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Numero 35 Maggio 2011

NN

NN Geek 1° Maggio e dintorni di Marco Guerrieri

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© delle immagini: aventi diritto

Nella Nebbia

YoYoMundi

Cantinelle Festival 2011

Lo scorso fine settimana, quello a cavallo del primo maggio, ha rappresentato una straordinaria concentrazione di avvenimenti e ricorrenze, da far impallidire la storia moderna tutta! E, come se non bastasse, anche i giorni seguenti sono stati densi di accadimenti degni di nota… Vogliamo quindi spendere due parole due per rinfrescarci la memoria e per ricordarci quanto questo pianeta sia popolato da santi ed eroi, criminali internazionali e personaggi di varia ambiguità che giorno dopo giorno e anno, dopo anno danno, illuminano od oscurano la nostra stessa esistenza quotidiana, contribuendo comunque a darle un senso. Al grido dei PapaBoys “Santo Subito!” levatosi da piazza San Pietro, ecco che in tempi record arriva la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, per gli amici GP2, che mobilita Roma e il mondo intero in una struggente quanto vibrante emozione condivisa, nonostante la valutazione espressa da una giornalista del TG2 inviata a Londra che sostiene che l’evento di vero interesse planetario siano state le nozze di William e Kate! Che dire? Punti di vista, alla Nanni Moretti… “ritmi”! Poi c’è chi, come il sottoscritto, ha ripercorso nella mente e nell’animo la tragica ricorrenza della morte di un eroe dello sport, il campione per eccellenza Ayrton Senna Da Silva: un brasiliano dal cuore d’oro e dal piede pesantissimo, capace non soltanto di correre con i bolidi di F1 come nessuno aveva mai fatto prima di lui, ma anche di dedicarsi concretamente e con autentica adesione ai meno fortunati, come ancora meno campioni dello sport hanno saputo fare… Grazie al film documentario uscito con la “Gazzetta dello Sport”, Senna, senza paura, senza limiti, senza pari, le lacrime son rotolate per le guance, richiamando alla memoria quel terribile fine settimana di Imola. Poi il primo maggio è il concertone per eccellenza, in piazza San Giovanni, sempre a Roma, dove, oltre al solito artista estremamente “impegnato” che ci propone una versione rock di “Bella Ciao” (forse confondendosi con il 25 aprile), si sono esibiti nel gran finale Francesco De Gregori e Lucio Dalla: con la loro sempre moderna Banana Republic, un album dal vivo del 1979, si sono abilmente divertiti, come soltanto i grandi cantautori italiani riescono a fare, a massacrarsi a vicenda le splendide melodie di canzoni che fanno ormai parte della nostra cultura pop… Boh, fatti loro, in fondo! Superata l’estenuante domenica strafestiva davanti alla tv, ecco che l’ex compagno di giochi USA, da dieci anni Nemico Pubblico Numero Uno di tutte le democrazie del mondo, viene braccato e ucciso in circostanze quantomeno nebulose, tanto da farci pensare che non sia davvero morto ma si trovi sulla famosa isola in compagnia di Jim Morrison, Elvis e Jimy Hendrix! Ma Mr. Obama assicura che si tratta proprio di Osama Bin Laden e richiede di fidarci, anche se il corpo è stato gettato in mare aperto…Torniamo al Nanni Moretti di Ecce Bombo… “ritmi”! Lasciamoci con l’anniversario di Superga e del Grande Toro, che, indipendentemente dalle fedi calcistiche (che in queste pagine lasciano un po’ il tempo che trovano), rappresenta per tutti la commemorazione di un gruppo di talenti fuori dal comune, simboli di un modo di fare sport d’altri tempi… Sarete sempre nel nostro cuore… anzi, nel nostro Fegato Granata! Buon maggio a tutti da NN!

Ecoolimpiadi in Monferrato



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Sommario Maggio 2011 04 – 06 – 08 – 09 – 12 – 13 – 14 – 15 – 18 – 19 – 20 – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 28 – 30 –

yo yo mundi

Abbiamo suonato con gli occhi chiusi e sognato con le orecchie aperte

un pacifista in divisa manuele cecconello al Borgogna... Giocando si impara

universita’ popolare di vercelli Un altro anno di grandi eventi

ecoolimpiadi

Festa dello sport e di tutto il territorio

speciale cantinelle festival 2011 Un abbraccio con la citta’

speciale cantinelle festival 2011 Una grande parata di artisti

l’autostima al centro The sound museum of silence trivero Natura, cultura e lana

il paesaggio, un passo alla volta sentirsi a casa, ovunque ti trovi letture per crescere meglio sant’andrea rugby olcenengo tutela civica Rubriche Agenda Fumetto

NellaNebbia ® Mensile Gratuito di Arte & Cultura

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p.zza Risorgimento, 12 13100 Vercelli tel. + 39 0161 1850396 Registr. Tribunale di Vercelli n.347/2008 del 15/04/2008 N.35 Maggio 2011 Rivista Mensile Redazione Biella E20PROGETTI via Milano, 94 13900 Biella ITALY tel. +39 015 25.29.201 fax +39 015 25.29.193

Redazione Novara Via Giovanni De Agostini, 2 28100 Novara tel: + 39 0321. 393756 email: nn.novara@gmail.com Direttore Responsabile Andrea Bellavita Editor Testi: Eliana Frontini Grafica: StudioKaboom Hanno collaborato Laura Albergante, Guido Andrea, Alessandro Barbaglia, Federico Bassano, Marco Cassisa, Elisabetta DellaValle, Eliana Frontini, Veronica Gallo, Serena Galasso, Roberta Invernizzi, Elena Leone, Gianluca Mercadante, Simon Panella, Mazio Paladino, Giulia Perona, Marco Pozzo, Alberto Salvalaio, Giulia Toselli, Michele Trecate, Emanuele Zimbardi

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musica

DI N U M O YO Y

testo: gianluca mercadante

o t na o u s Abbiamo i s u i h c i h cc o i l g n o c le n o c o t e sogna e t r e p a e i orecch

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e al suono del vento corrispondesse una nota, in questo disco certamente la trovereste. E sarebbe proprio quella nota lì, senza via di scampo. Così è come per il rumore dell’erba che cresce, o il profilo delle colline che s’infuoca al tramonto e investe lo spettatore con una visione che solo certa musica potrebbe interpretare con un minimo di aderenza al vero. Ascoltando l’ultimo lavoro degli Yo Yo Mundi, Munfrâ (Felmay, 2011), ci si trova esattamente lì (o qui), per l’immediatezza delle melodie, per la trasfigurazione di un racconto emotivo che si fa canzone. Ci si trova finalmente in Monferrato, habitat naturale del gruppo e primitiva fonte d’ispirazione per questo loro decimo disco. Numerose e illustri le collaborazioni: da Eugenio Finardi a Hevia, per arrivare ai Radiodervish, Steve Wickham, Banda Osiris e Bandarotta Fraudolenta, pescando poi a piene mani nell’ambito della world music italica. “Lavorare a Munfrâ”, racconta del resto il vocalist Paolo Archetti Maestri, che abbiamo incontrato per questa intervista in esclusiva per i lettori di NN, “è stato come scrostare un muro e trovarvi un affresco. Questo dipinto nascosto andava restaurato e non abbiamo voluto farlo da soli, abbiamo perciò chiamato – con l’aiuto del nostro discografico Beppe Greppi, patron della Felmay - tutti quegli artisti che potevano aiutarci a ridare voce, energia e colore a ciò che avevamo riportato alla luce.” Munfrâ è un album decisamente compatto, che avete concepito in quattro anni di ricerca e composizione. Qual è stata la scintilla che vi ha condotti su questo percorso?

Innanzitutto la curiosità, e poi il desiderio di realizzare qualcosa che prima non c’era, almeno non in questa forma, semplicemente partendo da ciò che era perduto, nascosto, anche sconosciuto e, forse, segreto, ma soprattutto rimettendo in moto un meccanismo che era immobile da troppo tempo. Ci siamo guardati dentro per conoscere l’altro (Noi siamo l’altro dell’altro, scrive Saramago), ci siamo guardati indietro per trovare la forza di andare avanti: siete riusciti in alcuni momenti a toccare l’antico, che è come toccare il futuro, ci ha scritto Paolo Conte nella lettera di accompagnamento alla prefazione che ci ha regalato, racchiudendo così in una sola frase il sogno che volevamo realizzare, al momento in cui nacque l’idea di Munfrâ. Nel panorama della musica italiana il canto dialettale, escludendo forse quello popolare napoletano, è un genere considerato di nicchia. Perché avete optato per questa scelta? Il lavoro di ricerca sul nostro Monferrato – che, non dimentichiamolo, è e resta una terra di passaggio con un’innata vocazione all’accoglienza - , è stato un po’ come sfogliare le pagine di un libro, un grande libro dell’ombra; da qui ne è scaturita una vera e propria colonna sonora con profumi, racconti, voci, sapori e, soprattutto suoni, e tra questi suoni non poteva mancare il canto in dialetto. Qui abbiamo una lingua imbastardita dal vento, antica eppure ancora così acerba, ma viva e in movimento, che sa di provenzale, lombardo, occitano, ligure, piemontese e chissà di cos’altro. Il dialetto, ogni dialetto, non si può imprigionare in un vocabolario o, peggio ancora, insegnare a scuola: lo si impara dagli altri, siano i nonni o gli amici, e lo si metabolizza attraverso il dialogo e l’incontro, là, in luoghi come la


musica

Palinsesto da Lunedì a Venerdì e Sabato mattina 6:00 LA CITTA’ SI SVEGLIA Programma di informazione

All’interno: GR Nazionale: 7:00, 8:00 Meteo, EcoCity, Infomobilità Piemonte: 7:05, 7:30, 8:15, 8:30 Minuto :20 – Il GR del Piemonte Orientale (ed. completa): 6:20, 7:20, 8:20 Titoli delle principali notizie locali: 6:50, 7:50, 8:50 Prima di tutto (riflessione): 6:40, 7:50 Rassegna stampa nazionale: 7:40 Stretta di mano (solidarietà), CSV Biella (volontariato): 8:40

9:00 OGNI GIORNO IL SOLE Conduzione della mattina in diretta, con ospiti e temi diversi All’interno: GR Nazionale: 9:00, 10:00, 11:00, 12:00 Meteo, EcoCity, Infomobilità Piemonte: 9:05, 10:05, 11:05, 12:05 Minuto :20 – Il GR del Piemonte Orientale (ed. breve): 9:20, 10:20, 11:20, 12:20 MyCity (interazione con gli ascoltatori): 9:26, 10:26, 11:26, 12:26 Rubrica a tema o con ospiti/interviste: 9:40, 10:40, 11:40, 12:40 Informagiovani: Lun., Mar. e Mer. 11:40 I Motori di Biella Style: Mer. 12:40 Associazione Consumatori Biella: Giov. 9:40 Università Popolare di Vercelli: Giov. 12:40 Informazione medica: Ven. 9:40 StarCity (interviste musicisti nazionali e internazionali): Ven. 12:40

13:00 INFOCITY – LA VOCE DELLA CITTA’ CHE VIVE Servizio All News di metà giornata

strada, le piazze, i mercati e, alla faccia di crede nella conservazione o chi opera una politica strumentale, questa lingua è utilizzata e, in qualche modo rinnovata, anche da quelle genti – africani e\o asiatici - che ora colorano i mercati insieme ai nostri contadini. Siete stati definiti un gruppo di world music: siete d’accordo con questo tipo di etichetta? Non ci sono mai piaciute le etichette, ma poiché il nostro nome può essere tradotto come “Il gioco del mondo”, accettiamo di buon grado l’idea di appartenere al grande genere della world music (o era Musica Mundi?), un po’ perché è un gigantesco contenitore che ospita di tutto e di più e poi perché l’idea di sconfinare oltre e altrove con questo album a “chilometri zero che andrà molto lontano”, ci fa davvero molto piacere. Quindi, come siete riusciti a trovare il giusto equilibrio tra il vostro suono e il suono della terra che avete voluto raccontare? Abbiamo suonato con gli occhi chiusi e sognato con le orecchie aperte. Il disco è come diviso in due: da una parte le canzoni dal sapore più popolaresco, dall’altra quasi dei racconti in musica, di tenore invece cantautorale. Nell’intento di scrivere e comporre un album ispirato ad una terra, c’è un significato particolare in questa differenza di ascolti? L’album è caratterizzato principalmente da un ventaglio di piccoli accadimenti della storia del Monferrato, questo è il collante principale di Munfrâ. A Paolo Conte abbiamo infatti chiesto di scrivere per questo lavoro una prefazione, quasi fosse una raccolta di racconti

e non un album musicale. Partendo da questa idea ci siamo regalati la gioia e la sfida di realizzare la colonna sonora di un libro o di un film immaginario dedicato al Monferrato, potendo così utilizzare un’infinità di ingredienti sonori in assoluta libertà. Nel disco i generi, i suoni, le intenzioni, le idee e le forme si mescolano, senza barriera o limite. E c’è una continua danza di luci e ombre, come scrive ancora Conte, interpretando perfettamente il senso della nostra musica e delle scelte artistiche e ideali che caratterizzano Munfrâ. È un caso che abbiate fatto simili scelte proprio in occasione dell’uscita del vostro decimo disco? Un “concept album”, come potremmo a tutti gli effetti considerare Munfrâ, nella storia di un gruppo è sempre stato un passo di grande maturazione artistica. Ci è sempre piaciuto accendere un riflettore su qualche spicchio di mondo, reale o immaginato. Lo abbiamo fatto con Sciopero, Resistenza, 54. È venuto naturale l’analogo approccio per questo lavoro, anche se crediamo non si tratti propriamente di un concept: è piuttosto un viaggio che non finisce. Abbiamo (ri)aperto alcune porte e ora lasciamo che suoni e racconti fluiscano liberi e tornino da dove sono venuti, tra le persone, nel Monferrato e nel mondo (il disco è distribuito in tutto il mondo). Sappiamo anche che non finisce qui, questo disco ci ha cambiati e niente sarà più come prima. Lavoreremo ancora all’idea di rimettere le ali alla musica popolare, lavoreremo di nuovo sulle sonorità vocali del dialetto. È pur curioso che noi si faccia un disco dedicato a uno spicchio del nostro territorio mentre si festeggia il 150° dell’Unità d’Italia. Ma la storia siamo noi, l’Italia s’è fatta anche qui!

All’interno: GR Nazionale: 13:00 Meteo, EcoCity, Infomobilità Piemonte: 13:10 Minuto :20 – Il GR del Piemonte Orientale (ed. completa): 13:20 Zoom, dentro la notizia (approfondimento): 13:24

13:30 SPIRITO LIBERO Musica e informazione

All’interno: GR Nazionale: 14:00, 15:00, 16:00 Meteo, EcoCity, Infomobilità Piemonte: 14:05, 15:05, 16:05 Minuto :20 – Il GR del Piemonte Orientale (ed. breve): 14:20, 15:20, 16:20 Rubriche a tema o con ospiti/interviste: 13:40, 15:40, 16:40 Spazio Scuole: 14:40

17:00 CITY LIGHTS Radio City accende le luci sugli eventi del Piemonte Orientale

All’interno: GR Nazionale: 17:00, 18:00, 19:00, 20:00 Meteo, EcoCity, Infomobilità Piemonte: 17:05, 17:30, 18:10, 18:30, 19:05, 19:30, 20:05 Minuto :20 – Il GR del Piemonte Orientale (ed. completa): 17:20, 18:20, 19:20 Minuto :20 – Il GR del Piemonte Orientale (cinema e spettacoli): 20:20 Titoli delle principali notizie locali: 17:50, 18:50, 19:50 Cultura e Segnalibri (ospiti esponenti della cultura nel Piemonte Orientale): 17:40, 18:40 Insieme (notizie della Diocesi di Vercelli): 19:40 GR Sport (nazionale): 20:40

21:00 LE EMOZIONI DELLA MUSICA/COMMUNITY Programma musicale e serate a tema 24:00 ROCK CITY Musica rock e alternative fino alle 6 del mattino

Palinsesto Sabato pomeriggio e sera 13:00 RADIO CITY WEEK END Più musica e solo le notizie che ti servono 17:00 HAPPY CITY – L’HAPPY HOUR DELLA CITTA’ CHE VIVE Solo musica anni ‘80 21:00 CITY IN LOVE – CANZONI D’AMORE Richieste a diretta@radio-city.it 24:00 ROCK CITY Musica rock e alternative fino alle 6 del mattino

Palinsesto Domenica 06:00 RADIO CITY WEEK END Più musica e solo le notizie che ti servono Al Pomeriggio CITY SPORT Radiocronaca Pro Vercelli per le partite in trasferta 18:05 CITY SPORT Radiocronaca Pallacanestro Biella, Campionato nazionale Serie A

Province di Biella, Novara e Vercelli: fm 89.9 Vercelli città: fm 103.9

Discografia essenziale: La diserzione degli animali del circo, 1994\2003 (CPI\Sciopero Rec. – Mescal\Sony\EMI) Bande rumorose, 1995\2006 (CPI\ Sciopero Records – Mescal \Sony)

www.radio-city.it diretta@radio-city.it

Percorsi di musica sghemba, 1996 (Noys-Columbia\Sony\EMI) L’impazienza, 1999 (Noys-Columbia\Sony\EMI) Sciopero, 2001 (Materiali Musicali i Cd de Il Manifesto) Alla bellezza dei margini, 2002 (Mescal\Sony\EMI)

0161 255.233 - 015 015.1961 347 87.51.716 (pubblicità)

