ParliAMOne

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Una sola candelina per l’anniversario

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ma una grande torta del nostro giornalino a pag 2

Riforma scolastica: critiche e opinioni a pag 10-11

Conclusi i 16 giorni di festeggiamenti Estivi… a pag 4

Consiglio Comunale:

Il lavoro cambia colore

Approvata la variante al P.A.R.F. a pag 8

Parte il progetto “lavoro rosa” a pag 5


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UNA SOLA CANDELINA MA UNA GRANDE TORTA La nostra iniziativa giornalistica amatoriale esiste da un anno. Ringraziamenti e prospettive della redazione. Settembre. Era il Crocifisso, quando da me venne, con una copia di un mensile sottobraccio, Salvatore Monella per farmi vedere cosa si erano inventati: era “ParliAMOne” . Così conobbi questo giornalino che oggi vive l’emozione del primo compleanno. Io ancora non facevo parte della redazione e soltanto dopo decisi di impegnarmi attivamente perché il giornalino andasse avanti ed anzi, tra mille difficoltà, si migliorasse. Le 6 paginette che lo componevano oggi sono puntualmente 18, i 10 collaboratori oggi sono 35 e le copie che ogni volta distribuiamo non sono 50 bensì 100. Numeri che se non fanno girare la testa poco ci vuole, relazionando il tutto alle dimensioni del nostro comune ed al fatto che difficilmente si riesce ad intraprendere un’iniziativa con questa continuità e assiduità. Oggi l’arduo compito di scrivere questo editoriale spetta a me, ma tutti avrebbero voluto fare gli auguri ai nostri lettori. Gli auguri proprio a voi che state leggendo. Perché se l’iniziativa va avanti è grazie alla vostra attenzione nei nostri confronti, all’impazienza che avete nel ricevere la copia, nelle lodi e le critiche che puntualmente ci vengono fatte. Un giornale non può esistere senza un pubblico. La linfa che ci dà la grinta per confezionare ogni numero del giornale è il nostro lettore. In questo anno diverse sono state le tematiche che abbiamo deciso di affrontare: da quelle soft delle festività e delle ricorrenze locali a quelle più spinose, come i problemi delle piccole discariche abusive a cielo aperto e il problema, oggi risolto, della banda larga. Successi questi ultimi che ci rallegrano perché sapere di essere ascoltanti e tenuti in considerazione permette di essere maggiormente propositivi, spinge l’autore di ogni singolo articolo ad uno sforzo “politico”, di cercare la scelta migliore e consigliarla a chi di dovere. Questo giornale non nasce per criticare aridamente le problematiche del nostro territorio, ma per consigliare e, quando necessario, gridare di avere una soluzione ad un problema. Ovviamente i problemi non sono mancati, non mancano e non mancheranno. Per questo a breve ci costituiremo in un’associazione culturale, per dare stabilità ad un gruppo adesso molto ampio che bisogna di

I ragazzi di Parliamone con il sindaco Salvatore Losardo

regole e un minimo di formalizzazione. Da questa grande passo speriamo e vogliamo molto, perché sarà il modo per garantire il mensile e per darci la possibilità di cominciare tante nuove attività rivolte come sempre ai giovani bompensierini. Voglio lasciare la parte conclusiva dell’articolo agli aridi numeri che, seppur poco romantici, in poco tempo e in maniera concisa rendono l’idea di cosa siamo riusciti a fare, realizzando questo mensile amatoriale.

Il nostro bilancio ad oggi: 3000 sono le visite che abbiamo ricevuto sulla pagina web ospitata sul sito www.comunebompensiere.it;

126 gli articoli pubblicati; 35 sono i collaboratori che hanno dato, ciascuno nella suo ruolo, un contributo per la realizzazione;

0 casi di censura degli articoli pervenuti alla nostra casella e-mail;

10 i numeri che ad ogni abbiamo pubblicato; 830 le copie che abbiamo distribuito

Salvi Virciglio (salvatore.virciglio@gmail.com)


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La festa del SS Crocifisso Anche quest’anno Bompensiere è pronto a festeggiare la ricorrenza più importante e attesa del paese:la festa del patrono, il SS Crocifisso. Infatti come da tradizione questa festa coincide con la quarta domenica di settembre. I festeggiamenti hanno inizio all’alba con lo scoppio di alcuni mortaretti che con il loro rumore assordante svegliano la popolazione creando un’ atmosfera festosa. Dopo un po’ il suono delle allegre melodie della banda musicale, che gira per le vie del paese, si diffonde in tutte le abitazioni “invitando” tutti i cittadini a far presto ed uscire. Così, a poco a poco, la piazza si riempie e la festa esplode. Momento fondamentale della mattinata di festa è comunque la celebrazione della santa messa, alla quale partecipa buona parte della popolazione, al termine della quale una fitta maschiata conclude la prima parte dei festeggiamenti. Nel pomeriggio la banda ritorna ad allietare la popolazione con mille note allegre e poco dopo avviene la “rutta di li baccareddi” , usanza che ricorre ormai da tanti decenni. Sul tardi la processione cui prende parte l’ intero paese. Simbolo della processione è la statua raffigurante il SS crocefisso che precede i membri della confraternita, con la caratteristica veste bianca e mantello rosso, disposti ai due lati in due file parallele. Subito dietro la statua seguono il sindaco, i componenti della giunta comunale e le autorità militari. Concludono la processione la banda musicale e i fedeli. Si percorrono così le vie del paese. Infine la serata viene allietata dalla musica eseguita sul palco allestito in piazza e la festa si conclude con i giochi pirotecnici intorno la mezzanotte. Importante è anche fare riferimento ad alcune usanze del passato che hanno caratterizzato la festa del santo patrono. Ognuno si preparava ad accogliere in maniera eccezionale quel giorno e, anche in periodi di grandissima povertà, si dovevano comprare vestiti e scarpe nuove da indossare solo nel giorno della festa. I-

noltre, per sottolineare l’ importanza di questa celebrazione per i “nadurisi”, bisogna ricordare che gli emigrati ritornavano da lontano, anche dall’ america, per vivere in paese quell’esperienza straordinaria. Per quanto riguarda la santa messa veniva celebrata, come per le occasioni speciali, direttamente dal vescovo in una chiesa vestita a festa, addobbata e decorata con stoffe di raso e di velluto. Un’ altra particolarità era la fiera del bestiame, che si svolgeva fuori dal centro abitato, dove si comprava e si vendeva e si stringevano mani per l’ accordo raggiunto. Come si può notare da queste affermazioni tante cose oggi sono cambiate rispetto al passato, tuttavia la festa del SS Crocifisso rimane tuttora una ricorrenza fondamentale per Bompensiere. Antonio Alba Jessica Russo


