Le Mutilazioni Genitali femminili nel Lazio - A cura di Giuliana Candia

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Capitolo 4

questi contesti periodicamente (come gli intervistati). La riduzione dell’incidenza delle pratiche di Mgf è da inquadrare tra i “fatti sociali totali”; è quasi impossibile isolare singoli elementi, il cambiamento riguarda varie sfere ed è catalizzato da forze diverse. A proposito dei fattori che hanno influito sulla disaffezione dalla pratica, il presidente di un’associazione ha detto che: “L’istruzione incide sicuramente sul cambiamento, così come anche l’informazione; le Mgf sono un tabù e per questo non si poteva guardare e spiegare prima, quando la tradizione era più forte, era uno scandalo… non si poteva mettere in discussione. Non era permesso ai figli, nemmeno di discutere di questo. Ora è tutto cambiato, saranno i media, la televisione, la legge, il mondo cambia, gli uomini diventano più colti e capiscono il rischio e capiscono il danno”. (int. 97, Egitto )

4.3.2 Trasformazione attraverso i cambiamenti sociali Le risposte di altri opinion leader hanno messo in luce che i fattori che hanno contribuito maggiormente alla disaffezione dalle pratiche di mutilazione coincidono con i grandi cambiamenti sociali che in generale hanno attraversato i paesi africani, e con altri cambiamenti che riguardano più specificamente determinati contesti nazionali. Eccoli brevemente illustrati: a. l’urbanizzazione. Come si è già sottolineato, le pratiche di Mgf sono più presenti in aree rurali e isolate e in generale meno radicate nelle capitali e grandi centri urbani, anche se la presenza di gruppi di origine rurale non permette di affermare in maniera netta l’assenza della tradizione in questi contesti. Tuttavia il contesto culturale urbano e il maggiore livello di controllo esercitato da parte delle istituzioni – in tutti i paesi in cui la proibizione delle Mgf è legge – favoriscono una più rapida disaffezione verso la pratica; b. i contatti e soggiorni in altri paesi. Anche le migrazioni temporanee in altri paesi per motivi di studio o lavoro hanno favorito l’abbandono delle pratiche di mutilazione. Secondo un intervistato, per esempio, in Sudan l’aver studiato all’estero (esperienza molto frequente prima della guerra) ha permesso a molti ragazzi tornati in patria di mettere in discussione la pratica nella propria famiglia vietando che si realizzasse sulle proprie figlie. In maniera simile, 141


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