54 – Wu Ming, 2004 (Mescal – Materiali Musicali i Cd de Il Manifesto) Resistenza, cd + dvd, 2005 (Mescal – Materiali Musicali i Cd de Il Manifesto) Album rosso, 2008 (Materiali Musicali i Cd de Il Manifesto)

www.yo

m o c . i d n u yom

Radio Ufficiale Pallacanestro Biella

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collezionismo

testo: gabriele martelozzo foto: michele trecate

santhia’

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anthià. «Ce l’ho, ce l’ho, mi manca, ce l’ho...». Una litania che evoca il ricordo di quando, ancora bambini, si scambiavano le figurine dei calciatori o di altri personaggi in voga. L’intento era completare l’album che di quelle icone adesive ospitava le finestrelle vuote, bianche, delimitate da una linea tratteggiata con al centro il numero di riferimento. Crescendo, la passione per possedere oggetti omogenei muta, si affievolisce oppure si rafforza sfociando, prima o poi, nel desiderio di raccogliere francobolli, monete, sottobicchieri di cartoncino, soldatini, trenini elettrici, orologi oppure... uniformi militari. Ciò è accaduto a Luciano Zublena, santhiatese doc (essendovi nato il 1° luglio del 1945), amante dei gatti (è presidente del Gattile San Francesco d’Assisi di Santhià) e, da sedici anni, appassionato di divise. Come è nata la volontà di collezionare divise e uniformi? È nata nel 1995. Quell’anno io e mia moglie avevamo ospitato per un mese una coppia di bambine provenienti da Chernobyl dopo il disastro all’omonima centrale nucleare, esperienza poi ripetuta con altri bambini nei due anni successivi. Nella prima occasione il padre di una di loro mi ha regalato la sua uniforme militare ucraina. È stata questa la scintilla che ha fatto scattare in me il desiderio, probabilmente già latente ma ancora nascosto, di collezionarne altre. Come si reperiscono? C

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un a t s i pacif sa i v i d in

Io seguo tre metodi: le aste on-line in internet, i mercatini dell’antiquariato e riceverle in regalo. Sia tramite internet che nei mercatini si arriva a spendere in media tra i 50 e i 100 euro. Certo, il discorso cambia se si cercano divise storiche più antiche che possono costare anche oltre 1000 euro. Pertanto o si ha un’adeguata disponibilità economica oppure, come faccio io, bisogna rinunciare. Quante ne possiede? All’incirca sono circa 120, tutte rigorosamente originali complete di giacca, pantalone e copricapo. In alcuni casi portano i galloni, le onorificenze e le medaglie conquistate da chi le indossava. Il grosso della mia raccolta riguarda il periodo compreso tra il 1950 e il 1980. L’insieme più ampio è costituito dalle uniformi italiane, un altro bel gruppo è composto da quelle dell’armata rossa dell’ex blocco sovietico (Urss, Germania est, Polonia e Romania), altre sono degli Stati Uniti d’America, del Belgio, della Germania federale, della Francia. Di alcune nazioni, come Perù, Afghanistan, Uzbekistan, Marocco e Croazia, invece, ne possiedo solo un esemplare. Poi ho tanti accessori come cinturoni, cappelli, spalline, gradi, bottoni, spille da cappello, medaglie, orologi a cipolla, decorazioni varie, cappelli.

La divisa più vecchia a quando risale? È un’alta uniforme da ufficiale di fanteria francese del 1890, usata fino alla fine del primo conflitto mondiale. L’ho acquisita completa della croce di guerra della Prima Guerra Mondiale, della legione K

d’onore della 3a Repubblica francese e dell’onorificenza Anciens combattants 1814-1818.

Sono tanti i collezionisti di uniformi? In realtà, per ora non ho conosciuto altre persone che collezionino le divise tout-court come faccio io, ma solo qualcuno che è interessato ad oggetti di un determinato periodo storico come può essere la prima guerra mondiale. Il collezionismo delle divise deve comunque esserci, sicuramente meno radicato rispetto alla filatelia, indubbiamente. Mi farebbe piacere entrare in contatto con altri appassionati come me, sarebbe un’occasione per scambiare alcuni elementi e accessori che ho in soprannumero. Più che un’intervista, in realtà si discorre. In parte per la curiosità che suscita l’oggetto della passione di Luciano Zublena, in parte per il suo costante andare avanti e indietro tra le divise diligentemente appese e protette dalle custodie in nylon. Le passa quasi una a una, alla ricerca del pezzo più vecchio o di quello più particolare o, ancora, di quello proveniente dello Stato più lontano. Ecco che estrae dalla sua copertura un’uniforme degli Stati Uniti d’America del periodo in cui erano impegnati nella guerra in Vietnam. Dopo un attimo trova un giubbotto: «È della 1a divisione di fanteria americana - spiega - meglio conosciuta come “The big red one” (Il grande uno rosso) per la presenza di un grande numero “1” di colore rosso sul distintivo da spalla che identifica la divisione. Questa giubba è stata


santhia’ indossata da un militare nello sbarco di Sicilia durante la seconda Guerra Mondiale». Sempre statunitense è un altro pezzo particolare. «Il distintivo da spalla - fa notare - è una bandiera francese con un leone di San Marco sopra. Ho fatto delle ricerche è ho scoperto che il reggimento che la indossa si è coperto di gloria sui fronti italiani e francesi durante la prima Guerra Mondiale ed è da allora che si è fregiato con queste due simbologie». L’elenco di quelle più insolite continua: guardia tedesca del muro di Berlino, sergente maggiore del servizio sanitario militare Usa, soldato della Legione Straniera francese, tenuta estiva di ufficiale dei marines con tutte le decorazioni, generale afghano, tenente colonnello dell’aviazione rumena, 2° reggimento dei cacciatori a cavallo belga, divisa da sciatore di un generale di corpo d’armata degli alpini italiani, generale di divisione dell’armata rossa risalente alla fine della seconda Guerra Mondiale, alta uniforme da parata di un tenente colonnello del Kgb con tanto di medaglie. Insomma, c’è da sbizzarrirsi. Sono tutte originali? Tutte tranne tre che, invece, sono riproduzioni fedeli, realizzate usando gli stessi tessuti e colori del periodo di riferimento (francesi napoleoniche e austriaca del periodo risorgimentale). A differenza di quelle originali, che non ho mai indossato, le uso quando partecipo a qualche rievocazione storica, un’altra mia passione. Mi è venuta dopo aver assistito a una di queste manifestazioni. Sono rimasto molto colpito che si svolgesse nei luoghi in cui l’evento storico era accaduto nella realtà. Al di là dello spettacolo fantastico che viene inscenato è interessante perché permette di ripassare un avvenimento a cui, magari, è stato dedicato poco o niente tempo sui banchi di scuola. In queste occasioni bisogna riprodurre la vita da campo originale dell’epoca, tant’è che ho dovuto trovare una montatura di occhiali pertinente con l’epoca e, se si vuole avere un orologio, deve essere una cipolla da taschino. Che uniformi sono? Premetto che sono state da artigiani specializzati con l’ausilio di fotografie, stampe d’epoca o, addirittura, da testi militari d’epoca che

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descrivono minuziosamente le caratteristiche che dovevano avere. La prima è del dragone imperiale francese del 23° reggimento (ogni reggimento aveva la pettorina di colore diverso). I dragoni operavano o in cavalleria o come franchi tiratori, in avanscoperta. A cavallo indossavano guantoni, stivali e cimiero con la coda e il pennacchio degli stessi colori della divisa mente, quando erano al campo, indossavano il bonnet de police. Completano l’insieme la giberna, il portabaionetta, l’attacco per la sciabola oppure una sacca a tracolla con il numero del reggimento ricamato sopra per quando erano al campo. L’armamento è composto dal fucile da dragone del 1812 (anche questo una riproduzione realizzata da un’azienda specializzata in armi d’epoca) realmente funzionante a pietra focaia, e dalla sciabola. Proprio una fettuccia di pelle annodata alla sua elsa, la dragona, ha dato il nome a questo corpo militare. La dotazione è completata infine dallo zaino in vera pelle di vacca con le stringhe per legarci sopra la coperta arrotolata. E le altre due? Una è la divisa da ufficiale di stato maggiore francese che indosso quando partecipo, nell’omonimo gruppo, alle sfilate del carnevale di Santhià e di altri paesi. L’ultima, invece, è di fante austriaco del periodo napoleonico. Ha il gilet e le ghette nere su pantaloni bianchi ma la stessa giacca, se abbinata ai pantaloni azzurri con riga rossa, fa diventare l’uniforme del periodo risorgimentale. Abbinati ci sono lo shako per il periodo napoleonico e la bustina bianca, invece, per quello risorgimentale. Con questa uniforme vado alle rievocazioni storiche insieme al gruppo «Cannoni e moschetti» di Medole (Mantova). Che tipo di collezionista è? Non mi considero un collezionista vero e proprio, cioè di quelli che dedicano la propria vita a una ricerca. Prediligo la selezione del pezzo che mi piace, che mi colpisce. Il sogno nel cassetto è fare, un giorno, una mostra con esposte le uniformi magari divise per settore, sennò alla fine diventa una collezione fruibile solo da me. Invece mi piacerebbe condividerla, tant’è che se mi chiedono di vedere la mia raccolta ben volentieri lo faccio.

Numero Verde: 800 943960 Info: www.provincia.vercelli.it - impresa@provincia.vercelli.it

fondo sociale europeo

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cinema

E L E U MAN LLO E N O CECC

testo: Gianluca Mercadante foto: Andrea Taglier su gentile concessione

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a lunga carrellata iniziale racconta già molto. Interno, giorno. Siamo in un’aula scolastica: i banchi vuoti, le sedie ordinatamente rovesciate, appoggiate sui singoli ripiani, il vociare dei ragazzini in sottofondo, come se la scuola e il suo obiettivo didattico fossero passate in secondo piano, adesso. Qualcosa di lontanissimo. L’immagine poi cambia e, quatta quatta, si avvicina alla lavagna intonsa, mentre il chiasso delle voci man mano si attenua, lascia spazio al silenzio e al titolo di questo bellissimo documentario di Manuele Cecconello, Sentire l’aria. Titolo evocativo, pesante e leggero al tempo stesso, come l’elemento che nomina, la cui presenza non si rende manifesta attraverso una fisicità afferrabile. A spiegarne davvero il senso, con parole semplici eppure ricche di quella meditata urgenza che la vita di montagna imprime al pensiero, è lo stesso Andrea, il giovanissimo protagonista delle immagini raccolte in questo film. Raccolte, sì, prima che riprese, o montate. Ha voluto cogliere una vita in diretta, Cecconello, e l’ha fatto in maniera diversa rispetto ai consueti linguaggi televisivi, relativamente all’ambito documentaristico, anche perché la scelta di vita che Andrea ha intrapreso all’età di 17 anni ha ben poco da spartire con la televisione: “I dati evidenti del film”, dice infatti il regista a tale proposito, “riportano un ragazzo di estrazione borghese – quindi con una strada indicata dalla sua storia familiare, dalle aspettative sociali – che sceglie una vita di pastorizia, lontano dai rituali collettivi dei suoi coetanei e dal conformismo consumistico.” Ben si attagliano dunque le scelte stilistiche operate da Cecconello: subito, quasi per magia, o, più probabilmente, grazie alla capacità di ascolto, d’inserirsi in una determinata visuale senza spingere e senza disturbare, il documentario diventa un lungometraggio a stampo nettamente cinematografico, in cui si leggono chiarissime le importanti lezioni di grandi maestri come Bergman e Tarkovskij. Lo sguardo dello spettatore si fa dunque udito, e lo stesso accade al contrario. Si penetra in punta di piedi in un mondo che sembrerebbe distante anni luce dal nostro, quando invece è lì, a due passi, tra le alture biellesi. Quattro stagioni che sono quattro stati d’animo, in un film che è anche un ottimo libro fotografico a cura di Andrea Taglier, attualmente in ristampa. Cosa l’ha indotta a credere che la storia di Andrea, e tutto il mondo in cui si muove, valesse la pena di essere raccontata? Da alcuni anni indago le scelte di persone che hanno deciso di vivere un certo rapporto con il tempo, il silenzio e la solitudine. Persone il cui volontario nascondimento, la rinuncia a qualsivoglia dinamica competitiva (con la società, con gli altri, ma non necessariamente con se stessi) e la cui apparente pacificazione nella natura sento appartenere anche a me, in profondità. Quindi, fedele al meccanismo che vede un autore indagare in primo luogo sé stesso e poi il soggetto che intende ritrarre, Sentire l’aria è il viaggio per immagini dentro al mio segreto desiderio di conciliazione con la realtà. Nel film, ciò che pare “fuga” diventa “scelta”, lo scenario è la natura in tutta la sua forza primigenia, e la chiave di tutto è una nuova temporalità informata di quanto di circadiano (un ritmo circadiano è un ciclo di circa 24 ore dei processi fisiologici degli esseri viventi) sopravvive in ciascuno di noi e ci fa desiderare di vivere. Raccontare le giornate del giovane protagonista mentre si avvicendano le stagioni significa raccontare del nostro libero arbitrio, dell’armonia perduta, della ricerca del paradiso.

Da un documentario non ci si aspetta una trama. Il suo film, invece, attraverso le sole immagini, sviluppa una trama addirittura duplice: il tempo (della pastorizia innanzitutto, più che in senso climatico) e il paesaggio. Com’è possibile trasmettere tali situazioni allo spettatore moderno? Sono convinto che la supposta “realtà” trasmessa da un film – e viepiù un film che si dice “documentario” – non esista se non ricreata nello spettatore al momento della visione. Tutto ciò che viene visto in un documentario (che risponda alle logiche di interpretazione del suo autore, più che a quelle illustrative di un servizio giornalistico), è il risultato di una lettura che mette in primo piano una particolare volontà dell’autore, una visione del mondo. Essendo la temporalità intesa non tanto come cronologia, quanto come “presenza” o “coscienza”, nel mio campo d’indagine ho fatto esperienza dei tempi della pastorizia (che sono i tempi della civiltà contadina, del lavoro agro-silvo-pastorale nelle sue modalità ancestrali) e ho cercato di presentarli in una forma che – attraverso la macchina riproduttiva del cinema – pulsasse della sostanza stessa del tempo della vita. Ciò ha comportato stasi, osservazione, accoglimento dell’inatteso, o del semplice nulla, lentezza e contemplazione. Dal kronos al kairos (dal tempo logico e sequenziale a quello “opportuno”, “nel mezzo”) si scopre come sono fatti gli accadimenti. Siamo alle solite: produzioni di questo tipo hanno già all’atto della nascita un nemico dichiarato, che è la distribuzione. Mentre il mercato detta legge sul gusto individuale, un simile “prodotto” come crede possa incontrare il pubblico? Il “secondo tempo” di Sentire l’aria è stato proprio lo straordinario successo di pubblico nel Biellese. Vuoi perché si tratta di una zona nascosta del Piemonte in preda ad una seria ridefinizione della sua vocazione industriale, vuoi perché la vicenda del giovane protagonista si aggancia in qualche modo al DNA di quella gente, vuoi perché si tratta di una piccola comunità, fatto sta che tutti questi fattori non spiegano la vendita di tutta la prima tiratura del libro + dvd e le oltre 1500 persone presenti alle varie proiezioni. Possiamo trarre alcune conclusioni: c’è un pubblico trascurato dalla tv e dal cinema che ha bisogno di queste storie, di queste piccole verità narrate con uno stile di nuovo puro, oserei dire disinteressato. Poi c’è la necessità di riscoprire anche i piccoli numeri delle comunità locali: per fare un documentario non occorrono cifre stellari o tematiche impervie o dispendiose da narrare, piuttosto ogni metro quadro della nostra terra può nascondere storie straordinarie, o anche ordinarie, ma capaci di svelare granelli di verità intime che ci appartengono e con le quali ci si può riconoscere e identificare. Infine, Sentire l’aria è nato assolutamente senza né produttori né committenza. Non sarebbe mai esistito se io e il fotografo Andrea Taglier non avessimo creduto ciecamente nella nostra volontà di dire qualcosa di bello su di noi stessi e sul mondo, se non avessimo scelto di vivere due anni (quanto è durata la produzione del film e del libro) coltivando con amore questo sogno che è l’anelito al respiro della natura e la volontà di fare delle scelte espressive forti e in controtendenza. In altre parole, se non avessimo inteso fin dall’inizio quella dell’autore come una vocazione umanistica e non come una compravendita di significati. Questa stessa piccola “follia” realizzativa (come la definì un vero produttore a cui proponemmo invano il progetto) ha tuttavia convinto grandi sponsor biellesi (in primo luogo la Camera di Commercio di Biella e la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella) che hanno dato il via alla concretizzazione della veste editoriale del film e del libro.


