ParliAMOne

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FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI 1ª Edizione GRATUITA Mese di Settembre 2007

SOMMARIO - il giornale Locale - Agorà: Andate contro corrente - Internet e la "banda larga" - Serata magica con i Soleada - Dove sono finite le tradizioni del nostro paese? - Langolo della Panza - Analisi e prospettive per il nostro comune - Per il bene dei Bambini - Baby Sindaco - Rischiamo l'estinzione - ParliAMOne

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Mi riporta un fugace ricordo della mia adolescenza! Della nostra adolescenza risalente a quasi… quarant’anni fa. Si mise su un ciclostilato che stampavamo al Comune, allora Sindaco Totò Carruba, sottoponendoci ad un estenuante lavoro nel realizzare le matrici da battere a macchina senza possibilità di correggere errori. Parlavamo di problemi quali la realtà delle problematiche giovanili in un comune piccolo come il nostro (sempre attuale questo problema!) o del campo sportivo che era stato costruito lasciando un “palo” della rete elettrica ad un metro dal cerchio del centrocampo. Un problema risolto dopo molte proteste, ma che ci consentiva ugualmente di giocare con il rischio di andarci a sbattere. E farci male. CONTINUA A PAGINA 2 ......

Internet è un fenomeno molto complesso che coinvolge tecnologie innovative e che introduce logiche nuove nella comunicazione. La Rete telematica globale ha una lunga storia alle spalle: progettata per fini militari nella seconda metà degli anni Sessanta, dall'inizio degli anni Settanta è stata utilizzata soprattutto in ambito accademico come strumento di grande efficienza nello scambio di informazione testuale tra utenti sparsi su tutto il Pianeta. Dal 1993 l'innovazione del World Wide Web (WWW un sistema per l'organizzazione ipermediale dei contenuti in rete progettato nel 1989 al Cern di Ginevra), unita ai software per visualizzare contenuti multimediali (Mosaic, il primo, è stato realizzato negli USA e diffuso a partire dalla fine del 1993), ha consentito a Internet di divenire un mezzo attraente per l'utilizzo domestico ed efficace per applicazioni commerciali. CONTINUA A PAGINA 3....

Nella foto sotto i giovani di Bompensiere a Loreto ( Spianata Montorso) con il Papa. Da sinistra in alto Giuseppe Pellitteri, Katia Capobianco, Giuseppe Difalco, Giovanna Salamone, Lilla Losardo, Francesco Losardo, Ilaria Guarino, Vanessa Calamera, Fabio Marotta, sotto da sinistra, Gabriella Nola, Monella Maria, Giada Galletti e Chiara Marotta. Non poteva certo mancare la foto abilmente scattata dal nostro Giuseppe Pelliteri al PAPA.

Ancora una volta un grande miracolo: 500.000 ragazzi rispondono all’appello del Papa. Provenienti da tutta Europa con delegazioni extraeuropei anche noi naduresi siamo giunti a Loreto;.......... CONTINUA A PAGINA 2 ......

21/09/2007: SERATA MAGICA CON I SOLEADA VALLELUNGA PRATAMENO – Prendi alcuni ragazzi con tanto amore per la musica e una gran voglia di cantare, aggiungi un mix di musica gitana e moderna, non dimenticare l’ingrediente fondamentale, le emozioni, e una manciata di entusiasmo…...hai la ricetta per una serata esplosiva! Continua a Pagina 4....


1ª Edizione GRATUITA Mese di Settembre 2007 Pagina 2 FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI

