Discover Pistoia n. 45 - GENNAIO 2022

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EDITORIALE

Sommario Giovanni Capecchi Direttore Editoriale Managing Editor —

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g.capecchi@discoverpistoia.it

Un palpito libero nell’aria

C

iascun lettore di libri è legato ad una frase. In genere, a dire la verità, ciascun lettore di libri è legato a molte frasi, ma alcune di queste rappresentano per lui qualche cosa di particolarmente importante, per come sono scritte e per quello che esprimono. Per quanto mi riguarda, vorrei aprire il 2022 con alcune parole di Aldo Palazzeschi. Palazzeschi le scrisse in un libro pubblicato nel 1920 e intitolato “Due imperi… mancati”. Era finita da poco la prima guerra mondiale, un evento traumatico per lo scrittore nato a Firenze: anche se non combattente (ma destinato a un ufficio dell’esercito a Roma), la sua anima sensibile è stravolta dall’orrore del conflitto.

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Per alcuni anni smette di scrivere, interrompe i rapporti con gli amici che erano stati interventisti. Ma nel 1920 riprende la parola e pubblica un libro nel quale spiega che il poeta non può volere la guerra. Il poeta, afferma Palazzeschi, non appartiene a una Nazione, ma al mondo; non può essere chiuso in un confine, ma vola libero e leggero nell’aria. È un “palpito libero nell’aria”. Questa è la frase che mi piace proporre ai lettori di “Discover” insieme agli auguri per l’Anno Nuovo: “Chi mi vuol chiudere nella cerchia ristretta di un paese mi dà l’uno per mille del mio avere. Io sono di tutti i paesi e tutti i paesi sono miei […]. Io non sono nemmeno un uomo, non ci tengo ad esserlo, io sono una creatura sensuale, un palpito libero nell’aria”.

DISCOVER PISTOIA È UN PROGETTO DI COMUNICAZIONE INTEGRATA, CHE COMPRENDE UN SITO WEB DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE E UN URBAN MAGAZINE MENSILE DISTRIBUITO GRATUITAMENTE SCOPRI PISTOIA CON NOI SU www.discoverpistoia.it

Direttore Editoriale Giovanni Capecchi - g.capecchi@discoverpistoia.it Direttore Responsabile Emanuele Begliomini - redazione@discoverpistoia.it Art Director Nicolò Begliomini - n.begliomini@giorgiotesigroup.it

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PISTOIA PICCOLA COMPOSTELA

EVENTI

CON IL CONTRIBUTO DI

D’INTESA CON

COMUNE DI PISTOIA

CATTEDRALE DI PISTOIA

IN COLLABORAZIONE CO

La Fotografia rigenera l’arte Arte e cultura protagoniste sabato 22 gennaio alle 16.00 a Palazzo dei Vescovi a Pistoia con una prestigiosa tavola rotonda sulla fotografia, la presentazione del nuovo numero di NATURART e la visita guidata alle mostre Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico e Pistoia piccola Compostela. L’Altare argenteo di San Iacopo.

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Sabato 22 gennaio alle 16.00 a Palazzo dei Vescovi nel corso dell’evento di finissage della Mostra fotografica sull’Altare Argenteo di San Jacopo - visitabile gratuitamente fino al 31 gennaio nella Chiesa di San Leone - verrà presentato al pubblico anche il quarantunesimo numero della rivista bilingue NATURART, che ormai da oltre 10 anni contribuisce a portare Pistoia nel mondo e il mondo a Pistoia. Sarà un sabato pomeriggio davvero interessante per tutti gli amanti dell’arte e della cultura, che inizierà con l’evento “La fotografia rigenera l’arte” condotto dalla critica fotografica Benedetta Donato e dalla coordinatrice editoriale della prestigiosa rivista “Il Fotografo” Federica Berzioli. Si parlerà della mostra fotografica sull’altare, che ha ottenuto grande successo sia a Santiago di Compostela che a Pistoia e che adesso è pronta a spiccare il volo

verso altre importanti destinazioni e del particolare stile fotografico di Nicolò Begliomini, che tende ad esaltare i particolari più piccoli e nascosti con l’obiettivo di riuscire ad avvicinare tutti alla bellezza, con una tecnica ed uno stile dove, appunto, la fotografia rigenera l’arte. Al termine di questo incontro, il Direttore editoriale di NATURART Giovanni Capecchi presenterà al pubblico il quarantunesimo numero della rivista che al suo interno, come sempre, contiene diversi interessanti articoli legati alla città ed al suo territorio. Questo fascicolo si apre con un focus sulla mostra di Pistoia Musei a cura di Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Ada Labriola, visitabile fino all’8 maggio 2022 e prosegue con un interessante articolo sulla prestigiosa collezione di strumenti musicali antichi dell’Accademia Gherardeschi,

un’eccellenza della nostra città assolutamente da valorizzare. Di seguito articoli dedicati all’incredibile viaggio intorno al mondo dello storico dell’arte pistoiese Lorenzo Cipriani, al rapporto del Sommo Poeta Dante con la nostra città, alla Montagna Pistoiese e al successo del progetto Segnavie, alle tante iniziative green della Giorgio


COMUNICAZIONE

PENSARE GLOBALE, AGIRE LOCALE

PER PARTECIPARE Per partecipare all’evento (max 80 persone) sono necessari il Super Green Pass e la prenotazione obbligatoria da effettuarsi scrivendo una mail con nome, cognome e telefono di ogni partecipante all’indirizzo redazione@ discoverpistoia.it specificando se si vuole partecipare anche alle visite guidate alle mostre (I partecipanti alle visite guidate dovranno sostenere il costo di 5 euro a partecipante, comprensivo anche dell’ingresso alla mostra). Le prenotazioni si chiuderanno al raggiungimento del numero massimo di partecipanti e sarà cura degli organizzatori comunicare eventuali cambiamenti di programma dovuti all’evolversi della situazione pandemica.

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La mostra fotografica su uno dei capolavori artistici del medioevo presenti a Pistoia, programmata prima a Santiago di Compostela, nella Chiesa dell’Università della città galiziana, e poi a Pistoia nella meravigliosa e unica cornice della Chiesa di San Leone nell’anno Iacobeo 2021-22 ha avuto sia uno straordinario successo di pubblico che un grande e meritato spazio sui media, sia locali che nazionali. Oltre a servizi tv e articoli sui quotidiani e su numerosi altri organi di informazione presenti sul web, anche la stampa specializzata, con la prestigiosa rivista “IL FOTOGRAFO”, ha dato ampio spazio sia alla mostra, con un bell’articolo sul numero di novembre – dicembre 2021 che allo stile e al lavoro dell’autore degli scatti, Nicolò Begliomini. La critica fotografica Benedetta Donato, con un ampio focus sul numero di Gennaio – Febbraio 2022 ha analizzato con grande attenzione tutto il lavoro del fotografo, ponendo l’attenzione su come Begliomini stia portando avanti, insieme al suo lavoro di responsabile comunicazione e marketing della Giorgio Tesi Group, sia diverse iniziative editoriali di successo a supporto della valorizzazione e promozione del territorio come la rivista NATURART, l’urban magazine DISCOVER PISTOIA e la collana di libri AVVICINATEVI ALLA BELLEZZA, che un ambizioso progetto fotografico che riguarda in generale le aree interne, quei luoghi del nostro Paese caratterizzati da immense ricchezze, paesaggistiche e culturali, che rischiano progressivamente di scomparire e che rappresentano spazi di inestimabile valore assolutamente da salvaguardare.

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Tesi Group, al nuovo fumetto di Sergio Bonelli Editore che vede protagonista il paese di Gavinana e Francesco Ferrucci, al lavoro dell’architetto pistoiese Giuseppe Mariani nella Sicilia del ‘700, a quello dell’artigiano Saiello Saielli nel centro mondiale della religione bahà’ì per finire con due pezzi, uno dedicato alla scoperta delle bella Villa di Montebuono di Barile (Pistoia) e l’altro alle creazioni di moda “sostenibili” della stilista Amanda Beth Krnach, statunitense di nascita ma aglianese d’adozione. La giornata si concluderà, per chi è interessato, con le visite guidate alle mostre Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico e Pistoia piccola Compostela - L’Altare argenteo di San Iacopo, due esposizioni che mettono prepotentemente in luce lo straordinario panorama delle arti a Pistoia nel Medioevo, evidenziando il ruolo di primo piano assunto - in quel periodo storico - dalla nostra città nel campo delle arti figurative.


TEATRO

In collaborazione con

www.teatridipistoia.it

ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE

Chi è di scena! Un ricco cartellone di spettacoli, concerti e teatro per le famiglie Voglia di musica e teatro? Un gennaio ricco di spettacoli, concerti e appuntamenti per bambini e famiglie attende il pubblico con la programmazione curata dall’Associazione Teatrale Pistoiese che animerà numerosi spazi: dal Teatro Manzoni al Piccolo Teatro

Bolognini, dal Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi al Convento di San Domenico, al Teatro Comunale di Lamporecchio. INFO E PREVENDITA 0573 991609 – 27112 online su www.teatridipistoia.it

TEATRO MANZONI | Pistoia dal 28 al 30 gennaio (feriali ore 21, festivo ore 16) TEATRO MANZONI | Pistoia dal 14 al 16 gennaio (feriali ore 21, festivo ore 16)

IL PURGATORIO. La notte lava la mente di Mario Luzi - drammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi regia Federico Tiezzi con Alessandro Averone, Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Giampiero Cicciò, Francesca Ciocchetti, Salvatore Drago, Martino D’Amico, Giovanni Franzoni, Francesca Gabucci, Leda Kreider, Sandro Lombardi, David Meden, Annibale Pavone, Luca Tanganelli, Debora Zuin Associazione Teatrale Pistoiese/ Fondazione Teatro Metastasio/Compagnia Lombardi-Tiezzi / Campania Teatro Festival / Teatro di Napoli - Teatro Nazionale

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Dopo il debutto estivo al Teatro Grande di Pompei nel Campania Teatro Festival e le successive recite al Chiostro di Santa Croce a Firenze e alla Fortezza di Santa Barbara, riparte dal palcoscenico del Manzoni lo spettacolo, firmato da Federico Tiezzi per una tournée che tocca importanti Teatri Nazionali (Piccolo di Milano, Mercadante di Napoli e Storchi di Modena) e toscani (Fabbricone di Prato, Rinnovati di Siena, Petrarca di Arezzo e Verdi di Pisa). A distanza di trent’anni dalla sua teatralizzazione del poema dantesco, Federico Tiezzi torna ad allestire, in modo totalmente nuovo, tre spettacoli basati sulle drammaturgie allora create da Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Giovanni Giudici. Tiezzi ha scelto di iniziare dal Purgatorio perché è la cantica dell’amicizia e dell’arte: i personaggi sono soprattutto musicisti, pittori e poeti, l’arte è ciò di cui si discorre, l’arte è forse la strada della salvezza. Lo spettacolo è cofinanziato e patrocinato dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

IL DELITTO DI VIA DELL’ORSINA di Eugène Labiche - regia e adattamento Andrée Ruth Shammah con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni e con Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana “Un uomo si sveglia e si ritrova uno sconosciuto nel letto, entrambi hanno una gran sete, le mani sporche e le tasche piene di carbone ma non sanno perché, non ricordano niente della notte precedente. Lentamente i due tentano di ricostruire quanto accaduto, ma l’unica cosa di cui sono certi è di essere stati entrambi ad una festa di ex allievi del liceo. Di quello che è accaduto quando hanno lasciato il raduno non sanno niente. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e tra una serie di malintesi ed equivoci si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio…..


17^ Stagione Sinfonica TEATRO MANZONI | Pistoia sabato 22 gennaio (ore 21)

60^ Stagione Pistoiese di Musica da Camera CONVENTO DI SAN DOMENICO | Pistoia sabato 15 gennaio (ore 18)

ORCHESTRA LEONORE

ECHI D’AUTUNNO

FELIX MILDENBERGER direttore ENRICO BRONZI violoncello

musiche di Biscione, Šostakóvič, Franz Joseph Haydn Giovane talento tedesco della direzione d’orchestra, arriva sul podio dell’Orchestra Leonore Felix Mildenberger, vincitore del concorso internazionale Donatella Flick e con al suo attivo numerose importanti collaborazioni con orchestre di altissimo profilo. A lui è affidata l’interpretazione dell’ultima e più celebre Sinfonia composta da Joseph Haydn, la n. 104. Al suo fianco, Enrico Bronzi, uno dei violoncellisti più talentuosi, colti e versatili del nostro tempo, sarà protagonista del capolavoro per violoncello e orchestra di Šostakovič, il Concerto n. 1 op. 107. La serata si aprirà con la raffinatissima Overture “Dalla soffitta” di Federico Biscione, composizione vincitrice del primo premio al concorso Mozart oggi 2005.

PICCOLO SIPARIO A teatro con la famiglia PICCOLO TEATRO MAURO BOLOGNINI | PISTOIA domenica 30 gennaio (ore 16)

TOMMASO LONQUICH clarinetto IRENA KAVČIČ flauto CECILIA ZIANO violino FRANCESCO DILLON violoncello GIULIANO MAZZOCCANTE pianoforte

musiche di Brahms, Franz Schubert, Schönberg Dotato di una straordinaria sensibilità, cultura e insaziabile curiosità, Tommaso Lonquich è un musicista a 360 gradi: clarinetto solista dell’ensemble MidtVest e membro della Chamber Music Society of Lincoln Center di New York, è impegnato in mille affascinanti progetti dall’Italia, all’Europa agli Stati Uniti. Da lui guidato, un gruppo di musicisti d’eccezione: Irena Kavčič, primo flauto solista dell’Orchestra della Radio Slovena, pluripremiata camerista e solista; Cecilia Ziano, primo violino del Quartetto Lyskamm e Principal Second alla Rotterdam Philharmonish Orkest; Olga Arzilli, già prima viola al teatro Comunale di Firenze e al Teatro alla Scala di Milano e più recentemente coinvolta in questo ruolo con l’Orchestra Leonore; Francesco Dillon, violoncellista dalla brillante carriera internazionale, membro fondatore del Quartetto Prometeo; infine, il pianista Giuliano Mazzoccante, attivissimo camerista premiato in numerosi concorsi.

