PLaNCK! 19 - L'ACQUA

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POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – 70% NE/PD € 25,00 - copia singola € 7,00 Autorizzazione del Tribunale di Padova numero 4093 del 21 novembre 2013 ISSN 2284-0761 - ISBN 978 88 5495 157 0 - Quadrimestrale - Numero 19 - gennaio 2020

NUMERO

19 Da piccolo

farò lo scie nziato!

IO IL CALENDAR SCIENTIFICO DEL 2020 DAASA AC APPENDERE SSE! O IN CLA

E in p iù.. LE AV . una storia VENT URE D a fumetti! LA ST I MAR RANA IE E M IMME AX RSIO NE www.planck-magazine.it

A U Q L’AC della a t r e p o c s a ll A vita la r e p a s r o ris


: x a M e e i r a M i d e r e u t n n o i e s v r v e a e m L im

a n a r t La s

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GALLEGGIA O AFFONDA? Scopriamo come svelarlo! Immergi una bottiglia vuota (chiusa) in acqua: la senti la spinta verso l’alto? È proprio questa forza, esercitata dall’acqua, che fa galleggiare gli oggetti, opponendosi al loro peso che tenderebbe a farli affondare. Per alcuni oggetti questa spinta è sufficiente a tenerli a galla, mentre per altri il peso “vince” ed essi affondano.

Le cose che affondano sono quelle più pesanti?

Puoi rispondere facilmente a questa domanda pensando a un grosso tronco e a una moneta. Il tronco galleggia, la moneta invece affonda. Ma il tronco è molto più pesante della moneta! Allora il galleggiamento non può dipendere solo dal peso. E quindi? Facciamo degli esperimenti per capirci di più!

ESPERIMENTO 1 Spingi sott’acqua un’altra bottiglia vuota, ma di volume diverso. Fai più fatica con la bottiglia più grande o con quella più piccola? Sicuramente hai fatto più fatica con la bottiglia più grande. L’acqua esercita una forza maggiore sugli oggetti con volume più grande. Anche il volume allora è importante per il galleggiamento: peso e volume giocano un ruolo assieme. Ma come?

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di Marta Carli (redazione)


DOSSIER

L’ACQUA E L’UOMO

Il nostro Pianeta è ricco d’a cqua ed è proprio grazie a tutta quest’acqua che possiamo vivere e fare tutto quello che faccia mo. Ma da dove arriva l’acqua sulla Terra? Quanti tipi di acqua esistono? E perché noi be viamo acqua per vivere?

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DOSSIER L’acqua elimina anche le scorie e i prodotti di scarto dell’organismo. La pipì, infatti, è fatta principalmente di acqua e viene prodotta dai reni dopo che questi hanno filtrato il sangue. In pratica, la pipì è una specie di acqua sporca in cui il corpo rilascia tutto ciò che non gli serve più o che può far male.

L’acqua e l’uomo

Un’altra funzione importante dell’acqua è quella di regolare la temperatura dell’organismo: basti pensare che sudiamo un sacco quando fa molto caldo. Il sudore non è altro che l’acqua del corpo rilasciata attraverso la pelle in goccioline per abbassare la temperatura interna del nostro organismo. Quando sudiamo, quindi, perdiamo acqua. Per questo è importante bere quando fa caldo: serve per ricaricare il nostro livello interno di acqua!

Infine, l’acqua serve per umidificare molte parti del nostro corpo, come la bocca, il naso e gli occhi, e serve anche a far muovere meglio le articolazioni come ginocchia, gomiti, polsi e caviglie. Insomma, l’acqua serve davvero a un sacco di cose nel corpo umano ed è fondamentale per la sopravvivenza. Quindi ricordatevi di bere spesso, soprattutto quando fa caldo, così il vostro corpo funzionerà a dovere.

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Da dove arriva tutta quest’acqua? di Sarah Libanore (redazione)

Ti sei mai chiesto da dove arrivi tutta l’acqua che troviamo sul nostro pianeta? Oceani, laghi, fiumi… coprono più della metà della superficie terrestre (il settanta percento per essere precisi) e sicuramente esistono da moltissimo tempo. Però non c’erano quando la Terra si è formata ben quattro miliardi e mezzo di anni fa. Dove si trovava all’epoca tutta l’acqua che oggi vediamo e che è stata così importante per la storia del nostro pianeta e per la nascita di tutti gli esseri viventi?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo alzare gli occhi al cielo per studiare il Sistema Solare: l’insieme di tutti i pianeti, gli asteroidi e le comete che girano attorno al Sole. Tutti questi corpi celesti si sono formati a partire da una stessa nube di gas, composta da tante particelle di elementi chimici diversi. Dagli elementi al centro della nube è nato il Sole, mentre dagli altri si sono formati successivamente i pianeti, gli asteroidi e le comete. Gli scienziati però hanno scoperto una cosa molto interessante: il Sole appena nato era molto più energetico di oggi e produceva una specie di vento con cui spazzava tutto lo spazio intorno a sé. Spinte da questo vento, le particelle più leggere della nube si sono allontanate dal centro, mentre vicino al Sole sono rimaste solo quelle più pesanti, legate a formare elementi e composti allo stato solido. In questo modo, dall’unione di tantissime particelle pesanti si sono formati i pianeti più vicini al Sole, detti rocciosi: Mercurio, Venere, Terra, Marte. Dalle particelle più leggere, invece, sono nati i pianeti gassosi della parte più esterna del Sistema Solare: Giove, Saturno, Urano, Nettuno. Alcune particelle sono “avanzate” e hanno dato origine agli oggetti celesti più piccoli: asteroidi e comete.