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L’ESTATE A BOMPENSIERE Tra musica, sport e degustazioni culinarie si sono svolti i quindici giorni di festa in onore degli emigrati. L’ultima immagine che si ha di quest’estate è l’impegno degli amministratori e di tutti i concorrenti ai giochi organizzati dall’associazione Madagascar. Divertimento e molto altro hanno accompagnato per quindici giorni i bompensierini e gli emigrati ritornati in paese per le meritate ferie. L’organizzazione di quest’anno si è caratterizzata per la scelta di dare la possibilità di degustare le più svariate delizie locali: dalla tuma alle polpette, dalle panelle agli arancini, passando per un buon piatto di spaghetti, ormai tradizione più che decennale. Serate queste allietate dalle note sprizzanti dei piano bar di artisti dei paesi limitrofi, ma anche degli artisti locali come i maestri pace e Nicola Gueli. Tanto cibo, ma non solo. E’ stata anche l’estate dei tornei estivi, molti, e forse anche tanti, per un piccolo paese. Di sicuro l’innovazione è rappresentata dal torneo di tiro al bersaglio ottimamente riuscito perfettamente, e di questo bisogna dare atto alla polisportiva. Torneo vinto dal compaesano Giovanni Virciglio. Ottimo anche il torneo di Tennis, che per il primo anno ha goduto dell’assiduo impegno di Adriano Martorana, quest’ultimo classificatosi secondo dietro al sempreverde Umberto Anelli. Non sono stati all’altezza delle aspettative i tornei di calcetto e pallavolo, poco frequentati. Tra tanto movimento, diverse sono state le giornate dedicate ai giovanissimi. Dopo dieci giorni di caposcuola e dopo tante sudate degli animatori, i ragazzi hanno messo in scena un musical, che ha sorpreso tutti per la qualità, ma soprattutto per i tempi estremamente brevi di realizzazione. E’ stato il caposcuola della vergine Maria, voluto dalla Parrocchia Santissimo Crocifisso, diretta da padre Mantione. E sempre i giovanissimi hanno potuto cimentarsi nelle gare di destrezza con la bicicletta organizzate da Gustavo Anelli in piazza. Ma tra tanti giorni la serata da cui ci si aspettava di più era giorno 12 agosto, la serata di Miss Rocchetta Sicilia, la serata in cui 33 giovani e belle ragazze si sono

contese la fascia per poter avere accesso alla finale di Salsomaggiore. A spuntarla su tutte e stata Martina Gambadore, di Messina, che non è riuscita a spuntarla sulle accanite rivali della finalissima. A non farcela per un soffio è stata la seconda classificata a Bompensiere, è Ilaria Cusimano, di Favara, quarta classificata al concorso di bellezza nazionale più antico d’Italia. Numerosi i curiosi e gli spettatori accorsi alla manifestazione. Ma come ogni buon padrone di casa l’amministrazione, come altri anni, ha regalato agli emigrati una bella gita tra le bellezze siciliane. Quest’anno è stata la volta di Messina e Taormina. I 70 gitanti hanno potuto apprezzare il caratteristico carosello che si svolge a Messina a mezzogiorno e hanno potuto godere delle bellezze storiche di Taormina, una città che in fatto di bellezza non ha rivali. Una gita trascorsa nel segno dell’allegria e che ha permesso di conoscere, o rimembrare, vecchie bellezze della Sicilia. Ormai le foglie cadute dagli alberi e il termometro a quota 22 gradi ci dicono che tutto questo movimento è finito per quest’anno. Sapremo aspettare nuovamente il calore della prossima estate di divertimenti.

Maria Diliberto (maridili87@yahoo.it)


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IL LAVORO CAMBIA COLORE L’iniziativa avviata nel nostro comune per permettere alle donne di entrare nel mondo del lavoro. Estratti del regolamento. Da circa un mese a questa parte, ci capita di incontrare alcune nostre compaesane alle prese con lavori pubblici: sono le donne che hanno aderito al progetto “Lavoro Rosa” promosso dal nostro Comune.

figli minorenni a carico, affitto della casa; a questi vanno aggiunte eventuali condizioni particolari quali quelle di donne separate, divorziate, abbandonate dal coniuge, nubili che vivono da sole, o con membri del proprio nucleo familiare ammalati; attualmente sono sei le nostre compaesane selezionate per il servizio. La durata del servizio e la relativa remunerazione (a partire da un compenso orario forfetario, stabilito su dati Istat) variano in relazione alle disponibilità finanziarie presenti in bilancio e alle esigenze di intervento di cui necessita il nucleo familiare dell’assistita; le addette, per ognuna delle quali l’Amministrazione stipula un’apposita polizza assicurativa, possono essere riconfermate per un massimo di due volte l’anno a trimestri alterni.

La proposta è stata approvata già nel Novembre dello scorso anno dalla precedente amministrazione con delibera del Consiglio Comunale e prevedeva l’attivazione di un “Servizio Civico” e del suddetto progetto, riservato esclusivamente al gentil sesso, che momentaneamente è l’unico ad essere stato messo in atto. Scopo fondamentale del “Lavoro Rosa” è quello di offrire alle famiglie in condizioni di disagio economico un intervento di sostegno (che non sia mero assistenzialismo), ma altrettanto importante è dare la possibilità di inserimento lavorativo a donne prive di occupazione, che in questo modo si impegnano in attività so- Stando al regolamento del progetto, varie sono le atticialmente utili. vità che il Comune può decidere di affidare alle lavoratrici, tutte legate al sociale (cura e assistenza di famiA partecipare all’iniziativa sono idonee tutte le donne glie in stato di bisogno, anziani, portatori di handicaps, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, residenti nel Co- minori) o ad esigenze temporanee ed improvvise di mune almeno da un anno e che si trovino in situazioni interesse pubblico che l’Amministrazione ritenga neeconomiche precarie, ma il progetto, pur se questo non cessarie. ha toccato nello specifico il nostro Comune, ha una forte valenza sociale: mirerebbe, infatti, all’inserimen- Ci auguriamo che questo possa essere un sostegno prato o reinserimento nel tessuto sociale di soggetti con tico per molte famiglie, ma soprattutto che al “Lavoro problemi giudiziari (ex detenute), o di altro tipo (ex Rosa” seguano altre iniziative, e perché no, che si creitossicodipendenti, portatrici di disagio psichico). no le condizioni necessarie per l’impiego di quella fascia di giovani che oggi incontra particolari difficoltà Sulla base delle domande pervenute è stata formulata nell’inserimento lavorativo. una graduatoria in cui i punteggi sono stati assegnati Katia Capobianco secondo particolari criteri, tra i quali disoccupazione, reddito familiare, coniuge o convivente senza reddito,


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Come in una famiglia… Nuovo incontro tra la protezione civile bompensierina e la “Prociv” niscemese La Protezione Civile di Bompensiere è diventata così efficace e consolidata da essere chiamata in continuo dalle altre Associazioni, e in particolare dalla “Prociv” di Niscemi. Proprio con quest’ultima si è instaurato un reciproco rapporto d’amicizia, fiducia e rispetto quasi da essere diventata una seconda famiglia ed infondo la Protezione Civile e le varie Associazioni sono come una Famiglia. A tal proposito, due settimana fa, io e Giuseppe Burruano siamo stati invitati proprio dalla “Prociv” di Niscemi per aiutarli nella svolgimento e riuscita del Camposcuola. E che dire, quella settimana trascorsa in loro compagnia è stata davvero fantastica e particolarmente istruttiva. Oltre

