Gareth Knight - Viaggio iniziatico nei mondi interiori

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Gareth Knight

VIAGGIO INIZIATICO NEI MONDI INTERIORI Un corso in magia cabalistica cristiana

Prefazione di Emanuele Mocarelli Traduzione di Patrizia Giuliodori e Mariavittoria Spina

SPAZIO INTERIORE


Gareth Knight Viaggio iniziatico nei mondi interiori titolo originale: Experience of the inner worlds traduzione: Patrizia Giuliodori e Mariavittoria Spina revisione: Marco Etnasi © 1975, 2010 Gareth Knight © 2018 Spazio Interiore Edizioni Spazio Interiore Via Vincenzo Coronelli, 36 • 00176 Roma www.spaziointeriore.com redazione@spaziointeriore.com copertina e progetto grafico Francesco Pandolfi I edizione: giugno 2018 ISBN 978-88-94906-10-3 Tutti i diritti sono riservati. Finito di stampare nel giugno 2018 presso csr Centro Stampa e Riproduzione, Roma


INDICE

Prefazione di Emanuele Mocarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Premessa di Gareth Knight . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Premessa alla nuova edizione di Gareth Knight . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 Capitolo 1 LA SFERA DI LUCE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 Occultismo come scienza ~ Distinzione tra mistico e magico ~ Cosmologia da salotto ~ Scienze di confine ~ Lo spirito della ricerca scientifica ~ Indagine dei mondi interiori ~ C.G. Jung e l’alchimia ~ Monismo e teismo ~ La teosofia ~ Religione naturale e rivelata ~ Animismo ~ Mitologia pagana ~ Filosofia antica ~ L’impero mondiale di Alessandro Magno ~ La religione orientale ~ Yoga ~ Buonsenso o raffigurazione scientifica e religione ~ Panteismo ~ ESERCIZIO

Capitolo 2 LA LANCIA INFUOCATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 L’Antico Testamento come rivelazione ~ Elementi sovrannaturali e mitologici ~ Un “popolo eletto” ~ Il culto di yhvh e gli dèi della natura ~ La tradizione profetica ~ Il simbolismo del sacrificio ~ Il significato dell’Ultima Cena ~ Il messaggio del Messia ~ La “caduta” della volontà ~ Dio Padre ~ Dio Figlio ~ Trasfigurazione e Risurrezione ~ Il Corpo di Cristo ~ La Sposa di Cristo ~ San Paolo ~ I misteri pagani ~ Mitraismo e Cristianità ~ Prime eresie cristiane ~ ESERCIZIO


Capitolo 3 IL SERPENTE DI FUOCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 Lo Spirito Santo ~ Doni dello Spirito ~ Poteri sovrannaturali ~ Movimenti ispirati dallo Spirito Santo ~ Visioni ebraiche sulla Nuova Era ~ Visioni non ebraiche sulla Nuova Era ~ Gioacchino da Fiore ~ Federico ii ~ La Chiesa come Nuova Gerusalemme ~ Centri energetici ~ Corrispondenze simboliche ~ Livelli di coscienza ~ Utili schematizzazioni ~ Mondo fisico, psichico e paradiso ~ Interazione tra i mondi ~ Interrelazioni positive e negative ~ ESERCIZIO

Capitolo 4 IL SANTO GRAAL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 La tradizione cristiana platonica ~ Due secoli significativi, 1100-1300 ~ La Prima Crociata ~ La Chiesa e la cavalleria ~ Le crociate popolari ~ Regni franchi e saraceni ~ Nuove idee diffuse in Europa ~ I Cavalieri Templari ~ Trovatori e amor cortese ~ Catari e Albigesi ~ I re plantageneti ~ La personificazione di Dio ~ La rinascita del femminino sacro ~ La visione di Dante, dell’amata e della città ~ La visione di perfezione ~ La caduta di Gerusalemme e la Terza Crociata ~ La comparsa della letteratura sul Graal ~ Re Artù e la Tavola Rotonda ~ Merlino ~ Il Santo Graal ~ Simboli chiave della mitologia celtica ~ I quesiti del Graal ~ La Materia di Bretagna come dramma dell’anima ~ La ricerca del Graal ~ ESERCIZIO

