Andrea Panatta - Istruzioni per maghi erranti 3.0

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Andrea Panatta

ISTRUZIONI PER

MAGHI ERRANTI 3.0 Il duplice sentiero



INDICE

Il duplice sentiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Oltre la tempesta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Non lo so . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

prima parte

Pulire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Entrare in relazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Passato, presente e futuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Consentire e seguire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 L’errore è necessario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Il coraggio e la terribile proporzione . . . . . . . . . . 23 L’attenzione è il tuo capitale . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Respingere un pensiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Respingere una vibrazione: l’arte dell’immobilità . 29 Respingere i testimoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Un’azione ispirata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 La pratica dell’intensità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Il primo livello di intensità: osservare il respiro . 40


Scendere nell’antro oscuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . Trasformare le proprie ombre . . . . . . . . . . . . . . . Il secondo livello di intensità: fissarsi su un punto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’attenzione purificata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La tua vera voce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Terzo livello di intensità: essere totalmente in quello che fai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

42 45 47 49 50 53

seconda parte

Seminare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 Reciprocità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chiedere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Darsi il permesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Creare una forma pensiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le due intenzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un giorno, una vita. Un’intenzione per ogni azione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Anticipare il corpo del tempo futuro. Incorporare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La consistenza nell’ordinario crea lo straordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Riti e gesti di potere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

59 61 63 64 66 67 70 74 77


terza parte

La seconda vista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 La contemplazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 Stare e dissolvere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 Cambiare abitudini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 Saper discriminare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 Creare un vuoto mentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 Praticare la solitudine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Cercare le convinzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 Guardare i fatti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Punti di sconnessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 La doppia attenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 Ritirare il giudizio su se stessi . . . . . . . . . . . . . . . 99 Ritirare il giudizio sugli altri e sulla realtà esterna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 Attaccamenti e avversioni: neutralizzare l’oscillazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 La sensazione di esistere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 Dai al mondo ciò che chiedi . . . . . . . . . . . . . . . . 104 Conclusione: chi è il vero maestro? . . . . . . . . . . 105



Istruzioni per maghi erranti 3.0

Il duplice sentiero Per cambiare il proprio destino bisogna disfare prima di rifare. Se disfi ma poi non rigeneri, sarai costretto a vagare senza meta, in preda a vaghi impulsi, che non sai da dove vengono. Se fai senza prima disfare, potrai fare, e fare molto, ma alle lunghe ciò che attendeva di essere risolto nella sfocatura, i patti, le promesse, i giuramenti, gli antichi spettri di errori del passato verranno a cercarti, distruggendo ciò che starai cercando di costruire. Un mago errante onora così il duplice sentiero, quello del disfare e quello del fare, quello della discesa e quello dell’ascesa, perché comprende che non può esserci l’uno senza l’altro. Apprende che per costruire il nuovo deve anche decostruire il vecchio. Un mago errante percorre un’unica strada che in realtà è doppia: quella del togliere ciò che non serve più e quella dell’aggiungere ciò che serve ora.

7


Oltre la tempesta Ricorda sempre questo, quando ti troverai nella prossima crisi, quando la terra ti sarà strappata da sotto i piedi e nessun pensiero ti darà sollievo. Quando inizierai a prefigurare sciagure ed esiti negativi e non vedrai che muri o baratri di fronte a te. Quando nulla ti sarà familiare e ogni persona sembrerà aliena. Ricorda: quello che vedi non è un fotogramma ma un film che sta continuando. Tu non vedi che un fotogramma congelato ora, la tua situazione reale, il contesto in cui le cose sembrano avvenire, gli attori e le attrici di quella che sembra una scena ferma. Ma nulla è fermo. Tutto è in movimento perché l’eterna legge di questo piano è il movimento a cui nulla sfugge e di cui tutto è figlio. Il flusso esiste e si muove anche quando tutto sembra fermo. «Ma allora come mi sto muovendo? Dov’è che sto andando?» chiede il mago errante perso da qualche parte nelle lunghe narrazioni che la sfocatura gli propone. E io sono costretto a dirti che «non lo sai». E il «Non lo so» è una delle frasi che ti libereranno quando ti troverai a cercare senso a quel che sembra un caso, a quello che appare come una strada sbagliata (o giusta). «Non lo so» è l’ammissione del proprio vuoto di intenti, la rinuncia al cercare di capirci qualcosa 8


