LOMBARDIA REGIONE CONCRETA
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SOCIO SANITARIO LOMBARDO
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SOCIO SANITARIO LOMBARDO MODIFICHE AL TITOLO I E AL TITOLO II DELLA LEGGE REGIONALE 30 DICEMBRE 2009, N. 33 ‘TESTO UNICO DELLE LEGGI REGIONALI IN MATERIA DI SANITÀ’ UN NUOVO TESTO DI RIFORMA CHE HA RACCOLTO I CONTRIBUTI DI TUTTI I PORTATORI DI INTERESSE
I PRINCIPI 1. RICONFERMA DEI CAPISALDI DELLA LEGGE 31/1997 • Libertà di scelta della persona e delle famiglie • Parità e competitività tra le strutture pubbliche e private, determinata dal sistema degli accreditamenti • Separazione delle competenze tra ente programmatore e controllore ed ente erogatore di prestazioni • incentivazione all’attività di ricerca
3. EVOLUZIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO LOMBARDO 2. CONFERMA DEI PRINCIPI CARDINE PRESENTI NEL LIBRO BIANCO SULLA SANITÀ • Creazione di un modello a rete per l’assistenza sanitaria, sociosanitaria, sociale ospedaliera e territoriale • Spostamento dell’asse di cura dall’ospedale al territorio • Reale integrazione nella presa in carico della persona
• Implementazione della Rete Ospedaliera con quella Territoriale • Intersecazione del sistema sanitario con quello sociosanitario e collaborazione con le politiche sociali gestite dagli enti locali; • Rafforzamento delle prestazioni a media e bassa intensità di cura, ed, ove possibile, domiciliari; • Dal “curare” al “prendersi cura” • Dall’ “appropriatezza economica” all’“appropriatezza clinica”, che determina anche la razionalizzazione delle risorse economiche; • Stretta collaborazione con le realtà imprenditoriali territoriali, in grado di determinare una significa tiva ricaduta socioeconomica territoriale determi nata dall’indotto
PAROLE CHIAVE DELLA RIFORMA MODELLO • Aggiornamento di un modello che funziona • Separazione delle funzioni • Integrazione sanitaria, socio sanitaria e sociale • Unico Assessorato al Welfare
SERVIZI • Più attenzione ai pazienti cronici e fragili
INNOVAZIONE • Eccellenza della rete ospedaliera • Nuove tecnologie per una sanità vicina al paziente • La sanità come fattore di sviluppo, anche attraverso la sussidiarietà orizzontale
COSTI • Tagli garantiti dalla razionalizzazione dell’offerta • Risparmi convertiti in maggiori servizi per i cittadini
I CONTENUTI DELLA RIFORMA 1. PIENA SEPARAZIONE TRA LE FUNZIONI • GOVERNO E PROGRAMMAZIONE: Le attuali 15 ASL vengono sostituite da 8 AGENZIE DI TUTELA DELLA SALUTE (ATS), che non si occuperanno più direttamente di erogare prestazioni • ACQUISTO L’AZIENDA REGIONALE CENTRALE ACQUISTI (ARCA) garantisce efficienza e trasparenza nelle politiche di approvvigionamento degli enti del SSL secondo il principio della centralizzazione della regia degli acquisti per generare una economia di scala • EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI Delle attuali 29 AO: • Si mantengono quelle con un numero di posti letto accredidati uguale o superiore a 1000 • Si creano 22 AZIENDE SOCIOSANITARIE TERRITORIALI (ASST), che uniranno sotto lo stesso cappello cure ospedaliere e territoriali • CONTROLLO Introduzione di un meccanismo terzo con l’istituzione dell’AGENZIA DI CONTROLLO, quale organismo tecnico-scientifico, indipendente dalle funzioni di governo e programmazione. Garantisce: • efficacia • uniformità delle prestazioni • maggiore trasparenza per i cittadini
I CONTENUTI DELLA RIFORMA 2. SPOSTAMENTO DELL’ASSE DI CURA DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO
AO
Mantenute le AO con un numero di posti letto accreditati uguale o superiore a 1000
ASST
Concentrazione in un solo soggetto (ASST) delle funzioni di erogazione ospedaliera e territoriale che oggi sono divise fra AO e ASL
SETTORE TERRITORIALE
- POT (Presidi Ospedalieri Territoriali), per prestazioni sanitarie di ricovero ospe daliero a media e bassa intensità per acuti e cronici e prestazioni sociosa nitarie e ambulatoriali
- PreSST (Presidi Socio Sanitari Territoriali), per prestazioni sanitarie e sociosanitarie ambulatoriali e domiciliari
SETTORE OSPEDALIERO
Almeno un Polo Ospedaliero, per le attività sanitarie ospedaliere e specialistiche
I CONTENUTI DELLA RIFORMA 3. ATTENZIONE AI MODELLI DI ASSISTENZA • Attenzione particolare per cronicità e fragilità • Valorizzazione del ruolo della famiglia • Definizione e classificazione delle malattie croniche e introduzione della tariffa di presa in carico • Accesso appropriato, unico e integrato attraverso la valutazione multidimensionale dei bisogni per le fragilità • Ricorso alle più aggiornate tecnologie e pratiche metodologiche (telemedicina) • Continuità nell’accesso alla rete dei servizi e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali • Integrazione e raccordo tra tutte le diverse competenze professionali coinvolte, sia ospedaliere sia territoriali • La Regione definisce: - un sistema premiante o penalizzante in funzione degli esiti, riferiti all’incidenza di ricoveri e di complicanze dei percorsi per la cronicità
I CONTENUTI DELLA RIFORMA 4. INCENTIVAZIONE ALL’ATTIVITÀ DI RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE • Istituzione del CENTRO LOMBARDO PER LE TECNOLOGIE SANITARIE (CLoTS), per l’utilizzo appropriato, efficace ed efficiente di farmaci, protesi, presidi e dispositivi medico chirurgici •
Istituzione della AGENZIA PER LA PROMOZIONE del SSL per: - Attrarre investimenti e pazienti dall’estero, per un rilancio strategico e socio economico territoriale - Reinvestire le risorse economiche aggiuntive in ricerca scientifica e potenziamento del SSL - Competere in ambito sanitario mondiale, anche grazie all’Osservatorio delle best practice cliniche
• Maggiorazione sulle tariffe per le prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e private convenzionate come sedi didattiche con le facoltà universitarie lombarde di medicina e chirurgia • Potenziamento degli investimenti per: - sistema informativo e informatico - fascicolo sanitario elettronico
I CONTENUTI DELLA RIFORMA
5. MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITÀ • Miglioramento degli standard qualitativi, anche attraverso la collaborazione con le realtà economiche, produttive e commerciali locali e internazionali •
Potenziamento del ruolo di Regione Lombardia: - nella promozione dell’appropriatezza clinica e organizzativa - nell’utilizzo efficiente delle risorse - nel monitoraggio del sistema - nella valutazione di indicatori della qualità prestazionale (accessibilità, efficacia e gradimento degli utenti)
• Garanzia dei controlli (Agenzia di controllo terza), per una scelta libera e consapevole del cittadino
I CONTENUTI DELLA RIFORMA
6. SISTEMA INTEGRATO DI EROGAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO • Parità di diritti e doveri tra strutture pubbliche e private accreditate • Garantito e valorizzato il pluralismo socio economico, riconoscendo il ruolo del terzo settore e del privato sociale, fondamentale nell’assistenza territoriale • Garantita la libertà di scelta della persona e delle famiglie
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