Giornalisti in missione nel bosco e dintorni

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GIORNALISTI IN MISSIONE… NEL BOSCO E DINTORNI

I “Giornalisti in missione... nel bosco e dintorni” intervistano la Dirigente Scolastica del nostro Istituto, la dott.ssa Diana Colongi. Da quanti anni fa la preside? Faccio la preside da 26 anni. Le piace fare questo lavoro? Mi piace tanto fare la preside, però con questo lavoro non posso stare molto tempo con i bambini e questo mi dispiace. Prima facevo l’insegnante. Come mai poi ha scelto di lasciare l’insegnamento? Ho deciso di diventare Dirigente Scolastico perché ho voluto provare anche questa esperienza che mi ha permesso di conoscere altre particolarità della scuola. Lei condivide questa iniziativa di dar vita a un giornalino d’Istituto organizzato da noi bambini con le insegnanti? Certamente! Grazie al PON abbiamo potuto organizzare tanti corsi per approfondire le competenze di base di italiano, matematica, inglese e

scienze di voi alunni. Per realizzare il vostro giornalino sono stati stimolati la vostra creatività e il vostro piacere di lavorare in gruppo. Poi penso sia importante avere realizzato un giornalino scolastico che metta in evidenza le bellissime attività che si svolgono a scuola. Si trova bene in questo Istituto? Sì, molto bene e sono contenta di aver potuto conoscere tanti bambini e ragazzi impegnati come voi. Preside, la ringraziamo tutti per quello che fa per noi. Sono io a ringraziare voi per la vostra spontaneità e allegria.

Il 20 marzo del 2018 gli alunni dei plessi “Villa Claudia”, “Miglioramento” e “Viale Severiano” si sono riuniti nella scuola media “Giovanni Falcone” per l’inizio del corso PON “Giornalisti in missione… nel bosco e dintorni”. Sono entrati nella sala computer con i propri genitori dove sono stati accolti dalle docenti Concetta, Gioia e Anna. Hanno iniziato subito guardando un video proiettato sulla LIM e, in breve, è stato spiegato loro cosa si farà nei prossimi incontri. I ragazzi hanno avuto poi l’occasione di iniziare a conoscersi facendo simpatici giochi. Le insegnanti li hanno portati nella classe delle riunioni e hanno fatto fare loro il gioco della ragnatela che è stato molto simpatico. Ognuno doveva legarsi un filo di lana al dito per poi lanciarlo a un compagno che doveva presentarsi, fino a formare una ragnatela che rappresentava la rete di informazioni, come Internet. L’altro gioco consisteva nel creare degli aereoplanini di carta su cui i ragazzi dovevano scrivere cosa piace fare loro e cosa si aspettavano da questo corso; poi gli aereoplanini si dovevano lanciare al centro della stanza; ognuno ne aveva preso uno e aveva indovinato da chi era partito. Poi sono ritornati nella classe dei computer e hanno iniziato a scrivere. Jessica, Serena, Alessia, Marta, Alice e Martina hanno scritto che a loro piace stare con i nuovi amici e che da

La redazione.

questo corso si aspettano di imparare nuove cose mentre si sta a contatto della natura, ma anche di divertirsi. A Sara, a Luisa e a Martina F. piace giocare e stare con le amiche. Da questo corso si aspettano sia di divertirsi con tutti sia di imparare a fare le giornaliste. Oggi si sono divertite molto e sono sicure che questa esperienza

non se la dimenticheremo mai. A Noemi, Sara, Milena, Alessia e Paolo piace viaggiare e conoscere posti lontani. Si aspettano di imparare a scrivere meglio e correttamente. Hanno fatto nuove amicizie e Noemi ha incontrato alcuni amichetti dell’asilo. Elisa preferisce viaggiare e si aspetta di imparare a scrivere velocemente al computer. A Stefano, a Marco e a Francesco piace tanto correre; vorrebbero divertirsi molto e fare nuove amicizie. A Marta e a Chantal piace cantare e da questo corso si aspettano molti viaggi e nuovi argomenti per imparare cose diverse e interessanti. Giorgia, Emma, Martina, Sofia e Gabriele vogliono scoprire cose nuove, vogliono fare tante uscite e sperano che da grandi potranno diventare giornalisti”. Massimo si aspetta istruzione, educazione e tanta bellezza.


