L'ALTRO GIORNALE Sambonifacese Maggio 2015

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ANNO XXX - N.05 MAGGIO 2015 - stampato il 11/05/2015

SAMBONIFACESE

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Veneti al voto nella giornata di domenica 31 maggio. I cittadini potranno votare dalle 7.00 del mattino alle 23.00. Sette i candidati alla Presidenza della Regione Veneto, appoggiati da almeno 20 liste, per conquistare Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia. In corsa Luca Zaia, governatore uscente della Lega Nord, appoggiato da cinque liste. Tra gli antagonisti più accreditati Alessandra Moretti, per il centro sinistra, con cinque liste, e Flavio Tosi, il sindaco di Verona protagonista della rottura con il Carroccio, forte di sei liste. Corrono da soli Jacopo Berti del M5S, Alessio Morosin per Indipendenza Veneta, Laura Coletti Di Lucia per la lista "L’Altro Veneto. Ora Possiamo!" e Sebastiano Sartori per Forza Nuova.



le vostre

Lettere GIORNALISMO

Maggio 2015

SOLIDARIETÀ

“Schiavi delle ideologie” “Gli amici del Togo” Caro Direttore, ho notato che nelle edicole, tutti i santi giorni, sono esposti due quotidiani che si distinguono in modo particolare nell’esercizio di critica all’attuale governo. Ed è chiara, dai titoli sparati in prima pagina, l’ideologia di base che li ispira e la sua provenienza. Tempo perso quindi scorrere poi il testo, perché si capisce in anticipo dove andranno regolarmente a parare. Sono giornali, questi, che portano un nome differente, ma posso dire che uno è la fotocopia dell’altro. Chi legge distrattamente se li trova insieme, neanche si accorge di aver cambiato testata. Io credo che gli autori degli articoli non abbiano alcuna idea su cosa scrivere il giorno prima. Allora aspettano le novità da Roma e in base a quelle prendono lo spunto per pubblicare. Per parlare in modo negativo, naturalmente. Vedono sempre quello che non va, o meglio, con strane logiche interpretative Direttore Responsabile: tentano di mostrare le cose Rosanna Pancaldi solo in questo senso. Qualche Servizi Fotografici e consulenza Grafica esempio: “Ideata una tassa Mario Franchino sulle tasse”. Oppure: “Il 730 Società Editrice: precompilato è una fregatuL’Altro Giornale s.r.l ra”. E ancora: “Renzi ci tarRedazione: tassa peggio di Monti”. Potrei Viale dell’Industria, 22 37029 continuare all’infinito con SAN PIETRO IN CARIANO (VR) questa solfa: si martella come Tel. 0457152777 succede con gli spot pubbliciFax 0456703744 tari. Nulla mai di costruttivo articoli@laltrogiornalevr.it sulle loro pagine o di originaAbbonamenti: le. Non esiste l’articolo svin10 euro annui colato dalla critica compiaC.c postale n° 81285140 ciuta e fine a se stessa. Il resto intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 – quello che non riguarda la Settimo di Pescantina politica – è dedicato al gossip, ma quello pruriginoso. Alla Concessionaria Pubblicità: fine, a chi legge, non rimane Studio Immagine in testa altro che quel solletico Tel. 045.7611777 che può far piacere ad un Stampa: certo tipo di mentalità. FDA EUROSTAMPA srl Domanda retorica chiedersi Via Molino Vecchio, 185 chi tiene in piedi questi due 25010 BORGOSATOLLO (BS) giornali mantenendo a libro paga i propri scribacchini. Numero chiuso il 11 - 05 - 2015

Giordano Salzani

Dal 2009 l'Associazione Amici del Togo ONLUS, fondata nel 2002 da tre veronesi, sostiene il Villaggio della Gioia, realtà diretta da Suor Elisabetta Scaglioni, missionaria originaria di Mantova. Il Villaggio, situato nella città di Atakpamé in Togo, è una sorta di grande famiglia affidataria che accoglie bambini e neonati orfani o in stato di abbandono. Suor Elisabetta e tutto il personale (circa una quarantina di persone del posto, stipendiate dalla Onlus), oltre a prendersi cura di tutti i bisogni primari dei loro piccoli ospiti, si preoccupano anche della loro educazione e formazione. «Questi futuri cittadini togolesi - racconta la Presidente dell'Associazione Tosi Silvana - sperimentano l'amore che solo una famiglia può dare, e che purtroppo la loro famiglia d'origine non riesce a trasmettere per vari motivi». I bimbi sotto i 5/6 anni rappresentano la maggioranza al Villaggio, ma non mancano i più grandi, ognuno dei quali porta con sé le difficoltà derivanti in gran parte dai loro repressi bisogni affettivi ed educativi. Tantissime sono le storie che potremmo raccontare, e nuovi bimbi, piccoli o grandi, bussano alla porta quasi quotidianamente. Il

Villaggio per far fronte a tutte queste richieste sta cercando di espandersi, ma le spese sono tante, tra cibo, vestiario, medicinali, invio tramite container del materiale raccolto in Italia, spese doganali e di trasporto…Proprio per questo il contributo, anche minimo, di ogni persona e veramente prezioso». Per chi volesse sostenere l'Associazione e il Villaggio della Gioia può farlo in vari modi. Può decidere di destinare il 5 per mille dell’imposta sul reddito alla Onlus: in sede di dichiarazione dei redditi è sufficiente apporre la propria firma, con l’indicazione del codice fiscale dell'Associazione 93153800235 nell’apposito riquadro dedicato alle ONLUS (organizzazioni non lucrative di utilità sociale). Oppure può contribuire con versamento su conto corrente postale n. 37320421, oppure con bonifico bancario intestato a Associazione Amici del Togo ONLUS (coordinate iban IT 32 V 05018 12101 000000107147) specificando nella causale Villaggio della Gioia. Per saperne di più: www.amicideltogo.it; Associazione Amici del Togo Onlus

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SAN BONIFACIO

“Defibrillatori. Perchè” E’ dal 2009 che nelle scuole superiori di San Bonifacio il nostro Gruppo Avis fa promozione alla cultura della donazione e alla solidarietà, senza trascurare di parlare di educazione alla salute e di un corretto stile di vita. I nostri interventi annuali, interessano le classi V°, coinvolgendo circa 400 alunni per lo più maggiorenni degli istituti: Dal Cero, Guarino Veronese e San Gaetano. Tutto questo per invogliare, con una scelta consapevole, coloro che vogliono diventare nuovi donatore di sangue ed emoderivati. I risultati ottenuti negli anni, sono stati sempre in crescendo, partendo da circa 15 nuovi aspiranti donatori, per istituto, fino ad arrivare, nell’anno scolastico passato ad una media di circa 30 nuovi aspiranti donatori, sempre per istituto. L’intervento che eseguiamo nelle scuole si sviluppa in una presentazione sintetica della nostra associazione, nella visione di un DVD e il successivo dibattito per chiarire ed approfondire le tematiche svolte , con la presenza del Presidente della sezione AVIS di San Bonifacio , Stefano Lapolla , del referente scuola Giovanni Ruggeri , e di un medico del centro trasfusioni dell’ULSS 20 di Verona. Alla fine dell’incontro vengono dati agli alunni del materiale informativo e dei gadgets a ricordo del nostro incontro. L’attività nella scuola è completata con gli incontri con le classi V° delle scuole primarie e le classi III° della scuola secondaria di primo grado. Negli ultimi anni, in seno al nostro Direttivo è nata la consapevolezza, che pur essendo tanta e qualitativamente valida l’attività svolta, visti i risultati ottenuti, con un crescente numero di nuovi aspiranti donatori, di fare qualche cosa in più , di lasciare un ricordo tangibile e duraturo nelle scuole del nostro territorio. Da ciò è scaturita la volontà di regalare alle tre scuole superiori un defibrillatore. Per attuare questo desiderio, la nostra associazione ha contribuito insieme a privati e società a raccogliere la cifra necessaria. Ebbene ci siamo riusciti , e sabato 7 marzo presso il Cinema Teatro Centrale di San Bonifacio, alla presenza dei Presidi degli Istituti, Dal Cero, Guarino Veronese e San Gaetano, con una rappresentanza di studenti, c'è stata la cerimonia per la consegna dei tre defibrillatori. Un ringraziamento al mio direttivo che ha preso a cuore questa iniziativa e un plauso sincero e particolare a Giovanni Ruggeri , instancabile promotore del progetto scuola nel nostro comune. Stefano Lapolla Presidente Avis della sezione comunale di San Bonifacio


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L’INAUGURAZIONE. La struttura è stata creata dai comuni di San Giovanni Ilarione, Vestenanova e di Roncà

Nuovo mercato Cerasicolo La Val d’Alpone applaude Lo scorso 22 aprile nella zona industriale di San Giovanni Ilarione è stato inaugurato il nuovo mercato cerasicolo della Val d’Alpone creato dai comuni di San Giovanni, Roncà e Vestenanova. Alla serata erano presenti il sindaco di San Giovanni Ellen Cavazza, quello di Roncà Roberto Turri e quello di Vestenanova Edo Dalla Verde, il presidente dell’associazione comitato cerasicolo Val d’Alpone Antonio Rivato, il direttore del nuovo mercato Antonio Stoppele e il presidente di Vignola Andrea Bernardi oltre a centinaia di cerasicoltori del territorio. .«Il mercato vuole valorizzare i coltivatori della zona e li ringrazio per la numerosa presenza che si è avuta» - commenta Ellen Cavazza. «La creazione di un nuovo mercato era una richiesta che preveniva dai cittadini ed è per questo che siamo qui presenti all’inaugurazione – aggiunge Edo Dalla Verde -. Come sindaci abbiamo lavorato insieme in modo entusiastico e il mercato è stata la prima occasio-

ne in tal senso. Abbiamo creato e registrato un marchio per la ciliegia della Val d’Alpone che unisce le tre amministrazioni, ora aspettiamo i risultati dei nostri sforzi». «Il mercato cerasicolo si trova a San Giovanni ma già dal nome cioè Val d’Alpone si capisce che vuole coinvolgere tuta la valle ma anche la val d’Illasi e la valle di Chiampo perché pensiamo che sia un’opportunità da cogliere per tutti – continua il sindaco Turri -. Il mercato inizierà da quando ci saranno le prime ciliegie e siamo arrivati a ciò dopo le richieste dei cittadini. Abbiamo cercato un luogo adatto e così abbiamo trovato questo

capannone che è il meglio che potevamo immaginare perché è molto ampio quindi si può gestire l’attività in modo agevole, è chiuso quindi si è protetti dalle intemperie e dal caldo così le ciliegie deperiscono meno. Per non avere problemi saranno create delle regole chiare rivolte ai produttori e ai commercianti». «Il mercato sarà organizzato il meglio possibile – puntualizza Antonio Stoppale -. Le nostre confezioni saranno di quattro tipi diversi in base alla grandezza. I controlli saranno molto rigorosi perché solo con un prodotto bello e ben lavorato si può ottenere un prezzo maggiore sul merca-

«La legge sull'affido familiare degli anziani costituisce un salto di qualità per la già grande civiltà dei veneti». Così Stefano Valdegamberi, Consigliere regionale, descrive il significato della proposta di legge che egli ha portato avanti in prima persona, a volte non senza difficoltà, negli ultimi anni e che è sfociata in un provvedimento normativo approvato solo qualche settimana fa dal Consiglio regionale. «Con questa legge - spiega - si consente a molti anziani soli e abbandonati di ritrovare una famiglia affidataria che li prenda in carico. Quello sull'affido familiare è un testo normativo che vuole vincere l'isolamento in cui versano sempre più persone della terza età, creando un contesto di garanzia e di tutela attorno a loro e dando loro la possibilità di riscoprire il calore e l'affetto di una famiglia affidataria, senza farli vivere racchiusi fra le fredde mura di un ospizio. D'altro canto ora si potrà impostare un nuovo welfare basato sul recupero dei valori della comunità familiare, con notevole risparmio di risorse pubbliche e con una maggiore umanità». La legge prevede, grazie all'istituto giuridico dell'affido, di poter fare con l'anziano ciò che oggi avviene con i minori: egli potrà decidere di affidarsi a "nuove famiglie" o comunità che con affetto e cura lo accompagnino, temporaneamente o in via definitiva, nella sua vecchiaia. Il tutto sotto il controllo e la vigilanza delle strutture pubbliche che devono garantirlo nei confronti di ogni possibile abuso o raggiro. «Più comunità e meno individualità dev'essere il motto del nuovo welfare - conclude Valdegamberi -. Un programma che l'innovativo progetto approvato oggi, che è stato redatto grazie anche al contributo dell'associazione 'Anziani a casa propria onlus' di Padova, sicuramente permette di mettere in pratica». Stefano Valdegamberi, che è stato Assessore regionale ai Servizi sociali fino al 2010 e che ha portato avanti la proposta di legge in veste di Consigliere, intende vigilare sull'applicazione della nuova norma, essendosi ricandidato al Consiglio, con la lista del presidente uscente Luca Zaia.

