Padova Jazz Festival 2017: "Venti di Jazz"

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Comune di Padova Assessorato alla Cultura incontro della Cultura

VENTI DI JAZZ i 20 anni del Padova Jazz Festival nei volti dei suoi protagonisti

fotografie di

PINO NINFA DANIELA ZEDDA PIERO PRINCIPI MICHELE GIOTTO con la partecipazione del

FOTOCLUB PADOVA



VENTI DI JAZZ fotografie di

PINO NINFA DANIELA ZEDDA PIERO PRINCIPI MICHELE GIOTTO

con la partecipazione del

FOTOCLUB PADOVA


Comune di Padova Assessorato alla Cultura

Mostra fotografica

VENTI DI JAZZ Padova, Scuderie di Palazzo Moroni 13 ottobre - 19 novembre 2017 Evento collegato al 20° Padova Jazz Festival

Stampe fotografiche: Cardin Fotolaboratorio Professionale Limena PD Grafica e impaginazione: Kromatos Selvazzano Dentro PD Stampa: Grafiche Turato Rubano PD

Un ringraziamento particolare a Gabriella Piccolo Casiraghi Presidente dell’Associazione Culturale Miles

Con il contributo di Antenore Energia Padova -Limena - Rubano


Come raccontare i 20 anni del Padova Jazz Festival? Sicuramente un modo originale di ripercorrere le numerose tappe del Festival di Padova è quello di farlo attraverso i volti delle grandi personalità che ne hanno marcato la storia. Da qui l’idea di questa mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e organizzata dall’Associazione Culturale Miles. Nelle fotografie realizzate in questo lungo arco di tempo dai fotografi ufficiali, Pino Ninfa, Daniela Zedda, Piero Principi e Michele Giotto, riemergono dall’album dei ricordi i volti di personaggi inimitabili, in un’alternanza unica di emozione e suggestioni. Nelle immagini esposte è possibile rivivere le straordinarie performance di artisti che, con la loro creatività, hanno illuminato le giornate del Festival dal 1998. Una sezione della mostra è riservata alle fotografie realizzate dai soci del Fotoclub Padova, che da diversi anni collaborano con la manifestazione documentando i numerosi eventi collaterali. Insomma, un viaggio nel tempo accompagnati dalle grandi personalità che in questi vent’anni hanno fatto crescere il Festival Jazz di Padova, che si è venuto a configurare come uno degli eventi jazzistici più importanti nello scenario nazionale. Una originale forma di omaggio ai tanti protagonisti di un evento che ha portato a Padova molte tra le personalità più emblematiche del jazz internazionale. È doveroso al tempo stesso tributare un omaggio a chi questo Festival ha inventato e lo ha fatto crescere negli anni coniugando una grande passione con la competenza e una ostinata determinazione: Gabriella Piccolo Casiraghi. Un auspicio infine: che questi primi vent’anni siano solo il preludio ad un altro ciclo non meno affascinante e intenso per il Festival Jazz di Padova. Andrea Colasio Assessore alla Cultura



Sommario

6 Una fotografia lunga vent’anni Gabriella Piccolo Casiraghi 7 Quattro sguardi sul jazz Daniele Cecchini 9 Pino Ninfa 1998-2002 21 Daniela Zedda 2003-2004 29 Piero Principi 2005-2007 39 Michele Giotto 2008-2017 61 Fotoclub Padova 2010-2017 78 Vent’anni di Padova Jazz Festival 1998-2017 83 Antenore Energia per la fotografia

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Una fotografia lunga vent’anni

In vent’anni di programmazione ho avuto la gioia di veder crescere questo Festival, fino a diventare uno degli appuntamenti preferiti dagli amici del jazz e non solo, un incontro abituale tra tutti i veri appassionati del genere.

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La passione, d’altronde, è proprio ciò che mi spinse a lanciarmi in questa magnifica avventura tanti anni fa e, pur in mezzo a tanti impegni, ancora oggi è quella che mi sorregge, dandomi la curiosità necessaria a cercare sempre nuove occasioni per proporre al pubblico la musica che più amo. Il mio pensiero va in questo momento, con gratitudine, a quanti, a vario titolo, hanno contribuito a rendere possibile questa manifestazione: lungo la strada ho avuto con me importanti sponsor, pubblici e privati, tanti sostenitori, amici e collaborazioni importanti che fatto parte di questo cammino che il pubblico di Padova, e non solo, ha saputo accogliere tra gli eventi culturali imperdibili della città. Ho avuto modo diverse volte di raccontare anche la mia passione per la fotografia e ho potuto organizzare negli anni mostre fotografiche di vario tipo,

