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sen) orientate ad evidenziare qualsiasi stato degenerativo precoce che possa essere in qualche modo associato a lesioni indotte da esposizioni acute e/o croniche a “luce blu”. Infine, un’attenzione particolare meritano i soggetti operati di cataratta i quali, per l’assenza dell’azione filtrante prodotta da un cristallino “opacato” per effetto dell’età, diverrebbero maggiormente suscettibili di danno. Va però rilevato che sono state recentemente rese disponibili sul mercato lenti intraoculari in grado di filtrare anche il blu, senz’altro utili ai fini di limitare questo tipo di rischio. Nei soggetti con particolari livelli di esposizione o con caratteristiche oculari che li rendano maggiormente suscettibili all’azione della luce blu (giovani, afachici, pseudofachici, con drusen) devono essere fortemente raccomandati dispositivi di protezione individuale. Questi sono rappresentati dagli occhiali da sole e dalle lenti a contatto. Gli occhiali da sole devono avere uno schermo laterale che, comunque, li rende inadatti a filtrare la radiazione ottica proveniente dall’alto o dal basso; inoltre, presentano dei limiti nell’utilizzo in ambienti illuminati artificialmente. Le lenti a contatto già da qualche anno possiedono filtri efficaci per la radiazione ultravioletta. Mentre, solo da pochissimo tempo sono disponibili sul mercato lenti a contatto in grado di filtrare anche la luce blu. Esistono due tipi di queste lenti con una diversa colorazione e curva di trasmissione dello spettro luminoso, ma entrambe in grado di filtrare la luce blu. La curva di trasmissione della luce della MaxSight Grey-Green (Figura 5) ci dimostra la capacità di queste lenti di filtrare oltre a tutte le basse lunghezze d’onda, anche una parte di giallo-arancio; per questo trova una migliore applicazione in condizioni di luce intensa e brillante, mentre può risultare troppo “scura” in condizioni di luminosità variabile. La curva di trasmissione della luce della

Figura 5. Curva di trasmissione della luce della MaxSight Grey-Green

Figura 6. Curva di trasmissione della luce della MaxSight Amber

MaxSight Amber (Figura 6) ci dimostra la capacità di queste lenti di filtrare tutte le basse lunghezze d’onda senza interferire su quelle dove l’occhio umano raggiunge la sua massima sensibilità; per questo trova una migliore applicazione in condizioni di luce variabile o artificiale. Il vantaggio principale di un dispositivo di protezione individuale come le lenti a contatto rispetto agli occhiali da sole è rappresentato dal fatto che la lente a contatto ricopre interamente la cornea e, quindi, annulla il rischio correlato alla luce proveniente dall’alto o riflessa dal basso. ■

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