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I giornalisti in missione il 5/05/2018 sono andati al parco della Gallinara a Lido dei Pini, una località vicino ad Anzio, esteso e con molti alberi, pini e lecci, e tanti prati fioriti, dove c’è anche un grande campeggio e il rifugio dei piccoli alunni che fanno il progetto PON I ”I segreti del bosco tra cielo e terra”. Dopo una iniziale “riunione di redazione” seduti sulle panchine nel parco, i giornalisti hanno intervistato insegnanti, una volontaria dello SVE e la presidente di LEGAMBIENTE.

Le interviste

La prima intervista è stata fatta alla maestra Laura che ha spiegato che lei insegna ai bambini della Scuola dell’Infanzia e che fa questa esperienza di scuola nel bosco da tre anni; per lei è un po’ faticoso ma è molto soddisfatta perché durante le passeggiate i piccoli scoprono cose nuove e imparano a rispettare la natura. La seconda intervista è stata fatta al professor Daniele che insegna musica nella scuola media “G.Falcone” e che è il tutor del corso della Scuola dell’Infanzia “ I segreti del bosco tra cielo e terra”. Lui ha detto che gli piace di più stare con i bambini di cinque anni piuttosto che con quelli delle medie, perché i bimbi vogliono sapere tutto di quello che si dice, invece i più

grandi fanno sempre come decidono loro. Con i bambini ha suonato il tamburo e il putipù, uno strumento napoletano che fa il suono simile a una pernac-

già fatto volontariato nella sua città; ama l’Italia e ormai è come se fosse la sua casa, tanto che non vorrebbe più Per i giornalisti è stata una andare giornata molto interessante e via. La quarta piena di scoperte! intervista è stata fatta ad Amelia, una volontaria di chia e rallegra le situazioni Legambiente, che ha spiegadifficili. È stato molto diverto quanto sia importante tente.. tenere pulito l’ambiente La successiva intervista è e quali regole seguire stata fatta a Irene, una volon- per non inquinarlo. taria del progetto “La scuola nel bosco dei conigli”. Lei viene da Barcellona e aveva


Lunedì 23 Aprile i bambini del PON “ Giornalisti in missio- stico giornalino ne… nel bosco e dintorni” hanno visitato la redazione de “Il Granchio” dove hanno incontrato le giornaliste Katia Farina ed Elvira Proia. Per la redazione è stato un piacere ospitare i piccoli giornalisti. Ai bambini, appena entrati, è stato detto di sedersi attorno a un grande tavolo dove le giornaliste hanno raccontato da che cosa è composta la struttura di un giornale, hanno spiega-

to i vari argomenti possibili di cui si può parlare e hanno fatto vedere da vicino gli aspetti di un vero giornale. Le giornaliste hanno anche spiegato che un giornale, per poter essere comprato dai lettori, deve essere accattivante per attirare la loro attenzione. I piccoli giornalisti hanno fatto tante domande calandosi nei ruoli di capo-redattori, giornalisti, direttori, segretarie e fotografi, e sono stati divisi in tanti gruppi: ognuno trattava un argomento diverso su cui scrivere un articolo. I bambini sono stati molto felici di poter iniziare a creare un fanta-


