24orenews Magazine Gennaio-Febbraio 2023

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Anno 13Gennaio /Febbraio 2023 • Periodico di Cultura e Società DRUSILLA FOER La mia vita “eleganzissima” CARNEVALE A VENEZIA Nel segno dello Zodiaco SAN VALENTINO Nella “Città dell’Amore”
DrusillaForBABYLON - foto Giulia Parmigiani
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STORIA, MITI E LEGGENDE

LA LEGGENDA DI CASTEL DELL’OVO

Nonostante le trasformazioni subite nel corso del tempo abbiano nascosto il suo aspetto originario, Castel dell’Ovo è il più antico castello di Napoli. Con la sua maestosa struttura sorge sull’isolotto di tufo di Megaride ed è uno dei simboli della città partenopea, ma non tutti conoscono l’antica leggenda legata all’origine del suo curioso nome. Ne è protagonista il poeta Virgilio che visse a Napoli per un lungo periodo e il cui sepolcro, come vuole la tradizione popolare, si trova all’interno del Parco Vergiliano di Piedigrotta. A Napoli, anche grazie a questa leggenda, la figura di Virgilio è nota e tramandata soprattutto come immagine di mago e taumaturgo, oltre che di poeta (forse per aver aderito al neopitagorismo, corrente filosofica e magica molto diffusa in tutta la Magna Grecia, o per la passione per la religione e la divinazione). Egli era quasi riconosciuto come un nume tutelare, protettore della città con la sua aura magica e per questo, prima dell’arrivo del culto di San Gennaro, era spesso invocato come una sorta di “santo pagano”. Il mito racconta che nel mare di Napoli vi fossero delle sirene, leggendarie creature metà donna (nella parte superiore del corpo) e metà uccello. Tra loro anche la sirena Partenope, una delle tre sorelle che avevano tentato con il loro canto melodioso di incantare e far naufragare Ulisse che, scaltro com’era, si era fatto legare all’albero maestro della sua nave, così da poter resistere al loro canto. Lo sconforto attanagliò le tre sirene che si lasciarono, per così dire, andare alla deriva. La leggenda narra che Partenope fosse rimasta impigliata tra gli scogli di Megaride e che lì, prima di prima di perdere la vita, avesse deposto un uovo. Questo fu raccolto da Virgilio che,

ritenendolo magico e incantato, lo nascose nei sotterranei di Castel Marino, ponendolo in una caraffa in vetro colma d’acqua, protetta da una gabbia in ferro, appesa a una trave in quercia. Da lì il nuovo nome del castello. Secondo la leggenda, se l’uovo fosse stato ritrovato o se si fosse rotto, il castello sarebbe sprofondato in mare e la città di Napoli sarebbe stata colpita da una serie di sventure. Purtroppo nel ‘300 un incidente distrusse l’uovo. Fortunatamente la Regina di Napoli, Giovanna I d’Angiò, dicendo una bugia (a fin di bene) giurò d’aver prontamente sostituito l’uovo rotto con un altro altrettanto miracoloso e riuscì a tranquillizzare il popolo terrorizzato. Il Castello e la città erano quindi salvi. Fino ad oggi nessuno ha ancora rinvenuto l’uovo e quindi, a tutt’ora, la leggenda tiene legati il destino dell’uovo a quello del Castello e dell’intera città di Napoli.

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A cura di PAOLO MINOTTI

Anno 13 - N. 1 Gennaio-Febbraio 2023

PERSONAGGIO

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Drusilla Foer: «La mia vita eleganzissima»

ARTE E CULTURA 10 Rinascimento a Ferrara: Ercole De’ Roberti e Lorenzo Costa 12 Mostra: I “romanisti” 14 Teatro: Il Piccolo Principe

FASHION 16 Glamour in settimana bianca 17 Yayoi Kusama e la collaborazione con Louis Vuitton 18 Milano Moda uomo A/I 2023-2024

BEAUTY

20 I consigli di Marina Mazzolari

RUOTE E MOTORI 22 Volkswagen Id. Buzz remake di un successo

DESIGN 24 Breitling Top Time Deus Limited Edition

SPORT 26

Adaptive Winter Sport, prima tappa a Varese 27 Padel Vip Celebrities

SPECIALE MILANO 29 Appuntamenti al Teatro alla Scala 30 Milano a teatro 31 Milano in mostra 32 Milano in concerto 33 “Corteccia”: Cristiano Tomei apre a Milano

MILANO SI RACCONTA 34 Portrait un nuovo “tesoro” a Milano 36 Casa Cipriani: il mito… il sogno!

VIAGGI 38 Puerto Escondido: il paradiso non può attendere

DIRITTI & DOVERI 40 L’intelligenza artificiale e gli “avvocati del futuro”

HI-TECH 41 Le tempeste geomagnetiche 42 Novità originali e curiose dal CES 2023

AMICI

ANIMALI

44 Il cavallo in inverno 46 Cinque buoni propositi per il 2023

ERBARIO

MAGICO

La misteriosa mirra

COME STAI? 48 Gravidanza e falsi miti 49 Microbi della salute

SCOPRI L’ITALIA 52 Carnevale di Venezia 2023 56 Verona in love 59 Agenda Carnevale CINEMA&SERIE TV 60 Gunther debutta su Netflix

LIBRI 61 La nostra vetrina VINI & VINILI 62 Nerello mascalese

Direttore Responsabile Dario Bordet

Direttore Editoriale Alessandro Trani

Art Director

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Impaginazione

Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato

Ferdinando Asnaghi Francesca Bastoni

Patrizia Colombo

Silvio Cuofano

Franco D’Alessandro

Teobaldo Fortunato

Evelina Flachi

Carlo Kauffmann

Antonello Martinez

Marina Mazzolari

Luca Medici

Sandro Nobili

Raffaella Parisi

Andrea Pitrelli Anna Lisa Zitti

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EDITORIALE

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DRUSILLA FOER

«LA MIA VITA ELEGANZISSIMA»

Il 2022 è stato un anno incredibile per Drusilla Foer, che partendo con l’inaspettato grande successo in una serata del Festival di Sanremo si è chiuso in bellezza con il ritorno in tv su Rai 2 del programma da lei condotto “Drusilla e l’Almanacco del giorno dopo”. Inoltre, in questo inizio del 2023 l’artista è stata la testimonial ufficiale della campagna pubblicitaria italiana del nuovo film del premio Oscar Damien Chazelle, uscito nelle sale il 19 gennaio. Di sicuro intorno a questo personaggio aleggia un intrigante alone di mistero. Chi è davvero Drusilla Foer? Proviamo a conoscerla meglio. “Nobildonna”, attrice, autrice, pittrice, cantante, è un’artista dalle mille sfaccettature. Il suo vero nome all’anagrafe è Gianluca Gori. Classe 1967, nato a Firenze, alto un metro e 85, Gianluca ha ideato il suo alter ego in Drusilla. Per quanto riguarda Gianluca Gori, la sua vita privata appare molto riservata e top secret. L’affascinante personaggio Drusilla Foer sarebbe nato a Siena in una famiglia perbene ed ha ricevuto «un’educazione antiborghese che tende all’essere liberi», come lei (lui) scrive sul suo sito. «Ho un certo numero di anni che tendo a non prendere in considerazione. Qualcuno mi definisce un’icona di stile, ma tenderei a lasciar perdere. Altri

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A cura di SANDRO

credono che sia una fashion icon, figuriamoci. La stampa adora definirmi una nobildonna. Non lo sono affatto». «Quello che è certo è che sono senese, sono cresciuta a Cuba dove la mia famiglia si trasferì perché babbo mio era diplomatico. A causa della mia irrequietezza ho vissuto a Parigi, Chicago, Bruxelles, Madrid, Viareggio e New York. Nella grande mela aprii un negozio di usato, il Second Hand Dru, che divenne in poco tempo un punto di ritrovo di artisti, pensatori, rock star e persone semplicemente speciali». Negli anni avrebbe stretto amicizie con Andy Wharol, Gandhi, Karl Lagerfeld e Tina Turner. L’eclettica Drusilla, a suo dire è stata sposata con un texano, che lei ha definito un uomo “orrendo” perchè era un po’ spaccone, arrogante, ma “deliziosamente macho” perché era un ex pugile. Successivamente ha sposato il belga Hervé Foer, discendente della famiglia Dufur, deceduto prematuramente lasciando Drusilla vedova. Dopo la scomparsa di questo secondo marito Drusilla è tornata in Italia e precisamente a Firenze. Oggi dice di aver messo il cuore “in pensione”. Attualmente vive a Firenze insieme alla sua incredibile domestica Ornella, personaggio cinico e spesso oggetto dei video messaggi web dell’attrice. «Il mio unico lusso è Ornella, assunta anni fa come domestica ma divenuta figura centrale della mia vita. A lei devo tutta la solidità che posseggo. Che è direttamente proporzionale alla crudeltà che la caratterizza». Sulla scelta del suo nome, Drusilla Foer racconta sempre un curioso aneddoto della sua famiglia, spiegando che

nasce «da una nottata di sesso sfrenato dei miei nonni in America. Erano su un battello che si chiamava Drusilla. Il battello è diventato monumento storico, una sorta di pezzo d’antiquariato. Come me, insomma». Sempre sul suo sito, verso la fine racconta: «Adoro il caffellatte freddo e vorrei fare un film con Virzì. Di più non so. Molte cose di me non le conosco. Appena ne avrò preso consapevolezza non mancherò di ammetterle anche a voi tutti».

La carriera tra grande e piccolo schermo, radio e teatro Drusilla Foer negli ultimi anni ha saputo destreggiarsi abilmente tra piccolo e grande schermo nelle vesti di attrice e presentatrice. «Ho lavorato nel cinema, in televisione, in radio, ma attualmente canto e racconto storie in teatro, sostenuta da un grande artista, Franco Godi, un bell’uomo dai capelli bianchi che detesta essere definito il mio agente. Siamo una coppia creativamente appassionata quanto spericolata». A teatro, è stata la voce narrante de “L’histoire du soldat”

di Stravinskij al Teatro Olimpico di Vicenza e dopo la “Venere Nemica” il suo spettacolo teatrale “Eleganzissima” è attualmente un grande successo. Dopo svariate apparizioni in tv e radio e varie collaborazioni nel settore della moda, ha un piccolo ma interessante ruolo nel film di Ferzan Özpetek Magnifica presenza (2012), mentre recentemente è stata nelle sale italiane con “Sempre più bello”, ultimo capitolo della trilogia di Claudio Norza. Il suo esordio in tv risale al 2012 quando la sua eleganza ha catturato il piccolo schermo con la partecipazione al programma “The Show Must Go Off” di Serena Dandini. Successivamente è stata uno dei giudici di Strafactor 2017, parodia del celebre talent show in onda su Sky, e ospite fissa in Matrix e CR4 - La Repubblica delle Donne, programma di seconda serata ideato e condotto da Piero Chiambretti, giornalista sempre attento alle tematiche di costume emergenti. Drusilla Foer torna in tv nel 2020, ospite della trasmissione “Oggi è un altro giorno di Serena Bortone”. Nel 2022, prima

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Drusilla Foer
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DrusillaForBABYLON
foto Giulia Parmigiani

PERSONAGGIO/Drusilla Foer

di Sanremo, è divenuta presenza fissa di “Ciao Maschio”, condotta da Nunzia De Girolamo. Amadeus a febbraio l’ha voluta al suo fianco per la conduzione di una delle cinque serate del Festival di Sanremo, la terza, che è stata un vero successo. La cultura, la simpatia e la classe di Drusilla sfociate in un monologo finale da applausi scroscianti, hanno conquistato definitivamente il pubblico dell’Ariston che ha elogiato la sua presenza alla kermesse canora. In seguito a maggio ha presentato la cerimonia dei David di Donatello con Carlo Conti. «Dopo Sanremo mi hanno cercato un sacco. Forse perché dico quello che penso senza essere aggressiva. O perché non dico mai “assolutamente sì” e “assolutamente no”, ma preferisco dire “io penso”, “secondo me”». Da giugno è stata protagonista del programma quotidiano su Rai 3 “Drusilla e l’almanacco del giorno dopo”: sull’onda del noto vecchio format, Gianluca Gori alias Drusilla Foer intrattiene il pubblico dalla 19.50 alle 20.30. Il programma piace e garantisce alla rete una media del

5% di share nella difficile fascia preserale, per cui viene riconfermato a partire dal 12 dicembre e prosegue attualmente. Come scrittrice, Drusilla firma “Tu non conosci vergogna. La mia vita eleganzissima”, la sua autobiografia, nella quale non manca certo della sagacia e dell’acume che la contraddistingue. Per finire, come anticipato all’inizio, qualche settimana fa Drusilla Foer è stata protagonista dello spot di lancio del film Babylon di Damien Chazelle

con Brad Pitt. Non si poteva fare scelta migliore per entrare nelle atmosfere bohémien e glamour del film ambientato nella Los Angeles degli anni’20, una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood. Per ora ne sappiamo abbastanza, ma c’è ancore tanto altro da scoprire di questo eleganzissimo personaggio!

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L’artista con Amadeus durante il Festival di Sanremo 2022

ERCOLE DE’ ROBERTI E LORENZO COSTA

RINASCIMENTO A FERRARA

18 febbraio - 19 giugno 2023

Dopo un complesso intervento di restauro il 18 febbraio Palazzo dei Diamanti riaprirà al pubblico con una bellissima mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, che rende omaggio a due grandi interpreti del Rinascimento italiano: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Fino al 19 giugno le oltre cento opere provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo offriranno

ai visitatori un’occasione unica per conoscere (o riscoprire) l’arte di due grandi maestri ferraresi. Dotato di un incredibile talento compositivo, straordinario per qualità ed espressività emotiva, Ercole de’ Roberti (Ferrara c. 1450 - 1496) era l’erede dell’Officina ferrarese, il più giovane e intelligente tra quanti parteciparono al clima culturale di Palazzo Schifanoia, negli ultimi anni del governo di Borso

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ARTE E CULTURA
Palazzo dei Diamanti Ferrara Lorenzo Costa - Ritratto di cardinale nello studio, c. 1518-20 Minneapolis Institute of Arts, The John R. Van Derlip Fund and The William Hood Dunwoody Fund

A sinistra: Lorenzo Costa San Sebastiano, c. 1492-93 - Firenze, Gallerie degli Uffizi; sotto: Lorenzo Costa - Nativita, c. 1494Lione, Musee des Beaux-Arts

che proprio allora riceveva il titolo di duca (1471). Operò a più riprese a Bologna, dove lasciò una impronta profondissima, ma non vi è dubbio che a Ferrara trovò l’ambiente più adatto in cui esprimersi durante l’ultimo decennio della sua vita, trascorso alle dipendenze della corte. Una ventina di opere - di gran lunga il numero maggiore mai riunito - raccontano il suo percorso dagli esordi alla compiuta maturità. Tra le prove giovanili saranno presenti gli scomparti del polittico Griffoni, eseguito a fianco di Francesco del Cossa, e i luminosi “Ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio”. Le sale dedicate agli ultimi anni, quando Ercole dopo il rientro in patria era divenuto pittore di corte degli Este, saranno impreziosite da 4 dipinti di rara raffinatezza, grazie al prestito eccezionale concesso dalla National Gallery di Londra: oltre al dittico che appartenne alla duchessa Eleonora d’Aragona, La raccolta della manna e l’Istituzione dell’Eucarestia, forse provenienti da una chiesa ferrarese. Dal Kimbell Art Museum di Forth Worth arriva la tavola con Porzia e Bruto che sarà ricongiunta alla compagna con “Lucrezia, Bruto e Collatino” della Galleria Estense di Modena. Fu Lorenzo Costa (Ferrara 1460 - Mantova 1535), di dieci anni più giovane, a raccogliere l’eredità di Ercole de’ Roberti e a continuarne lo stile nelle opere giovanili. Ma durante un lungo soggiorno a Bologna la sua pittura mutò in direzione di una maggiore morbidezza, di una classicità calma e distesa. Il mon-

do stava cambiando, Leonardo e Perugino stavano imponendo una nuova “maniera”, che Costa comprese subito e della quale fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il trasferimento a Mantova alla corte dei Gonzaga. La selezione di lavori di Costa prende avvio dal periodo giovanile, durante il quale il pittore è impegnato in un fruttuoso confronto con Ercole, come dimostrano le “Storie degli Argonauti” qui riunite per la prima volta. Questa fase, che passa attraverso capolavori come la “Natività” del Musée des BeauxArts di Lione, trova un termine e una sintesi in una serrata successione di straordinarie pale d’altare degli anni Novanta del ‘400. Per illustrare il Costa più classicheggiante e pacato sarà in mostra una serena “Sacra Famiglia” dal Museo di Toledo in Ohio; mentre per documentare il periodo mantovano, finora meno frequentato dagli studi, interverranno la “Santa Veronica” del Louvre, il “Ritratto di cardinale” del Minneapolis Institute of Art, sino all’ultima opera nota, la “Madonna e santi” della chiesa di Sant’Andrea a Mantova, datata 1525. I due protagonisti saranno affiancati da maestri nobili e da compagni di viaggio contemporanei: Mantegna, Cosmè Tura, Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo costituiranno il punto di partenza, mentre Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino offriranno una sponda di dialogo lungo il percorso espositivo.