GAME OVER uno spettacolo di inQuanto Teatro - regia Giacomo Bogani - fascia d’età: dai 6 anni “Game Over” è la storia di Alice: una bambina innamorata di giochi e videogiochi, ma teneramente spaventata da ogni fine. Non finisce quello che inizia, passa da una possibilità all’altra, lasciandole tutte aperte. Gli adulti intorno a lei vorrebbero cambiarla, ma lei resiste e non si dà per vinta: con la sua distrazione creativa, e tutta la capacità dei bambini di aprire nuove strade, aggiusta pezzo per pezzo un mondo che ha rotto, ma che non funzionava bene neanche prima.

TARTUFO

di Molière - regia Roberto Valerio con (o. a.) Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina, Roberto Valerio e con Massimo Grigò, Irene Pagano, Elisabetta Piccolomini, Roberta Rosignoli, Luca Tanganelli Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale La fortunata produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese, Tartufo di Molière, chiude proprio a Lamporecchio la sua lunga tournée (dopo aver toccato città come Roma, Torino, Genova, Cagliari, Bologna, Trieste, la Svizzera e numerosi teatri anche in Toscana). La stagione di Lamporecchio proseguirà sabato 12 febbraio (ore 21) con Bartleby lo scrivano con Leo Gullotta; sabato 5 marzo (ore 21), Milena Vukotic in A spasso con Daisy; sabato 2 aprile (ore 21), Diamine! il nuovo spettacolo di Maria Cassi con il maestro Leonardo Brizzi al pianoforte.

60^ Stagione Pistoiese di Musica da Camera SALONCINO DELLA MUSICA | Pistoia giovedì 27 gennaio (ore 21)

FRANCESCA DEGO violino

FRANCESCA LEONARDI pianoforte musiche di Rossini, Mario Castelnuovo-Tedesco, Ravel, Ysaÿe, Franck Con Beethoven, per primo, e con il romanticismo in seguito, si cominciò a concepire tecnica strumentale e anima interpretativa come opposti spesso in lotta fra loro. Acclamata in tutto il mondo per l’eleganza e la potenza del suo suono, Francesca Dego, affiancata da Francesca Leonardi al pianoforte, ricomporrà l’originaria armonia fra tecnica ed espressività proponendo un programma di grande impatto.

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Teatro Comunale di Lamporecchio inaugurazione stagione 2022 sabato 15 gennaio (ore 21)


ARTE

Medioevo a Pistoia, protagonista Numerose le importanti iniziative di approfondimento nell’Antico Palazzo dei Vescovi e nella città GIOVEDÌ 13 E 17 GENNAIO ORE 18, Auditorium Antico Palazzo dei Vescovi ORIZZONTI APERTI. Un ciclo di incontri in occasione della mostra Medioevo a Pistoia La rassegna Orizzonti aperti vuole accompagnare il pubblico in un viaggio nell’arte e nella società medievali per scoprire un periodo dinamico e ricco di vicende, spesso ancora avvolto nel mistero. Iconografia, paleografia, storia, e anche cucina e cinema, offrono alcune chiavi di lettura per fare luce e interpretare in modo non convenzionale la società e la cultura di quel momento storico. Giovedì 13 gennaio alle 18, il primo appuntamento del mese è con Andrea de Marchi, professore di Storia dell’arte medievale, Università degli Studi di Firenze, sul tema Il pianto degli Angeli. Interpretazioni di un tema iconografico tra Oriente e Occidente. Giovedì 17 gennaio, sempre alle 18, Don Ugo Feraci, storico dell’arte e responsabile delle comunicazioni sociali della Diocesi di Pistoia, ci parla invece di Niccolò di Tommaso: un pittore tra Firenze, Pistoia e Napoli. SABATO 15 GENNAIO ORE 16.30 Antico Palazzo dei Vescovi VISITA GUIDATA DEL WEEKEND 8 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2022

Visita la mostra Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico in compagnia di parenti e amici e con l’accompagnamento di una guida di Pistoia Musei. Le sculture di Nicola e Giovanni Pisano, antichi dipinti su fondo oro, opere di oreficeria e codici miniati

MERCOLEDÌ 19 GENNAIO ORE 17 Antico Palazzo dei Vescovi RITRATTI PREZIOSI. Per famiglie con bambini dai 3 ai 6 anni

riuniti per la prima volta presso l’Antico Palazzo dei Vescovi che riapre al pubblico dopo il rinnovo dei propri spazi museali. DOMENICA 16 GENNAIO ORE 10.30 Antico Palazzo dei Vescovi CANZONI IN MINIATURA. Per famiglie con bambini dai 7 ai 11 anni Quali sono le canzoni del nostro passato che sono rimaste impresse nel nostro cuore? Come possiamo condividerle e farle apprezzare anche a chi non le ha amate quanto noi? L’arte può aiutarci a raggiungere questo obiettivo? Canzoni in miniatura è l’attività per famiglie che permette di scoprire in modo divertente e accessibile la mostra Medioevo a Pistoia, Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico dando l’opportunità ai partecipanti di condividere una parte di sé con i propri cari.

Quali sono gli ingredienti per realizzare il ritratto perfetto di una persona cara? Non occorre essere dei disegnatori provetti, ma sicuramente è importante essere dei bravi osservatori. Imparare ad osservare chi ci sta accanto ci aiuta anche a riscoprirne il valore. Ritratti preziosi è un laboratorio creativo che permette a adulti e bambini di realizzare il ritratto di un famigliare o di un amico traendo ispirazione dalle opere della mostra Medioevo a Pistoia, Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico e utilizzando tecniche e materiali creativi non convenzionali. SABATO 29 GENNAIO ORE 15 GRAND TOUR DEL MEDIOEVO In collaborazione con la Direzione regionale dei musei della Toscana, Pistoia Musei propone visite guidate che includono la mostra Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico all’Antico Palazzo dei Vescovi e la Chiesa del Tau, sede del ciclo di affreschi trecenteschi di Niccolò di Tommaso e di una serie di capolavori di Marino Marini.

> Per tutte le attività in programma la prenotazione è obbligatoria sul sito pistoiamusei.it


LA MOSTRA

MEDIOEVO A PISTOIA Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico

A cura di Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna, Ada Labriola

Oltre 60 opere tra dipinti, sculture, capolavori di miniatura e oreficeria, sulle tracce della Pistoia medievale per riscoprire il tessuto artistico e culturale di uno dei centri più vivaci del Medioevo europeo. Antico Palazzo dei Vescovi e Museo Civico 27 novembre 2021 – 8 maggio 2022 mercoledì-domenica 10-20, giovedì 10-22, chiuso lunedì e martedì

È online la prima edizione del nuovo bando Ricerca applicata e innovazione aziendale. Il bando è realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo ed eroga contributi per assegni di ricerca della durata di 12 o 24 mesi dell’importo di 25mila euro. Destinatari sono laureati magistrali e l’iniziativa ha come obiettivo favorire il trasferimento di conoscenze e tecnologia dalla ricerca scientifica alle imprese, in particolare per quel che riguarda progetti di ricerca applicata e innovazione industriale. L’idea è sia favorire nuovi prodotti e servizi sia aiutare a migliorare quelli esistenti contribuendo a rendere più competitive le imprese del territorio pistoiese. Il bando è dedicato a imprese, consorzi e associazioni temporanee di imprese della provincia di Pistoia per progetti in partnership con università o altri centri di ricerca. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate all’indirizzo pec interventi@hssure.com entro le ore 17 del 20 gennaio 2022. Info: interventi@fondazionecrpt.it – www.fondazionecrpt.it

È online il bando Sì … Geniale! La scienza ti fa volare, rivolto a tutte le scuole della provincia di Pistoia per progettare e realizzare un prodotto d’ingegno dedicato all’intelligenza, alla bellezza e all’utilità della scienza. Quest’anno il concorso si arricchisce di due nuove sezioni: una, in collaborazione con Pistoia Musei, dedicata all’arte e alla mostra Medioevo a Pistoia, l’altra dedicata alla cura e salvaguardia dell’ambiente, in collaborazione con Gea. Sì … Geniale!, alla quarta edizione, è un progetto che coinvolge studenti e insegnanti delle scuole dall’infanzia alle secondarie di secondo grado e ha la finalità di trasmettere a chi studia un’immagine “amichevole” della scienza, dell’arte e della natura, costruendo con queste un rapporto positivo. La scadenza per segnalare la partecipazione è il 31 gennaio 2022. Info: interventi@fondazionecrpt.it – www.fondazionecrpt.it

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INFO: pistoiamusei.it – 0573 974267 – info@pistoiamusei.it


NATURA

GIARDINO ZOOLOGICO DI PISTOIA

Un “duca” da salvare Ci sono grandi storie che iniziano per volontà di poche persone animate da passione e capaci di sognare in grande. Quella del Langur duca dal collo rosso e del suo “regno” è una di queste.

Testo a cura di Eleonora Angelini

Una delle principali funzioni di un giardino zoologico è coinvolgere le persone nel prendersi cura della Natura e far comprendere come tutto sia connesso: proteggere la Natura equivale a proteggere noi stessi che ne facciamo parte in modo intrinseco. E’ difficile dare valore a ciò che non conosciamo e impegnarsi in azioni per la difesa di luoghi così tanto lontani che sembrano astratti. E’ proprio qui la forza di un giardino zoologico: creare connessioni tra i mondi, le persone, i luoghi per far crescere il sentimento di appartenenza. Difendere un lembo di foresta lontana migliaia di chilometri è compito di tutti noi, ma per dare concretezza a questo sentimento è necessario mettersi in ascolto della storia che si cela dietro al luogo.

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Dobbiamo andare davvero lontano per raccogliere la storia del Langur duca dal collo rosso, (Pygathrix nemaeus) una meravigliosa scimmia che vive nella foresta pluviale di Son Tra, in Vietnam. Son Tra è arrivata intatta fino a noi grazie al fatto che è stata una base militare strategica per la presenza di

un importante sistema radar, oggi soppiantato dalle moderne tecnologie. Persa la sua inviolabilità, segnata dall’invalicabile rettilineo confine della recinzione militare, Son Tra è insidiata dall’industria turistica di massa che vorrebbe costruirvi alberghi e resort. La sua peculiarità è negli alberi e animali unici al mondo e tra questi il Langur duca dal collo rosso, scimmia sconosciuta ai più, incredibilmente bella per colori e forme. Sembra un folletto dei boschi con i grandi occhi, la “barba” bianca e il collo rosso, lo stesso rosso delle gambe, che appaiono avvolte in “leggings” bicolore. I langur vivono in piccoli gruppi familiari e passano le giornate mangiando foglie arrampicati sugli alberi tra cui si muovono con abilità grazie alla coda che fa da bilanciere. Le principali cause di diminuzione di questa specie, oggi classificata come ad alto rischio di estinzione dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature), è la caccia sia per la carne che per il commercio come animale da compagnia.

Nel 2006 quattro ricercatori hanno fondato la GreenViet, un’associazione non governativa che ha come mission la tutela della biodiversità vietnamita con particolare attenzione per i Langur dal collo rosso; da allora il gruppo è cresciuto e accoglie sempre più partner e sostenitori. Il loro impegno si snoda con attività di monitoraggio della fauna vietnamita, ricerca etologica, educazione e coinvolgimento delle popolazioni locali nelle azioni di salvaguardia della foresta e la messa a dimora di alberi per collegare aree di foresta frammentate dall’uomo. La foresta pluviale di Son Tra è uno dei luoghi più ricchi di biodiversità e attraversarla per conoscerne profumi e suoni può essere un modo per salvarla dall’estinzione. Da questa idea è nato un progetto adottato all’interno di un accordo siglato due anni fa tra la GreenViet, l’ A.R.C.A (Animal Research Conservation in Action), il Parco Natura Viva (Bussolengo), Zoom Torino e il Giardino Zoologico di Pistoia.


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INIZIATIVE

PIANTARE ALBERI Alla parola giardino zoologico tutti associano facilmente la presenza di animali ma per essere un “giardino” occorrono anche migliaia di piante che hanno bisogno di cura e passione per crescere e integrarsi nel panorama. Il Giardino Zoologico di Pistoia ha compiuto 52 anni dalla fondazione ed è oggi un parco con alberature importanti grazie alla lungimiranza di chi sin dall’inizio si è impegnato nella costante messa a dimora di alberi e piante. Il fondatore del Parco, Raffaello Galardini (nella foto) ha trasmesso al nipote Paolo Cavicchio, attuale direttore del Parco, la sua grande passione per le piante e, grazie a questo, la tradizione continua. Ogni anno vengono messe a dimora circa 20 nuove piante di alto fusto e decine di arbusti per incrementare il patrimonio verde e rendere sempre più accogliente il Parco in

ogni stagione. Economicamente impegnativa è anche l’opera di gestione delle piante già in essere per un costo annuo di oltre € 50.000. L’impegno è ricompensato dai risultati: lo scorso autunno il foliage è stato spettacolare, complice anche le favorevoli condizioni meteo e, ora che le piante sono a riposo, progettiamo nuovi allestimenti fioriti per la primavera. E’ del 2021 il progetto dedicato agli animali impollinatori: le piante messe a dimora la scorsa primavera daranno i loro fiori più belli con l’arrivo della prossima bella stagione. La fioritura sarà occasione per raccontare la storia meravigliosa e complessa della vita dei “Pollinators”, creature che con il loro instancabile lavoro permettono a tutti noi di godere della presenza di tantissime piante intorno a noi. Un antico adagio cinese dice: “il miglior momento per piantare un albero era vent’anni fa; il secondo miglior momento è ora” Grazie a Raffaello e Paolo oggi godiamo di un giardino “maturo”, utile per creare benessere agli animali e a tutti coloro che scelgono di venire a trovarci.