Per due volte il gruppo “Giornalisti in missione... nel bosco e dintorni” ha incontrato a scuola il fumettista Scalici Giuseppe. Lui ha spiegato ai piccoli giornalisti come creare un fumetto. La difficoltà più grande non consiste nel saper disegnare bene ma nel riuscire a esprimere in un’immagine ciò che si vuole dire. Quando si inventa un fumetto la prima tappa per realizzarlo è l’idea, perciò Giuseppe ha dato dei suggerimenti su possibili argomenti da disegnare: la politica, l’ambiente, il mondo dello sport e del cinema… I ragazzi hanno scelto di fare il fumetto del “Presidente della Repubblica” Sergio Mattarella, di rappresentare i problemi “buche” nelle strade e quello dei “rifiuti. È importante realizzare i personaggi dando una personalità e un carattere ognuno Giuseppe ha spiegato i procedimenti per realizzare il fumetto. Conviene fare un disegno sommario con il testo nella nuvoletta, una specie di bozza. Poi occorre dividere, sul foglio bianco, correttamente gli spazi, segnando lievemente con la matita una serie di cerchi, linee, rettangoli… che verranno cancellati una volta fatti il disegno e la nuvoletta. Si passa poi alla scrittura di una breve frase nello spazio predisposto. Realizzato il fumetto occorre ripassare il tutto con un pennarello o con una matita più scura, si può colorare il tutto.

L’intervista...

Il 19 maggio 2018 i giornalisti in missione sono andati in giro nella splendida località in cui abitano, Anzio, per scoprire meglio le testimonianze del passato, le bellezze del paesaggio marino, le attività che vi si svolgono. Prima tappa: la Villa Imperiale.

Prima che aprissero il cancello, in attesa per entrare, i piccoli giornalisti hanno intervistato due maratoneti di passaggio, Simona e suo marito Gianluigi. Voi siete dei turisti? No, noi abitiamo a Anzio. In realtà ci sentiamo un po’ turisti perché è l’atmosfera che si respira qui, sempre festosa. Perché correte? Lo facciamo perché ci piace, ci dà un senso di libertà.

I giornalisti in missione nel mondo del fumetto con Giuseppe Scalici.

A casa di Nerone. Finalmente è arrivato il signor ColantuoNerone) e la propria no che ha aperto il cancello del sito villa. Nella sua lunarcheologico, così i due maratoneti hanga storia l’imponenno ripreso la loro corsa dopo essersi te costruzione ha subito molte modifiche e oggi salutati con i giornalisti. di questi resti rimangono Il signor Colantuono ha le fondamenta, le uniche fatto da guida e ha spiegatestimonianze. Cammito che lungo quella costa nando nel giardino si è Dovremo amare di più la nostra di Anzio si estendeva la arrivati al Museo Argrandiosa villa di Nerone, città perché è bellissima e ricca di cheologico dove si posa picco sul mare, con tersono osservare materiali storia! razze da cui, ancora oggi, vari, statue, monete…, si può ammirare un bellisrecuperati durante gli simo paesaggio marino. scavi e dove i giornalisti L’Imperatore si dice che hanno potuto visionare sia nato a Anzio e forse per questo la un video sulla storia della villa. località fu da lui scelta per costruirvi un porto, i magazzini portuali (le grotte di

Sergio Mattarella visto da Giuseppe nel momento di formare il nuovo governo

Concluso il simpaticissimo lavoro si Insegni anche è pensato di intervistare Giuseppe. ai bambini? Da quanto tempo disegni? Sì, organizzo corsi anche per piccoli Disegno da quando ero piccolo. fumettisti e realizzo anche progetti in Ti piace fare collaborazione con le questo lavoro? scuole del territorio La difficoltà più grande non A me piace Allora possiamo venirconsiste nel saper disegnare bene molto, infatti ti a trovare? ma nel riuscire a esprimere con mi esercito ogni Sicuramente, quando un ‘immagine ciò che si vuole giorno. volete. dire. Come svolgi il tuo lavoro? Che dire? I giornalisti Insegno a disesono stati veramente soddisfatti da gnare fumetti in uno studio ad questa nuova esperienza che vorrebAprilia. bero ripetere, anche perché si sono

Giornalisti sempre sul pezzo:”La statua del pescatore”

I giornalisti attenti al racconto del Sign.