arte

vercelli

gna o g r Al Boiocando si impara

testo: Lucilla Cagnoni, CRPC Fitzcarraldo

U

g

n timido raggio del primo sole primaverile entra da una finestra creando giochi di luce sulle pareti che colpiscono per la loro semplicità e bellezza rendendo magica l’atmosfera di questo edificio ricco di storia. Un gruppo di bimbi gioca spensierato ed eccitato per la scoperta dell’arte, come quel timido raggio di sole, e come solo a cinque anni si può fare. Tutto questo e molto altro accade al Museo Borgogna. Troppo spesso si considera il museo come un polveroso contenitore di opere che annoia, un luogo elitario riservato a pochi. Eppure, in questo pomeriggio primaverile, si sentono nelle sale le voci gioiose di un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia che si avvicinano per la prima volta al museo per conoscere le opere d’arte attraverso percorsi creati appositamente per loro. Questa è la finalità del progetto “Jump chi impara gioca” che riassume, da diversi anni, le attività educative per la scuola. L’attenzione verso i giovani è uno dei punti chiave delle proposte del Museo Borgogna con percorsi pensati per la scuola dell’infanzia fino alla scuola superiore. Si costruiscono esperienze legate al mondo dei colori, degli animali, della natura, dell’alimentazione, degli strumenti musicali con laboratori pratici e giochi che stimolano la fantasia e l’abilità manuale dei più piccoli. Per i “grandi” ci sono invece percorsi e laboratori che sviluppano il confronto oltre che le capacità tecniche. Molte delle proposte didattiche nascono dalle esigenze degli insegnanti con i quali le educatrici mettono a punto, con incontri nelle scuole o in museo, nuovi progetti creati su misura. Durante l’estate le attività si amplia-

no con una formula più ludica e l’utilizzo degli spazi aperti, anche in città, pensando alle esigenze dei centri estivi. Il Borgogna è un “work in progress”, un ambiente vitale, mai uguale a se stesso e con un’ampia offerta adatta a tutte le età; è un luogo che invita al dialogo e alla scoperta con l’obiettivo di accompagnare il visitatore rendendolo protagonista e consapevole di ciò che lo circonda. Una sorpresa coinvolgerà a breve il pubblico: il progetto “The Amp: Meditazioni sull’Arte” metterà al centro della scena il fruitore, protagonista dell’interpretazione delle collezioni. Anche gli allestimenti si modificano continuamente: le opere d’arte partono per partecipare a mostre (Opere in movimento) mentre altre emergono restaurate dai depositi (Depositi aperti). Durante l’anno Il museo offre anche, nella rassegna domenicale “L’arte si fa sentire”, conversazioni con studiosi ed esperti, presentazioni di restauri, laboratori o spettacoli dedicati ai bambini e alle loro famiglie, percorsi guidati tra le collezioni, in città o sul territorio per valorizzare il patrimonio artistico diffuso. Un’ulteriore iniziativa originale, che sta ottenendo molto successo, è quella delle feste di compleanno realizzate in museo ad hoc per i bambini dai 5 ai 10 anni. Anche quest’anno il Borgogna partecipa alla “La Fattoria in città” (12-15 maggio) proponendo un’iniziativa che svelerà gli animali nascosti o raffigurati nelle opere d’arte; inoltre, la sera del 13 maggio, il museo si animerà con uno spettacolo teatrale dal titolo “Scena astratta” a cura dell’associazione Tam Tam. Tenacia, entusiasmo e competenza sono caratteristiche ben presen-

ti nello staff del museo. Il presidente, Francesco Ferraris, le conservatrici Cinzia Lacchia e Alessia Schiavi, le schedatrici Roberta Pozzato e Alessia Meglio insieme alle educatrici Roberta Musso e Giulia Enrico compongono uno staff dinamico che proprio perché crede fortemente nella formazione si circonda di giovani collaboratori, in partenariato con istituti scolastici (progetto Alternanza ScuolaLavoro con l’istituto Lanino), università, il Servizio Civile Nazionale accogliendo anche quest’anno una volontaria, Vera Bullano, e centri di ricerca in ambito culturale, come la Fondazione Fitzcarraldo per il progetto del Corso per Responsabili di Progetti Culturali. Altro che pezzi da museo!

Le se di VE RB IN OV A VERCELLI

SANTHIA’

BORGOSESIA

SERRAVALLE SESIA

CRESCENTINO

TRINO

GATTINARA

VARALLO

Via Stara, 2 - Tel.0161/211984 Via Degregori, 19 - Tel.0161/843412

Via Ospedale, 50-Tel.0161/931155 Corso Cavour, 59 -Tel. 0161/801340

Via V. Veneto, 60 -Tel. 0163/200414 Corso Vercelli, 76 -Tel. 0163/831407

Corso Matteotti, 197-Tel. 0163/459792 VIA Gippa, 5 - Tel. 0163/51931

NN 09


AREE PRODUTTIVE - COMMERCIALI ANCORA DISPONIBILI:

VERCELLI GATTINARA CRESCENTINO PRAY BIELLESE BIELLA TRINO

Elenco delle cariche sociali (art.14 dello Statuto Sociale)

Consiglio di Amministrazione Carlo Riva Vercellotti Andrea Faresin Davide Gilardino Gianni Marino Paolo Taraboletti

Presidente Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore

Antonio Bona Mauro Boano Claudio Gherzi Giancarlo Lacchia Giuseppe Misia Piermaria Tomasini

Amministratore Delegato Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore

Collegio Sindacale Ezio Tizzoni Piero Cuzzotti Claudio Gianasso

Presidente del Collegio Sindacale Sindaco effettivo Sindaco effettivo


Resoconto attività Nel corso del quadriennio, la Nordind ha svolto la propria opera istituzionale, quale generatore

Nel corso del periodo 2007/2010 la società ha ceduto lotti urbanizzati per circa 137mila mq. per un controvalore di 4.172mila (pari a circa 30€/mq.)

di sviluppo locale ed occupazionale, sulla base delle seguenti azioni:

2007

- l’acquisto di aree e la loro urbanizzazione e commercializzazione nell’ambito di strumenti

totale mq.

30.130 33.306 26.968 46.912 137.316

2008

2009

2010

totale mq.

valore (euro/00) 4.172.041

urbaniztici pubblici (P.I.P.) di concerto con i singoli Enti Locali; - la gestione in convenzione dei fondi del Ministero del Lavoro cui alla legge 236/93;

Oltre alle vendite di cui si è parlato, nel corso del periodo citato, la società ha: - acquistato terreni per circa 122mila mq per un valore di 1.191mila euro;

nell’ambito delle attività svolte si segnalano, nel periodo considerato, gli eventi particolarmente significativi quali:

- sostenuto costi diretti pertinenti alle aree in corso di costruzione per un ammontare globale di 4.280mila euro;

- la conclusione dell’intervento insediativo di Borgovercelli PIP ANICA/A, eseguito in associa-

- sostenuto oneri indiretti sugli interventi per 428mila euro

zione in partecipazione con Finpiemonte (ora Finpiemonte Partecipazioni), che ha prodotto

- sostenuto oneri di gestione della Legge 236 per 238mila euro (in larga parte coperti dal contributo);

un risultato positivo di euro 708mila (di cui euro 394mila quale quota di spettanza Finpiemonte); tale intervento si è concluso in piena attuazione delle tempistiche previste e dei risultati economici attesi;

- sostenuto oneri per la gestione sociale (spese sociali, amministrative, generali e lavoro subordinato) 1.155mila euro.

- la rinnovata vitalità dell’intervento di Gattinara (anch’esso svolto in associazione in partecipazione con Finpiemonte ed un operatore privato locale) che - dopo alcuni anni di stagnazione - ha prodotto la quasi saturazione dei lotti artigianali/industriali con un buon risultato anche

In conclusione si evidenzia l’andamento netto della società nel periodo 2007/2010 riferito ai bilanci già approvati:

per quelli commerciali; rimane da eseguire la commercializzazione di una parte dei lotti com-

2007

2008

2009

2010

totale (euro/00)

merciali che potrebbero beneficiare della prevista attuazione della “pedemontana”, opera che

euro

4.306

11.054 9.054

35.139

59.553

darà respiro e visibilità all’economia locale; - la completa attuazione dell’intervento di Varallo (Roccapietra) che ha riscontrato un significativo successo commerciale con insediamenti di rilocalizzazione e potenziamento di unità produttive locali, dimostrando ancora una volta la vitalità economica di quel territorio; - la conclusione dell’intervento di Crescentino PIP4, iniziativa che ha comportato anche in questo caso la rilocalizzazione di unità produttive locali ed un nuovo insediamento di medie dimensione; il risultato positivo riscosso ha posto le basi per definire con l’Amministrazione Comunale un nuovo ampliamento PIP (PRn3), per il quale è già stata siglata la Convenzione e sarà di prossima attuazione; - la prosecuzione dello sviluppo dell’area di Vercelli, con la realizzazione di importanti opere idrauliche che hanno consentito di superare il vincolo P.A.I. e pertanto hanno permesso nuovi significativi insediamenti (IPP, EOC e Transnova); quanto evidenziato comporterà un risvolto occupazionale previsto di circa 200 addetti nel prossimo futuro; si segnalano inoltre i positivi contatti con la locale Amministrazione nell’ambito di future collaborazioni; - la conclusione dell’intervento di Pray Biellese che, dopo anni di stallo, è giunto a compimento con il collaudo delle opere e la definizione dei rapporti economici con l’Ente Locale; - la completa urbanizzazione delle aree di Trino e di Biella, per la quale sono in corso contatti con le locali Aministrazioni e Associazioni di categoria, al fine di dare opportuna visibilità agli interventi per giungere ad una loro significativa commercializzazione, nella considerazione delle difficili realtà economiche locali (in particolare per la crisi del tessile nell’area biellese);

Abbiamo chiesto al Presidente Carlo Riva Vercellotti e all’Amministratore Delegato Antonio Bona un coomento sulle attività fin qui svolte. Presidente: “Si conclude un mandato certamente positivo: ben più di 100.000 mq. di aree vendute, più di 20 imprese insediate con 300 posti di lavoro. Nuovi grandi investimenti di urbanizzazione, facendo sempre molta attenzione alla gestione finanziaria. Nordind spa ha sempre chiuso il proprio bilancio in attivo, tanto da porsi come una delle più virtuose società a partecipazione regionale, più volte citata dai media nazionali. In un momento di gravissima crisi economica mondiale che ha colpito anche la nostra Provincia, molto si potrà ancora fare, ma i dati conseguiti fanno guardare con positività il futuro dell’impresa, dello sviluppo e del lavoro nel nostro territorio.” Amministratore delegato: “La collaborazione di tutti gli Enti ed Associazioni di Categoria presenti sul nostro territorio (Vercellese, Valsesia, Biellese) ha contribuito ad ottenere significativi risultati in un momento economico non facile. Si è provveduto a rilocalizzare aziende ed operare nuovi insediamenti che ci auguriamo producano nuova occupazione.” Entrambi, sia il Presidente che l’Amministratore Delegato, manifestano un vivo apprezzamento per la collaborazione che è stata data dall’intero Consiglio di Amministrazione e dal Collegio dei Sindaci oltre ai collaboratori interni.

occorre però segnalare un importante contatto che potrebbe portare ad una rilevante cessione sull’area di Biella. - la decisione concordata con la locale Amministrazione di Cossato di soprassedere temporanea-

Per informazioni rivolgersi a:

mente - vista la crisi del tessile in atto - allo sviluppo dell’intervento (anche per lotti funzionali), in

Carlo Riva Vercellotti - Presidente

attesa di ulteriori verifiche sulla realtà socio economica del bacino interessato.

Antonio Bona - Amministratore delegato

NORDIND S.P.A.

Via Alessandro Manzoni, 3 Vercelli Tel. 0161.56842 - Fax 0161. 251908 www.nordind.it nordind@libero.it


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cultura

testo: a cura di studiokaboom

e r a l o p o p ’ a t i i s d r o e v i ann n u altro n u i t en i v l e l i d ce an r r e g v i d vercelli

u

DOMENCIA 15 MAGGIO 2011 si terrà la seconda edizione di “Pedalando la Cultura”, iniziativa che unisce la bicicletta alla cultura, con una ciclopasseggiata che prevede delle vere e proprie lezioni all’aria aperta con docenti ed esperti ad illustrare il territorio. E’ ammesso un numero massimo di 50 partecipanti, iscrizione obbligatoria in Segreteria (Via Attone Vescovo, 4 tel.: 0161/56.285) entro il 12 maggio

Università Popolare: Via Attone Vescovo 4 - Vercelli Tel.: 0161/56.285 e-mail: unipopvc@tiscali.it www.unipopvercelli.it http://www.facebook.com/UniPopVc La Segreteria è aperta al pubblico: Lunedì e Giovedì dalle ore 9 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.30 Martedì dalle ore 9 alle 12

na sigla simpatica per identificare una realtà sociale e culturale importante. Per chi non sapesse di preciso di che cosa stiamo parlando, può essere utile fare una piccola premessa storica: fin dall’inizio del 1900 nacquero in tutta Italia le università popolari, a seguito delle felici esperienze già attive in Danimarca e Svezia, con lo scopo di diffondere la cultura in tutti i ceti sociali, vale a dire offrire la possibilità a chiunque di apprendere competenze e nozioni in disparati campi del sapere, dal latino alla psicologia, dalla fotografia alla filosofia, dalla cucina al disegno, in base ad interessi ed esigenze non rigidamente connesse a curricula di studi. Nella città di Vercelli, in particolare, l’Università Popolare fu fondata nel 1982 con l’intento di svolgere una funzione educativa di ampio respiro presso gli adulti del territorio, attraverso informazione, confronto interculturale e formazione in senso proprio. A distanza di quasi trent’anni, tracciando una sorta di bilancio, emerge che i corsi realizzati, le iniziative proposte e le persone iscritte o comunque coinvolte sono state davvero tantissime: basti pensare che soltanto nell’anno accademico 2010/2011 sono stati attivati più di 50 corsi con oltre 700 iscritti e che tramite il sito web ufficiale e la pagina Facebook sono state coinvolte più di 2500 persone nelle diverse proposte elaborate! Approfittiamo della disponibilità della prof.ssa Paola Bernascone Cappi, presidente dell’Università Popolare di Vercelli, per saperne di più: l’anno accademico sta per concludersi ed è quindi il momento non solo di fare valutazioni retrospettive, ma anche di riorganizzarsi per ripartire con nuovi slanci ed idee – Esattamente, ci conferma la prof.ssa Bernascone Cappi: - non ci si ferma mai nella ricerca di spunti stimolanti e ci si ritrova alla fine di un anno accademico già pronti per predisporre il seguente senza… vacanze! Quello che si chiude è stato sicuramente un anno molto positivo non solo per i corsi, tra i quali tengo a citare quelli di lingue, in cui le nostre insegnanti, avendo il difficile compito di insegnare agli adulti, si avvalgono di tecniche particolarmente innovative ed efficaci: abbiamo infatti riscosso un notevole successo con “CriminalMente”, un ciclo di sei conferenze sui casi criminali che più hanno scosso l’opinione pubblica, a cura del docente del Corso di Criminologia, Dott. Il docente dei seguitissimi Corsi di Fotografia, Marco Barnabino Fabrizio Russo. Inoltre mi pare importante ricordare le varie visite guidate, come quelle a Torino (“Sotterranea”, “Gialla” e “Magica”, a seconda dei percorsi individuati per evidenziare le differenti caratteristiche della città), al Castello di Santena, alla Rocca di Verrua Savoia e alla prossima, che rappresenterà anche la chiusura di questi itinerari,

Paola Bernascone Cappi, presidente della Università Popolare di Vercelli

a Villa Litta Borromeo Visconti, che si svolgerà sabato 4 giugnoSappiamo, a proposito di crimini, gialli e magia, che l’Università Popolare si è occupata anche di paranormale, un tema sempre di grande attrattiva… - Posso confermarlo: abbiamo avuto due apprezzatissimi incontri con il CICAP Piemonte (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) intitolati “Sulla scena del Mistero” e “Medicine convenzionali e no: che differenza c’è”. Amo anche ricordare che Unipop e fotografia rimangono forse il binomio di maggiore successo e riscontro grazie ai corsi del docente Marco Barnabino, con l’organizzazione di mostre sia in Vercelli sia a Costanzana e al Castello di Quinto, con l’Associazione “Lo Sguardo di Minerva”. “Lo Sguardo di Minerva” nasce proprio con lo scopo di fornire agli ex corsisti la possibilità di esporre in mostre collettive e per chi fosse interessato l’invito per il prossimo appuntamento è ad Asigliano, in concomitanza con la nota Corsa dei Buoi. Vogliamo toglierci un’ultima curiosità, che riguarda gli ormai famosi “Quaderni dell’Unipop”… - è da diversi anni che l’Università Popolare di Vercelli ha capito la necessità di lasciare un segno tangibile degli eventi e dei percorsi formativi svolti e per fare questo abbiamo dato vita ai “Quaderni dell’UNIPOP”, pubblicazioni che hanno l’aspetto dei classici quadernoni scolastici e che hanno lo scopo di testimoniare ciò che si è fatto nell’anno accademico: sono nati così il Quaderno del Corso Di Filosofia, di Fotografia, di Fumetto (realizzato grazie agli allievi della Scuola del Fumetto omaggiando il grande Diabolik), Psicologia, Fotografia, uno per ogni corso – Non ci resta che ringraziare la prof.ssa Paola Bernascone Cappi e invitarvi a consultare il sito www.unipopvercelli.it per scoprire le numerose iniziative e i percorsi proposti per organizzare e trascorrere il proprio prezioso tempo libero in modo costruttivo.

Prof.ssa Paola Bernascone Cappi con il Prof. Antonio Di Mezza, Presidente della CNUPI, all’ Inaugurazione dell’Anno Accademico 2010/2011


: i d a i p m i l o o Ec

arte

casale

testo: Giulia Toselli

i d e t r o p s festa delloterritorio tutto il

S

are aperte a tutti gli appassionati. Al Villaggio Olimpico tornei, giochi, intrattenimento a Casale .

