Inserto dieci anni Giornale delle Giudicarie

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ANNO 11- N. 4 APRILE

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- pag. APRILE 2012 ������������������������ �

di approfondimento Mensile di informazione e

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e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

Le associazioni di carità svelano

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo Saranno 5.520 i ragazzi con sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). degli e le scuole professionali un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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10 ANNI DI INFORMAZIONE pag.

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Povertà in Giudicarie

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

di Adelino Amistadi

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s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

Buona Pasqua!

it naled elleg iudic arie.

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2012 - Mensile

EDITORIALE

il

INSERTO SPECIALE

Giudicarie iornale delle

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag.

CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

tante situazioni di difficoltà

pomeriggio, dalle 15.30 Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che mente si è di quelli A pag. 8 del mese”.

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

AFFITTASI

O (BS) BAR A PONTE CAFFAR arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

UN’AVVENTURA LUNGA 10 ANNI Dopo tanto scrivere e parlare di Giudicarie, permetteteci questa volta di parlare di “noi”, del Giornale delle Giudicarie, di quel mensile che s’è fatto negli anni alfiere e interprete, testimone e cittadino attivo di questa terra. Un’avventura che proprio nel mese di maggio del 2012 compie 10 anni, e attraversa come una linea continua la storia di questo territorio dell’ultimo decennio, dando conto di tutta la cronaca, gli accadimenti politici, gli avvenimenti culturali e sportivi, l’attivismo di un variegato ed importantissimo mondo dell’associazionismo che anima davvero le Giudicarie in profondità, dando vita e consistenza ad una “terra di confine”. Per questo abbiamo pensato ad un inserto speciale di 16 pagine per celebrare questo decennale importante, un “giornale nel giornale” da leggere e conservare nel quale trovare contributi, ricordi e idee delle firme che negli anni hanno fatto crescere questa pubblicazione. Un momento dove provare a ripercorrere un po’ anche la storia delle Giudicarie degli ultimi 10 anni, attraverso titoli, ritagli e l’analisi dei nostri collaboratori, arricchiti da due firme di eccezione come quelle del giornalista Franco de Battaglia e del professor Antonio Scaglia. Partendo proprio simbolicamente dalla prima copertina, quella del maggio 2002, pubblicata qui a fianco che segna l’inizio di questo percorso e che testimonia anche visivamente l’evoluzione e il cambiamento maturato nel tempo dal Gdg. All’interno dell’inserto, poi, c’è il “manifesto” del nostro giornale, una sorta di “mission” del Gdg, tratto da un articolo di Adelino Amistadi di alcuni anni fa. Nel finale parliamo di noi, ovvero ne parla la gente, cercando di capire che cosa rappresenta il Gdg per i giudicariesi e quale può essere il suo ruolo per gli anni a venire. Infine, un doveroso ringraziamento a tutti i nostri sponsor; aziende, associazioni, privati che in questi anni hanno scelto il Gdg per promuovere la propria attività e che non ci hanno fatto mai mancare il proprio sostegno. Senza di loro tutto questo non sarebbe possibile.


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II 10 ANNI DI INFORMAZIONE

Giudiicarie iornale delle

di approfondimento Mensile di informazione e

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I partner storici

s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

In particolare vogliamo ringraziare i nostri partner “storici” senza i quali questa esperienza non sarebbe stata possibile. Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). degli e le scuole professionali un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

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FARO (BS) BAR A PONTE CAF arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

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Giudici arie iornale delle

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IL MANIFESTO Povertà in Giudicarie

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L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

“Il nostro giornale è di parte” Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

FITTAS a Ichi, che avevamo intenzione più Quando confidai a qualcuno, non ricordoAF di fondare un giornale, la prima cosa che fu detta mi lasciò perplesso e stupito. “Conoscendovi, farete un giornale di parte e ve lo leggerete da soli!” “ Mai! risposi quasi offeso - noi non saremo di parte!” Dopo alcuni mesi , con già otto numeri all’attivo, debbo confessare che quel “qualcuno”, almeno in parte, aveva ragione. Il Giornale , per fortuna, non ce lo leggiamo da soli, anzi, mi dicono che sia molto seguito ed abbia avuto notevole successo, ma che sia di parte, oh, si, di questo aveva perfettamente ragione. Abbiamo costruito un giornale di parte, non c’è dubbio, ne siamo coscienti, ma non ne siamo per niente rammaricati. Siamo di parte perché ci piace, comunque, schierarci con qualcuno o qualcosa. Siamo di parte perché la ragione sta da una parte sola, dove c’è più di una ragione regna l’ambiguità e l’anguillismo. Siamo dalla parte di chi si vuol confrontare, di chi vuol dialogare con gli altri. Siamo dalla parte di chi le cose le vuol conoscere e capirle fino in fondo. La nostra parte è quella che ama la terra su cui vive, ne ama la storia, il passato ed è impegnata a costruire un avvenire sereno. Siamo dalla parte di chi, quotidianamente, subisce angherie ed ingiustizie. Siamo dalla parte di chi considera l’onestà ancora una virtù, dalla parte di chi lavora, di chi risparmia, di chi conserva l’orgoglio di essere giudicariese. Siamo dalla parte di chi combatte il male peggiore delle nostre istituzioni: la burocrazia, la cartocrazia, la finta efficienza che blocca tutto. Siamo dalla parte di chi vorrebbe gridare qualcosa a qualcuno e non sa come fare. Siamo dalla parte di chi vuol essere libero di pensare e di parlare, libero da invidie e gelosie, da cattiverie e malignità, da sospetti e pregiudizi. Siamo dalla parte di chi soffre la periferia, la marginalità, lo svantaggio di vivere lontano dai grandi centri. Siamo dalla parte di chi considera la periferia un problema da risolvere e non un argomento da discutere. Aborriamo l’ipocrisia, il fariseismo diffuso. Siamo dalla parte dei leoni, siamo contro le pecore ed i pecoroni. Siamo dalla parte della maggior parte della gente giudicariese, siamo dalla parte di chi crede che tutte le persone siano rispettabili, che tutti abbiano diritto a stima e considerazione, siamo dalla “nostra” parte, dalla parte di tutti. Insomma, siamo dalla parte dei nostri lettori, che è quello che ci interessa, senza soggezioni o timori, senza subire pressioni, richiami, o, peggio ancora, ricatti. Se qualcuno vorrà venire con noi a combattere per la nostra parte sarà sempre il benvenuto. Noi continueremo ad essere di parte… ALL’INTERNO

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag.

CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

FARO (BS) BAR A PONTE CAF arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

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Adelino Amistadi - ottobre 2002


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La nostra storia

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Gdg, pazza idea... ANNO 11- N. 4 APRILE

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s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua!

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

S di Adelino Amistadi L’avventura l’avevo condivisa fin dall’inizio con Tiziano Salvaterra, uomo di certo più assennato di me, e con lui affrontai i primi contrattempi. Ambedue inesperti di cose giornalistiche, abbiamo avuto la fortuna di trovare in Luisa Masè, oltre che un direttore di giornale autorizzato, anche l’esperta che ci mancava. Una ragazza davvero in gamba che fin dai primi giorni prese in mano il giornale dandogli, oltre al nome, indovinato, anche una prima organizzazione redazionale assai preziosa per continuare nell’impresa. La sua mano, il suo entusiasmo, segnarono la vita e la progressiva diffusione del Giornale anche negli anni successivi, portandolo a risultati incredibili di cui ancor oggi siamo orgogliosi. Accanto a lei crebbero in abilità giornalisti oggi ormai affermati come Alberta Voltolini e soprattutto Roberto Bertolini ancor oggi caporedattore, in pratica vice direttore operativo, ma credo, e le chiedo ancor oggi venia, d’essere stato io a crearle i maggiori problemi con il mio vizio congenito d’essere invadente, e soprattutto con il mio entusiasmo nel mettere mille cose in pentola senza aspettare che il fuoco funzioni a dovere. E’ sempre comunque riuscita a farmi ragionare, una delle poche, e a tarpare qualche volo eccessivo del mio carattere. Nel frattempo il giornale aveva cambiato formato e tecnica tipografica assumendo la veste che ancora oggi conserva, e riuscimmo a distribuirlo gratuitamente, ogni mese, a tutte le famiglie giudicariesi, così come avviene ancora tuttora con soddisfazione reciproca, nostra e dei nostri lettori. Nel 2007 Luisa lasciò il giornale per nuovi incarichi professionali; seppur amareggiati, GdG e tutti noi eravamo già sufficientemente rodati e potemmo continuare senza grosse difficoltà. Luisa Masè fu sostituita da Paolo Magagnotti, un giornalista di grosso spessore, per anni capo servizio stampa della Regione, presidente dell’Associazione europea dei giornalisti cristiani e, da qualche anno, professore universitario. Con un così prestigioso angelo custode e con l’operatività garantita da Roberto Bertolini, nel frattempo diventato giornalista professionista, il giornale ha ripreso vigore, con nuovi collaboratori, e con una costanza ed una con-

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Allevatori in Festa

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

di Adelino Amistadi

Sembra ieri e già sono passati dieci anni dall’uscita del primo numero del “Giornale delle Giudicarie” nel maggio 2002

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

i problemi a cui stavamo per andare incontro. giorno embra ieri e già sono passati dieci anni dall’uscita del qualche Palafitte, ecco il museo 10 anni di Giornale delle Giudicarie la pubblicità che stentava, la formaeconomiche, primo numero del “Giornale delle Giudicarie” nel mag- Le difficoltà coinvolgimento, erano cose a cui loro il collaboratori, gio 2002, stampato per noi dalla Tipografia Antolini di zione dei come si fa quando si tenta peso, giusto il dato Tione. Fu un giorno di grande entusiasmo anche se poi non fu- non avevamo spericolata. rono tutte rose. L’eccitazione del primo numero mascherò per un’operazione FITTASI di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

vinzione encomiabili, garantendo a noi fondatori la certezza che il lavoro fatto stava perseguendo con coerenza gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ormai “Il Giornale delle Giudicarie” si è consolidato anche nella sua struttura organizzativa e dirigenziale, abbiamo un un ufficio di redazione ed una specifica associazione culturale a cui facciamo riferimento, abbiamo un servizio per la raccolta pubblicitaria efficientissimo con Elio Collizzolli responsabile, un uomo appassionato come tutti noi, che ci garantisce la linfa vitale per continuare, siamo confortati giornalmente da lettere, telefonate, interessamenti da parte di lettori ansiosi ogni mese di ospitarci nelle loro case. Abbiamo soprattutto la convinzione d’aver fatto dieci anni di buon lavoro per le Giudicarie e riteniamo che la nostra opera debba continuare, non certo per interessi di bottega, ma al solo scopo di

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag.

  un’infornire alle Giudicarie formazione corretta e veritiera, un’arena per il dibattito politico e sociale sulle nostre cose, uno strumento per l’informazione commerciale delle nostre aziende artigiane e commerciali, un amico sincero di cui ci si può fidare che entra mensilmente, con discrezione, nelle case dei nostri conterranei per essere letto, commentato e condiviso. A ben pensarci sono stati dieci anni vissuti intensamente, il Giornale è come una casa con le finestre aperte dove entra di tutto, si vive giornalmente la quotidianità delle nostre valli, dei nostri paesi, un continuo intrecciarsi di travagli, fatti e misfatti, fare un giornale come il nostro, davvero una sorta di specchio della realtà in cui si vive, è stata una sfida vera, a volte entusiasmante, a volte dolorosa, perchè è difficile non farsi coinvolgere dalle cose che vanno storte, dalle emozioni delle cose buone, e  

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Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Maggio 2002- Maggio 2012