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I ROMANISTI CENACOLI E VITA ARTISTICA DA TRASTEVERE AL TRIDENTE (1929 - 1940)

La vita e la cultura a Roma nel decennio 1929-1940 vista con gli occhi dei “Romanisti”, ossia studiosi, accademici e cultori della città. In questo periodo prendono vita e si diffondono, in vari salotti letterari e cenacoli e della capitale, l’appassionato studio e la vivace promozione della cultura “romanista”, intesa nella più ampia accezione dei fenomeni letterari, artistici, antiquari e di spettacolo. Numerosi intellettuali romani e stranieri, costituitisi spontaneamente in un circolo di

amici, conosciuti inizialmente come “Romani della Cisterna”, acquisiranno una fisionomia stabile verso la fine degli anni Trenta e costituiranno ufficialmente il sodalizio denominato “Gruppo dei Romanisti”. Gli aderenti al Gruppo sono decisi ad operare per il progresso degli studi su Roma e la loro divulgazione e per mantenere vivo, in ogni campo, lo spirito della romanità, mettendone in luce il patrimonio storico-artistico, le vicende, gli uomini illustri, le tradizioni, il dialetto.

La mostra, a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon, è suddivisa in 5 sezioni e presenta un centinaio di opere tra pittura, scultura, grafica, fotografia e documenti, provenienti in gran parte dal Museo di Roma, dalla Galleria d’Arte Moderna e dal Museo di Roma in Trastevere, oltre che dall’archivio del Gruppo dei Romanisti e dai Fondi Trilussa

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A cura di FRANCO DÊALESSANDRO Museo
di Roma in Trastevere Fino al 4 Giugno 2023
I Romani della Cisterna, 1929, cartolina postale Fondo Trilussa Museo di Roma in Trastevere Orfeo Tamburi - Veduta di Ponte Garibaldi, 1934, Museo di Roma, Gabinetto delle Stampe

della Sovrintendenza Capitolina. Il percorso si apre con la sezione “Romani della Cisterna che introduce l’Osteria della Cisterna in Trastevere, il luogo dove nel 1929 affiora l’idea di fondare il cenacolo di romani autentici. I fondatori furono: Ettore Petrolini, Trilussa, Augusto Jandolo, Giuseppe Ceccarelli, Vitaliano Rotellini, Ettore Veo, Franco Liberati e Ignazio Mascalchi. Durante i loro incontri conviviali, sempre rumorosi e animati, s’intrecciavano discussioni su questioni artistiche, letterarie o archeologiche, trasformando l’osteria in un’accademia. Segue la “La passione antiquaria”, che illustra come negli anni Trenta Roma assista a un’eccezionale espansione urbanistica che comporta interventi di demolizione radicale. Nasce così, da tanti illustri antichisti, archeologi e storici dell’arte, sostenitori del Gruppo dei Romanisti, la necessità di preservare e restaurare il vasto patrimonio archeologico e artistico. Il percorso espositivo prosegue con la terza sezione, dal titolo “Con Trilussa”. Cofondatore del primo nucleo dei Roma-

nisti della Cisterna e grande amico di Ettore Petrolini, Carlo Alberto Camillo Salustri, con lo pseudonimo anagrammatico di Trilussa, è stato un vero protagonista della cultura romana negli anni Trenta: come poeta, scrittore e giornalista ha prodotto un notevole patrimonio composto, tra l’altro, dai circa undicimila documenti, opere d’arte, fotografie, libri, lettere… che permettono di ricostruire il costume e la moda dell’epoca. In particolare, i rapporti instaurati nel corso della sua vita con alcune personalità di indiscusso rilievo come Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Massimo Bontempelli, Filippo Tommaso Marinetti e Giacomo Balla, raccontano quanto fosse brillante la vita culturale romana, magari creata nelle conviviali romaniste in osteria, rompendo dialetticamente la propaganda ufficiale. “In Atelier”, la quarta sezione, racconta come negli anni Trenta molti

artisti romani e residenti nella capitale si dedicassero alla pittura di paesaggio urbano, rappresentando una parte della città medioevale distrutta per far posto alla Roma fascista. Il percorso si conclude con “Il Gruppo dei Romanisti”, che ripercorre la nascita ufficiale del sodalizio. Nello studio in Via Margutta dell’antiquario e poeta Augusto Jandolo, dove presto le riunioni iniziarono a svolgersi con regolarità, il primo mercoledì di ogni mese, nacque anche nel 1940 la pubblicazione annuale della “Strenna dei Romanisti”, il cui primo numero, di cento pagine, può essere ammirato in mostra. Ancora oggi l’antologia, con articoli, saggi, storie, poesie, memorie e illustrazioni di argomento romano, viene tradizionalmente consegnata dai Romanisti al sindaco il 21 aprile, Natale di Roma, come omaggio e testimonianza degli studi e della passione per la città.

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Urbano Barberini - Ritratto di Antonio Muñoz, 1931, Museo di Roma Fiorella Frapiselli, Trilussa con Arturo Dazzi, 1939, Museo di Roma in Trastevere

IL PICCOLO PRINCIPE

01-12 Febbraio | Roma - Il Sistina 16-19 Febbraio | Bologna - Celebrazioni 23-26 Febbraio | Torino - Colosseo

Aottant’anni dalla prima pubblicazione, “Il Piccolo Principe” è uno dei libri di maggior successo della storia della letteratura, una storia che tutti conoscono e molti forse non ricordano. Forse perché come sosteneva Antoine de Saint-Exupéry, il suo autore, gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti. Quali sono le cose importanti? Sono quelle che gli adulti ci hanno insegnato da bambini e che abbiamo dimenticato diventando adulti. Ma “Il Piccolo Principe”, eterno bambino, intende rinfrescarci la memoria. Pubblicato nel 1943, “Il Piccolo Principe” è un racconto senza tempo, che ha incantato grandi e piccini per generazioni. È il libro più tradotto dopo la Bibbia e ha venduto più di 200 milioni di copie in tutto il mondo (19 milioni solo in Italia), tanto da meritarsi di essere inserito da “Le Monde” tra i

migliori libri del XX secolo. Un’opera fortemente trans-mediale, che negli anni è stata adattata e declinata in innumerevoli forme, dai fumetti, ai film, dalle serie animate al balletto. Stefano Genovese firma la regia dello spettacolo che debutterà a Roma l’1 febbraio al Teatro Sistina, dove rimarrà fino al 12 febbraio. Non è uno spettacolo di prosa, non è un musical, non è un circo, non è un’installazione. Ma sono 80 minuti di tutto questo perché ogni verità svelata, ogni personaggio, ogni snodo della vicenda attinge allo strumento più adatto ad arrivare al cuore dello spettatore. «Restando fedeli al testo dell’autore - racconta il regista - in questa rappresentazione le parole non sono tante e affido il racconto all’immaginario visivo. Le verità sono semplici e diventano assolute in questa semplicità. Sempre nel testo originale, l’autore stesso ha inserito i disegni perché l’immagine è il primo tassello dell’immaginario e, come dice lui, fissare un’immagine aiuta a non dimenticare e a rendere reale ciò che se fosse solo raccontato non sarebbe creduto. Fa riflettere questa importanza data all’obiettività di un’immagine in un’epoca in cui la fotografia stessa era agli inizi e non così diffusa. Quasi un presagio dell’importanza che un secolo dopo avrebbe avuto nelle nostre vite». Lo spettacolo, imperdibile, è pronto a incantare il pubblico di tutte le età. Dopo Roma, in febbraio “Il Piccolo Principe” farà tappa a Bologna e a Torino, in marzo a Firenze (Tuscany Hall / 2-5 marzo) e a Milano (Teatro Repower / 23 marzo-2 aprile), per poi approdare in Francia il prossimo autunno e ad Amsterdam, Berlino, Dublino, Lisbona e Madrid nel 2024.

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ARTE E CULTURA/ Teatro
A cura di ALDO

VACANZE SULLA NEVE

A cura di PATRIZIA COLOMBO

Febbraio tempo di settimane bianche, quindi cosa mettere in valigia quando non si scia? Un look glamour anche in montagna è d’obbligo! Valigia a tema grande freddo, a partire dal teddy coat con capi e accessori anti-freddo nell’elegante palette dei beige e dei panna.

16 24oreNews DSquared2
Alanui
x Moon Boot
Saint Laurent Benetton
FASHION
Max Mara Prada Linea Rossa

Per la seconda volta, Louis Vuitton ha invitato la celebre artista giapponese Yayoi Kusama a sviluppare una nuova collaborazione creativa che risveglia, evolve e amplia lo scambio artistico iniziato nel 2012. Unendo la creatività di Yayoi Kusama e il savoir-faire di Louis Vuitton, la nuova collezione reinterpreta i pezzi iconici della Maison con i motivi caratteristici dell’artista.

17 24oreNews FASHI N
A cura di PATRIZIA COLOMBO

UOMO

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Giorgio Armani Prada

MILANO FASHION WEEK A/I 2023-2024

A cura di PATRIZIA COLOMBO

La Milano Fashion Week uomo autunno inverno 2023 2024 ha definitivamente chiuso l’epoca dello streetwear, grande assente di tutte le passerelle e confermato un ritrovato interesse per l’eleganza. Non che gli uomini della moda A/I 2023-2024 debbano stare scomodi: c’erano coperte, ciabatte e pantofole e tantissima maglieria ma tutto attinge più dalla tradizione della sartoria che dalla strada e da tutte le sue influenze degli ultimi anni sul prêt-à-

19 24oreNews FASHION
Dsquared2
Gucci Fendi Etro Dolce & Gabbana Zegna

Una buona beauty routine invernale è la soluzione ideale per contrastare i segni del tempo e, per gli amanti della montagna dove il sole è molto aggressivo, per prevenire bruciature in alta quota. Una crema protettiva solare è indicata soprattutto per chi ha la pelle sensibile. Infatti, questo tipo di derma è più esposto alle intemperie e ai raggi UV, anche durante la stagione fredda.

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PRESTIGE

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24oreNews
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VOLKSWAGEN ID. BUZZ REMAKE DI UN SUCCESSO

In origine era il Transporter, chiamato anche VW T1, ma per tutti era il “Bulli”, forse il veicolo commerciale più iconico mai prodotto. Entrato in produzione nel lontano 1949, più precisamente il 12 novembre, entrò in commercio nel marzo del 1950 e ne vennero prodotti quasi 1.800.000 esemplari, fino al 1967, ultimo anno di produzione. Sotto c’era la meccanica del maggiolino, ai tempi l’unico veicolo prodotto dalla casa tedesca, ovvero il 4 cilindri boxer da 1.131 cm3 e 25 CV. Spartano, ma capiente, economico, ma simpatico e, facile da gestire. Oggi il nuovo e tanto atteso ID. Buzz non condivide più nulla con il “Bulli” se non il simpatico “muso” con il grosso logo VW al centro. Il nuovo “Bulli” non passa inosservato, imponente, rassicurante e ricco di dettagli vintage che ricordano il capostipite. Un tuffo nel passato, ma in salsa moderna,

infatti troviamo luci a Led con matrice attiva, cerchi in lega con ruote da 20 pollici, vernice bicolore, strumentazione digitale, sistema Android Auto e Apple CarPlay, clima automatico bizona e tantissimi altri utili accessori. Poi tanto, ma tanto tanto tanto spazio, utile per far viaggiare comodamente passeggeri e bagagli. Troviamo molti utili vani portaoggetti, prese USB, portabicchieri, braccioli e guide di scorrimento (fino a 15 cm) per il divano posteriore (frazionato 60/40). La capienza massima di carico, con oltre 1.000 litri, si ottiene con il divano posteriore in posizione avanzata e garantisce un carico extra large

22 24oreNews RUOTE & MOTORI

per tutta la famiglia, niente male! Se il frontale mi ha conquistato, non è da meno la vista laterale, fedele al design originale, ma anche il posteriore mi piace, ci sono tutti gli elementi necessari per piacere ad un vasto pubblico. Adesso dico la mia, giusto per fare il precisino, i fanali posteriori seguono la moda della barra Led continua e cioè che unisce i due gruppi ottici, avrei preferito dei fari rotondi (oppure rettangolari), che ricordassero il “Bulli” degli anni ‘50. L’impostazione automobilistica garantisce viaggi comodi e rilassanti, gli interni sono stati studiare per creare un ambiente luminoso e molto sfruttabile, le finiture sono in generale buone, ma non ottime come siamo abituati a vedere su altre auto del gruppo tedesco, le plastiche sono di buona qualità, ma rigide e non sempre appaganti. Se si vuole mettere nel garage un ID. Buzz bisogna sganciare una cifra vicina ai 66mila euro che, mettendo mano alla lista optional si arriva a sfiorare i 74mila euro, non pochi, ecco perché avrei preferito finiture più in linea con la solita qualità tedesca. Lungo 4,71 metri, alto 1,94 cm e largo 2,08 metri, il nuovo ID. Buzz pesa circa 2.500 kg, si muove nel traffico nel silenzio più totale e accelera da 0-100 km/h in circa 10 secondi. Grazie al motore elettrico sincrono e ad una batteria ioni di litio da 400 volt, le percorrenze si attestano sui 420 km in città e circa 250 km in autostrada. Non sono percorrenze eccezionali, ma va considerata la massa superiore rispetto ad un veicolo di simili dimensioni, soprattutto per la sezione frontale. I tempi di ricarica variano molto in funzione al tipo presa utilizzata. Si passa da circa 39 ore utilizzando una classica presa domestica (2,3 kW) fino a scendere a circa 30 minuti utilizzando una presa a 350 kW a corrente continua con costi variabili, per una ricarica completa, di circa 45/59 euro. Il nuovo ID. Buzz si pone a metà strada fra un veicolo commerciale e una monovolume, non rinnega il suo passato, ma si discosta in modo netto dal veicolo spartano da cui deriva, adesso c’è tutto il necessario per viaggi rilassanti e sicuri. È un mezzo bello da vedere, pratico e rilassante da guidare, ricco di utili accessori e senza dubbio iconico, non passa di certo inosservato. Si fa notare, come è giusto che sia!