Sarà la festa dello sport, di tutta la città e del Monferrato ed uno splendido inizio per chi ha la speranza che Casale ci regali una stagione davvero ricca di eventi. Le Ecolimpiadi, organizzate dalla Associazione Argo, promuoveranno gli sport ecocompatibili praticabili sul territorio: corsa, mountain bike, canoa, equitazione. Un evento davvero imperdibile per tutti gli sportivi, che coinvolgerà allo stesso modo agonisti e semplici appassionati. Il 14 e il 15 maggio il centro della manifestazione sarà piazza Castello, dove verrà allestito il Villaggio Olimpico. Le attrazioni principali saranno giochi, tornei e spettacoli, ai quali tutti quanti potranno partecipare o assistere e a far da cornice troveremo gli apprezzatissimi piatti delle Pro Loco. L’invito è esteso anche a tutte le organizzazioni sportive che vorranno proporre gratuitamente dimostrazioni al pubblico. Molte le gare alle quali sarà possibile partecipare, alcune saranno riservate agli atleti più esperti (tra queste le gare di canoa e equitazione), mentre tutti potranno partecipare all’Ecocorsa e alla

biciclettata sulle rive del Po. I corridori, partendo dal Lungo Po, attraverseranno il ponte, passando poi per il quartiere di Oltreponte. Poter assistere all’immagine di centinaia di podisti mentre attraversano queste zone sarà un momento davvero significativo, un messaggio che sensibilizzerà e farà riflettere la popolazione sull’importanza salutare di attività motorie, sport e comportamenti ecocompatibili. Sul sito www.ecolimpiadi.it si sono svolte le votazioni per stabilire il percorso della corsa: è stato scelto per un centinaio di voti l’itinerario pianeggiante lungo il Po. Animati dall’amore e dall’attenzione per l’ambiente che li hanno spinti a proporre il grande e innovativo evento, gli organizzatori delle Ecolimpiadi ripuliranno dai rifiuti proprio questo tracciato, in collaborazione con Legambiente, Parco del Po e tanti volontari. L’appuntamento con l’Ecocorsa è per sabato 14 maggio. Tutti potranno partecipare alla gara non competitiva, correndo in compagnia per 2,5 km, mentre i più allenati potranno sfidare tanti altri atleti nei 7 km dell’Ecocorsa agonistica. Domenica 15 maggio si disputeranno invece le gare di canoa, mountain bike, equitazione. Per informazioni e news è visitabile il sito www.ecolimpiadi.it.

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cantinelle SPECIALEspeciale CANTINELLE FESTIVALfestival

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TESTO: MARCO CASSISA

testo: marco CASSISA

BIELLA

O I C C A R B B A UN ’ A T T I C A L CON

biella

E

E L L E N I T N A C L A V I FEST 2011

dizione del decennale e celebrazione dell’ingresso nel circuito di “Piemonte dal Vivo” per CANTINELLE festival – un abbraccio con la città, l’evento culturale che vuole costruire un luogo di espressione, d’incontro e di divertimento, per la ricerca del “bello”, per la civile comunicazione delle idee e per instaurare un dialogo intergenerazionale. Una programmazione all’insegna della qualità e della molteplicità delle proposte che vanno a fondersi in un cartellone multiforme che comprende musica, teatro, e le performance più diverse e contaminate; il programma si svolgerà dal 14 maggio all’11 giugno in due location principali, cittadellarte, presso la Fondazione Pistoletto e il Teatro Sociale Villani, ma non mancherà di sviluppare digressioni al Cinema Verdi di Candelo e al Koko Club di Castelletto Cervo. Con l’opening party del 14 maggio a cittadellarte, presso la Fondazione Pistoletto, sarà presente, per un’anteprima del festival, in veste di Dj, Frankie Hi HNG MC con una selezione di rap/hip-hop ed elettronica. Artista sulla scena da oltre 20 anni, autore impegnato ed appassionato di grandi successi proporrà una serata tra grandi hit e tesori nascosti dell’underground, tutto all’insegna del divertimento e dell’energia. CANTINELLE festival prenderà avvio ufficialmente nella giornata del 25 maggio con un incontro presso il Cinema Verdi di Candelo con il regista Daniele Gaglianone, in collaborazione con la rassegna “Ad Ogni Costo”, promossa da La Pecora Elettrica. “Pietro”, il film di Daniele Gaglianone con cui ha esordito al festival di Locarno nell’agosto del 2010 è un opera che ci riporta all’attualità degli invisibili, quelli senza parole e senza speranza. Dopo la proiezione del film al Cinema Verdi, il regista sarà in sala per rispondere alle domande del pubblico presente. Il 26 maggio presso cittadellarte Else Marie Laukvik con una produzione Odin Teatret presenterà “I Miei Bambini di Scena”: Else Marie racconta la sua storia d’attrice e la sua vita, proiettando frammenti degli spettacoli che hanno fatto la storia dell’Odin e la sua. In scena riprenderanno vita “Ornitofilene”, “Ferai”, “Kaspariana”, “Min Fars Hus”, “Libro delle danze”, “Come! And the day will be ours”, “Anabasis”, “Il Milione”, “Il Vangelo di Oxyrhincus” e “Memoria”. «Ho il bisogno e la voglia di guardare indietro – ha detto Else Marie per presentare questo ultimo lavoro – di incontrare di nuovo i miei bambini, perché la creatività è come una nascita permanente e tutti i personaggi che ho fatto vivere in scena, sono come i miei bambini di teatro ed ho voglia di farli rivivere ancora». Venerdì 27 sarà la volta della compagnia teatrale internazionale Jasonites e lo spettacolo “Passeportout” sempre presso cittadellarte. Giuseppe L. Bonifati, Marcelo Gomez Miguel, Alberto Martinez Guinaldo, Isadora Pei e Federico Vivaldi uniscono le loro differenze culturali e linguistiche per produrre uno spettacolo di teatro-canzone costruito in viaggio per l’Europa: canzoni lontane, gags comiche, passi di danza d’oltremare, letterature, umanità straniere ed innamoramenti, a volte persino amori. Un allegro e surreale vagabondo che si ritrova ad esplorare lo strano pianeta Terra è il soggetto del celeberrimo “Eh...?” di Yves Lebreton in programma il 28 maggio al Teatro Sociale Villani. Con la sua valigia di comicità e clownerie farà i conti con la realtà fissa ed inamovibile creando un ironico cortocircuito: Mr Baloon, lo stralunato alter ego di Yves Lebreton che gli si accompagna ormai dal 1973, è diventato per lui una seconda pelle e con la

sua naturalezza ed i suoi giochi riuscirà a portare gli spettatori di tutte le età in un mondo di fantasia e incanto. Daniele Timpano, autore-attore e registra di teatro con Valerio Malorni sarà in scena con “Risorgimento Pop”, drammaturgia e regia di Timpano e Marco Andreoli il 2 giugno alla Fondazione Pistoletto. Uno spettacolo sull’Italia che non c’è, sull’Italia che non sorge, che se è risorta, è rimorta: uno spettacolo sul Risorgimento e, dunque, sui quattro padri della patria, sulle due chiacchiere a Teano, sulla pizza Margherita e su Garibaldi che comanda. Perché tutto questo è pop, non semplicemente popolare. “Venghino Signori al Cinematografo!” è il titolo della serata ospitata presso il Cinema Verdi il 3 giugno: saranno proiettati, in versione restaurata i film trionfatori 1° Concorso Internazionale di Cinematografia Esposizione Universale del 1911, un progetto a cura del Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cinémathèque de Toulouse, Cineteca del Comune di Bologna e Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale. Sonorizzate dal vivo da Stefano Maccagno (pianoforte), Riccardo Balbinutti (percussioni) e Max Viale (elettronica), si potranno ammirare: Nozze d’oro di Luigi Maggi, La vita delle farfalle di Roberto Omegna su soggetto di Guido Gozzano, cugino del regista, e Il tamburino sardo, tratto da Cuore di De Amicis; insieme a queste pellicole, saranno proiettate rarissime immagini d’epoca realizzate per documentare i momenti salienti dell’esposizione stessa: Grande manifestazione patriottica. 17 marzo 1911 ed Esposizione di Torino. Serata musicale invece il 4 giugno con “Boys Are Back in Town”: si inizia con un apericena cantautorale a cittadellarte dove Pagliaccio #1, Martino Pini e Tommy Testa intratterranno gli avventori e la nottata proseguirà dopo un rapido trasferimento nel locale Koko Club di Castelletto Cervo con l’esibizione delle band Invers, May Day, Eva’s Milk ed una selezione di Djs. Domenica 5 giugno a cittadellarte sarà presentato il saggio finale dei ragazzi del terzo anno dell’Accademia Teatrale Il Mercato dei Sogni: “Come Insegnare l’Autostima ai Bambini”, scritto da Emanuele Policante e diretto da Gianfilippo Caligaris. Sempre alla Fondazione Pistoletto il 9 giugno sarà messo in scena il “Trattato dei Manichini”, una produzione Teatropersona con Valentina Salerno, Chiara Casciani, Alessandra Cristiani, Silvia Malandra e regia di Alessandro Serra: “il ritorno atemporale all’infanzia è un sogno che non si può raccontare, un nulla a cui nessuno crederà, ma un nulla visibile, contemplabile, confezionato con le immagini della realtà, come i giochi dei bambini, sedotti dalle conclusioni luttuose, falene attratte dalla luce”, si legge nelle note di regia. Il 10 giugno a cittadellarte sarà presentato invece il saggio finale dei ragazzi del primo e secondo anno dell’Accademia teatrale Il Mercato dei Sogni dal titolo “Beauty and the Beast”. Infine, per chiudere in bellezza, e bravura, l’11 giugno a cittadellarte CANTINELLE festival ospita Alessandro Bergonzoni, l’attore e scrittore che ha ridefinito il concetto di rifiuto del reale come riferimento artistico, e ha scelto “l’esplorazione” linguistica e l’assurdo come mondo comico da esplorare a tutto campo. Gli spettacoli in programma inizieranno tutti alle ore 21.30; per informazioni sui biglietti di ingresso è disponibile il sito www.cantinellefestival.it e l’infoline 3347610095.

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CANTINELLE specialeSPECIALE cantinelle festivalFESTIVAL testo: marco cassisa

TESTO: MARCO CASSISA

biella

A T A R A P E D N A R G I T UNA S I T DI AR

S

orprendere, interagire con le persone, deviandole dal loro cammino: sono queste le semplici e ispirate “parole d’ordine” che animano abbracciARTi, la parata artistica, evento speciale all’interno del CANTINELLE festival 2011, che si svolgerà a Biella domenica 29 maggio. Nata dall’idea di creare un momento del festival condiviso dalla cittadinanza, la parata coinvolgerà tutte le compagnie teatrali del territorio, le giovani band musicali, le bande e i cori, gli artisti visivi, i creativi in genere, le scuole di formazione di musica, danza e teatro, tutti gli operatori culturali, per regalare, come recitano i manifesti, “un abbraccio alla città”. La parata vera e propria ore 17.30 alle ore 19.00 abbracciARTi prenderà vita in piazza Vittorio Veneto e terminerà in piazza Duomo, lungo un percorso che salirà lungo via Italia, fino a piazza San Giovanni Bosco, per girare in via Sabadell, incrociando via Dante Alighieri, e scendendo in vicolo Galeazzo, in via Ravetti, per arrivare in via Guglielmo Marconi e concludersi in piazza Duomo. L’evento in movimento sarà proceduto, fin dalle 15.30 da esibizioni dislocate in vari punti della città con l’intento di preparare, coinvolgendo la cittadinanza, il clima migliore per la parata: a partire da un’istallazione visiva davanti alla fontana di Viale Matteotti ed alla zona interamente dedicata alla danza nella galleria Leonardo da Vinci, gli altri punti saranno in via G. di Valdengo (di fronte al bar Glamour), all’incrocio tra via Palazzo di Giustizia e via Dal Pozzo, di fronte alla chiesa della Trinità, in piazza Fiume e nella parte finale di via Scaglia. Invece, durante il percorso effettivo di abbracciARTi ci saranno alcuni momenti di stop, in cui la parata si fermerà, assumerà una forma predefinita, alcuni dei partecipanti si staccheranno dal gruppo per prendere parte ad una performance preparata per l’occasione, per poi ripartire. Il tutto sarà diretto dal gruppo Jasonites che dislocherà lungo il corteo alcuni “coordinatori” che si occuperanno di dare riferimento logistico e i tempi delle performance a tutti gli artisti coinvolti. I punti di stop previsti saranno: piazza Santa Marta, piazza Trinità, piazza Fiume e piazza San Giovanni Bosco. In piazza Duomo, a percorso concluso, ci sarà un momento di coin-

volgimento collettivo e poi inizierà una grande festa che sarà allietata, in tutto il centro, da una cena itinerante organizzata dai commercianti, in collaborazione con i piccoli produttori enogastronomici biellesi. «Per esaltare la filosofia guida di un nuovo modo di pensarsi, CANTINELLE festival da quest’anno vuole iniziare un percorso di cambiamento radicale – commenta Gianfilippo Caligaris, direttore artistico del Festival -: diventare un festival condiviso, in cui la partecipazione della cittadinanza è attiva, per agire direttamente sulle scelte artistiche, in cui i cittadini sono i veri sostenitori della cultura sul territorio». L’idea di una parata artistica e, quindi, di una parata di artisti, è sorta naturalmente, come prima fase di sperimentazione del festival condiviso; non una semplice sfilata, non un banale corteo in marcia, ma uno spettacolo montato e allestito in centro, per invadere e vestire la città, dando vita a una giornata unica, creando un’opportunità per

per abbracciare la città, per portare davvero l’evento tra le persone e non semplicemente un pubblico passivo ad una manifestazione». Un evento possibile soltanto grazie alla partecipazione della città. Ma come possono i cittadini, di Biella in primis ma non solo, diventare sostenitori della parata? Semplicemente, andando sul sito della parata e regalando un abbraccio, il vero motore dell’evento; oppure, facendo un’offerta, mediante le varie scatole degli abbracci disseminate sul territorio. Gli organizzatori hanno prefissato un obiettivo economico e verranno resi pubblici i costi per la preparazione, l’allestimento e la realizzazione della parata e quello che verrà raccolto in più sarà devoluto in beneficenza alla Fondazione Clelio Angelino onlus, che si occupa dell’assistenza e la cura dei malati di leucemie e linfomi. Durante gli incontri di preparazione con i partecipanti invitati a dar vita alla parata, sono emerse la necessità di raccontare l’amore per la

tutti: per gli artisti, per condividere un unico grande palcoscenico, per i cittadini, per essere parte di un momento di grande intensità. L’immagine più evocativa e auspicata dagli organizzatori è quella di un fiume che scende e che scorre in centro città e confluisce nelle piazze: tutto il folto e numeroso comparto artistico e culturale biellese contribuirà a formare questo flusso, attraverso una lunga serie di performance ed esibizioni preparate per l’occasione. «La creazione di eventi culturali – prosegue Caligaris - è la strada virtuosa da percorrere per dimostrare l’amore verso il territorio e i suoi abitanti. La parata rappresenta, non solo metaforicamente, un modo

cultura, per il territorio, per l’arte, l’esigenza di attivare la partecipazione orizzontale e intergenerazionale dei cittadini, «perché – conclude Caligaris - quello che possiamo fare attraverso la creatività è cambiare il nostro modo di sentirci individui e comunità». Perché cultura vuol dire scambio, confronto, sentimento di appartenenza e perché, come nel caso di una persona, un territorio che vuole bene a se stesso, cerca modi e occasioni per valorizzarsi. Tutte le info si possono richiedere all’indirizzo abbracciarti@cantinellefestival.it.

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Foto: Enrico Amici

Foto: Enrico Amici

ORARI MOSTRE martedì, mercoledì e giovedì solo su prenotazione: tel. +39 015 0991461 venerdi: 16.30 - 19.30; sabato e domenica: 10.00 - 19.30 lunedì chiuso; biglietto d’ingresso: intero 6 €; ridotto 4 €

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Lo store di cittadellarte nasce con l’idea di veicolare un messaggio di trasformazione sociale responsabile attraverso la vendita dei suoi prodotti. Prodotti che sono il frutto di progetti della Fondazione, o della ricerca di designer emergenti, artigiani e giovani talenti che ne condividono la mission. 300 mq dedicati ad artigianato d’eccellenza, moda e design sostenibili, giochi e oggettistica in materiali naturali e riciclati, prodotti etici, cinema, libri e pubblicazioni per adulti e per l’infanzia che trattano d’arte, ambiente, sostenibilità, di un mondo eticamente e socialmente responsabile.

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da lunedì a venerdì ore 12:45 - 14:30 pranzo a buffet sabato e domenica ore 12:45 - 14:30 brunch con taglieri di salumi e formaggi tipici, torte salate, dolci di credenza e frutta di stagione da martedì a sabato ore 20:00 - 22:00 (su prenotazione) cena alla carta

cafeteria è lieta di proporre nel menù nuovi piatti con paste fresche fatte in casa, e vi aspetta all’inaugurazione degli

apericena

a base

di degustazioni e rivisitazioni di piatti dell’eccellenza locale.