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

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FARO (BS) BAR A PONTE CAF arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

dall’entusiasmo per le nuove sfide di una comunità. Dieci anni di questi tempi in cui i mesi sono giorni che passano velocemente e le ore sono attimi che scorrono implacabili, corrispondono a una o più generazioni dell’anteguerra, anche se i problemi delle Giudicarie e dei suoi abitanti non sono cambiati di molto. Abbiamo iniziato la nostra attività con le Giudicarie in difficoltà, le strade, l’ospedale, l’artigianato che fatica, il commercio che si spegne, il turismo che arranca, abbiamo protestato, scritto, denunciato, urlato quand’era necessario, e qualcosa abbiamo ottenuto, ma il lavoro da fare per la nostra terra è ancora lungo ed irto, e noi lo faremo con costanza, con grinta, come abbiamo sempre fatto. “Il Giornale delle Giudicarie” è stato e continua ad essere vicino ai problemi delle Giudicarie, rifuggendo fughe in avanti, sogni e manipolazioni, ancorato alla realtà da vivere con i propri elettori, con

CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

le porte aperte, senza timore delle critiche, ma invocando suggerimenti, consigli e stimoli da parte della comunità di cui facciamo parte e di cui ci sentiamo protagonisti. In barba a chi ci vuol male, a chi ha tentato in vari modi di farci chiudere, a chi ci boicottava pensando di minare la nostra resistenza, in barba a gli imbecilli che ci relegano a “giornalino”, o ai saccenti che ci indicano come “giornalaccio”, noi siamo “Il Giornale delle Giudicarie”, così viene chiamato ed atteso in ogni casa delle Giudicarie e questo ci basta. Ci ripaga dai poveri di spirito che dopo dieci anni vorrebbero ancora vederci soccombere, mi dispiace per loro, ma ormai siamo una catena straordinaria di giornalisti, collaboratori, editori, di sponsor soddisfatti ed affezionati, ne siamo orgogliosi e ci sono tutte le premesse per continuare. Perchè noi viviamo qui, lavoriamo qui, amiamo e soffriamo qui, ci divertiamo e ci annoiamo

su questa terra, nelle nostre valli, perchè qui siamo nati e qui vogliamo morire. Solo adesso mi rendo conto, che, con gli amici della prima ora, sono stato un pazzo a tentare una partita del genere, una sfida che si ripete mese dopo mese, da dieci anni, ci eravamo allora immaginati un giornale agile e dinamico, irriverente quanto basta e soprattutto indipendente, capace di graffiare a destra e a manca, di sopra e di sotto. Ci siamo riusciti, ne siamo orgogliosi. Insieme abbiamo vissuto le grandi illusioni, le delusioni, le grandi speranze della nostra terra, abbiamo condiviso grandi e piccoli fatti significativi, abbiamo comunque trattato ogni argomento con dignità e rispetto , abbiamo creato un cordone ombelicale fra tutti i Giudicariesi ed “Il Giornale delle Giudicarie” inscindibile, indispensabile per affrontare il futuro, che senza illusioni, sarà duro per tutti.

Un luogo di incontro e dibattito

Una palestra di discussione per le Giudicarie Pensavamo ad un luogo di incontro, dialogo e confronto per cercare di dare identità, appartenenza alle Valli Giudicarie in un momento di grandi divisioni interne ed una immagine esterna piuttosto negativa, tanto che il primo editoriale venne intitolato “Vivere nella valle dei “bisci” “ frase che mi fu detta in quei giorni da un alto esponente della cooperazione trentina. Era una scommessa: senza finanziamenti, solo con la volontà di pochi soci fondatori, nella convinzione che la comunità giudicariese aveva bisogno di un luogo di discussione e di informazione. Se ciò era vero e sentito, come noi pensavamo, avremmo trovato anche le risorse economiche per andare avanti. Ed infatti è stato cosi. A distanza di 10 anni quella scommessa possiamo dire di averla vinta: il giornale tutti i mesi puntualmente arriva nelle famiglie e viene letto (anzi oseremo dire aspettato), il sistema produttivo locale ne approfitta per promuovere le proprie attività e cosi garantisce le risorse finanziarie per la stampa e la spedizione, un gruppo di amanti della scrittura, fra cui diversi giovani, sistematicamente alimentano con articoli la redazione. Si è cercato di dare spazio a tutte le voci anche se non è sempre facile essere imparziali, perché il giornale ha comunque una sua linea editoriale che trova alimento nel pensiero democratico e popolare, nella sussidiarietà e nella solidarietà verso chi fa fatica, nella ricerca di una identità del territorio che passa attraverso un’attenta analisi della storia e della tradizione senza ancorarsi al passato, ma consapevole del ruolo che il passato

recita anche oggi, autonomista ed europista volta alla valorizzazione delle aree di montagna, convinta che sia possibile garantire alle generazioni future opportunità di realizzazione dei loro talenti e delle professionalità, nel rispetto dell’ambiente e cercando di accorciare le distanze, anche con l’uso delle tecnologie moderne, con i centri gravitazionali urbani e metropolitani. Certo in 10 anni il mondo è cambiato ed in esso anche le nostra comunità. La crisi ci ha insegnato che non sarà più come prima ed allora anche noi dobbiamo attrezzarci come singole persone, come comunità, come mondi vitali a vivere con serenità e responsabilità questi cambiamenti. Si riscontra oggi una grande emergenza di pensiero e di conoscenza; proprio perché il nuovo è difficile da comprendere è necessario approfondire tematiche ad ampio raggio su tutte le dimensioni del’uomo e del suo vivere. Servono ragioni di senso specie per le nuove generazioni che fanno fatica a trovare la loro strada, modelli educativi per i genitori ed il mondo della scuola, un ripensamento del lavoro e del costruire lavoro per sé e per gli altri, una riflessione sugli stili di vita, l’uso del denaro, il bene comune, il ruolo delle istituzioni, la relazione con l’altro, l’apertura al mondo esterno, la cultura del dovere oltre che quella del diritto. Per le nostre valli serve un pensiero su cosa significa vivere in montagna: quali prospettive, quali opportunità, quali vincoli nella valorizzazione delle specifi-

di Tiziano Salvaterra

cità che spesso chi vive fuori ci invidia. Forse sono queste le nuove sfide che il giornale potrebbe cogliere per il prossimo decennio: diventare un luogo di dibattito serio sui temi dello sviluppo delle Giudicarie in una fase dove la Comunità di Valle è chiamata a dotarsi di un piano di programmazione sociale – economica - territoriale, il parco Adamello Brenta stà assumendo ruoli crescenti nella vita delle comunità, i Comuni cercano di capire quale invece sarà il loro ruolo futuro, il mondo del turismo insegue il giusto equilibrio fra pubblico e privato, mentre alcune zone fanno fatica a tenere il passo come la Bassa Rendena, l’Alto Chiese in parte anche la Busa di Tione. Allora un giornale che apre sui temi rilevanti per le persone e per le comunità, senza paura di esporsi, senza desideri di potere, ma con l’intento di offrire alle Giudicarie opportunità di partecipazione, evitando che dall’esterno si impongano scelte (come Metroland) che poco hanno a che vedere con il nostro territorio. Infine un luogo di proposta dal basso che potrà essere affidata alle istituzioni nella speranza che si possano superare quegli steccati che nel corso degli ultimi decenni hanno impedito la realizzazione infrastrutture strategiche per la crescita del territorio come la viabilità interna o la valorizzazione di risorse naturali come l’ambiente e le foreste. Questo deve essere l’impegno di coloro che operano nel giornale; ai cittadini giudicariesi il compito di essere vigili e segnalare quando nei fatti ci si scosterà da quanto enunciato.


Le origini

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Un punto di riferimento per le Giudicarie ANNO 11- N. 4 APRILE

2012 - Mensile

s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

Un attore dell’informazione che ha saputo valorizzare appieno le esperienze che crescono sul nostro territorio, da quelle imprenditoriali a quelle associazionistiche e del volontariato... Alle spalle di chi scrive, di quei nomi che abbiamo ormai imparato a conoscere, c’è un altro gruppo ugualmente importante, che è quello dei soci dell’Associazione Gdg che permette col suo impegno a questo giornale di arrivare con regolarità nelle case dei giudicariesi. Il grazie, in questo senso, va a tutti quelli che in questi anni hanno fatto parte di questa associazione, al precedente presidente, Emanuele Bonafini, per quanto ha fatto per la crescita di questa bella avventura editoriale.

Ha saputo cogliere istanze della gente nelle sue varie formazioni ed espressioni, cercando sempre di dare riscontri ponderati Ha raccontato storie, talvolta con un gustoso tono satirico e mai offensivo, cogliendo espressioni di un’identità locale di cui è stato in vari modi interprete e valorizzatore. Ha portato all’attenzione di un’intera valle ed anche di lettori oriundi che vivono fuori valle fatti, aspirazioni e problemi di piccole realtà che altrimenti sarebbero rimasti nell’ombra o limitati al semplice passaparola. E’ stato un giornale che ha saputo catalizzare energie di molti che in spirito di volontariato hanno voluto dare il loro contributo nell’interesse comune e cui va un vivo ringraziamento. Non si è sottratto alle critiche, dando spazio ad un pluralismo di voci che non volessero andare oltre la sua natura editoriale. Ha potuto vivere grazie al

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

di Lino Pelanda 10 anni di Giornale delle Giudicarie Presidente Associazione Il Giornale delle Giudicarie Maggio 2002- Maggio 2012

Tanti auguri Giornale delle Giudicarie. Da presidente dell’Associazione editrice di questa pubblicazione non posso fare altro che essere orgoglioso    da quedi questo prestigioso traguardo raggiunto sto mensile che, anno dopo anno, è entrato sempre più nelle case delle famiglie giudicariesi, diventando punto di riferimento nell’informazione locale. Un traguardo che è stato raggiunto con l’impegno di una vera e propria squadra che sta dietro alla pubblicazione periodica del Gdg; una squadra che è partita 10 anni fa e si è rinnovata ed ampliata. Alcuni sono ancora con noi da allora, altri hanno preso nuove strade, altri ci hanno lasciato, come l’amico Carlo Ghirardini, storica firma delle nostre rassegne stampa, una persona che ricordiamo sempre con affetto.

di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

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Fatte queste doverose premesse, voglio spendere due parole sul ruolo di questo giornale. In una terra di periferia, come viene spesso definito il C8, è importante secondo me, poter contare su una risorsa come il Giornale delle Giudicarie. Un attore dell’informazione che ha saputo valorizzare appieno le esperienze che crescono sul nostro territorio, da quelle imprenditoriali a quelle associazionistiche e del volontariato, diventando anche vera e propria bacheca per dare risalto alle tanti iniziative che

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

FARO (BS) BAR A PONTE CAF

ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

popolano la nostra valle. Perché non è vero che nei nostri paesi “non succede mai niente” come spesso siamo portati a pensare; a volte siamo noi a non cogliere la vitalità del nostro tessuto sociale, spesso anche perché i progetti e le iniziative messe in campo da tanta gente di buona volontà non trovano adeguata pubblicità e spazio. Ecco,il Gdg, da par suo, ha cercato di dare voce a tutte queste iniziative, all’attività delle Pro Loco e dei comuni, delle associazioni sportive e dei comitati.

Allevatori in Festa

AFFITTASI

ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

Castello di Stenico - foto Luigi Bosetti

Senza però dimenticare le problematiche di questa terra, che restano tante e che certamente questa congiuntura internazionale contribuisce a portare a galla e a evidenziare con più forza. Dal lavoro alla sanità, dalla viabilità al turismo, il nostro giornale non ha mai tralasciato di evidenziare quali sono le necessità ed i nodi irrisolti di un territorio tanto vasto e disomogeneo. Penso, per stare solo agli ultimi numeri, ai pezzi sulla crisi dell’edilizia, sulla situazione dell’ospedale di Tione, sulla

viabilità e quanto c’è ancora da fare perché i cittadini abbiano servizi sempre all’altezza. Tutto questo l’abbiamo scritto, sempre con spirito propositivo, anche critico talvolta, ma mai scadendo nella polemica fine a sé stessa, nella demagogia e nello sparare addosso indiscriminatamente alla politica. Il nostro spirito è quello costruttivo delle persone “del fare”, di chi sa che per raggiungere obiettivi importanti occorrono impegno ed idee ed è possibile, nel corso del

cammino, anche sbagliare. L’importante è avere il coraggio e la forza di correggere il tiro, di saper fare meglio di quanto si è fatto, anche grazie alle critiche, costruttive, di chi magari osserva “da fuori”. Così anche il nostro Giornale avrà fatto pure degli errori, avrebbe potuto fare meglio, dare di più. Ma, guardando nel complesso a questa avventura, non posso far altro che pensare con orgoglio a questo mensile e invitare tutti i giudicariesi a sentirlo un po’ “loro”.