23 24oreNews Volkswagen

BREITLING TOP TIME DEUS LIMITED EDITION

Dopo il grande successo della prima edizione del 2021 Breitling torna a collaborare con Deus Ex Machina, marchio lifestyle australiano di abbigliamento per moto custom e surf. Così dopo i 1.500 esemplari del Top Time Deus usciti nel febbraio del 2021 (quadrante argentato, dettagli gialli e arancioni, contatori neri) e subito andati polverizzati, il brand di Grenchen ha scelto di dare seguito a una delle collaborazioni più riuscite della sua storia recente, riproponendo sul finire del 2022 il modello, questa volta contraddistinto da una dominante cromia celeste completata da elementi rossi e arancioni, ed estendendone il volume di produzione a 2.000 esemplari. Lanciato per la prima volta negli anni ‘60, il cronografo non convenzionale

Top Time di Breitling divenne subito uno dei modelli preferiti da numerosi café racer eleganti e appassionati di auto sportive. Allora modello all’avanguardia per meccanica e per design, oggi, oltre mezzo secolo dopo, il Top Time Deus Limited Edition è invece un modello che insegue con successo il gusto rétro pur conservando al suo interno un movimento estremamente contemporaneo. Il nuovo Top Time Deus è creato per avventurarsi sulla strada con indici lumi -

Breitling

Fondato nel 1884, Breitling è uno dei principali produttori svizzeri di orologi. L’innovativa società ha inventato il moderno cronografo e il pionieristico orologio multifunzione da navigazione. Ancora oggi continua ad uscire dagli schemi come produttore casual, inclusivo e dal lusso sostenibile con oltre 200 punti vendita in tutto il mondo, il cui design si ispira ai loft industriali. Le collezioni Breitling ruotano attorno ai punti cardinali di aria, terra e acqua, catturati nell’inconfondibile stile modern-retro della casa. Coniugando la tradizionale artigianalità classica con le innovazioni di ultima tendenza, Breitling si distingue tanto per le sue solide radici storiche, quanto per il suo spirito visionario.

24oreNews DESIGN
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nescenti e un quadrante laccato bianco in contrasto con l’azzurro dei contatori e la scala tachimetrica per la misurazione della velocità. Mentre lo schema cromatico è nuovo, sono tornati i dettagli che hanno reso un successo la prima collaborazione, tra cui la lancetta del cronografo a forma di fulmine, i pulsanti a fungo, il cinturino in pelle di vitello ispirato alle corse e l’incisione sul fondocassa di una moto Deus con pilota disegnata da Carby Tuckwell, direttore creativo dell’omonima casa. Ogni fondello reca l’indicazione di edizione limitata «One of 2000». Il movimento, a carica automatica e certificato dal Cosc, è invece il Calibro 23, cronografo senza datario accreditato di circa 48 ore di autonomia. Ogni nuovo Top Time Deus è dotato di una borsa tote da viaggio in tela cerata cobranded. Breitling e Deus hanno, inoltre, collaborato a una nuova linea di abbigliamento e accessori, che i fan dei brand possono acquistare solo presso le sei boutique flagship Breitling in tutto il mondo (Seoul Hannam, New York Madison Avenue, Milano, Londra New Bond Street, Londra Regent Street e Sidney). Simbolo di espressione personale per chi ama l’avventura, il nuovo Top Time Deus è disponibile su Breitling.com, nelle boutique Breitling e presso rivenditori selezionati, fino a esaurimento scorte.

Deus Ex Machina

Deus ex Machina è un marchio nato a Sydney nel 2006 specializzato nella creazione di magnifiche motociclette, biciclette atto fisso e tavole da surf, mondi all’apparenza molto lontani ma accomunati da grandissima abilità costruttiva e passione. Un dna tanto autentico e tanto originale da creare attorno a sé una vera e propria community di appassionati, che amano Deus non solo per la sua inconfondibile estetica dal sapore vintage e decisamente cool, ma soprattutto il forte senso di appartenenza che lo caratterizza. È presente con i suoi concept store in tutto il mondo, con oltre venti punti vendita a Sydney, Bali, Città del Capo, Los Angeles, Milano, Tokyo, Berlino, Ibiza, Madrid e Amsterdam, per citarne solo alcuni.

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Breitling

ADAPTIVE WINTER SPORT

Prima tappa Varesea

Si è tenuto poco più di una settimana fa, presso il Palaghiaccio di Varese, il primo corso di formazione per nuovi tecnici e allenatori di para ice hockey, rivolto a tutti i tecnici e agli allenatori di hockey interessati a conoscere e approfondire la disciplina del para ice hockey, mirando anche a ridurre il gap tra queste due realtà. Per imparare le tecniche di allenamento utilizzate per preparare al para ice hockey gli atleti con disabilità, allenatori di hockey sul ghiaccio provenienti da tutta Italia si sono riuniti a Varese il 21 gennaio. L’iniziativa - organizzata dal Comitato Nazionale Allenatori della FISG (Federazione Italiana Sport Ghiaccio) in collaborazione con il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 - si inserisce nell’ambito di Adaptive Winter Sport, il progetto che punta a promuovere l’aumento della pratica sportiva tra le persone con disabilità, attraverso corsi e campus dedicati. Hanno partecipato all’evento, in un programma ricco e vario tra teoria e pratica, le figure tecniche più qualificate e preparate dell’intero panorama nazionale. Dopo l’intervento di apertura di Andrea Macrì, azzurro del para ice hockey e Paralympic Games Specialist della Fondazione Milano Cortina 2026, si è svolto un allenamento che ha visto scendere in pista le stelle della nazionale italiana di para ice hockey guidata dall’head coach Mirko

Bianchi. Quest’ultimo ha poi illustrato ai colleghi i principi di base del para ice hockey e le tecniche per lavorare al meglio con gli atleti con disabilità che per la prima volta si approcciano a questo sport. Il testimone è infine passato al preparatore atletico della Nazionale Italiana Terry Rosini, che ha illustrato le differenze nella preparazione degli atleti Olimpici e Paralimpici.

Il para ice hockey è uno degli sport paralimpici che si avvicina di più a quello giocato dai normodotati: il campo, il disco, l’attrezzatura e la maggior parte delle regole sono uguali, cambiano solo i tempi di gioco, le stecche e alcune regole. I giocatori sono legati a uno slittino a due lame ed equipaggiati da due stecche: ciascuna ha da un lato un rampone per far presa sul ghiaccio e spingersi in avanti e dall’altro un’impugnatura con cui controllano il disco.

La Fondazione Milano Cortina 2026 ha l’obiettivo di pianificare, organizzare, finanziare e realizzare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina nel 2026. Istituita il 9 dicembre 2019, la Fondazione è guidata dal Presidente Giovanni Malagò e dal CEO Andrea Varnier. I Giochi Olimpici e Paralimpici sono il più grande evento sportivo al mondo, con un impatto mediatico senza precedenti.

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SPORT&PARA SPORT
Andrea Macri

‘PADEL VIP CELEBRITIES’

Il freddo non ferma la solidarietà romana

Sport, giochi e solidarietà: un mix vincente sceso in campo per il “Padel Vip Celebrities”, l’evento benefico che si è tenuto sabato 21 gennaio presso il Forum Sport Center di Roma. La prima edizione di questo nuovo torneo di padel solidale ha visto sportivi, attori, giornalisti, imprenditori e volti noti della televisione e dello spettacolo sfidarsi a favore di una importante raccolta fondi per fini sociali. Infatti, il ricavato dell’iniziativa andrà a sostegno dei programmi di accoglienza e sostegno familiare promossi in Italia dalla Onlus SOS Villaggi dei Bambini. La fredda giornata invernale riscaldata non ha scoraggiato il pubblico e le celebrità che hanno calcato i campi sintetici del centro sportivo di Via Cornelia, sfidandosi in uno degli sport più in voga del momento, il padel. Il gradino più alto del podio è stato conquistato dal giornalista Stefano Meloccaro e Massimiliano Pantaleo, che hanno avuto la meglio su Fabrizio d’Alessio (Radio Rai 2) e l’attore Joseph Altamura, secondi classificati. Al terzo posto la coppia formata dagli attori Daniele Antonini e Christian Marazziti. L’evento è stato presentato da Roberta Beta; tantissimi gli ospiti scesi in campo per la solidarietà sfidandosi a colpi di racchetta, tra cui, per citarne qualcuno, i noti conduttori Rai Beppe Convertini ed Eleonora Daniele, lo scrittore Federico Moccia e l’ex tronista Marcelo Fuentes.

SOS Villaggi dei Bambini è parte del network di SOS Children’s Villages, la più grande Organizzazione a livello mondiale impegnata da oltre 70 anni nel sostegno di bambini e ragazzi privi di cure familiari o a rischio di perderle. È presente in 138 Paesi e territori, dove aiuta oltre 1 milione di persone tra bambini, ragazzi e le loro famiglie. In Italia promuove i diritti di oltre 39mila bambini e giovani e si prende cura di oltre 700 persone tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi momenti di disagio.

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SPORT&SOLIDARIETÀ
In alto: Beppe Convertini Roberta Beta e Mauro Atturo; a destra: Eleonora Daniele Adele Attisani Mauro Atturo Giorgia Giacobetti
A cura di FRANCO PROIETTI

I VESPRI SICILIANI

Dall’1 al 21 Febbraio 2023

Direttore Fabio Luisi | Regia, scene e costumi Hugo De Ana ‘I

Al suo sesto titolo d’opera alla Scala, Fabio Luisi dirige il capolavoro risorgimentale di Verdi che manca dal Piermarini dall’edizione di apertura della Stagione 1989/1990. La nuova, sontuosa produzione è firmata per regia, scene e costumi da Hugo de Ana, maestro nell’accendere ambientazioni d’epoca di slanci visionari. In palcoscenico si alternano due straordinarie protagoniste, Marina Rebeka e Angela Meade, insieme a Piero Pretti, Luca Micheletti e Roman Burdenko.

VESPRI SICILIANI’ APPUNTAMENTI

Febbraio: Me1|8|11|14|17|21 h20

DAWSON / DUATO / KRATZ / KYLIÁN

Dal 3 al 9 Febbraio 2023

na serata ricca di suggestioni riunisce con quattro firme di grande originalità, diverse generazioni e universi creativi. Ricca di contrasti, su musica di Ezio Bosso, in prima italiana Anima Animus di David Dawson combina virtuosismo, emozione, fisicità e umanità. Torna Nacho Duato, con Roberto Bolle in un trio maschile mai presentato alla Scala: Remanso, sui Valses poéticos di Enrique Granados, ispirato all’universo di

Federico García Lorca. Catarsi e rinascita nella prima assoluta di Philippe Kratz, che si immerge nella mitologia egiziana per risalire verso la luce. Celebrazione della bellezza, che emerge anche dal movimento più bizzarro e imprevisto, Bella Figura torna in omaggio alla maestria di Jirˇí Kylián.

Febbraio: Ve3|4|5|7|9 h20

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A cura di Ramtin Ghazavi A TEATRO MILANO Balletto + Le Corsaire/ Prima delle Prime Gi16 h18 Opera + Il Piccolo Principe/ Scuole Ve3|Ma7|Ve10 h11; Ve3|Lu6|Ma7 h14:30 + La bohème/ Prima delle Prime Lu27 h18
+ Maurizio Pollini (pianoforte) Lu13 h20 + Filarmonica della Scala/ Dir. Daniel Harding Me15|16|18 h20 + Paolo Conte Do19 h 20 + Viva Vivaldi!/ Giovani e anziani Lu20 h16 + Vittorio Grigolo (Tenore); Vincenzo Scalera (piano) Do26 h20
ALTRI APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO
Concerti
U
Corpo di Ballo Teatro alla Scala ‘DAWSON / DUATO / KRATZ / KYLIÁN’ APPUNTAMENTI

MILANO

FEBBRAIO

WE WILL ROCK YOU

2 - 12 Febbraio: Nazionale CheBanca!

Riflettendo le performance live della storica band, si parla di un immaginario futuro in cui, fra 300 anni, sulla Terra è in atto una sfrenata globalizzazione. Ogni tentativo di uscire dall’omologazione è schiacciato violentemente e dunque il rock e la musica dal vivo - espressione di libertà - sono bandite e chi li pratica viene perseguitato.

L’UOMO IDEALE

3 - 19 Febbraio: Martinitt Giada e Lollo sono soci in affari e vivono insieme in una bella casaufficio. Hanno un’azienda di moda molto conosciuta in Italia. I due convivono da amici: Giada è disperatamente alla ricerca dell’uomo ideale e Lollo è gay. Divertimento, emozioni, e colpi di scena in una commedia brillante che affronta il tema della solitudine dell’uomo di oggi.

VIRGINIA RAFFAELE - SAMUSÀ

7 - 12 Febbraio: Lirico Giorgio Gaber

Virginia Raffaele torna al suo primo amore, il teatro, e lo fa con uno spettacolo completamente nuovo. Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park. Da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle.

IL LAGO DEI CIGNI ON ICE

9 - 12 Febbraio: degli Arcimboldi

Un mix adrenalinico di danza sul ghiaccio, salti, piroette, acrobazie e spettacolari effetti visivi sulle celebri musiche di C ˇ ajkovskij. La pluripremiata compagnia australiana ‘The Imperial Ice Stars’, con campioni mondiali e olimpici di pattinaggio, ha realizzato uno spettacolo che miscela, in modo sofisticato, la danza classica alla contemporanea, passando per l’acrobatica.

AMANTI

14 - 26 Febbraio: Manzoni Claudia (Fabrizia Sacchi) e Giulio (Massimiliano Gallo) scoprono di frequentare lo stesso analista. Due mesi dopo li ritroviamo che sono diventati amanti e si vedono clandestinamente: lo psicoterapeuta è ignaro della loro relazione. Una progressione temporale fatta di equivoci, passi falsi e prudenza, fino a quando gli equilibri non verranno stravolti...

TAXI A DUE PIAZZE

14 Febbraio - 8 Marzo: Nazionale CheBanca! Le vicende tragicomiche del tassista bigamo che deve tenere nascosto il suo segreto. Fin dal suo esordio, nel 1984, la commedia di Ray Cooney non aveva mai avuto una versione al femminile e quindi gli è stato chiesto di rinnovarla con una versione rovesciata al femminile e aggiornata ai nostri tempi, sotto l’esperta mano di Chiara Noschese e con Barbara D’Urso nei panni della tassista protagonista.

ORGASMO E PREGIUDIZIO

17 - 19 Febbraio: San Babila Cosa pensano gli uomini della sessualità femminile? Hanno presente quali siano effettivamente le fantasie delle donne? E le donne conoscono i piaceri dell’uomo? Quali sono le tattiche per conquistarlo? E le posizioni ideali per trovare il punto G? Queste e altre ancora sono le domande che si pongono i due protagonisti nella stanza di un Motel in un’atmosfera piacevolmente piccante.

VIENI AVANTI, CRETINA!

22 - 26 Febbraio: Carcano «Per secoli ci hanno dato delle cretine e finalmente possiamo deliberatamente definirci tali da sole in una serata di comicità interamente al femminile che trae ispirazione per il titolo dalla battuta del varietà “Vieni avanti, cretino!”, resa famosa dai Fratelli De Rege. È un gioco, una provocazione… perché ricordatevi dietro a una grande cretina spesso si nasconde una donna troppo intelligente». Serena Dandini.