alcune molto importanti a livello internazionale, in luoghi anche prestigiosi di questa città. Naturalmente anche quest’anno, in cui si festeggia la 20ma edizione, una mostra non poteva mancare. Da qualche anno il Comune di Padova mi mette a disposizione il prestigioso spazio delle “Scuderie di Palazzo Moroni” e questa volta ho immaginato di raccogliere in un viaggio immaginario a ritroso, i musicisti che hanno calcato le scene della storia del “Padova Jazz Festival” con gli scatti dei fotografi ufficiali che l’hanno documentato anno dopo anno in una sorta di filo conduttore. Questo catalogo ne vuole conservare per il futuro una testimonianza concreta.

Gabriella Piccolo Casiraghi


Quattro sguardi sul jazz

Oggi si può studiare il jazz in scuole anche prestigiose e la bibliografia dedicata a questa musica inizia a essere letteratura seria. Ma non sono poi tanto lontani i giorni in cui il principale veicolo di diffusione del jazz era, semplicemente, il disco. Non solamente rivolto agli appassionati, per l’ascolto domestico, ma ai musicisti stessi o agli aspiranti tali: il disco come strumento di conservazione scritta della musica afroamericana (e oggi della musica improvvisata di qualunque latitudine). Il disco come modalità per tramandare da una generazione a quella successiva il linguaggio jazzistico, nelle sue innumerevoli varianti e pratiche. Allo stesso modo, la fotografia jazz ha trasmesso la conoscenza dei protagonisti di questa musica, dando un risvolto concreto all’immaginario dei fan, che non sempre hanno la possibilità di vedere di persona i loro idoli. Come per tutte le cose appassionanti della vita, la fotografia jazz ha presto assunto a sua volta i connotati di un’esperienza estetica a se stante. Luoghi diversi e sensibilità diverse non possono che portare allo sviluppo di sguardi e risultati estetici diversi, anche molto, pur se basati sulla stessa musica: semplificando, il candore

luminoso di William Claxton e le tinte cupe, le figure caravaggesche di Francis Wolff. E se le contrapposizioni tra jazz bianco o nero, o anche east coast contro west coast, sono da sempre poco sensate se intese a individuare la vera norma jazzistica, altrettanto lo sono quelle tra le estetiche della fotografia jazz. Per quanto antitetiche possano essere, sono sempre, tutte, valide: questione di gusti, non di ragione. A voi, sfogliando venti anni di fotografie made in Padova frutto di quattro differenti fotografi coi loro rispettivi stili, il piacere di capire quanto in questa forma d’arte, tra i poli del chiaro e dello scuro, ci sia spazio per un’infinita varietà di colpi d’occhio. Alcuni ancora tutti da inventare. Daniele Cecchini

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VENTI DI JAZZ

Pino Ninfa Fotografo ufficiale 1998-2002


Mal Waldron, 2001


Greg Osby, 2001


Joe Lovano, 1998


Street band, omaggio a Maurizio Caldura detto Bicio, 1998


Richard Galliano e solista orchestra regionale della Toscana, 1998


Dhaffer Youssef, 2000


Geri Allen, 1999


Enrico Rava, 1999


Pino Ninfa

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Pino Ninfa, sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage. L’interesse per la musica e per il sociale, hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. Da diverso tempo ha incrementato lo studio rivolto al recupero e alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo con missioni nelle foreste Africane e dell’Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali. Segue anche in diverse parti del mondo progetti per migliorare le condizioni di vita di persone in difficoltà con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e con qualsiasi miseria. Ultime sue testimonianze ad Haiti con un lavoro su: Ricostruire la speranza e proprio e in India e Nepal con lavori legati a progetti alimentari e al recupero di donne vittime di abusi e violenze. Il progetto sul Sudafrica fa parte di un lavoro dedicato alle periferie delle grandi città nel mondo. In campo musicale da anni oltre a fotografare nei vari festival sviluppa progetti multimediali con diversi musicisti fra i quali Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Franco D’Andrea, Stefano Bollani e altri ancora.