Al servizio di una comunità I

l decennio di attività de “Il Giornale delle Giudicarie” consente un bilancio nettamente positivo per il contributo che ha dato alla comunità locale in termini di informazione e partecipazione. E’ stato uno compagno di viaggio per una valle nel sue articolazioni sociali ed economiche. Ha saputo cogliere istanze della gente nelle sue varie formazioni ed espressioni, cercan-

contributo personale di chi è animato da sana passione socio-politica e di numerosi sponsor di varia consistenza economica che hanno creduto e credono nella sua funzione in favore della comunità locale e cui va pure il nostro ringraziamento. In qualche passaggio difficile per garantirne la continuazione ha sempre trovato chi si è impegnato per impedire l’interruzione del suo servizio. Possiamo ben dire che “Il Giornale delle Giudicarie” rappresenta un valido esempio di quell’informazione locale che assume sempre più importanza anche nel mondo della globalizzazione e della digitalizzazione del nostro quotidiano. Sono questi organi di informazione locale che favoriscono il senso di appartenen-

do sempre di dare riscontri ponderati. Possiamo dire che ha seguito con generosa fedeltà la vita di un’intera comunità, condividendone fasi di crescita e momenti difficili. Ha costituito un organo di informazione che ha pure contribuito ad avvicinare alla realtà locale le Istituzioni della nostra Autonomia, rendendo le stesse partecipi di problematiche ed istanze giudicariesi.

Piana di Storo - foto Alberto Cam-

za ad una comunità inserita in una società di incertezze che è spesso generatrice di scoraggiamenti, fratture sociali e dispersione di valori.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di simboli e strumenti che producano effetti aggreganti. Tutto questo, evidentemente, al di là di

chiusure ed involuzioni incompatibili con l’esigenza di aperture verso nuovi orizzonti europei e ed internazionali più ampi.

di Paolo Magagnotti* E’ imperativo trovare il giusto, anche se non sempre facile, equilibrio fra locale internazionale, cercando pure di trovare nel locale sollecitazioni creative. E’ la stessa Unione Europea che, nel tentativo di avvicinare i cittadini alle sue Istituzioni, nel campo della comunicazione sostiene iniziative all’insegna del moto “go local”. Un’informazione locale che sia vicina ai cittadini, i quali, resi partecipi di ciò che accade nell’ambiante in cui scorre la loro vita quotidiana, possono altresì ricevere ed analizzare informazioni su contesti esterni. “Il Giornale delle Giudicarie” continuerà a fornire il suo contributo per servire il locale senza perder di vista il globale. *direttore del Gdg dal 2008


VI 10 ANNI DI INFORMAZIONE

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Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie

Nel dicembre del 2001 ero passato a salutare il buon Mario Antolini per gli auguri di Buon Natale. In quel tempo lavoravo a Milano per l’ufficio studi di una grande banca    «Milaitaliana e le collaborazioni con «Borsa&Finanza», no Finanza» e dal 1999 con «Il Sole24Ore», mi avevano permesso di iscrivermi all’albo dei giornalisti nel 2000 come pubblicista. Aveva da poco cessato le pubblicazioni «La Civetta» a cui avevo collaborato tra il 1994 e il 1996 e progettavo di fondare una mia rivista di economia locale. Desideravo trasferire l’esperienza di analista nelle Giudicarie. Parlando di questi miei progetti, Mario mi disse che stavano per essere fondate due nuove riviste e che probabilmente avrebbero avuto bisogno di “penne” per parlare del mondo locale. Nel 2004 esordivo con un primo pezzo dal titolo Maggioritario e regionalismo sul sistema elettorale, tema ancora caldissimo. Da quel momento sulla rivista non è mancato mese in cui non ci fosse un mio pezzo di economia, ma quello che ricordo con più affetto è quello che avevo dedicato alla tragica scomparsa dell’artista, pittore e amico, Hermann Zontini.

di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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di Marco Zulberti Quando nel maggio del 2002 usciva il primo numero del Giornale delle Giudicarie erano passati solo 9 mesi dal dramma dell’11 settembre con il crollo delle Twin Towers a New York. Si parlava di una coda di 300 km di Tir che per settimane non riuscirono più a entrare nella capitale finanziaria del mondo. L’economia internazionale subì un drammatico arresto a cui le banche centrali americana, europea e giapponese, reagirono abbassando i tassi all’1 per cento per favorire la circolazione della liquidità e riavviare il ciclo economico. Gli effetti di quella decisione fu quello di abbassare il prezzo del denaro (in Italia all’inizio degli anni Novanta v’erano tassi al 22 per cento), rendendo vantaggiosi i mutui e i finanziamenti in funzione della costruzione e acquisto di beni immobili come case civili e capannoni industriali. Questo effetto s’osservo in tutto il mondo. Dal 2003 imprese edili, elettriche, idrauliche e artigiani lavoravano a pieno ritmo aumentando costantemente anche i costi di realizzazione delle opere a causa del concomitante rialzo delle materie prime sulla scia del petrolio cha dai 30 dollari del 2003 . Sembrava essere tornato l’Eldorado, per chi non è abituato ad osservare il ciclo decennale dei prezzi degli immobili e non ricorda la crisi degli anni settanta. Da quel momento il rialzo dei prezzi degli immobili fu progressivo e superato solo dal rincaro delle materie prime: il petrolio nel 2002 quotava 30 dollari, nel 2008 era arrivato a 144, l’oro era a 200 dollari oggi a 1700. A questa bolla partecipò anche la leva della spesa dei lavori pubblici provinciali trentini che con le voci dei capitolati sempre più alte spingeva al rialzo anche i prezzi del mercato delle costruzioni privato. Se un muratore nel 1988 prendeva 6 Euro all’ora nel 2008 eravamo arrivati a 30, mentre l’operaio tessile o metalmeccanico rimaneva a 10-12 Euro. Una differenza ingiustificata se non con il circolo inflativo della spesa pubblica: più tasse, più spese pubbliche, meno reddito priva-

to, fino all’attuale implosione del ciclo economico. Dove erano gli economisti? Il Trentino un tempo terra basata sul reddito agricolo che caratterizzava il trenta per cento della popolazione, con una vocazione al turismo, scopriva il boom del settore costruzioni che si orientava verso la costruzione di alberghi, seconde case, appartamenti da affittare, ma anche migliaia di opere pubbliche. La sede dell’asilo diventava comune, la sede del comune diventava biblioteca, la sede della biblioteca diventava ambulatorio, il vecchio ambulatorio una nuova scuola, e così via come su una giostra tutto basato sulla giostra delle tasse e della spesa pubblica, nel nostro caso provinciale. Il crisi di fiducia verso i mercati finanziari dopo il crollo del Nasdaq nel 2000, aveva così fatto scoprire la “vecchia” rendita immobiliare, che appariva più profittevole di quella finanziaria. Molti che incolpano la finanza non si accorgono che dal 2001 v’è stata la fuga dai mercati finanziari per spostare la liquidità verso il settore immobiliare. Nessuno aveva più fiducia nella borsa e tutti investivano nel mattone. Questa è la vera cronaca di questi dieci anni: tutti investivano nel settore immobiliare. E ancora oggi con una fortissima crisi di liquidità, perché i beni immobili non sono monetizzabili se non nel lunghissimo termine, c’è questa idea sbagliata che la rendita immobiliare sia preferibile a quella finanziaria. La a liquidità, o meglio i soldi che entrano nel settore immobiliare poi non ne escono più così rapidamente, ed questo fattore che crea l’attuale crisi di liquidità. Paradossalmente oggi la ricchezza è in mano alle aziende e ai privati, che hanno mantenuto una componente di liquidità, di tesoreria, mentre chi ha impegni immobiliari, o finanziari, a causa di mutui troppo generosi, al 100 per cento o addirittura in certi casi al 120 per cento, per comprare anche i mobili e la macchina. I mutui

ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

sub-prime di cui parlano i giornali sono stati erogati non solo in america ma anche in Italia e anche in Trentino. La soluzione ora è quella di agire su più fronti; abbassare i capitolati del settore costruzioni, detassarlo altrimenti va alla paralisi abbassando l’Iva, o addirittura azzerandola, per alcune situazioni disagiate, penso ai 1000 metri di altitudine. Secondo creare delle Holding finanziare, con capitale misto pubblico e privato, dove associare le imprese come in Germania, sia industriali che edili, altrimenti parcellizzate e

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

AFFITTASI

FARO (BS) BAR A PONTE CAF arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

Val Rendena - foto Matteo Ciaghi

senza capitali, permettendo loro di continuare a lavorare e pagare gli stipendi. Inoltre favorire sempre la libera impresa rispetto alle società più protette, eliminando i contributi diretti e indiretti. Più si assiste i casi difficili e più vi saranno sacche parassitarie di assistiti. La crisi indotta dall’economia mondiale impone anche in questo campo un taglio drastico. Si deve tornare al merito individuale con un welfare più evoluto che non alimenti l’indolenza delle masse. Dal punto del pubblico cambiare radicalmente la politica della

spesa pubblica con progetti che si spostano sui servizi come i trasporti, in futuro per le masse forzatamente pubblici e non più sulla macchina che pochi si potranno permettere, abbassare d’ufficio subito di un trenta per cento tutte le tariffe elettriche, comunicazioni ed energia. Inoltre nuovi progetti forti oggi sul fronte dei trasporti e delle reti di comunicazione, come i lavori delle grandi dighe negli anni cinquanta, che fermarono per la prima volta la piaga dell’emigrazione, di cui la nostra terra soffre da secoli. Emigrato

di Enzo Ballardini Eravamo all’inizio del terzo millennio, venivamo dalle inquietudini del trapasso dal secondo millennio, dai sacrifici dovuti alla rincorsa per entrare nell’euro, ma ancora in un periodo con buone prospettive economiche e con l’occupazione ai massimi storici. Tangentopoli era ormai alle spalle e alla Presidenza del Consiglio c’era D’Alema, subentrato a Prodi e che lascerà subito dopo per Amato, seguito dai governi Berlusconi. C’era Bossi che gridava “Roma Ladrona” e con il vento del consenso popolare predicava il federalismo per cominciare, poi la secessione ed oggi … ormai non predica più. In Provincia c’era ancora Dellai, all’inizio del suo quindicennio sullo scranno più alto di Piazza Dante. Dopo dieci anni trovia-

mio nonno, ora si rischia che i nostri figli debbano nuovamente fare la valigia. Non è possibile che il Trentino, terra vicina alle regioni più ricche del mondo come la Svizzera, l’Austria, la Baviera, che hanno questi modelli iper-liberisti ma anche welfare evoluti, sia diventata una sorta di enclave “romana”, fondata sì sui buoni propositi come la retorica del “vogliamoci bene” e “stiamo uniti”, ma che oggi fortemente è a rischio a causa della competizione e della globalizzazione economica internazionale.

Più che il cambiamento dei Sindaci in questi anni dobbiamo segnalare il cambio del clima dell’opinione pubblica nei confronti della politica e degli amministratori


Istituzioni

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Giudiicarie 10 ANNI DI INFORMAZIONE pag. VII iornale delle

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ANNO 11- N. 4 APRILE

2012 - Mensile

s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

Le Giudicarie, nel mio sentire, portano con sé, o meglio sono questo sentire intimo, che lega al fiume e ai torrenti, alle montagne popolate di fienili e di malghe, ai paesi in cui chiesa, cimitero, abitazioni con orti, cortili e piazze, casa del Comune, fabbriche, alberghi e piste da sci sono risucchiati dentro un senso unitario, antico e attuale, sempre uguale. Anzi, ogni modernità che arriva mostra subito la sua precarietà e viene utilizzata con saggia sveltezza ma anche con sicuro e naturale distacco; è sottoposta al vaglio del dna che ogni giudicariese porta dentro di sé dalla nascita, che trasmette ai figli e di esso contagia anche coloro che accettano di entrare in un mondo misterioso e unico che dà senso alla vita quotidiana poiché è il senso della vita. La mia è una sensazione che non ho potuto approfondire con la ricerca, forse perché questa realtà è, in fondo, una cosa sacra e sento dentro di me, qualcosa che mi impedisce di profanarla: è la sensazione che questo ancestrale animo giudicariese sia insieme un’identità che ti fa prigioniero ma che, allo stesso tempo, ti proclama libero di conoscere scoprire e assimilare le cose buone di altre culture, di altri mondi e di altre tribù. Siamo un mondo

I

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che mente si è di quelli A pag. 8 del mese”.

