Riscaldarsi con il legno IN SICUREZZA, NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE E DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
L’Umbria ha radicata nella propria identità la cultura della qualità ambientale, è un territorio
ricco di boschi che chiedono di essere utilizzati per rinnovarsi e per far nascere una filiera del legno in armonia con l’ambiente.
La coltura sostenibile dei boschi è una pratica antica in Umbria e permette alla natura di crescere rigogliosa e ricca di biodiversità.
La combustione delle biomasse, negli ultimi anni, ha visto una profonda trasformazione che ha introdotto innovazione tecnologica nelle caldaie a biomassa (legna, cippato e pellet) con importanti risultati sia sul piano dell’efficenza che della riduzione delle emissioni.
Grazie alla crescente domanda di legna, in Italia, negli ultimi 50 anni, la superficie forestale è raddoppiata passando da 5,5 milioni di ettari agli attuali 11 milioni.
Coltivare i boschi significa rinnovarli e garantirne la salute.
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I boschi gestiti secondo criteri di sostenibilità contribuiscono molto di più alla protezione del clima rispetto a quelli abbandonati. Un bosco ringiovanito, infatti, continua ad assorbire e fissare carbonio in modo più efficiente rispetto a un bosco abbandonato.
In Umbria il bosco occupa il 44% del territorio regionale, circa 370.000 ha.
Bruciare legna produce meno CO2 del metano. Per produrre 1 MWh di energia utile con il legno vengono prodotti dai 20 ai 30 Kg di CO2 equivalente, con le fonti fossili ne vengono spesi 250-325Kg.
Conto Termico 2.0 Il nuovo Conto Termico 2.0 (DM 16 febbraio 2016) è un incentivo statale erogato dal GSE per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, come la biomassa. Il meccanismo per l’erogazione degli incentivi è rinnovato rispetto a quello introdotto dal decreto del 2012 ed introduce diverse convenienti novità.
I pagamenti vengono
accreditati
direttamente sul
conto corrente,
non è più una riduzione delle tasse.
Il nuovo A.P.E.
(Attestato di Prestazione Energetica)
premia la biomassa.
I pagamenti sono più rapidi (90 giorni). Gli importi in una singola rata sono più alti, fino a 5.000,00 €.
Gli incentivi sono più generosi, fino al
65%
Le procedure sono semplificate e più snelle, le spese possono essere sostenute con bonifici ma anche online o con carte di credito.
Le tipologie di intervento incentivabili sono più ampie e la gamma degli impianti ammissibili, per tipologia e dimensione, è molto più vasta.
delle spese sostenute.
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CASE STUDY DOVE Immediata periferia di Perugia: superficie riscaldata 230 mq abitata da 5 persone come utenza sanitaria CONSUMI PRIMA dell’intervento Consumi Reali Inverno '15-'16 mc. 4200 pari a € 4.468
COSA Sostituzione di caldaia atmosferica a metano da 70 kW abbinata a Bollitore Sanitario da 300 lt
Installazione di nuova caldaia a pellet da 25 kW con gestione climatica pura abbinata a Puffer da 800 lt e produzione Acs istantanea
In tutti i casi analizzati si ha una drastica riduzione dei costi di riscaldamento quando si sostituisce il gas metano e ancora maggiore risparmio se si sostituisce il gasolio o il gas gpl.
Oltre a costi molto inferiori è aumentato sensibilmente il benessere in termini di uniformità e qualità del riscaldamento .
CONSUMI DOPO Consumi Reali Inverno '16-'17 kg.7000 pari a € 1633
65% in meno rispetto al metano
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Investimento: € 16.500 I.C. Recupero fiscale: € 10.723 Parte rimanente a carico: € 5.777 Tempo di ritorno investimento: 2 anni