Nel 2017 il 4 novembre alla Triennale di Milano con Enrico PIeranunzi e il 7 dicembre a Lucca con Danilo Rea all’interno del Photolux Festival farà la performance: “Il tempo in posa” un progetto dedicato all’area Mediterranea. È stato il fotografo ufficiale dell’Heineken Jammin Festival dal 1998 al 2011 e per Heineken Italia ha seguito diverse edizioni di Umbria Jazz. Di diversi festival jazz della penisola, per ultimo nel 2017, New Conversation a Vicenza. È stato il fotografo ufficiale della filiale italiana del Blue Note dalla sua apertura fino al 2004. Con Porsche Italia,Fiat Iveco e la Level Fabergè e altri ancora ha realizzato campagne pubblicitarie e solidali. Da anni sviluppa con diverse ONG fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi, progetti sulla solidarietà. Oltre al progetto di Haiti con Prosolidar, ha continuato a seguire per Cesvi un progetto sul cambio climatico nella foresta Amazzonica in Perù nella regione di Madre de Dios. È presidente dell’associazione P.I.M. (poesia-immagine-musica) che si occupa della diffusione e organizzazione di mostre e seminari di fotografi musicali.


L’associazione Culturale P.I.M. nasce con lo scopo di diffondere la cultura fotografica ed è soprattutto un modo di vivere la fotografia in gruppo. Da molti anni tiene workshop in Italia e all'estero su temi legati a vari aspetti della fotografia e dell'essere fotografo.Da ultimo a New York nel 2012 e a Città del Capo con i ragazzi della Township di Philippi, e dal 2013 a Lima con gli studenti dell’Università San Marcos con un lavoro di reportage sull’area del Cono Sur dove lo sfruttamento sessuale minorile è in continuo aumento. In agosto di quest’anno a San Paolo in Brasile con le persone che vivono in strada e con la Fabricas di Culturas delle favelas. Nel 2017 ha intrapreso un nuovo progetto in Eritrea sulle tracce dei meticci italiani e delle architetture razionaliste italiane presenti in quell’area. A Settembre 2013 Palazzo Ducale di Genova ha ospitato una sua retrospettiva dedicata al jazz, nel 2016 nella Fondazione Benetton a Treviso il progetto: Dal cibo all’energia. Dedicato alla foresta amazzonica e alla sua salvaguardia. A novembre 2017 inaugurerà la sua mostra: Jazz Spirit all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Pubblicazioni NERO TANGO: un viaggio fotografico nel mondo del tango argentino - editore Marcos& Marcos EMERGENCY : UNA SPERANZA IN CAMBOGIA: un reportage sulle mine antiuomo, Skira editore COME UN RACCONTO CHIAMATO JAZZ:un viaggio da New Orleans a New York sulle strade della musicaIMPRESSIONI MEDITERRANEE edizione Ismez ATTRAVERSO L’ETIOPIA Casadei Editore IN JAZZ Casadei Editore SULLE TRACCE DELL'AVVENTURA OMAGGIO A HUGO PRATT - Casadei Editore ROUND ABOUT TOWNSHIP-UN VIAGGIO DA JOHANNESBURG A CITTA’ DEL CAPO Casadei Editore JAZZ GIGS -Casadei Editore RACCONTI JAZZ, improvvisazioni fotografiche in 7/8- Postcart Edizioni

www.pinoninfa.it

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VENTI DI JAZZ

Daniela Zedda Fotografa ufficiale 2003-2004


Dave Liebman, 2003


Paolo Fresu, 2004


John Patitucci, 2004


Wayne Shorter, 2004


Daniela Zedda

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L’interesse per ogni forma di spettacolo: la musica e la danza, il teatro e l'arte visiva, la capacità di cogliere l’essenza di ciò che ritrae, e una tecnica rigorosa, mai distinta dalla passione. Daniela Zedda, che a Cagliari è nata e vive, di fotografia e fotogiornalismo si occupa dal 1982. Lo fa, e continua a farlo, con L’Unione Sarda, il quotidiano della sua città - Cagliari - col quale collabora da sempre. E, su tutto, con la sua produzione ritrattistica, ospitata nel corso degli anni in mostre e pubblicazioni di prestigio in Italia e all’estero. Ritratti di musicisti celebri, di scrittori, attori, emigrati eccellenti, centenari. Ritratti spiazzanti, sempre ironici, mai slegati dal luoghi, e reportages da mondi lontani, come l’insolita Eritrea fissata nei suoi Deserti di colori. Libri, dove i volti che ritrae sono sempre coerenti con un progetto di fondo. E mostre, decine di mostre: a Milano, Parigi, Praga, Budapest. A New York ha esposto alla Columbia University e nella sala espositiva del New York Times, dove ha portato l’America: le immagini dei grandi musicisti che sono passati per la Sardegna, e hanno dato vita a un’epopea irripetibile, quella di Jazz in Sardegna.