A TEATRO
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IN MOSTRA MILANO

VINCENT PETERS. TIMELESS TIME

Palazzo Reale |Fino al 26 Febbraio 2023

Gli scatti iconici e senza tempo del fotografo tedesco Vincent Peters (Brema, 1969). Il mondo delle star e delle celebrities come Christian Bale, Kim Basinger, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Laetitia Casta, Cindy Crawford, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Matt Dillon, Michael Fassbender, Scarlett Johansson, Milla Jovovich, John Malkovich, Charlize Theron, Emma Watson. Sono solo alcuni dei personaggi famosi i cui ritratti sono esposti in questa affascinante mostra, in un percorso fatto di bellissimi chiaroscuri, riflessi e ombre. Scatti realizzati tra il 2001 e il 2021 da Peters che, usando un’illuminazione impeccabile, riesce ad elevare i suoi soggetti a una posizione che spesso trascende il loro status di celebrità.

1965-1974

Fondazione Sozzani | Fino al 10 Aprile 2023

PAOLO BARBIERI: UNCONVENTIONAL Arts in Progress

GIAN

Gallery | Fino al 25 Marzo 2023 Una selezione di fotografie a colori che regalano uno sguardo inedito sulla produzione meno nota dell’Artista, vincitore nel 2018 del premio Lucie Award come Miglior Fotografo di Moda Internazionale. In mostra scatti intimi e spontanei di modelle e celebrity come Eva Herzigova, Isa Stoppi e Donatella Versace si alternano ad iconiche fotografie che Barbieri ha concepito per alcune delle più leggendarie campagne pubblicitarie per brand di moda italiani e internazionali come Versace, Ferrè, Vivienne Westwood, Dolce & Gabbana, Valentino e Armani. Il percorso espositivo propone al pubblico immagini innovative in termini di ambientazioni e styling, frutto dell’inconfondibile ingegno dell’artista: una fotografia ironica e allo stesso tempo colta, ricercata e provocatoria, ricca di rimandi alla storia dell’arte, di eclettici set outdoor in location esotiche e citazioni cinematografiche, eco dell’esperienza giovanile fatta a Cinecittà, nella città di Roma.

ZEROCALCARE. DOPO IL BOTTO Fabbrica del Vapore | Fino al 7 Aprile 2023

Una bella mostra dedicata alla celebre coppia (nel lavoro e nella vita) che racconta, per abiti e immagini, il percorso dei due creativi ed esplora la genialità del disegno di Celia, che sviluppava le stampe ispirate alla natura e alle avanguardie artistiche, e del talento di Ossie che con la sua maestria nei tagli e nella modellistica dava vita ad abiti sensuali e femminili Mick Jagger, Jimi Hendrix, Anita Pallenberg, Eric Clapton, George Harrison, Bianca Jagger e Marisa Berenson sono solo alcuni dei personaggi che Ossie Clark ha vestito. Il ‘flower power’ delle stampe di Celia e le forme di Ossie di ispirazione Anni ‘30 e ‘40 dal taglio slanciato che rivelavano il décolleté tra movimenti sensuali e giochi di trasparenze hanno affascinato icone come Brigitte Bardot, Liz Taylor, Veruscka, coinvolte da una moda capace anche di anticipare la dimensione del genderless.

Zerocalcare (Michele Rech), classe 1983, fumettista italiano tra le figure più interessanti, complesse e di denuncia della scena culturale contemporanea, è il protagonista di questa grande mostra personale prodotta da Arthemisia, a cura di Giulia Ferracci. Attraverso oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific, il suggestivo percorso proietta il visitatore all’interno di una città immaginifica e postapocalittica dove, al centro della scena, è posta una strada circondata da palazzi disegnati dall’autore. Le facciate degli edifici colpiti da un cataclisma planetario portano inevitabilmente a una riflessione su quanto le nostre vite private e il nostro contribuito nella dimensione collettiva siano cambiate a seguito della pandemia: dietro le porte tombate delle case s’intravedono gli occhi di chi cerca fughe di sopravvivenza e tentacoli di animali mostruosi tentano il largo.

24oreNews
MR & MRS CLARK. OSSIE CLARK AND CELIA BIRTWELL. FASHION AND PRINTS
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MICHAEL BUBLÈ

Sabato 4 + 5 febbraio: Mediolanum Forum - Assago

Due serate straordinarie con la voce unica dell’amato artista canadese che intona serenate al suo pubblico con bellissime canzoni d’amore. Interpreterà i più grandi suoi successi insieme ai brani dell’album “Higher” uscito nel 2022.

GABRY PONTE

Sabato 11 febbraio: Fabrique Gabry Ponte è un celebre deejay, produttore, autore e compositore italiano, tra i più attivi e seguiti anche a livello internazionale. Ex membro degli Eiffel 65, con oltre dieci milioni di dischi venduti, l’artista ha una carriera artistica notevole alle spalle.

ACHILLE LAURO

Martedì 14 febbraio: Teatro degli Arcimboldi Il bravo cantautore veronese torna sul palco milanese con ‘Achille Lauro Unplugged’. In scaletta, anche l’ultimo singolo “Che sarà” una ballad intima che segna il ritorno dell’artista a far ascoltare la sua musica ma in una veste inedita, essenziale e introspettiva.

RAY GELATO AND THE GIANTS (Ore 20:30)

Da Martedì 14 a Sabato 18 febbraio: Blue Note Una miscela contagiosa, spettacolare, irresistibile che ha fatto la fortuna del sassofonista e cantante inglese. Merito anche di influenze e canzoni che vanno da Nat King Cole a Frank Sinatra, da Cole Porter a Louis Prima, da Sammy Davis Jr. a Louis Jordan, senza dimenticare capisaldi della tradizione italiana, in special modo partenopea.

JETHRO TULL - TOUR

Mercoledì 15 febbraio: Teatro degli Arcimboldi Tra le band progressive rock più importanti e influenti di tutti i tempi, i Jethro Tull vantano un immenso catalogo di opere folk, blues, musica classica e heavy rock. La band leggenda guidata da Ian Anderson ha venduto più di 60 milioni di album in tutto il mondo.

CLAUDIO BAGLIONI

Sabato 18 febbraio: Teatro degli Arcimboldi “Dodici note solo” vede Claudio Baglioni, la voce, il pianoforte e altri strumenti, con le composizioni più preziose del suo repertorio, protagoniste di un affascinante racconto in musica, suoni e parole, sui palchi di 50 tra i teatri lirici e di tradizione più prestigiosi del Belpaese.

GEORGE EZRA

Venerdì 24 febbraio: Mediolanum Forum - Assago Sarà a Milano per un’unica data in Italia del suo tour il pluripremiato cantautore inglese, interprete di singoli di successo internazionale come “Budapest”, “Shotgun” e “Green Green Grass”. Nel corso della sua carriera ha pubblicato due album in studio e vinto un Brit Award.

FABIO CONCATO

Sabato 25 febbraio: Teatro Lirico Giorgio Gaber È uno dei pochi cantanti italiani che ha una stretta familiarità con il jazz, per la sua caratteristica armonia musicale, proporrà un concerto improntato sulla musica e sulla parola, tra il serio ed il faceto, un lungo viaggio dal 1977 (anno del suo esordio discografico) ad oggi.

IN
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CONCERTO MILANO
ORE 21:00

SI RACCONTA MILANO

“CORTECCIA” CRISTIANO TOMEI APRE A MILANO

Lo chef toscano Cristiano Tomei porta a Milano in Corso Europa la sua originale cucina con ‘Corteccia’, la nuova osteria contemporanea. Corteccia, format ristorativo ideato e realizzato da Food Media Factory insieme allo chef, si propone al pubblico milanese con piatti preparati con ingredienti stagionali (ritorna il tema tanto caro allo chef della ‘cucina di mercato’) come i Tortelli Olio d’erbe e il Fritto misto di mare e terra su fazzoletto. L’osteria contemporanea è aperta a pranzo e a cena con un’unica carta. Nel menu una piccola sezione signature dei piatti iconici dello chef come i ‘pennoni panna e prosciutto’ e la ‘crema catalana al parmigiano e cervella’ oltre a una selezione di vini che presenta anche etichette di piccoli produttori biologici, curata personalmente dallo stesso Tomei. Tra i dol-

ci, sbarca a Milano la mitica ‘peschina’ di Prato del Maestro Paolo Sacchetti, un classico della pasticceria a base di pasta brioche, crema pasticcera e alchermes. Non manca infine una proposta cocktail per l’aperitivo e il dopocena con i grandi classici del buon bere. L’inaugurazione del locale si è tenuta giovedì 19 gennaio. Lo spazio è modulare, Corteccia conta 67 coperti all’inter-

no, di cui 10 al bancone e 8 nella sala privè con al centro un tavolo imperiale, a cui nella bella stagione si aggiungono i 15 posti del dehor, si sviluppa all’interno di un luogo polifunzionale, dove, al piano di sopra si trova lo spazio coworking di Cofoundry. Creatività e contemporaneità si fondono nei piatti, nello spazio, nel concept. Classe 1974, Cristiano Tomei nasce in terra toscana a Viareggio. Con alle spalle una carriera di oltre vent’anni si è sempre dimostrato istrionico, mattatore e anticonvenzionale, a partire dal suo percorso formativo. Il volto dello chef è noto al grande pubblico grazie alle frequenti partecipazioni come ospite di vari programmi televisivi, da “La prova del cuoco” a “MasterChef Magazine”, o come giudice di talent show culinari come “I re della griglia” e “Cuochi d’Italia”.

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PORTRAIT UN NUOVO “TESORO” A MILANO

Chi fra tutti i nostri lettori ricorda, in città, i quasi tremila metri quadrati che per anni hanno fatto da palcoscenico al Seminario Arcivescovile eretto nel lontano ’500 a Milano?

Ci sono voluti nove anni di lavori perché lo studio guidato dall’esperto architetto milanese, Michele De Lucchi, trasformasse questa incredibile struttura non solo con la creazione di un hotel di lusso, ma alla nascita

di ristoranti, bar, boutique e soprattutto in una piazza vera e propria utilizzando l’antica corte del Seminario, resa disponibile per la creazione di grandi eventi, ma soprattutto per il pubblico che può usufruire di una elegantissima passeggiata pedonale da Corso Venezia a Via Sant’Andrea nel cuore del Quadrilatero della Moda della nostra città. Questa imponente struttura diventata oggi il lussioso Portrait Milano, è stata pensata

SI RACCONTA
MILANO
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e voluta dalla famiglia Ferragamo per diventare la destinazione cittadina dell’ospitalità, del benessere, della cultura. I visitatori entrano da un celebre portale barocco voluto a suo tempo da Francesco Maria Richini, e si trovano a camminare su grandi lastre di pietra irregolari che danno un loro tono al grande cortile. L’architetto De Lucchi e il suo staff hanno restaurato questa enorme struttura con grande attenzione alla storia e grande visione per renderla occasione di realtà future. Vogliamo solo ricordare che questa “piazza” ha accolto durante una settimana della moda milanese l’evento grandioso realizzato proprio dal Gruppo Ferragamo. Un segnale dell’attenzione che la nota famiglia toscana aveva posto su questo luogo che da oggi arricchirà la nostra città. Portrait Milano diventa così un nuovo pezzo di città nel pieno centro di Milano. Lo stesso Leonardo Ferragamo, nel corso della presentazione dell’opera realizzata aveva detto «Quando sono entrato per la prima volta in questo luogo, ho provato un’emozione molto forte e sin da subito c’è stata da parte nostra la volontà di rendere questo spazio disponibile alla città»

donando simbolicamente le chiavi del Portrait Milano al sindaco Giuseppe Sala. «Questo è uno dei luoghi più belli e più sconosciuti di Milano - aveva commentato il Sindaco - e rappresenta molto bene quello che vogliamo per Milano: la rigenerazione di un luogo inutilizzato, sempre da preferire rispetto alla costruzione ex novo, una grande opportunità di lavoro e uno spazio aperto alla città». Già funzionante il nuovo hotel dispone al piano terra di bar e ristoranti e di 73 tra camere e suite situate ai piani superiori. Il progetto di interni è a cura di Michele Bönan, che ha connotato gli ambienti con una forte impronta sartoriale dei dettagli, basta notare le maniglie in cuoio. All’angolo, verso via Sant’Andrea, si trova SO-LE Studio, il primo flagship store del brand di gioielli creati da Maria Sole Ferragamo a partire dal recupero di materiali di scarto. In primavera sarà possibile usufruire della Longevity Suite, nuovo spazio di benessere completo di piscina. Dopo anni di abbandono e di silenzio il vecchio complesso arcivescovile ritorna meravigliosamente restaurato a parlare milanese a livello internazionale.

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MILANO

CASA CIPRIANI: IL MITO… IL SOGNO!

Ci sono nomi, ambienti, luoghi, che nel tempo diventano veri e propri miti. Arrigo Cipriani e il suo inimitabile Harry’s Bar di Venezia è certamente uno di questi. Bere un “Bellini” seduti sui divanetti del mitico locale veneziano era ed è un rito che voleva significare classe, cultura, emozioni voglia di sognare. Scrittori, poeti, politici, uomini e donne di potere e di spettacolo hanno assaporato il loro Bellini perdendo lo sguardo nella magia della laguna di Venezia. Questa leggenda veneta ha deciso da tempo di aprire nuovi locali, il primo a New York ed oggi a Milano. All’interno del novecentesco Palazzo Bernasconi con vista sul parco di Via Palestro, uno dei parchi più antichi nel cuore della città, il progetto dell’architetto fiorentino Michele Bonan ha dato vita a “Casa Cipriani” realizzando un luogo elegante dove pernottare, mangiare, ritrovarsi per un drink e anche rilassarsi tra un appuntamento di lavoro e l’altro. Il Palazzo comprende 15 camere e suite, dove il legno è il protagonista. Casa Cipriani Milano offre ai soci del club e agli ospiti dell’hotel diversi servizi, quali concierge, parcheggio custodito, servizio prenotazioni spettacoli ed eventi sportivi, ristoranti, viaggi e altre attività, servizio lavanderia, uso dell’auto di cortesia, servizio di personal training e ingresso al Centro

Benessere. All’interno di Casa Cipriani gli ospiti hanno a disposizione tre sale dining - il Ristorante Cipriani con terrazza, il Bar Arrigo e il Socialista Lounge. Il Bar Arrigo, è dotato di un arredamento semplice ed elegante, è un luogo intimo e raffinato, ideale per una colazione veloce o semplicemente per un aperitivo. Il Ristorante Cipriani, al terzo piano del Palazzo, dispone anche di un’ampia terrazza affacciata sui giardini Indro Montanelli. Gli interni riprendono gli elementi distintivi dei locali Cipriani e il menù propone i piatti classici della tradizione Cipriani, tra cui l’iconico Carpaccio e il Bellini originale. Infine, all’ultimo pia-

no c’è il Socialista Lounge, un ambiente che ricorda la tipica dimora signorile della Cuba degli Anni Quaranta. La lounge è aperta durante il giorno per incontri di lavoro e non e la sera per un dopo cena con musica dal vivo. Gli ospiti di Casa Cipriani, hanno anche accesso al Centro Benessere, suddiviso in Spa e Beauty Center, caratterizzato dai materiali pregiati utilizzati. Per completare la voglia di sognare si accede alla Spa grazie a una galleria che dà la sensazione di trovarsi in mezzo al mare, come nella laguna veneziana. Dopo Venezia e New York, il sogno di Arrigo Cipriani si è fatto realtà anche a Milano!