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Pianeti

Comete

Asteroidi


ACQUA SALATA

Il mare e gli oceani invece hanno una concentrazione di sali e altri composti molto maggiore rispetto all’acqua dolce. Il sale arriva da un processo durato anche miliardi di anni e che continua ancora oggi: il Sole ha scaldato, e continua a scaldare, la superficie di mari e oceani, facendo evaporare moltissima acqua e lasciando gli altri elementi più concentrati nell’acqua restante. Puoi provare una cosa simile anche tu. Se lasci al Sole un bicchiere di acqua salata, dopo qualche tempo un po’ d’acqua sarà evaporata, e quella rimasta risulterà molto più salata di prima. Questo processo, nel tempo ha reso l’acqua di mare come la conosciamo: salata e imbevibile. La concentrazione di sali però non è uguale per tutti i mari, perché varia a seconda della loro profondità: in acque meno profonde il sale è di più rispetto a quello in acque più profonde. Ancora diversa è l’acqua delle terme che ha una composizione di sali disciolti differente, con elementi che possono fare bene al nostro organismo o alla nostra pelle.

DOSSIER L’acqua e l’uomo

Vuoi sperimentare come l’acqua salata aiuta gli oggetti a galleggiare? A pagina 22 trovi un esperimento proprio su questo!

ACQUA SPECIALE

Veramente speciale è l’acqua del Mar Morto: è così tanto salata da non consentire a pesci e altre forme di vita di sopravvivere, fatta eccezione per alcuni tipi di batteri. Il nome “Mar Morto” arriva proprio da qui. L’acqua di questo mare è talmente ricca di sali e altri elementi disciolti che permette a chiunque di galleggiare senza sforzo e rende difficile nuotare, perché si sta fin troppo a galla!

E TU, QUANTE ACQUE RIESCI A CONTARE?

Si galleggia così bene sull’acqua del Mar Morto che ci si può anche sdraiare a leggere il giornale!

Di “acque” ce ne sono tantissime e se ci pensiamo bene sono veramente diversissime tra di loro: acque sotte rrane e dei pozzi , acque di sorgente, acque di scarico, la pioggia... Prova a contare quante acque conosci!

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Dalla sorgente al rubinetto di Agnese Sonato (redazione)

L’acqua che possiamo bere ogni giorno ha un nome: è l’acqua potabile. “Potabile”, infatti, significa proprio “che si può bere” e per noi significa che quest’acqua deve essere limpida, senza un colore o un odore particolari e senza sostanze che ci possono fare male. Ma da dove viene l’acqua potabile? Ed è potabile fin dall’inizio?

Il lungo viaggio dell’acqua All’inizio di tutto l’acqua viene presa dalle sorgenti, che spesso si trovano in montagna, oppure viene presa dai laghi, dai fiumi, o ancora dalle falde acquifere e, grazie a una serie di tubi, viene portata negli acquedotti. Poi dagli acquedotti essa viene mandata nelle nostre case, nelle scuole, negli ospedali, e così via. Quindi se viviamo al mare o in pianura, il viaggio che l’acqua fa prima che arrivi fino a noi può essere davvero lungo! Una volta arrivata a noi, l’acqua potabile viene usata e poi scaricata nelle fogne.

Come l’acqua diventa potabile L’acqua che arriva negli acquedotti non si può ancora bere, ci farebbe male! Infatti, dopo aver preso l’acqua che si trova in natura, vengono fatti dei processi che la rendono adatta ad essere bevuta da noi, senza che ci faccia male. Innanzitutto, l’acqua presa così com’è può essere sporca, piena di terra e sassi ad esempio, quindi la prima cosa che viene fatta è togliere tutto quello che la sporca.

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Inquinamento: emergenza globale

di Marco Barbujani (redazione)

Forse ti sarà capitato di vedere immagini del mare con grandi quantità di rifiuti che galleggiano, pesci che muoiono, o addirittura qualche mammifero marino rimasto intrappolato in una rete da pesca abbandonata. Purtroppo i mari e gli oceani sono sempre più inquinati. Ma quanto grave è diventata questa situazione?