Il Giornale locale! DALLA PAGINA 1.... Eravamo la generazione cresciuta guardando la televisione della “zà Vicenza”, andando a scuola a Montedoro viaggiando con l’autobus e poi alle superiori, abitando a Caltanissetta in stanza in famiglia. Per chi riusciva a proseguire gli studi. Della mia classe del ciclo elementare (12-15 alunni) siamo rimasti in paese in due o forse tre! Molti sacrifici e tanto entusiasmo! Poca “munita”, anzi quasi nulla! Alcuni non sono più tra noi, trasferiti per ragioni di lavoro o perché “sono stati chiamati alla casa del Padre”… prematuramente. Quel giornale fu un momento di aggregazione e la voglia di dire qualcosa in un paese sicuramente più popolato e più povero, rispetto ad oggi. Era molto impegnativo e per questo durò poco. Ma cosa è un “giornale”? E’ sicuramente la voglia di comunicare, di esprimere nel modo più largo possibile le proprie idee, le proposte, un modo per instaurare un dibattito che non sia certamente solo unilaterale, ma che consenta di affrontare e dirimere problematiche, un modo per superare eventuali forme di incomunicabilità che possono derivare dalle false necessità della vita moderna, per certi versi schiavi del bombardamento dei media che, con la scusa dell’intrattenimento, condizionano anche il nostro modo di pensare riducendone lo spirito di osservazione e di critica.Viviamo nella società della “opulenza”, rispetto al passato. E’ il progresso, per certi versi mascherato da assistenzialismo. Che ci sostiene ma non stimola lo spirito di iniziativa. Una società nella quale sembra prevalere l’interesse individuale su quello collettivo. Oserei dire sul disinteresse collettivo!Anche nel modo di proporsi si possono correre gli stessi rischi. Quando, ad esempio, lo si fa ritenendo sufficiente essere supportati solo dalla demagogia ritrovata in amici e parenti, limitando la progettualità complessiva. Quella progettualità che deve imporsi nei diversi aspetti del sociale scevra da forme di egoismo egocentrico per diventare più prossima alle esigenze di crescita, senza insabbiarsi nel vortice delle illusioni irrealizzabili. Occorre progettare il futuro! Anche con l’ausilio di un “foglio”! Che stimoli il coraggio della reazione di crescita senza aspettare il “favore” e cercando di contrastare le prevaricazioni. La voglia di comunicare è anche un modo per emulare comportamenti che altrimenti resterebbero relegati ad ambiti ristretti e misconosciuti al dovere di confrontarsi. Un modo per cercare di cumulare aspirazioni personali con l’azione collettiva di una comunità che deve cercare, anche faticosamente, di uscire da quello che appare come un rigurgito di “male oscuro” e solitudine economico-sociale. Ben venga il giornale! Ma che non sia sterile pensiero ed effimero passaggio, ma un poderoso anelito di vita da far esplodere in una estroversa, variopinta eruzione di speranza! Totino Saia

LA SPIANATA MONTORSO

ANDATE CONTRO CORRENTE DALLA PAGINA 1.... Ogni punto d’accesso all’enorme spianata di Montorso era letteralmente invaso da migliaia di giovani giunti con canti, danze e tanta voglia nel cuore di incontrarsi con il successore di Pietro. In un mondo votato alla prepotenza, all’odio, agli interessi economici e al potere dei media, Benedetto XVI ci ha messo davanti il forte tema dell’amore: Amatevi

gli uni gli altri come io vi ho amato (Gv 15,12). È stata un’esperienza meravigliosa, un momento forte per le nostre vite in cui ci si rende conto di essere amati da Dio e si fa forte la gioia di essere cristiani. Era strabiliante vedere come, giunti ognuno con situazioni e problemi diversi, tutti noi fossimo uniti per mezzo dello Spirito Santo a benedire lo stesso Dio, quel dio che con la sua parola, il suo corpo e il suo sangue è venuto a lenire le ferite e ad illuminare i passi di molti di noi . C’è da dire che non sono mancate le difficoltà (spazio,numero di bagni e posti di ristoro non adeguati), ma nonostante queste nulla ha rovinato questi giorni straordinari, niente ha distolto i nostri cuori da un incontro serio con Dio. Ed è con questi sentimenti che abbiamo accolto il messaggio del Papa:

Non seguite l’orgoglio… Andate contro corrente e percorrente la strada dell’umiltà. Che Dio possa aiutare ogni uomo a ricevere e seguire questo messaggio nel suo cuore, là dove avverte l’amore del Padre. Giovanna Salamone e Giuseppe Difalco

IL PENSIERO DEL SINDACO La costituzione di questo giornalino mi rallegra oltre modo. I motivi del mio compiacimento sono di duplici aspetto: da un lato, la possibilità per un gruppo di persone di impegnarsi in un attività edificante, dall’altro, la possibilità che ha ognuno di esprimere liberamente la propria opinione in un fatto o una questione che interessa il nostro comune. La presenza di una “ carta stampata”, seppur organizzata con mezzi semplici e modesti, rappresenta un importante strumento di espressione della libertà e pertanto un sintomo di crescita democratica e civile. Mi sento, pertanto, di ringraziare il capo – redattore S. M. e tutti gli amici che lo collaborano, il quale mi dimostra, ancora una volta, che dal confronto e dal dialogo, spesso, nascono le idee, quelle idee che fanno crescere noi e fanno crescere anche gli altri. Salvatore Dott. LICATA


