimenti. Per gli allievi, un’esperienza unica e illuminante: hanno appreso un metodo per gestire il delicato passaggio in cui si deve trovare una forma, una misura, dei tempi d’esecuzione e infine “un’anima” a un’improvvisazione in relazione a ciò che segue e a ciò che è venuto prima dell’improvvisazione stessa. Tutto il lavoro preparatorio di Changing Parts si è svolto senza il supporto musicale, secondo le originarie abitudini sperimentali di Lucinda Childs; successivamente la coreografa - che ha legato il proprio nome al

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Minimalismo, a taluni spettacoli di riferimento di Robert Wilson e Philip Glass (a partire da Einstein on The Beach, 1973) e a capolavori della danza postmoderna come Dance (ancora con la musica di Glass e scene-video di Sol Lewitt) - ha voluto inserire nella confezione coreografica da lei strutturata, uno dei pezzi più celebri del primo Glass, Music with Changing Parts del 1970. Progetto didattico-formativo, Changing Parts è una sperimentazione di estremo interesse anche per lo spettatore.Vi si ravvisano, infatti, tutti gli ingredienti della poetica formalista di Lucinda Childs, nei suoi corsi e ricorsi all’utilizzo del gesto quotidiano, e nella sua evoluzione dal Minimalismo ieratico e ortodosso delle origini all’odierno arricchimento linguistico più complesso e stratificato. Senza contare la componente aggiuntiva, ovvero la fantasia degli stessi allievi: messa al servizio di un laboratorio “spettacolare” in cui i corpi vibrano nel silenzio come nella musica, all’interno di una struttura quasi ipnotica, senza inizio e senza fine, potenzialmente infinita.


Passo e resto, come l’universo

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foto Nicoletta Garioni

pre/visioni

Noi attraversiamo la vita, passiamo, ma qualcosa di noi resta - diceva Fernando Pessoa - sempre e comunque. Come tutto, d’altra parte, nell’universo. Non far passare un giorno senza segni - scriveva invece Elias Canetti - A qualcuno i tuoi segni serviranno.

sabato 28 ottobre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni) domenica 29 ottobre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Pre/Visioni)

Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Passo e resto, come l’universo, è la somma di tante piccole storie, visioni, sogni che vogliamo raccontare perché, così facendo, da semplici tracce di esistenze private, le possiamo trasformare in segni. E così, potranno vivere fuori di noi, aldilà di noi. Saranno segni fatti di poche parole e di pochi gesti. Saranno fatti soprattutto d’ombre e di musica. Segni fuggevoli dunque, e fragili, così impalpabili da non essere sempre percepibili. Ma ci saranno. A qualcuno, ne siamo sicuri, questi segni serviranno.

Dipartimento di Salute Mentale Azienda Usl di Piacenza PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi con la collaborazione di Federica Anna Armillis, Federica Ferrari costumi Sara Bartesaghi Gallo luci e fonica Cesare Lavezzoli

produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione nell’ambito del laboratorio teatrale organizzato per l’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza

Dopo l’esperienza degli ultimi anni, ecco una nuova

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proposta frutto della collaborazione tra Teatro Gioco Vita e il Dipartimento di Salute Mentale di Piacenza. Passo e resto, come l’universo è il risultato di un percorso laboratoriale di tre mesi sull’ombra e il teatro d’ombre che ha visto coinvolti ospiti e operatori dell’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Piacenza e il gruppo artistico di Teatro Gioco Vita.


foto Bepi Caroli

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Elettra giovedì 2 novembre 2006 Spazio Rotative - ore 21 (Altri Percorsi A) venerdì 3 novembre 2006 Spazio Rotative - ore 21 (Altri Percorsi B) sabato 4 novembre 2006 Spazio Rotative - ore 21 (Altri Percorsi A-B)

Mercadante Teatro Stabile di Napoli in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile di Torino ELETTRA

di Hugo von Hofmannsthal un progetto di Andrea De Rosa e Hubert Westkemper con Frédérique Loliée, Maria Grazia Mandruzzato, Moira Grassi, Gabriele Benedetti regia Andrea De Rosa suono Hubert Westkemper scene Raffaele Di Florio costumi Ursula Patzak luci Enrico Bagnoli musiche Giorgio Mellone Durata spettacolo: 1h 10’ circa senza intervallo Si ringrazia EDITORIALE LIBERTA’

Il tempo sembra bloccato. Tutto è immobile, da anni. Le azioni si ripetono sempre uguali, i riti si sono svuotati di senso, le parole faticano a trovare una strada. Come nella Elettra di Sofocle, cui questa è direttamente ispirata, si attende o si teme l’arrivo di Oreste, che verrà un giorno per uccidere la madre, Clitennestra. Ma il senso greco dell’ordine da ristabilire, che si accompagna a questa azione, si è come indebolito, si fa fatica a credere che egli verrà davvero, si stenta a ricordare perché. In questo tempo sospeso, i personaggi sembrano guardare in uno specchio rovinato ed opaco: aguzzano la vista, nella speranza di rintracciare un’origine, cercano un’immagine di sé che vogliono pura, al di sotto dei mille strati che il tempo vi ha steso sopra, ma più si avvicinano alla superficie riflettente, più essa si rivela irreparabilmente corrotta e deformata. Il senso di nostalgia per la purezza di quella immagine, il dolore che si scopre con la sua perdita, l’incapacità di trovare le parole giuste per raccontarlo, mi sembrano gli elementi chiave per la messa in scena di questo testo. Andrea De Rosa Il pubblico ascolta lo spettacolo attraverso una cuffia stereofonica, per mezzo di una tecnica di ripresa del suono detta olofonica. Questo sistema permette di avere una percezione dello spazio molto dettagliata e sorprendentemente realistica. L’indossare una cuffia viene presto

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dimenticato a vantaggio di una sensazione di immersione totale nello spazio scenico. Hubert Westkemper Riconoscimenti Premio Girulà 2005 per la migliore drammaturgia dello spettacolo: “Per aver inventato soluzioni drammaturgiche modernissime, che hanno esaltato senza contaminazioni la potenza del testo”. Premio Girulà 2005 a Hubert Westkemper per la miglior ripresa del suono: “Per aver creato suggestioni uditive di grande originalità, capaci di produrre una sorprendente interazione fra scena e platea”. L’Associazione Nazionale Critici di Teatro ha conferito - nel corso della cerimonia di consegna degli annuali “premi” della categoria che si è svolta al Teatro Stabile di Genova - il Premio A.N.C.T. 2005 a Hubert Westkemper: “Per il suo rivoluzionario sistema di amplificazione olofonica adottato per la rappresentazione di Elettra di Hofmannsthal, lo spettacolo prodotto dal Mercadante Teatro Stabile di Napoli con la regia di Andrea De Rosa”. Premio Speciale Ubu 2005 a Hubert Westkemper: “Per una vita dedicata a creare una sonorità teatrale, culminante nell’altissimo risultato raggiunto dall’Elettra diretta da Andrea De Rosa per il Teatro Mercadante, con l’uso degli olofoni in funzione di linguaggio”. Spettacolo a pubblico limitato - max 140 spettatori. Per esigenze tecniche posti non numerati (in caso di esubero del numero di abbonamenti per ciascun turno rispetto alla disponibilità dei posti, verrà assegnata la terza serata sia per il turno A sia per il turno B).


