Progetto Democratico ottobre 2008

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t h g i L rogetto Via S. Francesco 1 55045 Pietrasanta

emocratico

Un giorno senza rancore…

Tel. 0584.71169 Cell 328.5850190

di Alessandro Lippi

ProgettoDemocratico @tiscali.it

In questo numero:  Un giorno senza rancore… Piazza Tommasi...in fioriera!  Expo permanente degli artisti locali. Pietrasanta e...l’effetto paradosso. Vi ricordate Poggiolini e De Lorenzo? Intervista a Fortunato Angelini. Un centro civico per Capriglia. Cau...caos: l’ennesima terra senza pace. Immigrati in Italia. Si “svecchia” la sede! A Roma per il 25 ottobre. Montiscendi. Strettoia. Il PD incontra Pietrasanta. 19/09/08: un mese fa, 64 anni fa.

Stampato in proprio

OTTOBRE 2008

tivo. Venerdì 10 Ottobre Domenico Lombardi ha presentato il suo nuovo libro, “Diplopie”. In tale occasione ho visto con grande piacere la Pietrasanta che mi piace: una folla di persone sorridenti, tranquille, nell’orgoglio della città che è il Sant’Agostino. Persone con idee politiche diverse... … e mi è venuto da pensare, con rabbia, alla frattura che si è venuta a creare a Pietrasanta negli ultimi anni, tra i cittadini che politicamente la pensano diversamente. Si sa, la colpa non è mai solo da una parte. Un po’ è anche nostra, ma sicuramente gli attuali amministratori della città ci hanno messo del loro, escludendo e isolando tutta quella parte di cittadinanza che non la pensa come loro, quella parte di cittadinanza che ha sospetti e non condivide i comportamenti di questi amministratori. L’attuale sindaco ha frequentemente rimarcato, con arroganza, la sua “bravura” e la sua “capacità di fare le cose”, con effetto domino, creando dissidi tra le persone di Pietrasanta, e portando a forme di odio talvolta senza mo-

Io credo che debba essere recuperato uno spirito unitario in cui tutti remiamo nella stessa direzione per vivere con serenità, cercando di ricucire un tessuto sociale sfilacciato e scomposto. Dobbiamo ridisegnare un modello di società in cui tutte le persone convivono con felicità all’interno della comunità, ascoltando e dando risposta alle richieste e le esigenze di tutti i cittadini, qualunque idea politica abbiano. Non bisogna emarginare chi la pensa diversamente da noi, ma dobbiamo allontanare i furbi, i disonesti e gli spudorati affaristi. Chi corrompe e chi è corrotto indipendentemente da classe sociale, razza, religione ed altro. Serietà, competenza, cultura e professionalità, ma soprattutto onestà, sono i valori che vogliamo garantire ai cittadini, partendo sì dai propri ideali ma seguendo un orientamento pragmatico. Noi del Partito Democratico teniamo al nostro elettorato di appartenenza, ma, allo stesso tempo, cercheremo di farci interessanti per quello di opinione, così come cercheremo con le nostre idee, di intercettare l’elettorato non politicizzato. Non sarà facile, ma ci proveremo.


Sabato 18 (ore 15.00-20.00) e domenica 19 ottobre 2008 (ore 10.00-13.00) la sede rimarrà aperta per

“Le giornate del Tesseramento del PD”. Tutti coloro che vorranno tesserarsi, sia per il Circolo di Marina che per quello di Pietrasanta e Frazioni Collinari, potranno farlo presso la sede in Via S.Francesco n°1 a Pietrasanta. Ricordiamo che è possibile farlo anche nei giorni successivi, telefonando al numero 331 2300680 (Patrizia). Vi aspettiamo!

Piazza Tommasi… in fioriera! di Matteo Tartarelli Era lì, in una fioriera che delimita il parcheggio dalla pista ciclabile. Di che sto parlando? Di uno dei segnali inaugurati il 31 maggio scorso, nella piazza dedicata a Leone Tommasi, celebre scultore pietrasantino. Forse è finito li durante i lavori, apprezzati ma, non ancora conclusi, per la messa in sicurezza del

condotto fognario; o forse sono stati i soliti ignoti che spostano, imbrattano e asportano la segnaletica? Fatto sta che uno dei segnali piazzati per un’inaugurazione sbandierata ai quattro venti dall’amministrazione comunale è già stato trattato male, offendendo la figura del grande scultore e indicando la scarsa manutenzione a cui è sottoposta la segnaletica sul nostro territorio comunale.

Una expo permanente degli artisti locali. Coordinamento di Circolo di Pietrasanta e frazioni collinari molti casi di elevata qualità. Perché non investire sugli artisti locali? Il coordinamento di Pietrasanta e Frazioni Collinari propone di trovare fondi e sponsor per creare un’area expo per gli scultori del marmo, i pittori e altri artisti locali. Pietrasanta deve il nome di Piccola Atene a questi artigiani, che con la loro esperienza e passione, hanno spesso contribuito al successo di artisti di fama internazionale. Molti di loro non possono però permettersi di esporre le proprie opere in una delle numerose gallerie della città, così come in Sant’Agostino, e questo rende accessibile a pochi il loro operato, in 2

Crediamo che occorra rendere pubblicamente visibili le loro creazioni, in una area espositiva opportuna e ampia, invitandoli a presentarsi con mostre collegiali o personali, in una sorta di “museo di artisti locali”, pubblicizzando questa grande risorsa che possediamo. Riteniamo inoltre che oltre ad essere un motivo di vanto per la città, il “museo degli artisti”, contribuirebbe ad incrementare il turismo e stimolare i giovani ad investire il loro tempo nella “produzione” di arte, vista anche la presenza dell’Istituto d’Arte e della succursale della Accademia di Carrara.