1ª Edizione GRATUITA Mese di Settembre 2007 Pagina 3 FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI

DALLA PAGINA 1..... Per quanto riguarda le applicazioni, Internet offre innumerevoli soluzioni di comunicazione: -da comunicazione interpersonale (ad esempio e-mail) a diffusiva (ad esempio sito WWW); -da comunicazione immediata (ad esempio chat) a differita (ad esempio forum); -da comunicazione pubblica (ad esempio pagine web ad accesso libero) a privata (ad esempio gruppo chiuso); - Ed ancora le reti peer-to-peer (un esempio tipico di software che sfruttano tale rete è e-mule) che negli ultimi anni si sono imposte prepotentemente e che permettono lo scambio di file in maniera veloce ed efficace. Ma Internet è soprattutto la più grande biblioteca che l’umanità ha a disposizione, infatti tramite i motori di ricerca è possibile trovare di tutto: dall’ultima agenzia ansa, alle foto in bianco e nero della prima coppa del mondo vinta dalla nostra nazionale nel 1934. Per un'impresa, la Rete costituisce un'opportunità reale per tutti i flussi di comunicazione che la riguardano: i flussi verso l'esterno e quelli all'interno dell'organizzazione. In entrambe i casi la rete telematica rappresenta un'occasione di razionalizzazione e di incremento di efficienza, ma anche una vera leva di marketing, attraverso l'attivazione di nuovi canali di relazione con gli interlocutori ed eventualmente di nuovi canali di vendita e distribuzione di prodotti e servizi. E i Bompensierini sfruttano tutte queste potenzialità che la rete ci mette a disposizione? A questa domanda c’è un’unica risposta: NON POSSONO. E’ vero che basta soltanto un Computer e una linea telefonica per collegarsi ad Internet ma se la velocità di tale connessione è di soli 56 Kbps (teorici) allora risulta essere praticamente impossibile sfruttare realmente tutti i servizi che la rete ci mette a disposizione. Il discrimine tra chi è dentro e chi è fuori, chi si connette velocemente e chi no pone il cittadino in una condizione di serie B. La possibilità di accedere all’ADSL significa distinguere fra coloro che possono solo affacciarsi ad internet, e capire, o tutt’al più avere un’idea di come funziona, rispetto a coloro che ordinariamente eseguono operazioni, transazioni, scaricano e caricano informazioni e servizi. Anche inviare un allegato di posta elettronica può diventare un’impresa impossibile senza ADSL. Ogni epoca della civiltà ha basato il proprio sviluppo sulle cosiddette reti: strade, acqua, gas, energia elettrica, ferrovie, telefono sono state infrastrutture trainanti determinanti nella crescita civile, culturale, sociale ed economica. Il problema dell'accesso a Internet, non riguarda solo le grandi città ma anche i piccoli comuni come il nostro. E come sempre tutto gira attorno a quel concetto di ritorno economico che ci penalizza e non ci permette di usufruire pienamente di un bene che già in altri stati d’Europa è a disposizione di tutti senza differenze tra piccoli e grandi centri urbani. Sembra però che qualcosa si stia muovendo. Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha preso un impegno preciso: garantire entro la fine della legislatura, cioè il 2011, la possibilità per tutto il Paese di connettersi in rete ad alta velocità e questo grazie all’installazione di antenne WiMax che permettono il collegamento ad internet fino ad un raggio di 50 Km e a velocità di 74 Mbit/s. A questo punto bisogna rimboccarsi le maniche, e iniziare a lavorarci sopra. Mi piacerebbe tantissimo che questo problema fosse un argomento dominante di ogni consiglio comunale e che fosse risolto il prima possibile. In ogni caso vi terrò sempre aggiornati sull’evoluzione di questa intricata vicenda. Giuseppe Pellitteri