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benessere BENESSERE

testo: TESTO: MARzio MARZIO paladino PALADINO

biella BIELLA

A M I T S O T U A L’ O R T N AL CE ’

C

è chi affronta la vita come se avesse il freno a mano sempre tirato, fa fatica a ottenere progressi nel lavoro, ad avere amici sinceri, relazioni d’amore e sociali sodddisfacenti, pur meritando di più. In effetti, quando il bilancio della propria realizzazione è in rosso, c’è un peso che blocca ogni cosa: questo peso si chiama carenza di autostima e ha radici nell’infanzia. La scuola di Counseling e Rebirthing Onyhana con i suoi corsi aiuta prima a riconoscere poi a rimuovere le cause profonde che si sono sedimentate nell’inconscio: la paura, i dubbi, l’incertezza, la scarsità economica, l’inadeguatezza, la dipendenza di cui spesso non si è neppure consapevoli, tutto ciò, insomma, che crea rinunce e difficoltà a stare bene con se stessi e con gli altri. Bisogna risanare le antiche ferite, spiegano i Counselor di Onyhana, per potersi connettere con le infinite possibilità che la vita offre, liberandosi finalmente dai limiti imposti dalla mente. È tutta questione di autostima, il fondamento della nostra coscienza, il giudizio più profondo che noi diamo a noi stessi, la no-

stra reputazione con noi stessi e perciò il filtro attraverso il quale noi creiamo la nostra realtà e interagiamo con il nostro mondo e con gli altri. Tutto nella nostra vita è determinato dalla nostra Autostima. Come riconoscere e fare un’auto analisi di carenza di autostima? Sicuramente un buon indicatore è andare a verificare quali sono le aree della nostra vita che ripetutamente funzionano meno: le relazioni affettive, d’amore, la famiglia, oppure le relazioni lavorative o la vita sociale, ad esempio. Con un lavoro di crescita interiore e personale, possiamo accrescere la nostra consapevolezza e andare alla ricerca delle cause primarie che hanno creato questi disagi che, normalmente, si conformano in famiglia nei primissimi anni di vita e nei primi anni di scuola, e andare a risanare le antiche ferite che ci portiamo nell’inconscio. Lavorare sulla propria autostima fa capire che, a livello inconscio, il valore che diamo a noi stessi è spesso molto scadente; porta alla chiarezza di quello che pensiamo di essere e che spesso non corrisponde a come gli altri ci vedono o a come noi stessi ci vediamo. Porta ad abbracciare la scelta nella nostra vita piuttosto che il limite delle paura, a connetterci con infinite possibilità piuttosto che con i

limiti inconsci della nostra mente. Non è sempre necessario lavorare con il nostro passato e la nostra infanzia, anche se spesso è importante partire dalla consapevolezza di come si sono comportati con noi i nostri genitori e i primi educatori: i primi imprinting ricevuti nell’infanzia si sono fissati nel nostro inconscio e lavorano a nostra insaputa. La struttura educativa che si propone ai bambini fra 0 e 18 anni in Italia, talvolta non giova alla nostra Autostima: messaggi come “stai fermo!”, “cosa fai, stai sbagliando!”, “non sei capace, lo faccio io!”, “rompi sempre tutto!”, “non sei abbastanza bravo a scuola, non sei abbastanza capace!”, “perché litighi sempre? Perché te ne stai in disparte? Non sai giocare con gli altri bimbi! Non ti comporti mai in modo adeguato! Mi fai fare brutta figura!”, ricevuti nell’infanzia, sono tutti presenti nel nostro inconscio; è giunto il momento di negoziarli con altro in grado di orientare verso il benessere. Il prossimo Corso di Autostima sarà il 13-14-15 maggio a Biella. Per informazioni: Onyhana, via Cavour, 16 info: 339-2089834, 015-0991802 www. onyhana.it, info@onyhana.it.


audio AUDIO arte ARTE

D N U O S E TH M U E S MU OF E C N SILE

biella BIELLA

testo: TESTO: marco MARCO CASSISA CASSISA

L

a dinamica di un segnale viene espressa in decibel, dal rapporto fra l’ampiezza massima e quella minima che quello stesso segnale assume lungo l’arco della sua durata. Per fare esempi immediati di questa misura, una conversazione tra persone si situa normalmente intorno ai 60 dB, un aereo al decollo, percepito alla distanza di 50 metri, raggiunge i 125 Db, mentre il respiro umano, ascoltato accostandosi a 20 centimetri, si colloca per convenzione sui 20 dB. Tutto quello che sta al di sotto di tale misura è normalmente definito silenzio. Su queste frequenze, impercettibili o quasi, si concentra il progetto “Below20 – sound museum of silence” dell’artista biellese aaron inker (al secolo Nicholas Ferrara, classe 1984) che forte della sua formazione accademica (una laurea in comunicazione visiva e multimediale all’accademia di belle arti di Novara e fino al 2010 un corso di progettazione e produzione delle arti visive all’università IUAV di Venezia) sviluppa la sua produzione con l’intento di stimolare lo spettatore a porsi domande, cambiare punto di vista, scardinare i sistemi di riferimento consueti, generare consapevolezza della realtà circostante. Scopi alti e nient’affatto scontati, ricercati attraverso l’utilizzo di svariati medium creativi quali suono, video o installazioni a seconda della loro adattabilità ed efficacia ad esprimere l’idea progettuale. Di suono, in questo caso si tratta, anche se per astrazione e sottrazione, rispetto all’idea che prevede il suono come immediatamente percepibile, rintracciabile nelle frequenze che stanno ben al di sopra della “famigerata” quota 20. Il progetto, attualmente realizzato attraverso un sito internet dedicato (20decibel.blogspot.com) e una fonoteca con 15 opere/frammenti sonori già ospitati sulla piattaforma soundcloud.com, ha in corso di sviluppo, di fatto, il tentativo di creare un museo immaginario il cui tema sia il silenzio. La particolarità, o piuttosto il paradosso insito nel cuore artistico di “below20”, è proprio l’idea di un museo sonoro per rappresentare l’assenza di suono che comunemente definiamo silenzio o che, scientificamente, viene misurata come ambiente con volume inferiore ai 20 dB. Di conseguenza, il museo così concepito è un archivio di registrazioni di paesaggi sonori, che trova, esplicitamente, un padre nobile in quel 4’33” opera musicale composta da John Cage nel 1952 che consisteva nel non suonare alcuno strumento per quella durata temporale. Il progetto, rifacendosi al concetto di limite ha quindi a che fare con l’idea di soglia, di ciò che si sceglie di lasciar fuori (o dentro); quel fuori campo, o “rumore di fondo” per stare in tema, che spesso è sottovalutato, e che l’autore ritiene opportuno scoprire, o ri-scoprire perché, come dichiara lo stesso aaron inker: «quello trascurato è spesso il dettaglio che fa la differenza nel vedere (cambiare) le cose». Un progetto aperto e progressivo, al quale tutti possono contribuire con un

silenzio, da inviare in formato mp3 utilizzando l’indirizzo mail o il dropbox presenti sullo spazio web, mentre le registrazioni sono rilasciate sotto licenza creative commons. Insieme alle registrazioni, vengono collezionate alcune informazioni per “catalogare” e raccontare in modo più approfondito ciascuna di esse: il luogo della registrazione, la durata e ora in cui la registrazione è stata effettuata, il tipo di ambiente e autore della registrazione. Sulla base delle registrazioni e delle informazioni vi è il tentativo di trasformare lo spazio web in una piattaforma, un network da cui diffondere contenuti relativi all’argomento quali ad esempio eventi o pubblicazioni tematiche. Proprio grazie alla diffusione del progetto di raccolta e strutturazione del “museo sonoro”, che è stato ufficialmente presentato e pubblicato in Rete il 14 ottobre scorso con lo slogan “Arm your sampler!”, la stessa Rete ha avuto modo di amplificare, verbo che qui si adatta particolarmente, l’iniziativa: un primo riconoscimento è avvenuto grazie alla segnalazione tra i progetti promossi dalla rivista web quellochebasta (quellochebasta.wordpress. com) ma la consacrazione vera e propria è notizia di questi giorni. Il 14 aprile scorso è stato presentato a Brooklyn, New York City, il terzo numero (tecnicamente si parla di issue) di “Listen Party” un audio giornale on line, libero e indipendente che per ogni uscita presenta una playlist di diversi tipi di registrazioni audio, vagamente legati da un tema comune. Questa terza sequenza di brani conterrà una delle registrazioni inserite in “Below20” e permetterà, quindi al “Sound Museum of Silence” di attraversare l’oceano raggiungendo appunto Brooklyn, ovvero uno dei cuori propulsivi dell’arte contemporanea. Il tutto, manco a dirlo, a riprova dell’incredibile mescolanza di caso e volontà di cui sono fatte le potenzialità della Rete quando diffondono idee Da questo sgorgare spontaneo di storie, poesia, recitazione, musica, registrazioni sul campo, declamazioni personali, ed esperimenti sonori, i redattori di “Listen Party” si augurano di raggiungere un pubblico «al di là di coloro che potrebbero partecipare a una lettura o alla sottoscrizione di un giornale stampato». Co-fondatori del progetto sono Kathleen Kyllo e Nathan Punwar attualmente impegnati alla diffusione al di fuori di Brooklyn, con il sostegno di proposte provenienti da tutto il mondo, e una sola regola chiara per la quale loro stessi così come tutti i collaboratori di “Listen Party” sono volontari. Gli ascolti selezionati dai curatori della rivista si possono trovare al sito www.listenparty.com. Prosegue anche all’estero, dunque, la multiforme attività artistica di aaron inker, che già vanta alcune interessanti partecipazioni a collettive in giro per l’Italia tra le quali è opportune ricordare: “Kaleidoscope, Videominuto”, presso il Centro per l’Arte Contemporanea L.Pecci, Prato, 2007; “Carosello italiano”, centro culturale Palazzo Boglietti, Biella, 2007; Esposizione al Centro culturale Casa dell’Energia, Milano, 2008; “Ogni limite ha una pazienza”, mostra di fine corso dell’università IUAV di Venezia, curata da Cesare Pietroiusti e Filipa Ramos, sedi varie, Venezia, 2009; “Non è Francesco”, gallery virtuale dei lavori di fine corso dell’università IUAV di Venezia, curata da Francesco Vezzoli e Pietro Rigolo, http://nonefrancesco.com, 2010. Aggiornamenti sui precedenti e prossimi lavori ed esposizioni, infine, si possono rintracciare sul blog dell’artista all’indirizzo inkerwarehouse. blogspot.com

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20 BIELLA biella

P

EDITORIA editoria

TESTO: testo:MARZIO MARzioPALADINO paladino

O R E TRIV

A N A L E A R U T L U C , A NATUR

er raccontare un territorio si può passare per i numerosi resoconti di iniziative, nel rutilante susseguirsi delle stesse, vuoi per la stagionalità, vuoi per un interesse turistico di consistenza più o meno reale; o ancora per lo specifico obiettivo, sempre più diffuso, di “vendere” un luogo attraverso eventi che, purtroppo, alle volte, fanno serenamente a meno di un vero legame con le tradizioni, e potrebbero andare a pennello un po’ ovunque. Talvolta, per fortuna, capita ancora che ci sia modo di soffermarsi più a lungo per raccontare, pur senza la pretesa di essere esaustivi al 100%, aspetti storici o artistici, puntare l’occhio sul paesaggio e sulle peculiarità naturalistiche, produrre una forma di racconto illustrato che sia un invito alla visita in prima persona per chi quei luoghi conosce solo sulla carta o un occasione, per chi già frequenta quegli spazi, di conoscere più cose, trovarle agevolmente racchiuse in un’unica pubblicazione, densa di immagini e di spunti testuali non banali e interessanti. Fresco di stampa, è stato presentato lo scorso 29 aprile il terzo volume della collana “Le guide del Biellese” di Eventi&Progetti editore: dopo le pubblicazioni dedicate a Candelo – Città della Cultura, Ricetto e Baraggia e ad Andar per Borghi, il nuovo titolo, realizzato con il patrocinio del Comune, presenta Trivero - Natura, cultura e lana.

Una buona occasione per raccontare la realtà di questo paese pedemontano partendo dalle sue origini per compiere un itinerario completo e non privo di approfondimenti su quello che, nel XX secolo, era uno dei luoghi centrali dell’industria tessile mondiale ed è tuttora sede di aziende famose in tutto il mondo per la qualità dei loro tessuti. Nel volume trovano spazio le vicende storiche, le testimonianze artistiche, le tradizioni (anche gastronomiche), senza tralasciare il contesto naturalistico e quell’insieme di proposte culturali che costituiscono un tassello importante della vita sociale, insieme all’immagine che tutto permea, della lavorazione laniera, così importante nel passato e nel presente degli abitanti di questa zona. Il triverese è un felice insieme di santuari, borghi, scorci paesaggistici, itinerari nel verde, percorsi enogastronomici, senza allontanarsi troppo dai quali è possibile incontrare l’Alta Valsessera e l’Oasi Zegna, aree vocate per un turismo all’aria aperta fatto di passeggiate e attività ricreative. Il progetto editoriale porta a compimento l’idea nata dalla necessita di avere un unico testo che descrivesse in modo sintetico, ma completo, la storia, le tradizioni, l’arte, il lavoro e la natura del Paese; infatti, anche se ci sono molti libri e testi sul Triverese, questi riguardano settori specifici o trattano solo singoli argomenti. «La guida – come ha dichiarato durante la presentazione al pubblico il

sindaco Massimo Biasetti - è un omaggio dedicato ai Triveresi, che possono così riscoprire la bellezza del proprio Paese ed approfondirne gli aspetti meno noti; vorremmo inoltre che fosse un mezzo per valorizzare la nostra Terra e per far conoscere i vari aspetti e le tante opportunità che essa offre». Numerosi i contributi nella realizzazione di questa ricca pubblicazione, a partire dai testi redatti da Franco Bianchini, Marco Cassisa e Giovanni Vachino fino agli interventi di Massimo Biasetti, Piergiorgio Bovo, Franco Dessilani, Angelo Gilardino, Grazia Imarisio, Vittorio Natale e Mina Novello. Le parole sono arricchite dalle immagini di Mario Rossati-Fotogruppo Noveis, Angelo Giovinazzo e Fabrizio Lava e anche di Franco Bianchini, Massimo Biasetti, Gigi Bonardi, Neviano Dalvici, Franco Grosso, Giovanni Iannitto e Giovanni Vachino. La guida è in vendita nelle migliori librerie e cartolerie del biellese oppure on line sul sito: www.e20progetti.it


territorio TERRITORIO testo: marzio palladino TESTO: MARZIO PALADINO

, O I G G A S E IL PA O S S A P UN A T L O V A L L A

N

el territorio della provincia di Biella, il turismo escursionistico e, più in generale, il turismo legato alla pratica degli sport all’aria aperta (cosiddetto “outdoor”) rappresenta uno dei prodotti turistici di maggior rilievo. Il mese di maggio vede la realizzazione compiuta di questa importante offerta turistica del territorio, un invito dedicato non solo agli ospiti da fuori provincia ma anche a molti biellesi che potranno conoscere, letteralmente passo dopo passo, tanti scorci e aspetti della ricchezza paesaggistica e storica: “Cammin di Maggio” il Primo Festival dei Sentieri Biellesi. Dal 1° maggio al 4 giugno, l’iniziativa prevede diverse escursioni sui sentieri alla scoperta dei paesaggi del Biellese, dei suoi ecomusei e della sua cultura, e costituisce un evento pensato per le famiglie grazie a itinerari facilmente percorribili che offrono la possibilità di conoscere anche gli aspetti culturali del territorio come le chiese, gli ecomusei e i diversi monumenti presenti. Le escursioni previste spaziano infatti da percorsi lungo il tratto biellese della Via Francigena alla riscoperta di sentieri “storici” (come le mulattiere della Banda Veja o l’ex sedime della tramvia Biella-Oropa), dai percorsi alla scoperta di straordinarie fioriture, alle escursioni notturne, dagli itinerari tra le cellule dell’Ecomuseo del Biellese alle tappe del “Cammino di San Carlo” all’escursione al seguito di una mandria. Gli escursionisti potranno apprezzare le bellezze del Biellese e le sue proposte culturali accompagnati lungo il percorso da personale esperto (soci dei C.A.I. biellesi o di altre Associazioni a seconda dell’escursione scelta) che sapranno fornire un supporto adeguato: una iniziativa per tutti, nessuno escluso, per la quale sono in via di definizione percorsi accessibili anche alle persone disabili. L’iniziativa rientra in un programma più ampio di valorizzazione e promozione della rete sentieristica, che prevede revisione della cartografia e della cartellonistica dedicata, manutenzione e pulizia dei sentieri, attività possibili grazie alla collaborazione degli operatori del Sistema informativo territoriale e ambientale, del Cai, delle Comunità Montane, dell’Atl, degli Alpini. Dopo i primi appuntamenti di domenica 1° maggio, il programma prevede domenica 8 l’escursione lungo il Sentiero dei Narcisi fino a Pietra forata e Bonom, in occasione della spettacolare fioritura, organizzato dal Cai di Mosso; sabato 14 maggio due escursioni: in

biella BIELLA

occasione del plenilunio, escursione didattica notturna con esperto di fotografia e cena con vista panoramica a 360° nell’Oasi Zegna e la giornata con camminate a Magnano, in occasione del convegno di presentazione del progetto “Semplicemente Serra” e della II edizione del Cammino di San Carlo, percorso affluente della Via Francigena. Domenica 15 a Oropa, camminata con i CAI biellesi lungo l’ex sedime della tramvia Biella-Oropa, a cento anni dalla sua inaugurazione. Dal 15 al 26 maggio si svolgeranno le 12 tappe del Cammino di San Carlo Borromeo, da Viverone ad Arona: le tappe si possono percorrere anche singolarmente e partiranno tutte alle ore 8.00; sabato 21 maggio, in occasione della 7° tappa da Pettinengo al Santuario della Brughiera, via Camandona e Mosso, all’arrivo si svolgerà l’incontro/ convegno “Il giorno di San Carlo”, nella ricorrenza dei 400 anni dalla sua santificazione. Sabato 28 maggio “Transumando”, percorso a seguito di una mandria, con partenza da Camandona seguendo la “Strada dell’Alpe” fino al Bocchetto Sessera da dove sarà possibile raggiungere l’Alpe Moncerchio dove è in programma una festa dell’accoglienza in alpeggio e alla sera, organizzata dall’Oasi Zegna presso l’agriturismo L’oro di Berta, “nel bosco di notte” una passeggiata notturna per bambini, anche accompagnati, per ascoltare i magici rumori del bosco, con soste per raccontare le fiabe della tradizione locale biellese. Domenica 29, doppio appuntamento: all’Oasi Zegna, una giornata di passeggiate con guida nella meravigliosa conca dei rododendri lungo il sentiero ristrutturato (accessibile anche ad escursionisti disabili) abbinate a pranzo a tema (due partenze, alle ore 10 e alle ore 15) e a Riabella in Valle Cervo, passeggiata lungo le storiche mulattiere della Banda Veja, organizzata dal Gruppo amici dei sentieri biellesi e dal CAI Biella, con partenza alle 8.30 dal Parco delle Cave della Balma e sosta per il pranzo presso il Santuario di San Giovanni d’Andorno in concomitanza con la manifestazione delle Pro Loco. Giovedì 2 giugno, a cura del DocBi, con partenza alle 10.00 dalla Fabbrica della Ruota di Pray, camminata dei tre Ecomusei, fino all’ex Mulino Susta e al Museo Laboratorio del Mortigliengo. Sabato 4 giugno, infine, la giornata dei pittori sulla Via Francigena Biellese: escursione in due gruppi con partenza da Cavaglià e da Piverone e arrivo a Viverone passando per Roppolo. Per informazioni dettagliate relative alle proposte, ai punti di ritrovo, agli orari e alla durata delle escursioni è possibile consultare il portale www.turismo.biella.it dove, per ciascuna di esse, sono indicati i contatti per le informazioni specifiche.