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La scuola di ballo «Ballerete il malanno che vi colga»

mercoledì 15 novembre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) giovedì 16 novembre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B) venerdì 17 novembre 2006 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Fuori Abbonamento)

Infidi Lumi LA SCUOLA DI BALLO COMMEDIA DI CARLO GOLDONI

con Ilenia Caleo,Tiziano Ferrari, Domenico Sannino, Nicola Spotorno, Filippo Tansini ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini

progetto di residenza artistica 06-08 presso Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione

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Nell’ultima pagina dei suoi Mémoires, che rappresenta il definitivo commiato dell’ottuagenario Goldoni nei confronti del mondo attraverso la costruzione mitografica di un’intera vita dedicata al teatro e vissuta da protagonista, purtuttavia celando le difficoltà oggettive di un continuo aggiornamento nei confronti dei mutamenti del tempo e della storia, quando il passato già luminoso declina, e il successo scivola via, ebbene in questa ultima pagina si riflette in pieno l’atteggiamento in apparenza bonario e remissivo di un Goldoni coerentemente fedele agli imperativi di “verità” e “natura”, ma quale maschera di una personalità inquieta nei confronti della propria biografia e del proprio passato magistero comico, indifferente come è noto a quegli eventi storici, specie durante l’ultima parte della sua vita, che lo sfiorano senza lasciare traccia apparente. Tale riflesso diventa addirittura emblematico se dietro al silenzio, alla ritrosia e alla discrezione dignitosa di questi ultimi difficili anni di vita, scorgiamo gli interstizi di un tramonto tutt’altro che sereno e agiato, incapa-

ce di sfoghi o lamentose confidenze, e dunque per questo non meno rabbioso o crucciato. Se l’Alfieri, che lo visitò nella primavera del 1784 tornando da Londra, lo apostrofò “buon vecchietto”, ben ne colse da ultimo la dignità remissiva ma vigile di un uomo che stava chiudendo a credito i conti con il prossimo e con la storia, compreso ogni molesto detrattore, possibilmente ancora con un ultimo sorriso, quello sospeso dei soli “libri divertenti” degli ultimi suoi giorni. La rivoluzione francese porterà al potere quella classe sociale che il Goldoni ha con grande ingegno esaltato anche con le armi della critica, come ne La scuola di ballo contro la mediocrità della nobiltà e della borghesia pretenziosa e galante, a un passo già profetico della società dello spettacolo: «Pantalone abbatte Luigi XVI e rifonda il mondo a propria misura. Con il suo teatro forse il più grande monumento eretto alla classe borghese Goldoni ha contribuito non poco a questa vittoria, ma è forse troppo tardi perché egli possa accorgersene davvero; anche a lui, al pari di Mosè, la Terra promessa è negata» (Luigi Lunari). s.t.


Gli Uccelli foto Marcello Norberth

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venerdì 15 dicembre 2006 Teatro Municipale - ore 21 (Altri Percorsi A-B)

Compagnia Lombardi-Tiezzi Emilia Romagna Teatro Fondazione GLI UCCELLI

di Aristofane dramma didattico traduzione Dario Del Corno drammaturgia Sandro Lombardi regia Federico Tiezzi con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni, Leonardo Capuano, Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella, Marta Richeldi, Aleksandar Karlic scene Pier Paolo Bisleri costumi Giovanna Buzzi luci Gianni Pollini

Durata spettacolo: 1h 55' circa compreso un intervallo

Due ateniesi lasciano la loro città tediosa, divorata dalla corruzione e sull’orlo del crollo definitivo, per andare in cerca di un luogo “senza seccature” dove trascorrere in santa pace il resto della vita. Così comincia Gli Uccelli di Aristofane, che Dario Del Corno definisce “la più bella commedia di tutti i tempi”. Nel mondo degli uccelli i due ateniesi cercano e trovano un grande sogno utopico, una patria dolce e materna, senza leggi né violenza. L’utopia di Aristofane è nostalgica e tutta rivolta a un vagheggiamento del passato, quando Atene poteva davvero essere considerata una ‘città ideale’. Attraverso una comicità surreale e lirica, fantastica e liberatoria, Gli Uccelli è un’opera colma di spirito di contestazione. Nonostante la sua ideologia aristocratica e conservatrice, Aristofane risulta qui ‘più moderno di ogni moderno’ (Pasolini), nel rivendicare la necessità della gioia e della concretezza, dei piaceri del corpo (dal cibo al sesso, al godimento della natura). È il grande sogno della creazione di una società libera e felice, dove gli uomini, riconquistato il rapporto con la natura, possano vivere nel migliore dei mondi possibili. Intrisa di comicità e sarcasmo, questa commedia dissacra tutti i miti di allora come di oggi; e mentre ridiamo di cuore pensiamo alla verità dei suoi significati. Ma cos’è e dove si trova il regno di Utopia? È forse il palcoscenico dove è possibile, nello stesso momento, la realtà e il sogno? Assistiamo così, nello spettacolo, alla presa di possesso, da parte di Pisetero ed Evelpide, di quello spazio (scenico) nel quale, nel corso dei secoli, si sono raccontate le vicende, le speranze e i

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mutamenti del cuore degli uomini; dove si è rappresentato e discusso il cambiamento, la ribellione, l’utopia di mondi migliori, l’idea stessa di libertà. Ma nel racconto di Aristofane il regno di Utopia si riconverte a poco a poco nel mondo che conosciamo con le sue strutture e le sue figure: poetastri e politicanti da strapazzo, lenoni e parricidi, dèi e uomini vengono a bussare alla porta del “neo-regista” Pisetero, chiedendogli, con insistenza, di inventare leggi ad personam, a scapito della ideale Costituzione ornitologica. In questo Teatro del Mondo tutti gli stili teatrali concorrono alla rappresentazione: è il teatro con i suoi infiniti umori e linguaggi a rappresentarsi. E come tutti i grandi capolavori, Gli Uccelli ha ispirato poeti e drammaturghi tra i più diversi. Di questi, Federico Tiezzi è interessato in particolare a Bertolt Brecht e a Pier Paolo Pasolini. Al primo Gli Uccelli potrebbe aver ispirato la stessa idea di ‘dramma didattico” e dimostrativo. Il secondo ne è stato evidentemente guidato per il film Uccellacci e uccellini. Ma la lettura di Tiezzi non intende fermarsi a questi due filtri novecenteschi, puntando anche all’idea di ‘città ideale’ che percorre, come un’esigenza ricorrente nei secoli, il Rinascimento toscano come le utopie di grandi filosofi (da Kant a Hegel) fino agli utopisti dell’Ottocento che tanto pesarono nella formazione di Karl Marx. E senza mai dimenticare la leggerezza tutta mozartiana di una commedia scritta circa 2500 anni fa e che è fresca come una rosa appena sbocciata.


foto Maurizio Buscarino

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Trittico Beckettiano Il Trittico Beckettiano - Atto senza parole 1, Non io, L’ultimo nastro di Krapp ha inaugurato il 13 gennaio 2006 al Teatro Studio di Scandicci il progetto internazionale “1906 BECKETTCENTOANNI2006”, unico in Italia, che la compagnia insieme all’Istituzione Scandicci Cultura ha dedicato nel 2006 all’autore irlandese per celebrarne il centenario della nascita. Lo spettacolo è stato salutato da un grandissimo successo di pubblico e stampa: il regista Giancarlo Cauteruccio è stato definito dalla critica “uno degli interpreti beckettiani più importanti in Italia” e gli è stato assegnato il premio per la regia dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro che riceverà il 21 settembre 2006 al Teatro Argentina di Roma. Dopo ben cinque spettacoli prodotti a partire dal 1989 Forse, uno studio su Samuel Beckett (1989), L’ultimo nastro di Krapp (1993) con Massimo Verdastro e Fulvio Cauteruccio, Giorni felici (1995) con Marion D’Amburgo, Finale di partita (1997) con Giancarlo Cauteruccio e Fulvio Cauteruccio e L’ultimo nastro di Krapp (2003) con Giancarlo Cauteruccio e dopo un lungo ed intenso lavoro di studio e di approfondimento sulle tematiche e l’estetica della sua opera, già culminato nel 1996 nel primo progetto internazionale “BECKETT NOVANT’ANNI”, questa nuova produzione segna il sesto appuntamento della compagnia Krypton con Samuel Beckett, uno dei più grandi drammaturghi del Novecento. Per il Trittico Beckettiano Cauteruccio ha scelto tre pièces brevi tra le più riuscite che Samuel Beckett ha consegnato al teatro, capolavori che richiedono ai tre interpreti grande impegno e grande energia. I protagonisti sono rispettivamente Fulvio Cauteruccio, Monica Benvenuti e lo stesso regista nei panni di Krapp. La regia del Trittico è basata principalmente sul lavoro degli attori e sul conseguente rigore dell’esecuzione ma, come avviene solitamente nelle messe in scena di Cauteruccio, una particolare attenzione è prestata all’elemento scenicovisuale.