Ad esempio, perché non rivalutare la cucina dei nonni? Questo è il punto di cui voglio discutere, iniziando dall’ex SAGRA DEL GRANO (che si avviava ad essere una delle sagre più belle della provincia e iscritta nelle sagre d’Italia) , trasformata da dieci anni a sta parte in una spaghettata, anzi abbuffata collettiva. Chiedo a lei Sign. Sindaco, che in una lettera aperta scritta al giornale “LA SICILIA” nel lontano 17 agosto 2002, citava anche lei il problema della sagra, e vedendo che le cose, dopo la sua elezione non sono cambiate, vorrei una spiegazione a tal proposito, o anche questo fa parte della politica? Credo di si. Riferendomi anche ai cittadini di questo paese, chiedo di ripristinare le tavolata per S. Giuseppe, problema del comitato della festa ogni anno, li purcidrati, la cuccia, e tutte le altre prelibatezze culinarie del nostro paese. Perché non fare le feste religiose come si deve? Abbandonando i vecchi e cari cantanti, che chiedono troppo e non sempre ben voluti dai cittadini, come quest’anno. Perché non aiutare la cara e vecchia CONFRATERNITA che va piano piano scomparendo o il nuovo gruppo dei LAMENTATORI? Non voglio assillarvi e neanche obbligarvi, dico solo una cosa, stiamo giocando con il futuro del nostro paese e se morirà sarà solo ed esclusivamente colpa nostra. Licata Giuseppe


1ª Edizione GRATUITA Mese di Settembre 2007 Pagina 4 FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI

VALLELUNGA PRATAMENO Prendi alcuni ragazzi con tanto amore per la musica e una gran voglia di cantare, aggiungi un mix di musica gitana e moderna, non dimenticare l’ingrediente fondamentale, le emozioni, e una manciata di entusiasmo…hai la ricetta per una serata esplosiva! No, non siamo in Spagna, ma qui nell’entroterra siculo, e la musica non è quella di un gruppo di gitani , bensì quella dei “sicilianissimi” SOLEADA. Come i gitani hanno il ritmo nel sangue, questi ragazzi. A fondare il gruppo nel ’96 in Piemonte furono Salvatore Monella (chitarra di accompagnamento e voce) e il maestro Raffaele Pontoriero (chitarra solista), ai quali si è aggiunto, all’arrivo in Sicilia, Giuseppe Pellitteri (altra chitarra di accompagnamento e voce del gruppo). Già questo trio prometteva scintille : sul palco di stasera però non si può non notare la new entry Valentina Anelli che ha esordito con loro l’11 agosto scorso ed ha portato una ventata di novità nel trio tutto “maschile”. Alle percussioni, infine, si esibisce con i Soleada Nicola Gueli. Il concerto, totalmente dal vivo, è tutto un crescendo grazie al repertorio del gruppo che spazia dalla musica flamenco a quella gitana (riviste in chiave moderna), senza dimenticare la musica contemporanea che a sua volta subisce originalissime contaminazioni gitane. Si comincia con pezzi strumentali come la celebre colonna sonora de “Il Ciclone” e si continua con una full-immersion nella musica spagnola. A farla da padrone, i pezzi dei Gipsy King (Djobi Djoba, Bailamme…), ma non mancano pezzi tradizionali (Guantanamera), né la musica latino-americana con pezzi di Gloria Estefàn (Hoy) o dei Celia Cruz (La vida es un carnaval) che prendono vita attraverso la calda voce di Valentina. Ci sono poi pezzi storici, come “My Way” interpretata da Salvatore, o ancora tormentoni estivi come “Para no verte màs” cantata da Giuseppe…e Raffaele? Beh,lui non canta, ma certamente la sua chitarra è molto eloquente! La partecipazione del pubblico è totale: impossibile non battere le mani sulle trascinanti note di “El porompopero” o “Bamboleo”. Con 10 anni di esperienza (di cui 5 in Sicilia) e diversi concerti all’attivo,i Soleada hanno saputo magistralmente accendere gli animi per più di due ore in questa serata di fine estate, così come hanno fatto durante la breve esibizione nel nostro paese il mese scorso. Determinazione, passione per la musica, costanza nella prova… questo è ciò che li ha resi il gruppo semiprofessionistico che sono oggi. I Soleada ce l’hanno fatta, ma di certo il nostro paese pullula di talenti nascosti che aspettano una spinta per venira allo scoperto. Bompensiere ha un tesoro, e sono i suoi ragazzi che però hanno bisogno di stimoli, anche dal punto di vista artistico , per esprimersi ed incanalare le loro energie in qualcosa di gratificante e costruttivo. Chissà che tra i nostri giovani di oggi non si celino gli artisti di domani! Katia Capobianco