Riportiamo un commento all’articolo a fianco sulla creazione di un expo per artisti locali, visibile sul blog del Partito Democratico di Pietrasanta (pdpietrasanta.wordpress.com) e firmato da E. B.. “Sono assolutamente d’accordo con la Sig.ra Viviani, l’artista che nasce e viene formato nella città di Pietrasanta ha poi il diritto di ricevere visibilità agli occhi della società locale e della popolazione turistica che nelle stagioni estive si riversa nel piccolo centro. Non si tratta di mettere da parte i grandi nomi che vengono presentati nei centri culturali più importanti a favore “dell’arte popolare”. Si tratta invece di aprire le porte dei laboratori e degli studi. Proprio lì l’artista con i suoi strumenti, nel suo spazio particolare (anch’esso un’opera) si racconta, si esprime sul materiale; e solo in quell’occasione un individuo curioso può sublimare l’opera in idea emozione sentimento, comprendere la fenomenologia dell’arte che da pura immaterialità si concretizza tra le mani polverose di un pietrasantino laborioso. L’idea che a me era balenata in mente era quella di un CAMPUS, luogo aperto dove gli artisti locali che hanno difficoltà ad imporsi ai nostri occhi trovano un porto sicuro dove potersi esprimere senza pensare ai costi ai mecenati insomma libero di creare. Luogo d’incontro di personalità, di condivisione degli spazi, di contaminazione culturale. Un luogo visibile anche alla gente che passa per strada, che incuriosisce le persone, le invita ad osservare il lavoro che sta dietro all’opera. Un luogo dove si può sentir parlare l’artista che lavora, un luogo di trasmissione della tradizione. Io credo che un progetto del genere incentiverebbe i nostri giovani a perseguire la strada dell’arte tradizionale, invece di abbandonarla mettendo a rischio la stessa cultura artistica locale (a rischio estinzione ormai!). C’è un luogo in particolare che mi affascina ogni volta che ci passo davanti è la colonia di Viale Apua… Ma a questo punto chiudo, altrimenti il discorso si farebbe troppo lungo!”

I Ragazzi di Progetto Democratico invitano i cittadini di Pietrasanta ad inviare foto della città o a contattarli tramite e-mail. Pubblicheremo le vostre denunce!!!

Hanno contribuito a questo numero: Antonio Orsucci, Barbara Ippolito, Nicola Lari, Patrizia Viviani, Matteo Tartarelli, Valentina Lucchetti, Ilaria Rovai, Fulvio Mazzola, Luca Mori, Domenico Lombardi, Sergio Di Clemente, Claudio Polacci, Alfredo Marchetti, Enrica Tealdi, Guido Galeotti, Silvia Tovani, Maurizio Picchi, Alessandro Lippi, Anna Betti, Alessandro De Santi, Graziano Ruberti.

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Pietrasanta e... l’effetto paradosso.

di Patrizia Viviani Da persona piovuta in questo comune all’età di 16 anni, ho assistito al cambiamento che Pietrasanta ha avuto in questi ultimi venti anni. Occorre vedere con gli occhi del cittadino e riconoscere che Pietrasanta è stata, vuoi per alcune situazioni di carattere regionale e nazionale, vuoi per motivi ai più non conosciuti, avvolta da un percettibile immobilismo per un tempo piuttosto lungo. Quando, durante le vacanze, tornavo dai nonni, non percepivo un benché minimo cambiamento visivo, dalla volta precedente. Quaranta anni di amministrazioni di centro sinistra avevano permesso di far si che la gestione della città venisse programmata su archi di tempo, non di una legislatura, ma su più mandati, creando si molto, ma anche molto lentamente, e dando poca percezione di questo alla maggioranza dei cittadini. Probabilmente mancava, per il cittadino, anche di rinnovamento, di progettazione e di idee. Il “ricambio” credo sia stato un ricordare che il potere decisionale è degli elettori, e che questi lo esercitano togliendo la loro fiducia là dove non si riconoscono più. Forse otto anni fa occorreva un cambiamento, così come ce ne è la necessità adesso. Ecco che però entra in gioco “l’effetto paradosso”. La nostra attuale realtà vede un sindaco che ha una decina di capi di imputazione e che da un anno e mezzo aspetta un processo, più volte demandato.

Una realtà pietrasantina che, al di là di rare eccezioni, vede un immobilismo sui servizi e sulla qualità della vita dei suoi cittadini. Un primo cittadino che sembrerebbe più rivolto alla visibilità personale che non alle reali necessità della città che amministra. Un sindaco che pur percependo più di tremila euro mensili dai suoi concittadini, riceve raramente e probabilmente non casualmente gli stessi, “a palazzo”. Un primo cittadino, che con il ragionevole beneficio del dubbio, ha tratto profitto dal ruolo che ricopriva e ricopre. Una amministrazione comunale che dà voce a solo poche frazioni, dimenticandosi completamente delle altre. Una realtà dove si tende, da parte del cittadino, a minimizzare l’attuale situazione, retta da una giunta legata assieme da un sottile filo probabilmente non di interesse pubblico, ma privato. Targhe e targhette, manifesti e pseudo inaugurazioni. Rimpasti e probabili salti da un partito all’altro. Non si potrebbe forse dire che è questa l’amministrazione dell’apparenza e del “dimmelo a me che ci penso io”? Nella terapia con farmaci, si dice “effetto paradosso” quando un farmaco, ad esempio stimolante, in un dato soggetto, provoca l’effetto contrario. L’effetto paradosso si può avere in un’alta percentuale di casi ma non nella totalità, e bisogna sospendere il farmaco quando l’effetto è dannoso. Non credete sia giunto il momento di non “prescriverlo” più ai cittadini di Pietrasanta?

Aggiornamenti sulla vita politica di Pietrasanta e sull’attività del Partito Democratico in Parlamento su

pdpietrasanta.wordpress.com 4

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! N@vigando sul web - Notizie dalla rete Vi ricordate Poggiolini e De Lorenzo? Vi ricordate Poggiolini e De Lorenzo? Tra poco li rivedrete all’opera. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rimosso Nello Martini, capo dell’AIFA, l’agenzia autonoma che ha il compito di approvare i farmaci. Martini era troppo indipendente, troppo competente e, fatto imperdonabile, troppo onesto. I farmaci sono un prodotto e le case farmaceutiche vogliono mani libere sul mercato della salute. L’AIFA determina il prezzo dei farmaci in base alla loro efficacia. Ma in futuro non sarà più così. I prezzi potranno essere decisi dai ministeri della Sanità e del Welfare in modo indipendente dai benefici. Dopo la stagione di “Mani Pulite” abbiamo la stagione di “Mani Libere”. Enrica Giorgetti, moglie del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, è direttrice generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche. Nessun conflitto di interesse? La voglio proporre al posto di Martini. Se porcata deve essere, lo sia fino in fondo. La prestigiosa rivista Nature è più informata sull’Italia di noi. Di seguito riporto l’articolo: “Clean hands, please” tradotto dal sito Italiadallestero: “Quindici anni fa al culmine di ‘Mani Pulite’, la polizia irruppe nell’abitazione di Duilio Poggiolini, il capo del comitato nazionale per la registrazione dei farmaci e trovò lingotti d’oro nascosti sotto il suo pavimento. Per molti italiani l’immagine di quei lingotti lucenti è ancora vivida, a simboleggiare in modo permanente i tempi in cui i funzionari del governo, compreso il Ministro della Sanità, prendevano mazzette dalle industrie farmaceutiche per approvare farmaci e stabilirne i prezzi. … oggi risulta preoccupante la scelta del governo Berlusconi di rimuovere Nello Martini, farmacista senza legami politici, dalla gestione dell’AIFA, l’a5