Acque inquinate piene di rifiuti.

Una spiaggia piena di rifiuti e inquinanti. 52


Di che colore è l’acqua? di Agnese Sonato (redazione)

Trasparente. L’acqua è un liquido trasparente e non c’è nessun dubbio se guardiamo l’acqua dentro un bicchiere. Eppure se guardiamo il mare o i laghi vediamo tanti colori diversi: tutte sfumature del blu e dell’azzurro, a volte anche del verde. Ma perché se l’acqua non ha nessun colore?

Da dove arrivano i colori

Prima di risolvere il mistero del colore dell’acqua, facciamo un passo indietro e scopriamo da dove arrivano i colori di quello che vediamo in natura. I colori arrivano dalla luce del Sole, che è bianca ed è la somma di tante onde, ciascuna delle quali corrisponde a un colore diverso: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Quando la luce colpisce, ad esempio, un pomodoro, l’oggetto assorbe tutte le onde tranne quella che corrisponde al colore rosso che invece viene riflessa e torna ai nostri occhi, mostrandoci il pomodoro, appunto, rosso.

In acqua è un po’ diverso

Anche per l’acqua succede una cosa simile, però il suo colore finale dipende da tante cose, tra cui la sua quantità. Osserviamo cosa succede nel mare. L’acqua in superficie è sempre più chiara di quella in profondità e più andiamo in profondità, più l’acqua passa dal colore azzurro al blu scuro. Questo perché quando la luce attraversa poca acqua, come ad esempio la prima parte dell’acqua del mare, vengono assorbite le onde che corrispondono ai colori del rosso e del giallo. Invece le onde dei colori verde, azzurro e blu vengono riflesse, tornano ai nostri occhi e l’acqua ci appare proprio di questi colori.

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Poi più andiamo in profondità e più luce viene assorbita: oltre alle onde del rosso e del giallo, vengono assorbite anche quelle dei colori verde e azzurro: solo il blu viene riflesso e solo questo colore arriva ai nostri occhi. Ecco perché, più profonda è l’acqua e più ci appare blu scuro, mentre se l’acqua è poco profonda ci appare di colore azzurro chiaro o del tutto trasparente se è contenuta in un bicchiere.


La forma della neve Ogni cristallo di ghiaccio ha una forma diversa dall’altro, non esistono cristalli identici. E questo dipende dalla velocità con cui i cristalli cadono a terra, dalla temperatura e dall’umidità dell’aria.

APPUNTI DI MATEMATICA

Queste sono fotografie di cristalli di ghiaccio fatte dall’americano Wilson Bentley, uno dei primi “fotografi della neve”. Tutte le forme che possono avere i cristalli di ghiaccio, anche se sono diverse, hanno qualcosa in comune: alla base c’è un esagono, quella figura geometrica con sei lati tutti uguali tra loro.

In più, se immaginiamo di piegare il cristallo di ghiaccio lungo ciascuna delle tre linee che abbiamo disegnato, ci accorgiamo che, quello che troviamo da una parte e dall’altra di ciascuna linea, è identico: i cristalli di ghiaccio sono simmetrici e hanno tre assi di simmetria principali (cioè quelle linee che abbiamo disegnato).

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I segreti delle bolle di sapone Un incontro con tante possibilità

di Agnese Sonato (redazione)

C’è qualcosa che succede quando ci laviamo le mani, quando ci facciamo la doccia oppure quando ci divertiamo con le bolle di sapone. Si tratta di fenomeni che accadono proprio quando l’acqua… incontra il sapone!

! E L Le bolle di sapone BOLLE! BOL sono degli strati molto sottili di ! E L L BO acqua e sapone che

Una forma perfetta

La forma della bolla è dovuta a una proprietà dello strato liquido che la forma: la tensione superficiale. Il sapone non c’entra con la forma della bolla ma rinforza la bolla, rendendola più resistente. Inoltre il sapone rallenta l’evaporazione dell’acqua così che la bolla possa durare più a lungo.

formano una sfera perfetta dai colori iridescenti.

Mille colori

Quello che più ci affascina delle bolle di sapone sono i tanti colori che hanno. Come per tutti gli oggetti, anche per le bolle di sapone il colore dipende da come la bolla, e quindi lo strato esterno di acqua e sapone, si comporta con la luce del sole che la colpisce. Lo strato, però, non è costante: l’acqua pian piano evapora cambiandone lo spessore e, a seconda di come la bolla si muove, può cambiare la quantità di sapone dello strato. Così la luce si comporta in maniera sempre diversa con la bolla, dando sempre dei colori finali diversi e cangianti.

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Nel prossimo numero...

LA SOSTENIBILITÀ Maggio 2020 n. 20

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In the next issue...

SUSTAINABILITY May 2020 n. 20


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