Capitolo 5 IL MARE DI LUCE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165 L’alchimia come percorso spirituale ~ La nube della non conoscenza ~ La Via Positiva e la Via Negativa ~ Misticismo islamico ~ Stati sufi di grazia mistica ~ Misticismo nella chiesa ortodossa ~ L’influenza platonica nella chiesa occidentale ~ ESERCIZIO


Capitolo 6 LA TAVOLA ROTONDA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191 Abitanti del “lato interiore” della creazione ~ Dion Fortune, la Teosofia, Cristo e i Maestri ~ Riconoscere e mettere alla prova gli spiriti ~ Atteggiamenti cristiano evangelici ~ Misticismo e interiorità trascurati dalla Chiesa ~ Meditazione occulta e mistica ~ Malriposta devozione verso i comunicatori del lato interiore ~ L’esperienza di C.G. Jung ~ “Inconscio collettivo” o “piani interiori” ~ Difficoltà di una comunicazione accurata ~ Il Tibetano e Alice Bailey ~ La Grande Loggia Bianca ~ “Evoluzione” spirituale ~ Angeli e comunicazione angelica ~ Elementali e comunicazione elementale ~ ESERCIZIO

Capitolo 7 LA STANZA SUPERIORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227 Orientamento nel mondo interiore ~ Comunicazione o proiezione ~ Sistemi di simbolismo occulto e mandala ~ Il Cubo dello Spazio e il Sefer Yetzirah ~ Le Lettere Madri ~ Le Lettere Doppie ~ Le Lettere Singole ~ Ampliare il simbolismo ~ Armadio, altare e rituale magico ~ ESERCIZIO

Capitolo 8 LA LUCE DI CRISTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247 L’Albero della Vita ~ L’Abisso ~ Misticismo monista e teista ~ I Quattro Mondi ~ Allineare il sistema occidentale e quello orientale ~ La dottrina cosmica ~ Il rapporto continuo tra Dio e uomo ~ Meditazione e adorazione ~ Modelli archetipici ~ Cielo interiore o terra interiore? ~ Cristo nel cuore ~ La Divina commedia di Dante come sistema occulto ~ Simone Weil, una santa laica ~ ESERCIZIO


Capitolo 9 LA SCALA A CHIOCCIOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249 Il Corpus hermeticum ~ Il Picatrix ~ La magia naturale e talismanica di Marsilio Ficino ~ Gli inni orfici e Thomas Taylor ~ Pico della Mirandola e la magia cabalistica ~ Gerarchie angeliche e celesti ~ Cornelius Agrippa ~ Filosofia magica e religione ~ John Dee, Giordano Bruno e Tommaso Campanella ~ L’universo modello ~ I Rosacroce, Athanasius Kircher e Robert Fludd ~ La separazione tra scienza e magia ~ ESERCIZIO

Capitolo 10 LA NUBE OSCURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317 Percorrere i Sentieri, un esempio ~ Lavoro di consultazione occulta, esempi ~ Esperienze di magia astrale ~ Esercizi magici ricevuti ~ Sviluppo del rituale, un esempio ~ Sviluppo della preghiera di invocazione, un esempio ~ ESERCIZIO

Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359


PREFAZIONE

L’immaginazione non è semplicemente uno strumento della fantasia, ma un organo con cui si percepiscono cose reali. Di Knight occultista e della sua multiforme, laboriosa opera estesa su oltre sei decenni, attraverso la scrittura di trentotto libri, la fondazione e la direzione di varie riviste e case editrici, nonché la conduzione di gruppi e corsi entrati nella leggenda, non si può dare conto in poche righe. Sarebbe un tema complesso per un libro a sé. Nel suo franco sentire d’altri tempi, Knight stesso ne è consapevole e nel 2011, più che ottuagenario, ha dato alle stampe la propria autobiografia intitolandola programmaticamente Io la chiamavo magia. Un concetto che così sviluppa nella frase posta a esergo: Io la chiamavo Magia, Kathleen Raine la chiamava poesia – J. R. R. Tolkien lo chiamava incantesimo – altri l’hanno chiamata in modi disparati, da misticismo a stregoneria. Tutto ciò che so, è che funziona e che nel bene e nel male vi ho dedicato la maggior parte della mia vita. Ora sembra giunto il momento di fare il punto – non tanto per giustificarmi – quanto per scuoterne la polvere, rigirarla per bene e tentare una valutazione circa la sua sostanza. Sono state cose di cui sempre valeva la pena? A cosa è servito? È stato un servizio 9


pubblico per il bene di tutti o un passatempo fantasioso, una fuga dalla realtà, alla ricerca dell’ideale?1