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MILANO
A cura di CARLO Arrigo Cipriani

PUERTO ESCONDIDO “IL PARADISO NON PUÒ ATTENDERE”

A cura di TEOBALDO FORTUNATO

Inverno, voglia di sole, mare, relax! I “turisti per sempre” hanno scoperto una nuova meta che sta emergendo nel mondo: Puerto Escondido. Sorge nel Sud del Messico in un contesto di spiagge, fiumi, lagune, foreste, montagne e colline. Il suo successo è dovuto al tam-tam tra la gioventù internazionale, che ne sta facendo la nuova Ibiza, Taormina, Myconos, sia come meta di vacanza, sia come luogo di lavoro per i digital nomad di tutto il mondo che amano restare in spiaggia ad una temperatura media di 30 gradi anche d’inverno. Qui la protagonista non è la storia, come in altre parti del Paese, ma la natura, come le sue spiagge, mecca dei surfisti di tutto il mondo grazie alle perfette acque mosse e alle onde monumentali, che possono raggiungere i sei metri di altezza! A Puerto Escondido non c’è da andare solo in spiaggia ma ci sono un’infinità di cose da fare: ristoranti bar e boutique per lo shopping, agenzie dove prenotare gite. Dalle cascate Reforma alla bioluminescenza della laguna di Ma -

nialtepec, alla laguna di Chacahua, a gite su barche locali per vedere da vicino delfini, balene e tartarughe marine, a lanci col parapendio, e poi centri di bellezza, negozi naturistici, centri di equitazione, Temazcal (il bagno turco tipico messicano). E la sera si ascolta musica dal vivo nei numerosi bar sorseggiando drink e guardando chi passa! Invece, da Playa Principal comincia una passeggiata pedonale

che porta a Puerto Piedra e continua lungo la scogliera fino al Faro. Zona scogliosa e meno balneabile ma di grande impatto naturalistico. Playa Zicatela è la spiaggia più nota di Puerto Escondido, per via dei suoi numerosi alberghi e ristoranti, dei locali notturni ma soprattutto quella con le onde più alte, anche sei metri, dove in mare si vedono solo esperti surfisti. Playa Bacocho, enorme, sterminata, perfettamente naturale. Ogni pomeriggio vi si può assistere alla liberazione in mare delle tartarughine appena nate; perfetta per lunghe passeggiate. Per chi volesse prendere un boccone o un drink c’è il ristorante Pez Gallo all’inizio della spiaggia. Playa Coral è perfetta per nuotare e fare snorkling in un contesto assolutamente paradisiaco. Pochissima gente malgrado centralissima, assolutamente naturale. Da qualche anno ha scelto di vivere in questo paradiso il noto scultore siciliano Emanuele Viscuso, che qui in Messico sta realizzando la sua ultima creazione: i Six Edens Resorts, una serie di eleganti resort basati sulla natura e sul rispetto del paesaggio e dell’ecosistema. Attraverso la sua opera monumentale denominata “La Porta del Paradiso”, inaugurata poco più di un anno fa, si en-

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tra nella zona più esclusiva, con le suite più lussuose della struttura che, da lontano, regala a Puerto Escondido la visione di una vera e propria acropoli greca, un eden, con giardini pensili e una vista mozzafiato sulla spiaggia di Zicatela. Da Puerto Escondido sono facilmente raggiungibili molte altre località, come la storica capitale con le sue chiese barocche, le architetture coloniali e la città zapoteca di Monte Alban, a venti minuti di volo, o Huatulco o Zipolite, l’unica località nudista in Messico, o Mazunte, dichiarata ufficialmente “Città Magica”, ambedue a un’ora d’auto, o ancora più vicino, Roca Blanca o Agua Blanca, acque bellissime e ristorantini sulla spiaggia, o Puertecito e le sue spiagge vergini.

Puerto Escondido

Cosa vedere. Dove mangiare. Dove alloggiare.

Puerto Escondido è una giovanissima città di meno di cento anni nata come villaggio di pescatori e contadini. Non è troppo piccola da annoiare dopo pochi giorni né troppo grande da stressare il visitatore con traffico e problemi urbani di una grande città. Tutto si raggiunge in dieci minuti! Tra le cose da vedere, suggeriamo il Mercato Benito Juarez, il Mercato Zicatela, il quartiere La Punta, il quartiere Rinconada, le10 spiagge di Puerto Escondido, la cascata Reforma, la laguna di Manialtepec e le spiagge dei dintorni Agua Blanca, Tierra Blanca, Roca Blanca. Da non perdere anche i parchi naturali dei dintorni con montagne, fiumi, cascate, acque termali,

In apertura le cascate Reforma; a sinistra: la Playa Principal, la parte settentrionale della spiaggia, vicino al centro della città è utilizzato dalla gente del posto che viene a trascorrere la giornata con la famiglia e a nuotare; sopra: l’ingresso alla spiaggia di Zicatela

birdwatching, bioluminescenza, lagune con alligatori, iguane, o le gite in barca per osservare balene, delfini e grandi tartarughe marine. Riguardo alla cucina, vi si trovano ristoranti di ogni tipo, nazionalità e prezzo, da quelli messicani dal “Metxcalli” a “La Escondida” a quelli italiani, “Da Marco” a “Maná”, “Al Dente” a quelli giapponesi, cinesi, francesi, peruviani, persiani, fino a quelli sulla spiaggia! In quanto a dove alloggiare, ci sono ostelli, pensioni, ville e appartamenti da affittare, hotel di tutti i tipi. Puerto Escondido attira tutto l’anno turisti da tutto il mondo e anche acquirenti, dati i suoi prezzi ancora competitivi nel settore immobiliare. Ma attira soprattutto turisti in cerca di paradisi naturali.

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E GLI “AVVOCATI DEL FUTURO”

ll’inizio di questo nuovo anno abbiamo appreso dai media la notizia che per la prima volta al mondo l’Intelligenza Artificiale (ovvero un “avvocato virtuale”) difenderà un caso in un tribunale inglese. In pratica, durante un processo penale, l’AI (una app sviluppata dalla startup DoNotPay) interverrà tramite uno smartphone fornendo all’imputato indicazioni in cuffia. Al di là di questa notizia, non c’è dubbio che l’AI sia destinata ad entrare sempre di più negli studi legali. Si è già da tempo fatta strada nella professione legale sotto forma di ricerca legale, revisione e gestione dei contratti, revisione dei documenti, previsione dei risultati legali e altro ancora. Un aiuto ben visto, considerando le decine di milioni di dati attraverso i quali oggi un avvocato si deve districare. Basti pensare che, secondo un recente progetto di ricerca commissionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, le leggi in Italia sarebbero in tutto tra le 150 e le 170mila. Tale numero inoltre non tiene conto delle leggi regionali, di quelle comunali e dei regolamenti di enti e autorità di cui il nostro Paese è pieno. Ci sono leggi che hanno oltre 100 anni e altre poche ore, leggi che sono ancora in vigore nonostante non vengano mai utilizzate e altre invece che continuano a modificarsi e a sovrapporsi a quelle precedenti. Ogni giorno in Italia vengono scritte, nel loro complesso, mediamente 21 pagine di nuovi provvedimenti normativi. Un numero semplicemente immenso. Tanto per avere un’idea di natura comparativa le leggi nel loro complesso in Gran Bretagna sono 3000, in Germania 5500 e in Francia 7000. A questi numeri impressionanti vanno aggiunti i milioni di dati relativi alla nostra Giurisprudenza, cioè a tutte le sentenze dei vari Tribunali e della Cassazione, con

i quali necessariamente ogni giorno bisogna confrontarsi e, per quanto oggi l’avvocato debba essere certamente specializzato e non generalista, non v’è dubbio che quello di riferimento è un vero e proprio oceano di dati ed elementi. Se è vero, quindi, che ogni studio legale deve investire importanti risorse finanziarie, sia per l’acquisto di strumenti all’avanguardia sia per il costante aggiornamento dei propri professionisti, va parimenti tenuto in giusta considerazione che, a fronte di tali investimenti, c’è un notevole risparmio collegato ai sistemi innovativi che consentono di automatizzare determinate attività, ottenendo risultati certamente molto più completi ed esaustivi, e concedendo agli avvocati più tempo da dedicare a analisi complesse e interazione con i clienti. Per coloro i quali temono che l’AI possa gradatamente far scomparire la figura dell’avvocato mi sembra che tale ipotesi sia irrealizzabile in quanto la tecnologia può reperire molti più dati in tempi evidentemente più brevi ma l’analisi dei dati, la scelta di ciò che va utilizzato o meno e l’individuazione delle strategie processuali modellate sul singolo caso possono essere fatte unicamente dall’avvocato, dalla sua capacità e dalla sua esperienza diretta “sul campo”.

40 24oreNews DIRITTI & DOVERI
Prof. Avv. Antonello Martinez Studio Legale Associato Martinez & Novebaci www.martinez-novebaci.it
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Lo scorso 19 gennaio si è verificata una tempesta geomagnetica di entità moderata e il prossimo 9 febbraio ne arriverà un’altra moderata. Che cosa ne sappiamo? Ecco per voi l’interessante articolo di Giovanni Caprara, editorialista scientifico del Corriere.

LE TEMPESTE GEOMAGNETICHE

Il 9 febbraio sono previste condizioni di Sole più attivo rispetto agli altri giorni di queste settimane, e capaci provocare tempeste geomagnetiche sulla Terra che raggiungeranno un livello R1 della scala di valutazione della NOAA, l’amministrazione americana dell’atmosfera e degli oceani. La scala indica l’intensità della tempesta provocata dall’attività della nostra stella. R1 è il livello più basso di una scala di 5 gradini, con il massimo R5. A questo livello si verificano eventi estremi capaci di provocare dalle interruzioni di corrente per ore su vaste aree della Terra, fino anche al blocco degli apparati di navigazione degli aerei. Le tempeste geomagnetiche sono causate dall’arrivo sul nostro pianeta del flusso di energia con particelle atomiche generate dalle eruzioni che si verificano sulla superficie del Sole e che da Terra vediamo come delle macchie, il cui numero indica il grado dell’attività solare che segue un ciclo lungo in media undici anni con un momento di minima ed uno di massima. Alla fine di ogni ciclo il campo magnetico dell’astro si inverte: il polo nord diventa sud e viceversa. Il meccanismo che guida i cicli è ancora da decifrare. Ora siamo arrivati al venticinquesimo. Se le macchie venivano scoperte da Galileo, le misure sono partite dal Settecento e i cicli erano precisati nel secolo successivo. L’attuale è iniziato nel dicembre 2019 e avrà il suo momento di massima intorno al 2025 […]. Di tempeste geomagnetiche moderate come quelle del 19 gennaio e del 9 febbraio (che al massimo causano lievi fluttuazioni nella distribuzione dell’energia elettrica e generano aurore boreali alle latitudini più elevate) se ne verificano in media circa duemila nell’arco del ciclo mentre il livello massimo R5 si raggiunge in genere una sola volta.

Effetti sugli animali. Secondo alcune ricerche, mammiferi come le balene grigie sarebbero in grado di utilizzare i campi magnetici terrestri per orientarsi: le tempeste solari interferirebbero con questa loro abilità, cosa che potrebbe dare una spiegazione da alcuni spiaggiamenti dei cetacei. Anche uccelli come i pettirossi sarebbero in grado di percepire la variazione del campo magnetico della Terra, permettendo loro di sapere dove si trovano e dove stanno andando: le tempeste solari interferirebbero con questa capacità, disorientandoli. Sappiamo con certezza che altri animali, come tartarughe marine e i salmoni, migrano per lunghe distanze sott’acqua grazie alla percezione dei campi magnetici. Questo “super-senso” è stato rilevato anche in creature come formiche, api, termiti, forse alcuni anfibi. Non sappiamo però se le tempeste solari abbiano effetti sull’orientamento di questi animali.

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HI-TECH

NOVA H1

Un’idea piuttosto bizzarra quella dell’azienda tedesca Nova, che ha creato degli originalissimi auricolari wireless a forma di gioiello, semplicemente montando la tecnologia ormai nota e largamente diffusa in un vero e proprio orecchino con tanto di perla e chiusura in oro o argento. Un oggetto elegante, discreto, leggero, con un peso di 7 grammi e audio direzionale in grado di non far sentire a chi ci sta vicino cosa stiamo riproducendo, pensato chiaramente per un pubblico femminile non convenzionale e attento allo stile. I Nova H1 Audio possono essere fissati alle orecchie e si collegano al telefono tramite Bluetooth, se avviate della musica, tramite app come Spotify, verrà emessa dal gioiello agganciato al lobo dell’orecchio. Con la montatura in oro costa 695€, con quella in argento 595€

WITHINGS U-SCAN

La tecnologia in campo medico continua a compiere passi da gigante e ad aiutarci nel prevenire le malattie. Tutti conosciamo l’importanza delle analisi delle urine per valutare e monitorare il nostro stato di salute. UScan è una piattaforma versatile composta da un lettore tecnologicamente avanzato da posizionare nel water (come fosse un profumatore) e delle cartucce di analisi intercambiabili progettate per valutare biomarcatori specifici senza la necessità di acquisire campioni esterni o strisce. I dati raccolti vengono mostrati sullo smartphone e possono essere convertiti in un PDF da inviare al medico; tali dati vengono anche analizzati dall’app, che provvede poi a fornire consigli per migliorare dieta, idratazione e in generale sullo stile di vita. Costa 499€

AROMAJOIN

La startup tecnologica con sede a Kyoto Aromajoin ha inventato un curioso dispositivo da posizionare sul collo in grado di spruzzare aromi direttamente sul volto mentre stiamo guardando un video. I profumi sono disponibili in minuscole cartucce sostituibili. Per mettere il profumo, il dispositivo prima assorbe l’aria ambientale, che poi passa attraverso la cartuccia che profuma così ‘aria. Gli ugelli sono rivolti direttamente verso il naso dell’utente. Il dispositivo può connettersi a smartphone, computer o visori VR tramite Bluetooth. Non c’è ancora un prezzo o una data di uscita, ma sappiamo che i primi aromi disponibili sono davvero riconoscibili e spaziano dal pompelmo fresco, al fumo scoppiettante del falò, così come quello del pane appena sfornato, di una gomma in fiamme, e altri ancora.