Ellen Cavazza

Roberto Turri

Edo Dalla Verde

to. Non sarà tollerata merce avariata e fuori calibro perché la ciliegia deve essere appetibile e sana. La commercializzazione delle ciliegie confezionate sarà divisa da quella delle ciliegie sciolte e ogni commerciante avrà un posto assegnato per parcheggiare il mezzo, una postazione all’interno del capannone e i suoi acquisti saranno trasportati nel suo mezzo dagli operatori del mercato». «Il nostro Consorzio è tra i più grandi d’Italia

ed è nato nel 1965: quest’anno compie 50 anni e io vi collaboro dal 1982 – conclude Bernardi -. Le nostre varietà autoctone stanno per diventare un presidio slow food: tutti i prodotti con il marchio Vignola sono tracciabili a garanzia del produttore e del consumatore. A seguito delle perdite registrate a causa delle forti piogge negli scorsi anni, abbiamo deciso di coprire una parte dei ciliegi in modo da preservarli dai problemi ambientali

in fioritura e quando ci sono i frutti. Inoltre ogni agricoltore dà un piccolo contributo al mercato: si riescono così a pagare i controlli, l’assistenza ai cerasicoltori, a fare marketing e campagne promozionali oltre a mantenere un campo sperimentale, dove proviamo tutte le varietà di ciliegie per indicare poi ai produttori quali sono da piantare e quali no e facciamo marketing e campagna promozionale». Maria Grazia Marcazzani


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SOAVE. Delibera approvata dal Sindacco e dalla maggioranza, ma l’opposizione protesta

Cessioni al Consorzio Secco botta e risposta Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Nel corso dell'ultimo consiglio comunale di Soave, la maggioranza e il Sindaco Lino Gambaretto, hanno approvato una delibera che impegna il Comune a cedere al Consorzio le valli, le proprie competenze in materia di appalti e forniture. La proposta non ha trovato d'accordo il gruppo di opposizione. «È una follia – ha esordito il consigliere Matteo Pressi -. Nella delibera c'è scritto che sarà il consorzio a nominare le commissioni giudicatrici, a scegliere i criteri e le regole di gara. L'unica cosa che rimane al Comune è l'obbligo di pagare il conto per questi "servizi", c'è scritto nero su bianco. Vorrei sapere, dove sta il vantaggio per i cittadini». Nelle intenzioni della maggioranza, questo nuovo sistema dovrebbe garantire dei risparmi, mentre Pressi puntualizza: «ho chiesto

pubblicamente in consiglio se qualcuno aveva delle previsioni sui risparmi: nessuna risposta. È una presa in giro, non hanno uno straccio di conto. La verità è che non ci saranno risparmi, c'è solo la volontà politica di far transitare gli appalti dal Consorzio presieduto da Giuliano Zigiotto. Il Consorzio è nato per gestire le fognature mentre oggi fa finanza creativa, energia con i pannelli solari, smaltisce rifiuti di ogni genere a ridosso dell'abitato di Castelletto senza che nessuno si muova per difendere i nostri cittadini. Insomma, qualunque cosa purché ogni mese si possa pagare lo stipendio ai politici che lo presiedono. È un ente inutile: non si capisce perché Gambaretto voglia affidargli i nostri appalti. La legge dice – aggiunge ancora Pressi - che c’è tempo fino alla fine dell’anno per fare una centrale unica degli appalti ma nessun comune si è mosso

Lino Gambaretto

Matteo Pressi

e non c'è scritto da nessuna parte che bisogna andare per forza col Consorzio e questa fretta è ingiustificata, si può procedere anche con accordi tra singoli comuni. Il Sindaco abbia il coraggio di dire che, in assoluta autonomia, ha scelto il Consorzio». «Non ho niente da dire sul contenuto della delibera ed

è già detto in consiglio – ribatte il sindaco Lino Gambaretto -Unico rammarico è che il consigliere Pressi non perde l'occasione per ricordarci come lui intende fare opposizione. L'importante è gettare gratuitamente fango addosso alla maggioranza. Lascio ai lettori ogni valutazione».

COSTEGGIOLA / LAVORI DI PULIZIA DELLA VALLE Stanno per terminare a Costeggiola i lavori di pulizia della valle di scolo effettuati dal consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta in collaborazione con l’amministrazione comunale, per la tutela della sicurezza della frazione e delle sue campagne. «Sono purtroppo passati molti anni dall’ultimo efficace intervento su questa importante arteria consortile ed erano evidenti i punti critici su cui intervenire - commenta il vicesindaco e assessore alla tutela del territorio di Soave, Gaetano Tebaldi -. Era da qualche tempo che gli abitanti di Costeggiola sollecitavano i lavori, vista la precarietà del fossato. È giusto riconoscere che tutti i frontisti hanno capito l’importanza dell’intervento da fare e, fin da subito, hanno collaborato con le istituzioni nel togliere dall’area ancoraggi, piante, recinzioni, oltre che accettare sulla loro proprietà il materiale scavato».

SOAVE / ARRIVANO I FONDI REGIONALI La Regione Veneto ha recentemente stanziato 22 milioni di euro da suddividere tra 28 comuni veronesi. Tra questi anche Soave che ha ricevuto 1.084.000 euro. «Tali fondi serviranno per la riqualificazione energetica del palazzetto dello sport per una spesa di 284.000 euro e le due scuole con un costo di 800.000 euro – afferma l’Assessore allo sport e all'edilizia sportiva Vittorio Iannotta -. Una boccata di ossigeno per i soavesi che vedranno riqualificati edifici destinati alla futura popolazione del paese e porgo un sentito ringraziamento all'assessore Regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti per il suo impegno e disponibilità che in tutti questi anni ha sempre dimostrato nei confronti della comunità di Soave. Fatti e non chiacchiere: questa è la vera politica costruttiva».

SOAVE / RACCOLTA TAPPI DI SUGHERO E RICICLO Dal mese scorso tutte le attività commerciali del comune di Soave potranno con un piccolo gesto dare un contributo a un progetto importante. Il Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero insieme al Comune di Soave, Ser.it, Amia e Rilegno hanno deciso di far partire nell’est veronese quest’iniziativa nella quale i ritrovatori del paese potranno raccogliere tutti i tappi di sughero delle bottiglie e portarli all’isola ecologica dove saranno raccolti in un apposito contenitore che sarà svuotato periodicamente. Il sughero è un materiale riciclabile completamente e soprattutto prezioso, duttile e naturale che può essere facilmente riutilizzato in diversi settori: dall’edilizia per i pannelli

isolanti e fonoassorbenti, granulati, al comparto calzaturiero per tacchi e solette. Per queste sue preziose caratteristiche è importante non disperderlo nell’ambiente ma raccoglierlo per avviarlo al riciclo. Il progetto per il suo riutilizzo si chiama “ETICO” perché ogni tonnellata di tappi raccolti nel territorio sarà conferita a Rilegno che lo trasformerà in materiale isolante per la bioedilizia totalmente naturale e rinnovabile e il ricavato della vendita sarà donato integralmente a “LE.viss”, un’associazione che sostiene a 360° il malato ematologico non solo ricercando donatori di cellule staminali ma fornendo anche informazione e aiuto psicologico.

5 IL LIBRO / “LO SMONTABULLI” Lo scorso 11 aprile nell’ambito della rassegna “Soave città del libro e della cultura” l’autore Diego Mecenero ha presentato ai ragazzi delle scuole soavesi il suo libro “Lo smontabulli”. Mecenero è originario di Chiampo ma da anni residente a Jesi, dove lavora come redattore, autore di libri per ragazzi ma anche giornalista e fondatore della rivista “Il sentiero francescano”. Il suo libro più famoso è “Lo smonta bulli” sul quale lo scorso anno è stato realizzato un cortometraggio presentato al Giffoni Festival. Il libro narra di una classe nella quale imperversano tre bulletti insopportabili. Non manca la versione al femminile del bullismo, rappresentata da due saputelle del primo banco…ma un fatidico venerdì di maggio le cose cominceranno a cambiare, grazie all'arrivo di un nuovo compagno di classe che non vuole sottostare a loro. «L’idea di scrivere un libro sul bullismo non è venuta a me, ma alla casa editrice per cui lavoro – afferma Mecenero -. Prima di iniziare a scrivere ho contattato un’associazione marchigiana, formata di psicologi, psicoterapeuti e psicopedagogisti, che si occupa di questo tema nelle scuole. Loro mi hanno dato degli elementi per leggere la realtà, interpretarla e definire il

bullismo. La parola bullo deriva dal termine inglese “bull”, toro, visto come un animale nervoso, arrabbiato ma vanitoso. La vittima dal canto suo è una persona che non reagisce, ma dopo un po’ di tempo comincia a stare male fisicamente e psicologicamente, s’isola fino a compiere gesti estremi. Nel frattempo i genitori vedono il figlio peggiorare senza sapere il perché. Una problematica, quella del bullismo, che peggiora attraverso l’uso sbagliato della tecnologia. Una soluzione può essere far interpretare, come gioco di ruolo, al bullo la parte della vittima e alla vittima quella del bullo. La scuola può quindi diventare l’unica realtà che può risolvere questo problema». Diego Mecenero ha scritto anche altri libri, tra cui “La Bibbia che non ti aspetti” (gli episodi biblici più importanti raccontati da un punto di vista particolare come ad esempio la pesca miracolosa raccontata dai pesci o le nozze di Cana dal punto di vista del capo dei servi che si era dimenticato di procurare il vino), e “Un mondo da mangiare” sull’alimentazione mondiale, patrocinato dall’Expo, dove si racconta di un viaggio in tutti i continenti per valorizzare le tradizioni culinarie.


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IL DATO. L’oro blu che viene bevuto nella città scaligera è tra i più economici d’Italia

ZEVIO / GARA DI TIRO CON LA PISTOLA

L’acqua di Verona I costi sono bassi

«Una fantastica 2^ giornata»: così è stata definita la gara di tiro con pistola cal. 22 che si è svolta il 26 aprile presso il Tiro a segno nazionale di Zevio, organizzata dalla locale Sezione Anc (Associazione nazionale Carabinieri) per l’anno in corso. La seconda di cinque previste per l’assegnazione dell’ 8° Trofeo “Zevio, terra dei pomi”. «Il termine calcistico – afferma Roberto Loris Perbellini, presidente della sezione di Zevio - è stato preso in prestito solo per definire e osannare questa occasione di incontro tra Soci di diverse Sezioni Anc della Provincia di Verona. La possiamo definire a ragione anche la giornata dei record per il numero delle Sezioni presenti (Monteforte d'Alpone, Badia Calavena, Verona, San Giovanni Lupatoto, Villafranca Veronese, Tregnago e Zevio, San Martino Buon Albergo, Peschiera-Castelnuovo e Sant'Ambrogio di Valpolicella; per l’aumentato livello dei punteggi ottenuti; per l’aumentata partecipazione di Soci (ben 57!), ma anche per il nuovo recordman Fabio Ferraretto, della locale Sezione Anc, che ha fissato il punteggio a 193/200. Abbiamo fatto centro – aggiunge Perbellini elogiando il contributo e l’attività del Comitato Gare - continueremo su questa strada, forti dell’esperienza che abbiamo maturato in questi otto anni e anche per il fatto che l’Ispettorato Regionale Anc del Veneto, valorizzando il lavoro di squadra, ci ha “riconosciuti” quale “Gruppo Speciale”, chiamato “Tiratori Scelti Zevio”, assegnandoci il numero “94” che tutti i soci locali e quelli che partecipano costantemente alle gare di tiro possono richiederlo, indossarlo, ed esibirlo con onore». La prossima gara si svolgerà il 6 e 7 giugno, cui seguiranno quelle del 6 settembre e 4 ottobre. Un ringraziamento – conclude infine Perbellini va a tutti i Soci intervenuti e che si sfideranno nelle prossime gare».

