MJ&S Dossier

Page 1




NAFS I LAWWAMA “the regretful self”

Il nuovo disco in vendita su ITUNES, e in tutti gli store digitali.



/BIOGRAFIA Esiste da qualche parte, il suono puro, che non è attaccato allo strumento che lo produce? Il suono che si slaccia dalla corda, a voce che non è conficcata nella gola che la dispiega nell’aria? Il suono e la voce che volano, iberi, senza provenire da nessuna parte? Tiziano Scarpa, Stabat Mater

Il ‘suono puro’ proviene da nessuna parte e quindi da ogni dove; è autentico, viscerale, è tutto: Malikah Jamilah and her souldiers, band che proprio in questi mesi conferma il suo esordio nel panorama musicale di Venezia e dintorni, ha molto a che vedere con questo. Formatasi a Mestre nel 2009 da un’idea di quattro musicisti decisi a dare vita ad un progetto peculiare fuori dagli schemi, auto-battezzato sotto l’etichetta di “Tribal nu-soul”, Malikah Jamilah and her souldiers si compone della presenza permanente del turntablist DJ NASDAQ (Genoma), di GUYBRUSH al basso, delle percussioni di EL TIGRE DE COLOMBIA (Genoma, MiRito) e di MALIKAH JAMILAH, singer and songwriter di origini italiane e libanesi cresciuta in Qatar. Le diverse influenze dei singoli componenti della band, di tipo reggae, latin jazz, hip-hop ed arabe di matrice Aligi, si concentrano nello sforzo creativo dell’album “Nafs i Lawwama” (2011) il cui titolo in arabo significa “la ricerca dell’anima”: il disco è stato registrato presso il “Dark Room Studio” di Bassano del Grappa (VI) da H.C. Rebel, pioniere del Turntablism italiano, vero iniziatore dell’Hip Hop in Veneto negli anni ’90; questi brani conducono l’orecchio in un pattern melodico fortemente marcato sul piano ritmico grazie alla presenza di una sezione musicalmente solida, dei giradischi e degli scratch di Nasdaq, della dinamicità armonica e dell’improvvisazione timbrica di Malikah.


La produzione di basi tipica dell’hip-hop, la scelta di suonare strumenti dal vivo e gli arrangiamenti originali si coniugano alla composizione di testi sofferti, pregni d’autenticità ad ogni sillaba soffocata, che ricercano nella melodia vocale il senso atavico musicale dell’intero cd in uscita prossimamente; confessioni limpide, canzoni-preghiera che hanno numerose affinità con la musica gospel, da sempre fonte d’ispirazione di Malikah. Fortemente legato all’individuazione delle proprie radici culturali e quindi anche alla spiritualità intesa come «ciò che è connaturato al senso intimo di ogni individuo», il percorso sonoro di “Nafs i Lawwama” si sviluppa attraverso brani supportati da una pulsazione che è sonora e canora assieme, rinsaldata dall’uso del giradischi, fulcro attorno a cui la musica vibra e si fa ‘materia’ al presente. Nell’estate 2011 vincono Jesolo Music Festival, la rassegna di musica indipendente e originale. Nel dicembre 2011 si esibiscono live negli studi di “Urban Suite” Radio 2 RAI condotta da Irene Lamedica (Soulsista).


/TRACCE PILOTA Il canto pluringue di Malikah, che si rifà ad una tradizione hip-hop di alto livello, qual è stata ed è quella espressa da Erykah Badu, India Arie e Outkast, e cantautorale di Fairuz, si apre ad una sperimentazione del tutto innovativa, scopr endo ad ogni nota la verità, cifra della sua scrittura autobiografica, così come le definisce Lauryn Hill nell’MTV Unplugged 2.0 del 2002: «It’s emotional warfare telling the people we love, the most, the truth about ourselves». /JUNGLE è un invito canoro e musicale a seguire i ritmi della natura e dell’uomo primitivo per giungere a scoprire come si è veramente: mentre le percussioni evidenziano il suono della giungla, l’incedere degli animali, le parole e il canto di Malikah si liberano in uno scat ritmico morbido e suggestivo.

/FINE è il racconto di una vita da intendersi come una lunga pagina di diario, che narra la ricerca della bellezza all’interno di sé in un mondo costretto all’esteriorità dai mass media. La linea di basso portante e la presenza di campane e sonagli conferiscono al pezzo un sound elastico che fa da collante tra il rap delle strofe, le melodie del ritornello e gli scratches, veri interpreti del pezzo assieme alla voce.


/IRAQUIE EYE brano dedicato sin dal titolo all’Iraq, tratta la difficile condizione dei figli di guerra; il testo ha un messaggio pacifico ed invita a cercare un “occhio nel cielo”, metafora di una spiritualità universale che supera le differenze di credo religioso, un punto di riferimento per sperare nel futuro. Anche qui la forza motrice musicale risulta essere la sezione ritmica che s’incastra con una base che vuole riprodurre completamente il disastro del conflitto di cui il testo parla: parole cariche di dolore, vive nel racconto di Malikah, che qui ricorda la guerra del Libano narratale dalla madre.

REMINDS ME OF DOHA è una dichiarazione d’amore filiale, quella della stessa autrice alla madre lontana, a cui è dedicato anche l’intero progetto sin dal nickname scelto “Malikah Jamilah”, che significa “la bella Regina”. In questo pezzo - che può ben considerarsi un outro – si rivivono sonoramente le reminiscenze di un’infanzia e il modo di interloquire madre-figlia: la memoria si fa canto, espressa dal verbo “ricordare”: in latino re sta per “di nuovo” e cordare viene da CÒR, CÒRDIS, appunto “cuore”, così in inglese, lingua non neolatina, in cui si dice “by heart”. Il campionamento di musica tradizionale unito alla melodia in lingua araba e al tessuto della base che possiede un beat trascinante, chiudono il cerchio ricordando che questo è soltanto un assaggio, l’antipasto di questo progetto.


MALIKAH JAMILAH | Singer Songwriter




DJ NASDAQ | Dj / Beat Maker

SOULDIERS


SOULDIERS

GUYBRUSH | Bass




EL TIGRE DE COLOMBIA | Percussions SOULDIERS


/Press Kit Alcune tra le pi첫 importanti testate del Triveneto hanno scritto di noi tra cui La Tribuna di Treviso, Gazzettino e Nuova Venezia.



/Media Alcune tra le pi첫 importanti testate del Triveneto hanno scritto di noi tra cui La Tribuna di Treviso, Gazzettino e Nuova Venezia.





CONTATTI www.malikahjamilah.com myspace.com/malikahjamilah management@malikahjamilah.com Giuseppe tel. 3286612742

partners:


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.