Foto di gruppo

ai soliti giochi per bambini, il pomeriggio è stato interamente dedicato ai corsi formativi e alle varie simulazioni-esercitazioni tra cui: il Bls, avvistamento e prevenzione antincendi boschivi, simulazioni di incidenti stradali coinvolgenti adulti e bambini, simulazione di finte persone scomparse, esercitazioni con le ricetrasmittenti e con l’alfabeto morse e aventi come ospiti gli Scout e poi i Rangers e le Giacche Verdi, così disponibili a far andare a cavallo tutti i bambini. Tutto questo per far sì che i ragazzi, fin da piccoli, crescano con la consapevolezza dei rischi che si corrono nella vita. Queste simulazioni-esercitazioni, inoltre, venivano seguite dal Travel Soccorso di Termini Imerese dotati dell’ambulanza Simona: amica dei bambini , sempre presente all’interno del Camposcuola per qualsiasi evenienza. Un’ ambulanza così non l’avevamo mai vista prima: la particolarità è il fatto che era quasi interamente coperta da adesivi e peluche della Walt Disney, alcuni regalati dagli stessi ragazzi di Niscemi, per far si che i bambini non abbiano paura a salirci, un’ iniziativa secondo me bellissima e importante. Queste sono esperienze che ti segnano nel profondo e ti fanno aprire gli occhi di fronte ai pericoli che ci circondano. Giusy Galante

Il mensile mercoledì 21/05/2008 ha ricevuto un’email di una signora che ha origini, seppur remote, bompensierine. Purtroppo non si è potuto dar celermente seguito alla pubblicazione della e-mail per la mancata stampa di due edizioni di Parliamone. Oggi, con scusabile ritardo, si pubblica la lettera della signora Alfano Maria Grazia. Chiunque voglia aiutarla nel suo intento ci contatti.

Innanzitutto mi scuso, non so se potrete aiutarmi, mio nonno Alfano Salvatore nacque a Bompensiere il 01/08/1898, così come i miei bisnonni dei quali non so neppure il nome. Di loro so solamente che poiché la solfatara in cui lavoravano o di cui erano proprietari si esaurì, essi emigrarono in Tunisia dove è nato mio padre e le sue tre sorelle. Mio nonno Salvatore fu fatto nascere a bompensiere e di pochi mesi ritornato in Tunisia, lì si è poi spostato con Abita Provvidenza. Io sono una farmacista, sono nata a Torino, figlia di profughi (mia madre è profuga dell’Istria) per cui ho perso le mie radici. Sabato 24 maggi verrò finalmente in Sicilia e mi fermerò fino al 2 giugno, vorrei passare una giornata nel vostro paese, mi farebbe molto piacere conoscere qualche parente anche lontano, ma penso non sia facile trovarlo. Se qualcuno della redazione può aiutarmi, lo ringrazio di cuore. Se può servire mio padre si chiamava Giuseppe ed ha ancora due sorelle vive, una di nome Maria che vive a Stoccolma e l’altra Laura che vive in Canada, dov’e’ morta la terza sorella Jolanda. Cordiali saluti Maria Grazia Alfano


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Cristian Saia: suoi i nonni più giovani di Bompensiere Primo bebè per il ventenne Francesco Saia e la diciottenne Valentina. I nonni più giovani di Bompensiere sono loro: Peppe e Anna In una società come la nostra dove è quasi scontato che per ogni problema ci sia una soluzione, che non sempre forse è in sintonia con l'etica o la coscienza, una scelta coraggiosa è stata fatta da una coppia di giovanissimi ragazzi. Il frutto di questa scelta si chiama Cristian Giuseppe, primogenito di Francesco e Valentina Saia. Cristian è nato il 22 agosto alle 05:26 presso l'ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento. “Cristian è un bimbo bellissimo, la notizia del suo arrivo ci ha scossi e stravolto le vite ma lo abbiamo amato da subito” dicono i suoi nonni. I neo genitori, 20 anni lui diplomato da qualche mese e 18 lei ancora studentessa, felicissimi della nascita del loro piccolino sono altrettanto contenti che le rispettive famiglie li abbiano sostenuti dando tutta la loro disponibilità affinché Cristian potesse nascere nel miglior modo possibile. Con la nascita di Cristian Anna e Giuseppe (Peppe) Saia sono diventati dei nonni speciali perché sono i nonni più giovani di Bompensiere, dice la neo nonna “Diventare nonni è una cosa meravigliosa e credo che diventarlo a quest'età è qualcosa di veramente indescrivibile non esistono parole per esprimere le emozioni e la gioia, non nascondo che all'inizio non è stato facile far i conti con la notizia datami da mio figlio ma ringrazio Dio che mi ha aiutata ad accettare questa realtà. Devo dire che sono rimasta piacevolmente stupita dal senso di responsabilità di entrambi (Francesco e Valentina) ma soprattutto dallo spiccato senso di maternità di Valentina nonostante la sua giovane età”. Ovviamente non è facile affrontare una gravidanza a 18 anni quando si è appena approdati nel mondo dei grandi, un mondo

che fa sembrare tutto lecito e che propina delle “esperienze” che a prima vista appaiono favolose ma che nascondono tante brutte sorprese... Ed ancora il piccolo Cristian, oltre a far di Anna e Peppe i nonni più giovani del nostro paese, ha fatto si che il signor Francesco Cino (lu zi Francisco) sia diventato trisavolo. All'età di 87 anni nonno Francesco dice “sono contentissimo e gioioso della nascita di questo mio nipote, anche se (dice ridendo) questo significa che sono veramente vecchio!” Ed ancora aggiunge “questo bambino rappresenta la quinta generazione della famiglia Saia Cino”. Non c i resta che fare gli auguri più sinceri a Cristan e a tutta la sua famiglia. Giovanna Salamone