Con le sue copertine, ha partecipato alla realizzazione di cd di artisti come Francesco Guccini e Paolo Conte, Docente di fotografia al liceo artistico Foiso Fois e all’Università di Cagliari, ha insegnato innanzitutto ai suoi allievi a cercare, in uno scatto, l’essenza della fotografia. Ciò che conta è pensare a un racconto, e cercare, nell’immagine, le linee, gli oggetti, le situazioni che formano “le frasi” del racconto.

www.danielazedda.it


Le più recenti Mostre personali

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VENTI DI JAZZ

Piero Principi Fotografo ufficiale 2005-2007


Dee Dee Bridgewater, 2005


Gino Paoli, 2011


Gianni Basso, 2005


Enrico Pieranunzi, 2007


Roy Haynes, 2007


Richard Galliano, 2008


Piero Principi

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Piero Principi nasce ad Ancona il 28 Maggio del 1966 e inizia ad occuparsi di fotografia nel 1986, prima come fotoamatore poi come professionista, quando, nel 1991, apre ad Osimo un’attività del settore. Gli anni successivi segue corsi e seminari, tutti riguardanti la gestione della luce, che ritiene l’argomento più importante nella fotografia. Partecipa a corsi di illuminazione sia in Italia che all’estero, ritenendolo l’argomento principale per il miglioramento delle immagini. Presso la sede della Guzzini Illuminazione invece, partecipa ad un corso avanzato di illuminotecnica per ampliare le sue conoscenze specifiche e alimentare la ricerca che lo porterà a pubblicare un manuale di illuminazione. Nel frattempo, ad Orvieto, vince un premio internazionale con il suo libro “Obiettivo in Ascolto”, una raccolta di ritratti a jazzisti famosi. L’anno successivo vince il secondo premio ad un concorso internazionale di fotografia pubblicitaria riservato a professionisti: il “Professional Fotography Awards”. Piero Principi, sin da adolescente è anche un appassionato di musica Jazz, ha studiato batteria con i più grandi maestri (Elvin Jones, Peter Erskine, Steve Gadd, Marvin

Smitty Smith e Dave Wekl) e suona sporadicamente in varie formazioni Jazz. Unendo le due passioni ha ideato un corso/seminario dove spiega tutti i segreti della fotografia musicale con l’occhio del fotografo e l’orecchio del musicista. Insieme a due musicisti, spiega ai partecipanti la struttura dei brani, suonandoli, per far capire meglio quali siano i momenti più adatti a realizzare immagini d’autore, sempre con il massimo rispetto dei musicisti e del pubblico. Ha tenuto questi corsi in vari festival (Corinaldo Jazz, Padova Jazz) ed in alcune importanti rassegne di fotografia come a “Citerna Fotografia” e presso il teatro Campana di Osimo. Organizza da molti anni corsi di fotografia sia a principianti che a professionisti e ha pubblicato un testo di tecnica fotografica dal titolo “illuminare”. Scrive sulla più diffusa rivista italiana di Fotografia: “Tutti Fotografi”. Vive e lavora a Castelfidardo, in provincia di Ancona

www.pieroprincipi.com




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VENTI DI JAZZ

Michele Giotto Fotografo ufficiale 2008-2017


Jan Garbarek, 2008


Joe Lovano, 2013


Brad Mehldau, 2009


Carla Bley, 2014


Kurt Elling, 2015


Gary Burton, 2010


Charles Lloyd, 2010


Terence Blanchard, 2012


Billy Harper, 2009


David Murray, 2012


John Scofield, 2014


Enrico Pieranunzi, 2013


Christian McBride, 2013


Joey Calderazzo, 2016


Nick the Nightfly, 2016


Gino Paoli, 2014


Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, 2011


Benny Golson, 2011


Michele Giotto

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La sua precoce passione per la fotografia si concretizza a metà degli anni ’70, quando, realizzando un desiderio maturato durante il liceo, si reca a Venezia per iniziare l’apprendimento delle tecniche di ripresa fotografica e di camera oscura. In particolare in camera oscura inizia ad approfondire le sue conoscenze sul trattamento di carte da stampa e negativi bianco e nero, che negli anni successivi costituiranno la base essenziale del lavoro di fotografo. La sua formazione prosegue a Padova presso lo studio di Antonello Perissinotto, del quale gestirà tutta l’attività di camera oscura in bianco e nero a partire dal 1976. Già dall’inizio del 1975 inizia anche a fotografare concerti, coniugando in ciò la sua passione per il jazz con l’amore per l’immagine fotografica. L’esperienza maturata in camera oscura gli consente di affrontare efficacemente il difficile trattamento spinto delle pellicole dell’epoca, per ottenere i migliori risultati in stampa. Da allora e fino alla metà degli anni ottanta segue assiduamente gli eventi musicali del nord Italia e in modo continuativo documenta gli storici concerti organizzati a Padova dal Centro d’Arte degli Studenti dell’Università; in quegli anni a Padova sono passati tanti nomi importanti della storia del jazz, dalla