quando tutto sembra confondersi. Non c’è nulla da capire se non il meccanismo che ti ha messo nuovamente in questa tempesta da cui ti dibatti per uscire. E ti auguro di fare presto questo vuoto di intenti, di dirti presto questo «Non lo so», per dare la possibilità all’acqua della vita di scorrere in nuove forme e di portarti nuove cose. Te lo auguro. Non sarà semplice, certo. Ci sarà prima tutto un lavoro da fare, una bonifica. Dovrai smettere di raccontarti storie sul “reale”, tutte le cose che sai o credi di sapere, e ci sarà da seguire il duplice sentiero che richiederà una quantità pressoché infinita di coraggio, perché nessuno lo vuole fare davvero. Le nostre vite sono poggiate su un mistero che ha in sé molti semi, e tutti questi semi sono in attesa del momento giusto fatto di circostanze e persone adatte che come un terreno fertile permetteranno il loro dischiudersi. Sono le esperienze che farai, le circostanze che ti troverai a vivere delle quali a volte ti sembrerà di non avere controllo, e a volte ti sembrerà di essere travolto da esse. Allora il «Non lo so» diverrà la necessaria prima regola a cui attenersi per mantenerti in quel vuoto, in quell’assenza di controllo che apparentemente ti terrorizza. Ma il “vuoto” può salvarti, la quiete che da lì arriva può mostrarti come navigare e uscire dalla tempesta, a patto che ti ricordi che hai già tutto il necessario. 9


ANDREA PANATTA Nato a Roma nel 1973, si occupa da diversi anni di ricerca spirituale, sviluppo del potenziale psichico, terapie energetiche e Zhineng Qigong. È un appassionato studioso e praticato di tecniche energetiche e di guarigione psichica (Metodo Silva, Qigong cinese, Pranic Healing, Sistema corpo-specchio di Martin Broffman). Dal 2008 si occupa di counseling individuale e in piccoli gruppi. Dal 2009 insegna il corso di Igor Sibaldi I Maestri Invisibili. Tiene regolarmente seminari e conferenze su argomenti come sviluppo della coscienza, teoria e tecnica del rilascio emozionale e del metodo Yin, lavoro con le energie sottili, sviluppo della coscienza, e molti altri legati alla crescita dell’essere umano e alla concretizzazione delle sue possibilità. Con Edizioni Spazio Interiore ha pubblicato il best seller Istruzioni per maghi erranti (2015), La via della forza (2017), Istruzioni per maghi erranti 2.0 (2018) e Il libro della grandezza (2020).


SPAZIO INTERIORE www.spaziointeriore.com La casa editrice Spazio Interiore nasce nel 2011 con l’obiettivo di diffondere il frutto degli studi e del lavoro sul campo di quegli autori, già noti o esordienti, che si sono sperimentati negli ambiti più direttamente connessi alla ricerca interiore e alla scoperta, sviluppo e potenziamento del proprio Sé. Spiritualità, tecniche olistiche, stati non ordinari di coscienza, sciamanesimo, psicologia transpersonale, filosofia, astrologia, tarocchi, antiche tradizioni sapienziali... sono solo alcuni dei temi sviscerati negli anni dalla casa editrice, in una pluralità e molteplicità di prospettive, approcci e impostazioni in grado di rispecchiare e rispettare le peculiarità e le esigenze del singolo lettore. Ogni libro di Spazio Interiore intende quindi rappresentare un ponte verso l’Ignoto, offrendosi quale veliero su cui solcare gli oceani della Conoscenza e dell’Esperienza al fine di svelare il mistero più grande e straordinario: il proprio autentico Sé.



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