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Il progetto pone le sue basi sul fatto che tutti noi tendiamo a proteggere ciò che conosciamo e di cui ci innamoriamo; il team di GreenViet organizza visite guidate in foresta denominate “Love Son Tra Journey” per permettere alle popolazioni locali di incontrare i Langur e riportare a casa l’emozione della bellezza. Ad una di queste spedizioni ha partecipato il Dr Cesare Avesani Zaborra, Direttore del Parco Natura Viva. (sue le foto che vedete). Si è innamorato del progetto e ha contagiato anche noi. Il lavoro dietro le quinte, dietro ciò che appare del Parco ai visitatori, è complesso e richiede di saper costruire reti di collaborazione: spesso gli zoo si consorziano per portare avanti azioni di conservazione in Natura che altrimenti avrebbero poca forza. E’ proprio il lavoro in rete che permette di raggiungere obiettivi ambiziosi ma non dobbiamo dimenticare che tra i principali partner di questi progetti ci sono i visitatori, soprattutto nel caso degli zoo italiani che non ricevono finanziamenti pubblici. Il progetto, dopo aver avuto una battuta di arresto a causa della pandemia, torna oggi ad aver bisogno di finanziamento e il nostro Parco può far fronte alle richieste grazie alla calorosa partecipazione dei nostri visitatori all’iniziativa “Adotta una specie”. Le adozioni di specie ospitate nel Giardino Zoologico permettono di sostenere economicamente i progetti di conservazione anche di specie che non sono presenti nel Parco, ma che urlano forte il loro bisogno di aiuto, come accade anche per il Langur duca. Se esiste una possibilità di salvare dall’estinzione l’ultimo “duca” e il suo regno lo dobbiamo proprio al progetto della GreenViet che oggi più che mai va sostenuta con forza. Vuoi partecipare? Visita il sito zoodipistoia.it per avere tutte le informazioni su Adotta una specie.


In collaborazione con

Testo a cura di Musei Civici

www.musei.comune.pistoia.it

#NATIVI100

In corso a Palazzo Fabroni fino al 5 giugno 2022 la mostra dedicata a Gualtiero Nativi, curata da Giovanna Uzzani, nel centenario della nascita del pittore pistoiese

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È aperta al pubblico dal 19 dicembre scorso a Palazzo Fabroni la mostra #NATIVI100, a cura di Giovanna Uzzani. Promossa e realizzata dal Comune di Pistoia/Musei Civici, in collaborazione con la Fondazione Giovanni Michelucci, Tempo Reale, l’associazione Eletto Arte e l’Archivio Nativi, e inserita nella programmazione espositiva di Palazzo Fabroni, la rassegna celebra il centenario della nascita del pittore pistoiese Gualtiero Nativi (Pistoia, 1921 – Greve in Chianti, 1999), riconosciuto maestro dell’astrattismo italiano del secondo Novecento, la cui figura viene così restituita al contesto delle migliori ricerche artistiche condotte negli anni della sua esistenza. L’hashtag del titolo, tratto dal linguaggio dei social, è introdotto

quale segno di aggregazione di interessi e allude sia alla ricorrenza del centenario che alla scelta di esporre in Palazzo Fabroni cento opere, per raccontare una vicenda che, dalle pitture giovanili degli anni quaranta giunge a quelle estreme, con uno sguardo alla scultura. La rassegna, infatti, costituirà anche l’occasione per mostrare al pubblico l’intero nucleo di dipinti che Nativi donò a Pistoia nel 1982: sette sono permanentemente esposti al pubblico nella sala dedicata all’artista al primo piano del museo; gli altri verranno allestiti a rotazione durante i mesi di apertura dell’esposizione. Nelle sale del secondo piano il percorso espositivo segue, secondo una time-line cronologica, l’evoluzione della ricerca artistica di Nativi attraverso i decenni, dalle pitture giovanili degli anni Quaranta a quelle estreme degli

Courtesy Archivio Gualtiero Nativi

Courtesy Archivio Gualtiero Nativi

MUSEI

MOSTRE

anni Novanta del secolo scorso, con uno sguardo rivolto anche alla scultura e con divagazioni che consentono di mettere a fuoco i temi prediletti. Il ricco e documentato catalogo della mostra, a cura di Giovanna Uzzani e edito da Gli Ori, si configura come un’ampia e aggiornata monografia dedicata all’artista, di cui un saggio di Alessandro Masetti indaga il confronto stimolante con la ricerca di Michelucci nell’esperienza progettuale del fiorentino Caffè Donnini. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole, la mostra approfondisce il rapporto intenso del pittore con l’architetto pistoiese, maestro carismatico ed amico, al quale Nativi


Courtesy Archivio Gualtiero Nativi

Palazzo Fabroni Sala Nativi_Foto Domingie

deve la capacità di interpretare modernamente la decorazione pittorica nello spazio pubblico in ambienti fiorentini, purtroppo oggi perduti, quali la Saletta del Caffè Donnini (1949); mentre il clima di ricerca della seconda metà del Novecento è evocato in mostra attraverso l’allestimento di due installazioni sonore, a cura di Tempo Reale, realizzate nell’ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea2021: la prima diffonde la voce di Nativi intorno all’Autoritratto giovanile, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi; la seconda, con musiche di Vittorio Gelmetti composte nel 1960, rimanda all’interesse di Nativi per l’indagine sonora. Dalla passerella al secondo piano di Palazzo Fabroni, che collega fra loro le

due ali dell’edificio di via Sant’Andrea, in cui, sala dopo sala, si svolge il percorso espositivo su Nativi, è visibile a distanza ravvicinata l’inedito fregio in pittura di smalti su metallo, scelto come immagine della mostra, che l’artista realizzò fra il 1957 e il 1958 per il bancone del bar del Centro Tecnico Federale FIGC di Coverciano. Collocato su una delle pareti del sottostante salone centrale a doppio volume, al primo piano del palazzo, in ‘dialogo’ con l’intervento in nerofumo di Claudio Parmiggiani sulle altre pareti, esso svolge al contempo funzione di ideale collegamento della mostra con la sala dedicata proprio a Nativi nella collezione permanente del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia. Rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 5 giugno 2022.

a cura di Giovanna Uzzani Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni Pistoia, via Sant’Andrea 18 19 dicembre 2021 / 5 giugno 2022 Orari: dal martedì al venerdì ore 10.00 / 14.00; sabato, domenica e festivi ore 10.00 / 18.00; chiuso il lunedì Biglietti: € 3.50 (intero), € 2.00 (ridotto), gratuito per gli aventi diritto, comprensivi della visita alla collezione permanente di Palazzo Fabroni; possibilità di biglietti cumulativi con gli altri Musei Civici di Pistoia (Museo Civico d’arte antica in Palazzo Comunale e Museo dello Spedale del Ceppo). Informazioni Palazzo Fabroni 0573 371817 musei.comune.pistoia.it Facebook: @museicivicipistoia @palazzofabroni Courtesy Archivio Gualtiero Nativi

DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2022 | 13

#NATIVI100


CULTURA

RIVISTE

Torna la rivista “Ombrone” Presentato “Il tempo degli animali”, numero monografico della rivista ideata e curata dall’artista Paolo Tesi

Venerdì 17 dicembre alle ore 17 nell’auditorium Terzani della biblioteca San Giorgio è stato presentato “Il tempo degli animali” di Carlo Grande, numero monografico della rivista “Ombrone”. Insieme all’autore sono intervenuti il giornalista Pietro Iozzelli, già caporedattore dell’edizione fiorentina del quotidiano “La Repubblica” e l’artista Paolo Tesi, ideatore e curatore di “Ombrone”.

Il numero della rivista – 600 copie numerate su carta velata avorio realizzata dalla Antica Cartiera Magnani di Pescia – uscito in due fascicoli dopo dieci anni di interruzione della pubblicazione, contiene trentuno articoli di Carlo Grande pubblicati su “La Stampa” fra l’8 dicembre 2009 e il 31 agosto 2021 nella rubrica settimanale “I tempi degli animali”, poi intitolata “Animalia”, ed è arricchito dalle illustrazioni di Gloria Iozzelli. Nel descrivere la genesi dei fascicoli Paolo Tesi racconta di come per lui fosse un appuntamento fisso la lettura della rubrica di Carlo Grande, ogni martedì, sul quotidiano torinese, e di come avesse già in progetto la pubblicazione di una selezione degli articoli nel 2012. Progetto che non ha realizzato a causa dell’interruzione della pubblicazione di “Ombrone” e che ha ripreso quando ha deciso di dare alle stampe, dopo dieci anni di silenzio, un nuovo numero della rivista, proprio nel momento in cui la rubrica di Grande è stata interrotta. I due fascicoli di “Ombrone” possono dunque essere considerati un tributo all’autore e un suo commiato dai lettori che per tanti anni lo hanno seguito sulle pagine de La Stampa.

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Dopo 10 anni Ombrone redit con la stessa carta che giace in magazzino, lo stesso formato, lo stesso carattere tipografico garamond, lo stesso intento, ricordando Sergio Vivaldi Carlo Grande, nato a Torino nel 1957, è scrittore, giornalista e sceneggiatore. Scrive su varie testate, da “D. La Repubblica delle donne” a “Diario” a “L’indice”, occupandosi di cultura, ambiente ed ecologia. Già direttore responsabile della rivista di Italia nostra, la prima associazione ambientalista nata in Italia, collabora con la Scuola Holden.


AGLIANA

Al via la nuova stagione del Teatro Moderno

Un cartellone di sei spettacoli da gennaio ad aprile che nasce, come sempre, dalla collaborazione tra Fondazione Toscana Spettacolo onlus e l’amministrazione comunale. Ma verità di che? Verità della condizione esistenziale della protagonista? Verità della condizione sociale del sottoproletariato napoletano? Verità pirandelliana dell’ambiguità del linguaggio e della comunicazione umana? Il secondo appuntamento è con Amanda Sandrelli e LISISTRATA, che ci guarda dal lontano 411 a.c., anno del suo debutto nel teatro

di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e scuote la testa sconsolata di fronte alle tragedie, alle miserie, ai disastri provocati da quella stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che sono tutti sostantivi femminili, come la guerra che da questi viene immancabilmente generata. Arca Azzurra e Ugo Chiti si cimentano con il testo classico Lisistrata in chiave contemporanea, ma rispettosa dell’originale. Amanda Sandrelli è la protagonista perfetta per questa commedia di Aristofane, che - attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove si ride molto - ci fa scoprire, in maniera paradossale e insieme umanissima, senza falso pudore e con continui doppi sensi, i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Orari biglietteria dalla prossima settimana: giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30 sabato dalle 10 alle 12.30. Maggiori informazioni sul sito www.teatroilmoderno.it

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DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2022 | 15

Gennaro Cannavacciuolo, Amanda Sandrelli, Leo Gullotta, Milena Vukotic, Gaia Nanni, Lorenzo Baglioni porteranno in scena monologhi tragicomici, testi letterari come Herman Melville, show tra web e comunicazione, storie di donne e dei loro vissuti, classici come Lisistrata in chiave contemporanea. I primi due appuntamenti sono previsti per sabato 22 gennaio e sabato 4 febbraio. Si parte con LE TRE VERITÀ DI CESIRA di Manlio Santanelli con Gennaro Cannavacciuolo: un monologo comico nel quale la protagonista - una venditrice di limonate nei vicoli della Napoli dei quartieri spagnoli - racconta a uso e consumo di un supposto cameraman del telegiornale tre diverse versioni a giustificazione della presenza di un folto paio di virilissimi baffi sul suo “corpo di donna, femminile”. Tre racconti decisamente surreali, dove la comicità vira spesso verso il grottesco, aprendo squarci amari sulla verità...


In collaborazione con

GIALLO PISTOIA

INTERVISTA

A tu per tu con Lucia Focarelli Continuano le interessanti interviste di Giuseppe Previti che su questo numero incontra per noi la scrittrice pistoiese Lucia Focarelli seduzione del silenzio” Ed.La Monica press, ed infine il giallo: “L’orologio russo”, da poco pubblicato e presentato.

Ciao Lucia e grazie per il tuo tempo. Puoi raccontare ai nostri lettori come e perché sei diventata scrittore di genere ? Ho iniziato da qualche anno con qualche racconto, ultimamente con un romanzo giallo: “L’orologio russo” Ed. Effigi. Ho sempre amato il genere “giallo” soprattutto in gioventù.

