Dafna Moscati - Perché mi ha morso una scimmia

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Dafna Moscati

PERCHÉ MI HA MORSO UNA SCIMMIA Storie di quotidiana meraviglia Postfazione di Daniel Lumera

SPAZIO INTERIORE



Indice

Premessa di Dafna Moscati ..................... 5 Impossibile! ..................... 7 Segui te stesso ..................... 11 È lì per te ..................... 15 Dove non ti aspetti ..................... 18 Qual è la vera domanda? ..................... 22 Sempre, ovunque ..................... 25 Il fare senza fare ..................... 29 Cosa vedi nell’altro? ..................... 33 Il mio massimo bene ..................... 35 Il fiume scorre e arriva al mare ..................... 40 L’ascolto ..................... 43 Ed è adesso ..................... 46 A chi la stiamo raccontando? ..................... 50 O è adesso sempre, o non lo è mai ..................... 53 Cosa vuoi veramente? ..................... 56 Dieci ragazzi per me ..................... 60 Impara a chiedere ..................... 64 Quasi sposa di un beduino ..................... 67 La stanza ..................... 72 La scatola nera ..................... 76


Io ti vedo ..................... 80 Indovina il numero ..................... 84 Chaktsal ..................... 86 L’idea più pazza ..................... 89 Maschere al Ministero ..................... 92 Salvata da un floppy disk ..................... 94 Il cannolo siciliano ..................... 97 Il compleanno obbligato ..................... 102 Il baobab ..................... 107 L’Energia delle parole ..................... 110 Tana libera tutti! ..................... 113 Gita nella città vecchia di Gerusalemme ................. 117 La forza dell’esempio ..................... 121 Appuntamento a sorpresa ..................... 123 Lezione di buddhismo all’università ..................... 126 Sarai lì dove devi essere ..................... 129 I sassi come segno d’amore ..................... 134 Il compleanno e la pretesa ..................... 137 Perché mi ha morso una scimmia ..................... 140 Epilogo ..................... 149 Postfazione di Daniel Lumera ..................... 151


Premessa

di Dafna Moscati

Mi sono sempre piaciute le storie, gli aneddoti, soprattutto quelli raccontati in prima persona, quelli vissuti davvero, che hanno lasciato un segno e che hanno ancora il profumo dell’Adesso. Certi racconti arrivano dritti al cuore perché hanno una vibrazione e una risonanza particolari, e l’energia del messaggio resta viva e pregna nel tempo, anzi acquista forza a ogni sua trasmissione. Queste sono le storie che diventano le storie di tutti, di chiunque le ascolta e le sente sue perché parlano anche di lui. Queste piccole tessere di un puzzle misterioso sono dedicate a tutti i ricercatori di quel Filo che ci unisce da sempre e per sempre all’Eternità. A tutti i ricercatori del Filo d’Oro. Provo gratitudine infinita per tutte le guide che ho incontrato sul percorso e per quelle che ancora mi accompagnano. Mi inchino ogni giorno con devozione al lavoro di tutti i maestri di ogni tempo e tradizione per il

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dono della risonanza e della condivisione dell’Amore che siamo. Un grazie speciale alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuta nelle mie apparenti e molteplici “follie” e che fin dalla più tenera età ha instillato in me i semi della libertà, del coraggio, del gioco e della meraviglia. Un grazie ricolmo d’amore al mio “Buddha personale”, il mio compagno storico, senza il quale alcune di queste storie non sarebbero mai nate. Un grazie davvero di cuore a Giovanni Picozza – senza la sua amorevole insistenza a fargli leggere queste storie, non so se le avrei mai pubblicate – a Elisa Picozza e soprattutto a Marco Etnasi, per la cura e l’entusiasmo con cui hanno seguito questi racconti.

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Impossibile!

Per molti anni ho studiato e poi lavorato come artista d’arte contemporanea. In quel periodo vivevo ad Amsterdam, dove la vita era un continuo susseguirsi di performance, installazioni, rappresentazioni teatrali... tante cose strane, tutte cose belle. Poi è arrivata una profonda crisi personale: dopo sette anni di vita insieme scelsi di separarmi dal mio compagno di allora. Era una di quelle storie che pensi non potranno mai finire, la relazione con l’uomo che «sarà mio marito e il padre dei miei figli». Ma il sì che doveva portarmi all’altare è diventato, nonostante tutti miei tentativi, un no sempre più forte. Quel no rivolto all’esterno, però, si è rivelato un sì autentico detto a me stessa, che mi ha totalmente capovolto la vita, obbligandomi a scendere in profondità dentro di me. Ho sentito con chiarezza che l’unica cosa che mi interessava realmente e che volevo davvero era lasciare ogni cosa per andare a scoprire cosa ci fosse veramente dentro quel “me”.