Sul contributo storicamente influente del lavoro di Knight in relazione ai temi tarologici, ho detto qualcosa nelle note premesse a Tarocchi e Magia, alle quali mi permetto di rimandare.2 Qui si tratta di provare a spiegare perché altrettanto riuscito sia stato il suo impegno nell’impresa veramente ardua di rintracciare, definire e rendere nuovamente praticabile la strada di una “magia cristiana”, tema che è propriamente il fulcro di Viaggio iniziatico nei mondi interiori, che ora si offre per la prima volta al lettore italiano nella limpida traduzione di Patrizia Giuliodori e Mariavittoria Spina. Muovendosi – come Knight ha sempre ritenuto di fare – lungo le via aperta da Dion Fortune, con la quale ha sviluppato un reale dialogo interiore, corroborato da segni evidenti di corrispondenza. Difendendo le basi operative dell’esperienza psichica in un periodo nel quale la stessa organizzazione fondata dalla Fortune, la Society of Inner Light, volgeva le spalle alla pratica del contatto effettivo (medianico) con i “mondi interiori” e i loro abitanti, per diluire i corsi proposti nella direzione di un apprendistato vagamente psicologico. La vicenda biografica centrale da segnalare a chi prende in mano questo trattato – che Knight ha sempre considerato la più importante tra le proprie opere – è quella di un’amicizia tra anime vissuta come missione ed esperimento. Quasi un sodalizio, tra Anthony Duncan, prete anglicano per vocazione adulta, già militare, poeta e sensitivo, sinceramente innamorato di Cristo, e Knight stesso, che da lui si fece battezzare. La loro amicizia si organizza come un set sperimentale, in cui ognuno dei due sot1. G. Knight, I Called it Magic, Skylight Press 2011, p.9. Le traduzioni dai testi non pubblicati in Italia sono dello scrivente. 2. G. Knight, Tarocchi e Magia, Spazio Interiore 2017. 10


topone al vaglio esigente del reciproco scrutinio i presupposti e le riflessioni dell’altro. Dove a incontrarsi, talvolta a collidere, sono due “sistemi di pensiero” – religione e magia – che molto hanno sofferto (per usare un eufemismo) nell’urto con la modernità, da cui sono stati marginalizzati. Due sistemi di pensiero da sempre strettamente e indissolubilmente intrecciati, che si sono dichiarati guerra in tempi relativamente recenti allo scopo di occultare i troppi e inconfessabili presupposti comuni. Sia Knight che il suo reverendo amico sono affratellati da un anelito molto “swinging”, che li spinge a liberare da anchilosi ereditarie e complessi paralizzanti l’organismo delle proprie rispettive discipline e vocazioni, ma allo scopo di rintracciare i fili rossi ininterrotti e imprescindibili che da sempre le alimentano. Uno sforzo spregiudicato e coraggioso, però teso a ridare praticabilità e specificità, non a offuscare o rinnegare il lascito tradizionale. Perché lo scontro frontale fra religione, magia e mondo moderno è stato dopo tutto catartico, come la folgore del temutissimo arcano xvi, che abbatte superfetazioni ed espelle parassiti, collaudando la resilienza delle strutture. Una rievocazione delle vicende all’origine del testo può senz’altro aiutare il lettore a meglio apprezzarne la ricchezza di contenuti. Lasciamo la parola a Knight stesso. Qualcosa di decisamente stupefacente stava per arrivarmi da parte di Anthony Duncan all’inizio del 1972, sotto forma di un manoscritto intitolato The Lord of the Dance. Non si trattava di una prudente analisi intellettuale come The Christ, Psychotherapy & Magic, né di una dissertazione teologica come Pray & Live o The Whole Christ [opere precedenti dello stesso Duncan], ma era il resoconto di un’esperienza mistica, esposta schiettamente e senza filtri. Cominciava con una visione del creato percepito come danza grandiosa: «L’intera creazione sta danzando; l’intero universo – galassie, nebulose, stelle e satelliti – è coinvolto nella Grande Danza. Ruotano,

