ParliAMOne

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FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI 4ª Edizione GRATUITA Mese di Dicembre 2007

Giuseppe Pellitteri

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Valery Licata

Giuseppe Difalco

Totino Saia

Vanessa Calamera

Fabio Marotta

Joyeux Noel Merry Christmas Feliz Navidad Craciun Fericit Froehliche Weihnachten Vincenzo Tona

Giuseppe Licata

Giovanna Salamone

Salvatore Monella

Katia Capobianco

Enrico Saia

Tonino Puma


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Festa della Santissima Maria Immacolata Un meraviglioso atto di umiltà compiuto da un membro della confraternita chia nella figura di Don Salvatore fermando di ricoprire il proMantione e dell’amministrazione coprio ruolo solo per motivi munale. La sera precedente, alcuni ragazzi, hanno ricordato la cara e vec- burocratici, cedendogli il chia “fanarata”, una tradizione che posto “in prima fila”da lui mancava da sei anni e che con il tem- ricoperto per parecchi anni, po rischia di scomparire. La festa ha avuto inizio alle sette di mattina, con i sino a quando lo vorrà. Un meraviglioso atto di umiltà colpi di cannone e la presenza per le vie del paese delle “ciarameddri” di compiuto da un membro Casteltermini, riprendendo poi nel della confraternita, che si primo pomeriggio con la santa messa allietata dal gruppo dei lamenti “Santa basa sullo studio e le riflessioni della parola di Dio e Cecilia” con canti siciliani dedicati alla madonna. In questa magnifica sul SS. Sacramento che si atmosfera di festa, si è verificato un spera sia arrivato o arrivi gesto che secondo noi vale la pena sottolineare. Durante la preparazione alla popolazione in un giordella processione, il Neo-Priore della no così speciale. In occasione L’immacolata nadurisa dell’Immacolata è stato benedetto il confraternita SS. Crocifisso, il sig. L’otto dicembre si è festeggiata la Arnone Calogero ha ceduto nuovo mezzo acquistato dalla amminiSantissima Maria Immacolata, orgastrazione comunale, utilizzato per il nizzata dai signori: Monella Onofrio, il posto di privilegio al vec- trasporto della Santissima per le vie Guarino Francesco e Mantione Salva- chio priore nella figura del del paese. La festa prosegue con i fuotore, in collaborazione con la parroc- sig. Guarino Francesco e af- chi pirotecnici, eseguiti dalla ditta Picone, di Santo Stefano di Quisquina. La gente è rimasta soddisfatta di una festa organizzata con poche disponibilità economiche e nonostante sia una delle poche feste invernali è stata seguita da tutta la popolazione con un rigoroso silenzio e ammirabile partecipazione. Tona Vincenzo e Licata Giuseppe

Gruppo dei lamentatori "Santa Cecilia"

Nella foto: (in piedi da sinistra) Giuseppina Cino, Salvatore Campanella, Carmelo Licata, Salvatore Proietto, Giuseppe Loiacono, Calogero Proietto, Vincenzo Giglia, Mariella Monella. (al centro da sinistra) Domenico Guarino, Carmelo Losardo, Calogero Licata, Salvatore Scozzaro. (in basso da sinistra) Calogero Pace, Giuseppe Amico, Giuseppe Licata, Antonino Gelsomino.

i fuochi pirotecnici


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Questa poesia la dedico a tutti i lettori di ParliAMOne... LUCI NEL PRESEPE Gesù bambino c’è tanto freddo nel mondo in questa notte del tuo Natale. c’è ancora tanto male e tante anime sono come giardini di ville abbandonate povere anime, agghiacciate e senza fiori. Gesù bambino forse il mondo è un vecchio pellegrino, carico di stanchezza e di dolore che va cercando nel buio della notte la luce del tuo presepe. Gesù, Gesù bambino lasciati ritrovare nella tua culla d’amore perché il mondo, ti possa riabbracciare con affetto Simona Rita Corrado

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RICETTA PER LA PACE Piatto per tutte le Razze e le Religioni Prendete 2 etti di Tolleranza ; una tazzina e mezza di Solidarietà ; un pizzico di condivisione e , una volta ben amalgamato , dividete equamente alla tavola della Fratellanza . Gran Dio, che incurvi le stelle e il cielo, inclina a te le nostre erette fronti, e concedi, in una guerra incerta, il piede saldo dell'umanità. Dio, noi che brandiamo le spade di fuoco, Dio, noi che gridiamo intorno al Tuo carro, anche noi siamo infermi d'infamia e d'orgoglio; come i nemici noi siamo. Sì, siamo folli com'essi son folli, sì, siamo ciechi com'essi son ciechi, noi che la buona novella rechiamo, tristi siamo e malati. Tremenda gioia c'invio Tuo Figlio, più greve di ogni affanno; e intollerabile la nostra grazia come fu per Caino la nostra pena. Dio, quando Ti gridiamo a tutti i venti e toniano per terre inesplorate il vangelo a ogni orecchio, Dio, fà che non dimentichiamo il nostro. Dall'ira purgaci di facili credi e di classi, furori di oziosi sovrani; e seminarci in cuore, viva erba, il riso delle umil cose. Gilbert K. Chesterton Che il cristiano non insuperbisca della " tremenda gioia" che ha avuto in dono, che ritrovi l'umiltà delle piccole cose. Soprattutto in questi periodi di incertezza e confusione, dove tutto ci è dovuto e dove noi non diamo niente, solo odio e niente AMORE Mariateresa Sambataro