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Così, nel giro di pochi mesi, l’artista fighetta sempre in giro per l’Europa tra gallerie e biennali si ritrovò a tornare a vivere in Italia, in una casa sperduta nei boschi dell’Appennino, a stretto contatto con una guida spirituale: di punto in bianco avevo lasciato andare tutto ciò che fino a quel momento aveva rappresentato la mia vita, incluso il mondo dell’arte. Era rimasta in sospeso solo una “piccola” questione: mesi prima, in Olanda, avevo vinto un concorso che mi premiava mettendo a disposizione una notevole somma di denaro per realizzare uno dei miei progetti artistici. La fondazione culturale stava ancora aspettando che andassi a ritirare il premio, così scrissi loro dicendo che li ringraziavo molto, ma rinunciavo ai soldi. Totalmente sorpresi, per non dire spiazzati, da questa mia decisione, che ai loro occhi era tanto incomprensibile quanto imprevedibile – una giovane artista di successo che rifiuta dei soldi per realizzare un suo nuovo progetto? – mi chiesero spiegazioni per comprendere la mia scelta. Fui breve e sincera: dissi loro che la mia vita in pochi mesi si era completamente trasformata e che erano emerse altre priorità; accennai alla ricerca interiore che aveva preso completamente la mia attenzione e aggiunsi che, se proprio volevano capirci

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qualcosa di più, l’unica cosa che avrei potuto fare era raccontare quello che mi stava succedendo attraverso un documentario. Incuriositi approvarono. Fu così che nacque un film documentario nel quale mi ritrovai, praticamente dal nulla, a intervistare in giro per l’Europa varie guide spirituali, alcune delle quali – scoprii più tardi – piuttosto famose. La cosa davvero curiosa è che fino a pochi mesi prima non ne sapevo assolutamente nulla, né di guide né di ricerca spirituale! Mi sono ritrovata a seguire dei “fili” che apparivano come da soli: un amico che mi parlava di una certa persona, un articolo visto per caso, un libro che attirava la mia attenzione sullo scaffale di una libreria... Terminato il documentario, un amico del mio nuovo giro mi disse: «Ma come hai fatto a intervistare Gangaji?» Gangaji era una delle guide che avevo incontrato e intervistato nel film. «Le ho scritto una mail» risposi. L’amico mi guardò esterrefatto, bofonchiando che lui le aveva scritto un mare di volte e in infiniti modi, ma senza mai ricevere risposta. «Ma sei andata negli Stati Uniti per intervistarla?» chiese ancora. «No» gli dissi «il giorno dopo aver inviato la mail mi ha risposto la sua assistente, dicendomi che

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Gangaji sarebbe stata a breve in Europa e che sarebbe stata molto felice di incontrarmi e partecipare a questo progetto». «Ma è impossibile! È famosissima e non viene quasi mai in Europa... e sono anni che non rilascia interviste!» «Ma io... io non lo sapevo...» Non credere a nulla di quello che pensi, perché ciò che pensi sta già scrivendo la prossima pagina della tua storia. Diventa amico delle pagine bianche. Delle infinite possibilità oltre qualsiasi logica o calcolo. Segui ciò che risuona intimamente e autenticamente nel tuo cuore. È in questo intento puro che il mistero lavora al suo meglio per creare le sue trame al servizio dell’amore.

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Dafna Moscati è un’artista eclettica e performer vulcanica che si forma tra Roma, Gerusalemme, Parigi e Amsterdam. Dopo svariati successi professionali lascia di colpo la sua carriera artistica per dedicarsi totalmente alla ricerca interiore. Incontra e vive per lunghi periodi a stretto contatto con varie guide spirituali di diverse tradizioni e lignaggi. Lavora inoltre per molti anni nel campo dell’editoria body-mindspirit imparando e integrando tecniche, pratiche e approcci alla meditazione e al risveglio di Coscienza; approfondisce l’alimentazione viva e vibrazionale e i processi di detox; condivide gruppi di arte terapia grazie al Gioco della creatività. Da alcuni anni è tornata ad occuparsi a tempo pieno di Arte Interattiva e Relazionale e della Performance come strumento di Autoindagine.


SPAZIO INTERIORE www.spaziointeriore.com La casa editrice Spazio Interiore nasce nel 2011 con l’obiettivo di diffondere il frutto degli studi e del lavoro sul campo di quegli autori, già noti o esordienti, che si sono sperimentati negli ambiti più direttamente connessi alla ricerca interiore e alla scoperta, sviluppo e potenziamento del proprio Sé. Spiritualità, tecniche olistiche, stati non ordinari di coscienza, sciamanesimo, psicologia transpersonale, filosofia, astrologia, tarocchi, antiche tradizioni sapienziali... sono solo alcuni dei temi sviscerati negli anni dalla casa editrice, in una pluralità e molteplicità di prospettive, approcci e impostazioni in grado di rispecchiare e rispettare le peculiarità e le esigenze del singolo lettore. Ogni libro di Spazio Interiore intende quindi rappresentare un ponte verso l’Ignoto, offrendosi quale veliero su cui solcare gli oceani della Conoscenza e dell’Esperienza al fine di svelare il mistero più grande e straordinario: il proprio autentico Sé.


amuleti Da A-molior, tener lontano. Più che ad allontanare qualcosa da noi, questa collana vuole tenerci lontano dalle verità precotte. Capita a volte di assistere a degli eventi fulminanti, epifanici, che ridisegnano il senso di un percorso. Si tratta di momenti straordinari di cui gli stessi autori diventano spettatori, e per un attimo scompaiono, lasciando posto alla rivelazione. Per questo abbiamo deciso di raccogliere i testi di conferenze, studi e riflessioni di alcuni tra i maggiori ricercatori in campo spirituale, artistico, letterario. L’idea è quella di offrire un amuleto, un medicamento tascabile da portare con sé e leggere durante la giornata. Per curarsi di sé e da sé, e per tenersi sempre lontano.



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