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si avvicinano, si allontanano, e di nuovo si avvicinano. Così è sempre stato, e così sarà sempre per l’eternità. È la Creazione stessa a farsi musica. Non esiste creatura che non canti, e la musica di tutto ciò che è concorre a produrre la grande Armonia e il Ritmo della Danza”.3

Knight è talmente impressionato che si fa carico della pubblicazione del libro, stampandolo per i tipi della sua casa editrice, Helios, sempre a corto di mezzi, nel novembre 1972: «Il libro mi sembrava anni avanti rispetto al suo tempo, e avrebbe potuto essere la scintilla di una rivoluzione veramente necessaria. Sentivo che sia il carretto delle mele della religione convenzionale sia quello dell’occultismo avevano bisogno di essere ribaltati nel futuro prossimo».4 Molto in sintonia con la sensibilità del momento, The Lord of the Dance è denso di risonanze teilhardiane, e pervaso dall’aspirazione di rinnovare il linguaggio teologico, che Duncan ritiene rovinosamente attardato e irrigidito, mediante un intenso afflato poetico. Se l’autore non fosse un pastore anglicano, e se il libro uscisse oggi, troverebbe probabilmente la sua collocazione nel reparto channelling di una libreria new-age. Tra le frasi che Duncan mette in bocca al suo Cristo, queste possono dare un’idea del tenore dell’opera: O uomo! Avrai paura? Sceglierai di rinchiuderti nella legge? Io ti insegnerò a essere libero di quella libertà che ho conquistato per te. Io non ti voglio asservito alla legge. Io ti voglio come sei. Io non desidero acquiescenza; io esigo integrità.5

3. G. Knight e A. Duncan, Christ and Quabalah, or The Mind in the Heart, Skylight Press 2013, p. 67. 4. G. Knight, I Called it Magic, cit., p. 70. 5. A. Duncan, The Lord of the Dance, Helios Book 1972, p. 98. 12


PREMESSA

Ho scritto questo libro con lo scopo di presentare un sistema di insegnamenti e di pratiche dell’occulto che affondano le radici nel contesto della tradizione e della fede cristiana. Mi rendo conto che cristianesimo e occultismo sono spesso considerati incompatibili, e che qualcuno si chiederà perché mai dovrei occuparmene. Tuttavia, fino alla fine del xix secolo, magia e occultismo in Occidente erano saldamente fondati sulla tradizione cristiana, che dai maghi fiorentini del Rinascimento passa per la fratellanza dei Rosacroce e arriva fino a Robert Fludd e Eliphas Lévi. Ancora prima, il corpus di testi ermetici insieme alla teologia dello Pseudo-Dionigi rappresentavano un amalgama della rivelazione divina cristiana e delle più elevate intuizioni spirituali della tradizione misterica pagana. La grande visione mistica di Dante, i contributi dei cosiddetti altri “popoli del Libro” (Vecchio Testamento) – con la Kabbalah ebraica o con l’Alchimia – l’amor cortese, e le tradizioni del Santo Graal provenienti da fonti islamiche, sono tutte trame del complesso ordito che forma il patrimonio del sapere occulto e mistico dell’Occidente. È davvero un peccato, a mio modo di vedere, che la magia in quanto arte e scienza si sia separata dal pensiero scientifico e dalla religione ufficiale. La magia è stata così privata di una certa impostazione razionale e disciplinata, la scienza è diventata senz’anima e la religione ha perso molta della propria vitalità. 31