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Quando hai cominciato a scrivere? Scrivo da sempre, da quando andavo a scuola e pubblicavo su qualche giornale di studenti. La scrittura vera e propria con pubblicazione è iniziata tardi con un libro di poesie “La Treggiaia” che vinse il Premio del Ceppo nel 1999 nella sezione nuove proposte, è proseguita con un libro di racconti al femminile: “I piedi lontani”, un nuovo libro di poesie “La lavandaia d’oltrarno” Ed. Atelier, in seguito “La milite ignoto” Ed. Atelier, la pubblicazione di un diario: “Il cammino, ovvero la magnifica

Quando cominci a scrivere un romanzo o un racconto hai già tutta la storia a mente o la elabori strada facendo? La elaboro cammin facendo, in mente ho soltanto il fatto del quale voglio parlare ma la storia vera è propria cresce da sola, si “crea” da sola, ogni personaggio si muove e si racconta interagendo con gli altri intorno alla storia principale dando sostanza, sostegno e sfumature al racconto. Bisogna saper ascoltare quello che ciascuno dice, poi io procedo in una specie di trance durante la quale il fatto, per esempio un delitto, troverà un perché e un percome. Dove trovi l’ispirazione per le tue storie? Può essere in un oggetto, in un fatto di cronaca, in un personaggio della vita reale che ha caratteristiche particolari … dalle mie simpatie, dal disprezzo per qualcuno. Ho esercitato come Assistente Sociale e Psicologa per molti anni ed ho un bagaglio di “tipi” umani che invidio a me stessa. Quali sono i tuoi generi e i tuoi autori preferiti? Mi piace leggere di tutto, senza distinzione di generi e di autori (anche minori, anche sconosciuti, qualche straniero), in ogni libro c’è una storia e un’anima, quella mi piace, basta che sia raccontata in un buon italiano, ma sicuramente più di ogni altro amo Oriana Fallaci, il suo stile, il suo italiano perfetto, il suo

modo essenziale, scorrevole, puntuale e ricco di sensibilità umana, un talento straordinario. Esiste un libro che vorresti aver scritto? Sicuramente “Un cappello pieno di ciliege” della Fallaci, un libro che comprende tutti i generi di letteratura: avventura, giallo, saga familiare, mistero, poesia … Quanto c’è di personale nelle tue storie? Ogni storia è me: quella conosciuta e/o quella sconosciuta a me e agli altri. Ogni pensiero dei personaggi è il mio, pensato precedentemente in circostanze simili, oppure in momenti di vita reali, oppure interagendo con gli altri personaggi del racconto, e ancora nelle riflessioni, nei sogni. Niente si inventa quando si scrive se non la storia che comunque è un puzzle di cui si sistemano i pezzi. Soprattutto nel genere “giallo”. Fantasia, personaggi con le loro caratteristiche, luoghi e circostanze, giocano fra loro un grande gioco fatto di interazioni, di empatie, di variazioni, di affermazioni personali, di emozioni, di sentimenti. Lo scrittore tiene i fili dei teatranti e li muove per creare la storia, uno spettacolo di pura invenzione ma, certamente, credibilmente reale. Quali sono secondo te le caratteristiche che devono avere un tuo racconto o un tuo romanzo? Prima di tutto deve essere scritto in ottimo italiano e deve risultare gradevolmente leggibile. Non è facile, sono molti i romanzi scritti con stili


Tutta la Toscana in un break. ferraginosi e con l’intento scoperto di fare colpo forzando le storie soprattutto nei particolari. Ci sono scrittori che impiegano diverse pagine per esprimere un unico concetto, a volte anche poco essenziale. La logorrea nella scrittura non è certo di mio piacimento. Difficile dire quali caratteristiche devono avere i miei racconti, ogni scrittore ha il suo stile, io ho il mio, sono gli altri che devono dire se è gradevole, se piace oppure no, ma certo vorrei che somigliasse a quello della Fallaci, la quale del libro sopracitato riesce a scrivere circa mille pagine senza mai essere logorroica. Non è sempre la lunghezza del testo che rende un libro pesante, è quando si scrivono quaranta pagine per dire qualcosa che può essere scritta in una sola pagina. Hai scritto qualcosa in questo periodo di pandemia? Sì, l’ultimo romanzo: “L’orologio russo” ha occupato il mio tempo nell’anno 2020. Mi ha fatto compagnia, non mi ha fatto sentire il peso dell’isolamento, della carenza dei rapporti umani, della impossibilità di frequentare luoghi di incontro e di cultura. Quali sono i tuoi progetti futuri? Certo, continuare a scrivere, magari continuare con le storie del Maresciallo Barnaba Gualtieri iniziate con “L’orologio russo”, mi sono appassionata al personaggio e a tutti i “ragazzi” che fanno parte della sua squadra. L’ambiente della Caserma, dei Carabinieri, mi è familiare avendo vissuto per 20 anni proprio in questi ambienti perché figlia di Maresciallo. O forse scriverò qualcosa di completamente diverso, chissà!? Forse ancora per il teatro, ho già scritto la biografia di 2 artiste, potrei completare la trilogia. E un’idea che ho da tempo.

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Lucia Focarelli Bugiani, nata in Sardegna 79 anni fa. Laureata in Servizi Sociali e in Psicologia. Sposata con un figlio. Ho lavorato, prima come Assistente Sociale e poi come psicologa per 20 anni. Per motivi familiari ha dovuto cessare il lavoro dedicandosi, nel poco tempo libero, alla pittura, alla musica, al teatro e alla scrittura. Finita l’emergenza familiare nel ’92, ha realizzato scenografie per il teatro, recitato e scritto l’opera teatrale “Artemisia” andata in scena al Manzoni, al Bolognini e in altri teatri e tenuto un Laboratorio di Arti Sceniche per bambini per 10 anni. Recentemente ha scritto un’altra opera per il teatro che spera di portare presto in scena. Lasciata la pittura e la musica attualmente si dedica prevalentemente alla scrittura.

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DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2022 | 17

BIOGRAFIA D’AUTORE


In collaborazione con

BIBLIOTECA

MOSTRE

Divine lettere Fino al 15 gennaio visitabile nell’atrio della Biblioteca la mostra di Filippo Giaconi e Edoardo Salvi

Si conclude alla Biblioteca San Giorgio il viaggio di “Divine Lettere”, la versione tipografica illustrata dell’Inferno di Dante realizzata da Edoardo Salvi e Filippo Giaconi. La mostra chiude infatti in Biblioteca il proprio pellegrinare nell’anno dei settecento anni dalla morte di Dante – dopo essere stata ospitata alla Fondazione Vivarelli di Pistoia, al Museo Nazionale di Casa

Giusti a Monsummano Terme, al Castello di Buggiano e all’Istituto di Formazione VHSRT di Reutlingen (Baviera) in Germania. Si tratta di un esperimento del tutto originale, nato dalla collaborazione di un tipografo con un disegnatore, in cui l’intera cantica viene inscritta nelle sette lettere capitali che compongono la parola “Inferno”. Le stesse lettere – al cui interno si possono leggere distintamente i trentaquattro

EURODESK 18 | DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2022

IL PUNTO DI INCONTRO DEI GIOVANI CON L’EUROPA Eurodesk è la rete istituita dall’Unione Europea per rendere realizzabile la mobilità educativa per l’apprendimento dei giovani prevista nella nuova generazione dei programmi europei del settennato 2021-2027. In Italia, la rete nazionale opera per implementare i quattro cardini (promuovere, informare, orientare

e progettare) della sfida da vincere (a tutti i livelli) per incrementare la partecipazione attiva dei giovani nella società e la loro migliore occupabilità nel mercato del lavoro. Il Punto Eurodesk, allestito a Pistoia presso la biblioteca San Giorgio, si inserisce all’interno delle politiche giovanili del Comune di Pistoia.

canti, forzati in un flusso continuo dal primo all’ultimo – specchiate verso il basso, fanno da contorno ai disegni che illustrano alcuni degli episodi descritti nei testi sovrastanti. Tutto ciò trasferito su pannelli larghi 90 centimetri e alti due metri, per un’esperienza visiva decisamente particolare.

www.sangiorgio.comune.pistoia.it Il servizio mira ad offrire ai giovani importanti opportunità di tirocinio, studio, lavoro, volontariato e accesso ai finanziamenti. Il Punto - gestito dagli operatori specializzati delle società cooperative Pantagruel, Saperi Aperti, Arkè - è aperto nell’atrio della biblioteca San Giorgio il martedì dalle 15 alle 19 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per informazioni e prenotazioni, è possibile chiamare, in questi orari, al numero telefonico 0573 371 431. Per accedere è necessario essere in possesso di green pass


SAN GIORGIO RAGAZZI LE ATTIVITÀ DI GENNAIO

Sabato 15 gennaio, ore 16.00 – Auditorium Tiziano Terzani Presentazione del libro “Storia di Luis Sepúlveda e del suo gatto Zorba” di Ilide Carmignani (Salani 2021) Il libro, rivolto ai bambini delle scuole elementari e medie, illustra la vita del grande scrittore cileno Luis Sepúlveda, la sua lotta contro la tirannia del generale Pinochet e il suo esilio presso gli Indios Shuar.Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Sabato 15 gennaio, dalle ore 16.30 – San Giorgio Ragazzi Play Saturday a cura dell’Associazione Astèria Gioghi da tavolo per bambini dagli 8 anni in su e per adulti. Due turni: 16.30-17.30 e 17.30-18.30. Massimo 9 partecipanti per turno. Per partecipare occorre prenotarsi, inviando una mail a: sangiorgio@comune.pistoia.it, indicando il turno scelto

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Sabato 29 gennaio, ore 16.30 – San Giorgio Ragazzi Lettura animata del libro “La bambina di vetro” di Beatrice Alemagna e attività laboratoriale a cura dell’Associazione culturale Quiproquo Per bambini da 8 a 10 anni. Massimo 6 partecipanti. Per partecipare occorre prenotarsi, inviando una mail a: sangiorgio@comune.pistoia.it Assistenza tecnica e fornitura di materiali di consumo e cancelleria

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IL PIÙ PRESTATO

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Ragazze smarrite: un’avventura del commissario Bordelli

Vecchie conoscenze

Tra I più prestati segnaliamo RAGAZZE SMARRITE di Marco Vichi. Firenze, marzo 1970: al commissario Bordelli manca poco più di una settimana alla pensione, e ancora non riesce a immaginare come si sentirà. Si augura che in questi giorni non avvengano altri omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero non risolto, ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si trova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, in località Passo dei Pecorai, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento d’identità, nessun testimone, nulla di nulla. Si avvicina il due di aprile, il suo sessantesimo compleanno, dunque il suo ultimo giorno di lavoro, e il commissario comincia a temere che quel delitto, dietro il quale sembra nascondersi qualcosa di disgustoso, resti impunito. Il tempo passa, e non emerge niente che aiuti l’indagine. Bordelli è sempre più amareggiato, non può sopportare che i colpevoli restino in libertà, e nonostante tutto giura a se stesso di trovarli...

Tra i libri più richiesti VECCHIE CONOSCENZE, di Antonio Manzini. Schiavone non ci crede. Tutti gli elementi indicano un solo colpevole: movente, tempi, luogo, tracce materiali e informatiche, psicologia. Ma lui non ci crede a pelle. «L’archeologa, Sara, ha detto che nei miei occhi non vede niente. Di solito è la stessa impressione che ho quando guardo un omicida». E invece negli occhi del sospettato numero uno qualcosa ha visto: «Paura». È morta nel suo appartamento Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante. Unici indizi una «J» ripetuta nella sua agenda, e una striscia pallida attorno a un dito, segno di un anello sempre portato e rimosso a freddo dal cadavere. Sui settant’anni, una casa piena di libri, di cui molti antichi e di valore, un nome celebre a livello internazionale nel suo campo accademico, storica dell’arte specialista in Leonardo da Vinci. Un Rocco Schiavone forse più solo, ma a momenti autocritico, che si sorprende quasi quasi a pentirsi della propria scorza di durezza: forse perché aleggia dappertutto un’invitante allusione alla forza emancipatrice dell’amore. Amore di qualunque tipo.

Autore: Antonio Manzini Casa Editrice: Sellerio, 2021 Pagine 407 Allestimento sale riunioni, videoconferenze e installazioni multimediali

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Autore: Marco Vichi Casa Editrice: Guanda, ©2021 Pagine: 358


PISTOIA COM’ERA

PISTOIA COM’ERA - (Seconda parte)

“Un fiore con petali di case”: la Porta al Borgo con il suo operoso sobborgo. Quando il Comune di Pistoia, diviso tra Comunelli e Cortine, trovò la sua unità territoriale

Testo di Emiliano Nappini

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dopo la metà dell’Ottocento, la loro villa di gusto neogotico in linea con le mode di quei tempi (4). Da qui partivano le grandi strade rotabili per la montagna, quella per Modena aperta nel 1781 e quella per Bologna, completata nel 1847. La costruzione del bastione modificò completamente l’assetto della zona e la sua Porta, probabilmente, fu spostata poco più a sud rispetto a dove doveva trovarsi in origine, ossia al culmine della attuale via delle Pentole, che appare quindi oggi inspiegabilmente troncata e declassata a chiassetto esclusivo delle abitazioni che vi insistono, rispetto alla naturale prosecuzione di via Porta al Borgo fino all’uscita delle 4 mura. La nuova Porta fu abbellita da un grande stemma mediceo fatto Pistoia, come correttamente apporre dal Granduca Ferdinando evidenziato da Giuliano Beneforti, II a seguito del restauro dei danni ha da sempre una struttura provocati dall’assalto alla Città del urbanistica stellare, caratterizzata 1643 ad opera delle truppe pontificie dal centro urbano e dalle propaggini di Papa Urbano VIII. sviluppatesi intorno, soprattutto, alle Il vecchio agglomerato che si apriva Porte al Borgo, Lucchese e Carratica, secondo un evidente schema radiale. La terza cerchia muraria, iniziata subito dopo l’assedio della Città del 1305 (conclusosi nel 1306), fu portata a compimento poco dopo la metà del XIV secolo e nel Cinquecento, nelle vicinanze delle sue Porte, furono edificati i quattro rispettivi bastioni a difesa. Non fa eccezione Porta al Borgo, che disponeva del baluardo di nordovest, il più imponente e complesso dell’intera Città dopo la Fortezza di Santa Barbara, poi divenuto di proprietà dei commercianti svizzeri Thyrion, che qui realizzarono, 2 3

subito fuori dalla porta è rimasto sostanzialmente immutato fino ai nostri giorni e, voltata via Modenese (oggi Dalmazia) in direzione Capostrada, il sobborgo, unitamente alla sua via che lo collega alla Piazza Mazzini, si rivela, secondo le vecchie immagini, come assai vivace e spesso addirittura freneticamente operoso. Ci racconta Vittorio Baracchi che “all’epoca, più che una strada, via di Porta al Borgo era una musica, una poesia, un fiore con petali di case, piena di rumori e di voci che solo le ore del sonno riuscivano a ingoiare”. E senza dubbio, così sarebbe apparso quel bell’angolo di Città al nostro viaggiatore della fine del primo Ventennio del Novecento: la meraviglia di vedere concentrate, ancorché fuori dalle mura cittadine, così tante attività commerciali ed artigiane, non avrebbe potuto non destare stupore e accoglienza casalinga al tempo stesso. Sotto le elegantissime loggette, belle come un ricamo, l’ospitalità era