tradizione alle avanguardie. L’obiettivo di Michele Giotto racconta quei momenti, realizzando un archivio di pagine indimenticabili della storia del jazz. Diventa fotografo professionista nel 1981, costituendo con altri uno studio fotografico decisamente atipico, specializzato nel campo della fotografia scientifica e della elaborazione speciale fotografica, per convegni medico/scientifici e per la didattica. In questi settori si svolge tuttora una buona parte della sua produzione sia fotografica che grafica. Molti suoi lavori di elaborazione e postproduzione digitale sono infatti utilizzati nell’ambito della didattica in campo accademico. Nel corso degli ultimi quindici anni la sua attività di fotografo lo ha portato ad una sempre maggiore specializzazione nel campo della fotografia digitale e della postproduzione. Nell’ambito multimediale svolge attività di consulenza per alcuni professionisti in campo medico-scientifico, realizzando corsi personalizzati su presentazione multimediale e proiezione in sede congressuale. È stato anche relatore sulle tecniche di presentazione multimediale in importanti congressi scientifici.


In campo editoriale collabora con case editrici e tipografie realizzando copertine di libri e CD, cataloghi e progetti grafici coordinati. Nell’ambito della fotografia digitale svolge attività di consulenza per alcuni studi professionali, realizzando stage personalizzati su post-produzione e fotoritocco. È stato docente di fotografia digitale presso il C.T.P. “F. Petrarca” di Padova dal 2011 al 2014, avvicinandosi in quel periodo anche alle tecniche di multivisione. Da un paio d’anni tiene un workshop fotografico avanzato, impegnando gli allievi nella ricerca fotografica sul campo, dedicando ogni stage a temi di volta in volta diversi. Dopo una pausa di lunghi anni la fotografia di spettacolo, jazz in primo luogo, è tornata negli ultimi dodici anni prepotentemente a far parte della sua attività: oltre a essere dal 2008 fotografo ufficiale del Padova Jazz Festival, è anche fotografo ufficiale del Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova dal 2007; un vero e proprio ritorno alle origini, si può dire, a conferma di una passione mai sopita per la musica jazz.

MOSTRE PERSONALI In Jazz Padova - ex-macello, 1984 Brema (Germania), 1985 Expression Padova, Caffè Pedrocchi, 2007 Jazz in chiaroscuro Padova, Hotel Plaza, 2009-2010 Jazz impressions Padova, Hotel Plaza, 2010-2011 Il respiro del Jazz Padova, Hotel Plaza, 2011-2012 Ferrara, Jazz Club “Il torrione”, 2013 Attimi di Jazz Padova, Scuderie di Palazzo Moroni, 2012 MOSTRE COLLETTIVE Saxophone Colossus Padova - Cattedrale ex-macello, 1986 Jazz, immagini e note - I concerti del Centro d’Arte Padova, Liviano 1997 PUBBLICAZIONI Jazz, immagini e note I concerti del Centro d’Arte (con altri) Padova, Università di Padova-Centro d’Arte, 1997 Attimi di Jazz Padova, Ed. Tipografia Veneta, 2012