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). degli e le scuole professionali un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

l mio primo lavoro di sociologo lo condussi a Storo, il paese dove affondano le mie radici, FI e scoprii in TTASIquanto AF (BS) A PONTE CAFFAROmoderne, BAR esso, nonostante le industrie e le comunicazioni fossero forti i legami di sangue, delle parentele e quelli con    la natura, soprattutto i vincoli dei vivi con i morti; legami che hanno trasformato, adattato e trasfigurato tutto ciò che è sopravvenuto nel tempo, persino il Cristianesimo, il diritto e la politica. Che altro possono significare altrimenti il resuscitato rito delle “Bore” del Venerdì santo, il solare culto dei morti e la diffusa, innata ironia che alleggerisce e tonifica anche il tragico della vita? ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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che custodisce gelosamente il suo mistero, la capacità di legare la vita alla morte, le feste con i riti del dolore, della tristezza, le generazioni, le tragedie con i successi. Lo facciamo con un pensare e un discorso diretto che alle volte può anche sembrare ingenuo. In un decennio, le valli Giudicarie si sono trasformate. Industria, artigianato e turismo hanno continuato a cambiare incisivamente i modelli di consumo, hanno modificato la famiglia, indirizzato i giovani allo studio e a professioni diverse. Madonna di Campiglio e Comano Terme, sono il simbolo dell’apertura al mondo del turismo. Anche l’agricoltura razionale e tecnologica ha inciso sulla trasformazione dei vecchi modelli. La cultura, con le Biblioteche, i Centri culturali, le ricerche e le documentazioni, ricordiamo Il Chiese e Judi-

Allevatori in Festa

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

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di Antonio Scaglia*

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag.

CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

caria riflettono molto bene la simbiosi di passato e presente. Anche i campanilismi e le litigiosità si sono, almeno in parte, trasformate ma coerentemente non sono sparite. La Comunità, erede aggiornato del vecchio Comprensorio, è nata superaando i tentativi di frammentazione. Ora vedremo se saprà costruire un disegno unitario di sviluppo e una rete razionale e veramente funzionale di servizi, in cui i Comuni si riconoscano.

arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

Se guardiamo ai dati, persino i Comuni periferici e più piccoli sembrano lottare per mantenere la stabilità demografica. Dietro questo sforzo, s’intravede l’indomito spirito giudicariese, mai sopito, anzi vivo al punto da rendere, al confronto, pallida e caduca la stessa modernità. Questa è la forza segreta e la garanzia di fronte a ogni crisi economica e anche politica. E’ questo spirito, questo vincolo che, sapientemente evidenziato, può aggregare le tre isole

Castel Romano- foto AlbertoCampanile

Le Giudicarie, nel mio sentire, portano con sé, o meglio sono questo sentire intimo, che lega al fiume e ai torrenti, alle montagne popolate di fienili e di malghe, ai paesi in cui chiesa, cimitero, abitazioni con orti, cortili e piazze, casa del Comune, fabbriche, alberghi e piste da sci sono risucchiati dentro un senso unitario, antico e attuale, sempre uguale... della Judicaria in uno sviluppo che non rinneghi, anzi che faccia vivere orgogliosamente la loro identità profonda. Scrivendo, mi sento simile ai Maturi incontrati in un bar di New York. Nello sguardo e nel parlare di quegli uomini di Manhattan, percepii subito la radice, l’aria e lo spirito di Rendena, percezione riservata ai giudicariesi: impossibile da descrivere, ma inconfondibile. Uscito e salito in Metrò, siede vicino a me un’anziana signora: - Di dove è originaria Lei? Faccio io. - Sono di Storo. So da Stor – mi dice in perfetto storese - Di quale famiglia? - A dire il vero, io sono francese; ma ho sposato il Chanì. - Signora, Lei parla uno storese perfetto. Mai sentito “en forest chl le parla così bé da Stor”. - Mio marito a casa parlava solo in storese … Ridemmo ambe-

due, ben consci che questo andava molto più in là della semplice e pur miracolosa capacità di dominare uno dei dialetti più ostici che esistono. E allora non mi resta che augurare alla Comunità giudicariese di attivarsi presto, per essere, fino in fondo e a modo suo, un esempio di rete concorde di servizi alle persone, ai Comuni e allo sviluppo, senza, tuttavia, mai dimenticare che la forza e lo stile per fare tutto questo vanno cercati nel profondo dell’animo di questa terra che è la più sensibile, ironica e realistica delle terre che ho conosciuto. So che molti non giudicariesi non saranno d’accordo. Per questo loro dissenso, non mi sento offeso, pur rimanendo della mia idea. * docente universitario, già preside della Facolta di Sociologia di Trento

Dieci anni “giudicariesi” nei comuni e nelle istituzioni Giorno dopo giorno sono passati dieci anni, un periodo breve ma che ha portato rilevanti novità nelle istituzioni sia a livello nazionale, provinciale e giudicariese. Il Giornale delle Giudicarie ha raccontato mese dopo mese i principali fatti, i personaggi, le problematiche, le polemo ancora Dellai, ma con la percezione di essere alla fine di un “principato” e all’inizio di un periodo di transizione molto incerto. Dieci anni nei quali la nostra Autonomia si è consolidata, ma che negli ultimi anni è al centro di pesanti attacchi da più parti, supportati da un sentimento di astio sempre più diffuso nelle Regioni limitrofe. In Giudicarie c’era ancora il Comprensorio con il Presidente Severino Papaleoni, al quale seguirà nel 2006 Raffaele Armani, ultimo presidente dell’Ente che da lì a qualche anno sarebbe stato sciolto con la nascita della Comunità delle Giudicarie. Nel 2010 le prime elezioni a suffragio universale con l’elezione a Presidente di Patrizia Ballardini. In questi dieci anni sono cambiati

miche, le opinioni, le competizioni elettorali, i successi e le sconfitte.Forse non ce ne siamo accorti ma in questi dieci anni la storia ha accelerato in maniera straordinaria, cambiando scenari, prospettive e situazioni come mai in passato.

quasi tutti i Sindaci trentini e giudicariesi in particolare. Su 40 in carica nel 2000 ora ne rimangono solo quattro: Pellizzari di Daone, Tarolli di Castel Condino, Bertini di Cimego e Loranzi di Vigo Rendena. Un cambio favorito dal sistema elettorale che ha introdotto l’elezione diretta del sindaco ed il limite dei tre mandati, ma che ha creato, in molti piccoli Comuni, forti contrapposizioni e divisioni. Ma più che il rinnovo dei Sindaci, in questi anni dobbiamo segnalare il cambio del clima dell’opinione pubblica nei confronti della politica e degli amministratori a qualsiasi livello. Mai come in questo momento la sfiducia ha raggiunto picchi preoccupanti e la storia lo insegna, in questi casi i rischi per la convivenza civile sono dietro l’angolo.

Fino a pochi anni fa il livello comunale, soprattutto nei piccoli Comuni, era immune da queste dinamiche e godeva di un sostegno convinto se non di tutta, almeno della stragrande maggioranza della popolazione. In questi ultimi anni le cose sono cambiate e da più parti si avverte un senso di sfiducia e la necessità di un cambiamento. Forse un segnale di questo lo possiamo trovare nel referendum popolare che ha portato all’unificazione di Bleggio Inferiore e Lomaso nel nuovo Comune di Comano Terme. Solo pochi anni prima il referendum fu bocciato dalla popolazione che ha dimostrato di aver cambiato radicalmente idea in questo breve periodo. Altre comunità potrebbero seguire l’esempio di Comano;

Cimego e Castel Condino hanno già intrapreso questa strada ma in futuro potrebbero essere molti a seguirlo. Sarebbe un segnale positivo. E’ di pochi giorni il risultato del Referendum per l’abolizione delle nuove Comunità di Valle. Una consultazione che ha dimostrato come questi Enti, nati da pochi anni dall’evoluzione dei Comprensori, potranno avere un ruolo importante nel futuro del Trentino. Nonostante chi predicava populisticamente l’abolizione delle Comunità di Valle come toccasana per risolvere tutti i problemi legati agli sprechi soffiando sul sentimento dell’antipolitica, i trentini hanno dimostrato di non credere a queste semplificazioni, confermando la validità delle Comunità. Il risultato referen-

dario può essere letto in diversi modi; sicuramente non va sottovalutato il voto di un terzo degli elettori che si sono espressi per la loro soppressione. Il legislatore provinciale compierebbe un grossolano errore se pensasse che con la bocciatura del referendum tutti i problemi a livello istituzionale fossero risolti. I prossimi anni saranno decisivi per portare a termine la riforma dell’Autonomia trentina con l’obiettivo di creare un sistema, a livello provinciale e locale, che sia capace di coniugare, da una parte partecipazione e fiducia dei cittadini nelle Istituzioni e dall’altra l’organizzazione di efficienti servizi pubblici con minori risorse. Questa sarà la sfida più importante per i prossimi anni, un confronto difficile dall’esito non scontato.


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VIII 10 ANNI DI INFORMAZIONE

Giudiicarie iornale delle

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di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che mente si è di quelli A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). degli e le scuole professionali un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Adelino Amistadi

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s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

EDITORIALE

Buona Pasqua!

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

AFFITTASI

FARO (BS) BAR A PONTE CAF arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

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Rassegna stampa

Giudiicarie iornale delle

di approfondimento Mensile di informazione e

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ANNO 11- N. 4 APRILE

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di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

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Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). degli e le scuole professionali un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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Povertà in Giudicarie

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Adelino Amistadi

10 ANNI DI INFORMAZIONE pag.

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s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

EDITORIALE

Buona Pasqua!

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

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Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

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La “cultura” in Giudicarie nel Duemila ANNO 11- N. 4 APRILE

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Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

di Mario Antolini Musón

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie

Mi è stato dato il “compito” di tracciare poche righe (5000 battute!) in merito alla voce “cultura in Giudicarie” in quest’ultimo decennio. Il primo impatto, che il vocabolo “cultura” ha suscitato oggi in me , è stata l’immagine dei due eminenti “uomini di cultura” che in questo periodo sono scomparsi, ossia il professor Ezio Scalfi ed il maestro    lasciahanno Paolino Scalfi Bàito: due Giudicariesi che ci ti più poveri e senza il prezioso supporto della loro presenza che era diventata punto prezioso ed essenziale di riferimento non solo in quanto storici della nostra terra; infatti, loro la “cultura” non l’hanno soltanto coltivata per se stessi e nel segreto delle loro stanze ma, quali validi insegnanti, ne hanno impregnato la Scuola ed inoltre, con le loro iniziative e le loro pubblicazioni, anche tutta la società.

di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

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2002-2012 Dieci anni di Gdg Cultura Il loro esempio ed i loro insegnamenti, come i loro scritti, restano di valido esempio. Nel ricordarli sento forte il rincrescimento che nessuno abbia approfittato della loro preparazione per la stesura di quella “Storia delle Giudicarie” di cui siamo ancora privi. È quasi un atto d’accusa a tutti noi Giudicariesi che siamo entrati nel terzo Millennio senza essere riusciti, proprio grazie a loro, a dotare il nostro territorio di una solida base scientifica su quelli che sono gli elementi sostanziali di una umana convivenza civile: ossia i testi di geografia, di storia, di geologia, della fauna e della flora, di sociologia e di economia a disposizione sia della scuola che di qual-

siasi altra persona - specie a livello pubblico - che abbia il compito di agire per il “bene comune” e il desiderio di “stare bene insieme”. Questo, in ambito culturale, è forse il “segno negativo” col quale possiamo contrassegnare i nostri ultimi dieci anni di vita comunitaria (e non solo quelli!). Il “bene comune” lo si gode e lo si amministra solo se lo si conosce, e per conoscerlo occorrono i continui studi e le periodiche adeguate pubblicazioni; invece, anche in questi ultimi due lustri, si è corsi dietro alle strade, agli arredi urbani, ai municipi, all’imbiancatura delle case, alla aree industriali e artigianali, alle fiere e mercati, alle funivie e agli alberghi di-