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IL CONSIGLIO COMUNALE: perchè Pirandello o si è fermato a Milocca? Non assistevo alle sedute del Consiglio comunale da anni. Un po’ per inerzia, un po’ per disamore alla “politica”, un po’ perché venivano, e purtroppo, vengono celebrati in orari poco consoni (ore 20,00 di sera). Ma soprattutto perché non riuscivo mai a leggere un “avviso” pubblico di convocazione. Probabilmente vengono affissi in luoghi che io non frequento. O no? Per la seduta che si è svolta il 12 settembre 2008 mi ha incuriosito il volantino affisso dalla “parte politica di minoranza” (come si legge nello stesso) che invitava a partecipare alla seduta perché si trattava un argomento, a loro dire, “non conosciuto alla popolazione”: la realizzazione, anzi, la “localizzazione” di un depuratore consortile nel territorio di Bompensiere che servisse anche i Comuni di Milena e Montedoro. Non voglio entrare nel merito del si e del no alla realizzazione di siffatta opera, ma il modo come è stata condotta la discussione mi ha divertito e mi ha portato al piacevole ricordo della lettura della novella di Pirandello “Le sorprese della scienza”. Invito chi non l’ha ancora letta a farlo! Premetto che la realizzazione di una struttura che “depuri le schifezze” (quelle corporali credo non lo siano completamente) che produce il nostro “moderno” modo di vivere, convince anche me. Sono anche convinto che deve essere realizzato nel più grande rispetto per l’ambiente e di protezione per la popolazione. E su questo si è notato un unanime consenso. Nonostante ciò si sono creati due fronti opposti. “Maggioranza e opposizione”. Un dibattito oltremodo vivace e disorganico. Condotto in modo tale da non seguire i canoni di un equilibrato contraddittorio e che si esplicava in un continuo interrompere iniziali discussioni che, beddamatri, mi sembravano cercare di convergere senza riuscirci, come quelle “convergenze parallele” del compianto statista Aldo Moro. “L’opera è utile ma deve sentirsi il parere della popolazione per cui si chiede un rinvio”, da una parte. “L’opera è utile, deve sentirsi il parere della popolazione, ma per ora localizziamola”. E all’unisono “…anche perché potrebbero nascere qualche quindicina di posti di lavoro”. Ma nessuno si è preoccupato di come sentire la popolazione (assemblea pubblica, referendum, questionario distribuito porta a porta, platea della piazza, ecc.), ma soprattutto di cosa se ne deve fare di questo parere. E se la popolazione stabilisse di non volerlo? Questa possibilità sembra venire aprioristicamente scartata. Forse per la fantomatica aspettativa di quella

“quindicina di posti di lavoro”? E riprendeva il contrapporsi: “Bompensiere per il numero degli abitanti non avrebbe bisogno di depuratore” e di contro “non si può tornare “a farla” nell’orinale e buttare il contenuto dalla finestra come la nonna”, per concludere con quel ritornello “sarebbe stato più giusto informare la popolazione” condiviso da tutti nel merito, ma non nel metodo. Ma c’era e c’è reale divergenza sul problema? Da come è finita la votazione finale non sembra. Quasi a tarallucci e vino. Virtuali, però. Signori abbiamo scherzato! Tutti d’accordo purchè si proceda ad ascoltare il parere della popolazione. Ma quale parere? Quello tecnico, politico, ambientale, etico, morale, ecc.? Tempo addietro scrissi sulle pagine di questo giornale sulla opportunità-volontà che in questo piccolo centro non valga la pena contrapporsi in maniera cruenta. Portavo ad esempio le imminenti elezioni amministrative che vanno sempre più assumendo un significato riduttivo, per il numero degli abitanti e la quasi impossibilità, in questo contesto, di usufruire di adeguati servizi. Indicando nel “peggio” la cosiddetta battaglia “politica” che si era instaurata. Ho anche proposto di espletare una fattispecie di elezione primaria attraverso la quale si sarebbe potuto proporre a Sindaco il candidato che riusciva ad ottenere più consensi e a vice Sindaco il “secondo” classificato”. Inascoltato! Ma, pazientemente, non demordo! Cercando di ignorare, nel mio incedere nell’opera di convincimento, detrattori di dubbia buona fede ed approssimati giudici “a senso unico” del comportamento umano. La novella di Pirandello termina… “Da una ventina d’anni il Colacci si alza a ogni fine di seduta per inneggiare alla Scienza, per inneggiare alla luce, mentre i lumi si spengono, e propone la sospensiva su ogni progetto, in vista di nuovi studii e di nuove scoperte. Così noi siamo salvi, amico mio! Tu puoi star sicuro che la Scienza, a Milocca, non entrerà mai. Hai una scatola di fiammiferi? Cavala fuori e fatti lume da te”. Cos’è il progresso? Direi che può essere anche un ottimo compromesso. Ma… senza “caciara”! Totino Saia


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Storie e leggende del passato e non solo….. Quante volte abbiamo sentito parlare della storia della baronessa di Carini? Dato che ancora oggi assistiamo a vicende che si accomunano quella della baronessa e, dal momento che solo nel 1981 è stato abrogato l’art. 587 C.P. che prevedeva una pena ridicola a chi cagionava la morte del coniuge, della figlia o sorella, per ragioni d’onore;un passato non tanto lontano padri-fratelli-mariti e fidanzati, che si investono di un diritto “quello di decidere come devono vivere le loro donne e, stabilirne acnhe le punizioni”. La parità fra i sessi sancita dalla costituzione, viene alienata da alcune sentenze della Corte di Cassazione come quella che, l’adulterio della moglie è più grave di quello del marito(1961); che le percosse dei mariti no raffigurano maltrattamenti(1996); per non parlare della jus corrigendi, fino a quando non è entrato in vigore il diritto di famiglia nel 1975. Ritornando alla nostra leggenda-storia, donna Laura Lanza andò in sposa a soli 14 anni, per volere del padre, il barone di Carini; la delusione della sua vita matrimoniale ed i continui allontanamenti del marito giovane, spingono la donna ad attaccarsi sentimentalmente al tale Ludovico Vernagallo. Scoperta dal padre e dal marito, venne uccisa insieme all’amante della stanza dell’ala ovest del castello di Carini, ormai crollata, dove si narra ci sia stata l’impronta di una manina insanguinata, quella della baronessa. Ora di tutta la storia rimane lo spettro di

Laura che vaga senza pace. Nella realtà donna Laura di nobile famiglia era contesa tra due famiglie di par onore, i La GruaTalamanca ed i Vernagallo, i primi giocarono di astuzia chiesero in sposa con anticipo la giovane; nonostante si era a conoscenza della tenerezza che la donna mostrava nei confronti di Ludovico, egli era trattato come uno di famiglia; ma a poco a poco gelosie e vecchi rancori fra i La Grua-Lanza e i Vernagallo, fecero scaturire calunnie ed insinuazioni, fino a giungere al tragico epilogo. La notizia dell’uccisione dei due amanti venne data al vicerè come delitto per leso onore, i funerali non vennero celebrati ma, nonostante la riservatezza d’obbligo, la notizia si divulgò lo stesso e il caso della baronessa di Carini, figlia di Cesare Lanza barone di Trabia e conte di Mussomeli, divenne di dominio pubblico. Tra gli scrittori del tempo il Salamone Marino raccolse da un cantore del tempo i versi che narrano l’efferatezza del delitto, naturalmente li riporto in siciliano:

"Vju viniri ‘na cavalleria chistu è mè patri chi veni pri mia! Signuri patri, chi vinistivu a fari? Signura figghia, vi vegnu a ‘mmazzari. Signuri patri, aspettatimi un pocu Quantu mi chiamu lu me cunfissuri. - Habi tant’anni ch’un t’ha confissatu, ed ora vai circannu cunfissuri? E, comu dici st’amari palori, tira la spata e cassaci lu cori; tira cumpagnu miu, nun la sgarràri, l’appressu corpu chi cci hai di tirari! Lu primu corpu la donna cadìu, l’appressu corpu la donna muriu." (Da R. Leydi, I canti popolari italiani.) Mariateresa Sambataro