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VENTI DI JAZZ

Fotoclub Padova 2010-2017


© Francesco Munaro

© Francesco Pertini


© Stefano Casali

© Carlo Galliotto


© Matteo Smania

© Pierluigi Golfetto


© Pierluigi Golfetto

© Giovanni Battista Sandonà


© Rossella Padovani

© Claudio Piotto


Š Marino Bilato

Š Leopoldo Noventa


Š Massimo Norbiato

Š Guido Desidera


Š Filippo Chinello

Š Massimo Maggiolo


Š Leopoldo Noventa

Š Marino Bilato


© Carlo Galliotto

© Stefano Casali


© Giovanni Battista Sandonà

© Matteo Smania


Š Francesco Pertini

Š Massimo Norbiato


© Paola Vecchiato

© Enrico Vettore


Š Davide Mezzalana

Š Albano Zagolin


Fotoclub Padova dal 1962

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Nel 1962 alcuni fotoamatori fondarono il Fotoclub Padova che divenne, in breve tempo, un appassionato punto d'incontro di molti fotografi, dando cosi inizio ad una fervida attività culturale nella nostra città. È del 1967 il primo concorso "Premio Città di Padova", ripetuto per altre venti edizioni, con la partecipazione dei più bei nomi della fotografia italiana. Dal 1976, con il contributo dell'Amministrazione locale, furono allestite mostre fotografiche di importanti autori come Robert Capa e Henri Cartier Bresson e di fotografi polacchi, russi, austriaci, francesi, jugoslavi, belgi, danesi, cinesi ed argentini, di fama internazionale. Le specifiche attività del Club si sono intensificate negli anni e grazie ad una più stretta collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, Centro Nazionale di Fotografia, nel 2009 si è potuto offrire con successo alla cittadinanza la mostra fotografica “FOTOGRAFI IN CITTA’ – Otto autori dal FOTOCLUB PADOVA” nella galleria al Sottopasso della Stua, e nel 2011 importante la sua collaborazione a Padova Aprile Fotografia, settima edizione.

Nel 2012 è uscito il libro “Padova – dell’Arte… l’Anima” per festeggiare i primi 50 anni di vita del Club. Inoltre negli ultimi mesi dello stesso anno Il Fotoclub Padova è protagonista con una mostra fotografica dedicata all’ Europeade 2012 (100 immagini, 16 fotografi). Nei primi quattro mesi del 2013 Il Fotoclub Padova è presente con due personali in PADOVA FOTOGRAFIA FESTIVAL. Così come è presente in PADOVA PHOTO-GRAPHIA con una mini-collettiva di 4 autori ed una personale. Estate 2013: 40 nostre immagini dell’Europeade sono a Gotha in Germania. Maggio 2015 invitati da Nancy (Francia), città gemellata con Padova dal 1964, e abbiamo portato una nuova versione della mostra Europeade 2012. Sempre a Nancy nel 2016 abbiamo presentato una mostra di foto di danza, e nel 2017 sulla “Salute Mentale”. Nel 2017 grande mostra “Downtown Exibition” al Palazzo della Gran Guardia a Padova.



Vent’anni di Padova Jazz Festival

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1998 Philip Catherine & Manfred Josel Trio Richard Galliano e i solisti dell'orchestra della Toscana Joe Lovano Trio Gianluigi Trovesi Octet Gap Band Guido Manusardi Sextet

2002 Steve Coleman Five Elements Furio Di Castri Outline Dhafer Youssef Electric Sufi Maria Pia De Vito & Ralph Towner Duo Flavio Boltro & Eric Legnini Duo Achirana Trio Dufay, Duo Stravagario

1999 Lee Konitz & Martial Solal Duo Geri Allen Trio Steve Lacy & Mal Waldron Duo Enrico Rava & Stefano Bollani Duo Sax Appeal Saxophone Quartet Maurizio Giammarco & Danilo Rea Duo Rossana Casale "Jacques Brel in me" Otello Savoia Quartet Enzo Rocco Tuba Trio

2003 The Saxophone Summit featuring Michael Brecker, Dave Liebman, Joe Lovano Oregon Giancarlo Schiaffini solo Maurizio Giammarco Trio con Miroslav Vitous e Daniel Humair Pierre Favre solo John Surman solo Henri Texier Strada Quartet Louis Sclavis solo Sandro Gibellini-Lello Pareti Duo Jarmo Savolainen Trio Pietro Condorelli-Dario Deidda Duo Karlheinz Miklin Trio Tomaso Lama-Paolo Ghetti Duo Ronan Guilfoyle Quartet Thelonious Monk Big Band diretta da Marcello Tonolo Lydian Sound Orchestra diretta da Riccardo Brazzale Civica Big Band di Milano diretta da Enrico Intra, ospite Franco Cerri Ermanno Maria Signorelli-Marco Micheli Duo Acoustic Jazz Trio

2000 Aldo Romano Quartet Bireli Lagrene Trio Enrico Pieranunzi piano solo Aires Tango Giovanni Tommaso Quintet Giulio Granati Trio Maurizio Camardi con Kammerensemble Simone Guiducci Gramelot Ensemble 2001 Mal Waldron Quartet Jim Hall Quartet Dave Holland Quartet Franco Ambrosetti Quartet Doctor 3 Bosso, Atti & Memoli Trio Old River Jazz Society