giovedì 18 gennaio 2007 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) venerdì 19 gennaio 2007 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B) Compagnia Teatrale Krypton TRITTICO BECKETTIANO Atto Senza Parole 1 con Fulvio Cauteruccio

Non io con Monica Benvenuti L’ultimo nastro di Krapp con Giancarlo Cauteruccio di Samuel Beckett traduzione Carlo Fruttero e John Francis Lane scene André Benaim costumi Massimo Bevilacqua luci Trui Malten musiche ed elaborazioni sonore Andrea Nicoli regia Giancarlo Cauteruccio

Durata spettacolo: 2 h circa senza intervallo

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La barca dei comici La barca dei comici si ispira ad un episodio raccontato nei Mémoires e comunemente considerato il primo incontro di Carlo Goldoni con il teatro. …all’età di 14 anni, a Rimini, Goldoni abbandona la scuola dei domenicani e fugge in barca con una compagnia di comici per raggiungere la madre a Chioggia, lasciando per sempre gli studi di filosofia… Da un’idea di Giorgio Strehler sui Mémoires, lo spettacolo La barca dei comici diventa così pretesto per raccontare la vera scelta di vita di Carlo Goldoni: il teatro. Vanno in scena gli episodi più significativi della biografia dell’autore, i personaggi della commedia dell’arte, le atmosfere delle commedie goldoniane, la riforma del teatro.

venerdì 16 febbraio 2007 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) sabato 17 febbraio 2007 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B) domenica 18 febbraio 2007 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 15.30 (Fuori Abbonamento)

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione LA BARCA DEI COMICI

Dai Mémoires di Carlo Goldoni Di Giorgio Strehler drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca regia Stefano De Luca scene e ombre Fabrizio Montecchi musiche Fiorenzo Carpi costumi Luisa Spinatelli

Un importante progetto coproduttivo che vede impegnati Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Teatro Gioco Vita - Teatro

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Stabile di Innovazione. Un contributo originale del Piccolo, rivolto in modo particolare alle giovani generazioni, alle manifestazioni goldoniane del 2007: a trecento anni dalla nascita di Carlo Goldoni, un modo nuovo per raccontarne la vita e l’amore per il teatro. Con le ombre di Teatro Gioco Vita a creare l’impianto scenico all’interno del quale si svolge l’azione teatrale di uno spettacolo nel quale forte è il segno del Piccolo Teatro, con la sua storia e la sua poetica. Non solamente una biografia di Goldoni, ma un viaggio nel teatro, inteso come parafrasi della vita.


foto Raffaella Cavalieri - Iguanapress

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Il sorriso di Daphne lunedì 5 marzo 2007 Teatro Municipale - ore 21 (Altri Percorsi A-B) Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna IL SORRISO DI DAPHNE

due tempi di Vittorio Franceschi Premio “Enrico Maria Salerno” 2004 regia Alessandro D’Alatri con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin musiche Germano Mazzocchetti scene Matteo Soltanto costumi Carolina Olcese luci Paolo Mazzi suono Federica Giuliano regista assistente Gabriele Tesauri assistente alla regia Marla Moffa in collaborazione con La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno” Durata spettacolo: 1h 55' circa compreso un intervallo

Dopo i successi del grande schermo, da I Giardini dell’Eden a Casomai, al recente La febbre, il regista Alessandro D’Alatri è approdato al teatro realizzando un sogno che coltivava da tempo. È così che, dall’incontro con l’attore e autore bolognese Vittorio Franceschi (avvenuto proprio sul set della Febbre), nasce Il sorriso di Daphne, una produzione di Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna che ha debuttato nel novembre 2005 e che vede come interpreti, assieme a Franceschi, Laura Curino, una tra le più apprezzate attrici/narratrici del teatro italiano, e il giovane talento Laura Gambarin. “La più classica delle scritture teatrali, con personaggi a tutto tondo che a leggerli sembrano già vivi scenicamente”: è questo il giudizio della giuria che nel 2004 ha attribuito al testo di Franceschi, e al progetto produttivo del Teatro Stabile di Bologna, il Premio “Enrico Maria Salerno” per la Drammaturgia Europea, organizzato dal Centro Studi “Enrico Maria Salerno”. Franceschi parla di questo suo testo come di una commedia tragica che non ha uno, ma tre protagonisti: Vanni (lo stesso Franceschi) è un professore di botanica geniale e stravagante che ha girato il mondo alla ricerca di piante sconosciute; Rosa, interpretata da Laura Curino, è la sorella di Vanni e vive con lui nella

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vecchia casa di famiglia dove è tornata ad abitare dopo essere rimasta vedova; Sibilla, ex allieva che subito dopo la laurea accompagnò Vanni in un viaggio di ricerca in Thailandia, è interpretata da Laura Gambarin. Fra libri di botanica e ricordi di viaggio e d’amore, si assiste al tramonto della vita del burbero studioso. La Daphne del titolo è una pianta, esemplare unico e misterioso proveniente dal Borneo, probabilmente la scoperta più importante di Vanni. Il suo nome deriva da quello della ninfa il cui sorriso sensuale e tenero, ammaliante e enigmatico, e per questo pericoloso, fece innamorare Apollo. “Dietro a ogni sorriso c'è un abisso - racconta Franceschi - e anche la nostra Daphne ne nasconde uno, terribile e salvifico. Il paesaggio dei luoghi evocati nel testo (soprattutto quello della Thailandia) è stato in tempi recenti sconvolto dallo Tsunami. Ne sono stato molto colpito e turbato, perché le forze della natura non hanno violentato solo un Paese reale, ma anche un sogno, che non aveva confini precisi ma era collocato là. Non sono mai stato in quei luoghi e anche per questo quel sogno lo sentivo mio”. Uno spettacolo che commuove, ma al tempo stesso riesce a strappare la risata e che ha segnato l’esordio nella regia teatrale di Alessandro D’Alatri.


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Ristorante immortale La storia Da qualche parte, tra paradiso e inferno, al centro dell'universo… C’è il ‘ristorante immortale’, un microcosmo con camerieri ma senza clienti. Un luogo senza senso ma con personale instancabile, un'allegoria in quattro quadri assurdi. Il primo personaggio è un giovane apprendista volenteroso che sogna un nuovo mondo ed una nuova era alla quale lui personalmente si è già adeguato. C'è poi il personaggio del capocameriere che, vanitoso ed ambizioso, sogna di rilevare il locale, vuole essere sempre al centro dell’attenzione ed è sempre sopra le righe. Un altro personaggio, lo chef indefessamente responsabile spera sempre che il suo locale in qualche modo possa sopravvivere, nonostante molti segnali dicano il contrario. C’è ancora un vecchio cameriere che fa quasi parte dell'inventario e che da tempo dovrebbe essere in pensione; ma per comodità rimane in questo luogo abbandonato da Dio. Da ultimo il personaggio della cuoca cicciona che come un ambasciatore di un altro mondo vive isolata in cucina. Senza clienti e quindi con tutto

martedì 20 marzo 2007 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi A) mercoledì 21 marzo 2007 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Altri Percorsi B)

