22 - Aree Protette della Città Metropolitana di Roma Capitale

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CONTATTI Ufficio Conservazione Natura, Via Tiburtina, 691 - 00159 Roma

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IL LIFE GO PARK Il Lazio possiede una spiccata variabilità di ambienti e di paesaggi che vanno dal mare e dalle isole alle vette appenniniche, dai laghi costieri salmastri a quelli appenninici interni ed a quelli vulcanici, dalle catene costiere dei Lepini, Ausoni, Aurunci alla montagna interna, dai rilievi tufacei della Maremma Laziale alla Pianura Pontina; a questa variabilità geografica corrisponde un grande patrimonio di biodiversità, sia in termini di habitat che di specie di flora e di fauna. Questo grande patrimonio naturale va tutelato ma va anche fatto conoscere ai cittadini che attraverso un turismo eco-sostenibile possono esportare nel mondo le bellezze della nostra regione. Lo scopo principe del progetto Life Go Park è di migliorare la conoscenza delle Aree Naturali Protette rendendo consapevole l’uomo dell’importante relazione che c’è tra umanità e natura. Si organizzeranno eventi di divulgazione come: info-days, fiere e conferenze, si formeranno docenti e studenti sull’importanza che la natura ha sulla nostra vita e si cercherà di aumentare le visite alle Aree Naturali Protette anche attraverso la messa in opera di un application per Smartphone che potrà aiutare nella pianificazione di un itinerario attraverso i tanti percorsi naturalistici, eventi di folklore, attività educative che i parchi della regione Lazio mettono a nostra disposizione.


IL TERRITORIO Riserva Naturale Regionale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco: l’Area Protetta si estende per 997 ettari e comprende quattro distinti settori, tra Monterotondo, Mentana e Sant’Angelo Romano sui colli situati tra la valle del Tevere e i rilievi calcarei dei monti Lucretili. I primi due, nella parte occidentale, comprendono la vasta Macchia del Barco. Più ad est si trovano il Bosco Nardi, nonché il piccolo settore che comprende la singolare voragine del Pozzo del Merro. Riserva Naturale Regionale Monte Catillo: l’Area Protetta interessa un sistema di rilievi collinari tra le propaggini meridionali dei Monti Lucretili e il corso dell’Aniene. Boschi, cespuglieti, garighe e pascoli sono gli ambienti della Riserva, che ricade interamente nel territorio comunale di Tivoli con una estensione di 1340 ettari. La quota massima del Monte Catillo è di 612 metri e offre ampi panorami grazie alla sua collocazione ai margini della Campagna Romana. Riserva Naturale Regionale Monte Soratte: la Riserva è un singolare polmone verde tra la via Flaminia e il fiume Tevere, poche decine di chilometri a nord di Roma. Comprende l’isolato rilievo del Monte Soratte, modesto ma svettante massiccio calcareo che spicca nel dolce paesaggio della valle del Tevere. L’area protetta si estende per 444 ettari interamente nel comune di Sant’Oreste. Riserva Naturale Regionale Nomentum: nel territorio del Comune di Mentana, l’Area Protetta prende il nome dall’antica città latino-sabina di cui si osservano le vestigia assieme a quelle di numerose ville di età repubblicana e imperiale. L’area protetta si estende per 827 ettari.


Riserva Naturale Regionale Villa Borghese di Nettuno: villa storica situata nel territorio del Comune di Nettuno a metà strada verso Anzio, immersa in un grande parco con alberi secolari. La costruzione principale, posizionata su un’altura di fronte al mare, si trova al centro della proprietà privata della famiglia Borghese. Monumento Naturale Palude di Torre Flavia: estesa poco meno di 50 ettari, il monumento è un relitto delle paludi che in passato caratterizzavano questo tratto di litorale tirrenico. Alla periferia nord di Ladispoli, dalla spiaggia e alle spalle di uno stretto cordone dunale si estendono gli specchi d’acqua, circondati dal canneto e da prati che durante i mesi invernali sono spesso allagati.