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Molti di noi stanno cercando di tornare in forma dopo i festeggiamenti e le abbuffate delle festività di fine anno. Alcuni si sono già iscritti in palestra, altri stanno aspettando che arrivi la primavera per iniziare fare jogging o moto all’aria aperta. Per aiutare i più pigri arriva la proposta di Acer che ha progettato un’interessante “bike desk” che permette di lavorare, fare esercizio fisico e produrre energia pulita dalla pedalata tutto in contemporanea. Un ibrido tra una scrivania e una cyclette, che sposa anche le esigenze dei lavoratori in smartworking. Con questa geniale idea sarà possibile lavorare o semplicemente godersi contenuti dal proprio laptop bruciando calorie, e il computer può essere ricaricato tramite l’energia generata da chi lo usa. Disponibile da giugno. Costa 999€

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ELLA AI

Una startup canadese ha ideato questo passeggino sicuro che utilizza l’intelligenza artificiale per spostarsi in autonomia. Una app dedicata aiuta il genitore con una “guida assistita” nei percorsi più faticosi: nelle salite il sistema a doppio motore consente una guida senza sforzi e ultra fluida, mentre nelle discese, grazie al sistema di frenata intelligente assistita, il passeggino si blocca quando si ferma il genitore, che può regolare anche l’andamento della passeggiata, così da aver sempre tutto sotto controllo. Ella è stato pensato per supportare i genitori anche nella fase della nanna, infatti è prevista la funzionalità RockMy-Baby che prevede una lieve oscillazione del passeggino per favorire l’addormentamento. La disponibilità sul mercato europeo è prevista dal 2024. Prezzo: ca 3500€

BESPOKE AI

Con il nuovo forno creato da Samsung preparare pranzi e cene è un gioco da ragazzi, grazie al suo mix di potenza intelligente e tecnologie di cottura innovative. Usa l’intelligenza artificiale per capire cosa stai cucinando, stabilire la temperatura e decidere i tempi giusti. Da forno moderno ed evoluto si collega al wifi di casa, può lavorare come friggitrice ad aria, ma può praticare anche la cottura a vapore. La pratica porta con apertura touch sostituisce la maniglia tradizionale per un look più semplice ed essenziale. La vera rivoluzione è la telecamera all’interno: oltre a rilevare ciò che si sta cucinando, fornendo consigli su come settare le impostazioni ottimali di cottura, potremo scattare foto al nostro piatto e perfino trasmetterlo in streaming su YouTube. Disponibile in Europa dalla metà del 2023.

BROW MAGIC

Per ottenere sopracciglia perfette senza dover ricorrere a diversi prodotti o matite, al tempo o a metodi più estremi come il microblading o il tatuaggio, l’Oréal ha progettato questo applicatore elettronico per il trucco delle sopracciglia a casa. Il dispositivo elettronico portatile è dotato di 2.400 minuscoli ugelli e utilizza una tecnologia di stampa con una risoluzione fino a 1.200 gocce per pollice (dpi). Per creare una forma precisa delle sopracciglia da stampare sul viso, è necessario utilizzare l’applicazione Brow Magic che utilizza la tecnologia Modiface AR di L’Oréal per scansionare il viso e fornire suggerimenti. Una volta scansionato il viso, è possibile selezionare la forma desiderata tra le raccomandazioni, lo spessore e l’effetto. Sarà disponibile in Europa nel 2024.

MUTALK

Se siete in possesso di un visore e non volete che chi è vicino a voi senta le vostre imprecazioni in gioco o ascolti le vostre conversazioni con i compagni di gioco, questo nuovo microfono wireless fa al caso vostro. Ideato da Shiftall, divisione della Panasonic, per garantire il pieno comfort delle conversazioni (anche professionali) e del gaming in realtà virtuale: presenta un’estetica simile a quella dei dispositivi per la VR, con la differenza che questi devono essere posizionati direttamente sopra la bocca e non a breve distanza da essa. Il microfono è dotato anche di un cuscinetto che assorbe l’umidità, “in grado di accettare saliva e schizzi”, e di un mini jack da 3,5 mm per collegare uno smartphone o un tablet. Funziona in modalità Bluetooth. Disponibile in USA dall’estate. Prezzo 200$.

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dal CES 2023
Novità

Dr. Ferdinando Asnaghi Medico Veterinario Specialista in Patologia e Clinica Animali da affezione Centro Veterinario Asnaghi Anselmi Cascina Sedone, 10 - Zerbolò - PV

IL CAVALLO IN INVERNO

Durante la stagione invernale, possiamo continuare le nostre passeggiate a cavallo e mantenere le abituali attività di gestione dell’animale, avendo cura di proteggerlo dagli inconvenienti che la stagione fredda porta con sé. Sebbene il cavallo sia già di per sé molto resistente e dotato di un mantello che, ispessendosi, è in grado di proteggerlo dalle basse temperature, per aiutarlo ulteriormente, è necessario prestare la dovuta attenzione a tre aspetti in particolare: l’ambiente in cui vive, la sua alimentazione e la cura dopo una cavalcata.

Ambiente

È importante fare attenzione all’ambiente in cui il cavallo dovrà vivere in inverno. Se si è soliti lasciarlo fuori, è fondamentale che abbia un rifugio chiuso su tre lati o diversamente si può valutare di riportarlo in scuderia durante la notte. La percezione del freddo è un aspetto molto soggettivo che dipende da diversi fattori, tra cui la condizione corporea, l’età e il luogo dove un animale vive: per questo motivo la temperatura sotto la quale un cavallo può trovarsi in difficoltà (temperatura critica) non è unica e può cambiare da cavallo a cavallo. Ad esempio, un esemplare adulto con un peso corretto che vive all’esterno in un paddock con capannina raggiunge una situazione critica

quando la temperatura si avvicina a -10° C. Un puledro, un cavallo magro o un cavallo che vive in scuderia possono arrivare ad una temperatura critica già a partire da 5° C.

Alimentazione

Il freddo mette a dura prova il metabolismo del cavallo ed è necessaria più energia per le attività quotidiane. Infatti, oltre ad impiegarla semplicemente per riscaldarsi quando fa freddo, i cavalli usano più energia anche negli allenamenti sportivi o durante la passeggiata all’esterno. In inverno non è disponibile l’erba verde ed il consumo giornaliero di foraggio dovrebbe essere almeno dell’1,5% del proprio peso corporeo. Per mantenere il cavallo in buone condizioni di salute ed evitare che perda peso durante la stagione invernale, è opportuno integrare la quota foraggera con un mangime energetico e bilanciato. I mangimi ricchi di grassi rappresentano un vantaggio nella stagione fredda per prevenire la perdita di peso. Il grasso contiene da due e mezzo a tre volte l’energia del grano ed è quindi un ottimo modo per aumentare le calorie nella dieta senza somministrare grandi quantità.

Cavalcate

Mantenere il cavallo attivo durante l’inverno e incoraggiare l’esercizio fisico è fondamentale per la sua salute ma anche per quella di chi lo cavalca. Una cosa molto importante da fare è procedere per gradi: come per ogni cosa, anche la resistenza alle basse temperature può essere acquisita gradualmente dal cavallo, in particolare se abituato a vivere e muoversi con temperature più miti. Le prime passeggiate al freddo, quindi, dovrebbero durare poco per poi prolungarsi gradatamente, nelle settimane successive.

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AMICI ANIMALI
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AMICI A QUATTROZAMPE

CINQUE BUONI PROPOSITI PER IL 2023

La nostra lista dei buoni propositi per il nuovo anno è stata già accuratamente stilata, ma quanti di noi hanno coinvolto i propri amici a quattro zampe? A loro pensa “amusi”, giovane brand italiano di prodotti per cani che mette a disposizione anche un supporto gratuito di nutrizionisti veterinari per rispondere a dubbi e perplessità dei padroni. Ecco, secondo gli esperti di amusi, 5 modi per migliorare il rapporto con il proprio cane e vivere al meglio il nuovo anno.

 Rimettetersi in forma. I dati parlano chiaro: in Europa un cane su due è in sovrappeso e uno su dieci è addirittura obeso. Eppure, arriviamo a ignorare la ciccia in più dei nostri pelosi: secondo amusi solo l’11% degli italiani ritiene che il proprio cane sia in sovrappeso. Se affrontare l’anno nuovo col piede giusto significa anche rimettersi in forma, questo vale tanto per il cane quanto per il padrone. Aumentare i chilometri percorsi assieme potrebbe essere un esercizio divertente per entrambi, con vantaggi per la linea, l’umore e la relazione tra pet e parent.

 Giocare di più assieme. Il gioco e, in generale, la relazione con il padrone sono importanti. Per quest’anno, impegnatevi a giocare di più con il vostro animale. Ricordate che i gesti di affetto nei suoi confronti rappresentano una vera e propria iniezione di benessere; di contro, pigrizia e solitudine hanno conseguenze negative che sarebbe bene evitare.

 Curare maggiormente l’alimentazione. L’obesità del cane non è solo connessa alla scarsa attività fisica, ma è legata in primo luogo a quello con cui lo nutriamo. I cibi più economici sono spesso composti di soli carboidrati, sono arricchiti con esaltatori di sapidità per renderli irresistibili, e nella parte proteica sono

prevalentemente composti di scarti. Il risultato è che l’animale ingrassa: proprio come ingrasserebbe chi mangiasse soltanto merendine comprate al discount. La dieta, invece, deve essere naturale, sana, bilanciata e gustosa, a prova di slurp ma anche di bilancia.

 Ricordarsi del check-up. Molto probabilmente, nella nostra to-do list del 2023 abbiamo messo un check-up completo: è giusto ed importante, e spesso ce ne dimentichiamo, perché i controlli annuali sono la nostra arma più forte contro le malattie. Stessa cosa dovrebbe valere anche per il nostro cane: assicuriamoci che il nostro pet sia sano e in salute, un controllo periodico è indispensabile.

 Diventare più green. Purtroppo anche i nostri animali domestici hanno un’impronta ecologica e se ne abbiamo uno in casa dovremmo, di contro, provare a ridurne l’impatto sull’ambiente. Valutiamo, ad esempio, l’opportunità di compostare il pelo del cane o del gatto e di acquistare accessori sostenibili, dai tappetini assorbenti biodegradabili ai giocattoli in materiali green, dai prodotti per la detersione ecocompatibili ad alimenti confezionati con materiali riciclabili e provenienti da fonti rinnovabili.

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ERBARIO MAGICO

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LA MISTERIOSA MIRRA CONOSCIAMOLA MEGLIO

Conosciamo tutti la mirra come uno dei tre doni portati dai Re Magi a Gesù. Pochi però sanno di preciso cosa sia. Si tratta di una resina aromatica ricavata da un albero della specie Commiphora, raccolta a mano direttamente dal tronco che, alla fine dell’estate, appare ricoperto da piccole gocce gialle, che verranno infine essiccate all’aria. Esistono circa cinquanta specie di Commiphora ma la più usata per la produzione della mirra è la Commiphora myrrha, diffusa in particolare in Africa. Nell’antichità questa resina naturale era considerata un vero farmaco, utile sia per la salute che per la bellezza grazie al suo elevato potere di conservare l’equilibrio interno di organi e tessuti. Per questo nell’antico Egitto veniva largamente utilizzata nelle note pratiche di imbalsamazione, per conservare in eterno il corpo. Ad essa in India sono attribuite proprietà afrodisiache: è usanza dello sposo profumarsi con la mirra la prima notte di nozze.

Proprietà e benefici Insieme al franchincenso, la mirra è stata una delle prime essenze

odorose utilizzate dall’uomo per usi religiosi, medicinali e cosmetici. Nella medicina cinese venne introdotta nel VII secolo e da allora utilizzata per trattare disturbi come emorragie, dolori e ferite. Recenti studi hanno confermato la sua capacità di fungere da potente analgesico. In passato la mirra era impiegata anche per uso interno per alleviare disturbi gastrointestinali e per le affezioni respiratorie ma oggi il suo utilizzo è principalmente esterno. È possibile trovarla sotto forma di tintura o come olio essenziale, in polvere o come unguento. La si può trovare anche all’interno di prodotti erboristici per la cura della pelle e nei collutori per bocca e gola. La tintura di mirra costituisce un rimedio specifico per gengiviti, piorrea,

afte, stomatiti e tonsilliti; può essere utilizzata anche per la medicazione di abrasioni, ferite, ulcerazioni cutanee, foruncoli ed acne. Il suo olio essenziale, che la compone per il 40%, è invece particolarmente apprezzato per il trattamento di eczemi, dermatiti e micosi. In Africa e nella Penisola arabica, la pasta di mirra è utilizzata come ingrediente per le maschere antirughe. Questa resina aromatica è ottima anche per purificare l’aria degli ambienti domestici e per disinfettare le vie aeree. Protegge dai malanni dell’apparato respiratorio (in particolare quello di chi fuma) ed è preziosa per gli anziani, i bambini e per chi soffre di affezioni cardiache e polmonari croniche. Oltre a depurare l’aria, la mirra svolge un’azione defatigante sulla mente, il suo profumo invita al raccoglimento e alla meditazione.

L’uso esterno di preparazioni a base di mirra è considerato sicuro ma può risultare controindicato in casi di ipersensibilità individuale, in gravidanza e durante l’allattamento. Prima di farne uso è sempre bene consultare il parere del medico o del farmacista di fiducia.

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COME STAI?

GRAVIDANZA E FALSI MITI

È vero che con il flusso mestruale non si resta incinta? Non è esatto. È possibile, anche se non molto probabile, rimanere incinta avendo rapporti sessuali durante le mestruazioni. Gli spermatozoi possono infatti sopravvivere nelle vie genitali femminili fino ad una settimana dopo il rapporto, mantenendo per tutto questo tempo la capacità di fecondare l’ovulo al momento dell’ovulazione. Molte donne sono convinte che praticare sesso durante le mestruazioni le protegga da gravidanze indesiderate. Questa credenza va sfatata. Avendo rapporti non protetti dall’uso di metodi anticoncezionali è infatti possibile concepire anche durante o subito dopo le mestruazioni. Ciò è dovuto alla sopravvivenza degli spermatozoi nelle vie genitali femminili fino a sette giorni dopo il rapporto sessuale. Questo significa che è possibile rimanere incinta se si hanno rapporti sessuali durante il ciclo mestruale e anche poco dopo la fine delle mestruazioni, soprattutto quando il ciclo è breve e l’ovulazione avviene precocemente. È, quindi, essenziale utilizzare metodi anticoncezionali in ogni fase del ciclo mestruale, in modo da evitare gravidanze non desiderate. Inoltre, durante le mestruazioni è maggiore il rischio di contrarre infezioni trasmesse per via sessuale per cui è fondamentale avere rapporti protetti utilizzando il preservativo.

È vero che con il coito interrotto non ci sono rischi? No. Anche con il coito interrotto è possibile rimanere incinta poiché il liquido pre-eiaculatorio, emesso dal pene prima dell’orgasmo, può ugualmente contenere una quantità sufficiente di spermatozoi per fecondare l’ovulo femminile; inoltre, è bene ricordare che questa pratica non protegge dalle infezioni sessualmente trasmissibili. Ancora oggi molte coppie sono convinte che interrompere la penetrazione poco prima dell’eiaculazione sia un metodo efficace per evitare una gravidanza: questa convinzione non ha riscontri su base scientifica. In questi casi il rischio di una gravidanza è legato alla presenza di spermatozoi nelle secrezioni che precedono l’eiaculazione durante un rapporto sessuale. Questa piccola quantità di spermatozoi è in grado di fecondare un ovocita. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che la percentuale di donne che ha avuto una gravidanza indesiderata impiegando il metodo del coito interrotto durante il primo anno di utilizzo, varia dal 4 al 27% a seconda dell’attenzione che si ha nel praticarlo. Inoltre, questo tipo di pratica anticoncezionale non evita la trasmissione di batteri e virus per via sessuale che sono contenuti nel liquido vaginale e pre-eiaculatorio. È, quindi, raccomandabile proteggere sempre i rapporti sessuali utilizzando il preservativo o altri anticoncezionali efficaci piuttosto che affidarsi al coito interrotto.