Familie Flöz RISTORANTE IMMORTALE o: sulla precarietà dell’esistenza

opera teatrale creata da Paco Gonzalez, Björn Leese, Ilka Vierkant, Hajo Schüler, Michael Vogel con Marianne Cornil, Stefan Ferencz, Paul Kustermann, Stefan Lochau, Dana Schmidt

in collaborazione con Just in Time Art Management

Durata spettacolo: 1h 25' circa senza intervallo

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il tempo per fare un po’ di musica con la sua fisarmonica, con la quale prepara i suoi menu musicali. Così, i giorni passano tutti uguali e anche i personaggi ruotano in un mondo dove la vita gira intorno a se stessa in un fantastico labirinto di rapporti, paure e desideri. Il ristorante è il destino di tutti loro; il loro sogno, la loro memoria, infine loro stessi. La produzione La Compagnia berlinese Familie Flöz presenta con Ristorante immortale una serata teatrale piena di arte, musica, magia, clowns e maschera. Un susseguirsi fantastico di ruoli e di giochi in maschere. Così come nella rappresentazione di grande successo Familie Flöz kommt Über tage (1996), anche qui abbiamo la magia delle maschere i rapidi capovolgimenti di ruoli uniti a momenti di intensa, poesia e di viva comicità. Dalla prima rappresentazione dell’aprile 1998 nella Maschinenhaus di Essen, il Ristorante immortale ha viaggiato in tutta Europa ed è stato rappresentato più di 250 volte in Francia, Spagna, Italia, Svizzera, Austria, Germania, Gran Bretagna etc.


foto Roy Volkmann

Teatro Danza

Elisa Monte Dance sabato 24 febbraio 2007 Teatro Municipale - ore 21 ELISA MONTE DANCE direttore artistico Elisa Monte co-fondatore e coreografo David Brown Day’s Residue coreografia Elisa Monte musica Vladimir Godàr Tears Rolling coreografia Elisa Monte musica Arvo Pärt Volkmann Suite (prima rappresentazione: 1996, Moscovet Theater, Mosca)

coreografia Elisa Monte musica Michael Nyman Light Lies (creato nel giugno 2002, Georges Pompidou Center, Parigi)

coreografia Elisa Monte musica Michael Gordon, David Lang, Julia Wolfe of a Bang on A Can promozione e distribuzione International Music

Note di una vita Il mio nome all’anagrafe è Montemarano. Il nome della famiglia di mio padre, romana, viene proprio da Montemarano, paese montano a est di Roma. Feci il mio primo viaggio in Europa molto giovane, e passai del tempo a Roma. Meraviglioso. Ho dei ricordi bellissimi, e ho ancora grandi amicizie qui, nate proprio durante quel viaggio. Sono felice di essere di nuovo in Italia. È stata Martha Graham ad aiutarmi a diventare una coreografa producendo il mio primo lavoro, Treading. Ho sempre saputo di voler essere una coreografa. Considero i miei anni con lei come un apprendistato nella coreografia. Mi ha caricato di molte responsabilità perché ero in grado di danzare molti dei suoi ruoli. Durante lo studio guardavo il suo modo di lavorare e ascoltavo il suo immaginario. Prima che Martha entrasse nello studio sapeva già come dare vita al suo immaginario, ai temi che aveva in mente o alla mitologia insita nel lavoro. Una volta entrata le sue intenzioni dominavano completamente le idee. Lasciava che il pezzo prendesse corpo in una forma libera. Disciplina e concentrazione lo rendevano possibile. Prendeva molto da ciascun danzatore, comunque, e insieme ha fatto vivere davvero il danzatore che ciascuno aveva in sé. Permetteva alla danza di vivere in quel momento. Martha aveva un vocabolario molto preciso. La libertà che i danzatori avevano era molto limitata. Le mie limitazioni sono tuttora molto ampie. Non ho ancora sviluppato, diversamente da Martha, una forma di classe stabile. La mia più grande responsabilità nell’essere l’erede di Martha è la grande responsabili-

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tà di continuare la tradizione della danza Americana, cui lei ha dato vita. Devo svilupparla ulteriormente e non limitarmi ad imitare quello che è accaduto nel passato. È difficile non rifarsi al passato per cercare delle risposte ma trovarne invece di nuove. Credo che tutti i danzatori nella mia Compagnia siano singoli individui, un gruppo di etnie diverse. Provengono da tutto il mondo e ognuno di loro dà alla danza qualcosa di diverso, come diverse sono le loro menti e il loro universo di esperienza. Condividendo le loro prospettive, tutte queste informazioni si riversano in una grande unica vasca e il lavoro è arricchito da questa diversità. L’altra caratteristica precipua della mia Compagnia è la rigorosa disciplina tecnica che chiedo a miei danzatori. Il mio lavoro prosegue quello di Martha e la tradizione classica, così esigenti dal punto di vista tecnico, che è poi la vera base del mio lavoro. La danza per me è meditazione, è un modo di concentrare la tua vita in un’azione che ti porta ad aumentare con più precisione la definizione di te stesso. Così un buon danzatore è definito non solo dalla propria tecnica, la tua intera vita deve essere cambiata per diventare un artista. La danza non è una cosa separata dal resto della tua vita. Non è una carriera. È parte della vita. Chiedo ai miei danzatori rigore e concentrazione. Gli chiedo di non essere mai soddisfatti e di continuare a migliorarsi nel lavoro che fanno. Non c’è nulla di peggio della noia. C’è sempre un limite oltre cui andare, in tutto quello che fai. Elisa Monte


foto John Kane

Teatro Danza

Pilobolus Dance Theatre mercoledì 14 marzo 2007 Teatro Municipale - ore 21

PILOBOLUS DANCE THEATRE

tournée italiana organizzata da Ater - Associazione Teatrale Emilia Romagna in collaborazione con AterDanza

Pilobolus (Cristallino) è uno zigomicete fototropico, un fungo amante del sole che si diffonde nelle aie e sui terreni da pascolo. E’ un piccolo organismo aggressivo, lungo solo mezzo centimetro, che può diffondere le sue spore fino a duecento metri di distanza dal luogo di origine. Ma Pilobolus è anche un tipo di danza altamente inusuale che ha raggiunto ormai il suo trentaquattresimo anno di evoluzione. Pilobolus, l’organismo delle arti, si sviluppa nel 1971 in una corso di danza del Dartmouth College con il chiaro intento di creare qualcosa di nuovo. Il gruppo (composto da Moses Pendleton, Jonathan Wolken e Alsion Chase) diventa subito famoso grazie all’unione di humor e inventiva. I Pilobolus ben presto iniziano a presentarsi come un’organizzazione autosufficiente con i suoi membri che creano le coreografie, danzano, amministrano e promuovono i loro programmi. Oggi i Pilobolus sono una delle più grandi compagnie di danza americana con influenze internazionali. Il tutto, senza però dimenticare l’impeto originario. I Pilobolus continuano a presentarsi come l’espressione di un grande sforzo, con quattro direttori artistici e sei ballerini che contribuiscono a creare uno dei repertori più popolari e vari in questo campo. Più di tre decenni di danza costituiscono ora la prova del ruolo assunto dalla Compagnia negli anni: ovvero, l’essere un gruppo artistico di grande inventiva e longevità. I Pilobolus vivono e lavorano a Washington Depot, Connecticut, una piccola città rurale del nordovest, e si esibiscono in tutto il mondo. Le creazioni dei Pilobolus fanno parte dei repertori delle maggiori compagnie di danza tra cui il Joffrey, Feld, Ohio, Hartford, Arizona e Aspen/Santa Fe Ballet negli Stati Uniti, il Ballet National de Nancy et de Lorraine il Ballet de l’Opéra du Rhin in Francia, e il Balletto di Verona in Italia. I Pilobolus collaborano anche

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con diverse organizzazioni, tra le quali il National Theater of the Deaf, il Coro Monteverdi di John Eliot Gardiner, l’English Baroque Soloists e il Jacob’s Pillow Dance Festival. La Compagnia è stata insignita di diversi riconoscimenti tra cui il Berlin Critic’s Prize, il Brandeis Award, il New England Theatre Conference Prize, il Primetime Emmy Award per l’apporto dato alla programmazione culturale. Nel giugno 2000 è stata insignita del Samuel H. Scripps American Dance Festival Award per il contributo nel campo della coreografia e nel 2004 il programma “60 Minutes” della CBS è stato interamente dedicato alla Compagnia. Il vocabolario fisico delle opere dei Pilobolus non proviene dalla lunga tradizione di movimenti di danza codificati ma è inventato, e scaturisce da intensi periodi di improvvisazione e di creatività.Tale processo è il motivo del grande interesse che la Compagnia ha suscitato e continua a suscitare; nel 1991 la Compagnia inaugura il Pilobolus Institute, un programma di formazione che usa l’arte della coreografia come un tipo di pensiero creativo in vari campi. Il Pilobolus Institute svolge adesso un’intensa attività di programmi nelle scuole, nei college e nelle università e per organizzazioni pubbliche e private negli Stati Uniti. Fanno parte di tali attività i progetti speciali per il Lincoln Center Institute, la Juilliard School, il Joyce Theater Arts In Education Program e le collaborazioni ancora in corso con il Theater Studies Program at Yale University e la Cleveland School for the Arts. La stagione 2006 celebra il 35° anniversario della Compagnia. I Pilobolus sono cresciuti, hanno sviluppato le proprie capacità fino raggiungere un repertorio di oltre novanta coreografie, affermando sempre di più la propria influenza nella danza e rimanendo affascinanti e sorprendenti come al loro inizio.


