Le Mutilazioni Genitali femminili nel Lazio - A cura di Giuliana Candia

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Le mutilazioni genitali femminili nel Lazio

una formazione specifica sul tema, che conoscono sia la legge che le Linee Guida, nel caso degli operatori sanitari hanno avuto anche esperienze dirette con donne con Mgf. Malgrado questo background, si rileva che tra questi è più comune l’idea che la pratica sia diffusa tra i settori meno abbienti delle società di origine e che sia tradizione della religione musulmana, e, e che i principali soggetti che dovrebbero occuparsi del problema siano i media e le forze dell’ordine o la magistratura. 2.5.4 Preservare le tradizioni culturali attraverso il contrasto dei flussi di arrivo Molto netta anche in questo caso la risposta di rigetto degli operatori verso l’ipotesi di isolamento delle popolazioni in cui è diffusa la pratica Mgf attraverso il contrasto dei flussi. La quota del disaccordo è ancora più ampia tra gli operatori sociali. Tuttavia è interessante notare come circa un quarto degli operatori sanitari e il 12,6% di quelli sociali si è espresso a favore di questa affermazione. Su questi sottogruppi – sebbene minoritari – si è concentrata l’analisi del profilo prevalente, in quanto target possibili di azioni di informazione e discussione sul tema. Grafico 26 - Risposte degli operatori sociali e sanitari su “Per preservare le tradizioni culturali di coloro che praticano le Mgf sarebbe opportuno contrastarne i flussi migratori verso i Paesi dove queste pratiche sono vietate” (% sul totale delle risposte di operatori sociali e sanitari)

Per quanto riguarda il settore sociale, tra chi ha espresso il suo accordo in maniera superiore alla media, emerge chi ha il diploma di scuola superiore, lavora nella scuola o nei servizi sanitari, di professione inse80


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