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IL NUOVO ANNO SCOLASTICO Il prossimo 17 settembre tutti gli alunni siciliani di ogni ordine e grado di scuola torneranno sui banchi. Gli insegnanti sono già in servizio dal 1° settembre e stanno programmando il nuovo anno scolastico. Secondo il calendario emanato dall’assessore regionale le lezioni riprenderanno il prossimo 17 settembre e termineranno il 12 giugno 2009. Dal 22 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009 le vacanze natalizie e dal 9 al 14 aprile 2009 quelle di Pasqua. La data del 12 giugno per la fine delle lezioni è tassativa. L’inizio delle lezioni può essere anticipato dai singoli istituti che nel corso dell’anno scolastico vogliono concedere qualche giorno di vacanza oltre quelli previsti di Natale e Pasqua. Sarebbe auspicabile che tutte le scuole prevedessero qualche giorno da dare in vacanza dal momento che il corrente anno scolastico non è ricco di “ponti”. La festa di Tutti i santi cade di sabato e la Commemorazione dei defunti è di domenica. L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, è lunedì. Il 25 aprile è sabato. Per un lungo weekend corredato di “ponte” si deve aspettare il 1° maggio che è venerdì e il 2 giugno (Festa della Repubblica) che è Martedì. L’inizio dell’anno scolastico 2008-2009 è stato preceduto da una raffica di polemiche suscitate dalle infelici uscite del Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini.

meridionale anche se insegna al Nord, la tazione espressa con voti da 0 a 10 con Gelmini ha ritrattato tutto affermando di accanto un giudizio analitico. Nelle essere stata fraintesa. L’offesa lanciata ha pagelle degli alunni delle scuole Medie avuto un effetto bumerang che è tornato e Superiori ci saranno solo voti. Questo in testa allo stesso bravissima”. Beh, il sistema di valutazione per la Gelmini è più chiaro e inequivocabile. caldo, si sa, fa brutti scherzi, a volte. Già Bossi aveva lanciato l’anatema agli insegnanti meridionali in servizio al Nord • La riesumazione dell’Educazione Civirei di aver bocciato la seconda volta il ca. Si torna a studiare la Costituzione figlio Renzo. della Repubblica Italiana, gli organi istituzionali, i diritti e i doveri del cittadino. In realtà questi argomenti erano parte integrante dell’Educazione alla Convivenza civile, quindi nulla di nuovo. • Nella scuola primaria torna il Maestro unico. Un solo insegnante per classe contro i tre fino allo scorso anno scolastico. La reintroduzione del maestro unico porterà ad un taglio di cattedre pari a 40/50 mila. Gli insegnanti speciaRenzo Bossi lizzati per gli ambiti disciplinari che si alternano in gruppi di tre ogni due clasRenzo Bossi aveva presentato una tesina si ad oggi sono 150 mila in 103 mila su Carlo Cattaneo per la maturità ma non classi. Il taglio dunque sarà consistente. ha convinto gli insegnanti. Il Senatùr aveva pesantemente apostrofato gli inse- Sul finire dello scorso anno scolastico il gnanti invitandoli a ritornarsene al sud. precedente Ministro della Pubblica IstruIn quella occasione e preso dalla foga di zione Giuseppe Fioroni aveva dato vita difendere il figlio Umberto Bossi ha di- alla carta dello studente. menticato che la moglie Manuela Marone è nata a Favara. Polemiche estive a parte l’anno scolastico si apre sotto l’egida di grandi riforme. Il Decreto Legge n.137/2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 204 Serie generale del 1/09/2008 prevede: • La reintroduzione del voto di condotta: con il cinque in condotta l’alunno viene bocciato. Per l’assegnazione di questo voto il Consiglio di Classe è obbligato a tenere conto del comportamento dell’alunno in classe, all’interno dell’edificio scolastico e durante le uscite (gita scolastica o visite d’istruzione). Nell’idea del Ministro il voto di condotta dovrebbe essere un deterrente al bullismo.

“IO STUDIO” è la carta realizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica per tutti gli studenti delle scuole superiori. La carta che ha valore su tutto il territorio nazionale dà titolo a sconti per l’accesso a musei, biblioteche, cinema, concerti e teatri . La carta sarà distribuita Maria Stella Gelmini da settembre agli studenti che ne faranno In prima battuta aveva affermato che gli richiesta presso la Segreteria della propria insegnanti siciliani “dequalificano” la • Alle scuole elementari e medie sono scuola. Le agevolazioni economiche cui scuola. Tradotto vuol dire che gli inse- abrogati i giudizi sintetici e vengono la carta dà diritto sono meglio specificate gnanti meridionali sono ignoranti. Quan- reintrodotti i voti espressi in decimi. In su sito www.istruzione,it/studenti. do la stampa Le ha fatto notare che più pagella alla fine dell’anno un alunno dell’80% degli insegnanti in servizio è della scuola primaria vedrà la sua valuSalvatore Puma


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SCUOLA……….INDIETRO TUTTA Ogni volta che, in ambito scolastico, si parla di riforme e decreti emanati per migliorare, modificare o annullare quelli vigenti, al fine di garantire il “successo formativo” dell’alunno si scatenano accesi dibattiti e polemiche infinite. Fiumi di parole sull’abolizione degli esami di riparazione ritenuti troppo punitivi; sull’introduzione del debito formativo in molti casi “mai saldato” che ha creato buchi neri nella preparazione culturale dell’alunno, ha reso necessario correre ai ripari…. si torna agli esami di riparazione!!!! Stesso iter per la formazione della commissione esa- di là di ogni postuma “riforma” era una esperta oltre minatrice agli esami di stato, per il voto in condotta che preparata, sapeva benissimo come tenere desta la nostra attenzione; si passava dalla lettura al tema, alla e…… per il ritorno al maestro unico. gara di matematica per la risoluzione dei problemi, ai Uno al posto di tre su questo ritorno si scontrano due quiz di geografia tramite sorteggio delle capitali del mondo scritte su foglietti arrotolati e custoditi dentro correnti di pensiero: • se il maestro non è tuttologo per cinque anni impar- la scatola del formaggino, all’uncinetto… e a fine tirà un sapere ”mediato” dalla sua preparazione e gli mattinata, poiché la stanchezza poteva indurci alla distrazione, ci deliziava con la lettura di alcuni passi alunni pagheranno le conseguenze; • gli alunni della scuola dell’infanzia hanno bisogno del libro “Cuore” di E. De Amicis. Noi alunni ci ladi una sola figura di riferimento, si sentono rassicu- sciavamo coinvolgere emotivamente dalle struggenti rati perché a scuola, sostituiscono la figura materna/ storie del “Piccolo scrivano fiorentino”, della “Piccola vedetta lombarda” a tal punto da avvertire paterna con quella della maestra/maestro. quasi un certo dispiacere quando il suono della campana interrompeva la magia della lettura e a malinQuale sia l’opzione ottimale per gli alunni? cuore dovevamo rimandare ad un nuovo giorno il Ai posteri l’ardua sentenza. proseguo della storia. Al maestro unico la mia generazione è sopravvissu- Semplicemente riflettevamo sulle difficoltà della vita, l’importanza dello studio, dei veri valori e degli ideata… Avanzavano in riga, con passo lento e portamento li. austero i cinque maestri della scuola elementare degli La “mia” è stata una brava maestra ci ha dato le basi anni ’70, e agli occhi di noi alunni apparivano figure su cui costruire la propria cultura personale, assolvenrassicuranti e degni del massimo rispetto per il ruolo do ai doveri di insegnante e di guida. uno o tre l’importante è non perdere l’obiettivo fonculturale e sociale che rivestivano. Al suono della campana, spontaneamente, alzandoci damentale: formare gli alunni ad essere protagonisti in piedi all’unisono davamo il buongiorno alla Si- della propria vita senza interferenze devianti, per opgnora Maestra che affettuosamente, con fare materno porsi alla cultura della violenza, del silenzio e dell’orispondeva, seguiva la preghiera e l’inizio della lezio- mertà, far acquisire la consapevolezza che essere cittadini liberi è un diritto di nascita e la scuola ha il done. L’atmosfera sempre serena faceva si che ogni attività vere di educare alla libertà. risultasse gradevole. Le spiegazioni chiare, il timbro della voce, l’atteggia- Alla mia maestra: “La piccola vedetta lombarda” la mento materno della “mia” maestra rapiva la mente di faccio leggere sempre ai miei alunni e sempre nostalnoi alunni che ci lasciavamo guidare alla scoperta di gicamente la ricordo con affetto. nuovi saperi.. Dall’italiano alla storia alla matematica, la maestra al Antonella Diliberto