Tre per Te > INFO

Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli) Platea e 78 (intero) e 65 (ridotto) Galleria e 60 (intero) e 55 (ridotto) L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: Elettra, La scuola di ballo, Gli Uccelli, Trittico Beckettiano, La barca dei comici, Il sorriso di Daphne, Ristorante immortale.

Abbonamento 2 PER TE (abbonamento Prosa + Altri Percorsi) - 15 spettacoli Platea e 208 (intero) e 175 (ridotto) Galleria e 163 (intero) e 145 (ridotto) L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats,Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Ristorante immortale, Vita di Galileo.

BIGLIETTERIA TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Teatro Comunale Filodrammatici Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Tel. 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici) Fax 0523.338428 E-mail biglietteria@teatrogiocovita.it

Orari di apertura della biglietteria di Teatro Gioco Vita • dal 6 settembre al 22 ottobre 2006: dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18, sabato ore 10-13 • dal 23 ottobre 2006 al 20 dicembre 2006: dal lunedì al giovedì ore 15-18, sabato ore 10-13 • dal 4 gennaio 2007: dal lunedì al giovedì ore 15-18

Abbonamento 3 PER TE (abbonamento Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza) - 17 spettacoli Platea e 220 (intero) e 185 (ridotto) Galleria e 175 (intero) e 155 (ridotto) L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats,Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Elisa Monte Dance, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Pilobolus, Ristorante immortale, Vita di Galileo.

Offerte SPECIALE/STUDENTI Abbonamento TEATRO (10 spettacoli) e 60 con posto in galleria L’abbonamento Teatro comprende i seguenti spettacoli: Elettra, La scuola di ballo, Gli Uccelli, Trittico Beckettiano, La barca dei comici, Il sorriso di Daphne, Ristorante immortale e 3 spettacoli di Prosa (Le due zittelle oppure The Peking Acrobats + 2 titoli a scelta tra quelli in cartellone, eccetto lo spettacolo di Enrico Bertolino).

Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli) e 45 con posto in galleria L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: Elettra, La scuola di ballo, Gli Uccelli, Trittico Beckettiano, La barca dei comici, Il sorriso di Daphne, Ristorante immortale.

Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 19 (quindi, per gli spettacoli al Teatro Municipale, in via Verdi 41; per gli spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici, in via Santa Franca 33; per Elettra allo Spazio Rotative, in via Benedettine 66/a).

Per le recite pomeridiane, l’apertura della biglietteria nella sede della rappresentazione è prevista dalle ore 14. I biglietti sono in vendita anche on-line al sito internet www.teatrogiocovita.it

(8 spettacoli) e150 (intero) e 86 (intero) e132 (intero) e118 (intero) e 82 (intero) e 68 (intero) e 38

L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats,Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Ristorante immortale, Vita di Galileo.

Abbonamento 3 PER TE (Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza - 17 spettacoli) e 94 con posto in galleria L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats,Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Elisa Monte Dance, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Pilobolus, Ristorante immortale, Vita di Galileo.

ABBONAMENTI Abbonamento PROSA Platea Ingresso palco Posto palco* Galleria numerata Galleria non numerata Loggione Loggione non numerato

Abbonamento 2 PER TE (Prosa + Altri Percorsi - 15 spettacoli) e 84 con posto in galleria

e127 (ridotto) e 72 (ridotto) e110 (ridotto) e104 (ridotto) e 68 (ridotto) e 54 (ridotto)

L’abbonamento Prosa comprende i seguenti spettacoli: Le false confidenze, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle,The Peking Acrobats, Il padre, Delitto e castigo, La locandiera, Vita di Galileo. (* L’abbonamento Posto palco potrà essere messo in vendita previa disponibilità di palchi per l’intera stagione e a discrezione della Direzione)

Pass PRE/VISIONI (5 spettacoli) e 18 posto unico non numerato Il Pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre Sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo.

Per gli spettacoli programmati al Teatro Municipale, in caso di esaurimento di posti in galleria, a chi sottoscrive un abbonamento Speciale/Studenti potranno essere assegnati posti numerati di loggione. Per poter usufrire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita; l’acquisto potrà poi essere formalizzato rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Comunale Filodrammatici nei giorni ed orari di apertura oppure concordando un appuntamento con gli uffici di Teatro Gioco Vita.

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ALTRE OFFERTE Palchettisti I palchettisti che prima della campagna abbonamenti comunicheranno alla direzione di Teatro Gioco Vita la concessione del palco per uno dei due turni di abbonamento Prosa e per eventuali spettacoli fuori abbonamento e di Altri Percorsi e Teatro/Danza, potranno acquistare l’abbonamento ingresso palco per il turno Prosa prescelto scontato a e 72 (e 68 ridotto) oppure singoli ingressi palco scontati a e 10. Abbonati Gli abbonati 2006/2007 di Teatro Gioco Vita possono usufruire di una riduzione di circa il 15% sul costo dei biglietti per l’opera Titania, libretto di Giorgio Albertazzi, musica di Andrea Liberovici, con la partecipazione di Ottavia Fusco nel ruolo di Titania, maestro concertatore e direttore Gloria Clemente, regia di Giorgio Albertazzi, inserita nella Stagione Lirica 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza organizzata dalla Fondazione Arturo Toscanini, in programma in prima esecuzione assoluta il 24 marzo alle ore 20.30, il 25 marzo alle ore 15.30 e il 27 marzo alle ore 20.30. Per far valere tale diritto, gli abbonati dovranno rivolgersi alla biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini negli orari di apertura mostrando la propria tessera di abbonamento alla Stagione di Prosa 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza (Prosa, Altri Percorsi, 2 per Te, 3 per Te, Studenti).

CAMPAGNA ABBONAMENTI Prelazione riservata agli abbonati della stagione precedente: • Conferma abbonamenti Per gli abbonati della stagione 2005/2006 che intendono sottoscrivere l’abbonamento anche per il 2006/2007 è previsto il mantenimento del posto occupato nella stagione precedente. La conferma può essere effettuata da mercoledì 6 fino a sabato 16 settembre 2006. La conferma può essere effettuata di persona oppure comunicata telefonicamente, via fax oppure e-mail dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18, sabato ore 10-13, rivolgendosi agli uffici di Teatro Gioco Vita, via San Siro 9, Piacenza - telefono 0523.332613, 0523.315578 - fax 0523.338428, e-mail biglietteria@teatrogiocovita.it Il pagamento degli abbonamenti confermati telefonicamente, via fax o e-mail dovrà essere comunque effettuato entro il 16 settembre 2006. Al termine del periodo riservato alla conferma degli abbonamenti la situazione dei posti non confermati verrà completamente azzerata (non è quindi possibile per i vecchi abbonati che intendono cambiare posto e/o turno mantenere riservati i posti dell’anno precedente fino all’eventuale nuova scelta). • Cambio turno, posto e/o tipo di abbonamento Per gli abbonati della stagione 2005/2006 che intendono sottoscrivere l’abbonamento anche per il 2006/2007 ma desiderano cambiare turno e/o posto è possibile effettuare il rinnovo dell’abbonamento da martedì 19 a sabato 23 settembre 2006. Abbonamenti per tutto il pubblico: Gli abbonamenti sono in vendita da martedì 26 settembre a sabato 7 ottobre 2006.

