Partecipazione giugno 2013

Page 1

Partecipazione spazio

d’incontro

con

i cittadini di Ome

del PGT ( Piano Governo del Territorio ), che da cinque anni è in fase di elaborazione.

IL DIRITTO DEI CITTADINI A PARTECIPARE Il nostro motto e la parola chiave del programma della lista Progetto Democratico per Ome è “PARTECIPAZIONE “. Avremmo voluto creare degli strumenti e dei momenti per favorire la partecipazione della comunità alla presa di coscienza e conoscenza dei problemi più sensibili e delle decisioni conseguenti. Purtroppo, e il popolo è sovrano, noi ci troviamo nella situazione di dover rincorrere l’Amministrazione Comunale per conoscere i problemi stessi prima che la loro soluzione ci venga proposta e decisa dalla maggioranza. Alle minoranze consigliari la Costituzione affida il delicato compito di vegliare e controllare che l’azione amministrativa non solo sia regolare ma sia anche limpida e manifesta a tutti, a maggior ragione in un comune dove la maggioranza che governa non rappresenta la maggioranza dei cittadini. A tal fine il giorno 9 maggio c.a. abbiamo invitato nella nostra sede “ La Casa del Popolo “ il Sindaco di Ome per una carrellata sui problemi del paese e soprattutto per illustrarci la situazione

Siamo grati al Sig. Sindaco per aver accettato il nostro invito e aver risposto alle numerose sollecitazioni sollevate dai presenti. Siamo anche rammaricati dal fatto che gli strumenti di partecipazione previsti dallo Statuto comunale di Ome siano sistematicamente disattesi malgrado le nostre frequenti sollecitazioni. Noi ci siamo e siamo convinti che la nostra presenza sul territorio sia un arricchimento per la comunità e costituisca uno stimolo e anche un aiuto se l’Amministrazione Comunale vorrà tenerne conto. Coinvolgere le minoranze è un modo, e non il più inutile, per far partecipare i cittadini.

GUARDANDO AVANTI Il tempo scorre veloce anche per le Amministrazioni locali, quattro anni sono già trascorsi dall’insediamento dell’Amministrazione di Ome in carica e l’anno prossimo si ritornerà al voto. Nel frattempo sono cambiate molte cose nel quadro politico generale, soggetti e personaggi politici,

e la grave e lunga crisi continua colpendo le persone, le famiglie, le imprese e le risorse pubbliche. Per nessuno è facile amministrare in questo contesto ma se poi ci si ferma ad ammirare il proprio ombelico le cose non possono migliorare, e purtroppo ciò è avvenuto in buona sostanza nel nostro comune. Mancanza di proposte, gestione del quotidiano, questioni irrisolte, limitazione della partecipazione, sono elementi caratterizzanti negativamente l’amministrazione e la pur lodevole disponibilità e l’impegno personali profusi dal Sindaco e da alcuni Assessori non bastano a colmare i vuoti. L’iniziativa sviluppata in questi anni dal nostro raggruppamento PROGETTO DEMOCRATICO PER OME, di costante impegno e rinnovamento, vuole proseguire e, guardando al futuro, fin d’ora aprire un laboratorio programmatico da costruire con la più ampia partecipazione dei cittadini interessati al bene comune. Da parte nostra non ci sono mai state chiusure o pretese nella ricerca delle più ampie convergenze possibili nell’interesse generale e così sarà anche domani. Come diceva Wiston Churcill “ il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti”.


PD: OPERA INCOMPIUTA DOCUMENTO APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEI TESSERATI E SIMPATIZZANTI DEL P.D. DI OME in data 2 giugno 2013 Ancora oggi, malgrado tutti gli errori e le meschine trame dei nostri rappresentanti parlamentari, noi continuiamo a credere che il Partito Democratico rappresenti il progetto politico più serio e più utile alla società italiana che sia stato prodotto dagli inizi di questo secolo. Certamente un progetto ambizioso che viene da lontano, immaginato già da Dossetti negli anni cinquanta e maturato nel corso dei decenni con l’apporto delle più grandi personalità del mondo politico d’ispirazione cattolica e socialista, che vuole coniugare i movimenti progressisti e solidaristi italiani in un unico soggetto politico in grado di operare per una maggiore giustizia sociale e per una più equa ridistribuzione della ricchezza nazionale a vantaggio dei ceti più deboli. I progetti camminano con le gambe degli uomini e noi eravamo convinti che le nostre gambe fossero forti, libere, indipendenti e in grado di superare qualsiasi ostacolo. Con le ultime vergognose vicende parlamentari, soprattutto in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica, ci siamo accorti che le nostre gambe sono vecchie, che appartengono a vecchi personaggi della vecchia politica dei vecchi partiti. Ci eravamo illusi di aver creato

qualcosa di assolutamente nuovo senza tutte quelle pastoie dei grandi e piccoli interessi di capi e capetti, di correnti e correntine, che infognavano la politica degli anni passati. Non è così: i peggiori difetti dei nostri vecchi partiti ci sono improvvisamente scoppiati tra le mani lasciandoci esterrefatti e increduli. Non è certamente questo il Partito che abbiamo faticosamente cercato di costruire negli ultimi cinque anni. Nel nostro piccolo Circolo del PD di Ome eravamo e siamo convinti di esserci riusciti a realizzare il progetto fondativo, mettendo al primo posto l’interesse della comunità, confrontandoci possibilmente in maniera civile tra di noi e con tutte le realtà locali e prendendo ogni decisione a maggioranza dei presenti, che è l’unico principio in grado di mantenere unita qualsiasi associazione. E’ difficile ottenere l’unanimità in una assemblea di 10 persone, è impossibile ottenerla in una di 400, per cui il principio delle deci-