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

FARO (BS) BAR A PONTE CAF

ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

menticandoci, troppo spesso, di essere presenti e partecipi nella formazione delle nuove generazioni, ossia nel diretto ed indiretto coinvolgimento delle popolazioni e dei pubblici amministratori, nonché anche degli stessi operatori economici, con tutte le Scuole di ogni ordine e grado: scuole che vivono al di fuori del contesto comunitario, quasi nobili sconosciute di cui pochissimi se ne interessano: ma è su di esse che le Giudicarie devono scommettere il loro avvenire con un interessamento ed una partecipazione protesa alle potenzialità socio-culturali oltre che conoscitive che le nuove generazioni rappresentano. Scusi il cortese Lettore se la penna rincorre le lacune, an-

Allevatori in Festa

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ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

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foto Matteo Ciaghi

ziché elencare quello che di positivo tante persone, enti ed associazioni sono riuscite a fare, ma preme in me l’ansia di vedere esplodere le possibilità culturali ancora insite nel nostro contesto giudicariese, che ancora non hanno trovato i giusti spazi e le giuste opportunità di venire alla luce. C’è stato per decenni un Comprensorio senza un Assessorato alla Cultura in piena efficienza, ed anche ora nell’ambito della Comunità delle Giudicarie l’Assessorato alla Cultura non è che la povera Cenerentola, senza soldi, senza competenze e pure senza un apparato dotato di personale adeguato e competente. Le Associazioni culturali del “Centro Studi Judicaria”,

PENSIERI DI EZIO SCALFI... IN EREDITÀ CULTURALE · Sono un uccello che vola all’indietro perché non mi interessa vedere dove vado ma ricordare da dove sono partito.

· La cultura deve avere una necessaria dimensione sociale. Promuovere cultura è lavorare per l’uomo e cercare di rimuovere gli ostacoli che ne bloccano la crescita personale. · Nessun insegnamento, nessuna cultura, nessun impegno sociale è valido se non rende l’uomo libero.

· Non può esistere una società a misura d’uomo senza una memoria e una coscienza storica. · La storia non esiste al di fuori delle sorti delle singole persone; ogni singola biografia, l storia di ogni villaggio e di ogni famiglia è la storia di un’epoca.

· La storia locale deve essere testimonianza e documentazione piuttosto che celebrazione o storia dell’acciottolato dei vari paesi.

· Il diverso deve avere gli stessi diritti dei conformisti fino a quando la diversità non danneggia la comunità. ·

Esiste una crisi della scuola perché esiste una crisi politica.

· La scuola assume ora un diverso ruolo formativo: più che insegnare semplicemente deve insegnare a imparare.

· Il bisogno del voto nella scuola non è tanto pedagogico o didattico, quanto condizionato dalla pratica scolastica e dalle esigenze dei genitori: ne hanno bisogno più le famiglie e gli insegnanti che gli alunni.

· Il dialetto è un antidoto alla massificazione, perché riempie il nostro animo di onde che ci giungono da lontano. ·

In Italia c’è una sola rivoluzione da fare: la rivoluzione dell’onestà.

de “Il Chiese”, del “Gruppo Ricerca e Studi Giudicariese” unitamente ai due “Ecomusei delle Esteriori e del Chiese” ed ai “Gruppi culturali” disseminati in varie località rimangono sempre e solo isolati ed imperniati sul volontariato e, quindi, fanno quel poco che possono, sempre con impegno ed entusiasmo, ma senza strumenti e finanziamenti adatti per farle diventare il vero potente lievito per tutta la massa dei 37 mila abitanti delle nostre vallate e dei numerosi ospiti stagionali. Dando il giusto merito all’attività di tali associazioni e gruppi culturali, alle iniziative encomiabili delle Biblioteche comunali, all’azione promozionale del Parco Adamello-Brenta, agli Autori ed agli Enti che saltuariamente riescono a giungere a pubblicazioni anche di alto valore scientifico e letterario, personalmente ho l’impressione che in Giudicarie il livello culturale generale abbia bisogno di una spinta poderosa verso qualcosa di maggiormente impegnativo e di maggiormente percepibile a livello comunitario. Molte sono le persone “isolate” che si interessano di ricerca, di studi, di scrittura ma continuano ad essere ignorate e lasciate nella loro area personale, senza essere valorizzate nel loro apporto culturale nell’ambito dell’intero contesto sociale. Io continuo a sognare per la Comunità di Valle quello che avevo sempre sognato col Comprensorio: una Comunità che abbia come volano portante l’Assessorato alla cultura, ossia un Assessorato talmente organizzato di riuscire a raccogliere, documentare e vivere l’identità culturale delle popolazioni che occupano e vivono il territorio di competenza. Non sono la burocrazia e i contributi che fanno la vita sociale, non sono le tasse e le multe che sono vita, non sono i supermercati e le industrie che sono vita, non sono gli alberghi e le discoteche che sono vita: la vita delle persone è il loro nascere e il loro

crescere in una famiglia, è il loro saper stare insieme, è il loro trovare le motivazioni per cui trovarsi impegnati in un’occupazione attraverso la quale si dà qualcosa a qualcuno e si riceve altrettanto dagli altri ma con condivisione di vedute e di intenti. E questo “vivere e fare insieme” diventa civiltà nella comune convivenza basata sulla stessa identità culturale. La sofferta e sacrificata, ma onorata vita secolare degli avi, che hanno trasformato e rese feconde le glaciali e aride vallate della Sarca e del Chiese, è diventata “cultura di vita”, oggi forse troppo presto dimenticata. L’apparato formativo limitato ai primi decenni di vita (scuola) e agli ultimi decenni (università della terza età) non è l’inizio e la fine della costruzione sociale, ma è nella “educazione permanente” che si forgia l’energia vitale che sostanzia una quotidianità basata a pensare chi si è e con chi si è, ed insieme sostenuti da identiche energie, identici valori, identiche finalità. Questa è cultura e su questa strada le Giudicarie (ed i Giudicariesi) hanno ancora tanta strada da percorrere, per cui tutti insieme dovremmo darci una mano a guardarci dentro, a conoscerci, a capire che abbiamo a disposizione tanto di quel bello (ambiente naturale), tanto di quel bene (storia e usi e costumi), tanta di quella ricchezza (tradizioni secolari) che possiamo possedere e vivere solo attraverso la forza di una vissuta e coltivata cultura (e non certo mediante i soli soldi). Traggo queste considerazioni e queste sollecitazioni da quanto ci ha lasciato scritto proprio il giudicariese più acculturato che abbiamo avuto fra noi, Ezio Scalfi: «Tutti abbiamo la nostra cultura da fare, perché a tutti la comunità umana assegna un lavoro, che va compiuto con impegno e serietà come contributo individuale per la crescita della società e per la cultura di tutti: chi non svolge come dovrebbe il suo lavoro, ruba cultura agli altri».


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XI

s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

Dieci anni di recensioni estetiche EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Il GdG ha cercato di dare spazio a tutti gli artisti e aspiranti artisti di questa terra di Alessandro Togni Sono numericamente almeno 120 le elaborazioni testuali accompagnate da apparati visivi e documentazioni aggiunte nel Giornale delle Giudicarie, a conferma del fatto che, già da subito, il canale dedicato all’arte ricevette attenzioni multiple per la definizione di una specifica rubrica mensile. L’analisi delle forme e degli stili di autori spesso non propriamente conosciuti e/o riconosciuti, la valorizzazione delle pragmatiche atte alla fabbricazione di oggetti estetici, così intensamente perseguita, è divenuta sempre più materia di interesse per una catalogazione che si è voluta fosse nel tempo più completa e capace non solamente di gratificare le personalità, ma anche di strutturare una storiografia fino ad un decennio fa piuttosto parziale e lacunosa. Una vera e propria galleria degli autori e delle loro immagini, queste ultime intese come strategia comunicativa utile ad informare sui fenomeni di un’epoca, codificare idee originali, indicare nuovi ed ulteriori linguaggi per una comprensione maggiormente elevata della realtà. E’ la funzione intrinseca dell’arte ad essere qualificata, intesa come propellente per indagini emozionali capaci di aggiungere materia sensibile al nostro status disposto dichiaratamente all’evoluzione. Arte come alimento per la percezione, metodologia dalle propaggini scientifiche dove non appare evidente il livello di organizzazione ma, dove possiamo comunque, riconoscere un modello di acquisizione dei dati attraverso una incredibile, quanto essenziale nostra facoltà: l’immaginazione. Necessariamente dobbiamo aggiungere a questo “stato d’animo” anche le vocazioni strettamente collegate all’arte come la fantasia, la creatività, l’invenzione … E la cultura, per sperimentare gesti e tensioni per il fine ultimo della conoscenza. Guardare un’opera d’arte può semplicemente accontentare qualche nostro lembo sensibile superficiale, ma certo se impegniamo alcune intenzionalità interpretative riusciremo a stabilire qualche contatto superiore. E’ la “forma” la prima e insostituibile qualità che riconosciamo in un’opera, solo indivisuccessivamente duiamo i “contenuti” più o meno profondi, accolti, apprezzati, condivisi, rifiutati;

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e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie

opo dieci anni di osservazioni nel territorio dell’arte, escursioni variamente argomentate dentro i temi perseguiti dai molti autori giudicariesi, presentazioni per rendere conosciute le pratiche e trasmettere    a dilatare gli elementi concettuali pensando di contribuire

di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

orizzonti della conoscenza artistica, è oggi possibile almealcuni pensieri, sorta di verifica defissare no parzialmente I AS FITETT AF FARO (BS) CAF PON A BAR sorretto le modalità interprehanno che gli atteggiamenti personalmente ho sempre che quelle per tative e letterarie ma “recensioni”. cronaca di articoli considerato non arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

The Life Sciences Supertois - Alessandro Togni 2004

infine una lettura completa presuppone una contestualizzazione storica, per una definizione in ordine “sociologico”. Ovviamente i criteri di valutazione alla fine rimangono di pertinenza individuale, tuttavia alcune “qualità obiettive” vanno affermate per una speciale classificazione interna alle dinamiche della storia umana. Non ho mai scritto alcun articolo che non contemplasse questo atteggiamento quasi “morale”, e la necessità “critica” non è mai stata da me intesa come motivo per giudicare, semmai l’intento è sempre stato quello per una ricerca di “relazioni” fra le parti. Anche quando dovendo documentare alcune manifestazioni espressive, ho rinvenuto discordanze fra forma, stile e concezione, anche quando materiali posti unitariamente in un medesimo contesto estetico,

manifestavano proprietà non determinate e incapaci di informare sul loro “ordine interno” comunicazionale. Assenza di “aggettivazione”, caos e contaminazioni improbabili, “pattern” accostati anche quando la forza di repulsione sembrava visibile già in anticipo … Anche in questi casi la necessità di “non giudicare” è risultata la volontà personale per non stabilire forme di “assolutezza inutile”, per riconoscere maggiore importanza alla sperimentazione, per avvantaggiare contenuti di superamento del dogmatico nell’arte. E’ sulla scorta di questa valutazione che possiamo avanzare l’ipotesi per la quale, “l’apprezzamento di un’opera dipende dalla conoscenza”; quella dell’artista applicata in fase preliminare, successivamente quella del fruitore in grado di estendere le sue facoltà

estetiche. E così anche per le emozioni, le vere essenze dell’opera. Anche queste ultime dipendono dalla conoscenza sviluppandosi per mezzo di pensieri logici. Sembra incredibile ma, per ricevere emozioni, è necessario verificarne la loro origine, il moto di avvicinamento e il fluire che ne contraddistingue la sostanza. Quanto maggiore è la conoscenza, più sarà completa ed intensa l’opinione che accordiamo ad un’opera; e viceversa, meno siamo in grado di esprimere conoscenza, più sarà influenzabile la nostra idea. Insomma, l’ignoranza è un’autorità debole che si esprime spesso dentro modelli abitudinari, soluzioni consolidate e standardizzate, una condizione della mente mai considerata da alcuno, ma che dovrebbe allarmare chiunque, ogni qual volta non si è in grado di

avanzare risultati fuori dalle convenzioni. Nella convenzione troviamo solamente linguaggi già acquisiti, materiali già fatti precedentemente, storie di ieri riempite esclusivamente di già vissuto, indisposizione per il presente, incomprensione per le linee del futuro. E’ invece nella manifestazione dell’innovazione dove possiamo rinvenire i segni per procedere, nella voglia di inventare e sbaragliare con ipotesi alternative. Un’arte che, intendendo l’immagine come pluralità di segni, si affranchi dal uniformità per stabilire nuove formule e morfologie. Nuovi volumi da disegnare, svuotare e riempire, spazi da esplorare. L’arte come valore fra individualità e società, destinata ad assegnare importanza alle cose della vita attraverso tecnologie manuali,