Ripreso il cammino sul lungomare di ponente fino ad arrivare quasi al porto, il sindaco della città, Luciano Bruschini, stava inaugurando “La statua al pescatore”. Subito i piccoli giornalisti lo hanno intervistato.

divertiti tantissimo.

Cosa le piace di più di Anzio? Tutto! Anzio è una città meravigliosa, me ne sono innamorato al primo sguardo. Che ruolo ha il sindaco? Il sindaco è il capo della città. Cos’è la cosa più bella nel fare il

Giornalisti all’opera

G I OR N A L I S T I I N MI S S I O N E … N E L B O S C O E D I N T O R NI

sindaco? Mi permette di conoscere spesso i bambini della città. È difficile fare il sindaco? Sì, è molto difficile, però è una sensazione bellissima.

G I OR N A L I S T I I N MI S S I O N E … N E L B O S C O E D I N TO R NI


VOLUME 1, NUMERO 1

Nerone è Lucio DomiNacque ad Anzio il 15 d.C. da Agrippina e nobarbo. no dei più amati e allo ati imperatori dell'antica

olo per la riforma tribuche diedero vantaggi ai

Il 24 aprile giornalisti del modulo PON sono andati in missione al campo di rugby di Anzio per intervistare l’allenatore di piccoli giocatori del “Rugby Anzio Club”. “E’ bellissimo, ci giocherei sempre, in ogni momento!” A parlare con entusiasmo è Luca Santarcangelo, un ragazzo di 29 anni, che è stato intervistato dal gruppo di piccoli giornalisti che gli hanno posto molte domante interessanti.

Intervista ai pescatori Salutato il sindaco, nella piazzetta piena di gente, i giornalisti riprendono il loro cammino alla scoperta della città, fino ad arrivare al porto, dove erano ancorati molti pescherecci. Lì hanno intervistato alcuni pescatori che pulivano le reti per catturare le aragoste. ora si pescano le seppie, le arzille, le A voi piace pescare? marmore. Certo, altrimenti non faremmo questo Come vi sentite quando pescate? mestiere. Forti, molto forti, sennò non si può Cosa vi piace di più della pescare. Questo lavoro pesca? ha il fascino che non si I pesci che costano più sa mai quanto si potrà soldi, noi peschiamo per guadagnare, ogni giorlavorare e per mantenere no è una sorpresa. Ma le nostre famiglie. volete un consiglio? L’economia anziate si basa sulla Le reti le fate proprio voi? Non fate mai i pescaSì, le facciamo noi, specialpesca e sul turismo. tori da grandi, è un mente quando il mare è in lavoro troppo faticoso burrasca e non possiamo e rischioso. uscire con le barche. Qual è il pesce che pescate di più? Dipende dai periodi dell’anno. Ogni stagione ha qualità di pesce diverso, I giornalisti, ringraziati i pescatori, si avviano verso Villa Adele, una villa storica con un bel parco, dove tutti i giovani colleghi della redazione si salutano per tornare ognuno nella propria abitazione, soddisfatti della meravigliosa esperienza vissuta insieme. INTERVISTA ALL’ALLENATORE DI RUGBY LUCA SANTARCANGELO