01 - Veduta Macchia Gattaceca/Barco

02 - Veduta Monte Catillo

03 - Veduta Monte Soratte

04 - Nomentum - lungo il percorso vita

05 - Villa Borghese Nettuno

06 - Palude di Torre Flavia


LA STORIA Riserva Naturale Regionale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco: il territorio all’interno del quale si estende la Riserva sin dall’antichità ha avuto un valore strategico rispetto alle diverse direttrici di collegamento dislocate nella zona. Già prima della conquista romana si caratterizzava come “terra di frontiera” fra Latini, Sabini e Capenati per la sua particolare posizione geografica confinate a nord con il centro di Eretum, a est con l’agro tiburtino, a ovest con il Tevere e a sud con l’antica città di Nomentum. Riserva Naturale Regionale Monte Catillo: utensili in pietra di età paleolitica come raschiatoi e punte di freccia testimoniano di una frequentazione di quest’area assai remota. In età romana il Monte Catillo dovette rappresentare, con le alture circostanti, un valido baluardo per gli abitanti di Tibur (Tivoli) dagli attacchi degli Equi che, alleati degli Ernici e dei Volsci, premevano per entrare nella pianura romana. Durante la fine dell’età repubblicana, su quelle stesse alture si diffusero le ville dei Patrizi. Riserva Naturale Regionale Monte Soratte: della storia recente del Monte Soratte è una testimonianza di tutta evidenza la cosiddetta Strada Militare, di proprietà del Genio Militare e solo recentemente riaperta alle visite. Le costruzioni che vi sorgono sono edifici militari in disuso, eretti presso gli accessi delle gallerie-bunker che si diramano per vari chilometri nelle viscere del Soratte. Riserva Naturale Regionale Nomentum: la Riserva prende il nome dalla città latino-sabina di Nomentum (IV secolo a.C.) della quale rimangono resti della cinta muraria in località Montedoro al km. 21,500 della via Nomentana. L’antico tracciato e parti del basolato della via romana sono ancora visibili.


Riserva Naturale Regionale Villa Borghese di Nettuno: di notevole interesse è il sistema di vecchie gallerie scavate sotto la villa ed utilizzate durante la seconda guerra mondiale dal 6° Corpo della V Armata americana come quartiere generale, che costituisce un’autentica memoria di guerra. Monumento Naturale Palude di Torre Flavia: il paesaggio è quello delle aree umide costiere, che in passato erano diffuse lungo le coste laziali, quando esisteva un vasto sistema di acquitrini e paludi salmastre. All’inizio del secolo le bonifiche e la più recente urbanizzazione di Campo di Mare (anni ‘60), hanno progressivamente ridotto la grande palude. L’ARCHEOLOGIA Riserva Naturale Regionale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco: le presenze archeologiche individuate sono rappresentate da resti di ville rustiche e Patrizie di età repubblicana ed imperiale, cunicoli per l’incanalamento delle acque, cisterne e tratti di strade, come il basolato recentemente portato alla luce durante i lavori di costruzione della bretella autostradale Fiano-S.Cesareo che probabilmente apparteneva al tratto della via Nomentana di collegamento tra gli antichi centri sabini di Eretum e Nomentum. Riserva Naturale Regionale Monte Catillo: Tivoli è tra le cittadine più ricche di storia e arte del Lazio. Tra i monumenti di maggior rilievo vi è Villa Adriana, Villa d’Este e Villa Gregoriana. Riserva Naturale Regionale Monte Soratte: all’interesse naturalistico la Riserva unisce quello storico-monumentale per la presenza di un percorso degli eremi che testimoniano la vocazione religiosa del sito, conosciuto sin dai tempi più antichi come la “Montagna Sacra”. Tra questi, uno dei più interessanti è quello di San Silvestro che sorge proprio sulla cima del Monte.