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BED &&BREAKFAST bad breakfast

TESTO: MARzio MARZIO paladino PALADINO testo:

, A S A C A I S R I T SEN E U Q N U V O I V O R T I S I C

BIELLA biella

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i sono anniversari che passano senza dare troppo nell’occhio; si tratta, per lo più, di date poco appariscenti, dedicate solo ai più stretti conoscenti, in particolare quando il “compleanno” in questione non è riferito a una persona in carne ed ossa ma ad un evento o una ricorrenza. La questione si fa ancora più estrema se, come in questo caso, a compiere gli anni è addirittura una legge: una delle tante si dirà, ma, forse, non del tutto secondaria per molti di coloro che amano viaggiare, in Italia, e approfondire i luoghi scelti a partire dalla struttura che li ospiterà per la notte. Il 20 aprile scorso è stato il 10 anniversario dell’entrata in vigore della “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, la legge che in Italia introduce la possibilità di aprire un Bed & Breakfast. Questa formula di accoglienza dedicata in origine a un turismo prettamente giovanile, rappresenta oggi un’offerta spalmata su tutto il territorio nazionale, dalle grandi metropoli ai piccoli e preziosi borghi del Bel Paese. Un fenomeno che, nato nei centri storici delle città d’arte, si è diffuso anche nelle località di montagna e nelle mete balneari secondo un principio di diversificazione che investe non solo la tipologia dell’ospitalità ma anche la collocazione geografica. Il Bed & Breakfast, in parole semplici, consiste nell’aprire la propria casa agli ospiti. Come ricorda il portale nazionale dedicato a questo tipo di strutture, si può supporre che il Bed & Breakfast sia l’istituzionalizzazione di una necessità diffusa nei secoli scorsi quando, sia per la scarsità dei collegamenti sia per l’assenza di rapidi mezzi di trasporto, i viandanti, in assenza di locande, chiedevano ospitalità presso case private. Comunque, è dalle isole britanniche (intese come Regno Unito e Irlanda) che deriva non solo il nome, ma anche il consolidamento di una formula che poi si è affermata a livello internazionale. A un primo sguardo potrebbe sembrare semplice definire l’attività di Bed & Breakfast, in quanto la stessa denominazione ne presenta le componenti: una stanza in più e la prima colazione da preparare,

infatti, sono gli elementi necessari per convertire la propria abitazione in un Bed & Breakfast e avviare un’attività. Inizialmente questo tipo di accoglienza era rivolta ad un pubblico giovane, amante dei viaggi e senza troppe pretese. Con la diffusione su scala continentale (oltre alla già citata Inghilterra, anche Germana e Francia contano molte di queste strutture a disposizione), il Bed & Breakfast è andato assumendo connotati variegati: da un lato continua infatti a rappresentare la formula ideale di spendere poco, dall’altro è diventata una soluzione per così dire esclusiva (basti pensare all’ospitalità in dimore storiche o di particolare pregio). Ma più che per le caratteristiche di semplicità o lusso della dimora in cui si svolge, la formula del Bed & Breakfast si caratterizza per almeno tre elementi peculiari: il numero di camere ridotto, rispetto ad un albergo; un contesto familiare che fa assaporare agli ospiti la dimensione “casa”; la possibilità di entrare strettamente a contatto con la realtà del luogo in cui si è scelto di soggiornare. Secondo il più recente dato pubblicato dall’Istat, risalente al 2009, il numero dei B&B in Italia ammonta a 20.437 unità; su questa base numerica, nel marzo di quest’anno è stato pubblicato un completo rapporto che fotografa la situazione nazionale e fornisce numerosi dati utili sia per conoscere meglio le strutture che per tracciare profili dei clienti. Per quanto riguarda le tariffe praticate dai B&B del Paese il prezzo medio di una notte per persona oscilla tra i 30 e 40 euro (75% dei casi); viene confermato, rispetto alla precedente indagine pubblicata nel 2007, il dato riguardante la gestione dei B&B italiani che sono in prevalenza in mano alle donne: il 60,40% del 2010 contro il 57,7% del 2007. Quasi il 90% dei gestori possiede un titolo di istruzione superiore e, dentro questa percentuale, il 27,84% ha una laurea. Aumenta l’età media dei gestori, rispetto al sondaggio 2007, con un 10% in più dei titolari che hanno tra i 46-65 anni; parimenti diminu-

isce del 10% il numero di coloro che hanno tra i 31 e i 45 anni. Per quanto riguarda la professione dei gestori dei B&B il dato rimane invariato rispetto al 2007, tranne che per le casalinghe che aumentano di 9 punti percentuali rispetto alla precedente indagine. Più del 66% dei B&B italiani si distribuisce tra Nord e Centro Italia; la percentuale rimanente si trova al Sud e nelle Isole. Il confronto con lo studio precedente evidenzia una crescita dei B&B al Nord e al Centro pari, rispettivamente, a +4% e +5% a cui corrisponde un calo del numero di strutture presenti al Sud e nelle Isole (- 2% e - 6%). Spazio di ricerca è stato dato anche per tracciare il profilo di coloro che scelgono di soggiornare in queste strutture: gli ospiti dei B&B italiani hanno un’età compresa tra i 20 e i 40 anni con una percentuale che raggiunge il 75% delle presenze complessive; nell’85% dei casi gli ospiti arrivano in coppia. Riguardo alla loro provenienza, dal Nord Italia arriva il 52,17% degli ospiti, dal Sud Italia il 16,72%; il dato degli ospiti dall’estero, sebbene di poco, supera quello dei clienti del centro Italia (il 14,62% contro il 13,95%). Gli ospiti provenienti dall’estero arrivano soprattutto dalla Germania (29,68%), dalla Francia (22,85%), e a, seguire, dalle altre nazioni Europee (risultano significative le presenze di ospiti provenienti da Stati Uniti e Canada, Australia, Portogallo). Infine, il numero medio dei pernottamenti in B&B è 2 (57,33%). Nella scelta di questa tipologia di soggiorno turistico, buona parte delle motivazioni risiedono nella possibilità di immergersi pienamente nelle atmosfere dei luoghi visitati: non solo attraverso il contatto con i luoghi che ospitano i B&B e con i proprietari che spesso risiedono nella medesima struttura, ma anche attraverso gli spunti gastronomici rappresentati dai prodotti tipici che sempre più frequentemente costituiscono l’offerta della colazione al mattino. Si va dalle torte fatte in casa, spesso frutto di ricette tipiche del posto, ai prodotti di pasticceria locale, dalla frutta che viene coltivata, talvolta nei casi in cui il B&B sia ubicato in zona agricola, nei terreni che circondano la casa. La frequenza con cui questa scelta incontra i gusti dei turisti italiani e stranieri, pare dare ragione a coloro che, avendo una o più stanze in più, scelgono di aprirle agli ospiti e intraprendere così un’attività che ha il suo punto di forza inequivocabile nel clima familiare e nella calda accoglienza che viene offerta.


appuntamenti APPUNTAMENTI

testo: GIULIA GIULIA PERONA PERONA EE MARCO MARCO CASSISA CASSISA TESTO:

biella BIELLA

E R U T T LE PER E R E C S E CR O I L G E M

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gni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo”. Nati per Leggere nasce nel 1999 con l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce per i bambini tra i sei mesi e i sei anni ed è diffuso sul territorio nazionale con vari progetti locali. «Leggere ad alta voce – riferiscono i promotori dell’iniziativa -, con una certa continuità, aiuta e rafforza il rapporto tra il bambino ed i genitori e sviluppa precocemente la comprensione del linguaggio e la predisposizione alla lettura». Dopo dodici anni dal suo inizio, il progetto è ormai attivo su tutto il territorio nazionale con circa 400 progetti locali che coinvolgono 1195 comuni italiani. A Biella, dove Nati per leggere è attivo già da diversi anni, arriva il calendario per questa primavera, con undici appuntamenti che si terranno principalmente nella Biblioteca Ragazzi “Rosaria Aglietta Anderi” ma avranno anche alcuni momenti nella Biblioteca di Mezzana Mortigliengo e in quella di Pollone: il progetto prevede incontri tra genitori, educatori ed insegnanti, i “Sabati in biblioteca” alle ore 11 per affrontare tematiche legate alla lettura per bambini (e alla sua utilità) e a metodi educativi grazie alla presenza di esperti: il 7 maggio, a cura di Silvia Rosa, coordinatrice della cooperativa Tantintenti, l’incontro dal titolo “Esperienze di lettura al nido” e il 21 maggio, a cura di Cris Graziani dell’associazione Vitae onlus, l’incontro dal titolo “Educare con amore e fermezza. Il giusto equilibrio tra permettere e proibire”. Gli incontri “Letture in gioco” saranno invece dedicati interamente ai bambini e al loro sviluppo sociale e cognitivo con laboratori dedicati; infine, a Mezzana Mortigliengo, con “Libro che passione!” ci sarà l’occasione di scambiarsi suggestioni di letture nei due appuntamenti dal titolo “Crescere con i libri” che si svolgeranno venerdì 6 e venerdì 20 maggio. Le letture in gioco del programma riguarderanno in particolare due libri: “Dentro di me fuori di me” e “Un leone in biblioteca”, i quali saranno ciascuno oggetto di una lettura animata. Per “Dentro di me, fuori di me” sarà l’autrice Silvia Roncaglia (modenese, scrittrice di libri per ragazzi pubblicati da Franco Panini Editore e di drammaturgie teatrali) a rappresentare il testo sabato 14 maggio alle ore 11, mentre, per il testo di Michelle Knudsen e Kevin Hawkes pubblicato da Nord-Sud nel 2007, la lettura, sabato 28 maggio alle 10.30 a Biella e in replica alle 15.00 a Pollone, sarà curata dell’Associazione Culturale Stregatto all’interno del progetto Ludorì (giunto al decimo anno di attività grazie alla promozione dell’Associazione Culturale La Nottola di Minerva per promuovere iniziative in ambito letterario e artistico con modalità non convenzionali che intendono coniugare leggerezza, semplicità e qualità, accostando i bambini e i ragazzi alla lettura con ludico rigore). Per informazioni e per prenotare la propria presenza o quella dei bambini agli appuntamenti, è possibile telefonare al numero 015.351300 o scrivere a bibragazzi@comune.biella.it.

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ea r d n A ’ t 24 San o ceneng l O Rugby sport

testo: marco guerrieri

vercelli

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i sono sport e sport. Ci sono, per esempio, attività agonistiche in cui sembra che lo spirito decoubertiano non riesca a resistere allo spasmodico anelito di vittoria; ci sono invece giochi a squadre molto rudi ma, nello stesso tempo, profondamente improntati alla lealtà e al rispetto dell’avversario come delle regole. Sicuramente il rugby fa parte della seconda categoria. Ci sono poi sport in cui i genitori esprimono, attraverso i propri figli, accanite e malcelate speranze di rivalsa e di riscatto sociale. In altri sport, invece, le famiglie s’incontrano e trascorrono insieme giornate di gioco all’aria aperta; e il rugby è proprio questo, sana condivisione corale, e non stiamo raccontando una favola ambientata in Scozia o in Nuova Zelanda, ma ci stiamo avvicinando, come molto spesso ci accade di fare, ad una realtà a due passi da Vercelli, precisamente ad Olcenengo. Il 16 ottobre 2010, proprio in mezzo alle risaie (forse perché in città tutto sembra più difficile da ottenere e quasi tutti le risorse economiche vengono convogliate nelle solite attività), nasce Sant’Andrea Rugby, una scuola di rugby per bambini dai 5 anni in su, volta a diffondere la cultura rugbistica. Emanuele Trotti, socio fondatore di questa splendida attività e vecchia conoscenza del rugby vercellese, ci spiega che i corsi sono gratuiti per agevolare la partecipazione di tutti i bambini incuriositi da una nuova opportunità di crescita; il Comune di Olcenengo,

anche grazie all’impegno dell’Assessore allo Sport Mario Protto, aiuta l’iniziativa fornendo tutto il necessario: campo, sede e sostegno per le diverse iniziative. Incontriamo Trotti e Protto per comprendere la filosofia che anima la scuola e la squadra di Olcenengo. “Creare qualità e cultura dello sport è lo scopo principale che l’associazione Sant’Andrea Rugby persegue, cercando di coinvolgere le famiglie e la comunità, organizzando occasioni di aggregazione come la grigliata di Pasquetta e gite per assistere insieme alle partite a prezzi molto contenuti, per instaurare un rapporto costruttivo con l’intero ambiente in cui vivono i bambini. La condivisione di valori e comportamenti corretti costituisce l’humus ideale per crescere giovani sereni e solidi.” In questa direzione, Sant’Andrea Rugby si contraddistingue per una forte impronta sociale: approfittando delle giornate di pioggia, per esempio, in cui il campo non è praticabile, il gruppo si occupa dell’approfondimento dei compiti, usando la sede come luogo di ritrovo, si dedica alla visione di film, impara le modalità di raccolta differenziata dei rifiuti. Dal punto di vista strettamente sportivo, quali obiettivi vi siete prefissati? “Educare a questo sport bambini così piccoli è un significativo investimento per il futuro: se ci pensi, quando avranno 17 o 18 anni avranno già alle spalle un’esperienza di più di 10 anni di attività!” E a breve termine a che cosa ambite? Socializzazione e puro divertimento con una palla ovale? “Attualmente non seguiamo una logica di vero e proprio agonismo: uno dei primi progetti per il 2012 è quello di partecipare ai “Concentramenti Federali” in cui si disputano partite C

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da 20 minuti (10 minuti per tempo) senza vincitori né vinti, fondamentali perché i bambini incomincino ad abituarsi al campo. In un secondo momento cercheremo di creare una squadra giovanile under 8 e siamo molto fiduciosi, a questo proposito: il 9 marzo, per il primo allenamento, eravamo in 5 e adesso siamo arrivati già a 19 iscritti.” La scuola è aperta solo ai bambini che vivono a Olcenengo? “Tutti i bambini si possono iscrivere alla nostra scuola: abbiamo già piccoli sportivi di Vercelli e di Casanova Elvo, per esempio.” Ai genitori l’iniziativa di contattare la scuola e proporre ai loro bimbi un’esperienza unica. E a chi per questioni anagrafiche è escluso dall’iscrizione non resta che stare a guardare che cosa succederà e aspettare di vedere una squadra di rugby di prima qualità sbocciare dalle nostre risaie. Per info: www.santaandrearugby.site11.com www.comuneolcenengo.it


TUTELA CIVICA

a cura di gilberto borzini

PRIGIONIERE

GODZILLA A SALUGGIA ?

Sotto l’ipocrisia... niente

Abbiamo seguito tutti, con raccapriccio, lo sversamento delle acque radioattive dalla centrale tsnuamizzata di Fukujiima nel mare prospiciente a Tokyo. Come si sa le radiazioni non fanno un gran che bene alla natura, specialmente in quantità di milioni di volte il sopportabile, ed è tra le prime cause di “mutazione genetica”. Così già qualcuno si immagina che dalle acque di Tokyo possa finalmente emergere l’incubo degli incubi nipponici: quel Godzilla distruttore che tanto successo ha ottenuto nei film e nei fumetti, ma che dal vero produce meno simpatia.

Stalking, mobbing, violenza domestica, persecuzioni quotidiane: sotto il velo di educazione e formalità del Piemonte orientale si nasconde una realtà terribile in cui le donne sono vittime costanti. In provincia di Novara, ad esempio, sono oltre 100 i casi riportati di “stalking”, ovvero di quella vera e propria persecuzione che pone la vittima, quasi sempre una donna, all’interno di una prigione invisibile. In Italia oltre 2.777.000 persone vittima di atti persecutori (dati ISTAT 2007). I dati dell’Osservatorio nazionale sullo stalking ercitano numeri impressionanti: il 20% degli italiani è soggetto a stalking, e l’80% delle vittime sono donne. Nel 70% dei casi esistono aspetti psico-relazionali deviati e gravi. Il 90% delle vittime conosce il proprio persecutore. Lo “stalking” come anticamera di atti di violenza fisica, fino all’omicidio, come affermato dal Procuratore della Repubblica Vittorio Caramore: il 10% degli omicidi dolosi è preceduto da stalking. Maschilismo, bullismo, vessazioni, un rapporto squilibrato tra donne e uomini che porta a pressioni psicologiche, atteggiamenti di ostilità e aggressività, torture fisiche, violenza domestica. E tutto accade di nascosto, con le vittime che molto spesso nascondono persino a sé stesse la gravità di quanto accade, ritenendo che “sia normale” che il maschio sia aggressivo. Così non va. Bisogna far cadere il velo dell’ipocrisia e portare alla luce il dramma quotidiano di centinaia di donne. Questo numero di Tutela Civica è dedicato alla questione femminile. E la porta della nostra Associazione è sempre aperta per accogliere testimonianze e richieste di aiuto.