A Verona si beve una delle acque più economiche d’Italia. Nel 2014 una famiglia italiana, composta da tre persone, con un consumo stimato di 192 metri cubi di acqua, per il servizio idrico integrato (acquedotto e depurazione) ha speso mediamente 355 euro (iva inclusa), contro la cifra di 267 euro sostenuta da una famiglia scaligera. A dirlo è l’associazione Cittadinanzattiva che nei giorni scorsi ha presentato la 10° indagine nazionale sulle tariffe 2014 del servizio idrico. La ricerca è stata realizzata su tutti i capoluoghi di provincia e Ato nazionali. Dall’indagine effettuata si ricava un

costo medio dell’acqua di 0,934 euro al metro cubo (+6,7% rispetto al 2013), seguito dal canone di depurazione e fognatura con 0,762 euro al metro cubo (+5,5% rispetto al 2013), e dalla quota fissa (o ex nolo contatore) che ha un costo medio di 28 euro/annui (+7,7% rispetto al 2013). Secondo l’inchiesta, le tariffe di Acque Veronesi si confermano per l’ennesimo anno consecutivo nella fascia più bassa, ben al di sotto della tariffa media nazionale, al 92° posto sui 117 capoluoghi italiani. «Dati importanti, che dimostrano come la nostra società sia efficiente e applichi tariffe

contenute – ha commentato Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi - I numeri della ricerca attestano il capoluogo scaligero tra le città meno costose e dimostrano come il servizio erogato dalla società consortile veronese venga svolto in maniera assolutamente economica rispetto ad altre realtà dell’idrico analoghe o più importanti». Nella non invidiabile “top ten” delle città italiane dove l’acqua costa di più svettano le città toscane: Firenze, Pistoia e Prato con 563 euro annue. Il capoluogo più economico è Isernia, dove l’anno scorso una famiglia di 3 persone ha speso 120 euro. A livello regionale, nel Molise la spesa media nel 2014 è stata di 143 euro, in Emilia ed Umbria di 439, nel Veneto di 351 euro. Dallo studio dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva risulta che nel 2014 le tariffe veronesi sono state in assoluto le più basse del Veneto. In ordine, seguono Venezia (288 euro), Treviso (307 euro), Belluno (352), Padova (376), Vicenza (391) e la più cara,

Massimo Mariotti

Rovigo (475 euro). Un aspetto sicuramente interessante è infine quello relativo alla dispersione delle reti idriche nazionali: nel nostro paese in media il 37% dell’acqua immessa nelle tubature va sprecata. Il problema è particolarmente grave e sentito nelle aree meridionali, con punte che arrivano a superare anche il 60%. In Veneto le perdite idriche sono al 31%, mentre nel comune di Verona il dato è tra i più bassi d’Italia, il 30%. Riccardo Reggiani


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COLOGNOLA. Il piano riceve l’ok. Sulla strada è in atto un dissesto idrogeologico RASSEGNA/LA GRANDE GUERRA

“Consolidamento” in via Costeggioni Servizi di

Daniela Rama foto M.Testi

L'Amministrazione comunale di Colognola ai Colli ha approvato un piano di consolidamento del tratto di strada di via Casteggioni in cui è in atto un dissesto idrogeologico con rischio di franamento. La zona è sulla sommità di un monte: un'altura formata da basalti vulcanici sulla quale 40anni fa emersero, durante gli scavi edilizi, le fondazioni di numerose case seminterrate. Scavi archeologici e la raccolta di numerosi frammenti di vasi, hanno confermato che questo colle fu abitato già 3000 anni fa circa. Si tratta quindi del sito archeologico più antico di Colognola dove sono stati rinvenuti resti dell'Età del bronzo e del ferro. Il cedimento è stato provocato dalle piogge e, in base a quanto riportato da una delibera di Giunta, dal «passaggio di automezzi pesanti di un cantiere per la costruzione di un’abitazio-

via Casteggioni che subirà un consolidamento

ne». Al momento la via può essere percorsa solo da autoveicoli, mentre è proibito il passaggio di mezzi pesanti. «La realizzazione del consolidamento si rende necessaria – spiega il sindaco Alberto Martelletto – perché questa via comunale rappresenta l’unica strada percorribile dagli abitanti del posto che pertanto, in caso di franamento, rimarrebbero isolati. Il tutto, inoltre, comporterebbe disagi e l’impossibilità di raggiungere le case anche con i mezzi di soccorso e di emergenza».

Il costo dell'opera è di 155mila euro: «I lavori – prosegue Martelletto – saranno attuati con fondi propri comunali probabilmente entro l’anno, Patto di stabilità e burocrazia permettendo. La zona, infatti, è archeologica e si deve, quindi, seguire un iter particolare che prevede il rilascio di permessi che potrebbero arrivare anche dopo sei mesi dalla richiesta». In seguito all'esame svolto in loco, il sindaco ha spiegato che «sono stati rilevati segni di instabilità nella muratura di sostegno della

SAN VITTORE/DEMOLITA L’EX SCUOLA ELEMENTARE A San Vittore di Colognola ai Colli, in via Mameli, la vecchia struttura dell'ex scuola elementare non c'è più . L'Amministrazione comunale ha, infatti, proceduto alla sua demolizione in seguito a diverse gare d'asta per il suo recupero andate deserte. Il Comune in passato aveva manifestato l'intento di ristrutturare l'edificio dismesso da diversi decenni e ormai fatiscente, per offrire ai cittadini, oltre che alloggi, anche servizi quali l'ufficio postale, l'ambulatorio medico e una sala civica. Questi servizi saranno comunque realizzati nella frazione, mentre il terreno su cui sorgeva la scuola, abbattuta per rendere i due lotti più appetibili sul mercato, sarà posto in vendita. «A contribuire al flop delle aste – hanno fatto sapere il sindaco Alberto Martelletto e l'assessore ai lavori pubblici Andrea Nogara – è stata senz'altro la crisi che non ha risparmiato neppure il settore immobiliare. A breve – hanno spiegato – verrà pubblicato un bando pubblico che assegnerà i due lotti ricavati ai migliori offeren-

DOPO Lotto ex scuole elementari di San Vittore

PRIMA L'ex scuola elementare di San Vittore che è stata rasa al suolo

ti. Gli spazi e i servizi che ci eravamo prefissati di offrire con l’eventuale vendita e sistemazione della scuola – hanno precisato gli amministratori – sono comunque confermati, ma saranno collocati agli impianti sportivi della frazione, previa ristrutturazione con ampliamento del centro di aggregazione esistente. La scelta di riconvertire i proventi della vendita dei due lotti – hanno concluso – permetterà di concentrare la proprietà comunale e la gestione della stessa in un unico sito, che sarà appunto il centro sportivo, migliorandone l’offerta e i servizi». Il fatto di aver raso al suolo l'ex edificio scolastico, opera attuata dalla ditta Ballarini di Caselle di Castelnuovo del Garda che si è aggiudicata la gara d'appalto, è stata oggetto di numerose conversazioni sui vari social che hanno visto i followers dividersi tra nostalgici legati alla loro ex scuola elementare ritenuta uno scrigno di ricordi d'infanzia, e progressisti favorevoli all'evoluzione di via Mameli eliminando una struttura da vent’anni in stato di abbandono.

LUTTO. L’Avis Colognola piange il fondatore Orlando Valbusa Si è spento all'età di 84 anni il fondatore del gruppo Avis di Colognola, Orlando Valbusa. Assiduo promotore di iniziative benefiche fra le quali anche raccolte di medicinali destinati ad alcuni ospedali pediatrici in Russia, America e Africa, Valbusa nel 1976 ha fondato la sezione locale dei donatori di sangue. L'Avis colognolese allora contava all'incirca dieci soci che in questi anni sono diventati più di cento. Un risultato raggiunto grazie anche all'impegno di Orlando, che è stato a capo dell'associazione per quasi un trentennio, costantemente presente anche dopo nel diffondere l'importante valore della donazione. Per lanciare il messaggio di speranza che la donazione del sangue porta con sé, incentivando soprattutto la partecipazione dei giovani, ha organizzato anche concorsi letterari per studenti delle superiori sul tema della solidarietà. Ma Orlando Valbusa, sempre da presidente dell'Avis, è stato un esempio di benefattore a tutto tondo dato che, con entusiasmo e coraggio, si è prodigato affinché molti bambini di strada accolti nelle comunità delle suore del Cenacolo missionarie in Brasile venissero adottati; ha anche mandato aiuti concreti nelle missioni in Etiopia, in Uruguay, in Guatemala e in Romania e ne ha promosso le adozioni a distanza.

strada al di sotto della quale sorgono delle case a schiera. Il tratto oggetto dei cedimenti è lungo circa 100 metri ed è rialzato di tre metri, rispetto al terreno delle case limitrofe, con muri di sostegno a secco. L'intervento di consolidamento consiste nel costruire una paratia di micropali legati, per scongiurare il franamento della sede stradale, garantendo sicurezza e stabilità. Il progetto preliminare – conclude – è già stato approvato e si sta lavorando a quello esecutivo».

In occasione del centenario dell’entrata dell’Italia nella Prima guerra mondiale, Comune di Colognola ai Colli, biblioteca ‘Sandri’, Istituto comprensivo, Associazione combattenti e reduci e alpini, hanno stilato un ricco programma di iniziative culturali in collaborazione con la Regione Veneto. “Colognola ai Colli e la Grande guerra” è il titolo della rassegna che, dopo aver proposto approfondimenti storici e film sul conflitto, si concluderà con l’intitolazione di una strada e l’inaugurazione di una mostra. Sabato 23 maggio, alle 10.30, con una cerimonia pubblica, il percorso pedonale che affianca la strada delle Preare, sarà intitolato “Sentiero della rimembranza e della pace 1915-2015”. Alla cerimonia interverranno il sindaco Alberto Martelletto, l’assessore alla cultura Giovanni Migliorini, il presidente dei combattenti e reduci Giancarlo Rama, il capogruppo degli alpini Agostino Dal Dosso e il presidente onorario della sezione provinciale dei combattenti e reduci Luigi Ruffo. Assisteranno all’evento anche gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado ‘Gino Fano’ che, alle 11.30, all’Istituto comprensivo introdurranno, alla presenza della dirigente scolastica Donatella Mezzari, la mostra di documenti e immagini della Prima guerra mondiale allestita dagli alunni stessi guidati dalle docenti di Lettere Monica Rama, Chiara Tosadori e Mirella Vitti. L’esposizione, collocata nell’aula magna della scuola, sarà visitabile fino al 6 giugno con ingresso libero. «Il nostro intento – spiega l’assessore Migliorini – è di proporre alcuni momenti per ricordare, rileggere e ripensare a quel tragico evento di guerra di inizio XX secolo. In nome dell’Europa dobbiamo assumerci la fatica del ricordo di quell’evento con un Il viale pedonale che linguaggio nuovo verrà intitolato Sentiero che non sia quello della rimembranza delle fanfare».


CRONACHE

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Maggio 2015

ARCOLE. Verrà risolto il problema idrogeologico e tutti i mezzi potranno passare

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Il ponte apre a maggio I vantaggi sono diversi

La replica di Ferraro

Sarà aperto al passaggio dei mezzi entro fine maggio il nuovo ponte sull'Alpone ad Arcole. Un'opera attesa per decenni dai cittadini arcolesi e che risolverà molti problemi. In primis il problema idrogeologico con un consistente aumento della portata d'acqua, in seguito all'allargamento degli argini, che garantirà la sicurezza di Arcole ma favorirà anche il deflusso delle acque da San Bonifacio. La nuova struttura del ponte, più larga e in classe A, consen-

tirà inoltre il passaggio di mezzi senza limiti di peso e questo agevolerà le manovre dei numerosi mezzi agricoli che passano da lì. A regolare il traffico sarà un semaforo intelligente. Inoltre tutta la zona è stata riqualificata con la creazione di un parcheggio, un piccolo parco, la posa di una fontana con l'acqua e la valorizzazione del sito che ospita l'obelisco napoleonico che ricorda la celebre battaglia. Durante i lavori, infine, è stato riscoperta e quindi recuperata l'antica copertura dell'argine risalente al periodo veneziano e pertanto presente all'epoca della vicenda napoleonica. Un lavoro di recupero che certamente caratterizza e valorizza tutta la zona del ponte. Si tratta di un'opera costata complessivamente circa 2,5 milioni di euro finanziati dal Ministero dell'Ambiente in seguito all'alluvione che ha colpito il Veneto nel 2010, realizzata dal genio Civile di

Verona, mentre il progetto del nuovo ponte è stato realizzato dal Comune di Arcole. La festa di ringraziamento per quanti hanno lavorato per quest'opera è fissata proprio nel cantiere per venerdì 22 maggio alle ore 21.00 quando, dopo i discorsi di circostanza, l'Ente Fiera di Arcole offrirà risotto all'asparago a tutti e quindi un grande spettacolo pirotecnico saluterà l'ultimazione di un'opera attesa per 30 anni.