(Per maggiori informazioni sui Soleada puoi visitare il sito: www.soleadadelsur.too.it) Ingredienti per otto/dieci persone: 1 limone 2 uova (1 uovo per saldare la pasta) 250 gr di farina 20 gr di burro 20 gr di zucchero 1/2 cucchiaino di cannella in polvere 0,7 dl di vermut bianco olio per friggere La farcitura e la decorazione: 200 gr di scorza d'arancia candita 150 gr di cioccolato fondente 500 gr di ricotta 100 gr di zucchero a velo 2 cucchiai di acqua di fiori d'arancio Procedimento: Al centro della farina messa a fontana, sul piano di lavoro; metterete il burro, l'uovo, la scorza grattuggiata del limone, lo zucchero, la canella, ed il vermut, impastare benefino a quando l'impasto risulterà sodo ed elastico, a questo punto avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo per 1 ora. Passata l'ora dividete la pasta in parti uguali e tirate ogni pezzo nella macchinetta della pasta, fino a raggiungere uno spessore di 2 mm circa. Con un tagliapasta rotondo (o con l'ausilio di una tazza o qulcosa d'altro che abbi un diametro di circa 15 cm) quindi tirateli leggermente con le dita dandogli ovale. Ogni disco deve essere avvolto sugli appositi cannelli e fissate la parte terminale con una goccia di uovo sbattuto. In una casseruola scaldate abbondante olio e friggete i cannoli fino a quando saranno ben dorati. Mettete i cannoli a raffreddare su carta assorbente, una volta freddi si potranno sfilare. La farcitura e la decorazione: In una ciottola raccogliete la ricota passata al setaccio; poi unite, alla ricotta, lo zucchero a velo, l'acqua di fiori d'arancio, le scorze di arancia tagliate a dadini e il cioccolato grattuggiato a scaglie. Molto delicatamente mescolate l'impastofino ad ottenere un composto omogeneo e soffice. Trasferite la crema nella tasca da pasticcere con bochetta larga e riempite i cannoli, prima da una parte e poi dall'altra, in mancanza della tasca potete usare un cucchiaio. Completate decorando i canoli con le scrze di arancia candita tagliate a julienne. Disponeteli su un piatto da portata e spolverateli con lo zucchero a velo.


1ª Edizione GRATUITA Mese di Settembre 2007 Pagina 5 FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI

L'estate è ormai agli sgoccioli e dalla serata del Camposcuola sono passati quasi due mesi. Quella sera sono state dette tante belle parole a proposito di unità, rinascita e partecipazione attiva, parole che hanno ricevuto l’applauso di tutti i presenti e che hanno fatto persino emozionare, o almeno così qualcuno ha detto. E una spiegazione a questa comune reazione c’è: forse tutti noi, abitanti di questo piccolo paese, siamo accomunati da una sorta di consapevolezza, ci rendiamo conto tutti quanti che a Bompensiere manca qualcosa; ma purtroppo abbiamo tutti in comune anche un’altra cosa: riusciamo benissimo solo a lamentarci, ma facciamo solo questo. Siamo apatici, inerti, passivi, non riusciamo ad agire, a fare anche un piccolissimo gesto per migliorare Bompensiere. In realtà basterebbe osservare questo nostro paese per capire che ogni singolo cittadino potrebbe dare una mano senza un eccessivo sforzo.Le strade sono sporche e non è difficile trovare carte, scatoli e persino bottiglie di vetro rotte, ovviamente pericolose per i bambini, ma non solo. Chiunque, però, per questo potrebbe trovare gratuite e inesatte giustificazioni facendo appello ad un inadeguato impegno degli operatori ecologici, ma sappiamo tutti che non è così. Come si spiegherebbe allora la panchina coperta per la fermata dell’autobus, l’unica in paese, ma completamente distrutta? E la villa che si trova per la strada del campo in cui categoricamente qualcuno decide di rompere vetri e quanto è possibile?E i contenitori per i rifiuti sempre distrutti e rovesciati per terra? E le panche della chiesa graffiate ripetutamente? Questo non è forse segno di una mancanza di civiltà e, ancor peggio, della mancanza di affetto e di rispetto per un paese che ci appartiene? Diventa allora palese l’inutilità di ogni lamentela che appare così addirittura ridicola. Come possiamo lamentarci se siamo noi stessi che con le nostre mani stiamo distruggendo il paese? In realtà non stiamo facendo altro che rendere vani gli sforzi di chi realmente vuole far rinascere Bompensiere, di chi vuole vedere un paese vivo in un paese ormai negletto e dimenticato, forse persino da noi stessi. Dovremmo allora, tutti quanti, ricordarci di questo piccolo paese, dovremmo rimboccarci le maniche e attivarci per farlo rinvigorire e non per vederlo morire sotto i nostri occhi, dovremmo rispettarlo, dovremmo amarlo; semplicemente “dobbiamo” ricordare che Bompensiere è nostro, di ognuno di noi, e che ci appartiene. VALERY LICATA