genzia autonoma creata nel 2004 per approvare i farmaci e monitorarne l’impiego. Martini è riuscito con successo a limitare l’incremento della spesa farmaceutica al 13% dell’intero budget della spesa sanitaria, ma così facendo ha scatenato le ire dell’industria… Martini è stato rimpiazzato a metà luglio dal microbiologo Guido Rasi, membro dell’amministrazione dell’AIFA e descritto dalla stampa italiana come vicino ad Alleanza Nazionale… In modo ancor più preoccupante il governo, insediatosi a maggio, dichiara di voler ridurre i poteri dell’AIFA separando la determinazione del prezzo dei farmaci dalla valutazione tecnica sulla loro efficacia, restituendo il potere decisionale sui prezzi al Ministero della Sanità e del Welfare. In un momento in cui tutte le Nazioni faticano per riuscire a pagare, con budget ridotti, i prezzi sempre più alti dei farmaci di nuova generazione, questa scelta ha poco senso. Se l’Italia vuole effettuare un’efficace politica sui costi sanitari allora l’agenzia indipendente deve essere in grado di integrare tutte le informazioni tecniche con quelle economiche. Per di più le connessioni tra i Ministeri della Sanità e del Welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche. Infatti il Governo Berlusconi ha già manifestato l’inquietante tendenza di permettere a interessi industriali di estendere la loro influenza su agenzie dello Stato.. Il governo dovrebbe pensare due volte se è davvero il caso di riaprire la porta che è stata sbarrata dopo il caso Poggiolini.” Da Nature del 7 agosto 2008

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Intervista a Fortunato Angelini, Presidente del Consorzio di Bonifica Versilia - Massaciuccoli.

I Ragazzi di Progetto Democratico

Su questi 40mila ettari sono presenti 670 km di canali, 21 impianti idrovori di sollevamento e altre opere che servono all’irrigazione, alla gestione delle acque, ed altro. Il Consorzio si occupa anche della progettazione di opere idrauliche, per conto dei Comuni e su concessione della Provincia. Tutte le opere, vengono infatti finanziate dalla Regione alle Province, che le danno in concessione al Consorzio. L’ultima opera realizzata è l’impianto della Bufalina, lo scolmatore del lago al confine tra Viareggio e Vecchiano; è in corso anche una progettazione con il Comune di Pietrasanta per quanto riguarda la sistemazione della sponda del Fiumetto dal Ponte del Principe al viale Morin. Tutte le opere di gestione e manutenzione della rete dei canali viene eseguita con i ruoli di “contribuenza” imposti dal Consorzio a terreni e fabbricati ricadenti nel comprensorio attraverso un piano di classifica delle zone che, nel nostro caso, è di circa 7 milioni di euro di cui il 77% va in manutenzione e il restante per la gestione dell’Ente, come costo del personale, servizi, etc. Una decisione importante che abbiamo preso, è quella di aver messo un tetto di 5 euro al di sotto del quale non viene pagato il tributo. Questo favorisce i piccoli proprietari che non traggono nessun beneficio dalla bonifica.

d’acqua, ma il territorio in passato era interessato da una ragnatela di piccoli fossi raccoglitori che sono andati scomparendo col tempo, già da prima dell’alluvione di 12 anni fa e ancor più successivamente. Come Ente potete intervenire in merito? Molti corsi d’acqua è vero sono andati scomparendo negli anni. Sono stati interrati. Nel 2003 è stata fatta la ricognizione su tutto il comprensorio di bonifica ed è stata fatta una fotografia dell’esistente, approvata dalla Regione. Si tratta però del reticolo consortile, cioè del demanio pubblico; ci sono poi i corsi d’acqua di terza categoria come il Fiume Versilia, il Rio di Strettoia, il Bonazzera, il Baccatoio, il Fiume di Camaiore e la Gora di Stiava, che sono corsi d’acqua di importanza superiore ai canali di bonifica e che sono disciplinati dalle Province e non dai Consorzi; poi c’è il reticolo dei privati come i fossi di confine, di scolo fra proprietà, che sono di competenza privata. Mentre un canale di bonifica che ha un letto superiore ad 1 metro di altezza, ha dei vincoli di inedificabilità, i canali privati non hanno nessuna regolamentazione. Ci sono anche altri reticoli, per esempio i fossi di guardia delle grandi arterie come l’Aurelia, Strade Provinciali, Comunali, etc. di cui si occupa l’Ente proprietario. Con questa classificazione si è voluto tutelare i canali di interesse pubblico. Sono stati fatti controlli da parte del Consorzio e alcuni canali sono stati recuperati soprattutto a Forte Dei Marmi che nel corso degli anni si è fortemente urbanizzata non sempre rispettando le norme riguardo le distanze dai corsi d’acqua, anche perché fino agli anni ’90 l’area non aveva un consorzio, ma era di interesse della Provincia che spesso rilasciava le concessioni senza tener conto di queste norme che esistevano già dal 1904!

2) Il Consorzio si interessa dei principali corsi

(continua a pag. 7)

1) Di che cosa si occupa il Consorzio di Bonifica? Si occupa di manutenzione e gestione delle opere idrauliche, su un comprensorio di circa 40mila ettari che comprende 10 Comuni, che va dall’Aeroporto del Cinquale nel Comune di Montignoso, fino alla sponda destra del fiume Serchio nel Comune di Vecchiano, comprendendo anche una parte del Comune di Lucca fino allo spartiacque.