Spero che questo libro possa servire agli apprendisti di occultismo per recuperare le fila di una tradizione vitale che è parte integrante della nostra eredità spirituale e culturale. Per sfruttarlo al meglio è consigliabile prima leggerlo fino in fondo, con comodo o anche velocemente, poi fare gli esercizi più o meno con la frequenza di un capitolo al mese – preferibilmente alla mattina e alla sera – e considerare gli estratti del capitolo come letture. È importante che l’ordine di studio degli esercizi e dei capitoli non venga alterato. Vorrei porgere i miei ringraziamenti al reverendo Tony Duncan per la produttiva assistenza offertami nel lungo periodo di “gestazione” del manoscritto e per avermi permesso di inserire in quest’ultimo gli esercizi originali del suo saggio sul misticismo The Lord of the Dance; gli estratti introduttivi riportati nella sezione degli esercizi sono stati presi dal suo The Sword in the Sun, così come le trascrizioni “angeliche”. Ringrazio inoltre il gruppo dei volontari che per primi hanno validato gli esercizi collaborando anche alla realizzazione del manoscritto, in particolare Michael e Brenda Bartholomew, Leanne Lee Miller e Calla Haack. Infine, un grazie ai miei familiari, Roma, Richard e Rebecca, che con la loro comprensione e tolleranza mi hanno immensamente sostenuto in questa mia opera. Possa questo libro aiutare gli altri quanto la mia famiglia ha aiutato e ispirato me. Amor vincit omnia. Gareth Knight

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PREMESSA ALLA NUOVA EDIZIONE

Questo libro ha avuto due edizioni sin dalla prima pubblicazione: una in Gran Bretagna e una in America. La speranza espressa poco sopra riguardo al suo futuro in larga parte è diventata realtà, visto che nei trentacinque anni successivi alla sua pubblicazione gli studenti del “Gruppo Gareth Knight” hanno utilizzato il testo come risorsa per la loro formazione, diventando poi essi stessi autori di libri e organizzatori di gruppi come il mio, di qua e di là dell’Atlantico. Vorrei citare in particolare Wendy Berg e Mike Harris in Gran Bretagna, e Colestone Brown e Jim McBride negli Stati Uniti. Questa edizione è stata l’occasione per fare alcune correzioni e sistemare qualche espressione poco felice, ma a parte questo è rimasta invariata rispetto agli inizi. Oggi possiamo rivelare che “Douglas Warren” è in realtà il defunto Anthony Duncan, e che il suo The Sword in the Sun fu pubblicato, insieme ad altri suoi libri, dalla Sun Chalice Books tra il 1999 e il 2002. Considero Anthony Duncan uno degli individui che ha avuto maggior influenza nella mia formazione interiore e nel mio pensiero. Questo libro nasce da dieci anni di duro lavoro insieme, quando lui, vicario della Chiesa anglicana con grandi doti psichiche e in cerca di una spiegazione logica per le proprie esperienze interiori, incontra questo iniziato fuoriuscito dalla Fraternità della Luce Interiore di Dion Fortune, a quel tempo dedito alle dinamiche magiche formulate dall’inveterato e for-

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midabile occultista W.G. Gray, e in cerca della giusta relazione tra occultismo ed esperienza religiosa in Occidente. Non spetta a noi dire quanto siano corrette le conclusioni alle quali siamo giunti, ma tornando sul testo, dopo tutti questi anni, vi trovo qualcosa di davvero potente a vari livelli, tanto che potrei considerare tutti i libri che ho scritto dopo di questo come integrazioni del tema principale qui trattato. Kyrie Eleison. Christe Eleison. Kyrie Eleison. Gareth Knight

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«Be’, ora che ci siamo visti tutti e due – disse l’Unicorno – se tu crederai in me io crederò in te. Accetti il patto?» «Sì, se vi piace», disse Alice. Lewis Carroll Alice attraverso lo specchio



