Runa Bianca n°0

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MISTERO

tazione della stanza un tempo adibita a stalla. Nel corso della nostra indagine preliminare abbiamo osservato il pozzo del castello, notando, all’interno della canna, una curiosa nicchia situata sotto al livello dell’acqua. E’ stato quindi richiesto l’intervento della Protezione Civile per svuotarlo, tramite pompe idrovore. Durante le operazioni abbiamo avuto modo di esaminare la pavimentazione della vecchia stalla. L’allenamento a scrutare ogni dettaglio ci ha portato ad individuare un tombino di modeste dimensioni, in precedenza ignorato da tutti. Esso si è rivelato essere proprio l’accesso alla cisterna. Mentre una nuova idrovora era impegnata a svuotare questa nuova cavità, scendevamo nel pozzo, nel frattempo liberato dalle acque. La nicchia, purtroppo, non era un suggestivo passaggio segreto, che ipotizzavamo dotato di semplici ma efficaci sistemi per il deflusso ed il riempimento rapido ma, piuttosto, una semplice nicchia ricavata nell’intercapedine tra il rivestimento in muratura e la roccia viva, cavata durante la perforazione verticale del terreno e realizzata per ragioni ancora ignote. La cisterna, invece, ha mostrato molti detriti al suo interno ma nessuna ulteriore apertura. Uno studio completo e sistematico potrebbe rivelare indizi confutabili con le fonti scritte. Note 1) Parola spagnola di origine araba che indica un luogo fortificato. 2) Serie di vasche di decantazione per far preci-

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pitare le impurità dall’acqua captata. 3) Per via del dualismo della “rosa”, luogo di preghiera e di rifugio, e della “spina”, avamposto fortificato che proteggeva la rosa. 4) L’idolo pagano che si ritenne adorato dai Templari. Una figura con enormi baffi e zampe da caprone, coincidente con l’unica descrizione giunta fino a noi dal gran cancelliere del re di Francia Guglielmo da Nogaret nell’arringa di accusa contro Jacques de Molay. 5) Termine di origine araba che indica il forno. Spesso utilizzato in alchimia per intendere la digestione alchemica. La metafora è con lo spirito umano, che si purifica e si migliora come il piombo che diventa oro. Bibliografia Araldo, G., “Le colline dell’arcano”, Il mio libro, 2011 Araldo, G., “I Templari, la loro presenza in Piemonte Liguria Nizzardo… e quattro luoghi magici. Poi oltre il mito”, Il mio libro, 2011 Fenoglio, A., ”A caccia di tesori”, Piemonte in bancarella, Torino, 1978 Luppi B. (pref. De Ubaldo Formentini), I Saraceni in Provenza, in Liguria e nelle Alpi occidentali, Collana storico-archeologica della Liguria occidentale, Istituto Internazionale di Studi LiguriMuseo Bicknell, Bordighera, 1973 Pregliasco, A., “Saliceto, il nostro paese, frammenti di arte e storia”. Omega Edizioni, Torino, 1999 Settia A., I Saraceni sulle Alpi: una storia da riscrivere, in “Studi Storici”, n.1, [s.l.] 1987 Relazione presentata al convegno: “Nel millenario di S. Michele della Chiusa. Dal Piemonte all’Europa: esperienze monastiche nella società medievale”, svoltosi a Torino, 27-29 maggio 1985

Tutte le foto: (C) Teses - Stefania Piccoli Giugno 2011 | n.0


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