Riserva Naturale Regionale Nomentum: tracce di insediamenti umani si trovano a partire dal Bronzo antico (2300 a.C.). Restano visibili le mura in blocchi squadrati di tufo, risalenti al IV secolo a.C., che cingevano la cittadella dell’antico centro latino-sabino di Nomentum in località Montedoro. Riserva Naturale Regionale Villa Borghese di Nettuno: a volere la costruzione della villa nel 1648 fu il cardinale Vincenzo Costaguti, rappresentante di una ricca famiglia di banchieri genovesi stabilitasi a Roma a fine Cinquecento. Nel 1818 la proprietà passò ai Torlonia, e quindi nel 1832 ai Borghese. A rilevarla fu Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte sorella di Napoleone I, e tuttora la villa è tra le proprietà di famiglia. Monumento Naturale Palude di Torre Flavia: a dare il nome all’area protetta è una torre cinquecentesca, ridotta a brandelli dall’erosione marina e da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale. Fu eretta, probabilmente sui resti di una costruzione più antica, dal cardinale Flavio Orsini su ordine di papa Leone X, nell’ambito del sistema difensivo dello Stato Pontificio e in stretta connessione con il Castello di Palo, che ospitava allora una guarnigione.

01 - Antica strada romana

02 - Villa Adriana

03 - Edicola votiva


04 - Fonte Colle Lungo

05 - Villa Borghese Nettuno

06 - Torre Flavia

LA BIODIVERSITA’ Riserva Naturale Regionale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco: l’area è tutelata sia per il valore botanico dei suoi frammenti forestali che per l’intenso carsismo che si manifesta con grotte, e doline. Fra queste ultime spicca il Pozzo del Merro, dolina di crollo tra le più profonde del mondo (circa 80 mt dal piano campagna e ulteriormente esplorato fino ad una profondità di 310 mt), che si caratterizza per le pareti ricoperte di fitta vegetazione e per la presenza di un lago sul fondo. Riserva Naturale Regionale Monte Catillo: la peculiarità di questa piccola Area Protetta sta nel suo valore biogeografico, vale a dire in quelle particolarità del popolamento vegetale ed animale legate alla posizione geografica. Inoltre, la varietà di specie del Catillo si spiega anche nella sua natura di ambiente ecotonale, cioè di transizione, tra aree assai diverse come la pianura alluvionale e i primi rilievi appenninici.


Riserva Naturale Regionale Monte Soratte: il monte è caratterizzato da due versanti che mostrano differenze floristiche e vegetazionali dovute all’esposizione e al differente tipo e grado di disturbo antropico. Riserva Naturale Regionale Nomentum: l’elemento naturalistico prioritario da proteggere nella riserva è l’insieme delle comunità vegetali forestali ed erbacee legate al reticolo idrografico e al substrato alluvionale, riconducibile agli ambienti naturali che si sono evoluti lungo il corso del fiume Tevere. Riserva Naturale Regionale Villa Borghese di Nettuno: restano anche residui di una vegetazione tipica delle zone costiere laziali a sughera, altra specie sempreverde e, localmente, nelle zone più fresche, compare l‘alloro. Di particolare interesse anche le querce da sughero. Tra le presenze faunistiche si segnalano specie di facile osservazione come verdoni e capinere. Monumento Naturale Palude di Torre Flavia: gli specchi d’acqua sono circondati da giunchi, carici, salicornia, gigli di palude e fitti canneti di Phragmites australis. Ma sono soprattutto gli uccelli, la grande ricchezza di Torre Flavia in tutto, si è appurata la presenza di 44 specie di diatomee, 280 almeno di invertebrati e circa 200 di vertebrati.