Vuole fare chiarezza Anna Ferraro, consigliere di minoranza di Arcole. Oggetto del suo intervento è l’articolo intitolato “Nuova Arcole in tribunale”, pubblicato a pagina 19 sul numero di aprile de L’Altro Giornale. In merito alla denuncia fatta a mio carico da parte del sindaco Giovanna Negro, in qualità di direttore responsabile del periodico “Nuova Arcole informa” per l’articolo “Parentopoli in Arcole? Storia di una strana assunzione”, vorrei precisare in primis che Nuova Arcole ha affisso dei manifesti in paese, ma nessuno di questi riportava il testo dell’articolo comparso sul nostro periodico: i manifesti riportavano un estratto di altri due articoli apparsi sul nostro giornale, uno sullo sport e uno sul museo napoleonico. Inoltre, dopo la censura in Facebook dei commenti contrari all’operato dell’Amminisrtazione Negro, quest’ultima ci ha riservato quest’azione che, sia personalmente, sia come gruppo, viviamo e sentiamo come tentativo di intimorirci. Da parte mia sono serena e attendo fiduciosa le decisioni del giudice, certa di non aver offeso nessuno ed aver semplicemente dato voce alla nostra critica politica. Noi abbiamo il dovere di informare i cittadini di tutte le scelte che questa Amministrazione pone in essere, soprattutto quando abbiamo timore che non siano corrette, politicamente o legalmente. Ogni nostra critica è sempre supportata da documenti ufficiali e da testimonianze. Certamente ci preoccupa di più, come consiglieri del Comune di Arcole, l'indagine della Procura per "dirigentopoli" che riguarda il dott. Marchi, nominato da Giovanna Negro, consigliere del CDA presso l’IPAB di Arcole. Anna Ferraro Capogruppo di minoranza per Nuova Arcole

COMUNE. Danese si dimette dalla minoranza. Spazio a Trevisan Ad un anno circa dalla scadenza del mandato amministrativo, il consigliere comunale di minoranza Gianfranco Danese della lista “Belfiore per voi” si è dimesso per lasciare spazio al primo dei non eletti, Alessandro Trevisan. Alla tornata elettorale del 2011, Danese aveva ottenuto 62 preferenze, mentre Trevisan 58. La scelta è stata motivata dal principio del turn-over che aveva ispirato la lista fin dalla sua creazione e che adesso è stato applicato per portare in Consiglio un giovane, che potrà fare esperienza in vista del rinnovo del sindaco e dell'assemblea elettiva nel 2016. Il Capogruppo di “Belfiore per voi” Alessio Albertini ha ringraziato il Cons. Danese per l'impegno negli anni di attività consiliare svolti a servizio della comunità belfiorese. Albertini ha anche evidenziato la positività del gesto, preposto a consentire il ricambio generazionale nel gruppo consiliare. In questi 4 anni di mandato, Gianfranco Danese si è occupato di viabilità, assistenza, il parco di cava Moneta e in ultimo, le problematiche della nuova TAV Verona-Padova.«La mia attenzione – afferma Trevisan, classe 1987 - sarà rivolta al mondo dei giovani, all’ambiente, alle energie rinnovabili. Comprendo che davanti come mandato amministrativo abbiamo solo un anno e quindi devo rendermi conto delle effettive possibilità che avrò di incidere sulle attività comunali. In questo periodo ho seguito “Belfiore per voi”, le sue proposte, le assemblee pubbliche, le tematiche affrontate. Come lista di minoranza ritengo che sia stato fatto parecchio lavoro, anche per portare nuovi argomenti all’attenzione dei cittadini. Impegno che resterà costante fino alla scadenza amministrativa». G.T.

PITTURA / DUE ARCOLESI IN MOSTRA A ROMA I bozzetti delle pittrici arcolesi Antonella Burato e Anna Elisa Sartori, lavori preparatori della volta della chiesa di Locara, sono di nuovo esposti a Roma, all’Università Pontificia Salesiana, fino al 23 maggio. «Nel corso dell’esposizione 2014 abbiamo conosciuto don Carlo Nanni, il Rettore, che in seguito ci ha chiesto di ripetere la mostra “Decollazione e apoteosi di San Giovanni Battista” nella Biblioteca dell’Università Pontificia Salesiana. È una sede prestigiosa per noi, in un’Università che conta 2000 iscritti da tutto il mondo - spiega Anna Elisa Sartori -. Adesso dopo un anno questo invito si è concretizzato, anche grazie al vice-rettore Gianfranco Coffele, originario di San Giovanni Ilarione, che ha visto la volta di Locara». «Saranno esposti 27 ritratti, della gente comune che si è prestata come nostri modelli. Alcuni modelli erano presenti all’inaugurazione a Roma e hanno conosciuto il Rettore don Nanni - continua Antonella Burato -. La storia del dipinto di Locara è un esempio di solidarietà che si ripete, dopo 100 anni: allora la

gente del paese ha lavorato gratis per portare le pietre per la nuova chiesa, le donne hanno venduto le uova per pagare il soffitto affrescato, adesso sono stati i loro pronipoti a indire una raccolta tappi per riavere il loro dipinto». Nel corso dell’inaugurazione le autrici hanno raccontato la loro esperienza artistica per Locara, lavorare a 4 mani, ma con un unico sentire, in funzione di una sola causa, la bellezza. In apertura della mostra sono state recitate tre poesie di un’autrice arcolese, Maria Bertilla Franchetti, dedicate ad arte, ispirazione e bellezza, con accompagnamento al pianoforte del musicista romano Gianni Mottola. L’esperienza del dipinto di Locara, ha modificato le percezioni delle due autrici: «Adesso ci avviciniamo al ritratto con una consapevolezza nuova: dopo avere raffigurato persone in un’esperienza così drammatica come la decollazione, siamo consapevoli che l’indagine psicologica del personaggio diventa necessaria, deve nascere empatia tra il soggetto e l’artista» - spiega Antonella Burato Graziana Tondini



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Maggio 2015

SAN BONIFACIO. La manifestazione si conferma un evento cardine della primavera dell’est veronese

Fiera di San Marco Tradizione e novità 140 anni e non sentirli. La Fiera di San Marco, chiusasi appena qualche settimana fa, si conferma uno degli appuntamenti principe delle primavera dell’est veronese. Quella del 2015 è stata un’edizione che, pur mantenendosi all’interno del solco di una tradizione consolidata, ha proposto anche alcune novità rispetto alle annate precedenti. Si conferma l’appeal e l’importanza della mostra campionaria “Est veronese produce” che, arrivata alla sua 32esima edizione, ha raggruppato presso la tensostruttura del parcheggio Palù e la sua area esterna oltre un centinaio di espositori, con un aumento significativo di quelli provenienti dal mondo agricolo. In accoppiata alla mostra, poi, è stato presentato il portale web www.estveroneseproduce.it una vetrina virtuale collegata all'Expo di Milano, promossa dal Comune e realizzata da esperti della Consulta del lavoro che rimarrà operati-

va anche dopo la fiera e per tutto il periodo dell'esposizione di Milano. Curerà eventi e progetti che poi convergeranno all’interno del progetto “Expo Veneto”. Ad inaugurare la tre giorni (24 – 26 aprile) di fiera è stato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia; tra le visite eccellenti in fiera vanno poi annoverate quella del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni , dell’onorevole Alessandra Moretti

e del sindaco di Verona Flavio Tosi. Davvero tanta la gente che, come da tradizione, ha affollato il centro storico durante tutta la giornata del 25 aprile. Tra gli appuntamenti più significativi di quest’edizione della fiera vanno ricordate le presentazioni dei progetti: Coworking; “Vini Vivi Bici” a cura dell’associazione AMEntelibera, Consorzio tutela dell’Arcole con l’associazione Strada del Vino Arcole e Credive-

neto; “Pane e Pizza” con la scuola “Crosara”. Da segnalare, poi, la presentazione del libro che celebra e ricorda i 25 anni di sperimentazione musicale alla scuola media “Bonturi”. «Non possiamo che essere soddisfatti – ha commentato l’assessore al Commercio e Attività produttive Gianni Storari – dei risultati raggiunti in quest’edizione. Il riscontro è stato molto positivo sia dal punto di vista della partecipazione e del numero di persone arrivate in fiera, sia da quello organizzativo. Gli stessi espositori sono stati contenti per come si è svolta la manifestazione». Matteo Dani

10 IL PROGETTO

Riciclaggio e ambiente Riciclaggio, risorse e cultura dell’ambiente sono stati le tematiche protagoniste di due tra le iniziative più innovative presenti alla Fiera di San Marco. Proposte dedicate principalmente ai più piccoli e che hanno coinvolto un totale di circa 450 ragazzi. “Dai rifiuti…tante risorse!” è il progetto di educazione ambientale promosso dagli assessorati all'Ecologia e al Bilancio e dalla SIT (Società Igiene e Territorio), che ha preso il via già lo scorso autunno con incontri nelle scuole durante la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Diffondere la consapevolezza della necessità di doversi adoperarsi quotidianamente e in prima persona per ridurre i rifiuti prodotti è l’obiettivo del progetto, che ha coinvolto le classi terze

delle scuole primarie del Comune e le classi prime delle scuole secondarie di 1°grado e curato dall’Associazione AMEntelibera, che alla Fiera ha presentato uno stand dove sono stati esposti tutti i lavori di riutilizzo creativo realizzati dagli alunni durante gli incontri degli ultimi mesi. Presente con uno stand anche “Piccoli orti biologici”, la seconda iniziativa, affidata all'Associazione Veneta dei Produttori Biologici e Biodinamici, che in questi mesi ha coinvolto la scuola dell'infanzia “Manzoni” e la primaria “Milani”. Avvicinare i più piccoli alla cura della terra, alla sana alimentazione e al rispetto per l’ambiente sono gli obiettivi perseguiti dal progetto, attraverso la realizzazione di un orto scolastico biologico. M.D.

LA STRATEGIA / IL SOFTWARE

Auto, controlli più serrati

Un software per intensificare i controlli nei confronti di chi circola con auto senza assicurazione, senza revisione o con veicoli rubati. Da qualche settimana il Corpo di Polizia Locale di San Bonifacio controlla il territorio con il sistema integrato “Targa System”, un software che procede per mezzo di telecamere alla lettura delle targhe delle auto in circolazione e alla loro

memorizzazione con successivo invio delle informazioni in tempi rapidissimi (2 secondi circa) al data base dei veicoli rubati e alla banca dati delle compagnie d'assicurazione. Si stringe il cerchio, quindi, attorno a chi non è in regola con l'assicurazione del veicolo, la revisione o per chi circola con veicoli rubati, che sul territorio sambonifacese avranno vita dura. Con questa nuova

dotazione San Bonifacio si aggiunge quindi alla rete della Provincia di Verona nel supportare le dotazioni della Polizia Locale, assieme altri Comuni del territorio come San Giovanni Lupatoto, Belfiore, Caldiero, Colognola, Illasi, Mozzecane, Angiari, Bovolone, Concamarise, Isola della Scala, Oppeano, Palù, Roverchiara e Salizzole. M.D.

IL SERVIZIO. L’app Municipium approda a San Bonifacio Anche a San Bonifacio entrerà in servizio l’app Municipium, quella che è da più voci ritenuta la migliore applicazione per smartphone e tablet per Amministrazioni comunali aperte ai cittadini. Municipium sarà presentata ufficialmente il prossimo 16 maggio con una conferenza stampa in Sala Consiliare. Davvero numerosi i servizi di quest’applicazione che è in grado di avvicinare il cittadino al proprio Comune: la possibilità di condividere news ed eventi e di informare tempestivamente tutti gli utenti su comunicazioni importanti od emergenze tramite avvisi “push”; valorizzare i punti di interesse, le associazioni, le imprese ed il turismo legato al territorio. Sull’applicazione può essere caricato il calendario della raccolta rifiuti porta a porta, gli orari e le informazioni relative agli ecocentri ed un vero e proprio glossario del riciclo. Tra gli aspetti più interessanti, e più coinvolgenti, per il cittadino, c’è anche la possibilità di inviare segnalazioni sicure, riservate, facili da gestire per l’Amministrazione comunale. Tutto pronto, quindi, per lo il via libera a Municipium e per scoprire tutti i dettagli di un servizio che promette di avvicinare sempre più il Comune di San Bonifacio ai propri cittadini. Matteo Dani


CRONACHE

Maggio 2015

SAN BONIFACIO. “Il cerchio magico” ha lanciato la nuova applicazione per smartphone

11 SAN BONIFACIO / LA DECISIONE

Segui il tuo bimbo Tav, si procede in direzione sud in diretta dal nido Un’App per seguire “in diretta” il proprio bambino all’asilo nido. È boom di contatti al nido “Il cerchio magico” di San Bonifacio dove è stata lanciata la nuova applicazione gratuita per smartphone. Tutti i genitori hanno subito scaricato “Info Nido” familiarizzando in fretta con il nuovo strumento informatico. Nell’ultima settimana sono stati registrati oltre 400 accessi. Sull’App sono riportati l’orario d’ingresso e d’uscita del bambino, la giornata tipo e il menù del giorno. I genitori possono anche vedere quanto il figlio abbia mangiato a pranzo e a merenda. Possono seguire il racconto delle attività della giornata, oltre a ricevere informazioni, notizie e comunicazioni. Non solo generali per tutti, ma anche per sezione e addirittura individuali. È anche possibile scaricare le fotografie delle attività, anche queste di gruppo o di ogni singolo bambino. Queste ultime a disposizione solo dei propri genitori autorizzati all’accesso nell’App. «La nuova App dà la possibilità di sottolineare con precisione le varie fasi della giornata del bambino, aumentando la comunicazio-

ne con i genitori - commenta Mario Nogara, assessore comunale alla pubblica istruzione -. Questa miglioria è stata introdotta per incrementare l’offerta, in senso più generale l’Amministrazione sta valutando la possibilità di proposte “tempo nido” che si rapporti ai bisogni dei genitori come ad esempio fasce orarie più flessibili, salvaguardo comunque l’offerta educativa e di gestione del nido». L’iniziativa si deve alla cooperativa “Promozione Lavoro” che gestisce il nido ed è stata messa a punto da una software house vicentina. «Le famiglie hanno mostrato da subito grande entusiasmo - spiega