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Anni fa (1984) uscendo in piazza vidi il paese deserto. Non era una novità. Non lo è oggi. Però ogni volta mi prende sempre un po’ la depressione. Non riesco a farci l’abitudine! Proprio quello che vorrei evitare con tutte le mie forze: l’abitudine. All’assuefazione, alla rassegnazione di non poter vivere senza la speranza di progredire. Stavo rientrando a casa sconfortato. D’un tratto vedo un vociare festoso di bimbi in costume che invadono la piazza, il paese. In realtà non vi è tanta differenza in proporzioni tra piazza ed intero paese. Era carnevale. Mi diede un senso di ottimismo che ho trascritto in un articolo poi pubblicato da un giornale locale. Molti di quei bimbi oggi sono grandi, probabilmente sono gli stessi ragazzi che si sono inventati questo giornale e che oggi, come allora, in un qualche modo vogliono comunicare la loro voglia di vivere. Tale voglia viene espressa anche in diversi messaggi del Forum, aperto sul sito internet del Comune di Bompensiere. Si parla di sogni, di ideali, tutti aventi un unico denominatore: desiderio di vivere in un mondo migliore. Chissà com’è e dov’è questo mondo migliore? Ci apprestiamo alla ricorrenza del Santo Natale. Per noi è un avvenimento importante. Attraverso il sentimento religioso e tutte le icone che ce lo fanno rappresentare (presepe, natività, albero, regali, solidarietà, carità, ecc.) meditiamo sulla necessità di rinverdire sentimenti umani che molto spesso trascuriamo durante la restante parte dell’anno. Le ferree regole del quotidiano ci impongono, a volte, ritmi e comportamenti egoistici. La vita è un continuo superare difficoltà che possono essere più o meno grandi, con ostacoli che magari, senza una ragione obiettiva, vediamo nel prossimo. E che affrontiamo in ragione delle condizioni di positiva serenità che riusciamo a costruirci. O, viceversa, che pensiamo di non poter affrontare senza l’aiuto diretto ed indiretto con gli altri. La vita! Da vivere! La serenità può derivare dai rapporti con il prossimo e dalla condizione di forza interiore che riusciamo a costruire anche con la fede. Non necessariamente in Dio. Ma anche in valori etico-morali più o meno derivati o derivabili dalla

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Fede. Ho scelto, credo abbiamo scelto, di continuare a vivere a Bompensiere. Un po’ per mancanza di alternativa, ma anche (soprattutto?) perché riteniamo vivere, essere in un’oasi di serenità (pseudo-serenità?). Ma credo che la nostra decisione derivi anche dal desiderio di continuare a convivere con le nostre radici e tradizioni, con le persone che ci circondano, con le quali non abbiamo bisogno di presentarci, con le quali confrontarci e rapportarci, in un crescendo di sani sentimenti che non possano durare solo spazio temporale di una festività natalizia. Ecco. Allora ancora una volta approfittiamo di questo NATALE (ahimé ne ho visti oltre …..anta!) per rinnovare le nostre durature promesse comportamentali cominciando da quella più importante: la tolleranza! Quella sempre più necessaria alla convivenza civile, in un mondo sempre più globalizzato nel quale crediamo (o ci illudiamo di credere) di conoscere tutto di tutti e non ci accorgiamo di sconoscere… noi stessi! Auguri… tanti tolleranti a tutti!

Totino Saia


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Avevo 7 anni quando mi trasferii da Bompensiere a San Cataldo. Ero piccolo ed ero molto legato agli amici e ai familiari del mio Paesino. Difatti, ogni fine settimana e ogni festività, ritornavo con i miei genitori al luogo in cui ero cresciuto. Già allora, questo piccolo “salto” che feci, intendo trasferirmi in una paese più grande, mi aiutò a crescere, a formarmi e a diventare quello che sono adesso. E’ un po’ triste a dirlo, ma San Cataldo mi offrì tante aspettative e occasioni che contribuirono al mio carattere e alla mia formamentis. Situazioni, esperienze, novità, conoscenze che difficilmente rimanendo a Bompensiere potevo trovare. E’ stata dura, ma consapevole, la scelta dei miei del trasferimento, per un futuro migliore per i propri figli. Dopo il diploma, come un remake di quando ero piccolo, capii (ma già da tempo) che San Cataldo “mi stava stretto”, cioè che non avrei avuto e potuto (pur volendo) dar vita alle mie aspettative, sogni, e perché no ?! ambizioni… Avevo voglia di novità, di crescere, di cambiare aria, di visitare nuovi posti e provare esperienze mai fatte. E volevo diventare un “cittadino del mondo”… a contatto con nuove culture, nuove persone, nuove conoscenze e partecipare a esperienze che sapevo in Sicilia di non poter trovare. La mia scelta, quindi, di iscrivermi a Milano in Ing. Biomedica ( che non era presente tra l’altro in Sicilia) e di iniziare una vita completamente nuova. A differenza di quando avevo 7 anni, questa scelta è partita unicamente da me, e devo ringraziare i miei genitori per avermi appoggiato in questa decisione. Al contrario di quando ero piccolo, sono partito da solo, con l’unico appoggio al nord dei miei zii di Como. Solo questo ! Ma ero determinato, pronto ad affrontare sacrifici e sofferenze che già avevo messo in conto. Ed è stata dura ! Molto ! Specialmente il primo anno. Passai dei mesi soffrendo molto, per la mancanza degli amici di giù, dei familiari, del mio ambiente e dei miei luo-

