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La funzione paterna in Million Dollar Baby

Million La funzione Dollar paterna in d i S A N D R A O R L A N D O Baby.

Con "Million dollar baby" Clint Eastwood costruisce un capolavoro cinematografico che è anche una riflessione sull'importanza della funzione paterna.

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Definito da tanti come l’ultimo dei classici viventi, Clint Eastwood ha in realtà una caratteristica che lo identifica e lo colloca in una dimensione che va ben “oltre”; nei suoi film affronta sempre temi etici e familiari complessi e, anche quando non traspare, scava a fondo nella psicologia di personaggi spesso tormentati e complessi. Il passato e quanto vissuto assumono un ruolo centrale e influenzano in modo decisivo quello che sarà il corso degli eventi narrati nelle sue pellicole.

Storie di solitudini

I film di Eastwood si muovono sempre su due binari: quello che vediamo, e che rappresenta l’esterno del film, e quello che “deduciamo” attraverso lo sguardo, le parole anche non dette, le luci, le simbologie e le espressioni degli attori. I rimandi al mondo interiore, ai conflitti e ai traumi vissuti dai personaggi avvengono in un modo mai retorico ma semplicemente funzionale alla storia e, nella maggior parte delle volte, una delle tematiche centrali delle sue pellicole è una dimensione familiare o affettiva inesistente, con un’allegorica funzione paterna dei suoi personaggi. È il caso anche di Million Dollar Baby, capolavoro di Eastwood del 2004, vincitore di 4 premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attrice ad una superba Hilary Swank, miglior attore non protagonista a Morgan Freeman. Il film racconta di Maggie Fitzgerald (Hilary Swank), una giovane donna di 32 anni che decide di rompere la mediocrità della sua vita e di prendersi cura del suo Io. Maggie vuole diventare pugile e decide di rivolgersi a Frank Dunn (Eastwood) ex pugile e ottimo allenatore. Frank non ha amici, a parte Eddie Scrap (Morgan Freeman) che vive con lui da anni e gli fa da assistente sul lavoro. Dunn trascorre il tempo libero ad imparare il gaelico, antica e misteriosa lingua irlandese, si reca quotidianamente in chiesa (col desiderio palese di espiare qualche grave mancanza) e scrive ogni giorno una lettera indirizzata alla figlia che non vede da anni, lettere che gli vengono restituite ancora sigillate. L’arrivo di Maggie farà crollare il muro che Frank si è costruito intorno.

Maggie sceglie Frank o è Frank a scegliere Maggie?

“Quando ti ho incontrato avevo un sogno capo… e tu mi hai fatto assaporare quel sogno.” La maniera in cui si sviluppa il rapporto tra i due personaggi fa sicuramente pensare che sia la tenacia di Maggie a far sì che Frank ceda e si decida ad allenare la ragazza. Ma in realtà, analizzando bene la vicenda e imparando a conoscere di più Frank, è evidente che se non fosse scattato qualcosa dentro di lui non avrebbe mai preso davvero in considerazione di accettare l’incarico. Frank è un solitario, deluso dalla vita, tormentato, distrutto dentro da legami spezzati per sempre; Maggie sorride a volte in un modo che lo disturba, è invadente, già troppo grande per poter diventare una campionessa e in più è una donna e in lui si è ormai creata un’insanabile frattura col genere femminile. Non ha nulla da offrire a quella ragazza, niente che possa ottenere lui stesso da

«Quando ti ho incontrato avevo un sogno capo… e tu mi hai fatto assaporare quel sogno.»

lei. A mediare tra i due sarà Scrap, che lo porterà a riflettere e a cambiare idea. Interessante e simbolica la parte in cui Frank sembra guardare Maggie per la prima volta, intenta ad allenarsi duramente nel buio della palestra, circondata dalle ombre sui muri e madida di un sudore infruttifero. Frank la guarda incuriosito, per la prima volta la “vede” e coglie la luce negli occhi di quella donna non più ragazza. Avverte il fuoco della passione, della volontà, della disperazione, ma soprattutto percepisce il suo stesso dolore, il suo vuoto, il suo bisogno di essere accolta e salvata. Accetta così di insegnarle tutto ciò che sa e la accetta nella sua vita e nella sua solitudine di padre mancato. I due inizieranno insieme un percorso in cui l’uomo assumerà un ruolo di guida per Maggie per farle comprendere quelle che sono le sue reali capacità. Questo percorso comincia soprattutto dal momento in cui Frank le afferra le gambe per insegnarle come muoversi sul ring: si inginocchia davanti a lei, con decisione e le afferra i piedi, quasi a volerle insegnare come iniziare a camminare.

Romanzo di formazione

Durante questa sorta di romanzo di formazione a due sensi, Maggie otterrà i suoi successi sul ring e diventerà celebre, ma Frank ne conoscerà anche il mondo triste e oscuro: il minuscolo appartamento in cui vive senza tv, la sua povertà, una famiglia orribile che pensa solo a sfruttare i suoi successi, la sua condizione naturale di orfana non amata da una madre assente e da fratelli terribili. Lui diventerà per lei un’ importante figura di riferimento, motivo di riscatto e crescita personale, e lei per lui diverrà quella figlia che ha perduto, anello centrale di un percorso di riconciliazione con se stesso e i suoi fantasmi. Con Maggie, Frank assolverà completamente alla funzione di padre fornendole gli “strumenti” per stare al mondo e per sviluppare l’equilibrio necessario e la giusta razionalità per continuare a vivere bene. Frank sarà per Maggie utile per liberarsi da una genitorialità sbagliata (la figura della madre) e per dire No finalmente alla posizione di servilismo in cui la costringe la sua famiglia “sbagliata”. Alla fine forse Maggie e Frank non realizzeranno il loro sogno ma, come tutti gli eroi di Eastwood, sono andati dritti per la loro strada, accettandone le sfide e seguendo il loro destino. Anche se sconfitti, anche se non troveranno redenzione o salvezza hanno preservato la classica virtù dei personaggi di Eastwood: una grande tenacia che, nella tempesta, li ha portati ad afferrare una mano amica con la voglia di credere nell’amore di una famiglia ancora possibile. Il film Million Dollar Baby é distribuito da 01 Distribution.