Giorgio Roveggia, presidente di “Promozione Lavoro” -. Apprezzano in particolare l'immediatezza e la comodità dello strumento. Il valore aggiunto di quest’App è che consente l’accesso in tempo reale alle informazioni. Questa modalità ha ricadute positive sia sull’organizzazione perché rende più snella la gestione dei dati, sia sul rispetto dell’ambiente in quanto abbiamo un notevole risparmio di carta». «L’App rappresenta un nuovo canale di comunicazione nel rapporto con le famiglie - commenta Sabrina Burato coordinatrice del nido -. Lasciando comunque spazio alla rela-

SAN BONIFACIO / DOMENICA 31 MAGGIO

I Carabinieri si riuniscono

Si terrà domenica 31 maggio a San Bonifacio il 7° raduno provinciale dell'Associazione Nazionale Carabinieri e 2° raduno interregionale dei nuclei di Volontariato e Protezione Civile ANC, un evento organizzato dalla sezione sambonifacese dell'ANC. Oltre all'importanza del raduno, la manifestazione sarà anche l'occasione per festeggiare il 64esimo anniversario della fondazione della sezione ANC di San Bonifacio e il 16esimo anniversario del Nucleo Volontari e Protezione Civile. Due ricorrenze importanti per la sezione sambonifacese, fondata nel 1951 come sottosezione di Verona, e diventata ufficialmente sezione nel 1953 sotto la presidenza del carabiniere Incontro Antonio, che la guiderà fino al 1978. La sezione oggi conta ben 120 iscritti e dal 2000 è presieduta dal Cavaliere Erioldi Umberto, che precedentemente ha ricoperto il ruolo di Segretario per più di vent'anni. Tanti i servizi che, nella quotidinità e in occasioni di particolari eventi, i membri dell'associazione svologono

a favore della comunità sambonifacese e sul territorio, a seguito anche della convenzione stipulata con il Comune di San Bonifacio. Il Nucleo Volontariato e Protezione Civile ANC di San Bonifacio è nato, invece, nel 1999, ed è anch'esso presieduto da Erioldi Umberto. Oggi il Nucleo conta 37 volontari, di cui 5 donne, ed è il primo Nucleo della Provincia di Verona, terzo della Regione e 58° a livello nazionale. Fa parte della Federazione Provinciale di Verona di cui aderiscono 8 Nuclei con un totale di 220 volontari. Anche il nucleo Volonariato e PC svolge numerosi servizi a favore della cittadinanza e, oltre a questi, è stato parte attiva e di grande aiuto durante le alluvioni che negli ultimi anni hanno colpito il nostro territorio. Il raduno di domenica 31 maggio sarà quindi l'occasione per celebrare e ringraziare tutti quei volontari che, spesso senza alcun clamore, decidono di dedicare tempo ed energie all'aiutare la comunità in cui vivono. M.D.

zione quotidiana con i genitori nel momento dell’ingresso e dell’uscita, anzi ne aumenta il valore aggiunto perché gli scambi si spostano su informazioni più specifiche (in quanto quelle basilari vengono trasmesse tramite App) che arricchiscono il lavoro sul bambino con la famiglia». Il nido di San Bonifacio è da tempo impegnato nel migliorare a arricchire la comunicazione verso le famiglie, prova ne è la pagina Facebook “Asilo nido Il cerchio magico” sempre aggiornata e ricca di contenuti.

Tav, si procede in direzione sud. E' quanto deciso dal Consiglio comunale di San Bonifacio che, durante la seduta dello scorso 29 aprile, ha deliberato a favore del tracciato che passa a sud del paese, senza impattare il centro storico. E' stata una seduta consiliare molto meno animata della precedente, quando alcuni oppositori al tracciato sud avevano manifestato in aula il loro dissenso. L'approvazione del tracciato è stata fatta secondo quanto prevede il Protocollo d'intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, documento che sarà ora inviato a Roma, all'attenzione del Comitato interministeriale per la programmazione economica per il definitivo via libera. L'approvazione del tracciato a sud, che si sviluppa in parallelo alla Porcilana, è avvenuta grazie al voto favorevole dei dieci consiglieri di maggioranza presenti, con il sindaco Provoli e il consigliere Pimazzoni che hanno

spiegato gli enormi problemi che il passaggio dell'ata velocità avrebbe comportato al paese se fosse stato confermato il precedente tracciato attraverso il centro storico. Si sono espressi contro il tracciato a sud i consiglieri Teatin (M5S), rammaricato nel vedere una tale rassegnazione alla realizzazione di un'opera tanto costosa e inutile, Signorato (Lega Nord), ritenendo che il tracciato a sud non sia effetivamente il male minore per il paese, e Sommaggio (Liga Veneta). Astenuti Pasetto (Cittadini per San Bonifacio), Facchin e Rossi (Civica Nogara). «Purtroppo i tempi sono stretti – ha spiegato il sindaco Provoli durante il dibattito – e non esistono margini di trattativa. Il protocollo che approviamo questa sera è l'unico strumento per tentare di far approvare la variante sud, che eviterà il passaggio della tav attraverso il centro storico». Matteo Dani


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Maggio 2015

SAN BONIFACIO. Il finanziamento regionale consentirà la realizzazione del nuovo ponte della Motta

I 400 mila euro sono pervenuti Il finanziamento tanto atteso è arrivato. 400 mila euro stanziati dalla Regione Veneto per consentire la realizzazione del nuovo ponte della Motta. E' probabilmente questa la notizia più positiva, e la più attesa, che ha raggiunto i cittadini di San Bonifacio durante il mese di aprile. Sembra intravedersi infatti la fine di un tunnel imboccato anni fa e che, dopo le esondazioni, ha visto la rimozione del ponte nel dicembre 2013. Il finanziamento è stato approvato grazie ad un emendamento alla legge finanziaria della Regione, le altre somme necessarie per completare l'opera sul fiume Alpone saranno poi reperite tramite i fondi che sono nella disponibilità del Genio Civile per l'esecuzione di opere idrauliche sul medesimo corso d'acqua. Soddisfazione per l'ottenimento del finanziamento è stata espressa dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che ha sostenuto l'emendamento «che per-

mette di ripristinare la viabilità a San Bonifacio, modificata a suo tempo proprio per consentire la realizzazione delle importanti opere idrauliche messe in cantiere dalla Regione per la risoluzione di storiche criticità». Identica la soddisfazione dimostrata dai consiglieri regionali PD veronesi Roberto Fasoli e Franco Bonfante che avevano pre-

sentato un emendamento al Bilancio 2015 con la richiesta di finanziare il ponte. «La nostra proposta e quella del consigliere Valdegamberi sono state assorbite da un emendamento di Giunta. Le risorse stanziate rappresentano un primo passo fondamentale per garantire maggiore sicurezza, viabilità e collegamenti a quest’area attraversata dai corsi d’acqua del Chiampo,

Tramigna, Aldegà e Alpone». Ora che il finanziamento è stato approvato, l'auspicio di tutti, principalmente dei sambonifacesi residenti alla Motta, è quello che, adesso, i tempi di completamento dell'opera siano i più brevi possibili. «Il finanziamento – ha commentato il sindaco di San Bonifacio Giampaolo Provoli – credo sia una solida base da cui partire per realizzare l'opera, dopo che si saranno trovati i restanti 900mila euro. Partiremo subito con la rateizzazione del progetto definitivo; realizzare il nuovo ponte, e non ristrutturare il vecchio, sarà fondamentale per mettere in sicurezza idraulica il territorio». Matteo Dani

12 SAN BONIFACIO

Alluminio e plastica C’è il compattatore Come già annunciato qualche mese fa l’Amministrazione comunale ha fatto installare un compattatore per la raccolta ed il riciclo della plastica e dell'alluminio. Il compattatore, presentato ed inaugurato ufficialmente venerdì 23 aprile, è stato collocato nel parcheggio Palù, vicino alla casa dell’acqua. Si tratta di un un dispositivo per incentivare il recupero delle lattine di alluminio e delle bottigliette di plastica. In cambio dei contenitori la macchina rilascia buoni sconto spendibili negli esercizi commerciali convenzionati. Per i bar ogni buono vale 20 centesimi di sconto, per i negozi vale 1 euro; per ottenere un buono sarà necessario inserire nel compattatore almeno dieci tra bottiglie, contenitori in plastica e lattine. Eventuali limitazioni saranno specificate all’ingresso di ciascun esercizio (ad esempio, potranno essere accettati non più di un certo numero di buoni per ogni acquisto). Come da indicazioni fornite dall'installatore e dal Comune, prima di schiacciare le bottiglie si invita a togliere i tappi e ad inserirli nell’apposito contenitore: il ricavato della vendita sarà utilizzato per realizzare altre iniziative e per acquistare materiale didattico per le scuole e per la biblioteca; daremo conto annualmente dell’entità e della destinazione della somma. Gli esercizi commerciali che, ad oggi, hanno aderito al progetto sono: bar Centrale, bar Europa, bar Interno 7, gelateria Il Gabbiano, pasticceria Colombo, pasticceria Dalla Mura, pasticceria De Gregori, Giugno Gioielli, Nucca Calzature, Mosele pelletterie, ottica Dalla Mura, ottica Bertagnin, Imperial abbigliamento e Tutto Casa. M.D.

SAN BONIFACIO. Il Coro delle Fontanelle festeggia 40 anni Il Coro delle Fontanelle festeggia quest'anno i quarant'anni di attività. Anzitutto il ricordo riconoscente va ai padri fondatori i quali ebbero l'intuizione di ripercorrere, dopo un silenzio assordante i canti che nella giovinezza li avevano accompagnati nel lavoro dei campi, all'osteria, nelle case, a sera a filò, nelle aie a festeggiare i raccolti (dall'inizio della seconda guerra mondiale e fino agli anni settanta, quando erano giunti a maturazione i frutti del boom economico il canto era completamente spento). Dal 1975, anno di fondazione del gruppo corale, quel canto è diventato sempre più l'eco di un mondo che non c' è più, nel quale affondano le radici della nostra tradizione. Circa cento anni prima, nel 1877, un poeta toscano, Ermolao Rubieri, scriveva nella sua “Storia della poesia popolare italiana” (il tema poteva essere dedicato anche al canto): «La poesia popolare è parte rilevantissima nella storia delle nazioni perché essa si rannoda alla storia della lingua e dei dialetti, della famiglia e della patria, della gloria e delle sventure, della fede e degli affetti, del passato e del futuro, perché essa è memoria e vita, non solo ma anche presagio or lieto or funesto, or promessa or condanna». Altro è il dialogare delle nuove generazioni irretite nel mondo hi- tech e prigioniere degli strumenti informatici nella labilità delle immagini e dei messaggi, immerse nel presente, non riconoscono né passato né futuro. Icasticamente e con ironico distacco lo ha descritto Mel Books nel suo lavoro “Balle spaziali” con la diatriba che intercorre tra due suoi protagonisti; «Che è successo al prima? E' passato! Quando? Adesso, siamo all'adesso adesso. Torniamo al prima! Non possiamo. Perché? Perché l'abbiamo superato.» Allora cosa c'entrano i tabarri, il canto de la stela, la canzone delle mondine, dello spazzacamin o dell'emigrante? Paradossalmente il Coro delle Fontanelle oggi è una delle rare fonti oggi esistenti, quindi importante e fondamentale riferimento per ricordare i sacrifici e le privazioni dei nostri padri, i quali hanno consentito alla generazioni attuali di godere del progresso e del benessere. Profeticamente un altro poeta nostro contemporaneo, Pier Paolo Pasolini, scrisse:«Venisti al mondo che è grande eppur così semplice vi trovasti chi rideva della tradizione. Non conoscesti o non riconoscesti i tabernacoli degli antenati. Oh sfortunata generazione piangerai, ma di lacrime senza vita perché forse non saprai andare a ciò che, non avendo avuto, non hai neanche perduto.» Il Coro delle Fontanelle pertanto per festeggiare il suo quarantesimo ha preferito, anziché ricorrere al ricordo autobiografico, programmare una serie di eventi quali conferenze, rappresentazioni teatrali, una mostra fotografica con foto d'epoca sul mondo contadino, un convegno interregionale per dibattere il tema “il canto di tradizione orale” e una rassegna di canti di tradizione orale. Tutte queste manifestazioni si rifanno a quella che Dino Coltro denominò, con felice iscrizione, Civiltà Contadina e si svolgeranno dalla primavera all'autunno del corrente anno. Dino Ambrosini