ghi di nascita. Ma la decisione di andare avanti era superiore. Adesso sono al 3° anno di Università e facendo un riassunto di questi pochi anni, posso dire che questa è stata la scelta più dura della mia vita, ma anche la più azzeccata. Ho avuto molte soddisfazioni qui a Milano. Ho conosciuto persone, ho provato esperienze e ho vissuto situazioni che neanche potevo immaginare. Mi ha cambiato molto “il vivere” a Milano. Mi ha migliorato interiormente e mi ha arricchito. Adesso partecipo a tante iniziative da quelle universitarie a quelle politiche ecc… venendo ogni giorno a contatto con nuove ed incredibili situazioni che credo, e spero, mi porteranno dove vorrò arrivare… sia nel campo lavorativo che in quello degli interessi personali e degli hobbies. Ho deciso di scrivere questa mia piccola riflessione, non per screditare la mia amata Sicilia, o Bompensiere o San Cataldo (anzi, io un giorno vorrò ritornare a vivere nella mia terra, ma amaramente sono consapevole che questo sarà molto difficile) ma per aiutare i ragazzi più piccoli di me, che vogliono, o stanno facendo delle scelte importanti e si interrogano sul proprio futuro, a pensare. Vedete ragazzi, nella vita se volete realizzare quei piccoli grandi sogni che avete nel cassetto fin da bambini…. se volete diventare quelle persone che avete sempre immaginato… magari vedendo un film e dicendo “ eh…magari diventassi così…con quel lavoro…con quella famiglia…. con quella posizione sociale” e allora dovete darvi da fare. Niente arriverà da solo, senza i vostri sforzi e la vostra voglia di agire. Certo, bisogna che attorno a voi ci siano tutti gli strumenti e i mezzi che ve lo possano permettere. E’ normale. E allora aprite gli occhi. Siate consapevoli di quello che potreste riuscire a fare nel luogo in cui vi trovate e con le persone e le iniziative che vi circondano. Ci vuole molto coraggio a “combattere” in un posto che non offre esattamente il futuro che voi vi immaginate… Sapete, ogni gior-

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no faccio delle conversazioni su questo argomento sia con ragazzi della mia età, sia con gente più grande, che ha gli anni di mio padre (anche di Bompensiere) o anche con persone con oramai“ i capelli bianchi” e con tutti veniamo alla triste conclusione che uscire dalla nostra provincia, dalla nostra regione, spesso, è una via obbligatoria per avere un buon futuro. Però, ragazzi, quello che vi voglio dire, non è <abbandonate i vostri luoghi> a prescindere, perché se voi volete rimanere lì, allora, il consiglio che voglio darvi è quello di non rimanere con le mani in mano, di non essere inerti nei confronti della vostra vita e di ciò che vi circonda, di non andare dietro a quei piccoli lavori precari che non vi assicurano un bel niente, ma quello di sforzarvi, di sbattere la testa, di impegnarvi a costruirvi una bella vita, un bel lavoro e una bella famiglia: e questo lo potete fare solo attraverso lo studio e la cultura, l’impegno costante, le iniziative, la partecipazioni a corsi e occasioni di formazione che vi possano dare delle capacità e delle abilità e, soprattutto , attraverso le vostre “testarde” scelte.

Siate consapevoli che ovunque vi troviate, e qualunque cosa vogliate fare, il duro impegno e le incessanti lotte sono necessarie per lo scopo che vi siete prefissati. E infine, sappiate che senza sacrifici non si ottiene un bel niente… e per dirla con una espressione anglosassone: no pain, no gain. Enrico Saia enarcicen@gmail.com


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Da tanto ci promettono di voler migliorare le condizioni del paese, tra queste: la questione che riguarda i mezzi di trasporto. Anche se a dir la verità non abbiamo riscontrato ancora nessun risultato. Non solo dobbiamo andare fuori paese per apprendere l’ istruzione, ma anche prendere l’autobus che in realtà non c’è. Vi sembra strano? No e invece è proprio così!!! I nostri genitori pur di mandarci a studiare fuori, sono disposti a pagare 100 euro al mese per autobus e macchine private, invece di poter usufruire come gli altri studenti di autobus lineari (ad

esempio quelli che si recano a Caltanissetta) e pagare 65 euro. A tutti noi l’Amministrazione Comunale da un rimborso; però a differenza dei ragazzi di Caltanissetta ,ai quali vengono rimborsati tutti i soldi, a noi che andiamo a Mussomeli NO. Infatti ci viene rimborsata poco più della metà, rimettendoci di tasca nostra. Vi sembra giusto? Quanto ancora si deve prolungare questo disagio? E pensare che 4 anni fa l’autobus c’era, ma dopo un anno è stato tolto perché la SAIS ha detto che: “ essendo molto pochi i pendolari di Bompensiere non era loro

Da mesi si paventa l'unione tra due partiti, UDC ed MPA, in occasione delle future elezioni amministrative; finalmente venerdì 7 dicembre c'è stata l'ufficializzazione. si sono riunite le massime cariche rappresentative, a Caltanissetta, per concordare un programma. Lo scopo della federazione è tra l'altro la "breccia di Roma", più siamo uniti sul piano politico (anche numericamente parlando), più avremo eco per le nostre richieste. All'incontro hanno partecipato le massime rappresentanze siciliane dei singoli partiti, da Salvatore Cuffaro (governatore della Sicilia) a Saverio Romano (segretario regionale UDC), a Raffaele Lombardo presidente dell'MPA, l'assessore regionale all'ambiente on. Interlandi (MPA), ed altri esponenti di entrambi i partiti; hanno preso parte anche alcune persone co-

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favorevole”. Ma che colpa ne abbiamo noi se siamo così pochi? Inoltre ci tenevamo a precisare che per quelli che hanno finito le superiori ormai non è più un problema, ma per tutti noi e per quelli che verranno dopo di noi, SI!!! Ci auguriamo che questo piccolo articolo possa far riflettere tutti, nella speranza che questa nostra richiesta si realizzi al più presto e che questo piccolo paese possa migliorare ogni giorno di più. Grazie per la vostra attenzione! Tona Miriam e Galante Giusy

nosciute a noi che militano in entrambi i partiti. La mia speranza è che da questa unione possa nascere lo "scacco matto" per l'elezione del Presidente della Provincia, siamo stanchi di essere amministrati da chi si prende il voto e poi ci lascia con tutte le strade “trazzere”, e altro.