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UN “MIX” DI SOLARITA’ - INVENTIVA - CREATIVITA’:

Annalisa Diliberto Dopo mesi di assenza torna l’argomento “imprenditoria a Bompensiere”. In questa edizione abbiamo intervistato una giovane imprenditrice, la titolare del negozio-tabaccheria “PICCOLE TENTAZIONI” di Annalisa: Annalisa Diliberto. D) Quando è nata la tua attività? R) Il 1° agosto di sette anni fa. D) Come mai hai scelto di fare questo tipo di lavoro e non un altro? R) Parte tutto dal desiderio che ho di stare in mezzo alla gente. Inizialmente sette anni fa, all’età di 19 Nella foto Annalisa anni, volevo fare la parrucchiera, ma poi un giorno mi si è presentata questa opportunità e lo scelta per- ve ma gli stipendi restano sempre gli stessi!!! Non sono proprio in grado di dare una soluzione, ma penché mi è sembrata la più giusta. so che l’unica soluzione per risollevare la situazione è INVENTARSI IL LAVORO, GUARDARSI ATTORD) Qual è il tuo rapporto con la clientela? R) Il mio rapporto con la clientela si basa sulla NO, VEDERE COSA MANCA E CERCARE DI REA“solarità” e sulla “pazienza”. La “prima” è molto LIZZARLA !!!!!!!!!!!!!!!! E’ questo anche il consiglio evidente, infatti chiunque entra nel mio negozio non che posso dare ai giovani che vorrebbero avviare un’ esce se non ha fatto almeno una risata. Mi piace attività a Bompensiere. scherzare e mettere i clienti a proprio agio. Per quanto riguarda la “seconda” a volte si perde con facilità, D) Dacci una tua opinione per quanto riguarda in quanto molti pretendono quello che un commer- “l’aborto”... ciante non può fare (a buon intenditore poche paro- R) …assolutamente contraria a qualsiasi età. Se una vita sta per nascere non vedo chi ci da il diritto di le!!!!!!!!!!!). ucciderla! D) Qual è il tuo rapporto con la “politica”? R) Non ho un vero e proprio ideale, ma seguo solo la D) Quali sono le difficoltà maggiori che hai inlinea politica che a me sembra la più corretta. contrato durante l’arco di tempo del tuo lavoro? R) Come ho detto prima la maggiore difficoltà incontrata è che i clienti chiedono e pretendono “ il D) Qual è il tuo rapporto con la “chiesa”? R) Mi definirei una cosiddetta “cattolica non prati- credito”. cante” , infatti, sono sicura che “non si muove foglia se Dio non voglia” D) Quali sono le tue strategie di mercato? R) Non credo e non approvo chi vuole lavorare poD) Cosa pensi riguardo alla “disoccupazione” che co e guadagnare molto. La mia strategia è proporre colpisce molti giovani come te? Secondo te esiste prezzi ragionevoli e lavorare sulla quantità. qualche modo per ridurla almeno nel tempo? Cosa consigli ai giovani che vorrebbero avviare un’- D) Ad un anno dalla nascita del nostro mensile attività a Bompensiere? ParliAMOne esprimi un tuo pensiero… R) Penso che la “disoccupazione” sia uno dei mali R) Era ora che anche il nostro comune avesse un del secolo, soprattutto in questo paese, dove i giovani giornalino che desse voce alla popolazione! tendono a scappare e ormai anche le famiglie non sono più in grado di aiutarli perché il mondo si evolVanessa Calamera


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1° TORNEO DI CALCIO TERRE DI COLLINA Una nuova manifestazione sportiva ha visto coinvolta la Pol. Bompensiere ’74. Si tratta del “1° Torneo di calcio Terre di Collina” organizzato,sul terreno di gioco del nostro piccolo Comune, dal Sig. Gustavo Anelli che ha ritenuto opportuna la realizzazione dell’evento sportivo per far in modo che i paesi, facenti parte dell’Unione Terre di Collina, si ritrovino in un momento di socializzazione attraverso un unica grande passione che è quella per il calcio. Le squadre che hanno partecipato alla manifestazione sono state sei:la Pol. Bompensiere ’74, l’A.C Milan MILENA, l’Olimpia Montedoro, l’Aurora Mussomeli, la Mira Max Mussomeli,e la squadra del Delia. Nella prima fase,cioè quella eliminatoria,le squadre sono state divise in due gironi:girone A, di cui facevano parte l’A.C Milan MILENA, l’Olimpia Montedoro, Delia, e girone B di cui facevano parte la Pol. Bompensiere ’74, l’Aurora Mussomeli e la Mira Max Mussomeli. La prima partita del girone A, A.C Milan MILENADelia è terminata sul punteggio di 3-4,mentre la seconda partita Olimpia Montedoro-A.C Milan MILENA è terminata 2-3,e l’ultima sfida del girone,quella tra Olimpia Montedoro e Delia è terminata 0-3. Nel girone B, invece, la prima partita Pol. Bompensiere ’74- Mira Max Mussomeli è terminata 2-1 con reti per la nostra formazione di Tona Vincenzo e Ivan Morello,mentre la seconda partita Aurora MussomeliMira Max Mussomeli è terminata 6-1 e l’ultima sfida del girone,quella tra Pol. Bompensiere ’74 e Aurora Mussomeli è terminata 0-2 per la squadra ospite. Alle semifinali hanno avuto accesso quindi la squadra del Delia, l’Aurora Mussomeli, l’A.C Milan MILENA e la Pol Bompensiere ’74.

