15 Riserva Naturale Monterano

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CONTATTI Piazza Tubingen, 1 - 00060 Canale Monterano (RM)

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IL LIFE GO PARK Il Lazio possiede una spiccata variabilità di ambienti e di paesaggi che vanno dal mare e dalle isole alle vette appenniniche, dai laghi costieri salmastri a quelli appenninici interni ed a quelli vulcanici, dalle catene costiere dei Lepini, Ausoni, Aurunci alla montagna interna, dai rilievi tufacei della Maremma Laziale alla Pianura Pontina; a questa variabilità geografica corrisponde un grande patrimonio di biodiversità, sia in termini di habitat che di specie di flora e di fauna. Questo grande patrimonio naturale va tutelato ma va anche fatto conoscere ai cittadini che attraverso un turismo eco-sostenibile possono esportare nel mondo le bellezze della nostra regione. Lo scopo principe del progetto Life Go Park è di migliorare la conoscenza delle Aree Naturali Protette rendendo consapevole l’uomo dell’importante relazione che c’è tra umanità e natura. Si organizzeranno eventi di divulgazione come: info-days, fiere e conferenze, si formeranno docenti e studenti sull’importanza che la natura ha sulla nostra vita e si cercherà di aumentare le visite alle Aree Naturali Protette anche attraverso la messa in opera di un application per Smartphone che potrà aiutare nella pianificazione di un itinerario attraverso i tanti percorsi naturalistici, eventi di folklore, attività educative che i parchi della regione Lazio mettono a nostra disposizione.


IL TERRITORIO La Riserva Naturale Monterano, istituita nel 1988, tutela uno degli angoli più rappresentativi ed intatti della Tuscia Romana, tra i Monti della Tolfa e i Monti Sabatini; dopo un ampliamento dei suoi confini nel 1993, copre oggi poco più di 1.000 ettari, che custodiscono una grande varietà di ambienti ed un’esuberante biodiversità. Boschi collinari, forre vulcaniche con vegetazione tipica e felci rarissime, prato-pascoli con la loro tipica flora e fauna; il tutto attraversato da un corso d’acqua, il Fiume Mignone, incluso nei Siti di Interesse Comunitario che costituiscono patrimonio dell’intera Unione Europea nell’ambito della Rete Natura 2000. Di grande interesse storico-archeologico, ma anche fonte di continue suggestioni panoramiche, la città “morta” di Monterano, con il suo palazzo ducale, l’acquedotto su ardite arcate, la splendida fontana berniniana del leone, il Convento di S. Bonaventura e il tessuto di edifici minori che spesso affondano le loro radici su antiche preesistenze etrusche.

01 - Fiume Mignone

02 - Laghetto in loc. Mercareccia


LA STORIA Nel comprensorio tolfetano le tracce dell’uomo risalgono al Paleolitico, circa 100.000 anni fa, tuttavia le prime testimonianze certe della presenza umana a Monterano risalgono all’età del Bronzo (XI-X sec. a.C.) e fanno ipotizzare la presenza di un villaggio. Numerosi nuclei di necropoli sparsi nell’area suggeriscono l’esistenza di una serie di abitati etruschi ad economia agricola facenti forse capo ad un centro principale ancora non identificato. Con i Romani l’area sembra perdere importanza, mentre nel VI sec. d.C. il territorio riprende a vivere con il trasferimento della sede vescovile a Monterano (Manturanum) e nell’XI sec. è realizzata una torre di guardia alla quale verrà poi annessa una dimora fortificata di cui ne diventa il mastio. Diverse famiglie si succederanno nel possedimento del feudo e nel 1671 il feudo viene acquistato da Emilio Bonaventura Altieri (che diverrà papa Clemente X) che promuove un programma di riassetto urbanistico e monumentalizzazione, la cui progettazione è affidata a Gian Lorenzo Bernini con la realizzazione della nuova veste del palazzo baronale (loggiato, fontana del leone) e della progettazione del convento di San Bonaventura. Di nuovo l’abbandono progressivo, all’inizio causato dalla distanza dai centri più importanti e dai tracciati viari, poi acuito dalla malaria, infine reso definitivo da una rappresaglia delle truppe francesi nel 1799. 04 - Acquedotto di Monterano


L’ARCHEOLOGIA La Riserva Naturale Regionale di Monterano ha un ricco patrimonio storico e archeologico. A partire dalle necropoli etrusche (località Ara del Tufo, Frassineta, Franco e Pezzo Tufo, Grotta di Tabacco, Grottino della Bandita, Grottini di Rota, tombe a camera del Franco) e il caratteristico il “Cavone”, una tipica tagliata viaria etrusca, che saliva dal fondovalle verso il pianoro di Monterano. I ruderi dell’abitato di Monterano attualmente visibili appartengono ad alcune chiese, le arcate dell’acquedotto, il palazzo baronale, edifici diversi e prevalentemente di età Barocca. Il Palazzo Ducale o baronale è l’edificio più imponente dell’antica Monterano è stato progettato dal grande scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), decorato in facciata da una fontana monumentale detta del Leone. Il leone è una copia, mentre l’originale si può visitare nell’androne del Palazzo Comunale a Canale Monterano.