Speriamo che il Natale porti serenità a tutti e che le idee non rimangano solo un'utopia ma realtà. Mariateresa Sambataro


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FORUM O GOGNA, QUESTIONE DI TEMPI Considerazioni sull’apertura del Forum apparso sul sito del Comune di Bompensiere

istituzionale la totalità dei dipendenti pubblici sia tacciata di assenteismo? Ed infine la terza domanda: chi ha acconsentito a tale danno all’immagiIl tempo passa e le tecnologie miglio- ne del nostro Comune è a conoscenza che al sito del nostro Comune possono rano, ma i brutti costumi restano. Fu collegarsi da ogni parte del pianeta? così che alla trave di legno dotata di tre fori usata dai medievali, si sostitui- Se si, cosa penseranno di noi? rono i tasti della tastiera di un compu- Attendendo una risposta, voglio conter e alle catene che tenevano fermo cludere dicendo che uno strumento di Oliviero Benvenutus si sostituì lo sviluppo si è trasformato, come spesso schermo al plasma. avviene, in strumento di regresso. FaIl clima costruttivo istaurato sul forum cendo tanti passi indietro da poter trasformare ogni internauta in potenziale fu stravolto da invasioni di barbari Oliviero Benvenutus, cioè possibile disturbatori che, con il placet tacito del moderatore, quasi sempre rimasto oggetto di pubblico ludibrio. Però c’è Tutto questo mi è saltato in mente col- inerte, poterono oltrepassare quella una sostanziale differenza: il nostro legandomi al forum del comune di sottile linea di demarcazione che sepa- medievale si era macchiato di un reaBompensiere; ed ora vi spiego perché. ra la libertà di espressione del pensie- to; i secondi (gli internauti) si erano Il forum è uno strumento che permet- ro(garantita dall’art. 21 della costitu- macchiati di lealtà nel dichiarare ete, attraverso un collegamento ad zione) e la diffamazione (punita dall’- spressamente chi stesse dietro lo internet, di poter condividere le proart. 595 del codice penale). I disturba- schermo del computer. prie idee. Aprendo delle discussioni tori , snaturando l’essenza dell’anoni- Virciglio Salvatore (topic) e potendo ricevere delle rispo- mato, hanno potuto agire con capillare (salvirc@tiscali.it) ste(reply), gli utenti possono affronta- attenzione facendo desistere tutti colore, solitamente in un contesto di ano- ro che decidevano di portare avanti un nimato, diverse tematiche. argomento in maniera seria. Nel 1280 d.c. Oliviero Benvenutus veniva messo alla gogna per aver urlato nelle ore notturne il proprio dissenso. Fu condannato per disturbo della quiete pubblica e la punizione che dovette scontare fu la gogna. Ah la gogna! Era uno strumento di punizione usato dai medievali per sanzionare chi si fosse macchiato di crimini minori. Al reo veniva incatenata la testa e i polsi ad un’apposita trave dotata di tre fori. Il “terribile” criminale così diventava oggetto di dileggio dei passanti, che potevano liberamente insultarlo senza rischiare di esser puniti per ingiuria.

Questo strumento è apparso da qualche tempo sul sito(istituzionale?) del nostro Comune.

decidevano di trattare. L’attività che veniva svolta forse avrebbe ottenuto qualche risultato positivo se non fosse stato per… la gogna!

Le domande che mi pongo sono tante. Anzitutto vorrei sapere se è possibile che in una società civile i deboli debInizialmente, con molta timidezza, gli bano essere i leali. Infatti, non impeutenti si apprestavano a flebili saluti e dendo i ripetuti attacchi, si è ingenerata la voglia di lasciar perdere con l’atfestosi auguri per l’ottima iniziativa. tività svolta sul forum negli utenti che In una fase successiva, la maggior parte dei partecipanti, divulgando libe- avevano deciso di divulgare la loro ramente la loro identità nella vita rea- identità reale. La seconda domanda riguarda i contenuti di alcuni messagle, intraprendeva discussioni, più o meno animate, su temi che loro stessi gi: è possibile che in un sito definito