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A cura di

garantita dall’omonima trattoria. Ma non mancavano, tra le varie attività, il banco del lotto, la ditta di coloniali, dei famosi confetti di Pistoia e cioccolata di Domenico Tonelli, la conceria di Carlo Carli e figlio, le botteghe dei cuoiai e calzolai Bindo Bartoletti e di A. e F. Menici, la drogheria di Cesare Bonacchi, il forno di Giovacchino Gasparri, la rivendita di legname di Luigi Vecchi, alcuni medici veterinari, i produttori e rivenditori di olii commestibili Vecchi & C. e Quinto Traversari, il pastificio di Gustavo Iacomelli, il Caffè “Le Bande” di Giuseppe Fredianelli detto “Peppone”, componente di peso (in tutti i sensi) della allora pluripremiata banda musicale di Porta al Borgo e Capostrada (oggi banda Borgognoni), la premiata ditta di pesi e misure di Giulio Lapi, il floricoltore Torello Fedi & figli e il famoso orticoltore Giannino Giannini, che al tempo veniva reclamizzato negli annuari nazionali quale “una delle più importanti ditte specializzate nella produzione di alberi da frutto delle più accreditate varietà per impianti industriali, di piante ornamentali sempreverdi e a foglia caduca per giardini, parchi, viali, siepi, etc.” e un’altra trattoria ancora, la “Trattoria di Aniceto”, poi nel 1930 ridenominata “Trattoria Autotreni” che vedrà tra i suoi ospiti fissi, oltre a numerosi artisti di buon NOTE ALLE IMMAGINI: (4): Il bastione di Porta al Borgo al tempo della proprietà Thyrion, con la loro villa che domina il bastione. Cartolina viaggiata per San Lazzaro di Savena (BO) il 23/08/1903. Ed. G. Modiano e Co. – Milano 6301. Collezione Emiliano Nappini. (5): La via di Porta al Borgo nella sua parte iniziale, da piazza Mazzini verso la Porta. Cartolina non viaggiata,

livello da tutta Italia, anche il popolare e indimenticato poeta estemporaneo pistoiese Remo Cerini e l’artista locale Fernando Melani. Ma l’attenzione e soprattutto la gola del nostro viaggiatore non avrebbe potuto che condurlo alla drogheria svizzera dei grigionesi Fratelli Pult, rivenditori anche di liquori ma, conformemente alla loro tradizione, anche mastri cioccolatai e gelatai: una buona cioccolata calda, a quel punto, avrebbe rappresentato il giusto premio per quella lunga scarpinata. I Pult arrivarono in Toscana alla fine dell’Ottocento e aprirono drogherie, pasticcerie e caffè a Firenze, Pescia e Lucca, oltre che a Pistoia. Curiosamente figuravano anche quali rivenditori, come evidenziato nelle guide dell’epoca del Touring Club, di un prodotto che oggi mai ci sogneremmo di trovare da un droghiere (o in una mesticheria), ma che allora era la regola trovare in rivendita in questo genere di attività: il carburante in lattina! Finita la sua consumazione, il nostro viaggiatore sarebbe tornato verso il centro storico cittadino, passando dalla via di Porta al Borgo che lo avrebbe quindi ricondotto verso la Piazza Mazzini (5) (6), ancora una volta abbracciato da varie attività artigianali che avrebbero continuato a dargli la sensazione, già più volte provata, di una Città che non lo avrebbe mai fatto sentire abbandonato. ed. Cart. e Libr. Pagnini – Pistoia 17299. Collezione Emiliano Nappini. (6): La via di Porta al Borgo ripresa all’altezza dell’imbocco di via delle Pentole, verso piazza mazzini. Cartolina viaggiata per Santa Lucia di Uzzano (PT) il 29/09/1937. 31965 Borselli Ubaldo Editore – Pistoia. Collezione Emiliano Nappini.

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SOLIDARIETÀ

LO SPORTELLO ANNA MARIA MARINO

Una bella realtà a fianco delle vittime di tutte le forme di violenza Lo sportello Anna Maria Marino, associazione no profit costituita nell’Ottobre 2015, ha come socie fondatrici donne di nazionalità italiana, araba, cinese e peruviana; l’associazione appartiene al terzo settore ed è già protagonista di un’attività rilevante e in continua crescita nel comprensorio pratese, nella piana pistoiese e in Val di Nievole. Attualmente conta su 280 iscritti regolari. L’ Avvocato pistoiese Consuelo Cecconi è il presidente, mentre il Giudice Dott.sa Jacqueline Monica Magi attualmente Consigliere presso la Corte di Appello di Torino ricopre la carica di Presidente Onorario. L’associazione ha istituito centri di ascolto e sostegno in Toscana e Friuli per le vittime di tutte le forme di violenza, con particolare attenzione a quelle categorie, come le donne e gli stranieri, maggiormente esposte a fenomeni di discriminazione e abusi fisici o psicologici; il linguaggio dell’odio non conosce colore, etnia, sesso, età e religione ed è trasversale a tutte le culture e a tutti i ceti sociali.

ATTIVITÀ Sportello di aiuto, banco alimentare, emergenza covid19, mercatini solidali, online e Radio amm beat, Settore arcobaleno lgbtq+, corso di autodifesa, attività culturali, panchine rosse, banco farmaceutico, formazione presso le scuole sul tema del bullismo. Al momento l’associazione è molto attiva come banco alimentare, seguendo circa 40 famiglie che hanno necessità alimentari pressanti. L’ obiettivo del momento è, oltre al loro sostentamento quotidiano, mettere sulle loro tavole un pranzo di Natale adeguato, dignitoso, che riesca a fare felici anche i bambini. In passato sono stati distribuiti buoni alimentari ad altre associazioni e contribuito all’accoglienza di alcuni profughi Afghani a Montecatini Terme, ma piano piano l’azione è virata sulle necessità determinate dall’emergenza Covid che sono variegate e multiformi. Un’azione quindi, non con un unico obiettivo ma, grazie al fatto che l’associazione è autofinanziata e quindi del tutto libera, in grado di adattarsi alle esigenze dei nostri utenti. Attualmente sono in fase di sviluppo alcuni progetti che sono rivolti alla collettività in generale coinvolgendo però vari aspetti del sociale e che rappresentano la naturale evoluzione di una associazione che si propone di fare anche cultura sotto ogni forma. Infine, da segnalare la possibilità di poter chiamare tre linee telefoniche 24 ore su 24 (trovate tutte le informazioni su Facebook: Sportello Anna Maria Marino e on line sul sito annamariamarino.org): perché è proprio parlando e dialogando costruttivamente che rende possibile trovare la soluzione pratica di ogni problema, dal più piccolo al più grande.

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V. Panciatichi, 16 - 51100 Pistoia (PT) Tel. +39 0573 30319 - info@uditovivo.com

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DISCOVER PISTOIA | GENNAIO 2022 | 23

PRESIDI SUL TERRITORIO Sportelli antiviolenza di via S. Jacopo, 34 a Prato c/o Pubblica Assistenza, via Elio Danesi, 1 a Prato, via G. Matteotti, 11/13 ad Agliana, via Stazione, 1 a Buggiano, viale A. Frosini, 40 a Pistoia, via Gallo, 2 a Montecatini Terme, via Empolese, 366 c/o Misericordia di Monsummano Terme, via del Gelso, 17 a Udine e piazza XX Settembre, 11 c/o Pubblica Assistenza di Pescia, uno staff di volontari adeguatamente formati svolge attività di assistenza, fornendo un immediato supporto grazie alla presenza di mediatori culturali madrelingua e avvalendosi della collaborazione di psicologi, counselor, ostetriche, pedagogiste, investigatori, informatici, mediatori familiari, assistenti sociali supportati da commercialisti, avvocati civilisti e avvocati penalisti per aiutare i richiedenti aiuto ad iniziare un percorso di liberazione, guarigione e indipendenza.


In collaborazione con

FRUTTA DI STAGIONE

TERRITORIO

È tempo di arance e mandarini

Testi di Domenico Murrone

La vitamina C direttamente dall’agrumeto ai mercati Campagna Amica

Arance e mandarini sono gli agrumi di stagione per antonomasia: profumati, freschi e gustosi ma soprattutto ricchi di vitamina C. In autunno ed inverno sono protagonisti nei mercato Campagna Amica di Pistoia, ogni sabato mattina in via dell’Annona, grazie all’azienda agricola Daniele Martino della rete Campagna Amica. Tante arance, mandarini e limoni provenienti dal Metapontino, una delle zone più vocate alla produzione di agrumi del nostro Mezzogiorno.

Le arance sono gli agrumi più conosciuti e usati nell’alimentazione umana, quelle che portiamo normalmente sulle nostre tavole sono le arance dolci, senza dimenticare le arance amare, quelle rosse dalla caratteristica polpa di colore rosso rubino. Le arance sono considerate dei frutti benefici per la salute soprattutto per la loro ricchezza di Vitamina C che ci aiuterebbe nella prevenzione del raffreddore e dei malanni stagionali, rafforzando il sistema immunitario.

Hanno delle proprietà anticancro che aiutano soprattutto a contrastare alcuni tipi di tumori che possono interessare la pelle, i polmoni, il seno, lo stomaco e il colon. Per il loro contenuto di potassio, le arance sono considerate benefiche per il cuore e la circolazione. Il mandarino si distingue per il suo gusto dolce che nel corso dei secoli ne ha determinato una maggiore fama e diffusione. Infatti è molto meno aspro rispetto ad altri agrumi ed il suo sapore di solito è gradito a tutti, anche ai bambini. Il mandarino. Ecco le proprietà e gli straordinari benefici del mandarino: sono considerati dei frutti benefici che accorrono in nostro aiuto durante la stagione invernale e autunnale con il loro contenuto di Vitamina C che infatti ci protegge dai malanni stagionali e ci difende dal raffreddore. Ricordiamo che il mandarino contengono altre vitamine preziose per il nostro organismo, come la vitamina A, considerata benefica per proteggere la vista e gli occhi. Ricco di sali minerali, in particolare di ferro, magnesio, calcio e potassio, non appesantisce ed è facili da digerire. Mangiare questo agrume ci aiuta anche a proteggerci da problemi di salute più gravi che possono riguardare, ad esempio, l’apparato digerente e la circolazione.

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LIBRI

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Si tratta di un insieme di testimonianze uniche, semplici, ma allo stesso tempo bellissime, frutto delle esperienze che atleti e non hanno avuto avvicinandosi a questa gara affascinante, unica nel suo genere, a ragione definita “ La Corsa ” Al giorno d’oggi sembra quasi che tutti siano nati per vincere e nessuno per partecipare. L’importante è essere inquadrati, applauditi, coccolati e questo sta diventando una vera e propria sindrome generazionale. Vincere è certo gratificante ma ancora di più è vivere secondo le proprie inclinazioni e possibilità. “Vinci anche se arrivi ultimo!” Mai come in questo caso valgono le parole di De Coubertain sull’importanza del partecipare. Perché partecipare significa mettersi alla prova con “ un test che non ha confronti ” , significa immergersi totalmente con la testa, con l’anima e con il cuore, significa onorare un grande atleta, ma soprattutto una grande persona di nome Artidoro Berti vero e proprio padre putativo della Pistoia – Abetone. La sua testimonianza, “Vado da Pistoia all’Abetone di corsa per mostrare a tutti la fatica del maratoneta” ci commuove ancora più della vista della sua foto in copertina quando, nel 1968 in tuta e con un paio di semplici scarpe da ginnastica tenterà per primo l’impresa di correre da Pistoia all’Abetone per gioco nello stesso giorno in cui a Città del Messico si corre la maratona olimpica. Le numerose foto presenti sono davvero rivelatrici di cosa sia questa corsa meravigliosa. Nel volto di ognuno si scorge tutta la fatica, il sudore, ma anche l’emozione e la commozione mista a soddisfazione per aver compiuto un’impresa a volte ai limiti dell’umano. Immergendosi nella lettura del libro appare palese da parte di tutti i protagonisti un senso di rispetto verso questa corsa quasi religioso. E altrettanto innegabile che una certa emozione prende campo nel lettore allorchè si celebrano determinate imprese o si pensa al “quarto traguardo” per le persone meno fortunate. Insomma un libro che non può non essere presente negli scaffali di un amante dello sport in generale e di un podista in particolare. Il testo è curato da Franco Ballati e scritto a più mani.


EVENTI

RISCOPRIAMO PISTOIA

Alla scoperta della Pistoia medievale L’epoca che ha forgiato la città e la sua l’identità artistica COSTO DELLA VISITA: 8€ per il servizio guida + 7€ ingresso alla mostra (previste riduzione per bambini e ragazzi sotto i 18 anni) Sabato 29 gennaio dalle 15.00 alle 16.00 LA EX CHIESA DEL TAU In via del tutto eccezionale, approfittando delle aperture straordinarie della Chiesa in concomitanza con la mostra, sarà possibile riscoprire questo piccolo gioiello della pittura ad affresco I primi appuntamenti del nuovo anno trecentesca ad opera del maestro con le visite guidate di OltrePistoia Niccolò di Tommaso e custode di saranno all’insegna della riscoperta del alcuni capolavori di Marino Marini Medioevo a Pistoia, epoca che tanto ha forgiato l’aspetto della città, definendone in un interessante connubio tra arte medievale e contemporanea. la sua fortuna e identità artistica nel Costo della visita: 10€ (gratuito per tempo. Si parte con la visita alla mostra dell’anno, “Medioevo a Pistoia. Crocevia bambini con meno di 7 anni) di artisti fra Romanico e Gotico” Domenica 6 febbraio dalle 15.30 alle proseguendo con due passeggiate in 16.30 LE CHIESE ZEBRATE città; ideali approfondimenti su alcuni Una piacevole passeggiata in città dei temi presentati in mostra. per raggiungere le chiese romaniche pistoiesi, rinominate le chiese Domenica 23 gennaio dalle “zebrate” per la tipica decorazione 16.30 alle 17.30 “MEDIOEVO A PISTOIA. CROCEVIA DI ARTISTI a strisce in marmo bianco-verde che ricopre le loro facciate e custodi FRA ROMANICO E GOTICO” – di storie molto rappresentative del LA MOSTRA periodo in cui sorsero. Attraverso un itinerario mirato, Costo della visita: 10€ (gratuito per sarà possibile indagare questo ricchissimo periodo dell’arte pistoiese bambini con meno di 7 anni) Dettagli sul sito www.oltrepistoia.it e grazie alla presenza in mostra di sui canali social di OltrePistoia importantissime opere che hanno Per info e prenotazioni (obbligatorie): segnato la fortuna di Pistoia e il Clara 3401123952 - info@oltrepistoia.it perpetuarsi della sua eredità.

