Le mutilazioni genitali femminili nel Lazio
immigrati andrebbero anche resi piÚ consapevoli dei rischi che potrebbero correre le loro figlie tornando nei paesi d’origine per brevi periodi o piÚ a lungo termine, e sostenuti nel comunicare ai familiari in patria la loro opposizione alla pratica mutilatoria. Infine, riportiamo il suggerimento emerso dalle interviste in maniera diretta, ovvero il bisogno di sensibilizzare, informare e formare il personale medico sugli aspetti organici delle Mgf e su quelli psicologici, in modo da non acuire le difficoltà delle donne coinvolte.
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