2004 Wayne Shorter Quartet featuring Brian Blade, John Patitucci e Danilo Perez Dominique Pifarély solo Rossana Casale presenta “Billie Holiday in me” Danilo Rea solo Antonello Salis solo Cecchetto-Caliri Duo Enrico Rava Quintet Jacob Young Quintet Dulbecco-Gusella Duo Italian Trumpet Summit Un-x-pected Pleasure Trio Fassi-De Bonis Duo Gassmann-Renold Group 2005 Kenny Wheeler Quartet Dee Dee Bridgewater Quintet Mccoy Tyner Trio Un palcoscenico per due orchestre: canzoni italiane anni ‘50 Gianni Cazzola E.S.P. Trio Franco D’Andrea piano solo Bobo Stenson piano solo Giacomo Aula Trio Judy Niemack Quartet Nico Morelli Trio Ed Neumeister’s Quartet Peter Guidi Quartet Glenn Ferris Pentessence Quintet Trovesi-Coscia Duo

2006 Ornette Coleman Quartet Dave Holland Quintet Claudio Fasoli & Civica Big Band di Milano special guest Enrico Rava Giorgio Gaslini Chamber Trio Roberto Ottaviano Archtetics Mino Cinelu solo Dimos Dimitriadis Quartet Aliprandi-Zambrini- Leveratto Trio Esa Pietilä Trio Giovanni Mazzarino Trio Michael Blake quartet 2007 Roy Haynes Quartet Stefano Bollani solo Lee Konitz-Enrico Pieranunzi-Riccardo Del FraDaniel Humair Quartet Orchestra Thelonious Monk & Orchestra d’Archi del Conservatorio Pollini Mario Raja Achille Succi e Marcello Tonolo Mauro Negri Quartet Daniele Tittarelli Quartet Tomasz Stanko Quartet New Orleans Six Swingin' Band Giovanni Guidi Quartet Zbignew Namysłowski Quintet Erwin Vann Luigi Bonafede Cennet Jönsson Quartet Riccardo Luppi Quartet Hilaria Kramer & BB-Band Enzo Favata Tentetto feat. Tenores di Bitti Erik Truffaz Quartet Pierluigi Balducci Small Ensemble

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2008 Jan Garbarek Group feat. Trilok Gurtu Richard Galliano and The Brussels Jazz Orchestra Claudio Fasoli Emerald Quartet Special guest Paolo Fresu Marco Tamburini Three Lower Colours Con Orchestra d’Archi del Conservatorio Cesare Pollini Enrico Intra Trio Giuliano Perin & Stefano Bassato Giovanni Tommaso Apogeo quintet Ayse Tütüncü Trio Paolo Damiani Quasi Band Iro Haarla quintet Cinzia Spata Trio Vas Ben Allison & Man Size Safe Stockhausen-Snétberger duo

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2009 Brad Mehldau trio Aaron Goldberg trio + Joshua Redman The Cookers Marilyn Mazur group Massimo Colombo trio con orchestra d’archi degli allievi del conservatorio Franco Cerri quartet Dahl-Vinding-Riel trio Lello Pareti Massimo Chiarella trio Francesco Maccianti quartet Tommaso Cappellato trio Cristina Mazza trio Gianni Bertoncini trio Rita Pacilio special guest Claudio Fasoli Mauro Beggio trio Arrigo Cappelletti quartet Marmaduke quartet

2010 Dave Douglas & Keistone Gary Burton new quartet Charles Lloyd new quartet Loic Dequidt quartet The Trio Of Oz” Feat. Omar Hakim & Rachel Z Newropean Quartet Aisha Ruggieri Alboran Trio Max De Aloe & Bill Carrothers Duet Egg Project 2011 Ryuichi Sakamoto The Manhattan Transfer & New York Voices Musica Nuda- Petra Magoni Ferruccio Spinetti Claudio Fasoli Four plus Two Markelian Kapedani solo Gino Paoli Benny Golson quartet Dida quartet Christopher Cross Guitaricious trio El Porcino Organic Giovanni Perin quartet Markelian Kapedani Trio 2012 David Murray 4tet Terence Blanchard Quintet Rava On The Dance Floor Marcello Tonolo trio Claudio Fasoli Gretchen Parlato 4tet Marco Strano Quartet Shai Maestro trio Dino Rubino Trio Giovanni Guidi Giovanni Guidi Trio Riccardo Arrighini Gianni Cazzola 6tet