Villa Zaccanti

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Via Bel Riposo, 167 - 51039 - Quarrata (PT) Tel. 392 1772190 - Fax 0573 72944 - info@villazaccanti.com

www.villazaccanti.it

WEEKEND DEDICATO A SAN IACOPO

Sempre a Gennaio, è previsto un weekend interamente dedicato all’Anno Santo Jacobeo e a Pistoia “piccola Santiago” quale unica custode - insieme a Santiago di Compostela – di una preziosa reliquia del santo Apostolo Giacomo. Sabato 15 gennaio dalle 16.00 alle 17.00 PISTOIA – LA CITTA’ DEI PELLEGRINI Attraverso un itinerario in città andremo alla ricerca delle tracce giunte fino a noi che ancora oggi ci parlano di Pistoia città dei pellegrini e di San Jacopo e ripercorreremo la storia del suo secolare legame con Santiago di Compostela. Costo della visita: 10€ (gratuito per bambini con meno di 7 anni) Domenica 16 gennaio dalle 16.00 alle 17.00 PISTOIA PICCOLA COMPOSTELA – L’ALTARE ARGENTEO DI SAN JACOPO La visita guidata è dedicata alla scoperta dell’Altare Argenteo, simbolo indiscusso del culto jacopeo in città. Approfittando degli ultimi giorni di apertura, visiteremo inoltre la mostra fotografica allestita nella chiesa di San Leone e l’Altare Argenteo in Cattedrale, ammirando da molto vicino questo prezioso capolavoro di arte orafa medievale. Costo della visita: 10€ + 3,50€ per l’ingresso in Cattedrale Dettagli sul sito www.oltrepistoia.it e sui canali social di OltrePistoia Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 info@oltrepistoia.it


Era il 16 ottobre del 1992 quando nella sala del Palazzo Balì, un gruppo di 21 donne costituì la sezione pistoiese della FIDAPA BPW Italy che farà parte di una rete di 300 sezioni e 10.000 socie in tutto il territorio nazionale, rappresentate anche a livello internazionale dalla BPW International Ebbene, quale strumento potrebbe essere migliore nel presentare la nostra associazione se non il proprio Statuto che all’art. 3 ci descrive come un «movimento di opinione indipendente; non ha scopi di lucro, persegue i suoi obiettivi senza distinzione di etnia, lingua e religione e di opinioni politiche. La Federazione ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con altri Enti, Associazioni e altri soggetti.» Per raggiungere tali scopi abbiamo cominciato un percorso in cui si è cercato di interpretare e comprendere, attraverso conferenze, dibattiti e

tavole rotonde, le dinamiche di una società in continua e rapida evoluzione e, in particolare, il ruolo della donna all’interno della complessa realtà dei nostri giorni. Molteplici gli argomenti affrontati con le Istituzioni competenti per definire e condividere gli obiettivi e diventare un interlocutore privilegiato e propositivo nella lotta contro la violenza di genere e gli stereotipi culturali che ne sono alla base, nello sviluppo capillare del codice rosa e della medicina di genere, per le politiche sociali per le donne e l’infanzia fondamentali per arrivare ad avere pari opportunità nel mondo del lavoro e nelle rappresentanze politiche e ancora nella diffusione della cultura dei diritti umani come l’adozione della nuova Carta dei diritti della bambina.

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FIDAPA BPW Italy a Pistoia

Dal 1990 a Pistoia

ASSOCIAZIONI

Dal 1992 dunque è iniziato un cammino che ha portato la Sezione di Pistoia a crescere anno dopo anno con l’adesione di donne impegnate attivamente in vari settori della vita sociale. Citando una della nostre socie fondatrici nonché socia onoraria Mara Giorgetti: «Non siamo socie solo perché si fa l’atto formale di iscrizione ad una associazione; socie si diventa, giorno per giorno imparando a condividere ideali ed obiettivi attraverso un continuo mettersi in discussione, impegnandosi insieme sul campo per realizzare quella che oggi si definisce la “mission” ovvero la finalità di un’associazione, ma anche e soprattutto, cercando di superare gli immancabili scogli e le difficoltà che una vita di gruppo porta con sé. “Socius” nell’accezione classica latina del termine è il compagno solidale colui che ha in comune con te responsabilità ed impegni condivisi anche se a volte divisi. Soprattutto c’è la speranza che in tante donne diverse, insieme, con tenacia ed impegno quotidiani si possano dare segnali di cambiamento positivo e di certezze future.» Nonostante quest’ultimo periodo di crisi che ci ha fatto correre il rischio di perdere diritti conquistati nei decenni scorsi, nelle 42 socie pistoiesi della FIDAPA c’è ancora più forte la volontà di lavorare, di impegnarsi per realizzare la nostra profonda esigenza di vivere in una società più giusta, più umana, più solidale attraverso la rimozione di ostacoli e pregiudizi verso la diversità di genere convinte che la valorizzazione della diversità di genere, deve essere intesa come opportunità di crescita personale e professionale che permette di utilizzare al massimo e al meglio tutte le competenze.


In collaborazione con

MONTAGNA PISTOIESE

Comune San Marcello Piteglio

Luoghi da visitare anche in inverno Alcuni itinerari per una montagna da vivere tutto l’anno Tizzoro, una grande ogiva di cemento armato indica l’ingresso ai rifugi sotterranei della S.M.I., visitabili al Museo e Rifugi S.M.I. che si trova pochi metri più avanti.

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Uno degli itinerari più belli e paesaggisticamente interessanti è indubbiamente Il percorso si snoda lungo una parte del tragitto dell’ex ferrovia F.A.P. (Ferrovie Alto Pistoiese) e può essere facilmente diviso in tappe: Limestre- Gavinana; Gavinana-Maresca e Maresca-Campo Tizzoro, per un totale di 9 km. Il tracciato non presenta notevoli pendenze, risultando facile anche per i meno allenati. La maggior parte del percorso si sviluppa su strada non asfaltata, ma il tratto Gavinana Maresca è prevalentemente su strada provinciale. Lungo il tragitto, è stato recentemente allestito il percorso salute – una serie di attrezzi ginnici disponibili a chiunque voglia fare esercizio fisico all’aria aperta. Percorrendo il cammino, si incontrano le vecchie stazioni della linea ferroviaria e in località Campo

Segnavie, sentieri sulla Montagna Pistoiese È un progetto di valorizzazione della rete sentieristica di vallata nel Comune di San Marcello Piteglio. Attraverso la realizzazione di opere d’arte e installazioni artistiche che raccontano il territorio ha come obiettivo quello di rilanciare l’immagine della Montagna Pistoiese a livello nazionale e internazionale. Venite in Montagna Pistoiese a fare il vostro selfie, anche con lo sfondo dei monti innevati! Lungo i sentieri coinvolti nel progetto troverete delle opere d’arte realizzate appositamente per scattare i vostri selfie in modo da documentare il vostro passaggio nei punti più suggestivi e panoramici dei percorsi, vicino a lettere giganti della parola Segnavie. Il progetto è in corso d’opera e dall’estate 2020 numerose installazioni sono presenti sul territorio. Dal sito www.segnavie. com è possibile avere un quadro delle localizzazioni e del progetto.

Osservatorio Astronomico di Pian dei Termini, Gavinana: a un passo dalle stelle L’osservatorio astronomico è costituito da una sala per le conferenze e da due cupole che ruotano su se stesse di 360 gradi, utilizzati a scopo didattico. L’attività di ricerca che qui si svolge pone l’Osservatorio Astronomico tra i primi posti nella classifica delle scoperte di nuovi asteroidi censite dal centro internazionale Minor Planet Center negli Stati Uniti. L’Osservatorio è gestito dai soci del GAMP Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese. La Macchia Antonini Arrivare a piedi attraverso il bosco alla Macchia Antonini, immersi in una vegetazione rigogliosa e fresca, ma anche nei colori dell’inverno e della neve, è senza alcun dubbio magnifico e rigenerante per i polmoni e per la mente: stimola a ricordare e a conoscere il nostro passato. La Linea Gotica, infatti, passava di qua: lungo il percorso troverete tre “casematte”, utilizzate dai tedeschi come rifugi e magazzini.


A cura di DOMUS Sistemi

PASSEGGIATE MERAVIGLIOSE ANCHE IN MEZZO AL CANDORE DELLA NEVE Il crinale Tosco emiliano può essere considerato un vero e proprio confine naturale, molto spesso insuperabile: i possibili punti di attraversamento sono veramente ridotti. Solo pochi passi possono essere percorsi: quello della Croce Arcana o, ad altezze superiori, quelli della Calanca o dei Tre Termini. Tutta la linea confinaria venne identificata sul terreno per mezzo di termini cilindrici numerati e posti a poca distanza l’uno dall’altro. Questi “cippi confinari”, realizzati in pietra e solidamente interrati, sono ancora rintracciabili e visibili. Il lago Scaffaiolo, tra natura e mistero Può emergere improvvisamente dalla nebbia che spesso avvolge questo crinale, e tra il candore abbagliante della neve, lasciandovi a bocca aperta per le acque cristalline e i bagliori luccicanti.

Il lago Scaffaiolo è un vero e proprio gioiello, incastonato a oltre 1700 metri di altezza tra le vette che dividono la Toscana e l’EmiliaRomagna. Da Prunetta alle Sorgenti del Reno e la Croce delle Lari Dal centro abitato di Prunetta, dopo aver lasciato alle spalle il portone di ingresso della chiesa, voltare a destra in via Le Lari e subito dopo a sinistra in salita. Sulla destra si apre un’ampia terrazza panoramica che guarda la pianura in direzione di Pistoia. Dopo appena m. 400, superate le ultime case, inizia lo sterrato e dopo circa km 1 di leggera salita il percorso raggiunge le sorgenti del fiume Reno a quota m. 960. Sopra la sorgente, una terrazza naturale circondata da faggi e castagni è adibita ad area picnic dove è possibile sostare. Gli escursionisti più allenati possono proseguire l’itinerario: è possibile, attraversando un folto bosco, raggiungere il monte delle Lari dove, al centro di un pianoro, è posta una imponente croce di ferro.

Sempre più edifici sono dotati di cappotto termico e in questo caso è non utile ma letteralmente indispensabile, avere un sistema domotico per il controllo della qualità dell’aria, per il controllo del riscaldamento del raffrescamento e anche dell’umidità relativa, Con qualità dell’aria si pensa generalmente all’ambiente esterno, alle emissioni inquinanti dovute alle attività produttive, al traffico o al riscaldamento invernale degli edifici. Oggi però si è consapevoli che possono insorgere problemi di scarsa qualità dell’aria anche negli ambienti domestici. Una problematica causata da inquinanti di provenienza sia interna sia esterna all’edificio e dall’aumento della concentrazione di CO2 dovuto alla presenza umana. In Europa, e questo non è un aspetto da sottovalutare, si trascorre mediamente oltre il 90% del proprio tempo al chiuso: in Italia, ad esempio, il 55% nelle abitazioni, il 33% negli ambienti di lavoro, il 4% in altri ambienti, mentre solo una piccola percentuale di tempo viene trascorsa all’aperto. Ogni giorno si inspirano da 10 a 20 m³ di aria, a seconda dell’attività svolta: ciò corrisponde a una massa d’aria che varia tra 12 e 24 kg, molto superiore a quella di cibo e acqua potabile consumata ogni giorno. Si parla in questo caso di qualità dell’aria negli ambienti confinati (IAQ, o Indoor Air Quality), un tema ritornato di grande attualità in anni recenti quando si è incominciato a costruire e ristrutturare gli edifici secondo le disposizioni di legge successive alla direttiva sul rendimento energetico in edilizia (2002/91/CE). Con l’obiettivo di contenere al massimo le dispersioni termiche verso l’esterno, gli edifici vengono oggi fortemente isolati e dotati di serramenti a tenuta; ciò accresce l’efficienza energetica ma rende tuttavia gli edifici impermeabili all’aria. In queste condizioni, il solo rinnovo dell’aria mediante l’apertura manuale delle finestre appare inadeguato e si espongono le persone ai rischi dovuti all’aumento di concentrazione degli inquinanti emessi lentamente, ma costantemente, dai prodotti di sintesi utilizzati nel settore delle costruzioni e da quelli di consumo presenti in tutti gli edifici. Se l’esposizione agli inquinanti diventa prolungata nel tempo, il problema non è più soltanto di benessere ambientale, ma può riguardare seriamente anche la salute delle persone che abitano all’interno. Si comprende allora perché sia importante prendere tutte le precauzioni necessarie per garantire un’elevata qualità dell’aria. Diversi studi dimostrano che negli ambienti lavorativi un’adeguata ventilazione determina una maggiore produttività e meno assenze per motivi di salute. Negli ambienti scolastici una qualità dell’aria elevata aiuta la concentrazione degli studenti, mentre negli edifici commerciali rende più piacevole il tempo trascorso per gli acquisti. D’altra parte, la ventilazione degli ambienti comporta un costo energetico che può diventare non trascurabile. Il controllo del rinnovo dell’aria mediante l’impianto domotico permette di raggiungere il migliore compromesso fra un’elevata qualità dell’aria e un’alta efficienza energetica, senza alcuno spreco. Utilizzare la domotica a questo scopo significa anche contenere il numero di sensori da installare e sfruttare in modo multifunzionale i dispositivi e il cablaggio di segnale già previsti nell’edificio per altre funzioni, come ad esempio la climatizzazione, l’illuminazione o il controllo dell’ombreggiamento. www.domussistemi.it e mail info@domussistemi.it Tel: +39 380 7924742

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QUANTO PUÒ ESSERE UTILE LA DOMOTICA PER UNA BUONA QUALITÀ DELL’ARIA ?


COMUNE DI QUARRATA

In collaborazione con

INIZIATIVE

Creature alla Magia COMUNE DI QUARRATA

Inaugurata la mostra permanente delle opere di Giuseppe Gavazzi alla Villa Medicea di Quarrata Da sabato 18 dicembre, alcune delle più belle opere dell’artista Giuseppe Gavazzi sono accolte stabilmente nei locali di Villa La Magia, la dimora medicea patrimonio UNESCO di proprietà del Comune di Quarrata. È stata infatti inaugurata la mostra permanente dal titolo “ Creature alla Magia ”, che entrerà a far parte dell’ordinario percorso delle visite alla dimora medicea.