Secondo la legge davanti ad un Istituto scolastico di qualsiasi grado è obbligatoria una specifica segnaletica; infatti bisognerebbe riporre dei segnali di pericolo che indichino la prossimità di una scuola, posti ad una specifica distanza sia da una parte che dall’altra della strada,oltre a questo la presenza dei vigili urbani sia all’inizio che alla fine della scuola,di cui disponiamo,e per finire l’utilizzo di dossi artificiali e strisce pedonali per garantire la sicurezza stradale. Leggendo con attenzione questa legge risulta purtroppo evidente che fin da sempre qui a Bompensiere sono stati tralasciati alcuni particolari fondamentali per garantire la sicurezza dei bambini. Facendo dunque riferimento nello specifico alla situazione della scuola elementare in Via G. Pascoli e di quella materna in Via L. Pirandello,ovvero la strada che porta allo stadio comunale,si può notare quando possa essere alto il rischio che un bambino corre nel semplice atto di attraversare la strada uscendo da scuola. La causa è chiara: in entrambi i casi si tratta di strade prive di curve lungo le quali si tende in genere a non rispettare i limiti di velocità anche in merito alla mancanza di segnali. Per evitare inconvenienti che si potrebbero verificare basterebbe rispettare la legge e questo oltre ad assicurare una sicurezza dei bambini in ambito scolastico potrebbe permettere alle famiglie residenti nelle vie circostanti di far giocare all’aperto i propri figli o nipoti con maggiore tranquillità, senza il rischio che qualche automobile possa investirli. L’intento di questa osservazione è quello di far notare la necessità di un’ immediato intervento tale da poter risolvere un problema tanto importante, soprattutto per l’imminente inizio della scuola. TONA VINCENZO Lettera al Sig. Sindaco di Bompensiere

Baby Sindaco Caro Sindaco, volevo dirti che tempo fa avevi detto che dovevi eleggere il baby-Sindaco, che avrebbe dovuto rappresentare noi ragazzi. Non capisco perchè non lo hai ancora fatto. Ti ricordo che non è mai troppo tardi. Mi piacerebbe che tu pensassi anche un po’ a noi, organizzando qualcosa per il nostro tempo libero. Sai, l’inverno è lungo da passare.Personalmente vorrei imparare a suonare la chitarra e fare danza moderna. Sono solo dei suggerimenti e sono sicura che prima o poi ci riuscirai. Forse in questo modo riuscirai ad avere un bacino. Corrado Simona Rita di anni 8


1ª Edizione GRATUITA Mese di Settembre 2007 Pagina 6 FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI

RISCHIAMO L'ESTINZIONE Dal Grafico sotto riportato si può notare che nel ultimo mezzo secolo il nostro paese ha perso ben 676 abitanti. Basta fare due righe di conti e ci si accorge che di questo passo restano solo altri 50 anni……. Bompensiere, sarà solo un ricordo?? e i nostri figli???

MIEI CARI NADURESI.... RISCHIAMO L'ESTINZIONE NON CREDETE SIA IL CASO DI

REAGIRE ! E GRIDO CON FORZA NEL DESERTO DEL PESSIMISMO, DEL OZIO, E DELL' "A MIA CHE M'INTERESSA", IL PAESE E' NELLE NOSTRE MANI... SALVIAMOLO INSIEME!! OGNUNO CON LE PROPRIE CAPACITA', CON IL TEMPO CHE HA A DISPOSIZIONE, NELL' AMORE RECIPROCO. I GIOVANI DI BOMPENSIERE, STANNO LAVORANDO, MOLTE INIZIATIVE SONO IN FASE DI SVILUPPO. ABBIAMO VOGLIA DI FARE IL "BENE". COLLABORA ANCHE TU. S.Monella

Un gruppo di giovani naduresi ha voluto dar vita al Mensile:

ParliAMOne

Forse, qualcuno si chiederà il “perché”! Forse qualcuno crede che ci sia “dietrologia”! Visto che a Maggio del prossimo anno torneremo alle urne per eleggere il Sindaco, qualcuno può pensare che stiamo cercando di fare politica. Ebbene miei cari compaesani : NON E’ COSI’. Siamo i ragazzi del Camposcuola 2007. Vi ricordate??? Quei ragazzi che nel mese di Luglio scorso, hanno cercato di prendersi cura dei vostri figli senza chiedere nulla in cambio “GRATIS”. Quei ragazzi, che per la festa conclusiva hanno cercato di lanciare un messaggio, quasi una provocazione oserei dire, verso tutta la cittadinanza e a tutta la classe politica. Un Messaggio fatto di AMORE, di SPERANZA di OTTIMISMO e non di stupide competizioni che separano il nostro paese, se non addirittura in certi casi le nostre famiglie. Un appello alla “UNIONE”. Non vogliamo fare facili moralismi, attaccando le autorità locali per quello che non funziona, e troppo semplice scaricare la colpa al Sindaco di turno, o al Parroco di turno. Vorrei che ognuno di noi si ponesse una domanda: Ma io, che cosa faccio per migliorare la nostra condizione di vita ???? Mi chiedo: Ma la vita sociale, si deve ridurre solo ed esclusivamente a pettegolezzi o a chiacchiere di piazza?? Infondo nella nostra piccola comunità, ci ritroviamo spesso uniti, nelle festività in chiesa, per le processioni, a scuola per le recite dei bambini, e quando purtroppo siamo costretti a dover accompagnare un nostro compaesano al Cimitero.Sono estremamente convinto, che non è facile mettere d’accordo tutti, dato che ognuno di noi ha le proprie idee su come dovrebbero essere gestite certe attività sociali, sportive, religiose e politiche nel paese. Paradossalmente nonostante le nostre incomprensioni, il Popolo di Bompensiere e molto più attivo di quanto si pensi, basta pensare alle attività sociali intraprese dai gruppi e dalle associazioni e da singoli cittadini che operano nella nostra comunità.Vi voglio fare un piccolo elenco: Associazione Pro-loco, Associazione Polisportiva74, il Gruppo di Protezione civile, Comitati di organizzazione delle feste locali, Gruppo di San Padre Pio, Comunità Neocatecumenali, Confraternità S.S. Sacramento, i Giovani della Palestra “Peppe Tona”, il Gruppo dei Lamentatori, i Ragazzi del Camposcuola, il nostro stilista Mali con le sue sfilate e l’estemporanea, Calogero Tuzzè e la sua Mostra, il Regista Domenico Calamera con il Video di Bompensiere, Il Gruppo musicale dei Soleada, escludendo Il Comune e la Parrocchia che per natura operano nel sociale. Credo e spero che ognuna di queste attività abbia un comune denominatore : Il BENE. Quindi, grido con forza, inseguiamo un sogno nell’amore: TUTTI UNITI PER IL BENE DEL PAESE. "Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!". "Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!" Lasciatevi guidare da Lui! Fidatevi del suo amore e con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera!".(Giovanni Paolo II) Per questo abbiamo voluto chiamare questo mensile ParliAMOne, con AMO maiuscolo proprio per sottolineare il fatto che tutto ciò che in futuro leggerete in queste pagine sarà scritto nell’amore, per dare un spinta culturale, perché riteniamo che i problemi devono essere affrontati e per affrontarli bisogna parlarne “nell’amore” e senza farci la guerra. Il nostro obbiettivo principale e quello di dare Voce a TUTTI, FATTI • NOTIZIE • PENSIERI • IMPRESSIONI • SPERANZE • RIFLESSIONI. Ci auguriamo che anche questa iniziativa non sia un fuoco di paglia, e per fare in modo che questo fuoco non si spenga bisogna che ognuno di noi lo alimenti con tutte le risorse di cui dispone. Per questo ci rivolgiamo a tutti giovani, a tutti gli anziani, agli intellettuali, alle coppie, ai politici, a tutte le associazioni sopra elencate e persino ai bambini, a TUTTI, se volete scrivere un articolo se volete collaborare alle nostre attività, siete tutti i benvenuti!! Ma ricordate di scrivere nell’AMORE. Il contenuto del mensile sarà pubblicato anche su internet, per dare la possibilità ai nostri emigrati di essere informati ed aggiornati sugli eventi del paese. Salvatore Monella


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