Una vera e propria galleria degli autori e delle loro immagini, queste ultime intese come strategia comunicativa utile ad informare sui fenomeni di un’epoca.... oggi queste ultime divenute sostenibili anche nella loro immaterialità digitale ... Dieci anni orsono il mondo era solo in parte sovrapponibile a quello attuale, molte situazioni si sono aperte, hanno provocato modificazioni in tutto il nostro essere. E tuttavia l’arte ha saputo mantenere una sua completa dignità quasi classica, nella conservazione di una naturalità che pensavamo smarrita proprio per l’avvento delle tecnologie, ha saputo preservare una qualità entropica vicina alle intenzioni proprie della scienza. La società che abbiamo costruito nella sua necessità di comunicazione pare quindi riservare ancora molteplici attenzioni nei confronti delle produzioni artistiche e certo, pure se le esperienze creative vengono più facilmente presentate ed accolte in rete, la presenza di artisti produttori di manufatti tradizionali non pare risentire di alcuna crisi, numerica, o esistenziale. La comunicazione del resto avviene, sia questa in galleria o in rete, se presupponiamo un emittente, con la voglia di inviare un messaggio, con un codice che sia conosciuto. Attraverso un mezzo comunicazionale poi si raggiunge un ricevente, dentro un determinato contesto e con una funzione ultima che vogliamo sia educativa. Anche una mostra di pittura è quindi un patrimonio culturale e sociale, una modalità didattica sostenuta da intenzioni di alfabetizzazione per una lettura delle iconografie, per un potenziamento delle qualità espressive. Apprendere il visibile, al quale dobbiamo aggiungere l’invisibile sentimentale è infine anche la volontà di valorizzare il grande patrimonio artistico giudicariese, trentino, italiano, planetario. Buon futuro nell’arte.


XII 10 ANNI DI INFORMAZIONE

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Una pubblicazione che valorizza il “locale” ANNO 11- N. 4 APRILE

2012 - Mensile

s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

D

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

ieci anni fa, quando il “Giornale delle Giudicarie” entrò per la prima volta nelle case, il terzo millennio s’era appena avviato e sembrava promettere un futuro di sviluppo inarrestabile. C’erano state sì, l’anno prima, le “torri gemelle”, ma non erano ancora scoppiate le guerre di rivalsa, che avrebbero    perdente, finito per inchiodare l’Occidente, lasciandolo nelle sue “bolle”, come era pur stato previsto, di fronte alle due potenze che, con le mani libere, ne avrebbero approfittato: la Cina e l’Iran. Di qui, sostanzialmente, l’attuale crisi, non solo economica, ma di modello di civiltà.

A cominciare dal presidente Dellai, che c’era nel 2002 e c’è anche oggi. Accanto a lui, però, i volti sono cambiati. Prendiamo i giudicariesi. Nel 2002 stava volgendo al termine la XIII legislatura e trovavamo la presenza dei Ds Remo Andreolli e Margherita Cogo, impegnati in mansioni di Governo, chi in Pat, chi in regione. L’anno dopo, nel 2003, vi furono elezioni provinciali favorevoli particolarmente alle Giudicarie che riuscirono a “piazzare” ben 5 consiglieri provinciali, Adelino Amistadi (reduce dal successo dei Patti territoriali in Val del Chiese), Roberto Bombarda (presidente Apt e giovane stella dei Verdi), la stessa Cogo e Andreolli, Iva Berasi, trovandosi con 4 assessori provinciali (Cogo, Andreolli, Berasi e l’”esterno” Tiziano Salvaterra) e un assessore regionale (Amistadi). Un record mai riuscito ad una valle. Poco dopo in Giudicarie le elezioni comunali del 2005 si svolgono all’insegna della sostanziale conferma degli assetti emersi nel 2000, con tanti sindaci riconfermati, anche se una mannaia incombe su tanti di loro. La provincia, infatti ha nel frattempo approvato una legge che prevede il limite di

messa, per accompagnarne le trasformazioni. Non solo informare, quindi, dare notizia, ma evidenziare i caratteri e valorizzare i protagonisti: che possono essere uomini, ma anche fabbriche e botteghe artigiane, eventi, ma anche ristoranti e paesi. Lo stile del “Giornale” è diventato così quello di presentare il “ritratto” di ciò che descriveva. Non schemi, ma cose e persone vicine alla vita, per farle conoscere, per renderle amiche. E’ stata una sfida non facile e il fatto di averla vinta – così da poter festeggiare un “decennale” con i conti in ordine e i lettori affezionati in crescita - va attribuito certo alla fatica di quanti nella rivista hanno lavorato, ma soprattutto allo “stile” di comunicazione e all’impostazione editoriale, corretta e preveggente. Decisiva si è rivelata innanzitutto la “misura” che

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

FARO (BS) BAR A PONTE CAF

ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

il Giornale si è dato. Una misura fin dall’inizio “di comunità”, con una distribuzione gratuita, ma non generica, non alla moda della “free press” per intendersi, non fogli che si accattano sui banconi dei bar o nei parcheggi, ma che invece vengono distribuiti – personalizzati - in ogni famiglia, che hanno un “target” preciso, e quindi creano un’appartenenza, un’identità. Una “misura” poi che, non a caso, ha prescelto come riferimento l’ampia cornice giudicariese, che è di storia, ma anche di modernità complementari. Una dimensione che supera quella dei bollettini comunali, o dei fogli di categoria, per abbracciare invece, nelle Giudicarie, le vocazioni territoriali più disparate, dal turismo alla zootecnia, dall’industria all’artigianato, al commercio: Rendena, Busa, Bleggio, Banale, Lomaso, Chiese, le Sette Pievi insom-

Allevatori in Festa

AFFITTASI

ALL’INTERNO

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Dieci anni fa, peraltro, già si capiva che il futuro “globalizzato” del mondo avrebbe impoverito gli stati, ma valorizzato le regioni, le autonomie, le appartenenze, le specificità, che vi sarebbe stato un ritorno – come l’ultimo censimento ha confermato – non solo alle piccole città rispetto alle periferie urbane, ma anche alle valli di montagna, purché non avessero scelto la strada dell’abbandono, o del separatismo, per investire invece sul radicamento delle proprie vocazioni: professionalità, identità nel turismo e nell’agricoltura, rapporti umani, bellezza. La tecnologia informatica avvantaggia i decentramenti di qualità. Merito del “Giornale delle Giudicarie” è stato capire questo scenario nuovo che si andava configurando (un nuovo assetto, una nuova vita per la montagna) puntando decisamente sulla sua scom-

di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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di Franco De Battaglia*

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

ma. E’ stata questa diffusione territoriale e questa complementarietà di presenza nel lavoro la carta vincente per la raccolta pubblicitaria, che sul “Giornale” è diventata informazione incrociata su attività e proposte, non solo descrizione di prodotti. Il “Giornale delle Giudicarie” ha così accompagnato la crescita solida – anche se a tratti, inevitabilmente problematica - della comunità giudicariese, ha rafforzato i legami interni, l’ha resta protagonista di un Trentino sempre più “autonomo” che si trova però a dover affrontare i problemi posti dall’Europa e da un modello di sviluppo che va cambiato.

“Nulla sarà più come prima, ma tutto potrà essere meglio di prima se gli uomini si impegneranno come prima, con l’impegno, l’orgoglio, la fantasia di prima”. Auguri per il prossimo decennio quindi al “Giornale delle Giudicarie”, che dovrà ancora più impegnarsi, nella costruzione del nuovo modello di sviluppo, perché la maggior risorsa di questa terra - la bellezza del territorio, la natura accanto alle opere dell’uomo – il paesaggio naturale e culturale, non vengano dissipati, o saccheggiati. Auguri Giudicarie. *Giornalista, editorialista, già direttore de “L’Alto Adige”

2002-2012 - Dieci anni di politica in Giudicarie D

di Roberto Bertolini

a dove cominciare. Ripercorrere gli ultimi 10 anni di politica in Giudicarie significa andare a rispolverare avvenimenti, memorie e personaggi che hanno segnato la storia di questa Valle; ma anche indubbiamente ripercorrere il contesto generale provinciale in cui questa attività si esprimeva. Perché chiaramente è impossibile

3 mandati all’azione dei sindaci; inutile dire, che - specie nei piccoli paesi - sono tanti i primi cittadini in carica da molto tempo. Gli effetti del provvedimento si vedono nitidamente nel 2010, con tanti storici sindaci giudicariesi “costretti” a lasciare, talvolta senza una vera e propria alternativa alle loro spalle. Sempre da Trento, nel 2006, arriva la riforma istituzionale, quella legge 3 che va a ridisegnare il territorio trentino in funzione delle Comunità di Valle, le “eredi” dei vecchi Comprensori. In Giudicarie è subito bagarre sulla definizione dei confini della nuova enti-

tà: un problema di “ambito”, si dice. Meglio quello unico, che ricalca il vecchio C8, da Storo a Madonna di Campiglio a San Lorenzo in Banale o meglio 4 ambiti modellati sulle quattro zone orografiche delle Giudicarie? In realtà il problema è un altro; in Val Rendena, un gruppo locale “Obiettivo Rendena” si batte per ottenere un ambito “proprio”, da Villa a Campiglio. Seguono allora mesi di riunioni, incontri, ipotesi di referendum e di sollevazione popolare; in prima linea c’è Luigi Olivieri, già deputato alla Camera con i Ds e ora pronto a battersi per l’indipendenza della Rendena. Alla fine

ragionare per compartimenti stagni e dunque non si può parlare della politica locale senza iniziare… da Trento. Anche in questo caso le pagine del Giornale delle Giudicarie sono state e continuano ad essere un testimone affidabile dell’evoluzione di un mondo che è molto cambiato in 10 anni, ma presenta anche dei tratti di forte continuità. la provincia con l’assessore Ottorino Bressanini, padre della riforma istituzionale, decide per la via di mezzo, un “referendum” che referendum in realtà non è perché non ne ha i requisiti di legge. Il Giornale delle Giudicarie, decisamente schierato per la soluzione con ambito unico, titola provocatoriamente in prima pagina “Sondaggio….”, per sottolineare la vaghezza dal punto di vista giuridico-politico di questa consultazione. I risultati dicono “ambito unico” e dunque si va con le Giudicarie a 40 comuni. Che da lì a poco diventano 39, grazie alla “fusione” tra i comuni di Bleggio

Inferiore e di Lomaso confluiti nel nuovo “Comano Terme”; un percorso che andava avanti da oltre 20 anni, ma le condizioni non erano state mai abbastanza mature. Ora lo sono, il contesto di crisi economica sottolinea sempre di più la necessità di unire le forze e non sprecare le risorse e l’esempio del nuovo comune di Ledro (somma di 5 precedenti comuni) lo testimonia e apre la strada a nuove esperienze in tal senso. Ora è la volta di Cimego e Castel Condino, ma anche altri si stanno muovendo in questa direzione. E poi ancora la politica, quella provinciale che ha riflessi sul

locale. Nel 2008 è tempo di nuove elezioni per il Consiglio provinciale; succede di tutto. Remo Andreolli rompe con i Ds (ora Pd) che lo mettono alla finestra nonostante ne sia uno dei più autorevoli (e votati) esponenti, fonda una lista sua i “Democratici per il Trentino” e parte lancia in resta (e sciarpa arancione) candidandosi come presidente alternativo a Dellai con una pubblicazione dal titolo “Cosa FaRemo”; sulla politica trentina, poi si abbatte il ciclone di Grisentopoli, che coinvolge l’ex-assessore provinciale Silvano Grisenti. Da quel momento lo scenario cambia in maniera radicale


Attualità

Giudici arie10 ANNI DI INFORMAZIONE pag. XIII iornale delle

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ANNO 11- N. 4 APRILE

2012 - Mensile

s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

D

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

di Denise Rocca

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

ieci anni di economia, politica, cultura, sport, arte, dieci   anni di Giornale delle e dieci anni di vita vissuta in valle Giudicarie, ma anche dieci anni di lettori: fedeli, svogliati, critici, affezionati, saltuari, ironici o indignati, un universo variegato sempre al centro dei nostri pensieri quando scegliamo un pezzo o ci accingiamo a scriverlo. Ecco a loro abbiamo chiesto di riempire questa pagina raccontandoci come ci leggono e perché il GdG, come lo chiamiamo noi, il “Giudicarie” come abbiamo scoperto lo chiamano spesso loro, è parte della loro quotidianità.  