Ma il Giappone è lontano: occupiamoci di casa nostra. A Tronzano (servizio di Report domenica 3 aprile) le cave vengono utilizzate per smaltire rifiuti, alcuni di origine ignota, che si riversano nelle falde acquifere. A Trecate, polo della raffineria, da anni i livelli di diossina sembrano un po’ esagerati. A Saluggia (servizio delle Iene del 31 marzo) non c’è da stare allegri: la radioattività galoppa, i fusti di uranio e plutonio si ammonticchiano, e persino dalle parti della Sorin Biomedica i rilevatori dell’ARPA hanno individuato valori di radiazioni mica tanto rassicuranti, frutto di rilasci risalenti al 2005 e ancora al loro posto. Se a Tokyo potrebbe materializzarsi Godzilla, cosa si genererà nelle nostre campagne ? La Super Nutria ? La Rana Mangia Cristiani ? La Libellula Assassina ? Non lo sappiamo, ma se continuiamo a fare finta che la tutela ambientale non ci riguardi ne vedremo delle belle.

Mal/Essere Donna Stalking, mobbing, violenza domestica, persecuzioni quotidiane: sotto il velo di educazione e formalità del Piemonte orientale si Notoriamente Eva è la responsabile delle disgrazie dell’umanità. Se non avesse accettato l’offerta del serpente, l’uomo vivrebbe nel paradiso terrestre. Così, da sempre, la Donna è al centro della negazione, è la responsabile, colpevole, del desiderio maschile. E’ colpa di Elena se Greci e Troiani si ammazzano per dieci anni. Le Streghe sono femmine, le Erinni e le Furie anche, per non parlare delle Sirene. Nella cultura occidentale la Donna è “colpevole”, sempre, per sua natura e per definizione. Tutela civica ha predisposto diverse iniziative a sostegno della causa femminile, anche attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi a tema. La prossima Mostra, che indicativamente si svolgerà a cavallo tra Settembre e Ottobre, si intitola, apponto, “Mal-Essere Donna” e ospiterà opere di diversi fotografi italiani, in forma di collettiva.. Anticipiamo per gli amici di NellaNebbia qualche immagine della mostra

IRONICA PUBBLICITA’ Farsi notare ! L’unico, vero obiettivo della pubblicità è “farsi notare”. Per questo nasce “Ironica Advertising”, per fare in modo che la Vostra pubblicità sia vista e notata, che generi un’emozione e , con l’emozione, il ricordo. Questo numero di Tutela Civica ospita alcuni esempi di pubblicità prodotti da Ironica Advertising. Se li notate, se vi fanno sorridere o ridere, se generano un’emozione, vuol dire che funzionano. Per info e contatti www.ironica.weebly.com e-mail: paroladiborz@gmail.com tel: 3924775808

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ABITARE SOSTENIBILE di Marco Pozzo

Via dalla pazza folla

Questa rubrica dovrebbe avere lo scopo di raccogliere notizie interessanti dal mondo, sprazzi di intelligenza, qualche soluzione pratica che aiuti a vivere meglio.. Non questa volta. Questa volta la confusione e il dubbio hanno preso il sopravvento. Ho visto un progetto e sono ancora a bocca aperta. Si costruirà una nuova centrale idroelettrica. (Bene! Energia pulita, da fonte rinnovabile, niente scorie; la riconversione semplice; materiali riciclabili, niente strascichi. Molto bene).

Si decide di farla nel deserto, o quasi, in Medio Oriente, dove di solito ce la si sbriga in modo rude, con grandi centrali nucleari che qualche LIEVISSIMO problema di scorie e di dismissione lo danno. (Benissimo; voglio dire... sempre che si riesca a trovare l’acqua nel deserto...)

La facciamo in mezzo a due laghi (ah! Allora l’acqua c’è. Meglio) scavando un enorme tubo dentro una montagna e mettendo delle sconfinate turbine nel centro di una caverna proprio nel mezzo di questa montagna. (Fantastico. Nessun impatto visivo e anche il rumore delle turbine sarà annullato da metri di roccia).

Il dislivello fra il lago superiore e quello inferiore è di 400 metri quindi la produzione di energia sarà proporzionalmente molto alto (bé... cosa vogliamo di più dalla vita? Festa!). Un lago artificiale è come un grande accumulatore di energia, pronto a fornirla quando se ne ha bisogno e a conservarla appena si chiude il rubinetto, però il bacino che sta a monte non è alimentato da sorgenti o fiumi perenni (ehhh.. ci pareva... Nel deserto...! quindi?). L’acqua, che di giorno viene fatta scendere nell’enorme tubo e produce un fottìo di energia, durante la notte viene ripompata dal lago inferiore a quello superiore (?!?) utilizzando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari (ma.. come?!). La convenienza sta nel fatto che l’energia prodotta di giorno viene venduta ad un prezzo alto mentre quella che viene consumata di notte si compra ad un prezzo molto più basso, come impone la buona vecchia legge della domanda e dell’offerta (...). Inoltre le centrali nucleari, una volta avviate, sono più difficili da modulare, quindi di notte producono più di quello che il mercato riesce ad assorbire, mentre quelle idroelettriche riescono ad essere regolate in base alla domanda ed inoltre costano molto meno, quindi una serie di luoghi di produzione come questo sono in grado di compensare perfettamente le richieste del mercato. Grande perplessità. Se si valuta il progetto in modo sbrigativo sembra tutto una follia: questa grossa e costosissima macchina CONSUMA ENERGIA INVECE CHE PRODURLA!! Infatti il meccanismo che pompa l’acqua verso l’alto ha un rendimento inferiore al generatore che sfrutta la caduta della stessa... Se si guarda il tutto con un sguardo tecnico invece sembrerebbe sensato che una centrale meno costosa, più sostenibile e più adattabile prenda il posto di una grossa centrale atomica che finirebbe col produrre più energia di quella che viene

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consumata in alcuni orari; mi si dice che questa sia una soluzione da manuale e che esistono parecchi interventi di questo tipo... Ma se provassimo a salire in piedi sul seggiolone della chicco per vedere tutto ancora più da lontano, se i neuroni fossero in forma ed il buon senso ci sostenesse, potremmo ipotizzare che la grande rete di distribuzione dell’energia non sia il sistema più elastico per limitare i consumi. Anche solo perché, se una buona porzione di utenti decidesse, com’è auspicabile, di spegnere la luce, il sistema, afflitto dal suo gigantismo, faticherebbe a smettere di produrre iniziando a girare a vuoto... Grande incertezza. Il problema del risparmio energetico globale non sembra essere tanto una questione di tipo di fonte scelta (carbone, sole, vento, plutonio, manovelle, pedali, ecc...) quanto di scala dimensionale e di come le centrali di produzione vengano organizzate e messe in rete fra di loro. Praticamente tutta l’energia che viene prodotta anche in modo virtuoso con pannelli solari sui tetti delle abitazioni, o con altre fonti sostenibili, viene comunque immessa in rete, e deve sottostare a complicati conteggi che garantiscono ai grossi gestori della rete di non diminuire mai troppo i loro guadagni (...!). Anche il comparto della microgenerazione (un motore, tipicamente a gas, da tenere in cantina che produce calore ed elettricità), che molti indicano come la soluzione ideale per aumentare di parecchio il rendimento del combustibile evitando le dispersioni del trasporto dalle grandi centrali, ha bisogno di costruire una rete fra i generatori per evitare di produrre energia elettrica a vuoto o, al contrario di non essere in grado di rispondere ai picchi di domanda. Infatti dove sono state faticosamente realizzate delle reti indipendenti di microgenerazione (Germania grazie ai generatori a gas della Volkswagen, Giappone grazie alle macchine costruite dalla Honda, ecc) non è possibile acquistare i generatori separatamente da un contratto con il gestore. Tanto più è piccola la rete, tanto più si diventa vulnerabili agli eccessi di domanda; quanto più la rete è grande tanto più la sua inerzia rende complesso e dispersivo il suo governo. Grande dilemma. Come risposta alla questione ci sono due tendenze in atto con intenti diametralmente opposti: - la smart-grid, la rete delle reti; un cervellone che sta sopra tutti quanti noi, capace di mettere in moto il generatore della vostra cantina per accendere una lampadina dall’altra parte del mondo (più o meno...) - l’off-grid (fuori dalla rete) un’idea di alcuni ricercatori di Arezzo che ci credono così tanto da averla brevettata e trasformata in un progetto commerciale. In questa configurazione quando il nostro pannello solare produce elettricità che non viene consumata, invece di venderla all’Enel ce la teniamo per noi e ci produciamo idrogeno che viene immagazzinato. Questo può essere poi bruciato per riscaldare la casa o cucinare, oppure esser riconvertito in elettricità tramite le cosiddette pile a combustibile che sono anche in grado di far funzionare la nostra automobile. Alcune di queste tecnologie sono da poco in commercio e quindi passibili di miglioramento ma i primi edifici realizzati con questi criteri hanno rappresentato l’Italia alla Biennale d’architettura di Venezia e all’Expo di Shanghai. In queste stesse sedi, dove si presenta l’eccellenza della ricerca di ogni nazione, non c’era traccia di energia nucleare. Grande confusione.

ES Training & Consulting presso British School Via Vittorio Veneto, 6 - Vercelli tel: 0161 51733 - info@estcformazione.it - n. verde 800 985 263

a cura di ES Training & Consulting

ES Training & Consulting vi offre una piccola rubrica dedicata al miglioramento della lingua inglese parlata , così inportante in tutte le professioni del giorno d’oggi, e che c’è di più tipico che un modo di dire...ecco, cominciamo con quelli che riguardano il tempo atmosferico, argomento sempre molto caro agli inglese.

Weather idioms a face like thunder = to look very angry: “What’s the problem with him today? He has a face like thunder!” a fair-weather friend = a friend who doesn’t help you in bad times: “I’m a bit disappointed in John and David; they were only fair-weather friends.” a storm in a teacup = a lot of fuss over something small: “Don’t worry about those two fighting. it’s just a storm in a teacup.” be a breeze = to be easy: “The exam was a breeze.”

Nuova sede a Vercelli Sono aperte le iscrizioni! Corsi finanziati rivolti a lavoratori/trici occupati/e e con P.Iva. Per i lavoratori/trici in cassa integrazione e mobilità il contributo è del 100%.

be snowed under = to be very busy: “We’re snowed under at work.” blow hot and cold = to keep changing your attitude: “They’re blowing hot and cold over this issue. It’s impossible to know what they want!” the calm before the storm = a quiet time before a busy or difficult time: “It’s going to get very busy on Thursday. Today and tomorrow are just the calm before the storm.” save up for a rainy day = keep money for when you need it later: “I don’t want to spend this extra money. I’ll save it up for a rainy day.” see which way the wind blows = to look at a situation before doing something: “I’m going to see which way the wind blows before asking her about a raise.” take a rain check = postpone something: “I don’t really want to go to the cinema tonight. Can we take a rain-check on it?” under the weather = not feel very well: “I’m feeling a bit under the weather at the moment.” weather the storm = to survive a difficult situation: “This recession is quite serious and it’s becoming difficult to weather the storm.”

Per qualsiasi informazione chiamare il numero: 800.985.263


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parola alla psicologa

Punto informativo di Vercelli - Ordine degli Psicologi del Piemonte

Il perche’ dei perche’ / pillole di psicologia evoluzionistica (Tratto da “Perché agli uomini piacciono le curve e le donne adorano i diamanti”- A.S. Miller -S. Kanazawa)

Perché amiamo tanto i dolci?La predilezione per i dolci è considerata un meccanismo psicologico evoluto. Per quasi tutta la storia dell’evoluzione umana, assumere calorie sufficienti era un problema serio. Malnutrizione e fame erano molto diffuse. Chi per una mutazione genetica casuale aveva una predilezione per i dolci ed i grassi era in condizioni fisiche migliori, viveva quindi più a lungo e aveva la possibilità di mettere al mondo una discendenza più forte. Perché gli uomini tendono ad essere più gelosi sessualmente delle donne? Nella razza umana la gestazione avviene nel corpo della donna ed i maschi non possono mai avere la certezza di essere i padri della prole della compagna, mentre le femmine hanno sempre la certezza della maternità. Per gli uomini sarebbe svantaggioso investire nella crescita e nell’accudimento di una prole appartenente ad altri uomini, poiché i propri geni non sarebbero rappresentati nella generazione successiva. La gelosia maschile ha la funzione di proteggere la propria donna da potenziali contatti sessuali con altri uomini.

ranno mai, perché per i nostri antenati immagini simili non esistevano. La dimostrazione è che l’uomo davanti ad immagini pornografiche ha un’erezione, quando l’unica funzione biologica di un’erezione è la riproduzione. Tale principio naturalmente vale anche per le donne. Anche il cervello delle donne non comprende fino in fondo che guardare materiale pornografico non darà loro una gravidanza, ma sono più restie a consumarne perché la donna tende ad essere più selettiva con i partner con cui fare sesso, poiché fare sesso con il partner sbagliato ha un costo potenziale più alto che per un uomo.

AUTORIPARAZIONE di Marco Rippa Tel. e fax 0161.923811 C.so XXV Aprile, 22/c 13048 SANTHIA’ (VC)

Perché si dice che gli uomini preferiscano le bionde? Alcuni studiosi asseriscono che gli uomini preferiscano le donne con i capelli chiari perché questa caratteristica è (o meglio era) indice affidabile dell’età. Parlando infatti di tonalità naturali, i capelli chiari si distinguono dagli altri perché con l’età cambiano. Le ragazzine dai capelli biondi, di solito da adulte diventano castane (sebbene non sia una regola). Gli uomini quindi preferiscono le donne bionde perché inconsciamente cercano di accoppiarsi con donne giovani e quindi potenzialmente più fertili.

Perché la pornografia è un’industria miliardaria? Gli uomini desiderano maggiore varietà sessuale e dunque è comprensibile che consumino più pornografia e vadano alla ricerca di nuovi incontri sessuali, reali o virtuali. Guardare materiale pornografico non conduce ad un rapporto sessuale vero e proprio, o comunque riproduttivo, a differenza degli incontri con le prostitute, ma secondo il principio della savana il cervello dell’uomo in realtà non lo sa. Secondo tale principio, infatti, quando gli uomini vedono immagini di donne nude e disponibili nei video o nelle fotografie, il loro cervello non comprende fino in fondo che si tratta solamente di immagini artificiali, di donne che non incontre-

Terapia e borsette di Veronica Gallo

Qua la mano… ovvero, il silenzio delle manicure Questo mese parto con due domande: 1) Di che colore avete le unghie? 2) Ricordate il Silenzio degli innocenti? Partiamo dalla seconda per arrivare alla prima. In un’epica scena del film Clarisse (premio Oscar) Jodie Foster stabiliva che le unghie, perse da una povera vittima di Buffalo Bill, fossero di una ragazza di città: nessuna, in provincia, portava uno smalto così particolare. Il film ha 20 anni (che tragedia: l’ho visto col fidanzato del liceo, questo dimostra tutti gli anni che ho!) e tanta acqua è passata sotto i ponti e acetone sulle nostre dita, perché persino nel più sperduto paesino della famosa Val Dondona, tutte le ragazze, giovani e meno giovani, portano unghie con le più ardite tonalità. Rimanendo in ambito cinematografico, parafraso Carrie Fisher in Harry ti presento Sally e vi dico che le unghie sono per gli anni ‘10 quello che i capelli erano per i ’90 del secolo passato. I nail center, nail bar, nail emergency sono così pieni che è più facile farsi un’ecografia all’Asl che la manicure per un matrimonio. Perché la manicure è davvero trasversale: l’altra sera partecipavo ad una serata sulla raccolta differenziata e, dalla giovanissima noglobal alla mamma impegnata, tutte sfoggiavano mani da urlo. La varietà poi è imbarazzante: ricostruzione, french, unghie finte, de-

corazioni e brillantini. Chi ha bisogno di una borsetta nuova se poi la deve stringere con vecchie mani? Ecco allora che le unghie, con il loro costo abbordabile, risolvono un nuovo look in periodi di crisi senza spendere follie. Io, riguardo a questo argomento, resto un po’ ai margini: ticchettare sul pc, che è una delle mie passioni più forti, mi impone unghie di lunghezza ragionevole, mio marito le preferisce curate, ma naturali e il pupo, anche se bravo, un po’ di tempo alla cura di me stessa me lo porta via. Insomma, cerco di giustificare la mia arretratezza in punta di dita, dal momento che spesso esco a “mani nude” o peggio ancora con lo smalto scheggiato! Ed ora torniamo alla prima domanda: di che colore avete le unghie? Io rosso fuoco, molto vamp anni ’50 o stile burlesque come si usa di questi tempi. La settimana scorsa ho provato quello che doveva essere verde pavone ed è risultato verde Shrek, a mio figlio è piaciuto molto; col blu di due settimane fa s’intonava tutto il mio nuovo guardaroba taglia post parto (quest’anno il blu va fortissimo); il nero l’ho abolito: a mia nonna è venuto un colpo. Le amiche mi consigliano il gel: l’estetista ti ricostruisce l’unghie e ti applica uno smalto del colore che preferisci ed il tutto dura un mese. Ma come si fa a scegliere un smalto per un mese intero? I miei capelli cambiano colore più velocemente!