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Immaginate un mondo in cui il male non esista, in cui ognuno è felice, davvero soddisfatto di ciò che possiede, un mondo di lealtà, sincerità e rispetto per l'altro... un mondo perfetto..ma forse è solo un sogno! Esistono difatti oggigiorno due mondi in eterna lotta fra loro, portavoci di due realtà opposte, antagoniste; sono mondi fatti di persone, fatti di tutti noi, nessuno escluso. Da una parte ci sono quelli che appartengono ad un mondo in cui vige l'integrità dei valori, l'onestà, il bene comune, l'amore verso tutti, un mondo in cui la gente è gente perbene nell'animo e nelle azioni, sono gli uomini che combattono per il bene e che lo fanno nel rispetto della giustizia; potrebbero essere quasi considerati eroi, ma sarebbe un errore: sono semplicemente"uomini veri". E c'è poi quella parte di mondo che per questa gente non ha stima, non ha pudore e di cui il segno distintivo è l'interesse personale, la cattiveria, la malignità, l'invidia, l'egoismo, la calunnia; sono i fautori e i costruttori di una infamante realtà, che per il loro tornaconto personale, per l'appartenenza ad un clan, ad una famiglia, ad una corporazione professionale, a una fede, ad un orientamento politico, sono disposti a rigettare nel fango il rispetto per il bene comune, l'interesse di tutti e, vergognosamente, persino il proprio onore, la propria onestà. E si, stiamo parlando della nostra realtà con le sue diverse sfaccettature. Ma se Dio è giustizia e amore per il prossimo,come mai c'è chi si nasconde dietro l'immagine di praticante della Chiesa, strumentalizzandola, per poi agire in modo sleale e scorretto nei confronti del prossimo e della comunità tutta? Come mai c'è una realtà di uomini disposta ad utilizzare la calunnia, la menzogna, anche tramite la stampa e non solo, per divulgare notizie negative e non vere mettendo in mostra solo ed esclusivamente la propria positività? Una risposta plausibile non c'è, esiste solo una speran-

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za, l'ottimistica fiducia nei confronti di questa nostra società affinchè ognuno possa guardare dentro di sé per ritrovare l'amore, il rispetto, l'onestà e per riscoprirsi "uomini veri". Si dice che a Natale si diventi più buoni, e allora perchè non cominciare proprio adesso, con questa atmosfera di dolce aria festosa, a riscoprire quei valori che stanno alla base di tutto, che prescindono da ogni cosa, che sono i fondamenti di una società, di un mondo, di un'umanità creata nel bene. Basterebbe ritrovare quella piccola fiammella d'amore che ognuno porta dentro di sé, cominciando dalla pace interiore, per poi poter agire nel bene nei confronti degli amici e dei nemici, nel rispetto di tutti, e creare così un grande fuoco d'amore, quell'amore che donato al prossimo riesce allo stesso tempo a colmare l'animo di ciascuno di una sensazione di benessere che deve essere prerogativa di ognuno, per potere così amare davvero, come Dio ci ha detto, nel rispetto, nella lealtà, nella giustizia... Solo così il mondo sarebbe perfetto... Solo così la società di oggi sarebbe fatta di soli "uomini veri". Forse è solo un sogno, ma i sogni si realizzano, basta crederci per davvero...E allora perchè non tentare??? Buon Natale! VALERY LICATA

Basterebbe ritrovare quella piccola fiammella d'amore che ognuno porta dentro di sé


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Da sinistra Losardo Giuseppe, Michelangelo Benvissuto e Nicola Gueli. Nella foto a destra Michelangelo alle prese con la panca piana assistito da Losardo Giuseppe. L’A.S.D WA-GO KARATEDO CLUB (Palestra Comunale Peppe Tona) con pochi mesi di vita si affaccia ad una manifestazione nazionale: 4° TROFEO NAZIONALE BENCH PRESS (Alzate di potenza su panca piana). La gara di grande rilevanza nazionale e trasmessa in diverse emittenti televisive e radiofoniche, si è svolta giorno 18 Novembre presso la palestra Comunale di Canicattì, con una partecipazione di oltre 200 atleti provenienti da tutto il territorio nazionale. Tra i partecipanti anche 3 atleti provenienti dalla nostra palestra comunale. Sotto la guida dell’istruttore Michelangelo Benvissuto anch’esso impegnato nella gara, gli atleti hanno dimostrato alti livelli di prestazione. Considerando i pochi mesi di preparazione atletica i nostri

Cari lettori nell’ultima edizione del nostro giornalino la Pol. Bompensiere si era candidata ad un posto da protagonista nel campionato di terza categoria infliggendo agli avversari 3 pesanti sconfitte e un pareggio. Adesso siamo giunti alla settima giornata e questa squadra ha ottenuto altre 3 vittorie rimanendo l’unica squadra imbattuta. Grazie alla vittoria per 4-2 con la Chiaramontana di Mussomeli con reti di Anelli (2), Morello e Alba, con la Juvesancataldo per 1-0 con rete di Diliberto su rigore e nel derby con l’Over 30 di Montedoro per 4-1 con reti di Morello (2), Anelli e Schifanella Giuseppe la squadra del più piccolo paese della provincia di Caltanissetta è sola in vetta alla classifica. Ottime prestazioni, bel gioco e una grande abilità sotto porta fanno di questa squadra una delle più serie candidate alla promozione in 2 categoria, un appuntamento che manca da ormai 20 anni. Questa

hanno raggiunto buoni risulati. Categoria peso 90/100 3° classificato con un alzata di 130 kg: MICHELANGELO BENVISSUTO. Categoria anni 19/21 4° classificato con un alzata di 100 kg: GIUSEPPE LO SARDO. Categoria peso 65 5° classificato con un alzata di 90 kg: NICOLA GUELI. Continuando con l’impegno costante degli allenamenti i ragazzi cercheranno in altre manifestazioni di raggiungere migliori risultati e invitano i nuovi atleti del paese ad aggregarsi a noi per svolgere assieme questa bella disciplina sportiva. Michelangelo Benvissuto

squadra ha appassionato molto e un pubblico entusiasta, nelle partite casalinghe, si reca nel nuovo impianto sportivo per incitare la propria squadra, il proprio paese. Speriamo che questo sogno che stiamo vivendo si realizzi approdando nel campionato di 2 categoria.