CARNET 6 SPETTACOLI È possibile acquistare a prezzo scontato un carnet di 6 biglietti con posto numerato per 3 spettacoli Prosa (tutti i titoli in cartellone, eccetto lo spettacolo di Enrico Bertolino) e 3 spettacoli a scelta di Altri Percorsi. e 114 (intero) e 100 (ridotto) e 88 (intero) e 82 (ridotto)

Platea Galleria

I carnet 6 spettacoli sono in vendita da martedì 10 a sabato 14 ottobre 2006. I carnet saranno assegnati previa verifica della disponibilità di posti per gli spettacoli scelti.

BIGLIETTI Spettacoli Prosa al Teatro Municipale: Platea e 25 (intero) e 21 (ridotto) Posto/palco e 22 (intero) e 19 (ridotto) Ingresso palchi/galleria e 13 (intero) e 11 (ridotto) Galleria numerata e 19 (intero) e 17 (ridotto) Loggione numerato e 11 (intero) e 9 (ridotto) Ingresso loggione e 6 Studenti e 11 (posto unico in galleria) Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: Platea e 18 (intero) e 16,50 (ridotto) Galleria e 15 (intero) e 13,50 (ridotto) Studenti e 10 (posto unico in galleria) Spettacoli Altri percorsi al Teatro Municipale: Platea Posto/palco Ingresso palchi/galleria Galleria numerata Loggione numerato Ingresso loggione Studenti

e Teatro Danza e e e e e e e

20 (intero) e 18 (ridotto) 18 (intero) e 16 (ridotto) 13 (intero) e 11 (ridotto) 15 (intero) e 13,50 (ridotto) 9 (intero) e 7 (ridotto) 5 10 (posto unico in galleria)

Spettacolo Elettra allo Spazio Rotative: Posto unico non numerato e 20 (intero) e 18 (ridotto) Studenti e 11 Per le recite pomeridiane fuori abbonamento del 14 gennaio 2007 (The Peking Acrobats) e del 18 febbraio 2007 (La barca dei comici) è previsto un biglietto scontato a e 8 per i minori di 14 anni e la riduzione sui prezzi dei biglietti per i loro genitori/accompagnatori. I biglietti per tutti gli spettacoli di Prosa, Altri Percorsi e Teatro Danza, sono in vendita da martedì 17 ottobre 2006. Spettacoli Pre/Visioni al Teatro Comunale Filodrammatici: Posto unico e 5 (platea/galleria, non numerato) I biglietti per tutti gli spettacoli del programma Pre/Visioni sono in vendita da martedì 3 ottobre 2006.

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BIGLIETTI “LAST MINUTE” Spettacoli al Teatro Municipale: Platea e posto/palco e 12 Galleria e 8 Loggione e 3 Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: Platea e 7 Galleria e 4 Spettacoli Altri Percorsi Platea e posto/palco Galleria Loggione

al Teatro Municipale: e 8 e 5 e 2

I biglietti “Last Minute” sono disponibili, a discrezione della Direzione, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per cui l’offerta è valida. Per alcune rappresentazioni non è detto che vengano messi in vendita biglietti “Last Minute”.

INFORMAZIONI UTILI Chi volesse acquistare biglietti e non potesse farlo durante gli orari e i giorni stabiliti, può concordare un appuntamento o modalità alternative di acquisto telefonando agli uffici di Teatro Gioco Vita a Piacenza al numero 0523.332613 oppure alla biglietteria di Teatro Gioco Vita al numero 0523.315578, nei giorni ed orari di apertura. Fino a 24 ore prima di ogni spettacolo viene messo a disposizione del pubblico un quantitativo di biglietti per l’acquisto tramite rete internet. All’atto della prenotazione l’acquirente acquisirà un numero d’ordine da utilizzare per il ritiro dei biglietti; il pagamento potrà essere effettuato con carta di credito. Il servizio comporta un aggravio dovuto alla commissione in favore del gestore del servizio. Possono usufruire della riduzione sull’acquisto di abbonamenti, biglietti e carnet i militari, gli spettatori di età superiore ai 60 anni e inferiore ai 25 anni. Possono essere acquistati max. 4 abbonamenti e/o biglietti a persona. Possono usufruire dell’abbonamento “Speciale Studenti” tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli interessati dovranno presentare, al momento dell’acquisto dell’abbonamento o del biglietto, un certificato di iscrizione (o in alternativa tessera, libretto universitario, libretto giustificazioni…) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale dovrà essere sottoscritta un’apposita autocertificazione.

oppure, in alternativa, rimborserà agli abbonati le quote relative. Qualora ragioni impreviste lo richiedessero, la direzione si riserva la facoltà di spostare la data dei turni di abbonamento dandone notizia sulla stampa, sui veicoli pubblicitari del teatro e/o contattando telefonicamente o per lettera gli abbonati. All’atto della sottoscrizione dell’abbonamento è opportuno rilasciare generalità, indirizzo e recapito (anche telefonico ed e-mail) per eventuali comunicazioni urgenti. I biglietti e gli abbonamenti non utilizzati, relativi a spettacoli che sono stati regolarmente effettuati, non verranno rimborsati. La biglietteria di Teatro Gioco Vita chiuderà nel periodo natalizio dal 21 dicembre 2006 al 3 gennaio 2007. A spettacolo iniziato non è consentito l’accesso alla platea. È vietato scattare fotografie, effettuare registrazioni audio e video e fare uso di telefoni cellulari. La direzione si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su posti venduti per esigenze tecniche e di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.

SERVIZI PER IL PUBBLICO Distribuzione gratuita della rivista TeatroMagazine e di schede/programmi di sala editi da Teatro Gioco Vita. Servizio di guardaroba gratuito (custodito al Teatro Municipale, libero al Teatro Comunale Filodrammatici). Nessuna applicazione da parte di Teatro Gioco Vita di diritti di prevendita sul prezzo dei biglietti e/o abbonamenti. Servizio di baby parking con animatori, gratuito e attivo per tutti gli spettacoli che si tengono al Teatro Municipale, che sarà organizzato con i seguenti criteri: prenotazione obbligatoria da parte dei genitori al momento dell’acquisto del biglietto e comunque almeno 3 giorni prima della rappresentazione; attivazione solo in caso di raggiungimento di un numero minimo di 5 bambini prenotati; orario di apertura da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione alla fine dello spettacolo. TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.332613 - Fax 0523.338428 E-mail ufficiostampa@teatrogiocovita.it Teatro Municipale - Biglietteria (attiva nei giorni di spettacolo dalle ore 19) Via Verdi 41 - 29100 Piacenza - Telefono 0523.492251 Teatro Comunale Filodrammatici Via Santa Franca 33 - 29100 Piacenza Biglietteria - Via San Siro 9 - 29100 Piacenza - Telefono 0523.315578 Spazio Rotative Via Benedettine 66/a - 29100 Piacenza

È possibile cambiare turno di abbonamento, comunicando per iscritto tale intenzione almeno un giorno prima dell’inizio della programmazione dello spettacolo (tale comunicazione sottintende comunque la rinuncia al posto nel proprio turno). Questo servizio garantisce unicamente l’ingresso in teatro e l’eventuale collocazione (solo se disponibile) in un posto numerato assegnato dalla direzione. Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi essere utilizzati da persone diverse dall’intestatario, purché abbiano le medesime caratteristiche (ad esempio, un abbonamento speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri studenti, e così via). Non è possibile, da parte di persone che non abbiano gli stessi diritti, utilizzare la tessera. In questi casi è però possibile usufruire del posto, entrando in teatro con un ingresso (ad esempio, un genitore può entrare in teatro con un ingresso e usufruire del posto a sedere del proprio figlio studente, mostrando alla maschera la tessera di abbonamento). In caso non venissero rappresentati, per cause impreviste, tutti gli spettacoli compresi nell’abbonamento, il teatro opererà una sostituzione