La prima semifinale a disputarsi è stata quella che ha visto opposte l’ Aurora Mussomelie l’ A.C Milan MILENA terminata con il punteggio di 4-3 e permettendo alla squadra mussomelese di accedere in finale, mentre la seconda semifinale Pol Bompensiere ’74Delia è finita ai calci di rigore, dopo che la partita alla fine del tempo regolamentare era terminata con il punteggio di 4-4 con 3 reti di Pippo Anelli e una di Abbate per la nostra formazione che ha avuto l’accesso alla finale. La finale tra Pol Bompensiere ’74 e Aurora Mussomeli dopo una fase iniziale equilibrata ha visto vittoriosa la squadra di casa per 4-1 con un poker messo a segno dal bomber della squadra Pippo Anelli. Insomma un’ottima dimostrazione di forza della Pol Bompensiere ’74 in vista dell’ inizio del prossimo campionato di terza categoria fissato per l’ultima settimana di ottobre. Tona Vincenzo (vincenzo.tona@alice.it)


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ENZUCCIO MARTORANA: PURO TALENTO CALCISTICO pdoria, fecero di tutto per permettergli di crescere calcisticamente nei loro vivai, ma eventi logistici gli impedirono di compiere il salto di qualità. Con il passare del tempo le opportunità iniziarono ad affievolirsi, ma la sua immensa voglia di giocare associata al tasso tecnico non indifferente gli hanno permesso di raggiungere l’Eccellenza. In questo momento, il talento Bompensierino, milita Crescere a pane e pallone è una caratteristica comune nel Ribera. In quest’ultimo anno ha dimostrato di esa tanti Bompensierini. Ma a differenza di molti Enzo, sere una pedina fondamentale per il suo allenatore. sin dalla più tenera età, ha dimostrato di avere una confidenza particolare con la palla. A soli 6 anni Quando riceve la palla, tutti - compagni e avversari, competeva tranquillamente con ragazzi più grandi tifosi del Ribera e sostenitori dell'altra squadra - penriuscendo a compensare la differenza di stazza fisica sano: "Vediamo cosa combina". In quel momento sospeso, in quel dubbio legittimo, con un tocco di palla fuori dal comune. Nel 1995 società come l’Empoli, Pro-Vercelli, Sam- sta la magia del calcio. La gente va allo stadio, guarda le partite in tv e legge i giornali, perchè cerca cose emozionanti e speciali. Il calcio esiste e resiste, nonostante tutto, perchè c'è in giro uno come Enzuccio. Uno che prende la palla, e non sai mai cosa farà. I giocatori mediocri hanno un angolo di 90 gradi, perchè usano un piede solo; quelli bravi, giocano 180 gradi; Enzo opera a 360 gradi. Può passare, lanciare, tirare o sgusciare dappertutto; d'interno e d'esterno, di sinistro e di destro, davanti e didietro, di punta e di tacco. Marcare Enzuccio è come pescare con le mani: vince quasi sempre il pesce. In un calcio di onesti geometri (molti) e coscienziosi architetti (qualcuno), Enzuccio è l'artista. Inseguire il proprio sogno è un’impresa nobile ma nello stesso tempo difficoltosa. Sacrificio, dedizione, tenacia sono alcuni elementi fondamentali per raggiungere la meta. Il nostro compaesano Enzo Martorana, per gli amici Enzuccio l’interista, non ha mai smesso di rincorrere il suo sogno: “diventare un calciatore professionista”.

Giocando in Eccellenza e vivendo in funzione della sua più grande passione è riuscito ad esaudire una buona parte del suo sogno. Speriamo solo che possa allietarci con le sue giocate indossando la maglia della sua squadra del cuore!

Enzo Martorana

Giuseppe Pellitteri (pellitterigiuseppe@gmail.com) Tratto da www.giuseppepellitteri.blogspot.com


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Calogero Tuzzè e le sue opere Calogero Tuzzè e nato a Bompensiere(CL) nel 1960, ha partecipato a collettive a Caltanissetta e Milena con positivi giudizi critici. Ha anche realizzato una sua personale nel suo paese natio, Bompensiere. Ha ricevuto il Diploma di onore (premio per ma migliore caratterizzazione artistica) con la seguente motivazione “ Per la significativa opera del Tuzzè, caratterizzato dalla tematica teologica del Dio fedele, eseguita con stile e bravura tecnica, ove l’artista riesce a rappresentar il tema sacro, declinandolo con gli ideali dell’opera Praesepium”. Lo scorso mese, il nostro compaesano Calogero ha partecipato alla collettiva “Milenarte” tenutasi a Milena a fine Agosto e adesso sarà ospite insieme ad altri pittori milenesi del museo archeologico di Santo Spirito di Caltanissetta, dopo l’invito ufficiale della sovrintendente Panvini. Più che alle parole lasciamo che la sua bravura venga trasmessa da alcune sue opere.

“Autoritratto”, olio su tela di iuta vecchia

“Anelito di pace”, olio su tela di iuta vecchia

“L’isola dei pescatori”, olio su tela


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Su “Indifferenti” di Antonio Gramsci «Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. È la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi i suoi assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica. […]» (articolo scritto da Antonio Gramsci per “La Città futura” numero unico pubblicato dalla Federazione giovanile socialista piemontese, 11 Febbraio 1917). L’indifferenza è ciò che inevitabilmente si nutre dell’anima umana, è ciò a cui è destinato ciascun uomo se non riesce a reagire a qualcosa che è peggiore della noia: l’apatia sociale. Il “reagire” dovrebbe essere sempre qualcosa che spontaneamente ci induca ad adottare comportamenti sociali corretti e giusti e legittimi, invece il più

delle volte non ci sentiamo coinvolti dagli avvenimenti che continuamente si verificano intorno alla nostra vita perché capitano ad altre persone, in altri posti, lontano magari, quindi non riguardano noi stessi ma riguarda un altro uomo o altri uomini e a noi questo non tange. Questa assunzione di atteggiamenti, in un certo senso negativa ma in un altro senso priva di contenuto poiché non pregiudica

Caricatura di Antonio Gramsci

nessun interesse o diritto altrui, si risolve in apatia sociale o meglio in egoismo sociale. L’egoismo sociale è forse la base essenziale di quella che è oggi la società in cui siamo ben inseriti e nella quale viviamo più o meno bene. Come l’acqua è fonte di vita per gli esseri viventi, vegetali ed animali, così l’egoismo è fonte di sussistenza della società contem-

poranea. Senza questo elemento la società così come la conosciamo non esisterebbe e si trasformerebbe in qualcosa di diverso, forse peggiore o forse migliore. La nostra società è puramente capitalistica ed egoistica, che vede come unico obiettivo il benessere del singolo individuo e non il benessere della collettività. Non i gesti eroici sono necessari per reagire, anche se a prima impressione parrebbero gloriosi e riscaldano i cuori di grande umanità, ma sono in massima parte più importanti nonché necessari, per sentirsi più uniti l’uno all’altro, i piccoli gesti, piccole reazioni alle abitudini quotidiane che oppiano la reattività e gli entusiasmi degli uomini. L’abitudine quotidiana e la monotonia giornaliera che avvolge tutto ciò che tocchiamo e sentiamo nutre di forza il nostro egoismo, la nostra apatia sociale, la nostra indifferenza. Indifferenti purtroppo lo siamo tutti e affermare il contrario vorrebbe dire essere ipocriti, sono poche le persone che sentono la necessità e hanno lo spirito di reagire e di fare qualcosa per una sensazione di appartenenza ad uno stesso destino. Adriano