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag.

CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

AFFITTASI

FARO (BS) BAR A PONTE CAF

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

Mi viene in mente l’idea del giornale/ gatto, che sta sul divano, tranquillo, ti fa compagnia come un gatto, se vuoi o se non vuoi no. Ogni tanto ti fa arrabbiare, ogni tanto graffia, a volte dà soddisfazioni ma qualunque cosa ci sia ogni mese ritorna, discreto, e sta lì ad aspettarti in un angolo del divano”

Alora, el dovria star en banda al divano fra le riviste, e de solit l’è lì, ma despes l’è ntel bagno, no la se ofenda, ma l’è comot da leger , l’unico moment de paze”

Ho poco tempo, il bello del Giudicarie è che posso leggerne anche mezzo articolo e proseguire il giorno dopo che rimane attuale; i quotidiani sono diversi, già vecchi dopo poche ore, ma questo lo riprendo in mano, e magari non è neanche il mese giusto, ma qualcosa da leggere di interessante ce lo trovo comunque”

“ “

Beh, le Giudicarie le ha messe nel titolo, invece di lasciarle nell’ultima pagina della sezione valli, come nei quotidiani locali. E’ bello stare in prima pagina e trovare le nostre cose lì dentro, e gli va riconosciuto”

Prima lo leggo, tutto tutto eh, poi, le devo confessare signorina, che è la carta migliore per accendere il fuoco e a me le cose che sono utili dall’inizio alla fine mi piacciono” Io sostengo il GdG da tanti anni, certo un inserto pubblicitario serve alla mia azienda, ma soprattutto è un modo di partecipare alla vita sociale che mi piace, è un dare uno strumento di informazione a tutti che arrivi nelle case e spieghi cosa succede”

Per me è rilassante leggerlo, il sabato mi metto lì, sul divano, tranquillo, e me lo sfoglio tutto, dall’inizio alla fine. Perché mi racconta proprio delle nostre cose, della valle, di notizie che non trovi dalle altre parti”

Nessuno si offenda, ma io leggo solo Mario Antolini con quelle storie che son vere e ho vissuto anche io e mi ricordo. Quando le leggo penso “l’è propri così!” ma me l’ero dimenticato e Mario me l’ha riportato alla mente”

È un giornale che mi rilassa molto perché so che l’argomento che vado a leggere è spiegato chiaramente, rispetto al quotidiano che ne da solo dei cenni” Ma chi è il Saltaro?”-“Eh, è un segreto ben tenuto, non lo so neanche io che son l’ultima arrivata...”

Comunque lo leggo sempre, è la prima cosa che cerco aprendo il giornate, è simpatico, dice le cose come stanno. Finalmente eh! No perché voi giornalisti vi fate intimidire e poi le cose non le dite sempre come si deve. Però sei simpatica anche te, la prossima volta ti leggo, come ti chiami?”

Mi viene in mente l’idea del giornale/gatto, che sta sul divano, tranquillo, ti fa compagnia come un gatto, se vuoi o se non vuoi no. Ogni tanto ti fa arrabbiare, ogni tanto graffia, a volte dà soddisfazioni ma qualunque cosa ci sia ogni mese ritorna, discreto, e sta lì ad aspettarti in un angolo del divano”

e niente è più come prima, mancando uno dei principali protagonisti. Le elezioni poi sono il caos assoluto. Previste inizialmente per fine ottobre slittano a novembre a causa dei problemi legati alla presentazione della lista Udc; manca una firma, ed è proprio quella del segretario Dal Rì, contrario all’alleanza con Dellai. Alla fine le elezioni si fanno, il 9 novembre. Male per le Giudicarie. Della pattuglia dei 6 della legislatura 2003/08 ne restano soltanto 2, Cogo e Bombarda. Troppo poco per questo territorio. Da lì in avanti, la storia è cronaca.

E’ un’occasione di dialogo per questi trentini un po’ orsi e di poche parole, sta lì e qualcosa che fa parlare salta sempre fuori. Poi son cose a noi vicine così se ne parla in famiglia, a cena”

E’ l’unico che leggo. Io ho poco tempo, guardo il tg in televisione, ma il Giudicarie lo leggo perché spiega le robe semplici, alla fine di un articolo ho un’informazione in più, non come altri che sono difficili da capire o spiegano solo per accenni”

...esce ancora quel giornalaccio? Dieci anni? Mamma mia, un giornalaccio”

Contribuisce a creare dialogo fra la gente, che ne parla e trasmette il valore di una cittadinanza partecipe, informata e attiva nella comunità. E’ prezioso che in una valle grande come questa ci sia un’informazione specifica, per ricordarsi della propria identità, capirla, saperla trasmettere”

Vi leggo ogni mese, qualche mese non arriva neanche il giornale e lo vado a cercare in posta. Però una critica ce l’ho: potreste essere più cattivelli, più urticanti. Forza e coraggio, soprattutto coraggio!”

Ogni tanto lo legge anche mia figlia, le interviste soprattutto. E’ un modo semplice di avvicinare anche i giovani all’informazione. I quotidiani sono più difficili, se non segui un po’ le vicende non riesci ad appassionarti alla lettura perché finisci per non capire niente, invece sul GdG le notizie son più lunghe, ben spiegate”

A parte l’attualità gli articoli più belli sono quelli sul volontariato, che ce n’è tanto in Giudicarie e non se ne parla mai sui giornali, mentre spazio a qualche buona notizia bisognerebbe darlo. Non va tutto male, non c’è solo egoismo ma anche tanta gente che lavora e si impegna per gli altri, dategli spazio”

Per me è proprio informativo, voglio dire è come l’informazione dovrebbe essere perché racconta della vita della gente di tutti i giorni. Se posso fare una richiesta, raccontate anche del mondo fuori, non dico l’Italia, di cui si legge dappertutto, ma l’Europa, l’Africa, l’America. Io internet lo uso poco, preferisco leggere sulla carta. Tutto il mondo è paese, e io vorrei anche sapere dei paesi fuori, magari non sono tanto diversi da noi in Giudicarie”

Mi piace quel Giudicarie lì nel titolo, saremo periferia, ma non c’è solo Trento e le cose succedono anche qui da noi. Si sta bene in Giudicarie e son contento quando vedo la nostra vita di paese raccontata, perché non ha niente da invidiare a quella di città, anzi!”


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XIV 10 ANNI DI INFORMAZIONE

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Montagna e territorio, Grazie a un patrimonio da valorizzare 2012 - Mensile

s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Alois Durnwalder, dal 1989 leader e guida del SudTirolo, ha saputo consolidare con la sua azione amministrativa la tradizione di valorizzazione ambientale altoatesina, potenziando un modello di sviluppo basato sul locale, sulla piccola dimensione, sull’autonomia delle singole valli che unite formano un mosaico di grande forza. L’Alto Adige è un modello per tutte le regioni italiane di perfet-

to equilibrio tra ambiente e attività umane. Annibale Salsa, antropologo ed ex presidente del Club Alpino Italiano è invece un professore, non ha mai fatto politica, ma ha con i suoi libri e le sue pubblicazioni ispirato l’azione di tanti amministratori che hanno capito che lo sviluppo economico nelle nostre valli passa necessariamente da una nuova e più incisiva rivalutazione del ruolo della

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Palafitte, ecco il museo

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

Due personaggi che hanno messo la valorizzazione ambientale al centro della propria azione, ciascuno I da angolazioni e con AS FITT AF FARO (BS) A PONTE CAF strumenti diversi, con BAR il comune denominatore della convinzione che vivere in montagna è possibile e necessario, che dal   l’ambiente e dalla sua sinergia rispettosa con le attività umane derivano occasioni di sviluppo ecosostenibile e qualità della vita. ALL’INTERNO

PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag.

CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

RISTORANTE DA RITA Condino

arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

Il GdG festeggia i dieci anni con una serata con ospiti d’eccezione: il presidente dell’Alto Adige Luis Durnwalder e il prof. Annibale Salsa montagna, dei suoi valori, delle sue tradizioni e dei suoi prodotti, caratterizzati da autenticità e genuinità. Il confronto tra i due sarà appassionante, perché hanno entrambi molti concetti da esprimere e costituirà sicuramente uno spunto anche per tanti amministratori locali e tante associazioni, pensiamo ad esempio alle Pro loco, che possono trarre da questi due personaggi importanti idee e spunti significativi.

PIZZERIA LE FONTANE

LAMINATO

PRESIDENTE: Lino Pelanda (2008-attuale); Emanuele Bonafini (2004-2008); Tiziano Salvaterra (2002-2003) DIRETTORE: Paolo Magagnotti (2008-attuale); Luisa Masè (2002-2008) CAPOREDATTORE: Roberto Bertolini (2008-attuale); Alberta Voltolini (2002-2008) REDAZIONE: Matteo Ciaghi, Denise Rocca, Aldo Gottardi, Elio Collizzolli SCRIVONO CON NOI: Mario Antolini Musòn, Catia Balduzzi, Enzo Ballardini, Massimo Caldera, Giuseppe Ciaghi, Marco Delugan, Elisa Pasquazzo, Tiziano Salvaterra, Paola Maria Taufer, Alessandro Togni, Andrea Tomasini, Ettore Zampiccoli, Francesca Zanoni, Ettore Zini, Marco Zulberti.

RISTRUTTURAZIONE

EDILIZIA

CERAMICHE

ARREDO BAGNO

FERRAMENTA

PAVIMENTI IN LEGNO

WELLNESS SISTEMI DI CHIUSURA

ECOSOSTENIBILITÀ

Annibale Salsa

L’invito, rivolto a tutti, è di partecipare a questa serata ad ingresso libero. Infine, per celebrare degnamente il decennale, il gdg sta organizzando un’altra serata, anch’essa molto significativa, con un ospite di caratura nazionale, il noto giornalista di Rcs e storico Paolo Mieli, che sarà protagonista di una serata divulgativa a Tione nel mese di giugno, che presenteremo ampiamente nel prossimo numero del Gdg.

RISCALDAMENTO

ABBIGLIAMENTO RINGHIERE

w w w. s t e l d o . i t

10 anni... nelle nostre firme SOCI FONDATORI: Adelino Amistadi, Tiziano Salvaterra.