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UN ANNO STRAORDINARIO PER LA POLISPORTIVA BOMPENSIERE ‘74

MA IL PRESIDENTE:

“VUOLE MOLLARE???” INTERVISTA AL PRESIDENTE GUSTAVO ANELLI a cura di Tona Vincenzo D. Perché ha scelto come collaboratori nel direttivo giovani e non i vecchi soci come il sig. Salvatore Capobianco o il sig. Arcangelo Licata? Perché i giovani hanno più tempo libero e quindi possono dedicarsi a tempo pieno alla squadra e poi perché i giovani sono più stimolati e vogliosi ad intraprendere questa nuova avventura dettata…..dall’amore per il calcio e per il proprio paese. D. Cosa intende organizzare avendo a disposizione un impianto sportivo come il nostro? Dipende dall’amministrazione comunale, perché lo stadio ci è stato dato in gestione per 90 giorni quindi se ci verrà assegnato in maniera definitiva intendiamo creare la scuola calcio, mettere il nostro stadio a disposizione per lo svolgimento dei play off e l’organizzazione di triangolari e partite amichevoli. D. In caso di promozione intende acquistare nuovi elementi per valorizzare ancor di più la rosa? Penso proprio che non sarà compito mio, perché al termine della stagione in corso abbandonerò. D. Presidente un sogno che vorrebbe che si realizzasse per questa squadra? Il mio sogno per questa squadra si è quasi realizzato perché ho sempre voluto vedere la Pol. Bompensiere composta solamente da elementi locali e ora ci siamo quasi, perché 8 su 11 della squadra titolare sono paesani. La redazione, si riserva di approfondire questa notizia. Nella speranza che il Sig. Anelli sia disponibile ad ulteriori chiarimenti. Intervista a tre dirigenti della POLISPORTIVA BOMPENSIERE ’74 a cura di Tona Vincenzo

Presidente ANELLI GUSTAVO

Vice presidente GIGLIA VINCENZO Quali sono gli obiettivi della squadra?

Dirigente LOSARDO SALVATORE

Portare il Bompensiere in seconda catePortare il Bompensiere nel calcio che Portare il Bompensiere in seconda categoria, un appuntamento che manca da conta. goria. 20 anni.

Cosa ha in più questa squadra, rispetto a quelle degli anni passati? L’entusiasmo dovuto al nuovo impianUna nuova società, composta da giovaSiamo un gruppo unito e che, rispetto to, il rientro di Pippo Anelli e l’acquisto ni volenterosi che amano il calcio.Una agli anni passati, fa spogliatoio. di giocatori che fanno la differenza. rosa che fa gola a tutti.

Cosa l’ha spinto a far parte di questa nuova società? Ho sposato questo progetto nato dall’aHo voluto io che questo progetto si atmore per il calcio e dalla voglia di mettuasse. termi in gioco.

La voglia di far crescere il calcio a Bompensiere.

A cosa è dovuta la scelta di non far parte della rosa dedicandosi solamente al ruolo di dirigente?

No comment

E’ dovuta a problemi fisici visto un E’ dovuta all’età e agli acciacchi fisici operazione chirurgica fatta di recente, che non mi permettono più di rendere al ma cercherò di tornare in forma per meglio. dare il mio contributo alla squadra.

Come vengono coperte le spese? Con il contributo comunale, con i soldi Con il contributo comunale, con i soldi Con il contributo comunale, con i soldi degli sponsor e con un contributo degli sponsor e con un contributo degli sponsor e con un contributo personale. personale. personale.


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4ª Edizione GRATUITA Mese di Dicembre 2007

Salvatore Losardo intraprende la via del diaconato Come tutti saprete giorno otto corrente mese il nostro Vescovo Mons Mario Russotto ha dato il suo consenso a Salvatore Losardo per iniziare il suo cammino al diaconato. In una celebrazione tenutasi nella Cattedrale di Caltanissetta, Sua Eccellenza ha presentato alla comunità diocesana l’aspirante a questo carisma. Ma vediamo cosa realmente sia questo diaconato attraverso le parole del suo aspirante. D: Cos’è il diaconato? R: è il primo gradino dell’ordine sacro. La figura del diacono è da rivedere poiché c’è un buco di secoli da colmare nei quali questa figura non è stata adeguatamente valutata. Un’idea più chiara si può avere leggendo gli Atti degli Apostoli o ancor meglio gli scritti dei Padri Apostolici. La figura del diacono si è sempre più andata scemando nel tempo, e tutt’ora non è ancora del tutto chiaro il ruolo che il diacono può avere nelle parrocchie. Sicuramente il diacono deve avere una relazione diretta con il Vescovo. Può essere considerato come una cerniera che lega la realtà laica con quella ecclesiale. A differenza del presbitero che , invece, è espressamente ecclesiale, ministro del culto. Si cerca comunque di indirizzare questa figura a collante tra la quotidianità della gente comune e Dio. Il termine stesso diacono, dal greco diaconos significa colui che serve. Dunque la diaconia è un servizio.