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! le zone di Seravezza e Stazzema, dove i progetti di (continua da pag.6) Dopo l’alluvione sono state erogate al Consorzio delle risorse pari a 50 milioni di euro grazie ai quali sono stati realizzati impianti partendo dalle arginature del Lago di Porta che è diventato una cassa di contenimento del Fiume Versilia per circa 2 milioni di m³ d’acqua; è stato realizzato l’impianto di Ranocchiaio; del Fossetto; l’impianto di Fiumetto pensato con una concezione moderna: è stata infatti installata una paratoia a scomparsa che ha 2 funzioni: da un lato impedisce la risalita delle acque salmastre lungo il corso del fiume e, dall’altro lato, in caso di forti precipitazioni la paratoia trattiene l’acqua dolce per poi ricaricare la falda. Con questa paratoia si riesce a trattenere circa 30 mila m³ annui di acqua dolce. Inoltre, dopo l’alluvione, è stato potenziato l’impianto del Teso dove confluiscono tutte le acque basse di Camaiore e Capezzano. Tutti gli impianti sono stati muniti di sgrigliatori automatici che sollevano i vari materiali che arrivano agli impianti con le forti piogge o le piene, come i vegetali, impedendo così l’intasamento degli impianti stessi. Questi sgrigliatori sollevano circa 250/300 tonnellate annue di materiale! 3) In una nuova situazione come il 19/06/96 ritiene pericolosi i versanti del Cardoso, la parte in alto? Le cose sono migliorate, tutti gli interventi che si fanno però sono volti a ridurre il rischio e non ad eliminarlo. Ovviamente una costante manutenzione migliora la situazione ma eventi imprevedibili come quello del Giugno ’96 sono difficili da gestire. Per quanto ci riguarda abbiamo chiesto ai sindaci che nella predisposizione dei Piani Strutturali siano previsti vincoli di inedificabilità lungo i corsi d’acqua. 4) Sempre in merito alla questione idrogeologica del nostro territorio, il Consorzio si interessa anche delle zone collinari e montagnose facenti parte della Comunità Montana o questa svolge un ruolo autonomo da questo punto di vista? La Regione Toscana con una legge del 5 Maggio 1994 decise che tutto il territorio toscano deve essere sotto manutenzione idrografica, con questa legge decise anche quali comprensori affidare alle Comunità Montane e quali ai Consorzi. Nel nostro caso la Versilia viene assegnata al Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli comprendendo anche le zone collinari e montane. È stata però stipulata una convenzione, dopo l’alluvione, con la Comunità Montana Alta Versilia per 7

manutenzione e intervento sono predisposti dalla Comunità Montana e il Consorzio trasferisce le risorse. Il Consorzio si fa carico anche di garantire la reperibilità quando arrivano le allerta meteo, chiedendo alla Comunità Montana la messa a disposizione di 2 tecnici per controllare la parte di Seravezza, Stazzema, Montignoso e Camaiore. 5) Negli ultimi anni Pietrasanta, come tutti i comuni della Versilia, ha conosciuto un forte incremento dei nuovi insediamenti edilizi, il consorzio può intervenire od è interpellato riguardo le condizioni idrogeologiche dei terreni edificabili? È stato valutato in modo completo l’impatto che una tale edificazione massiva possa portare al nostro territorio? Abbiamo scritto ai sindaci e alle prefetture delle province interessate da questo consorzio di bonifica: Pisa, Lucca e Massa. Il prefetto di Lucca ci ha mandato più volte una nota per conoscenza della lettera inviata dallo stesso ai comuni, dove si riportano, ad esempio,se si è tenuto conto della inedificabilità lungo i canali o se si è provveduto, in base alle programmazioni edilizie, a tener conto delle questioni idrauliche. Quando ci invitano alle conferenze dei servizi per i piani strutturali o alle riunioni, facciamo sempre presente la situazione del reticolo idraulico, di come è datata nel tempo, e di quello di cui avrebbe bisogno. Quindi, pur non entrando nel merito delle specificità dell’amministrazione comunale, della gestione del territorio e della programmazione, facciamo presente le problematiche di carattere idraulico. 6) Ritiene sicura la piana della Versilia? Il fiume Versilia è in sicurezza? Quello che è stato fatto in questi anni è sufficiente? La sicurezza è migliorata. È stata prodotta una cassa di espansione sul Versilia, importante. Sono state potenziate e migliorate le opere, ma non possiamo dire che il territorio è in sicurezza. Si è certamente ridotto il rischio, ma ci sono ancora mille punti critici che sono stati presentati alla Regione, Comune per Comune. Nella fotografia che abbiamo mandato del piano straordinario di manutenzione che interessa il comprensorio, per chiedere finanziamenti anche diluiti negli anni, abbiamo chiesto 150 milioni di euro che in parte vanno per migliorare le arginature del lago, altri per potenziare gli impianti idrovori. Abbiamo chiesto di fare una previsione di programmazione negli anni, per i finanziamenti, ogni anno insufficienti. (continua a pag.8)

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Attualmente io sono anche il Presidente Regiona(continua da pag.7) Il nostro è uno dei Consorzi più a rischio di tutta la Regione. Pensate che in Toscana ci sono 50 impianti di sollevamento e il nostro comprensorio rappresenta il 6% del territorio Toscano, possedendo però il 50% degli impianti. Ciò significa che la Versilia si trova sotto il livello del mare, che è una striscia molto stretta, con i fiumi che scendono a velocità nel giro di poco tempo, e che tutto ciò, può far danno, sia alle persone ma anche all’economia. Montramito è 4 metri sotto il livello del mare e rappresenta con le sue attività circa il 50% dell’economia della Versilia, con le sue attività occupazionali. Un eventuale esondazione farebbe dei danni enormi. Idem per Le bocchette. Probabilmente sono stati scelti dei posti che sono anche discutibili. Tutto questo è gestito, comunque, dagli impianti idrovori. A Pioppogatto c’è un impianto che lavora 24 ore al giorno per tener bassa la falda. Sul Teso, dietro l’ospedale, abbiamo tenuto gli impianti fermi per venti giorni la scorsa estate, per campionamenti, e i campi non erano più lavorabili. La falda risaliva e nei campi non era più possibile andare con il trattore: la falda preme e le zone sono depresse, artificializzate dall’uomo e mantenute tali con i sistemi. Abbiamo inoltre fatto un accordo con l’Istituto Geografico Militare e tutte le arginature del lago sono controllate dal satellite e ogni sei mesi abbiamo il report per vedere quanto si è abbassato. Stiamo prendendo in serio esame, insieme alla Regione, di poter riallagare almeno 500-600 ettari di bonifica per avere un lagunaggio delle acque e per poter allargarne lo spazio. La salute del lago in questo momento è critica, tanto è vero che è stato istituito un comitato istituzionale e sono stati stanziati fondi per migliorarne la sua situazione. Vi ricordo che è un sito riconosciuto dalla Regione come in emergenza Nazionale, va protetto e occorre trovare sistemi compatibili. Molte aziende agricole intorno ad esso, sono in riposo ventennale per evitare di produrre ulteriore danno. 7) Si parla di accorpamenti tra consorzi e enti, sul territorio toscano. Cosa accadrà da noi e in particolare per il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli? Se ciò avverrà, si avranno più vantaggi o svantaggi? E per quanto riguarda Pietrasanta, quali gli interventi in programma? 8