Ad Anzio da quanto tempo si gioca a rugby? I giocatori di questa associazione sono su Quando hai iniziato a giocare a rugby? questo campo da 13 anni. Luca: “Ho iniziato a 12 anni, un mio ami- Potresti dirci qualcosa sul campo da co mi aveva fatto provare questo emogioco? zionante sport e io me ne sono innamo- Sì, certo. Un campo da rugby regolamenrato. tare ha una lunghezza massima di 100 Ti piace questo lavoro? metri, mentre la larghezza è di 70 metri. È una bella esperienza perché fa provare Quanti giocatori ha una squadra di rugai ragazzi molte emozioni, insegna a by? rispettare le regole, si impara ad affron- Ogni squadra ha quindici giocatori più tare la paura e si diventa più forti e sicuri sette in panchina. I numeri sulle madi sé. Si pratica rugby per divertirsi in gliette dei giocatori dichiarano il loro gruppo. ruolo, come nel calcio. Perché fai l’allenatore? Quali sono le regole di questo gioco di Primo perché mi piace questo sport, poi squadra? perché vorrei far provare ai bambini le Una partita di rugby dura 80 minuti, stesse emozioni che provavo io. divisi in due tempi da 40. Il passaggio Quando è nato il gioco del rugby? della palla è importante: può essere Il gioco del rugby è nato in Inghilterra passata con le mani solo dietro, con i nei primi anni del 1800. Si racconta una piedi può essere passata anche davanti. leggenda che ha come protagonista un Perché la palla non si passa con le mani ragazzo che afferrò la palla e corse senza davanti? mai voltarsi, teneva il pallone sempre Non c’è un motivo logico, è solo per stretto al petto. Poi lo sport si sviluppò ostacolare i giocatori e per rendere la man mano, con le sue regole partita più interessante. La statua che la città di Anzio dedica a tutti i suoi pescatori

Come fate ad insegnare il rugby a bambini di scuola materna? Le regole ai piccoli vanno fatte capire con giochi semplici, come L’acchiapparella. Alla fine dell’intervista i piccoli giornalisti hanno capito che il rugby è uno sport sano, divertente, emozionante e, come dice Luca, è sempre più seguito in tutto il mondo.


Giovedì 1 giugno i giornalisti hanno intervistato l’ex calciatore, ora allenatore, dell’ “Anzio Calcio” Mario Guida. Erano tutti ansiosi di fargli le domande.

Mario Guida è stato il capitano dell’Anzio per molti anni. Ha iniziato a giocare a calcio sin dall’età di 6 anni e ha smesso a 37 anni. Ci ha raccontato che da piccolo giocava sempre con suo fratello e i suoi amici. Ha capito che voleva essere un calciatore perché aveva sempre il pallone tra i piedi. Gli manca giocare a calcio perché quando è in campo si sente felice, ma gli piace molto anche fare l’allenatore.

A quanti anni ha cominciato a giocare a calcio? Ho cominciato a sei anni, giocavo con mio fratello e mi divertivo tantissimo. Un giorno degli amici mi hanno proposto di entrare a far parte della loro squadra di calcio e io ho accettato. Per quanti anni ha giocato? Ho giocato per più di venti anni, ho giocato 11 campionati nelle giovanili e 20 in prima squadra. Poi mi hanno proposto di fare l’allenatore. Le piace fare l’allenatore? Mi piace molto fare l’allenatore, anche se fare il calciatore mi manca molto. Stare a contatto con i bambini mi piace tantissimo e cerco sempre di creare un legame fra loro, proprio per fare squadra. Cosa consiglia a un bambino che gioca a calcio? Gli consiglio di fare come ho fatto io: quando sta in allena mento deve divertirsi , ma allo stesso tempo deve ascoltare l’allenatore, quando sta giocando in partita, deve concentrarsi. Se un bambino non è attento alle spiegazioni dell’allenatore, cosa fa lui? L’allenatore cerca di stimolarlo in qualche modo, di interessarlo maggiormente a questo sport. Se un giocatore sbaglia un goal importante può venirgli un blocco psicologico. Chi può aiutarlo? In questo caso il compito dell’allenatore è molto importante proprio perché lui può aiutarlo a riprendere fiducia in se stesso. Per un allenatore i bambini che giocano a calcio sono come i suoi figli? Sì, certamente!!! L’allenatore li educa al calcio proprio come i genitori educano ad affrontare la vita.

Hai studiato per fare l’allenatore? Per allenarei bambini non c’è bisogno di alcun titolo, solo di tanta passione per i bambini , ma se si vuole allenare a livelli più alti si deve prendere la qualifica di allenatore UEFA B e si può allenare fino in serie D. Io ho da poco sostenuto e superato l’esame

L’ex capitano dell’Anzio nel giorno del suo addio al calcio giocato.


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