05 - Cavone (tipica tagliata nel tufo di origine etrusca)

06 - Grottini (Tomba etrusca della necropoli dei “Grottini”)

07 - Fontanaleone (fontana del Leone)


LA BIODIVERSITA’ La notevole varietà morfologica ed ambientale del territorio si riflette sul popolamento faunistico e floristico che sorprende per la sua diversità: -

Vertebrati: 142 specie (circa il 31% delle specie italiane e il 56 % del Lazio); Flora lichenica: 40 specie (oltre il 50% delle specie del Lazio); Funghi: oltre 110 specie; Libellule: 22 specie sulle 45 presenti nel Lazio (49 %); Farfalle: 64 specie su 150 presenti nel Lazio (42,7%); Orchidee: 29 specie (+ 4 ibridi) su 61 presenti nel Lazio (47,5%); Rapaci diurni: 8 specie nidificanti sulle 15 del Lazio (53,3 %); Rettili: 16 specie sulle 22 presenti nel Lazio (72,7 %); Anfibi: 9 specie sulle 16 presenti nel Lazio (56,2 %) e sulle 37 di tutta Italia (24,3 %).

Questi dati, rapportati alla modesta estensione (1.085 ettari), rendono la Riserva Naturale Monterano la più ricca di biodiversità per unità di superficie.

08 - Martora

09 - Anacamptis laxiflora - la collina delle orchidee (Monte Angiano)


SITI NATURA 2000 INCLUSI NEL PARCO La Comunità Europea, con le direttive Habitat e Uccelli, ha realizzato uno strumento importante per la conservazione della biodiversità attraverso la creazione della Rete Natura 2000 costituita da SIC (Siti d’Interesse Comunitario) e ZPS (Zone di Protezione Speciale). Per saperne di più consultate il sito della Comunità Europea al seguente link: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm La Riserva Naturale Regionale Monterano include parzialmente nel suo territorio il SIC Fiume Mignone-medio corso (IT6030001) e ricade interamente nella ZPS Comprensorio TolfetanoCerite-Manziate (IT6030005). Il SIC tutela quasi 500 ettari lungo il fiume omonimo e i suoi affluenti e ospita molte specie di anfibi e rettili di importanza comunitaria, nonché specie di pesci sempre più rari. La ZPS della Tolfa è un territorio che ospita in particolare i rapaci e gli uccelli dei pascoli esempi di specie sono: il biancone, il falco pellegrino, la ghiandaia marina e l’averla piccola. Recentemente ha nidificato anche la cicogna nera.

10 - Salamandrina dagli occhiali

11 - Nibbio reale


ATTIVITA’ ED EVENTI RICORRENTI La riserva Naturale Regionale di Monterano organizza escursioni naturalistiche e archeologiche alla scoperta delle suggestive rovine di Monterano che offrono al visitatore angoli di incomparabile fascino e intrigante bellezza. Canale Monterano si caratterizza per la vivacità delle sue tradizioni. Il 17 gennaio la festa di S. Antonio Abate si svolge con la benedizione degli animali che vengono adeguatamente “addobbati”. Nel mese di maggio il Riarto dei Butteri riunisce butteri e visitatori attorno ad esibizioni di abilità equestre e alla degustazione di piatti tipici. Suggestiva la festa del Corpus Domini a giugno, con “l’infiorata” ossia la realizzazione floreale di figure a soggetto sacro. Molteplici le attività del periodo estivo, oltre alle molte sagre, di grande interesse la festa dei Santi Patroni Bartolomeo e Calepodia (24 agosto) che prevede sfilate in costume e la caratteristica Corsa del Bigonzo. Molto suggestivo il Presepe Vivente presso l’Antica Monterano.

12 - Butteri in abito tradizionale

13 - Educazione ambientale presso i laghetti di Mercareccia


L’ENOGASTRONOMIA Fra le produzioni agricole, particolarmente ricercate ed apprezzate per l’elevata qualità e tipicità dei metodi di produzione tradizionale, ricordiamo la carne bovina di razza maremmana, allevata con sistemi estensivi di pascolo brado o semi-brado; l’olio extra vergine d’oliva, ottenuto con spremitura a freddo e i vini locali. In particolare esiste un antico vitigno, particolarmente apprezzato dalla corte papale sin dai tempi di Papa Paolo III, al secolo Alessandro Farnese (1468-1549). Un’ulteriore eccellenza del territorio è il pane di Canale Monterano, senza sale, a lievitazione naturale e cotto in tradizionali forni a vapore; oltre al pane sono di alta qualità anche la pizza e i dolci. L‘acquacotta di Canale Monterano: ricetta tradizionale buttera, legata alla disponibilità stagionale delle materie prime. Gli ingredienti di base sono: patate, cicoria, olio, aglio, peperoncino, mentuccia, un uovo a persona da aggiungere a fine cottura (che rimane “in camicia”) e pane raffermo nel piatto. Ulteriori ingredienti a seconda della disponibilità sono: salsicce, pancetta, carciofi, funghi, pomodori, sedano, cavoli, bieda, zucchine e… chi più ne ha più ne metta!!! 14 - Prodotti tipici e costumi barocchi in occasione dei festeggiamenti dei Santi Patroni Bartolomeo e Calepodia



OBIETTIVI LIFE+ Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento dell’Unione Europea (UE) per l’ambiente che contribuisce all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea. Life Go Park è tra gli 11 progetti approvati dalla UE nell’ambito della componente LIFE+ informazione e comunicazione che sostiene e co-finanzia progetti di eccellenza relativi alla comunicazione e alle campagne di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sulla protezione della biodiversità. CONTATTI

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