IL Crocifisso della Parrocchia

Il Vescovo nel momento dell’ordinazione stabilisce il servizio che il diacono deve svolgere. È il vescovo che stabilisce concretamente il mandato. D: Come si struttura il percorso per giungere al diaconato? Ci sono delle tappe? R: Il cammino si struttura nel seguente modo: il candidato presenta una domanda di ammissione al Vescovo, naturalmente sottoscritto dal parroco. Dopo un tempo, nel quale avvengono degli incontri con il direttore generale che si occupa del formazione diaconale, il Vescovo discerne se il candidato può o non

Losardo Salvatore

può essere ammesso. L’ammissione consiste nella presentazione del candidato alla diocesi, attraverso una solenne liturgia, come quella che abbiamo lo scorso otto dicembre in Cattedrale. Nel momento in cui il Vescovo ammette il candidato lo stesso entra a far parte della comunità diaconale. La comunità si riunisce mensilmente sotto la guida del direttore generale, gli incontri consistono in momenti di preghiera, di catechesi e di scrutini; contemporaneamente il candidato deve essere seguito da un direttore spirituale, che lui stesso può scegliere (Continua a pagina 12)


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previo consenso del Vescovo, e da un confessore, il quale deve essere diverso dal direttore spirituale. L’importanza del direttore spirituale è quella di aiutare il candidato nel discernimento in riferimento alla vocazione, consigliare se questa strada è la volontà di Dio. Il parroco della parrocchia del candidato ha un ruolo importante perché la parrocchia è il luogo più prossimo nella quale il candidato sotto la guida del parroco viene iniziato nelle attività pastorali quali catechesi, animazione della liturgia ed altro. Un’altra tappa importante è il lettorato istituito. Per giungere a questa tappa non c’è un tempo predefinito, viene deciso dal direttore generale. La tappa successiva è l’accolitato, dopo di che il diaconato. Naturalmente dopo essere stati vagliati, scrutinati dal Vescovo e da chi per lui. Il percorso spirituale deve andare di pari passo con gli studi teologici, poiché il Vescovo ritiene opportuno che la preparazione sia identica a quella dei presbiteri perché il diacono è il ministro della Parola, ovvero colui che annuncia, colui che può spezzare la Parola. Dal momento in cui l’aspirante arriva al diaconato si rimette completamente all’obbedienza del Vescovo. D: Cosa ti ha spinto in questa scelta? R: Non c’è qualcosa che mi ha spinto, è la continuazione di un percorso iniziato per volontà di Dio e che man mano mi ha portato a questa scelta non programmata. Una delle cose che avevo detto a Mons Russotto è stata quella di non sentirmi degno di questa chiamata e

che mi rimettevo al suo discernimento come Apostolo nel vedere se questa era o no la volontà di Dio per me. Non c’è stato un momento x, e tutt’oggi è un continuo camminare. Non posso dire che sono certo di diventare diacono. So che fare la volontà di Dio è il mio bene: è questo mi basta. Una certezza è che se Lui non mi ferma vado avanti, e che se Lui non mi aiuta nello studio o nel non scandalizzarmi del mio essere debole e peccatore mollo tutto e scappo. D: Che ruolo ha la famiglia, oggi, in questo percorso e quale ruolo avrà un domani quando diventerai diacono? R: Nel percorso la famiglia ha un ruolo attivo; la moglie è chiamata a dare il suo consenso sia in questo percorso, sia alla fine del percorso lo stesso vale per i figli maggiorenni. Anche mia moglie periodicamente ha degli incontri con il direttore generale. Il percorso va fatto insieme. D: Dunque la famiglia, e in modo particolare la moglie ha un ruolo centrale in questo percorso. Lilla come vivi questa scelta di Salvatore? R: E’ una scelta molto impegnativa, con delle forti responsabilità. È una scelta combattuta perché comporta perdere una parte della mia vita per seguire Cristo attraverso mio marito. D: Salvatore, gioie e dolori di questo percorso? R: La gioia è scegliere Cristo al di sopra di tutti e di tutto. Al di sopra di desideri che avrei voluto realizzare ma che accantonati perché non inerenti alla chiamata, effettuare una opzione fondamentale per Dio e non per l’io, per essere un Tu un

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Mons. Mario Russotto

Noi. Il dolore, anche se dolore non è, è quello di vedermi e di scoprirmi costantemente un peccatore, un egoista, un superbo ec… ma “l’amore di Cristo ci spinge al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro” (2Cor,14-15).perciò chi mi potrà separare da Dio? Neanche i peccati, la debolezza, la precarietà, poiché in Cristo vincitore della morte ripongo la mia speranza. Giovanna Salamone


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Menu delle feste Primosale alle erbe ● Spiedini golosi ● Involtini di mortadella ● Conchiglie alle verdure ●

Primosale alle erbe Kcal 218 Ingredienti per 4 persone: 300g di formaggio primosale 2 rametti di basilico 10 fili di erba cipollina 70g di peperone rosso 2 rametti di timo fresco 1 cucchiaino di pepe rosa 4 cucchiai di olio di oliva Lavate e asciugate il peperone, eliminate i semi e tagliatelo a pezzettini piccoli. Tritare il timo, staccate le foglioline di basilico e spezzettatele con le mani. Tagliuzzate l’erba cipollina con le forbici. Schiacciate il pepe rosa in un mortaio con un pestello. Raccogliete in una ciotola tutti gli ingredienti preparati, aggiungere l’olio e mescolate con un cucchiaio. Spolverizzate con il pepe la parte superiore del formaggio e cospargetela con l’olio aromatizzato, coprite con la pellicola trasparente. Lasciate riposare il tutto per 1 ora. Tagliate il formaggio a fette spesse e trasferitelo su un piatto da portata.