le dei Consorzi. In Toscana troviamo 13 consorzi e il territorio regionale in manutenzione degli stessi è d i u n 1.100.000 ettari. Il nostro è uno dei più piccoli, con 40.000 ettari, ma con ben 22 impianti e 630 canali da gestire, ma con un bilancio che è autosufficiente: abbiamo difatti la fortuna – sfortuna di avere un territorio fortemente antropizzato e quindi con parecchi fabbricati. La Versilia è un modello abbastanza rispondente ai bisogni del territorio. Il nostro comprensorio va da Vecchiano a Montignoso e siamo intorno a 40 chilometri di larghezza e altrettanti in larghezza (fino alla galleria di Arni). Abbiamo 7 ingegneri, 7 geometri e 22 operai che sono funzionali alla gestione degli impianti. Noi facciamo gestione diretta nella manutenzione degli stessi e del 35% della manutenzione dei canali, nonché l’irrigazione a Camaiore, a Pietrasanta, a Pisa e a Massarosa. Il nostro dimensionamento è naturale, anche se potrebbe essere rivisto, ed arrivare fino al confine con la Liguria, fino al Magra, occupando per cui il territorio tra il Magra e il Serchio. Un bacino idrografico naturale. Una continuità naturale. Andare a parlare di consorzi, come fa la Regione, con dimensionamento di 150.000200.000 ettari, rende difficile se non impossibile la gestione. Le dimensioni oltre ad un certo livello sono problematiche anche perché abbiamo territori dove non c’è rappresentanza. Nel nostro caso, ci occupiamo di 1/6 del territorio regionale per problematicità, anche se fisicamente siamo uno dei consorzi più piccoli. Nel nostro territorio abbiamo precipitazioni, sulle alpi Apuane, con acque che arrivano a forte velocità nella piana e che devono essere governate. Abbiamo un territorio fortemente depresso, con punte di diversi metri, dove troviamo l’economia versiliese.Occorre per cui una struttura che risponda. Noi abbiamo un servizio di 7 giorni a settimana per 365 giorni all’anno con cinque operai ed un tecnico, 24 ore al giorno. (continua a pag.9)

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! leciti, ma secondari a quelli del (continua da pag.8) Il territori della Versilia è diverso morfologicamente. Si parla inoltre di una forte antropizzazione, seconda solo a Firenze e Bologna. Abbiamo 240.000 immobili più le attività turistiche, agricole, del commercio ecc… Non siamo contrari a fusioni o accorpamenti, ma vogliamo che ci siano territori gestibili, rapporto tra consorziato ed ente che sia buono, con una rappresentanza territoriale opportuna. Dal Magra al Serchio è un bacino idrografico naturale. Occorre valutare questo e non le divisioni provinciali o di genere diverso. 8) E’ d’accordo con la politica ambientale del PD versiliese o secondo lei dovrebbe fare qualcosa di diverso o di più? Secondo lei quali sono i temi più importanti dove impegnarsi? La politica del PD Versilese negli ultimi tempi non è specifica. Sarebbe bene potenziarla, visto che un partito nuovo e moderno deve essere presente con una politica ambientale, ma soprattutto del territorio. I problemi dell’uomo e dei suoi bisogni sono

territorio. La mia generazione ha fallito, perché nonostante l’impegno si è visto un consumo eccessivo e progressivo del territorio, pur non avendone la necessità, non dando risposta ai problemi sociali. Questo nuovo partito dovrebbe dare uno stacco senza confutare niente, seguendo due aspetti: funzionale territoriale ma anche salvaguardia. I dirigenti, i giovani e i militanti devono attuare una forte battaglia per la difesa di questo territorio, e dato che questo ultimo è stato la fortuna della Versilia, occorre preservarlo, o perderemo tutto. Oggi abbiamo un patrimonio quasi integro ma occorre valorizzarlo senza alterarlo, così come occorre che in pianura si rallenti nell’utilizzo del territorio, visto che di abitazioni senza funzione ce ne sono in abbondanza. Questo partito deve essere in prima linea per la difesa del territorio Versilese. Abbiamo una legge che per più di 100 anni lo ha tutelato, ma adesso non riusciamo a proteggerlo più di tanto. C’è una pressione per continuare a danneggiarlo. Mi ripeto, occorre una politica del PD attenta all’ambiente e al territorio. In Versilia si fanno 11.000 contratti nuovi di case. Troppi. Va ricostruita la sensibilità sull’ambiente.

Un Centro Civico per Capriglia. Coordinamento di Circolo di Pietrasanta e frazioni collinari Riteniamo che come già stato fatto in altre frazioni del Comune di Pietrasanta (Valdicastello, Capezzano Monte, etc…), sia necessario procedere alla ristrutturazione delle stesse a fini sociali, ed in particolare, dopo bonifica dell’area circostante mediante opportuno piastrellamento, alla creazione

Il Coordinamento del Partito Democratico di Pietrasanta chiede la ristrutturazione delle Pozze in frazione Capriglia. Nel Comune di Pietrasanta, in località Capriglia, esistono delle vecchie Pozze, cedute dal Sig.Cerpelli agli abitanti della Frazione molti anni fa e per questo entrate a far parte del patrimonio del Comune di Pietrasanta. Tale struttura versa in uno stato pietoso. Il valore affettivo e storico delle stesse, che si trovano sulla via principale della frazione e quindi all’occhio del passante, è indubbio, e per molti dei residenti è sicuramente un dolore vederle nel grave stato di degrado in cui attualmente si trovano. 9

di un centro civico. Sappiamo che gli abitanti della frazione ne hanno fatto richiesta a più riprese a questa amministrazione. Crediamo sia giunta l’ora di passare ai fatti.

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Cau… caos: l’ennesima terra senza pace

i Ragazzi di Progetto Democratico L’8 agosto scorso, come tutti ricordano, sono state inaugurate le Olimpiadi cinesi. Nello stesso giorno, in Ossezia del sud, ha avuto inizio un aspro, anche se breve, conflitto armato fra gli eserciti di Russia e Georgia. Le ostilità sono state aperte da quest’ultima, un giorno dopo le dichiarazioni del presidente Michail Saakashvili, che annunciava il cessate il fuoco, l’avvio immediato di negoziati con i ribelli e una piena autonomia della regione separatista. In seguito all’aggressione la Russia è intervenuta con raid aerei e l’invio di carri armati, che hanno riportato ordine, se così si può dire. Il blitz georgiano ha poi fatto sì che un’altra regione separatista, l’Abkhazia, tornasse a rivendicare l’indipendenza. Il 12 agosto, dopo cinque giorni di scontri, che hanno costato la vita a circa 200 georgiani, di cui quasi un quarto civili, 133 osseti e 64 militari russi, è stato firmato da entrambe le parti un piano di pace in sei punti presentato dal presidente di turno dell’UE, Sarkozy, sebbene siano sorti dubbi sul fatto che Russia e Georgia abbiano firmato lo stesso documento: infatti sembra che Mosca abbia sottoscritto un accordo in cui era previsto un dibattito internazionale sul futuro status giuridico di Abkhazia e Ossezia del sud, mentre il presidente georgiano non avrebbe accettato questo punto.