Capitolo 1

LA SFERA DI LUCE

L’occultismo è una branca della scienza. Come la scienza fisica studia le forze e le forme fisiche, così la scienza occulta studia le forze e le forme occulte, ovvero quelle che non sono immediatamente evidenti alla nostra percezione fisica. (Il termine “occulto” deriva dal latino occultus, che significa “nascosto”.) Il fatto che molti non riconoscano l’esistenza di tali forze è irrilevante, e non significa che esse non esistano. Solo che le scoperte della scienza occulta non sono così facilmente dimostrabili come quelle della scienza fisica. Un problema, ad esempio, è che le forze occulte non vengono registrate dagli strumenti fisici in modo diretto. Per la sua mancanza di risultati fisici facilmente dimostrabili, la scienza occulta è stata esclusa dagli studi accademici ufficiali, almeno a partire dal xviii secolo. Di conseguenza si è trasformata in un’accozzaglia di argomenti scartati – sia scientifici che religiosi – ed è diventata il terreno di caccia ideale per mistificatori, ciarlatani, incapaci, folli, creduloni e pervertiti. Tuttavia, molta di questa parte silente dell’accademia non vuole rimanere lettera morta! Nonostante la mancanza di un riconoscimento ufficiale, continua a mostrare segni di vita. Ciò fa pensare che dietro alle idee distorte e rifiutate si nascondano autentiche verità estremamente vitali che, proprio perché tali, sopravvivono agli abusi e alla negligenza di cui sono vittime. Purtroppo, quando le cose vengono messe insieme alla rinfusa, come in questo caso, crescendo formano un groviglio quasi inestricabile. Di tanto in tanto allora emergono strane idee 37


popolari, che pur essendo alimentate da qualche goccia di verità, sono tuttavia condannate a consumarsi presto, deteriorate e spente dai molteplici errori che ne hanno fomentato la crescita repentina. Di qui la storia delle eresie nelle varie epoche, sia nella scienza che nella religione. Il nostro compito è individuare con esattezza le verità fondamentali che questi fenomeni continuano a riportare a galla. A tal fine, vanno chiariti i termini della questione. Innanzitutto dobbiamo decidere qual è la differenza tra “scientifico” e “religioso” nella materia di cui ci occupiamo. In altre parole, nel contesto delle scienze occulte, dobbiamo distinguere tra mistico e magico: il primo riguarda l’esperienza pratica religiosa di natura interiore, mentre il secondo concerne l’esperienza pratica scientifica di natura interiore. Ciò che fondamentalmente ci interessa qui è l’esperienza di natura interiore, di qualsiasi tipo essa sia, sebbene sia fondamentale anche definirne le diverse tipologie. In breve, l’aspetto religioso, o mistico, è quello dell’anima che si avvicina a Dio, e l’esperienza che ne consegue. L’aspetto scientifico, o magico, è l’approccio dell’anima alla Creazione interiore. Su questo punto bisogna fare chiarezza, altrimenti rischiamo di scambiare forze archetipiche o agenti intelligenti dei mondi occulti per dèi, o di presentarci al loro cospetto privi di autorità o di punti di riferimento adeguati. Spesso non è possibile arrivare a una vera e propria comprensione delle forme e delle forze del mondo occulto senza un’autentica fede in Dio. Allo studioso che nega l’esistenza di Dio, in modo categorico o anche solo temporaneo, sono preclusi i raggiungimenti più elevati dell’occulto. E questa consapevolezza della realtà deve riguardare l’esistenza di un Dio di natura personale. Dobbiamo qui prendere espressamente le distanze dalla visione dell’occultismo che prevale al giorno d’oggi: quella del classico cosmologo da salotto. Visione che implica un’idea sor38