sioni prese a maggioranza è tanto più prezioso quanto più è numerosa l’assemblea. La delusione è grande e la rabbia è tanta nell’apprendere che negli alti livelli del Partito le cose non funzionano così, che le regole stabilite sono parole vuote, che i personalismi trionfano, che il tradimento è la prassi quotidiana. Dovremo per forza veder sparire i vecchi volti democristiani, comunisti e socialisti prima che si manifesti la vera novità del volto unico del PD? Noi siamo ancora convinti che il PD rappresenti l’unica possibilità di ripresa e di redenzione di questo paese e sollecitiamo le nuove generazioni di militanti a ribellarsi e a infrangere le vecchie logiche spartitorie, riempiendo di significato vero e di valori le espressioni “ politica di servizio, coscienza e disinteresse”. Solo così potremo sopravvivere.

APERTO IL TESSERAMENTO TUTTI I GIOVEDI’ SERA DALLE 20,30 ALLE 22,30 E DURANTE LA FESTA DEMOCRATICA


#TISALUTO by IL CORPO DELLE DONNE on mag 20, 2013 • 10:28

CONOSCERE E CAPIRE LA PROPRIA BUSTA PAGA Piccolo corso libero e gratuito per non addetti ai lavori

In Italia l’insulto sessista è pratica comune e diffusa. Dalle battute private agli sfottò pubblici, il sessismo si annida in modo più o meno esplicito in innumerevoli conversazioni. Spesso abbiamo subito commenti misogini, dalle considerazioni sul nostro aspetto fisico allo scopo di intimidirci e di ricondurci alla condizione di oggetto, al violento rifiuto di ogni manifestazione di soggettività e di autonomia di giudizio. In Italia l’insulto sessista è pratica comune perché è socialmente accettato e amplificato dai media, che all’umiliazione delle persone, soprattutto delle donne, ci hanno abituato da tempo. Ma il sessismo è una forma di discriminazione e come tale va combattuto. A gennaio di quest’anno il calciatore Kevin Prince Boateng, fischiato e insultato da cori razzisti, ha lasciato il campo. E i suoi compagni hanno fatto altrettanto. Mario Balotelli minaccia di fare la stessa cosa.

Per informazioni e iscrizioni: Claudia c/o Casa del Popolo Via Maestrini, 3 – OME Presente da Ven. 21 a Dom. 23 Giugno 2013 dalle ore 18.30 alle ore 22.30

Promemoria attività Gruppo Etnico

L’abbandono in massa del campo è un gesto forte. Significa: a queste regole del gioco, noi non ci stiamo. Senza rispetto, noi non ci stiamo. L’abbandono in massa consapevole può diventare una forma di attivismo che toglie potere ai violenti, isolandoli. Pensate se di fronte a una battuta sessista tutte le donne e gli uomini di buona volontà si alzassero abbandonando programmi, trasmissioni tv o semplici conversazioni. Pensate se donne e uomini di buona volontà non partecipassero a convegni, iniziative e trasmissioni che prevedono solo relatori uomini, o quasi (le occasioni sono quotidiane). Pensate se in Rete abbandonassero il dialogo, usando due semplici parole: #tisaluto. Sarebbe un modo pubblico per dire: noi non ci stiamo. O rispettate le donne o noi, a queste regole del gioco, non ci stiamo. Se è dai piccoli gesti che si comincia a costruire una società civile, proviamo a farne uno molto semplice. Andiamocene. E diciamo #tisaluto.

”Laboratorio di cucina” GIOVEDI’ 13 GIUGNO ORE 20 C/O ORATORIO VENERDI’ 14 GIUGNO ORE 14 C/O ORATORIO SABATO 15 ORE 9 C/O ORATORIO MERCOLEDI’ 19 GIUGNO ORE 20 C/O CASA DEL POPOLO SABATO 22 GIUGNO: - ORE 9 C/O CASA DEL POPOLO - ORE 14 C/O CASA DEL POPOLO


CASA DEL POPOLO 21 /22/23 GIUGNO

2013

“IL LAVORO OGGI E PROSPETTIVE FUTURE” Mercoledì 19

ore 20,00 “Laboratorio Cucina Etnica”

Giovedì

20 ore 20,30 Incontro sul tema del lavoro con: Fulvia Colombini - Segretaria regionale CGIL Daniele Gazzoli - Segretario zonale CGIL Valle Camonica - Sebino

Venerdì

21

serata musicale con i “QUIET ROOM”

Sabato

22

- ore 9,00 e 14,00“Laboratorio Cucina Etnica” - serata musicale con “KARAOKE”

Domenica 23

serata musicale con “DIVinA e le Blue Girls”

STAND GASTRONOMICO PER LE SERATE VENERDI’ 21, SABATO 22 E DOMENICA 23 dalle ore 19,00 SARANNO PRESENTI ALCUNI PARLAMENTARI NEOELETTI PER INCONTRARE LA GENTE

Sede Via Maestrini, 3 25050 - Ome (BS) APERTA TUTTI I GIOVEDI’ dalle ore 20,30 Email: democraticiome@gmail.com Blog: http://democraticiome.blogspot.com/ Ci clostilato in proprio - Circolo del Partito Democratico di Ome - Giugno 2013


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.