parte Mosca ha già rifiutato la proposta americana di entrare a far parte di questo sistema di protezione, ma molti Stati confinanti facenti parte dell’ex URSS o rientranti nella sua orbita stanno mostrando la volontà di ingresso nell’Alleanza atlantica e la Russia si sente, non del tutto a torto, accerchiata. Ossezia del sud e Abkhazia sono formalmente autonome dai primi anni ’90, ma negli anni successivi la tensione non è mai calata, tanto che in entrambe le regioni sono presenti missioni internazionali di peacekeeping, a maggioranza russa. L’intervento militare voluto da Saakashvili rientra nella politica di ristabilire l’integrità territoriale della Georgia, portata avanti fin dalla sua salita al potere nel 2004. Ma è ovvio che, essendo i due Stati separatisti al confine con la Russia, questa si senta minacciata, potendo in futuro queste regioni diventare sede di basi NATO. Ma alla fine la ragione dove sta? Di regola dovrebbe ricercarsi nell’ONU, organo supremo nel dirimere le questioni fra Stati sovrani. Peccato che anche in questa occasione abbia dato dimostrazione della sua debolezza, non arrivando ad una risoluzione condivisa a causa della presenza, nel suo Consiglio di Sicurezza, di Russia e USA, di fatto l’altra parte in causa, entrambe con diritto di veto.

Russia e Georgia sono ai ferri corti da quando la repubblica caucasica ha deciso di entrare a far parte della NATO, dando così al contempo il proprio consenso ad installare basi sul suo territorio per il futuro scudo spaziale voluto dagli USA. Dall’altra 10

Sembra opportuno, a questo punto, porsi un’ultima domanda: ma che fine ha fatto il principio di autodeterminazione dei popoli, sancito fin dalla Costituzione della Società delle Nazioni, antenata dell’odierna ONU, dopo la fine della Prima guerra mondiale? Infatti anche questa guerra, come tutte, in fin dei conti, non rappresenta altro che il tentativo di tracciare confini per motivi economici e di potere, ignorando le volontà della gente comune che, come sempre, si trova a contare i suoi morti.

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Immigrati in Italia: quattro chiacchiere con M.B. giovane rumeno a Pietrasanta. di Valentina Lucchetti e Claudio Polacci solo. Vi è da dire che alcuni imprenditori se ne approfittano dei ragazzi che lavorano in nero e, come è successo a me, accade che all’inizio ci fanno lavorare come degli schiavi e molti di loro non si preoccupano neppure di farci lavorare in modo sicuro.

1) Da quanti anni sei in italia? Sono arrivato in Italia 3 anni fa.

2) Sei arrivato qui regolarmente o come clandestino? Sei stato in qualche modo “obbligato” dalle circostanze a lasciare il tuo paese o è stata una tua libera scelta? Io sono arrivato in Italia come clandestino. La mia scelta di lasciare la Romania e’ scaturita da problemi economici, dato che nel mio paese gli stipendi sono bassi ed è difficile vivere con quei soldi, quindi ho pensato di venire in Italia per migliorare la mia condizione, dato che qua gli stipendi sono buoni, almeno per noi.

5) Ci sono mai stati atti di razzismo nei tuoi confronti? Se sì, cosa hai dovuto subire? Ho subito atti di razzismo soltanto una volta durante un litigio, ma non ho subito grosse angherie anche perché mi sono difeso e hanno smesso di attaccarmi, tutto sommato posso reputarmi fortunato dato quello che si sente in giro.

6) Qual’è la situazione attuale? La mia situazione attuale è buona: ho un lavoro che mi permette di vivere qui in Italia tranquillamente, sono in una casa in affitto, ho una ragazza.

3) Hai avuto problemi ad integrarti? Se sì, quali sono i problemi maggiori che hai dovuto affrontare? Non ho avuto grossi problemi, ma soltanto qualche difficoltà nell’imparare la lingua, o meglio nel farmi capire; quando parlavo vedevo che le persone si discostavano da me.

7) Secondo la tua esperienza, ci sono istituzioni e servizi facilmente accessibili per gli immigrati in Italia?

4) Quando sei arrivato in Italia è stato proprio tutto come ti aspettavi? Hai trovato molta fatica a trovare lavoro? Quando sono arrivato in Italia ho trovato quello che mi aspettavo, ma tuttavia ho avuto un po’ di difficoltà a trovare lavoro, perché nessuno mi voleva a lavorare, perché non avevo i documenti; ma se non lavoravo come facevo ad averli? Sicché alla fine mi sono trovato il lavoro e mi sono messo in regola da

Secondo me le istituzioni e i servizi funzionano abbastanza bene anche se ho avuto problemi con il comune per la carta d’identità, perché prima che fosse pronta ho dovuto aspettare 7 mesi.

8) Vorresti avere la cittadinanza italiana? Spero di poter divenire a tutti gli effetti cittadino italiano per potermi creare una vita nel rispetto delle regole del paese.

Continua il tesseramento al Partito Democratico È possibile rivolgersi ai Coordinatori di Circolo o alla sede ogni martedì, giovedì o sabato dalle 18.00 alle 20.00 11

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Il Partito Democratico “svecchia” la sede! Sull’onda del rinnovamento tanto voluto dal nostro segretario nazionale Walter Veltroni, i “Ragazzi di Progetto Democratico”, hanno deciso di procedere alla “rivoluzione” della sede…CI VOLEVA!!! Sabato 4 e domenica 5 ottobre, il gruppo dei giovani del PD si è armato di stucco, vernice e martello e hanno prima imbiancato la sede e quindi apportato migliorie, predisponendo diversamente i mobili, “svecchiando” l’ambiente e rendendolo, oltre che più carino, più confortevole e operativo. Grazie Ragazzi, da parte di tutto il Partito Democratico di Pietrasanta.

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Il Partito Democratico di Pietrasanta a Roma per dire “Adesso Basta!”. Il Partito Democratico di Pietrasanta ha organizzato un autobus per la grande manifestazione in programma a Roma per il sabato 25 Ottobre 2008. Il PD manifesta contro le leggi “ad personam”, contro le riforme che danneggiano il cittadino, contro il revisionismo storico, contro una organizzazione che privilegia il furbetto e penalizza chi è onesto. Contro un Governo che ci porta progressivamente ad una crisi che investe il mondo economico, culturale, sociale, etico e molto di più, cercando di imbavagliare la giustizia e i media. Contro il razzismo. Chi vuole dire “Adesso basta!” può contattare Nicola (339 2664865) o Ilaria (329 7482522). La partenza è per le 9.00 di mattina dal Terminal Bus di Pietrasanta. La manifestazione partirà alle ore 14.00 mentre alle 17.00 ci sarà l’intervento del segretario nazionale PD Walter Veltroni.