passata, ottocentesca, secondo cui Dio è una specie di remota “forza vitale” o “spinta evolutiva”. In gran parte originata dalla filosofia indù il cui influsso si diffuse in Occidente alla fine dell’Ottocento, tale visione si compiace di speculare sulle condizioni di vita e di esistenza in altri mondi, sistemi solari e galassie, nel tempo presente, passato e futuro. Si tratta di una sorta di esercizio intellettuale in un certo qual modo affascinante per la sua complessità, e ricco di ambiziose pretese, come quella di essere qualcosa di estremamente antico che si tramanda in segreto da generazioni e generazioni di adepti: tutte cose che alimentano la curiosità con una sottile forma di orgoglio. L’unico vantaggio pratico di questo genere di attività speculative è che la sua sostanza, essendo molto fantasiosa, può fungere da allenamento per la mente, anche se non ne costituisce una fonte di informazioni. Come ginnastica mentale può servire a sviluppare l’intuito, a patto che non si prendano troppo sul serio i suoi contenuti. Disgraziatamente, però, viene considerata più sacrosanta delle Sacre Scritture e prerogativa dei “più evoluti”, anche se riuscire a leggere certi voluminosi tomi sembra più tipico di menti acritiche inclini a perdere tempo che di esseri “altamente evoluti” o dotati di straordinari poteri. Molti ricercatori dell’occulto attraversano questa fase, che è comunque innocua se passeggera. È triste considerare la quantità di tempo che il “cercatore” medio spende nel passare continuamente da un sistema a un altro. Sarà anche proficuo per il commercio dei libri sull’occulto, ma la qualità dei prodotti proposti fa tristemente riflettere: stimolano la curiosità, promettono la verità, ma raramente regalano soddisfazioni durevoli. Perché non sono per nulla pratici. Se dovessero scendere nell’ambito pratico, la loro mancanza di realtà diventerebbe subito evidente. Ovviamente l’occultismo presenta anche aspetti molto pratici che non hanno niente in comune con il misticismo che costituisce un elemento importante del lavoro occulto di natura superiore. Parliamo qui delle pseudo-scienze, discipline che sono 39


state rifiutate per ragioni buone ma anche cattive, ad esempio astrologia, ipnosi, rabdomanzia, diagnosi dell’aura, agopuntura, ecc.; tutte con una loro storia, che le vede ora dentro ora fuori dalla cerchia delle scienze riconosciute. Prendiamo il caso dell’ipnosi. Questa disciplina ha di fatto riguadagnato dignità in campo medico dopo aver attraversato fasi alterne; è infatti passata da spettacolo di intrattenimento a soggetto di romanzi d’amore, ed è stata etichettata nei modi più disparati, tra cui “magnetismo animale” o “autosuggestione indotta”. Lo studio dell’aura umana venne intrapreso dal dottor W.J. Kilner, medico dell’ospedale St. Thomas di Londra, che scrisse il libro L’aura umana30 come supporto alla diagnosi medica. Tuttavia, i progressi della medicina e la scoperta di metodi diagnostici più semplici e avanzati hanno reso tale studio superfluo. L’argomento è così ricaduto nel mondo dell’occulto, in cui viene riproposto senza soluzione di continuità e con un atteggiamento di fideismo incondizionato anziché di indagine scientifica. In futuro, non si sa mai, potrebbe benissimo tornare a essere un metodo scientificamente riconosciuto e perdere la sua connotazione “occulta”. Vi sono motivi fondati per ritenere che l’astrologia, l’influsso delle stelle sulle umane vicende e sulla personalità, sia una disciplina seria, anche se decisamente inaffidabile nella previsione del futuro, e talmente vaga nella descrizione del carattere da risultare poco funzionale a livello commerciale e decisamente al di fuori dell’ambito scientifico ufficialmente riconosciuto. Di solito, però, chi avvicina la materia rimane colpito dalla sconcertante accuratezza di una previsione azzeccata, per quanto sporadica, o dalla generica validità delle tipologie caratteriali che delinea. Dire che esistono personalità corrispondenti ai segni zodiacali (in base alla data di nascita) equivale a dire che esisto30. W.J. Kilner, L’aura umana, Andromeda 2001. 40