Fonte: www.issalute.it

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MICROBI DELLA SALUTE

Ecco come li acquisiamo

Il microbioma è un grande alleato della salute. Varie ricerche hanno dimostrato che svolge funzioni fondamentali, come garantire le difese immunitarie e le capacità digestive. Sono ancora scarse, però, le conoscenze su come avvenga l’acquisizione e trasmissione dei batteri e degli altri microbi che compongono il microbioma. Si apre la prospettiva di capire come si ricevano le specie microbiche associate al rischio di malattie cardiovascolari, diabete, cancro e altre patologie. Sappiamo che i primi microrganismi vengono trasmessi dalla madre durante la nascita e i primi mesi di vita, ma un’altra fonte decisiva dei microbi che contribuiscono alla salute sono le persone con le quali si vive a stretto contatto. È quanto è emerso da uno studio internazionale che ha coinvolto diciotto

istituzioni e centri di ricerca di tutto il mondo e pubblicato sulla rivista scientifica Nature, secondo cui molti componenti del microbioma provengono dalle interazioni sociali. Si tratta dello studio più imponente compiuto finora sulla trasmissione del microbioma ed è stato coordinato dal gruppo di ricerca del Dr. Nicola Segata, professore del Dipartimento Cibio dell’Università di Trento e dell’Istituto Europeo di Oncologia. Autrici e autori, infatti, hanno analizzato più di 9mila campioni di feci e di saliva da persone in 20 Paesi di tutti i continenti che sono state incluse nel progetto che aveva lo scopo di individuare come i batteri nei microbiomi si trasmettono tra generazioni (trasmissione verticale) e tra persone che vivono a stretto contatto, come partner, figli, o amici (trasmissione orizzontale). La ricerca ha confer-

COME STAI? 24oreNews 49
Nicola Segata

COME STAI?

La ricercatrice

mato e definito in modo più accurato che la prima trasmissione del microbioma intestinale avviene alla nascita ed è duraturo, tanto che il bagaglio di batteri del microbioma sano ereditati dalla mamma è riconoscibile anche fino agli 80 anni di età. Dall’analisi emerge, poi, che nella popolazione adulta un altro canale di trasmissione dei microbi sono le persone con cui si hanno relazioni strette, come in casa tra partner, figli e figlie o nei rapporti di amicizia. Il gruppo ha poi scoperto che il microbioma orale si trasmette in modo nettamente diverso dal microbioma intestinale. I batteri presenti nella saliva si trasmettono infatti ancora più frequentemente, soprattutto in modo orizzontale: lì la trasmissione da parte della madre è minima. Al contrario, quanto più tempo le persone passano insieme, più batteri esse condividono.

La ricercatrice Mireia Valles-Colomer, che ha tracciato la trasmissione di oltre 800 specie di batteri, racconta: «Abbiamo trovato prove di un’ampia condivisione del microbioma intestinale e orale collegata al tipo di relazione e allo stile di vita. I risultati suggeriscono che le interazioni sociali modellino effettivamente la composizione dei nostri microbiomi. Abbiamo anche scoperto che certi batteri, soprattutto quelli che sopravvivono meglio al di fuori dei nostri corpi, sono trasmessi molto più spesso degli altri. Tra questi ci sono alcuni microbi di cui sappiamo molto poco, tanto che non hanno ancora un nome. Ciò ci spinge a studiarli meglio perché abbiamo ancora molte domande senza risposta sui meccanismi di trasmissione del microbioma da persona a persona e su come questo influisce sulla nostra salute». Spiega Nicola Segata: «Nell’età adulta, le fonti dei nostri microbiomi sono soprattutto le persone con le quali viviamo a stretto contatto. La durata di interazioni come per esempio la convivenza di

studenti o partners, sono, a grandi linee, proporzionali con la quantità di batteri scambiati. In molti casi, però, i batteri possono trasmettersi tra individui che hanno interazioni superficiali e occasionali». Continua: «La trasmissione del microbioma ha implicazioni importanti per la nostra salute poiché alcune patologie non trasmissibili (come le malattie cardiovascolari, il diabete o il cancro) sono riconducibili in parte a una composizione alterata del microbioma. Avere dimostrato che il microbioma umano è altamente trasmissibile potrebbe portare a considerare alcune di queste malattie (normalmente considerate non trasmissibili) comealmeno in una piccola parte - malattie trasmissibili». «Approfondire le conoscenze sulla trasmissione del microbioma può quindi far progredire la comprensione dei fattori di rischio di queste malattie e aprire, in prospettiva, la possibilità di ridurne tale rischio con terapie che agiscano sul microbioma o sulle sue componenti trasmissibili» conclude il Prof. Segata.

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«TAKE YOUR TIME FOR THE ORIGINAL SIGNS»

TORNA A FEBBRAIO IL CARNEVALE DI VENEZIA!

Il Carnevale di Venezia è gioia, seduzione, licenza, trasgressione… in una parola: libertà. Dalle calli cittadine a Piazza San Marco ai maestosi palazzi affacciati sul Canal Grande, tutta la città è in festa e coinvolge i visitatori in un’esperienza unica. Dal 4 al 21 febbraio, calli e campi, strade e piazze torneranno a risuonare di musica e spettacoli per un Carnevale diffuso in tutto il territorio cittadino, dalle isole alla terraferma. Per circa venti giorni, la Serenissima si farà teatro a cielo aperto e scenario diffuso e ideale dove ogni linguaggio e forma artistica sono ammessi. I simboli di terra, acqua, fuoco e aria passano dall’origine all’originalità per diventare un segno unico e imperfetto, espressione dell’io unico e irripetibile. “Take your Time for the Original Signs”

è il titolo dell’edizione 2023. Stravolgimento irriverente e giocoso delle convenzioni, il tema dell’edizione di quest’anno si ispira ai segni delle costellazioni e a quei simboli originali che contraddistinguono il Carnevale veneziano. In questa atmosfera festosa e ancestrale parte l’invito a partecipare tutti insieme al grande e fantastico “Zodiaco” di originalità ed estro del Carnevale più famoso al mondo, ricercando il proprio segno originale in totale libertà di espressione creativa, come manifestazione di identità e affermazione di sé. Un’edizione che ha ancora una volta la firma del Direttore Artistico e scenografo del Teatro La Fenice, Massimo Checchetto e che vedrà anche il grande ritorno delle sfilate dei carri allegorici mascherati su tutto il territorio veneziano.

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L’ITALIA
A cura di SANDRO NOBILI

C arnevale di Venezia

GLI APPUNTAMENTI 2023

Opening Parade. L’acqua sarà ancora una volta al centro del week-end di apertura. Si inizia sabato 4 febbraio, dalle 20 alle 21, con l’Opening Parade che metterà in scena tutti i simboli della tradizione carnascialesca, grazie ad artisti, musica, giochi di luce e colori riuniti in una grande performance galleggiante che sfilerà lungo il Canal Grande, in un’atmosfera festosa e ancestrale. Domenica 5 sarà la volta del tradizionale corteo di imbarcazioni tipiche locali, capitanato dalla mitica “Pantegana”.

Venice Carnival Street Show. I migliori protagonisti del circo-teatro e della clownerie animeranno la città con la loro energica creativa, mondi fantastici e allegria, per tornare a sognare attraverso i segni con leggerezza e invenzione. Il 4 e 5 una grande anteprima diffusa di arte di strada animerà i campi veneziani, il palco di Piazza Ferretto e le altre piazze e vie di Mestre. Sabato 11 e domenica 12 febbraio, e nei giorni della settimana grassa da giovedì 16 a martedì 21 febbraio, sarà in scena una programmazione diffusa spettacoli stanziali di musica, circo-teatro e clownerie che animeranno tutto il centro storico, la terraferma veneziana e le isole della laguna con le loro travolgenti animazioni.

Original Signs. Dopo il successo dello scorso anno, torna all’Arsenale una straordinaria rappresentazione di danza, musica e spettacolo creata per il Carnevale di Venezia e cullata dall’elemento principe di Venezia: l’acqua. Original Signs è una magica parata che trasforma lo spazio acqueo del bacino dell’Arsenale in una emotiva atmosfera surreale. Otto quadri messi in scena da uno spettacolare cast artistico internazionale raccontano l’evoluzione dell’uomo attraverso una continua ricerca comunicativa. Dal corpo che parla ai segni ancestrali della natura, dalla necessità di un contatto con il trascendentale e i suoi simboli celesti fino all’esigenza di esprimersi con i segni dell’Arte in un’esplosione del colore. Uno spettacolo sull’acqua la cui energia creativa scatena i simboli di terra, acqua, aria, fuoco. Lo show fatto di visioni immaginifiche, luci, tecnica e sensibilità, offrirà trenta minuti di pura magia. Gli spettacoli si terranno nei giorni venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 febbraio e da giovedì 16 a martedì 21 con due repliche giornaliere alle ore 18:30 e alle 21.

Le 12 Marie. Sabato 11 febbraio verranno svelate al pubblico le “12 Marie” dell’Edizione 2023 del Carnevale. Le dodici ragazze, di età compresa tra i 18 e i 28 anni e provenienti dalla Città Metropolitana di Venezia, dopo aver partecipato e superato con successo la selezione del 3 febbraio, vestite con costumi storici sfileranno

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lungo il Canal Grande a bordo di gondole per raggiungere Piazza San Marco, dove saranno accolte e presentate al pubblico. In seguito, dopo un intenso programma di appuntamenti e di attività socio-culturali, il lunedì grasso si terrà, come di consueto, la proclamazione delle vincitrici del concorso presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice. La tradizionale presentazione della Maria vincitrice in Piazza San Marco si terrà martedì 21 febbraio.

Original Sinners. Con questo titolo di viene proposto il “Dinner Show & Ball” ufficiale del Carnevale a Ca’ Vendramin Calergi, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter. Sabato 11 e domenica 12 febbraio e dal 16 al 21 febbraio, tra abiti sontuosi e performance artistiche indimenticabili, i “peccatori” si daranno appuntamento nelle magnifiche sale affacciate sul Canal Grande per trasgredire a tavola e, per una notte, dare spazio ai desideri più reconditi.

Il Concorso della Maschera più bella. In Piazza San Marco a Venezia e in Piazza Ferretto a Mestre, verranno allestiti due teatri gemelli per accogliere tutte le maschere che vorranno partecipare all’ormai tradizionale Concorso della Maschera più bella. Le foto delle maschere saranno pubblicate e votate online decretando la vincitrice alla fine di ogni giornata e poi la vincitrice assoluta, al termine della manifestazione. Oltre al set fotografico a 360°, sui palchi si alterneranno anche musica, eventi, artisti, declamatori e incantatori.

Il Carnevale della Cultura. Il Carnevale di Venezia non è solo arte di strada e negli spazi all’aperto. L’arte e il teatro tornano a celebrare il Carnevale con una programmazione di spettacoli negli spazi culturali della Città con la collaudata esperienza del Carnevale della Cultura. Teatri e musei si attrezzano ad ospitare spettacoli, concerti ed eventi per soddisfare anche i palati più esigenti, proponendo un programma declinato sul tema di quest’anno. Tra questi, le aperture straordinarie dei musei del circuito della Fondazione MUVE, oltre alla programmazione proposta dalla Biennale di Venezia e dai teatri cittadini.

Questi sono i principali appuntamenti dell’edizione 2023 del Carnevale di Venezia, a cui si aggiungeranno tante sorprese e altre iniziative musicali e di intrattenimento. Info su www.carnevale.venezia.it

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“VERONA IN LOVE”

WEEKEND NELLA CITTÀ DELL’AMORE

erona è indubbiamente una delle più antiche e belle città italiane che vale la pena visitare in qualsiasi periodo dell’anno. È una città magica in cui arte, storia e cultura si uniscono per regalarci meravigliose emozioni e ricordi. È la città che William Shakespeare ha reso celebre nel mondo con la nota tragedia romantica che la elevò a capitale dell’amore. Da allora Verona è nota per essere la “città degli innamorati” ed è stata lo scenario di una miriade di film e spettacoli teatrali ispirati alla storia di Romeo e Giulietta. Il centro storico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è senza dubbio un luogo ricco di meraviglie e luoghi caratteristici che possono essere

agevolmente raggiunti a piedi con una piacevole passeggiata, costeggiando le sponde dell’Adige, che ci fa rimanere a bocca aperta ad ogni passo. Passeggiando tra i palazzi, le chiese e le piazze della città si incontrano le testimonianze della di una storia lunga duemila anni. Segnata da diverse epoche, Verona racconta con le sue architetture l’avvicendarsi di varie dominazioni: dall’insediamento romano all’età dei comuni, all’epoca della Signoria degli Scaligeri fino alle dominazioni veneziana e asburgica.

La centralissima Piazza Bra è dominata dall’imponente Arena, uno dei monumenti-simbolo della città, tra i più importanti anfiteatri romani meglio conservati (il terzo d’Italia

per grandezza dopo il Colosseo e l’Anfiteatro di Capua). L’Arena di Verona ospita spesso concerti di musica, musical e opere liriche ed è sede ogni anno del Festival dell’Opera, uno dei più famosi festival lirici d’Europa. Durante questo evento, ogni estate, l’Arena si trasforma nel più grande teatro lirico all’aperto del mondo. Sul “Liston”, il largo marciapiede che segue l’andamento di Piazza Bra si affacciano Palazzo Barbieri e il Palazzo della Gran Guardia mentre altri edifici nobiliari ospitano i locali solitamente frequentati da veronesi e turisti. Poco distante, in Via Cappello 23, si trova la famosissima Casa di Giulietta, meta ogni anno di migliaia di visitatori da tutto il mondo. L’eroina di Shakespeare è evocata

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A cura di MOMI SYMON
V

dal balcone nel cortile, aggiunto col fantasioso restauro del 1935, e con una statua in bronzo che la ritrae. Nelle sale è stata anche allestita una mostra di incisioni d’epoca che hanno per soggetto la storia dei due amanti e mobili e costumi utilizzati per il noto film di Franco Zeffirelli, del 1968.

Piacevole è anche passeggiare in Piazza delle Erbe, la più antica piazza di Verona che sorge sul vasto spazio rettangolare del foro romano. La piazza è il vero cuore cittadino, animato dal mercato nelle bancarelle dei “piassaroti”, dal passeggio continuo di veronesi e turisti, con in sottofondo le chiacchiere ai tavolini all’aperto dei bar. Per fare un salto nel passato, nel periodo di massimo splendore del-

la Signoria Scaligera basta andare in Piazza dei Signori. Raccolta, armoniosa, ritmata da archi di portici e portali, è uno dei luoghi più suggestivi e una delle più belle “cartoline” di Verona. Sulla piazza si affacciano il Palazzo della Ragione, il Palazzo del Capitanio, il Palazzo della Prefettura e la Loggia del Consiglio. Proprio la Loggia è una delle più felici invenzioni del rinascimento veronese. Le statue sul coronamento celebrano i veronesi illustri di epoca romana, da Catullo a Plinio, Emilio Macro, Vitruvio e Cornelio Nepote, in un racconto plastico della gloriosa storia cittadina. Meritano una sosta anche il Duomo, al cui interno è conservata la famosa pala del Tiziano, e poco lontano la Basilica

VERONA IN LOVE

“Se ami qualcuno portalo a Verona” è lo slogan della manifestazione Verona in Love che ogni anno viene organizzata verso la metà di febbraio, durante la settimana di San Valentino. Quest’anno si svolgerà dal 10 al 14 febbraio con tante speciali iniziative alla scoperta dei luoghi della cultura della Città dell’Amore. Manifestazioni per le coppie sono organizzate in Piazza Brà, davanti alla millenaria Arena. Verona vive l’amore nei suoi luoghi più suggestivi insieme a tantissime realtà della città, teatri, musei, biblioteche, piazze, attività commerciali, ristoranti insieme in un programma ricchissimo di appuntamenti ed emozioni. Immancabile in Piazza dei Signori il suggestivo market a forma di cuore dedicato ai gusti, ai profumi e alle manifestazioni dell’amore; e poi degustazioni di cioccolato, cene romantiche nei ristoranti e trattorie, spettacoli nei teatri, feste nei locali più alla moda e nelle discoteche.