Pubblichiamo un comunicato fatteci pervenire da Maurizio Picchi come portavoce dei cittadini della frazione di Montiscendi.

“Le dichiarazioni del viceSindaco Giovannetti su Montiscendi sono sconcertanti: il Comune di Pietrasanta vorrebbe fare denuncia contro ignoti per l’allargamento abusivo della ex pista di cantiere lungo il Fiume Versilia, divenuta da sei anni, con la complicità e la copertura dell’Amministrazione Comunale Mallegni, strada asfaltata ad uso esclusivo dei due cementifici della zona. Ma di ignoto c’è ben poco, in tutta la vicenda. Rinfreschiamo la memoria a Giovannetti: il suo predecessore e compagno di AN, Marchi, nella Conferenza di Servizi del 20.12.2002, dichiara testualmente che “probabilmente è stata ampliata abusivamente la pista da parte delle ditte che lavorano nella zona”. Dopo sei anni l’attonito viceSindaco Giovannetti deve ancora capire cosa è successo! Gli ricordiamo comunque che dal 23 ottobre 2002 la ex pista di cantiere è nella responsabilità gestionale del Comune di Pietrasanta, che non ha ancora risolto il problema della viabilità alternativa, come promesso dallo stesso Marchi nella Conferenza di Servizi del 2002 sopracitata. La viabilità alternativa non venne infatti inserita nel Piano Strutturale successivamente approvato dal Comune. Parimenti, l’Amministrazione Comunale non 13

ha risolto il problema dell’indennizzo dei proprietari dei terreni dove corre la pista, che oltre al danno subiscono anche la beffa di vedere continuamente rimandata la soluzione del problema, e di sentire il Giovannetti dichiarare che tutto si risolverà in tempi brevi. L’Amministrazione Comunale, e l’assessore all’urbanistica Giovannetti, sono inoltre responsabili di non aver dato continuità, per evidente incapacità di gestione del territorio, alla delibera di avvio di procedimento del Consiglio Comunale in data 31.10.2005, con la quale la stessa maggioranza doveva definire un Accordo di Pianificazione per la delocalizzazione dei due cementifici della zona. L’Amministrazione Comunale, e l’assessore Giovannetti, non hanno mai voluto risolvere il problema delle attività e degli scarichi abusivi ed inquinanti della ditta Bartolozzi Carlo in via di Porta a Montiscendi, nonostante che già dal 3 novembre 2006 l’Ufficio Ambiente del Comune abbia dichiarato l’illegittimità di queste attività. Questo è il contributo dell’assessore Giovannetti alla risoluzione dei problemi di Montiscendi, e per questo i cittadini lo ringraziano riconoscenti! Ben venga dunque la denuncia in Procura, perché i presunti ignoti ( e gli smemorati) verranno facilmente identificati.”

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Lavoriamo per tutelare Strettoia.

di Graziano Ruberti Il disagio della frazione di Strettoia dove mancano vie di comunicazione adeguate, servizi di ogni genere, spesso essenziali per chi risiede in questo luogo, è motivo di questa mia lettera, valutazione molto diversa da chi vi abita solo per brevi periodi estivi, godendo della tranquillità e dell’ambiente. Strettoia è inquadrata perfettamente in questa situazione. Potrei scrivere degli annosi disagi subiti da sempre dalla gente per la distanza dal centro, della mancanza di un ufficio postale, bancario, comunale, della mancanza della linea adsl, dei continui black out di energia elettrica, della mancanza di marciapiedi, di isole ecologiche ben strutturate, di parchi giochi,di palestre senza parlare dell’ormai totale assenza di un vero trasporto pubblico. Ad esempio dopo continui solleciti ricevo la lettera di Enel distribuzione in cui comunicano che per gli interventi di miglioramento della rete elettrica sono ancora in attesa dei relativi nulla-osta. Non si può penalizzare così una comunità che per età anagrafica ha sempre più bisogni e chiede servizi. In certe situazioni non può valere solo la logica del profitto, perché un ufficio postale o un piccolo negozio di alimentari, anche se privato, sono dei servizi sociali in questa realtà. Spostarsi in altri centri per usufruire dei servizi è spesso impossibile per molti, anche per la mancanza di auto propria. Inoltre il paesaggio, il territorio, la natura di Strettoia sono patrimoni a rischio con una mala urbanistica che dimostrano come questo rischio sia del tutto vivo e attuale. 14

Le istituzioni devono affrontare questo problema, oggi di Strettoia, ma anche di altre località simili del nostro Comune. L’amministrazione comunale di Pietrasanta fino ad ora non ha mostrato molta sensibilità, eppure conosce bene i disagi che ci sono a Strettoia. L’amministrazione comunale ci aveva comunicato in Agosto , sulle colonne del Tirreno, che alla riapertura delle scuole il problema Eternit a Strettoia sarebbe stato risolto. Purtroppo l’eternit è ancora li’ con grave pregiudizio per la salute dei cittadini e dei bambini di Strettoia. Si pensi che addirittura nelle vicinanze vi è un centro cottura. Si passeggi per Strettoia e si guardi in che condizioni sono i cigli delle strade: Pieni di erbacce. I cittadini di Strettoia chiedono di non essere discriminati, consapevoli certamente che nessuno, nemmeno il comune, ha la bacchetta magica per risolvere queste difficoltà, ma il comune può almeno discuterne, promuovere protocolli d’intesa con le istituzioni competenti, per tentare di porre qualche minimo rimedio al disagio. Invece così non è, la latitanza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale e soprattutto dei rappresentanti di Strettoia è palese ed i cittadini di Strettoia rimangono privi dei minimi servizi. Questo suona quasi come una punizione, eppure risposta di consenso vi è stata verso questa amministrazione alle ultime elezioni, ma evidentemente quell’evento è ormai troppo lontano perché qualcuno si ricordi. I cittadini di Strettoia invece ricordano molto bene e spero non dimenticheranno, ma continueranno a chiedere all’ente pubblico quella risposta ai bisogni che l’ente pubblico non può ignorare.