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Socio della F.I.S.A.R. di Caltanissetta 2008 (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori)

Ricetta: Polpette di pane a sugo Ingredienti per 4 persone: 350g di pan grattato 50g di pecorino grattugiato 1 spicchio d’aglio 2 uova 5dl di salsa di pomodoro 1 ciuffo di basilico

Procedimento: Mettete in una ciotola il pan grattato, aggiungere il pecorino, un trito di aglio, una presa di sale e pepe. Unite le uova battute e amalgamate il tutto con cura. Con il composto ottenuto, formate delle polpette e friggetele in padella con l‘olio caldo. Quando saranno dorate, sgocciolatele e immergetele nel sugo bollente, leggermente annacquato. Profumate con le foglie di basilico e fate cuocere per 15 minuti.

Ricetta: Mbriulata Ingredienti per la pasta:

Per il ripieno:

200g di farina di semola 150g di farina "00" 3 cucchiai di olio d'oliva 20g di lievito di birra Sale

3 patate piccole 150g di polpa di manzo tritata 150g di carne di maiale tritata 1 piccola cipolla 6 olive nere snocciolate Olio di semi Sale e pepe

Procedimento: Con i due tipi di farina, l'olio d'oliva,il lievito di birra sciolto in un pò di acqua tiepido e con una presa di sale, preparare un impasto piuttosto sodo e ben lavorato, se necessario durante la lavorazione aggiungere un pò di acqua tiepida, quando la pasta sarà pronta e tutta omogenea, porla a lievitare per mezz'ora in una ciotola coperta da un panno umido. Nel frattempo pelare le patate, tagliarle a tronchetti e farle rosolare in una padellina, con dell’olio di semi, a fine cottura metterle a raffreddare. Mescolare i due tipi di carne e saltarla in padella con poco olio di semi, aggiustare di sale e pepe e mettere il tutto a raffreddare. Tagliare la cipolla molto finemente e metterla a soffriggere in padella con poco olio di semi, sale e pepe, appena pronta mettere a raffreddare. Ricavare dalla pasta una sfoglia dello spessore di qualche millimetro, spennellarla con un pò d'olio e distribuirvi sopra le patate, la carne, le olive e la cipolla e chiudere a mo di salame. Tagliare così il salame ricavato in tanti pezzi, dipende dalla dimensione che voi vorrete dare alla “Mbriolata”, sistemare questi pezzi su di una seconda sfoglia di pasta dello spessore di qualche millimetro e chiudere a mo di fazzoletto, ricordando di lavorare la pasta in modo delicato e inumidite con dell’olio di semi. Cuocere in forno caldo per una quarantina di minuti. Farla riposare per dieci minuti, prima di servirla.


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ORIZZONTALI – 1. Rosso più giallo. – 9. Lo è chi si muove con scioltezza, con disinvoltura. – 13. L’insieme dei petali di un fiore. – 14. Il contrario di affamate. – 16. Lo prende chi se ne va. – 17. Far cadere di sella, disarcionare. – 19. Sud-sud-ovest. – 20. Possiede le tre reti televisive pubbliche. – 21. Il contrario di sporco. – 23. Il cane più grande che ci sia. – 25. Non è né sì né forse. – 26. In mezzo all’urlo. – 27. Sulle auto aretine. – 28. Lo sono gli animali che vivono intorno al Polo Nord. – 30. Lo si dice rispondendo al telefono. – 32. L’unica nazione del sud-est asiatico che non ha sbocchi sul mare. – 33. Compagno di Tizio e di Sempronio. – 35. Così sia. – 37. Rosso più blu. – 38. Volto, faccia. – 40. All’interno, dentro. – 42. Sugli autobus di Latina... – 43. ...su quelli di Teramo... – 44. ...e su quelli di Agrigento. – 45. Non le viene permesso di spostarsi. – 49. Fiori ornamentali da balcone. – 51. L’articolo di scoiattolo e struzzo. – 52. In un lustro ce ne sono cinque. – 53. Cessione in cambio di denaro. – 54. Adoperate, non più nuove. – 55. Costoso, non a buon prezzo. – 56. Danno prova di grande coraggio. VERTICALI – 1. Se è buona non altera i suoni. – 2. Viola meno blu. – 3. Rosso più arancione più giallo più verde più azzurro più blu più viola. – 4. Io e te. – 5. Sale dell’acido clorico. – 6. L’articolo di cavallo e dromedario. – 7. Acqua e piante in mezzo al deserto. – 8. Cinque sta a penta come sei sta ad... – 9. Sta nell’arcobaleno tra il verde ed il blu. – 10. Arancione meno rosso. – 11. Prima dell’oggi e molto prima del domani. – 12. Sulle auto di Enna. – 15. Alt montagn dell’Ital settentrional. – 18. Lo Stato di Zidane e D’Artagnan. – 22. Aggiustano gli orologi. – 24. Teheran ne è la capitale. – 25. Il Santo patrono di Bari. – 29. Invenzioni Senza Valore. – 30. Animata da nobili sentimenti, devota. – 31. Macchioline scure sulla pelle. – 34. Stop ! – 36. Il nome del regista Forman. – 38. Giallo più blu. – 39. Lo è chi viene canonizzato dalla Chiesa. – 41. Malattia “giovanile” della pelle. – 43. Il dieci di Shakespeare. – 45. Verde meno giallo. – 46. Il gatto della Regina Elisabetta. – 47. Sulle targhe di Ancona. – 48. Accompagna il tac negli orologi. – 49. Prefisso usato per ciò che riguarda la Terra. – 50. Aria di Scozia. – 53. La targa dell’auto di Giulietta e Romeo.

AVVISI E RINGRAZIAMENTI Il giornale è disponibile: al Bar Inglese, al Picchio Rosso, al Bar Roma, al Rivenditore tabacchi Tentazioni, al Panificio Spiga d’oro, al Market 2000 e alla Posta. L’impaginazione di questo numero è a cura di Giovanni Diliberto. Si ringrazia l’amministrazione comunale per la stampa del giornalino.

Un saluto particolare a tutti gli emigrati che ci seguono sul sito del Comune di Bompensiere:

www.comunebompensiere.it/pages/giornale-locale.php

NUMERI UTILI Pronto Intervento (CARABINIERI)…...112

Guardia Medica (notturna e Festiva) ..0934/938158

Pubblica Emergenza (POLIZIA)……….113

Farmacia (dr. Sorce)………..……..0934/938090

Emergenza Sanitaria……………….…....118

Comune di Bompensiere..………....0934/938008

Vigili del Fuoco……………………….….115

Scuola Elementare…..………...…...0934/938146

Guardi di Finanza………………………..117

Scuola Materna…..…..…….………0934/938147


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