UNIONE COMMERCIANTI DI PIACENZA SEZIONE DEI FIORISTI con la partecipazione di - ALLONI FIORI - FIORERIA DEL DUOMO - FIORI MOSCONI - FLORICOLTURA PIACENTINA - EMILIA FIORI 36


Convenzione Fondazione Scuole Civiche di Milano

Oltre il sipario

Progetti realizzati con la Fondazione Scuole Civiche di Milano nell’ambito della Convenzione sottoscritta con Teatro Gioco Vita a cura della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano attività collegate all’ospitalità a Piacenza degli spettacoli Tre Sorelle, L’arma segreta di Archimede e Changing Parts - Untitled iniziative di informazione e formazione del pubblico, incontri nelle scuole

Protocollo d’Intesa Fondazione Nazionale della Danza Anche la stagione di prosa 2006/2007 “TRE PER TE” del Teatro Municipale di Piacenza si arricchirà di un articolato programma di progetti e attività collaterali: incontri con i protagonisti della scena, approfondimenti critici sugli spettacoli e i linguaggi del teatro, iniziative per promuovere la cultura teatrale tra i giovani e nelle scuole. L’attività del teatro infatti non si esaurisce in un buon cartellone di spettacoli. Il teatro è un luogo di incontro, di confronto, di formazione. Crediamo che il pubblico del teatro non sia solo “spettatore”, ma abbia sempre più l’esigenza di capire, decodificare, andare oltre la visione di quello che vede sulla scena. Per questo è necessario andare “Oltre il Sipario”. Diverse saranno le attività collaterali 2006/2007, il cui programma sarà arricchito e comunicato di volta in volta dandone notizia sulla stampa, sui veicoli pubblicitari del Teatro e/o contattando gli spettatori. In sintesi, ecco alcune delle iniziative.

Progetti realizzati con la Fondazione Nazionale della Danza nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto con Teatro Gioco Vita incontri e attività formative sul linguaggio della danza

Cinema e letteratura Laboratorio sugli adattamenti cinematografici di classici della letteratura per le scuole a cura di Letizia Bellocchio Ciclo di conferenze con critici, esperti e studiosi sul tema “Cinema e letteratura” per tutto il pubblico a cura di Letizia Bellocchio

Ditelo all’attore Incontri con i protagonisti della stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale un modo informale e spontaneo per conoscere attori e interpreti al di fuori del loro ruolo in scena durante lo spettacolo.

Reading Dance Incontri e lezioni sulla danza contemporanea a cura di Stefano Tomassini, storico della danza per far conoscere al pubblico il linguaggio della danza contemporanea

Progetti Teatro Gioco Vita Ho mal di testa e di universo incontri nelle scuole collegati alla presentazione dell’esperienza del laboratorio teatrale organizzato da Teatro Gioco Vita per l’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza e della performance Passo e resto, come l’Universo Disegni di carta, figure d’ombra - Dal libro illustrato allo spettacolo d’ombre percorso di formazione per insegnanti La scoperta dell’ombra laboratorio di formazione per insegnanti

Protocollo d’Intesa Piccolo Teatro Progetti realizzati con il Piccolo Teatro di Milano nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto con Teatro Gioco Vita a cura di Roberta Zanoli, esperta di educazione al Teatro attività collegate all’ospitalità a Piacenza di Milva canta Brecht e della presentazione del nuovo spettacolo La barca dei comici, realizzato in coproduzione con Teatro Gioco Vita progetti di informazione e promozione del pubblico, percorsi di educazione al teatro, attività di formazione per gli insegnanti, incontri nelle scuole

Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in laboratorio con la Compagnia di Teatro Gioco Vita per le scuole

E ancora... Incontri nelle scuole, formazione degli insegnanti, progetti per giovani e studenti, incontri nelle biblioteche, workshops e conferenze. La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.

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Stagione di Danza 2006/2007 La stagione di danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza è organizzata da Fondazione Arturo Toscanini, Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione e Comune di Piacenza in collaborazione con AterDanza.

Abbonamento DANZA (6 spettacoli) Platea Posto palco* Galleria numerata Loggione Studenti

e100 (intero) e 85 (ridotto) e 85 (intero) e 75 (ridotto) e 75 (intero) e 65 (ridotto) e 45 (intero) e 35 (ridotto) e 40 (posto unico in galleria)

Spettacolo La bella addormentata Platea e 30 (intero) e 25,50 (ridotto) Posto/palco e 26 (intero) e 22 (ridotto) Ingresso palchi/galleria e 18 (intero) e 15 (ridotto) Galleria numerata e 24 (intero) e 20 (ridotto) Loggione numerato e 16 (intero) e 14 (ridotto) Ingresso loggione e 5 Studenti e 10 (posto unico in galleria) Per la prova generale del 27 gennaio per le scuole (La bella addormentata) è previsto un biglietto a e 5 (posto unico). Per la recita fuori abbonamento del 28 gennaio (La bella addormentata) è previsto un biglietto ridotto a e 5 per i minori di 14 anni. I biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione di Danza sono in vendita da martedì 17 ottobre 2006 sia presso la Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini sia presso la Biglietteria di Teatro Gioco Vita nei rispettivi orari di apertura. La tariffa studenti per i biglietti e gli abbonamenti della Stagione di Danza 2006/2007 si applica anche agli iscritti a scuole e accademie di danza. La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore e di effettuare spostamenti su posti venduti per esigenze tecniche.

L’abbonamento Danza comprende i seguenti spettacoli: Romeo and Juliet, La bella addormentata, La regina della notte, Elisa Monte Dance, Pilobolus Dance Theatre, Eva Yerbabuena Ballet Flamenco.

Gli abbonamenti sono in vendita da martedì 26 settembre a sabato 7 ottobre 2006, sia presso la Biglietteria di Teatro Gioco Vita sia presso la Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini nei rispettivi orari di apertura.

Gli abbonati di Teatro Gioco Vita che avevano sottoscritto un abbonamento di Teatro/Danza nella stagione 2005/2006 possono far valere il diritto di prelazione sull’abbonamento alla Stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza nei seguenti periodi: da mercoledì 6 settembre a sabato 16 settembre 2006 (conferma abbonamenti); da martedì 19 settembre a sabato 23 settembre 2006 (cambio posto).

(*L’abbonamento Posto palco potrà essere messo in vendita previa disponibilità di palchi per l’intera stagione e a discrezione della direzione)

Biglietti DANZA Platea Posto/palco Ingresso palchi/galleria Galleria numerata Loggione numerato Ingresso loggione Studenti

e e e e e e e

20 (intero) e 18 (ridotto) 18 (intero) e 16 (ridotto) 13 (intero) e 11 (ridotto) 15 (intero) e 13,50 (ridotto) 9 (intero) e 7 (ridotto) 5 10 (posto unico in galleria)

BIGLIETTERIA Fondazione Arturo Toscanini Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini Palazzo Marchi Strada della Repubblica 57 - 43100 Parma Telefono 0521.391320 - Fax 0521.391312 E-mail biglietteria@fondazionetoscanini.it Orari d’apertura: dal mercoledì al sabato ore 10-13. Vendita on-line www.fondazionetoscanini.it Biglietteria del Teatro Municipale Via Verdi, 41 - 29100 Piacenza Telefono 0523 492251 Fax 0523 320365 E-mail biglietteriapc@fondazionetoscanini.it

Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Biglietteria di Teatro Gioco Vita Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.315578 - Fax 0521 338428 E-mail biglietteria@teatrogiocovita.it Orari d’apertura: dal 6 settembre al 22 ottobre 2006, dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18 e sabato ore 10-13; dal 23 ottobre al 20 dicembre 2006, dal lunedì al giovedì ore 15-18 e sabato ore 10-13; dal 4 gennaio 2007, dal lunedì al giovedì ore 15-18. Vendita on-line www.teatrogiocovita.it