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! Il Partito Democratico si confronta con i cittadini di Pietrasanta. Con giovedì 2 ottobre, a Ponterosso e Crociale, i componenti del Partito Democratico di Pietrasanta hanno dato l’avvio ad una serie di incontri che avverranno nelle varie frazioni del Comune. Il Gruppo Consiliare, la Segreteria Politica, i due Coordinamenti (Marina e Pietrasanta con frazioni collinari) e “I Ragazzi di Progetto Democratico”, partecipano alle serate itineranti che nascono dalla volontà di conoscere e farsi conoscere. Il PD di Pietrasanta ritiene sia necessario ascoltare direttamente dal cittadino i problemi, le aspettative e i dubbi, acquisendo informazioni dagli abitanti della frazione. Le serate sono spontanee, in modo tale da rendere partecipativa e reciproca la conoscenza di alcune problematiche, fornendo da parte del partito dati e scelte fatte in consiglio comunale, commissione urbanistica o altro, e spesso non a conoscenza di tutti. Il PD di Pietrasanta, partito nuovo, con nuove figure e progetti, si augura di riuscire, con l’aiuto dei cittadini, ad acquisire un importante e consistente bagaglio di conoscenza, necessario a concretizzare la propria politica e essere il più vicino possibile alle esigenze del cittadino. Prossimo incontro in programma, a Valdicastello Carducci il giorno 21 Ottobre 2008 alle ore 21.00 presso il Circolo Ricreativo Operaio.

19 settembre 2008: un mese fa, 64 anni fa di Antonio Orsucci altro per quanto detto sopra. Tutto è cominciato con i fatti della Versiliana. In un pomeriggio di mezza estate, ad una settimana esatta dalla commemorazione della strage di Sant’Anna, stava avendo luogo un incontro sulla figura politica di Giorgio Almirante, prima fucilatore di partigiani e sostenitore – fra altre nefandezze – delle leggi razziali, poi fondatore del MSI. L’incontro non aveva alcun carattere di confronto, come invece qualche rappresentante del PdL si è apprestato a definirlo, bensì aveva tutta l’aria di voler rappresentare una commemorazione nostalgica di un personaggio quanto mai controverso, se non 15

Quindi, nonostante si possa o no condividere nei modi la protesta di alcuni gruppi di estrema sinistra, le ragioni per opporsi all’iniziativa presa da alcuni responsabili della Versiliana c’erano tutte. Quello che fa riflettere, però, non sono tanto le seggiolate volate in seguito all’alzata di voce di coloro che protestavano, ma alcune affermazioni seguite agli incidenti, i cui autori non menzioneremo per il semplice fatto che si sono già fatti abbastanza pubblicità negativa da non averne bisogno di ulteriore. Frasi del tipo: “Queste persone cercano visibilità dopo averla persa alle ultime elezioni”. (continua a pag. 16)

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Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!! poco gradito, perché nel frattempo i media saranno (continua da pag.15) Occorre ricordare a chi ha pronunciato queste parole che non è necessario essere eletti a qualunque incarico si voglia o sedere su uno scranno, quanto alto esso sia, per poter dire ciò che si pensa, purché non inciti all’odio o alla violenza. O forse preferirebbero un’opposizione muta, o vorrebbero addirittura farne a meno? Ecco, è questo che fa pensare. A livello nazionale prima il sindaco – o dovremmo cominciare a chiamarlo podestà? – di Roma, ha affermato che il fascismo non è stato il male assoluto, poi il ministro della Difesa ha rilanciato ricordando anche i caduti della RSI durante una celebrazione della Resistenza. Non si può non rispondere a certe provocazioni. I morti sono morti e si dovrebbero lasciare in pace, ma non si può dimenticare che da una parte c’era un regime che aveva privato della libertà un intero popolo e dall’altra chi combatteva per liberarlo dalla dittatura e dagli invasori. E a questo punto arriviamo alla cronaca recente. Il 19 settembre 2008 è stato il 64° anniversario della Liberazione di Pietrasanta dall’occupazione nazifascista; alla cerimonia in Piazza dello Statuto come autorità comunali vi erano l’assessore Spina, che ha fatto le veci del sindaco, e l’assessore Tognini; nessuno di AN, nessuno – compreso il sindaco – di FI, i due partiti che, unendosi nel PdL, hanno intenzione di confluire nel Partito Popolare Europeo! Non è alquanto strano? E abbiamo permesso a persone così indifferenti, per non dire ostili, alla nostra storia di governare la nostra città per otto anni? Non voglio entrare nel merito di quanto è stato fatto da questa amministrazione, non è l’argomento di queste righe; ma è più che mai discutibile il modo in cui si è operato, che più di una volta è sembrato solo un modo autoritario di gestione il potere. Ma di questo si sta occupando anche la magistratura. Si capisce bene che i problemi degli Italiani siano altri e più concreti, ma non si può costruire il futuro del nostro paese facendo a meno delle fondamenta. Talvolta sorge il dubbio che certe questioni vengano tirate in ballo per altri scopi: siccome si sa che sono questioni delicate e ancora scottanti per molti italiani, si lancia il sasso, tanto ci sarà sicuramente qualcuno che risponde; una volta sollevato il polverone, si potrà far passare qualche provvedimento 16

impegnati ad occuparsi delle polemiche relative a certe affermazioni e dopo si potrà anche accusare chi ha osato rispondere di non avere altri argomenti o proposte da opporre. Trucchi da vecchie volpi ai quali conviene cominciare a fare attenzione. Tutta la Sinistra democratica in Italia ha più volte fatto i conti col proprio passato: ha pagato per errori propri, ma anche, e soprattutto, per quelli altrui, venendo condannata di volta in volta per quanto accadeva a Praga, in Ungheria, Cambogia, URSS. Mentre lentamente, in modo subdolo, si tentava di far dimenticare agli Italiani che la Sinistra ha contribuito a scrivere la Costituzione ed i suoi principi democratici nei quali si è sempre riconosciuta e si riconosce. A differenza di una Destra che non lo ha mai fatto, a partire dal MSI, che ciononostante si presentava democraticamente alle elezioni e altrettanto democraticamente faceva sedere i propri rappresentanti in Parlamento e nei Consigli regionali, provinciali e comunali, luoghi che erano stati privati del proprio ruolo dalla dittatura fascista, ricordata nostalgicamente da queste persone. Per concludere: il Partito Democratico rappresenta davvero una pagina nuova per questo paese, perché riconosce la Costituzione ed i propri conti col passato li ha fatti e perché guarda al futuro riconoscendo certi valori come scontati e non ne farà argomento principale di dibattito politico se nessuno tenterà di metterli in discussione. Al Popolo delle Libertà, o quantomeno a buona parte dei propri rappresentanti e sostenitori, mancano ancora un po’ di passi da fare, e non basta come scusa l’avere il consenso della maggioranza degli italiani, i numeri non possono giustificare qualunque cosa, altrimenti in nome della maggioranza si potrebbe anche abolire il diritto d’opinione o fare ben altro. Film già visto. In breve, il principio usato per costruire il PdL è il medesimo usato nel governo del Paese e di Pietrasanta ed è ben espresso da un personaggio de Il Gattopardo, Tancredi Falconeri, che afferma: “Se si vuole che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.

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