Il Piccolo Giornale di Cremona

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Anno XII • n° 28 • VENERDÌ 4 MAGGIO 2012

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato

E’ polemica sulla decisione del Tas di Losanna di ammettere alle Olimpiadi chi ha scontato una condanna per doping

alle pagine 4-5

SIMONE RAINERI DIFENDE L’ETICA SPORTIVA L’olimpionico di canottaggio oro a Sydney:«Proporrei la fine della carriera per chi viene sorpreso per la seconda volta» L’EDITORIALE

L’indignazione vi sommergerà

A

di Daniele Tamburini

NOSTRA INTERVISTA AL PROFESSOR BRUNO AMOROSO

«Questa crisi è stata studiata a tavolino» ▲

a pagina 7

GHIRALDINI - COMANDANTE GDF

I possibili rischi dei capi di abbigliamento prodotti al di fuori della Comunità Europea. Sotto accusa i trattamenti chimici e la scarsa traspirabilità dei tessuti a pagina 6 SPORT

La Cremonese si gioca tutto con il SudTirol

LOTTA SCUDETTO

La Vanoli Braga festeggia domenica una super stagione

La Juve tremerà anche a Trieste con il Cagliari? a pagina 33

Tornano a Cremona la 200 Miglia e la Mille Miglia a pagina 3

CASALMAGGIORE

Per non smaltire l’amianto lo disperdono lungo la strada ▲

a pagina 31

a pagina 30

BASKET - CONTRO TREVISO

a pagina 8

AUTO D’EPOCA IN CITTÀ

IN PALIO I PLAYOFF

«I controlli hanno l’obiettivo di correggere non di inquisire» ▲

COME RICONOSCERE GLI ABITI «NON LEGALI»

desso siamo al tecnico dei tecnici. Non è una battuta: il governo Monti ha affidato a Enrico Bondi, già commissario della Parmalat, il lavoro di revisione della spesa pubblica nel suo complesso, per eliminare gli sprechi. Uno bravo, non c'è che dire: ha risollevato l’azienda alimentare dopo il crack, senza licenziare un solo operaio. La promessa è di presentare una proposta già tra quindici giorni. Si parla, quindi, di ulteriori tagli alla spesa pubblica. Si parla di Regioni, Province, Comuni: ma c’è ancora da tagliare? E siamo sicuri che si debba tagliare proprio qui? Intanto, il Parlamento è escluso. Complice una classe politica che è incapace di riformare e di riformarsi, siamo arrivati al punto, o, almeno, a uno dei punti. Non nasce dal nulla la crisi, che continua a colpire durissimo, ma neppure lo stato così dissestato delle nostre finanze. Monti ha indicato esplicitamente due aspetti della colpevole miopia governativa del passato: l'abolizione dell'ICI sulla prima casa (noi lo scrivemmo subito che sarebbe stato un errore) e una insufficiente attenzione (per usare un eufemismo) al rigore fiscale. E' forse la prima volta che il premier parla esplicitamente di responsabilità passate, con tanto di nome e cognome. Cosa è cambiato? Ragioniamo: il premier viene accusato di avere acuito talmente la pressione fiscale complessiva da deprimere ogni possibilità di ripresa. Impoverimento oggettivo e mancanza di lavoro: un mix micidiale. Si dice: recupera le risorse nelle tasche dei soliti. Fa pagare l'IMU a chi possiede una casa acquistata con sacrifici, su cui magari paga il mutuo, e magari ha perso il lavoro o è in cassa integrazione. Invece di creare lavoro, studia misure per licenziare di più. Non è forse per caso che si è scatenata, sui giornali vicini a Berlusconi, una campagna di quotidiana demolizione: titoloni di prima pagina contro il governo Monti. Però, ricordiamoci una cosa: Monti aveva parlato, all'inizio, di patrimoniale. Fu stoppato immediatamente. Parlò di eliminare alcuni privilegi di alcune categorie professionali: i partiti, i gruppi di interesse, anche qui stoppato: le varie lobbies hanno limato, tolto, annacquato. Azzardo un’ipotesi di Monti-pensiero? Bene, dirà: il catalogo è questo. Mi avete condizionato, e anche minacciato . Devo recuperare risorse, questo è certo. Lo faccio fare da un esterno. Se voi partiti non siete capaci di accettare una riforma seria e seriamente complessiva, continuerò a cercarle presso chi non si può nascondere. Intanto, però, gli chiedo anche di segnalare gli sprechi che vede compiere: un segnale? Di certo, cresceranno lo smarrimento, l’impotenza, la depressione, l’impoverimento, ma anche la rabbia e l’indignazione. Avete visto i sondaggi, cari partiti? L’indignazione vi sommergerà. E non sarà un bel giorno, probabilmente, per nessuno. E se, davvero, stesse ragionando così?

a pagina 16


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