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Maggio 2015

MONTEFORTE. Anche l’assessore Silvio Dal Bosco si dimette dalla maggioranza: motivi personali

Amministrazione: un’altra defezione L’amministrazione montefortiana guidata dal sindaco Gabriele Marini a meno di un anno dal voto è sempre nella bufera. Dopo una notizia positiva per la maggioranza legittimata dal Tribunale Amministrativo Regionale, se ne va il quinto membro della maggioranza, Silvio Dal Bosco, assessore all’agricoltura e alla protezione civile. Risale, infatti, al 9 aprile l’ordinanza del Tar che respingeva la richiesta presentata dai consiglieri di minoranza Gianni Bolla, Antonio Carletto e Federico Costantini. La vicenda risale allo scorso settembre quando si erano dimessi Francesco Caretta, Gigliola Ciman e Antonella Ferroli e a loro si era unito Claudio Betteli, perché nominato nel consiglio d’amministrazione della Fondazione “Don Mozzati d’Aprili”. Al loro posto furono inseriti i non eletti: Andrea Dal Bosco, Moreno Floriani Agostini, Corinna Emilio e Damiano Caelli. Marini,

aveva proceduto applicando il testo unico del 1915 che fissa in quattro membri il numero minimo di consiglieri necessari per procedere. Le minoranze, compresa Teresa Ros, avevano sollevato il caso al Prefetto e al Difensore civico regionale che avevano avallato la linea di Marini. A novembre, però, Costantini, Carletto e Bolla si erano rivolti al Tribunale amministrativo regionale che diede la

conferma della legittimità della giunta Marini. Nel frattempo però la maggioranza subisce un altro scossone perché lo scorso 16 aprile si è dimesso l’assessore Silvio Dal Bosco per motivi personali. «Sono consapevole delle perdite di questi mesi – afferma il sindaco Gabriele Marini - ma l’amministrazione resta solida e continuiamo a lavorare per il bene del paese. In meno di un anno dal nostro insedia-

mento abbiamo affrontato moltissimi problemi come la rottura dello scolo Mutti, le bombe d’acqua e la piazza oltre alle defezioni amministrative. Mi auguro che ora si possa procedere più serenamente. Sicuramente amministrare ai giorni nostri non è un compito facile e penso sia quello il principale motivo per tutte queste perdite, ma ora continueremo serena nominare nessun esterno ma ridistribuendo le deleghe lasciate da Dal Bosco perché mi sembra giusto premiare chi si è impegnato finora non una persona esterna. Il fattore positivo – conclude Marini - è che la nostra amministrazione sia riconosciuta come legittima a dispetto della minoranza che ci aveva citato in giudizio. Sicuramente i soldi spesi inutilmente per questa causa sarebbero stati più utili per i cittadini di Monteforte in aiuti economici o simili». Maria Grazia Marcazzani

14 MONTECCHIA

Il cortometraggio “Parole dal vetro”

Lo scorso 10 aprile nel Centro Convegni di Montecchia gli alunni della classe 3B della scuola secondaria di primo grado del paese, guidati dal loro insegnanteregista Salvatore Aiello, alla sua 19ª opera in ambito scolastico, hanno presentato il cortometraggio “Parole dal vetro”. Il film racconta di un gruppo di studenti che, durante una ricerca scolastica in occasione del 70° anniversario dell'apertura dei cancelli di Auschwitz, si imbatte in una bottiglia che contiene una lettera di una ragazza, Maria, risalente agli anni della seconda guerra mondiale, indirizzata ad un ragazzo di nome Vittorio. Lavorando alla loro ricerca,

MONTEFORTE. Le iniziative della parrocchia Dal 25 al 31 maggio, la Parrocchia di Monteforte d' Alpone, propone una serie di incontri finalizzati a riportare i valori evangelici nella Famiglia, con particolare riguardo e attenzione ai bambini, fulcro delle famiglie future. Saranno dedicate giornate a tema, con l'intervento di importanti ospiti che tratteranno temi inerenti ai vari stadi e ruoli nella famiglia: sarà la giornata dei genitori, dei nonni, dei fidanzati, dei single, degli sposi, dei figli (adolescenti e giovani) Spirito e finalità degli incontri sono incentrati sull'appropriato modo di essere in famiglia e in particolar modo nel creare le migliori condizioni per una crescita e uno sviluppo armonico dei bambini. Lo stesso spirito , questo, con cui è stata organizzata, per sabato 30 maggio, la notte bianca dei bambini, intitolata “Se non tornerete bambini”, a cui potranno partecipare anche i "bambini" più grandi. Si inizierà dalle 16.00 con "Divinus Boys", classica corsa in bicicletta dei bambini. Si proseguirà con tutta una serie di giochi con attrazioni disseminate nel paese: ci saranno gonfiabili, reti elastiche, truccabimbi, passeggiate con i Pony. Ognuno avrà a disposizione una piantina dei vari punti ove si trovano i giochi e potrà scegliere i giochi che vorrà. Sarà importante il coinvolgimento degli adulti per spiegare, aiutare e partecipare alla festa . Creare quella complicità e partecipazione dei bambini con gli adulti per richiamare i valori e la formazione della Famiglia che verrà. Si proseguirà fino alle 24…Non mancheranno leccornie e altre sorprese.

i ragazzi ascoltano un'intervista su internet ad una signora sopravvissuta alla Shoah. Durante l'intervista, la donna ricorda un ragazzo di nome Vittorio. Una delle ragazze del gruppo afferma di conoscere un signor Vittorio e i ragazzi si convincono che i due anziani siano i due giovani del passato. Seguendo le tracce dagli anni '40 ai nostri giorni, il gruppo di amici riesce a far rincontrare Vittorio e Maria. Il cortometraggio è stato scritto lo scorso anno scolastico quando gli autori frequentavano la seconda media. Nel corso del corrente anno scolastico, per cinque mesi, i 15 componenti della 3B hanno girato il film in varie location del territorio comunale, lavorando tra le colline ed entrando nelle loro case. «Abbiamo coinvolto genitori, insegnanti della scuola, trovato i due nonni che hanno interpretato Vittorio e Maria in modo superbo – racconta Salvatore Aiello e l'entusiasmo è cresciuto di settimana in settimana, scena dopo scena. Abbiamo lavorato al corto circa due ore a settimana per due anni scolastici, dedicando al progetto il tempo che meritava con l'intenzione di fare uscire il film in occasione del settantesimo anniversario del giorno della Memoria, per valorizzare al massimo grado il tema trattato. Non avendo a disposizione grandi strumentazioni, ho proposto ai miei alunni di girare il film con uno smartphone, dicendo loro che lavorando sodo alla sceneggiatura ed impegnandosi durante le riprese, avremmo ottenuto un prodotto di qualità. Riguardando il lavoro finito siamo orgogliosi del risultato, anche ricordando i volti attenti ed emozionati del pubblico alla prima. Mi piace pensare - conclude Aiello - che una delle prossime estati ai miei alunni possa venire l'idea di girare un film con il metodo cinematografico sperimentato insieme e che lo potranno realizzare con i mezzi che usano quotidianamente». Per capire come faranno Vittorio e Maria a riabbracciarsi, basta cliccare al seguente link e gustarsi il film: www.icmontecchiaronca.it/video. M.G.M.


CRONACHE

Maggio 2015

LA MANIFESTAZIONE. Dall’1 al 3 maggio, il paese ha registrato oltre 10.000 persone

15 L’APPUNTAMENTO

Università Popolare: Cologna in fiore viaggio in Campania da ben 24 anni Servizi di

Graziana Tondini Sono 24 anni che ad inizio di maggio, Cologna Veneta si veste di fiori, nella suggestiva cornice di piazze e strade del centro storico. La kermesse floreale è organizzata dall’Amministrazione in collaborazione con la Pro Loco e da 24 anni ottiene un successo sempre crescente. L'evento è nato nel 1991, grazie all’intuizione del prof. Lorenzo Massignan, con la collaborazione del maresciallo dei carabinieri Cosimo Alacqua. Dal 1° al 3 maggio, tre giorni di festa con la città piena di gente, si calcolano oltre 10.000 persone, nonostante il tempo a volte incerto. «Venerdì 1° maggio le selezioni di “Miss Italia 2015 per il Veneto”, le abbiamo fatte lo stesso in Piazza del Mandamento, appena ha smesso di piovere - commenta Ivana Pozzan, Pres. Pro Loco -. Le miss non temono nè freddo né pioggia!”. Al sabato inaugurazione ufficiale e consegna di “Un albero per ogni nato» nel Municipio, con

l’Amministrazione che dona una piantina ai bambini venuti alla luce nell’anno precedente. Alla domenica grande mostra mercato di piante da giardino, erbe aromatiche e fiori, prodotti tipici locali, mercato ambulante, mostra della lavanda del Lago e dei bonsai, bancarelle in tutto il centro. La ex Loggia del Comu-

ne è stata letteralmente presa d'assalto per una prelibata degustazione: «Alle 16 omaggio ai presenti della maxi torta “Dolcefiore” creata appositamente per l’evento dai famosi e pluripremiati pasticceri colognesi Andrea Bisognin, Fausto e Francesco Bertolini. Una grande torta mimosa per tutti» - commenta Pozzan.

Interessante appuntamento culturale al Museo Civico Archeologico, con l'anteprima della conferenza e mostra numismatica “Notizie dai confini dell’impero” a cura di Mirko Rizzotto, che ha illustrato la straordinaria commistione culturale tra l'impero greco e le terre dell'Asia centrale, oggi aree di gravi conflitti. Ma da due anni “Cologna in fiore” si dedica anche a problemi scottanti e attuali: i commercianti di Piazza del Mandamento hanno sensibilizzato i visitatori sul problema del femminicidio, con installazioni a terra con scarpe rosse e slogan “Mai più violenza sulle donne”, “Non esiste chi picchia per amore”, “Solo un uomo piccolo usa violenza per sentirsi grande”, con i nomi delle vittime del 2015. “Sono felice che le persone si siano soffermate su questo tema a me molto caro” commenta Cinzia Merotto, una delle organizzatrici. «Un evento che non è solo mercato, divertimento, svago, in cui Cologna ha messo anche l'anima».

Un viaggio in Campania organizzato dall'Università Popolare di Cologna ha raccolto 45 adesioni da parte di cittadini colognesi e della bassa veronese e padovana. Accompagnatori la presidente UPIF Giustina Meneguzzo e il prof. Riccardo Ghidotti. Partenza il 25 marzo alla volta di Capri, Napoli, Pompei, Positano, Amalfi e reggia di Caserta. A guidare il gruppo alla scoperta dei luoghi più significativi della Campania Walter Marino di Caserta. «A Napoli con la guida abbiamo visitato la cattedrale di San Gennaro con la cripta, il quartiere di San Gregorio Armeno (la strada dei presepi artistici e di tante curiosità, come i “cornetti collaudati” o il “pulcicorno”); Spaccanapoli; la chiesa e il monastero di Santa Chiara (ricordato nella celebre canzone), la chiesa del Gesù. Infine la cappella Sansevero, sito interessante ed originale: “Dai napoletani è chiamata la “Pietatella” - spiega Marino -. Quindi la visita a Pompei, escursione in barca a Positano ed Amalfi, con visita al Duomo dedicato a Sant'Andrea e all'ultimo giorno, ingresso alla Reggia di Caserta, sontuoso edificio dei Re di Napoli, nonché “casa adottiva” della nostra guida».


