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Lo sguardo non giudicante di Clint

lo sguardo non giudicante

di Clint Eastwood d i E L I S A B E T T A C O L L A

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s u i s u i l o r o g i o v a n i d r a m m i

De s o g n i i n f r a n t i Di Clint Eastwood, che il 31 maggio soggetti in evoluzione e pertanto, pur Altro esempio lampante dell’intenso scorso ha festeggiato il suo novantesicon pessimismo da adulto e spesso evisguardo ‘amorevole’ di Clint verso la mo genetliaco, è stato già detto molto, denziando il male e la durezza con cui gioventù e le sue energie, sempre privo e si rischia la retorica parlando della la vita li ha colpiti, lascia intuire i motivi di sbavature, è quello con cui si china sua fortuna di ‘attore quasi per caso’ delle loro azioni, i sogni infranti, le sofa raccontare la tragica storia della denegli anni Cinquanta, protagonista di ferenze inflitte, le possibilità di redenterminata e dolce protagonista di Milfilm di intrattenimento negli anni Seszione o i danni irrimediabili causati dal lion Dollar Baby (2005), interpretata santa e Settanta, dei suoi successivi mondo adulto. dalla premiatissima Hilary Swank: qui ruoli in film autoriali e dei primi premi Già tutto questo è evidente in Mystic l’attenzione del regista per un ardente importanti vinti negli anni Ottanta e River (2003), dove la vita e le vicende desiderio giovanile prima, per il suo traNovanta, così come della sua inizialdrammatiche dei tre protagonisti (insformarsi in realtà e poi per l’infrangersi mente stentata e successivamente terpretati da Sean Penn, Kevin Bacon del sogno, raggiungono una grandezmagnifica, carriera di regista, tanto più e Tim Robbins) sono segnate per semza da Oscar quando Eastwood ha già interessante e lodevole perché maturapre dal rapimento e dagli abusi inflitti compiuto 74 anni, con 4 statuette porta nel tempo e sbocciata tardivamente, ad uno di loro da un pedofilo quando tate a casa (miglior film, miglior regia, dai primi anni Duemila fino ad oggi, con erano tre ragazzini e giocavano per migliore attrice protagonista e miglior film ormai cult della storia del cinema. strada: Sean, Jimmy e Dave, pur avenattore non protagonista). Forse un aspetto meno esplorato deldo preso strade diverse, sono tre vittiNel film Gran Torino (2008), il lento e lo stile inconfondibile e delle storie me della miseria e della violenza, di un progressivo cambiamento dell’induriprofondamente americane ma contemondo spietato a cui ciascuno ha reato reduce della guerra di Corea, Walt stualmente universali che #DirtyClint gito come ha potuto, cercando di proKowalski, verso i suoi vicini asiatici avha raccontato nei suoi film più importeggersi da quel dolore: nel commento viene anche grazie al difficile ma fatale tanti, è lo sguardo psicologico che, da finale infatti, Sean e Jimmy dichiarano incontro con il giovane Thao e sua soregista, pone su alcuni personaggi, in che, in qualche modo, nella macchina rella Sue, ai quali il vedovo capisce di particolare i giovani, ragazze o ragazdel pedofilo non è salito solo il loro amivolere e potere dare una chance, sotze, bambini o ragazzini che vede come co, tanti anni prima, ma anche loro. traendoli alla strada e alle gang locali,

anche a costo della sua stessa vita. Ancora in Il Corriere – The Mule (2018), sintomatico dell’approccio psicologico del regista, pur ricercato mediante un dialogo schietto ed ironico, è lo scambio fra l’ottantenne Earl Stone divenuto corriere per i debiti contratti ed un giovane membro della banda dei trafficanti, dove il primo chiede al secondo perché abbia deciso di fare quella vita e si sente rispondere che la banda è la sua famiglia, l’unica che l’abbia voluto e gli abbia dato sostentamento e protezione: di certo un messaggio sociale, forse non originalissimo, ma chiaro, conciso e realistico. Tanti altri potrebbero essere gli esempi, anche andando a ritroso nella cinematografia di Eastwood, basti pensare a Un mondo perfetto (1993), in cui Butch Haynes il protagonista evaso di prigione per ritrovare il padre, e che prende in ostaggio un bambino, aveva avuto una pessima infanzia ed era stato incastrato e sbattuto in galera da minorenne pur avendo commesso un reato

molto lieve, o a Changeling (2008), dove verrà scoperchiato, da una madre tenace e disperata, un vaso di Pandora pieno di orrori inferti ai danni di bambini. Dunque non solo un duro dal cuore tenero, DirtyClint, ma anche un regista, e un uomo, capace di non soggiacere facilmente agli stereotipi sui giovani e sulle loro indifferenze o manchevolezze ma intento a comprenderne, accettarne ed accoglierne le frustrazioni, le debolezze, i traumi ed i vissuti personali, mantenendo sempre uno sguardo non giudicante nel raccontare ‘le vite degli altri’.

In foto: una scena del film Gran Torino (2008) diretto da Clint Eastwood.

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