ISOLAMENTO

COMPLEMENTI D’ARREDO

HANNO SCRITTO CON NOI IN QUESTI 10 ANNI: Achille Amistadi, Catia Amistadi, Tiziano Amistadi, Giampaolo Andreatta, Raffaele Armani, Don Bruno Armanini, Davide Azzolini, Giuliano Beltrami, Emanuele Bernardi, Paola Bodio, Annalisa Bondoni, Giorgio Butterini, Giuliano Bonapace, Simone Promo z i o n e f a m i g l i a : Cavagnoli, Corrado Ceschinelli, Mariapia Ciaghi, bini: adulti e 2 bamPaolo 2Casalini, rà Rodont: € 13,Franco 00 /R Pinzolo - PCornella, ASamuel De Battaglia, Alfonso Fantoma, Stefano A/R Pinzolo - Doss del Sabion: € 17,00 Festi, Enzo Filosi, Mauro Filosi, Fausto Fedrizzi, Fausto Fiorile, tel. 0465 50Luciano 1256 - www.funiviepinzolo.it Geremia Gios, Carlo Girardini, Giorgio Grigolli, Imperadori, Mauro Lando, Roberto Marchetti, Stefano Marchiori, Riccardo Maturi, Danilo Mussi, Emanuele Mussi, Aldo Pasquazzo, Ilaria Pedrini, Gian Battista Salvadori, Roberto Sansoni, Antonio Scaglia, Alberto Simoni, Donatella Simoni, Fabio Simoni, Vittorino Tarolli, Roberto Tonezzer, Luca Turinelli, Angelo Zambotti, Adelio Zanolini… e ai numerosi collaboratori che hanno contribuito con singoli articoli e riflessioni in questi dieci anni.

SABATO 18 LUGLIO

CONCERTO CORO DELLA S.A.T.

RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE IN QUESTI ANNI: Antonio Caola, Dario Festi, Mauro Filosi, Carlo Lucchi, Achille Onorati, - Ugo Castellani, Efrem Ferrari, Rosa Casotti, Domenico Prezioso di Poste Italiane - Pierluigi Ghizzi - Editel, Win Net, Sie srl, Antolini Centro Stampa, Matteo Leonardi. Un ringraziamento particolare allo Studio Bonafini-Lutterotti di Tione per la preziosa collaborazione per gli aspetti contabili e fiscali.

COMFORT

RISPARMIO ENERGETICO

ANTINFORTUNISTICA

PISCINE

Alois Durnwalder

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). degli e le scuole professionali un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

DESIGN

I

l 29 maggio alle 20 presso l’Auditorium delle Scuole superiori di Tione di parla di vivere in montagna, di territorio, di risorse da valorizzare. Il Giornale delle Giudicarie organizza una serata in occasione del suo decennale con due ospiti di eccezione, Luis Durnwalder, governatore della Provincia di Bolzano e Annibale Salsa, scrittore e professore esperto di territorio, turismo e ambiente.

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

PIETRE NATURALI

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

SCALE PER INTERNO

di Adelino Amistadi

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

FINITURE PORTE

Buona Pasqua!

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

LEGNO

ANNO 11- N. 4 APRILE

RINGHIERE ARREDO URBANO

FERRAMENTA

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s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

a.tn.it i c n i v o r ck www.p ata di cli di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

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il Trentin

Allevatori in Festa

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). degli e le scuole professionali un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

di Adelino Amistadi

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi Altro sceglierei il Natale. la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma un tempo ai miei genitori, ad mitezza, solidarietà, comsereno e ricco di valori come parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

Armani Tiziano

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Buona Pasqua!

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

Maggio 2002- Maggio 2012

10 anni di Giornale delle Giudicarie

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di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

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appasL’appuntamento per gli 14 archeologiaa è sabato sionati di archeologi verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

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XVI 10 ANNI DI INFORMAZIONE

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s e Associazione Robin Hood Le testimonianze di Carita

Povertà in Giudicarie

Una presenza importante EDITORIALE

L’auto-mutuo aiuto di Dellai e Schelfi

di Luca Petermaier* del sottile che lega i destini C’è un filo nemmeno troppo e del Provincia Lorenzo Dellai presidente uscente della . Un Cooperazione Diego Schelfi presidente uscente della strazione di se stessi”. Una filo che si chiama “perpetua dichiarata che nelle settinon tegia di auto-mutuo-aiuto dell’amico lodi le tessere a mane scorse ha portato Dellai deCooperative di base stavano Schelfi proprio mentre le di rimanere. Il quale Diego, cidendo se chiedere a Diego o il favore rendendo esplipuntuale, martedì ha ricambiat del movimento che egli pure cita la posizione sua e forse punto è un Lorenzo IV”. Ora, il rappresenta: “Ben venga su ciò di fare un po’ di chiarezza questo: non sarebbe ora fare da grandi? che i due presidenti intendono e adulanti richiami di chi Entrambi si offrono ai ripetuti nonostante i tempi regolamen li invita ad andare avanti siano in scadenza, ripetendo tari dei rispettivi mandati destino? mio “Il stagioni: le un mantra buono per tutte rasione”- spiega un (finto) E’ nelle mani della Cooperaz presidente della Provinil segnato Diego Schelfi. “Fare cia?... Continua a pag. 16

Buona Pasqua! di Adelino Amistadi

Già perché è proprio questa la forza di questo giornale. Quella, cioè, di arrivare nelle case, nei bar nei negozi e nelle aziende di tutti i giudicariesi; 15.400 copie mensili che raggiungono un pubblico potenziale di oltre 30.000 persone, contando che la popolazione delle Giudicarie supera i 37mila abitanti. Una forza di penetrazione nelle case della gente importante, un diffusione capillare che ha stimolato le aziende a credere in questo giornale, a pensarlo come un vettore dinamico e interessante per proporre i propri prodotti e le proprie iniziative imprenditoriali. Ed è questo anche il senso di un giornale locale come il Gdg, ossia contribuire a fare crescere il tessuto sociale ed economico nel quale esso opera. Attraverso il dibattito, e la proposizione degli esempi positivi di cose che funzionano, che creano sviluppo, idee, voglia di trovare soluzioni nuove. Le

e scegliere fra il Natale Ad essere sinceri, se dovessi sceglierei il Natale. Altro la Pasqua, non avrei dubbi, che cade, il tepore della neve e clima, altra atmosfera, il bue e l’asinello, l’albero, la stufa, il presepio con e san Giuseppe. Il tutto Gesù Bambino con la Madonnaa quando ero bambino, mi riporta alla mia famiglia, lontano, più povero, ma tempo ai miei genitori, ad un à, comcome mitezza, solidariet sereno e ricco di valori parte che oggi sono per gran prensione, buon senso, roba, di mezzo i regali, poca scomparsi. Poi c’erano natutto il mese, e le vacanze che placavano l’ansia di e nelle intensamente sulla neve talizie, lunghe e vissute “filò”. stalle, alla sera, a fare Segue a pag. 24

o tante situazioni di difficoltà Le associazioni di carità svelan pomeriggio, dalle 15.30

Il mercoledì o il venerdì che non serve segnarsi alle 18.00, appuntamenti che non c’è pericolo di perché così importanti a si può sempre perscordarli, mentre un’agend scopre di questi impegni dere e magari qualcuno ili. Me li immafissi, improrogabili e irracontab scoperti, la vergoessere di ia gino con quest’ans trasforma in indignaziogna che si accumula e si situazione che ha tante ne e poi rabbia per una compagno di vita che un perso, cause: un lavoro a trovarlo, bambini che un impiego non riesce di tutto, problemi di crescono e hanno bisogno spese e tasse in escalasalute, l’affitto, il mutuo, così la statistica diventa tion. Tutto è troppo. E pelle: improvvisareale, la si vive sulla propria arrivano alla fine “non che quelli mente si è di A pag. 8 del mese”.

Le scelte dei ragazzi giudicariesi

Scuola, iscrizioni a.s. 2012/13

o le che a settembre inizierann lo con Saranno 5.520 i ragazzi sostanzialmente in linea scuole superiori, una cifra sui bannza, 2.399, siederanno scorso anno. La maggiora fra gli istituti tecnici (1821) chi dei licei, il resto si dividerà Al di là dei numeri il trend (1300). nali degli e le scuole professio un costante aumento degli ultimi tre anni mostra professionale, la tenuta dei ne iscritti ai centri di formazio preferita dai trentini, e un scelta licei che rimangono la A pag. 14 tecnici. leggero calo degli istituti

ra Il 21 e 22 aprile la Festa di primave

Allevatori in Festa

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento in cui gli allevatori incontrano i trentini. A pag. 16

Senza di loro il Giornale delle Giudicarie non potrebbe esistere, né andare avanti. La forza museo Palafitte, ecco ilche di Giornale delle Giudi hanno associazioni e carie di questo mensile è rappresentata dai suoi (tanti) sponsor, 10 anniaziende trovato in questa pubblicazione un veicolo efficace per farsi conoscere, per proporre le proprie iniziative alla vasta platea della comunità giudicariese. Maggio 2002- Maggio 2012

di“Per farsi un’idea. Per e e battere. Per contribuir pensare al futuro”. Con nei questi propositi, esibiti si titoli di prima pagina, presentava al pubblico delle nostre valli, dieci anni orsono, il Giornale delle Giudicarie. A pag. 34

ALL’INTERNO PRIMO PIANO Metroland, tratto MoriTione, c’è il concorso d’idee A pag. 7

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aziende giudicariesi sanno che il Gdg le accompagna e le aiuta a portare tutto questo nelle case della gente,

ECONOMIA e Comunità delle Giudicari e Bim lanciano il progetto: “Dal più grande ghiacciaio al più grande lago d’Italia” 12 A pag. CULTURA Identità e paesaggio: un valore per i residenti, un’attrattiva per gli ospiti A pag. 26

dando visibilità e spazio alle loro iniziative e favorendo l’incontro di domanda ed offerta. Un’efficacia com-

15500

Inaugurazione il 14 aprile a Fiavè

appasL’appuntamento per gli 14 sionati di archeologia è sabato verrà aprile 2012 a Fiavé, dove delle inaugurato il nuovo Museo 111 delle una Palafitte di Fiavé, il sito località che costituiscono e dedicato alle palafitte preistorich parte dell’arco alpino entrate a far della lista del Patrimonio mondia35 le dell’UNESCO. A pag.

AFFITTASI

FARO (BS) BAR A PONTE CAF arredato, per tavoli, con spazio esterno chiesa, zona piazzale della a di Campiglio). SS.237 (verso Madonn situato sulla statale Prezzo interessante. dell’interessato. di valutare la serietà Si riserva il diritto 3a. Kwh/m 76.18 CE “F”

1 ttare tel. 339/225374 Per informazioni conta

provata di questo strumento di promozione che è suffragata dalla continua richiesta di spazi pubblicitari e dal

È quella dei tanti sponsor, delle tante aziende che in questi anni hanno promosso la propria attività attraverso il Giornale delle Giudicarie parere delle aziende stesse, che scelgono un vettore più “locale”, ma diffuso in maniera capillare, per veicolare il proprio messaggio. Un importante volano, anche questo, dell’economia locale. Un discorso che non vale solo per le aziende, ma anche per le associazioni. Manifestazioni, corsi, concorsi, mostre, serate divulgative: tutto quello che si svolge nelle Giudicarie ha trovato spazio nel nostro giornale, al di là delle ideologie e degli schieramenti, quale tassello essenziale di un mosaico complesso e significativo. Una fiducia, la vostra nei nostri confronti, che è cresciuta negli anni, con la raccolta pubblicitaria sempre in crescita (e un grazie in questo senso va detto al

nostro responsabile commerciale, Elio Collizzolli) in controtendenza rispetto alla raccolta pubblicitaria di giornali e tv nazionali e provinciali che, dall’inizio della crisi del 2008, è in costante calo. Si tratta di un termometro importante per valutare la percezione attorno al Gdg, sempre più nel cuore delle aziende giudicariesi. Si tratta infine per noi di un sostegno importanti. Questo Giornale, infatti, vive unicamente di pubblicità: non percepisce nessun aiuto pubblico, né dei contributi nazionali all’editoria né locali o provinciali. Si regge solo sulle sue gambe, grazie alla raccolta pubblicitaria e grazie all’attenzione dei suoi lettori. Per questo un grazie a tutti dobbiamo proprio dirlo.


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