LA FIZ UNA IMPORTANTE AZIENDA , ORGOGLIO DEL TERRITORIO Abbiamo incontrato il Presidente e Fondatore dell'Azienda FIZ, Olivo Zampieri, già noto nell'Est veronese, anche per essere stato Presidente dell'Avis. «Iniziai a lavorare facendo la gavetta nell'Azienda di Roberto Perlini, nel 1965 – afferma Zampieri raccontando com’è nata la sua grande Impresa e come si diventa Imprenditore -. In quegli anni era una Azienda di eccellenza. Cominciai a fare esperienza e divenni operaio, poi capo reparto, capo officina e man mano aumentava la formazione e l’esperienza che durò circa 15 anni. Raggiunta una buona preparazione, decisi di fare nuove esperienze e cominciai a lavorare per Cosmoter (Azienda di macchine escavatrici). Dopo circa due anni decisi che era arrivato il momento di diventare protagonista del mio futuro e costruire una mia attività. Con l’indennità di liquidazione dei lavori precedenti (33.000.000 di vecchie lire), avviai la mia Azienda nel 1981, un piccolo negozietto in Via Trento a San Bonifacio, nello stesso settore di attività di cui avevo fatto esperienza. Ovviamente, come Titolare e da solo, facevo tutto: pulizie, manovale, fattorino e direttore. Qualcuno non capiva come un Dirigente d' Azienda si fosse messo a fare un simile lavoretto, pensando fossi un pò fallito. La mia convinzione e determinazione, mi facevano tirar dritto per la strada prefissata. Gli insegnamenti ricevuti e l’esperienza acquisita, con lo sguardo ad un più ampio orizzonte, mi aiutavano a persistere. Il notevole sostegno e supporto di mia moglie – aggiunge ancora - mi consentirono di superare dei momenti di difficoltà che non mancarono: due anni di duro lavoro, senza guadagni, poiché occorreva sempre reinvestire per far crescere l’attività, che intanto, cominciava ad essere proficua. E poi altra spinta di coraggio e investimento in un capannone di 1200 mq. Sembrava un investimento enorme, che dopo poco tempo, con lo sviluppo dell’attività, Particolare cura ed Olivo Zampieri divenne insufficien- attenzione è stata te»…Col passare degli posta nella selezioanni, acquistando terreni ed aggiungendo capannoni si arriva ad oggi, ne e scelta del pernell’attuale Sede di Soave con oltre 6.000 mq di superficie. Costituita sonale. L’esperiennel gennaio 1982, oggi l’Azienda è una realtà importante a livello nazio- za come dipendennale, con grande presenza e prestigio internazionale. «La strada, natu- te è servita ad aver ralmente, non sempre è stata in discesa – continua Zampieri -, ma cura di trovare colvolontà capacità e determinazione, hanno fatto superare anche i laboratori validi e momenti di difficoltà che non sono stati pochi e lievi, in particolar modo motivati e retribuirper alcuni mancati pagamenti da clienti». li adeguatamente, creando un Matteo , Michele , Olivo Zampieri LA STRUTTURA – LE ATTIVITA’ ambiente di lavoro La FIZ è una Azienda strutturata in diverse unità. Al momento sono 7 familiare, ma attribuendogli responsabilità e dando loro la meritata più la Fiz Holding (la Finanziaria) di cui Zampieri è Socio e Presidente- fiducia. FIZ Srl – FIA- Arcotec – Tecnofluid- FIT - FIR - VAP. L’Azienda si avvale ora anche della collaborazione dei due figli di Il territorio presidiato in pratica è tutto il nord est d’Italia da Udine a Zampieri, gli ingegneri Michele e Matteo che stanno procedendo Forlì da Trento a Mantova. alla completa informatizzazione dell’Azienda, riducendo al minimo I rami di attività sono sostanzialmente divisi in Attività Commerciale : le pratiche cartacee. Per Olivo Zampieri non vi sono limiti di età per acquisti e stoccaggio di prodotti e parti di ricambio per impianti indu- il suo lavoro: per lui ogni giorno vi è lo stesso entusiasmo del primo striali da primarie Società e rivendita degli stessi ai propri Clienti giorno, perché sente che c’è ancora molto da fare ed occorre la stesAttività Industriale e Impiantistica: progettazione e realizzazione cen- sa grinta e voglia di fare per creare ricchezza, per dare sicurezza del trali oleodinamiche, impianti pneumatici, impianti per la movimenta- posto di lavoro e serenità ai propri dipendenti e alle loro famiglie. zione di prodotti, banchi ergonomici, linee di assemblaggio automatiz- «Certo, non tutti i giorni sono uguali – afferma ancora Olivo Zamzate. L’Assistenza post vendita. pieri - perché i momenti difficili ci sono, e nel 2009 con l’inizio della I “ plus” vincenti dell’ Azienda sono determinati da un Ufficio Tecnico crisi ci sono stati momenti duri, ma con l’impegno di tutti si sono altamente qualificato, selezione di collaboratori molto validi ed affidabi- superati ed i risultati sono arrivati. Anche quest’anno l'azienda e' in li. Ovviamente anche la selezione dei migliori prodotti disponibili sul crescita rispetto allo scorso anno e si è ampiamente recuperato il mercato acquisiti da primarie Aziende qualificate (Bosch, Siemens, disastro del 2009». SKF, Festo, ecc.). Anche l’ esperienza sui mercati esteri, con importanti costruzioni e collaborazioni con Paesi diversi contribuiscono a migliorare il background aziendale.

IL PERSONALE E LO STAFF

IL MERCATO «La validità di una Azienda – dice Zampieri - si misura non solo per le dimensioni ed il Fatturato (la Fiz è in Italia la terza per fatturato ndr), ma per la sua capacità di operare in mercati competitivi ad elevato livello qualitativo. Fondamentale importanza è l’assistenza post vendita al Cliente». Col suo qualificato Ufficio Tecnico la Fiz vende in Germania centrali oleodinamiche e, lavorando con i tedeschi, ha acquisito anche una valida esperienza e capacità lavorativa. In genere la clientela è formata da Grosse Aziende a cui si forniscono impianti o componenti di macchine per la manutenzione degli impianti: Gardaland, Mondadori, cartiere, acciaierie, oltre a costruttori di macchine in vari settori (macchine per la lavorazione del marmo, per concerie, per food, per divertimento (giostre), macchine utensili e macchine speciali). «Per avviare, costituire e far progredire un’Azienda un Imprenditore deve intuire, capire, saper prevedere e ben amministrare – è la filosofia di Olivo Zampieri -. Un bravo Imprenditore deve anche e soprattutto saper programmare; deve stabilire oggi cosa poter fare fra cinque anni. Per restare sul mercato deve saper proiettare la propria Azienda nel futuro ed anticipare le scelte. Se non lo fa, probabilmente lo fanno gli altri ed allora diventa difficile rincorrere. Insomma, tutto sotto controllo, oggi, con lo sguardo nel futuro. Così una Azienda cresce. Per un vero Imprenditore vale molto più la soddisfazione di veder crescere la propria Azienda che i soldi che guadagna».


CRONACHE SAN GIOVANNI ILARIONE. Il comune è stato l’ultimo ad aderire

«Sì» al Consorzio San Giovanni Ilarione è stato l’ultimo Comune ad aderire al Consorzio di Bacino Verona Due, ma ha già registrato percentuali molto alte di raccolta differenziata. Il Consorzio è nato nel 1997 e raggruppava otto comuni del veronese occidentale…oggi è arrivato a coinvolgerne 58, fra cui proprio San Giovanni che ha aderito a fine 2014. «L'aspetto più rilevante, in quello che altrimenti sarebbe stato un previsto percorso normativo, è stato l'esito positivo delle richieste depositate in Regione da 20 Amministrazioni comunali dell'Est Veronese che, inizialmente assegnate ad altro ambito, hanno proposto con decisione un nuovo e diverso assetto che tenesse conto delle specificità territoriali e dei buoni risultati conseguiti, consentendo la permanenza nel nostro Bacino – afferma Thomas Pandian, direttore del Consorzio -. Per noi un doppio riconoscimento di merito: dai Comuni con i quali da anni lavoriamo a fianco a fianco sul territorio, dalla Regione che ha costatato l'efficienza, l'efficacia e l'economicità di scala raggiunte dal servizio prestato. Per quanto riguarda San Giovanni non è mai un caso

quando si ottiene fin da subito una proiezione pari al 78% di differenziata». «Abbiamo fortemente voluto essere parte del Consorzio di bacino Verona Due del Quadrilatero e nello specifico perché siamo soddisfatti dell'impegno esibito nel porta a porta dai nostri cittadini – afferma Ercole Storti, assessore all'Ecologia del comune di San Giovanni Ilarione – che hanno a cuore la tutela del proprio territorio e lo stanno dimostrando anche attraverso questi comportamenti virtuosi volti a differenziare e riciclare i rifiuti destinabili a un riutilizzo». «Fondamentali per raggiungere questi risultati e per far maturare una coscienza ambientale collettiva, le attività di sensibilizzazione e di educazione ambientale sco-

lastica da una parte e l'attenzione all'innovazione per raggiungere le nuove generazioni e i cittadini – aggiunge Pandian -. In quest'ottica, il Consorzio di Bacino Verona Due ha realizzato la nuova App rifiUtility, installabile gratuitamente su smartphone e tablet accedendo al sito www.rifiutility.it per avere a portata di mano i calendari di raccolta e gli ecocentri più vicini, il dizionario dei rifiuti e la possibilità di segnalare con una foto rifiuti abbandonati sul territorio o anomalie. Il Consorzio è stato il primo a investire a Verona su di un’App di questo tipo per dialogare direttamente con i cittadini e coinvolgerli attivamente nella cura del proprio Comune». Maria Grazia Marcazzani

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VERONELLA. Il caso del Centro Internazionale di studi di architettura Andrea Palladio di Vicenza

Una villa “palladiana” dimenticata dal CISA Servizi di

Graziana Tondini Torna alla ribalta la dimenticanza del CISA Palladio di Vicenza per gli edifici progettati da Andrea Palladio a Veronella: Corte Grande e la villa dei Serego in frazione Miega. Il nobile veronese Annibale Serego venne in possesso nel 1552 dei beni fondiari presso Miega e decise 10 anni più tardi di richiedere ad Andrea Palladio il progetto di una villa. Secondo la contabilità del fattore Trezza, a Miega i lavori iniziano nel 1564 e proseguono solamente per un anno, poi furono sospesi. Nella stima della proprietà effettuata nel 1678 risulta realizzata solo la loggia inferiore, sono mutati i collegamenti previsti in progetto tra le stanze, tutto versa in cattivo stato. Il “cativo stato” dichiarato nella stima peggiorerà rapidamente: nel 1740 il Muttoni riscontra la presenza soltanto di due colonne della loggia e quattro stanze; poi il Bertotti Scamozzi dichiara la fabbrica “agli ultimi momenti della

sua esistenza” (1781); nel 1909 fu realizzata dal Burger un’immagine fotografica del rudere del lato destro con la colonna angolare. Nel 2004 è stata trovata e pubblicata dallo studioso Giulio Zavatta la “perizia di demolizione del “Fabbricato Serego alla Miega”, redatta dal perito Fanti nel 1847. I veronellesi contano di vedere presto corretto lo svarione del Centro studi vicentino che colloca la Miega a Cologna Veneta: forse gli studiosi sono stati tratti in inganno dallo stesso Palladio che la descrisse “del Collognese”? Il sindaco Michele Garzon e il Prof. Romano Prando hanno consegnato al CISA la documentazione che attesta che la villa è a Veronella, ma dopo un anno tutto è invariato. Nonostante che il Centro Studi avesse pubblicato nella sua rivista la perizia di demolizione rinvenuta dal Prof. Zavatta. Speriamo che oltre alla sparizione “fisica” della Villa di Miega, non sparisca anche la sua esatta collocazione nel territorio. Graziana Tondini

SANTO STEFANO DI ZIMELLA E’ stato un regalo inaspettato quello che Giovanna, figlia di Luigi Dal Bosco, ha ricevuto qualche settimana fa. Il 23 marzo infatti alla famiglia Dal Bosco, di Santo Stefano di Zimella, sono state consegnate dal Centro documentale di Verona due Croci al merito di guerra per periodo bellico e per internamento in Germania, conferite in riconoscimento dei sacrifici sostenuti nell’adempimento del dovere di guerra. «Nel rimetterLe l’insegna e il brevetto relativi alla Croce al merito di guerra, Le esprimo i sentimenti di gratitudine dell’esercito» - recita la missiva, firmata dal Capo Centro Col. Giandomenico Petrocelli, inviata a Giovanna Dal Bosco.

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I 104 anni di Augusta Augusta Zordan Camponogara ha festeggiato il 20 aprile i suoi “primi” 104 anni, mantenendo il titolo di più anziana del Comune. Nata a Vestenanuova, da una famiglia di agricoltori, dopo la III elementare fu affidata dai genitori ad una coppia di Velo, perché loro non riuscivano a mantenere tutti e 6 i figli. Dopo qualche anno Augusta venne mandata a servizio in una famiglia di industriali del marmo a Chiampo. Alla giovane piaceva molto cantare, così intratteneva la sua padrona, durante le lunghe assenze per lavoro del marito, interpretando classiche melodie italiane. A 19 anni Augusta sposò Silvio Camponogara, trasferendosi con lui a Vero-

nella, in via Dossi, dove acquistarono una corte e dei terreni. Con Silvio ha avuto 6 figli. I 100 anni li ha festeggiati a casa con la famiglia, ma il tempo passa, la salute si fa più cagionevole, così dal marzo 2014 è stata ricoverata in RSA e dal gennaio di quest'anno alla Casa di riposo D. Cardo di Cologna. Dove è amatissima dalle educatrici: «Dopo un periodo che la signora è stata in reparto, un po' taciturna, perché doveva ambientarsi, adesso nelle ultime settimane chiede sempre di scendere nel salone del bar, dove c'è gente, animazione, compagnia - racconta un'educatrice -. Sta in carrozzella, però parla con gli operatori, risponde correttamente e ha fatto amicizia con una signora che incontra nel salone e chiede sempre di accompagnarla da lei. Ha saputo della festa, a cui erano presenti il coro “Anni d'argento”, il personale e gli ospiti della casa. Oltre a una bella torta. Augusta era emozionata». A festeggiare la decana del Comune sono intervenuti anche il sindaco Michele Garzon, la vice-sindaca Marisa Rettore e il parroco don Matteo Zilio, oltre ai figli, nipoti e pronipoti.