Passione

d’epoca

Restauro Porche e Volkswagen d’Epoca

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AGENDA maggio

7 sabato Mercatini

Vercelli Naturalvercelli piazza Cavour dalle 7.30 alle 20.30 Dalle 11.30 alle 17.30. info: Confesercenti 0161.50.15.95 Cavaglià Mercato dell’Eccellenza via Mainelli e centro storico Orario: dalle 9 alle 17 info: Tssociazione Cultura e Sapori - Tel. 335 6899938 www.culturaesapori.org info@culturaesapori.org

Incontri/Conferenze

Vercelli Dislessia...riparliamone:quali vie per apprendere convegno promosso dall’Associazione Italiana Dislessia Teatro Civico Ore: 9.00 info: biella@dislessia.it Vercelli 1861...quella sera la ballo si consumarono mille candele conferenza della Contessa Consolata Berauto di Pralormo Piccolo Studio Ore 17.00 info: Associazione Chesterton 345.33.82.906

Musica/Concerti

Vercelli Officine Sonore EVA CALLS+FEMME FATALE IN CONCERTO Per gli Evacalls l’occasione è quella di presentare il loro primo videoclip realizzato nelle settimane scorse da Eugenio Casalino. info: info@officinesonore.org Tel. 0161 255642 Vercelli Concerto a favore dell’Unicef spettacolo musicale in collaborazione con la Scuola di Musica e il Coro delle Voci Bianche dell’Istituto Comprensivo G. Ferraris Salone Dugentesco Ore: 21.00 info: Associazione Chesterton 345.33.82.906 Vercelli Sfilata Musicale Risorgimentale in occasione del 150° dell’Unità d’Italia centro storico Ore: 17.00 info: URP 0161.59.63.33 Candelo Maggio musicale “Arie e musiche dell’Unità d’Italia”. Sala Affreschi Ore: 21.00 info: ProLocoCandelo - Tel. 0152536728 www.prolococandelo.it prolococandelo@tin.it

Vigliano Biellese 16^ Rassegna “Sabato in Coro” Chiesa dell’Assunta Ore: 21.00 info: Coro Burcina - Tel. 015 8492610 o 347 7626086 severino.gremmo@gmail.com

Cinema/Teatro

Biella “Biellesi Tessitori di Unità”, celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Palazzo Ferrero, Corso del Piazzo 25 Ore: 16.00 e 21.00 info: Palazzo Ferrero Tel. 015 4507212 www.biellesitessitoridiunita.it palazzoferrero@comune.biella.it Candelo Film“Sorelle mai” Orari: lunedì, martedì e mercoledì ore 21,30 sabato ore 20 e 22,15 domenica ore 16, 20 e 22,15. info: Cinema Verdi Tel. 015 2536417 www.cinemaverdi.com cinemaverdi@mclink.it

Eventi

Biella Festa del riuso creativo piazza Falcone (zona mercato) Ore: dalle ore 15 alle 17,30 info: remidabiella@cittadellarte.it

8 domenica Arte/Mostre

Vercelli Paideia e Storia auditorium Santa Chiara (fino al 29 maggio 2011) info: URP 0161.59.63.33

Musica/Concerti

Vercelli L’Arte si fa sentire - I colori del virtuosismo. Concerto con lettura teatrale Museo Borgogna Ore: 17.00 info: Museo Borgogna 0161.25.27.64

Eventi

Vercelli Porta Torino Borgo degli Inglesi grande fiera rionale A Porta Torino Ore: 09.00 - 20.00 info: ASCOM 0161.25.00.45

Incontri/Conferenze

Vercelli Il tè del Cardinale l’Associazione Chesterton accoglie i visitatori offrendo un tè raccontando la storia di Sant’Andrea. Sala Capitola della Abbazia di Sant’Andrea dalle 15.00 alle 17.30 info: Associazione Chesterton 345.33.82.906

Cinema/Teatro Vercelli

INFORMAGIOVANI CITTA’ DI VERCELLI

www.informagiovanivercelli.it www.progettob9.it

Interno Ricetto dalle ore 15 alle 18 info: Pro Loco Candelo - Tel. 015 2536728 - Fax. Ufficio Cultura del Comune – tel. 015 2534118

Biella Stagione teatrale 2010/2011 “Mi scappa da ridere” con Michelle Hunziker Teatro Odeon Ore: 21.00 info: Comitato del Canavese Tel. 0125 64116

Vigliano Biellese Nurselig” spettacolo di teatro, cabaret e arte varia a cura della compagnia teatrale “Infermieri e dintorni” composta interamente da personale dell’ospedale di Biella Teatro Erios Ore: 21.00 info: Teatro Erios Tel. 331 38371365

9 lunedi Eventi

Biella Harlem Globetrotters Show Lauretana Forum Ore: 20.30 info: Ufficio Sport della Città di Biella - Tel. 015 3506612/622 - Fax. 015 3506615

11 mercoledi

Biella Stagione lirica - il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi Teatro Odeon Ore: 21.00 info: Tel. 015 21802

12 giovedi Eventi

Vercelli La Fattoria in Città animali da fattoria, laboratori per bambini e ragazzi, giochi interattivi sulla sicurezza stradale, enogastronomia, riso, esibizioni cinofile, raduno auto storiche e tanto altro Dalle 8.00 alle 23.00 info: www.lafattoriaincitta.it

Incontri/Conferenze

Biella “Biellesi Tessitori di Unità”, celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Palazzo La Marmora Ore: 21.00 info: Palazzo Ferrero Tel. 015 4507212

13 venerdi Eventi

Vercelli La Fattoria in Città animali da fattoria, laboratori per bambini e ragazzi, giochi interattivi sulla sicurezza stradale, enogastronomia, riso, esibizioni cinofile, raduno auto storiche e tanto altro Dalle 8.00 alle 23.00 info: www.lafattoriaincitta.it

Arte/Mostre

Candelo “I vescovi biellesi nel Risorgimento”

Cinema/Teatro

Musica/Concerti

Vercelli LE MOIRE IN CONCERTO info: info@officinesonore.org Tel. 0161 255642

14 sabato Eventi

Musica/Concerti

“Cultura”

C.so Libertà, 300 - 13100 Vercelli Tel. 0161.25.27.40 - Fax 0161.54.384

informagiovani@comune.vercelli.it

Vercelli per i 150 anni dell’Unità d’Italia spettacolo teatrale con Lucilla Giagnoni Teatro Civico Ore: 21.00 info: URP 0161.59.63.33

Vercelli La Fattoria in Città animali da fattoria, laboratori per bambini e ragazzi, giochi interattivi sulla sicurezza stradale, enogastronomia, riso, esibizioni cinofile, raduno auto storiche e tanto altro Dalle 8.00 alle 23.00 info: www.lafattoriaincitta.it Vercelli La Notte Bianca festa in piazza dedicata a tutti, grandi e piccoli, giovani e meno giovani Dalle 21.00 info: www.lafattoriaincitta.it

Musica/Concerti

Vercelli XIII Viotti Festival Teatro Civico Ore: 21.00 info: www.camerataducale.it Vercelli MONICA P + THOMAS HERTZ IN CONCERTO Si dice che il talento vero si manifesti precocemente. Se è così Monica dava sin da piccola chiari segni di quale fosse la sua qualità. info: info@officinesonore.org Tel. 0161 255642

15 domenica Eventi

Vercelli Pedalando la Cultura Giornata di lezione culturale in bicicletta: inizio con due tappe in città, alla scoperta di curiosità storiche e artistiche, poi un tragitto su strade sterrate per raggiungere Olgenengo dove gli allievi dei corsi di cucina dell’Università Popolare organizzeranno un buffet info: Università Popolare 0161.56.285

“Segnalibri”

da Lun. a Ven. alle ore 17.40 da Lun. a Ven. alle ore 18.40 B9 – Fase 3 – Circuitazione 14 maggio 2011 - Notte Bianca Esibizione live dalle 17.00

Michele Trecate

www.vercellink.com

Vercelli La Fattoria in Città animali da fattoria, laboratori per bambini e ragazzi, giochi interattivi sulla sicurezza stradale, enogastronomia, riso, esibizioni cinofile, raduno auto storiche e tanto altro Dalle 8.00 alle 23.00 info: www.lafattoriaincitta.it

Musica/Concerti

Vigliano Biellese Concerto jazz con il Jazz Club Biella a cura della Comunità Biellese Aiuti Umanitari Teatro Erios Ore: 21.00 info: Teatro Erios Tel. 331 38371365

Incontri/Conferenze

Biella “Biellesi Tessitori di Unità”, celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Palazzo Ferrero info: Palazzo Ferrero Tel. 015 4507212 www.biellesitessitoridiunita.it palazzoferrero@comune.biella.it Vercelli Il tè del Cardinale l’Associazione Chesterton accoglie i visitatori offrendo un tè raccontando la storia di Sant’Andrea. Sala Capitola della Abbazia di Sant’Andrea dalle 15.00 alle 17.30 info: Associazione Chesterton 345.33.82.906

Cinema/Teatro

Vercelli Stagione d’Opera 2011 “Rigoletto” di Giuseppe Verdi Teatro Civico Ore: 21.00 info: URP 0161.59.63.33

17 martedi

Musica/Concerti

Vercelli The Beatles - Musical in lingua originale Teatro Civico Ore: 21.00 info: 0161.59.63.69/277

19 giovedi

Musica/Concerti

Biella XXX Rassegna Organistica Internazionale “Achille Berruti” Cattedrale di S. Stefano Ore: 21.00 info: Ass. Culturale Storici Organi del Piemonte - Tel. 015 767350 www.storiciorganipiemonte.com storgap@gmail.com


agenda

20 venerdi

Incontri/Conferenze

Vercelli conferenza sulla storia dell’arte degli aspetti storico-artistici degli affreschi di Piero della Francesca, a cura di Simonetta Ferraris Salone Dugentesco Ore: 21.00 info: URP 0161.569.333

Arte/Mostre

Candelo 150 anni dell’Unità d’Italia. Mostre “Piemontesi in Crimea. In diciottomila contro lo zar” Interno Ricetto, Sala Cerimonie dalle ore 15 alle 18 info: Pro Loco Candelo - Tel. 015 2536728 - Fax. Ufficio Cultura del Comune – tel. 015 2534118

Musica/Concerti

Vercelli IL DUCOLI IN CONCERTO Lupita’s project info: info@officinesonore.org Tel. 0161 255642

21 sabato

Musica/Concerti

Vercelli Rock&Art Rione Cappuccini info: www.rionecappuccini.vc.it

Mercatini

Vercelli Art & Decoupage piazza Cavour Dalle 8.00 alle 19.00 info: Confesercenti 0161.50.15.95 Biella Piazzo Mercatino dell’Associazione Gruppo Hobbisti Biellesi Piazza Cisterna info: Renata - Tel. 328 3475808 Biella Festa del riuso creativo piazza Falcone (zona mercato) Dalle 15.00 alle 17.30 info: remidabiella@cittadellarte.it

Incontri/Conferenze

Biella “Biellesi Tessitori di Unità”, celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Palazzo Ferrero, Corso del Piazzo 25 e Piazza Cisterna Ore: 21.00 info: Palazzo Ferrero Tel. 015 4507212 www.biellesitessitoridiunita.it palazzoferrero@comune.biella.it

Eventi

Vercelli Musicale Risorgimentale in occasione del 150° dell’Unità d’Italia Per le vie del centro storico Ore: 17.00 info: URP 0161.59.63.33

22 domenica Musica/Concerti

Vercelli Rock&Art Rione Cappuccini info: www.rionecappuccini.vc.it

Incontri/Conferenze

Vercelli Il tè del Cardinale l’Associazione Chesterton accoglie i visitatori offrendo un tè raccontando la storia di Sant’Andrea. Sala Capitola della Abbazia di Sant’Andrea dalle 15.00 alle 17.30 info: Associazione Chesterton 345.33.82.906

Biella “Biellesi Tessitori di Unità”, celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Villa Schneider, Piazza La Marmora 6 info: Palazzo Ferrero - Tel. 015 4507212 www.biellesitessitoridiunita.it palazzoferrero@comune.biella.it Biella Piazzo “In piazza al Piazzo” Piazza Cisterna info: silviabijoux@libero.it

26 giovedi

Musica/Concerti

Biella XXX Rassegna Organistica Internazionale “Achille Berruti” Cattedrale di S. Stefano Ore: 21.00 info: Ass. Culturale Storici Organi del Piemonte - Tel. 015 767350 www.storiciorganipiemonte.com storgap@gmail.com

27 venerdi Cinema/Teatro

Vercelli Presso il Museo Borgogna alle ore 21.00 concerto con Mizuka Kano al pianoforte info: Museo Borgogna 0161.25.27.64 Candelo Cinema Verdi, Via Marco Pozzo 2 Stagione teatrale in lingua piemontese Sala 2, Belvedere: la Compagnia del Nostro Teatro di Sinio in “Tant o r’è fòl”: commedia piemontese in due atti di Oscar Barile. Ingresso: intero euro 13; euro 10 ridotti (over 65, fino a 16 anni ed altri accordi aziendali). info: Cinema Verdi - Tel. 015 2536417 www.cinemaverdi.com cinemaverdi@mclink.it

28 sabato Eventi

Vercelli Campagna Amica Il tipico delle terre d’acqua In piazza Cavour dalle 8.00 alle 19.00 appuntamento per chi vuole mangiare sano e tenere d’occhio le etichette info: Tel. 0161.26.16.00 Portula, fraz. Castagnea Nel bosco di notte Una passeggiata notturna per i bambini, anche accompagnati, per ascoltare i magici rumori del bosco, con sosta per la lettura di favole della tradizione locale biellese. Vi invitiamo a verificare sempre eventi e date telefonando oppure consultando il sito. info: Agriturismo Oro di Berta - Tel. 015 756501 www.oasizegna.com oasizegna@zegna.com

Musica/Concerti

Vercelli Campagna Amica Il tipico delle terre d’acqua Presso il Teatro Civico alle ore 21.00 concerto dell’Orchestra Italiana del Flauto “Soirèes Musicali della Nuova Arca” info: URP 0161.59.63.33 Cavaglià Salone Polivalente Concerto della Filarmonica di Cavaglià. info: Tel. 0161 96038 www.provincia.biella.it eventi@provincia.biella.it

Laboratori di trasformazione di materiali inusuali per bambini da 0 a 100 anni – tutti i bambini devono essere accompagnati da un adulto. Oggi “Intrecci materici: per accessori inediti”. Partecipazione gratuita. Inoltre chi parteciperà ai laboratori avrà buoni sconto presso le bancarelle degli ambulanti aderenti all’iniziativa. Orario: dalle 15 alle 17,30 info: remidabiella@cittadellarte.it

Eventi

Bielmonte, Oasi Zegna Esplosione di colori in natura Passeggiata nella meravigliosa conca dei rododendri lungo il sentiero ristrutturato (anche per i diversamente abili) – escursione didattica con pranzo a tema – necessaria la prenotazione. Vi invitiamo a verificare sempre eventi e date telefonando oppure consultando il sito. Ore: 17.00 info: Ristorante Al Centro Tel. 015 756100 www.oasizegna.com oasizegna@zegna.com

Lost Beer 4.4 Witbier Da gustarsi al Drive-In con un trascinante film horror o a cena con i genitori.

29 domenica Eventi

Vercelli Fiera di Maggio Dalle 7.30 alle 24.00 in viale Rimembranza la 28° edizione della fiera con più di 400 espositori da tutta Italia. Artigianato, abbigliamento e mille specialità per questa grande festa info: Confesercenti 0161.50.15.95 Bielmonte, Oasi Zegna Dimostrazione di decorazioni floreali Nel pomeriggio a cura dell’esperta Laura Vanti – pranzo con menù dei fiori. Vi invitiamo a verificare sempre eventi e date telefonando oppure consultando il sito. info: Locanda Argimonia Tel. 349 7022351 www.oasizegna.com oasizegna@zegna.com

Roarr Beer 5.3 Birra bionda Da gustarsi nella arena tra le belve più feroci e i gladiatori più simpatici.

Indian Pale Ale Da gustarsi al ritmo di tamburi selvaggi o leggendo le fantastiche avventure esotiche di Salgari.

Viverone, LagoVagando Dimostrazione di decorazioni floreali Il programma si divide in 2: “LagoVagando… di giorno” e “LagoVagando… di sera”. Prezzo euro 20 –prenotazione consigliata. info: Enoteca Regionale della Serra Tel. 0161 987520 - Fax. 0161 987510 info@enotecadellaserra.it Santuario di Oropa, Giardino Botanico di Oropa Dimostrazione di decorazioni floreali Ore 11 visita guidata gratuita: “Gli adattamenti delle piante alpine” (prenotazione consigliata) ore 14,30 laboratorio didattico per bambini: “Pollicini Verdi… seminano” (a pagamento). info:Giardino Botanico di Oropa - Tel. 015 2523058 o 331 1025960 www.gboropa.it info@gboropa.it

30 lunedi Eventi

Vercelli Fiera di Maggio Dalle 7.30 alle 24.00 in viale Rimembranza la 28° edizione della fiera con più di 400 espositori da tutta Italia. Artigianato, abbigliamento e mille specialità per questa grande festa info: Confesercenti 0161.50.15.95

Cool Beer 6.9 Birra ambrata Da gustarsi al Fight Club mentre i Rolling Stones conbattono con i Ramones e arriva Bob Marley.

Combat Beer 8.1 Golden Strong Ale Da gustarsi ballando con i più saltellanti rude boys o cantando Guns of Brixton a squarciagola.

Incontri/Conferenze

Biella Biella piazza Falcone (zona mercato) Festa del riuso creativo

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