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Verona

di Santa Anastasia e il Teatro Romano. Da non perdere anche la visita alla Basilica di San Zeno e Castelvecchio, l’antico maniero fatto erigere nel XIV secolo da Cangrande II della Scala, attualmente sede del Museo Civico di Verona. Una città attraversata da un fiume ha sempre qualcosa di speciale e lo si può capire dalle rive o dall’inevitabile presenza di ponti. I ponti di Verona sono un must da vedere e un ottimo esempio di co -

erona

me queste strutture possano diventare attrazioni e opere d’arte per una città che si sviluppa attorno a un corso d’acqua. Oggi ci sono 7 ponti a Verona e di essi il più antico è il Ponte Scaligero, un imponente ponte medievale conosciuto anche come Ponte di Castelvecchio. Lungo più di 120 metri, è caratterizzato da una parte inferiore in marmo bianco e una parte superiore in cotto. Un altro ponte molto noto a Verona è il Ponte Pietra, l’unico ponte

romano rimasto in città. Verona non è solo una città ricca d’arte e cultura, ma è anche la meta ideale per sbizzarrirsi con gli acquisti. Via Mazzini collega Piazza Bra e Piazza delle Erbe ed è la via dello shopping per eccellenza. Una sequenza ininterrotta di eleganti negozi tra le cui vetrine dove poter curiosare e trovare una vasta scelta di articoli: dall’abbigliamento alla profumeria, dai tessuti pregiati ai libri d’epoca e tanto altro.

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SCOPRI L’ITALIA/V
Sopra: il Duomo; l’interno della Basilica di Santa Anastasia e il Teatro Romano; sotto: la statua di Dante nella Piazza dei Signori; a destra: il Ponte Scaligero

AGENDA ITALIA

CARNEVALI D’ITALIA 2023

Il Carnevale è alle porte e quest’anno finalmente tornano tanti appuntamenti in giro per l’Italia fra colori, magie e divertimento. Ecco quali abbiamo scelto i per voi.

CARNEVALE

DI VENEZIA

4- 21 FEBBRAIO

Il Carnevale più famoso d’Europa quest’anno avrà come tema “Take your Time for the Original Signs” e sarà all’insegna della libera espressione e della creatività. La città sull’acqua ancora una volta si riempirà di colori, musica e maschere. Calli, campi, strade e piazze saranno il teatro per la tradizionale sfilata dei carri allegorici, all’Arsenale tornerà il suggestivo show sull’acqua, i musei ospiteranno spettacoli e concerti e non mancherà la tradizionale presentazione delle “12 Marie”. www.carnevale.venezia.it

CARNEVALE DI CENTO

5-12-19-26 FEBBRAIO

E 5 MARZO

Dopo tre anni di oblio, torna la versione invernale del Cento Carnevale d’Europa, l’unico al mondo gemellato con il famoso Carnevale di Rio de Janeiro. Cento si prepara così ad un mese di grande festa, che si svolgerà nel periodo 512-19-26 febbraio e 5 marzo e vedrà i Giganti di cartapesta contendersi il titolo di miglior carro 2023 lungo il suggestivo rettilineo di Corso Guercino. www.carnevalecento.com

CARNEVALE DI VIAREGGIO 4-25 FEBBRAIO

Torna anche il Carnevale di Viareggio, quest’anno in una edizione speciale per il suo 150° anno, con la cerimonia di inaugurazione e alzabandiera per poi dare il via agli attesi Corsi Mascherati sui Viali a Mare. Una festa che torna a pieno regime dopo le restrizioni Covid degli scorsi anni. I giganteschi carri allegorici in cartapesta sfileranno, oltre al 4 febbraio, sempre sui Viali a Mare anche nelle giornate del 12, 16, 19, 21 e 25 febbraio. viareggio.ilcarnevale.com

CARNEVALE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO 12-19 FEBBRAIO

A San Giovanni in Persiceto si celebra uno dei Carnevali più famosi dell’Emilia Romagna che quest’anno raggiunge la sua 148a edizione, risale infatti al 1874. Le origini dell’antica festa si rifanno alla figura di Bertoldo: maschera tipica che rappresenta un rozzo e arguto contadino protagonista dell’opera “Le sottilissime astuzie di Bertoldo”. carnevalepersiceto.it

CARNEVALE DI IVREA

16-21 FEBBRAIO

Ad Ivrea si festeggia il più antico Carnevale storico d’Italia: pensate che la manifestazione affonda le radici nei riti che si celebravano alla fine del ’700. Fra gli eventi più caratteristici c’è la spettacolare “Battaglia delle Arance”, che ricorda la storica ribellione del popolo dalla tirannia e si svolge per 3 giorni nelle principali piazze cittadine. Non mancano poi il suggestivo corteo storico pieno di personaggi del passato, come la Vezzosa Mugnaia, il Generale e il Magnifico Podestà, così come gli appuntamenti col gusto fra “Fagiolate”, “Polenta e Merluzzo” e tante altre delizie tipiche. www.storicocarnevaleivrea.it

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GUNTHER DEBUTTA SU NETFLIX

Mercoledì 1 febbraio, alle ore 9, comincia la grande avventura mondiale di Gunther, il cane più fortunato e anche il più ricco del mondo. A quell’ora infatti, la rete mondiale Netflix manda in onda la prima di quattro puntate della serie “Gunther’s millions”, ovvero i milioni di Gunther III. Il cane pastore di Pisa al quale la contessa Carlotta Liebenstein, tedesca, in punto di morte nel 1991, lasciò una grandiosa eredità, allora di 187 miliardi delle vecchie lire ed oggi valutata più o meno 400 milioni di dollari, calcolati grazie agli interessi e agli utili generati dagli investimenti fatti dal tesoriere e presidente della Fondazione intestata al cane e, proprietario di Gunther, il dottor Maurizio Mian. «L’autore e il regista del programma, Emilie Dumay e Aurelien Leturgie - spiega Maurizio Mian - hanno lavorato per due anni, dagli Stati Uniti all’Italia fino alle Bahamas girando

mezzo mondo, per concludere questa serie televisiva. Sempre sulle tracce mie e di Gunther, che siamo molto girovaghi. Erano rimasti affascinati dalla notizia del cane miliardario e ricchissimo e volevano scoprire tutta la verità. Un’indagine a tutto tondo, con interviste e scene ricostruite dei momenti salienti della vita mia e del cane. Se ci siano riusciti lo potranno dire gli spettatori, che mi hanno detto essere moltissimi dagli Stati Uniti, al Sudamerica, all’Asia. Questo è il grande segreto di Gunther. Lui vive da nababbo, investe nello sport dove acquista squadre di calcio e nella musica coi dischi. Ma soprattutto i soldi ci sono, come hanno accertato gli inviati della Associated Press che hanno saputo dal presidente della banca di Gunther che i soldi ci sono e sono a sua disposizione». In occasione della prima messa in onda a Los Angeles, Netflix ha organizzato un grande party ed ha effettuato anche una diretta in collegamento con Pisa, dove Maurizio Mian e il cane Gunther VI, ultimo discendente del primo, in uno studio, hanno assistito alla festa e hanno salutato tutti i fan del mondo. Là erano circa le 19 e la grande serata stava per cominciare. «La direzione del network - dice Mianmi è sembrata molto soddisfatta. Nei quindici giorni precedenti alla messa in onda, infatti, avevano già totalizzato 3 milioni e mezzo di richieste. Insomma il nostro bel cagnone ha sfondato. Ora non ci resta che presentargli una degna compagna, come si conviene a un signor cane, un ricchissimo single ereditiere…».

24oreNews CINEMA&SERIE TV
A cura di FRANCESCA BASTONI
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Credit New Reporter Press
Photo

RAFFAELLO TRA GLI STERPI

“Anche una lettera non spedita può lasciare il segno”. Rinnovando il testo e l’analisi della celebre lettera a Leone X (1519-1520), questo libro individua in essa l’origine della moderna tutela del patrimonio culturale. La lettera che non fu mai completata né mai raggiunse il destinatario, continua a sollevare interrogativi e dubbi. Quale fu la parte di Raffaello e quale il ruolo del Castiglione? Perché tante correzioni e varianti nei manoscritti? Si può identificare il gioco delle parti fra i due co-autori? A chi spetta l’idea di ricostruire in disegno Roma antica e di tutelarne i monumenti? Al Papa, a Raffaello o a Castiglione? Il lettore troverà in questo libro non solo il testo critico dei due principali manoscritti ma anche un confronto sinottico e genetico, che evidenzia la stratificazione di bozze, correzioni, versioni alternative, individuando in parallelo sia la stesura del Castiglione sia la forma testuale su cui Raffaello lavorò negli ultimi mesi di vita.

Salvatore Settis e Giulia Ammannati (Skira)

LA PORTALETTERE

Italia, anni Trenta: un paesino del Sud, una donna del Nord. Un incontro che cambierà entrambi. Senza volerlo - ma soprattutto senza che il paese lo voglia - la portalettere Anna, cambierà molte cose, nel paese di Lizzanello. Un’emozionante storia d’amore e di riscatto.

Francesca Giannone (Edizioni Nord)

OMBRE

Il nuovo romanzo di Marco Vichi è anche una nuova, sorprendente avventura. È quello che accade a Luigi, un raffinato editore fiorentino, che un giorno si trova proprio in questa tempestosa situazione, carica di mistero. E diventa il primo attore di una trama che lo porterà sulle tracce di una donna mai dimenticata.

LA DISPERATA RICERCA D’AMORE DI UN POVERO IDIOTA

La tecnologia può aiutarci a trovare l’anima gemella? Il protagonista del nuovo romanzo di Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif) è così disperato e solo che, prima di compiere quarant’anni, decide di partecipare alla sperimentazione di una nuova App, in grado di abbinare le affinità tra le persone. Arturo è alla ricerca delle sette anime gemelle scelte per lui da un nuovo algoritmo. Esiste l’anima gemella? Ed è una sola oppure sono tante? Un viaggio attorno al mondo cercando l’amore.

PIF (Feltrinelli)

CI SONO MANI CHE ODORANO DI BUONO

Sara nel suo primo romanzo dà vita a una periferia simbolo delle fragilità e delle contraddizioni di tante periferie italiane: vite silenziose che lottano ogni giorno per trovare il proprio posto nel mondo. Anime fragili ma resistenti che imparano a costruire, le une per le altre, un porto sicuro.

Sara Gambazza (Longanesi)

24oreNews LIBRI
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NERELLO MASCALESE Il principe dei vitigni dell’Etna

“E

tna fumoso, colonna del cielo, perenne nutrice di fulgida neve, tra le cui latebre rigghiano fonti purissime d’orrido fuoco”. Con questi versi il poeta greco Pindaro esprimeva nel V sec. A. C. la sua ammirazione ed il suo profondo rispetto per quel fenomeno della natura che è tutt’oggi il monte Etna. La montagna, definita dagli abitanti del luogo “idda” che in siciliano significa “Lei, la Grande Madre”, ha per secoli generosamente fornito ai suoi conterranei grandissime opportunità di sviluppo e lavoro con i suoi giardi-

ni, i suoi boschi, le neviere e infine i vigneti che hanno costituito una multiforme ricchezza e un ineguagliabile contribuito alla diffusione della cultura di questo magnifico territorio. Dalla calda e immortale terra del fuoco nasce il Nerello mascalese, un rosso profondo, minerale e di grande finezza, che negli ultimi decenni ha conquistato il mercato. È il principe assoluto del territorio etneo, perché è in grado di racchiudere l’energia vitale ed esprimere tutta la potenza, l’eleganza e la maestosità del vulcano attivo più grande d’Europa. La diffusione di questo vino nella provincia etnea risale al 1543, anno in cui Carlo V concesse al vescovo Caracciolo la “promozione” della piana di Mascali, da cui prende il nome la contea. Il prelato concesse questi terreni in usufrutto ai viticoltori della zona contribuendo alla diffusione della varietà dell’uva locale e della viticoltura in generale. In questo territorio aspro e selvaggio grazie alle aree laviche, si sviluppano elementi e nutrimenti ricchi, adatti alla produzione del vitigno Nerello mascalese (detto an-

Il vinile che abbiniamo alla degustazione del Nerello mascalese è “Avalon”, ottavo ed ultimo album del gruppo britannico dei Roxy Music, capitanati da Brian Ferry alle tastiere e voce, Andy Mackay al sassofono e il mitico chitarrista Phil Manzanera. Prodotto nel 1982, l’album è rimasto in classifica The Official Charts del Regno Unito per ben 53 settimane. Un album raffinato da cui sono stati estratti 3 singoli: Avalon, More than this e Take a chance with me. Un ottimo compagno di viaggio quindi, durante tutta la degustazione del Nerello mascalese.

C.I. NERELLO MASCALESE

Colore: rosso ciliegia, tendente al granato

Profumo: sentori di liquirizia, spezie e frutta a bacca rossa

Sapore: in bocca è intenso e tendenzialmente asciutto sul finale

Bicchiere: va servito in bicchieri ampi

Temperatura: 16-18°

Abbinamenti: risotti ai funghi, carni rosse, sughi di carne, polpette, grigliate, carne di cavallo alla brace, salsiccia di suino nero, formaggi stagionati

che Nerello o Niruddu mascalisi) a bacca nera che cresce prevalentemente sull’Etna, nella città metropolitana di Catania e nella zona di Torre Faro, frazione del comune di Messina. Coltivato tra i 350 e 1.000 metri s.l.m., la sua vigna è a forma di alberello, anche se la forma di allevamento più attuale è il cordone speronato.

24oreNews VINI & VINILI
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VIA MONTENAPOLEONE 3, MILANO

Articles inside

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GUNTHER DEBUTTA SU NETFLIX

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AGENDA ITALIA CARNEVALI D’ITALIA 2023

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C arnevale di Venezia

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«TAKE YOUR TIME FOR THE ORIGINAL SIGNS»

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COME STAI?

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MICROBI DELLA SALUTE Ecco come li acquisiamo

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GRAVIDANZA E FALSI MITI

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LA MISTERIOSA MIRRA CONOSCIAMOLA MEGLIO

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AMICI A QUATTROZAMPE CINQUE BUONI PROPOSITI PER IL 2023

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IL CAVALLO IN INVERNO

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HI-TECH

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LE TEMPESTE GEOMAGNETICHE

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E GLI “AVVOCATI DEL FUTURO”

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Puerto Escondido

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PUERTO ESCONDIDO “IL PARADISO NON PUÒ ATTENDERE”

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PORTRAIT UN NUOVO “TESORO” A MILANO

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“CORTECCIA” CRISTIANO TOMEI APRE A MILANO

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IN MOSTRA MILANO

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MILANO FEBBRAIO

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DAWSON / DUATO / KRATZ / KYLIÁN

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Il freddo non ferma la solidarietà romana

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Prima tappa Varesea

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BREITLING TOP TIME DEUS LIMITED EDITION

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VOLKSWAGEN ID. BUZZ REMAKE DI UN SUCCESSO

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MILANO FASHION WEEK A/I 2023-2024

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VACANZE SULLA NEVE

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IL PICCOLO PRINCIPE

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I ROMANISTI CENACOLI E VITA ARTISTICA DA TRASTEVERE AL TRIDENTE (1929 - 1940)

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ERCOLE DE’ ROBERTI E LORENZO COSTA RINASCIMENTO A FERRARA

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PERSONAGGIO/Drusilla Foer

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DRUSILLA FOER «LA MIA VITA ELEGANZISSIMA»

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LA LEGGENDA DI CASTEL DELL’OVO

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