no tratti caratteriali corrispondenti alle nazionalità; sono informazioni senza utilità concreta, non dimostrabili in laboratorio. La rabdomanzia è una scienza misteriosa che la comunità scientifica a stento riconosce, perché attualmente non esistono teorie plausibili che riescano a spiegarla. Ma è stato ampiamente dimostrato che funziona, altrimenti le aziende private non pagherebbero somme tanto elevate a chi riesce a trovare l’acqua e i metalli con questi metodi. Quando i rabdomanti ottengono risultati muovendo un pendolo sopra una mappa, la scienza nasconde la testa sotto la sabbia. Quei risultati non sono assolutamente in linea con i moderni (e presumibilmente “scientifici”) preconcetti. Negli esempi citati, le scienze si trovano sulla linea di confine tra il fisico e il non-fisico. Il loro legame con il non-fisico tende a renderle imprevedibili e dipendenti da considerazioni soggettive che la scienza fisica trova arduo accettare. Notiamo la difficoltà con cui la scienza fisica si muove in questo terreno di confine tra il materiale e il non-materiale, in cui le discipline diventano occulte o non-occulte a seconda di quanto sono vicine al mondo fisico. Ma esistono anche ambiti completamente immateriali che possono essere studiati solo con metodi soggettivi. Uno di essi è la magia. Dobbiamo capire che la magia è una scienza, affine alla psicologia (scienza anch’essa “inesatta”, perché non riguarda la materia inanimata), ma più ampia. Per comprendere la natura scientifica della magia possiamo prendere in considerazione gli obiettivi di un tipico mago rinascimentale come Giovanni Tritemio, Abate di Sponheim, che includevano l’utilizzo di una rete telepatica per trasmettere messaggi a distanza e sapere quello che accadeva in altre parti del mondo. In questo senso, il suo obiettivo, se non proprio i risultati che ottenne, non era altro che l’antesignano di quello che si sarebbe realizzato con i mezzi di comunicazione come telegrafo, telefono, radio e televisione. Storicamente sarà la scienza fisica, più che quella occulta, a ottenere i migliori risultati 41


di questo genere, anche se, per quanto ne sappiamo, il mago potrebbe aver raggiunto lo stesso obiettivo con metodi occulti, senza però avere la capacità o la volontà di dimostrarlo. A quei tempi le scienze fisiche erano strettamente intrecciate con quelle occulte, gli astronomi erano anche astrologi, i farmacisti alchimisti. Il dottor John Dee, che indagava le possibilità di comunicare con gli spiriti con l’aiuto di un sensitivo e di una sfera di cristallo, era un matematico di notevole importanza, nonché devoto cristiano. Il grande balzo compiuto dall’umanità durante il Rinascimento grazie alla comprensione del metodo scientifico è intimamente connesso tanto alla scienza occulta quanto a quella fisica. Il mondo classico antico non aveva fatto grandi progressi a livello scientifico o tecnologico, non certo perché gli uomini di quel periodo fossero ottusi o meno “evoluti” di noi, ma perché erano più interessati alla speculazione filosofico-razionale, che non all’analisi meccanica della realtà. Nel Medioevo, finita l’età della barbarie, la teologia e la contemplazione religiosa furono elevate al vertice delle attività umane, per cui qualunque velleità indagatrice o manipolatoria nei confronti del mondo creato da Dio era vista come opera del diavolo. Quando lo spirito del Rinascimento sconvolse questo assetto psicologico, uomini come Marsilio Ficino, Pico della Mirandola e Cornelio Agrippa si dedicarono di propria iniziativa all’“empia” manipolazione della materia. La Chiesa tendeva a guardare tali figure con estrema diffidenza, che fossero scienziati occulti come Giordano Bruno e Tommaso Campanella, o fisici come Galileo o Copernico. Ovviamente molti, come Keplero, Cardano, Paracelso e Newton, erano tutt’e due le cose. Oggi siamo nella situazione in cui la scienza fisica, avendo ottenuto molti più risultati concreti della scienza occulta, viene considerata l’unica scienza, mentre la scienza occulta è finita in un guazzabuglio di cose fraintese e scartate, a volte scambiata per religione deviata o eresia. 42


Questo vero e proprio trattato teorico-pratico di magia cabalistica cristiana consente al lettore di recuperare gli insegnamenti e le pratiche dell’occulto che affondano le proprie radici nella tradizione e nella fede cristiana. Spiegando la differenza tra magia e misticismo, religione naturale e rivelata, monismo e teismo, la visione di Dante, il potere dell’alfabeto ebraico e i molti altri elementi che fondano la magia cabalistica cristiana, Gareth Knight conduce gli appassionati di occultismo a riappropriarsi di una tradizione vitale che è parte integrante dell’eredità spirituale e culturale dell’uomo occidentale. All’aspetto teorico viene poi affiancato un inestimabile vademecum pratico: il libro contiene infatti numerosi e potenti esercizi – dalla visualizzazione alla comunicazione con i Maestri e gli esseri di altre dimensioni – che si rivelano passi essenziali di quella che è una vera iniziazione ai segreti della magia cabalistica cristiana.



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