2013 Perpianoearchi Abdullah Ibrahim Piano Solo Antonio Farao’ American Quartet Christian McBride Trio Ruggero Robin Trio Nuevo Tango Ensamble & Javer Girotto Spike Wilner Trio 2014 Medeski-Scofield-Martin&Wood The Swallow quintet Jaques Morelenbaum “Cello samba trio” feat. Paula Morelenbaum L’Italia abbracccia Jobim con Gino Paoli-Danilo Rea-Franco Cerri-Antonio Ongarello-Cello trio – Paula Morelenbaum Helga Plankensteiner 6et Rosario Giuliani quartet Phil Robson “Organ trio” Giulia Facco quintet Marco Bolfelli trio Christine Tobin trio Brooklyn beat! New York City Smalls live 2015 Kurt Elling The Bad Plus Ameen Saleem Groove Lab Chiara Pancaldi & Darryl Hall Duo Luca Boscagin Trio Feat. Jason Rebello Roberto Gatto quartet Roberto Righetto quartet Mauro Ottolini trio Francesco Bearzatti Quartet Bebo Ferra Trio Wayne Escoffery quartet Agulhon-Laurent-Muller Trio Ty le Blanc Trio Spike Wilner Trio feat. Francesco Bearzatti , Max Jonata, Michele Polga

2016 Roy Paci & Mauro Ottolini Nick The Nightfly orchestra Paula & Jaques Morelenbaum Reijseger- Fraanje- Sylla trio Joey Calderazzo trio 2017 An evening with Pat Metheny w/ Antonio Sanchez Linda Oh Gwilym Simcock Sergio Cammariere Daniele Tittarelli Luca Bulgarelli Amedeo Ariano Bruno Marcozzi Mike Applebaum & JiAndri Lucia Antonacci Maurizio Rolli Pierpaolo Bisogno Simone Tessari David Soto Chero Tiziana Gasparoni Eric Reed trio feat. Piero Odorici Dezron Douglas Willie Jones III The New Vision - Three solos Francesco Diodati Piero Bittolo Bon Francesco Cigana Luca Silvestri The New Vision - Hobby Horse Dan Kinzelman Joe Rehmer Stefano Tamborrino

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Antenore Energia per la fotografia

C’è qualcosa di più rilassante dall’ascolto di un bel brano musicale? Potremmo dire che c’è anche la vista di fotografie che ci ricordano il momento musicale! Antenore Energia, si occupa di energia ma è sensibile alla cultura in quanto vuole proporsi anche come promotrice di energia emozionale. Ed è per questo motivo che ci avviciniamo a espressioni culturali aiutandole a divulgare i progetti verso un pubblico della città in cui lavoriamo e crediamo. Forniamo servizi ad aziende e privati e quindi ci piace farci conoscere anche attraverso canali diversi da quelli istituzionali della nostra azienda nella convinzione di essere a fianco di eccellenze che si avvicinano alla nostra idea di qualità, eventi che meglio si inseriscono nel tessuto sociale, cercando di migliorarlo. Crediamo inoltre nei valori autentici e sosteniamo chi li condivide. Siamo a Padova e si vede. Abbiamo scelto il nome del mitico fondatore della città, ma non ci sentiamo provinciali, il nostro orizzonte è nazionale poiché pensiamo che le cose buone possano essere condivise e apprezzate in ogni area geografica e da un potenziale di persone molto ampio che possa ricono-

scere i nostri sforzi che vanno anche oltre il solo business economico. Ci piace lasciare un segno anche attraverso questo catalogo che abbiamo deciso di sostenere affinchè di questa mostra rimanga un ricordo tangibile.

Filippo Agostini Antenore Energia 85




Per i suoi vent’anni il Padova Jazz Festival, con questa mostra, vuole rendere omaggio ai tanti artisti che hanno fatto la storia della manifestazione. Nelle fotografie realizzate in questo lungo arco di tempo dai fotografi ufficiali, Pino Ninfa, Daniela Zedda, Piero Principi e Michele Giotto, ecco quindi riemergere dall’album dei ricordi i volti di personaggi inimitabili, in una alternanza unica di emozione e suggestioni. In queste accattivanti immagini è possibile rivivere le straordinarie performance di artisti che, con la loro creatività, hanno illuminato le giornate del Festival. Una sezione della mostra è riservata alle fotografie realizzate dai soci del Fotoclub Padova, che da diversi anni collaborano con il Festival documentando i numerosi eventi collaterali.

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