Involtini di maiale ● Ananas alla crema di banana ● Panettone con zabaione allo spumante ●

Spiedini golosi Kcal 302 Ingredienti per 4 persone: 16 mozzarelline 16 pomodorini ciliegia 8 olive verdi snocciolate 4 cetrioli sott’aceto 16 wurstel da cocktail 100g di maionaise 1 cucchiaio di senape 50g di yogurt intero Pepe nero q.b. Sgocciolate dal liquido di conservazione le mozzarelline e i cetrioli, tagliateli quest’ultimi a rondelle di 3 cm. Infilate su degli stecchi di legno i wurstel, le mozzarelline, le rondelle di cetrioli, i pomodorini e le olive alternandoli, formando così otto spiedini. Mescolate in una ciotola la maionaise,la senape e lo yogurt, mescolando con un cucchiaio. Trasferite gli spiedini su un piattoni portata, sporcanoli con la salsa e il pepe nero.

Involtini di mortadella Kcal 143 Ingredienti per 4 persone: 80g di mortadella a fette 80g di insalata russa 40g di cetrioli sott’aceto 40g di peperoni rossi 2 ciuffi di basilico Lavate le foglie di basilico e asciugarle. Tagliate a rondelle i cetrioli sott’aceto. Tagliate i peperoni a piccoli rombi irregolari. Stendete le fette di mortadella, aggiungere per ogni fetta una fogliolina di basilico e una parte dell’insalata, arrotolare la fetta su se stesa formando un involtino. Sistemate gli involtini su un piatto e giocare con la creatività sistemando i cetrioli e i peperoni.


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Conchiglie alle verdure Kcal 375 Ingredienti per 4 persone: 320g di conchiglie / 1 costa di sedano / 1 cipolla / 1 carota / 1 spicchio d’aglio / 300g di pomodori maturi / 3 cucchiai di passata di pomodoro / 20g di parmigiano grattugiato / 2 cucchiai di olio di oliva / Sale e pepe q.b. Lavate e pulite il sedano e la carota., tagliandola a dadini. Tagliate a dadini il gambo del sedano, tritando le foglie. Sbucciate l’aglio, la cipolla e affettateli sottilmente. Lavate i pomodori, divideteli in due parti, eliminate i semi e tagliateli a dadini. Preparate il sugo, facendo appassire in padella con l’olio carote, sedano, cipolla e aglio. Aggiungete i pomodori a dadini, la passata, il sale, il pepe, mescolate e cuocete 15 minuti a fuoco medio. Portate a bollore in una pentola l’acqua con il sale.

Involtini di maiale Kcal 455 Ingredienti per 4 persone: 4 fette di lonza di maiale / 80g di emmenthal / 50g di burro / 20ml di olio di oliva / 400g di champignon / 1 rametto di prezzemolo / 2 scalogni / 30ml di vino bianco / Sale e pepe q.b. Battete le fettine di carne. Tagliate l’emmenthal a dadini. Sbucciate gli scalogni. Pulite, lavate ed asciugate i funghi e affettateli. Tritate il prezzemolo. Versate l’olio in una casseruola e aggiungete i funghi. Fateli appassire a fuoco dolce, facendo perdere l’acqua di vegetazione. Salateli e cospargeteli di prezzemolo. Stendete le fettine, aggiungete un cucchiaio di emmenthal e uno di funghi. Arrotolate facendo attenzione al ripieno. Fissate gli involtini con lo stuzzicadenti. Fate sciogliere in una padella il burro, aggiungere gli scalogni affettati, fateli appassire e aggiungere gli involtini.

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Ananas alla crema di banana. Kcal 207 Ingredienti per 4 persone: 800g di ananas / 1 banana / 1 bicchiere di rum / 1 cucchiaio di zucchero / 80ml di panna montata / 30g di cioccolato fondente. Tagliate l’ananas a rondelle a fette regolari di 1 cm di Spessore. Adagiate le fette in una terrina e irroratele con zucchero e rum. Sbucciate e schiacciate la banana con una forchetta e amalgamarla con la panna in una tazza affinchè si formi una crema omogenea. Sistemate le fette d’ananas su un piatto di portata, aggiungere il rum e lo zucchero. In una sacca da pasticcere, introducete la crema e distribuitela su ogni fetta. Spolverizzate con il cioccolato fondente grattugiato. Servite freddo

Panettone con zabaione allo spumante Kcal porzione 391 Ingredienti: 1 panettone - 4 uova - 130ml di spumante - 4 cucchiai di zucchero - Un pizzico di zucchero a velo Rompete le uova, separando i tuorli dagli albumi. Aggiungete lo zucchero ai tuorli , sbattendoli con una frusta. Montate a neve gli albumi. Versate lo spumante continuando a mescolare. Ponete sul fuoco e fate cuocere per 10 minuti circa sempre frustando finchè la crema inizia a sobbollire. Levate la casseruola dal fuoco, aggiungete lo zucchero a velo e gli albumi montati a neve e lasciate raffreddare.


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AVVISI E RINGRAZIAMENTI Nella precedente edizione, a causa di un errore di stampa, nell’articolo del faccia a faccia tra candidati a sindaco, è stata omessa la firma di Katia Capobianco che ha curato l’intervista a Salvatore Losardo. La redazione di ringrazia lo studio tecnico del geom. Onofrio Burruano per la stampa di questa edizione. Un saluto particolare a tutti gli emigrati che ci seguono sul sito del comune di Bompensiere www.comunebompensiere.it

Dai, collabora anche tu al nostro mensile Per informazioni e nuove collaborazioni, scriveteci all’indirizzo e-mail:

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Giuseppe Pellitteri

Valery Licata

Giuseppe Difalco

Totino Saia

Fabio Marotta

Vanessa Calamera

Vincenzo Tona

Giuseppe Licata

Giovanna Salamone

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Salvatore Monella

Katia Capobianco

Enrico Saia

Tonino Puma


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