Sono stati scelti i locali della Tinaia della Villa per ospitare le sedici opere gentilmente donate dall’artista al Comune di Quarrata. Si tratta di una lunetta raffigurante due figure femminili, una scultura con cavallo bianco e bambina, 4 busti raffiguranti tre personaggi maschili e un personaggio femminile, una scultura raffigurante

un gatto, due finestre raffiguranti vari personaggi, una scultura raffigurante una bambina, una scultura raffigurante un cavallo nero con cavaliere e cinque disegni raffiguranti vari personaggi. “L’inaugurazione delle opere di Giuseppe Gavazzi alla Villa Medicea La Magia rappresenta

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all’interno della Tinaia, che sarà così interamente dedicata alla sua opera. Per dare la possibilità alle persone di visitare la nuova collezione permanente il nuovo allestimento è stato inserito nell’ordinario percorso di visite guidate della Villa Medicea che si svolgono ogni domenica pomeriggio alle ore 16, su prenotazione, contattando la Biblioteca Multimediale 0573 774500 o l’associazione Keras - Gruppo Co & So 347 3437462.

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nostra Villa patrimonio UNESCO”. Il Comune di Quarrata ha lavorato per molti mesi per arrivare alla collocazione permanente di questo gruppo di opere all’interno della Villa Medicea, che già accoglie una collezione di opere di arte contemporanea, in un connubio fecondo tra l’antico ed il contemporaneo. Grazie alla generosità dell’artista, che ha donato alla città di Quarrata alcune opere della sua ricca produzione, il Comune ha messo a punto un progetto di allestimento

www.primanaturagiardini.it

un traguardo davvero molto importante – afferma il Sindaco di Quarrata Marco Mazzanti - perché con essa si andrà ad arricchire in maniera permanente il patrimonio artistico della nostra Villa e del l’intero territorio quarratino, con opere di grande valore e bellezza. Inoltre andiamo a rendere il giusto omaggio ad un artista di straordinario valore, ospitando alcune delle sue opere all’interno di una cornice prestigiosa e di notevole rilevanza culturale con la


FONDAZIONE NAZIONALE CARLO COLLODI COLLODI

Pinocchio all’Opera 2.0 L’istituto di robotica dell’Università di Torino ha robotozzato i pinocchi musicisti che compongono l’orchestra sinfonica e anche un Giuseppe Verdi con le sembianze del burattino.

Testo a cura di Adele Tasselli

È stata presentata la versione 2.0 della mostra Pinocchio all’Opera, in collaborazione con l’istituto di robotica dell’Università di Torino che ha robotizzato i Pinocchi musicisti che formano l’orchestra sinfonica e di Giuseppe Verdi. Pinocchio all’Opera è una delle mostre di punta rivolte all’infanzia promosse dalla Fondazione

Nazionale Carlo Collodi, ideata da Davide Battistini, segretario generale della Fondazione e amministratore dell’azienda Sinapsi Group di Parma. Il progetto fin dai suoi esordi propone di avvicinare i bambini ( e non solo) al mondo della lirica e della musica classica attraverso Pinocchio, riconosciuto dal Mibac come uno il dei migliori progetti dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018. In questi anni la mostra si è evoluta e cresciuta con l’inserimento di nuovi protagonisti del mondo del teatro lirico: Puccini, Callas, Tebaldi, Bosso che si sono uniti ad altri protagonisti come Verdi o Paganini, per citarne due. La mostra è itinerante e dove viene richiesta è personalizzata con la realizzazione di un “pinocchiato” legato alla storia e alla tradizione del territorio. A realizzare le statue è l’artista Mauro Lampo, che li costruisce utilizzando il legno di cirmolo delle Dolomiti. Pinocchio all’opera 2.0 è attualmente esposta in via Ricasoli 44 a Firenze, a due passi dalla Galleria dell’Accademia. C’è un Pinocchio di Giuseppe Verdi alto 60 cm robotizzato in grado di

fare domande e valutare le risposte del suo interlocutore. Per ogni risposta sbagliata, il suo naso si allungherà ma se le risposte sono giuste alla fine donerà la melodia corrispondente al nome di ciascuno. C’è l’ orchestra robotizzata dove le statue muovono gli strumenti a tempo di musica, ma solo quelli coinvolti nei vari passaggi del brano. Oltre ai pannelli esplicativi, arricchisce ulteriormente questa mostra temporanea itinerante la riproduzione in scala dei più importanti teatri italiani, come la Scala di Milano o il Teatro Regio di Parma. Per informazioni: fondazione@pinocchio.it

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Daniela Mangani - Agente di zona Cell. +39 339 86 63 803 danielamangani@libero.it


Il Fintocolto è ovunque. Ha una reflex e citazioni stampate in fronte, ha smartphone e Moleskine, una grande voglia di insegnare al mondo quel che non ha capito.Se qualcuno capisce che non capisce, allora finge che sia attitudine al non capire per conoscere l’essenziale. Il Fintocolto si piace ma non può dirlo. Anche tu ne conosci sicuramente qualcuno. Se non ti viene in mente nessuno, prova a guardarti intorno. Se non hai niente intorno, prova a guardarti allo specchio. Non ci sono più le rivoluzioni di una volta, questo è certo. L’animo del Fintocolto si trascina per i secoli immodificabile, sicuro: denso d’intraprendenza in cartongesso e mai portante, carico di giurisprudenze autocostruite, dannatamente velleitario purché non sia necessario togliersi la tuta in pile domenicale. Eppure ha i suoi esempi, che segue pedissequamente quantomeno nell’interiorità. In tuta di pile, comunque. Questo nonostante oggi i riferimenti siano incredibilmente variegati e spesso improvvisati, laddove una lettura un tantino distorta ed esteriore del concetto di conoscenza orizzontale porta chiunque a parlare di qualunque cosa, e farlo con arrogante senso dell’assoluto. Insomma: è un grande congedo generale dalla responsabilità reciproca che porta la Libertà. Nei vari “altrove” possibili, tanto quanto dalle nostre parti. E Pistoia, lo abbiamo già scritto tantissime volte, non è certo patria povera di eroi e martiri, non è certo scevra da responsabilità e meriti, non è sicuramente la prima pedina mangiata nella Dama della storia. Pensiamo ad esempio alla fase risorgimentale, quando movimenti e piazze fiammanti d’Europa cominciavano a ribellarsi all’Impero austriaco, tanto quanto fiammante probabilmente era l’animo di quel centinaio di giovani che partirono per la Battaglia di Curtatone e Montanara. Che non c’entra niente con lo shopping in centro: o meglio, c’entra quel che ci può entrare. Quante storie di giovani che gridavano per la Libertà, abbiamo da raccontare. Forse, qualche volta, addirittura esagerando un tantino. E’ il caso del nostro Attilio Frosini: era un 16enne baldanzoso quando, in una sera di giugno, convinto che tra i militari dell’Impero ci fosse un ungherese costretto a quel ruolo, ebbe a gridare festoso un “Viva Kossuth”. Quel Luigi Kossuth, eroe nazionale in patria, simbolo della liberazione ungherese. La fucilazione di Attilio avvenne alla Fortezza Santa Barbara dopo un ridicolo responso del tribunale militare. Era semplicemente uno studente del Forteguerri, di famiglia umile e di lavoratori, che voleva gridare al mondo intero - e senza smartphone – le proprie buone speranze. E non fu il solo, in quel periodo di grandi movimenti: Torello Biagioni, ucciso nel 1852 chissà per quale microscopica colpa, Sergio Sacconi, colpevole di aver sputato per terra un sigaro ignaro che un arrogante tenente austriaco avrebbe letto come offensivo quel gesto. E, prima ancora, il santomatese Bartolomeo Sestini, membro della Società per gli Onori parentali ai grandi Italiani, che appena trentenne morì a Parigi da cospiratore contro l’Impero austriaco. Sono solo alcune delle storie che possono farci immaginare quanto sia complesso parlare di lotte libertarie, e quanto non sempre i mezzi che usiamo, oltre agli argomenti e ai riferimenti, siano incredibilmente insufficienti. In qualche caso, forse, addirittura poco rispettosi. Eppure il Fintocolto ce l’ha, nel nocciolo del proprio frutto, quella spinta verso qualche cosa di migliore e diverso, quell’indole rivoluzionaria che non riesce a passare dalle porticine del proprio quotidiano, ma che comunque si affaccia, come a respirare l’aria buona della notte quando nessuno può vedere. Ce l’avrebbe, insomma, la stoffa di chi fa la differenza. Come, probabilmente, ce l’ha chiunque: ognuno fa una propria differenza per almeno 3 persone nel mondo. C’è chi arriva a molto di più, è vero, ma l’animo di 3 persone mica è uno scherzo da buttare nell’indifferenziato. Quel che manca, a volte, non è neanche il coraggio quanto la fame. Già, la fame. Non tanto quella dello stomaco, niente crampi all’addome o saliva esuberante tra i denti: si tratta della fame di mondo, della spinta a morderlo talmente forte da lasciarci sopra il segno dei denti, staccarne un pezzetto e masticarlo, magari sputacchiarlo lì, davanti a un tenente colonnello De Mayer qualunque e questa volta per pura volontà. Ci frega, forse, la comodità. E in effetti non stiamo dando grande prova neanche con questo pezzo, che di originale ha poco e di rivoluzionario meno: però si rende conto di qualche differenza. E magari ci penserà, qualcuno, anche senza Shinigami amanti delle mele alle calcagna, mentre sceglie la prossima battaglia da fare per non sentirsi troppo solo, e soprattutto mentre sceglie le armi per condurla. Di quali altre “pistoiesità” vorresti che il Fintocolto parlasse? Scrivi a ilfintocolto@gmail.com Nota: Grazie a Claudio Gori per il suo prezioso lavoro di curiosità e ricerca

POLIZZE AGEVOLATE: usufruisci fino al 70% a fondo perduto da parte dello Stato Italiano e Comunità Europea! Stiamo per uscire definitivamente dalla pandemia causata dal Covid-19. Pertanto, ora più che mai, c’è la necessità di proteggere i vivai dalle calamità naturali. Per questo ricordiamo che la campagna assicurativa per la sottoscrizione della Polizza Multirischio Agevolata (che usufruisce della partecipazione al pagamento del premio da parte dello Stato Italiano e della Comunità Europea sino al 70% del premio stesso a fondo perduto) per i danni da calamità naturali per il periodo 30/06/2021 – 30/06/2022 è iniziato; si ricorda l’estensione ai danni da fitopatie. Questo prodotto ha dato serenità negli anni ai nostri Clienti. Siamo a vostra disposizione per informazioni dettagliate sul prodotto e per un veloce preventivo. Potete contattare Nilton Meoni Cell. +39 393 4176636 - n.meoni@aibroker.it che avrà il piacere di darvi tutti i dettagli possibili.

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IL FINTOCOLTO EROE RISORGIMENTALE


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MONSUMMANO TERME

Comune Monsummano Terme

MOSTRE

DI VAGARE Al Mac,n – Museo di Arte Contemporanea e del ‘900 l’esposizione di quattro giovanissimi artisti L’11 dicembre, al Mac,n, è stata inaugurata con successo la mostra “DI VAGARE”, esposizione di quattro giovanissimi artisti, Jacopo Francesconi, Veronica Greco, Giulia Guidicelli e Federica Vaia. La mostra, a cura di Ilaria Nerli, anch’essa giovanissima, testimonia con stili e tecniche diverse, le loro personali visioni della natura, dei suoi colori e delle sue atmosfere. Una mostra, visitabile fino al 27 febbraio che, nonostante la giovane età dei suoi interpreti, ha un tratto

estremamente raffinato ed elegante. L’ingresso è gratuito e regolato da green pass. Segnaliamo inoltre la proroga, fino al 30 gennaio 2022 della mostra, allestita nella Saletta delle Ceramiche, Piccolo omaggio a Ivo… in arte Yves, dedicata al famoso artista nato a Monsummano. Per info: 0572.952140 (telefono fisso in orari di apertura del museo), 366.5363331 (cellulare museale) oppure macn.villa@gmail.com

UFFIZI DIFFUSI - MOSTRA DI DISEGNI DI GIOVANNI DA SAN GIOVANNI

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Il progetto Uffizi Diffusi è protagonista a Monsummano Terme, dove dal 20 dicembre 2021 al 13 febbraio 2022 si tiene la mostra Arte in tempo di peste. Giovanni da San Giovanni a Monsummano e oltre. 1630-1633: la rassegna espone i fogli per gli affreschi realizzati da Giovanni da San Giovanni (Giovanni Mannozzi; San Giovanni Valdarno, 1592 – Firenze, 1636) nei portici della basilica di Maria Santissima della Fontenuova: verranno esposti nel Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme. Saranno esposti quattro disegni eseguiti tra il 1630 ed il 1633, da Giovanni da San Giovanni che all’epoca era attivo proprio in Valdinievole e nel pistoiese, terre nelle quali si rifugiò per scampare da una Firenze devastata dal contagio. Invitato da Cosimo Bargellini, Soprintendente dell’Opera della Madonna della Fontenuova, l’artista realizzò proprio nelle logge della basilica degli affreschi dove con stile immediato e vivace racconta le vicende della chiesa monsummanese. I disegni degli Uffizi in mostra al Museo della Città e del Territorio (dove li affiancano riproduzioni degli affreschi) sono preziose

testimonianze non solo dello stile “moderno” del Mannozzi, ma anche dell’evoluzione progettuale del suo lavoro di creazione delle lunette nei portici della vicinissima basilica di Maria Santissima della Fontenuova, affacciata, come il museo stesso, sulla piazza centrale di Monsummano. Evento gratuito. Ingresso regolato da green pass.


OGNI REGALO SOSPESO È UN SORRISO CHE RESTA.