01 - Veduta Macchia Gattaceca/Barco

02 - Veduta pianura Monte Catillo

03 - Veduta Monte Soratte


04 - Veduta Nomentum

05 - Veduta Villa Borghese Nettuno

06 - Veduta palude Torre Flavia

SITI NATURA 2000 INCLUSI NEL PARCO La Comunità Europea, con le direttive Habitat e Uccelli, ha realizzato uno strumento importante per la conservazione della biodiversità attraverso la creazione della Rete Natura 2000 costituita da SIC (Siti d’Interesse Comunitario) e ZPS (Zone di Protezione Speciale). Per saperne di più consultate il sito della Comunità Europea al seguente link: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm Riserva Naturale Regionale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco: l’area naturale protetta non include al suo interno nessun SIC né ZPS. Riserva Naturale Regionale Monte Catillo: l’area naturale protetta non include al suo interno nessun SIC né ZPS. Riserva Naturale Regionale Monte Soratte: l’area naturale protetta include al suo interno 1 SIC (IT6030014). Tra le specie di interesse comunitario troviamo: il calandro, l’averla piccola, il nibbio bruno, il vespertilio maggiore, il biancone.


Riserva Naturale Regionale Nomentum: l’area naturale protetta non include al suo interno nessun SIC né ZPS. Riserva Naturale Regionale Villa Borghese di Nettuno: l’area naturale protetta non include al suo interno nessun SIC né ZPS. Monumento Naturale Palude di Torre Flavia: l’area naturale protetta include al suo interno 1 ZPS (IT6030020) e 1 SIC marino (IT6000009). Sono state censite 163 specie di uccelli di cui 41 di interesse comunitario tra le quali annoveriamo: il tarabusino, l’airone rosso, il falco di palide, il pettazzurro, il piro piro boschereccio.

03 - Calandro (Monte Soratte)

06 - Pettazzurro (palude di Torre Flavia)

03 - Vespertilio Maggiore (Monte Soratte)

06 - Piro Piro (palude di Torre Flavia)


ATTIVITA’ ED EVENTI RICORRENTI Le attività e gli eventi organizzati dalle aree protette sono sempre rivolti sia alle visite guidate con escursioni lungo i vari sentieri presenti nelle aree sia alle giornate didattiche sull’educazione ambientale rivolte alle scuole. I sentieri per ogni area protetta sono caratterizzati da percorsi sia naturalistici che storici-archeologici rendendo ancora più interessanti le visite. Si elencano i punti d’interesse principali delle varie aree protette gestite dalla Provincia Roma. Riserva Naturale Regionale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco: Pozzo del Merro. Riserva Naturale Regionale Monte Catillo: Villa Adriana, Villa Gregoriana, Villa d’Este. Riserva Naturale Regionale Monte Soratte: il Bunker. Riserva Naturale Regionale Nomentum: la Torre delle torri, Chiesa del Buonconsiglio, la Casa di Federico Zeri. Riserva Naturale Regionale Villa Borghese di Nettuno: le vecchie gallerie scavate sotto la villa. Monumento Naturale Palude di Torre Flavia: la Torre Flavia.


L’ENOGASTRONOMIA L’enogastronomia delle aree protette descritte in questo booklet rientra nella tradizione culinaria romana. I punti forti di questa cucina sono i primi piatti e il cosiddetto quinto quarto ovvero ciò che rimane della bestia vaccina o ovina dopo che ne erano state vendute ai ricchi le parti pregiate. Parliamo quindi delle interiora: la trippa, i rognoni, il cuore, il fegato, la milza, le animelle, il cervello e la lingua. Tra i piatti tipici e tradizionali si annoverano: i rigatoni con la pajata, i bucatini all’amatriciana, gli spaghetti alla carbonara o quelli a cacio e pepe. Tra i secondi piatti troviamo: l’abbacchio al forno, a scottadito o brodettato, la trippa aromatizzata con la menta ed infine la porchetta, impreziosita dal finocchio selvatico. Nei territori vicini al mare invece si trovano piatti tradizionali a base di pesce uno su tutti gli spaghetti alle arselle.

24 - Abbacchio

25 - Porchetta



OBIETTIVI LIFE+ Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento dell’Unione Europea (UE) per l’ambiente che contribuisce all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea. Life Go Park è tra gli 11 progetti approvati dalla UE nell’ambito della componente LIFE+ informazione e comunicazione che sostiene e co-finanzia progetti di eccellenza relativi alla comunicazione e alle campagne di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sulla protezione della biodiversità. CONTATTI

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