Davide Pascutti - Pioggia

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D avid e Pa scutti

pioggia

Lavieri



olio


Davide Pascutti Pioggia Lavieri editore ISBN 978-88-89312-57-5 Collana Olio n.3 Š 2008 Ipermedium Comunicazione e Servizi s.a.s.

Lavieri editore via IV Novembre, 19 81020 - S. Angelo in Formis (CE) www.lavieri.it - info@lavieri.it


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Pioggia Ho sempre pensato che ogni opera di narrazione o comunicazione ben riuscita debba bastare a sé stessa: chiusa, compiuta e circolare; magari di non immediata comprensione, dovrebbe già contenere tutti gli elementi utili a consentire al fruitore smaliziato di coglierne significati e sfumature senza richiedere alcun intervento esplicativo da parte dell’autore. È quindi con estrema cautela che ho iniziato a scrivere queste righe. Ma questo è un lavoro atipico e, per quanto mi riguarda, sperimentale. Pioggia non possiede, infatti, intenti narrativi o comunicativi: si tratta invece di un flusso spontaneo di idee che esce dai consueti canoni del racconto andando a sconfinare quasi in un atteggiamento vouyeuristico o – mi si conceda di scadere nell’uso di un termine meno snob e fin troppo abusato – in un approccio da reality show. Non esiste una trama, non c’è premeditazione, Pioggia è una “non storia”, una conversazione origliata, spiata, un frammento di vita, un personaggio abbandonato a sé stesso in una situazione sgradevolmente quotidiana. Disegnato nell’ambito di una “24 Hours Italy Comics”, folle manifestazione che sfida un manipolo di autori a realizzare un fumetto di 24 pagine in 24 ore, Pioggia nasce da un’immagine semistatica che all’epoca mi frullava in testa con una certa insistenza: una fermata del bus, luogo di transito, di banali conversazioni con estranei, di attesa e dipendenza da eventi che trascendono la nostra volontà… e la pioggia, la pioggia che tanto avevo amato disegnare ne La grande guerra – storia di nessuno a rendere ogni cosa più drammatica. Ho iniziato così, immaginando il personaggio: antipatico, odioso, irascibile, cacciandolo in una scomoda situazione iniziale. Da lì sono partito, lasciando che ogni cosa scorresse liberamente e limitandomi, spettatore passivo, a registrare ciò che avveniva sotto i miei occhi. Mai dalla mia matita era sbucato personaggio tanto vivo e autonomo. Mai, frenato dal rigido e ragionato copione, avevo provato


una simile sensazione di scoperta nel corso della realizzazione di una storia! Mi rendo conto di come questo, più d’ogni altro mio lavoro, sia figlio dell’ambiente che ne ha accompagnato la realizzazione: in Pioggia sono andati a confluire, inconsciamente filtrati e stravolti, brandelli di frasi, immagini, espressioni o sensazioni mie e di chi con me stava partecipando all’evento. Ogni particolare dell’ambiente che mi circondava può aver lasciato la sua inconsapevole impronta nel fumetto e oggi, a quasi un anno di distanza, posso ancora sentirne l’eco e sorridere. Ho appena terminato di rileggere Pioggia ed è stato come rincontrare un vecchio amico che non vedevo da anni. Per la pubblicazione ho apportato alcune modifiche rispetto alla versione iniziale, ho operato i necessari restauri e finalmente affronto la “creatura” nella sua forma definitiva. Al lettore, ai ragazzi di Vastagamma, organizzatori della 24hic, e ai miei compagni d’avventura, grazie di cuore. Non dimenticate l’ombrello e… buon viaggio. Davide Pascutti Udine, 7 settembre 2008

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Un personaggio in cerca di storia, abbandonato a se stesso in una delle sue giornate più nere. Palcoscenico: una fermata dell’autobus, il 17; e la pioggia che tutto bagna ma – nel caso del nostro antieroe – non livella. Risultato: un “reality comics” che con sottile ironia porta a galla tutto il grottesco del corrispettivo televisivo, di quei reality che fanno della “non storia” il loro punto forte. Mai dalla sua matita – racconta Pascutti – “era sbucato personaggio tanto vivo e autonomo”. Davide Pascutti (Udine, 1973) vive e lavora a Udine. Tra i suoi ultimi lavori ritroviamo Marcinelle (2006) e La grande guerra (2008) per Becco Giallo e Il maestro (2008) per Tunuè.

ISBN 978-88-89312-57-5

€ 7,00 i.i.

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