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Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione

TEATRO PER RAGAZZI

Stagione Teatrale 2006/2007

27° rassegna di teatro scuola SALT’IN BANCO novembre 2006/maggio 2007 Alla sua ventisettesima edizione, “Salt’in banco” si conferma come un importante punto di riferimento culturale per la scuola. Tra le più longeve e interessanti rassegne di teatro scuola in Italia, anche nella stagione 2006/2007 vedrà in cartellone spettacoli, incontri, laboratori: proposte per tutte le fasce di età e per tutti i gusti, dai piccoli dell’asilo nido agli studenti delle superiori; dal teatro d’attore al teatro di figura, dalle ombre alla musica, dagli oggetti alla narrazione. Un programma che, tra immagini, colori, parole e suoni, propone alle scuole un nuovo, interessante viaggio teatrale. I classici della letteratura per l’infanzia e le più celebri fiabe, da “Alice nel paese delle meraviglie” (evento speciale realizzato dalla Compagnia canadese L’Arsenal à Musique, per per la prima volta a Piacenza, importante appuntamento internazionale per “Salt’in banco”) a “Il lupo e i sette capretti” dei fratelli Grimm, da “Bandiera” di Mario Lodi a “Kirikù”; i grandi personaggi, da Marco Polo a Leonardo Da Vinci e Wolfang Amedeo Mozart; i temi della contemporaneità, dal razzismo all’educazione stradale, dalla democrazia alla dittatura, dai problemi ambientali a quelli personali e di relazione che ogni ragazzo deve affrontare nella crescita e nei rapporti familiari e interpersonali. E ancora, la natura, l’educazione all’immagine, l’utilizzo degli oggetti, la musica, il movimento e la danza. Un teatro che è occasione per i ragazzi per divertisi, pensare, emozionarsi. E, oltre agli spettacoli, laboratori, incontri, percorsi di formazione per gli insegnanti, realizzati anche con la collaborazione di ospiti ed esperti. Un teatro che si realizza sul palcoscenico nell’evento spettacolare e un teatro che si fa conoscere da vicino dai suoi giovani spettatori.

11° rassegna di teatro per le famiglie A TEATRO CON MAMMA E PAPA’ novembre 2006/marzo 2007 Undicesima edizione di “A teatro con mamma e papà”, rassegna di teatro per le famiglie. È la stagione teatrale dei ragazzi di Piacenza, che con i loro amici, genitori e nonni possono trascorreere i pomeriggi della domenica e dei giorni festivi, nei mesi invernali, al Teatro Comunale Filodrammatici, grazie ad una programmazione di spettacoli adatti ai più piccoli. Attori, oggetti, pupazzi, burattini: un teatro fatto per divertire e per aiutare a crescere meglio. La programmazione 2006/2007 si aprirà in novembre con un appuntamento di richiamo internazionale: la Compagnia canadese L’Arsenal à Musique presenterà lo spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie”, che farà tappa a Piacenza nell’ambito di una tournée italiana che toccherà i più importanti centri di programmazione del teatro ragazzi nel nostro paese. Anche in questa stagione la programmazione per le famiglie si arricchirà di alcuni appuntamenti fuori rassegna: “La barca dei comici” - la nuova coproduzione tra il Piccolo Teatro di Milano e Teatro Gioco Vita in occasione delle manifestazioni goldoniane nel tricentenario della nascita del commediografo - e “The Peking Acrobats”, spettacoli del cartellone di prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza la cui visione viene offerta ai ragazzi grazie a particolari facilitazioni rivolte ai nuclei familiari. Nell’ambito di “A teatro con mamma e papà” proseguirà anche la realizzazione delle iniziative previste dal Protocollo d’Intesa sottoscritto da Teatro Gioco Vita con l’Unicef di Piacenza: l’incasso di tre rappresentazioni in programma sarà devoluto per da Teatro Gioco Vita per il mantenimento dei Centri Unicef di accoglienza realizzati da Piacenza in Congo R.D. e destinati alle bambine di strada (Kinshasa) e agli ex bambini soldato (Kingandu). A tale scopo, saranno raccolte durante la rassegna anche offerte in teatro tra il pubblico, in particolare per sensibilizzare i più piccoli ai problemi dell’infanzia nel mondo. Per informazioni sulla programmazione di “Salt’in banco” e “A teatro con mamma e papà”: Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione, Ufficio Scuola e Biglietteria Via San Siro 9 - Piacenza, Telefono 0523.332613 - 0523.315578 - Fax 0523.338428

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Te a t r o G i o c o V i t a teatro

stabile

di

innovazione

PRODUZIONI duemilasei/7

La barca dei comici

La notte illuminata

N U O VA P R O D U Z I O N E

N U O VA P R O D U Z I O N E

Dai Mémoires di Carlo Goldoni drammaturgia e regia Marco Ferro, Valeria Sacco scene e figure Nicoletta Garioni costumi Sara Bartesaghi Gallo

Di Giorgio Strehler drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca regia Stefano De Luca scene e ombre Fabrizio Montecchi musiche Fiorenzo Carpi costumi Luisa Spinatelli

Da 6 a 10 anni Con il patrocinio di Unicef - Piacenza

Per tutti, da 8 anni Una coproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione

Pépé e Stella

Una Topolino alle Mille Miglia

L’uccello di fuoco

Un bambino e il suo piccolo cavallo. Una storia d’amicizia.

Nel 1954 due ragazzi entrarono in corsa alle Mille Miglia con una Topolino. Questo spettacolo è ispirato alla loro avventura.

Racconto per musica, ombre e danza da L’oiseau de feu di Igor Strawinsky e figure di Enrico Baj

adattamento teatrale Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni musiche Michele Fedrigotti costumi Corinne Lejeune luci e fonica Cesare Lavezzoli/Gaia Barboni con Federica Anna Armillis, Alessandro Ferrara

testo e drammaturgia Edoardo Erba regia Fabrizio Montecchi scene e ombre Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi disegni e sagome Andrea Rauch musiche e canzoni Cantarana costumi Giulia Bonaldi, Anusc Castiglioni consulenza artistica e preparazione attori Alessandra Antinori con Marco Ferro, Filippo Gessi, Valeria Sacco

regia e scene Fabrizio Montecchi coreografie Mauro Bigonzetti assistente alla coreografia Giuseppe Calanni costumi Giulia Bonaldi, Anusc Castiglioni assistente alla produzione Paola Camerone luci e fonica Cesare Lavezzoli danzatori Anna Basti, Margherita Pirotto, Lorenzo Schiavo

Da 3 a 7 anni

Per tutti, da 8 anni

Una coproduzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Con il patrocinio di Unicef - Piacenza

Una coproduzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Con il sostegno di CREA/Festival Momix e ABC Dijon/Festival A Pas Contés (Francia)

Da Pojken och Stjärnan di Barbro Lindgren

Per tutti, da 8 anni Una coproduzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Fondazione Nazionale della Danza

L’ombra di Pollicino

Circoluna

Uno spettacolo d’ombre tutto da giocare

L’unico circoteatro d’ombre al mondo

Di Fabrizio Montecchi

Di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi

Con la collaborazione di Nicola Lusuardi

testo Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Leif Hultqvist costumi Inkan Aigner preparazione attori Alessandra Antinori luci e fonica Gaia Barboni con Elena Griseri, Christian Lesignoli

sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari costumi Sara Bartesaghi Gallo luci e fonica Gaia Barboni con Elena Griseri, Margherita Pirotto Da 3 a 5 anni

Da 2 a 5 anni Si ringrazia Dockteatern Tittut - Stoccolma

INFORMAZIONI

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione - Via San Siro, 9 - 29100 Piacenza - Italia telefono +39.0523.332613 - fax +39.0523.338428 - info@teatrogiocovita.it - www.teatrogiocovita.it

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