Medicina estetica e chirurgia plastica-estetica

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trapassano l’epidermide giungendo fino al derma superficiale. L’elettroporazione profonda realizzata con l’elettrodo rotante frazionato rende la cute estremamente permeabile ai farmaci, ai peeling e\ depigmentanti, consentendo l’ingresso di molecole e macromolecole che, in condizioni normali, non sono in grado di attraversare la barriera epidermica. È possibile applicare: acido ascorbico, retinolo, dermatan solfato, ramulus mori, retinaldeide, resveratriolo, acido ialuronico, peptidi, vitamine, acido glicolico, acido piruvico, acido citrico,anestetici topici, ecc. Per depigmentare le aree macchiate del volto o del corpo, mani incluse, è possibile applicare dopo l’Electroporo-cosmesis® una soluzione satura di resorcina sciolta in acidi a bassa o media concentrazione. L’acido glicolico al 10% il TCA al 5% o al 10% possono essere uniti a sostanze depigmentanti, come la resorcina,per avere un’azione più incisiva sulle cuti pigmentate. Concentrazioni più elevate possono essere applicate esclusivamente nelle macchie e nei melasmi. Le applicazioni dell’ electroporo cosmesis sono numerose, dal miglioramento della cute palpebrale, al trattamento delle cuti senili e rugosità del volto e del collo, delle pigmentazioni, imperfezioni dello strato corneo, pori dilatati, ecc.

Nuovo complesso cosmetico formulato per le iperpigmentazioni cutanee ad effetto anti-age e foto protettivo Luigi Scarpato

Università degli Studi di Napoli Federico II

Tra le varie forme cliniche di iperpigmentazioni del volto una delle più frequenti nelle pazienti di sesso femminile é sicuramente il melasma (anche detto cloasma). Questa ipermelanosi, mediata dal sistema endocrino, colpisce soprattutto le guance, la regione cutanea del labbro superiore e la fronte (maschera gravidica) e risulta più evidente dopo l’esposizione al sole. Le cause sono molteplici e le lesioni sono presenti in entrambi i lati del volto, hanno contorni netti ma irregolari e molto spesso risultano simmetriche. La melanina, la cui iperproduzione è responsabile del melasma, si forma all’interno delle cellule melanocitiche in seguito all’attività di diversi enzimi tra cui la tirosinasi che sembra svolgere un ruolo determinante. La tirosinasi catalizza la conversione di L-tirosina in L-diidrossifenilalanina (L-Dopa), pertanto nelle formulazioni schiarenti sono utilizzate sostanze in grado di inibire la tirosinasi. In questa formula innovativa sono presenti acido fitico in soluzione acquosa al 40%, acido cogico, arbutina e idrossiapatite per ottenere una validissima attività di inibizione alla produzione di melanina ma anche un buon effetto di foto protezione e di rallentamento dell’invecchiamento cutaneo. L’acido fitico ha un’importante azione di inibizione sulla tirosinasi ed inoltre sequestra gli ioni metallici Zn e Cu, cofattori enzimatici essenziali per l’attività biologica degli enzimi preposti alla formazione della melanina, ed agisce da scavenger dei radicali liberi. L’acido cogico è una molecola strutturalmente vicina all’idrochinone ma priva di tossicità che

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