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MODA DI PRIMAVERA CON COLORI PASTELLO Avete nell’armadio una giacca o un cappottino rosa? Magari non li avete mai messi perché la tonalità è troppo chiara o luminosa o

perché avete timore di ottenere un aspetto “confetto”. Non è del tutto vero…è possibile, infatti, indossare questi capi

Evento Cerimonia Arriva il sole, il bel tempo ed è tempo di cerimonie, battesimi, cresime e forse anche matrimoni. Volete un look elegante? Ecco che la giacca rosa che avete nell’armadio può arrivare in vostro soccorso. Un esempio è quello che vi mostriamo qui di seguito: un abito chiaro leggermente floreale con dei richiami al celeste. I colori base di questo abbigliamento sono due: rosa e celeste. Di conseguenza, potete optare per accessori che richiamino l’una o l’altra tinta, così come l’accostamento scarpeInnanzitutto analiz- borsa, o fare un mix. ziamo due casi, uno A voi la scelta! elegante e uno più Evento Casual casual. Un’alternativa a senza dover per forza assumere un aspetto ridicolo. L’importante è come lo sfoggiate e il vostro portamento.

questa occasione è l’uscita del sabato sera o l’aperitivo con gli amici. Il jeans è una valida opzione con una tshirt, top o corpetto, a vostra preferenza. Qui, la scelta è più vasta e c’è meno margine di errore, tutto sta nel vostro gusto personale. Per le scarpe possono andar bene delle snickers basse, ma potete anche indossare un paio di stivaletti alla caviglia. Consigliato un make up delicato o una semplice matita rosa o grigio perla. Il rosa della vostra giacca è un colore molto leggero, quindi non appesantite il vostro look con un trucco troppo aggressivo, o con bijoux troppo pesanti.


DONNA a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

LA CERVICALGIA La cervicalgia definisce un dolore che si localizza a livello del collo ed accentuato dal movimento, questo dolore può irradiarsi anche alle spalle e alle braccia, rendendo difficili i movimenti, o essere associato a cefalea o ad altri sintomi quali vertigini, disturbi della vista e dell’udito. Questa patologia si risolve generalmente entro pochi giorni o settimane, ma può ricomparire o divenire cronica. L’area del collo è una struttura muscolo scheletrica complessa e contiene numerosi tessuti con sensibilità dolorifica, per cui uno sforzo esagerato, brusco o prolungato o un’alterazione delle strutture è in grado di provocare dolore e favorire l’insorgenza di micro-lesioni. Lesioni da colpo di frusta sono una causa comune di cervicalgie, ma altre possono essere le cause, come il torcicollo, causato da uno spasmo muscolare doloroso, l’adozione di posture scorrette o malocclusioni dentarie con conseguente ripercussione sulle strutture della colonna vertebrale con insorgenza di sindromi dolorose. Una corretta e tempestiva diagnosi è fondamentale per l’individuazione di eventuali processi patologici alla base della sintomatologia e per l’impostazione di un adeguato intervento terapeutico. La diagnosi è essenzialmente clinica, basata sulla anamnesi, sulla valutazione della rigidità cervicale, del dolore, sulla concomitanza di contratture muscolari e sulla presenza di altri sintomi quali cefalea, vertigini, acufeni e fotofobia. La terapia farmacologica della cervicalgia si basa sulla somministrazione di farmaci antidolorifici e anti- infiammatori, indicati nel controllo degli episodi dolorosi acuti in corso di patologie infiammatorie dell’apparato muscoloscheletrico, di sindromi dolorose, nevralgie, sciatalgie, cefalee ed emicranie. In parallelo nei casi di cervicalgia con o senza cefalea c’è forte evidenza a favore dell’efficacia dell’associazione di esercizi fisici e di terapie manuali o di mobilizzazione, nel ridurre il dolore, migliorare la funzione nel breve e lungo periodo. Esercizi attivi per il recupero dell’articolarità, il rinforzo muscolare e lo stretching possono favorire il processo di guarigione, così come le trazioni cervicali, l’agopuntura e l’applicazione alternata di caldo/freddo nella zona interessata.

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SPORT

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PORT

LA SOCIETÀ. Il club è nato nel 2009 con una trentina di ragazzi. Ora, i tesserati sono ben 132

L’Arcole è passione per calcio e giovani

L’A.S.D. Arcole è nata nel 2009 con lo scopo di salvaguardare i ragazzi del paese, insegnando loro il gioco del calcio attraverso allenatori preparati e regole comportamentali. La società al suo inizio aveva 30 ragazzi…ora ne conta ben 132 d’età compresa tra i 5 e i 16 anni suddivisi in 8 squadre seguite da 14 allenatori, preparati con vari corsi. «La società si sta affiliando al Chievo Verona per poter seguire meglio lo sviluppo dei ragazzi attraverso i suoi corsi – afferma il presidente dell'Associazione, Adriano Zanolla -. Stiamo lavorando inoltre per la stagione 2015/2016 per costruire una squadra di 3° Categoria e Juniores». Il 18 e 19 aprile scorsi la società ha organizzato il "1° Memorial Massaro Antonio" a cui hanno preso parte 20 squadre provenienti da tutta la provincia di Verona. «Un successo

oltre le nostre aspettative – ricorda il presidente Zanolla - che ci dà coraggio per continuare il nostro lavoro nel migliore dei modi e dare un proseguo a queste iniziative, importanti per noi e per il paese di Arcole. Noi crediamo nella funzione sociale del calcio, per questo lo scorso settembre abbiamo organizzato una giornata con i ragazzi diversamente abili, la “1° giornata con i

ragazzi speciali”». Un'esperienza positiva e da ripetere che ha ottenuto successo e che ha fatto divertire questi ragazzi. Noi stessi doneremo a loro il ricavato di una lotteria di beneficenza creata dalla società». L'ASD Arcole inoltre ha ricevuto in dono qualche settimana fa un defibrillatore Sanavit Zoll AED Plus da mettere in dotazione nel campo sportivo arcolese. Si tratta di una

sponsorizzazione gratuita: la società di calcio si è attivata per promuovere i prodotti Sanavit e in cambio ha ottenuto il defibrillatore. Una formula che l'azienda di Massanzago (PD) sta ripetendo con tutte le società interessate.«Ringraziamo il comune di Arcole per la fiducia e i supporti dati, l'Ente Fiera sempre disponibile a collaborare e tutti gli sponsor che ci aiutano, inoltre ringrazio tutti quelli che credono in noi e che partecipano assieme a noi a queste iniziative» - rimarca il presidente Zanolla. Per il Sindaco Giovanna Negro «l'ASD Arcole non è solo una società di calcio, si è assunta un ruolo sociale e anche educativo di cui come primo cittadino vado orgogliosa. E' nata da un gruppo di genitori che credevano in un progetto e come sempre quando c'è impegno e serietà i frutti sono sotto gli occhi di tutti».

MONTEFORTE/MANIFESTAZIONE

SAN BONIFACIO/GLI EVENTI

Divinus Bike

Tutti in bici

Il 24 maggio torna la gara di mountain bike Divinus Bike, quest’anno giunta alla 12ª edizione. A un mese dall’apertura delle iscrizioni si contavano già 500 partecipanti quindi si prevede una presenza simile a quello dello scorso anno con 1700 bikers. Il percorso stabilito quest’anno sarà valido anche il prossimo anno quando la Divinus ospiterà il campionato italiano marathon, assegnando al vincitore la maglia tricolore. I tracciati saranno come sempre due: il classic di 37 km e il marathon di 72 km con 2800 metri di dislivello. La novità di quest’anno sarà il passaggio dalla Bastia, dove si trovano i ruderi del castello di Cazzano di Tramigna che sovrastano la valle e da cui si gode una vista stupenda. Inoltre quest’anno la gara sarà fatta lo stesso giorno della festa del vino a Monteforte così dopo la gara, i bikers avranno un motivo in più per fermarsi a Monteforte. Il 30 maggio invece spazio ai bambini con la Divinus Boys. Il ritrovo sarà alle 15 nel Parco Giochi di Monteforte e alla gara potranno partecipare ragazzi dai 5 ai 12 anni muniti di casco e mountain bike. La gara è gratuita e fa parte del 3° Prova Circuito Verona Cup Kids. M.G.M.

Una settimana all’insegna delle due ruote e della mobilità sostenibile. E’ quello che hanno sperimentato tanti ragazzi di San Bonifacio con il progetto “Liberabici” e con la classica “Bimbimbici”, la classica biciclettata per le vie del paese tenutasi domenica 19 aprile. Partiamo da “Liberabici”, iniziativa che per una settimana ha permesso agli alunni della scuola secondaria "Bonturi" dell'Istituto Comprensivo 1, di effettuare il percorso da casa a scuola in bicicletta, seguendo dei “conducenti” scelti tra i loro docenti e i volontari di diverse associazioni del paese. Oltre all’utilizzo della bicicletta, il progetto prevedeva anche la possibilità di svolgere numerose attività pomeridiane su temi studiati ad hoc come: sicurezza sulla strada con l'intervento della Polizia Locale, esperienza sportiva su bici da strada e mountain bike, esperienze cicloturistiche, meccanica della bicicletta con personale specializzato e aspetti della salute con il supporto di personale medico ospedaliero. Il progetto ha avuto l’obiettivo di instillare nei ragazzi il senso di autonomia e libertà, il miglioramento della qualità dell'aria e una

CALCIO / IL TORNEO La Roma vince il “Ferroli” Parla giallorosso la 26edizione del Trofeo Internazionale Città di san Bonifacio “Trofeo Ferroli”, che ha visto i giovani virgulti della Roma imporsi in finale contro i pari età della Juventus. Ci sono voluti i calci di rigore per decidere chi fra giallorossi e bianconeri avrebbe portato a casa il trofeo, un piccolo assaggio di quella che è la rivalità sportiva più accesa in questi ultimi anni in serie A. Ai ragazzi di mister Runinacci è però riuscito quello che a Totti, De Rossi & co ancora non è riuscito, ovvero battere la Juventus. Le due squadre sono arrivate alla finale dopo un girone di qualificazione da protagoniste e dopo aver superato Inter ed Hellas Verona in semifinale. La finalissima del “Tizian” non ha tradito le attese, una partita tirata ed emozionante fino alla fine, con i bianconeri in vantaggio con Bianco e raggiunti poi dalla rete di Meadow. La Juventus che si rende ancora pericolosa nel finale (e che si vede annullare per fuorigioco una rete di Goh) ma non riesce ad evitare che la sfida si decidesse dagli undici metri. La lotteria dei calci di rigore alla fine premia i giovani giallorossi, che comunque durante tutto l’arco del torneo hanno dimostrato di meritare la vittoria, mettendo in mostra individualità di sicuro prospetto. La Juventus si consola con il premio a Ndiaye, votato come miglior giocatore del torneo. Un plauso finale va poi fatto alla Sambonifacese padrona di casa che, nella partita di esordio, sono riusciti a fermare sul 2 a 2 proprio la Juventus poi finalista, in una partita che ha divertito il pubblico presente, lieto poi di applaudire i giovani rossoblù per quelle che è stata davvero una piccola impresa. Matteo Dani

sana passione per la bicicletta. Per concludere in festa la sette giorni sui pedali non poteva mancare il tradizionale appuntamento “Bimbimbici” promosso dalla FIAB Amici della Bicicletta in collaborazione con il Comune di San Bonifacio e l'Associazione Nazionale Carabinieri. Davvero tanti i bambini, i ragazzi e le famiglie che, dopo il ritrovo in piazza Costituzione, hanno preso parte alla biciclettata lungo le vie del paese e dintorni, per ribadire il diritto alla mobilità sicura dei bambini. M.D.

FOTONOTIZIA VILLANOVA / CALCIO Sarà il campo sportivo di Villanova a fare da scenario ad alcuni incontri gratuiti per approccio al gioco del calcio. Nelle giornate di venerdì 15, 22 e 29 maggio l’Academy Villanova – Villabella aprirà le porte a bambini e bambine nati nel 2009 e nel 2010. Per ulteriori informazioni: 348.6973870 (Silvia, 335.7372131 (Luca).



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