Un REGALO SOSPESO per un sorriso in più Anche quest’anno ha preso il via la campagna di raccolta fondi “Regalo Sospeso” che vede protagonisti i giovani volontari Younicef. Nell’edizione 2021 il Regalo Sospeso è una vera e propria valigetta contenente molti giochi e colori e realizzata esclusivamente per l’iniziativa, grazie alla collaborazione di Merioone, un famoso street artist e Clementoni, medium partner di UNICEF. La valigetta è destinata esclusivamente ai bambini e alle bambine ospedalizzati o residenti nelle Case Famiglia. I ragazzi di Younicef curano la comunicazione per promuovere, sia online che offline, l’iniziativa sul territorio e dovranno documentare le varie fasi (consegna dei regali ai responsabili delle strutture, il lavoro di tutti i volontari etc..) con una raccolta di video o foto che saranno successivamente condivise con i donatori. I donatori possono “aderire” con un’offerta minima di 10 euro sia tramite bonifico direttamente sul l’IBAN (IT18E0306913834100000000171) del Comitato UNICEF di Pistoia, sia versando l’offerta direttamente nella sede del Comitato (vicolo Arcadia, n.5 Pistoia) Si potrà partecipare all’iniziativa “regalo sospeso” anche donando direttamente online andando sulla pagina: www. unicef.it/regalosospeso. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a comitato.pistoia@unicef.it oppure tel. 3462184852 - 3477923816

A Natale dona 10€ all’UNICEF: sosterrai i nostri progetti nel mondo e contribuirai a fare un regalo speciale alle bambine e ai bambini in ospedale e nelle case famiglia in Italia. È il Regalo Sospeso: una valigetta piena di giochi e colori, realizzata insieme a Clementoni e all’artista Merioone. Regala un sorriso: fai un Regalo Sospeso su unicef.it/regalosospeso Da un’iniziativa di

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Prodotti di qualità a prezzo di fabbrica!


In collaborazione con

LARCIANO

Comune di Larciano

COMUNE DI LARCIANO

Larciano e il suo olio Evo Alla scoperta di uno dei prodotti di punta del territorio larcianese

La Toscana, la nostra meravigliosa regione, è un perfetto equilibrio di natura e arte, bellezza del territorio e cultura del cibo. È qui che da generazioni, ci prendiamo cura con esperienza e alta professionalità della produzione di un eccellente olio extravergine di oliva.

Partendo da una visione organica, mettendo passione nella coltivazione, e sempre con il dovuto rispetto per l’ambiente si arriva a capire come le piante di olivo, siano capaci di trasferirci valori energetici vitali di fondamentale importanza per la nostra salute. In buona sostanza, e senza scendere nel dettaglio tecnico delle componenti di cui l’olio è composto, è oramai un dato appurato, confermato dai vari comitati scientifici, che l’olio extravergine di oliva, è un alimento utile per un sano equilibrio dell’apparato gastro-intestinale, che rafforza il sistema immunitario, che aiuta nella prevenzione di malattie cardiovascolari e svolge un’importante azione antinfiammatoria. La varietà delle olive tipiche toscane, la tecnica di coltivazione, la raccolta e la loro attenta lavorazione, concorrono a creare un prodotto incomparabile, dal sapore riconoscibile, che porta con sé tutte le sfumature di questa terra. Nello specifico, l’olio extravergine di oliva Toscano a marchio IGP presenta

un colore che va dal verde intenso al giallo oro. L’odore è fruttato, accompagnato da un aroma di mandorla, carciofo, frutta matura. Detto ciò, scendiamo più nel dettaglio di quelle che sono le caratteristiche aggiuntive della produzione olearia del nostro distretto, quello di Larciano. Le cultivar più presenti in questo territorio sono nell’ordine, il Leccino, il Frantoio ed il Moraiolo, le cui olive vengono miscelate fra loro per dare un prodotto finale parecchio aromatico con note dolci, che ben si presta ad ogni accoppiamento in cucina. La peculiarità che contraddistingue il nostro territorio produttivo è la filiera corta, i cui attori, prevalentemente di piccole dimensioni, ci mettono la faccia e le braccia, per far si che dal campo arrivi alla tavola un ottimo prodotto. Alle attività economiche prevalenti di questo territorio, l’olivo si è da sempre affiancato in modo silenzioso, con le buone maniere del compagno esclusivo di una vita, entrando così di diritto nella storia di tutte le nostre famiglie. L’argomento ci coinvolge appieno anche da un punto di vista affettivo, le storie, i racconti e gli aneddoti si perdono nel ricordo delle generazioni che ci hanno preceduto. In conclusione un invito, (usando l’acronimo coniato da Massimo Epifani, dottore agronomo umbro, per identificare l’olio extravergine di oliva), impariamo a riconsiderare “ Mister EVO ” anche nell’accezione più antica, quella di medicina liquida, perché questo sarà il suo destino.


ASSOCIAZIONE VOGLIA DI VIVERE

EVVIVA L’ANNO NUOVO, E I PROGETTI NUOVI CHE L’ASPETTANO!

La Il 2022 per Voglia di Vivere sembra aprirsi proprio col “botto”! Sono molti, quindi prevenzione ve ne racconteremo uno alla volta, iniziando con questo che, più di tutti, viviamo come ben augurale perché trova come protagonista il consolidarsi del rapporto di continua collaborazione con la Breast Unit dell’ospedale cittadino.

estensione dell’esperienza, perfezionata con il case management breast care nurse”, guadagnandosi con questo ben più di una prestigiosa qualifica sul curriculum: infatti, le competenze specifiche acquisite durante il master rappresentano una risorsa preziosa non solo per lei, ma anche per le donne di cui si occuperà insieme alle altre figure coinvolte nel percorso di cura, paziente in primis.

Fattoria Bonaria e il suo Agriturismo sono il punto ideale per percorsi in bici e trekking verso le Roncole, il Lago Scaffaiolo, la Doganaccia e la Croce Arcana. Località Montaglioni 51028 Spignana Italia Tel. +39 349 239 2323 - www.savigni.com

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Avevate già letto (vedi Discover marzo 2021) che l’associazione, tramite il Progetto Elisa, ha sostenuto l’infermiera Angelica De Luca per il master di specializzazione di primo livello “Case management infermieristico: infermiere di senologia (breast care nurse)”. Lo scorso 20 dicembre Angelica ha discusso con successo la tesi “Da infermiera ‘in blocco’ a infermiera BU: la naturale

Già in forze alla breast unit, insieme alla D.ssa Maria Sciamannini che ne è la responsabile, ha avuto modo di farsi conoscere e apprezzare dallo staff completo con il quale si confronta quotidianamente nel dare risposte concrete a donne che intraprendono il difficile cammino oncologico per il cancro alla mammella: a cominciare dal momento della diagnosi, e accompagnandole fino al termine delle terapie oncologiche, lei è lì a dare manforte in quel microcosmo che diventa immensità di pensieri, timori, aspettative, desideri… ogni volta in cui ci si debba rapportare con la cura. Angelica sapeva già prendersi cura delle pazienti, con la competenza dettata da chi ama il proprio lavoro, e che prima di “fare” l’infermiera “è” un’infermiera, con tutto ciò che questo significa, in linea con il modello adottato dalla breast unit e nello specifico, per competenza professionale, dal case manager, che rappresenta lo sviluppo della reale presa in carico della donna nel difficile percorso della malattia. Una delle pietre miliari dell’infermieristica moderna è rappresentata dall’equità intesa come accessibilità ai servizi e in tal senso Angelica agisce e agirà: un fil rouge che unisce diagnosi, percorso terapeutico e rientro a domicilio attraverso il coinvolgimento e l’attiva integrazione di tutti i professionisti previsti nel percorso di cura. È desiderio della direzione infermieristica riuscire in questo, è obiettivo – condiviso da Voglia di Vivere – riportare l’attenzione sulla persona, al centro di un sistema in grado di accogliere, dare risposte e orientare nelle scelte spesso estremamente dolorose. In definitiva, questa collaborazione rispecchia perfettamente lo spirito della breast unit, la cui efficacia è la sintesi delle competenze professionali del personale medico e infermieristico, insieme alla forza di un volontariato qualificato e, a sua volta, preparato a fare la propria parte in questa squadra al servizio della salute.


SPORT E CITTÀ

BASKET FEMMINILE

Nico Basket si tinge d’azzurro L’esperienza della giovanissima Margherita Tintori al raduno della Nazionale Under 18 nella formazione under 17, che nel difficile campionato di serie A2, si sta ritagliando uno spazio sempre più importante (5 punti su 15 minuti di media a partita). Qual è stata la tua reazione quando hai saputo di essere stata inserita nella lista delle giocatrici a disposizione? Ero felicissima, non me lo sarei mai aspettata; ovviamente la mia speranza era quella di poter poi far parte delle 20 convocate ma già essere a disposizione con ragazze di 1/2 anni più grandi è stato un gran traguardo!

Una delle notizie più liete di questo inizio di stagione per la Nico Basket Femminile è stata senza dubbio la convocazione di Margherita Tintori, classe 2006, per il raduno di Pesaro della Nazionale Under 18 di Dicembre. Una soddisfazione enorme per l’ambiente e naturalmente per l’atleta cresciuta nella Pallacanestro Femminile Montecatini, con la maglia della quale milita anche

Quanto eri emozionata quando hai saputo invece di andare al raduno? Chi ti ha dato la notizia? Mi ha chiamata il Direttore Generale Zazzaroni e mi ha detto che ero stata inserita tra le 20 che sarebbero andate a fare il raduno a Pesaro; in quel momento non ci credevo, ero incredula, cominciai a tremare… ero rimasta senza parole, pensavo fosse uno scherzo ma poi ho realizzato che era tutto vero. Oltre ad essere stupita ero molto emozionata, fiera di me e del lavoro che ho fatto e che continuerò a fare.

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V i a P. N e ru d a 3 6 ( P T ) t e l . 0 573 / 9394 8 8

Dove si sono svolti gli allenamenti? Oltre a Giovanni Lucchesi chi faceva parte dello staff? Gli allenamenti si sono svolti dal 5 all’8 dicembre a Pesaro, oltre a Giovanni Lucchesi facevano parte dello staff Roberto Riccardi, Kathrin Ress, Marte Alexander e il dirigente Roberto Brunamonti. Tutti fin dal primo giorno sono stati molto disponibili, ci hanno aiutate, con tanti consigli. Quelli di Ress e Alexander siano stati preziosi perchè essendo ex giocatrici hanno una certa esperienza e comprensione del gioco. Li porterò con me come se fossero oro. Qual è stato il momento più emozionante di questi giorni trascorsi a Pesaro? Credo che non ci sia stato un particolare momento speciale in questi giorni, perchè sono stati 4 giorni uno più bello dell’altro. Però, se ne devo trovare proprio uno penso che il momento più emozionante sia stato quando ho indossato per la prima volta il completino con scritto ITALIA.


In collaborazione con

SLAM DUNK

BASKET

UN INIZIO DI STAGIONE SCINTILLANTE

Come giudichi la tua stagione alla Nico fino a questo momento? Qual è stata la tua migliore gara? Sono contenta della mia stagione alla Nico fino ad ora. Ogni partita cerco di dare il massimo alla squadra per poter riuscire a riportare due punti, sto crescendo molto sia dal punto di vista cestistico che da quello caratteriale. Ogni giorno vado in palestra con la voglia di migliorare e imparare cose nuove, ovviamente devo migliorare ancora tanto però il tempo, la voglia e la fatica ci sono per farlo. Secondo me la partita migliore è stata quella contro Patti, in cui ho cercato di prendere più iniziative, mi sono impegnata e sbattuta in difesa nonostante molte volte mi sia ritrovata a marcare gente più grande di me sotto canestro, ma con i suggerimenti di coach Nieddu e del capitano Diletta Nerini ci sono riuscita.

La Giorgio Tesi Group si è congedata dal 2021 con la bella vittoria casalinga contro l’Orlandina. Conquistata anche la qualificazione alle final eight di Coppa Italia di Legadue. La stagione 2021 -22 del Pistoia Basket 2000 ancora targato Giorgio Tesi Group è partita davvero nel migliore dei modi. Pur senza un americano, infatti, la compagine guidata dal nuovo coach Nicola Brienza si è aggiudicata la prima competizione a cui ha partecipato, vincendo con merito a Lignano Sabbiadoro la Supercoppa Old Wild West battendo in finale Treviglio, guidata in panchina dall’ex Michele Carrea. Cambiato in corsa Olasewere con Daniel

Utomi la compagine pistoiese ha disputato poi una prima parte di campionato da assoluta protagonista perdendo solo le gare con Cantù, Udine e Orzinuovi terminando l’anno solare a quota diciotto punti, distanziata di solo due lunghezze dalla capolista Cantù. Ciliegina sulla torta di questa ultima parte del 2021 la meritata qualificazione alle final eight di Coppa Italia di Legadue, dove siamo certi che i biancorossi riusciranno ancora a essere grandi protagonisti. La speranza è quella che il grande pubblico, quello che nel tempo con il suo tifo unico e sfrenato ha reso il Palazzo pistoiese uno dei più caldi d’Italia, torni numeroso ad affollare i gradoni del Pala Carrara, perché questa squadra lo merita davvero!

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Ci sono delle giocatrici che ti hanno impressionato per talento e fisicità? Dal punto di vista della fisicità mi hanno impressionato molto Benedetta Aghilarre e Caterina Piatti, mentre dal punto di vista del talento sono stata colpita da Virginia Tempia e Gaia Castelli.


in collaborazione con

UN 2022 INSIEME ALLA CULTURA

Giovanni Capecchi

Sara Masiani

SCOPRI PISTOIA OGNI GIORNO

Promossa da UNISER, la società strumentale della Fondazione CARIPT che si occupa di ricerca, innovazione e alta formazione, la prima Agenda Letteraria completamente dedicata al nostro territorio è composta da 184 pagine in formato 11,5x18,5 cm che contengono, oltre a tante splendide illustrazioni, nomi, brevi biografie, date e citazioni di decine e decine di letterati pistoiesi o che a Pistoia hanno vissuto, lavorato, viaggiato, o che della provincia pistoiese hanno scritto. Con testi a cura del Professor Giovanni Capecchi, arricchita dalle illustrazioni della giovane illustratrice pistoiese Sara Masiani, è edita da Giorgio Tesi Editrice.

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